TRIBUNALE DI BERGAMO
SEZIONE FALLIMENTARE
CONCORDATO PREVENTIVO N. 36/2013
COLOSIO S.P.A.
con sede in Seriate (BG) Via Ca’ Bertoncina n.27
p. iva 00228790168
RELAZIONE DEL COMMISSARIO GIUDIZIALE
EX ART. 172 L.F.
Giudice Delegato: Dott.ssa Giovanna Golinelli
Commissario Giudiziale: avv. Antonio Granelli
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SOMMARIO
CAPITOLO 1 – IL RICORSO EX ART. 161 VI COMMA L.F. (DOMANDA DI PRE-
CONCORDATO) E IL DECRETO DEL TRIBUNALE DI BERGAMO
p. 5
SOMMARIO: 1. Il ricorso ex art.161 VI comma L.F. presentato da Colosio s.p.a. in data 3 Aprile
2013 - 2. Le istanze ex art.169 bis L.F. – 3. Il Decreto 5 Aprile 2013 del Tribunale di Bergamo.
CAPITOLO 2 - LA FASE DEL PRE-CONCORDATO APRILE – AGOSTO DEL 2013
p. 9
SOMMARIO: 1. Le principali vicende relative al periodo di pre-concordato – 2. La richiesta di
autorizzazione all’operazione straordinaria con costituzione della newco Impresa Colosio s.r.l. ed
il provvedimento autorizzativo 29 Luglio 2013 del Tribunale di Bergamo.
CAPITOLO 3 - IL DEPOSITO DELLA PROPOSTA DI CONCORDATO E DEL
PIANO ED IL DECRETO DI AMMISSIONE DEL TRIBUNALE DI BERGAMO
DATATO 5 AGOSTO 2013
p. 14
SOMMARIO: 1. Il deposito della proposta di Concordato e del Piano – 2. Il Decreto di ammis-
sione del Tribunale di Bergamo datato 5 Agosto 2013.
CAPITOLO 4 – L’ADEMPIMENTO DELLE FORMALITÀ PRELIMINARI E LE VI-
CENDE PIÚ SIGNIFICATIVE NEL PERIODO AGOSTO 2013 – FEBBRAIO 2014
p. 18
SOMMARIO: 1. L’adempimento delle formalità preliminari – 2. Le vicende più significative del
periodo concordatario con particolare riferimento ai provvedimenti autorizzativi ex art. 167 L.F.,
alla nomina di un perito ex art. 172 II comma L.F. ed al rinvio dell’adunanza all’11 Marzo 2014 –
3. Le principali questioni insorte nel contesto delle istanze autorizzative ex art. 167 L.F. con parti-
colare riferimento alle proroghe dell’esercizio provvisorio ed all’esito della cd. “operazione
straordinaria” di conferimento - 4. Le vicende giuslavoristiche.
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CAPITOLO 5 – LA COLOSIO E LE VICENDE PRINCIPALI
p. 29
SOMMARIO: 1. I principali dati societari di Colosio s.p.a. e gli organi sociali – 2. Cenni storici ed
attività esercitata – 3. L’evoluzione del capitale e della compagine sociale.
CAPITOLO 6 – LE CAUSE DELLA CRISI SECONDO LA DEBITRICE
p. 33
CAPITOLO 7 – L’ANALISI DELLE CAUSE DEL DISSESTO E DELLA CONDOTTA
DELLA DEBITRICE
p. 36
CAPITOLO 8 - L’AGGIORNATA RELAZIONE SULLA SITUAZIONE PATRIMO-
NIALE, ECONOMICA E FINANZIARIA DELL'IMPRESA
p. 41
CAPITOLO 9 – LA SINTESI DELLE VALUTAZIONI E DELLE RETTIFICHE DEL
COMMISSARIO GIUDIZIALE
p. 108
CAPITOLO 10 - I RIPARTI IN BASE ALLE RETTIFICHE DEL COMMISSARIO
GIUDIZIALE
p. 110
CAPITOLO 11 – VALUTAZIONI IN ORDINE ALLA FATTIBILITÁ ECONOMICA E
GIURIDICA DEL PIANO PROPOSTO DALLA DEBITRICE
p. 111
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CAPITOLO 12 – VALUTAZIONI IN ORDINE ALLA CONVENIENZA DEL CON-
CORDATO PREVENTIVO RISPETTO ALL’ALTERNATIVA DEL FALLIMENTO
p. 112
SOMMARIO: 1. Premessa – 2. La convenienza secondo la Debitrice ed i rilievi del Commissario
Giudiziale – 3. Il vaglio del possibile esperimento di azioni revocatorie e le responsabilità degli
Organi sociali – 4. La valutazione conclusiva del Commissario Giudiziale.
CAPITOLO 13 – ELENCO DEI CREDITORI AMMESSI AL VOTO E CALCOLO
DELLA MAGGIORANZA
p.116
SOMMARIO: 1. L’accertamento del passivo nel concordato preventivo - 2. L’elenco dei creditori
- 3. Il calcolo della maggioranza - 4. Le adesioni alla proposta di concordato in base all’art. 178
L.F. nel testo riformato
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CAPITOLO 1 – IL RICORSO EX ART. 161 VI COMMA L.F. (DOMANDA DI PRE-CONCORDATO) E IL DECRETO DEL TRIBUNALE DI BERGAMO
SOMMARIO: 1. Il ricorso ex art.161 VI comma L.F. presentato da Colosio s.p.a. in data 3 Aprile
2013 - 2. Le istanze ex art.169 bis L.F. – 3. Il Decreto 5 Aprile 2013 del Tribunale di Bergamo.
1. Il ricorso ex art.161 VI comma L.F. presentato da Colosio s.p.a. in data 3 Aprile 2013
Con ricorso depositato in data 3 Aprile 2013 Colosio s.p.a. (di seguito anche la “Società” o la
“Debitrice”), con sede legale in Seriate (BG), Via Cà Bertoncina n. 27, iscritta nel Registro Im-
prese di Bergamo al n. 00228790168, n. REA BG – 81235 (capitale sociale € 3.000.000,00 intera-
mente versato), in persona del Presidente del Consiglio di Amministrazione signor Giovanni Co-
losio, assistita dall’avv. Claudio Maroncelli del Foro di Bergamo e dal dott. Raffaele Moschen,
dottore commercialista, ha presentato avanti il Tribunale di Bergamo – sezione Fallimentare ri-
corso ex art. 161 VI comma L.F. (cd. domanda di pre – concordato), con riserva di presentare la
proposta, il Piano e la documentazione di cui ai commi II e III dell’art. 161 L.F. entro il termine
fissato dal Tribunale.
Preliminarmente la Società ha specificato: a)di agire in forza di delibera del Consiglio di Ammini-
strazione datata 3 Aprile 2013 (risultante da atto del notaio Vacirca di Bergamo rep. n. 140988,
racc. n. 55780), b)di trovarsi in stato di crisi avvalorato dalla pendenza di un procedimento per la
dichiarazione di fallimento con udienza fissata per il 23 Aprile 2013 (G.R. dott.ssa Giovanna Go-
linelli), e c)di possedere tutti i requisiti formali soggettivi ed oggettivi (con particolare riferimento
in relazione ai requisiti dimensionali di cui all’art. 1 L.F. ) per l’accesso alla procedura di Concor-
dato Preventivo.
Nel contesto della domanda di pre – concordato, premessi i cenni storici sulla tipologia
dell’attività prestata (settore edilizio di lavori stradali in ambito provinciale, regionale e nazionale),
la Società, sia pur con la necessaria sintesi, ha individuato i principali fattori dello stato di crisi
riassumibili: (i)in una perdita gestionale significativa (al netto di componenti positive di carattere
straordinario) generata dai contratti in corso di esecuzione e segnatamente dal principale contrat-
to avente ad oggetto la realizzazione di un tratto autostradale nell’ambito del progetto
BRE.BE.MI., (ii)nella stagnazione del mercato delle grandi opere pubbliche (caratterizzato da
marginalità negative dei prezzi di aggiudicazione degli appalti), (iii)nell’acuirsi di una crisi econo-
mica particolarmente significativa nel settore dell’edilizia. Da qui, sempre secondo la Società,
l’aumento di difficoltà per l’acquisizione di nuovi lavori nonché l’indisponibilità del sistema ban-
cario ad erogare nuovi finanziamenti anche nei confronti di una società (come Colosio s.p.a.) con
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spiccati indici di patrimonialità e la conseguente determinazione di una situazione finanziaria in-
sostenibile.
Quanto al possibile Piano concordatario, nel ricorso di pre – concordato, la Società si riservava
espressamente la scelta fra un’articolazione basata su di una continuazione dell’attività d’impresa
(art. 186 bis L.F.) ovvero su una cessio bonorum intesa nell’accezione classica del termine e cioè nel-
la messa a disposizione dei creditori di tutto il patrimonio sociale (in prevalenza terreni, fabbricati
civili e industriali, beni materiali, partecipazioni in imprese controllate e crediti) in vista di una
successiva liquidazione: il tutto sottolineando la necessità in fase preconcordataria di una “continui-
tà temporanea diretta alla parziale prosecuzione dei cantieri in corso” finalizzata al mantenimento “di vitalità
e dal possibile collocamento dell’azienda o di rami di essa a soggetti interessati, con particolare attenzione alle mae-
stranze della Società” ed evidenziando i macro – valori lordi dell’attivo valorizzati in € 48.670.000,00
circa e del passivo ammontante a circa € 42.300.000,00.
Ciò premesso, a mente del disposto di cui all’art. 161 VI comma L.F., Colosio s.p.a. – dato conto
del deposito dei bilanci relativi agli ultimi tre esercizi – richiedeva l’ammissione alla procedu-
ra, riservandosi di presentare la proposta, il Piano e la documentazione di cui all’art. 161
II e III comma L.F. nel termine assegnando dal Tribunale.
2. Le istanze ex art.169 bis L.F.-
Nel contesto del ricorso descritto nel precedente § 1 la Società ha chiesto, ai sensi e per gli effetti
dell’art. 169 bis L.F., la sospensione per 60 giorni (sospensione prodromica ad uno scioglimento)
del contratto stipulato in data 15 Dicembre 2009 con BRE.BE.MI. Consorzio BBM (con-
tratto d’affidamento lavori n. BB/117920009/A) avente ad oggetto la realizzazione delle opere di
movimento di materia e delle opere d’arte in cemento armato per complessivi 7+797 Km.
nell’ambito del realizzando raccordo autostradale Brescia – Bergamo – Milano, contratto princi-
pale in cui venivano ricomprese plurime estensioni di seguito descritte:
-estensione n. BB/12702010/A del 29/10/2010 (viadotto SERIO),
-estensione n. BB/15002010/A del 17/12/2010 (sist. idraulica fiume Oglio),
-estensione n. BB/12572010/A del 27/12/2010 (viadotto ADDA),
-estensione n. BB/5612010/A del 05/05/2010 (noli a caldo e attrezzature di cantiere),
-estensione n. BB/00328-11/SAP-LZ del 03/03/2011 (concordamento nuovi prezzi),
-estensione n. BB/00241-12/SAP del 25/07/2012 (realizzo sottopasso os18).
La richiesta, con riserva di migliore illustrazione nella domanda definitiva di concordato, veniva
giustificata da Colosio s.p.a. in relazione alla determinazione di una perdita di commessa prossima
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alla significativa somma di € 8.000.000,00 (al netto dell’ammontare di rilevanti riserve maturate ed
ancora non riscosse): perdita suscettibile di generare gravosi pregiudizi finanziari e patrimoniali da
ritenersi, in estrema sintesi, come la causa più significativa dello stato di crisi della Società ed
avente la sua genesi in una serie di problematiche costituite per lo più: (i)da un andamento dei la-
vori non lineare e non fedele alle tempistiche previste, (ii)dai maggiori oneri sostenuti per i mo-
vimenti terra e per le attività di aggottamento, (iii)dall’aumento dei costi base (mano d’opera e ga-
solio) e (iv)dall’enorme prolungamento dei tempi delle lavorazioni (prezzi offerti calcolati su circa
16 mesi di lavoro in un contesto di decorso alla data della presentazione della domanda di con-
cordato di 34 mesi per realizzare solo il 76% dei lavori).
La richiesta di sospensione veniva, poi, estesa a tutti i contratti di subappalto che Colosio s.p.a.
aveva stipulato relativamente alle opere da eseguirsi nell’ambito del citato contratto n.
BB/11792009/A, qui di seguito elencati:
-contratto n. 363/2010 in essere con Petra Costruzioni,
-contratto n. 822/2011 in essere con Pagani Angelo,
-contratto n. 252/2010 in essere con A.T.I. Locapal s.r.l. – Impresa Pasqual Zemiro s.r.l. - Geo-
fondazioni Ingegneria e Lavori s.r.l.,
-contratto n. 273/2010 in essere con Norkos Imp. S.r.l.,
mentre parallelamente la Società elencava ulteriori contratti in relazione ai quali ravvisava la ne-
cessità di una prosecuzione dell’attività per la durata della fase pre – concordataria, affermando il
possesso di capacità finanziaria per sostenere i costi della prosecuzione dell’attività (ci si riferisce
al contratto con Consorzio ArcoTeem di Parma per € 4.243.098,00, a n.2 contratti con Dalmine
s.p.a. per complessivi € 10.500.000,00 aventi ad oggetto manutenzione edile e di pavimentazione
stradale, al contratto per € 8.500.000,00 con il Consorzio Insediamenti Produttivi di Treviolo e ad
altri contratti minori per opere di sistemazione o asfaltature).
Da ultimo Colosio s.p.a., affermando di avere alle proprie dipendenze circa 140 addetti, chiedeva
all’adito Tribunale di essere autorizzata alla richiesta di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria
(CIGS) per crisi aziendale qualora ciò fosse ritenuto atto di straordinaria amministrazione.
3. Il Decreto 5 Aprile 2013 del Tribunale di Bergamo
Il Tribunale di Bergamo, preso atto del contenuto e delle produzioni di cui al ricorso ex art. 161
VI comma L.F. depositato da Colosio s.p.a., visto il parere favorevole del Pubblico Ministero ed
accertata la propria competenza territoriale e la sussistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi di
accesso alla procedura di Concordato Preventivo, con Decreto datato 5 Aprile 2013 e depositato
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in Cancelleria in pari data, assegnava alla ricorrente il termine di 60 giorni (decorrente dalla co-
municazione del provvedimento) per la presentazione della proposta, del Piano e della documen-
tazione di cui ai commi II e III dell’art. 161 L.F., disponendo che la Società ricorrente depositas-
se, nei successivi 30 giorni ed all’atto dell’integrazione della domanda, un’aggiornata relazione
economico – finanziaria sulle attività compiute nelle more del termine sopra assegnato.
Quanto alle istanze ex art. 169 bis L.F. il Tribunale riteneva che le ragioni evidenziate da Colosio
s.p.a. nel contesto del ricorso di pre - concordato giustificassero l’accoglimento delle istanze di
sospensione in primis del noto contratto n. BB/11792009/A LZ (e successive estensioni) stipulato
con il Consorzio BBM e, poi, degli ulteriori n. 4 contratti di subappalto ad esso collegati, dispo-
nendo l’obbligo della ricorrente, nel termine di 10 giorni, di provvedere alla comunicazione alle
controparti del provvedimento di sospensione. Quanto invece all’autorizzazione a richiedere la
CIGS per crisi aziendale, il Tribunale di Bergamo non ravvisava la necessità di emettere un prov-
vedimento autorizzativo, rilevando come la presentazione delle domande di CIGS e di mobilità
non potessero ritenersi atti di straordinaria amministrazione in quanto non suscettibili di produrre
impatti negativi sul patrimonio dell’impresa.
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CAPITOLO 2 - LA FASE DEL PRE - CONCORDATO APRILE – AGOSTO DEL 2013
SOMMARIO: 1. Le principali vicende relative al periodo di pre - concordato – 2. La richiesta di
autorizzazione all’operazione straordinaria con costituzione della Newco Impresa Colosio s.r.l. ed
il provvedimento autorizzativo 29 Luglio 2013 del Tribunale di Bergamo.
1. Le principali vicende relative al periodo di pre - concordato
a)Come è stato precisato nella domanda di pre - concordato, la Società ha proseguito, nella fase
successiva al deposito della domanda di concordato in “bianco”, l’attività in logica liquidatoria,
limitatamente al completamento di taluni appalti e, precisamente, dei cantieri menzionati in nota1.
Inoltre, ottenuta – come si è visto - la sospensione ex art.169 bis L.F. della commessa
BRE.BE.MI. è stato convenuto lo scioglimento del contratto per mutuo consenso. E pari sorte
hanno avuto i relativi contratti di sub-appalto, il tutto all’esito di un procedimento contenzioso e
di una transazione descritti in nota2.
In esecuzione della transazione, il Consorzio BRE.BE.MI. ha provveduto ad effettuare i paga-
menti concordati, dei quali il secondo in ritardo e per € 1.667.293,17 anziché di € 1.981.932,57,
avendo il Consorzio ritenuto che l’importo da accreditare dovesse tenere conto, tra l’altro,
dell’IVA nella misura ordinaria (21%) afferente gli anticipi scomputati dai debiti per prestazioni
1 Cantiere Nuova Tangenziale Est di Milano: lavori di cui al contratto EE/02131-11/SAP sottoscritto in data 3 Ottobre 2012 con il Consorzio Arco Teem di Parma relativo alla realizzazione di movimenti terra, stabilizzazione, preparazioni piani di posa, demolizioni, posa tubazioni e manufatti in genere nonché di opere in cemento armato per un importo lavori a misura per € 4.243.098,00, Cantiere di Treviolo (BG): lavori di cui al contratto sottoscritto con Consorzio Insediamenti Produttivi di Treviolo in data 5 Maggio 2011 dell’importo complessivo di € 8.500.000,00 relativo alla realizzazione degli immobili artigianali e relative opere di urbanizzazione del comparto ATP1 loc. Roncola lotti C e D, Cantiere di Dalmine (BG): lavori di cui ai contratti sottoscritti in data 14 Ottobre 2010 con Tenaris Dalmine s.p.a. per un importo a misura di € 7.000.000,00 relativo alla manutenzione edile degli stabilimenti di Dalmine e Costa Volpino, durata tre anni (scadenza Ottobre 2013) e per un importo a misura di € 3.500.000,00 relativo alla manutenzione delle pavimentazioni stradali e piazzali per deposito merci sempre degli stabilimenti di Dalmine e Costa Volpino, durata tre anni (scadenza Ottobre 2013). 2 Come da provvedimento autorizzativo dell’Ecc.mo Tribunale di Bergamo del 5 Aprile 2013, era stato sospeso il contratto n. BB/11792009/A con il consorzio BRE.BE.MI. stipulato in data 25 Gennaio 2010 e successive estensioni, nonché i relativi contratti di subappalto in essere: - Contratto n. 363/2010 in essere con Petra Costruzioni s.r.l., - Contratto n. 822/2011 in essere con Pagani Angelo, - Contratto n. 252/2010 in essere con A.T.I. Locapal s.r.l. – Impresa Pasqual Zemiro s.r.l. – Geofondazioni Ingegneria e Lavori s.r.l., - Contratto n. 273/2010 in essere con Norkos Imp. s.r.l., Successivamente, in data 26 Aprile 2013, il Consorzio BRE.BE.MI. ha presentato presso la Corte d’Appello di Brescia reclamo avverso il predetto provvedimento di sospensione del Tribunale di Bergamo del 5 Aprile 2013. Ma a seguito di trattative intercorse tra le parti, il Consorzio BRE.BE.MI. ha formulato in data 7 Maggio 2013 una proposta transattiva dai seguenti contenuti:
(i) risoluzione consensuale dei contratti sospesi; (ii) riconoscimento, da parte del Consorzio, di crediti di Colosio s.p.a. complessivamente pari a € 4.403.851,99, da cui sottrarre le somme
corrisposte a titolo di anticipazioni per € 1.263.413,92, nonché la deduzione dell’importo di € 158.505,50 a titolo di supposti vizi e difetti, con riserva di definizione di ogni controversia a questo titolo ed anche con riferimento allo stato finale dei lavori da effettuarsi entro 30 giorni dall’accordo transattivo;
(iii) il pagamento dell’importo di € 2.981.932,57 (pari ad € 4.403.851,99 meno € 1.263.413,92 meno € 158.505,50) di cui € 1.000.000,00 alla formalizzazione della transazione ed il residuo entro il 16 Giugno 2013;
(iv) la rinunzia all’indennizzo ex art. 169 bis L.F. ed anche al reclamo proposto avanti la Corte d’Appello di Brescia avverso il decreto del Tribunale di Bergamo che ha disposto la sospensione dei contratti;
(v) il mantenimento del diritto di Colosio s.p.a. di far valere le riserve esplicitate in corso d’opera sugli atti contabili della commessa. Tale proposta, a seguito di provvedimento autorizzativo del 9 Maggio 2013 del Tribunale di Bergamo, veniva accettata dalla Colosio s.p.a. in data 13 Maggio 2013. I contratti in corso con il Consorzio BBM sono stati, quindi, risolti consensualmente.
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fatturate. Ad oggi la differenza per complessivi € 314.639,40 non risulta essere stata versata dal
Consorzio BRE.BE.MI. e con ogni probabilità sarà oggetto di un futuro contenzioso.
A seguito della risoluzione consensuale del contratto principale e delle successive estensioni, con
provvedimento del 17 Giugno 2013 il Tribunale ha disposto lo scioglimento del contratto di su-
bappalto in essere con il subappaltatore Pagani Angelo, mentre ha prorogato di ulteriori 60 giorni
la sospensione degli altri citati contratti dichiarati poi, come meglio si espliciterà infra, sciolti dal
Tribunale di Bergamo con il provvedimento di ammissione della Società al beneficio del Concor-
dato Preventivo del 5 Agosto 2013.
b)Occorre poi brevemente dar conto di altri eventi meritevoli di segnalazione occorsi nel periodo
di pre – concordato. Innanzitutto va rilevato che con istanza depositata in data 21 Maggio 2013
Colosio s.p.a. ha chiesto una proroga del termine per la presentazione della proposta, del Piano e
della documentazione di cui ai commi II e III dell’art. 161 L.F. giustificata dalla necessità di com-
pletare le verifiche della consistenza dei beni: e ciò al fine di una compiuta predisposizione della
relazione ex art. 161 L.F. da parte del professionista all’uopo incaricato. Il Tribunale di Bergamo,
con provvedimento depositato in Cancelleria il 24 Maggio 2013, ha accolto tale proroga autoriz-
zando la ricorrente a presentare la proposta, il Piano e la documentazione necessaria sino a tutto
il 3 Agosto 2013. In data 23 Maggio 2013, invece, Colosio s.p.a. ha chiesto di essere autorizzata,
ai sensi dell’art. 161 VII comma L.F., al pagamento dei debiti nei confronti di Enti previdenziali
indispensabili ai fini della regolarità contributiva ed in parte già scaduti nelle more del deposito
della domanda. Va dato conto che tale istanza, pur giustificata dall’importanza per la società di
disporre di un DURC regolare (documento necessario - oltre che per la stipula di contratti di ap-
palto e subappalti – per ottenere lo sblocco dei pagamenti dei SAL da parte dei committenti), è
stata respinta con provvedimento depositato in Cancelleria il 24 Maggio 2013, sul presupposto
che i pagamenti relativi a debiti pregressi non sono suscettibili di autorizzazione da parte del Tri-
bunale competente.
c) Va anche illustrata la gestione del personale dipendente, nella fase immediatamente anteceden-
te al pre - concordato e sino al citato provvedimento 5 Agosto 2013 di ammissione al beneficio
del Concordato Preventivo da parte del Tribunale di Bergamo.
L’azienda, sino al Dicembre 2012 aveva avuto un aumento di maestranze: la media era di 102 di-
pendenti al 31 Dicembre 2009, di 115 dipendenti al 31 Dicembre 2010, di 162 dipendenti al 31
Dicembre 2011, fino a 178 unità (di cui 36 impiegati) alla data del 31 Dicembre 2012. Poiché era
per altro nota l’incertezza del mercato edilizio, Colosio s.p.a. aveva optato, nell’ultimo periodo,
per assunzioni a tempo determinato.
Nel 2013, quindi, al tempo della presentazione della domanda di pre - concordato, buona parte
dei lavoratori non era più in carico alla Società e, in data 26 Febbraio 2013, è stato sottoscritto un
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accordo di Cassa Integrazione Ordinaria per tutto l’organico aziendale, utilizzata fino al 31 Marzo
2013.
Successivamente alla presentazione della domanda di pre - concordato, in data 9 Aprile 2013 la
Società ha richiesto l’intervento della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) per stato
di crisi con decorrenza 8 Aprile 2013 e per la durata di 12 mesi, per tutto l’organico aziendale pari
a 139 unità: intervento che, come si è visto precedentemente, era stato ritenuto dal Tribunale di
Bergamo non suscettibile di autorizzazione trattandosi di atto di ordinaria amministrazione senza
impatto negativo sul patrimonio dell’impresa.
In data 10 Aprile 2013 è stato sottoscritto un accordo sindacale con il quale le parti, dopo aver
esaminato e discusso le problematiche aziendali, hanno convenuto sul ricorso alla CIGS per crisi
aziendale e per evento improvviso ed imprevisto; si è tenuta apposita riunione per informare tutti
i dipendenti dell’apertura di tale procedura.
In data 18 Aprile 2013 è stata esperita e conclusa con esito positivo la procedura di CIGS presso
l’Arifil della Regione Lombardia.
Al fine di agevolare i dipendenti e consentire alla Società un’ulteriore riduzione del costo del per-
sonale, in data 19 Aprile 2013 è stato inoltre formalizzata la richiesta d’intervento della procedura
di mobilità di cui agli artt. 24, 4 e 5 della L.n.223/1991 ed in data 22 Aprile 2013 è stato sotto-
scritto il verbale di accordo con le organizzazioni territoriali per favorire la ricollocazione dei di-
pendenti che richiedessero volontariamente la fuoriuscita dall’azienda.
In sede di commento del passivo, verranno illustrate le vicende che hanno dato luogo ad accordi
di conciliazione con rinuncia del preavviso, con le conseguenti quantificazioni del TFR e degli al-
tri oneri.
Vi era anche l’ipotesi che parte della forza lavoro potesse essere reimpiegata nell’ambito del con-
ferimento di ramo d’azienda di cui si dirà poi in dettaglio nel successivo § 2: ipotesi che tuttavia,
allo stato, non ha avuto ancora corso.
2. La richiesta di autorizzazione all’operazione straordinaria con costituzione della newco
Impresa Colosio s.r.l. ed il provvedimento autorizzativo 29 Luglio 2013 del Tribunale di
Bergamo.
A completamento delle vicende prodromiche al Decreto 5 Agosto 2013 di ammissione al benefi-
cio del Concordato Preventivo da parte del Tribunale di Bergamo, si ritiene doveroso illustrare,
con la necessaria sintesi, i termini di un’operazione straordinaria consistente nella costituzione da
parte di Colosio s.p.a. di una nuova società (newco) denominata Impresa Colosio s.r.l. destinataria
di un conferimento di ramo aziendale comprendente poste attive e passive (queste ultime di ran-
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go esclusivamente privilegiato e/o prededuttivo al fine di non incidere sulle complesse dinamiche
della procedura di Concordato Preventivo con particolare riguardo al soddisfacimento del ceto
chirografario nel suo complesso): operazione, ad avviso di Colosio s.p.a., non snaturante il carat-
tere di cessio bonorum della proposta (anche e soprattutto poiché coinvolgente una limitatissima
quota dell’attivo stimabile in circa 2,5% del totale) e avente come finalità precipua il reimpiego di
parte della forza lavoro. Orbene la strutturazione giuridica e la tempistica dell’operazione di con-
ferimento (oggetto dell’istanza ai sensi dell’art.161 VII comma L.F. datata 23 Luglio 2013) può
essere così sintetizzata:
- costituzione di Impresa Colosio s.r.l. con capitale di Euro 90.000,00, sede in Seriate
Via Ca’ Bertoncina e organo amministrativo monocratico;
- conferimento di un incarico al Dott. Michele Gasparini di Bergamo per la stima del
ramo aziendale ai sensi e per gli effetti di cui all’art.2465 cod. civ.;
- deliberazione di un aumento di capitale sociale, da liberare interamente in natura,
mediante conferimento del ramo aziendale di cui si dirà in seguito, condizionando
sospensivamente il conferimento: (i)all’ammissione di Colosio s.p.a. alla procedura
di concordato preventivo, (ii)alla successiva autorizzazione degli Organi della Proce-
dura, (iii)all’esperimento della procedura di consultazione sindacale di cui all’art. 47
della legge 29 Dicembre 1990, n. 428 ed al conseguente raggiungimento dell’accordo
con le competenti organizzazioni sindacali ai sensi e per gli effetti dell’articolo 47,
comma 5, della Legge n.428/1990, (iv)all’ottenimento da parte dei soggetti commit-
tenti, ove necessario, di esplicito consenso al subentro della conferitaria nei contratti
d'appalto relativi alle commesse in corso di esecuzione, nonché al subentro nei con-
tratti di subappalto relativi alle commesse in corso di esecuzione, (v)alla aggiudica-
zione dei lavori Tenaris s.p.a. inerenti la manutenzione triennale 2013-2015 degli
stabilimenti situati in Dalmine, Costa Volpino e Arcore.
Nel contesto dell’istanza, tutte le sopracitate condizioni sospensive (poste nell’esclusivo interesse
della newco) avrebbero dovuto verificarsi entro il termine di 30 giorni dalla data di apertura della
procedura di concordato, restando salva la facoltà della newco stessa di prorogare unilateralmente
detto termine di ulteriori 30 giorni, nonché eventualmente di rinunziare in tutto o in parte alle
condizioni di cui al punto (iv). Sotto il profilo del perimetro del ramo d’azienda oggetto di confe-
rimento si precisa che, nel contesto dell’istanza del 23 Luglio 2013, l’oggetto delle attività (oltre
che alle attestazioni SOA e al know how) è stato indicato come segue:
- i rapporti contrattuali (compresi i rapporti di lavoro dipendente, limitatamente a n.35/40 di-
pendenti),
13
- una parte del parco beni materiali ed immateriali che sono stati ritenuti necessari a consenti-
re l’esecuzione dei contratti in corso e la partecipazione a gare pubbliche,
- la partecipazione di scopo nel “Consorzio GOL s.c.a.r.l.”, pari all’8% del capitale sociale,
- liquidità e crediti (bilanciati da corrispondenti passività e debiti) tali da consentire alla confe-
ritaria di operare nell’immediato, considerata la presumibile difficoltà di accesso al credito
bancario,
mentre relativamente alle passività sono state indicate le seguenti partite debitorie:
- debito per il TFR ed oneri differiti dei dipendenti inclusi nel Ramo di azienda (interamen-
te privilegiati),
- debito/impegno (interamente di natura prededuttiva) nei confronti del Comune di Calci-
nate (BG) per la realizzazione di opere di urbanizzazione e compensazioni ambientali
inerenti l’area edificabile di proprietà della Colosio s.p.a.,
Tutta l’operazione straordinaria sopra descritta veniva accompagnata da una proposta irrevocabile
di acquisto del 100% del capitale della newco Impresa Colosio s.r.l.: proposta (formulata dai si-
gnori Giovanni Colosio, Eugenio Colosio, Cristina Colosio, Giorgio Colosio e Andrea Colosio)
condizionata all’omologa definitiva del Concordato e contenente l’impegno irrevocabile degli of-
ferenti ad acquistare tutte le quote della newco entro 24 mesi dalla definitiva omologazione del
concordato per un corrispettivo pari al valore netto di conferimento.
Orbene con provvedimento datato 25 Luglio 2013 il Tribunale di Bergamo ha autorizzato Colo-
sio s.p.a. a compiere gli atti sopraindicati, ritenendo condivisibile il vantaggio che tale operazione
avrebbe portato al ceto creditorio in relazione al mantenimento delle attività ancora produttive
attraverso l’esercizio delle stesse da parte della newco. In altri termini vi era una concreta prospet-
tiva di mantenimento del valore del ramo di azienda in vista della cessione o agli offerenti signori
Colosio (in ogni caso) o a terzi che dovessero proporre offerte migliorative. In ragione della deli-
catezza dell’operazione, il Tribunale di Bergamo riteneva opportuna, nel contesto
dell’autorizzazione del 29 Luglio 2013, la nomina di un Commissario Giudiziale, individuato nel
sottoscritto avv. Antonio Granelli di Bergamo.
14
CAPITOLO 3 - IL DEPOSITO DELLA PROPOSTA DI CONCORDATO E DEL
PIANO ED IL DECRETO DI AMMISSIONE DEL TRIBUNALE DI BERGAMO
DATATO 5 AGOSTO 2013
SOMMARIO: 1. Il deposito della proposta di Concordato e del Piano – 2. Il Decreto di ammis-
sione del Tribunale di Bergamo datato 5 Agosto 2013.
1. Il deposito della proposta di Concordato e del Piano
Nel termine assegnato, espletati gli incombenti informativi indicati dal Tribunale, in data 1 Ago-
sto 2013 Colosio s.p.a. ha depositato l’integrazione della domanda di pre – concordato contenen-
te, fra l’altro, la proposta ed il Piano concordatario, oltre alla documentazione prevista nell’art.
161 II e III comma L.F. con particolare riferimento all’ “aggiornata Relazione sulla situazione patrimo-
niale, economica e finanziaria dell’impresa ” ed alla relazione redatta da un professionista, individuato
nella dott.ssa Luciana Gattinoni, in possesso dei requisiti richiesti dall’art. 67 comma III lettera d)
L.F. – L’attestazione dava atto della veridicità dei dati aziendali, della fattibilità del Piano proposto
nonché della funzionalità della prosecuzione dell’attività - al fine della liquidazione del ramo di
azienda da conferire in una newco – al miglior soddisfacimento del ceto creditorio.
Nella domanda di Concordato Preventivo Colosio s.p.a. ha chiarito il suo intendimento di voler
articolare un piano di ristrutturazione dei debiti basato su una cessio bonorum intesa nel senso clas-
sico del termine (ovverosia nella messa a disposizione a favore dei creditori di tutto il patrimonio
sociale in funzione della successiva liquidazione e cessazione dell’attività di impresa), non ostando
a tale qualificazione l’operazione straordinaria del conferimento di un ramo aziendale nella newco
Impresa Colosio s.r.l., vuoi per la sua irrilevanza sotto il profilo dell’attivo (percentuale stimata
nel ricorso in circa il 3,2% dell’attivo totale, con aumento dello 0,7% rispetto alla previsione sti-
mata, nella precedente richiesta di autorizzazione, nella minor percentuale del 2,5%) vuoi, soprat-
tutto, perché l’intero capitale sociale della conferitaria viene incluso nell’attivo ceduto ai creditori
(a differenza di quanto avviene nei concordati in continuità) con irrilevanza / indifferenza per la
Procedura dell’andamento economico della newco: e ciò tenuto conto della proposta di acquisto
avente natura irrevocabile a prescindere dai risultati economici della conferitaria.
Con riferimento precipuo all’attività liquidatoria Colosio s.p.a. ha dato conto della sua determina-
zione di beneficiare dei recenti rimedi introdotti con la riforma della Legge Fallimentare chieden-
do al Tribunale (dopo aver risolto consensualmente il contratto con il Consorzio BRE.BE.MI. ed
essere stata autorizzata allo scioglimento del contratto stipulato con Pagani Angelo)
15
l’autorizzazione allo scioglimento ai sensi dell’art. 169 bis L.F. anche dei residui n. 3 con-
tratti già oggetto di sospensione (contratti n. 363/2010 con Petra Costruzioni s.r.l., n.
252/2010 con A.T.I. Locapal s.r.l. – Pasqual Zemiro s.r.l. – Geofondazioni Ingegneria e Lavori
s.r.l., n. 273/2010 con Norkos Imp. S.r.l.), prevedendo tra l’altro nel Piano un apposito fondo ri-
schi in relazione all’indennità che i contraenti avrebbero potuto ex lege pretendere all’esito dello
scioglimento (su cui si tornerà infra).
In sintesi Colosio s.p.a. ha quantificato l’attivo realizzabile in complessivi € 46.791.011,00 a fron-
te di un passivo valutabile complessivamente in € 50.624.506,00, di cui € 17.891.975,00 in privi-
legio / prededuzione ed € 32.732.531,00 al chirografo.
Sulla scorta di tutti i superiori rilievi Colosio s.p.a. ha proposto un Piano basato sull’integrale
soddisfacimento dei creditori prededucibili e privilegiati, con soddisfacimento dei credi-
tori chirografari nella misura stimata nell’88,06%: e ciò in un tempo di liquidazione indicato
in 36/48 mesi.
