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teatrOsfera - Fools 05/03/2011 Due Atti di NEIL SIMON versione italiana di

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Page 1: Due Atti di NEIL SIMON - teatrosfera.it - Fools.pdf · Questo è un giorno molto fausto nella mia vita. ... Buongiorno, insegnante. LEON Sono sicuro che ci rincontreremo. SNETSKY

teatrOsfera - Fools 05/03/2011

Due Atti

di

NEIL SIMON

versione italiana di

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Fools

PERSONAGGI ED INTERPRETI

LEON TOLCHINSKYinsegnante

SNETSKYpastore

MAGISTRATOmagistrato

SLOVITCHmacellaio

MISHKINpostino

YENCHNAcommerciante

DR. ZUBRITSKYmedico

LENYA ZUBRITSKYmoglie del medico

SOPHIA ZUBRITSKYfiglia del medico

GREGOR YOUSEKEVITHCconte

SCENOGRAFIA

SCENAIl villaggio di Kulyenchikev, molto tempo fa.

REPLICHE

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Fools 1

PRIMO ATTO

SCENA1I

(Kulyenchikev, circa il 1890, un remoto villaggio ucraino.Leon Telchinsky, circa trenta anni, entra in scena portandocon sé una vecchia e sbattuta valigia e qualche libro rilegatoinsieme, arriva ad un piccolo ponte sulla piazza del paese, siguarda intorno, sembra compiaciuto, si gira verso il pubblico)

LEON(sorridendo)

Kulyenchikev, mi piace! È esattamente come laimmaginavo: un quieto e piacevole villaggio, non troppogrande… il posto perfetto dove un nuovo insegnante puòiniziare la sua carriera… beh, per essere sinceri, hopassato due anni in una piccola scuola elementare diMosca insegnando ai pargoli le nozioni fondamentali, maquesta è la mia prima nomina professionale comeinsegnante di ruolo. Fino ad ora non avevo mai sentitoparlare di Kulyenchikev finché non ho visto l’avviso delDr. Zubritsky sul giornale universitario. Sebbene il postofosse un remoto villaggio ucraino, ho colto l’occasione, enon mi vergogno di dirvi che il mio cuore batte eccitato.Ho questa passione, e non ho timore perl’insegnamento… greco, latino, astronomia, letteratura…

(si guarda intorno)non vedo nessuno in giro… forse sono arrivato un po’presto… io sono una di quelle persone estremamenteimpazienti ed entusiaste che si svegliano al sorgeredell'alba pronte ad iniziare il proprio lavoro. Questo è ungiorno molto fausto nella mia vita.

(si sente il suono di un corno di ariete da fuori scena)Oh! Scusatemi!

(entra in scena Snetsky il pastore, portando il corno di arieteed un bastone)

SNETSKYElenya! Lebidoff! Olga! Dove siete?

LEONBuongiorno.

SNETSKYBuongiorno. Per caso avete visto due dozzine di pecore?

LEONDue dozzine di pecore?

SNETSKYSì. Erano proprio quattordici pecore.

LEONNo, mi spiace.

SNETSKYBeh, se le vedete, volete dare loro un messaggio?

LEONUn messaggio per la pecore?

SNETSKYSì, ditele che il pastore le sta cercando, e che dovrebberodirle dove sono, in modo che io possa andarle aprendere. Grazie.

(incamminandosi)

LEONAspetti, aspetti. Mi scusi, qual è il suo nome, per piacere.

SNETSKY(si ferma)

Snetsky!

LEONE il nome di battesimo?

SNETSKY(con fare pensoso)

Quanto tempo ho per rispondere?

LEONNon importa. Dimentichi il suo nome di battesimo.

SNETSKYE’ quello che ho fatto!

LEONIo sono Leon Steponovitch Tolchisky e sarò il nuovoinsegnante.

SNETSKY(stringendo vigorosamente la mano a Leon)

Sono felice di conoscerla Leon Steponovitch Tolchisky. Iosono… Qualcosa, qualcosa Snetsky… si ferma in paesestanotte?

LEONNon capite, Kulyenchikev sarà la mia nuova casa. Vivròed insegnerò qui. Io sono, modestia a parte, uneccellente insegnante.

SNETSKYOh, lo sono tutti. Ne arrivano a migliaia, ma non uno diloro dura più di un giorno qui.

(soffia forte nel corno)Oh, è così difficile da suonare, non capisco come lepecore riescano a farlo.

LEONAvete avuto migliaia di insegnanti?!

SNETSKYDi più, centinaia. Siamo incapaci di imparare. Siamo tuttistupidi a Kulyenchikev. Non esiste paese o villaggio piùstupido in tutta la Madre Polonia.

LEONRussia.

SNETSKYQuel che è. Tutta brava gente, intendiamoci, ma non unbriciolo di cervello dentro di loro!

(suona il corno con difficoltà)

LEONMi sta forse dicendo che ogni uomo, donna e bambino…

SNETSKYTutti stupidi. Compreso me. Se parliamo altri dieci minutiinizierai a notarlo.

LEON(ignorandolo)

Sono stato assunto dal dottor Zubritsky per insegnare allasua giovane figlia.

SNETSKY(ridendo)

Insegnare a sua figlia? Impossibile. La ragazza è un casodisperato. Diciannove anni e ha imparato solo da poco asedersi… è un caso disperato. Non conosce neanche ladifferenza tra una vacca e una papera. Non che sia unargomento facile, intendiamoci.

LEON(al pubblico, tira fuori dalla tasca il ritaglio dell’inserzione)

C’è qualcosa di strano qui! Non pensavo niente delgenere quando lo lessi per la prima volta… notai che ogniparola era piena di errori di ortografia… certamente ildottor Zubritsky mi spiegherà tutto…

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Fools 2

(si volta e torna da Snetsky)Mi siete stato molto d’aiuto Snetsky. È stataun’interessante conversazione.

SNETSKYAnche per me maestro Tolchinsky.

(rivolgendo al pubblico)Non solo lui può riflettere, anch’io posso riflettere allostesso modo.

(cerca di pensare)Il problema è che quando rifletto non riesco mai a trovarenulla su cui riflettere. Oh, devo andare.

(rivolgendosi a Leon)Buongiorno, insegnante.

LEONSono sicuro che ci rincontreremo.

SNETSKYOh, certo, certo. Mi conoscono tutti. Snetsky il perdi-pecore.

(esce Snetsky, entra in scena il Magisrtato suonando unacampana, Leon cerca di fermarlo, ma ne è ignorato)

MAGISTRATOSono le nove e tutto va bene. Sono le nove nel villaggiodi Kulienchikev e tutto va bene. Sono le nove e tutto vabene.

(esce)

LEON(al pubblico)

Non sono più sicuro che questo sia il giorno più faustodella mia vita.

(Leon esce di scena mentre il macellaio Slovitch esce dalsuo negozio con in mano la scopa, spazza lo sporco davantialla sua bottega, lo ammucchia e lo ramazza dentro ilnegozio; entra il postino Miskin andando verso Slovitch)

SCENA 2

SLOVITCHBuongiorno postino!

MISHKINBuongiorno macellaio!

SLOVITCHSplendida giornata, vero?

MISHKINLo è? Non ci ho ancora guardato

(alza lo sguardo)Oh, sì, soleggiata, molto bella.

SLOVITCHHo della posta?

MISHKINNo, mi dispiace. Io sono il postino. Io ho tutta la posta.

SLOVITCHMia sorella che vive ad Odessa sta molto bene. Speriamodi sentire sue notizie.

MISHKINBeh, è molto difficile sentire da qui ad Odissea. Forse hascritto una lettera. Ci guardo.

(entra in scena Yenchna, la venditrice, urla “Pesce” da fuoriscena prima di apparire)

YENCHNA(mostrando la sua merce)

Pesce! Pesce fresco! Bel merluzzo fresco per il vostropranzo!

(non ha pesci, ma mazzi di fiori)

SLOVITCHBuongiorno Yenchna.

YENCHNAVolete un po’ di merluzzo? Non è un pesce stupendo?

SLOVITCHIn che senso pesce? Questi sono fiori.

YENCHNANon hanno preso niente oggi. Perché dovrei soffrire ioper il fatto che il pescatore ha avuto una brutta giornata?Prova la carpa, ha un aroma delicato.

MISHKINNon ci sono lettere di sua sorella, Slovitch. Però ho unabella lettera del cugino del calzolaio. La gradireste?

SLOVITCHE’ malato?? Odio leggere cattive notizie.

MISHKINNo, no. È in perfetta salute. Prendetela, non ve nepentirete.

YENCHNALo sapete che mia figlia non mi scrive da più di un anno?

MISHKINMa non vive con voi vostra figlia?

YENCHNAFortunatamente sì. Altrimenti non avrei mai sue notizie.

LEON(entra Leon)

Buongiorno gente. Il mio nome è Leon SteponovitchTolchinsky, sono il nuovo insegnante.

MISHKIN(inchinandosi)

Mishkin il postino.

SLOVITCH(inchinandosi)

Slovitch il macellaio.

YENCHNA(inchinandosi)

Yenchna la venditrice.

LEONFelice di conoscervi. Stavo giusto parlando con unpastore di nome Snetsky.

MISHKINOh, sì. Qualcosa, qualcosa Snetsky. Lo conosciamobene.

LEONEra piuttosto cordiale, sebbene, e spero di non apparireindelicato, la sua prontezza mentale poteva apparire inqualche modo… deficiente.

YENCHNACerto, è Snetsky, è proprio lui.

(si batte la testa)E’ stato colpito alla testa dal calcio di un cavallo.

LEONOh, mi dispiace, e quando è successo?

YENCHNAMartedì, mercoledì, due volte venerdì e sabato per tutto ilgiorno.

LEON(guarda i fiori di Yenchna)

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Fools 3

Che merce fragrante vendete, signora. Potrei comprarlaper il mio datore di lavoro. Quanto costano?

YENCHNAIl merluzzo due rubli e le carpe tre.

LEONPrego?

(interdetto)

YENCHNA(tira su dal cesto un fiore bianco)

Se è troppo, posso darle un pesce bianco ad un rublosolamente.

(Leon fa cenno di acconsentire, Yenchna avvolge il fiorenella carta, Leon paga)

LEON(al pubblico)

Può darsi che il dialetto sia leggermente diverso in questazona della Russia.

(ritornando a rivolgersi ai tre)Sono entusiasta di cominciare il mio nuovo lavoro.Potreste essere così gentili da indicarmi la direzione perla casa del Dottor Zubritsky?

(tutti e tre indicano in direzione opposta)Grazie! Prenderò una di queste direzioni. È stato unpiacere conoscervi.

(entra Snetsky il pastore)Oh, è di nuovo lei. Salve. Avete trovato le pecore?

SNETSKYNon ancora.

(Leon esce, Snetsky rivolgendosi ai tre)Chi era quello?

MISHKINIl nuovo insegnante.

SNETSKYUn altro? Ne ho incontrato uno giusto pochi minuti fa. Cideve essere un congresso.

YENCHNAIl Conte Yousekevitch, lì sulla collina, non sarà felice aquesto proposito.

SLOVITCHE’ vero. Al Conte Yousekevitch non piacciono i nuoviinsegnanti.

SNETSKYPerché?

MISHKINHa paura che spezzeranno la maledizione.

SNETSKYQuale maledizione?

SLOVITCHQuella che ci ha resi stupidi fin dalla nascita.

SNETSKYOh, quella maledizione!

