e' nato il partito dei procuratori della repubblica, anm furiosa 15.03.2018

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Tiratura: 12000 - Diffusione: 0 - Lettori: 0: da enti certificatori o autocertificati www.datastampa.it 15-MAR-2018 Dir. Resp.: Piero Sansonetti da pag. 1 foglio 1 / 2 Superficie 36 % DATA STAMPA La rete dei super-pm che rischia di dare ii benservito IL NEONATO COORDINAMENTO DEi PROCURATORI METTE IN ALLARME IL "SINDACATO'= CHE DICE: «EVITIAMO FRATTURE» IL CASO CHE SCUOTE LE TOGHE "' E nato ii partito dei Procuratori. l:Anm scavalcata e furiosa UNA STRUTTURA UNJTARIA, E AUTONOMA, !YIAI VISTA PRIMA: E NATA DALl!INIZIATIVA DI SPATARO E ALTRI 4 BIG DELLA MAGISTRATURA INQUIRENTE: PIGNATONE, MELILLO, GRECO E LO VOi ..... E come quando parte una fuga nel ciclismo: magari finisce dopo tre chilometri, ma potresti anche non riprenderli piu. Cosi e per l' Anm rispetto a un nuovo soggetto "politico" della magistra- tura: il nascente coordinamento unitario dei procuratori. Una cosa mai vista. E che preoccupa il sin- dacato dei giudici. La giunta di quest'ultimo, non a caso, ha diffu- so ieri una nota che e soprattutto un appello ai "secessionisti". Vi si auspica che gli ideatori del coor- dinamento «si rendano promotori anche di una opportuna interlo cu- zione con l'Anm». P arole di distensione, rivolte «al fine di elaborare un per- corso condiviso, essendo l'Anm ampiamente disponibile a valo- rizzare le istanze sottese all'ini- ziativa». Eun invito a non prose- guire nel percorso sganciato dall'associazionismo togato tradi- zionale. Sara raccolto? 11 quesito e legato al peso dei succitati "idea- tori": che e massimo. Si tratta in- fatti dei capi dei maggiori uffici inquirenti d'Italia: Giuseppe Pi- gnatone di Roma, Giovanni Me- lillo di Napoli, Francesco Greco di Milano, Franco Lo Voi di Paler- i_no e Armando Spataro di Torino. E proprio quest'ultimo ad aver fatto il primo passo, subito segui- to dagli altrettanto autorevoli col- leghi. Come si vede, si tratta di un pacchetto di mischia potenzial- mente in grado di relegare a un ruolo di fatto marginale l'Asso- ciazione nazionale magistrati. Non e un retropensiero inconfes- sabile: sempre nel comunicato di ieri, la giunta del "sindacato" lo riconosce esplicitamente: «L'ini- ziativa, anche al di Ia delle inten- zioni dei procuratori interessati, puo oggettivamente produrre l'ef- fetto di delegittimare e depoten- ziare il ruolo dell'Anm, sovrap- ponendosi alla sue fondamentali funzioni». Di qui l'invito a ricom- porre la divaricazione strategica, «nell'interesse di tutta la magi- stratura e della giustizia». Nell'ul- timo vocabolo della nota, si fa os- servare dall' Associazione magi- strati, c'e «un riferimento implici- to anche al rapporto con l'avvoca- tura. L'attuale giunta ha stabilito una dialettica mai vista prima con il Cnf: ma come potrebbe, l'istituzione forense, confrontarsi con una struttura che rappresenta solo una parte dei magistrati, e che per giunta none eletta demo- craticamente? ».Terna non pere- grino. E il pericolo riguarda certo anche la naturale controparte, cioe gli avvocati, ma il "rischio fatale", come lo chiamerebbe Tre- monti, e per la magistratura asso- ciata. L'innesco del coordinamento dei pm e nella riforma delle intercet- tazioni: in quell'occasione il guar- dasigilli Andrea Orlando ebbe, nei vertici delle cinque Procure maggiori, un interlocutore auto- nomo. Quei cinque guidano ora l'esercito dei 100 "capi". Certo, quei magistrati avevano scritto con le loro circolari il prodromo del decreto di via Arenula. Ma il precedente si e fissato. E adesso, sempre citando il comunicato di ieri, il coordinamento si da «la fi- nalita di elaborare proposte uni- tarie su tematiche giudiziarie nonche di interloquire in manie- ra sinergica con le Istituzioni». Hai detto niente. "Cattive inten- zioni" confermate dal rigore con cui Spataro ha disegnato il nuovo organismo: ne fanno parte tutti i procuratori distrettuali, quelli che dirigono gli uffici delle sedi ILDUBBIO D . -·- l1liil

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Page 1: E' nato il Partito dei Procuratori della Repubblica, ANM furiosa 15.03.2018

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15-MAR-2018

Dir. Resp.: Piero Sansonettida pag. 1foglio 1 / 2

Superficie 36 %

DATA STAMPA

La rete dei super-pm che rischia di dare ii benservito all~m

IL NEONATO COORDINAMENTO DEi PROCURATORI

METTE IN ALLARME

IL "SINDACATO'= CHE DICE:

«EVITIAMO FRATTURE»

IL CASO CHE SCUOTE LE TOGHE "' E nato ii partito dei Procuratori. l:Anm scavalcata e furiosa

UNA STRUTTURA UNJTARIA, E AUTONOMA, !YIAI VISTA PRIMA: E NATA DALl!INIZIATIVA DI SPATARO E ALTRI 4 BIG DELLA MAGISTRATURA INQUIRENTE: PIGNATONE, MELILLO, GRECO E LO VOi .....