2. Il Decreto di ammissione del Tribunale di Bergamo datato 5 Agosto 2013
Con Decreto datato 2 Agosto 2013 e depositato in Cancelleria il successivo 5 Agosto 2013 (che si
allega – doc. n. 1), il Tribunale di Bergamo - Sezione fallimentare, ritenuto ed osservato:
-che Colosio s.p.a. aveva proposto ricorso per Concordato Preventivo ex art. 161 VI comma L.F.
con riserva di presentare la proposta, il Piano e la documentazione di cui all’art. 161 II e III
comma L.F. entro il termine fissato dal Tribunale,
-che con Decreto 5 Aprile 2013 il Tribunale, preso atto della pubblicazione del ricorso ex art. 168
L.F. nel Registro delle Imprese e dell’allegazione della documentazione di legge (visura camerale,
verbale di determinazione del Consiglio di Amministrazione ex art. 152 L.F. e bilanci degli ultimi
tre esercizi), nonché accertata la propria competenza territoriale e la sussistenza dei requisiti sog-
gettivi ed oggettivi di accesso alla procedura di Concordato Preventivo, aveva assegnato alla So-
cietà il termine di 60 giorni per la presentazione della proposta, del Piano e della documentazione
di cui ai commi II e III dell’art. 161 L.F. disponendo altresì, a tutela dei creditori, l’obbligo di de-
positare nel termine di 30 giorni un’aggiornata relazione economica finanziaria sull’attività com-
piuta nelle more anche con riferimento alla prosecuzione dell’attività relativamente ad alcuni can-
tieri in corso,
-che, dopo che il Tribunale medesimo aveva autorizzato Colosio s.p.a. alla sospensione del con-
tratto stipulato il 15 Dicembre 2009 con BRE.BE.MI. - Consorzio BBM e relative estensioni, in
ottemperanza al contenuto del Decreto 5 Aprile 2013, la Società aveva presentato in data 1 Ago-
16
sto 2013 la proposta, il Piano e tutta la documentazione ex art. 161 II e III comma L.F. ad inte-
grazione della domanda di “pre – concordato”, con particolare riferimento all’ “aggiornata Relazione
sulla situazione patrimoniale economica e finanziaria dell’impresa” e dalla relazione redatta da un profes-
sionista in possesso dei requisiti richiesti dall’art. 167 comma III lettera d) L.F.,
-che la predetta relazione redatta dalla dott.ssa Luciana Gattinoni attestava motivatamente la veri-
dicità dei dati aziendali e la fattibilità del Piano proposto, nonché la funzionalità della prosecuzio-
ne dell’attività (al fine della liquidazione del ramo d’azienda da conferire in una newco) al miglior
soddisfacimento del ceto creditorio,
-che il Piano concordatario di Colosio s.p.a. era stato strutturato individuando e valorizzando tut-
te le attività della Società anche con riferimento all’operazione straordinaria di costituzione di una
newco alla quale conferire un ramo aziendale (comprendente poste attive e passive nonché le
qualificazioni di categoria – SOA), le cui quote di partecipazione erano state incluse nell’attivo
concordatario per essere messe a disposizione dei creditori per un ammontare pari a quanto con-
tenuto nella proposta irrevocabile di acquisto del 100% del capitale da parte dei signori Colosio
(prezzo corrispondente al valore netto di conferimento),
-che la proposta doveva ritenersi ammissibile, rilevandosi che il Piano concordatario (prevedendo
un attivo realizzabile pari ad € 46.791.011,00 ed un passivo complessivo di € 50.624.506,00) era
finalizzato a consentire il soddisfacimento integrale dei creditori prededucibili e privilegiati ed il
soddisfacimento dei creditori chirografari nella misura stimata nell’88,06% in un tempo indicato
dalla ricorrente in 36/48 mesi,
-che la richiesta autorizzazione ex art. 169 bis L.F. a sciogliersi da alcuni contratti di subappalto
(contratto n. 363/2010 stipulato in data 28.07.2010 con Petra Costruzioni, contratto n. 252/2010
stipulato in data 15.11.2010 con A.T.I. Lopacal s.r.l. – Pasqual Zemiro s.r.l. – Geofondazioni In-
gegneria e Lavori s.r.l., nonché contratto n. 273/2010 stipulato in data 28.07.2010 con Norkos
Imp. S.r.l.) poteva essere concessa dal Tribunale in un contesto in cui era già stata motivatamente
autorizzata la sospensione,
-che il Piano concordatario appariva supportato da regolare documentazione formale e caratteriz-
zato dall’utilizzo di criteri metodologicamente prudenziali nella determinazione delle poste attive,
con previsione, quanto alle poste passive, di fondi rischi suscettibili (salvo un più compiuto ap-
profondimento da parte degli Organi della Procedura) di controbilanciare le criticità delle analisi e
della prognosi concordataria senza aggravio per il contenuto finale della proposta,
ha dichiarato aperta la procedura di Concordato Preventivo nei confronti di Colosio
s.p.a.:
-nominando Giudice Delegato la dott.ssa Giovanna Golinelli e confermando la nomina del
Commissario Giudiziale avv. Antonio Granelli, già effettuata con il Decreto 25 Luglio 2013;
17
-ordinando la convocazione dei creditori per il giorno 3 Dicembre 20133;
-disponendo che del Decreto venisse data comunicazione ai creditori entro il giorno 20 Settem-
bre 2013;
-fissando il termine di 15 giorni dalla notifica del Decreto per il deposito in Cancelleria della
somma di € 450.000,00 per le spese di procedura;
-autorizzando Colosio s.p.a. ex art. 169 bis L.F. a sciogliersi dai n. 3 contratti di subappal-
to stipulati con Petra Costruzioni s.r.l., A.T.I. Lopacal s.r.l. – Pasqual Zemiro s.r.l. - Geo-
fondazioni Ingegneria e Lavori s.r.l. e Norkos Imp. s.r.l.-
Va rappresentato da ultimo che il Tribunale di Bergamo, con provvedimento 6 Agosto 2013, ad
integrazione del Decreto 5 Agosto 2013 sopra riportato, rilevato che Colosio s.p.a. aveva chiesto
espressamente nella domanda di concordato l’autorizzazione all’esercizio provvisorio dell’impresa
in funzione dell’operazione straordinaria di conferimento nella newco sopra descritto, ha altresì
autorizzato la Società all’esercizio provvisorio sino a tutto il 31 Ottobre 2013.
3 L’adunanza è stata, poi, rinviata alla data del 11 Marzo 2014, a seguito di istanza di cui si dirà infra.
18
CAPITOLO 4 – L’ADEMPIMENTO DELLE FORMALITÀ PRELIMINARI E LE VI-
CENDE PIÙ SIGNIFICATIVE NEL PERIODO AGOSTO 2013 – FEBBRAIO 2014
SOMMARIO: 1. L’adempimento delle formalità preliminari – 2. Le vicende più significative del
periodo concordatario con particolare riferimento ai provvedimenti autorizzativi ex art. 167 L.F.,
alla nomina di un perito ex art. 172 II comma L.F. ed al rinvio dell’adunanza all’11 Marzo 2014 –
3. Le principali questioni insorte nel contesto delle istanze autorizzative ex art. 167 L.F. con parti-
colare riferimento alle proroghe dell’esercizio provvisorio ed all’esito della cd. “operazione
straordinaria” di conferimento - 4. Le vicende giuslavoristiche.
1. L’adempimento delle formalità preliminari.
Ricevuta la nomina, lo scrivente Commissario Giudiziale ha formalizzato la propria accettazione
in data 6 Agosto 2013, dichiarando di non trovarsi in situazioni di incapacità, di non essere credi-
tore della Società in Concordato né di trovarsi in conflitto di interessi con la stessa.
Successivamente all’accettazione, il Commissario Giudiziale ha provveduto all’esecuzione degli
adempimenti di rito fra cui rilevano:
-la trascrizione del Decreto di ammissione presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari di
Bergamo e di Cagliari in relazione agli immobili di proprietà della Società,
-la trascrizione del Decreto di ammissione presso il PRA Ufficio di Bergamo per gli autoveicoli,
-la comunicazione ai creditori, ai sensi dell’art. 161 L.F., nel termine assegnato nel Decreto del
Tribunale, in cui, oltre alle informazioni di rito, veniva riassunta la proposta concordataria formu-
lata dalla Debitrice e venivano inoltrati n. 2 moduli da utilizzarsi rispettivamente: (i)l’uno per
l’eventuale conferimento di procura, ai sensi dell’art. 174 II comma L.F., ad un mandatario spe-
ciale per l’intervento all’adunanza dei creditori, nonché per l’eventuale espressione di adesione o
non adesione alla proposta concordataria ai sensi dell’art. 178 L.F., (ii)l’altro per la dichiarazione
del credito.
Va rappresentato da ultimo che la Società, in data 7 Agosto 2013, ha regolarmente versato la
complessiva somma di € 450.000,00 su di un libretto vincolato a nome della Procedura e da
provvedimento del Giudice Delegato: libretto attualmente in possesso dello scrivente.
2. Le vicende più significative del periodo concordatario con particolare riferimento ai
provvedimenti autorizzativi ex art. 167 L.F., alla nomina di un perito ex art. 172 II comma
L.F. ed al rinvio dell’adunanza all’11 Marzo 2014.
19
a)Nel contesto del presente paragrafo verrà dato compiuto conto, in ordine cronologico, di tutte
le istanze di autorizzazione ex art. 167 L.F. presentate da Colosio s.p.a. e del loro esito. Nel suc-
cessivo § 3 verrà illustrato il senso delle autorizzazioni più significative affinché il ceto creditorio
abbia evidenza delle principali questioni insorte durante il periodo decorrente dall’ammissione al
beneficio del Concordato Preventivo ad oggi.
Orbene nel periodo dal 3 Agosto 2013 e sino al Febbraio 2014 sono state presentate le seguenti
istanze ex art. 167 L.F.:
1)Istanza di autorizzazione a concludere l’operazione di cessione di beni (quadri elettrici) alla
Ediltur s.r.l. per un ammontare di € 6.500,00 oltre IVA (i) depositata in data 17 Settembre 2013
con parere favorevole del Commissario Giudiziale, (ii) autorizzata in data 18 Settembre 2013 dal
Giudice Delegato Dott.ssa Giovanna Golinelli,
2)Istanza di autorizzazione a sottoscrivere il Verbale Bonario con ANAS per complessivi €
60.931,41 oltre IVA a termini dell’art. 240 del D.L. n.163/2006 (i) depositata in data 24 Settembre
2013 previo parere favorevole del Commissario Giudiziale, (ii) autorizzata in data 24 Settembre
2013 dal Giudice Delegato Dott.ssa Giovanna Golinelli,
3)Istanza di proroga dell’esercizio provvisorio, autorizzato sino al 31 Ottobre 2013, alla nuova da-
ta del 15 Dicembre 2013 (i) depositata in data 24 Ottobre 2013 previo parere favorevole del
Commissario Giudiziale, (ii) autorizzata in data 25 Ottobre 2013 dal Giudice Delegato Dott.ssa
Giovanna Golinelli,
4)Istanza per autorizzazione a concludere accordo transattivo con la subappaltatrice Emoter s.r.l.
con rinuncia della stessa a ragioni creditorie per complessivi € 64.301,31 (i) depositata in data 30
Ottobre 2013 previo parere favorevole del Commissario Giudiziale, (ii) autorizzata in data 30 Ot-
tobre 2013 dal Giudice Delegato Dott.ssa Giovanna Golinelli,
5)Istanza di autorizzazione ad incassare i crediti vantati nei confronti del Consorzio ArcoTeem
per complessivi € 1.984.124,92 (i) depositata in data 22 Novembre 2013 con parere parzialmente
favorevole del Commissario Giudiziale, (ii) autorizzata in data 22 Novembre 2013 in conformità
al parere del Commissario,
6)Istanza di autorizzazione a corrispondere ai lavoratori l’anticipo sulla quota TFR accantonato
presso la Tesoreria dell’Inps (i) depositata in data 4 Dicembre 2013 previo parere favorevole del
Commissario Giudiziale; (ii) autorizzata in data 4 Dicembre 2013 dal Giudice Delegato Dott.ssa
Giovanna Golinelli,
7)Istanza di ulteriore proroga dell’esercizio provvisorio in scadenza al 15 Dicembre 2013 sino a
tutto il Marzo 2014 (i) depositata in data 11 Dicembre 2013 previo parere favorevole del Com-
20
missario Giudiziale, (ii) autorizzata in data 12 Dicembre 2013 dal Giudice Delegato Dott.ssa Gio-
vanna Golinelli,
8)Istanza di autorizzazione a concludere l’operazione di cessione di attrezzature a Roncelli Co-
struzioni s.r.l. per complessivi € 101.000,00 oltre IVA (i) depositata in data 17 Dicembre 2013
previo parere favorevole del Commissario Giudiziale, (ii) autorizzata in data 18 Dicembre 2013
dal Giudice Delegato Dott.ssa Giovanna Golinelli,
9)Istanza per accedere al beneficio della sanzione ridotta del 10% sull’omesso versamento
dell’IVA dell’anno 2012 con un risparmio di complessivi € 290.449,00 a titolo di sanzioni, aggi ed
interessi (i) depositata in data 27 Dicembre 2013 previo parere favorevole del Commissario Giu-
diziale, (ii) autorizzata in data 27 Dicembre 2013 dal Giudice Delegato Dott.ssa Giovanna Goli-
nelli,
10)Istanza di autorizzazione a concludere l’operazione di cessione ad Assolari s.p.a. per un corri-
spettivo di € 9.600,00 oltre IVA (i) depositata in data 27 Dicembre 2013 previo parere favorevole
del Commissario Giudiziale, (ii) autorizzata in data 27 Dicembre 2013 dal Giudice Delegato
Dott.ssa Giovanna Golinelli;
11)Istanza di autorizzazione a rinunciare ai crediti vantati nei confronti della controllata “Immo-
biliare PN 18 s.r.l.” per € 787.000,00 a titolo di finanziamento soci infruttifero e per €
1.000.000,00 per quanto attiene al maggior credito commerciale in capo alla controllante di €
1.805.412,00 (i) depositata in data 27 Dicembre 2013 previo parere favorevole del Commissario
Giudiziale, (ii) autorizzata in data 27 Dicembre 2013 dal Giudice Delegato Dott.ssa Giovanna
Golinelli,
12)Istanza di autorizzazione alla rinuncia di Colosio s.p.a. alla garanzia fideiussoria prestata da Pe-
tra Costruzioni in seguito allo scioglimento del contratto di subappalto (i) depositata in data 11
Febbraio 2014 con parere contrario del Commissario Giudiziale, (ii) e rigettata in data 12 Feb-
braio 2014 dal Giudice Delegato dott.ssa Golinelli.
b)Fin qui l’elenco delle istanze di autorizzazione ex art. 167 L.F. presentate da Colosio s.p.a. con
il relativo esito. Non resta che esplicitare come, nell’ambito del periodo post ammissione al Con-
cordato Preventivo, il sottoscritto Commissario, come da istanza ex art. 172 II comma L.F. alle-
gata (doc. n. 2), abbia ritenuto necessaria la nomina di un perito stimatore al fine di provvede-
re alle opportune valutazioni della congruità dei valori esposti nella stima peritale a firma del
geom. Enrico Ambrosini allegata alla domanda di Concordato. Ci si riferisce, in estrema sintesi, ai
beni mobili ed immobili di differente natura oggetto della prevista cessio bonorum a favore dei credi-
tori (in primis le attestazioni SOA di cui al DPR n. 34/2000, poi i beni immobili di varia consi-
stenza di proprietà di Colosio s.p.a. e delle controllate, ed a seguire gli impianti, macchinari, at-
trezzature e strumentazione varia di cantiere oltre a mobili, arredi e macchine d’ufficio, autovettu-
21
re ed autocarri di proprietà Colosio s.p.a., i beni strumentali detenuti in leasing e le rimanenze rap-
presentate da giacenze di materie prime rinvenibili nei magazzini). Il Commissario Giudiziale, nel
contesto dell’istanza allegata, ha ritenuto necessaria altresì la nomina del perito stimatore per la
opportuna valorizzazione delle rimanenze rappresentate da lavori in corso su ordinazioni (com-
messe edili in corso di esecuzione) in quanto non stimate nella perizia della Debitrice: rimanenze
che, con riferimento alla data del 31 Marzo 2013, erano state stimate da Colosio s.p.a. in com-
plessivi € 2.272.154,00 con abbattimento prudenziale per la minor somma di € 1.377.584,00.
Quanto invece alle riserve già emerse e manifestate dalla Società nei confronti dei vari commit-
tenti dei lavori in corso (ovvero dei maggiori interventi realizzati ed oneri sostenuti rispetto ai ca-
pitolati originali) valorizzate ai fini del Piano concordatario in complessivi € 8.262.493,00 (previa
appostazione di un fondo di rango prededuttivo per rischi sul realizzo quantificato in €
2.509.035,00) così come per le partecipazioni in tutte le imprese controllate e/o collegate e/o par-
tecipate (ci si riferisce in particolare a Cava Santo Stefano s.r.l., ad Immobiliare P.N. 18 s.r.l., a Si-
nes Energia s.r.l., a Immobiliare Parco Buonarroti s.r.l. ed a Immobiliare Monte di Nese s.r.l.) la
valutazione di congruità, come si evidenzierà nel proseguio, è stata direttamente eseguita dal sot-
toscritto Commissario.
Ciò doverosamente riferito, si rappresenta al ceto creditorio che il Giudice Delegato ha provve-
duto in data 17 Ottobre 2013 a nominare il geom. Eros Locatelli affinché assistesse il sottoscritto
Commissario “nella valutazione dei beni di cui all’istanza esprimendo un giudizio di congruità dei valori esposti
nella perizia geom. Enrico Ambrosini … e provvedendo altresì alla stima delle rimanenze rappresentate dai lavori
in corso su ordinazione (commesse edili in corso di esecuzione)…” assegnando al perito nominato un termi-
ne sino al 12 Novembre 2013 per il deposito dell’elaborato peritale. Nelle more della redazione
della perizia il perito incaricato geom. Locatelli ha indirizzato al sottoscritto una missiva datata 4
Novembre 2013 in cui, nel dare atto dell’avanzamento delle indagini peritali, ha sottoposto al
Commissario Giudiziale una serie di problematiche di natura urbanistico / amministrativa assai
complesse, evidenziando altresì la necessità di reperire, visionare ed analizzare un’imponente mo-
le di documentazione relativa alle commesse in corso di esecuzione: con ciò rappresentando al-
tresì la necessità di ottenere una congrua proroga per il deposito dell’elaborato peritale quanto-
meno sino a tutto il 31 Gennaio 2014. Proprio in relazione alla fondatezza delle motivazioni ad-
dotte dal perito (che ha poi ottenuto dal Giudice la proroga per il deposito dell’elaborato peritale
sino al 31 Gennaio 2014) questo Commissario, con istanza dell’8 Novembre 2013, ha chiesto il
rinvio dell’udienza di convocazione dei creditori già fissata per il giorno 3 Dicembre 2013 per una
data compatibile con la proroga del deposito dell’elaborato peritale: il tutto affinché si potesse di-
sporre di tutti i dati necessari (con riferimento alla valutazione dell’attivo) per svolgere il suo
22
compito informativo nei confronti del ceto creditorio. Alla luce della predetta istanza l’udienza di
convocazione dei creditori è stata aggiornata alla nuova data dell’11 Marzo 2014.
3. Le principali questioni insorte nel contesto delle istanze autorizzative ex art. 167 L.F.
con particolare riferimento alle proroghe dell’esercizio provvisorio ed all’esito della cd.
“operazione straordinaria” di conferimento.
Come anticipato è opportuno illustrare il senso di talune delle sopraviste autorizzazioni ex art.
167 L.F. elencate in ordine cronologico sub § 2.
a)La Debitrice confidava che, verificate le condizioni cui era sottoposto il conferimento di un
ramo d’azienda già descritto, l’attività d’impresa residua confluisse nella conferitaria Impresa Co-
losio s.r.l. (capitale sociale di € 10.000,00 sottoscritto e versato dall’unico socio Colosio s.p.a.).
L’allungamento dei tempi necessari per verificare la sorte delle condizioni ha indotto la Società,
onde evitare blocco nel completamento dei lavori, a prorogare il termine dell’attività d’impresa.
Il Commissario ha espresso parere favorevole a dette due proroghe (l’una sino al 15 Dicembre
2013 e l’altra sino al 31 Marzo 2014), da un lato, appurando che le penali che sarebbero maturate
erano eccedenti la perdita stimata dalla Società per l’allungamento dell’attività; dall’altro lato, mo-
nitorando e poi verificando a posteriori la corrispondenza tra la perdita stimata e quella man ma-
no realizzatasi, come si dirà nel capitolo illustrativo delle passività.
In particolare, rispetto all’esecuzione, durante l’esercizio provvisorio, dei contratti d’appalto Ar-
coTeem, Thenaris e Consorzio Insediamenti Produttivi di Treviolo, il Commissario ha ritenuto
la scelta della Società funzionale all’interesse dei creditori.
L’adempimento ha, infatti, evitato il riconoscimento alle committenti del consistente risarcimento
del danno che sarebbe altrimenti derivato. In merito al pregiudizio, infatti, attesa la mancata pre-
visione, nei testi contrattuali, di specifiche penali per inadempimento, sono state valutate le penali
previste per i ritardi nei lavori4: ancorché i testi contrattuali prevedano altresì il diritto della com-
mittente al maggior danno, in applicazione delle sole penali per ritardo risulta che il blocco delle
commesse avrebbe comportato oneri quanto meno € 1.489.708,00, ridotto a € 1.191.766,00 (es-
sendo la voce al chirografo e da falcidiare per circa l’80%), importo, inferiore alla perdita stimata
4 Si veda, ad esempio, il contratto concluso con il Consorzio Insediamenti Produttivi di Treviolo che, all’articolo 4, prevede: “Nel
caso di ritardata consegna, non giustificata da cause di forza maggiore o caso fortuito, si applicherà a carico dell’Appaltatore una penale, a norma
dell’art.1382 c,c,, nella misura giornaliera di euro 1.750 (millesettecentocinquanta) per ogni giorno di ritardo dalla data di termine dei lavori ex art.8
del presente capitolo sino alla concorrenza massima del 10% del corrispettivo globale d’appalto. Resta salvo il diritto del committente di richiedere il risar-
cimento dell’eventuale maggior danno subito”.
23
dalla Società in € 791.769,00 (si vedano i fondi di natura prededuttiva appostati dalla Società per
perdite da esercizio provvisorio).
Si vedrà poi, in sede di commento del passivo, che la perdita di gestione stimata in base ai suddet-
ti fondi corrisponde a quella appurata a consuntivo.
Del resto, benché nelle more fosse venuta meno una delle condizioni apposte dalla conferitaria
(aggiudicazione di un nuovo appalto con Dalmine Tenaris s.p.a.), i benefici dell’operazione
straordinaria (conferimento del ramo d’azienda nella newco) risultavano evidenti, sia con riferi-
mento alla salvaguardia di un importante livello occupazionale (circa n. 40 dipendenti), sia per
l’adempimento dei contratti in essere non ultimati, che il mantenimento dell’avviamento: il tutto
in un contesto di mancato aggravamento del passivo concordatario per le penali che sarebbero
derivate dall’interruzione dei lavori, di cui si dirà infra. Per analoghi motivi è stata autorizzata an-
che la seconda proroga dell’esercizio provvisorio (quella a tutto il 31 Marzo 2014) con particolare
riferimento al completamento della commessa ArcoTeem ancora in corso: completamento che si
appalesava utile per la massa evitando i pregiudizi conseguenti alle interruzione dei lavori (ci si ri-
ferisce a penalità contrattuali e ad escussione di fideiussioni).
Allo stato va dato compiuto conto al ceto creditorio che l’operazione straordinaria in questione
(conferimento del ramo d’azienda nella newco) è ancora in una fase di stand by anche se si ha ra-
gione di ritenere che, nelle more dell’adunanza ed anche in relazione a ventilate ipotesi di esisten-
za di contratti d’affidamento lavoro da parte di primaria assegnataria, l’operazione abbia qualche
prospettiva di essere portata a termine. Della questione, se del caso, questo Commissario darà
compiuta notizia nel corso dell’adunanza.
In ogni caso lo scrivente Commissario sottolinea come, attesa la sostanziale “neutralità” della
prosecuzione dell’attività di impresa (se non addirittura “convenienza” alla luce degli oneri per
penali che sarebbero derivati dall’interruzione delle commesse in corso e di cui si dirà infra)
l’autorizzazione dell’esercizio provvisorio non abbia arrecato pregiudizio al ceto creditorio.
Sul piano formale il Commissario non ritiene che ricorrano i presupposti per applicare alla pro-
posta di Colosio s.p.a. il regime dei concordati in continuità d’impresa (art. 186 bis L.F.): inqua-
dramento che, come è evidente, avrebbe non poche ricadute con riferimento al rispetto dei requi-
siti anche formali da applicarsi (segnatamente la convenienza per il ceto creditorio della prosecu-
zione dell’attività attestata da esperto indipendente).
b)In merito all’istanza di Colosio s.p.a. finalizzata a permettere alla società di beneficiare della
sanzione ridotta del 10% (in luogo di quella ordinaria del 30%) sull’omesso versamento di IVA
nell’anno 2012 per complessivi € 894.821,73 (con autorizzazione al pagamento della prima rata in
scadenza al 10 Gennaio 2014), questo Commissario ha ritenuto che, vista la capienza degli attivi
rispetto al credito considerato al privilegio, fosse opportuno evitare sanzioni ed aggi (oltre che
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diminuire la voce degli interessi): il tutto con un risparmio complessivo che è stimabile in €
290.449,00. L’autorizzazione da parte del Giudice Delegato al pagamento rateale proposto
dall’Agenzia delle Entrate (sia pur limitatamente alla prima rata in scadenza il 10 Gennaio 2014) è
andato proprio in questa direzione, anche tenuto conto della previsione di pagamento dei crediti
chirografari in misura significativa.
c) Quanto alla rinuncia al credito in favore della controllata P.N. 18 (per complessivi €
1.805.412,00, come visto al superiore § 2) va rappresentato, da un lato, che tale credito non era
contemplato tra gli attivi del Piano in quanto integralmente svalutato. Dall’altro lato con la rinun-
cia di cui sopra la controllata P.N. 18 ha evitato la liquidazione (che avrebbe potuto avere un im-
patto negativo nelle relazioni con le banche e i terzi), a fronte di un piano di dismissioni immobi-
liari all’origine della rilevante stima attribuita alla società, confermata dal perito nominato dal Tri-
bunale.
d)Veniamo, da ultimo, all’autorizzazione richiesta da Colosio s.p.a. all’incasso dei crediti imme-
diatamente esigibili nei confronti del Consorzio ArcoTeem (complessivamente € 1.984.124,92):
vicenda che assume particolare rilevanza sotto il profilo della valorizzazione dell’attivo concorda-
tario laddove i principi sottesi alla predetta autorizzazione potranno essere utilizzati da Colosio
s.p.a. per ottenere (anche se in via parziale) il pagamento dei rilevanti crediti maturati nel corso
della propria attività anche nei confronti della totalità dei propri debitori. La questione è di pre-
gnante attualità riguardando il profilo della valutazione dell’attivo in quanto, anche atteso il rigetto
in fase di pre - concordato da parte del Tribunale (provvedimento datato 23 Maggio 2013) della
richiesta di autorizzazione al pagamento dei debiti pregressi nei confronti degli Enti previdenziali,
Colosio s.p.a. ha presentato e presenta tutt’ora un DURC irregolare, utilizzato dalle committenze
debitrici di Colosio medesima per eccepire l’inesigibilità dei crediti: il tutto anche in relazione alla
normativa di riferimento con particolare riguardo alla recente disposizione di cui all’art. 4 del
D.P.R. 5 Ottobre 2010 n. 207 in base al quale, in un contesto di inadempienza contributiva relati-
va a uno o più soggetti impiegati nell’esecuzione del contratto, è prevista una sorta di solidarietà
con la controparte contrattuale (e quindi fra committenti/subcommittenti da un lato e appaltato-
ri/ subappaltatori dall’altro) riguardo agli oneri previdenziali, configurandosi così la possibilità per
gli Enti previdenziali di richiedere direttamente il pagamento delle contribuzioni ai soggetti di cui
all’art. 3 comma 1 lettera b) del D.P.R. citato.
Colosio s.p.a., nel contesto dell’istanza autorizzativa finalizzata all’incasso integrale dei crediti nei
confronti del Consorzio ArcoTeem (ma il principio ha valenza generale per la pressoché interezza
tutti gli altri crediti costituenti l’attivo) ha ritenuto di affermare la regolarità contributiva e, quindi,
l’esistenza dei requisiti per ottenere un DURC regolare (con la conseguente piena legittimazione
ad incassare nella loro integralità i crediti vantati nei confronti dei committenti / sub committen-
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ti). Tale istanza è stata motivata da un lato invocando la normativa di riferimento (in particolare
l’art. 5 comma II lettera b) del D.M. 24 Ottobre 2007 – in base al quale la regolarità contributiva
sussisterebbe in caso di “sospensioni dei pagamenti a seguito di disposizioni legislative”) e, dall’altro lato,
specificando che la fattispecie di cui alla lettera b) andrebbe raccordata con riferimento al combi-
nato disposto di cui agli artt. 167, 168 e 184 L.F.: norme che vietano di porre in essere pagamenti
lesivi della par condicio creditorum (quali sarebbero i pagamenti dei debiti contribuitivi sorti antece-
dentemente al deposito della domanda di concordato / pre – concordato).
Nel proprio parere il Commissario, pur condividendo la prevalenza della normativa fallimentare
(artt. 167, 168 e 184 L.F.) su quella ordinaria, ha dovuto, pur tuttavia, prendere atto in concreto
della pratica impossibilità di ottenere un’attestazione della regolarità contributiva da parte degli
Enti previdenziali: e ciò alla luce dell’esistenza dell’interpello n. 41/2012 del Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali che, interpretando l’art. 5 comma II lettera b) del citato D.M. 24 Ottobre
2007, ha ritenuto possibile il rilascio di un DURC positivo in caso di esistenza di situazioni debi-
torie contributive sorte antecedentemente al deposito della domanda di concordato (come nella
fattispecie di Colosio) alla specifica condizione: (i)che si vertesse in tema di concordato cd. in
continuità ex art. 186 bis L.F., (ii)che il Piano (omologato dal Tribunale) contemplasse l’integrale
assolvimento dei debiti previdenziali ed assistenziali contratti prima dell’attivazione della procedu-
ra concorsuale e (iii)che il Piano di risanamento prevedesse la cd. moratoria indicata dall’art. 186
bis comma II lettera c) L.F.-
Ad avviso di questo Commissario, in base al predetto interpello, non sussisterebbero nella fatti-
specie i requisiti per ottenere un DURC regolare, tenuto conto che, se è pur vero che Colosio
s.p.a. è stata autorizzata dal Tribunale di Bergamo all’esercizio provvisorio (allo stato sino al 31
Marzo 2014) e che nel Piano di Colosio s.p.a. è contemplato l’integrale assolvimento dei debiti
previdenziali ed assistenziali pregressi, risulta altrettanto certo che la presente Procedura si trovi
in una fase ante omologa e in un contesto di assenza della cd. moratoria di cui all’art. 186 bis
comma II lettera c) L.F.-
Per altro verso rispetto al terzo requisito relativo alla natura di continuità del Concordato, benché
sia stato concesso l’esercizio provvisorio (e potendosi con ciò disquisire sull’applicazione nel caso
concreto delle norme relative al Concordato cd. in continuità), è incontrovertibile come il Piano
concordatario sia stato impostato dalla ricorrente Colosio (e risulta essere attualmente definito)
come meramente liquidatorio, con conseguente inapplicabilità della normativa in tema di con-
cordato in continuità (come si è già visto).
In altri termini questo Commissario ha dovuto prendere atto che, in base alla normativa vigente
(ci si riferisce soprattutto all’art. 4 del D.P.R. 5 Ottobre 2010 n. 207), gli Enti previdenziali sono
legittimati ad agire direttamente nei confronti delle committenze e/o degli appaltatori subcom-
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mittenti per il pagamento delle somme dovute agli Enti stessi da Colosio s.p.a. e che, conseguen-
temente, è configurabile nel nostro ordinamento un’azione diretta degli Enti previdenziali che
pregiudicherebbe in maniera significativa i soggetti debitori qualora questi ultimi fossero costretti
a provvedere al pagamento dell’integralità dei crediti vantati da Colosio s.p.a. subendo conte-
stualmente le iniziative (giudiziarie e non) degli Enti previdenziali. Ciò nondimeno (ed è questa la
soluzione proposta cui ha aderito il Giudice Delegato con il provvedimento autorizzatorio) la So-
cietà ammessa al beneficio del Concordato Preventivo deve essere adeguatamente tutelata con ri-
ferimento all’esistenza di crediti certi, liquidi ed esigibili ben superiori agli importi pregressi vanta-
ti dagli Enti previdenziali.
In altri termini - ed è questo il senso conclusivo del parere parzialmente favorevole del Commis-
sario e dell’autorizzazione del Giudice - Colosio s.p.a. ha diritto di esigere immediatamente
nei confronti dei propri debitori quei crediti certi liquidi ed esigibili al netto delle somme
corrispondenti ai debiti contributivi pregressi: somme che conseguentemente possono essere
trattenute provvisoriamente dai debitori medesimi.
4. Le vicende giuslavoristiche
A conclusione del presente Capitolo dedicato alle vicende più significative del periodo concorda-
tario (Agosto 2013 - Febbraio 2014), viene dato conto delle vicende giuslavoristiche susseguitesi a
quelle della fase pre – concordataria già descritte).
Già si è detto come in data 10 Aprile 2013 fosse stato sottoscritto un accordo sindacale con il
quali le parti, dopo aver esaminato e discusso le problematiche aziendali, hanno convenuto sul
ricorso alla CIGS per crisi aziendale. Si è detto altresì che al fine di agevolare i dipendenti e con-
sentire alla Società un’ulteriore riduzione del costo del personale in data 19 Aprile 2013 fosse sta-
ta inoltre formalizzata la richiesta di intervento della procedura di mobilità di cui agli artt. 24 IV e
V comma della Legge n.223/1991: da qui la sottoscrizione in data 22 Aprile 2013 di un verbale di
accordo con le Organizzazioni territoriali per favorire la ricollocazione dei dipendenti che richie-
dessero volontariamente la fuoriuscita dall’Azienda.
Veniamo ora, con la necessaria sintesi, a descrivere le vicende successive.
Orbene in data 5 Settembre 2013 le parti, per attenuare le conseguenze sul piano sociale della
procedura concorsuale, hanno siglato un accordo sindacale nel quale hanno convenuto
sull’indispensabilità del ricorso alla CIGS per procedura concorsuale (nella specie Concordato
Preventivo) ex art. 3 Legge n.223/91 a decorrere dal 5 Agosto 2013 per 12 mesi: e ciò per un
numero massimo di n. 113 lavoratori aventi i requisiti richiesti per accedere alla CIGS ed in forza
27
all’Azienda a tale data. L’accordo ha previsto l’esclusione della rotazione del personale sospeso in
CIGS, nonché il pagamento diretto da parte dell’INPS del trattamento di integrazione salariale ai
lavoratori sospesi.
Il procedimento, dopo che è stata esperita in data 13 Settembre 2013 la procedura presso
l’ARIFIL della Regione Lombardia con esito positivo, si è concluso con l’emanazione in data 10
Dicembre 2013 del Decreto n. 77580 del Ministero del Lavoro.
A seguito del citato Decreto, l’INPS ha erogato la CIGS ai lavoratori fino al 31 Dicembre
2013, con valuta 13 Febbraio 2014.
In data 24 Ottobre 2013 (nelle more della autorizzazione del Ministero del Lavoro) è stato altresì
siglato un accordo sindacale in cui la Società si è dichiarata disponibile - al fine di consentire una
parziale riconversione di alcune figure professionali - ad attivare corsi di formazioni presso Enti
con particolare attenzione al settore delle costruzioni (non ultima la valutazione dei percorsi for-
mativi presso a Scuola Edile di Seriate al fine di aggiornare in modo adeguato le figure professio-
nali). Nel contesto dell’accordo è stata ribadita la disponibilità della Società, per quanto riguardava
le figure professionali non più necessarie, alla collocazione in CIGS per la durata di un anno, con
il relativo passaggio alla mobilità entro la scadenza del periodo di CIGS in corso.