MISHKINSì. Sono stupido da 51 anni e tu Snetsky?

SNETSKYIo sono fesso da 43 il prossimo luglio.

MISHKINE tu, Slovitch?

SLOVITCH41. E tu, Yenchna?

YENCHNAHo appena svoltato l’angolo dei 26.

SLOVITCHmmmh… quell’angolo deve essere a circa 40 Km da qui.

(escono tutti)

SCENA 3

(La casa del dottor Zubritsky. Il dottore sta visitando ilMagistrato Kupchin)

MAGISTRATO(coprendosi un occhio)

K… E… 5… L… S… A…. è giusto?

DOTTORENon lo so, ma pulsa bene.

(ascoltando il cuore del Magistrato)Sì, sì…. Ha un suono interessante.

MAGISTRATOBeh, ho una buona salute?

DOTTOREOttima, perfetta salute! Vivrete fino a 80 anni.

MAGISTRATOMa ne ho 79 ora…

DOTTOREBeh, avete un anno meraviglioso di fronte a voi.

MAGISTRATO(rivestendosi)

Bene. Devo essere in forma. Sono un magistrato. Lalegge e l’ordine devono essere custoditi.

DOTTOREVolete la ricetta?

MAGISTRATOPer cosa?

DOTTORENon so. A certa gente piace. Tenete, andate in farmacia.Ritirate qualcosa che vi piace e prendetelo tre volte algiorno con un po’ d’acqua. Arrivederci, signore.

MAGISTRATOQuanto vi devo, dottore?

DOTTOREOh, niente, lasciate perdere. Se un giorno riuscirò afrequentare la facoltà di medicina mi potrete mandarequalcosa.

MAGISTRATOGrazie! Arricederci.

(entra Lenya esuberante ed emozionata)

LENYANikolai! Nikolai! È qui! Due minuti fa! È giovane. Sembraforte, determinato. Forse sarà lui, Nikolai! Forse sarà luila nostra salvezza, finalmente.

DOTTORECalmati, Lenya. Chi è arrivato? Chi sarà la nostrasalvezza?

LENYAIl più nuovo… il nuovo… come si chiama? Loro vengonoe loro… essi… quello che… avevano una volta ma oranon più.

DOTTOREOh, Dio! Lo so. So cosa vuoi dire.

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Fools 4

LENYALoro hanno un posto, e poi tu vai in quel posto.

DOTTOREE loro ti indicano e dicono… e ti chiedono se tu… egli.

LENYAE se tu non rispondi dicono “Perché non rispondi?”

DOTTOREEd egli è fuori?

LENYASì, giù in strada.

DOTTOREBeh, mostramelo, Lenya. Mostramelo. E prego Dio chesia quello che libererà noi e tutta Kulyenchikev da questaatroce, da questa atroce… eh Dio, cos’è che ci hannofatto?

LENYALo so, lo so. So cosa vuoi dire. È qualcosa tipo male diiniezione.

DOTTOREMale di iniezione.

LENYAO frizione.

DOTTORE… frizione.

LENYAQualcosa del genere.

DOTTOREOppure qualcosa del genere.

(bussano alla porta)Bussano alla porta.

LENYAAbbiamo una porta?

DOTTORESì, sì. Apri la porta.

(Lenya spinge invece di tirare)Nell’altro modo, nell’altro modo.

(Lenya apre. Leon resta sulla soglia)

LENYAVuole entrare giovanotto?

LEONDottor Zubritsky? Signora Zubritsky? Sono felice diessere a Kulienchikev. Io sono Leon StepenovitchTolchinsky.

DOTTORECosì lei è il nuovo, il nuovo, il nuovo…

LEONSì, lo sono.

DOTTOREE’ lui, Lenya, il nuovo, il nuovo…

LENYAMa è così giovane per essere il… per essere il…

LEONBeh, penso che scoprirete presto che io sono, modestia aparte uno dei migliori giovani… beh, non voglio apparireimmodesto.

DOTTORENo, prego. Sia immodesto. Noi amiamo l’immodestia.

LENYASia immodesto. Il migliore giovane che? Che?

LEONIl miglior insegnante di tutta la Russia!

DOTTORE(emozionato)

Un’insegnante! E’ un’insegnante! Il nuovo insegnante èqui.

LENYAGrazie al cielo il nuovo insegnante è qui.

LEONGrazie. Grazie. Sono commosso di questa calda edesagerata accoglienza.

DOTTOREFaccia pure come se fosse a casa sua, insegnante. Silevi la giacca, insegnante. Lenya, porta un tazza di tèall’insegnante. Si sieda, insegnante.LENYAGradisce del tè, insegnante? Oppure carta e penna,insegnante? Forse vorrebbe iniziare subito a insegnare,insegnante?LEONNessuno è più impaziente di me. Signora Zubritsky,questi sono per lei.

(le porge i fiori)LENYAOh, pesce bianco! L’ho visto in vendita oggi. Grazie.

(Lenya prende i fiori mentre Leon guarda sconcertato ilpubblico)

DOTTOREIn che modo posso esserle d’aiuto?

LEONBeh, ci sono alcune domande che vorrei porvi subito.

DOTTOREDomande! Ecco cosa chiedono! Quando ti chiamano e tunon sai. Lui lo sa. Lui sa che domande sono. Posso direcon certezza che diventerà un ottimo insegnante.

LENYAVorrebbe essere così gentile maestro Tolchinsky di… difarmi domande. Una qualsiasi domanda.

DOTTORESignifica così tanto per noi è da tempo che nessuno ci fauna buona domanda scolastica… prego!

(si siedono tutti)

LEONBeh, ci sono domande e domande, preferite unadomanda matematica o una domanda inerente allascienza o forse una domanda filosofica!?

DOTTORELa prima suona bene, la domanda filosofica. Chiedeteciquella.

LEONBene, cosa volete… Qual è lo scopo dell’esistenzaumana?

DOTTOREChe domanda… Lenya, hai mai sentito una simile e cosìstupenda domanda?LENYASono senza parole… pensare che qualcuno avrebbe fattoa noi una domanda come questa.

LEONVi interessa la risposta?

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Fools 5

DOTTORENon oggi, grazie! Una domanda come questa, unadomanda come questa nell’arco della vita è più di quantomi sia aspettato. La risposta dovrebbe darla qualcunomolto più valido di noi.

LEONMa è un vostro diritto, la conoscenza è il diritto diqualsiasi persona.

DOTTOREQualsiasi persona che non è nata a Kulyenchikev.

LEONNon capisco.

LENYACapirebbe se sapesse del male di iniezione.

LEONMale di iniezione?

DOTTORENon di iniezione, di frizione.

LEONFrizione!?

LENYAVuole dire di azione?

LEONChe tipo di azione?

DOTTOREQuel tipo che ha inflitto l’ira di Dio su tutte le nostrepovere anime che hanno avuto la sfortuna di nascere inquesto villaggio miserando.

LEONForse vuole dire una maledizione.

DOTTOREMaledizione! Ecco cos’è! Sapevo che era qualcosa delgenere.

LENYAC’eravamo così vicini.

LEONDi che maledizione sta parlando Dottor Zubritsky?

DOTTORELenya, chiudi la porta, tira le tende.

LENYANon posso tirare le tende. Posso tirare un gatto o unpesce.

DOTTORENon importa. Abbassa la voce.

LENYA(inclina le ginocchia e si piega)

Va bene così abbassata.

DOTTORECosì va bene. Prendi il libro, è sullo scaffale.

LENYA(va verso lo scaffale camminando con le ginocchia piegate,a Leon)

Giovanotto, avete mai sentito parlare della maledizione diKulyenchikev?

LEONNon posso dirlo.

DOTTORENon potete dirlo? Non è difficile, perfino Lenya può dirlo.

LENYALa maledizione di Kulyenchikev.

LEONCos’è questa maledizione dottore?

DOTTOREDuecento anni fa, il villaggio fu colpito da unamaledizione che investì ogni uomo, donna, bambino eanimali domestico, e che avrebbe incluso tutte legenerazioni a venire, lasciando ognuno di loro, e questopotrà sembrarvi incredibile, con un’intelligenza nonsuperiore a quella di un bitorzolo d’albero.

LEONNon posso credere alle maledizioni. E poi chi avrebbeinflitto una punizione così crudele su di un villaggio cosìsemplice e pacifico?

(Lenya è tornata con il libro)

DOTTOREChi è stato? È tutto documentato sul libro dellemaledizioni.

(soffia dalla copertina la polvere che finisce negli occhi diLeon, poi rivolgendosi a Lenya)

Non avevi detto che avevi spolverato il libro?

LENYALo feci. L’ho spolverato di polvere proprio ieri.

DOTTORE(a Leon)

Qui. Legga lei. La pagina è contrassegnata.

LEON(apre il libro, la pagina è accartocciata e appiccicosa)

E’ tutta appiccicata.

DOTTOREL’abbiamo contrassegnata con sciroppo di acero.Leggetela.

(si siedono tutti)

LEON(legge)

“La mattina del 2 Aprile 1691, nel villaggio diKulyenchikev, due giovani si innamorano perdutamente”.

LENYALo sapevo. Quando i giovani si innamorano, puoi starecerto che c’è una maledizione in arrivo.

LEONMa davvero avete già sentito questa storia?

DOTTOREMolte volte. Ma non l’abbiamo mai capita.

LENYAChe succede poi?

LEON“Il ragazzo era un giovane molto bello, ma era uncontadino ignorante di nome Casimir Yousekevitch. Laragazza era la figlia del cittadino più colto, MikhailZubritsky”

LENYAZubritsky! Ho già sentito questo nome!

DOTTOREIo l’ho visto! Io l’ho visto! Su una porta d’ingresso daqualche parte in questo vicinato.

LEONE’ la vostra porta d’ingresso. Il vostro nome è Zubritsky.

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Fools 6

DOTTOREAspetti un attimo! Questo vuol dire che il giovane dellamaledizione può avere una relazione… con la nostraporta d’ingresso?

(lui e Lenya vanno verso la porta, la aprono e guardano)

LEON(al pubblico)

Sapete, ho dei rapporti con l’intelligenza… continuano: “Ilnome della ragazza era Sophia Zubritsky”

(al dottore)Posso chiedere il nome della sua giovane figlia?

DOTTORESophia.

(il dottore e Lenya sono tornati e siedono su due sedie)

LEONSophia? Sophia Zubritsky! Lo stesso nome della ragazzadella maledizione di 200 anni fa.

DOTTORENon ci posso credere. A meno che nostra figlia non ci stiamentendo circa la sua vera età.

LEON“La tragedia iniziò presto. Quando il colto padre di Sophiascoprì che il giovane Casimiro era ignorante, proibì aSophia di rivederlo. Sei mesi più tardi Sophia sposò unostudente, e in quello stesso inverno Casimiro, turbato edisperato, si tolse la vita. Quando ebbe la notizia dellamorte del figlio, il padre di Casimiro, VladimirYousekevich…”I_ZUBRITSKY

(scuotendo le sedie)Trema, trema, trema.

LEON“Il padre di Casimiro, Vladimir Yousekeich”I_ZUBRITSKYTrema, trema, trema.

LEON“Che faceva tremare le gente se solo udiva menzionare ilsuo nome…”

LENYALa prossima volta non lo nomini.

