dsa- gli elementi che identificano il disturbo e la sua evoluzione . … · 2016-08-18 ·...
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DSA- Gli elementi che identificano il Disturbo e la sua evoluzione .
La Normativa per i DSA
Dott.ssa Rita Agnolet
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DSA – Disturbi specifici dell’apprendimento (definizione)
Deficit inemendabile in un dominio specifico di abilità, innato, su base neurobiologica resistente al trattamento e all’automatizzazione che lascia intatto il funzionamento intellettivo generale
Domini specifici dei DSA: la lettura, l’ortografia,
la grafia, il numero, le procedure esecutive del numero e calcolo
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DSA – Dislessia
Dislessia: specifico disturbo nell’automatizzazione ( velocità) e nella correttezza della lettura.
( Consensus Conference- Raccomandazioni)
Indicatori: omissioni, sostituzioni, inversioni, ripetizioni di lettere, sillabe, parole, salti di righe, perdita del segno, lentezza.
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DSA – Disturbo della scrittura disortografia
Disortografia: specifico disturbo nella correttezza della scrittura (intesa come processo di trascrizione tra fonologia e rappresentazione grafemica della parola, da distinguere dalla correttezza morfosintattica)
( Consensus Conference- Raccomandazioni)
Indicatori: errori ricorrenti, fonologici, non fonologici, doppie, accenti
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DSA – Disturbo della scrittura disgrafia
Disgrafia: specifica difficoltà nella realizzazione manuale dei grafemi e quindi nel grafismo (di cui la calligrafia rappresenta un’esemplificazione emblematica) Consensus Conference-Raccomandazioni
Indicatori: grafia poco chiara, righe e quadretti non rispettati, lettere e legami irregolari, lentezza esecutiva…
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DSA - Discalculia
Discalculia: Disturbo specifico che si manifesta con difficoltà negli automatismi del calcolo e dell’elaborazione dei numeri
Indicatori: Difficoltà di lettura del numero, nel recupero di fatti numerici, confusione di segni, errori di procedura
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DSA - comorbilità
Comorbilità: coesistenza di più disturbi specifici in uno stesso alunno
Comorbilità: DSA e altri disturbi
(deficit di attenzione, ansia, disturbo del comportamento)
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Caratteristiche dei DSA
- La specificità (principale connotazione);- Il carattere evolutivo;- La diversa espressività nelle diverse fasi
evolutive;- L’associazione con altri disturbi; - Il carattere neurobiologico interagente con i
fattori ambientali;- La determinazione di un impatto significativo e
negativo per l’adattamento nelle attività scolastiche e nella vita quotidiana;
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Il caso di Teo (domini del DSA)
Teo dall’inizio della classe IV ha una Diagnosi diDisturbo misto degli apprendimenti
presenta difficoltà nella lettura, in correttezza e rapidità (RA)
La comprensione è molto buona
Fa errori di ortografia (5°percentile)
I testi sono scarni di contenuto e poveri nel lessico
Ha una grafia irregolare (-2ds)
E’ lento nel recupero dei fatti numerici e nel calcolo a mente
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Diversa espressività nelle varie fasi evolutive
Teo fino a tre anni
Sveglio e grintoso, a 8 mesi si alza in piedi aggrappato a una sedia
A 8 mesi: dice solo «a-a, tata tata»
A 10 mesi aggiunge «ma-ma e pa pa»
Poi basta fino a 2 anni, tutte le cose si chiamavano «mamma», se voleva qualcosa, la indicava con il dito e se non lo capivano, prendeva per mano l’adulto e lo portava vicino all’oggetto.
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Diversa espressività nelle varie fasi evolutive
Teo alla scuola dell’infanzia
Gioca con i compagni, ma non “socializza” perché i compagni non lo capiscono quando parla;
Ha un’amichetta: una bambina straniera che non parla italiano;
Si capiscono a gesti.
(Il disturbo si annuncia – segnali di
rischio)
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Specificità dei DSA Teo alla scuola primaria (cl terza iniziale)
Lettura lentissima e scorretta;
Grafia disordinata, tratto marcato, legami tra lettere scorretti;
Ortografia: tanti errori di ogni genere;
Produzione di frasi e piccoli testi con errori di sintassi, povertà lessicale;
Errori nel calcolo (scambia segni, inverte numeri, non impara le tabelline)
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Associazione con altri disturbi Teo iperattivo e disattento
E’ sempre in movimento; Sembra non ascoltare e gioca con quello che
ha a disposizione al momento; Ha sempre tanto disordine sul banco; E’ impulsivo: quando la maestra fa una
domanda, alza la mano e si dimentica cosa dire;
E’ confusionario anche quando parla, i compagni si stancano di aspettare che arrivi a spiegarsi.
