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G GG
]udei de Urbe Roma e i suoi ebrei:una storia secolare
Atti del Convegno, Archvio di Stato di Roma 9 novembre 200
a cura di
MIN CFFIO e A EPOITO
MIISTERO PER I BEI E LE IIT À CUURLI
DREIOE EERE PER I RCHII
20 1
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DIREZIONE GENRAL PR GI ARCHIVI
S ervizio III - Studi e ric eca
iretre generale per gli arcivi: Lucao Scaa
irettre el Servii Patriza Ferrara
© Msteo pe ben e le attvtà ltaliDezone geneale pe gl ahv
IBN --
V: sttto olgafo e Zea elo tato_ bea ello tato
azza e Roma- [email protected]
Samato e mese di setemr 201 1
a cua di Edmod Citt di Casteo (P)
SOMMAO
' MAJNA CAHERO- NNA sPOSO, roduzioe v
GL EBREI ROAN NLLO SAZO URANO
MAJNA AFFERO Spazi urbai e scee riuali del'ebraismo romao ieà modea 3
MASSLANO GLAD, Quas msolamo l os profan onl sar riscopera delle caacombe ebraiche i oeverde elaprima eà modera 3
CARLA ENO Gli ebrei a oeverde: pise di rirca
I CoNLITI INTRN ED ESTERN
NNA sPOSIO oii ieri ala comuià ebrai di oma ra quaro e ciqueceo 9
McriELE Dr S o Giudire gli ebrei i ribuali peali romai ei seoliXX 1
LVIRA GANAANO li ebrei di oma ra repressioe e iegrazioe:
leure" dalla serie r Ssmat dellarchivio dela Sgrtrad StatoMnstro dll'ntrno e dai documei dela polizia pocia presso lrchivio di Sao di oma 103
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IV Sommario
I. E C ON OMI A RlC C Z Z A B R ICH
E
d
N
DI, NEP, I "professioni: noa� medi e banchier nella secona mea del Cqueno L A UD O R O C A C C A, Banchieri ebrei a Roma Il credo su pegn . , modea ( 1521-1682 )
0 e a
M ON C A A L Z O L A R, Ricerche sulle proprieà immobiliari degli ebrei ro-ma ra prma emancipazione e resaurazione D ANE L A DI C As no, ommienza ebrai e oggeti d'are a Roma ·
il caso Bara /
ael
·
V L L G R A Z Z A L L A P R S C U Z ON N OV CN T S C A C A L A R O C A C C A, La ctà e f a "p · azza L e esimonianze romane nell'archivio della S hoah Foundation
LE FONTI
M A R C O DE C O Lò, L sampa risorgimenale S V A
.
HJ A T ON U C CI - L A U O R O C A C C A, Le foni sugli ebrei nella apale dal cqueceno al noveceno n
l
'
a
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h . d l . b c vo e a comuna
131
155
11
20
215
225
e ra d Roma (
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245 A U F R N C S C AN G LI, Scriure noarili e ai del omune U P
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. n erc or -so ne e ;O
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z ocumenarie dellArchivio Capolino 259
ND J C D OM 29
INA CAFFRO ANNA SPOSITO
Itroduzioe
La stora degl ere n genere e degl ere d Roma n partolare saratterzza e s omprende non attraerso l paradgma della separazonedalla soetà rstana maggortara ma attraerso uello dellnterazone ntre legam sam e naturalmente ontt dsegnano una endaassa pù omplessa artolata e n ondo pù nteressante d uanto nonaa ntendere l modello tradzonale dela eslusone e dell'autoeslusonerleando ertamente gl sontr oltre agl nontr l nterent drepressone e d ntolleranza he tra Cnueento e Noeento dentanosempre pù dur e oatt spee sul pano normat on una netta soltaperodzzante he s olloa non erto a aso nel Setteento.
Altra ertezza metodologa è noltre uella d non ondare l'analsrguardo al ruolo degl ere nella ttà e r uardo al ruolo della ttà nel mondoerao soltanto sulla normata ma d tener onto de omportament edelle prathe soal he selano una reatà en pù ar tolata mossa e spesso
dsoedente» e trasgressa Soprattutto omportament soal analzzatdal asso sula ase della doumentazone arhst a relano una realtà heome s è detto non s ongura ma n eppure nelle as pù pesant e negateome uella relata a una popolazone husa nomunae ae sttuzonmaggortare e dunue essenzalmente margnale e soprattutto passa ettmsta» napae d negozare on le autortà e le soetà rstane. Nellesue due erson opposte ma smmetrhe uella anteraa he mmagaun mondo separato tutto teso a ondare i propro potere e l'ostltà ersol'esterno sullautoeslusone e uella he ede llsolamento un attoreertamente d oppressone ma anhe neessaro alla tutela dell'dent tà e deasopraenza l paradgma e lo stereotpo dell'nsu lartà e dell'sola mento/eslustà ual aratter nsndl d una realtà d mnoranza appannano
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VII Mana Cfero, A nna Espoito
relatvo al degrado economico e culturale della counità romana per tutta
letà moderna -, e anche di fare vere e proprie scoperte Naturalmente non cifermeremo qui: c'è ancora molto da dire e da fare.
Questo libro è dedicato aa memoria di Daniela Di Castro, Direttrice del
Museo Ebraico in Roma e insigne studiosa della storia e della cultura ebraica.
. GL EBREI ROMAN NELLO SPAZIO URBANO
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RNA AFFERO
pazi urbai e cee ritual dellebraimo romao i età modera
Eclui ma anche inclui queta pu eee la cifa di una ieioneelativa a appoto ta gi ebei e lo pazio ubano omano in età modenae ai luoghi degli ebei nella geogaa della città. uohi e non luogoinolte uoghi pluale peché al contaio di quanto iamo oliti faepenando alincadinamento dela comunità a Roma ea non i eplicaaffatto alinteno della ola pazialità itetta e coattiva più oia quela delhetto ma fa ifeimento alleitenza di una plualità di luoghi di ebei»nella città E queto anche dopo itituzione nel555 del clauto» con lacelebe boa Cum nimi abudum di papa Paol o V aafa
Auda e didicevole ea a convivenza ta ebei e citiani» dichiaavail papa e aggiungeva
«soleza qesti ebei è gta a ta pto che peteoo o soo vvee i mezzo ai cista ma ache i possimit ee chiese seza istges eveste; che az peoo i atto case ele vie e ele piazze pi cipali acqistaoe possieoo immobi assmoo baie oe i casa e alta sevt cstaa e
commettoo alti misatt a vegoga e ispezzo e ome cstiao coseaoche la Chiesa omaa tolea qesti ebei qato testmo ela vet ela eecstia a e aché icooscao aa ìe i popi eoi, s pt i ala piet e beevolezaea See Apostoica, e comp ao ogi sozo pe appoae ala vea lce ea eecattoica e cos icooscao essee stati esi schav a cagoe ei oo pesstetieo, mete cistia soo stat es lbei gaze a Ges Cisto Do e SgoeNosto e qii icooscao che è igsto che l glo ea oa ibea sa al sevzioel glio ella oa seva esieao co l aito i Do, pore mei a ttto cstabamo attaveso qesta costtzoe vaa pe sempe, che ogi tempo totato elUbe che i ciasca ctt sottomessa ala hiesa Romaa g ebei ebbaoessee cocetati e chsi a ca zoa ela ctta otata i ma e potoi »
Cfr Buu Dpou vou Sou Roou ou, arnensi editio 860 498-00 Taduzioe di M. Cafero
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4 Marna Ca/er
Il rimedio a tale mescolanza, usuale per il passato ma ora percepita comeinsopportable, era dunque che gli ebrei dovessero essere deportati in ununico, ristretto territorio delle città ponticie, racchiuso da mura e portoni. TIghetto fu la risposta alalternativa tra espulsione e conversione, una rispostanalizzata allo stesso tempo al mantenimento degli ebrei nello Stato e alla spintaverso la loro conversione, vera ossessione del cattolicesimo. Essi venivanoaccolti e tollerati, soprattutto a Roma, ma, in attesa che si convertissero, sistabiliva nei loro confronti una forma inedita di «espulsione» temporaneadala quotidianità delle città. Non potevano uscire di notte dal loro «claustro»,dovevano vivere tutti insieme e esercitare pochi e poveri mestieri, tenendosia grande distanza dai cristiani e dae loro vite. Ma nella pratica sociale lecose andavano molto diversamente Le due parole al plurale - luoghi e inclusi- devono far intendere che, al di là dela concentrazione in un «claustro»in un «recinto» o «serraglio» la parola «ghetto» si dionde più tardi l�storia deli ebrei nell'età del ghetto, in generale e a Roma in particolare,non si congura come separazione dala società cristiana maggioritaria ma sidipana attraverso intrecci, scambi, legami che disegnano una rete relazionleassai complessa e interessante Certamente esistono i conitti, la repressioneche, anzi, tra Cinquecento e Ottocento si fa sempre più dura, riettendosisul piano normativ in una legislazione ancor più rigorosa Tuttavia, pocosi capirebbe del ruolo deli ebrei nella città se si tenesse conto solo dellanormativa prescindendo dalle pratiche sociali e dai comportamenti, spessoassai diversi da quanto stabiito.
Luoghi al plurale, appunto Se si apre la classica carta urbana di GiovanBattista Nolli pubblicata nel1748 , è possible constatare, anche visivamente,
come la presenza ebraica nello spazio urbano non sia afatto denita solo dlpiccolo «recinto» del hetto, racchiuso nel rione Sant'Angelo, ma riveli unarealtà diffusa in varie aree e dunque una notevole mobilità Lo spazio comepure il tempo della città sono scanditi da una circolazione degli ebrei nelterritorio che si articola innanzi tutto nei luoghi codicati dela presenza stabie:il rione SantAngelo e il ghetto, appunto, che sostituiscono in età moderna ilprecedente e secolare insediamento abitativo in Trastevere, gli spazi funerariantichi e moderni, costituiti dal Campo Giudeo (presso Porta Portese) e dalcosiddetto «Ortaccio degli Ebrei» sulle pendici dellAventino prospicienti ilCirco Massimo, presso lattuale Giardino dele rose, nellOttocento spostatoal Verano Dalle ricerche di Massimiliano Ghilardi sul cimitero antico e suecatacombe ebraiche, presentate in questo stesso volume, si evince tra laltro
Sa uran e ene rtua deeramo romano n età mdea 5
una impressionante continuità topograca nel tempo lungo, no a oggi, degliinsediamenti ebraici, funerari e non solo. Si pensi allantica catacomba dellavia Portuense o di Monteverde, rinvenuta nel 602 dal celebre archeologoAntonio Bosio, e tornata aa luce solo nei primi del ovecento; oggiscomparsa per una frana rovinosa intervenuta nel 928 M com
e luogh
presenza costante e prova della libertà di movimento degli ebre nella cavanno ricordati anche spazi meno formali però praticati costantemente,come mercato di piazza avona, il mercato cristiano del pesce al Porticod'Ottavia, li ospedali dela città da cui gli ebrei traevano stracci e vestiti
da rivendere, le stesse botteghe e perno le case dei neoti e dei cristianiche, nonostante i severi divieti, essi continuavano a frequentare E, ancorale sedi dei tribunali, dislocati in vari r ioni, in cui li ebrei erano convocat0 si presentavano spontaneamente per dirimere liti interne o conitti con icristiani e per rispondere di reati i l tribunale del cardinale vicario, pressola basilica di S Giovanni in Laterano, innanzi tutto quello del governatore,prima in via di Parione, poi a palazzo Madama quello de _l antUzio, il uipalazzo, donato da Pio V, era ed è ancora collocato alla stra dela bascadi S Pietro
Accanto ai luohi della presenza stabile o occasionale, vanno annoveratiquelli legati a determinate contingenze o situazioni, ma anchessi rico _nosciut�e formalizzati Occorre infatti anche tener conto delle chiese e degl oratoin cui i membri della comunità erano convocati ogni sabato per ascoltare leprediche coatte, costituiti dalloratorio della Ss. rinità dei Pellegrini o dallachiesa di S Angelo in Pescheria, sempre nel rione SantAgelo3. Anche laCasa dei catecumeni, con il colleio dei neoti, situata nel popolare quartiereMonti caratterizzato da grande ostilità antiebraica, così come il monasterodelle Convertite al Corso, rientrano in questa topograa ebraica romana,per le loro particolari caratteristiche di luohi destinati ad ospitare ebree edebrei convertiti Contraltare spazialmente simmetrico ma opposto a l ghetto,la Casa dei catecumeni e dei neoti costituiva il cuore della controffensiva
2 Su A. Bosi atore della ceebre e p ostum Roma sotterranea, Roma 1632, cf r M. GIILARDI,Le atacombe di Roma dal Medioevo alla Roma sotterranea di Antonio Bosio in « Studi Roma> 49 ,
200 -2 pp. 27 -56; S. r uiFEI.I> Lgr vdr Roma com'ona culturale (500-1800 rca) mStoria d'Italia Annali, 16 Roma la cttà dl papa, a cura d L FIORAN- A. PROSERI,T oo, Eaud1
2000 p. 33 e seguent _
> Sulle prediche coatte cfr. ora M. CATIFRO, omnca; br fnquszon. Tra predca oratae nsura lbrara n I Domncan l'nquiszone, a cra di C LoNG, Roma Isuo Stoco Dome-ncao, 2008, pp 205-234.