LEON“Il padre di Casimiro, Vla…”I_ZUBRITSKY

(scuotendo leggermente le sedie)Trem…

LEONBe’, voi sapete chi, anche conosciuto come lo stregoneper la sua abilità di conoscere i poteri del demoniostesso, mandò tutta la sua rabbia e la sua furia sulvillaggio di Kulyenchikov”

DOTTOREEccolo! Eccolo!

LEON“Una maledizione! Una maledizione su tutti gli abitanti diKulyenchikov – urlò – Possa la figlia di Mirkail Zubritsky,assassina del mio unico figlio, essere colpitadall’ignoranza che fu la causa della sua morte! Possa lastupidità inghiottire il suo cervello! Possa l’incompetenzaincombere sulle sue facoltà!!!!! Possa il senso comunediventare comune. Possa la ragione diventareirragionevole! Possano i suoi figli essere anche loromaledetti! E possano tutti gli abitanti di Kulyenchikovnascere e morire nell’ignoranza, incapaci di lasciare il

villaggio maledetto finché la mia vendetta non saràfinalmente soddisfatta”

LENYAQuesto spiegherebbe perché il treno non ferma qui.

LEON(al pubblico)

Il mio impulso iniziale era il panico, anche il mio secondoimpulso era il panico… educare è una cosa, spezzaresortilegi un’altra.

DOTTOREScusate, va tutto bene maestro Tolchinsky?

LEONSì. Bene. Stavo solo pensando…

DOTTORELenya… stava pensando…LENYAStava pensando.

DOTTORECosa vuole dire esattamente?

LEONNon sapete che cosa è il pensare?

DOTTORENo, e senz’altro neanche Lenya lo sa.

LEONPensare? Sono i pensieri che provengono dalla mente. Èil processo che ci permette di prendere decisioni.

DOTTOREDecisioni? No. Non credo si esserne capace.

LEONMa senz’altro sapete ciò che volete.

LENYAOh, Dio, sì. Vogliamo disperatamente che qualcuno ciaiuti. Non tanto per noi che abbiamo già vissuto le nostrevite, ma per nostra figlia, la dolce Sophia.

LEONAvete sentito ciò che avete appena detto?!

LENYANo, non stavo ascoltando.

LEONEra una decisione. Avete deciso di aiutare vostra figliaperché ci stavate pensando. Siete capaci di pensare. Voipensate.

LENYANo, non credo. È venuto fuori così.

LEONCertamente. È venuto fuori dal vostro cervello, dal centrodei pensieri. E se è possibile avere anche solo unminimo, infinitesimale, insignificante pensiero, è possibilepoi trasformare questi pensieri in idee, e le idee incomprensione, e la comprensione in creatività, e,finalmente, l’intelligenza suprema!

DOTTORESarei capace di aprire i barattoli? Ho dei grossi problemiad aprire barattoli.

LEON(fra sé)

Stai calmo, Leon, stai calmo…(al dottore)

Pazienza! Spezzeremo la maledizione, ve lo prometto!Col semplice, quotidiano lavoro dell’educazione.

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Fools 7

Dobbiamo iniziare subito. Vorrei cominciare vedendovostra figlia, Sophia.

DOTTORESophia?

LEONCerto, se la maledizione è iniziata 200 anni fa con lagiovane Sophia, forse la chiave per la risoluzione si trovaproprio in sua figlia.

LEONNon è qui. È su, nella sua camera. Dovremmo chiamarla.

DOTTOREFai ciò che ti chiede l’insegnante.

LENYAForse è a lezione di canto ora.

LEONPrende lezioni di canto? Da chi?

LENYADa un canarino. Fa il meglio che può.

DOTTORENon insegna le parole, intendiamoci. Solo i motivi.

LEONCapisco. La ragazza, signora. Per piacere.

DOTTORE(a Lenya)

Ricordati, dolcezza, su per le scale e poi a sinistra.(Lenya esce. Il dottore rivolgendosi a Leon)

Troverete che è una ragazza delicata e sensibile. Noncome gli altri nel villaggio. Lei ha un sacco di interessi, èsempre occupata.

LEONOccupata in cosa?

DOTTOREOh, le piace interessarsi di cose interessanti… cometoccare le cose, il legno, la carta, il metallo. Le piace berel’acqua.

(Lenya ritornando)

LENYAInsegnante Tolchinsky. Posso presentare nostra figlia

(guarda su un pezzo di carta per ricordarsi il nome dellafiglia)

Sophia Irena Zubritsky.(Sophia entra)

Sophia questo è in nuovo insegnante, Leon Tolchinsky,

LEONSignorina Zubritsky!

(si volta stupito verso il pubblico)E’ il mio respiro che è appena mancato? È una visioneumana o sono io così attratto dal suo fascino? Non homai provato in cuor mio un simile eccitamento…controllati, Leon! Lei è la tua allieva, non l’oggetto dei tuoisospinti sentimenti di passione

(si rivolta verso di loro)Scusatemi.

DOTTORESai cosa stava facendo, Sophia? Pensava! Non èstupendo?

SOPHIASì, mamma.

DOTTOREPapà! Lei è la mamma e io sono il papà!

LEONSi vuole sedere, Signorina Zubritsky?

(si siede, il dottore abbracciando Lenya esclama “L’ha fatto,l’ha fatto”, poi si gira verso Leon)

DOTTORENon si è seduta magnificamente?

LEONSì, molto brava. Adorabile.

(verso Sophia)Signorina Zubritsky, posso chiamarla Sophia?

SOPHIASophia?

DOTTOREDì di sì, cara. Dì, “sì, puoi chiamarmi Sophia”

LEONPer piacere, signora. Dobbiamo permettere alla ragazzadi parlare da sola.

(verso Sophia)Vorrei proprio essere tuo amico. Ti piacerebbe se tichiamassi Sophia?

(Sophia è sorpresa)

DOTTOREE’ molto tempo che non è sotto esame.

LEONPenso che voglia dire qualcosa.

SOPHIASarei molto onorata se lei mi chiamasse Sophia.

DOTTORECi siamo!

LENYASono così orgogliosa. Così orgogliosa!

LEONPrego. Le fate perdere la concentrazione.

(verso Sophia)Sono venuto da molto lontano per aiutarti nella tuaeducazione. Ho tutti i motivi per ritenere che, incircostanze ordinarie, avresti la capacità di essere unagiovane donna con una intelligenza estremamentebrillante. In qualche posto dentro di te esiste un intellettoche grida per essere ascoltato, e che ti dà un enormepotere per ragionare. Ma qualcuno ha annebbiato questafacoltà, ed è mia intenzione rimuovere questa nebbia inmodo che la luce che una vola brillava in questi incredibiliocchi verdi splenda nuovamente… Ma ho bisogno del tuoaiuto, Sophia. Vuoi darmelo?

SOPHIASì, potete chiamarmi Sophia.

DOTTOREL’ha detto di nuovo. Due volte di fila!

LEON(tra sé)

Rilassati. Niente è facile nella vita.(verso Sophia)

Volevo farti qualche domanda, dovendo iniziare la tuaeducazione, devo capire da che livello partire. Non tiesamino, sta tranquilla. Non vorrei che il tuo visoapparisse accigliato… beh, qual è il tuo colore preferito?

SOPHIAIl mio colore preferito?

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Fools 8

LEONCerto, è il rosso, o il blu o il verde? Qualsiasi colore. Qualè il tuo colore preferito?

SOPHIALo sapevo una volta.

LEONTe lo chiederò ancora una volta, Sophia. QUAL’E’ IL TUOCOLORE PREFERITO?

LENYAPerché è così duro con lei? Questa non è mical’università!

SOPHIAIl mio colore preferito…

LEONSì.

SOPHIAE’ il giallo.

LEONGiallo! Il colore preferito è il giallo! Perché, Sophia?Perché il tuo colore preferito è il giallo?

SOPHIAPerché non si incolla alle dita.

LENYA(al dottore)

Credo che si sbagli. Credo che sia il verde che non siincolla alle dita.

LEONQuesta è una risposta molto interessante, Sophia.

(tra sé)C’è una certa logica, in questa risposta. Il fatto chequesta logica mi sfugga completamente non cambia ilfatto che lei ha qualcosa nella mente. Sophia, ti farò unadomanda semplice ora. Ti chiederò di esprimere undesiderio. Sai cos’è un desiderio?

SOPHIASì. Un desiderio è qualcosa che desideri che non siavveri.

LEONBeh, forse possiamo cambiare tutto ciò. Se potessiesprimere un desiderio che si avverasse, qualsiasi cosa,cosa vorresti che fosse?

SOPHIACosa desidero?… desidero poter volare come unuccello… sorvolare palazzi e alberi… navigare nel ventoed essere portata via… oltre le montagne e i laghi… oltrele foreste e i fiumi… e incontrare la gente degli altrivillaggi… per vedere come è il mondo…. Per conoscereciò che non potrò mai sapere perché devo rimanere persempre in questo posto.

LEONSophia, è il più bel desiderio che abbia mai udito.

(aI_ZUBRITSKY)Non capite cosa significa il suo desiderio? Volare comeun uccello significa staccarsi dai legami che l’incatenanoall’ignoranza. Lei vuole crescere, lei vuole la conoscenza!E con ogni fibra del mio essere, dal profondo della miaanima, raccoglierò tutta la mia forza e la mia pazienzaper fare questa promessa. Io Leon StepanovitchTolchinsky, avvererò i desideri di Sophia Zubritsky.

SOPHIASe puoi fare questo, insegnante, ti sarò debitrice… persempre.

LEONMi commuove. Vostra figlia possiede un animo così dolcee un cuore così puro. Dobbiamo iniziare il più prestopossibile. Non dobbiamo sprecare un altro istante.

(a Sophia)Con che argomento iniziano gli studi, Sophia?

SOPHIAVorrei cominciare con… le lingue?

LEONLe lingue! Dovevo pensarci anch’io. E lingue saranno!Mia cara, dolce Sophia… e con quale lingua vorrestiiniziare?

SOPHIA(pensa)

Coniglio, credo.

LEONConiglio?

DOTTOREE’ un linguaggio difficile, quello del coniglio. È difficile pertutti parlarlo.

LENYASarebbe sufficiente imparare qualche frase, per iniziare.

SOPHIAHo finito per oggi?

LEONSì.

SOPHIAAllora tornerò nella mia camera.

LENYAGuardate come sale le scale! Guardate! Da non credere!Sophia, fallo ancora.

LEONNon è necessario. Si è già alzata dalla sedia.

SOPHIAA domani, insegnante.

LEONIn vita mia non ho mai tanto atteso una mattina comedomani mattina.

SOPHIASei il più stupendo insegnante che io abbia mia visto.Prego che Kulyenchikev non ti porti alla disperazione… eche resterai per sempre qui.

(esce)

LENYAHa trovato la porta! Ha trovato la porta!

DOTTORENon ho mai visto Sophia così radiosa… Lenya, staipensando anche tu quello che sto pensando io?

LENYANon sto pensando cosa sto pensando. Di che parli?

DOTTORECredo che Sophia si sia presa una cotta per il nuovoinsegnante.

LEONSe ciò è vero, Dr. Zubritsky, quello che vedete è l’uomopiù felice del pianeta, più felice dell’universo. Ditemi, haqualche pretendente?

DOTTOREPretendente?

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Fools 9

LEONSì, qualche giovane disperatamente, innamorato di lei.

DOTTORENo, non parliamo di certe cose.

LEONPerché no?

DOTTORENon esiste. Non esiste nessuno, nemmeno lui.

LEONLui?

LENYANon intende lui. Intende qualcun altro che non è lui.