Successivamente, in data 26 Novembre 2013, si è tenuto un incontro fra Colosio s.p.a. e le
OO.SS. territoriali alla presenza del sottoscritto Commissario all’origine dell’istanza autorizzativa
ex art. 167 L.F. presentata in data 4 Dicembre 2013. Nel contesto dell’incontro le OO.SS., a se-
guito di forti pressioni operate dai lavoratori (che di fatto all’epoca e a decorrere dalla data dell’8
Aprile 2013 non avevano percepito alcunché né sotto forma di retribuzione né tantomeno
dall’INPS) hanno richiesto che venisse corrisposto ai lavoratori quantomeno un acconto sul Trat-
tamento di Fine Rapporto: da qui l’istanza proposta da Colosio s.p.a. in data 4 Dicembre 2013
per ottenere l’autorizzazione a corrispondere ai lavoratori l’anticipo sulla quota di TFR accanto-
nato presso la Tesoreria dell’INPS.
Questo Commissario, ritenuto che l’anticipo sulla quota di TFR accantonato presso la Tesoreria
dell’INPS a favore dei dipendenti attualmente sospesi in CIGS fosse compatibile con le regole
concorsuali che fanno divieto di porre in esser pagamenti per debiti maturati ante procedura, rile-
vato che il predetto TFR da verifiche effettuate risultava già fuoriuscito dal patrimonio di Colosio
s.p.a. addirittura in epoca antecedente al deposito della domanda di pre – concordato ed accertato
che l’operazione descritta avrebbe permesso alla Società ammessa al beneficio del Concordato
Preventivo di compensare quanto corrisposto ai dipendenti per tale anticipo con le contribuzioni
da versarsi all’INPS (rendendo così economicamente indifferente per la Procedura l’anticipo di
tali somme), ha espresso il parere favorevole alla corresponsione del suddetto anticipo, sottoli-
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neando altresì l’esigenza sociale di permettere ai dipendenti in Cassa Integrazione di ottenere un
contributo minimo per le esigenze di vita quotidiana delle rispettive famiglie.
Con provvedimento del 4 Dicembre 2013 il Giudice Delegato, condiviso il parere, ha emesso il
relativo provvedimento autorizzativo.
29
CAPITOLO 5 – LA COLOSIO E LE VICENDE PRINCIPALI
SOMMARIO: 1. I principali dati societari di Colosio s.p.a. e gli organi sociali – 2. Cenni storici ed
attività esercitata – 3. L’evoluzione del capitale e della compagine sociale.
1. I principali dati societari di Colosio s.p.a. e gli organi sociali.
a)Colosio s.p.a. ha sede in Seriate (BG) Via Ca’ Bertoncina 27 (Codice fiscale e n. iscrizione Regi-
stro Imprese: BG 00228790168 - Partita IVA: 00228790168 - numero repertorio economico
amministrativo: BG 81235).
b)Il suo capitale sociale, alla data della domanda di Concordato, ammonta a € 3.000.000,00, sud-
diviso in n.120.000 azioni del valore nominale di Euro 25,00 cadauna.
c)La compagine sociale della Colosio, che riflette la sua origine di impresa famigliare, è la seguen-
te:
- Colosio Valentina, titolare di n. 11.000 azioni del valore nominale di € 25,00 cadauna, per
nominali € 275.000,00, pari al 9,166% del capitale sociale;
- Colosio Stefania, titolare di n. 11.000 azioni del valore nominale di € 25,00 cadauna, per
nominali € 275.000,00, pari al 9,166% del capitale sociale;
- Tasca Lidia, titolare di n. 2.000 azioni del valore nominale di € 25,00 cadauna, per nominali
€ 50.000,00, pari al 1,668% del capitale sociale;
- Colosio Lorenzo, usufruttuario di n. 24.000 azioni del valore nominale di € 25,00 cadauna,
per nominali € 600.000,00, pari al 20% del capitale sociale, di cui la nuda proprietà è in capo
a Colosio Eugenio Dario per n. 11.000 azioni, nonché in capo a Colosio Cristina e Colosio
Giuliana per n. 6.500 ciascuna;
- Colosio Vincenzo, usufruttuario di n. 24.000 azioni del valore nominale di € 25,00 cadauna,
per nominali € 600.000,00, pari al 20% del capitale sociale, di cui la nuda proprietà è in capo
a Colosio Nadia Battistina;
- Colosio Giovanni, proprietario di n. 6.000 azioni del valore nominale di € 25,00 cadauna,
per nominali € 150.000,00, pari al 5% del capitale sociale;
- Colosio Giorgio, proprietario di n. 6.000 azioni del valore nominale di € 25,00 cadauna, per
nominali € 150.000,00, pari al 5% del capitale sociale;
- Colosio Nicola, proprietario di n. 6.000 azioni del valore nominale di € 25,00 cadauna, per
nominali € 150.000,00, pari al 5% del capitale sociale;
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- Colosio Andrea, proprietario di n. 6.000 azioni del valore nominale di € 25,00 cadauna, per
nominali € 150.000,00, pari al 5% del capitale sociale;
- Colosio Bruno, usufruttuario di n. 24.000 azioni del valore nominale di € 25,00 cadauna, per
nominali Euro 600.000,00, pari al 20% del capitale sociale, di cui la nuda proprietà è in capo
a Colosio Marcello Alessandro e a Colosio Loretta per n. 3.000 azioni ciascuno.
d)L’oggetto sociale contempla le seguenti attività: “Assunzione in appalto e l’esecuzione per conto proprio
e di terzi di lavori di terra con eventuali opere connesse in muratura e cemento armato di tipo corrente, demolizioni
e sterri, opere speciali in cemento armato, lavori di sistemazione agraria, forestale e di verde pubblico, costruzioni e
pavimentazioni stradali, rilevati aeroportuali e ferroviari, manutenzioni stradali in genere compreso il servizio di
spartineve, lavori ed opere idrauliche, quali acquedotti, fognature, impianti di irrigazione, lavori di difesa e siste-
mazione idraulica, impianti di depurazione, dighe, gasdotti e oleodotti, gallerie, lavori ferroviari, impianti per la
distribuzione di energia, quali linee ad alta, media e bassa tensione, apparati vari, linee telefoniche ed opere connes-
se ed accessorie, opere murarie relative ai complessi per la produzione e distribuzione di energia, lavori marittimi e
lacustri, costruzione di moli, bacini e banchine, ecc., manutenzione di apparecchiature portuali e pulizie di acque
portuali, dighe e gallerie, impianti per la produzione di energia da fonti alternative, rilevamenti topografici speciali,
esplorazioni del sottosuolo con mezzi speciali, fondazioni speciali, consolidamento dei terreni ed opere speciali nel
sottosuolo, impermeabilizzazioni dei terreni, trivellazione di pozzi, opere pubbliche, infrastrutture di ogni genere,
lavori di opere speciali quali: impianti di sollevamento, di potabilizzazione, di depurazione delle acque, impianti di
trattamento rifiuti, la raccolta di rifiuti civili ed industriali, la gestione di cave e di discariche autorizzate, lo spurgo
dei pozzi e dei pozzetti e la pulizia delle strade, nonché la produzione e la vendita di calcestruzzi e asfalti; la fran-
tumazione della ghiaia e per la produzione di materiali inerti, la produzione e la vendita di prefabbricati, le co-
struzioni di immobili civili ed industriali e le ristrutturazioni in genere.”.
e)Da Aprile 2012 il Consiglio di Amministrazione della Società è composto da:
- Colosio Giovanni, Presidente;
- Colosio Eugenio Dario, Vice Presidente;
- Colosio Giorgio, Consigliere;
- Colosio Valentina, Consigliere;
- Colosio Cristina, Consigliere.
In precedenza il Consiglio di Amministrazione è stato composto, da Giugno 2006 ad Aprile 2012,
da:
- Colosio Giovanni, Presidente;
- Colosio Eugenio Dario, Vice Presidente;
- Colosio Giorgio, Consigliere;
- Colosio Marcello, Consigliere;
- Colosio Valentina, Consigliere;
31
- Colosio Cristina, Consigliere.
Il Collegio Sindacale è attualmente composto da:
- Dott. Romano Bernini, Presidente;
- Dott. Guido Spinetti, Sindaco Effettivo;
- Dott. Lorenzo Ruggieri, Sindaco Effettivo.
Dal 2006 al 2012, il Collegio sindacale era costituto da:
- Dott. Romano Bernini, Presidente;
- Dott. Guido Spinetti, Sindaco Effettivo;
- Dott. Raffaele Moschen, Sindaco Effettivo fino al Gennaio 2013, sostituito dal Dott. Lorenzo
Ruggieri.
2. Cenni storici e attività esercitata
a)Colosio s.p.a. viene costituita in data 2 Febbraio 1957 come società in nome collettivo sotto la
ragione sociale “Impresa Fratelli Colosio S.n.c. di Colosio Filippo, Lorenzo, Vincenzo, Mario, Bruno & c.”.
L’attività svolta da Colosio consisteva inizialmente nella realizzazione di lavori stradali e nella
produzione e vendita di conglomerati bituminosi. La clientela di Colosio era rappresentata in
prevalenza da Enti pubblici e imprese private della provincia di Bergamo.
In data 18 Marzo 1988 la Società si trasforma nella “Fratelli Colosio s.p.a.”, con aumento del capita-
le sociale da lire 80.000.000 (pari ad € 41.316,55) a lire 600.000.000 (pari ad € 309.874,14).
In data 15 Dicembre 2001 la Società delibera un aumento del capitale sociale fino all’attuale misu-
ra pari ad € 3.000.000, nonché la variazione della propria denominazione nell’attuale “Colosio
s.p.a.”.
b)Come si è accennato, Colosio opera da oltre cinquant’anni nel settore dei lavori stradali ed in-
frastrutturali in ambito provinciale e via via anche regionale e nazionale.
L’impresa, come si evince dalla compagine sociale, era ed è di stampo famigliare.
Alla attività di realizzazione di lavori stradali si è affiancata nel tempo anche la produzione e la
vendita di conglomerati bituminosi.
Negli anni sessanta la Società incrementa la propria attività acquisendo importanti commesse nel-
la provincia di Bergamo ed anche fuori provincia (Brescia-Milano), tra le quali la realizzazione di
un tratto di autostrada dell’Autostrada del Sole in località Pegognaga (MN) nel 1962.
Nel 1971 la Società acquista nel Comune di Seriate un’area di 120.000 mq. c.a. utilizzata, negli an-
ni seguenti, come magazzino e deposito mezzi e materiali lavorati, come sede degli impianti per la
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produzione di conglomerati bituminosi e cementizi, nonché come area di cava con relativi im-
pianti di frantumazione.
In seguito, viene sviluppato altresì il ramo relativo alla realizzazione di immobili civili ed indu-
striali, nonché il settore relativo alla prefabbricazione.
c)Negli anni 1997 - 2000 la società compie un ulteriore salto di crescita sul mercato.
Essa acquisisce infatti importanti commesse per lavori aeroportuali e sviluppa nuove iniziative nel
campo dell’edilizia commerciale/direzionale.
Nello stesso periodo Colosio s.p.a. diviene holding di partecipazioni, con detenzione di società
chiamate a svolgere attività diverse, come segue:
- Costruzioni Colosio & c. s.r.l., società immobiliare;
- Quadrifoglio s.r.l., società esercente attività estrattive;
- Centro Bitumati s.r.l., società per la produzione di conglomerati bituminosi;
- Sines Energia s.r.l., società per la produzione di energia.
Nel periodo più ravvicinato alla fase di crisi, infine, la Società si concentra prevalentemente nella
realizzazione di opere stradali, pubbliche e private. La clientela è per lo più costituita da enti pub-
blici e da società di primaria importanza, ma sarà proprio dalla commessa forse più importante
della sua storia, l’appalto per la nota nuova autostrada BRE.BE.MI, che deriverà il suo declino e
la discesa verso il concordato.
33
CAPITOLO 6 – LE CAUSE DELLE CRISI SECONDO LA DEBITRICE
a)Nel proprio ricorso, Colosio s.p.a. cita, anzitutto, quale dato generale di riferimento per spiega-
re le ragioni dell’insorgenza della crisi, il quadro macroeconomico e del settore edile. In particola-
re, Colosio s.p.a. ricorda i notori effetti negativi della crisi dei mercati finanziari internazionali, in-
sorta nella seconda metà del 2007, inevitabilmente riversatisi su tutti i settori dell’economia reale
e, segnatamente, in quello dell’edilizia e delle costruzioni.
La Debitrice cita quale fonte i dati del maggio 2013 dell’Osservatorio Congiunturale sull’Industria
delle Costruzioni, riferendo che l’economia italiana ha evidenziato nell’anno 2012 un nuovo peg-
gioramento, dopo una fase di debole ripresa nel biennio 2010-2011 (+2,3%), con un 2012 in con-
trazione, con Pil ridotto del 2,4% rispetto al 2011, ed accelerazione della tendenza negativa nel
corso dell’anno 2013.
Il ricorso riporta anche dati relativi al periodo 2008 – 2013 (sino a Maggio) per dimostrare che nel
settore in cui opera Colosio s.p.a. il calo produttivo è in atto da anni e complessivamente la fles-
sione raggiunge oltre il 40% (v. dati in nota5).
Vengono infine citati da Colosio s.p.a. i dati relativi alla Lombardia nella quale, a partire dal 2003,
la domanda di lavori pubblici ha avuto un andamento discontinuo, alternando fasi di crescita ad
5 Investimenti in costruzioni in Italia.
2012 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2008-2012 2008-2013
Costruzioni 130.679 -2,4% -8,6% -6,6% -5,3% -7,6% -3,8% -27,1% -29,9%
Abitazioni 69.577 -0,4% -8,1% -5,1% -2,9% -6,3% -2,7% -21,0% -23,1%
Nuove 24.757 -3,7% -18,7% -12,4% -7,5% -17,0% -13,0% -47,3% -54,2%
Manutenzione straordinaria 44.820 3,5% 3,1% 1,1% 0,5% 0,8% 3,0% 9,3% 12,6%
Non residenziali 61.102 -4,4% -9,1% -8,1% -7,9% -9,1% -5,1% -33,2% -36,6%
Private 36.281 -2,2% -10,7% -5,4% -6,0% -8,0% -4,2% -28,6% -31,6%
Pubbliche 24.821 -7,2% -7,0% -11,5% -10,5% -10,6% -6,5% -38,9% -42,9%
In milioni di €.
Elaborazione ANCE su dati Istat
Nel 2013 prosegue la fase di caduta, con una riduzione degli investimenti in costruzioni del 3,8% in termini reali rispetto al 2012. In sei anni quindi, dal 2008 al 2013, il settore avrà perso circa il 30% degli investimenti, collocandosi sui livelli di attività più bassi degli ultimi 40 anni. Soffrono quasi tutti i comparti: dalla produzione di nuove abitazioni, che in sei anni avrà perso il 54,2%, all’edilizia non residenziale privata, che segna una riduzione del 31,6%, alle opere pubbliche che registrano una caduta del 42,9%.
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altre di ridimensionamento nei valori posti in gara, anche se negli ultimi nove anni l'importo dei
bandi posti in gara è quasi dimezzato (-47,3% in quantità6).
Inoltre – riferisce sempre Colosio s.p.a. - dal 2003 al 2012 il numero dei bandi pubblicati nella re-
gione si è ridotto dell’80,5% (-66,4% per l’Italia), passando da circa 5.500 avvisi nel 2003 ai poco
più di 1.000 di nove anni dopo. Il calo del numero di gare è stato particolarmente pronunciato nel
2009, in diminuzione del 49,7% rispetto all’anno precedente. Nel 2012, in particolare, il numero
di bandi pubblicati ha subito un ulteriore calo del 10,1% su base annua. In termini di importi po-
sti in gara, il 2012 segna una riduzione del 30,3% in valori correnti (-47,3% in termini reali) rispet-
to al 2003 (per l’Italia, rispettivamente, -41,9% e -56%) alternando, all’interno del periodo consi-
derato, aumenti e flessioni spesso riconducibili a maxi appalti pubblicati nella regione.
Inevitabilmente si sono prodotti effetti negativi anche sull’occupazione, che Colosio s.p.a. descri-
ve nei termini riportati in nota7.
Colosio s.p.a. descrive, poi, le generali difficoltà finanziarie in cui si sono imbattute le imprese del
settore, riferendo che nel periodo 2007-2012 in Italia la riduzione dei finanziamenti è stata del
6 Il dato della Regione Lombardia riportato nel ricorso di Colosio s.p.a. In Lombardia, secondo le stime Ance – Ance Lombardia, nel 2012 gli investimenti in costruzioni sono diminuiti del 6% in termini reali rispetto all’anno precedente. Il trend negativo continua anche nell’anno in corso, con un calo del 3,2% su base annua. Complessivamente, in sei anni, dal 2008 al 2013, il settore delle costruzioni in Lombardia avrà perso il 26,8% degli investimenti. La produzione di nuove abitazioni, in sei anni, perde il 56,8%, l’edilizia non residenziale privata, segna una riduzione del 26,1%, le opere pubbliche, registrano una caduta del 33,8%. Solo il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali mostra una tenuta dei livelli produttivi (+10,4%).
Investimenti in costruzioni in Lombardia
2012 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2008-2012 2008-2013
Costruzioni 23.332 -0,8% -8,8% -6,7% -4,6% -6,0% -3,2% -24,3% -26,8%
Abitazioni 12.944 -0,1% -9,7% -5,3% -2,9% -6,5% -3,3% -22,4% -25,0%
Nuove 4.440 -3,0% -20,0% -13,5% -82,0% -17,9% -14,7% -49,4% -56,8%
Manutenzione straordinaria 8.504 3,1% 1,1% 1,5% 0,8% 0,8% 2,7% 7,5% 10,4%
Non residenziali
Private 6.705 -1,0% -8,7% -5,8% -6,2% -4,6% -3,0% -23,8% -26,1%
Pubbliche 3.682 -2,9% -6,2% -12,4% -7,5% -7,0% -3,6% -31,4% -33,8%
In milioni di €
Elaborazione ANCE - ANCE LOMBARDIA
7 Secondo i dati Istat, tra il quarto trimestre 2008 ed il quarto trimestre 2012 le costruzioni hanno perso 47.300 occupati, pari ad una flessione in termini percentuali del 13,1%. Dall’inizio della crisi, le imprese operanti nelle costruzioni hanno fatto ampio ricorso alla Cig nel tentativo di contenere licenziamenti. Tra il 2008 e il 2012, infatti, il numero delle ore autorizzate nel settore in Lombardia è più che quintuplicato, passando da circa 4,2 milioni di ore a 21,9 milioni. Nei primi due mesi dell’anno in corso si registra un ulteriore aumento tendenziale del 67,6% (per l’Italia l’incremento è stato inferiore, pari a poco più del triplo tra il 2008 e il 2012 e +29,9% nel primo bimestre 2013 su base annua).
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44,8% per gli investimenti nel comparto abitativo e del 61,7% nel non residenziale. Per l’acquisto
di abitazioni da parte delle famiglie c’è stato un dimezzamento nelle erogazioni (-55% dall’inizio
della crisi).
Vengono inoltre offerti da Colosio s.p.a. i dati, anche qui, circoscritti alla Lombardia.
Tra il 2007 e il 2012 il flusso di nuovi mutui per investimenti nel settore abitativo è diminuito del
49,3%, un valore sensibilmente peggiore rispetto alla media nazionale. A Brescia (-70%), Berga-
mo (-61,8%) e Mantova (-72%), si sono registrate le diminuzioni più forti.
Altro fattore negativo ricordato dalla Debitrice è il ritardo dei pagamenti da parte di clienti e sta-
zioni appaltanti pubbliche8.
Di qui – riferisce Colosio - anche le procedure concorsuali che riguardano spesso imprese dalla
solida e pluridecennale tradizione familiare9.
8 La Debitrice riporta l’indagine realizzata dall’Ance ad Ottobre 2012, secondo cui la quota di imprese di costruzioni che lamentano ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione è pari all’84%, con un aumento nei ritardi nell’ultimo semestre e il tempo medio di pagamento nel settore dei lavori pubblici pari a 226 giorni. Le imprese, in sostanza, ottengono il pagamento dei lavori regolarmente eseguiti dopo circa 8 mesi. 9 Nel corso del 2012, infatti, secondo i dati di Cerved Group richiamati da Colosio s.p.a., nelle costruzioni sono 2.856 le imprese italiane che hanno avviato tale procedura, in ulteriore aumento del 3,1% rispetto al livello già elevato del 2011 (contro il +1,3% rilevato sul totale dei settori economici). Complessivamente in quattro anni (2009-2012), sono 10.381 le imprese di costruzioni entrate in procedura fallimentare. Il numero dei fallimenti è passato da 2.210 del 2009 a 2.856 del 2012, cui corrisponde un aumento del 29,2%. Colosio s.p.a. cita anche il dato della Lombardia, che registra nel 2012 un ulteriore aumento dei fallimenti nelle costruzioni. Nel 2012 erano 596 le imprese che hanno avviato tale procedura, cui corrisponde un aumento del 5,2% rispetto al 2011. Tra il 2009 ed il 2012 i fallimenti nelle costruzioni in Lombardia sono passati da 467 nel 2009 a 569 nel 2012, determinando così un incremento del 21,8%. Complessivamente, in quattro anni, i fallimenti nel settore sono stati 2.101, pari al 20% dei fallimenti avvenuti nelle costruzioni in Italia.
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CAPITOLO 7 – L’ANALISI DELLE CAUSE DEL DISSESTO E DELLA CONDOTTA
DELLA DEBITRICE
a)Il Commissario concorda con la descrizione delle cause della crisi illustrate dalla Debitrice, rife-
rite al mercato delle costruzioni e alla crisi generale di liquidità.
Il Commissario concorda altresì sul fatto che, in un simile contesto, anche Colosio s.p.a. ha subi-
to forti condizionamenti dal lato del reperimento di nuove commesse e dal lato finanziario, anche
in ragione della natura pubblica della sua clientela.
b)Vanno peraltro soggiunte le seguenti considerazioni in ordine alla specifica sfera d’impresa del-
la Debitrice e alla sua condotta, come prescrive l’art. 172 L.F.-
Nel quadro generale di crisi persistente e pluriannuale del mercato (come sopra descritto, risalente
addirittura a prima del 2008 e in essere anche nel 2013), infatti, si nota che Colosio s.p.a. si imbat-
te in una vera e propria svolta in negativo in uno specifico e ristretto arco di tempo, nel secondo
semestre dell’esercizio 2012, e ciò per la rilevazione di una consistente perdita, di circa € 9 milio-
ni, derivante dalla commessa BRE.BE.MI.-
Sempre l’anno 2012 (a Dicembre), Colosio fronteggia il deficit non già con nuova liquidità, ma
mediante lo scorporo del ramo d’azienda “escavazione”, con atto notarile del 17 Dicembre 2012,
da cui emerge una plusvalenza – se così si può dire - di bilanciamento della perdita, in misura tale
da contenere la perdita di bilancio a meno di € 1 milione e mantenere il capitale sociale nei limiti
di legge.
c)L’analisi della condotta della Debitrice si focalizza dunque, per Colosio s.p.a., sul suddetto eser-
cizio e sulla prima fase del 2013, sino a quando, ad Aprile, è stato dato avvio al pre - concordato.
In sintesi, può dirsi che la gestione del 2012 è proceduta senza operazioni straordinarie, salvo
quella citata di fine esercizio, con prosecuzione dei lavori della commessa BRE.BE.MI., rispetto
alla quale venne stipulato un accordo nel Luglio del 2012. Non vi è, in parallelo, l’adozione di un
programma di riduzione dei costi o altro rimedio volto a prevenire la stretta di liquidità che ha
imposto poi, nella primavera del 2013, l’adozione del rimedio concorsuale, ancorchè – da infor-
mative – vi siano state serrate negoziazioni con il Consorzio BBM per governare la difficile situa-
zione, anche in relazione al sequestro di parte dell’area oggetto di lavori (per le note vicende che
non riguardavano peraltro Colosio).
Sul piano delle decisioni formali tuttavia, lo scorporo del ramo d’azienda ha tamponato contabil-
mente il deficit patrimoniale, senza che prima o nello stesso periodo fossero assunte, da parte
dell’organo gestorio o dell’assemblea, scelte che tenessero conto dell’evoluzione finanziaria dei
mesi successivi e, soprattutto, senza iniezioni di liquidità.
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d)Va peraltro evidenziato che, di per sé, le scelte su come fronteggiare o prevenire una crisi sono
incensurabili, configurandosi una responsabilità dell’amministratore solo in caso di:
(i)specifiche violazioni di legge,
(ii)manifesta irrazionalità delle scelte gestionali stesse.
Di seguito, pertanto, vengono presi in esame i due possibili versanti di responsabilità.
1) Sotto il primo profilo, nel caso Colosio s.p.a., vanno valutati:
(i) l’eventuale violazione delle norme in materia di bilancio, in rapporto alla sussistenza dei pre-
supposti della continuità aziendale;
(ii) la correttezza del “bilanciamento” contabile della perdita stessa, realizzato grazie allo scorporo
del ramo d’azienda deliberato nel Dicembre 2012.
1(i) In punto di capitale sociale e di continuità aziendale va esaminata in particolare la situazione
che era in atto alla data della transazione del Luglio 2012.
Senza riprendere il dettaglio delle complesse vicende che hanno contraddistinto la commessa
BRE.BE.MI., risulta che il 27 Luglio 2012 venne sottoscritta una scrittura privata tra Colosio e il
Consorzio BRE.BE.MI. (concessionaria per la realizzazione dei lavori del noto tratto autostrada-
le), a valere anche da transazione tra le parti, nella quale fu “fotografato” lo stato della commessa
e dei pagamenti: furono in particolare pattuiti pagamenti e riconosciute talune riserve, ma senza
che fossero riconosciute ulteriori riserve per complessivi € 4.185.945,69 (definite nel contratto
“riserve numero 12 e 16”) se non in quanto il consorzio BRE.BE.MI. avesse avuto, a sua volta, rico-
nosciuti analoghi indennizzi da parte del proprio committente, il Concessionario S.d.P.
BRE.BE.MI s.p.a.-
Ad avviso del Commissario Giudiziale, è lecito chiedersi se potessero essere considerate all’attivo
del bilancio quelle riserve, anche alla luce del più ampio quadro di valutazioni in merito alla persi-
stenza, nel luglio del 2012, dei presupposti della continuità aziendale.
Il principio OIC 23 dispone che “le predette richieste vanno contabilizzate con il rispetto del principio conta-
bile della prudenza …….. limitatamente agli ammontari la cui manifestazione e quantificazione siano ragione-
volmente certi”.
Ed è appunto dubbio che le riserve in questione e le altre in corso di negoziazione, nel Luglio
2012, potessero considerarsi “ragionevolmente certe”, tenuto conto delle altre incertezze in atto
legate: (i) all’ottenimento, da parte del consorzio BRE.BE.MI., di finanziamenti necessari per co-
prire il costo dell’opera, (ii) alle perdite BRE.BE.MI. in maturazione in corso d’anno, (iii)
all’evoluzione finanziaria dei successivi mesi che prefigurava, già a metà esercizio 2012, la stretta
finanziaria che ha poi imposto, nell’aprile del 2013, il deposito del concordato.
Sotto quest’ultimo profilo, l’analisi degli indici finanziari ed economici conferma l’interrogativo di
fondo in merito al fatto che, sempre almeno a metà del 2012, un adeguato controllo di gestione
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avrebbe potuto consentire di rilevare elementi tali da far prevedere, nell’orizzonte temporale dei
successivi 12 mesi, che era in atto una stretta che avrebbe poi pregiudicato la continuità aziendale.
In particolare, assumendo i dati del bilancio al 31 Dicembre 2012 e – con le trasposizioni del ca-
so – assumendo che la situazione finanziaria non fosse molto diversa nel Luglio del 2012, si ri-
scontra un andamento negativo della gestione caratteristica con l’evidenza di un EBITDA (utile
prima degli ammortamenti, svalutazioni e risultati delle gestioni finanziarie e straordinarie) negati-
vo per € 8.699.699,00 e un margine di capitale circolante netto (attività correnti – passività cor-
renti) anch’esso negativo per € 9.306.342,00. Tali dati sia economici che finanziari dimostrano che
nel corso dell’esercizio 2012 l’attività operativa ha sicuramente contribuito a drenare risorse fi-
nanziarie anziché generarle.
Gli amministratori hanno tuttavia ritenuto di mantenere criteri di valutazione in continuità e così
anche il valore delle suddette riserve (n. 14 e n. 16), anche al tempo dell’approvazione del bilancio
al 31 Dicembre 2012, senza includerle in toto nel fondo rischi, con approvazione altresì del Colle-
gio Sindacale dell’8 Giugno 2013 (l’assemblea dei soci è del 24 Luglio 2013)10.
Vero è che il dubbio sui corretti criteri di valutazione da adottarsi è di difficile scioglimento, an-
che perché, a fronte delle incertezze negative sopra viste, va detto in positivo che le rimanenze
complessive, sempre da considerare al Luglio 2012, erano molto elevate, per oltre € 22 milioni (al
31 Dicembre 2012), tra le quali figurano riserve di circa € 8 milioni (n. 22, 23 e 24, per non con-
formità progettuali) emerse nel secondo semestre 2012 (per maggiori oneri relativi alla sicurezza e
costi sopportati da Colosio). Inoltre, la stessa commessa BBM ha avuto evoluzioni che, oggetti-
vamente, non erano prevedibili, ponendosi con valutazione ex ante.
É quindi arduo ricostruire l’evoluzione del patrimonio netto contabile e, in questo contesto, il
Commissario non ritiene di poter concludere con certezza in ordine alla possibilità, o meno, di
censurare l’operato degli amministratori.
Se conseguentemente può prospettarsi, dunque, solo quale ipotesi di lavoro, l’insussistenza dei
presupposti della continuità aziendale e l’azzeramento del capitale sociale, in particolare all’inizio
del secondo semestre del 2012 – ipotesi che, si è visto, ha il suffragio di alcuni riscontri e indici
finanziari, ma anche elementi di segno opposto – pare corretto stimare l’eventuale danno che po-
trebbe delinearsi in tal caso (avendo a mente l’interesse dei creditori a comprendere se, in caso di
fallimento e di attivazione da parte del Curatore di una simile azione, possano derivare vantaggi
economici).
10 Si legge a pagina 2 della relazione sulla gestione del bilancio al 31.12.2012 quanto segue: “Si precisa che nel Valore della Produzione’ sono incluse le rimanenze ‘Lavori su Ordinazione’ per un importo lordo pari a € 8.540.62,001; di cui € 5.459.682,00 quale valore ipotizzabile minimo (al netto della svalutazione effettuata in bilancio) di Riserve lavori richieste oggetto di negoziazioni e contenziosi per il riconoscimento totale o parziale delle stesse. Le riserve lavori sono dovute principalmente ai seguenti fattori: - Per quanto attiene il cantiere BBM la richiesta formulata in sintesi è relativa al riconoscimento dei costi sostenuti per personale e mezzi nel periodo relativo al sequestro del cantiere derivanti da fatti non imputabili alla ns. società , oltre alla richiesta del ristorno sia di oneri derivanti dall’aggottamento dell’acqua proveniente dagli scavi (costi aggiuntivi per acquisto gasolio e pompe) a seguito variante progettuale effettuata dal committente, sia per andamento anomalo del cantiere, e sia per lavorazioni non riconosciute.”
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Il vaglio del possibile pregiudizio, ad avviso del Commissario, dà esito negativo.
L’azzeramento del capitale o lo scioglimento per discontinuità aziendale, infatti, implica comun-
que che, in sede di liquidazione, siano portati a compimento i contratti in corso e quindi anche la
commessa BRE.BE.MI.- Si vedrà, poi, che la prosecuzione delle commesse ha sì procurato per-
dite di periodo, ma per un importo minore delle penali che altrimenti sarebbero maturate.
Inoltre, visto anche il seguito dello specifico rapporto con il consorzio BBM, contraddistinto da
eventi gestionali anche straordinari, non è dato sapere se e come si sarebbero sviluppati gli eventi,
e i correlativi effetti economici, ove nel 2012 la Società avesse anticipato lo scioglimento e il con-
cordato; mentre è agevole ritenere che Colosio s.p.a., bloccando i lavori, non avrebbe verosimil-
mente conseguito i pagamenti e i benefici connessi alla citata scrittura del Luglio 2012 (che in sé
non è affetta da manifesta irrazionalità e, come tale, non è dunque sindacabile), né i risultati della
transazione del Maggio 2013 (e le riserve ancora oggi da negoziare).
1(ii) Quanto al bilanciamento contabile del 17 Dicembre 2012, che ha consentito di rilevare una
plusvalenza tale da coprire il 90 % della perdita, la liceità dell’operazione di scorporo del ramo
aziendale può ravvisarsi in presenza di un duplice vaglio, l’effettività delle motivazioni imprendi-
toriali e la congruità dei valori.
Entrambe le verifiche possono dirsi sostanzialmente positive.
La costituzione di una distinta società, conferitaria del ramo settore escavazione, rifletteva la vo-
lontà di circoscrivere il rischio d’impresa connesso, isolandolo da quello dell’attività caratteristica
di Colosio s.p.a.; questo scopo era già stato delineato sin dall’estate 2011 – in tempi quindi non
sospetti – quando con delibera del Consiglio di amministrazione del 14 Giugno 2011 veniva vara-
to un progetto di suddivisione e allocazione dei diversi rami aziendali in distinte società11.
Vero è, peraltro, che quel progetto è rimasto poi sulla carta, avendo avuto esecuzione solo parzia-
le e solo a fine del 2012, con lo scorporo del ramo che ha generato la nota plusvalenza, e senza
una chiara programmazione se non con scelta contraddittoria, visto che, nel corso del 2012, si
legge nel verbale del Collegio Sindacale del 19 Aprile 2012: “Non esistono operazioni di rilievo nei pro-
11 Si legge nel verbale di Consiglio: “In particolare, il Presidente evidenzia le attività del gruppo che possono essere suddivise in differenti rami di azienda: - ramo operante nel comparto del Lavori Pubblici; - ramo operante nel settore dell’edilizia civile in c/terzi residenziale; - ramo operante nel settore dell’edilizia civile in c/terzi industriale e commerciale; - ramo operante nel settore dell’edilizia civile e industriale in c/proprio; - ramo operante nelle opere stradali e di urbanizzazione; - ramo operante nel settore dell’escavazione di materiale inerte; Tali attività, perlopiù concentrate nella Spa Colosio, necessitano di una profonda rivisitazione alla luce delle esigenze di mercato che si sono manifestate e verosimilmente si manifesteranno negli anni a venire. La società, anche nella sua qualità di controllante di altre società operanti nei settori sopraesposti, opererà quindi una serie di operazioni per la realizzazione di un assetto societario e aziendale conforme alle mutate esigenze” (con nostra sottolineatura).
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grammi della società”12 (riscontri invece di ordine diverso e anche radicali emergono nel verbale dei
Sindaci del 18 Gennaio 201313).
Quanto ai valori, il perito stimatore ha confermato la congruità della stima del ramo, considerata
ai fini del conferimento, con conseguente effettività della plusvalenza di € 9.385.113,00 registrata
all’attivo del bilancio al 31.12.2012.
2)In merito all’analisi della eventuale manifesta irrazionalità delle scelte gestionali, va anzitutto ri-
cordato il rigore richiesto dalla giurisprudenza per ritenere sussistente il suddetto requisito e an-
che segnalato quel più recente filone che reputa lecita l’assunzione di rischio d’impresa pure ele-
vato, senza che possa addossarsi all’amministratore l’esito negativo dell’attività.
Ponendosi in valutazione ex ante, ossia al tempo della maturazione della perdita, può ravvisarsi un
intendimento gestionale certamente non manifestamente irrazionale, vista la transazione del Lu-
glio 2012 e le complesse vicende che hanno gravato i lavori di cantiere.
Giunti alla fine del 2012, da un lato, ha corso il già menzionato conferimento del Dicembre 2012,
che fa emergere la plusvalenza contabile di bilanciamento della perdita d’esercizio, dall’altro lato,
poco dopo, risulta la presa d’atto della crisi, fotografata anche dai Sindaci nel citato verbale di ve-
rifica periodica del 18 Gennaio 2013, nei termini riportati in nota14.
Segue infine, nell’Aprile del 2013, il deposito della domanda di concordato in bianco.
d)In conclusione, in punto di analisi delle responsabilità, il giudizio dello scrivente Commissario è
che, sul piano della violazione di obblighi di legge, vi sono interrogativi in merito al fatto che, ap-
prossimativamente dal Luglio del 2012, Colosio s.p.a. dovesse essere dichiarata sciolta.
