e’ passato un anno - icgalatonepolo2.gov.it · sono il giornalino redatto dagli alunni della...
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Ciao a te che mi stai leggendo.
Sono il giornalino redatto dagli alunni della Scuola Primaria del 2° Polo di Galatone. In
questo secondo numero abbiamo voluto farti conoscere alcuni percorsi significativi di un
eccezionale anno scolastico appena trascorso. BUONA LETTURA!
E’ passato un anno...
12 Giugno 2018
SCRITTORI IN ERBA.2
Sommario:
Vieni con me ti por-
to... al castello di
Acaya
La mia città
1
Giornalisti on line 2
Tra realtà e fantasia
3 4
2
Un paesaggio magico:
Alberobello e i suoi
dintorni
5 6
7
Storia e attualità 8 9
10 11
A cura degli alunni
della Scuola Primaria
IC GALATONE
POLO 2
VIENI CON ME, TI PORTO …
AL CASTELLO DI ACAYA
Il 24 aprile, noi e i bambini delle
classi Prime siamo andati a visitare
il castello di Acaya. Era grandissi-
mo e vecchissimo, c’era una grande
scalinata e intorno una grande buca.
Quando sono arrivate le guide ci
hanno spiegato che quella grande
buca era il fossato e serviva a tenere
lontani i nemici.
Poi ci hanno fatto vedere il castello,
c’erano tante stanze, grandi porte e
piccole finestre.
Abbiamo visto anche un passaggio
segreto, alcune stanze erano decorate
con fiori e maschere in pietra.
A metà mattinata siamo andati in un gran-
de salone e ci siamo seduti su delle sedie
bianche. Di fronte a noi, su di un tavolo,
c'era un teatrino dove una delle guide
poggiava dei disegni che rappresentavano
la storia della Principessa Beatrice. Men-
tre una guida raccontava, l'altra faceva
scorrere le immagini.
La storia ci è piaciuta molto soprattutto
quando la principessa ha cavalcato un
bellissimo cavallo bianco.
Dopo in un laboratorio abbiamo costruito
delle marionette.
I bambini hanno fatto i cavalieri e le bam-
bine le principesse e abbiamo usato dei
grossi cucchiai di legno, colori e vestiti da
ritagliare e incollare.
Tutti abbiamo fatto le
marionette e le abbiamo
portate a casa.
Classi I
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TRA REALTA' E FANTASIA ...
Il 27.03.2018 al Villaggio Santa Rita noi alunni di terza classe abbiamo gustato una deliziosa crostata alla
marmellata di albicocche. La marmellata era stata preparata con una varietà di albicocche che crescono proprio
nella nostra città. A scuola ci è stato proposto di inventare una leggenda che avesse come protagonista
l’albicocco di Galatone. Ecco le nostre leggende.
SCRITTORI IN ERBA.2
Sulle sue coste, sono stati ritrovati cocci e frammenti di anfore, e le
nostre maestre ci hanno spiegato che alcuni studiosi pensano che
nell’antichità, l’isolotto fosse un porto di attracco delle navi che
trasportavano anfore.
Noi bambini di seconda, quest'anno abbiamo vissuto una bella espe-
rienza che vogliamo condividere con te.
GIORNALISTI ON LINE
Porto Cesareo è molto elegante ed è considerata un'area vip, piena di at-
trattive turistiche e di giochi per noi bambini.
L’ isola dei conigli, detta anche isola Grande, é la più grande di un piccolo
arcipelago di fronte al mare di Porto Cesareo.
Al museo di Biologia marina abbiamo
visto tante specie di animali: cavallucci
marini, spugne, conchiglie, stelle marine
e tanti altri..
Sul lungomare i pescatori ci hanno ac-
colto con i loro sorrisi e il loro "PESCE
FRESCOOO!"
Noi, incuriositi abbiamo posto loro tan-
te domande a cui hanno risposto con
tanta pazienza e gentilezza.
Dopo aver visitato la chiesa del Perpetuo
Soccorso ci siamo addentrati tra le stra-
dine del paese profumate e colorate dalle
numerose pescherie , ristoranti e negozi
di ogni tipo.
L'antica Torre Cesarea ospita oggi la
Guardi di Finanza e a noi sembrava la tor-
re dei principi e delle principesse.
Ci siamo divertiti "un sacco" quindi non
esitare..." vai a PORTO CESAREO!"
Classi II
LA LEGGENDA DELL’ALBICOCCO DI GALATONE
Un tempo l’albicocco di Galatone aveva i frutti a-
spri e duri e nessuno voleva mangiarli. Per questo
era molto triste.
Un bel giorno una vecchina si fermò ai suoi piedi.
Aveva molta fame e decise di raccogliere alcuni
frutti.
Ne prese uno e lo mangiò, ma non le piacque.
L’albicocco, che desiderava aiuto, le disse: «Cara non-
nina, sono disperato perché i miei frutti ogni anno
sono duri e aspri; nessuno li vuole, perciò cadono e
marciscono a terra. Aiutami tu!».
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La vecchina allora prese dal suo giardino un fiore di colore giallino ten-
dente al rosa carne, con screziature di rosso, e con esso toccò ogni
frutto dell’albicocco.