LEONEsiste qualcuno. Chi è? Devo saperlo. È d’importanzavitale.

DOTTORESe le dico che era lui, mi deve promettere di non dire maiche fui io a dirle chi era lui.

LEONPrometto.

DOTTOREAvete mai sentito nominare …. Il Conte Gregor diKulyenchikov?

LEONNon posso dirlo…

DOTTORENon potete dirlo? Non è così difficile. Persino Lenya puòdirlo.

LENYAConte Gregor di…

LEON(seccato)

Sì! Sì! lo posso dire! Chi è?

DOTTOREE’ uno di loro. Uno di quelli che ci ha maledetto.

LEONCioè… un Yousekevitch?DOTTOREL’ultimo della stirpe.

LEONDitemi di lui e di Sophia.

DOTTOREIl conte le chiede due volte al giorno di sposarlo.

LEONDue volte al giorno?

LENYAAlle 6 e ¼ al mattino e alle 7 e 20 alla sera.

DOTTOREA lui interessa solo la vendetta dei suoi antenati. Se unaZubritsky sposa una Yousekevicth, loro sarannosoddisfatti e la sua maledizione sarà finita.

LEONA Sophia interessa il conte?

DOTTORESophia lo ha rifiutato per molti anni, ma non può resistereancora a lungo. La povera ragazza vuole dormire fino atardi almeno una mattina.

LEONChe tipo di uomo è il conte Gregor?

LENYASapete… uguale a noi.

LEONVolete dire che anche lui è maledetto?

DOTTOREVive ancora a Kulyenchikov. Non gli è permesso diandarsene.

LEONCapisco. Il fatto di avere un rivale mi rende piùdeterminato che mai a rompere la maledizione. Dio vibenedica per la fiducia che avete in me. Domani inizial’educazione di Sophia Zubritsky. Nell’eccitazione hodimenticato di chiedervi dove potrò esercitare.

DOTTORENon vi preoccupate. Qui sarete comodi.

LEONCertamente. A domani mattina.

LENYAMaestro Tolchinsky! Per piacere! Chiedetecelo ancora!Fateci una domanda. Ci fa sentire… importanti.

LEONSì, certamente. Qual è lo scopo dell’esistenza umana?

LENYAMi sento soffocare. Non avrei dovuto chiederglielo.

DOTTOREUn momento! Credo… credo di saperlo. Credo diconoscere la risposta.

LEONLo scopo dell’esistenza umana?

LENYADi che stai parlando?

DOTTOREVeramente. La prima volta che ho sentito la domandanon avevo capito bene. Ma ora ho sentitoimprovvisamente, qualcosa dentro. Conosco i miei limiti,certo, ma credo proprio di sapere la risposta… Oh mioDio, e se non fosse giusto?

LEON(eccitato)

Ditemi, Dr. Zubritsky, ditemi quale pensate che sia larisposta.

DOTTORECredo… dodici!

LEONDODICI?

DOTTOREE’ sbagliato; lo capisco dal vostro viso. Quattordici?

LEONCredo di non aver centrato il bersaglio.

DOTTOREE’ meno di cento, questo lo so. Non sono così stupido.Ottantatrè… quarantasei..

LEON(andando via)

Ne parleremo quando tratteremo la filosofia. Nonpensateci. Andate a dormire. Buona notte. A domani.

(esce in strada e urla: “dodici??”)

LENYAPerché devi avere le risposte? Le domande non sonobelle abbastanza?

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Fools 10

LEON(dalla strada)

DODICI!

DOTTOREE se ne avessi avuto ragione? Potevo vendere larisposta. Avremmo potuto farci una fortuna.

(escono entrambi, riappare Leon)

LEON(al pubblico)

Eccomi qua. Sto partendo, così ho pensato di salutarvi.Volevo restare qui per cercare di spezzare lamaledizione, ma quando lui ha detto “dodici”, mi sonoreso conto che era tempo di partire… Ora devo solocercare di dimenticare Sophia. Devo dimenticarla!SOPHIA –

(da fuori)Insegnante?

LEONSophia? Dove sei?

(Sophia appare al balcone)

SOPHIAQui giù. Devo vederti ancora una volta.

LEONSenza una sciarpa? L’aria è fredda di notte, prenderai unraffreddore.

SOPHIANo, non prendo mai raffreddori.

LEONNo?

SOPHIACi ho provato. Non ho mai imparato come fare.

LEONMeglio così… certe cose sono inutili da imparare.

SOPHIASo che qualcosa che è successo molto tempo fa miimpedisce di sapere ciò che è successo molto tempo fa.Se solo tu mi conoscessi nel modo in cui potrei essereinvece che nel modo in cui sono!

LEONMa se tu non fossi nel modo in cui sei, io non sareivenuto qui per aiutarti a diventare nel modo in cui potrestiessere.

(fra sé, rapidamente)Attento! Stai iniziando a pensare come lei!

SOPHIAPotresti… potresti mai amare qualcuno che non diventeràmai come potrebbe essere?

LEONPotrei mai amare qualcuno che non diventerà mai… Hocapito cosa vuoi dire. Ho capito dove vuoi arrivare. Sì. Sì,potrei. Vorrei. Lo farò. Lo vorrò. Lo dovrò. Lo faccio. Loso.

SOPHIAStai parlando con il linguaggio del coniglio? È difficile daseguire?

LEONSe ti sembra che io emetta suoni strani è perché tu miemozioni, Sophia. Quando i pensieri provengono dalcuore, a volte camminano in mezzo alla lingua.

SOPHIAAllora starò attenta a dove cammino… Devo andare.Tutto dipende da domani.

LEONE se non sarà domani, sarà dopo domani. E tutti i domanidella mia vita, se sarà necessario.

SOPHIANo, dipende da domani. Se falliamo, non ci rivedremomai più.

LEONNon ci rivedremo più! Cosa vuoi dire?

SOPHIANon so mai cosa voglio dire. Ho dei pensieri masembrano scomparire quando raggiungono le labbra.

LEONSe raggiungessi le tue labbra non potrei mai scomparire.

SOPHIATi piacerebbe baciarmi?

LEONCon tutto il mio cuore.

SOPHIANo, intendevo con le tue labbra.

LEONSì, è un’ottima proposta.

SOPHIASalta su, presto!

(Leon salta sul balcone)

LEONSalto più veloce che posso.

(Sophia scompare)Dove sei?

SOPHIA(appare di sotto)

Quassù!

LEON(al pubblico)

Dopo un po’ di tempo scopri il trucco.

SOPHIA(riappare dal balcone)

Sono qui.

LEONBaciami, dolce Sophia.

(si baciano)

SOPHIAMentre ci baciamo sento una strana eccitazione nel miocuore.

LEONAnche io.

SOPHIAAnche tu senti una strana eccitazione nel mio cuore?Come siamo simili… Eppure i tuoi capelli sono molto piùcorti… Devo andare… Sto per addormentarmi e voglioraggiungere in tempo il mio letto.

(esce)

LEON(al pubblico)

Conosco i pericoli che corro ad amare un’anima cosìsemplice. Significherebbe una vita di dolce, beatapassione… e conversazioni molto brevi a colazione.

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Fools 11

(si ode un tuono)Devo trovare un posto per la notte…

(scende; secondo tuono)

SCENA 4

SNETSKY(entra in scena correndo)

Siete stato voi?

LEONScusi?

SNETSKYSiete voi i responsabili di quel rumore infernale?

LEONCerto che no. Era solo un tuono. È causato da unapressione atmosferica nel cielo.

SNETSKYChiunque sia, renderà cattivo verso di noi il ConteYousekevitch.

LEONIl Conte Yousekevitch?

SNETSKYVive da solo nella casa in cima alla collina. Ogni volta chesente qualcuno di noi fare quel rumore, si getta addossol’acqua.

LEONNo, no, Snetsky. Quella è pioggia. Pioggia!

(entra Yenchna. Ha dei fiori)

YENCHNAOmbrelli! Ombrelli in vendita! Comprateli prima che lui cigetti l’acqua.

LEONYenchna, nessuno vi getta l’acqua. Si tratta di pioggiache scende dal cielo a causa della formazione di vaporecondensato.

YENCHNAForse potete raccontarlo a questi stupidi, ma io anni faero la supplente… ombrelli!… Ombrelli!

LEONQualcuno sa indicarmi un posto dove poter dormire?

(entrano Slovitch e Mishkin)

SLOVITCHChe succede? Cosa è questo fracasso?

MISHKINLo sapevo. Lo sapevo che oggi ci avrebbe gettatol’acqua. Ogni volta che lavo la mucca, stai tranquillo chelui ci getta l’acqua.

LEONMishkin, per caso sapete indicarmi…

(rintocchi di campane)

SLOVITCHOh, oh. È l’ora in cui il conte Yousekevitch fa la suaproposta di matrimonio.

MISHKINQuesta potrebbe essere la volta buona. Un suo “sì” epotremmo ritornare tutti intelligenti.

LEONE tu vorresti che Sophia lo sposasse?

SNETSKYNon finché lei non lo voglia, intendiamoci. Ma sarebbecarino ricordare il mio nome di battesimo.

LEONMa questo è un terribile sacrificio da chiedere a Sophia!

YENCHNAChe genere di sacrificio? Vivere in una bella casa incollina, mangiare gli amaretti ogni volta che ne ha voglia,lavarsi i denti con lo spazzolino tutte le mattine…

LEONMa lei lo ama?

SNETSKYPrego?

LEONLei ama il Conte?

SLOVITCHNoi non ne abbiamo.

LEONNon ne avete cosa?

SLOVITCHAmore. Fa parte della maledizione.

LEONNon capisco.

MISHKINLo sento arrivare. Fareste meglio ad andarvene,insegnante. Lui non vuol gente intorno.

(Slovitch, Mishkin e Snetsky escono)

LEONYenchna! È vero che non esiste amore a Kulyenchikev?

YENCHNANon saprei. Mio marito è andato via da quasi 14 anni.

LEONMi dispiace.

YENCHNAGià. È troppo tempo per essere un semplice ritardo.

(esce)

LEONSto sudando freddo. L’idea di perdere Sophia miatterrisce… cercherò di origliare.

(si nasconde dietro ad un albero)

GREGOR(entra in scena portando una balalaika)

Sophia! Dolce Sophia! Alzati, mia cara.. è l’ora dellaproposta di matrimonio!… Dorme! Forse un sassolino lasveglierà.

(raccoglie e getta un sassolino sul balcone; si sente unrumore di vetri infranti. Esce il dottor Zubritsky in camicia danotte reggendo una candela)

DOTTOREChi è stato?

GREGORSono io, il Conte Gregor Yousekevitch.

DOTTOREBuonasera. Signore.

(s’inchina e batte la testa sulla ringhiera)

GREGORSono venuto per fare la proposta di matrimonio.

DOTTOREBeh, siete in ritardo. Sono già sposato da 26 anni.

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Fools 12

LENYANikolai! Nikolai!

(voce fuori scena)

DOTTORESono qui fuori, Lenya. Cosa vuoi?

(entra Lenya con una candela)

LENYADelle bende. I miei piedi sanguinano… con chi staiparlando?

GREGORSono io, Signora Zubritsky. Il Conte Yousechevitch. Sonovenuto per chiedere la mano di Sophia.

LENYAA che le serve la mano di Sophia? Le sue non sonosufficienti? Ora stoSpegnendo la coperta. È in fiamme.

DOTTOREDovevo accendere qualcosa… non trovavo la candela.

