Download - Viticoltura sostenibile prof. Marco Tonni
21/10/2013
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Nuovi metodi agrotecnici per una produzione
sostenibile in vigna22 Ottobre 2013, Riccagioia
Marco TonniDottore Agronomo
Viticoltura e sostenibilità
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
Sommario
1. Premessa. Gli strumenti per la sostenibilità: OPPORTUNITÀ, NON LIMITI.
Alcuni esempi concreti1. La biodiversità:
• Conoscere e apprezzare per migliorare2. Acqua, aria, terra: gli elementi della vita
• Tutela delle acque• L’impronta carbonica: Ita.Ca®
• Nutrire il terreno, non la vite 3. Controllare la complessità dell'Azienda
• L’autodiagnosi aziendale (GEA.vite)
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
Sommario
1. Premessa. Gli strumenti per la sostenibilità: OPPORTUNITÀ, NON LIMITI.
Alcuni esempi concreti1. La biodiversità:
• Conoscere e apprezzare per migliorare2. Acqua, aria, terra: gli elementi della vita
• Tutela delle acque• L’impronta carbonica: Ita.Ca®
• Nutrire il terreno, non la vite 3. Controllare la complessità dell'Azienda
• L’autodiagnosi aziendale (GEA.vite)
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
�È indispensabile MISURARE per:• Conoscere = acquisire consapevolezza• Programmare i miglioramenti• Scelte operative e strumenti idonei• Comunicare• Essere credibili
Temi e strumenti
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Capacità dell’umanità di rispondere alle esigenze del presente
senza pregiudicare lapossibilità delle future generazioni di
rispondere alle loro necessità
Our Common Future, The World Commission on Environment & Development, 1987
Sostenibilità
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Sostenibilità
Approccio integrato (olistico):
• non si può partire da una visione centralizzata e meccanicistica.
• Non è vero che ad ogni azione corrisponde 1 solo risultato.
• Serve una visione globale e di “ascolto” e “rispetto”
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L’approccio sostenibile comprende TUTTO
Sostenibilità
Campagna
• Gestione del vigneto
• Gestione del FUORI
Cantina
• Etica del vino, un vino fatto di uva!
• Uso delle risorse
Commercio
• Immagine: coerenza, conoscenza
• Confezionamento• Trasporti
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Ogni cosa che facciamo ha un impatto.
Conoscere gli impatti
Pensare a come minimizzarli e renderli non irreversibili
Siamo parte di un sistema vivo
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Smaltimenti
Derive
Nutrimento
Compattamento
Gestione
ARIA
Emissioni
ACQUA SUOLO
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La situazione della campagna, si ripete per:• Cantina
• Etica del vino: il vino si fa con l’uva!• Per detersione e igienizzazione, attenzione
a ciò che si usa (Cloro, Sodio, energia, tensioattivi)
• Gestione dell’acqua: impronta idrica• Ottimizzazione degli utilizzi (ingressi)• Ottimizzazione degli smaltimenti
Ingressi ed uscite
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La situazione della campagna, si ripete per:• Commercializzazione
• Cultura del vino per i responsabili commerciali
• Consapevolezza delle persone• Conoscenza del settore• Legare concetti ed azioni = credibilità
• Ottimizzare gli ingressi• Confezionamenti sostenibili• Trasporti sostenibili
Ingressi ed uscite
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Sommario
1. Premessa. Gli strumenti per la sostenibilità: OPPORTUNITÀ, NON LIMITI.
Alcuni esempi concreti1. La biodiversità:
• Conoscere e apprezzare per migliorare2. Acqua, aria, terra: gli elementi della vita
• Tutela delle acque• L’impronta carbonica: Ita.Ca®
• Nutrire il terreno, non la vite 3. Controllare la complessità dell'Azienda
• L’autodiagnosi aziendale (GEA.vite)
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La diversità biologica (o biodiversità) è costituita dall’insieme delle
specie viventi in ogni habitat, dal loro materiale genetico
e dagli ecosistemi di cui esse fanno parte.
La biodiversità viene anche definita come misura della complessità
di un ecosistema e delle relazioni esistenti tra le sue componenti.
