Servizio di Odontoiatria Speciale per Pazienti Disabili
Dr.ssa UCCI Anna Patrizia
X- Files in Nutrizione clinica ed artificialeGenova 8 giugno 2017
La Salute Orale contribuisce in maniera significativa sullo stato
di benessere globale degli esseri umani e coinvolge non
solo gli aspetti fisici; garantisce l'efficienza masticatoria ma aiuta anche a mantenere un
aspetto gradevole contribuendo ad una vita privata e sociale
dignitosa
Il cavo orale rappresenta la “porta di ingresso” del nostro organismo attraverso cui potenzialmente batteri, virus, miceti e parassiti possono sviluppare, se non opportunamente contrastati dalle difese immunitarie, non solo infezioni locali, ma anche in tessuti e organi a distanza.
Miller 1891
Impatto Globale• Le malattie parodontali,gengiviti e parodontiti, rappresentano
la malattia più comune dell’umanità (Guinnes world records 2001)
• La parodontpatia severa è la sesta malattia più prevalente nel mondo
• Circa il 10-12% della popolazione ne è affetta (743 milioni di persone)
Murray et al 2012, Marcenes et al 2013, Frencken et al. 2017, Jepsen et al 2017
• A causa della crescita della popolazione, dell’invecchiamento della società e del mantenimento dei denti la malattia parodontale è aumentata del 67% (1990-2010) ed è prevedibile che tenderà ad aumentare ancora Lancet 2015
• E’ la maggior causa di perdita di denti • L’impatto economico della malattia parodontale valutando i
costi diretti ed indiretti e per la sua diffusione nella popolazione è stata in Italia nel 2011 di 10 miliardi di euro superando la spesa di altre patologie quali le neoplasie e l’infarto del miocardio
La malattia parodontale
La malattia parodontale è dovuta alle conseguenze dei processi di difesa infiammatori ed immunitari dell’ospite nei confronti della placca batterica (Sanx e Van Winkelhoff 2011) .Ma i batteri pur rappresentando il fattore eziologico necessario da soli non bastano a determinare l’insorgenza e la gravità di evoluzione della malattia (Darveau 2010)
Fattori genetici comportamentali come il tabagismo o locali condizionano la malattia
Le malattie del cavo orale si possono sconfiggere solo ed anche con la PREVENZIONE
L'agente patogeno è conosciuto e controllabile con normali tecniche di igiene orale e sane abitudini di vita.
Perché è forse la patologia dove più è possibile agire direttamente sulle cause di malattia
coinvolgimento parodontale in paziente pediatrico affetto da malattia cronica intestinale, malassorbimento e deficit nutrizionali.
(prof. Ingenito Università Federico II – Napoli ANDI Alimentazione e salute Orale)
È un aggregato polimicrobico con caratteristiche peculiari ed uniche perché i batteri aderendo ad una superficie dura e non esfoliabile hanno la possibilità di organizzarsi in maniera complessa in biofilm attraverso un meccanismo di coaggregazione
SIDP Atlante di Parodontologia e Terapia Implantare
Un’organizzazione che fornisce ai batteri numerosi reciproci vantaggi. Vantaggi metabolici di sfruttamento di prodotti metabolici rilasciati da altri ospiti del biofilm la capacità di degragare macromolecole proveninti dall’ospite che necessitano dell’azione integrata di diverse varietà di microbiVantaggi ambientali perché l’organizzazione del biofilm permette anche la colonizzazione da parte di batteri gram negativi anaerobi obbligati
SIDP Atlante di Parodontologia e Terapia Implantare
Alterazioni del parodonto da infiammazione parodontale: • Fase 1 invasione batterica • Fase 2 risposta infiammatoria acuta
SIDP Atlante di Parodontologia e Terapia Implantare
Alterazioni del parodonto da infiammazione parodontale:
• Fase 3 risposta immunitaria.