(appare Sophia)

SOPHIAChe succede, papà?

DOTTORETi abbiamo svegliato, cara?

SOPHIANo, leggevo alla luce della coperta.

GREGORDevo essere pazzo a sposare una di questa famiglia.

DOTTOREIl Conte Gregor vuole proporti di sposarlo, cara. Vadaavanti, Conte.

GREGORPotremmo restare soli?

DOTTORENo, no. Credo che anche Sophia dovrebbe ascoltare ciòche devo dire.

GREGORMolto bene, vuoi sposarmi, Sophia?

LENYAMio Dio, che romantico!

SOPHIAMi dispiace, Conte Yousevitch, ma il matrimonio è unenorme passo da intraprendere e non voglio farlo mentrenon ho l’intelligenza per rendermi conto di che tipo dipasso sia. Buonanotte signore. Buonanotte mamma.Buonanotte papà.

LENYABuonanotte. Quando sei stanca di leggere spegni lacoperta.

GREGORNon rinuncio facilmente. Sarò di ritorno domattina.

DOTTOREBuonanotte, vostra grazia.

LENYABuonanotte, grazie.

(si inchinano entrambi)

DOTTOREAttenta a ciò che fai!!!! Mi bruci con la candela!

GREGOR(tra sé)

Averli come suoceri in una maledizione è peggio che lamaledizione stessa.

LEONPrego Dio che non accada mai!

GREGORChi è là, chi è qui, vieni fuori!

LEONMi perdoni, signore, erO solo di passaggio. Mi possopresentare… io sono…

GREGORSo chi siete. Il nuovo insegnante che tenta in modopatetico di spezzare la maledizione di Kulyenchikov.

LEONSono appena stato testimone del vostro patetico tentativodi avere Sophia.

GREGORVedete, la maledizione si spezzerà se solo voi potreteeducarla, e voi non potete… l’alternativa è che lei sposime.

LEONApparentemente lei non vuole sposarvi. Perché non vicercate un’altra ragazza?

GREGORPerché Sophia è stupenda. Avete mai visto le altreragazze in paese? Assomigliano a me!

LEONPer essere un uomo così potente, possente, aveteun’insolita mancanza di auto-fiducia, mi dispiace per voi,signore. Buongiorno.

GREGORNon buongiorno. Un giorno.

LEONPrego?

GREGORNon sapete che se allo scadere di un breve giorno nonsiete riuscito a farle ritrovare l’intelligenza dovete andarevia dal nostro villaggio? Se rimarrete ancora un secondooltre il tempo permesso sarete voi vittima dellamaledizione.

(al pubblico)Adoro questa parte.

LEONNon posso credere ad una simile assurdità. Minacciatemipure non me ne andrò. Io amo Sophia Zubritsky!

GREGORAmore? Non esiste amore qui. Fa parte dellamaledizione.

LEONIntende dire che Sophia non può amarmi?

GREGORAvete solo un giorno signore, per trovare la soluzione. Unsolo giorno. Venticinque misere ore.

LEON24.

GREGORCosa?

LEONCi sono 24 ore in un giorno.

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Fools 13

GREGORProbabilmente si riferisce a febbraio. Vi confondete,buonanotte.

(esce Gregor)

LEONSarà vero? Se non posso insegnare a Sophia a pensarein 24 ore, lei non potrà mai amarmi?

(Sophia appare al balcone)

SOPHIALeon!

LEONSophia! Sai bene?

SOPHIATi devo parlare. In qualche posto dove non ci vedano.

LEONDove vuoi tu.

SOPHIACi possiamo incontrare qui?

LEONSì, quando?

SOPHIAOra!

LEONOra? Certo. Sono qui.

SOPHIAVieni su, presto. Ho ascoltato la conversazione delConte.

(Leon salta sul balcone)Leon, io sono incapace d’imparare. Tu devi lasciaresubito Kulyenchikov.

LEONMai senza di te.

SOPHIAAllora portami con te. Stanotte.

LEONMa la maledizione…

SOPHIANon può essere spezzata. Però possiamo vivere nellapalude mangiando bacche e radici ed io diventeròvecchia e brutta e più stupida ed ignorante e non potròamarti mai… ma almeno saremo insieme.

LEONNon è ciò che avevo in mente.

SOPHIAAllora siamo perduti.

LEONNo, no Sophia. Ti insegnerò. Spezzerò la maledizione.Domani, lo prometto.

SOPHIAOh, Leon, vorrei amarti.

LEONL o farai. Domani. Lo prometto.

SOPHIAAspetta, ho paura.

LEONNon avere paura, Sophia.

SOPHIASe potessi conoscere il sentimento di amarti solo per ungiorno sopporterei centinaia di anni di maledizione…Buonanotte, Leon. Dio ti benedica.

(Sophia esce)

LEON(rivolto al pubblico)

Lei non mi chiede di essere amata, ma di conoscere cosasignifica dare il proprio amore ad una persona. Sonocapitato in un posto speciale. Amo Yenchna, amoSnetsky, Mishkin e sì, persino il conte Yousekevitch. Tuttiloro. Che Dio mi mandi la forza di spezzare lamaledizione… e di saltare su e giù da questo balcone.

(scendono dal balcone)Beh, speriamo che vada tutto per il meglio…

(inizia ad uscire)

SOPHIA(riappare al balcone)

Leon! Dimenticavo di dirti una cosa!

LEON(affannato)

Domani, Sophia! Non sopporterei altre notizie stasera.(esce tenendosi il petto)

FINE PRIMO ATTO

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Fools 14

SECONDO ATTO

SCENA 1

(La piazza del paese al mattino presto, appare Snetskysbadigliando, Slovitch)

SNETSKYSlovitch, nessuna novità?

SLOVITCHA che proposito?

SNETSKYA che proposito? A proposito della maledizione,maledizione!

SLOVITCHChe cosa dovrei sapere?

SNETSKYGuardiamo se c’è qualcosa sul giornale.

SLOVITCHBuona idea. È piovuto stanotte.

SNETSKYDove c’è scritto?

SLOVITCHLo sento. La carta è ancora umida.

SNETSKYForse è stato il tuo cane.

(entra Yenchna spingendo una mucca capovolta)

SLOVITCHCosa è successo alla mucca?

YENCHNAE’ stanca. Le ho preso il latte fino dalle quattro delmattino.

SLOVITCHCapovolta?

YENCHNALatte, latte fresco, bevetelo dal tappo… Latte fresco 2copeki, direttamente dalla mammella.

(esce, casa del Dottore. Appaiono lui e Lenya portando lacandela)

DOTTOREVieni. Preghiamo, Lenya. Prega per la liberazione. NostroSignore, che sei nei cieli. Noi siamo a Kulyenchikev, esiamo nei casini.

(sono inginocchiati di fronte al divano)

LENYANoi siamo gente semplice, caro Signore.

DOTTOREMa non siamo così semplici che non crediamo in te.

LENYAPerdona i nostri peccati, Signore.

DOTTORENon sappiamo cosa facciamo perché non sappiamo cosafacciamo.ENTRAMBIDio ci benedica se stesso. Chiunque sia. Amen.

(bussano alla porta)

DOTTOREEra la porta?

LENYANo, credo che era qualcuno che bussava.

DOTTOREAllora aprila. Aprila! Deve essere l’insegnante. Sophia! Èl’ora! Sveglia datti una mossa!

(a Lenya, poiché Lenya spinge la porta)Nell’altro mondo! Nell’altro mondo!

(entra Leon affannosamente)

LEONSapete che ora è?

DOTTORE6 meno 10?

LENYA8 meno ¼.?

DOTTORE9 meno ¼?

LENYANon abbiamo l’orologio.

DOTTOREScegliete un ora che vi piace. 10 e 20. 11 e 40. Quelloche preferite.

LEONNon capite. Il Conte mi ha detto che ho a disposizionesolo 24 ore dal mio arrivo a Kulyenchikev per spezzare lamaledizione. Sono arrivato ieri mattina alle 9 precise. Orasono le 8. Quindi mi resta un’ora sola. Anche meno diun’ora! Ho appena sprecato un intero minuto per…….

DOTTOREChe peccato. Lo avete perso. Abbiamo finito le preghiere2 minuti fa.

LEONChiami Sophia! Non possiamo perdere altro tempo.Presto, vi prego.

(si odono dei passi)

DOTTOREAscolti! Sento dei passi sulle scale.

(entra Sophia)

SOPHIABuongiorno, mamma. Buogiorno, papà. Buongiorno,insegnante.

DOTTORETutti e tre giusti!… Sarà un gran giorno oggi, lo sento!

LEONE sei più bella che mai.

LENYADove ci sediamo?

LEONDottore, con tutto il dovuto rispetto, ho bisogno dellamassima concentrazione di Sophia questa mattina. Devochiedervi di lasciare la stanza.

DOTTOREFaremo in modo che nessuno vi disturbi.

(Lenya e il dottore si avviano verso la porta)

LENYAArrivederci, mio angioletto.

DOTTOREFai ciò che ti dice l’insegnante. Se avrà successo,insegnante, ci avvisi con un segnale, vada alla finestra efischi tre volte a lungo poi faccia un fischio breve…

LENYASeguito da sei fischi lunghi.

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Fools 15

DOTTORESe fallisce, fischi 7 volte con suoni brevi.

LENYASeguiti da tre lunghi.

DOTTORESe invece volete la colazione…

LEONVolete per piacere uscire!!

(li spinge gentilmente fuori)Sophia, la scorsa notte credevo che il compito fosseimpossibile da realizzare. Sapevo che avrei fallito comegli altri prima di me, e che avrei dovuto lasciareKulyenchikev… ma oggi, guardandoti negli occhi, capiscoche non esiste più una vita senza di te. Perciò nondobbiamo pensare di fallire, non possiamo permetterci didisperare. Solo un miracolo ci può salvare, ma congrande sforzo supremo, dobbiamo far accadere questomiracolo.

SOPHIACos’è il miracolo?

LEONUn miracolo è un desiderio di Dio. Tu sei un miracolo,Sophia.

SOPHIAVuoi dire che Dio mi ha desiderato?

LEONIn uno dei suoi momenti più sublimi… Dobbiamoaffrettarci, Sophia.

(prende un libro)Questo è un libro di elementari nozioni matematiche. Èusato per insegnare i principi aritmetici ai bambini moltopiccoli.

SOPHIANon credi che sia uno studio troppo avanzato per me?

LEONNon credo, Sophia. Non possiamo andare ulteriormenteindietro nel programma. Beh, iniziamo.

(apre il libro alla prima pagina; un grande numero uno lariempie)

L’Uno è la figura, il simbolo per una singola unità. Un dito,una Sophia, un Leon, un libro… Ora alzo un dito, Sophia.Poi ne alzo un secondo. Uno più uno fa due. Le dovrestiripetere per me, Sophia?

SOPHIAQuale parte?

LEONUno…

SOPHIAUno…

LEONPiù uno…

SOPHIAPiù uno.

LEONFa due!

SOPHIAFa due!

LEONSì! Sì! Sì! Magnifico! Facciamo progressi. Lenti progressi,invisibili, progressi… sono molto, molto orgoglioso di te!Sei pronta per andare avanti?

SOPHIASì. Con la storia. Spero di impararla bene come lamatematica.

LEONBeh, veramente credo che non l’abbiamo imparata.Potrebbero ancora esserci problemi? Continuiamo. Unopiù due fa tre.

