Verso un dialogo tra comunità scientifica e
comunità locale
Egidio Dansero*, Boris Zobel*** Dipartimento Interateneo Territorio, Politecnico e Università di Torino** Consorzio Pracatinat
Per un patto di sostenibilità: sviluppo locale e sostenibilità tra teoria e pratica
Obiettivi generali della relazione
• Come un territorio può apprendere?
• Quali soggetti territoriali sono coinvolti in un processo di apprendimento?
• Riflessione sulle modalità di costruzione e trasmissione della conoscenza e degli apprendimenti in processi che legano
ricerca-conoscenza-azione
Obiettivi specifici della relazione
• Nel quadro del Progetto Promozione della Sostenibilità del Pinerolese (PPSP)
• definire senso, obiettivi e modalità di una relazione, relativamente stabile e organizzata (in una Organizzazione Territoriale Temporanea, OTT), tra
• “comunità scientifica”, portatrice di un sapere sistematizzato sulle modalità di lettura e interpretazione del territorio e dell’azione/interazione sociale, e
• “comunità locale”, portatrice di saperi sui diversi “locali” che compongono il territorio; saperi in parte sistematizzati, in parte impliciti, in parte resi operativi, in parte ridondanti oppure marginali.
Il percorso della relazione
1. Lo sviluppo locale sostenibile come orizzonte progettuale e come processo di apprendimento
2. La riscoperta del territorio e della comunità locale
3. L’ibridazione dei saperi in un processo di apprendimento collettivo
4. La sfida del PPSP: costruire modalità di apprendimento collettivo e capacità riflessiva
Tra concetto e pratica: La “scoperta” dello sviluppo
locale:• riflessioni e concettualizzazioni per una teoria
dello sviluppo locale
• la progressiva codifica e istituzionalizzazione dello sviluppo locale (es. Patti territoriali, Prog. Leader
…)
– la creazione di un lessico comune– la formazione di saperi tecnici sullo sviluppo
locale– l’allestimento di arene operative
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Al crocevia di diversi percorsi di riflessione:
lo Sviluppo Locale Sostenibile (SLS)
• Pluridimensionalità delle dimensioni della sostenibilità (ambientale, sociale, economica, culturale, politica …)
• Sostenibilità territoriale: sostenibilità riferita non soltanto ad un ambiente, ma ad un territorio in quanto ambiente trasformato dalla progettualità umana, e denso di valori
e di relazioni.
1 2 3 4Lo sviluppo locale sostenibile: orizzonte progettuale e processo di apprendimento
Al crocevia di diversi percorsi di riflessione:
lo Sviluppo Locale Sostenibile (SLS)• SLS: non “semplice” articolazione locale di
principi di sostenibilità globale• ma esplorazione e individuazione di
innovativi e relativamente autonomi percorsi di sviluppo del territorio
• in un quadro di relazioni sostenibili all’interno del sistema territoriale, con gli ecosistemi naturali e con gli altri sistemi
territoriali
1 2 3 4Lo sviluppo locale sostenibile: orizzonte progettuale e processo di apprendimento
Al crocevia di diversi percorsi di riflessione:
lo Sviluppo Locale Sostenibile (SLS)• E’ un processo che va territorializzato:
• riferito cioè a risorse, soggetti, modalità di regolazione locale delle relazioni società-ambiente, potenzialità e limiti che sono territorialmente specifici,
• ma che devono riferirsi nel contempo a contesti più ampi, sia sotto il profilo economico-sociale, sia sotto quello
ecosistemico.
1 2 3 4Lo sviluppo locale sostenibile: orizzonte progettuale e processo di apprendimento
Al crocevia di diversi percorsi di riflessione:
lo Sviluppo Locale Sostenibile (SLS)• E’ un processo,
• di riflessione e apprendimento collettivo • da parte degli attori che agiscono nel e sul
locale,• volto a esplorare possibilità e limiti di
cambiamento del sistema territoriale di cui fanno parte,
• nel quadro di relazioni sostenibili con gli altri sistemi territoriali e con gli ecosistemi naturali.
1 2 3 4Lo sviluppo locale sostenibile: orizzonte progettuale e processo di apprendimento
Globalizzazione, locale e territorio
• Nelle teorie e pratiche di sviluppo rinnovata attenzione al locale e centralità del territorio.
• Globalizzazione e territorio: esito non scontato. Non appiattimento territoriale, ma intensificazione dell’interazione territoriale, coinvolgendo una pluralità di scale diverse
• Ma come concettualizzare e studiare il “locale”?
La riscoperta del territorio e della comunità locale
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Comunità scientifica e comunità locale:
due luoghi comuni• Insufficienza e limiti di una
semplificazione, utile però per pensare a...• …quali soggetti e quali alleanze per
allestire il luogo comune della riflessione e dell’apprendimento sullo sviluppo locale sostenibile …
• … in un dialogo proficuo per le due comunità?
La riscoperta del territorio e della comunità locale
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Società locale e capitale sociale
La riscoperta del territorio e della comunità locale
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• Comunità locale: rischi di fraintedimenti localistici?