La Biodiversità
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Le Aziende Agricole hanno un ruolo di primo piano:
� Vivono “a contatto” e “grazie” all’ambiente
� Sono custodi della biodiversità
� Necessitano di poter accedere alle conoscenze ed agli strumenti adeguati per svolgere tale funzione di custodi
Il ruolo delle Aziende
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Progettare agroecosistemi sostenibili e biodiversi:esempi di alcune strategie ecologiche
fondamentali
� incremento di biodiversità delle specie;
� introduzione di piante perenni per una continua copertura e protezione del suolo;
� NUTRIRE IL SUOLO, NON LE PIANTE: apporti di sostanzaorganica al terreno, anche introducendo piante cheproducono abbondante biomassa;
� Evitare l’asportazione dei sarmenti, se non per ragionisanitarie
� … E molto altro…
Cosa può fare l’Azienda Agricola
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Indici di Biodiversità TERRITORIALE• Valutazione delle specie: numerosità e valore• Valutazione degli ambienti: complessità e valore• Valutazione delle relazioni
Indici di biodiversità AZIENDALE• Valenza naturalistica, • Valenza paesaggistica e strutturale
• Valutazione delle strutture:• Lineari• Areali• Puntiformi
Misurare la Biodiversità
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• Capirne l’importanza• Condividere l’importanza• Pensare a metodi di incremento• Impegnarsi per CONSERVAZIONE e INCREMENTO• Valorizzare il lavoro dell’agricoltore• Comunicare in modo POSITIVO verso l’esterno
Messaggio univoco: le voci stonate rovinano il coro!
COMUNICARE la Biodiversità
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Sommario
1. Premessa. Gli strumenti per la sostenibilità: OPPORTUNITÀ, NON LIMITI.
Alcuni esempi concreti1. La biodiversità:
• Conoscere e apprezzare per migliorare2. Acqua, aria, terra: gli elementi della vita
• Tutela delle acque• L’impronta carbonica: Ita.Ca®
• Nutrire il terreno, non la vite 3. Controllare la complessità dell'Azienda
• L’autodiagnosi aziendale (GEA.vite)
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Dir. 2003/82 CE: Precauzioni ambientali (SPe)DL 152/2006 = Aree vulnerabiliDM 27417/2011= Condizionalità
Uso sostenibile dei fitofarmaci
•Dir. 127/2009 CE= Costruzione e Controlli
•Dir 128/2009 CE•Dir. 91/414 EEC=Autorizzazione produzione
•Reg. 1107/2009 EC= Immissione sul mercato
•Reg. 1185/2009 EC= Statistiche e tracciabilità
Molecole Uso sostenibile
MacchineAmbiente
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Riguarda TUTTE le pratiche che coinvolgono i fitofarmaci durante il loro CICLO DI UTILIZZO
All’art. 1 della Direttiva 128/2009 si definiscono le finalità:
� Stabilire un quadro comune europeo per un uso sostenibile dei fitofarmaci
� Ridurre il rischio e l’impatto del loro uso sulla salute e sull’ambiente
� Promuovere l’adozione della strategie di difesa integrata delle colture
La direttiva 128/2009:USO SOSTENIBILE DEI FITOFARMACI
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La direttiva 128/2009
ACQUE:
• dare preferenza ai prodotti classificati come
NON pericolosi per l’ambiente
• dare preferenza alle tecniche di applicazione più
efficienti (bassa dispersione)
• misure di mitigazione del rischio: “buone pratiche
agricole” per ridurre il rischio di inquinamenti
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Entro 3 anni dall’entrata in vigore della Direttiva, gli Stati devono produrre il PAN (2012), con il quale definiscono:
obiettivi, le misure, le modalità e i tempi per garantire:
� la protezione degli utilizzatori dei prodotti fitosanitari
� la protezione della popolazione; � la salvaguardia dell'ambiente;
Piano di Azione Nazionale (PAN)
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� la formazione obbligatoria dei venditori, dei consulenti e degli operatori (art. 5)
� Informazione e sensibilizzazione per la popolazione (art. 7)
� controlli funzionali sulle macchine per la distribuzione (art. 8)
� divieto irrorazione aerea (art. 9)� adozione di misure specifiche per la tutela delle