SOPHIANon avevo finito con uno più uno?

LEONSì, se ricordi la risposta.

SOPHIALa ricordavo prima. È necessario ricordarla di nuovo?

LEONCertamente è necessario ricordarla di nuovo. Ènecessario ricordarla per sempre.

SOPHIAVuoi dire che mi chiederai per sempre quanto fa uno piùuno?

LEONNo! Quando me lo dirai potremo andare avanti colprogramma. Possiamo studiare uno più due o uno più tree così via. Ma se non ti ricordi quanto fa uno più uno,allora la risposta a uno più due è priva di significato.

SOPHIATu lo sai quanto fa uno più uno?

LEONCertamente.

SOPHIAE allora perché devo saperlo io? Se tu provi affetto perme, mi dirai la risposta ogni qualvolta te lo chiederò.

LEONMa io non potrò essere sempre al tuo fianco. Tu devisapere la risposta. Nel caso che altre persone te lochiedano.

SOPHIANessuno qui ha mai fatto domande del genere. Anche seio gli dessi la risposta, non sarebbero in grado di saperese è giusta o no.

LEONPerché sono tutti ignoranti a causa della maledizione.

SOPHIATi stai arrabbiando con me. Quando non mi fai similidomande, mi dici sempre delle cose adorabili. Allora èquesto essere intelligenti?

LEONNo, Sophia. È la frustrazione e l’impotenza che mi facomportare in modo così duro. Perdonami. Ripartiamodall’inizio. Uno più uno fa due. Ripeti.

SOPHIAUno più uno fa due. Ripeti.

LEONNo! Non ripetere la parola “ripeti”. Ripeti solo la parolaprecedente a quando dico “ripeti”… ora osservami: unopiù uno fa due. Ripeti!!

SOPHIACome eri da bambino?

LEON(arrabbiandosi)

Come ero da bambino?

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Fools 16

SOPHIAStai urlando di nuovo.

LEONPerdonami Sophia, mi stavo solo chiedendo perché maici hanno messo su questa terra e qual è lo scopodell’esistenza umana.

SOPHIALo scopo dell’esistenza umana…

LEON(urlando)

Ne ho abbastanza! Sophia, devi smettere di farmidomande. Il tempo a disposizione sta scadendo.

SOPHIABeh, sto imparando bene?

LEONSophia, devi rispondere alle mie domande, non pensarea cosa vuoi che io ti risponda.

SOPHIAAllora imparerò solo quello che tu vuoi che io impari.Perché non posso imparare quello che voglio sapere?

LEONPerché ciò che tu vuoi sapere non ha un valore pratico.Ciò che voglio insegnarti è un livello accettabile diconoscenza.

SOPHIASapere come eri da bambino non è un livello accettabiledi conoscenza?LEONCerto che no. Non ha nessun significato.

SOPHIAMa è più interessante di ciò che è significante.

LEONMa io non sto cercando di interessarti, sto cercando dieducarti.

SOPHIAMa se non riesci ad educarmi, non riuscirai mai adinteressare. Lo trovo molto significativo.

LEONNon esiste nulla come la logica di una mente illogica.Riproviamo ancora una volta.

(Lenya e il Dottore appaiono fuori della casa. Lenya sbirciadentro)

DOTTORECredo che stiano parlando la lingua del coniglio, ora.

(Slovitch esce dal negozio)

SLOVITCHQuanto tempo ci mettono? Non ho venduto una salsicciain tutta la mattinata.

(arriva Mishkin)

MISHKINBuongiorno, dr. Zubritsky.

DOTTORE(a Lenya)

Che succede?(Leon sta sbattendo la testa sul pavimento disperatamente)

LENYACredo che le stia insegnando la ginnastica.

MISHKINDr. Zubritsky, ho una lettera urgente per l’insegnante.

DOTTORESilenzio, prego. Questa è una zona scolastica.

(arrivano Yenchna e Snetsky)

MISHKINHo un’importante lettera per lui. C’è scritto urgente, cosìho sbagliato casa solo tre volte prima di arrivare qui.

DOTTORENon vede che è occupato? Portategliela più tardi.

LENYANon mi piace come sta andando, proprio non mi piacecome sta andando.

DOTTOREPreghiamo. Preghiamo Dio che questo giovane ci liberidal sortilegio…

(Leon esce)Zitti! Zitti tutti! L’insegnante vuole parlare… Oh Dio, fache sia la risposta alle nostre preghiere.

SNETSKYA-men!LENYA e YENCHNA – A noi!

DOTTOREMia figlia… è vuota oppure è…

LEONE’ sempre la stessa… Mi rimangono pochi istanti e devofare in fretta, perché più tardi potrei non avere piùl’intelligenza per chiederlo. Vorrei la mano di sua figliaSophia. La chiedo ora che la amo ancora. Nel giro dipochi minuti potrei non conoscere più il significato diquesta parola. Quando l’orologio della chiesa suonerà lenove, spero che avrete una risposta per me.

(torna indietro)

DOTTOREE’ un bravo giovane, educato. Molto ambizioso. Lenya,che ne pensi?

LENYASe un uomo non riesce a spezzare una semplicemaledizione, come potrà portare a casa la pagnotta?

MISHKINE che ne dirà Trema?

DOTTOREChi?

MISHKINTrema, Trema. Sapete, là sulla collina. Quello che cigetta l’acqua.

SNETSKYMishkin ha ragione. È la sua maledizione. Nonpermetterà mai questo matrimonio.

MISHKINAspetta! C’è una possibilità. Se uno straniero sposa unaKulyenchikevita prima che diventi come noi, è poi liberodi portarla via di qua.

DOTTORENon lo sapevo.

MISHKINFu aggiunto alla maledizione anni fa… per renderla piùemozionante.

SLOVITCHNon rivedrete mai più vostra figlia, ma saprete che èfelice e che diventerà ogni giorno più intelligente.

SNETSKYOh, datelo. Dottore. Date a Sophia il vostro permesso.

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Fools 17

YENCHNASe non lo date a lei, datelo a me.

DOTTORENon lo so. È una decisione, e io non posso prendere unadecisione. Lasciamo fare a Dio. Lasciamo decidere a Dio.

(si inginocchiano e pregano)

SOPHIAChe stai facendo, Leon?

(Leon è seduto e pensa)

LEONI miei ultimi pensieri. Gli ultimi momenti di ragione… Midispiace. Non posso aiutarti a volare oltre le montagne e ilaghi, Sophia. Ma non ti lascerò. Rimarrò qui per sempre,non illuminato dalla luce della tua bellezza, ma copertodall’oscurità della mia ignoranza… questa è ladimostrazione del mio amore per te.

SOPHIAFarei qualsiasi cosa per salvarti da questa calamità…qualsiasi cosa!

(preludio di campane)Oh, scappa, Leon. Fuggi per la tua vita. Ci sono molteragazze che tu potrai amare, in altri villaggi.

LEONAscoltami attentamente e ricordatelo per sempre. Ti amocon tutto il mio cuore.

(le campane iniziano a suonare)

SNETSKYAscoltate! La campana della chiesa!

(campana)

SLOVITCHIl tempo è scaduto.

LEONSalvalo, Sophia. Conserva nella memoria ciò che hodetto.

(campana)

YENCHNALa sua ultima possibilità di sposarsi. Conosco queimomenti.

(campana)

LENYADillo, marito. Dài loro il permesso di sposarsi.

(campana)

LEONTutto l’amore che ti avrei dato nell’arco di una vita deveessere compreso in un istante finale.

(campana)

LEONArrivederci, dolce Sophia. Non ti ho amato a lungo, ma tiho amato molto.

(campana)

DOTTOREAspetterò per vedere che ora è.

(campana)

LEONDite a tutti i Kulyenchikeviti che io…

(campana, Leon si blocca con uno sguardo ebete)

MAGISTRATO(dal balcone)

Sono le nove e tutto va bene!(entrano tutti in casa)

DOTTORESplendide notizie, insegnante Tolchinsky!

SOPHIAMamma! Papà! Tutti! l’insegnante deve dire qualcosa.Ascoltiamolo… Leon, non volevi dire qualcosa?

LEON(stordito e confuso)

Sì, ma tu hai detto a tutti di ascoltare.(il magistrato si unisce a loro)

YENCHNAOh, oh!

SNETSKYHa uno sguardo sul viso che mi è famigliare.

SLOVITCHE’ lo stesso che è sul tuo viso.

SOPHIA(a Leon)

No, volevo dire che noi tutti avremmo ascoltato le coseche avevi da dire.

LEONOh, capisco… Grazie… ora come ora, non ho molto dadire.

SNETSKYNon esiste uno stupido più stupido di uno stupido nuovo.

DOTTOREGiovanotto, volete sposare ancora mia figlia?

LEONSposare vostra figlia! Oh, no, signore, mi rendete ungrande onore!

YENCHNASapevo che non l’avrebbe fatto da quando comprò ilpesce bianco da me.

MAGISTRATOVa bene, va bene, finiamola. Circolare, circolare.

(Yenchna, Snetsky, Slovitch e il Magistrato escono)

MISHKINSe volete la vostra lettera urgente, fatemelo sapere. Oranulla è più urgente nella vostra vita.

(rimette la lettera nella sacca ed esce)

LENYASophia, cara, va in giardino a piantare della verdura.Stasera mangiamo insalata.

(esce)

DOTTOREAllora, giovanotto… quali sono i tuoi piani ora che tutti ipiani sono andati in fumo?

LEONNon ne sono sicuro. Questa assenza di pensieri non sodove mi condurrà.

DOTTOREBeh, potete tentare con la politica. Mi sembrate moltotagliato.

LEONOh, forse mi sono tagliato radendomi. Se mi darò allapolitica dovrò stare più attento.

DOTTOREIl mio è solo un parere da dottore, ma quando sei sottouna maledizione, sei veramente sotto una maledizione.

(a Sophia)

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Fools 18

Sophia, vorrei che più tardi andassi a letto a far fare unapasseggiata al canarino.

(esce)

LEONMi spiace, Sophia. Non stavamo facendo una lezionequando l’orologio ha suonato le nove? Cosa stavamofacendo?

SOPHIAStavi dicendo che mi amavi e che dovevo conservarlo neimiei ricordi perché presto non mi avresti più amato. Nonmi ami, adesso, Leon?

LEONAmarti? Non sono più tanto sicuro di cosa significhiquesta parola. Forse se mi baci. Vorresti baciarmi?

SOPHIACon tutto il mio cuore.

LEONNo. Io intendevo con…

SOPHIASo cosa volevi dire.

(si baciano ardentemente)Oh, Leon! Più sei ignorante e meglio mi baci!

LEONE meglio bacio e più divento brillante! Oh, mia dolce, caraSophia guardami! Guardami e dimmi cosa vedi!

(salta sul divano del dottore)

SOPHIAVedo un grande amatore che sta sporcando il divano dimio padre.

LEONNo, Sophia. Stavi vedendo un uomo intelligente ispiratodall’amore. Non sono sotto la maledizione, Sophia. Sonoancora intelligente. Ho solo finito di essere stupido.

SOPHIAHai finito di essere stupido?

LEONSì.

SOPHIANon mi sembra una cosa molto intelligente.

LEONLo sarà; te lo prometto.