,.
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miioaria e coverioiica codoa daa Chiea dea Cororiforma ecero eo dea caoici ei cofroi degi ebrei degi "ifedei igeere Perci e vie ioro aa Caa dei caecumei e aa chiea dei eoidea Madoa ai Moi coiuivao pr gi ebrei u imie ivaicabie aoa area urbaa precua i ua ci che pur ra iumerevoi rerizioio i repigeva mai de uo Diviei ribadii da everi edii papa o ipieo Seeceo impoevao ifai agi ebrei di o awiciari aa Caadeiaa ad accogiere e iruire i cadida i eoi i procio di baeimoper «ameo quaraa cae aoro e imore che i coai ra ebrei e
caecumei poeero impedire 'opera di coverioe• Daro cao opazio vieao era avoa varcao dai geiori i cerca di gi rapii e richiuie'iiuo o addiriura iviai dai repoabii dea Caa a coaare avoo di coverioe de cogiuo e a raegari: ci che awee ecao di Regia Bo i cui gio dodicee era fuggio da caa per chiederei baeimo che riuc a erare ea Caa per icoraro. Uo pazio«maedeo duque da cui eeri a debia diaza - ache per i imore dirapimei e che icueva eimei di paura che i ramadaroo a ugoo e cuore de'Ooceo e acora ei primi decei de Noveceocome dimorao i oei giudaico-romaechi di Crecezio de Mo. Iei è ifai magiramee decria 'amofera di errore per i propri giche icombeva ua comui e che faceva ma ierpreare ache ioceiaeggiamei di ieree affeuoo di doe criiae per i bambii ebrei viicome eaivi di baezzari di acoo o di rapiri Come ricorda De Moeeo erao recei e acora bruciai i ricordo e a eco ierazioae defamoo cao Morara reaivo a faciuo ebreo di Booga porao via daa
famigia e afdao aa Caa dei caecumei di Roma i eguio aa deuciadi ua eva criiaa che dichiar di avero baezzao di acoo U cima
D S Spz c e pz ede e o ebc in uoh c e pz de à a cura di S B AAO L ScARAA oino onrg & ir 199 pp 1 1 12M Be/. Soe d ebe c e coe e o de pp oa Vila24 p 78
5 La vicnda dl govan Iacco ondì dla ad anuta n 1 8 è da icotruita inBe oz. ct pp 2525 nc nl coro da cr vcnda di Edgardo Motara nl858 i gnitoi ono ai nlla caa afnché acoltino daa occa dl glio il riuto dll'raio Cfr D KmR oeo de pp e Mlano ioli 199
D' M Soe udcooech poe e eo dion intgra a cura di MROAIA - M OONI in La Guntina 2
d pio in o e bd pp 4445 d 1928 ul cao i vda D K"H oeo de pp e . ct
Spz urbn e cn rtuli dll'ebrismo romno in à mod 7
di paura che ancora megio è descritto in un atro sonetto 'O glio p e� zo , i�
cui i momentaneo aontanamento di un bimbo da casa forsce movo d
disperazione aa madre, immediatamente convinta che le sia stato sottratto
er battezzaro9 Mentre in quei intitoati A madre a orata è raccontato p il . b b"
o strazio di una madre «che ciaio un gl io a i ear
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e
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cu1 am o
cioè era stato ef ettivamente portato alla Casa de Catecumeni per ricevere i
battesimo: «V ia , via da m 'sti/asci e 'sti l enzol a che ce 'nvol tavo la sp eranza
mia f ui tutti quanti- An nati via! .. e l asateme p iagn da mi sol a»10•
Inne, in questa cartograa dea presenza dif fusa degi ebrei ne tessuto
urbano vanno rievati gi spazi rituai in cui gi ebrei comparivano cicicamente
ne tempo acquisivano visibiità pubbica e anzi erano simboicarent�
materiamente necessari, in occasione di determinate f este e cemoa
urbani. La topograa f estiva comprendeva i Coosseo e 'arco di T ito in
particoare nel corso della fastosa e lunga cerimonia de corto del possess?
papale il Campidoglio per la cerimonia di insediamento de Conservato,
piazza Navona per il mercato e per i iochi di Agone, T stccio, semre pe _r
i giochi, via del Corso, per il pallio degli ebrei, e ancora il one Mont per
Carnevale e le giudiate Ma, in realtà, era tutto intero lo spazio romano ad
essere coinvoto e a disegnare un «sistema» dea visibiità - e dea mobità
_ degli ebrei: una mobilità che peratro era consentita anche d�a stuttur stessa dei mestieri oro destinati come ad esemp
io quanto a cosddet
perromanti o mercanti co f aotto che privi di negozio vendevano a oro
merce in giro per la città
T uoghi dea tabiità
Va iazi uo oao che pero da puo di via degi cari paziabiaivi e commercia cocei agi ebrei daa egiazioe de dopo gheo imembri dea comui fuggivao facimee ae orme reriive Per eicome peraro per i ari uddii di aico regie gi «ierizi occhiuia'iero dei iemi ormaivi coeivao a gruppi e a idividui di ieriree proprie raegie capaci di modicare e codJioare e regoe emaae
" C D·: MNT Soe ci t pp 4 dl 92\ Jbd pp 44
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M C/f
costrizione entro le mura del ghetto, no ad allora poco rispettata, riportacasa per casa le abitazioni e soprattutto le bottehe ebraiche, e ci rivela come
nel corso di tutto il secolo precedente, il Settecento e non solo nel breve
periodo dell'emancipazione dovuta al biennio repubblicano del1798 -99 gli
ebrei tenessero abitazioni e botteghe nelle strade certo adiacenti al ghetto,
ma comunque ad esso esterno, in genere prossime all'attuale Largo di TorreArgentina, con una continuità topograca e della loro collocazione spaziale
che, come è noto, dura anche oggi ed è degna di considerazione
Era una mescolanza abitativa e produttiva di luna data, contro la quale
SI ergevano ovviamente proteste, soprattutto di commercianti cristiani o dei
parroci delle chiese limitrofe al ghetto Negl anni venti dell'Ottocento, unparroco anonimo denunciava che gli ebrei, oltre ad abitare in altri quartieri,
insediati in parrocchie più o meno vicine al ghetto, esercitavano oramai ogni
sorta di mestieri e professioni, proprio come i cristiani «Medici, Chirurgi,
Recattieri, Sartori, Osti, Macellari, Carrettieri, Fruttaroli tutta altra sorta
d'industria come fra i Cristiani»; la mescolanza abitativa persistette nel
tempo e ancora nel corso dell'Ottocento più avanzato e dopo le restrizioni
imposte dalla Restaurazione ponticia - come mostrano i documenti conservatinell'Archivio storico del Vicariato di Roma. Sempre negli anni venti del XIX
secolo, furono individuati dae autorità ben 84 magazzini sparsi nea città e
ben 41 erano le botteghe collocate fuori del ghetto, vale a dire oltre il 15%
delle 261 botteghe ebraiche censite nel 1827 .Tali botteghe, inoltre, a loro
volta costituivano il 52% del totale di botteghe di tutto il rione Via dea
Reginea, ancora non incorporata in ghetto, piazza delle Tartarughe, la zona
intorno a palazzo Mattei erano le aree degli insediamenti ebraici fuori del
«recinto». Ma, certo, va rilevato che, a partire dalla ne del Settecento noalla caduta delle mura del ghetto nel1870, gli interventi repressivi e restrittivi,
tesi a concentrare sempre di più gli ebrei nel loro «serraglio» e a evitare
sconnamenti, nirono per mutare profondamente tanto la sionomia e la
stessa topograa del ghetto, rispetto ai secoli precedenti, quanto soprattutto
la qualità sempre più negativa - della percezione della presenza ebraica in
città e dunque del suo stesso ruolo
Scambi, interazioni, ma anche paure La contiguità abitativa e produttiva
19 _M. CAJrJER O, T reprssion converso�· la rstaurazion" dg brei, in ID., Rgon mo-de . c1t., p 253
20 d , p. 25 7
S u e u ' 1 1
tra ebrei e cristiani poteva essere molto pericolosa per i primi, specialmente
quando esistevano contatti con corporazioni di mestiere "forti e prepotenti
come quee dei pescivendoli. Collocati in uno spazio assai vicino al ghetto,
nella via e nella piazza di S Angelo in Pescheria, ove avevano il loro mercato, i
pescivendoli erano anche tradizionalmente un gruppo sociale particolarmenteattivo nell'organizzazione di rituali di violenze nei confronti deli ebrei,
soprattutto nel periodo di Carnevale In questo particolare momento
dellanno, infatti, essi erano soliti presentare carri e rappresentazioni teatrali
farsesche - etti giudiate - dal forte sapore antiebraico, nel corso dei qua
prendevano di mira, ridicolizzandoli, precisi riti, preghiere, credenze e
personaggi della tradizione religiosa degli ebrei: dimostrando con ciò, oltreall'ostilità, anche un notevole livello di conoscenza dell'universo culturaleebraico. li rappresentazioni erano costantemente denunciate dai Fattori
della comunità alle autorità ecclesiastiche proprio per la tonalità virulenta
e irridente che talvolta fomentava l'odio e gli interventi violenti del popolo"basso Talvolta le proteste degli ebrei contro la corporazione dei
pescivendoli giungevano no alla Congregazione del Sant'Uzio, a cui erano
trasmesse dal cardinale vicario, l'autorità romana deputata a gestire i rapporti
con la comunità I riti della violenza culminavano nella rappresentazione
derisoria del funerale di un rabbino (la «Cassa degli ebrei») Nel1710 i Fattori
dell'Università indirizzarono al papa Clemente X un Memoriale di protesta
contro i pescivendoli che in occasione del Carnevale di quell'anno
«portavao pe Roma ua cassa da Morto co dverse teste d'Amai ngedo dfar 'eseqi di Rabbi moti co schri, et atti impropij da usa co morti, da chee soo ati sempe coveeti, e scado gad,a sego ch'ai pover Iebei gl'è
coveto pe mot gioi stasee chusi e G hetto, o pe espors a ba ttte, e eritidaa Pebb2».