Ipotesi di lavoro, si è detto, suffragata da alcuni riscontri, ma in presenza di elementi di segno
contrario, dal cui perseguimento, tuttavia, non sembra possa derivare un beneficio ai creditori per
verosimile mancanza del danno.
Mentre non appare censurabile l’operazione di scorporo del ramo, dalla quale è derivata la plusva-
lenza di fine esercizio 2012 quanto a motivazioni imprenditoriali e valori.
Come si vedrà nel paragrafo relativo alla convenienza del concordato rispetto al fallimento, per-
tanto, il Commissario non opta per la seconda alternativa, non potendosi confidare su concreti
risultati economici in caso di promuovimento ed accoglimento di una possibile azione di respon-
sabilità verso gli organi che fosse intrapresa dal Curatore.
12 E lo stesso viene riferito nel verbale del Collegio sindacale del precedente 19 gennaio 2012, nel contesto dell’informativa data all’organo dal C.d.A.: “Il Collegio attesta che gli amministratori, ai sensi dell’articolo 2381 c.c., hanno fornito sia al Consiglio di Amministrazione che al Collegio Sindacale le informazioni sull’andamento della gestione e sulla prevedibile evoluzione della stessa. Non esistono operazioni di rilievo nei programmi della società.”. 13 É invece il verbale del 18 Gennaio 2013 che registra una inversione di rotta, nel senso che viene invece evidenziata una situazione, rappresentata dagli amministratori, di “crescente difficoltà finanziaria”. 14 Si legge nel verbale: “Gli Amministratori hanno confermato lo stato di crescente difficoltà finanziaria ed economica della società, dovuta essenzialmente alla gestione deficitaria dal punto di vista economico del principale Cantiere (Bre.Be.Mi) in carico, inquadrantesi peraltro in un contesto generale particolarmente negativo. Detta situazione sta purtroppo avendo riflessi molto negativi anche nei confronti dei creditori, finanziari e mercantili della società, e potrebbe quindi pregiudicare nel futuro la linearità e la correttezza dei rapporti sin qui intercorsi. Per questi motivi, in accordo con il Collegio, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di incaricare un professionista esterno, particolarmente esperto in ristrutturazioni aziendali ed in procedure concorsuali, allo scopo di esaminare la situazione aziendale onde suggerire i comportamenti più idonei, nel pieno rispetto del quadro normativo esistente, per affrontare e possibilmente superare le attuali difficoltà”.
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CAPITOLO 8 - L’AGGIORNATA RELAZIONE SULLA SITUAZIONE PATRIMO-
NIALE, ECONOMICA E FINANZIARIA DELL'IMPRESA
SOMMARIO: 1. La situazione patrimoniale al 31 Marzo 2013 – 2. Attivo concordatario valutato
dalla Società e rettificato dal Commissario Giudiziale – 3. Passivo concordatario valutato dalla
Società e rettificato dal Commissario Giudiziale.
1. La situazione patrimoniale al 31 Marzo 2013
Colosio s.p.a., ai sensi dell’art.161, secondo comma, lettera a) L.F., fonda la proposta di concor-
dato sulla situazione patrimoniale al 31 Marzo 2013.
La data di riferimento del 31 Marzo 2013 è prossima a quella del 5 Aprile 2013 di pubblicazione
al Registro delle Imprese della domanda di pre - concordato ai sensi dell’art.161 sesto comma
L.F.
Con il pur brevissimo scarto di qualche giorno, la data di rappresentazione degli attivi e passivi ai
fini del piano concordatario coincide, quindi, con quella della cristallizzazione dell’indebitamento
e di decorrenza dell’attività d’impresa nella quale opera la prededuzione dei crediti sorti successi-
vamente.
LA SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 31 MARZO 2013
La situazione al 31 Marzo 2013 allegata alla proposta di concordato contempla le seguenti poste
attive e passive:
Stato Patrimoniale Attivo 31 Marzo 2013 Immobilizzazioni:
Immobilizzazioni immateriali 331.085 Immobilizzazioni materiali 5.372.573 Immobilizzazioni finanziarie 13.062.715 Totale immobilizzazioni 18.766.373 Attivo circolante
Rimanenze 14.473.395 Crediti 12.564.716 Disponibilità liquide 441.283 Totale attivo circolante 27.479.394 Ratei e risconti attivi 258.917
TOTALE ATTIVO 46.504.684
Stato Patrimoniale Passivo 31 Marzo 2013
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Patrimonio Netto:
Capitale Sociale 3.000.000 Riserve 3.326.539 Perdite a nuovo -922.630 Utile (perdita) dell'esercizio -564.731 Totale Patrimonio Netto 4.839.178 Fondi per rischi ed oneri:
Fondi per oneri su debiti fiscali scaduti 103.640 Altri fondi 900.506 Totale fondi per rischi ed oneri 1.004.146 Trattamento di fine rapporto 471.810 Debiti:
Debiti verso banche 20.159.557 Debiti verso altri finanziatori 0 Acconti 1.731.237 Debiti verso fornitori 15.754.481 Debiti verso dipendenti 323.113 Debiti tributari 1.013.368 Debiti verso istituti di prev. sociale 578.465 Altri debiti 366.762
Totale debiti 39.926.983
Ratei e risconti passivi 262.567
TOTALE PASSIVO 46.504.684
a)La Debitrice, muovendo dalle risultanze contabili che precedono, ha apportato le rettifiche e
variazioni in funzione dei valori di realizzo del patrimonio in ottica liquidatoria, assolvendo così
all’onere di indicare lo “stato analitico ed estimativo delle attività” stabilito dall’art. 161 L.F.-
In particolare, la situazione al 31 Marzo 2013 rettificata individua i presumibili valori di realizzo
dell’attivo, con il supporto di perizie di un esperto incaricato dalla Debitrice (di seguito il “Perito
della Società”).
Le risultanze della situazione rettificata sono state assoggettate da Colosio s.p.a., in taluni casi, ad
ulteriori svalutazioni prudenziali, considerate al fine della determinazione del fabbisogno concor-
datario e così delle percentuali di riparto.
Al passivo vengono individuate le varie poste, distinguendo i crediti assistiti da privilegio e quelli
chirografari e stimati gli effetti economici della gestione successiva alla data di riferimento, il 31
Marzo 2013, e quelli connessi all’attuazione del piano concordatario (di seguito il “Piano Con-
cordatario”), avendo a mente l’orizzonte temporale di 5 anni entro il quale si presume esaurita la
liquidazione.
43
b)Vengono di seguito riprese dal Commissario Giudiziale le singole voci dell’attivo e del passivo
per svolgere gli opportuni commenti ed apportare le ulteriori rettifiche del caso, muovendo dalla
citata situazione rettificata al 31 Marzo 2013.
Per quanto riguarda l’attivo, le poste vengono commentate evidenziando:
- il valore della Situazione Patrimoniale rettificata al 31 Marzo 2013;
- il valore confermato o rettificato dal Commissario,
utilizzando la seguente simbologia:
Situazione
Patrimoniale
rettificata
al 31.03.2013
€ _________
Valore confermato o
rettificato dal
Commissario
€ _________
Per ogni voce, in particolare, viene dapprima esposto il dato, come stimato e descritto dalla Socie-
tà, e poi il commento e la stima dello scrivente Commissario.
c)Occorre anche esporre la metodologia utilizzata dalla Società e dal Commissario.
Come si è visto, poiché il Commissario ha chiesto che il Tribunale nominasse un perito stimatore,
questi (di seguito il “Perito del Tribunale”) ha redatto le stime (allegate sub doc. 3) che hanno
consentito di verificare la maggior parte dell’attivo concordatario; per i lavori su ordinazione e le
riserve, inoltre, il Commissario si è avvalso di pareri di legali della Società e di un proprio consu-
lente esperto in materia di diritto amministrativo.
Si ribadisce che alcuni dei valori stimati dal Perito della Società sono stati ulteriormente abbattuti
prudenzialmente, sempre dalla Debitrice, per tenere conto delle possibili (e difficilmente ponde-
rabili) incertezze dell’attuale mercato immobiliare, applicando un coefficiente di svalutazione
oscillante tra il 10 ed il 14% circa, in relazione alla differente natura dell’immobile.
Il Commissario Giudiziale, a sua volta, ha recepito i valori del Perito del Tribunale, oltre che nel
caso di valori inferiori a quelli stimati dalla Società, anche nel caso di valutazioni superiori, fermo
restando che, ai fini della determinazione finale delle percentuali di riparto verranno, per chiarez-
za e completezza, esposte le stime conseguenti a tutti i casi, compreso quello che recepisce il va-
lore minore tra quelli del Perito del Tribunale e quello della Società15.
Sempre sul piano metodologico, per dare conto ai creditori delle verifiche generali effettuate dal
Commissario, sono state condotte le seguenti analisi acquisendo la relativa documentazione:
15 Il Commissario ha verificato e concorda con la metodologia e i criteri utilizzati dal Perito del Tribunale. In proposito, si segnala che le stime e i valori considerati nella proposta di concordato di Colosio s.p.a. sono stati vagliati dal perito sulla base del mercato in generale, tenendo ovviamente conto della crisi, senza che fosse possibile avere riscontri in base ad offerte di terzi o lettere, anche solo di intenti.
44
- esame del corretto adempimento delle disposizioni di legge in materia contabile e fiscale,
sia della Società che delle sue partecipate controllate e collegate;
- esame, mediante verifiche a campione, della corretta corrispondenza tra le risultanze della
contabilità e i dati riportati da Colosio s.p.a. nella situazione contabile al 31 Marzo 2013;
- esame, sia mediante verifiche a campione che mediante analisi specifiche e puntuali, delle
valutazioni compiute da Colosio s.p.a. ai fini della redazione del Piano, anche visionando
parte della documentazione elaborata dal professionista Attestatore, sia con riferimento
alla Società che alle sue società partecipate controllate e collegate.
In merito, va dato atto alla Società che la contabilità è stata sempre tenuta con regolarità e detta-
glio, che i suoi amministratori hanno sempre aderito alle richieste di informazione ed esibizione
di documenti, che anche la proposta nel suo insieme, retta da un impianto contabile adeguato, è
apparsa allo scrivente Commissario completa e attendibile all’esito delle verifiche, come infatti
mostrano le conclusioni sui riparti riservati al ceto chirografario, sostanzialmente in linea, come
ordine di grandezza, con quelli stimate da Colosio s.p.a.-
2. Attivo concordatario valutato dalla Società e rettificato dal Commissario Giudiziale.
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
STIMA DELLA SOCIETÁ
Sono rappresentate da spese per modifiche statutarie, licenze software ed altri oneri pluriennali di-
versi.
L’importo contabile (al netto dei corrispondenti fondi di ammortamento) alla data di riferimento
è pari ad € 331.085,00.
Ai fini concordatari ed in via prudenziale, Colosio s.p.a. ha azzerato il valore.
In relazione all’operazione di conferimento di ramo d’azienda originariamente delineato nella
proposta, Colosio s.p.a. valorizzava le attestazioni SOA per € 100.000,00, in base alla stima del
Perito della Società, dunque assunto quale unico valore delle Immobilizzazioni immateriali.
Immobilizzazioni immateriali 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Spese modifiche statutarie 24.625 -24.625 0 Software 4.848 -4.848 0 Attestazioni SOA 0 100.000 100.000
Altri oneri 301.612 -301.612 0
Totale immobilizzazioni immateriali 331.085 -231.085 100.000
45
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario concorda con l’azzeramento dei valori diversi dalla SOA.
Per quest’ultima il Perito del Tribunale indica un valore teoricamente realizzabile maggiore, per €
200.000,00, paventando, tuttavia, la concreta possibilità, in mancanza di una cessione a breve
termine, che approssimandosi la scadenza del rinnovo triennale di detta abilitazione detto valore
possa azzerarsi.
A causa del mancato perfezionamento della citata operazione di conferimento ed in mancanza di
concrete prospettive di realizzo a breve, il valore delle Immobilizzazioni immateriali viene pru-
denzialmente azzerato.
Situazione
Patrimoniale
rettificata
al 31.03.2013
€ 100.000
Valore confermato o
rettificato dal
Commissario
ZERO
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
STIMA DELLA SOCIETÀ
Le immobilizzazioni materiali sono costituite da terreni, fabbricati civili ed industriali, impianti
generici e specifici, macchinari, attrezzature di cantiere, autocarri ed autovetture, macchine
d’ufficio elettroniche, mobili e arredi ed altri beni.
Colosio s.p.a. precisa che i criteri di valutazione adottati dal Perito della Società per la stima dei
beni mobili sono a suo avviso da considerare prudenti, in quanto commisurati al “Valore di Rea-
lizzo” e non al “Valore in Uso”16.
Di qui il valore contabile alla data di riferimento (al netto dei corrispondenti fondi di ammorta-
mento) di complessivi € 5.372.573,00.
Per ragioni di sintesi espositiva, vengono analiticamente riportati solo in nota i valori delle singole
categorie di beni indicati da Colosio s.p.a.17, con la corrispondente stima del Perito della Società.
16 Si intende per “valore d’uso” il “Costo di Rimpiazzo a Nuovo al netto del Deprezzamento”, definibile come il costo necessario, alla data della stima, per acquistare beni realizzati con correnti tecnologie e materiali, che siano in grado di sostituire il bene stesso possedendone la medesima capacità, resa, desiderabilità ed utilità, al netto di un deprezzamento stabilito in relazione al suo utilizzo passato (età), all’esposizione atmosferica ambientale, ai guasti, agli effetti di incidenti e sinistri e alle manutenzioni effettuate. Il diverso criterio del “Valore di Realizzo”, ovvero del “Valore di Liquidazione Ordinaria” – per l’appunto utilizzato dal Perito della Società - è definibile come il più probabile valore che si potrebbe realizzare dalla vendita dei beni sul libero mercato avendo a disposizione un tempo ragionevole per trovare un acquirente. 17 Terreni - Trattasi di un terreno edificabile industriale non urbanizzato in Comune di Calcinate e di una tratto di strada in località Cavernago. Ai fini del piano, il valore stimato dal Perito della Società ammonta ad € 13.410,00 a fronte di un valore contabile di € 186.865,00 (il terreno edificabile in Comune di Calcinate è stato periziato unitamente alle “Rimanenze”). Fabbricati civili - Tale voce è composta da unità abitative, negozi ed autorimesse. Ai fini del Piano la Perizia della Società stima il bene in € 1.690.830,00, a fronte di un valore contabile di € 1.421.530, 00.
46
La Debitrice stima il valore delle Immobilizzazioni Materiali in € 7.031.395,00, come da dettaglio
che segue:
Immobilizzazioni materiali 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Terreni 186.865 -173.455 13.410 Fabbricati civili 1.421.530 269.300 1.690.830 Fabbricati industriali 2.404.700 991.945 3.396.645 Impianti e macchinario 794.984 437.651 1.232.635 Attrezzature industriali e comm.li 244.474 -92.204 152.270 Altri beni 320.020 225.585 545.605
Totale immobilizzazioni materiali 5.372.573 1.658.822 7.031.395
Come si è accennato, i valori stimati dal Perito della Società dei soli fabbricati civili ed industriali
sono stati ulteriormente abbattuti del 10- 14%, come segue:
Immobilizzazioni materiali valore
concordatario
ulteriori rettifiche apportate dalla debitrice
valore concordatario
stimato
Terreni 13.410 zero 13.410 Fabbricati civili 1.690.830 - 174.006 1.516.824 Fabbricati industriali 3.396.645 - 291.213 3.105.432 Impianti e macchinario 1.232.635 zero 1.232.635 Attrezzature industriali e comm.li 152.270 zero 152.270 Altri beni 545.605 zero 545.605
Totale immobilizzazioni materiali 7.031.395 - 465.219 6.566.176
STIMA DEL COMMISSARIO
Tutti i beni che compongono la voce sono stati stimati dal Perito del Tribunale.
Si rinvia al contenuto della perizia per i dettagli; di seguito si espone il confronto di sintesi tra i
valori del Perito del Tribunale e quelli della Società (valori del Perito della Società, con le ulteriori
rettifiche del 10-14%):
Fabbricati industriali - In tale voce è contabilizzata la palazzina ad uso uffici ove è posta la sede della società con annessa area pertinenziale adibita a deposito. Ai fini del Piano Concordatario la Perizia della Società stima i beni in € 3.396.645,00 a fronte di un valore contabile di € 2.404.700,00. Impianti e macchinario - Tale voce è costituita da impianti generici e specifici, macchinari operatori nonché escavatori e pale meccaniche. Ai fini del Piano Concordatario la Perizia della Società stima i beni in € 1.232.635,00 a fronte di un valore contabile di € 794.984,00. Attrezzature - Tale voce è composta da attrezzature e strumentazione varia di cantiere e di officina. Ai fini del Piano Concordatario la perizia della Società ha stimato i beni in € 152.270,00 a fronte di un valore contabile di € 244.474,00. Altri beni - Trattasi di categoria residuale nella quale sono ricomprese le costruzioni leggere, i mobili, gli arredi e le macchine d’ufficio, nonché le autovetture e gli autocarri di proprietà. Ai fini del Piano Concordatario la Perizia della Società ha stimato in beni in € 545.605,00 a fronte di un valore contabile di € 320.020,00.
47
Immobilizzazioni materiali
valore concordatario
stimato Differenza valore Commissario
Terreni 13.410 - 13.410 - Fabbricati civili 1.516.824 - 4.254 1.512.570 Fabbricati industriali 3.105.432 - 166.237 2.939.195 Impianti e macchinario 1.232.635 79.070 1.311.705 Attrezzature industriali e comm.li 152.270 - 22.400 129.870 Altri beni 545.605 35.545 581.150
Totale immobilizzazioni materiali 6.566.176 - 91.686 6.474.490
Deriva quindi la seguente conclusione.
Situazione
Patrimoniale
rettificata
al 31.03.2013
€ 6.566.176
Valore confermato o
rettificato dal
Commissario
€ 6.474.490
BENI IN LEASING
STIMA DELLA SOCIETÁ
Colosio s.p.a. ha incluso nei valori contemplati nella Situazione Patrimoniale rettificata l’effetto
economico legato alla volontà di proseguire tutti i leasing, in quanto ritenuti convenienti anche in
sede concordataria18.
Ai fini della rappresentazione di tale effetto, la Società espone nell’attivo il valore di presumibile
realizzo dei bene in locazione finanziaria in base alla Perizia, a fronte (nel passivo) dei debiti di
natura prededucibile pari alla sommatoria dei canoni di leasing residui alla data di riferimento e
dell’opzione di riscatto.
Anche in questo caso, si riportano in nota i singoli beni e valori indicati da Colosio s.p.a.19.
18 Ancorché per n.2 contratti il debito per canoni e opzione di riscatto superino, seppur lievemente, il valore di realizzo del bene attribuito in sede peritale. 19 Fabbricati industriali in leasing Contratto Fineco Leasing S.p.a. n. 17265 del 1 ottobre 2007: - importo originario del contratto: € 3.031.618; - canoni a scadere: € 1.412.208,00; - valore di riscatto: € 241.300,00; - valore di presumibile realizzo, come da Perizia: € 3.186.000,00. Escavatori e pale in leasing 1.Contratto Unicredit Leasing S.p.a. n. LO 0340284 del 4 agosto 2011: - importo originario del contratto: € 90.113,00; -canoni a scadere: € 55.534,00; - valore di riscatto: € 820,00; - valore di realizzo, come da Perizia: € 50.000,00. Tale contratto vede una differenza negativa tra valore di Perizia e canoni a scadere e diritto di riscatto pari ad € 6.354,00.
48
Autocarri e gomme in leasing - valore di realizzo, come da Perizia: € 219.780,00 Di seguito vengono dettagliati i contratti in essere. 1. contratto Unicredit Leasing S.p.a. n. AS 1281897 del 19 Marzo 2010: - canoni a scadere: € 3.469,00; - valore riscatto: € 127,00; - valore di Perizia: € 3.500,00; 2. contratto Unicredit Leasing S.p.a. n. AS 1281896 del 19 Marzo 2010: - canoni a scadere: € 2.878,00; - valore riscatto: € 105,00; - valore di Perizia: € 3.000,00. 3. contratto Alba Leasing S.p.a. n. 01004218/001 del 1 Giugno 2010: - canoni a scadere: € 26.312,00; - valore riscatto: € 9.500,00; - valore di Perizia: € 35.000,00. 4. contratto Alba Leasing S.p.a. n. 01004298/001 del 1 Giugno 2010: - canoni a scadere: € 24.927,00; - valore riscatto: € 9.000,00; - valore di Perizia: € 33.000,00. 5. contratto Alba Leasing S.p.a. n. 01004220/001 del 1 Giugno 2010: - canoni a scadere: € 26.312,00; - valore riscatto: € 9.500,00; - valore di Perizia: € 35.000. 6. contratto Unicredit Leasing S.p.a. n. VS 1294559 del 17 Giugno 2010: - canoni a scadere: € 5.227,00; - valore riscatto: € 1.715,00; - valore di Perizia: € 7.000,00. 7. contratto Unicredit Leasing S.p.a. n. VS 1302339 del 6 Settembre 2010: - canoni a scadere: € 10.346,00; - valore riscatto: € 3.000,00; - valore di Perizia: € 14.000,00. 8. contratto Unicredit Leasing S.p.a. n. VS 1294068 del 7 Settembre 2010: - canoni a scadere: € 10.346,00; - valore riscatto: € 3.000,00; - valore di Perizia: € 14.000. 9. contratto Unicredit Leasing S.p.a. n. VS 1331270 del 10 Maggio 2011: - canoni a scadere: € 8.851,00; - valore riscatto: € 1.716,00; - valore di Perizia: € 0. Tale contratto, avendo il bene valore azzerato, vede una differenza negativa tra valore di Perizia ed i canoni a scadere e diritto di riscatto pari ad € 10.567,00. 10. contratto Unicredit Leasing S.p.a. n. VS 1331208 del 10 Maggio 2011: - canoni a scadere: € 16.728,00; - valore riscatto: € 3.100,00; - valore di Perizia: € 20.000,00. 11. contratto Unicredit Leasing S.p.a. n. VS 1340290 del 5 Agosto 2011: - canoni a scadere: € 14.029,00; - valore riscatto: € 2.400,00; - valore di Perizia: € 17.000,00. 12. contratto Unicredit Leasing S.p.a. n. VS 1340291 del 5 Agosto 2011: - canoni a scadere: € 14.616,00; - valore riscatto: € 2.500,00; - valore di Perizia: € 17.000,00. 13. contratto Unicredit Leasing S.p.a. n. VS 1340292 del 5 Agosto 2011: - canoni a scadere: € 7.517,00; - valore riscatto: € 1.286,00; - valore di Perizia: € 9.000,00. 14. contratto Alba Leasing S.p.a. n. 01032548/001 del 1 Giugno 2012: - canoni a scadere: € 558,00; - valore riscatto: € 1,00; - valore di Perizia: € 0. 15. contratto Alba Leasing S.p.a. n. 01037224/001 del 1 Ottobre 2012: - canoni a scadere: € 7.028,00; - valore riscatto: € 2,00; - valore di Perizia: € 6.080,00 (nuovi - non utilizzati). 16. contratto Alba Leasing S.p.a. n. 01039712/001 del 1 Dicembre 2012: - canoni a scadere: € 2.302,00; - valore riscatto: € 1,00; - valore di Perizia: € 2.170,00. 17. contratto Alba Leasing S.p.a. n. 01039713/001 del 1 Dicembre 2012: - canoni a scadere: € 2.302; - valore riscatto: € 1,00; - valore di Perizia: € 4.030,00.
49
Il valore della voce Beni in Leasing è stimato dalla Debitrice in complessivi € 3.455.780,00, come
da dettaglio che segue:
Immobilizzazioni materiali in leasing 31.03.2013 rettifiche valore
concordatario
Fabbricati industriali in leasing 0 3.186.000 3.186.000 Escavatori e pale in leasing 0 50.000 50.000 Autocarri e gomme in leasing 0 219.780 219.780
Totale beni in leasing 0 3.455.780 3.455.780
La Società ha proceduto a svalutare ulteriormente gli immobili di “proprietà” nella misura del
13,98%, come da tabella che segue:
Immobilizzazioni materiali in leasing valore
concordatario rettifiche
Valore concordatario
stimato
Fabbricati industriali in leasing 3.186.000 - 445.403 2.740.597 Escavatori e pale in leasing 50.000 - 50.000 Autocarri e gomme in leasing 219.780 - 219.780
Totale beni in leasing 3.455.780 - 445.403 3.010.377
STIMA DEL COMMISSARIO
Tutti i beni inclusi nella voce “Beni in leasing” sono stati stimati dal Perito del Tribunale. Si rinvia
al contenuto della Perizia del Tribunale per i dettagli; di seguito si espone il confronto di sintesi
con la stima della Società:
Immobilizzazioni materiali in leasing valore
concordatario stimato rettifiche valore
Commissario
Fabbricati industriali in leasing 2.740.597 616.283 3.356.880 Escavatori e pale in leasing 50.000 - 50.000 Autocarri e gomme in leasing 219.780 3.276 223.056
Totale beni in leasing 3.010.377 619.559 3.629.936
50
Si noti che la Perizia del Tribunale incrementa i valori di € 616.283,00, recepito dal Commissario
(ma si è detto che nel calcolo del riparto stimato verrà considerato anche il minor valore indicato
dalla Società).
Situazione
Patrimoniale
rettificata
al 31.03.2013
€ 3.010.377
Valore confermato o
rettificato dal
Commissario
€ 3.629.936
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
Al 31 Marzo 2013 la voce è pari ad € 12.320.715,00 (valori di iscrizioni per € 13.062.715,00 con
fondo svalutazione di € 742.000,00, riferito a partecipazioni in imprese controllate, collegate ed
altre imprese).
Partecipazioni in imprese controllate
La Società detiene le seguenti partecipazioni sociali:
A. Cava Santo Stefano s.r.l., con sede in Seriate, via Ca’ Bertoncina n. 27, capitale sociale €
100.000,00, quota detenuta 100%;
B. Immobiliare P.N. 18 s.r.l., con sede in Seriate, via Ca’ Bertoncina n. 27, capitale sociale €
15.000,00, quota detenuta 100%;
C. Sines Energia s.r.l., con sede in Seriate, via Ca’ Bertoncina n. 27, capitale sociale €
100.000,00, per quota detenuta 51%.
La voce in esame accoglie anche i crediti di natura finanziaria vantati dalla Colosio s.p.a. nei con-
fronti di dette partecipate.
Colosio s.p.a. ha valorizzato tali partecipazioni in base ai bilanci al 31 Dicembre 2012, alle situa-
zioni al 31 Marzo 2013 con il supporto, quanto a prospettive di realizzo e/o di liquidazione dei
patrimoni, della Perizia della Società.
In particolare, laddove le stime hanno evidenziato un valore atteso inferiore a quello di iscrizione
contabile sia delle partecipazioni che dei relativi crediti, Colosio s.p.a. ha accantonato un fondo
svalutazione al fine di rappresentare nel Piano Concordatario il più probabile valore atteso di rea-
lizzo, mentre nel caso opposto, ossia di valorizzazioni anche riferibili a redditività attese sulle sin-
gole partecipate, superiori al dato di iscrizione, Colosio s.p.a. ha mantenuto in linea prudenziale il
valore di iscrizione contabile.
Di seguito vengono descritte le singole valorizzazioni indicate dalla Debitrice.
51
A) Cava Santo Stefano s.r.l.
La partecipazione totalitaria è iscritta nella situazione di riferimento per € 11.080.000,00, oltre a
crediti finanziari per complessivi € 73.082,00.
La società è stata costituita in data 17 Dicembre 2012, mediante il citato conferimento del ramo
d’azienda relativo all’attività di escavazione di materiale inerte e di recupero e successivo riempi-
mento di rifiuti inerti nel territorio di Calcinate (BG).
Il conferimento rientrava nel più ampio disegno di riorganizzazione del gruppo varato nel Giu-
gno 2011, già menzionato dallo scrivente Commissario.
Sotto il profilo dei valori, il conferimento è stato perfezionato sulla scorta della relazione giurata
di stima del ramo da conferire ai sensi dell’art. 2465 cod. civ., in data 17 Dicembre 2012, dalla
quale risulta il valore del ramo di € 11.080.000,00, come segue:
Stato Patrimoniale Attivo 30 Novembre 2012
Immobilizzazioni:
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 2
Valore di escavazione e riempimento cava 6.341.026
Terreni e fabbricati 7.456.968
Impianti e macchinari 555.124
Attrezzature industriali e commerciali 3.110
Altri beni 26.845
Totale immobilizzazioni 14.383.075
Attivo circolante
Rimanenze 90.141
Crediti 0
Disponibilità liquide 0
Totale attivo circolante 90.141
Ratei e risconti attivi 0
TOTALE ATTIVO 14.473.216
Stato Patrimoniale Passivo 30 Novembre 2012
Fondi per rischi ed oneri:
Fondo fiscalità latente 787.744
Totale fondi per rischi ed oneri 787.744
Trattamento di fine rapporto 35.653
Debiti:
Debiti verso banche 2.550.000
52
Debiti verso altri finanziatori 0
Acconti 0
Debiti verso fornitori 0
Debiti tributari 0
Debiti verso istituti di prev. Sociale 0
Altri debiti 4.182
Totale debiti 2.554.182
Ratei e risconti passivi 14.769
TOTALE PASSIVO 3.392.348
Valore ramo d'azienda conferito 11.080.868
La valorizzazione operata dal perito ex art. 2465 cod. civ. considera anche una pregressa perizia
(del 12 Dicembre 2012) che apportava un correttivo al ribasso del 30% dei “valori di escavazione
e riempimento cava” per le incertezze circa le tempistiche di ricevimento delle autorizzazioni ne-
cessarie ad avviare l’attività estrattiva.
Colosio s.p.a., verificati così i valori dei beni, ha recepito all’attivo del piano le risultanze della Pe-
rizia della Società20.
Sempre la Società segnala le criticità legate sia alle autorizzazioni all’escavazione, sia ai tempi di
possibile avvio (o meglio ri-avvio) delle attività, richiamando peraltro la sentenza n. 611/2013 del
25 Giugno 2013 del T.A.R. Brescia, favorevole alla Società (più oltre commentata dallo scrivente
Commissario) e un parere legale per un più dettagliato inquadramento della situazione (anch’esso
più oltre commentato).
Alla luce della citata sentenza e del parere legale, Colosio s.p.a. ha ritenuto di confermare i valori
periziati nella imminente prospettiva di riavvio delle attività estrattive.
Rispetto al passività della partecipata, inoltre, la Debitrice ha mantenuto valori contabili aggiorna-
ti, mentre per le stime della cd. “fiscalità latente”, intesa quale imposizione diretta stimata e futura
ai fini Ires ed Irap che graverà sugli esercizi futuri interessati dalla attività estrattiva e di riempi-
mento del bacino di escavazione, Colosio s.p.a. svolge le valutazioni riportate in nota21.
20 In ordine alla valutazione della c.d. “Cava” il Perito della Società ha attribuito: - ai “valori di escavazione e riempimento cava” ed al terreno il valore complessivo di € 15.445.147,00; - alle attrezzature il valore di € 321.500,00; per un valore complessivo dei beni di € 15.766.696,00 ben superiore a quello stimato in sede di conferimento ex art.2465 cod. civ. (€ 14.383.073,00). 21 In particolare, nella proposta di Colosio s.p.a. si fa rinvio all’art. 176, comma 1, del D.P.R. n.917/1986 (T.U.I.R.) in materia di regime fiscale dei conferimenti di rami d’azienda, che prevede quale regola generale un regime di continuità dei valori fiscali. Il conferimento del ramo di azienda era peraltro stato effettuato in regime di sospensività fiscale ai sensi della norma citata e pertanto le attività conferite nella Cava S. Stefano s.r.l. a valori di perizia risultano iscritte nella contabilità della conferitaria sulla base di valori non integralmente fiscalmente riconosciuti. Circa la differenza tra valore di iscrizione e valore fiscalmente riconosciuto, l’esperto ex art.2465 cod. civ. ha quantificato la fiscalità latente sulla base della volontà di usufruire della possibilità (manifestata dalla conferente) di riconoscimento dei maggiori valori di conferimento mediante rinuncia, ai sensi del
53
Dai conteggi risulta, secondo la valutazione prudenziale di Colosio s.p.a., una riduzione della fi-
scalità latente dal 31,4% al 24,99%, che incide come segue (nella situazione contabile della società
partecipata alla data del 31 Marzo 2013):
Stato Patrimoniale Attivo 31 Marzo 2013 Immobilizzazioni:
Valore di escavazione e riempimento cava 12.085.896 Terreni e fabbricati 3.359.300 Altre immobilizzazioni 321.500 Totale immobilizzazioni 15.766.696 Attivo circolante
Rimanenze 90.142 Crediti 58.463 Disponibilità liquide 16.964 Totale attivo circolante 165.569 Ratei e risconti attivi 0
TOTALE ATTIVO 15.932.265
Stato Patrimoniale Passivo 31 Marzo 2013 Fondi per rischi ed oneri: Fondo fiscalità latente 2.920.116 Totale fondi per rischi ed oneri 2.920.116 Trattamento di fine rapporto 35.652 Debiti:
Debiti verso banche 2.550.000 Debiti verso controllante 73.082 Acconti 0 Debiti verso fornitori 23.081 Debiti tributari 4.355 Debiti verso istituti di prev. sociale 3.403 Altri debiti 4.913 Totale debiti 2.658.834 Ratei e risconti passivi 14.768
comma 2-ter dell’art. 176 del T.U.I.R., al regime di neutralità fiscale, con opzione per ottenere il riconoscimento fiscale dei maggiori valori attribuiti in contabilità alle immobilizzazioni immateriali e materiali. Tuttavia, ai fini di una più prudente valorizzazione di tale posta passiva, Colosio s.p.a., nell’ipotesi di mancata dismissione o impossibilità della partecipata di provvedere al pagamento dell’imposta sostitutiva per l’affrancamento delle differenze di valori fiscalmente non riconosciuti, ha ritenuto più corretto calcolare la fiscalità latente (su tutti i beni facenti parte del patrimonio aziendale) anche: - sugli ulteriori plusvalori indicati dal Perito del Tribunale e pertanto sulla maggiore differenza emersa tra i valori periziati e quelli fiscalmente
riconosciuti, pari a complessivi € 11.685.101,00; - in funzione del tax rate ordinario del 31,4% determinato sulla base delle aliquote fiscali vigenti (IRES 27,5% - IRAP 3,90%). Con riferimento a tale ultimo punto, la Debitrice ritiene tuttavia che il corretto conteggio della fiscalità latente, da far valere in sede di trattativa/procedure competitive per la vendita, debba prevedere una riduzione del tax rate ordinario in funzione del periodo previsto dell’attività di escavazione e riempimento, stimato in anni 15, attualizzando la predetta percentuale del 31,4% in funzione di detto limite temporale ad un tasso di attualizzazione del 3%. La fiscalità latente viene dunque determinata come da conteggio che segue: € 11.685.101,00 x 31,4% = 3.699.122. Deriva la quota annua sulla base di un orizzonte temporale di anni 15 = € 244.608,00 e l’attualizzazione dell’importo sopra determinato di € 244.608,00 per anni 15 sulla base della formula Va = r x (1 + i)n – 1; i x (1 + i)n, (con legenda: Va = valore attualizzato, r = quota annua, i = 3%, n = 15), determinandosi così un valore attualizzato Va = € 2.920.116,00.
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TOTALE PASSIVO 5.629.370
Riepilogo Totale attivo 15.932.265 Totale passivo 5.629.370
Valore società partecipata 10.302.895
Valore quota 100% 10.302.895 Valore di carico 11.080.000 Svalutazione -777.105 Valore nel piano concordatario 10.302.895
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha verificato i valori di perizia, analizzato la sentenza, il parere legale rilasciato su
richiesta della Debitrice, esaminato la situazione contabile di riferimento nonché, infine, i criteri
di calcolo della “fiscalità latente”.
La stima proposta da Colosio s.p.a. va valutata avendo a mente la mancanza, ad oggi, di
un’autorizzazione all’escavazione; pertanto, su questo punto si è incentrata l’analisi del Commis-
sario.
In sintesi, può dirsi che la società titolare della cava Santo Stefano aveva acquisito, in forza di sen-
tenza passata in giudicato n. 1606/2010, il diritto a vedere confermata la vocazione estrattiva
dell’area. Vero è, tuttavia, che in data 18 Agosto 2013 (successivamente al deposito della proposta
di concordato), l’Ufficio Cave provinciale ha disposto la sospensione dell’istruttoria relativa
all’ambito territoriale estrattivo in cui è sita la cava in questione, con nomina di Commissari ad ac-
ta incaricati di predisporre la riedizione del piano cave.