Ecome quando parte una fuga nel ciclismo: magari finisce

dopo tre chilometri, ma potresti anche non riprenderli piu. Cosi e per l' Anm rispetto a un nuovo soggetto "politico" della magistra­tura: il nascente coordinamento unitario dei procuratori. Una cosa mai vista. E che preoccupa il sin­dacato dei giudici. La giunta di quest'ultimo, non a caso, ha diffu­so ieri una nota che e soprattutto un appello ai "secessionisti". Vi si auspica che gli ideatori del coor­dinamento «si rendano promotori anche di una opportuna inter lo cu -zione con l'Anm».

P arole di distensione, rivolte «al fine di elaborare un per­

corso condiviso, essendo l'Anm ampiamente disponibile a valo­rizzare le istanze sottese all'ini­ziativa». Eun invito a non prose­guire nel percorso sganciato dall'associazionismo togato tradi­zionale. Sara raccolto? 11 quesito e legato al peso dei succitati "idea­tori": che e massimo. Si tratta in­fatti dei capi dei maggiori uffici inquirenti d'Italia: Giuseppe Pi­gnatone di Roma, Giovanni Me-

lillo di Napoli, Francesco Greco di Milano, Franco Lo Voi di Paler­i_no e Armando Spataro di Torino. E proprio quest'ultimo ad aver fatto il primo passo, subito segui­to dagli altrettanto autorevoli col­leghi. Come si vede, si tratta di un pacchetto di mischia potenzial­mente in grado di relegare a un ruolo di fatto marginale l'Asso­ciazione nazionale magistrati. Non e un retropensiero inconfes­sabile: sempre nel comunicato di ieri, la giunta del "sindacato" lo riconosce esplicitamente: «L'ini­ziativa, anche al di Ia delle inten­zioni dei procuratori interessati, puo oggettivamente produrre l'ef­fetto di delegittimare e depoten­ziare il ruolo dell'Anm, sovrap­ponendosi alla sue fondamentali funzioni». Di qui l'invito a ricom­porre la divaricazione strategica, «nell'interesse di tutta la magi­stratura e della giustizia». Nell'ul­timo vocabolo della nota, si fa os­servare dall' Associazione magi­strati, c'e «un riferimento implici­to anche al rapporto con l'avvoca­tura. L'attuale giunta ha stabilito una dialettica mai vista prima con il Cnf: ma come potrebbe, l'istituzione forense, confrontarsi con una struttura che rappresenta solo una parte dei magistrati, e che per giunta none eletta demo­craticamente? ».Terna non pere­grino. E il pericolo riguarda certo anche la naturale controparte,

cioe gli avvocati, ma il "rischio fatale", come lo chiamerebbe Tre­monti, e per la magistratura asso­ciata. L'innesco del coordinamento dei pm e nella riforma delle intercet­tazioni: in quell'occasione il guar­dasigilli Andrea Orlando ebbe, nei vertici delle cinque Procure maggiori, un interlocutore auto­nomo. Quei cinque guidano ora l'esercito dei 100 "capi". Certo, quei magistrati avevano scritto con le loro circolari il prodromo del decreto di via Arenula. Ma il precedente si e fissato. E adesso, sempre citando il comunicato di ieri, il coordinamento si da «la fi­nalita di elaborare proposte uni­tarie su tematiche giudiziarie nonche di interloquire in manie­ra sinergica con le Istituzioni». Hai detto niente. "Cattive inten­zioni" confermate dal rigore con cui Spataro ha disegnato il nuovo organismo: ne fanno parte tutti i procuratori distrettuali, quelli che dirigono gli uffici delle sedi

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15-MAR-2018

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di Corte d'appello, ma sulla base di una «delega» conferita da tutti gli altri, cioe dai capi delle restan­ti Procure "circondariali". Niente di elettivo: tutti dirigenti "nomi­nati" (dal .Gfiln, che tra l'altro ieri ha continuato nel ciclo di audi­zioni degli stessi procuratori sulla nuova norma dell'avocazione) e non eletti democraticamente (co­me avviene invece per gli organi­smi dell'Anm). Si guardera in fac­cia al problem al prossimo diretti­vo del "sindacato", il 24 marzo, quando Eugenio Albamonte pas­sera il testimone al nuovo presi­dente, Francesco Minisci. Pare che lo "strappo" di Spataro e degli altri nasca anche dal dissen­so rispetto alla linea intransigente dell'Anm con le toghe onorarie, che invece il procuratore di Tori­no ha difeso. Certo e che nell'an­no del voto per il nuovo Csm, la fuga dei pm fa molta piu paura di una scissione di partito.