I Fattori chiedevano che fosse revocato i permesso di fare «giudiate» e,
aiunendo che tali prevaricazioni violente impedivano agli ebrei di girare
per la città nei giorni di Carnevale per guadagnarsi i pane, ricorrevanoad
una argomentazione a cui le autorità erano sensibili: e cioè, che tali rituali
ricadevano in disdoro e scandalo per gli stessi cristiani. Infatti, scrivevano,
«oltre all'indecenza di far bef f e e scherni di cori morti, apporta ancora
1 Cf r M. CAFIER O, Battesm forzati . cit ., pp 2 9 e 65.
2 ACDF, Sant 'Oc, Stanza S toia, 2-b, proteste degl ebrei del 1 70 e 1 7 1 1
,
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0 Maina Caeo
teneva come dmostavano l suo ammaco e la otesta pe la ne d oncemonale che la convolgeva: ad esempo pe dmnsonamento del suouolo nella cemona del "possesso che sfocò nella dentva estomssonedal to a pm dell'Ottocento o ancoa pe la cancellazone della pesenzade atto dalla cavalcata de Consevato che pue ea stata blancata dallane dto paamento della cosa nomnosa degl ebe lungo la va delCoso. Così anche nel 74 6 la decsone d Benedetto IV d elmnae onpompa e fasto nela cemona dell'omaggo pubblco pestato n Campdoglodaa deleazone del ebe oman a Consevato d Roma sempe duante Canevale utmo esto dea cemona gà dotta nel 668 venne
avvesata e pecepta come umlante dalla comuntà che potestò pechéevdentemente v coleva l chao segnale d un dmensonamento dpesenza se non d esclusone da copo cttadno dal quale poessvamentel ebe venvano nfatt allontanat. E del esto la successva umlazonechesta a appesentant del ebe attaveso la genuessone dnnanz aConsevato ese manfesta l'evoluzone dela funzone n senso vessatooTuttava nonostante le tasfomazon della cemona la pesenza tualedel ebe estava e n on modo le loo poteste eano almeno no ametà ettecento volte conto peggoament dmensonament e letasfomazon e non conto la cemona n sé
tempo del emoiaedel 7 89 nvece l clma cultuale pofondamentemutato nduceva gl ebe a non pecepe pù questo aspetto dellapatecpazone tuale ne suo svolt postv d conoscmento d u n uolo ed una appatenenza al sstema e al copo cttadn t ual eano oa solamentenquadat all'nteno delle categoe de'ngustza dell'oppessone
dell'estosone d denao e del'ngua Ala luce dea cultua azonalemodena lo spazo ltugco sevato agl ebe ea oa pecepto solamentecome neatvo e puntvo e dunque da soppmee. Ma nea stessa dezonedella cancellazone della patecpazone smbolca del ebe patendopeò da ben dves e assa meno lbeal e egualta pesuppost andavanoanche sa la pecezone antebaca dea pubblca opnone cstana che lanomatva pontca che a poco a poco elmnò del tutto la pesenza dellacomuntà daa scena tuale omana d conseguenza come spesso è successonella stoa degl ebe la vendcazone de dtt dell' eguaglanza e deaustza s ovescava n totale esclusone n magnalzzazone e m
dl pp c . pp 8587 ch A MAN l ho di Rom c p . su
Sazi bani e sene ial del'ebaimo omano in età modena
nvsbtà Mente la socetà d antco egme aveva mantenuto un posto alebe quanto tal pu nella sottolneatua della dffeenza e dell'nfeotàdopo la Rvoluzone nel clma gdo d una Restauazone che l pecepvacome complc e atec dea Rvoluzone stessa e sostento della mnaccosamodentà s veca la soppessone quas totale del loo spazo ne sstemacemonale cttadno Non a caso anz conoscmento dela loo pesenzae della loo funzone efettva e codcata nela cttà appunto n quantoebe saebbe stato sosttuto sgncatvamente con la fastosa celebazoned battesm d convett . Nell'ambto del nuovo clma elgoso e poltcola pesenza conoscuta degl ebe nella cttà e ne suo t ea pecò
anche smbolcamente sosttuta daa neazone del loo uolo necessao evsble e sopattutto della loo denttà dvesa e specca Così mente ilessco della cultua llumnsta cttadnanza lbetà gustza egualanzageneazone popetà pvata suonava anche ne ghett poducendochesta d dtt e vendcazon d lbetà sua base del dtto natuale «la bella la natuale lbetà comune a But ancoa» auspcava l Memoiae la eazone cattolca chudeva sempe pù l spaz sa smbolc che ealcon conseuenze che s saebbeo velate nel lungo peodo Non ea uncaso e neppue un fatto paadossale che la memoa del 7 89 s concludesseevocando una mpobable età del'oo de'ebasmo omano pma del 5 55 d cu s chedeva al pontece l pstno e l tono dopo ben due secole mezzo.
La appesentazone stoca degl auto del emoiae s concludevacosì contapponendo apetamente due sstem «dametalmente oppost»patcat a Roma ne confont degl ebe nel coso de secol e attbuendo
all'età dell'oo anteoe al 555 uno statuto gudco eualtao etto da«gustza etttudne e mpazaltà» che ea stato capace d aantl dalfanatsmo e dalloppessone. Lodnamento successvo aveva mposto «unsstema del tutto contao» che pu non potendo ntaccae dettam deldtto n quanto nalteabl l aveva peò annullat nella patca socale e necompotament. tattava dunque d tonae a passato al'antc sstemaonao duato pe ben tedc secol e soppantato solamente da due dalnuovo odnamento ntodotto .
La vendcazone del dtto d natua egua pe tutt gl uomn eunvesale che la nuova tempee cutuale applcava anche agl ebe venvapetanto lettmata e affozata attaveso una etodatazone nel lontanopassato d nome e d d tt che s petendeva essee stat aloa penamente
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Mr r
conoscu Ea una eua ea soa e ebe che se nvuavacoeamene nea fase conofomsca un meno va va cesceneenava affozae e nuove chese sua base e segno un mcopassao n cu «'anco ssema» sponeva a equà gusza caà e pesnoa efcaca su pano e posesmo e ea convesone D conseguenzamene a enunca e e chese e ebe s conguavano pe un vesocome auac speose e evocan coevo e «pecooso» nguago eabeà e e'eguaganza cono cò che ea eo «moeno ssema poesà assoua e obbgazone» pe ao veso esse mgavano auezza ee aomenazon aaveso 'ea appaenemene asscuane e
concane che s aasse un sempce e nnocuo oo a passao Ma aemazone che venva a un peeso passao a ecupeae non nascone vané a vesà e nuovo nuao né e pofone asfomazon cosoano a'eseno che a'neno ee comunà ebache
'
Le nuove ee eano peneae oe che nea soceà csana eo aoea Chesa anche ne suo ghe pepaano anche mono ebaco aenae penamene nee fome e ne nguag ea nuova poca esscoea eoca ea cuua umnaa suonava pue ne " ecn eg ebee non senza con a oo neno a gupp soca che anavano sempepù eenzanos ono quese e conazon che 'eà vouzonaa ea conseguene emancpazone faanno penamene espoee nee ensona unvesasmo e eenza a assmazone e pesevazone e'enàebaca con es ompen pe ecenn fuu
Sule problemaiche compesse innescae dalla fase rvouzionaria e napoeonca M AHO,Tr Ch Stto. . c e a b bograa iv caa.
MAIMLIANO G ILARDI
«Quai he meoiamo e oe profane on e are La roperta dee
ataombe ebraihe di Monteverde nea prima età moderna
umo gono e mese maggo e'anno 5 78 n un ecao fangenesoco pofonamene segnao a sanze nnovameno egoso especavao pozzoana poco oe a Poa aaa e accao muaocosuo ne'umo vencnquenno e secoo C. a'mpeaoeco Aueano poaono casuamene aa uce es pefeameneconseva un anco cmeo pogeo csano La saonaeàell'eveno ceamene favoo ae conzon eose e empo senon a esse sosanzamene eao è nfa evene che ea scopea sfece un conssene uzzo popagansco a n apoogec nea poemcaconofomsa sua Chesa ee ogn) chamò su poso un anenumeo fee e cuos e n poch gon ua a popoazone Romaaccose ae gaee appena onae n uce pe ammae anchà e uogo
Mi sono pi vole in passao soffermao a ricordare la scopera del cimiero paleocrisianoipogeo cercando di reere sul valore del riovameno e sullo sruameno apologeco chepronamene se ne ece per brevià mi sia quindi permesso r imandare in ulimo a quano raccolonella Prm del mio volume: Subtrr vt Quttro tud ul tomb rom dl mdovoll'tà mod Roma dizioni dellAeneo 00 pp 7- 1 1 . Sulla riscopera del cimiero masenza elemeni di novià ripeendo cose ampiamene noe si veda la panoramica ofera ora da RGIORDANI, L oprt dl tomb otto l v Shz l t dl tud dthtà rtin NN R N E R, Roma, Socea Romaa d SoaParia 000 pp. 1 16 1 7
Cr. G. AiO Im d Rom rm pour otrr/orm Seyssel Champalon, 1987 p 7 7: e sol de Rome e un complice dévoué ofre à 'glise une arme éaane quiui perme de conreae laccusaion d usurpaion ancée par !e s Réformés e de dicer à lccidensa loi d 'ancienneé. A poi nommé, le palimpsese démonre que !es écris deérme ou de Prudencene son poi imposures ou récis fanaisises
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30 imilio hilrdi
facan i splci cspici in ghi pbli ci; J ipnua in ac Edic sanzstan sparat cs qlli imitand i lr nsti atichi Pdi ch si spiuannll splnch nll can in splci intagliati nl l pi hauuan in ma Cimiti lr paticla; ch è qust dlla Via Ptuns dl qu a hra tattam
Tae passo, ntroduttvo a vero e propro commento aa scoperta, è sntroppo espcto per necesstare d teror speazon e, come evdente, puòessere facmente utzzato, otre a sntetzzare e conoscenze secenteschesue pratche funerare antche, per ustrare e condzon soca d assoutaprostrazone dea comuntà ebraca de tempo ne confront dea socetà . TBoso, nfatt, presentandos come voce ufcae dea Chesa controrformata
a pubbcazone deopera, come è noto, fu fortemente vouta dae ateerarche eccesastche dmostra d essere o de propro tempo ee sue paroe rrspettose e pene d uoh comun rettono assa bene aconsderazone dea Chesa cattoca verso mondo sraeta e paroe
esearching any caacom he coud d, i coud hae een inconceae o omi a reference ohis discoey of a acien ewish udergroud cemeery s a i eeca heir o he ideas o f heouerreformaio o he oher hand Boso had o aoid rog io he deeer imicaios ofhis eceioa dscoery. a sociey which caacoms ad Chrsia aiqui es sered rimariyaoogeic uroses a sociey which moreoer forcefy ried o coner he ews, shu hemu n gheos and een exe enire ewish commuiies from arge erriories queries ha wereiey ead o aerae ierreaions of he as wod hae me wih ery ie symahy. choosig he second oion ha is roidig e reader wih a rey descrie aaysis of heewish Moneerde caacom Bosio igeiousy found he midde road.