acque (art. 11)� Misure specifiche per la riduzione dell’uso dei
fitofarmaci (art. 12)
Piano di Azione Nazionale
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•Centri di controllo autorizzati
•TOPPS –PROWADIS
•Misure per la condizionalità
•Linee guida Uso Sostenibile Fitofarmaci
•SOFTWARE libero per l’analisi della situazione aziendale
•TOPPS
•Indicatori di rischio (EPRIP)
•Strumenti di calcolo (SUSAP Web) Molecole Uso
sostenibile
MacchineAmbiente
La situazione nazionale: gli strumenti GIA’ disponibili
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PERICOLO: Possibile TIPO di danno = Effetto potenziale indesiderato
che può provocare una certa sostanza
ESPOSIZIONE: Tempo e quantità a cui è esposto un organismo vivente a una sostanza (probabilità di entrare in contatto)
RISCHIO: Probabilità che l’effetto si manifesti
RISCHIO = PERICOLO X ESPOSIZIONE
Una premessa: il significato dei termini
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Una premessa: il significato dei termini
21/10/2013Fonte: Paolo Marucco- DEIAFA Università di Torino
1. Minimizzare il rischio di INQUINAMENTO PUNTIFORME
1. ACQUISTO E TRASPORTO;2. STOCCAGGIO DEI PRODOTTI FITOSANITARI;3. PIANIFICAZIONE DEI TRATTAMENTI E
PREPARAZIONE DELLA MISCELA;4. TRASFERIMENTO IN CAMPO;5. ESECUZIONE DEI TRATTAMENTI;6. OPERAZIONI SUCCESSIVE AL TRATTAMENTO
(Pulizia, smaltimento)
L’uso sostenibile del fitofarmacoAssessoratoAgricolturaAssessoratoAgricoltura
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2. Minimizzare il rischio di INQUINAMENTO DIFFUSO
Integrare vari accorgimenti• Condizioni ambientali• Velocità di avanzamento adeguata• Corretta regolazione e manutenzione
• Pressione moderata• Velocità dell’aria• Direzione del getto, distanza dalla vegetazione
• Volume di applicazione• soluzioni non troppo concentrate• assenza di gocciolamento
L’uso sostenibile del fitofarmaco
Esistono già le LINEE GUIDA !
L’uso sostenibile del fitofarmaco
Università Cattolica del Sacro Cuore, Syngenta Crop Protection S.p.A., Regione Emilia-Romagna, Horta S.r.l.
Fonte: Adriano Politi e Fabio Berta – Agricoltura Responsabile
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Le Linee Guida uso sostenibile fitofarmaci
21/10/2013Fonte: Adriano Politi e Fabio Berta – Agricoltura Responsabile
Le Linee Guida uso sostenibile fitofarmaci
21/10/2013Fonte: Adriano Politi e Fabio Berta – Agricoltura Responsabile
Aspetti strutturali, comportamentali, ecc.
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TOPPS-PROWADIS: Linee guida in corso d’opera
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TOPPS-PROWADIS: Linee guida in corso d’opera
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
Ugelli tradizionali a ventaglio (fessura)ventaglio (fessura) o doppio ventaglio: producono popolazioni di gocce omogenee e comunque fini o molto fini, quindi maggiormente suscettibili a deriva (Albuz AXI & API, TeejetXR, Lurmark 31F110, ecc.).
Ugelli a specchiospecchio o ad impattoad impatto: producono popolazioni di gocce medie e grosse
Le pressioni di esercizio sono accettabili se 2÷5 bar
Nati PER DISERBONati PER DISERBO, ma si stanno diffondendo anche su colture arboree
Tipologie di ugelli
Tratto da presentazione
del Dott. Daniel Bondesan,
modificato e integrato
Attrezzature schermate
Le attrezzature antideriva
• Assistenza dell’ aria
Da: Inf. Agr. 12/2008 • Ugelli antideriva
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Sono il futuro per l’uso
sostenibile dei fitofarmaci, ma
sono anche il PRESENTE perché
già operative e funzionali.Risultati di prove e rilievi condotti
durante il triennio 2008-2010
2009 2008 MediaAcqua /
ha
% sul
totale
Acqua /
ha
% sul
totale
autonomia
ha
MEDIA basso volume
4 atomiz, capacità 9 hl 285 285 3,2
Recupero di prodotto,
capacità 15 hl 134 53% 193 32% 9,2
Consumi di acqua e autonomia operativa
Macchine a recupero di prodotto
Un nuova metodologia per la verifica della
corretta distribuzione di fitofarmaci in viticoltura.E. Mescalchin¹, B. Agabiti¹, D. Bertoldi², R. Larcher² & M. Gobber³, M. Tonni4