• Società locale come prodotto di disomogeneità geo-socio-culturali che sono le criticità ma anche le ricchezze da affrontare nel percorso verso una sostenibilità territoriale
• La sfida: incrementare il “capitale sociale territoriale” (il potenziale di azione del territorio che deriva da strutture di relazioni)
Società locale e disembedding
La riscoperta del territorio e della comunità locale
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• disembedding il prodursi, nelle nostre società, di relazioni sociali sempre più slegate dai contesti prossimi e azioni sempre più condizionate da fattori incontrollabili e sconosciuti (Giddens e Baumann)
• sviluppo locale sostenibile in quanto opportunità di re-embedding, ovvero di ricostruzione di legami sociali e culturali e azioni ricollegate (anche) al contesto locale.
Sviluppo locale e sviluppo sostenibile: la riscoperta
dell’importanza dei saperi contestuali• Le riflessioni sullo sviluppo locale e
sulla sostenibilità dello sviluppo hanno infatti posto in più ambiti (distretti industriali, milieu innovatori …)
• la questione del rapporto tra – saperi globali e saperi contestuali, – tra conoscenza codificata, esplicita – e conoscenza implicita-tacita-contestuale.
L’ibridazione dei saperi in un processo di apprendimento collettivo
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Comunità scientifica e comunità locale:
dialogo tra saperi• Il rapporto tra comunità scientifica e
comunità locale può essere in prima battuta interpretato come il dialogo
• tra saperi scientifici, tendenzialmente astratti, generali e codificati, e …
• saperi locali, spesso impliciti e taciti, e talora ridondanti o marginali
• nella costruzione di un processo di apprendimento collettivo
L’ibridazione dei saperi in un processo di apprendimento collettivo
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“Buone pratiche” e sviluppo locale sostenibile
• Esistono “buone o migliori pratiche” in assoluto?• Il problema della decontestualizzazione, codifica
e ricontestualizzazione• una “pratica migliore” consiste spesso in un
insieme di conoscenze e capacità locali, in genere tacite” (Schon)
• lo SLS: ovvero l’importanza del dialogo e della partecipazione come valorizzazione e recupero delle conoscenze locali, implicite e/o tradizionali da far interagire con i saperi generali, astratti
L’ibridazione dei saperi in un processo di apprendimento collettivo
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Il Pinerolese: un territorio in cerca di attori/autori
• sono portatori ed elaboratori di conoscenze locali, saperi impliciti o taciti; progettualità e visioni più o meno integrate, più o meno generali e “adeguate” (rispetto alla sostenibilità sociale, ambientale…..ecc.)
• hanno costruito relazioni tra loro e avviato (o almeno progettato, per ora) processi di azione e riflessione a partire dalla necessità (spontanea, consapevole, condivisa ma anche innescata e orientata da indicazioni e soprattutto prescrizioni esogene: dal livello europeo a quello regionale e provinciale) di avviare veri processi di sviluppo locale sostenibile, e attraverso questi, promuovere la sostenibilità territoriale
La sfida del PPSP: costruire modalità di apprendimento collettivo e capacità riflessiva
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Un insieme di saperi esperti sul “sociale” e sul “territorio” in
percorsi di ricerca-azione• DIT, APS, S&T ma anche Pracatinat e la Provincia di
Torino• ha prodotto e produce concettualizzazioni, teorie e
strumentazioni per la lettura, l’interpretazione e la trasformazione del territorio nella sua complessità
• che è chiamato a uscire da un ruolo di attore/tecnico esperto/esterno, o di “semplice” verifica di modelli teorici di lettura,
• per assumere un ruolo attivo di coproduttore di conoscenza, disposto a giocarsi in un processo di apprendimento collettivo
La sfida del PPSP: costruire modalità di apprendimento collettivo e capacità riflessiva
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Condividere lessici, attivare dialoghi, processi e strutture di
apprendimento collettivo• La progettazione, sperimentazione e gestione di una
connessione relativamente stabile ed organizzata (di una OTT)
• tra “portatori” ed elaboratori di “conoscenze scientifiche” e attori locali (singoli e associati in organizzazioni e istituzioni, anche come portatori ed elaboratori di conoscenze locali)
• per contribuire al re-embedding e far affiorare qualche traccia di “comunità” locale, ovvero qualche incremento dei gradi di fiducia tra attori sociali diversi, qualche conoscenza inaspettata, qualche alleanza inattesa.
La sfida del PPSP: costruire modalità di apprendimento collettivo e capacità riflessiva
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Condividere lessici, attivare dialoghi, processi e strutture di
apprendimento collettivo• Possibilità di fare emergere un• attore/autore glocale, • produttore di conoscenze e azioni generali
arricchite dagli apprendimenti locali (azioni in partnership tra attori locali e generali e conoscenze contestuali)
• e produttore di conoscenze e azioni locali arricchite dagli apprendimenti generali (conoscenze in partnership e azioni locali)….
La sfida del PPSP: costruire modalità di apprendimento collettivo e capacità riflessiva
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Il ritorno alla teoria e le ricadute extralocali
• Possibili ricadute in termini di linee guida, raccomandazioni, indicazioni sul piano teorico-metodologico, sul piano organizzativo ecc.;
• ovvero teorie e strumenti utili in altri contesti territoriali e disciplinari
• ovvero, per tornare ai luoghi comuni, utili ad altre comunità locali e ad altre comunità scientifiche.
La sfida del PPSP: costruire modalità di apprendimento collettivo e capacità riflessiva
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