Per cooscere iù da co a sora degi erei daia ra a meà de secoo e a ned X e o sao di rofoda soomissioe ci erao sooosi cfr. . MtANO, Sori dli brii li Torio iaudi 963 aricoare . 236-292 . i eda ure BoN, Ch i hCulur! P o/ ùh Soiy i Crùù Ili ]w h Clo o/ h Sh Cu iEil Ppr wùh Culur i Ric d Broqu Ily edied y . B uDRAN, NewYork-odon New ork niersy Press, 1992, 01-2.
" I comoramei dea Chiesa erso gi erei romani, fa d oeraza aeggiamenicoraddior e aersione comea soo e oi er essere afroai i deagio i qesa sedemi imio erao a rimandare agi sudi di oocANAII, Si S ! ]u L hoà Rom Pars, Firmiido e cie 1891 , Choli Thouh d Pp! ]w Poli 1555-5 New ork, ewsh Theoogica emiary of merica, 1 9 e . ZANI imo dli i cofroi dli bri dl XV l X olo oma, Poica iesià aeraese,991. oera iù comea e aggioraa è comque, qea di NN Th Apooli Sd h w I Toroo Poica siue of ediaea dies, 989199. Per cooscereinore, a inea d i codoa dee auorià eccesiasiche de'eoca ei conroi de modo eraicoe i sussegue riessi ne mondo cie è ceramee uie riogersi a saggio di R Il modorio i Crdili dll Corororm li ]udi li bri i Ili r Ricimo d EàBro Ai dl II Covo irziol Gov 10-15 iuo 1984 oma, fcio cerae er iei archiisic, 986 agg. 6 1 19- 138 Cfr. re . Cororo pulioi covrioolmo i Sori dIli iud Ali li bri i Ili a cura di C VtANT Dl'lomdiovo là di hi Toro Eiaudi, 996- 99 098.
ui h molimo l o pro o l r» 3
dearcheooo barocco sono atres, mportant per farc comprenderenumeros atr aspett socoeconomc dea comuntà udaca de tempo,prmo tra tutt mondo avoratvo Con 'auso dee font etterare necaso specco Marzae e tazo Boso nfatt, presenta una caratterstcade mondo avoratvo udaco de tempo che, se s voesse attrbureverdctà ae sue paroe, potrebbe provare una poco nota e nedta contnutàda mondo antco: «poche questarte d cambar sofo con vetr rott erapartcoarmente eserctata da ebre n que tempo s come ancor hod'eserctano, andando meschn con a cesta n mano tutto orno rdandoper Roma con amenteuo voc, n testmono dea msera, e dannatone
oro». o stesso Boso, n reatà era ben coscente che e medesme fontcassche s proponevano voontaramente d presentare mondo udaco mpenetrabe e pertanto oste sotto una ente deformante che producevasoo satre confuse e rpettve «poche se bene faceuano art mecanche, e tavota da' Poet sono chamat mendch ve n'erano contuttocò de facutos,e rcch».
Ancora raze aa uto offerto dae font etterare, che ponevano quartereabtatvo ebraco ea Roma antca n Trastevere, venamo a conoscenza un prezoso eemento ruardante spaz sacr dea comuntà udaca
32 Bosio nella sua opera dmostra sempr di avere na profoda coosceza delle fonti antiche
e a tale proposito i de Rossi ebbe a dire che evidetemete egli dovette leggere «da un capo all'altro
ttte le opere de p adi, lati, greci orietali, e le collezo de cocilii e de' canon le epistole de
romani poteci e degli scrittori ecclesiastic l atiche turgie le storie e le cronache di tutti i secoi
cristiani, le raccote d vite de' sati i trattat dogi maniera spettanti a matere sacre compresi
pero gi scolastci»: cfL Roma sottrranea cristiana. . . ci t , I 32 A ribadire di recente la maggiore
in1portanza el Bosio pe e foti antiche rispetto aattività archeologca si veda l gà mezionato
saggio di . ttl Tx b/or Trowl ci .3 e aiià aoraie rorie dea comi giudaica de'e arocca reaà, ur se
geericanene ascriiii a modo de commercio doeero essere reaeemee en diereni agdicare da fon rimar e decisamene iù aggiorae e afda
Per a accoa moderna degi auori aichi con esi di ineresse gudaico si edano Ttt EIN Actl, Textes d'auteurs grecs et romains relatz/s au juda Pais es Belles Lettres 2007 (ed.
or Paris 1895) e M. ST\RN, Greek and Latin Authors n ]ws and ]udaism, vo 3 Jerusalem, srael
cademy of ciece 19 98. saree ifai, roao da n noo asso dea io d Gium di oe Aessandrino
cfr Ph , l 23, . Cfr. er ae eso o sdio di C RA Ec(;tI I rppori r l'impro romo modo brio l mpo di Cliol odo l io d ium di ilo Aldrio inufsieg und Niedergag der mische We, 2 98 -86
3 Ceramee ie er cooscere e aenz sacrai osiie e egaie de conceo di sazioea meaà gidaica è o sudio di . t•GN, Spzi ri pzi mldi l Rom bricin uohi ri pzi dll ià a cra di B GAJ - . cAAA Torio oseerg &eier 1990 3 -1 20. Per i conceo asrao di sazio rano" ea meaià coeia dea
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32 Massimiliano Ghirdi
e a memoria rispettosa che s aveva d essi ne tramandari nel tempo: «anzidurò 'habitatione de' Giude in Trasteuere sn'a'ecoi pco lontani da nostr
rimanendo ancora memoria presso i vecchi moderni Hebre per traditione
hauuta da g antich loro de uogo oue era la Sinagoga non moto ontano
dala Chiesa d S .Saluatore in Curte»Dopo aver documentato ' esstenza in antico di una consstente componente
socae giudaica ed averne provato l'ubicazione nel'area alla destra de umesno ai suoi giorn Bosio potizza ala luce dela propria scoperta 'esistenza
d un'estesa area uneraria subto al d uori dele mura transtiberine: «nesegue che doueuano hauer'ancora in Roma il loro particoare Cimiterio
uori d'vna dee porte di Trasteuere: & essendo la Via Portuense più agiatae comoda per esser pana e più vicina dea montuosa Aurelia ne viene
conseguenza, che i Cmitero, de qua'hora trattaremo ritrouato da noi neaVa Portuense, osse i Cimiterio de gi Hebrei Et oltre à gli altri sudett
si aggiunge vn' atro non eggiero argome nto: p oiche ancor'hoggidì vsano gliHebrei di sotterrare morti loro vicino ala medesima Porta Portuense; dalche n'hà pigliato il nome Campo Gudeo» Pur sorvoando sua banaemotvazione che 'autore adduce per giusticare a locaizzazone topogracadea catacomba gudaica della va Portuense la prima ad essere portata aauce dee se giudaiche che archeologia c ha restituto37 e per moto tempol' unco cimitero potizzato per gl ebre de'antichtà8 - passo bsiano sdimostra efcace per ilustrare un ulteriore aspetto, quelo nerario delaa u coeva comunità gudaica; questa inatt come noto anche da atre e
seconda meà del XI scolo i momeno n cui si forma i Bosio è indicao saggo di M. BonHJXEspace urbain pratiques ritue!les parcours symboliques: Rome dans la seconde moitiè du XVIème siècle,
in Rome: l'espace urbain et ses reprèsentations éds F INARD - M. R Pars Presses de 'Universéais-Sorbone, 199 pp 1 - l45
n avere una visione d'insieme sui complessi cieriali ipogei exraurban della comunàdaica d Roma si vedao, con precedene bibliograa gli sdi di MAZOLENI Le catacombeebraiche di Roma, i , 861, pp 9104, i lavori d R AlJCCI,l mitero degli antichi Ebrei scoperto recentemente in Vigna Randanini Roma Tip Civià Caolca86 e di O. MAlCI Breve vùita al cimitero giudaico di Vigna Randanini Roma s e 1 884
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4 Maimilano Ghidi
l'accesso ae alerie era parziaete fraato e occluso («va bocca di rottaausta dicle e percolosa») e il percoso iziale richiese di procedere
i maiera o de tutto aevole («etrati duque per questa bocca co i
corpo cho, peetrammo el Cimitero») . Ciò che i curiosi idagatori
dovettero perustrare dela ecropoi sotterraea f però se cofrotato co
le coosceze modere del cimtero solo ua mima parte («è d mediocre
radezza») e due ore soltato bastaroo per la competa ricogizoe
(«percoche i due ore, che vi stemmo ci parue di hauero circodato tutto»)
La certezza tuttavia, che atri adit sotterraei dovessero essere preseti èvetlata tra le righe dae parole del Boso («se bee s coosceua esserui de
i altr adti») ma a pericolosità dele gallerie parziaete fraate («straderpiee, e quai può essere che giro moto più»), forse ache a causa di uacava di materiae tufaceo sottostate («oue soo sott o al Cimiterio gra caue
d tufo»), cosigliò agli esploratori di o procedere oltre . La breve vsita a
moumeto o impedì tuttava al «Coombo dela Roma sotterraea» come
fu deito l'archeoogo seicetesco0 di scorgere aspetti peculiari del cmiteroe d presetare lucide riessoi ela Roma sotterranea. Pur ricooscedo
fort aaoge architettoche del cimitero giudaco co le catacombe cristiae(«questo Cimitero è fatto aa aera de gli altri»), dae quai o sembrava
differire eache per tipooie fuerarie essedo ricooscibi ocu parietali e
/orma e pavimetai («sep lture itagiate eli muri & acu uoghi hà dellefosse acora, e sepolcri cauati el pauimeto») i Bosio fatti, sottoleò
l'apparete peculiare dfformità ela tecica e e materai utiizzat perchiudere sepolcri («habbiamo però osseruato esso va cosa differete da
i altr Cimiterj & è che per più i sudetti moumeti o soo chiusi co
tegole e marm; ma co matto toicati di cace») aspetto che, tuttaviala riscoperta modera de moumeto ha decisamete ridimesioato I
ocul alle pareti, sulle chiusure oriiare dei qual stado a raccoto bsiao
dovevao essere dipiti o icis epitaf fuebr esclusivamete ligua greca
(«quasi sempre co lettere rosse s vedeua esserui stati scritt gl Eptaf:alcu de' quai erao scolpiti ache ela calce e di essi e habbamo ritrouati
moti però tutt i Greco») risutavao però tutti dischiusi a testimoiare
40 La fortunata denizione, solitamente attribuita al de ossi va in reatà attribuita al gesuiaPadre Guseppe Marchi , che per primo a conò seguito poco più tardi dal de ossi cfr G MHCIII ,oumeti de rti crtie primitie ell metropoli del Critieimo oma Pccinelli, 1844 p .5 e GB. DI\ RoS, L Rom otterre crti . . c i t . , [ , p . 26.