1. Unità Sperimentazione Agraria e Agricoltura Sostenibile, Centro di Trasferimento Tecnologico, FEM.
2. Unità Laboratorio Chimico e Consulenza Enologica, Centro di Trasferimento Tecnologico, FEM.
3. Unità Viticoltura, Centro di Trasferimento Tecnologico, FEM.
4. Sata Studio Agronomico
Nebulizzatore
pneumatico
convenzionale
Atomizzatore a
recupero di
prodotto
Dir
INdir
Dir
INdir
Prova e rilievi
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Nebulizzatore
pneumatico
convenzionale
Atomizzatore a
recupero di
prodotto
DERIVA: Rame disperso sul terreno Gli erbicidi INQUINANO !!!
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DERIVA, RUSCELLAMENTO
< 1 m >
< 1
m >
E’ sufficiente 1 grammo di sostanza attiva
in 10 milioni di litri ( pari a un fosso di m 1x1 e lungo 10 Km)
per causare un inquinamento di 0,1µg/litro di sostanza: questo è il limite di legge comune per rendere l’acquaNON POTABILE
Gli erbicidi INQUINANO !!!
A prescindere dagli effettidel diserbo sulla qualitàdell’uva, questo è ilproblema da tenereSEMPRE presente quando siparla di agrofarmaci in generale.
Consapevolezza = impegno !
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"Attenzione, faicontrollare la botte: c'è una perdita"
"Lo so, lo faccio apposta per finire l'avanzo senza ripassare in vigneto"
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Sommario
1. Premessa. Gli strumenti per la sostenibilità: OPPORTUNITÀ, NON LIMITI.
Alcuni esempi concreti1. La biodiversità:
• Conoscere e apprezzare per migliorare2. Acqua, aria, terra: gli elementi della vita
• Tutela delle acque• L’impronta carbonica: Ita.Ca®
• Nutrire il terreno, non la vite 3. Controllare la complessità dell'Azienda
• L’autodiagnosi aziendale (GEA.vite)
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L’effetto serra
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• Anidride carbonica (CO2)• Metano (CH4)• Protossido di azoto (N2O)• Idrofluorocarburi (HFC)• Perfluorocarburi (PFC)• Esafluoro di zolfo (SF6)• Vapore acqueo• Ozono
I Gas ad effetto serra (GHG) sono probabilmente la maggiore causa di aumento della temperatura del pianeta
I Calcolatori di emissioni di GHG sono stati sviluppati per diversi settori produttivi
Consapevoli = sostenibili
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Ridurre la responsabilità’dell’azione umanasul clima del Pianeta,
Ridurre le emissioni
contenere i costi
risparmiare Energia(consumo responsabile e fonti rinnovabili)
Carbon footprint: An interest for the stakeholders
Acquistare un prodotto che abbiaun basso impattoambientale
Acquistare un prodottobiologico
Il consumatore
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L’impronta carbonica: cos’è?
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I Calcolatori di emissioni calcolano le emissioni totali di GHG durante una filiera produttiva
Ogni Gas ha una propria capacità serra che viene detta “potenziale di riscaldamento globale” (global warmingpotential), “GWP”.