• Fase 4 della perdita d’attacco formazione di una tasca
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Periodontal Inflammed Surface AreaP I S A
XVIII Congresso Internazionale SIDP prof. Soren Jepsen Bonn
Malattie non Trasmissibili (CNCD)
• La prevalenza globale sta aumentando• Sono collegate al cambiamento di stile di
vita, prevalenza di vita sedentaria ed alimentazione industriale e raffinata
• La Periodontite è una CNCD che ha in comune il meccanismo infiammatorio come l’artrite reumatoide, malatie renali, diabete, malattie cardiovascolari o eventi avversi in gravidanza
“Più del 70% decessi nel mondo è dovuto a patologie non trasmissibili. Prevenirle è un investimento vitale”
(OMS 2015)
Paradosso alimentare 2.0:
•795 mln persone denutrite•2 mld persone sovrappeso (42 mln i bambini <5 aa)
(FAO 2015)
•Il cavo orale rappresenta la “porta di ingresso” del nostro organismo•condizioni patologiche sistemiche e orali che hanno un impattobidirezionale sulla salute generale del paziente e che necessitano quindi di una valutazionespecialistica odontostomatologica.
Low Grade inflammation
Dati derivanti da studi clinici controllati hanno messo in evidenza un miglioramento dell'infiammazione sistemica dopo terapia parodontale non chirurgica.
SIDP Progetto Periomedicine
Il soggetto diabetico ha un rischio maggiore di ammalare di gengivite e di parodontite.La parodontite grave potrebbe influenzare negativamente il controllo glicemico
SIDP Progetto Periomedicine
Oggi sappiamo che il tessuto adiposo produce il TNFα, una molecola proinfiammatoria particolarmente attiva (Hotamisligil, 1993). Il tessuto adiposo non è più considerato il semplice segno di uno scorretto rapporto tra acquisizione e consumo di calorie ma un attore primario dell’omeostasi dell’intero organismo (Hotamisligil, 2006). Sappiamo ora che il tessuto adiposo dei soggetti obesi la molecola proinfiammatoria TFNα ed altre citochine, come ad esempio l’IL-6, ulteriori principi attivi denominati adipochine, in grado di promuovere uno stato di insulinoresistenza e di innescare meccanismi infiammatori.
Studi epidemiologici hanno messo in evidenza una relazione tra parodontite, infarto miocardico ictus e mortalità. La perdita di un elevato numero di denti e la distruzione ossea rilevabile nel paziente affetto da parodontite grave, sono associate infatti ad una aumentata prevalenza di placche ateromatose carotidee., Nei pazienti con patologie infiammatorie del cavo orale, è stato osservato, inoltre, un aumento del rischio di infarto miocardico e di aterosclerosi. Studi clinici controllati indicano che il trattamento della parodontite migliora la funzione dell'endotelio
SIDP Progetto Periomedicine
Le malattie parodontali sono associate ad un aumentato rischio di nascita di bambini prematuri e/o sottopeso.Oggi, infatti, sappiamo che alcuni processi infiammatori acuti della madre, anche localizzati lontano dal tratto genito-urinario, possono svolgere un ruolo non secondario nella comparsa di alterazioni patologiche della gravidanza.
SIDP Progetto Periomedicine
Le malattie parodontali sono quindi una risposta iperinfiammatoria ad un biofilm microbico e provocano uno squilibrio nello stato redox, con conseguente danno indotto da stress ossidativo. La malattia parodontale potrebbe essere un indicatore utile di un sistema immunitario suscettibile, o influenzare direttamente la progressione delle malattie sistemiche dovute al carico infiammatorio. La saliva potrebbe essere un interessante liquido fluido diagnostico. Diversi marcatori di perossidazione lipidica, ossidazione delle proteine e danni del DNA indotti da specie di ossigeno reattivo possono essere misurate in saliva (Tothova L. et al 2015)
Sono stati proposti due meccanismi potenziali che descrivono il rapporto tra alimentazione e MP. Il primo meccanismo è il ruolo che l’alimentazione svolge nella formazione del ricco biofilm orale che sostiene e perpetua l’azione patogena delle diverse specie batteriche. Il secondo meccanismo riguarda il ruolo delle carenze nutrizionali che coinvolgono la salute dei tessuti parodontali. Numerosi studi suggeriscono un’associazione tra malnutrizione e MP; Enwonwu ha delineato diversi meccanismi per spiegare questo collegamento, tra cui:1. minore resistenza della mucosa orale alla colonizzazione e invasione da parte dei batteri patogeni;2. flusso salivare compromesso e carenza quindi delle sue proprietà antibatteriche immunologiche;3. aumento della diffusione e della potenza dei microrganismi orali patogeni.