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38 Maimi/n idi
Proeuedo ella decrizioe del cimiero il doo archeologo eiceecoi offerma a riadire l'erema empicià archieoic degi pazi viiaiin cui i poevao ammirare due oli cuicoli di dimeioi ridoe e apoverà decoraiva deiero compeo «Torando ora ala decriioedel Cimiiero Queo è fao molo alla ruica e rozzamee o hauedoalro che due oli Cuicoli e queli ancora molo piccioli & igoi comèuo il Cimierio el quale o i vede ne pure v frammeo di marmo e
piura e egno acuo di Chriiaià»Luico eemeo decoraivo icio o dipino preene i grade
aodanza a giudicare dale paroe delo udioo che e egala a preenza
reieraa u quai ogi epoura è il cadelaro epalicne imolo checome è ao receemene riadio emra apparire aai precocemeeele icoograe giudaiche
«Soo qas per og sepotra s ede dpto d coo osso ò mpesso elacalce, l adelabo dele sette lcee: saa peclae de Gde, che perseeòatemp ostr; come e aceao testmoaa l to, leat da modero Cmteoloro per ode dela sacra orma; molt de qal ea scolpto l adelabro; epartcolamete capo da stada, che o hà esto, s ede dpto d coo rossosopra momet a ga gra del medesmo».
quno rccoo d D N , Wr Tou h o/ Grk d brw ]whcrpo /rom Rom ly 9 1 934 p p.
24324. Cfr. C. VIARA, I cmr ci. p 362. Cfr N MII, Il cmro dl ch br poo ul v Poru in
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4 imi idi
cui oraoriano a uno di pincipali p ur mno noi p_onni Cramnignicaivo è in al no noa, ad mpio ch afdandoi anch ad unadioa inprazion dl clr ologo gografo dco Holniu
Ainghi, a propoio di dici ri vocai da Bniamino di udla npao opa mnzionao, i raformi diaamn in pseudmaryresproociiani, dimorando con chiarzza ch nuna ionianza giudaica
dlanichià po opavivr da puno di via concua in modoauonomo o ana dall comuni origini giudocriian
Alo o modo, dopo l ingolai dduzioni aringhian, cramn
ignicaivo è oolinar lanza dla dcrizion dl cimiro giudaico
dallopra d canonico omano di Sana Maria in avr MarcanonioBod, Osservazini spra i Cmierj de sani ariri ed anici crisiani
di Rma aggiunavi la serie di ui quelli cen al presene si sn scpere di ari simil ce in varie pari dl mnd si rvan cn riessini praice
spra il cul dele sagre reliquie, puicaa a Roma nl 720 l opra,infai, pur non ndo com è ao onuo in paao «una dgnaconinuazion da Rma erranea»7, iaum complivamn lconocnz ui cimiri oani drivani da icch oian dunquui i cimii ino ad alloa noi, com rcia il fronpizio dl voum pna cop gui aa mo d Boio, comp r qul fa in primaprona da auor La prnza olano di una fugaciima mnzion dla
Cfr. L V u ]w i Lt Acit Rom . ci pp 16-1 8 Nao ad mburgo nel 596 e moro a Roma nel 1 661 Lukas Holse sepolo a Roma nella
chiesa di Sana aria dell'nma fu bibioecario personae del cardinale Francesco Barberinie più ardi Biblioecario dea Biblioeca Vaicana soo nnocenz X e essandro V suoineressameno ale esimonianze ipogee del p rimiio crisianesimo aspeo mai s oolineao primad'ora è documenao olre che da bree accenno che ne fa l ringhi da un suo bree crmpremeso al eso bosiano rmaneggiao dal Seerano Su di lui in bree si eda quano raccooda F ARI ot (Hotio Luk in Ecicopdi Cttoic 6 Cià del Vaicano ne per'enciclopedia caolica e per i libro caolico 1 951 col. 1466
4 Cfr Rom ubtrr ovim . ci p 400 Su di lui depuao dal cardinale Gaspare Carpegna ad assisere alle prediche forzae agli ebrei
nellraorio dea Trinià dei Pelegrini per ia de'oima conoscenza della i ngua ebraica e più ardinominao Scriore della Biblioeca Vaicana da nnocenz X prima di essere incaricao da Cemene Cusode delle Reliquie e dei Cimieri si eda quano raccolo da . Bodtti rtoioin Ecicopdi Cttoic Cià d Vaicano ne per lenciclopeda caolica e per il libro caolico1949 col. 177 1 Cfr anche per maggiore compleezza il più deagliao rirao di N PARI Bodttirctoio Diziorio Biorco di tii , Roma siuo dellenciclopedia ialiana 969pp. 47-49
76 Cfr G. IN R di tudi u ctmb ci p. 9 Sul'opera del Boldei si eda in sinesi G. FRR'O Not torico-biborch di rchooi
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44 mo d
pubblicado i ua avola della sua opera ua lucera co simboli ebraici
co buoa probabilià proveiee da coesi o crsiai porebbevoloariamee o aver voluo descrivere le aichià fuerarie giudaicheche di cero o avevao merii paricoari per poer rivesire u ruoloprivileiao ellesalazioe apoloeica dea Chiesa dee origii.
A lugo dimeicae ee galerie cimieriali ebraiche di Moeverde
dovee peerare per primo dopo il Bosio loraoriao veroese GiuseppeBiachii omiao segreario dellAccademia di Soria Ecclesiasica pervoloà di papa Beedeo XIV il ricordo della visia del quale ci è rasmessoea descrizioe della via Poruese el libro I delopera dellicisore
sicao Giuseppe Vasi ricordo dellesiseza del cimiero ci è rasmessopoi lao successivo alla mezioe del Biachii da Ridolo Veuiche lo cia discorredo di alcue iscrizioi greche ma è solo co la visiadi Gaeao Migliore el deceio compreso ra il 1 770 e il 17 0 che sieò ua uova idagie archeoloica del moumeo soerraeo Lesue parole coservae i u documeo maoscrio cusodio presso laBiblioeca Aposolica Vaicaa soo uavia idicaive per far comprederelelevao sao di avazao degrado delle gallerie e dei cubicoli e i pericoli che
K Cf M. BoLDETn, Ossrvzo sop Cmj d' s cit . , p. 26. cncr mli l prnlità è cnilibil l lttr di S. RTA, BchGuspp in Dzoo Bogco dgl Il IO Rom, Ititt dllnciclopdi itlin, 1 968,pp 000 Cf G. n G S Dll mgfcz d Rom c mod, ll. 9 RmStmpri d Chrc l Cro 1 747 -1 76 1 l , p. 70: «i o i ritrò nch n Cimitro dli nichi bri; d io rndo di compni lEmo, clbrtiim ttrt Antiqro il Si.Crdinl Pini i iitrlo; mol criini i ori mlti imbli lii i lclipcr di qll inliciim G nt Tr l tr c r n più lpidi i cndbro con l ttlc». Nn h crdt ll ridicità di tl po Hrry Joh Lon cnd il ql inchininon h ftto ltro ch riclcr n dr i cimitro idc dcrion bin: cfr. H ] LEON T }wh Ccombs d Iscpos o/ Rom: Acou o/ h Dcov d subsquHso, in « brw nin Col Ann!», , 1 928 pp. 299-3 14 in prticlr p. 303
8' Pr concr più d icin l pronlità d tl tdio nto Cn nel 7 0 fondr, im frtlli Flippo Niccolò Mrcll l prio bt Onfr dlli, dllAccdmEtrc Crtn i d il ritrtto di P DuCATI, Vu Rdoo in Ecclopd Il 35, om,Ititt dlncclopdi itlin 1 90 p 1 39
VJ ·:Nun, Dszo sop du ch gch czo in «Girnl d' ttr diRm>> 748 p 147
85 Cr. FR Copus . cit . , p. 20 786 U nm ro mtril pirc rinnto n ricniioni ttcntch f dipro in
dir collioni; pr ir icnd d tli icriini, ctodit pr i M orin di Vlltri, il M orbonico di N poli M pirco d Ltrn i M Kirchrin lclin di Sn Polo fori l mr i d ] FHY, Cous . . . cit., p. 207208
u momo o 45
lo sesso esploraore dovee correre per idaare s olo u pi ccolo seore Le frae del fragle soosuolo doveero però aumeare e far crollare parecosisee delle gallerie se essu alro appassioao ricercaore si cimeòel recupero del cimiero iudaico prima dea ricoizioe operaa dal gesuiapadre Giuseppe Marchi i compaia dellieere Temisocle Marucchie dellarchieo Fracesco Foaa el geaio del 143 ; già i occasioe die perlusrazioe però o si riuscì a ideicare laccesso alla caacomba e
ci si dovee covicere che «li accessi al giudaico cimiero di Moe Verdesi soo ieramee sorai alocchio e al piede del ricercaore»• Alcuiai più ardi fraello miore del grade archeologo Giovai Baisa
de Rossi Michele Sefao geoloo e eosico che per alcui ai diresse
K7 V Cod t 9143 f. 17: «t qntm qidm p iin pim tim ip iit onmti opi in pit liqi non in ppti in moinii lli lt tti inpi t hbom tim mblmtm ptit h illfmnt id m i d qndo fint x ttt t dbi t t iib lli in m qi dlboo ont ibi tm lpid m t it im im in pt ndnd x nii onilio pd fo mitt nt>
l i d qnto lt d . FAUT G ch S ovmodchoo c upc Goo I o I, in «Miln it ontii>>7 1943pp 44-14 I Docum d uzo ovrc d ch S] + 0 ud dchoo, in > 19 194-1943 pp.1079 i d nh qnt olt d G C I Gupp ch S] dopo cqu, inCiiltà Cttli 1910 pp 3838 44746 l ppto n il lb holoo mnoGionni ttit d Roi d ql Mhi mt i d qnt iotit d K AU Gupp ch S] (1 7950 ud Gov B D �o (122-194) in Ginm>> 1 1940 pp. 63-606
8 Cf. G. MA oum d c it. p. 1 : n tmpo h intot i inti ni ti d imit ftt nto i pdni ttti oltit dllin h n ll fd dl io dit mi pno d ont di qlh b h mttin ql plnh m nino i pto di ipo mpp. ptti qindiil nnjo di qto 843, qndo tmint là ptt dll iti tn imn indp md h di nn pò nnd nè n pi ol n t d in ndo mpnilinn mitl Mhi httto Fno Fntn qt d qmolt hliono m in tli ploioni pli pm pmo t l llin n potmiimbtt mi nl bo h ltt ni di mi ih>>.