I fattori GWP esprimono le quantità di ogni gas in quantità di CO2 equivalenti
Il risultato del calcolo è l’ “IMPRONTA CARBONICA”
= equivalente di CO2 emessa
Protocolli di calcolo per il settore vitivinicolo
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
• IWCP = International Wine Carbon Protocol
�Modello messo a punto e testato da:
�AUS, NZ, CA, SA
A cui deve far seguito l’“adattamento” per ogni Nazione (Ita.CaIta.Ca®® per l’ Italia)per l’ Italia)
•BILAN CARBONE®(solo per Francia)
•GHG Accounting Protocol (GHGAP, (GHGAP, OIV), derivato da IWCPOIV), derivato da IWCP
Utilizzati a livello territoriale da :
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Champagne, Bordeaux, Borgogna, Rhone Alpes, Languedoc…
McLaren Vale Grape, Langhorne Creek Wine Grapegr.s,
South Australian Wine Industry Association - WFA
Utilizzati a livello Aziendale da :
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ConstellationLaurent Perrier
Piper-HeidsieckSonoma Wine Company
Gallo LVMH (Ruinart, Moët&Chandon, Dom Perignon, Veuve Cliquot,
Hennessy)
Ch. Mont RedonPernod Ricard
Diageo (alcolici)
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Graditi da …
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� TESCO�Carrefour� Leclerc�Casino
�Mercato anglosassone…
In alcuni settori industriali è già obbligatorio
Il primo calcolatore di emissioni in Italia
Italian Wine Carbon Calculator
PER IL CALCOLO DELL’IMPRONTA CARBONICA del settore vitivinicolo
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Ita.Ca®: diffusione territoriale 2012
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Mobilità e trasporti Consumi energetici
in sito
Operazioni colturali
Gestione rifiuti Imballaggi
Principali aree di analisi del modello
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1,83 1,65 2,17
22,77
13,62
50,91
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5,238,30
3,12
9,56
0,17 2,26
12,25 10,99
2,50
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20,00
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General Summation - Comparison of all EmissionsSCOPE 1 SCOPE 3SCOPE 2 SEQUESTRI
Consumo di energia elettricaGasolio agricolo
Carburanti
auto di
proprietà
Carburanti
per
riscaldament
o e altro
Acquisti e smaltimenti
Sequestri =
CO2 CATTURATA
Risultati del calcolo
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Non dimentichiamo
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Il “NOSTRO” Mondo non sempre è come ci appare…
-1000
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2006
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gen feb mar apr mag giu lug ago set ott
2008
Prof. Andrea Pitacco – UNIPD
Franco Meggio - Viticoltura e cambiamento
climatico: Minacce, sfide e nuove opportunità
Conegliano 16-17 Aprile 2012
Risultati del calcolo del bilancio del Carbonio in vigneto
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
Il monitoraggio ormai pluriennaledei flussi di CO2 conferma unastabile capacità diassorbimento netto del vignetoinerbito di Negrisia (PD), nell’ordine dei 800-900 gC m-2
Il raccolto rappresenta circa il20% dello Scambio Nettodell’Ecosistema (NEE).
SCOPI
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
Definizione di un piano di azione:
• Azioni IMMEDIATE (senza necessità di investimenti)
• Azioni PRIORITARIE (importanti, a breve termine)
• Azioni STRATEGICHE (il futuro aziendale)
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Sommario
1. Premessa. Gli strumenti per la sostenibilità: OPPORTUNITÀ, NON LIMITI.
Alcuni esempi concreti1. La biodiversità:
• Conoscere e apprezzare per migliorare2. Acqua, aria, terra: gli elementi della vita
• Tutela delle acque• L’impronta carbonica: Ita.Ca®
• Nutrire il terreno, non la vite 3. Controllare la complessità dell'Azienda
• L’autodiagnosi aziendale (GEA.vite)
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
EQUILIBRIO!
Per mantenere o riportarel’equilibrio in vigneto:
Gestione del suoloNutrizionePotatureInterventi in verdeEventuale diradamentoIrrigazioni
Cosa serve in vigneto?
Il terreno È VIVO
SOSTANZA ORGANICA(letame, restituzioni sarmenti, o inerbimento):
• Ottimizza la struttura, C.S.C, potere tampone• Migliora l’efficienza di assorbimento radicale• Diminuzione del rischi di microcarenze
• S.O.: dà fertilità CHIMICA, FISICA, BIOLOGICA
Nutrire il terreno
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
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Inerbimento
Ogni anno, per l’apporto dell’inerbimento, produco:
Sostanza secca 50-60 q/ha (pari a quella apportata da 150-200 q/ha letame)
Che diventa Humus 5-6 q/ha (K1=10%)(pari a quello apportato da 50 q/ha letame –K1=50%)
In un terreno inerbito il tenore in S.O. può aumentredello 0,1% all’anno.