La vitamina C (acido ascorbico) è uno dei nutrienti più documentati associati alla salute parodontale. La grave carenza di vitamina C è nota per la gengivite da scorbuto, caratterizzata da lesioni ulcerative a rapido sviluppo e formazione di tasche parodontali ingravescenti. La vitamina C è implicata nei processi di formazione di collagene e riduce la permeabilità della mucosa orale alle tossine batteriche. Inoltre la vitamina C favorisce la motilità dei leucociti polimorfo nucleati e aumenta le risposte immunologiche dell’ospite. Dopo un supplemento di vitamina C è stata evidenziata una riduzione del sanguinamento gengivale, suggerendo che la vitamina C può influenzare i primi stadi dell’infiammazione gengivale.
Tra i vari lipidi di interesse nutrizionale, tre meritano particolare attenzione grazie alla loro capacità antinfiammatoria, anche in sede parodontale . Si tratta di acidi grassi polinsaturi, rispettivamente chiamati acido alfa-linolenico o ALA, acido docosaesaenoico (DHA) e acido Eicosapentaenoico (EPA). Questi acidi grassi sono detti omega 3 e sono essenziali, poiché, considerata l'impossibilità dell'organismo di sintetizzarli, devono obbligatoriamente essere introdotti con la dieta (pesce, olio di pesce, crostacei, noci). Studi di coorte in Giappone hanno inoltre evidenziato come un basso intake di omega 3 fosse associato a una maggiore insorgenza di MP comparato a dosi normali o più elevate. Questi studi insieme a diverse ricerche effettuate sull’azione degli acidi grassi omega 3 sui tessuti dento-parodontali suggeriscono come lo stress ossidativo è modulato dalla dieta e dalle infezioni, e tutto ciò è di fondamentale rilievo per la valutazione dell’estensione e della severità degli stati infiammatori a carico del parodonto.
Calcio e malattia parodontale
Stati carenziali di calcio nell’alimentazione sono stati associati a cambiamenti della sintesi del collagene e conseguentemente della struttura del tessuto connettivo; di conseguenza il deficit di calcio è stato definito come potenziale modulatore della salute parodontale. Sia gli studi sugli animali, sia sugli esseri umani,suggeriscono una correlazione tra apporto di calcio, densità minerale ossea, e riassorbimento dell’ossoalveolare; nonostante ciò, questa correlazione non è del tutto chiara. In uno studio in doppio cieco,l’integrazione di calcio per 180 giorni senza trattamenti parodontali, non influenzava lo stato di salute orale deipazienti con malattia parodontale. Un’altra ricerca condotta su più di 12000 adulti ha evidenziato un’associazione statisticamente significativa tra un basso apporto di calcio nell’alimentazione e l’insorgenza di MP nei giovani. Tra le donne con basso apporto di calcio, circa il 54% è a rischio parodontite.
La globalizzazione alimentare non ha inciso sulla malnutrizione per difetto ma ha esploso un enorme numero di patologie conseguenti a
malnutrizione per eccesso e per cattiva qualitàTra cui le carie e la malattia parodontale
Superare lo storico concetto di “cosa non mangiare” e utilizzare il cibo come “attore protagonista”sia nella prevenzione che nella cura
… gli integratori di sintesi non hanno qualitativamente le stesse caratteristiche nutrizionali
Prodotti di tendenza: Verità o Bufale?
•Cereali che fanno bene al cuore, bevande che aiutano a mantenere le funzioni cognitive, yogurt che rinforzano le difese immunitarie, ecc.Quanto c'è di vero in queste promesse?