SOPHIAMa la maledizione…

LEONNon ha avuto effetto su di me. Eh, ammetto che ero unpo’ preoccupato. Specialmente quando sono scoccate lenove. Ma quando ho visto che non era successo niente,mi sono improvvisamente reso conto… Puoi esseremaledetto solo se permetti a te stesso di esserlo. Lamancanza di intelligenza di Kulyenchikev è auto-inflitta, èuna rinuncia al proprio essere, è una paura, un senso dicolpa causato da un tirannico potere. Capisci quello chedico?

SOPHIATutto, tranne la spiegazione.

LEONSe un genitore ti dice fin dal giorno della tua nascita chesei una bambina brutta, crescerai credendo di esserlo,sentendosi così una persona senza scopo. Dal giornodella tua nascita ti è stato detto che eravate tutti stupidi…Ora capisci?

SOPHIANon bene come prima.

LEONSo che non serve a niente dirtelo. Devo mostrartelo.Quando mi sono reso conto di ciò, mi sono sentitoispirato. Ho ideato un piano che spezzerà questamaledizione…

SOPHIAIn che cosa consiste?

LEONDevi sposare Yousekevitch.

SOPHIAStai ancora fingendo di essere stupido?

LEONNo, Sophia. Non intendo dire che devi sposare il ConteGregor.

SOPHIAOh, grazie al cielo. Mi hai spaventato a morte.

LEONTu mi sposerai, Sophia. Diventerò un Yousekevitch.Capisci?

SOPHIANon farmi più quella domanda.

LEONAbbi fiducia in me, Sophia. Il matrimonio avrà luogodomani. Domani la maledizione sarà finita. Domani saraiintelligente, Sophia.

SOPHIAPer il momento potrei avere un altro bacio?

LEONCertamente, mia cara. Ora devo realizzare il mio piano.

SOPHIASono così emozionata, Leon. Stanotte schiarirò la miamente, da tutto il non senso per prepararmi alla nuovaconoscenza che sta per arrivare.

LEON(al pubblico)

Il piano ha inizio. Devo trovare il Conte Yousekevitch.(Leon esce, entra il Conte Yousekevitch e rivolgendosi alpubblivo)

GREGORStava parlando di me? A voi piace l’insegnante, vero? Luiè meglio di me, non è così? Ammettiamolo… rinuncerei atutta la mia ricchezza e al mio potere se solo potessiessere un eroe. Non dovrei indossare questo costume…il pubblico applaudirebbe le mie entrate. Voi non mi stateneanche ascoltando, non è così? A voi importa solo chequei due ragazzi stiano insieme…. Spero che pioveràquando uscirete da questo teatro.

(fa per uscire, Leon arriva di corsa)

LEONOh, buongiorno, Conte Yousekevitch. Vi ricordate di me?Qualcosa. Qualcosa Tolchinsky.

GREGOR(al pubblico)

Ascoltate questo discorso. Cosa vuol dire, qualcosa?

LEONNon ho potuto fare a meno di origliare la vostraconversazione. Vorrei farvi sapere che anche se ho persola maggior parte della mia intelligenza…

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Fools 19

GREGORTutta l’intelligenza.

LEON-…. Tutta l’intelligenza… possiedo ancora dei sentimenti.Mi addolora sapere che il fatto che voi non piacete anessuno vi renda così infelice.

GREGORE’ facile per te dire questo. Neanche a te piaccio, vero?

LEONBeh, non mi dispiacete.

GREGORMa vi piaccio?

LEONNo, non molto.

GREGORVedi!

LEONSapete perché? Non fate nulla per redimervi. Perché nonlo fate?

GREGORNon saprei. Suppongo perché ero predestinato così. Miopadre mi insegnò fin da bambino che se volevomantenere il potere su questa gente, non avrei maidovuto essere gentile con loro. Avrei dovuto solospaventarli e farli tremare.

LEONLe piaceva suo padre?

GREGORBeh, era a posto, suppongo.

LEONIn realtà non vi piaceva, giusto?

GREGORNon lo dite a nessuno. Quando avevo nove mesi cercai discappare da casa.

LEONLo immaginavo! Beh, l’unico modo per farsi amare ècompiere un gesto di redenzione. Non c’è qualcosa dibuono che potreste fare per il villaggio?

GREGORTipo un barbecue?

LEONBeh, potrebbe essere un inizio. Però stavo pensando aqualcosa più in grande stile. Come rompere lamaledizione.

GREGORCome posso farlo? Non sarà spezzata finché Sophia nonmi sposa.

LEONO sposa un altro Yousekevitch.

GREGORNon esistono. Sono l’ultimo della stirpe.

LEONPotreste però avere un figlio…

GREGORMa se non sono neanche sposato. Sarò un villico, manon vado in giro a spassarmela… e forse questo è ilmotivo della mia infelicità.

LEONNon è necessario essere sposati. Potete adottare unfiglio.

GREGORAdottare un figlio? Ma chi?

LEONIo!

GREGORTu!

LEONSono scapolo, disponibile e pronto, non sono moltointelligente, ma lo sarò appena finirà il sortilegio.

GREGORHo sempre desiderato un figlio. Qualcuno da portare apesca con me.

LEONNon ho mai avuto un vero padre.

GREGORRagazzo mio, Leon. Ora ci sono io.

LEONVa bene, papà.

GREGORE poi la gente mi amerebbe, non credi?

LEONTi amano di già. Guarda i loro visi. Ti stanno sorridendo.Guarda.

(indica il pubblico, Gregor guarda compiaciuto)

GREGOR(al pubblico)

Sì, lo vedo! Oh, che Dio ti benedica. Non sai cosasignifichi questo per me.

LEONBe’, ora andiamo a firmare i moduli di adozione e poiavvisiamo la famiglia di Sophia. Sei pronto, papà?

GREGORLasciami osservarli ancora un po’ mentre mi sorridono.

(al pubblico)grazie, grazie a tutti. Magari la settimana prossimapossiamo cenare insieme… Nel frattempo, siete tuttiinvitati al matrimonio di mio figlio!

(a Leon uscendo)Per prima cosa ti farò lucidare le scarpe.

(escono. Volano decorazioni matrimoniali mentre si senteuna musica allegra e “luminosa”. Snetsky, Slovitch, Mishkine Yenchna entrano ballando, i vestiti “tirati a lucido”. Gregore Lenya arrivano dalla parte opposta, la musica si trasforma“tipo processione”)

SCENA 2

MISHKINNon è stupenda la signora Zubritsky?

YENCHNANon è di cattivo augurio per la madre della sposa vedereil postino prima del matrimonio?

(Mishkin si nasconde dietro Yenchna)

SNETSKYFinalmente Slovitch, dopo 200 anni la maledizione saràspezzata.

SLOVITCHHo appena avuto un pensiero atroce.

SNETSKYQuale?

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Fools 20

SLOVITCHSupponi che si riesca a rompere la maledizione, esupponi che io scopra che sono veramente così…!

LENYAArrivano! Arrivano! Zitti tutti. Ho una torta di frutta nelferro.

(entra Leon)

LEON(al pubblico)

Ricordate, se sembro ancora stupido è perché facciofinta. Fa tutto parte del piano.

LENYA(a Gregor)

Dovete essere orgoglioso di lui.

GREGORE’ mio figlio da dieci minuti e non mi ha mai dato undispiacere.

(entrano il dottore e Sophia in abito da sposa)

MISHKINSpero che si ricordi di darmi il suo nuovo indirizzo.

(entra il Magistrato)

MAGISTRATOSiamo qui riuniti in questo giorno, cari amici, per esseretestimoni dell’unione di due anime nel sacro vincolo delmatrimonio. Ed è solo grazie alla volontà ed allabenevolenza del nostro caro amico Conte che questabenedetta unione si può realizzare.TUTTIGrazie, Conte.

MAGISTRATOChe lo sposo faccia un passo avanti.

GREGORSei tu mio caro.

(Leon si avvicina)

MAGISTRATOE che la sposa faccia un passo avanti.

(Sophia si incammina, ma Lenya la trattiene)

LENYANo, Sophia. La sposa! La sposa!

DOTTORE(a Lenya)

Che ti succede?(spinge Sophia vicino a Leon)

SOPHIA-Leon, il tuo piano è stato geniale.

LEONGrazie, Sophia.

MAGISTRATOChi accompagna all’altare la sposa?

DOTTOREIo accompagno questa sposa.

MAGISTRATOPerché accompagnate all’altare questa sposa?

DOTTOREPerché lei lo ha chiesto. E io ho dato l’assenso con uncenno del capo. E lui la sposa.

MAGISTRATOVuoi tu Leon, figlio del Conte Gregor MikhailovitchBreznafsky Fyeder Youse…

(scuotendosi)

Trema, Trema, Trema…

GREGORNo, no. Non oggi. Non dovete farlo oggi. È vacanza.TUTTIEh, grazie… molto gentile… che pensiero…

MAGISTRATOVuoi tu, Leon, prendere Sophia, per amarla e tenerla perl’eternità?

LEONLo faccio.

MAGISTRATONo, lo voglio.

LEONVoi lo volete?

MAGISTRATONo, voi lo volete?

DOTTORELui vuole. Lo fa. Dillo.

LEONLui vuole, lo fa. L’ho detto.

DOTTORENon dire quello che dico. Devi dire quello che dice lui.

LEONCosa ha detto lui?

GREGOR“Lo voglio”. Devi solo dire “lo voglio”.

LEONMio padre dice che lo voglio.

GREGORInizio ad odiare questa maledizione, lo giuro.

MAGISTRATOE vuoi tu Sophia, prendere Leon, in salute e in malattia,nel bene e nel male, finché morte non ti separi?

SOPHIALo voglio.

LENYACon un cervello così avrebbe potuto sposare chiunque.

MAGISTRATOL’anello, prego.

GREGOREccolo. L’anello che Youse…. Doveva dare alla giovaneSophia 200 anni fa.

(dà a Leon un enorme anello)

LEONChe cipollone!

MAGISTRATOMettile l’anello al dito.

(Leon ha enormi difficoltà nel farlo)LENYANon sarà un granché fare il lavavetri di casa.

MAGISTRATORipetete dopo di me, prego. “Con questo anello io tisposo”.TUTTICon questo anello io ti sposo.

MAGISTRATOSolo la sposa e lo sposo, grazie.LEON E SOPHIA – Con questo anello, io ti sposo.

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Fools 21

MAGISTRATOPrima che dichiari questa sacra unione, c’è qualcuno fradi voi che abbia dei validi motivi per cui Leon e Sophianon debbano unirsi nell’eterno vincolo del matrimonio?….Allora con il potere investitore in qualità di PrimoMagistrato del villaggio di Kulyenchekev, vi dichiaro…

GREGOR(facendo un passo avanti)

Beh, forse ci sarebbe un piccolo particolare.

MAGISTRATOAvete da obiettare a questo matrimonio?

GREGORPotete scommetterci! Questo ragazzo non è mio figlio…Questo figlio non è il mio ragazzo!

LEONChe stai dicendo, Papà!

GREGORCredi veramente ch’io sia pazzo? Perché dovreirinunciare ad una ragazza attraente come lei?

LEONMa il certificato di adozione…

GREGORE’ falso. Ti sei così tanto fidato di me che non l’haineanche letto. Qui ci sono i documenti per provarlo. Nonti ho adottato, ho divorziato da te! Come dicono questidocumenti, non siamo padre e figlio, non siamo piùmoglie e marito.

LENYADio mio! Mia figlia quasi sposata ad un uomo divorziato.

(sviene nelle braccia del dottore)

SOPHIALeon, fa parte del piano?

LEONNo, Sophia. Mi dispiace.