Nel contempo, è stata anche emanata dal Tar Brescia la sentenza n. 611/2013, in cui si legge che
l’adeguamento del piano cave dovrà tenere conto “dei progetti già approvati dalla Provincia, delle istrut-
torie in corso e dei diritti nascenti dalle sentenze passate in giudicato”.
In questo quadro il Commissario ritiene, anche sulla scorta di un ulteriore parere rilasciato da
esperto di diritto amministrativo incaricato dal Commissario stesso, che possa considerarsi corret-
ta l’assunzione della confermata vocazione estrattiva dell’area e così la stima indicata da Colosio
s.p.a. (che è confermata nell’importo, sempre se si presuppone la futura autorizzazione, anche dal
Perito del Tribunale, ma con lieve riduzione).
Il monitoraggio della situazione avvalla questo convincimento.
Dal contenuto del “Documento Programmatico”, discusso da ultimo (nella riunione avente ad
oggetto la valutazione ambientale di una più ampia area) l’11 Febbraio 2014, si trae conferma del-
la vocazione estrattiva dell’area di Calcinate in cui è sita la cava.
55
Tema distinto è poi quello del valore potenziale, aggiuntivo e stimato da Colosio s.p.a. in €
2.595.056,45, che è anch’esso soggetto all’incertezza del rilascio di nuova autorizzazione.
Rispetto a detto valore non opera la citata sentenza del Tar Brescia. Tuttavia, il Perito del Tribu-
nale ha considerato il suddetto potenziale e il Commissario, anche in base a informazioni assunte
presso lo stesso perito e l’Ufficio competente, ha appurato che, sussistendo l’autorizzazione
all’estrazione, è prassi consentire altresì l’utilizzo delle riserve potenziali. Pertanto, anche il Com-
missario non abbatte detto valore.
Per quanto precede, il Commissario abbatte il dato stimato dalla Società solo nei limiti del minor
valore stimato dal Perito del Tribunale.
Completezza di rappresentazione ai creditori suggerisce comunque, stante il sopra visto rischio di
esclusione dal piano della cava S. Stefano, tanto remoto quanto deflagrante, di quantificare
l’effetto negativo che deriverebbe in tale ipotesi negativa, allo scopo di verificare che sussiste co-
munque, nel peggiore dei casi, un attivo disponibile in favore del ceto chirografario e così il man-
tenimento della proposta di Colosio s.p.a. nei limiti della conformità a legge (secondo i dettami
della nota sentenza della Cassazione – Sezioni Unite n.1521 del 23 Gennaio 2013): in particolare,
deducendo l’intero valore della cava legato all’autorizzazione (compreso il valore potenziale e pe-
raltro coerentemente eliminando il fondo al passivo per fiscalità latente), la percentuale di riparto
in favore del chirografo scende dal 84,41%, come stimata nella misura prudenziale dal Commissa-
rio nel paragrafo conclusivo (“Fattibilità e convenienza della proposta”), al 61,23%.
Ciò precisato e per tornare alla situazione patrimoniale, di seguito viene dunque esposta la situa-
zione della società Cava S. Stefano, rettificata dal Commissario:
Stato Patrimoniale Attivo 31 Marzo 2013 Immobilizzazioni:
Valore di escavazione e riempimento cava 10.861.726 Terreni e fabbricati 4.359.300 Altre immobilizzazioni 225.000 Totale immobilizzazioni 15.446.026 Attivo circolante
Rimanenze 90.142 Crediti 58.463 Disponibilità liquide 16.964 Totale attivo circolante 165.569 Ratei e risconti attivi 0
TOTALE ATTIVO 15.611.595
Stato Patrimoniale Passivo 31 Marzo 2013 Fondi per rischi ed oneri: Fondo fiscalità latente 2.839.971
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Totale fondi per rischi ed oneri 2.839.971 Trattamento di fine rapporto 35.652 Debiti:
Debiti verso banche 2.550.000 Debiti verso controllante 73.082 Acconti 0 Debiti verso fornitori 23.081 Debiti tributari 4.355 Debiti verso istituti di prev. sociale 3.403 Altri debiti 4.913 Totale debiti 2.658.834 Ratei e risconti passivi 14.768
TOTALE PASSIVO 5.549.225
Riepilogo Totale attivo 15.611.595 Totale passivo 5.549.225
Valore società partecipata 10.062.370
Valore quota 100% 10.062.370 Valore di carico 11.080.000 svalutazione -1.017.630 Valore nel piano concordatario 10.302.895 Valore rettificato dal Commissario 10.062.370 Differenza -240.525
Come si vede, il valore della partecipazione viene pertanto ulteriormente svalutato dal Commissa-
rio per un valore finale di € 10.062.370,00.
Stante l’assunzione di realizzo della attività legata alla cava, viene anche confermato il valore dei
crediti finanziari vantati da Colosio s.p.a. nei confronti della società di € 73.082,00.
B) Immobiliare P.N.18 s.r.l.
STIMA DELLA SOCIETÁ
La partecipata totalitaria è iscritta nella Situazione Patrimoniale rettificata per € 15.000,00, oltre
crediti finanziari per complessivi € 762.000,00.
La società, costituita in data 6 Settembre 2009, ha esercitato esclusivamente l’attività di costruzio-
ni di immobili all’interno del lotto terziario del piano di insediamento produttivo in Bergamo
(Progetto Norma 18) denominato “industrie nel bosco in località Colognola”.
Nella proposta di Colosio s.p.a. si legge poi che l’iniziativa immobiliare ha portato alla realizza-
zione di 25 unità immobiliari, ad uso terziario-commerciale, ad alto contenuto tecnologico, con
57
materiali di prima scelta in un ambiente altamente rappresentativo, vicino all’autostrada A4 dire-
zione Milano - Brescia.
Al momento della presentazione del proposta, delle 25 unità immobiliari realizzate ne risultavano
vendute 15, mentre erano invendute le restanti 13 unità oltre 33 autorimesse e superfici accesso-
rie; in termini di superfici, del totale realizzato pari a mq. 6.701,28 risultavano venduti mq.
4.505,58 (il 67,2%) e restavano da vendere mq. 2.195,70 (il 32,8%).
La Debitrice ha basato le sue valutazioni sulla situazione contabile aggiornata alla data del 31
Marzo 2013 integrandola con le risultanze offerte dal Perito della Società, che ha determinato un
valore di € 5.629.349,00, pari al valore complessivo di mercato delle unità invendute già al netto
dei costi stimati per la finitura e tenendo conto della Convenzione in essere con il Comune di
Bergamo che ha determinato i prezzi di vendita.
Il Perito della Società ha poi stimato una possibile riduzione fino al 10% in funzione delle opere
di finitura da eseguire, delle limitazioni derivanti dalla Convenzione in essere con il Comune e di
una possibile ulteriore contrazione del mercato immobiliare di riferimento.
La Debitrice ha svalutato del suddetto 10% i valori di listino, ossia da € 5.629.349,00 ad €
5.066.414,00, e di un altro 12% circa il suddetto valore per € 585.677,00.
Ai fini della valorizzazione della partecipata, oltre al valore degli immobili, la Società ha tenuto
conto delle seguenti ipotesi:
- completamento delle vendite entro l’esercizio 2015, ed in particolare di una metà dell’invenduto
nel 2014 e del restante nel 2015;
- calcolo degli interessi su mutui in funzione di un rimborso del debito al perfezionamento delle
vendite sulla base del rapporto di incidenza mutuo/ricavi delle vendite pari al 67%, per comples-
sivi € 89.600,00.;
- stanziamento dei costi di gestione, commerciali e tributari da sostenere nel triennio 2013-2015
per complessivi € 160.773,00;
- calcolo degli interessi di conto corrente sulla base della stima dei flussi in entrata ed in uscita,
per complessivi € 50.700,00.
Rettificando i dati della situazione contabile della società partecipata alla data del 31 Marzo 2013,
risulta quanto segue:
Stato Patrimoniale Attivo 31 Marzo 2013
Immobilizzazioni:
Immateriali 0
Materiali 0
Finanziarie 0
Totale immobilizzazioni 0
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Attivo circolante
Rimanenze 5.066.414
Crediti 66.774
Disponibilità liquide 2.989
Totale attivo circolante 5.136.177
Ratei e risconti attivi
TOTALE ATTIVO 5.136.177
Stato Patrimoniale Passivo 31 Marzo 2013
Stima oneri e costi 2013-2015 316.173
Trattamento di fine rapporto 0
Debiti:
Debiti verso banche 4.253.037
Debiti verso controllante 762.000
Acconti 0
Debiti verso fornitori 1.584.619
Debiti tributari 0
Debiti verso istituti di prev. sociale 0
Altri debiti 23.227
Totale debiti 6.622.883
Ratei e risconti passivi 0
TOTALE PASSIVO 6.939.056
Valore società partecipata -1.802.879
Ulteriore abbattimento 12% ca - 585.677
Valore finale società partecipata - 2.388.556
Dal valore negativo suesposto Colosio s.p.a. fa derivare la svalutazione integrale: (i)del valore di
iscrizione della partecipazione, pari ad € 15.000,00, (ii) dei crediti di € 762.000,00, (iii) delle altre
partite creditorie di natura commerciale, classificate nelle rimanenze finali di lavori e nei crediti
verso clienti, pari alla data della situazione di riferimento del 31 Marzo 2013 ad € 1.061.892,00
(lavori in corso iscritti nelle Rimanenze) e ad € 520.522,00 (fatture emesse).
Peraltro poiché il deficit patrimoniale della società partecipata era risultato superiore anche al
complesso dei crediti vantati da Colosio s.p.a., la Debitrice ha svalutato l’attivo della suddetta dif-
59
ferenza, pari ad € 47.656,00.
La Società ha inoltre illustrato che:
- le valutazioni proposte poggiano sul presupposto che la partecipata possa completare le vendite
in un lasso temporale di 2 anni e mezzo;
- l’unico creditore sociale, oltre Colosio s.p.a., è il Credito Bergamasco s.p.a., che rappresenta cir-
ca il 65% dell’intera posizione debitoria; con la banca - riferisce la Debitrice - erano in corso ne-
goziazioni per ottenere una moratoria sia delle linee capitali che degli interessi, con previsione al
termine delle vendite del pagamento integrale del creditore bancario (privilegiato).
Per quanto sopra esposto, Colosio s.p.a. azzera il valore della partecipazione nella società PN 18
S.r.l. e i crediti finanziari; dalle immobilizzazioni finanziarie è inoltre defalcato l’importo di €
47.656,00, senza iscrivere un rischio connesso all’escussione della garanzia rilasciata da Colosio
s.p.a. alla banca nell’interesse della partecipata.
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha verificato i valori di perizia, esaminato la situazione contabile di riferimento
nonché i criteri di calcolo dei costi ed oneri per il periodo 2013-2015, la legittimità della garanzia e
il rischio di escussione.
Il Commissario inoltre ha:
(i) espresso parere favorevole all’operazione, poi autorizzata dal Tribunale, di rinunzia ai
crediti finanziari e commerciali;
(ii) chiesto conferma della proroga, o meno, delle linee di credito concesse alla società
partecipata dal Credito Bergamasco s.p.a., constatando che la banca non ad oggi ade-
rito alla richiesta della Società;
(iii) verificato che nel periodo successivo alla data di riferimento della situazione patrimo-
niale del 31.03.2013 i crediti commerciali vantati da Colosio s.p.a. verso la società par-
tecipata si sono incrementati solo per l’importo pari all’imposta sul valore aggiunto
per effetto della emissione delle fatture che alla data citata erano “da emettere”;
(iv) chiesto alla Società, al fine di valutare l’esistenza di ulteriori eventuali passività nonché
il rischio relativo all’escussione delle garanzie fideiussorie rilasciate in favore della so-
cietà PN 18 s.r.l (si veda il successivo paragrafo “Fondi rischi per escussione fideius-
sioni e lettere di patronage”), l’elaborazione di un piano economico-finanziario prospet-
tico.
Il Commissario ha considerato altresì che:
(i) i valori di stima elaborati dal Perito del Tribunale sostanzialmente confermano i dati
indicati dal Perito della Società;
(ii) la Debitrice ha svalutato prudenzialmente i valori indicati dal Perito della Società –
60
come si è visto - dapprima di un 10% e successivamente di un ulteriore 12%, pari a
circa € 1 milione;
(iii) il piano economico-finanziario prospettico, seppur elaborato su presupposti che ap-
paiono logici, si basa su un piano vendite che non trova riscontro nel passato recente
(ultimi 6 mesi), rendendo plausibile ipotizzare che possa essere escussa la citata garan-
zia fideiussoria rilasciata dalla Società in favore della partecipata, per via di alcune cri-
ticità e incertezze insite nelle assunzioni del business plan.
Per quanto precede, il Commissario conferma le valutazioni effettuate dalla Società nell’ambito
del piano concordatario, mentre ritiene sussista un rischio di escussione della predetta garanzia
fideiussoria e di allungamento dei tempi delle vendite, stanti le incertezze che affliggono il piano
di vendite, nei termini che seguono.
Va premesso, quanto alla legittimità del rilascio di garanzie, che nei gruppi di società è ritenuto
legittimo il rilascio di garanzie a favore di società controllate (anche quando l’oggetto sociale non
contempli tra le attività principali il rilascio di garanzie) in funzione dell’interesse della holding al
mantenimento e allo sviluppo dell’attività del gruppo, naturalmente a condizione che il concreto
rilascio della garanzia non avvenga al tempo in cui la beneficiaria già versi in stato di crisi, fatti-
specie non avvisabile nel caso di Colosio s.p.a.-
Quanto al rischio di escussione, poi, l’importo della garanzia di € 500.000,00 può ritenersi con-
trobilanciato dal differenziale tra quanto stimato dalla Società e il maggior valore, di oltre un mi-
lione di euro, stimato dal Perito del Tribunale; il differenziale copre anche i rischi relativi al soste-
nimento di costi ulteriori rispetto a quanto stimato da Colosio s.p.a., qualora si allunghino i tempi
di vendita sul mercato immobiliare.
C) Sines Energia s.r.l.
STIMA DELLA SOCIETÁ
La partecipazione maggioritaria (51%) è iscritta nella situazione di riferimento per € 52.077,00, ed
esistono inoltre crediti finanziari per complessivi € 453.900,00.
La società è stata costituita in data 22 settembre 2004 e svolge la propria attività nel settore delle
energie rinnovabili, in particolare nella gestione di impianti per la produzione di energia da fonti
rinnovabili; essa è proprietaria di un impianto per la produzione di energia in Spirano (BG), col-
locato su un terreno di 43.000 mq., concesso in diritto di superficie trentennale dal Comune e
composto da un campo fotovoltaico.
Si tratta del parco fotovoltaico “a inseguimento” più grande della Lombardia, con una potenza
pari a quasi un megawatt di picco.
61
La società è proprietaria e gestisce inoltre 35 piccoli impianti fotovoltaici collocati per lo più su
coperture/tetti di proprietà di terzi (condomini, capannoni ecc.) in tutta la provincia di Bergamo,
in bassa media potenza per un totale di 231.745 KWp.-
Gli impianti di proprietà sono iscritti nella situazione contabile al 31 Marzo 2013 per complessivi
€ 4.483.387,00, al netto dei fondi di ammortamento.
Il Perito della Società ha determinato un valore corrente degli impianti stessi in € 7.397.505,00.
Essendo una società in piena continuità non sono stati stimati né costi né ricavi futuri e ci si è li-
mitati a rettificare il plusvalore derivante dalla valutazione degli impianti stimati sulla base della
cd. “fiscalità latente” in misura pari al tax rate ordinario non attualizzato del 31,4%.
Declinando quanto precede in seno alla situazione contabile della società partecipata risulta, se-
condo Colosio s.p.a., la seguente situazione rettificata:
Stato Patrimoniale Attivo 31 Marzo 2013 Immobilizzazioni:
Immateriali 358.866 Materiali 7.397.505 Finanziarie 0 Totale immobilizzazioni 7.756.371 Attivo circolante
Rimanenze 0 Crediti 153.546 Disponibilità liquide 349 Totale attivo circolante 153.895 Ratei e risconti attivi 3.904
TOTALE ATTIVO 7.914.170
Stato Patrimoniale Passivo 31 Marzo 2013 Fondi fiscalità latente 915.033 Trattamento di fine rapporto 0 Debiti:
Debiti verso banche 3.375.759 Debiti verso soci 890.000 Acconti 0 Debiti verso fornitori 158.292 Debiti tributari 20.744 Debiti verso istituti di prev. sociale 0 Altri debiti 289.000 Totale debiti 4.733.795 Ratei e risconti passivi 101.097
TOTALE PASSIVO 5.749.925
62
Valore società partecipata 2.164.245
Valore quota 51% 1.103.765 Valore di carico 52.077
La Società segnala inoltre che il principale creditore della partecipata è Mediocredito Lombardo
s.p.a. (Gruppo Banca Intesa), la quale ha confermato le linee di credito alla partecipata ritoccando
le sole condizioni economiche (tasso); la partecipata ha continuità operativa e finanziaria auto-
noma e presenta quindi un going concern pieno in un settore in crescita.
Colosio s.p.a. conferma dunque il valore di iscrizione contabile sia per la partecipazione sia per
quanto riguarda i crediti finanziari.
Ai fini del piano concordatario, il valore della partecipazione nella società Sines Energia s.r.l. e dei
crediti finanziari sono stati valutati, sulla base del valore di iscrizione, € 505.977,00.
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha verificato i valori di perizia come riesaminati dal Perito del Tribunale ed ana-
lizzato la situazione contabile di riferimento al 31 Marzo 2013 e la capacità autonoma di generare
reddito e cash flow.
Il Perito del Tribunale ha stimato i beni aziendali della partecipata in € 2.686.467,00 anziché in €
7.397.505,00, come valorizzati dal Perito della Società, dunque in questo caso con un rilevante
differenziale negativo di € 4.711.038,00.
Tale differenza è dovuta principalmente ad una diversa valutazione delle capacità reddituali
dell’impianto fotovoltaico sito in Spirano (BG).
La valutazione della società partecipata effettuata dalla Debitrice sconta peraltro la integrale de-
trazione del mutuo concesso dalla Banca Mediocredito ai fini della determinazione dei flussi netti
di cassa ricavabili dall’impianto, nonostante il mantenimento del debito in sede di valutazione pa-
trimoniale finale. Stralciando dal passivo detto debito – come appare corretto al Commissario –
e la relativa fiscalità latente, il minor valore stimato dal Perito del Tribunale viene controbilanciato
pressoché interamente, ragion per cui vengono confermati il valore della partecipazione e delle
poste finanziarie vantate da Colosio s.p.a.-
L’analisi dell’andamento della partecipata, inoltre, consente di ritenere insussistente un concreto
rischio di escussione della garanzia fideiussoria rilasciata dalla Debitrice in favore del sistema ban-
cario, stante l’autonomo e regolare going concern.
Il valore delle partecipazioni in imprese controllate valutato dalla Debitrice in € 10.834.298,00
viene stimato dal Commissario in complessivi € 10.593.773,00.
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Partecipazioni in imprese collegate
La società detiene le seguenti partecipazioni in imprese collegate:
D. Immobiliare Parco Buonarroti s.r.l. (già Costruzioni Colosio s.p.a. & C. s.r.l.), con sede in
Treviolo (BG), via Fratelli Bandiera n. 2, numero di iscrizione nel Registro delle Imprese e
codice fiscale 02690730169, capitale sociale € 25.500,00, quota detenuta 50%,
E. Immobiliare Monte di Nese s.r.l., con sede in Seriate (BG), via Ca’ Bertoncina n. 27 numero
di iscrizione nel Registro delle Imprese e codice fiscale 00328050166, capitale sociale €
12.000,00, quota detenuta 45%.
La valorizzazione di tali partecipazioni, come già illustrato per le imprese controllate, è stata ope-
rata da Colosio s.p.a. attraverso l’esame e l’analisi:
- dei bilanci al 31 Dicembre 2012 approvati dai relativi organi sociali,
- delle situazioni al 31 Marzo 2013,
- delle prospettive di realizzo e/o di liquidazione dei patrimoni, tutte basate sulle risultanze del-
la Perizia della Società, che ha riguardato anche tutti i beni di proprietà delle partecipate; tali
risultanze sono state recepite negli elaborati di valorizzazione.
La Società ha precisato che anche per le partecipazioni in imprese collegate, laddove le stime in
esame hanno evidenziato un valore atteso inferiore a quello di iscrizione contabile, è stato oppor-
tunamente accantonato un fondo svalutazione al fine di rappresentare nel piano concordatario il
più probabile valore atteso/di realizzo, mentre nel caso opposto, ossia di valorizzazioni anche ri-
feribili a redditività attese sulle singole partecipate, superiori al dato di iscrizione, si è mantenuto
prudentemente il valore di iscrizione contabile.
D)Immobiliare Parco Buonarroti s.r.l.
STIMA DELLA SOCIETÁ
La partecipazione è iscritta nella situazione di riferimento per € 82.866,00.
É detenuta pariteticamente con altro socio, attivo da tempo nel settore.
La società, costituita in data 17 Marzo 2009, ha sviluppato un’importante iniziativa immobiliare in
Seriate (BG), via Buonarroti, finalizzata alla realizzazione di 104 appartamenti in Classe “A+” di-
stribuiti su 4 palazzine, 111 autorimesse e 86 cantine.
Al momento della presentazione della proposta erano state ultimate le prime due palazzine (pa-
lazzina “A” e “D”) di 26 appartamenti cadauna, 7 autorimesse e 42 cantine, tutta la viabilità in-
terna e le opere di urbanizzazione per tutto il complesso.
In nota si riporta lo state dell’arte alla data di presentazione della proposta22. Come si vede, si trat-
ta di iniziativa che, alla data di presentazione della proposta, era già in corso di piena realizzazione
22 Erano state venduti: n. 21 appartamenti della palazzina “A”; n. 7 appartamenti della palazzina “D”; n. 33 autorimesse e n. 26 cantine. Restavano pertanto da vendere: n. 5 appartamenti della palazzina “A”, di cui n.2 con contratto preliminare di compravendita già sottoscritto; n. 19
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Il progetto prevedeva poi la costruzione della ulteriori 2 palazzine in successione e non simulta-
neamente.
L’intervento è stato finanziato da Banco di Brescia s.p.a. con l’accensione di un mutuo con un
saldo al 31 Marzo 2013 di € 6.334.000,00.
II Perito della Società ha stimato il valore delle unità invendute determinando un valore di €
8.990.022,00, di cui € 5.770.022,00 relativo alle unità immobiliari ultimate ed € 3.220.000,00 rela-
tivo alla volumetria delle aree residue totalmente urbanizzate, con opere di sottofondazione e pe-
rimetrazione già eseguite, ed inserite in un contesto residenziale già presente, rispetto ad un valore
di iscrizione delle rimanenze nella situazione della partecipata al 31 Marzo 2013 di € 7.725.256,00.
Non risultano offerte di terzi a supporto della stima, ma le vendite avvenute e i preliminari costi-
tuiscono un concreto riscontro di valori.
La Debitrice evidenzia peraltro che la suddetta valorizzazione non tiene prudenzialmente in con-
siderazione ipotesi di avviamento delle attività cantieristiche relative alla costruzione delle ulteriori
due palazzine e del possibile conseguimento di proventi aggiuntivi, ma si limita a considerare
quanto ritraibile dalla vendita a terzi delle aree edificabili nello stato in cui trovano.
In un’ottica di valorizzazione prudenziale di tale compendio immobiliare, il Perito della Società ha
ritenuto opportuno sottolineare, anche con riferimento a contratti preliminari di compravendita
già sottoscritti, che i prezzi di listino – pur congrui in relazione alle qualità degli immobili – po-
trebbero subire variazioni al ribasso del 10% circa. La Società ha quindi rettificato il valore delle
restanti unità invendute sulla base dello sconto medio rilevato e, in alcuni casi, applicato sui pre-
detti contratti preliminari, per una valorizzazione finale delle unità da vendere di € 5.193.020,00
che, sommata al valore delle aree edificabili pari ad € 3.220.000,00, porta ad un valorizzazione
complessiva di € 8.413.020,00.
Sempre ai fini della valorizzazione della partecipata, oltre alla valorizzazione degli immobili, la
Debitrice ha ipotizzato:
- il completamento delle vendite entro il 31.12.2015,
- costi per complessivi € 790.023,00 di cui € 600.186,00 per oneri finanziari, € 15.600,00 per
costi amministrativi, € 26.400,00 per utenze, € 87.837,00 per oneri fiscali (IMU), ed €
60.000,00 per costi vari.
É inoltre stata stimata la cd. “fiscalità latente” in misura pari al tax rate ordinario non attualizzato
del 31,4%, stimato sulla base dei ricavi di vendita delle unità immobiliari e delle aree edificabili al
netto dei costi da sostenere.
Da quanto precede, deriva la seguente situazione patrimoniale rettificata:
appartamenti della palazzina “D”, di cui n.3 con contratto preliminare di compravendita già sottoscritto; n. 44 autorimesse di cui n. 3 con contratto preliminare di compravendita già sottoscritto; n. 16 cantine di cui n. 3 con contratto preliminare di compravendita già sottoscritto.
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Stato Patrimoniale Attivo 31 Marzo 2013 Immobilizzazioni:
Immateriali 0 Materiali 8.075 Finanziarie 0 Totale immobilizzazioni 8.075 Attivo circolante
Rimanenze 8.413.020 Crediti 141.397 Disponibilità liquide 53.530 Totale attivo circolante 8.607.947 Ratei e risconti attivi 0
TOTALE ATTIVO 8.616.022
Stato Patrimoniale Passivo 31 Marzo 2013 Fondi oneri triennio 2013-2014-2015 790.023 Fondo fiscalità latente 24.732 Trattamento di fine rapporto 0 Debiti:
Debiti verso banche 6.682.434 Debiti verso controllante 0 Acconti 50.000 Debiti verso fornitori 552.539 Debiti tributari 8.228 Debiti verso istituti di prev. sociale 0 Altri debiti 1.206 Totale debiti 7.294.407 Ratei e risconti passivi 65.702
TOTALE PASSIVO 8.174.864
Valore società partecipata 441.158
Valore quota 50% 220.579 Valore di carico 82.866
Valorizzata la società, rapportata alla quota di partecipazione di Colosio s.p.a. pari al 50%, di-
scende un valore di € 82.866,00 ma, come già avvenuto per altri attivi, Colosio s.p.a. ha svalutato
ulteriormente il valore di circa il 10%, per € 523.456,00 limitatamente ai soli appartamenti e fab-
bricati costruiti.
Ciò ha comportato l’integrale svalutazione della partecipazione oltre a una riduzione di attivi di €
28.283,00.
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STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha verificato i valori avvalendosi del Perito del Tribunale ed analizzato la situa-
zione contabile di riferimento al 31 Marzo 2013.
Il Perito del Tribunale, in particolare, ha stimato i beni della partecipata in € 8.633.142,00 anziché
in € 8.990.022,00 come stimati dalla Società.
Da notare che la Società, come si è visto, ha però prudenzialmente ridotto le stime del proprio
Perito del 10%, apportando un’ulteriore analoga rettifica (solo sui fabbricati), giungendo ad una
quantificazione di € 7.889.564,00.
Come si vede, quindi, in questo caso il Perito del Tribunale stima valori superiori a quelli proposti
in via finale dalla Società.
Vi è peraltro da considerare il rischio di escussione della garanzia, nei termini che seguono.
Si ricorda, infatti, che Colosio s.p.a. ha rilasciato in favore del sistema bancario nell’interesse della
partecipata una garanzia inquadrabile alla stregua di “patronage” vincolante.
Occorre allora vagliare l’attuale capacità di adempimento della società beneficiaria per ponderare
il rischio di escussione della garanzia.
In proposito, il Commissario ha valutato la concreta fattibilità delle previsioni illustrate da Colo-
sio s.p.a. riguardo ai tempi ed alle modalità di liquidazione delle proprie attività da parte della so-
cietà partecipata in esame. A tal fine è stato in particolare chiesto alla Società di fornire un rendi-
conto economico – patrimoniale prospettico dell’esercizio 2014, basato sui dati aggiornati al
31.12.2013 e sulle vendite attese per l’anno in corso.
Da tale verifica il Commissario desume che i piani delineati appaiono rispettati e conformi alle
aspettative di una gestione autonoma ed indipendente della società partecipata, senza quindi ap-
prezzabili rischi di inadempimento ai propri obblighi finanziari verso fornitori e sistema bancario
e così di escussione del patronage di € 8,5 milioni.
Il rischio di escussione, tenuto anche conto della garanzia ipotecaria, è dunque abbastanza remo-
to.
Il Commissario conferma le valutazioni effettuate dalla Società, ritenendo in ogni caso assorbito il
pur non elevato rischio connesso al predetto patronage nel differenziale positivo, di circa €
800.000,00, tra stima della Società e quanto valutato dal Perito del Tribunale.
E) Immobiliare Monte di Nese s.r.l.
STIMA DELLA SOCIETÁ
La partecipazione è iscritta nella situazione di riferimento per € 507.600,00.
La società, costituita in data 21 Dicembre 1972, ha per oggetto l’acquisto, la vendita, la permuta,
la costruzione e la gestione di beni immobili ed è proprietaria di terreni siti in comune di Alzano
Lombardo (BG) per una superficie di mq. 57.962 di cui mq. 1.511 edificabili.
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II Perito della Società ha determinato il valore delle proprietà immobiliari della partecipata in €
770.760,00, di cui € 564.510,00 per i terreni agricoli ed € 206.205,00 per i terreni edificabili, rispet-
to ad un valore di iscrizione delle rimanenze nella situazione della partecipata al 31 Marzo 2013 di
€ 169.384,00.
É inoltre stata predisposta da Colosio s.p.a. una stima dei costi di natura gestionale, commerciale,
finanziaria e fiscale che la società dovrà sostenere nel prossimo triennio, quantificati in comples-
sivi € 6.000,00 per costi amministrativi, € 9.000,00 per oneri finanziari ed € 12.510,00 per altri co-
sti.
La Debitrice evidenzia anche che la società ha costi contenuti, essendo finalizzata alla gestione di
un ridotto patrimonio immobiliare ed avendo un debito bancario nei confronti della Banca Popo-
lare di Bergamo non rilevante (€ 68.609,00 al 31 Marzo 2013).
É stata infine stimata la cd. “fiscalità latente” in misura pari (per semplicità) al tax rate ordinario
non attualizzato del 31,4%.
Al 31 Marzo 2013 risulta la seguente situazione patrimoniale rettificata:
Stato Patrimoniale Attivo 31 Marzo 2013 Immobilizzazioni:
Immateriali 5.250 Materiali 0 Finanziarie 0 Totale immobilizzazioni 5.250 Attivo circolante
Rimanenze 770.760 Crediti 9.925 Disponibilità liquide 376 Totale attivo circolante 781.061 Ratei e risconti attivi 0
TOTALE ATTIVO 786.311
Stato Patrimoniale Passivo 31 Marzo 2013 Fondi oneri triennio 2013-2014-2015 27.510 Fondo fiscalità latente 188.832 Trattamento di fine rapporto 0 Debiti:
Debiti verso banche 68.029 Debiti verso controllante 0 Acconti 0 Debiti verso fornitori 926 Debiti tributari 0 Debiti verso istituti di prev. sociale 0 Altri debiti 0 Totale debiti 68.955
68
Ratei e risconti passivi 1.124
TOTALE PASSIVO 286.421 Riepilogo Totale attivo 786.311 Totale passivo 286.421
Valore società partecipata 499.890
Valore quota 45% 224.951
Valore di carico 507.600 svalutazione -282.649 Valore nel piano concordatario 224.951
La stima della società, rapportata alla quota di partecipazione di Colosio s.p.a. del 45%, recepisce
una svalutazione del valore di realizzo nella misura del 56% e il valore della partecipazione è sta-
to pertanto valutato € 224.951,00, pari al valore di iscrizione nella situazione di riferimento al 31
Marzo 2013, al netto della svalutazione operata di € 282.649,00.
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha verificato i valori di perizia, esaminato la situazione contabile di riferimento
nonché i criteri di calcolo della “fiscalità latente”.
Recependo la stima del Perito del Tribunale, di poco inferiore, e modificando di conseguenza la
c.d. “fiscalità latente”, risulta la seguente situazione patrimoniale rettificata:
Stato Patrimoniale Attivo 31 Marzo 2013 Immobilizzazioni:
Immateriali 5.250 Materiali 0 Finanziarie 0 Totale immobilizzazioni 5.250 Attivo circolante
Rimanenze 750.883 Crediti 9.925 Disponibilità liquide 376 Totale attivo circolante 761.184 Ratei e risconti attivi 0
TOTALE ATTIVO 766.434
Stato Patrimoniale Passivo 31 Marzo 2013 Fondi oneri triennio 2013-2014-2015 27.510 Fondo fiscalità latente 182.591
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Trattamento di fine rapporto 0 Debiti:
Debiti verso banche 68.029 Debiti verso controllante 0 Acconti 0 Debiti verso fornitori 926 Debiti tributari 0 Debiti verso istituti di prev. sociale 0 Altri debiti 0 Totale debiti 68.955 Ratei e risconti passivi 1.124
TOTALE PASSIVO 280.180
Riepilogo Totale attivo 766.434 Totale passivo 280.180
Valore società partecipata 486.254
Valore quota 45% 218.814
Valore di carico 507.600 svalutazione -288.716 Valore nel piano concordatario 224.951 Valore rettificato dal Commissario 218.814 Differenza - 6.137
Per tutto quanto sopra esposto, il valore complessivo delle partecipazioni in imprese collegate,
valutato dalla debitrice in € 196.668,00, al netto delle svalutazioni indicate dalla Debitrice, viene
stimato dal Commissario in complessivi € 190.531,00.
Partecipazioni in altre imprese
STIMA DELLA SOCIETÁ
Colosio s.p.a. detiene partecipazioni minoritarie in altre imprese per un valore complessivo di
iscrizione nella situazione di riferimento di complessivi € 36.190,00.
Ai fini del piano, la Debitrice ha svalutato integralmente le partecipazioni detenute nelle società
cooperative a responsabilità limitata (s.c.a.r.l.), il cui patrimonio netto al 31 Dicembre 2013 è ri-
sultato negativo e nei consorzi, mentre sono state valorizzate sulla base:
- dei relativi prezzi disponibili, le azioni detenute nella Banca Popolare di Vicenza e nella Banca
Popolare di Sondrio,
- del valore di carico, la partecipazione nel Consorzio GOL s.c.a.r.l., pari al 8% del capitale socia-
le, in funzione della prospettata operazione di conferimento.
70
Di qui il valore delle partecipazioni in altre imprese di € 24.370,00.
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha preso atto delle svalutazioni effettuate dalla Debitrice, ha riscontrato i valori di
quotazione relativi ai titoli azionari detenuti nella Banca Popolare di Sondrio, mentre ha integral-
mente svalutato l’irrisorio valore nominale delle azioni della Banca Popolare di Vicenza, non ne-
goziate in mercati regolamentati, nonché il valore di carico della partecipazione nel Consorzio
GOL s.c.a.r.l. in mancanza del conferimento.
Il valore delle partecipazioni in altre imprese, valutato dalla Debitrice in € 24.370,00, viene stima-
to dal Commissario in complessivi € 3.870,00.
Per offrire una visione di sintesi della voce Immobilizzazioni Finanziarie, valutata complessiva-
mente € 11.055.336,00, si riporta la tabella riassuntiva che segue:
Immobilizzazioni finanziarie 31.03.2013 rettifiche valore
concordatario
Imprese controllate 12.436.059 -1.601.761 10.834.298
Imprese collegate 590.466 -479.137 196.668
Altre imprese 36.190 -11.820 24.370
Totale immobilizzazioni finanziarie 13.062.715 -2.092.718 11.055.336
Di seguito si illustrano le rettifiche del Commissario:
Immobilizzazioni finanziarie valore concordatario rettifiche valore
Commissario
Imprese controllate 10.834.298 -240.525 10.593.773
Imprese collegate 196.668 -6.137 190.531
Altre imprese 24.370 -20.500 3.870
Totale immobilizzazioni finanziarie 11.055.336 -267.162 10.788.174
La stima finale della voce è così sintetizzata:
Situazione
Patrimoniale
rettificata
al 31.03.2013
€ 11.055.336
Valore confermato o
rettificato dal
Commissario
€ 10.788.174
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RIMANENZE
STIMA DELLA SOCIETÁ
Nella situazione al 31 Marzo 2013 le rimanenze ammontano a complessivi € 14.473.395,00 e sono
rappresentate da giacenze di materie prime, da lavori in corso su ordinazione (commesse edili in
corso di esecuzione e riserve), da aree edificabili e fabbricati costituenti beni-merce.