0 Ibdm on mli l monmn tl dl d i i dno olt l d bio
di M BAA Gov B D Ro foo d z d Achoo S. Cboc ion d tdo dl GJUS BAA dCdG Rm ip dll di FppCini 89 O. Gov B d Ro Rom tt 90 1 inttii mpntli itti (n i bibio di H J d Ro -Bp, in DcodAchoo Ch d u 1 , , i ibii ty t nn 190, pp 18-100 di N. AJE D Ro Gov B in Doo Boco d I, 39, om tittdnilopdi ili 199 1 pp. 01-0 ti b p nl t lontimntdti p mpmnt ipit qll di mtn Mhi è nh q ll t d BAA Gov B d Ro chooo poo d ccomb, Città dl Vtin
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50 Maimilian i/adi
regone ma ndagata de cmtero gudaco6; a Commssone d Sacra
Archeooga n accordo con a Sovrantendenza a monument rconoscute
e crtche condzon d quanto scoperto e vsta 'mpossbtà d poter
conservare monumento per 'ato rscho d cro decse sotto a supervsone
deg spettor pontc nrco Jos 7 e Gorgo Schneder Grazos d
spogare e gaere d tutta a suppeette archeoogca e tae doorosa sceta
dovette tuttava rvears vncente poché ne 95 tae area de cmtero era
gà andata competamente dstrutta Dopo atr numeros pcco cro
tavota dovut aa mancanza d ogn attenzone da parte de cavator d tufo0
anche quanto rmaneva de restante settore de cmtero gudaco, cò che
era stato rportato aa uce dae campagne d scavo d nzo secoo andò
competamente e dentvamente perduto n una rovnosa frana una dee
centnaa che dovettero nteressare frage suoo dea zona verìcatas
come una reazone ufcae redatta a ne d documentare a reazzazone
d un pano d svuppo edzo destnato aa costruzone d case popoar
c testmona - 4 ottobre de 1928. Le cause che concorsero a tae
6 Cr. M. Gt ARi Daa mo di Pio lX a'zion di Pio XI. ci t, p. 147 .. 7 Un uo intetco prolo nel cooo ricordo di] Y IAHT, [n piam mmoiam: nio
}os m
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52 imii idi
seicenesco de quale autore dea Rma serranea è ceramene uno dei
maggior rappresenant . Alcune sue espresson d scherno e disprezzo versola comunià sraelia consentono a peno tioo di porre a sua monumentaeopera, limatamene utavia ala descrzione de rinvenimeno de cimiteroebraco, accano alla lunga sere di opere a sampa di caratere antiebraico chevdero la luce ra a metà del secoo e i due successivi . La descrzionede cimtero d Monteverde, utilzzata sino ai nostri giorn solo per niarcheoogci e anquari potrebbe perciò aiuare a illustrare e comprendere,secondo e inee di ricerca tracciate da Robert Bonl generamente accetaedagli studosi, un indicaore del modo d percepire il mondo ebraico a
partire dal ardo nascmento, contribuendo pertanto a sotoineare laurgene necessà d muare l'mmagine idiliaca del mondo ebraico iaano
de Cnque e Seicento, viso da un a pare della critca soriograca in profondausone neleuae e socae co mondo dei caolic
A propoito de letertur ntiei tmpt in Il tle ro di tempo i vedno
oniderzoni di
PAN I cfr ic brim Chi i Ii in Ii
dic Ai d I Cv izi Bi 8- mi 8 , om, Uio entrle per i enirhivitii, Sggi 2) pp. -1.
r. . B Scià ii ià bric Ii mdiv iimiii iic i imii di cvz, bi ciii Ii mdiv md cvri; cmbi cri Ai d C izi dASG S ii- vmbr 8 u di M ZZ M AI - A. V, om, rui, 16, p. 2p 244.
Alun tudioi, in relt ritengono he reuenti e reiproi dovettero eere i ontti egl mi ulturli tr erei e ritini (r. G S ir r bri crii div Ricim, Ebi iii. . . it . pp. 1-4; tle direzione nhe MO imi fzi. . it. p. 1 p. p. 122), mentre molti lri hnno ondvio le teorie diBon r. . N, Si di bi i Ii ri dIi, «Studi Sori» , , 2 p. 7(ggio or ripulito in Crd ivi Ici c i Piic cià Erpmdr ur di M GR - G PL om Sem 21 pp. 4-461 ).
" r. . B Th Hii Pcpi / h w i h i Rc wd Rppr in «evue de étude uive» 1 4 1 4 pp. 5-2.
CARLA BNOCCI
G ebrei a Monteverde pite di ricerca
«Ho trovato un apparameno n un quartere un po' strano dove hannoappena comnciao a costruire, per ora c'è un solo palazzo» il quariere èquelo di Moneverde e il paazzo in quesione è i cosiddeto gratacelo dipiazza Rosono Pio Un 'efcace immagine dea situazione durane la guerra
è daa daa panta d Roma del 1944 ( g. 6) che mosra a ridota edcazionedel quartiere, e a vedua area dela de3 maggio 1 944 g. dove sonoidicat sa l'ingombro de gratacielo che gl esii de bombardamento subiodal complesso palazzo in quesone è uogo dove si erano concenrat glebrei e dove il 7 aprile 944 vene caturato con a sua famglia Piero Terracna,ra i poch superstii dei campi di concenramento
Divers esimon, residen nel quariere, racconano come fosse la vitadegl ebrei a Moneverde negl anni de regime fascsta «Monteverde è uquarere abbasanza vicino aa scuola ebraca, percò a scuola si andava apied, per le scaete o per Va Scarra, e proprio a Via Scarra, che durante
la guerra sembrava abbandonata e non aveva vigilanza, regnavano i bambin
che c vivevano una vita bera» .«A empi nostr alcun ebrei arrvarono a Moneverde quando n seguoalle eggi razziai" de 1 93 i padroni di casa caccarono dale loro abiazionia Monteverde che era periferia, g ati erano pi bass e i padron di casa
p dsponbili o meno ossequen regime»Questione nodale è sabire se quesa disponibiià" acceraa n emp
difcii sia stata un fato occasionale ed episodico oppure si colochi in un
Pdre di i evi ) i evi ritrie e giornlit in Timiz mmri i 8 i vicd di bi vrd om omune Mniipio om XVI 1 p. 14 .
Ib p. 13 I NEP, U qir vrd in Timiz mmi. . . i t . p . .
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r B
percorso più aico, i cosiderazioe del fa che a olleraza o siimprowisa e che azi è dicile oieivo di civile coviveza, soprauoqado la posa i gioco è la soprawiveza .
La visalizzazioe slla piaa di Roma del 1960 di sii legai al modoeraico g. 2) mee i evideza il fao che i o spazio errioriale assairisreo si cocerio co u'icideza dawero eccezioale molepliciisediamei eraici o legai al modo eraico dallaichià ai giori osrisi raa d i loghi feri, come la caacoma già collocaa ell'area aisaela Sazioe di Trasevere e gli oracci degli erei" collocai sio fori lapora Porese, collegai co l'area di S . Cosimao, sruure sacre come la
modera siaoga di via Foeiaa, gli isediamei del periodo ellco dipiazza Rosolio Pilo e l e aree di compeeza di erei coversi o di famiglie adessi collegai, come le proprieà Maili, Bocompagi e Boadies a ord delaVila Dori a Pamphij .
l coeso o è casuale ella zoa del Giaicolo soo docmeaiimporai cli mediorieali, spiegaili ache per la viciaza opogracaagli isediamei delle popolazioi residei a Trasevere, area esera al
primiivo pomerio e logo di isediameo di ciadii o romai dapprimae poi di popolazioi legae soprao alle aree orieai dell'imperoromao. Dalra pare, il Giaicolo sesso, cole ersco per eccelleza, èradizioalmee cosiderao come ua zoa apparaa, dove si coceraoespressioi e clure diverse rispeo alolimpo romao
I qeso amio si collocao i cli isediai ell'area della VillaSciarra, dove a parire dal 190 viee sisemaicamee scavao da PauGaer, ell'area di proprieà di George Washigo Wurs, empieo
radizioalmee rieo espressioe di culi siriaci, ache se recei scavie idagii acora i corso hao messo i lce, accao a elemei legaiai cli idicai, vaso isediameo, solo parzialmee scavao, co culiprevaleemee egizia. Acceraa è comque la preseza di srure
Cfr. pr i rolo dl Gianiolo, im Giioo ori opor mom ddihià Rimo a ra di E M STNilY, oma, nittm omanm inandia 996on ampia liograa p rdnt; Pzzo Amp oori dfo : Dom d iioo i omrmi a ra di FPP oma D La, ; i oi r o oziomo Ai do izio di di (Rom 2-24 mrzo 200) a ra di B. PALMA V·:TJC oma,Artmid, 8 in patiola C BO
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II . CONFLITTI INTEI ED ESTERNI
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AA SPOSIO
Coitti iteri aa c omuità ebraica di Roma tra Quattro e Ciqueceto
«Essed a mutà e i sig bei abtai a Rma avagiat da sìgavi disdie iteste e faime si pò pesume se si eveepptamee a imuve d aivae i beve tmp a pù gav sadai peuest st sig apa ved pwedee aa iete dg ebei mai ( .. ma e eu d maes Age gveae su tuti e sg ebei di etambi sessi abiat a Rma mpi di ae u pssibie pe ipae a pae ta atità d i tae usi daae m tae puie e appae e peee e mu te stabite daa Camea apsa»
Così e ovembe 1426 a maeso Leuccio di maeso Agelo achiaa diMaio V veiva adao 'icaico idubbiamee molo ooevole comeviee sooieao ache e documeo ma ceamee molo dicie, diisabiie a aquillià aieo dela comuià ebaica ciadia 1 • Pu oessedo i gado di a luce pe la oale pedia dee oi sula aua deidissidi che ubaoo la comuià ebaica i quel peiodo, l a documeazioedei decei de pieo e ado Quaoceo, più abbodae e vaia se
o popio cospicua, pemee di ievae i cosae ed eevao gado dicoiualià iea al guppo ebaico di RomaA somigliaza di quao avveiva i cià, dove si viveva quoidiaamee
i u clima di esioe, caaeizzao da peiodici scoi a azioi evioleze di ogi geee, ache ela comuià ebaica ascevao co aciiàcolii che spesso degeeavao i isse, ceado sei poblemi di odiepubblico. Azi, il quaiee degli ebei e cuoe del ioe SaAglo, ache
S SONOIIN, Aplic S and w Dcmn 94-44 Pontcl Inttuto l tu oono n 6 nomr 126 nch n. 605 cm 120 o ucco ftllo nul ngono conoscut plg cco lp Anglo onco IX Gonn XXII. u mto Lucco mo Anglo Emnulcf VRNT pap ain i n Ru s ustons hstous 1 2 pp. 2 n pt. p
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70 nna pt
pima che vi fosse istituito il ghetto, era unaea sovrollata in cui viveva
la maior pate deli ebrei di Roma, a stretto conatto nelle case in cui
spesso coabitavano più familie -, nei luoghi di culto, nele bottehe dove si
svolgevano le più diverse attività commerciali . È evidente quindi che legami
più intensi e relazioni più frequenti, insieme ala condivisione di uno spazio
ristretto, facimente degeneassero in diverbi e dissidi dapprima verbali e
quindi sici in paticolare - com'è owio - a'interno delle famiglie, che
divengono - come ha recentemente sottolineato Simona Feci - «i luogo
privilegiao della conittualità più radicale»2•
La nomina di un iudice ebreo peò non dovette sortie effetti
rimarchevoli se a quanto risulta l'esperimento non venne più ripetutono al 198, quando Alessandro VI avebbe conferito questo incarico al suo
medico e astrologo Bonet de Lattes, fatto questo che, tramandato da Paul
Rieger e quindi da Attilio Mano4, non tova peraltro nessun documento
a comprovarlo. Invece a testimoniare la conittualità interna alla comunità
ebraica romana rimane un notevole numero di atti notarili, più di un quarto