Per un vero Intervento nutrizionale:Dobbiamo lavorare sullo stile di vitaDobbiamo imparare a conoscere il cibo
Il potenziale antiinfiammatorio e immunoregolatore
del cibo
Basso indice glicemico
Abbondanza di fitonutrienti (prodotti locali e stagionali)
Ricco in fibra (solubile e non)
Grassi salutari
Orientato alle scelte vegetali
agricoltura e biodiversitàL’agricoltura industriale si basa su poche specie e varietà che hanno gusti standardizzati,
sono coltivabili ovunque e resistono a lunghi viaggi
Non pensiamo solo a quanto mangiamo di un alimento ma a come viene prodotto l’alimento che mangiamo. I metodi di coltivazione, di allevamento e di trasformazione tradizionali sono la garanzia di una ricchezza di vitamine e di antiossidanti decisamente superiori. Dobbiamo conoscere i metodi di produzione del cibo perché legati alle caratteristiche nutrizionali funzionali ed al loro gusto
l’intervento Operativo di Trattamento Odontoiatrico non è rivolto a curare le malattie orali ma a recuperare e correggere i danni che queste malattie determinano sui vari organi della bocca (denti, parodonto, mucose) ed a ripristinarne, quando possibile, la funzione.
Per trattare la malattia orale bisogna agire sulle cause che la determinano e quindi su carica microbica, ambiente orale e risposta dell’ospite.
L’intervento sullo stile di vita sia alimentare che meccanico di igiene domiciliare che riequilibra la biodiversità microbica, l’acidità ambientale e la risposta dell’ospite è da considerarsi la vera terapia delle malattie della bocca.
La salute non si costruisce con un
giorno di sala operatoria ma con
un regime quotidiano di
igiene orale ed alimentare
Nasce con l’obiettivo non solo di ridurre il rischio malattia in una popolazione dove la mancanza di collaborazione del paziente rende il trattamento odontoiatrico, di per sé un atto semplice, complesso e rischioso, ma soprattutto di far diventare l’esperienza di approccio e terapeutica uno dei numerosi percorsi di apprendimento sensoriale e comportamentale con un profondo valore evolutivo responsabilizzante ed autonomizzante per la vita complessiva del paziente.Il progetto è quindi finalizzato a :
• promuovere la salute orale nella popolazione disabile
• eliminare le diseguaglianze organizzative, tecniche e dare attenzione scientifica.
• diffondere informazioni e conoscenze nella popolazione disabile e nelle famiglie o operatori sanitari di assistenza
Attraverso l’intervento educativo proposto in prima visita spostiamo l’attenzione dalla terapia delle conseguenze delle malattie orali alle cause della malattia orale mettendo come
obiettivo il raggiungimento della salute
investimento sull’evoluzione delle capacità di collaborazione del paziente e della compliance della famiglia
• Prima visita educativa sullo stile di vita• Viene fornita una brochure con le istruzioni di
igiene orale ed alimentari• Non trascurare l'uso di alimenti contenenti
ioni di fluoro • Bere molta acqua anche sotto forma di tisane
soprattutto nei pazienti con deficit motori non deambulanti.
• Promuovere l'uso di altri fattori dietetici con proprietà tampone, come i prodotti lattiero-caseari stagionati.
• Promuovere l’uso di alimenti fermentati come yogurt, Kefir panna acida ma anche semi di lino o altri alimenti ricchi di probiotici importanti soprattutto nella prevenzione delle patologie delle mucose orali o delle micosi orali.
• Promuovere il consumo di pesci di piccola taglia, molluschi e cefalopodi
Consumare zucchero ai pasti e non tra i pasti. Particolare attenzione agli alimenti utilizzati fuori casa. Le famiglie non conoscono l’importanza degli zuccheri aggiunti alle bevande gasate o conservate che rappresentano la forma più diffusa e comune oggi di merenda a scuola.
Stimolare ad ogni livello ed ad ogni età la funzione masticatoria del paziente disabile per lo sviluppo il più armonico possibile della funzione muscolare e la conseguente correzione di molte disarmonie
Anche un bicchiere di vino nella popolazione disabile adulta, può avere effetti terapeutici, grazie al contenuto di polifenoli che interrompe biofilm batterici. Ed in alcuni pazienti consumato alla sera può aiutare a limitare il continuo ricorso ad ansiolitici, antidepressivi ipnotici o sonniferi in pazienti già sottoposti a pluriterapie.
Per una corretta informazione preventiva dell’utenza questo approccio è presentato in maniera completa anche sul sito aziendale.
Il 93% dei pazienti inseriti nel sistema dei controlli periodici non presenta più alcuna nuova patologia. Il 5% richiede controlli di igiene Orale per difficoltà di spazzolamento meccanico ma non
presenta nuove carie
Il successo è legato all’adesione delle famiglie al progetto di Stile di Vita insegnato