Ai fini della presentazione del piano concordatario la Società ha ritenuto di apportare le rettifiche
di seguito sintetizzate.
Giacenze di materie prime
La voce, iscritta nella situazione di riferimento per € 416.794,00, accoglie:
- le giacenze di materiali e materiali di consumo per cantiere e per officina stoccate nell’area ad
uso deposito, valorizzate in € 138.473,00 nella Perizia della Società,
- le giacenze di materiali presso il cantiere BRE.BE.MI. alle quali è stato attribuito un valore di €
67.778,00, pari al corrispettivo a forfait riconosciuto in fase di rilascio del cantiere ed oggetto di
cessione perfezionata in data 24 Luglio 2013.
In conclusione, il valore della giacenze di materie prime ammonta per Colosio s.p.a. ad €
206.251,00.
Lavori in corso su ordinazione
Per quanto riguarda i lavori in corso su ordinazione, l’ammontare di € 10.534.647,00 rappresenta
le quote di lavori realizzati, al 31 Marzo 2013, in relazione alle commesse in corso di esecuzione e
non ancora fatturate a tale data.
In particolare, il suddetto importo contempla:
- quanto ad € 2.272.154,00 i lavori eseguiti e documentati dai relativi Stati di Avanzamento
Lavori (S.A.L), non ancora fatturati alla data di riferimento del 31 Marzo 2013. Tali valori si
riferiscono ai lavori in corso nei confronti dei seguenti committenti:
a) Immobiliare P.N. 18 s.r.l.: trattasi di lavori eseguiti per conto della controllata per
€ 1.061.892,00 e non ancora fatturati alla data della situazione di riferimento; per
quanto già esposto, il credito è stato svalutato integralmente ai fini del piano,
b) IKEA Italia Property s.r.l.: trattasi di rimanenze per trattenute a garanzia collaudo
relative a lavori già eseguiti per € 1.072.737,00 e non ancora fatturati alla data della
situazione di riferimento in attesa di svincolo a seguito del collaudo finale già ef-
fettuato; tali importi sono stati iscritti nel piano al netto dell’importo di €
193.721,00 a seguito di compensazione effettuata da Colosio s.p.a. con la correlata
voce “Acconti da clienti” (iscritta nel passivo della situazione di riferimento), ac-
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conti che verranno portati in diminuzione del corrispettivo in sede di fatturazione,
per un valore finale di € 879.016,00,
c) Mevil Teem s.r.l.: trattasi di lavori eseguiti al 31 Marzo 2013 per € 71.167,00 pres-
so il cantiere di Melzo (MI), fatturati nel mese di Giugno. Alla data di presenta-
zione della proposta era atteso l’incasso,
d) I.C.E.A. s.r.l.: trattasi di lavori eseguiti al 31 Marzo 2013 per € 66.358,00. presso il
cantiere di Melzo (MI), comprovati dallo stato di avanzamento lavori, con con-
ferma del valore.
Colosio s.p.a. quantifica quindi il valore complessivo delle rimanenze di lavori in corso al 31
Marzo 2013 in € 1.016.541,00;
- quanto ad € 8.262.493,00 le “riserve” già emerse e manifestate dalla Società nei confronti
dei vari committenti dei lavori in corso, ovvero dei maggiori interventi realizzati ed oneri so-
stenuti rispetto ai capitolati originari, dalle quali potrebbero conseguentemente derivare mag-
giori corrispettivi a carico dei committenti.
Con particolare riguardo alle predette riserve, Colosio s.p.a. dà atto che la prassi e gli usi con-
solidati nel settore prevedono che l’effettiva quantificazione di quanto dovuto a tale titolo si
realizza solo all’esito di opportune procedure di contraddittorio tra le parti (in sede di arbitra-
to piuttosto che in altra forma contrattualmente prevista o, da ultimo, in sede giudiziale).
Pertanto, la Debitrice, a fronte di riserve lorde contabilmente rilevate nella situazione patri-
moniale alla data di riferimento del 31 Marzo 2013 per ben € 27.838.481,00 e al netto del re-
lativo fondo svalutazione di € 19.575.988,00, indica un valore netto di € 8.262.493,00, vaglia-
to da pareri di legali della Società23 in relazione ai quali derivano, ai fini del piano, i seguenti
importi:
- Consorzio BBM (BRE.BE.MI.): sulla base di un parere legale rilasciato in data 5 Luglio
2013, l’importo riconoscibile delle riserve iscritte per complessivi € 22.992.355,00, viene
stimato in € 6.933.587,00 di cui € 4.185.946,00 riconosciuti dal committente, ma solo nella
misura in cui lo stesso Consorzio (BBM) ottenga la liquidazione da parte di BRE.BE.MI
S.p.a. delle riserve stesse; data la natura di tale ultima riserva, Colosio s.p.a. ha svalutato
del 90% tale importo24. La società, inoltre, ha integrato le predette somme dei maggiori
importi richiestile (pari ad € 2.105.977,00) a seguito di redazione della contabilità finale,
con conseguente determinazione di un ammontare complessivo di lavori eseguiti superio-
re per detto importo rispetto a quelli determinati dal Consorzio BBM. Anche in questo
23 Legali diversi dai professionisti estensori della proposta di concordato. 24 Dunque, all’attivo del concordato, Colosio s.p.a. abbatte il valore che era stato iscritto in bilancio al 31.12.2012 e che era stato esaminato ai diversi fini dell’analisi della condotta del debitore, con specifico riferimento alla transazione del Luglio 2012.
73
caso la Debitrice ha svalutato prudenzialmente la posta, precisamente abbattendo
l’importo del 50%, che diviene € 1.052.989,00.
Pertanto il valore delle riserve inserite nel piano ammonta ad € 4.219.225,00:
- Consorzio ArcoTeem – lavori tangenziale est: sulla base del parere legale del 5 Luglio
2013, l’importo delle riserve iscritte per € 1.109.716,00 viene ridotto a € 878.581,00,
- Consorzio ArcoTeem – lavori piazzali: sulla base di parere del 5 Luglio 2013, l’importo di
€ 539.606,00 viene stimato in € 351.153,00,
- Comune di Rozzano: sulla base del parere del 3 Giugno 2013 l’importo delle riserve di €
2.541.812,00 è azzerato,
- Metropolitana Milanese: sulla base del parere del 29 Maggio 2013, l’importo delle riserve
di € 2.053.507,00 viene ridotto a € 266.640,00,
- Comune di Orbetello: l’importo delle riserve di € 388.325,00 viene prudenzialmente sti-
mato in ragione del 10% pari ad € 38.832,00.
La seguente tabella sintetizza quanto precede.
Committente riserve iscritte
fondo svalutazione
valore 31 Marzo
2013
fondo rischi
valore con-cordatario
Consorzio B.B.M. 22.992.355 -16.324.572 6.667.783 -2.448.558 4.219.225 Comune di Rozzano 2.541.812 -1.804.687 737.125 -737.125 0 Metropolitana Mila-nese 266.667 0 266.667 0 266.667 Arcoteem 1.109.716 -787.898 321.818 556.763 878.581 Arcoteem Piazzale 539.606 -383.120 156.486 194.667 351.153 Comune di Orbetello 388.325 -275.711 112.614 -73.782 38.832 Totale 27.838.481 -19.575.988 8.262.493 -2.508.035 5.754.458
Colosio s.p.a. precisa anche nella proposta che gli importi, oltre che prudenziali, non tengono
conto delle maggiori somme riconoscibili su dette riserve a titolo di rivalutazione ed interessi.
Ai fini del piano, in conclusione, le rimanenze per “riserve” ammontano ad € 8.262.493,00, rettifi-
cato dalla Debitrice, rispetto al valore contabile al 31 Marzo 2013, in complessivi € 2.508.035,00
mediante appostazione nel passivo di apposito fondo rischi.
Aree edificabili
Classificate tra i beni–merce della Società, esse ammontano ad € 3.021.954,00 (si tratta delle aree
edificabili di Seriate e Calcinate).
74
Ai fini del piano, Colosio s.p.a. si basa sulla Perizia della Società, che ha stimato un valore di €
6.282.150,00.
Colosio s.p.a. segnala che, in sede di attuazione dell’ambito di trasformazione, è previsto l’obbligo
di presentazione del Piano Attuativo, previsto dal PGT, entro l’apparente inderogabile termine
del 31 Dicembre 2014 per l’area di Calcinate. In merito, la Società afferma nella proposta di poter
rispettare la scadenza sia per i pochi adempimenti burocratici necessari sia per la presenza di un
solo lottizzante (la stessa Colosio s.p.a.).
Immobili finiti
Le rimanenze di immobili finiti si riferiscono ad un fabbricato sito nel comune di Calcinate il cui
valore risulta iscritto nella situazione di riferimento per € 500.000,00. Come per la precedente vo-
ce, ai fini del piano il valore del fabbricato è stato commisurato a quello della Perizia della Società,
che ha stimato un valore di € 488.250,00, abbattuto da Colosio s.p.a. di € 68.257,00, per un valore
finale di € 419.993,00.
La tabella che segue sintetizza tutti i valori della voce rimanenze stimati da Colosio s.p.a.:
Rimanenze 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Materie prime 416.794 -210.543 206.251
Lavori in corso 2.272.154 -1.255.613 1.016.541
Lavori in corso – riserve 8.262.493 0 8.262.493
Aree 3.021.954 3.260.196 6.282.150
Immobili finiti 500.000 -80.007 419.993
Totale Rimanenze 14.473.395 1.714.033 16.187.428
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha verificato il dato di € 16.187.428,00 mediante (i) acquisizione di stime, suddivi-
se per tipologie di rimanenze, dal Perito del Tribunale ed (ii) analisi del contenuto tecnico – legale
dei citati pareri.
Di seguito vengono commentate le singole categorie di rimanenze.
Giacenze di materie prime
Tale voce, iscritta nella situazione rettificata per € 206.251,00, è valorizzata € 138.473,00 dal Peri-
to della Società, mentre alle giacenze di materiali presso il cantiere BRE.BE.MI è stato attribuito
un valore di € 67.778,00.
75
Il Commissario recepisce il minor valore della giacenze di materie prime attribuito dal Perito del
Tribunale, per € 90.000,00 e conferma l’importo di € 67.778,00 in quanto riconosciuto a titolo di
prezzo di cessione, per un valore complessivo di € 157.778,00.
Lavori in corso su ordinazione
Per quanto riguarda i lavori in corso su ordinazione il Commissario, sulla base delle indicazioni
fornite dal Perito del Tribunale e della documentazione analizzata, stima i seguenti valori:
- Immobiliare P.N. 18 s.r.l.: viene confermata l’integrale svalutazione della posta;
- IKEA Italia Property s.r.l.: si conferma il valore dei lavori già effettuati, per complessivi €
879.016,00;
- Mevil Teem s.r.l.: si conferma il valore dei lavori già eseguiti per € 71.167,00;
- I.C.E.A. s.r.l.: il valore dei lavori eseguiti al 31 Marzo 2013 per tale committente presso il
cantiere di Melzo (MI) è ridotto da € 66.358,00 ad € 35.469,00 in base a motivazioni con-
divisibili espresse dal Perito del Tribunale.
Pertanto, il valore delle rimanenze di lavori in corso al 31 Marzo 2013 viene ridotto dal Commis-
sario a € 985.652,00.
Riserve
Le “riserve”, come detto, sono quantificate dalla Società in € 8.262.493,00.
Con particolare riguardo alle singole riserve, il Commissario rileva quanto segue:
- Consorzio BBM (BRE.BE.MI): si è visto che Colosio s.p.a., sulla base di un parere pro-
veritate del 5 Luglio 2013, abbatte l’importo delle riserve iscritte per complessivi €
22.992.355,00 ad € 6.933.587,00 includendovi, per € 4.185.946,00, anche talune riserve il
cui riconoscimento da parte del Consorzio BRE.BE.MI è stato tuttavia subordinato alla
circostanza che siano liquidate a favore del Consorzio stesso da parte di BRE.BE.MI
S.p.a.; Colosio s.p.a. ha abbattuto l’importo delle suddette riserve del 90%. Il Commissa-
rio, preso atto della svalutazione, conferma l’importo del residuo 10%; inoltre il Commis-
sario, verificata la documentazione (che pur non include eventuali negoziazioni tra le parti
che attestino componimenti bonari al 50%), concorda con la svalutazione del 50% dei
maggiori importi richiesti da Colosio s.p.a., dunque ridotti a € 1.052.989,00.
Pertanto il valore delle riserve BRE.BE.MI. inserite nel Piano Concordatario viene con-
fermato in complessivi € 4.219.225,00,
- Consorzio ArcoTeem – lavori tangenziale est: l’esame dei documenti e del parere rilascia-
to in data 5 Luglio 2013 dal legale della Società, nonché di un parere reso da altro profes-
sionista incaricato dal Commissario, portano a confermare il dato stimato da Colosio
s.p.a., ma per ragioni parzialmente diverse da quelle indicate dalla Debitrice, come si spie-
76
ga in nota25; le riserve iscritte per complessivi € 1.109.71600, abbattute da Colosio s.p.a. ai
fini del piano ad € 878.581,00, sono dunque confermate dal Commissario,
- Consorzio ArcoTeem – lavori piazzali: acquisito altresì un parere da altro professionista
incaricato dal Commissario, è confermata la riduzione delle riserve iscritte da €
539.606,00 a € 351.153,00,
- Comune di Rozzano: il Commissario concorda e prende atto dell’azzeramento delle riser-
ve di € 2.541.812,00,
- Metropolitana Milanese: il Commissario concorda con il prudenziale abbattimento delle
riserve iscritte di € 2.053.507,00 ad € 266.640,00,
- Comune di Orbetello: parimenti appare congruo considerare solo il 10% delle riserve di €
388.325,00, ridotte così ad € 38.832,00.
Aree edificabili
Il Perito del Tribunale ha ridotto le stime compiute dalla Società, determinando un valore com-
plessivo pari ad € 5.440.950,00, con riduzione di € 841.200,00.
Per l’area edificabile di Calcinate rileva inoltre che questa stima è subordinata, come dà atto anche
Colosio s.p.a., all’obbligo di presentazione del Piano Attuativo, previsto dal PGT, entro il termine
del 31 Dicembre 2014.
Da informative assunte anche presso il Perito del Tribunale, il Comune potrebbe anche chiedere
il rilascio di una garanzia di circa € 555.000,00. La suddetta garanzia pare non alla portata della
Società, se non a fronte di accordi con terzi imprenditori, ipotesi ad oggi non percorsa in concre-
to dalla Debitrice.
Questa partita, nel piano, sarebbe stata accollata dalla conferitaria del ramo, operazione che, come
detto, non ha però avuto concreto corso.
Essendo inoltre prevista a breve la cessazione dell’attività d’impresa di Colosio s.p.a., è dubbia –
oltre che la possibilità di rilasciare la garanzia che fosse richiesta dal Comune – la possibilità di
stipulare per tempo accordi con un terzo imprenditore che consentano di depositare il piano at-
tuativo e di realizzare le opere.
In caso di mancata stipulazione della convenzione, peraltro, il terreno si ritiene possa ragione-
volmente perdere l’edificabilità solo su una sua porzione, in quanto era stata riconosciuta
l’edificabilità in occasione dell’ultima variante urbanistica approvata dal Comune, che difficilmen-
te verrebbe meno. Sulla scorta di un’informativa del Perito del Tribunale, in tale ipotesi consegui-
rebbe un minor valore di € 840.000,00 (mentre appare remota l’approvazione da parte dell’ente
25 Se infatti paiono al Commissario, sulla scorta di verifiche del Perito del Tribunale, elevate le quantificazioni delle riserve da ritenersi fondate, è pur vero che, successivamente, in corso di ulteriori esecuzione delle opere, sono aumentate le riserve iscritte, ciò che consente di confermare l’originario dato stimato da Colosio s.p.a., come ritiene anche il legale incaricato dallo scrivente.
77
locale di una variante radicale al PGT che renda agricola l’intera area e pertanto questa ipotesi
non viene considerata).
Il Commissario, vista la incertezza in esame riferita alla sopravista edificabilità o meno di una
porzione dell’area, illustra ai creditori i riparti che derivano tenendo conto, piuttosto che dedu-
cendo dall’attivo del piano, il valore di € 840.000,00:
- 84,41% in caso di stima confermata mediante stipulazione di convenzione;
- 81,82% in caso di abbattimento del valore26.
Immobili finiti
Le rimanenze di immobili finiti si riferiscono ad un fabbricato di Calcinate, come visto stimato
dalla Debitrice € 419.993,00.
Il Perito del Tribunale stima le rimanenze € 455.413,00, con lieve aumento del valore.
Il valore complessivo della voce Rimanenze viene valutato dal Commissario in € 15.302.286,00,
come da tabella che segue:
Rimanenze valore concordatario rettifiche valore
Commissario
Materie prime 206.251 -48.473 157.778
Lavori in corso 1.016.541 -30.889 985.652
Lavori in corso – riserve 8.262.493 0 8.262.493
Aree 6.282.150 - 841.200 5.440.95027
Immobili finiti 419.993 35.420 455.413
Totale Rimanenze 16.187.428 - 885.142 15.302.286
Il tutto ulteriormente sintetizzato con la nota simbologia:
Situazione
Patrimoniale
rettificata
al 31.03.2013
€ 16.187.428
Valore confermato o
rettificato dal
Commissario
€ 15.302.286 28
CREDITI
STIMA DELLA SOCIETÁ 26 Il duplice conteggio viene ripreso anche nel capitolo conclusivo relativo ai riparti. 27 Stante l’incertezza segnalata, verrà considerata ai fini delle percentuali di riparto riportate nel par. “fattibilità e convenienza della proposta” anche il caso dell’abbattimento della stima, in relazione alle incertezze legate alla stipulazione della convenzione con il Comune di Calcinate. 28 Il valore tiene conto di quanto precisato nella nota che precede.
78
La voce crediti è composta da (i) crediti verso clienti, (ii) crediti tributari ed (iii) altri crediti di na-
tura residuale.
Crediti verso clienti
La voce contempla i crediti verso clienti per fatture emesse, da emettere, per trattenuta a garanzia
collaudo, nonché per gli effetti attivi presso banche, anche insoluti, il tutto per un saldo iscritto
nella situazione patrimoniale pari a complessivi € 11.768.434,00 di cui:
- € 4.146.915,00 per fatture emesse,
- € 157.080,00 per fatture da emettere,
- € 303.754,00 per trattenute a garanzia collaudo,
- € 7.169.067,00 per effetti attivi presso banche,
- € 264.803,00 per effetti insoluti,
il tutto al netto del fondo svalutazione crediti di € 273.185,00.
Ai fini concordatari, i saldi dei crediti verso clienti sono stati oggetto, da parte della Società, di
analisi svolte di concerto con l’Attestatore (con le verifiche riportate in nota29).
L’ammontare complessivo dei crediti è stato oggetto di svalutazioni e rettifiche da parte della De-
bitrice per complessivi € 2.993.601,00 rispetto al valore iscritto nella situazione al 31 Marzo 2013,
per i motivi riportati in nota30.
Sono stati inoltre svalutati, come già detto, € 176.978,00 di crediti verso la controllata PN 18 s.r.l.
I crediti verso clienti sono valutati dalla Debitrice, ai fini del piano, € 8.597.856,00.
Crediti tributari
Alla data di riferimento ammontavano a complessivi € 323.172,00 e sono confermati da Colosio
s.p.a. ai fini del piano.
29 Le operazioni di rettifica eseguite da Colosio s.p.a. sono così sintetizzabili: - identificazione delle posizioni in sofferenza o per le quali risultano già intraprese azioni giudiziali o stragiudiziali di recupero, con svalutazio-
ne, in ottica prudenziale, dei relativi ammontari; disamina analitica delle posizioni residue al fine di identificare ulteriori esigenze di rettifica; - individuazione di tutte le partite creditorie aperte nei confronti di soggetti titolari anche di contrapposta partita debitoria di fornitura con
rettifica in compensazione, sempre in via prudenziale, del relativo debito; - svalutazione dei saldi creditori ancora aperti nei confronti di soggetti per i quali è risultata accertata l’apertura di procedure concorsuali; - riduzione dei saldi contabili dei crediti verso clienti per fatture emesse o effetti attivi per un importo corrispondente alle fatture anticipate
presso banche che sono state incassate dalle medesime, con correlata riduzione dei corrispondenti debiti bancari correnti. 30 Quanto ad € 265.176,00, per identificazione delle posizioni in sofferenza o per le quali risultano già intraprese azioni giudiziali o stragiudiziali di recupero, per svalutazione dei saldi creditori ancora aperti nei confronti di soggetti per i quali è risultata accertata l’apertura di procedure concor-suali; quanto ad € 1.968.593., per individuazione di tutte le partite creditorie aperte nei confronti di soggetti titolari anche di contrapposta partita debitoria di fornitura con rettifica in compensazione, sempre in via prudenziale, del relativo debito; tra le suddette compensazioni si segnalano quelle effettuate nell’ambito della transazione con il cliente consorzio BRE.BE.MI già commentata di cui € 158.050,00 per supposti vizi e difetti stanziati in apposito fondo rischi del passivo ed € 1.263.414,00 per anticipazioni iscritte nella voce “Debiti per acconti” del passivo; quanto ad € 16.287,00, per riduzione dei saldi contabili dei crediti verso clienti per fatture emesse o effetti attivi per un importo corrispondente alle fatture an-ticipate presso banche che sono state incassate dalle medesime con correlata riduzione dei corrispondenti debiti bancari correnti; quanto ad € 343.545,00, per svalutazione dei crediti per fatture emesse nei confronti della partecipata P.N. 18 s.r.l. a seguito delle valutazioni effettuate in sede di valorizzazione della partecipazione, come già illustrato; quanto ad € 400.000,00, per stanziamento di un ulteriore fondo di svalutazione calcolato forfettariamente nella misura del 10% circa dei saldi residui di tutti i crediti non ancora incassati alla data di stesura della relazione.
79
Altri crediti
Trattasi di crediti di varia tipologia iscritti nella situazione di riferimento per complessivi €
473.110,00, dettagliati da Colosio s.p.a. nella proposta. Trattasi principalmente di crediti per rim-
borso carbon tax, crediti per note di accredito da ricevere, depositi cauzionali, crediti da piani di
riparto di società cessate e crediti verso Enti previdenziali.
Ai fini del piano concordatario i suddetti crediti sono stati oggetto delle rettifiche riportate in no-
ta31 e la voce è stimata da Colosio s.p.a. € 433.444,00.
La tabella che segue sintetizza i crediti, come valutati da Colosio s.p.a.:
Crediti 31.03.2013 rettifiche valore
concordatario
Crediti vs. clienti 11.768.434 -3.170.578 8.597.856
Crediti tributari 323.172 0 323.172
Altri crediti 473.110 -39.666 433.444
Totale Crediti 12.564.716 -3.210.244 9.354.471
STIMA DEL COMMISSARIO
Crediti verso clienti
Il Commissario ha verificato:
- la correttezza delle appostazioni contabili di cui alla situazione al 31.03.2013 mediante verifi-
che a campione delle schede contabili,
- la rispondenza, mediante verifiche a campione, dei saldi contabili riportati dalla Debitrice alle
risultanze della procedura di circolarizzazione effettuata dall’Attestatore, verificando anche la
documentazione nel possesso di quest’ultimo,
- le singole posizioni creditorie in essere al 31.12.2013, con riconciliazione di tutti i crediti esi-
stenti alla data del 31.03.2013 con le movimentazioni sino alla fine dell’esercizio.
A seguito delle analisi effettuate è stato possibile verificare gli incassi e tutte le posizioni scadute. I
crediti di dubbia esigibilità sono stati inoltre vagliati in base alla documentazione e raccogliendo
informative presso i legali della Società.
Vengono di seguito riportati i commenti e le ragioni delle svalutazioni apportate dal Commissario
per singoli crediti:
- Consorzio Insediamenti Treviolo: al netto delle compensazioni l’importo iscritto nel piano è
pari a € 1.022.624,00. Il debitore non ha però corrisposto l’importo dovuto a fronte di decre-
31 Quanto ad € 31.474,00, per identificazione delle posizioni di dubbia recuperabilità che sono state oggetto di svalutazione; quanto ad € 8.192,00, per individuazione di tutte le partite creditorie aperte nei confronti di soggetti titolari anche di contrapposta partita debitoria (fornitori) operando-ne, sempre in via prudenziale, la conseguente rettifica in compensazione del relativo debito.
80
to ingiuntivo provvisoriamente esecutivo e, da visura catastale, risultano iscritte ipoteche di
primo e secondo grado. Si svaluta prudenzialmente il credito del 50%,
- Parrocchia San Vittore di Terno d’Isola: il credito di € 415.058,00 è contestato dalla debitrice
sotto più profili per circa € 50.000,00 – 60.000,00. Sono in corso tra le parti contatti per valu-
tare una transazione. Il credito viene svalutato del 15%, tenuto conto che non vi è un pro-
blema di solvibilità del debitore e dell’importo in discussione,
- Consorzio Artigiani Treviolo: il credito di € 156.400,00 non è stato rimborsato nonostante
l’intervento del legale e, in base a visura camerale, il Consorzio è stato posto in liquidazione. Il
credito viene integralmente svalutato,
- GC Costruzioni: il credito di € 38.477,00 non è stato rimborsato nonostante l’intervento del
legale e viene svalutato nella misura del 50%.
La svalutazione ammonta complessivamente a € 749.209,26,00, dalla quale va dedotto il fondo
stanziato nel piano per svalutazioni crediti di € 368.042,00, con conseguente riduzione dell’attivo
di € 381.168,00.
Infine, il Commissario ha effettuato l’analisi dei crediti commerciali sorti nel periodo post
31.03.2013 al fine di valutare l’esistenza, o meno, di perdite o svalutazioni potenziali, influenti sul
risultato del cd. esercizio provvisorio.
Questa verifica non ha fatto emergere ulteriori partite da svalutare, ma occorre dare conto del ri-
levante credito maturato nei confronti di ArcoTeem: in merito, alla data di stesura della presente
relazione è stato constatato il rientro integrale del debitore sulle posizioni che erano aperte al 31
Marzo 2013, ma ciò ha comportato un ritardo sulle nuove posizioni. Al 28 Febbraio 2014 è sca-
duto un debito per circa € 1,8 milioni, mentre verrà a scadenza l’importo di circa € 1,6 milioni.
Constatata l’insussistenza di contestazioni in base a informativa dei professionisti che monitorano
la posizione e tenuto conto del graduale riallineamento dei pagamenti, non si ritiene di svalutare il
credito.
Per quanto sopra esposto, la voce crediti verso clienti viene considerata dal Commissario per €
8.393.665,00, appostando ulteriori fondi di svalutazione per € 381.168,00.
Crediti tributari
I crediti tributari sono stati verificati dal Commissario mediante l’analisi della documentazione di
corredo e, verificata la rispondenza, viene confermato il dato di € 323.172,00.
Altri crediti
Gli altri crediti sono relativi principalmente a poste attive per rimborso carbon tax e crediti verso
Enti previdenziali per CIG dipendenti.
81
Il Commissario ha vagliato la documentazione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane in sede di li-
quidazione del credito per rimborso carbon tax nel corso del mese di Ottobre 2013 e l’utilizzo del
credito per l’altra posta attiva.
A seguito delle analisi, dunque, la voce crediti verso altri, iscritta dalla Società nel piano concorda-
tario per € 433.444,00, è confermata dal Commissario.
La tabella che segue sintetizza il valore della voce Crediti, come rettificata dal Commissario:
Crediti valore concordatario rettifiche valore
Commissario
Crediti vs. clienti 8.597.856 - 381.168 8.393.665
Crediti tributari 323.172 0 323.172
Altri crediti 433.444 0 433.444
Totale Crediti 9.354.471 - 204.190 9.150.281
Il tutto ulteriormente sintetizzato con la nota simbologia:
Situazione
Patrimoniale
rettificata
al 31.03.2013
€ 9.354.471
Valore confermato o
rettificato dal
Commissario
€ 9.150.281
DISPONIBILITÁ LIQUIDE
STIMA DELLA SOCIETÁ
Il saldo contabile alla data di riferimento risultava di € 441.283,00, di cui:
(i) € 939,00 rappresentato dall’effettiva giacenza di cassa,
(ii) € 390.000,00 dalla cassa assegni,
(iii) € 697,00 dal credito per carta prepagata,
(iv) € 49.646,00 dai saldi attivi di conto corrente bancario.
La Società ha precisato che, ai fini del piano, non ha considerato i saldi attivi di conto corrente
accesi nei confronti di banche anche con saldi passivi, con riduzione del credito di € 28.766,00.
Il valore complessivo della voce Disponibilità Liquide è la seguente:
Disponibilità liquide 31.03.2013 rettifiche valore con-cordatario
depositi bancari 49.646 0 49.646
Cassa 391.637 0 391.637
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Totale Disponibilità liquide 441.283 0 441.283
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario, verificata la documentazione bancaria (e gli assegni depositati in cassa al
31.03.2013, successivamente versati in c/c), conferma il valore di € 441.283,00.
Situazione
Patrimoniale
rettificata
al 31.03.2013
€ 441.283
Valore confermato o
rettificato dal
Commissario
€ 441.283
RATEI E RISCONTI ATTIVI
STIMA DELLA SOCIETÁ
Risultano iscritti nella situazione per € 258.917,00.
Trattandosi di partire di natura prettamente contabile, necessarie per garantire il rispetto del prin-
cipio della competenza economica, la Società ai fini del piano ha azzerato i relativi saldi.
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario conferma l’azzeramento della voce.
Situazione
Patrimoniale
rettificata
al 31.03.2013
ZERO
Valore confermato o
rettificato dal
Commissario
ZERO
***
83
L’attivo del piano, come rettificato dal Commissario, è sintetizzato come segue:
Stato Patrimoniale Attivo Valore
Concordatario stimato Rettifiche Commissario
Valore Commissa-
rio
Immobilizzazioni:
Immobilizzazioni immateriali 100.000 - 100.000 0 Immobilizzazioni materiali 6.566.176 - 91.686 6.474.490 Immobilizzazioni in leasing 3.010.377 619.559 3.629.936 Immobilizzazioni finanziarie 11.055.336 - 267.162 10.788.174
Totale immobilizzazioni 20.731.889 160.711 20.892.600
Attivo circolante
Rimanenze 16.187.428 - 885.142 15.302.286 Crediti 9.354.471 - 204.190 9.150.281 Disponibilità liquide 441.283 0 441.283
Totale attivo circolante 25.983.182 - 1.089.332 24.893.850
Ratei e risconti attivi 0 0 0
TOTALE ATTIVO 46.715.071 - 928.621 45.786.450
3. Passivo concordatario valutato dalla Società e rettificato dal Commissario Giudiziale
Per quanto riguarda il passivo, le poste vengono commentate dal Commissario evidenziando:
- il “valore contabile” di partenza di cui alla situazione contabile al 31 Marzo 2013, come retti-
ficato da Colosio s.p.a. ai fini del Piano;
- il “valore rettificato” dal Commissario Giudiziale;
- se il pagamento, secondo il Commissario Giudiziale, avviene al 100% in ragione del rango
di prededuzione, privilegio o per altra causa o al chirografo,
utilizzando la seguente simbologia:
valore
da piano al
31.03.2013
_________
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
__________
pagamento al
100%
__________
pagamento
chirografo
__________
84
FONDI RISCHI ED ONERI
STIMA DELLA SOCIETÁ
Il fondo rischi ed oneri è stato iscritto nella situazione di riferimento per € 1.004.146,00 ed è così
composto:
a) € 103.640,00 per sanzioni ed interessi su debiti fiscali scaduti,
b) € 158.505,00 per rischio danni richiesti da clienti,
c) € 742.000,00 per rischio svalutazione crediti verso partecipate.
Ai fini del piano, la Società ha apportato le seguenti rettifiche come segue.
a)Fondo rischi per sanzioni, interessi ed altri oneri su debiti fiscali scaduti
Il fondo rischi per sanzioni ed interessi su debiti fiscali scaduti si riferisce allo stanziamento effet-
tuato nella situazione di riferimento per sanzioni ed interessi:
- per ritardato versamento dell’iva a debito dei mesi di Marzo 2012 (€ 350.000,00), Aprile 2012
(€ 300.000,00) ed Agosto 2012 (€ 127.812,00),
- per ritardato versamento delle ritenute operate sui redditi di lavoro dipendente del mese di
Febbraio 2013 pagati a Marzo 2013 (€ 80.921,00),
- per ritardato versamento delle ritenute operate su redditi di lavoro autonomo corrisposti nel
mese di Marzo 2013 (€ 11.882,00),
debiti tutti che trovano collocazione nella voce “Debiti tributari”.
La Società ha provveduto a stanziare nella situazione di riferimento le sanzioni attese del 10%
nell’ipotesi di poter provvedere al pagamento di quanto richiesto con sanzione ridotta ad 1/3 al
ricevimento della comunicazione di irregolarità da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Ai fini del piano concordatario, Colosio s.p.a. ha poi integrato la posta considerando le sanzioni
piene al 30% e stanziando la relativa differenza nell’incertezza di poter provvedere al pagamento
di quanto richiesto dall’Agenzia delle Entrate nel termine di 30 giorni dal ricevimento della co-
municazione di irregolarità (che consente di ridurre ad 1/3 le sanzioni dovute).
Oltre all’integrazione delle sanzioni, nel piano sono stati stanziati anche gli aggi esattoriali dell’8%
dell’eventuale cartella di pagamento notificata in caso di omesso o incapiente pagamento
dell’avviso di irregolarità e gli interessi calcolati in ragione del 3,5% fino al 31 Marzo 2013, per un
aggravio complessivo di tale stanziamento di € 272.729,00.
Nel fondo in commento è stato inoltre stanziato l’importo di € 4.597,00 pari alle sanzioni attese
sul ritardato versamento dell’Imposta Municipale sugli Immobili (IMU) relativa al primo trimestre
2013.
85
Il valore finale inserito nel piano concordatario dalla Società ammonta a complessivi €
380.966,00, di cui € 289.095,00 (sanzioni ed interessi), collocati al rango privilegiato, ed €
91.871,00 (gli aggi di riscossione) al rango chirografario.
Gli interessi in corso di maturazione dal 1 Aprile 2013 (o dal 17 Giugno 2013 per l’IMU omessa)
sono stati stimati nell’apposita voce “Fondo per interessi su debiti privilegiati”.
b)Fondo rischi per danni richiesti da clienti
Il fondo rischi per danni verso clienti risulta iscritto nella situazione di riferimento per €
158.505,00 e si riferisce alla richiesta di danni avanzata dal consorzio BRE.BE.MI nell’ambito del-
la transazione perfezionata il 17 Maggio 2013.
L’importo è stato portato in compensazione con il credito vantato nei confronti del cliente
BRE.BE.MI. e quindi la posta è azzerata da Colosio s.p.a.-
Ulteriori fondi rischi per danni sono appostati nel “Fondo spese procedura e rischi”.
c)Fondo rischi per svalutazione crediti verso partecipate
Nel fondo figura la svalutazione del credito per finanziamenti erogati alla società Immobiliare
P.N. 18, come è già noto.
Il valore finale della voce Fondi per rischi ed oneri è dunque valutato da Colosio s.p.a. in €
380.966,00, collocato per € 289.095,00 al privilegio e per € 91.871,00 al chirografo, come da pro-
spetto che segue:
Fondo rischi e oneri 31.03.2013 rettifiche valore con -cordatario
Fondi per oneri su debiti fiscali scaduti 103.640 277.326 380.966 Altri fondi 900.506 -900.506 0
Totale Fondo rischi ed oneri 1.004.146 -623.180 380.966
Fondo rischi e oneri privilegiato chirografario totale Fondi per oneri su debiti fiscali scaduti 289.095 91.871 380.966 Altri fondi 0 0 0
Totale Fondo rischi ed oneri 289.095 91.871 380.966
STIMA DEL COMMISSARIO
a)Fondo rischi per sanzioni, interessi ed altri oneri su debiti fiscali scaduti
Il Commissario ha appurato i seguenti recenti accadimenti.
In data 3 Dicembre 2013 l’Agenzia delle Entrate ha notificato alla Società, relativamente al perio-
do d’imposta 2012, avviso di liquidazione prot. 2013/155089 per omesso versamento di debiti
IVA. Detto avviso, annullato su richiesta della Società per errato conteggio di interessi, è stato so-
stituito con nuovo avviso, notificato in data 11 Dicembre 2013.