della totalità di quelli esaminati pe la seconda metà del Quattrocento La
maggioanza di questi atti - costituita da arbitati, lod, paci, securiaes -,
tratta di offese, ingiurie verbali e percosse, che a volte dovevano degenerare
in isse consideando il numero delle pesone implicate (uomini e donne) , liti
di cui spesso non viene ivelato il motivo scatenante. Quando questo awiene,
le motivazioni riguadano per lo più motivi d 'interesse, spesso ta parenti ma
anche ta soci in afari, contrasti coniugali, liti per gioco d'azzardo .Ate fonti confermano, seppure con dati meno abbondanti, la
dimensione piuttosto ilevante della conittualità ebraica I libri inventinum
e malefrum, conservati in buon numero per il X secolo, in cu sono
annotate le contrawenzioni per infrazioni agli statuti cittadini e ai band i, e i
registi cinquecenteschi delle taxae mallefcirum - contenenti le multe pagate
dopo la condanna giudiziaia per reati più gravi , offrono infatti ulterioi
testimonianze sulle trasessioni e sulla turbolenza degli ebrei romani, che
oltre a compaire spesso a titolo personale per " malo pondere nea vendita
2 . F1·:C1, Tra l trunale e l ghetto: le magtrature la omuntà e gl nddu dronte a reatdegl ebre roman nel Seento in «Quaderni storici», 99 (di c. 998) (num mon Ebre otto proeo,a cura di . LuztAI) pp 575599 n particolare pp. 583584
; H V
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72 nna spit
d me duca la sospensone dala snagoga e les perpeuo . La presenzan uesa vcenda d personagg apparenen ad emnn mgle dellacomunà ebraca (d Rgnano) nseme alevdene premedazone e alaconcomanza cronologca con la raccola dele asse porebbero far scrverelepsodo allnerno d una conualà fra le dverse fazon comunareper alr vers ben esmonaa D alra pare ve d fao ne corso d l fraesponen d rlevo e alr membr dela comunà ebraca sono esmonaeanche ne decenn preceden come rsula dal sser esamnao da PaooCherubn
e per d ques process (dove non sembra d poer scorgere eemen
d sgncava dfferenza nel raameno rservao agl ebre rspeo acrsan s prendono n esame e pene commnae pù d frequene (esloalonanameno dala snagoga mue) «verrebbe fao d scorgere comeè sao osservao da Mcaela Procacca un aco compromesso fra unagusa nerna con suo arbra le sue pac e l rbunae rabbnco euna gusza dordne generae a conemporanea menone deleslo dellamua e dellescusone dala snagoga quesulma pena evdenemenedecsa da un rbunae rabbnco ne è ceramene la conferma»
Non v è dubbo per che la gran pare de con ra ebre s rsovevarame a composone prvaa n rcorso a rbunal da pare loro sembralmao a rea pù grav conro a persona e l parmono nel caso dfallmeno de composon prvae oppure come rcorda monaFc nel caso d «ndvdu che enevano un comporameno crmnosossemaco» che avrebbe pouo deermnare conseguenze negaveallnera comunà Non dversamene da crsan che pure anche se non
cos freuenemene rcorrevano as uo dela pace rconoscuo dalle
AS oA Tribnale riminale del Goeatore Reistri di sentenze rg. c 227. S ScAI I ontroersie nella omnità d i Roma a inizi del seolo XV n Sritti in
memoria di Enzo Seren cur d . ARI A . IA U. AlO Grulmm ondzon Sllyyr 1 970, pp. 9- 00 [pr iin] A. TOA l etto di Roma n el Cinqeento. Conitti etniie problemi soioeonomi rum Br n Univriy 194; A sI e omnità ebraie diRoma prima del Sao (527: problemi di identiazione n «noch>> XI2 1990), pp. 1 6 90;A TOA Gli ebrei a Roma in Stor dtalia Annali 1 , Gli ebrei in talia cur d CIAN'II Dallalto medioeo alletà dei etti orino inud 996 pp 1 2- 1 2.
A mpio nl 1479, l rbbino «olu>> vnn ll mn nll sola dl rcllocon Gugllmo go di Giorgio d rnino. A o rno prn com poi imonrnno) ibri r INI naonte poo nota ci p 16.
A. sOIO - . OAIA Ebrei in idizio ci. S i a il tribnale e iletto ci . p 6.
nitti intrni ala nit eaia di m a tra qattr nqnt 7
pubbche auorà come ssema nfragudzaro per sedare su nascerepossbl fade e vendee e aranza del manenmeno della quee pubblc ag ebre avevano ndubbamene anche alre ragon per sorars al conrollodelauorà ponca Come ha recenemene evdenzao !rene Fs perg ebre «luso d un ssema propro d regole per dscplnare connerpersonal» era seno come fondamenale «un mezo per rvendcarea propra denà e conemporaneamene crcoscrvere enro a comunàla rsouone del conenoso apero con la gusza ponca» Quesa asua vola concedeva che ruae d rconclazone fosse ceebrao allnernodela comunà secondo e sue legg suo cosum e qund comuncao alle
auorà crsane. Non supsce und che n mol arbra sano presenaccano alle radzona procedure per queso po d composon comechedere perdono srngrs e man scambars lsulum pas, anche rchama usane parcolar come a penenza del dguno leserco dlumlà nepercorrere rago dala casa delarbro ala snagoga «cum brreco nman> no alla scomunca emporanea «secundum quod lex hebreorumprecp e vul» Qualche esempo ra an anche per evdenzare laquaà dlle nformaon forne da ues a
n 19 febbrao 193 n paa de Mercaello ovvero ne cuore dellagudera romana gl arbr Doau e Benamno dello Calo sabvanoche l par n causa ovvero alomone d Guseppe e ervdo d Dalo«non se debano dre quese paroe coè "aro go dela puana basardobuscarone neanche se possano dre luno a d alro che abano faca n facafare monea falza n faca spendere n un aro accusare alguna accusa pervera n ne mae . . » . Parcolare la pena assegnaa dagl arbr: «dc
par debano fare uno prano per uno e debanoce convare l d c arbr
S quo m v orm un'mpi bibliogr. Tr i più rcni conribui i cr ALINIPae e proesso nel stema idiziar del omne di Peria n «udrn orici>> 0 1 1999, pp. ; tco Rinnia pae perdono Ritali di paazione della prima età moderna Sudiorici>> 40 1999), pp 2 9-26 . WIIA ee pratie onitti Tribnali e risolzione delledispte nella Tosana del XII seolo Rom Vill 2000; AIO l onitto attraerso le normeGestione e risolzione delle dispte a Parma nel X seol Bologn UB 200 pp. 1-97.
o Criminalità ebrai a R oma fra Cinqeento e Seient atorappresentazione e realtàin Qdn oici>> 99 c. 99), n on Ebrei sotto proesso cur di . LuzzATI), pp6-64.
A z. I, n. 6 c. r. AS oA CN 1 14 cc. 189-9
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78 nna Esposi/o
che continuarono a lacerare gli ebrei d i Roma anche durante i primi due
decenni del Cinquecento Basti solo ricordare che uno dei principali motivi dicontesa era proprio la richiesta da parte degli ultramontani di eliminare i palesi
favoritismi che privilegiavano la parte italiana a scapito di quella forestiera
per quanto riguardava la ripartizione delle tasse gli incarichi comunitari le
stesse opere assistenziali A dirimere la delicata questione venne incaricato dapapa Clemente VII Daniele di !sacco da Pisa un «mercante curiale» molto
intimo con pontec3 e molto stimato anche da parte ebraica. Nei suoifamosi Capitoli, approvati dal papa nel dicembre 1524, stabil che criterio
informatore ela direzione politico-amministrativa della comunità non
dovesse più essere solo il censo ma anche e in posizione non subordinatal'appartenenza etnica per cui dosaggio dele diverse cariche andava per
statuto equamente ripartito tra i vari gruppi etnici• In particolare oltre ai tre
fattori due italiani ed uno forestiero che rappresentavano il potere esecutivo era la congrega dei Sessanta (venti membri per ogni fascia cetuale dieci
italiani e dieci forestieri) che deteneva il potere legislativo erede dell'assemblea
dei capifamiglia scalmente attivi del passato Inoltre Daniele avendo pienacoscienza che la relativa autonomia dee diverse organizzazioni era ormai
un elemento assodato confermava l'indipendenza di quee che deniva le
«università particolari» stabilendo che «possino a lor pi acere far congreghe et
ordini secondo lo stile et uso loro così gli italiani come gli ultramontani» conl'obbligo però di «stare sotto la congrega universale in queo che appartiene
ae cose dell'università» in primo luogo la ripartizione delle tasse la raccolta
32 Cemente VII 16 diembre 1 524 qualhe giorno dopo l'approvazione dei Capitoliavvenutail 1 2 diembre emanava n altro de privilegi i favore dei fratelli da isa on partiolare rferentoa DanieL Tra i ervitia resi da questa famigla al ponte e he Cemente voeva premare è da ritenereprobabile he fosse compresa ahe a redazione di quesa normativa he avrebbe dovuto metterene a un perioloso onlitto soiale, anhe se relativo aa minoranza ebraia. Per il priviegio f. SSMONON, Te Apostolic See. it., n. 1328. Per i rapporti tra la faiglia Medii e gl ebrei fr. MLtJZATI, uolo e funzione dei banchi ebraici dell'Italia centro-settentrionale ni secoli X V e X, inBanchi pubblic banchi privati e Monti di pietà nel'Europa preindustriale. Amministrazione tecnicheoperatie e ruoli economi Atti del convegno (Genova 1-6ottobre 1990), I I , Genova Soietà ligure diStoria patria 199 1, pp. 736-73 7
H Per il testo dei apitol fr A ILANO, I capitoli di Daniel da Pa e la comunità di Roma n, 9-10 ( 193 536 ), pp. 324- 338 , pp 409426. Negli anni immediatamentesuessvi proprio gl ebrei romani e italiani he amentavano una minore presenza nella propriaompagine di banhieri e persone benestant, saranno ostretti a rvedere perodiamente i rierid ammissione a queste ategorie, per erare di non perdere rappresentaivtà nelle stituzioniomunitarie fr A. TOAI, li ebrei di oma it pp. 1 50 15 1
34 A ESPOSIT, Un'alt oma.. it , p 162 3' A M ILANO pitoli d Daniel da Pa it., p 420.
Con f itti inte i ala munità e braic di Roma tra quattro e nque e nto 79
di o erte ed eleosine, la richiesta di utui, etc . L rifora dell'assetto istituzionale della counità avrebbe retto per
olt1 secol1, anche se non fu in grado di eliinare difdenze e rancoriprofondaente radicati: nea documentazione degli anni successivi non è raro _ritroare gli e _brei ultraontani coalizzati per contrastare presunti soprusi degl ebre1 roa per quanto riguardava la gestione ainistrativa Peraltro si deve
conteporaneaente tenere conto che già con i terzo e quarto
deeno de! Cwquecento il processo d integrazione delle varie coponenti et c?e e�rache aeva subito unaccelerazione, con il oltiplicarsi dei legaiatoal1 e de1 rapporti di lavoro, deterinando, se non la ne delle conte�e tra le iverse organizzazioni counitarie, certaente un signicativo cabaento dei otivi di contrasto.