In un terreno LAVORATO rischio di perdere ognianno lo stesso quantitativo
• Perdita di vitalità e biodiversità del suolo • Emissioni di CO2 a seguito di consumo di S.O.• Compattamento: pochi passaggi, usare
macchine leggere, con pneumatici larghi o cingoli
• Consumo di carburante• Equilibrio vegetoproduttivo e competizione per
acqua e nutrienti
Problematiche ulteriori
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
Sommario
1. Premessa. Gli strumenti per la sostenibilità: OPPORTUNITÀ, NON LIMITI.
Alcuni esempi concreti1. La biodiversità:
• Conoscere e apprezzare per migliorare2. Acqua, aria, terra: gli elementi della vita
• Tutela delle acque• L’impronta carbonica: Ita.Ca®
• Nutrire il terreno, non la vite 3. Controllare la complessità dell'Azienda
• L’autodiagnosi aziendale (GEA.vite)
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
Protocollo di filiera vitivinicola
e strumento per l’autodiagnosi della qualità del modello viticolo e dell’impatto ambientale
dell’Azienda
250 domande: articolato, completo, veloce
Accuratezza, Coerenza, Imparzialità, Robustezza,
Facilità di compilazione, Versatilità
GEA viteGestione dell’Efficienza e della sostenibilità Aziendale
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
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Sicurezza
Impianto del vigneto
Gestione del vigneto
Protezione del vigneto
Gestione del suolo
Cantina
BIOPASS Biodiversità e ambiente
Formazione e comunicazione
Archivi
Coordinamento
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MODALITA’ DI VALUTAZIONE
21/10/2013 Marco Tonni – Dottore Agronomo
Per ogni domanda vi sono risposte con punteggioda 0 a 4
Tale punteggio viene poi elaborato con2 coefficienti di moltiplicazione stabiliti in baseall’importanza attribuita alla risposta:
• indice di Efficienza e Qualità operazione/risultato
• indice BIOPASS (Biodiversità, Paesaggio, Ambiente, Sostenibilità ed equità Sociale)
GEA vite
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Si ottengono:
• Valutazione di QUALITÀ ed EFFICIENZA
• Valutazione BIOPASS (Biodiversità, Paesaggio, Ambiente, Sostenibilità ed equità Sociale)
GEA vite
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Scopo dell’analisi : permettere il
miglioramento Qualitativo
miglioramento Ambientale
miglioramento Economicodell’Azienda
Misurare la sostenibilità e la qualità
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Capitoli : E.Q.
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Capitoli: BIOPASS
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Sottoambiti
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Valutazione dell’efficienza aziendale
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Utilità?
1) Identificare i punti critici su cui agire 2) Individuazione di strategie per migliorare i punti
individuati come critici3) Raggiungimento del massimo rapporto tra
qualità delle operazioni e impiego di risorse4) Valutare oggettivamente i risultati di azioni
migliorative5) Tenere traccia delle evoluzioni nel tempo6) Comunicare i miglioramenti: credibilità
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PROPOSTE OPERATIVE PER IL FUTURO
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1. Indispensabile un SERVIZIO TERRITORIALE:• Formato• Indipendente• Imparziale• Che conosca il territorio e le Aziende• Che potrà essere fonte di preziose INFORMAZIONI
aggregate per gli Enti2. PREVEDERE STRATEGIE DI DIVULGAZIONE E MISURE DI
INCENTIVO AI MIGLIORAMENTI:• Necessaria la diffusione delle informazioni tecniche• Lungo lavoro di diffusione della
CONSAPEVOLEZZA
Questa deve essere la strada da percorrere, INSIEME
Nuovi metodi agrotecnici per una produzionesostenibile in vigna22 Ottobre 2013, Riccagioia
Grazie per l’attenzione!!!Marco TonniDottore Agronomo
Viticoltura e sostenibilità
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