86
Nelle more dei 30 giorni concessi per il pagamento di quanto richiesto dal predetto secondo avvi-
so, è stato notificato in data 3 Gennaio 2014 da parte di Equitalia Nord s.p.a. atto di richiesta di
ammissione al passivo alla procedura concordataria, sulla base di quanto richiesto con il primo
avviso di liquidazione, con sanzioni conteggiate nella misura del 30%.
La Società, tuttavia, in data 7 Gennaio 2014 (in seguito a richiesta di autorizzazione agli organi
della procedura, concessa in data 27 Dicembre 2013) ha provveduto ad effettuare il pagamento
della prima rata conseguente al corretto avviso di liquidazione acquisendo così, secondo la vigen-
te normativa, il diritto (condizionato comunque al corretto adempimento dei successivi versa-
menti) a corrispondere le sanzioni nella misura ridotta del 10% ed evitare la corresponsione degli
aggi di riscossione.
La Società ha pertanto formulato richiesta di intervento in “autotutela”, sia verso Equitalia sia
verso l’Agenzia delle Entrate, ma al momento non è ancora pervenuto lo sgravio integrale del ci-
tato provvedimento dell’agente della riscossione.
Visti gli accadimenti sopra descritti il Commissario Giudiziale, nonostante ritenga ragionevole
ipotizzare una soluzione positiva della richiesta di annullamento del provvedimento amministrati-
vo emesso da Equitalia, in via prudenziale conferma l’importo del fondo rischi per sanzioni ed
interessi su debiti fiscali scaduti stanziato dalla Società nel piano concordatario per € 380.966,00,
di cui € 289.095,00 (sanzioni ed interessi) collocati al rango privilegiato ed € 91.871,00 (gli aggi di
riscossione) al rango chirografario, tenuto altresì conto che il regime di favore relativo al paga-
mento di sanzioni in misura ridotta (10% anziché 30%) – che unitamente al mancato addebito
degli aggi di riscossione porterebbe a “liberare” fondi accantonati per € 290.449,00 – non viene
acquisito in via definitiva con il pagamento della sola prima rata, ma dipende dal corretto adem-
pimento anche del versamento delle rate successive.
b)Fondo rischi per danni richiesti da clienti
Il Commissario concorda con l’azzeramento di tale posta in quanto già oggetto di valutazione nel-
la relativa voce dell’attivo.
c)Fondo rischi per svalutazione crediti verso partecipate
Il Commissario concorda con l’azzeramento di tale posta per le ragioni più volte spiegate.
Il Commissario, pertanto, nonostante eventuali potenziali riduzioni della voce, conferma le valu-
tazioni già compiute dalla Società, come segue.
valore
da piano al
31.03.2013
€ 380.966
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
€ 380.966
pagamento al
100%
€ 289.095
pagamento
chirografo
€ 91.871
87
FONDO TFR
STIMA DELLA SOCIETÁ
Colosio s.p.a., occupando in media più di 50 dipendenti, versa alle gestioni separate (se il dipen-
dente ne ha fatto richiesta) o all’Inps l’ammontare del TFR dei dipendenti maturato ed ha esposto
ai fini del piano l’importo maturato al netto dei versamenti agli enti preposti.
L’importo contabile, pari a complessivi € 471.810,00, si riferisce per € 425.560,00 al credito matu-
rato dai dipendenti della società per Trattamento di Fine rapporto (€ 1.558.132,00 al lordo delle
quote destinate a fondo tesoreria Inps per € 1.132.572,00) e per € 46.250,00 al credito maturato
dai componenti del consiglio di amministrazione per trattamento di fine mandato, valori tutti
confermati ai fini del piano, come da tabella che segue:
Fondo trattamento di fine rapporto 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Fondo tratt.to di fine rapporto dipendenti 425.560 0 425.560
Fondo tratt.to di fine mandato amminist.ri 46.250 0 46.250
Totale Fondo trattamento di fine rapporto 471.810 0 471.810 0
Fondo trattamento di fine rapporto privilegiato chirografario totale
Fondo tratt.to di fine rapporto dipendenti 425.560 425.560
Fondo tratt.to di fine mandato amministratori 0 46.250 46.250
Totale Fondo trattamento di fine rapporto 425.560 46.250 471.810
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha riscontrato il dato anche mediante conferma del Consulente del lavoro della
Società per quanto riguarda l’importo del TFR, riconciliando il dato del trattamento di fine man-
dato accantonato in favore degli amministratori con quanto risultante in contabilità e nella docu-
mentazione societaria.
valore
da piano al
31.03.2013
€ 471.810
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
€ 471.810
pagamento al
100%
€ 425.560
pagamento
chirografo
€ 46.250
DEBITI VERSO BANCHE
STIMA DELLA SOCIETÁ
In tale voce Colosio s.p.a. ha incluso sia i debiti maturati verso gli istituti di credito per rapporti
relativi ad affidamenti e linee di anticipo/smobilizzo crediti, sia il debito residuo in linea capitale
per i finanziamenti erogati alla Società.
88
Secondo le risultanze della situazione contabile i debiti ammontano complessivamente ad €
20.159.557,00 e sono composti per € 16.469.065,00 da debiti bancari correnti e per € 3.690.492,00
da debiti bancari di finanziamento, comprendendo in questi ultimi i conti correnti per aperture di
credito ipotecarie.
Debiti bancari correnti
Per quanto concerne i debiti bancari correnti, Colosio s.p.a. ha portato in compensazione le fattu-
re anticipate presso banche, con riduzione dei debiti bancari per € 16.286,00.
Sono stati altresì computati a deconto delle poste debitorie i saldi dei rapporti di conto corrente
attivi risultanti alla data del 31 Marzo 2013 per complessivi € 28.766,00 in presenza di corrispon-
denti saldi di conto corrente passivo nei confronti della medesima banca.
Per effetto delle rettifiche operate, i debiti bancari correnti ammontano a € 16.452.779,00 intera-
mente al chirografo.
Debiti bancari di finanziamento
I debiti di finanziamento sono rappresentati da:
- mutuo ipotecario di originari € 1.500.000,00 stipulato in data 3 Novembre 2003 con la Banca
Intesa Mediocredito s.p.a., con garanzia di € 2.650.000,00 sugli immobili di proprietà della Società
siti in Comune di Seriate, via Cà Bertoncina n. 27; il debito residuo al 31 Marzo 2013 è pari ad €
281.250,00, con rango privilegiato,
- mutuo ipotecario di originari € 3.600.000,00 stipulato in data 13 Giugno 2003 con Mediocredito
s.p.a. (gruppo Banca Intesa), con garanzia di € 6.300.000,00 sui terreni di proprietà della Società
siti in Comune di Calcinate; il debito residuo al 31 Marzo 2013 è pari ad € 257.142,00 al privile-
gio,
- mutuo ipotecario accollato a seguito di acquisto di unità immobiliare in Romano di Lombardia,
originariamente stipulato dal cedente in data 1 Agosto 2007 con la Banca Popolare di Milano, con
garanzia di € 126.000,00; il debito residuo al 31 Marzo 2013 è pari ad € 58.710,00 al privilegio,
- apertura di credito in conto corrente ipotecario n.90002 fino all’importo di € 3.000.000, accesa
in data 22 Dicembre 2005 con la Banca Popolare di Sondrio, con garanzia di € 5.100.000,00 sui
terreni di proprietà della Società siti in Comune di Calcinate, con saldo al 31 Marzo 2013 pari ad €
506.779,00 al privilegio,
- apertura di credito in conto corrente ipotecario n. 90012 fino all’importo di € 2.200.000,00 acce-
sa in data 24 Aprile 2009 con la Banca Popolare di Sondrio, con garanzia di € 3.740.000,00 sul
capannone di proprietà in Seriate (BG), saldo al 31 Marzo 2013 pari ad € 1.013.836,00, al privile-
gio,
89
- Mutuo chirografario n. 002 00000283 acceso in data 28 Giugno 2012 con Banca Galileo s.p.a.,
importo originario € 1.000.000,00; il debito residuo al 31 Marzo 2013 è pari a € 678.456,00, di na-
tura chirografaria,
- Mutuo chirografario n. 613060075382 acceso in data 13 Giugno 2008 con Banca Intesa San
Paolo, importo originario € 80.000,00; il debito residuo al 31 Marzo 2013 è pari a € 8.889,00, di
natura chirografaria,
- Mutuo chirografario n. 367060412414 acceso in data 22 Dicembre 2008 con Banca Intesa San
Paolo, importo originario € 1.000.000,00; il debito residuo al 31 Marzo 2013 è pari ad €
388.889,00, di natura chirografaria,
- Mutuo chirografario n. 0367060705378 acceso in data 14 Aprile 2010 con Banca Intesa San
Paolo, importo originario € 128.000,00; il debito residuo al 31 Marzo 2013 è pari a € 97.684,00, di
natura chirografaria,
- Mutuo chirografario n. 60585334 acceso in data 28 Settembre 2009 con Banca Intesa San Paolo,
importo originario € 156.000,00; il debito residuo al 31 Marzo 2013 è pari ad € 52.000,00, di natu-
ra chirografaria,
- Mutuo chirografario n. 176/01044599 acceso in data 24 Maggio 2010 con Banca Popolare di
Sondrio, importo originario € 500.000,00; il debito residuo al 31 Marzo 2013 è pari a € 43.053,00,
di natura chirografaria,
- Mutuo chirografario n. 00375881 acceso in data 23 Novembre 2010 con Banca Popolare di
Bergamo, importo originario € 105.000,00; il debito residuo al 31 Marzo 2013 è pari a €
78.750,00, di natura chirografaria,
- Mutuo chirografario n. 4782617 acceso in data 30 Luglio 2010 con Banca Popolare di Vicenza,
importo originario € 500.000,00; il debito residuo al 31 Marzo 2013 è pari a € 225.054,00, di natu-
ra chirografaria.
Deriva un ammontare concordatario dei debiti bancari da finanziamento complessivamente pari
ad € 3.690.492,00, di cui:
- € 2.117.716,00, con rango privilegiato,
- € 1.572.776,00, con rango chirografario.
Per quanto sopresposto, il valore della voce Debiti Verso Banche è pari ad € 20.143.271,00, di cui
€ 2.117.716,00 al privilegio ed € 18.025.555,00 al chirografo, come da prospetto che segue:
Debiti vs. banche 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Conti correnti passivi 16.469.065 -16.286 16.452.779
Mutui e c/c ipotecari 2.117.716 0 2.117.716
Finanziamenti chirografari 1.572.776 0 1.572.776
90
Totale Debiti vs. banche 20.159.557 -16.286 20.143.271
0
Debiti vs. banche privilegiato chirografario totale
Conti correnti passivi 0 16.452.779 16.452.779
Mutui e c/c ipotecari 2.117.716 0 2.117.716
Finanziamenti chirografari 1.572.776 1.572.776
Totale Debiti vs. banche 2.117.716 18.025.555 20.143.271
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha effettuato la circolarizzazione, constatando alcune minimali differenze rispetto
ai dati indicati dalla Società, anche per effetto del lieve scostamento tra la data di riferimento della
situazione patrimoniale (31.03.2013) e la data di cristallizzazione e così della circolarizzazione
(03.04.2013).
Dall’esame dei contratti risulta confermato il privilegio, nei termini indicati dalla Debitrice.
I debiti bancari sono così complessivamente suddivisi dal Commissario:
- debiti verso banche al chirografo: € 17.954.047,00,
- debiti verso banche al privilegio: € 2.118.524,00.
valore
da piano al
31.03.2013
€ 20.143.271
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
€ 20.072.571
pagamento al
100%
€ 2.118.524
pagamento
chirografo
€ 17.954.047
DEBITI VERSO SOCIETÁ DI LEASING
STIMA DELLA SOCIETÁ
La Debitrice ha allocato, ai fini della quantificazione del passivo concordatario, gli importi relativi
ai debiti residui alla data del 31 Marzo 2013 verso le società di leasing, complessivamente di €
1.940.566,00, interamente collocati al rango prededucibile.
La Debitrice ha specificato che, ad eccezione di due contratti (Unicredit Leasing S.p.a. n. LO
0340284 del 4 Agosto 2011 e n. VS 1331270 del 10 Maggio 2011), peraltro per importi assoluta-
mente marginali, il valore stimato dal Perito della Società risulta superiore rispetto alla sommato-
ria dei canoni e dei diritti di riscatto a scadere.
Il valore della voce Debiti verso società di leasing è valutato dalla Società in € 1.940.566,00 in pre-
deduzione, così suddiviso:
91
Debiti vs. società di leasing 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Debiti vs. società leasing - capannone 0 1.653.508 1.653.508
Debiti vs. società leasing - altri beni 0 287.058 287.058
Totale Debiti vs. società di leasing 0 1.940.566 1.940.566
Debiti vs. società di leasing prededuzione chirografario totale
Debiti vs. società leasing - capannone 1.653.508 0 1.653.508
Debiti vs. società leasing - altri beni 287.058 0 287.058
Totale Debiti vs. società di leasing 1.940.566 0 1.940.566
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha esaminato i singoli contratti di leasing e, mediante verifiche a campione, ha ve-
rificato altresì la correttezza delle suindicate appostazioni.
All’esito, viene confermato il dato proposto dalla Società.
valore
da piano al
31.03.2013
€ 1.940.566
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
€ 1.940.566
pagamento al
100%
€ 1.940.566
pagamento
chirografo
ZERO
DEBITI PER ACCONTI
STIMA DELLA SOCIETÁ
Al 31 Marzo 2013 la voce ammonta ad € 1.731.237,00 ed è composta da acconti erogati da clienti.
Detta posta, come già segnalato in sede di commento della voce Rimanenze e della voce Crediti
verso clienti, è stata ridotta per un importo pari alle posizioni di credito (complessivi €
1.731.237,00) e dunque azzerata.
Acconti 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Acconti ed anticipi da clienti 1.731.237 -1.731.237 0
Totale Acconti 1.731.237 -1.731.237 0
92
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario concorda.
valore
da piano al
31.03.2013
ZERO
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
ZERO
pagamento al
100%
ZERO
pagamento
chirografo
ZERO
DEBITI VERSO FORNITORI
STIMA DELLA SOCIETÁ
La voce contempla i debiti verso fornitori per fatture ricevute e per fatture da ricevere per com-
plessivi € 15.754.481,00 al 31 Marzo 2013, di cui:
- € 15.054.737,00, per fatture ricevute,
- € 514.171,00, per fatture da ricevere,
- € 185.573,00, per trattenute a garanzia collaudo.
Ai fini del piano, Colosio s.p.a. ha compensato un controdebito di complessivi € 198.361,00, con
aumento dell’importo delle fatture da ricevere per € 179.971,00 per attività svolta successivamen-
te, ivi compresi i compensi per le attività in corso dei legali della società, e azzeramento pruden-
ziale di crediti iscritti nelle schede fornitori per € 14.334,00.
In sintesi, per effetto delle sopra viste rettifiche, l’importo dei debiti verso fornitori ammonta ad €
15.750.425,00, di cui:
- € 1.984.219,00, al rango privilegiato,
- € 13.766.206,00, al rango chirografario.
Debiti verso fornitori 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Debiti vs. fornitori 15.754.481 -4.056 15.750.425
Totale Debiti verso fornitori 15.754.481 -4.056 15.750.425
Debiti verso fornitori privilegiato chirografario totale
Debiti vs. fornitori 1.984.219 13.766.206 15.750.425
Totale Debiti verso fornitori 1.984.219 13.766.206 15.750.425
93
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha effettuato la circolarizzazione, constatando alcune minimali differenze rispetto
ai dati indicati dalla Società anche per effetto della diversa data di riferimento tra la situazione pa-
trimoniale (31.03.2013) e la data di cristallizzazione e circolarizzazione (3.04.2013).
Dall’esame dei contratti e/o in base all’iscrizione all’albo delle imprese artigiane e del fatto che la
fornitura di prodotto petrolifero implica il privilegio su una parte del credito, risulta aumentato il
privilegio di circa € 400.000 rispetto a quanto indicato dalla Debitrice.
Il Commissario ha utilizzato e verificato ai fini del rango i seguenti criteri:
- collocazione al privilegio dell’attività di lavoro autonomo ex art. 2751-bis n. 2 cod.civ,
- collocazione al privilegio dei debiti per attività svolta da impresa in forma individuale o da so-
cietà di persone (fatta eccezione per i soggetti che per natura o dimensione dell’attività esercitata
non risultano riconducibili al novero delle imprese artigiane) ex art. 2751-bis n. 5 cod.civ. (artigia-
ni),
- collocazione al privilegio dei soggetti da ricondurre all’impresa artigiana,
- collocazione al privilegio degli ulteriori debiti riscontrati con assistenza della prelazione di cui
all’art. 2751-bis n. 5 cod.civ. (cooperative e loro consorzi),
- collocazione al privilegio degli ulteriori debiti riscontrati con assistenza della prelazione di cui
all’art. 16 D.lgs. 504/95 (accise per i rivenditori di carburanti).
In particolare, per citare solo i casi più rilevanti, sono stati collocati al privilegio i seguenti credito-
ri considerati dalla Debitrice al chirografo:
- Av. Carpenteria s.r.l. a socio unico per l’importo di € 89.124,46,00 e Zendra Severino s.r.l. per
l’importo di € 125.256,47,00 sulla base della qualifica di artigiano risultante dalla documentazione
allegata alle dichiarazioni di credito delle società,
- Capricorno s.p.a. e Q8 Quaser s.r.l. per l’importo delle accise sulla fornitura di carburante rispet-
tivamente per € 276.659,39,00 e per € 64.196,50,00.
Di qui la rettifica che segue.
valore
da piano al
31.03.2013
€ 15.750.425
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
€ 16.025.085
pagamento al
100%
€ 2.388.278
pagamento
chirografo
€ 13.636.807
94
DEBITI VERSO DIPENDENTI E ASSIMILATI
STIMA DELLA SOCIETÁ
La voce contempla i debiti verso dipendenti e assimilati per un ammontare pari a € 323.113,00, di
cui:
- € 290.489,00, per retribuzioni dei dipendenti,
- € 28.721,00, per compensi a collaboratori,
- € 3.191,00, per trattenute di 1/5 dello stipendio.
Colosio s.p.a. colloca al rango privilegiato i debiti verso dipendenti ed al rango chirografario i de-
biti verso collaboratori.
La voce debiti dipendenti ed assimilati viene valutata € 323.113,00 e collocata in rango privilegiato
per € 294.392,00 ed in rango chirografario per € 28.721,00.
Debiti verso dipendenti 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Debiti vs. dipendenti 323.113 0 323.113
Totale Debiti verso dipendenti 323.113 0 323.113
Debiti verso dipendenti privilegiato chirografario totale
Debiti vs. dipendenti 294.392 28.721 323.113
Totale Debiti verso dipendenti 294.392 28.721 323.113
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha verificato i dati con il Consulente del lavoro, riscontrando differenze non si-
gnificative.
valore
da piano al
31.03.2013
€ 323.113
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
€ 323.113
pagamento al
100%
€ 294.392
pagamento
chirografo
€ 28.721
95
DEBITI TRIBUTARI
STIMA DELLA SOCIETÁ
Tale voce accoglie debiti per IVA e ritenute maturati alla data del 31 Marzo 2013 per complessivi
€ 1.013.368,00, tra i quali scaduti per mensilità IVA a debito, ritenute su redditi da lavoro dipen-
dente ed autonomo e per Imposta Municipale sugli immobili.
Con riferimento a quest’ultima voce, la Società precisa che il debito maturato nel primo trimestre,
pari ad € 15.323,00 non risultava stanziato nella situazione di riferimento e pertanto ha proceduto
ad integrare l’ammontare complessivo della voce in esame.
La posta è collocata interamente al rango privilegiato.
Debiti tributari 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Debiti tributari 1.013.368 15.323 1.028.691
Totale Debiti tributari 1.013.368 15.323 1.028.691
Debiti tributari privilegiato chirografario totale
Debiti tributari 1.028.691 0 1.028.691
Totale Debiti tributari 1.028.691 0 1.028.691
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario, dopo aver effettuato le necessarie verifiche sulla documentazione contabile e tri-
butaria (dichiarativi fiscali, versamenti mod. F24, comunicazioni pervenute dall’Agenzia delle En-
trate e da Equitalia, ecc.) e avendo riscontrato dagli avvisi di liquidazione e dalle cartelle Equitalia
i medesimi importi a debito verso l’Erario, conferma il dato esposto dalla Società.
Si vedano sul punto anche i commenti alla precedente voce “Fondo rischi per sanzioni, interessi
ed altri oneri su debiti fiscali scaduti”.
valore
da piano al
31.03.2013
€ 1.028.691
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
€ 1.028.691
pagamento al
100%
€ 1.028.691
pagamento
chirografo
ZERO
96
DEBITI VS. ISTITUTI PREVIDENZIALI
STIMA DELLA SOCIETÁ
Alla data di riferimento Colosio s.p.a. rileva debiti per complessivi € 578.465,00, rappresentati dai
debiti al 31 Marzo 2013 verso INPS, Cassa Edile, INAIL ed altri Enti di previdenza.
Tale posta è stata integrata delle sanzioni attese sui debiti scaduti e non ancora versati e/o regola-
rizzati, per complessivi € 10.703,00, per un importo finale di € 589.168,00, interamente al privile-
gio.
Debiti verso istituti di prev. sociale 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Debiti vs. istituti di previdenza sociale 578.465 10.703 589.168
Totale Debiti verso istituti di prev. sociale 578.465 10.703 589.168
Debiti verso istituti di prev. sociale privilegiato chirografario totale
Debiti vs. istituti di previdenza sociale 589.168 0 589.168
Totale Debiti verso istituti di prev. sociale 589.168 0 589.168
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha verificato il dato contabile e appurato la rispondenza presso il Consulente del
lavoro e conferma l’importo e il rango.
valore
da piano al
31.03.2013
€ 589.168
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
€ 589.168
pagamento al
100%
€ 589.168
pagamento
chirografo
ZERO
DEBITI VERSO ALTRI
STIMA DELLA SOCIETÁ
Tale voce accoglie debiti residuali di varia natura per un importo complessivo di € 366.762,00 e
precisamente:
- debiti verso clienti per note di accredito emesse e da emettere per € 87.210,00,
- debiti verso Collegio sindacale per € 35.100,00,
- debiti verso la controllata Immobiliare PN 18 per € 52.733,00,
- debiti per premi assicurativi per € 153.213,00,
- debiti per interessi maturati al 31 Marzo 2013 su mutui per € 4.095,00,
97
- altri debiti di natura residuale per € 34.411,00.
Ai fini del piano, Colosio s.p.a. ha compensato i debiti verso clienti (come già rilevato nella relati-
va voce) per € 86.634,00, con valore finale di € 280.128,00.
Colosio s.p.a., con riferimento ai debiti per premi assicurativi, specifica che essi riguardano som-
me per premi anticipati per l’annualità in corso alla data del 31 Marzo 2013 e che la quota parte di
tali premi afferente periodi successivi alla data di riferimento, pari ad € 93.930,00, è stata conside-
rata in prededuzione.
Colosio s.p.a. colloca quindi al rango privilegiato € 88.641,00, al chirografo € 97.557,00 ed in pre-
deduzione € 93.930,00, il tutto come segue:
Altri debiti 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
altri debiti 366.762 -86.634 280.128
Totale Altri debiti 366.762 -86.634 280.128
Altri debiti privil/pred. chirografario totale
altri debiti 182.571 97.557 280.128
Totale Altri debiti 182.571 97.557 280.128
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha esaminato i titoli sottostanti i vari debiti e, con riferimento alle polizze, con-
ferma anche il rango.
valore
da piano al
31.03.2013
€ 280.128
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
€ 280.128
pagamento al
100%
€ 182.571
pagamento
chirografo
€ 97.557
RATEI E RISCONTI PASSIVI
STIMA DELLA SOCIETÁ
Trattasi di oneri maturati dal personale alla data di riferimento per complessivi € 261.004,00, col-
locati da Colosio s.p.a. al privilegio, mentre sono stati stornati i risconti passivi di € 1.563,00 che
non hanno valenza debitoria.
98
Ratei e risconti passivi 31.03.2013 rettifiche valore concordatario
Ratei passivi 261.004 0 261.004
Risconti passivi 1.563 -1.563 0
Totale Ratei e risconti passivi 262.567 -1.563 261.004
Ratei e risconti passivi privilegiato chirografario totale
Risconti passivi 261.004 0 261.004
Totale Ratei e risconti passivi 261.004 0 261.004
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario ha verificato il dato contabile e appurato la sua rispondenza presso il Consulente
del lavoro e conferma l’importo.
valore
da piano al
31.03.2013
€ 261.004
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
€ 261.004
pagamento al
100%
€ 261.004
pagamento
chirografo
ZERO
FONDI SPESE PROCEDURA E RISCHI
STIMA DELLA SOCIETÁ
La Debitrice stanzia un “Fondo rischi generali e spese procedura” così suddiviso:
- Fondo spese per compensi spettanti agli organi della procedura (Commissario Giudiziale ed
eventuale Liquidatore Giudiziale), oltre oneri di legge, per € 998.400,00, in prededuzione, se-
condo le tariffe medie vigenti (D.M. 25 Gennaio 2012, n. 30),
- Fondo spese Attestatore per € 208.000,00, per onorari spettanti, oltre oneri di legge, sulla ba-
se del mandato conferito all’Attestatore ex art. 161 III comma L.F. in prededuzione,
- Fondo spese di assistenza professionale per € 904.800,00 sulla base dei mandati conferiti al
perito estimatore dei beni immobili (€ 72.800,00) ed ai professionisti incaricati di predisporre
la proposta concordataria formulata ai creditori (€ 832.000,00), interamente in prededuzione,
- Fondo oneri personale dipendente (per indennità mancato preavviso – contributo ASPI) per
€ 237.849,00, stimato per oneri di licenziamento di personale dipendente al termine del pe-
riodo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, oltre alle indennità di mancato preavviso,
di € 237.849,00. Nella quantificazione di tale Fondo Colosio s.p.a. ha tenuto in considerazio-
99
ne, al tempo della proposta del 3 Agosto 2013: (i) l’imminente sospensione e cessazione, al
termine dell’esercizio provvisorio, di tutte le attività lavorative, (ii) il perfezionamento del
conferimento di ramo di azienda, con riduzione degli oneri per € 242.849,00 a seguito del tra-
sferimento di 40 dipendenti alla società conferitaria e (iii) la circostanza che, alla data della
proposta, erano pervenute n. 11 richieste di risoluzione di rapporto di lavoro.
Tale fondo comprende anche la stima del cd. contributo Aspi (Assicurazione Sociale Per
l’Impiego), introdotto dalla Legge n. 92/2012, che ha previsto una contribuzione, a decorrere
dal 1 gennaio 2013, per i licenziamenti relativi ai contratti a tempo indeterminato.
Il Fondo in esame è collocato in rango prededuttivo per € 169.725,00 ed in rango privilegiato
per € 68.124,00 (contributi Aspi),
- Fondo spese per € 491.769,00 per le perdite dalla data della situazione patrimoniale di riferi-
mento al 31 Marzo 2013 alla data di presentazione della proposta del 3 Agosto 2013, intera-
mente in prededuzione. Colosio s.p.a. ha determinato il Fondo in base alle relazioni periodi-
che ex art.161 VIII comma L.F. disposte dal Tribunale,
- Fondo spese a fronte delle possibili perdite del periodo successivo alla data di presentazione
della proposta, fino al termine dell’esercizio provvisorio per € 300.000,00 collocato intera-
mente in rango prededuttivo,
- Fondo spese a fronte degli oneri da sostenere nel corso della procedura e per tutta la durata di
esecuzione del piano concordatario (2014-2018) per la gestione societaria ed amministrativa e
per oneri, spese ed imposte afferenti i beni immobili aziendali, per € 1.550.000,00, così com-
posto:
- € 40.000,00 annui per un totale di € 200.000,00 per spese personale dipendente ammini-
strativo e di supporto agli organi della procedura,
- € 200.000,00 annui per un totale di € 1.000.000,00 per oneri professionali, organi sociali
(amministratori e collegio sindacale), consulenze legali e fiscali,
- € 10.000,00 annui per un totale di € 50.000,00 per spese pubblicità ed oneri di vendita di
assets aziendali,
- € 40.000,00 annui per un totale di € 200.000,00 per spese condominiali, assicurative ed
oneri di manutenzione degli immobili sociali,
- € 20.000,00 annui per un totale di € 100.000,00 per utenze, spese ed oneri di carattere
amministrativo e spese varie. Colosio s.p.a. precisa che gli oneri suddetti, pur essendo
stati stanziati su base annua in misura fissa e lineare potrebbero subire una minore inci-
denza in corso di liquidazione dei beni sociali. Il Fondo in esame è collocato interamen-
te in prededuzione,
100
- Fondo oneri fiscali immobiliari (IMU e tributi vari) per € 170.000,00 a fronte della stima degli
oneri tributari da sostenere nel corso della procedura e sino alla vendita degli assets immobilia-
ri, collocato interamente in prededuzione,
- Fondo per interessi passivi su debiti privilegiati stanziato per € 1.100.000,00 su tutti i creditori
privilegiati in misura pari all’interesse legale dalla data di riferimento della situazione (31 Mar-
zo 2013) alla data presunta di pagamento; prudenzialmente Colosio s.p.a. stima riparti in
un’unica soluzione al 30 Giugno 2018, ossia a circa 60 mesi dalla presentazione della doman-
da di concordato. Colosio s.p.a. applica per i debiti ipotecari e fondiari interessi in misura
convenzionale (art. 54 III comma L.F.) ed in misura legale per l’annualità in corso alla data
del concordato (art.2855 cod.civ.) e successivamente sino al termine del 30 Giugno 2018. Il
Fondo in esame è stato collocato interamente al rango privilegiato,
- Fondo rischi per indennizzi per cause in corso ed altre penalità a fornitori stanziato per €
725.000,00; tale fondo accoglie la stima di indennizzi anche ex art. 169 bis L.F. e potenziali
oneri da riconoscere ad alcuni fornitori della società, nonché di ulteriori oneri per passività
potenziali a seguito di richieste di danni ricevute dalla Debitrice; il fondo è collocato al rango
prededuttivo per € 68.000,00 relativi ad oneri nei confronti di soggetti verso i quali la Società
vanta crediti che potrebbero essere decurtati in compensazione per pari importo e per €
657.000,00 al rango chirografario,
- Fondo rischi contenzioso fiscale, stanziato per € 261.511,00, relativamente al Processo Verba-
le di Constatazione notificato alla Società dall’Agenzia delle Entrate in data 5 Marzo 2013,
contenente rilievi relativi agli esercizi 2008 e 2009, contestato da Colosio s.p.a.; il fondo acco-
glie in via del tutto prudenziale le somme per imposte, sanzioni ed interessi che si ritiene pos-
sano essere dovute senza aver considerato nel conteggio le riprese in aumento, ritenute da
Colosio s.p.a. infondate; sono state calcolate in particolare le maggiori imposte, le sanzioni
nella misura del 100%, gli interessi del 3,5% nonché gli aggi esattoriali dell’8% sull’eventuale
cartella di pagamento relativamente alle riprese contenute nel predetto Processo Verbale di
Constatazione, riassunte in nota32.
Non sono state invece considerate dalla Debitrice le riprese ai fini IRES ed IRAP per presunti
costi non inerenti di € 242.339,00 per il 2008 ed € 118.039,00 per il 2009 relativi a fatture ri-
cevute nei predetti esercizi, in quanto la presunta carenza di documentazione invocata
32 IRES: riprese per l’esercizio 2008 in materia di costi non di competenza (€ 80.000,00), quota terreno canoni di leasing (€ 12.962,00) omessa con-tabilizzazione di sopravvenienze attive (€ 10.000,00), per complessivi € 102.962,00, IRES: riprese per l’esercizio 2009 quota terreno canoni di leasing indeducibile (€ 12.962,00), IRAP: riprese per l’esercizio 2008 in materia di costi non di competenza (€ 80.000,00), quota terreno canoni di leasing (€ 86.084,00), quota terreno ammortamento fabbricati (€ 9.962,00) omessa contabilizzazione di sopravvenienze attive (€ 10.000,00), complessivi € 186.046,00, IRAP: riprese per l’esercizio 2009 quota terreno canoni di leasing (€ 12.926,00), IVA: riprese per l’esercizio 2008 per errata applicazione di IVA aliquota ridotta del 10% (€ 68.884,00), IVA: riprese per l’esercizio 2009 per errata applicazione di IVA aliquota ridotta del 10% (€ 4.800,00).
101
dall’Agenzia delle Entrate appare, per Colosio s.p.a., infondata. Ai fini del piano, la Debitrice
ha conteggiato maggiori imposte per complessivi € 113.313,00, sanzioni calcolate al 100% per
complessivi € 113.313,00, interessi per complessivi € 15.514,00, aggi per complessivi €
19.371,00, per un totale di € 261.512,00, di cui € 242.141,00 in rango privilegiato ed €
19.371,00 in rango chirografario,
- Fondo per rischi su realizzo riserve stanziati per € 2.508.035,00: tale fondo accoglie la poten-
ziale svalutazione delle riserve iscritte nella situazione di riferimento rispetto ai valori già ri-
chiesti da Colosio s.p.a. ai committenti, determinato sulla base dei pareri rilasciati dai legali
della società. Tale fondo viene collocato interamente al rango prededuttivo,
- Fondi rischi per escussione fideiussioni e lettere di patronage, rilasciate a favore delle banche che
hanno finanziato a diverso titolo le società controllate e partecipate dalla ricorrente. Colosio s.p.a.
non ritiene possano configurarsi rischi di escussioni e dà atto nella proposta che dalla Centrale
Rischi di Banca d’Italia risultano le seguenti garanzie:
Soggetto garantito nell'interesse di Tipologia garanzia
Importo garanzia
Importo utilizzato al 30.04.2013
Banca Popolare di Sondrio Sines Energia s.r.l. fideiussione 204.000,00 197.869,00
Banco di Brescia Costruzioni Colosio s.p.a. s.r.l. lettera di patronage impegnativa
8.509.999,00 6.344.000,00
Credito Bergamasco Sines Energia s.r.l. fideiussione 127.500,00 107.401,00
Credito Bergamasco Immobiliare PN 18 s.r.l. fideiussione 500.000,00 500.000,00
I Fondi spese procedura e rischi vengono valutati complessivamente da Colosio s.p.a. in €
9.455.364,00, con la seguente collocazione:
(i) in rango prededuttivo per € 7.368.729,00,
(ii) in rango privilegiato per € 1.410.264,00,
(iii) in rango chirografario per € 676.371,00.
102
Fondi spese procedura e rischi 31 Marzo 2013 rettifiche valore concordatario
fondo spese organi della procedura 0 998.400 998.400
fondo spese attestatore 0 208.000 208.000
fondo spese assistenza professionale 0 904.800 904.800
fondo oneri personale dipendente 0 237.849 237.849
fondo perdite gestione post 31.3.2013 0 491.769 491.769
fondo perdite esercizio provvisorio 0 300.000 300.000
fondo oneri gestione concorsuale 0 1.550.000 1.550.000
fondo oneri tributari 0 170.000 170.000
fondo interessi debiti privilegiati 0 1.100.000 1.100.000
fondo rischi indennizzi e cause in corso 0 725.000 725.000
fondo rischi contenzioso fiscale 0 261.511 261.511
fondo rischi riserve 0 2.508.035 2.508.035
Totale Fondi spese procedura e rischi 0 9.455.364 9.455.364
Fondi spese procedura e rischi prededuzione privilegiato chirografario
fondo spese organi della procedura 998.400
fondo spese attestatore 208.000
fondo spese assistenza professionale 904.800
fondo oneri personale dipendente 169.725 68.124
fondo perdite gestione post 31.3.2013 491.769
fondo perdite esercizio provvisorio 300.000
fondo oneri gestione concorsuale 1.550.000
fondo oneri tributari 170.000
fondo interessi debiti privilegiati 1.100.000
fondo rischi indennizzi e cause in corso 68.000 657.000
fondo rischi contenzioso fiscale 242.140 19.371
fondo rischi riserve 2.508.035 0
Totale Fondi spese procedura e rischi 7.368.729 1.410.264 676.371
STIMA DEL COMMISSARIO
Il Commissario di seguito commenta le singole voci che compongono il “Fondo rischi generali e
spese procedura”.