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Teo: il Disturbo - i fattori contestuali
La mamma insiste con dettati; I compagni lo prendono in giro; Fatica per troppi compiti a casa e li trascina
fino a sera; Altre persone della famiglia lo considerano
«asino» e pigro; Anche a scuola si dice che “è pigro e poco
motivato”; A scuola deve imparare a diventare autonomo
nel lavoro;
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L’impatto negativo per l’adattamento di Teo
«Sono un asino e non capisco niente…» «Non sono intelligente, mi devo svegliare,
rimango sempre indietro nei dettati, li odio perché mia mamma me li fa fare in continuazione. Faccio male i testi, non mi piace leggere, sono lento anche là.»
«Con le operazioni mi inceppo» Non vuole andare a scuola e fa storie ogni
mattina, arriva in ritardo, tutto arruffatoDisistima, rischio di insuccesso scolastico
e stigma sociale
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Teo e la diagnosi
La Diagnosi segna l’inizio di una storia in
ri –salita: diversi interventi “ri-abilitativi” permettono di modificare una situazione critica sotto il profilo scolastico e personale.
Cambia la considerazione della famiglia e dei compagni nei suoi confronti;
In assenza di aiuti, l’alunno avrebbe continuato a sperimentare insuccessi e frustrazione, all’origine di possibili condotte devianti in adolescenza.
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I Disturbi Specifici dell’Apprendimento
La Diagnosi (in letteratura)
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La diagnosi di DSA
La diagnosi è effettuata da una equipe multidisciplinare: neuropsichiatra infantile,
psicologo
fine 2.a classe primaria dislessia disortografia
2cl/3cl. classe primaria per disgrafia
fine 3.a classe primaria per discalculia
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Discrepanza
tra abilità nel dominio specifico, deficitaria rispetto
ad attese per età e/o classe, e intelligenza generale adeguata per età cronologica
a) livello intellettivo con un QI non inferiore a -1ds, ovvero QI equivalente a 85
DSA – Criteri per la diagnosi –criteri di inclusione
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b) compromissione significativa dell’abilità specifica, operazionalizzabile in una prestazione inferiore a – 2ds o sotto il 5°percentile rispetto ai valori normativi attesi per età o classe frequentata, considerando i parametri correttezza e velocità
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DSA – Criteri per la diagnosi -
Criteri di esclusione
- Presenza di disturbi sensoriali gravi
- Presenza di disturbi significativi della sfera emotiva
- Situazione di svantaggio socioculturale che può interferire con un’adeguata istruzione
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Strumenti per la diagnosi
La Consensus afferma che le prove da utilizzare
«dovrebbero essere il più possibile simili alla prestazione richiesta nella vita di tutti i giorni e allo stesso tempo neutre rispettoai modelli teorici che cercano di qualificare le caratteristiche del Disturbo».
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Livello cognitivo: Matrici di Raven e/oWisc-IV
Lettura strumentale MT-DDE_2Comprensione MTScrittura DDE-2Prassie scrittura BVSCOCalcolo AC-MTAttenzione BIA
Abilità di studio e aspetti metacognitivi: Amos 8-15
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Classificazione del Disturbo in ICD-10
F 81.0 - Disturbo specifico della lettura(nel linguaggio comune: Dislessia)
F 81.1 - Disturbo specifico della compitazione(Disortografia e Disgrafia)
F 81.2 - Disturbo specifico delle abilità aritmetiche (Discalculia)
F 81.3 - Disturbi misti delle capacità scolastiche (disturbi che si presentano contemporaneamente)
F 81.9 - Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche non specificati
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Classificazione del Disturbo in DSM IV
315.0 – Disturbo della lettura
(Dislessia)
315.2 – Disturbo dell’espressione scritta
( Disortografia e Disgrafia)
315.1 – Disturbo del calcolo
( Discalculia)
315.9 – Disturbo NAS – Non Altrimenti Specificato
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L’ iter diagnostico
nella Normativa per la Scuola
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I riferimenti normativi e le procedure
Legge 8 ottobre 2010,n.170
Legge regionale 4 marzo 2010,n16
Accordo Stato-Regioni 25 luglio 2012
DGR 24 dicembre 2012, n.2723
DM 17 aprile 2013
DGR 20 dicembre 2013, n.2438
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Accordo tra governo e province autonome di Trento e Bolzano su indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei DSA
Art. 1- omissis..la diagnosi di DSA debba essere tempestiva e che l’iter diagnostico debba essere attivato solo dopo la messa in atto da parte della scuola degli interventi educativi didattici previsti dall’art.3 comma 2, della legge 170/2010, e in esito alle procedure di riconoscimento precoce, di cui al comma 3 del medesimo articolo 3
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Protocollo di intesa per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA
Il percorso per l’individuazione precoce dei casi sospetti di DSA si articola in tre fasi:
a) Individuazione degli alunni che nella scuola primaria presentano difficoltà significative di lettura, scrittura e calcolo e, nella scuola dell’infanzia, uno sviluppo atipico del linguaggio e/o un ritardo nella maturazione delle competenze percettive e grafiche.
b) Attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà.
c) Segnalazione dei soggetti “resistenti” all’intervento didattico
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1- I genitori devono essere messi costantemente al corrente dalla scuola delle difficoltà degli apprendimenti evidenziate nei propri bambini e delle attività di potenziamento attivate nelle quali, laddove possibile, devono essere coinvolti.
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2- E’ compito della scuola individuare i casi per i quali il potenziamento è risultato inefficace e che presentano caratteristiche più probabilmente compatibili per un sospetto di DSA. Per questi ultimi verrà predisposta dalla scuola una comunicazione scritta per i genitori, riportante difficoltà/potenzialità osservate nel percorso di apprendimento e potenziamento. Nella scuola dell’infanzia la segnalazione per potenziale difficoltà di apprendimento assume carattere di eccezionalità ed è limitata a quei bambini che presentano già un disturbo del linguaggio conclamato o altri disturbi significativi.
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3 – La comunicazione scritta predisposta dalla scuola per i genitori e consegnata loro per l’invio ai Servizi costituisce il prerequisito necessario all’attivazione del percorso di approfondimento diagnostico da parte dei servizi sanitari competenti nei tempi e nei modi stabiliti con la DGRV n.2723 del 24 dicembre 2012.
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4 – Tale comunicazione deve contenere i
dettagli relativi alle difficoltà osservate dagli insegnanti curricolari in merito alle prestazioni dell’alunno/a e a tutte le azioni dagli stessi poste in essere, senza successo, per un periodo di almeno 3 mesi.
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La Diagnosi – il contenuto
La Diagnosi di DSA contiene le informazioni necessarie per una programmazione educativa e didattica che tenga conto delle difficoltà del soggetto e preveda l’applicazione mirata delle misure previste dalla legge.
La menzione della categoria nosografica non è sufficiente per la definizione di quali misure didattiche siano appropriate per il singolo soggetto.
E’ necessario che contenga anche gli elementi per delineare un profilo di funzionamento che definisce lecaratteristiche individuali con le aree di forza e debolezza. ( DGRV n.2723 del 24 dicembre 2012)
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L’intervento della scuola dopo la diagnosi
La didattica individualizzata e personalizzata (misure abilitative)
Gli strumenti compensativi
Le misure dispensative
PDP
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Didattica individualizzata e personalizzata
Obiettivi di apprendimento comuni (individualizzazione)
Flessibilità della didattica, con impiego di metodologie e strategie didattiche plurime, attenzione agli stili di apprendimento, ai livelli di sviluppo raggiunti nei processi di costruzione di lettura, scrittura e calcolo.
Uso di strumenti compensativi e misuredispensative (personalizzazione)
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Didattica -Strumenti compensativi
Sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione nell’abilità deficitaria;
Es. calcolatrice, tavola pitagorica, tabelle, mappe, sintesi vocale, libri digitali…
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Didattica -Misure dispensative
Sono interventi che consentono all’alunno di non svolgere alcune prestazioni particolarmente difficoltose che non migliorano l’apprendimento.
Es. maggiore tempo per una prova(30%),
dispensa da lettura ad alta voce, riduzione degli items di una prova in grado, però, di verificare gli obiettivi comuni alla classe..
Seconda lingua: dispensa ed esonero
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Piano Didattico Personalizzato: documentazione del percorso didattico
Dati anagrafici
Tipologia del disturbo ricavato dalla diagnosi
Attività didattiche individualizzate
Attività didattiche personalizzate
Strumenti compensativi
Misure dispensative
Modalità di verifica e valutazione
entro tre mesi dalla consegna della diagnosi
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La famiglia
Informa ed è informata delle difficoltà dell’alunno
Fa valutare l’alunno dallo specialista del caso (neuropsichiatra o psicologo Ulss o di struttura accreditata)
Consegna la diagnosi alla scuola
Condivide il PDP
Sostiene l’alunno nel lavoro scolastico, verifica il regolare svolgimento dei compiti, che porti a scuola i materiali necessari, sostiene l’impegno e lo sviluppo dell’autonomia-