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MICHELE D O
uare gl ere trunal penal rman ne sel XVIXVIII
Denre l rpporto tr gl ebre d Ro e gust penle del pp trCnque e ettecento vuo dre descrvere un ultfortà profond ne tepo dentro un ultfortà estes ne tt e ntr ct rete dele gstrturegudre
ull pr dee due denson p e suggestv sono g stud che evdenno ntur dule del copess relone tr o tto del Chese gl ebre e ne qul le coppe prtetn an perseutn con «prveg edscrnon» tleranta et graamna «drtto d cttdnn e posoneseprt ne cttà» «scelt e costrone» sono consodte e prescndblchv d lettur 1• Dleborone de pensero gurdco de grnd coen-ttor lppcone dee nore dj prprum costnte oscone trlde d un nore grvtà delerrore ebrco rspetto eres consodtdllferone de prtecpone degl ebre rman ure entes e del guste de schvtù perpetu degl ebre decd chvtù nchess dntur duplce: bsogno del ntenento de trdone ebrc net-
tes esctoogc dell slve deg stess ebre e one de conversoned copers nel tepo presente. D tl rdc che ffondno sno ll SutIuaes d Gregoro Mgno e ndetro no Poo d rso provengono e
M R Tra tlrana rprssin: Rma gli bri nl 700 Italia uica Gli bri inItaia la sgrgain ala prima mancipain Atti dl Cnvgn intainal Tl viv 15-20giugn 8 Rma Uci cnral pr i bni achiiici Sagg 1 1 , 199, pp. 19 S. SO ndiin giuridica dgli bri nllI talia cntral sttntrnal scli XX in Stria d'Italia An -nali, 1 1 , Gli bri in Italia a cura d V Dal'alt Mdiv atà di ghtti Trin inaud i1996, pp 91 1 O Gli bri n lttratura giurica dl tard div ibidm pp.647650 A PO Incntr· rituali il papa gli bri ibidm, pp. 510514 M O Tra Chisa Stat. Gli bri itaiani lltà di Lumi agli anni dl Rivluin, n Stria d' Italia, Annali Glibri in Italia a cura di V Dalmancipain a ggi Trin Einaudi 1997 pp. 1 10 1 0
r S. SOO Th Apstlic S and th ]ws Dcumns 492-1404 rn Pnica
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6 Mil i io
s pesenava col suo volo egemonco: due a on ono necessaameneconappos 8
'aone della praevento s ancoava non soano alla fondamenale av
à d conolo d b cu poven eano deamene e ndeamene e-a al numeo d aes ma aa ee d nfomao de bunal aa secretaenuntato e ala sessa aone ex o/co , la cu combnaone con caae
della segeea e della scua conduceva aa pocedua nqusoa dla-aa speo all'accusaoa ne mago buna Ben egmaa da andus sn dal XIII secolo e passaa nella nomava con la pogessva ce-sca delle conuaon d eao pesegubl extra ordnem, 'nquso con-senva alle magsaue cmna un amplssmo ao d'aone dal qualegl ebe non eano esclus: avano e convenvano ne pocess cmnal de
buna del vcao del govenaoe del senaoe dell'Audo cameae e d
Bogo I sol da quanav aggea dsponbl sono quell elav al 15 9315 99 pe l bunale de enaoe che gudcava l aban lac d Roma edseo ma sono sncav 255 e pesene ebache a gl nqus ma
non mancano a queelan su un oale d 28 pesene d nqus saa del % una andea da confonae con a pecenuale dea popoaone ebaca dl 3 3 5% su cca cenoma aban d Roma Consdea
'" Su giustza negozata e gusta egemonca M SIO Giustiia criminale, Lo Stato mo-derno Europa stiuioni e diritto, a ca d M FIHAVANI, Roma-Bar Laterza 2002 pp 67-169vedJ oltre nale zustzza otr Metodz; Ricerche Storiografe er ricordare Mario Sbriccoli a curad . A li t al., Macerata EUM 2007 pp 109-243 e la bbloraa ndcata
9 Cfr._
M D1 S1v,
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Michele i Sivo
giustizia Stud prosopograc sui gudici, peraro ben integrabii nei percorsistoriograci deg utm decenni, attent aa mobiità socae e ao studio dee carrere, potrebbero dare in ta senso rsutati d riievo5, così come efcacipossono essere strument archivistic capaci di operare trasversamente sudversi fond6
Ne composito gioco dee competenze e dee attività iudziarie, dirgere focus su rapporto tra g ebre e a gustzia penae romana può consentredi isoare acun caratter e permettere a comprensione d possbl senteri inquesto accidentato terrtorio: stabito che rapporto degi ebre con a giustiza vve ne campo comune a queo de cttadin e degi abtanti dea cttà,
si può dunque denre a natura de tratto pecuare d que rapporto in quecampo E in quea natura non è insgncan te riievo dea conversione, chepassava, nseme aa necessità dea punizione de reato, tra obiettiv anchede iudc dei tribuna secoari Né insncante queopera doveva essererspetto aa carriera deg stessi giudci È questo, spesso, i crinae su cuiprocede giudce romano quando interroga un nqusito ebreo n magstratoci pensa, s domanda se può condurre i processo n à La confessione, provadi copevoezza e dunque motvo di condanna per un cittadino o un abtantecrstano, poteva rovescars n un ebreo n remissione dea copa o mtazone dea pena se dvenva passo verso a conversone
La costtuzone Universi Agri de 1 12 discpnò i comportamenti deemagistrature rformando", ovvero cercando d riprstinare ordni e assettprmigeni e contestuamente rspettando due at dea ratio dea gustzae dea pubica utiLtas27. Quanto a prmo, s regoò e si vestì con a norma
a reatà orma maturata, e per atro ato s ntervenne su mondo dear-bitro perpetrato dag esecutor bargei, birri, mandatar e dai notai
5 Per u quadro gnerale sulla storograa dagl a Ottata a 1995, M.A VS Burocrazia mobiLità oaLe e patronage aa corte di Roma tr a inque e eicento ALcuni apetti deL rcentedattito toriograco e prospettive di ricerca i «Roma moderna e cotemporanea 1995, , pp 1 55 particoare le pp 32-43
26 fr M. D1 S1vo Archiviti dinizio secoLo: antichi strument; nuovi Linguaggi NormaLizzazionee condivione degLi inventar: La proposta deL'Archivio di Stato di Roma n X I V (004) 3 pp 74-84
7 Buarium. . c t. V, 4 Proemium co. 23a e§ VII : De lu rdictione in Iebraeos, co 3 la; S. FE,R ormare in antico regime . ct., p 13 Cfr ache M. DI S1v, Roman rimina! }utice between tateand City: the Re/orm o/ Pau! V, Rome · Amterdam Two rowing Cities in SeventeenthentuEurope, a cura d P N KSSEJ.- E. SCJT Amstedam, Amsterdam Uiversty Press 1997 pp �M
'
Giudiae gli brei: i tribun peni mni nei secoli XV-XV/Il 89
Secondo a boa di Paoo V, tribuna e de governatore poteva giudicaregi ebre anche per cause tra ebrei stessi; così per e cause di matera ca-erae poteva fare i tribunae dea Camera apostoica anche per banchierebre processab n base aa praeventio anche da governatore; a'Auditorcamerae venva o stesso concessa a facotà di iudcare ebrei nee causecamerai e ne rapporto tra senatore e vicario si stabiva che in caso di pro-cedura ex ocio entramb potevano udicare n cause tra ebre e crstani inbase aa praeventio Con a querea di parte s sarebbe appcata a boa diGuio III sua prvatva de vcaro8.
n compcatissmo percorso de tentativi di rorganzzazione dea gustzia
uno tutto Seicento e n particoare con Innocenz XI giunse ne 1 92, conInnocenz XII, aa soppressone dee udcatre partcoari e aaerma-zione d una tendenza a imtare e principai magstrature crimina ae quattro più important, a rdurre ao ius commune e facotà de trbunae de vi-cario e a raccordare 'attivtà d queste magstrature con quee centrali Ciònon togie, tuttava, che «g equbr raunti rmasero a ungo condzonatida una prass giurisprudenzae che faceva un uso spregiudicato dee interpretazon anaogiche e poteva svuotare d contenuto e nuove disposizioni»30La conferma d questa normatva ne Settecento, con Benedetto XIV3, porta -va con sé anche aermazone che i motepc contt pregress, a fronte dinorme sempre pù espcte contro e sovrapposzon giudzare e g arbtrii,si manifestavano ormai de tutto come «abus ntrodotti da acuni giudic enotar crimna di dvers trbuna per esggere emoument maggori de giu-sto sotto ttoo d vatic, d produzoni, di mance e di altr smili pretest»3•
Le controversie gurisdziona possono essere ecac case histories, uti amostrare consuetudn c prass soprattutto se cronoogicamente basse", per
8 Cr. S. FIC, Tra iL tribunaLe e ighetto pp 575578.
9 BuLLarium Romanum , IX , Romae, Typs et expess Heronym Maard 1734 pp 264-265
27173; cfr. C D NA d radici tus ubovend um": materiaLi per una stori a dei progetti d i riorma
giudiziaria durante iL pontifcato di Innocenz X i R/orme reLigione e poLi tica d urant·i pontifcato
di Innocenz xn (691 -700), a c ura d B. PE J J .GO, Lecce, ogedo 199 4 pp 159178 s.T A-
ACCI , e rorme giud izia nela Roma di ne S eicento l
977 pp. 155-174 D. RO IL tri bunaLe deL cardinaL Vicrio e ci ttà Brevi note tratte da'opera
d i Ni colò Antonio uggiò i bid pp 17584. 30 S. T rorme giudiziarie c t p. 68
31 Q uantum ad procurandam, in BuLLarium I, Venetis, Bar tholomae Occhi, 176 8 pp. 53-57; Ro
mnae Curiae ib pp . 209 - 25; } ustiti a adi um, h, I I I , pp. 3-37.
32 }sti tia !ad ium . . c t., p. 35
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90 Michele Di Siv
ché i aromenti e gli exempa eaborati dale parti in coitto, poggiandosisul'uso di legi antche, fanno a indicator el vaore e del grado di appi ca-
zione che quee norme hanno avuto nel tempo Una controversia dela secon-a metà de Settecento tra tribunae e senatore e ' Universitas hebreorumne è esempo.
n 27 marzo 17 70 Giovann Leni denunciò a giuice del senatore un furto
con efrazione awenuto in una casa da lui p resa in atto a Roma: s u un abitocon ornament d'argento e su una coperta si era, in particolare, concentrata
l'attenzione del laro. Da 'escussione un teste emerse a responsabilità delservo Antono Muzi, che lavorava que palazzo e con Leni abitava Muzi
ammse i furto, ma abto e coperta erano stati venuti ad Angeo D Segni,che efettivamente, dopo qualche esitazione, ammise di averi comprati dal
servitore. Incontratsi con Di Seni, Giovanni Legni e suo notaio ottenne
ro la promessa dea restituzone, ma con teriversazioni e incertezze: l'ab itosembrava bruciato, forse era stato dato a un altro ebreo insieme aa c opertaNon avendo mantenuto i suo impeno, Di Segn rientrò l'inquisitio su
furto come responsabile nsieme con Muzi e fu chiamato in giudizio dala
«Curia prncipas» in questa causa, senatoreDi Segni contestò a competenza dela maistratura capitolina in favore d
quea de Vicario e ne nacque a disputa davant aa Segnatura per la riassegnazione, chiesta a procuratore di D Segni e dlUniversas hebreorum.
Denita «famierata» ne memoriae de senatore, a costituzione di GiuioIII era alla base dela declinazione di foro che la comunità ebra ica chiedeva e
che dal procuratore capitolino era nvece consierata a veloce scappatoa cona quale era consuetudine sfugire al giudizio («sed perperam, premeditata
ipse diffugio decinationis for