- Fondo spese per compensi spettanti agli organi della procedura (Commissario Giudiziale ed
eventuale Liquidatore Giudiziale), oltre oneri di legge, per € 998.400,00 in prededuzione: i
103
compensi risultano calcolati secondo le tariffe medie vigenti (D.M. 25 gennaio 2012, n. 30),
con criteri correttamente applicati in base agli scaglioni di riferimento degli attivi e passivi, ed
allocato in prededuzione,
- Fondo spese Attestatore per € 208.000,00 per onorari spettanti all’Attestatore, oltre oneri di
legge, corrispondente al mandato conferito, interamente in prededuzione ex art. 161 III
comma L.F,
- Fondo spese di assistenza professionale per € 904.800,00 per onorari, oltre oneri di legge,
corrispondente ai mandati conferiti ai professionisti (€ 832.000,00) e al perito estimatore dei
beni immobili (€ 72.800,00), interamente in prededuzione,
- Fondo oneri personale dipendente (per indennità mancato preavviso – contributo ASPI):
l’originaria stima di Colosio s.p.a. di € 237.849,00 per oneri di licenziamento di personale di-
pendente al termine del periodo di Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, oltre alle in-
dennità di mancato preavviso, si fondava sull’ipotesi che avesse corso il conferimento di
azienda, con conseguente prosecuzione dei rapporti di lavoro presso la conferitaria e rispar-
mio per Colosio s.p.a. degli oneri altrimenti dovuti per la cessazione dei rapporti di lavoro.
Come già anticipato, tuttavia, è allo stato decaduta l’ipotesi del conferimento e pertanto il
Commissario Giudiziale, con l’ausilio del Consulente del lavoro, ha determinato i maggiori
oneri stimati in relazione alla cessazione di taluni rapporti di lavoro, nel contempo deducendo
il contributo Aspi considerato da Colosio s.p.a. e ora stralciabile, essendo intervenuto un
chiarimento normativo in tal senso. Per effetto dei due elementi, l’uno ad incremento del de-
bito e l’altro in deduzione, l’importo stimato da Colosio s.p.a. in € 237.849,00, viene rideter-
minato in € 234.104,00, interamente da considerare in prededuzione,
- Fondo spese per € 491.769,00 per le perdite dalla data della situazione patrimoniale di riferi-
mento al 31 Marzo 2013 alla data di presentazione della proposta del 3 agosto 2013, intera-
mente in prededuzione. Il Commissario Giudiziale, con l’ausilio del commercialista Dottor
Giovanni Pietro Datei, ha verificato a consuntivo la perdita effettiva, constatando una lieve
riduzione della perdita stimata di circa € 25.000,00, con conseguente liberazione dal fondo,
ora di € 466.769,00, del suddetto importo,
- Fondo spese a fronte delle possibili perdite del periodo successivo alla data di presentazione
della proposta, fino al termine dell’esercizio provvisorio. Colosio s.p.a. stimava la perdita in €
300.000,00. Il Commissario Giudiziale, tenuto conto delle proroghe dell’esercizio provvisorio
sino al 31 Marzo 2014, ha potuto determinare a consuntivo la perdita solo sino al 31 Gennaio
2014: è emerso che l’esercizio dell’attività ha prodotto nel suo complesso un modesta perdita
sino al 31 Dicembre 2013, accresciutasi nel corso del mese di Gennaio, prevedibilmente nega-
tivo, come anche per il corrente mese di Febbraio, in considerazione delle frequenti piogge
104
che hanno determinato un rallentamento dei lavori in corso. Alla luce della perdita a consun-
tivo e della stima della perdita in formazione nei mesi di Febbraio e Marzo 2014, appare ra-
gionevole e prudente confermare la perdita complessiva in € 300.000,00, collocata interamen-
te in rango prededuttivo,
- Fondo spese a fronte degli oneri da sostenere nel corso della procedura e per tutta la durata di
esecuzione del piano concordatario (2014-2018). Colosio s.p.a. stima il fondo per complessi-
vi per € 1.550.000,00, composta dalle voci di seguito valutate dal Commissario:
- € 40.000,00 annui per un totale di € 200.000,00 per spese personale dipendente ammini-
strativo e di supporto agli organi della procedura; la stima pare ragionevole all’esito della
verifica dei dettagli delle singole voci,
- € 200.000,00 annui per un totale di € 1.000.000,00 per oneri professionali, organi sociali
(amministratori e collegio sindacale), consulenze legali e fiscali: a seguito di delibera di
assemblea del 14 Febbraio 2014, gli amministratori hanno rideterminato i compensi, ri-
ducendoli del 30% su base annua, con previsione di nomina di un Liquidatore unico al
termine della attività prevista per il 31 Marzo 2014 (come da autorizzazione del Tribuna-
le), con compenso ribassato che sarà valutato in seguito; va tuttavia rilevato che la pro-
posta di Colosio s.p.a. non considera i compensi del 2013 e, pertanto, nonostante i ri-
sparmi che si prospettano per la citata rinuncia, il fondo viene confermato;
- € 10.000,00 annui per un totale di € 50.000,00 per spese di pubblicità ed oneri di vendita
di assets aziendali; la stima pare ragionevole,
- € 40.000,00 annui per un totale di € 200.000,00 per spese condominiali, assicurative ed
oneri di manutenzione degli immobili sociali: la stima pare ragionevole, all’esito della ve-
rifica dei dettagli delle singole voci,
- € 20.000,00 annui per un totale di € 100.000,00 per utenze, spese ed oneri di carattere
amministrativo e spese varie: la stima pare ragionevole all’esito della verifica dei dettagli
delle singole voci. Il Fondo in esame è collocato interamente in rango prededuttivo,
- Fondo oneri fiscali immobiliari (IMU e tributi vari): l’importo indicato da Colosio s.p.a. in €
170.000,00 appare insufficiente e viene elevato di € 60.000,00 per un valore complessivo di €
230.000,00 per tener conto del fatto che non è stato dato corso, nel 2013, a significative vendi-
te del patrimonio immobiliare e le vendite future sono incerte nei tempi.
- Fondo per interessi passivi su debiti privilegiati. Colosio s.p.a. stanzia € 1.100.000,00 in base a
criteri conformi a legge e particolarmente prudenziali, essendo il conteggio fondato
sull’ipotesi di riparti in un’unica soluzione al 30 Giugno 2018. Si consideri anche che è stato
applicato il tasso legale vigente al 31 Dicembre 2013 del 2,5 %, nonostante il tasso attuale sia
pari all’1 %. Il Commissario conferma quindi il dato e il rango del privilegio.
105
- Fondo rischi per indennizzi. La Debitrice stima il fondo per le cause in corso ed altre penalità
a favore di fornitori in € 725.000,00. Il fondo ricomprende anche gli indennizzi anche ex art.
169 bis L.F. e potenziali oneri da riconoscere ad alcuni fornitori della società, nonché di ulte-
riori oneri per passività potenziali a seguito di richieste di danni ricevute dalla Debitrice. Il
fondo è collocato al rango prededuttivo per € 68.000,00, relativo ad oneri nei confronti di
soggetti verso i quali la Società vanta crediti che potrebbero essere decurtati in compensazio-
ne per pari importo e per € 657.000,00 al rango chirografario. Il Commissario ha verificato, in
particolare, che in relazione alla voce di passivo correlata all’eventuale riconoscimento di in-
dennizzi derivanti dallo scioglimento ex art.169 bis L.F. dei contratti di subappalto conclusi
con l’ATI Locapal s.r.l. – Pasqual Zemiro s.r.l. – Geofondazioni Ingegneria e Lavori s.r.l., con
Petra Costruzioni s.r.l., con Norkos Imp.s.r.l. e con Pagani Angelo (scioglimento conseguito
alla risoluzione consensuale del contratto con il Consorzio Bre.Be.Mi.) Colosio s.p.a. ha stan-
ziato un fondo rischi chirografario per € 500.000,00. La Società ha precisato come tale quanti-
ficazione risponda ad una logica estremamente prudenziale, potendosi ragionevolmente
escludere la sussistenza di diritti dei subappaltatori ad esigere indennizzi di particolare consi-
stenza per un duplice ordine di ragioni. La maggior parte delle opere oggetto degli appalti era
stata realizzata all’epoca dello scioglimento (addirittura le opere affidate a Pagani Angelo era-
no state ultimate). Per altro verso, all’esito dello scioglimento dei contratti disposto dal Tri-
bunale, gli stessi subappaltatori hanno comunque dato corso all’esecuzione delle opere già
appaltate in forza di successivo affidamento dei lavori direttamente da parte del Consorzo
BRE.BE.MI.- Alla luce di tali considerazioni il Commissario ritiene improbabile il ricono-
scimento di indennizzi ex art.169 bis L.F. eccedenti la predetta misura e, conferma, quindi, la
congruità del fondo,
- Fondo rischi contenzioso fiscale. Colosio s.p.a. stanzia € 261.512,00 in relazione al citato con-
tenzioso (€ 242.141,00 al privilegio per maggiori imposte, sanzioni ed interessi nonché €
19.371,00 al chirografo per aggi di riscossione), il cui contenuto è stato vagliato dal Commis-
sario Giudiziale, con il supporto del commercialista Dottor Giovanni Pietro Datei, confer-
mando le previsioni della Debitrice sull’esito del contenzioso stesso e così il fondo rischi, co-
me sopra quantificato. Anche il Commissario, in particolare, non considera supportato da ri-
scontri l’addebito dell’Agenzia delle Entrate in merito a costi non inerenti o inesistenti, stante
la verifica in ordine alla sussistenza di contratti e del restante corredo documentale allegato
dalla Società a propria difesa. L’importo del fondo include correttamente anche le eventuali
sanzioni e interessi,
106
- Fondo per rischi su realizzo riserve. Colosio s.p.a. stanzia € 2.508.035,00 sulla base di pareri
rilasciati dai legali della Società, il cui contenuto è stato esaminato dal Commissario Giudiziale,
con loro conferma. Viene quindi confermato l’importo e il rango prededuttivo,
- Fondi rischi per escussione fideiussioni e lettere di patronage. Come è stato illustrato in sede di
commento del valore delle società partecipate, in base alle valutazioni di solvibilità sono già stati
considerati i rischi e i relativi effetti economici.
Ai fini del piano concordatario, i Fondi spese procedura e rischi vengono valutati complessivamente
dal Commissario in € 9.486.620,00, con la seguente collocazione:
(i) in rango prededuttivo per € 7.468.108,00,
(ii) in rango privilegiato per € 1.342.141,00,
(iii) in rango chirografario per € 676.371,00.
valore
da piano al
31.03.2013
€ 9.455.364
valore con rettifica
Comm. Giudiziale
al 31.03.2013
€ 9.486.620
pagamento al
100%
€ 8.810.249
pagamento
chirografo
€ 676.371
* * *
Riassumendo, sulla scorta delle variazioni e rettifiche, il passivo patrimoniale di Colosio s.p.a. può
riepilogarsi come da prospetto seguente:
Stato Patrimoniale Passivo Valore concordatario
stimato rettifiche
valore Commissario
Fondi per rischi ed oneri:
Fondi per oneri su debiti fiscali scaduti 380.966 0 380.966 Altri fondi 0 0 0
Totale fondi per rischi ed oneri 380.966 0 380.966 Trattamento di fine rapporto 471.810 0 471.810
Debiti:
Debiti verso banche 20.143.271 -70.700 20.072.571 Debiti verso società di leasing 1.940.566 0 1.940.566 Acconti 0 0 0 Debiti verso fornitori 15.750.425 274.660 16.025.085 Debiti verso dipendenti 323.113 0 323.113 Debiti tributari 1.028.691 0 1.028.691 Debiti verso istituti di prev. sociale 589.168 0 589.168 Altri debiti 280.128 0 280.128
107
Totale debiti 40.055.362 203.960 40.259.322 Ratei e risconti passivi 261.004 0 261.004 Fondo spese procedura e rischi 9.455.364 31.256 9.486.620
TOTALE PASSIVO 50.624.506 235.216 50.859.722
e può essere così suddiviso in ordine al relativo rango dei crediti:
Stato Patrimoniale Passivo prededuttivo privilegiato chirografario
Fondi per oneri su debiti fiscali scaduti 289.095 91.871
Trattamento di fine rapporto 0 425.560 46.250
Debiti:
Debiti verso banche 0 2.118.524 17.954.047
Debiti verso società di leasing 1.940.566 0 0
Debiti verso fornitori 0 2.388.278 13.636.807
Debiti verso dipendenti 0 294.392 28.721
Debiti tributari 0 1.028.691 0
Debiti verso istituti di prev. sociale 0 589.168 0
Altri debiti 93.930 88.641 97.557
Totale debiti 2.034.496 6.507.694 31.717.132
Ratei e risconti passivi 0 261.004 0
Fondo spese procedura e rischi 7.468.108 1.342.141 676.371
TOTALE PASSIVO 9.502.604 8.825.494 32.531.624
108
CAPITOLO 9 – LA SINTESI DELLE VALUTAZIONI E DELLE RETTIFICHE DEL
COMMISSARIO GIUDIZIALE
Si riepilogano di seguito gli attivi e passivi indicati dalla Società con le stime e le rettifiche appor-
tate dal Commissario Giudiziale:
Stato Patrimoniale Attivo Valore
Concordatario stimato Rettifiche Commissario
Valore Commissario
Immobilizzazioni:
Immobilizzazioni immateriali 100.000 - 100.000 0 Immobilizzazioni materiali 6.566.176 - 91.686 6.474.490 Immobilizzazioni in leasing 3.010.377 619.559 3.629.936 Immobilizzazioni finanziarie 11.055.336 - 267.162 10.788.174
Totale immobilizzazioni 20.731.889 160.711 20.892.600
Attivo circolante
Rimanenze 16.187.428 - 885.142 15.302.286 Crediti 9.354.471 - 204.190 9.150.281 Disponibilità liquide 441.283 0 441.283
Totale attivo circolante 25.983.182 - 1.089.332 24.893.850
Ratei e risconti attivi 0 0 0
TOTALE ATTIVO 46.715.071 - 928.621 45.786.450
Stato Patrimoniale Passivo Valore concordatario
stimato rettifiche
Valore Commissario
Fondi per rischi ed oneri:
Fondi per oneri su debiti fiscali scaduti 380.966 0 380.966 Altri fondi 0 0 0
Totale fondi per rischi ed oneri 380.966 0 380.966 Trattamento di fine rapporto 471.810 0 471.810
Debiti:
Debiti verso banche 20.143.271 -70.700 20.072.571 Debiti verso società di leasing 1.940.566 0 1.940.566 Acconti 0 0 0 Debiti verso fornitori 15.750.425 274.660 16.025.085 Debiti verso dipendenti 323.113 0 323.113 Debiti tributari 1.028.691 0 1.028.691 Debiti verso istituti di prev. sociale 589.168 0 589.168 Altri debiti 280.128 0 280.128 Totale debiti 40.055.362 203.960 40.259.322
109
Ratei e risconti passivi 261.004 0 261.004 Fondo spese procedura e rischi 9.455.364 31.256 9.486.620
TOTALE PASSIVO 50.624.506 235.216 50.859.722
Di seguito vengono indicate le poste del passivo suddivise in ordine al relativo rango dei crediti:
Stato Patrimoniale Passivo prededuttivo privilegiato chirografario
Fondi per oneri su debiti fiscali scaduti 289.095 91.871
Trattamento di fine rapporto 0 425.560 46.250
Debiti:
Debiti verso banche 0 2.118.524 17.954.047
Debiti verso società di leasing 1.940.566 0 0
Debiti verso fornitori 0 2.388.278 13.636.807
Debiti verso dipendenti 0 294.392 28.721
Debiti tributari 0 1.028.691 0
Debiti verso istituti di prev. sociale 0 589.168 0
Altri debiti 93.930 88.641 97.557
Totale debiti 2.034.496 6.507.694 31.717.132
Ratei e risconti passivi 0 261.004 0
Fondo spese procedura e rischi 7.468.108 1.342.141 676.371
TOTALE PASSIVO 9.502.604 8.825.494 32.531.624
110
CAPITOLO 10 - I RIPARTI IN BASE ALLE RETTIFICHE DEL COMMISSARIO
GIUDIZIALE
La Società ha stimato il pagamento integrale dei debiti prededucibili e privilegiati e dei creditori
chirografari nella misura dell’88,06%.
Il Commissario Giudiziale, a seguito delle rettifiche apportate, conferma l’integrale pagamento
dei debiti prededucibili e privilegiati e ridetermina la percentuale di soddisfacimento del ceto
chirografario come segue:
Attivo totale € 45.786.450,00 -
Passivo in prededuzione € 9.502.604,00 -
Passivo al privilegio € 8.825.494,00
Attivo residuo € 27.458.352,00
Debiti al chirografo € 32.531.624,00
Percentuale a favore dei
creditori chirografari
84,41%
Si è tuttavia evidenziata un’incertezza riferita al valore dell’area di Calcinate (in relazione alla sca-
denza al 31 Dicembre 2014 del termine per depositare il piano attuativo). Se si considera l’ipotesi
più prudenziale (illustrata nel Capitolo precedente sub “Rimanenze – terreni edificabili”), si dedu-
ce dall’attivo € 840.000,00 e la percentuale di riparto scende all’81,82%.
Da ultimo, poiché le stime della Società talvolta sono inferiori a quelle del Perito del Tribunale,
qualora si assuma – fermo il valore ridotto di Calcinate - il minore tra i due valori, la riduzione
dell’attivo in siffatta ipotesi ulteriormente prudenziale ammonterebbe a complessivi €
1.574.174,00, con percentuale di soddisfacimento del chirografo pari al 79,57%.
In sintesi, il Commissario stima il riparto al 100% della prededuzione e del privilegio e a favo-
re del ceto chirografario in un ordine di grandezza che sia attesta tra l’84,41% e il 79,57%.
111
CAPITOLO 11 – VALUTAZIONI IN ORDINE ALLA FATTIBILITÁ ECONOMICA E
GIURIDICA DEL PIANO PROPOSTO DALLA DEBITRICE
a)Il Commissario Giudiziale ritiene fattibile la proposta sotto il profilo sia economico che legale,
con una riserva in ordine ai tempi della liquidazione.
Si è visto che la proposta è strutturata alla stregua di concordato liquidatorio, con cessione dei
beni ed assegnazione del ricavato in favore dei creditori: non vi sono in merito impedimenti di
sorta.
Colosio s.p.a. precisa inoltre che la percentuale dei riparti riservata al ceto chirografario, indivi-
duata nel 88,06% nella proposta, è solo indicativa e non è vincolante, ferma restando la stima di
pagamento del 100% della prededuzione e del privilegio.
In punto di percentuale riservata al ceto chirografario, nonostante le rettifiche apportate dal
Commissario, risultano comunque i riparti sopra visti, che si attestano in una forchetta non di-
stante da quella indicata da Colosio s.p.a.-
b)Va svolta una considerazione finale sui tempi della liquidazione, stimata in 5 anni da Colosio
s.p.a.-
Si tratta di tempistica ragionevole, ma che sconta la nota alea della crisi del settore immobiliare; in
particolare, il Commissario ha condiviso le stime prudenziali di Colosio s.p.a., con alcune rettifi-
che ulteriori, che già considerano i valori di crisi. Nondimeno, appare necessario soggiungere che,
anche a valori abbattuti, non è possibile dare certezze ai creditori in ordine alla concreta ricettività
del mercato immobiliare e, dunque, in ordine all’effettivo raggiungimento del risultato prospettato
da Colosio s.p.a. di alienazione di tutti gli immobili nell’arco di 5 anni.
112
CAPITOLO 12 – VALUTAZIONI IN ORDINE ALLA CONVENIENZA DEL CON-CORDATO PREVENTIVO RISPETTO ALL’ALTERNATIVA DEL FALLIMENTO
SOMMARIO: 1. Premessa – 2. La convenienza secondo la Debitrice ed i rilievi del Commissario
Giudiziale – 3. Il vaglio del possibile esperimento di azioni revocatorie e le responsabilità degli
Organi sociali – 4. La valutazione conclusiva del Commissario Giudiziale.
1. Premessa
Si ritiene doveroso formulare le seguenti considerazioni sui risultati ottenibili per il ceto credito-
rio nell’ipotesi alternativa (anche se certamente non automatica) del fallimento.
Premessa indispensabile a questa problematica è il fatto che il Concordato in esame si appalesi
come meramente liquidatorio. Già si è sottolineato a più riprese come la proposta di Colosio
s.p.a. sia stata articolata in un piano di ristrutturazione di debiti basato su di una cessio bonorum in-
tesa nel senso classico del termine (ovverosia nella messa a disposizione a favore dei creditori di
tutto il patrimonio sociale in funzione della successiva liquidazione e cessazione dell’attività di
impresa). Si è pure evidenziato come a tale qualificazione non osti l’operazione straordinaria del
conferimento di un ramo aziendale nella newco Impresa Colosio s.r.l. (descritta analiticamente nel
Capitolo 2 sub § 2 della presente Relazione nonché nel Capitolo 4 sub § 3), vuoi per la sua irrile-
vanza sotto il profilo dell’attivo (percentuale stimata in circa il 3,2% dell’attivo totale), vuoi so-
prattutto perché l’intero capitale sociale della conferitaria verrebbe incluso nell’attivo ceduto ai
creditori.
Come già si è precedentemente sottolineato, benché l’operazione non sia stata ancora portata a
compimento per alcune criticità intervenute (non ultima la mancata aggiudicazione della com-
messa da parte di Tenaris s.p.a. inerente gli stabilimenti di Dalmine, Costa Volpino e Arcore), è
pur tuttavia ancora percorribile l’ipotesi che l’operazione, nelle more dell’omologa, possa essere
portata a termine.
Ciò doverosamente premesso risulta intuitivo che, relativamente al fabbisogno concordatario,
non vi sia sostanziale differenza fra concordato e fallimento.
2. La convenienza secondo la Debitrice ed i rilievi del Commissario Giudiziale
a)Veniamo ora alle considerazioni della Debitrice. Secondo Colosio s.p.a. la convenienza della
proposta di concordato sarebbe dimostrata dai seguenti fattori:
1)con la procedura di concordato preventivo la società realizza l’attivo con modalità più aderenti ai valori di merca-
to rispetto ad altre procedure;
113
2)l’impegno irrevocabile assunto dagli Offerenti per l’acquisto delle Quote della Newco è condizionato alla definiti-
va omologazione del concordato;
3)i tempi di un concordato preventivo sono notoriamente di gran lunga inferiori rispetto ad altre procedure;
4)la presenza degli Organi designati assicura ai creditori il medesimo livello di garanzie rispetto alle altre procedu-
re”.
b)Riguardo alla ragione di convenienza di cui al punto 2 che precede si è già rilevato come il con-
ferimento sia operazione che Colosio s.p.a. non ha ancora portato a compimento e quindi ver-
rebbe meno la ragione di convenienza addotta. Pur tuttavia, venendo comunque ad esaminare le
differenze riscontrabili, si rappresenta che l’auspicabile conclusione positiva dell’operazione
straordinaria descritta nel contesto della Relazione (ed ancora in fieri) potrebbe rendere preferibile
l’ipotesi concordataria quantomeno per motivi sociali, tenuto conto che il buon esito della stessa
(con riferimento all’impegno irrevocabile degli offerenti ad acquistare tutte le quote della newco
per un corrispettivo pari al valore netto di conferimento) sarebbe subordinato all’omologa del
Concordato. È indubitabile (come per altro già sottolineato) che il positivo esito di detta opera-
zione sarebbe suscettibile di salvaguardare il posto di lavoro di ben n. 40 dipendenti attuali di Co-
losio s.p.a.; per non sottacere che, grazie alla prosecuzione dell’attività di impresa in capo alla
newco, potrebbe anche essere mantenuto il rapporto in essere con i fornitori e altri soggetti
commerciali con indubbi vantaggi di indotto per l’economia bergamasca.
c)Le altre ragioni di convenienza addotte (sub 1, 3 e 4), come è agevole constatare, non fanno le-
va su specifici contenuti della proposta, ma sul confronto astratto tra la procedura di concordato
e quella fallimentare. Sotto questo profilo, le argomentazioni di Colosio s.p.a. sono tanto condivi-
sibili quanto appunto non particolarmente significative, in quanto disancorate da specifici benefici
che possano derivare in concreto in relazione alle modalità della liquidazione dei beni contempla-
ta dalla proposta di concordato rispetto a quella che avverrebbe in sede fallimentare.
Per il valore residuo che ha, può soggiungersi che è da confermare la maggior duttilità astratta
dello strumento concordatario rispetto a quello fallimentare, con prospettive un po’ più elevate di
rispettare i valori di mercato mediante il concordato, ma i nodi valutativi riscontrati dallo scriven-
te Commissario - in particolare legati all’esigibilità di taluni crediti, all’escussione di talune garan-
zie, al valore del terreno di Calcinate, etc. - tali rimangono in entrambe le ipotesi.
d)Anche rispetto ai tempi, è vero che il concordato può assicurare riparti più celeri, ma la liquida-
zione contemplata dalla proposta Colosio s.p.a. è comunque stimata in un orizzonte temporale di
5 anni.
114
3. Il vaglio del possibile esperimento di azioni revocatorie e le responsabilità degli Organi
sociali
a)Potrebbe dunque avere rilievo decisivo, ai fini della conclusione sulla convenienza, il vaglio del
possibile esperimento di azioni revocatorie, essendo obbligo dello scrivente Commissario di se-
gnalare quali potrebbero essere le differenze a favore di un’eventuale procedura fallimentare nella
quale troverebbero applicazione gli artt. 66 e 67 L.F.-
Quanto alla cd. revocatoria ordinaria di cui all’art. 66 L.F. non sono emersi dall’analisi di questo
Commissario elementi tali da comprovare atti di frode in capo a Colosio s.p.a., posti in essere in
pregiudizio del ceto creditorio.
Quanto all’art. 67 L.F. (nelle diverse ipotesi previste nel I e nel II comma e con le esclusioni pre-
viste dal III comma), è noto come sia consentito al Curatore di richiedere la revoca degli atti di
disposizione patrimoniale riconducendoli all’attivo fallimentare compiuti dal fallito entro deter-
minati limiti temporali (6 o 12 mesi) anteriori alla dichiarazione di fallimento (e, nel caso di con-
secuzioni di procedure – come eventualmente nella fattispecie - alla data di pubblicazione nel Re-
gistro delle Imprese della domanda di pre – concordato - 3 Aprile 2013).
Ad avviso di questo Commissario potrebbero essere teoricamente revocabili, ai sensi dell’art. 67
II comma L.F., le rimesse solutorie affluite su conti correnti “scoperti” accesi da Colosio s.p.a.
con le Banche nei 6 mesi antecedenti al Decreto di ammissione al Concordato nell’importo mas-
simo previsto dall’art. 70 L.F. (differenza tra l’ammontare massimo raggiunto dello scoperto sul
conto nel semestre e l’ammontare residuo di esso alla data in cui si è aperto il concorso). L’analisi
compiuta sui n. 18 rapporti di conto corrente intercorrenti con n. 10 Banche può portare ad una
stima di importi astrattamente revocabili (limitatamente a 3 Banche su 10) per complessivi €
3.500.000,00: importo questo calcolato tenendo conto della posizione complessiva del correntista
(e quindi considerando la somma dei vari conti) in un contesto in cui si ha ragione di ritenere che
la riduzione abbia le caratteristiche della consistenza e durevolezza.
Sotto il profilo dell’elemento oggettivo della revocatoria è doveroso sottolineare, però, che sussi-
stono più problematiche (quali ad esempio le cd. partite bilanciate) che pregiudicano l’azione
stessa. Ma quello che osta ad una prognosi di esito favorevole di tale azione è soprattutto la pro-
va della conoscenza dello stato di insolvenza in capo alle Banche nel semestre anteriore alla pub-
blicazione della domanda di pre – concordato da parte di Colosio s.p.a., appurata l’inesistenza di
qualsivoglia protesto in capo alla Società ammessa al beneficio del Concordato Preventivo, oltre
all’inesistenza di altre evidenze pubbliche dell’insolvenza: il bilancio al 2011 riportava un utile a
differenza di quello al 31 Dicembre 2012 reso pubblico solo nel Luglio 2013. Rileva anche che
ben n. 4 Banche nel corso del periodo sospetto abbiano subito un aggravamento del passivo glo-
115
bale per circa € 2.600.000,00. Ciò significa che l’astratta configurabilità di una revocatoria delle
rimesse sconta l’inesistenza del presupposto soggettivo (conoscenza dello stato di insolvenza).
Orbene quest’ultima valutazione può essere estesa anche a tutti gli altri atti a titolo oneroso (og-
getto di revocatoria ex art. 67 II comma L.F.) che indubitabilmente sono stati compiuti entro i sei
mesi dalla pubblicazione della domanda di pre – concordato in un contesto in cui, per lo più, si è
in presenza di pagamenti di beni e servizi effettuati nell’esercizio dell’attività di impresa nei ter-
mini d’uso: ipotesi questa (art. 67 II comma lettera a) L.F.) che costituisce uno dei casi di esen-
zione dalla revocatoria fallimentare.
b)Quanto infine alle responsabilità degli organi sociali, si è detto che non appaiono sufficienti i
riscontri (i) di un possibile ritardo nel considerare venuti meno i presupposti di continuità azien-
dale e l’azzeramento del capitale sociale e (ii) in ordine al danno conseguente (come si è visto al
paragrafo relativo alla “condotta del debitore” di cui al Capitolo 7).
Il giudizio di convenienza in ordine alla procedura fallimentare non può, pertanto, legarsi ad una
prognosi di positivo di possibili azioni revocatorie o di responsabilità.
4. La valutazione conclusiva del Commissario Giudiziale.
Il Commissario conclude quindi nel senso di una sostanziale neutralità, per il ceto creditorio, del
concordato rispetto all’alternativa del fallimento.
116
CAPITOLO 13 – ELENCO DEI CREDITORI AMMESSI AL VOTO E CALCOLO
DELLA MAGGIORANZA
SOMMARIO: 1. L’accertamento del passivo nel concordato preventivo - 2. L’elenco dei creditori
- 3. Il calcolo della maggioranza - 4. Le adesioni alla proposta di concordato in base all’art. 178
L.F. nel testo riformato
1. L’accertamento del passivo nel concordato preventivo
Di seguito viene illustrata la metodologia seguita per la determinazione dei creditori aventi diritto
di voto o meno e le maggioranze.
Prima di procedere all’analisi dell’elenco dei creditori chirografari ammessi al voto e del conse-
guente calcolo delle maggioranze è, innanzitutto, opportuno svolgere alcune premesse relative
all’accertamento del passivo nel Concordato Preventivo.
Gli artt. 171 I, III e IV comma, 174, 175 e 176 L.F. non sono stati modificati dalla Riforma del
concordato preventivo introdotta con D.L. n. 35/2005 e nemmeno dal D.L. 22 Giugno 2012, n.
83 convertito in L. 7 Agosto 2012 n. 134 (cd. Decreto sviluppo) e, pertanto, risulta invariato il si-
stema della verifica dell’elenco dei creditori e dei debitori. Quanto, invece, al sistema della convo-
cazione dei creditori si rileva che l’art. 171 II comma L.F. sub “Convocazione dei creditori” è stato, in-
vece, modificato dal D.L. 12 Ottobre 2012 n. 179 (con particolare riferimento alle necessità delle
comunicazioni al ceto creditorio a mezzo di posta elettronica certificata). Per ciò che concerne la
manifestazione del voto di cui all’art. 178 L.F. sub “Adesione alla proposta di concordato”, il Decreto
sviluppo ha provveduto a modifiche significative di cui si darà doverosamente conto in calce al
presente capitolo.
Alla luce di tali precisazioni emerge che, anche attualmente nella disciplina post Riforma del 2005
e post Decreto Sviluppo, la verifica dell’elenco dei creditori e dei debitori (e le eventuali rettifiche
apportate dal Commissario Giudiziale) assume, ai sensi dell’art. 171 I comma L.F., natura ammi-
nistrativa, essendo la verifica e le rettifiche dirette esclusivamente ad individuare i soggetti
aventi diritto al voto ed a calcolare le maggioranze previste per l’approvazione del Con-
cordato. Pertanto, conformemente alla dottrina nonché alla giurisprudenza che si sono formate
sul punto, è possibile affermare che nel concordato preventivo non è prevista una verifica a carat-
tere giurisdizionale per l’accertamento dell’esistenza e della natura delle obbligazioni concorsuali:
qualsivoglia controversia dovesse insorgere in relazione alle stesse avrà luogo in sede di giudizio
ordinario, dove il creditore potrà far valere le proprie pretese, in contraddittorio con la Debitrice
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e con il Liquidatore Giudiziale, trattandosi nella fattispecie di un concordato preventivo con ces-
sione dei beni. Il giudizio di omologazione, pertanto, pur determinando un vincolo in ordine al
contenuto del Piano della Debitrice poi approvato dai creditori non comporta alcuna decisione
sull’esistenza, entità e rango dei crediti.
Alla luce della natura amministrativa delle verifiche e delle rettifiche del Commissario Giudiziale
appaiono, pertanto, doverose le seguenti precisazioni in relazione all’elenco degli aventi diritto al
voto del Concordato Colosio s.p.a.:
- l’iscrizione nel passivo privilegiato di una partita debitoria non implica il riconoscimento del dirit-
to di prelazione;
- la mancata iscrizione nel passivo privilegiato non comporta la negazione del diritto di privilegio
eventualmente spettante;
- la quantificazione degli importi ai fini del voto in sede di adunanza esplica efficacia solo ed esclu-
sivamente ai fini dell’adunanza stessa e non pregiudica qualsivoglia ulteriore accertamento in più
o in meno sul quantum;
- gli importi indicati nell’elenco potranno essere oggetto di modifiche successive in quanto non
tutti i creditori hanno comunicato le loro risultanze contabili;
- l’eventuale mancato inserimento di un credito non comporta una valutazione di inesistenza.
Tutto ciò premesso, veniamo all’elenco dei creditori ammessi al voto.
2. L’elenco dei creditori.
Svolte le necessarie premesse circa la valenza giuridica dell’elenco dei creditori ammessi al voto, è
opportuno precisare come lo stesso, costituente l’all. 4, sia stato formato con riferimento, da un
lato, ai creditori chirografari aventi diritto al voto e, dall’altro, ai residui creditori cd. privilegia-
ti/prededuttivi (quindi facenti parte di una categoria di creditori che non ha interesse ad esprime-
re il proprio voto in adunanza essendo la soddisfazione prevista nel piano concordatario pari al
100%).
Per quanto riguarda il quantum dei crediti si è ritenuto, per lo più in via prudenziale, di inserire gli
importi dichiarati dai creditori e nel caso di mancanza di dichiarazione quelli risultanti dalla con-
tabilità della società debitrice, tenuto conto che, come già precisato, la quantificazione incide solo
sul voto e non pregiudica l’ammontare del credito in altra sede.
3.Il calcolo della maggioranza.
Con specifico riferimento al calcolo della maggioranza si ritiene doveroso richiamarsi al contenu-
to dell’art. 177 L.F.: norma che al primo comma prevede che il concordato è approvato dai credi-
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tori che rappresentino la maggioranza dei crediti ammessi al voto. Ove siano previste distinte
classi di creditori (ma non è il nostro caso) il concordato si considererà approvato inoltre se tale
maggioranza si verifichi nel maggior numero di classi.
Tenuto conto che l’importo dei crediti chirografari per i quali si propone l’ammissione al voto
ammonta ad € 31.745.302,33 (mentre i creditori privilegiati/prededuttivi ammontano ad €
8.942.366,71) la maggioranza dei crediti ammessi al voto provvisoriamente è determinata
in € 15.872.651,18 ai fini dell’approvazione del Concordato.
4. Le adesioni alla proposta di concordato in base all’art. 178 L.F. nel testo riformato
Come già preannunciato ai creditori nel contesto della comunicazione di ammissione alla proce-
dura di Concordato preventivo ex art. 171 II comma L.F. datata 12 Settembre 2013 il regime delle
adesioni dei creditori previsto nell’art. 178 L.F. è risultato significativamente modificato. Nel testo
riformato dal D. L. 22 Giugno 2012 n. 83 i creditori che non abbiano esercitato il diritto di
voto precedentemente e/o nel contesto della adunanza sono facoltizzati a far pervenire il
proprio dissenso per telegramma o per lettera o per telefax o per posta elettronica nei 20 giorni
successivi alla chiusura del verbale. In altri termini la nuova norma (al contrario di quella prece-
dente) attesta quindi che il silenzio del creditore (purchè avvisato) vale come voto favorevole
successivo all’adunanza.
Si allegano:
1)Decreto del Tribunale di Bergamo in data 5 Agosto 2013;
2)Istanza del Commissario Giudiziale per la nomina di un perito stimatore ex art. 172 L.F.;
3)Perizia del geom. Eros Locatelli;
4)Elenco dei creditori.
Bergamo, lì 28 Febbraio 2014
Il Commissario Giudiziale