GREGORNon abbiate paura, cari amici. Posso anche essere unserpente velenoso e traditore, ma ho sempre un’etica. Ilmatrimonio si farà.

DOTTOREMia figlia non sposerà un impostore.

GREGORUn impostore, no. Ma uno Yousekevitch sì! Avetepromesso la mano di vostra figlia ad uno Yousekevitch,caro dottore. E una promessa deve essere mantenuta.

MAGISTRATOQuesta è la legge. Io stesso l’ho scritta.

DOTTOREE’ vero. E l’ho perfino votata.

GREGOREd io sono l’unico vero Yousekevitch qui.

SOPHIALeon, non ti opponi a questo matrimonio?

LEONChe posso fare, Sophia? Non ho speranze.

MAGISTRATOAndiamo, coraggio! Non posso stare tutto il giorno qui.

GREGORPronunci il matrimonio e la facciamo finita. C’è unacamera d’albergo prenotata da 200 anni per questa lunadi miele.

DOTTOREMi dispiace, figlia mia. Con tutto il mio cuore, mi dispiace.

(spinge Sophia accanto a Gregor)

MAGISTRATOSiamo qui riuniti…

GREGORAbbiamo già fatto quella parte. L’abbiamo sentita. Iovoglio. Chiedetelo a lei.

MAGISTRATOE vuoi tu Sophia, prendere il Conte Gregor, finché mortenon vi separi?

LENYADillo, cara. Sarai ricca e intelligente. È meglio che esserefelici.

SOPHIAAddio, Leon… addio. Lo voglio.

MAGISTRATOAllora con il potere investitomi in qualità di PrimoMagistrato del villaggio di Kulyenchikev…

LEONNon avete detto l’altra parte.

MAGISTRATOQuale altra parte?

LEONLa parte se… esiste qualcuno che obietta, e io obietto.

GREGORCome, come?

MAGISTRATOE per quale motivo?

LEONPerché non ho ancora ricevuto la mia lettera urgente.

GREGORChe razza di motivo è?

MISHKINE’ una lettera urgente per l’insegnante.

LEONPer me? E chi mai sarà?

GREGORTerminate la cerimonia, mentre lui legge la lettera.

MAGISTRATONon posso. È contro la legge.

DOTTOREE’ vero. Io l’ho perfino firmato.

(Leon prende la lettera, si siede e la legge. Tutti tranneGregor si mettono intorno a lui e ascoltano)

LEONHo paura che siano cattive notizie. Mio zio, il mio unicoparente rimasto, è appena morto a St. Petersbuglasciandomi solo i suoi debiti. Prima di morire ha dettoche la colpa delle sue disgrazie era dei suoi parentilontani, egoisti e vendicativi; e che neanche cambiando ilsuo cognome in Tolchinsky gli era servito a sfuggire allainfausta mano del destino.

DOTTOREQuale era il suo nome prima di cambiarlo in Tolchinsky?

LEON-Yousekevitch!

YENCHNAOh, oh!

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Fools 22

GREGORI parenti lontani ti ossessionano sempre e comunque!

SOPHIALeon! Ti rendi conto di che cosa significa?

LEONNo, cosa?

DOTTORESe ne renderà conto tra pochi minuti. Insegnante,riprendete il vostro posto accanto a mia figlia. Questavolta sposerà la persona giusta!

LEON(al publico)

Mi sono inventato tutto. Questa lettera è un conto dellamia Università che dice che devo ancora pagare la rettadell’ultimo anno.

SNETSKYPresto, Leon, presto.

LEON(al pubblico)

Ho innestato una bomba nelle loro menti. Ora pregoDio… per l’esplosione!

(corre di fianco a Sophia)

MAGISTRATOSi sbrighi. Tutti al loro posto. Non voglio passare il restodella mia vita sposando questa ragazza… Siamo tuttipronti?TUTTIPronti!

MAGISTRATOVuoi, tu, Leon…

LEONLo voglio.

MAGISTRATOE tu, Sophia…

SOPHIALo voglio.

MAGISTRATOSe esiste qualcuno che obbietta…TUTTINessuna obiezione!

MAGISTRATOE uno… e due… e tre… Aggiudicato! Vi dichiaro marito emoglie!

(tuono. Il palcoscenico diventa prima buio poi si illumina.Tutti cadono a terra tranne Leon che li osserva)

SNETSKYNon ho mai sentito un simile rumore in vita mia!

SLOVITCHMi sento come se mi avessero aperto il cranio in due.

(lui e Snetsky si guardano)Ho paura di chiederlo.

SNETSKYVai avanti. Chiedilo.

SLOVITCHMa… e se sbagliassi?

SNETSKYE se invece avessi ragione?… Chiedilo!…Chiedilo!…

SLOVITCHGatto?

SNETSKYGatto. G-A-T-T-O!

SLOVITCHOh mio Dio, è un miracolo!

SNETSKYMiracolo. M-I-R-A-C-O-L-O.! Miracolo!

MISHKINYenchna… Quanto fa 7+5?

YENCHNADodici.

MISHKINPiù dodici?

YENCHNA24.

MISHKINPiù 48?

YENCHNA72!… Dimmi il nome di 5 capitali.

MISHKINAtene, Cairo, Londra, Roma e…

(si blocca)

LEONLo sai! Coraggio!

MISHKINParigi!

(tutti ridono)

MAGISTRATOLa misericordia è salva. È scesa dal cielo come la pioggiagentile.

(Slovitch e Snetsky si rialzano)

SLOVITCHE’ stupendo! Le avete dette voi queste parole?

MAGISTRATOPenso di sì. Chi altro avrebbe potuto dirle?

LENYANikolai! Mi sento strana. Ho le ginocchia deboli. Mi gira latesta.

(il dottore la aiuta ad alzarsi)

DOTTORENon ti preoccupare, cara. È solo il sangue che pulsa perl’emozione. A volte può causare ipersecrezioni diadrenalina e quindi un improvviso afflusso di sangue alcervello.

LEONIo… io non sapevo che eri un dottore così brillante.

DOTTORESono solo un dottore di medio livello. Mi preoccupo per teperché… Ti amo, cara.

LENYAEd io amo te, Nikolai. Anche quando non potevo dirlo, incuor mio sapevo di amarti.

SOPHIALeon, sei ancora come eri prima che io diventassi comesono?

LEONSono più di quanto sia mai stato e di quanto abbia maisognato di poter essere.

SOPHIATi amo, Leon.

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Fools 23

LEONTi amo, Sophia.

GREGORE’ quindi finita? Volete dire che la maledizione è finita?

DOTTORESi guardi, Conte Gregor.

YENCHNATerre! Avrei dovuto investire il mio denaro in terre! Nonpuoi mai andare a bagno se hai un patrimonio in tenute eproprietà!

(Snetsky e Slovitche escono)

MISHKINNaturalmente dipende dalla situazione politica. Conl’attuale governo dello Zar, la riforma sulle proprietàterriere è difficilmente attuabile.

(Yenchna e Miskyn escono)

GREGORChe conversazione brillante. Tutto il mio potere su di loroè svanito.

DOTTOREIl potere è un’arma inutile contro menti illuminate, ConteGregor. Qui siamo cittadini tutti uguali.

LENYAForse gli uomini sono cittadini tutti uguali. Le donne sonostato sottomesse a lungo prima che esistesse qualsiasimaledizione.

DOTTORELenya, sai che ti amo, ma credo che il tuo sia un punto divista estremamente radicale.

(Lenya e il dottore escono)

SOPHIAE’ stata la tua fede, il tuo coraggio a sconfiggerel’ignoranza.

LEONNo, è stato il tuo cuore puro e la tua anima fiduciosa chemi ha dato fede e coraggio. L’amore ha distrutto lamaledizione, non sono stato i miei piccoli sforzi.

SOPHIANon voglio discutere la questione. Credo solo chedovresti lasciarmi lo spazio per esprimere i miei punti divista.

LEONI tuoi pareri sono i benvenuti, Sophia, ma penso chedovresti conoscere bene tutti i fatti prima di essere cosìsicura.

(Sophia esce)

GREGORBeh, il tuo desiderio si è avverato, insegnante.

LEONProprio così… e voi, Conte. Quali sono i vostri progetti,ora che siete intelligente?

GREGORGrazie a te, probabilmente ora dovrò lavorare per vivere.Beh, cugino, i miei auguri. Ti auguro un matrimonio lungoe felice.

LEONGrazie!… e spero di augurarle la stessa fortuna!

GREGORNo, per piacere! Sono già stato maledetto una volta nellamia vita, e penso che possa bastare.

(esce)

LEON(al pubblico. Durante il discorso appaiono i vari attori quandosono nominati)

Se ci pensate, dopo tutto non è una storia così bizzarra.Siate sinceri. Non avete mai incontrato in vita vostraqualcuno che veniva da un posto come Kulyenchikev?Una zia, un vicino, un passante… il vostro capo!…naturalmente, una volta spezzata la maledizione, il nostrodiventò un villaggio simile a tanti altri sparsi nel mondo,suscettibile a tutti gli alti e i bassi della vita normale….Beh, il Magistrato, per esempio.

(entra il Magistrato)Dopo altri due anni in ufficio, fu sopraffatto dall’avidità eaccettò varie bustarelle in cambio di favori politici. Andòin prigione e vendette le sue memorie guadagnando unafortuna.

(entra Mishkin)Mishkin lasciò l’ufficio postale e diventò uno scrittore.Scrisse un romanzo di 600 pagine sulla maledizione diKulyenchikev e lo mandò ad un editore. Sfortunatamentele poste persero il manoscritto.

(entra Yenchna)Yenchna diventò una donna d’affari investendo in terreni;ora possiede 18 case di Kulyenchikev, compresa quelladel Conte. Per ingrandirsi, comprò terreni in altre sei cittàche erano sotto una maledizione, non aveva moltocervello.

(entra Slovitch)Slovitch aprì altre quattro macellerie in un villaggio dovene bastava una sola, e fece bancarotta nel giro di unmese, confermando i suoi timori che, con e senzamaledizione, non aveva molto cervello.

(entra Snetsky)Snetsky, acquisita la sua nuova intelligenza trovò le suepecore, raccolse la lana e diventò un ricco filantropo.

(entra Gregor vestito da prete)Il Conte Yousekevitch diventò più buono, studiò teologia,e ora è il parroco del paese. Durante la siccità salì sullacollina e pregò Dio di gettare l’acqua su di noi.

(entra Lenya)La mia cara suocera diventò la prima cittadina diKulyenchikev e consulente del Governo dell’Ucraina delNord. Suo marito la può vedere solo per appuntamento.

(entra il dottore)Il dottor Zubritsky diventò uno dei migliori medici dellaRussia. Fu assunto dalla Famiglia Reale come medicopersonale e fu premiato alla Accademia delle Scienze.Tuttavia, ha ancora delle difficoltà nell’aprire i barattoli.

(entra Sophia con un neonato in braccio)E Sophia…era, ed è, un miracolo. Abbiamo qualchedivergenza, non tutte le nostre giornate sono felici, ma leipossiede una saggezza che non si trova neanche neilibri. È diventata la mia insegnante, ed io ho imparato cheniente al mondo può distruggere un cuore puro, pieno diamore devoto. In quanto a me sono sempre uninsegnante, e ho dedicato la mia vita all’educazione deinon intelligenti e degli ignoranti…. Dopo tutto, esistonocosì tante Kulyenchikev in questo mondo.

SIPARIOFINE