Così le albicocche presero le caratteristiche del fiore: profumate e del-
lo stesso suo colore, vellutate come i suoi petali e dolci come il suo net-
tare.
Da allora l’albicocco ebbe i frutti dolci, gustosi, morbidi e vellutati.
Un tempo le albicocche di Galatone avevano un sapore sgradevole.
L’albero di albicocco sognava che le persone mangiassero i suoi frutti
e che essi avessero un profumo gradevole e un dolce sapore per pre-
parare delle marmellate squisite e genuine, ma il suo desiderio non si
avverava mai.
Un giorno un viandante si fermò a riposare sotto
l’albero e delle albicocche gli caddero vicino. Il vian-
dante assaggiò un’albicocca, ma non gli piacque. L’albero
disse al viandante che i suoi frutti sarebbero rimasti
sempre aspri a meno che non fosse accaduto un mira-
colo.
In realtà il viandante era un santo. Egli accarezzò tut-
te le albicocche che diventarono dolci e profumate. I
bambini, attratti dal profumo, si arrampicarono sui ra-
mi, assaggiarono i frutti e dissero che erano buonissi-
mi.
Da quel giorno tutti gli albicocchi di Galatone produco-
no albicocche piccole, ma buonissime.
L’AVVENTURA CONTINUA…
VISITA GUIDATA A KALOS, L’ARCHEODROMO
DEL SALENTO
L’8 maggio scorso siamo andati a visitare Kalos,
l’Archeodromo del Salento, il più grande museo a cielo
aperto d’Italia.
Saliti sul pullman, abbiamo cantato, riso e scherzato
per tutto il percorso.
Alle ore nove siamo arrivati all’archeodromo, che si tro-
va a Caprarica di Lecce. Appena siamo entrati, le guide
ci hanno accolti e ci hanno fatto visitare il parco arche-
ologico.
Abbiamo così fatto un emozionante viaggio nel passato
percorrendo le epoche più antiche: la fase protostorica,
l’età del Bronzo, la fase messapica, la fase romana, la
fase medievale.
Dopo la merenda nell’area pic nic, abbiamo partecipato
alle Olimpiadi del Mondo Antico ed abbiamo disputato la
gara di corsa, di salto in lungo, di lancio del giavellotto,
di lancio del disco.
All’ora di pranzo ci siamo recati al ristorante dove ab-
biamo mangiato le “pettole”, le crocchette, la pasta al
pomodoro, la cotoletta con le patatine e il dolce.
Nel pomeriggio saremmo dovuti andare al laboratorio di
ceramica, ma ha iniziato a piovere e non abbiamo potuto
svolgere l’attività.
Siamo rimasti molto male, ma i responsabili del parco ci
hanno dato un po’ d’argilla e l’indomani a scuola l’abbiamo
modellata.
E’ stata un’esperienza bellissima e indimenticabile per-
ché abbiamo provato emozioni uniche visitando il mondo
antico, dalla Preistoria al Medioevo.
Pagina 4 SCRITTORI IN ERBA.2
Se a Kalòs verrai
un tuffo nel passato farai
e un gustoso pranzo mangerai.
Se alle Olimpiadi parteciperai
un sacco ti divertirai,
l’argilla lavorerai
e un vasetto modellerai.
Se a Kalòs verrete
vi sorprenderete!!!
C’è un cancello grosso
ed è colorato di rosso!!!
C’è una cartina
con una volpina
che è la nostra mascottina!
Su, forza, dai
un sacco di cose farai!
Il laboratorio di ceramica è bello assai
e quanto ti divertirai!
Alle Olimpiadi parteciperai
e forse un campione sarai!!!
A Kalòs
si può ammirare la costruzione
di oggetti litici
e monumenti megalitici.
Ci sono capanne imponenti,
alte e possenti.
Si può osservare il santuario di Demetra
che è fatto in pietra.
Il tempio di Apollo è maestoso,
ma anche il tempio di Minerva è grazioso
Infine si possono ammirare
le botteghe degli artigiani
che lavorano gli oggetti con le mani.
Se un tuffo nel passato vuoi fare
Kalòs devi visitare.
A Kalòs puoi trovare
tante cose divertenti da fare.
C’è la corsa, il salto in lungo,
il lancio del giavellotto.
Che aspettate? Buttatevi sotto!
Classi III
Il 24 Aprile scorso noi ragazzi di
classe quarta, con le nostre inse-
gnanti, siamo partiti per anda-
re a visitare Alberobello e i
suoi dintorni.
Quella mattina, alle ore 7.45,
eravamo tutti in piazzetta De
Giorgi pronti a partire con il
pullman per intraprendere
questo fantastico viaggio.
Durante il tragitto abbiamo
ammirato l'azzurro del mare
che ci ha accompagnato per
quasi tutto il percorso, il ver-
de dei prati e l’arcobaleno dei fiori
che con le loro corolle rallegravano la
natura.
con la sua famiglia e si narra che era
talmente severo, che un brutto gior-
no un ragazzo per sfuggire alle puni-
zioni corporali del maestro, si gettò
dalla finestra e si ruppe una gamba.
La guida però ci ha subito tranquilliz-
zati dicendoci che in realtà in passa-
to quel posto era stato una scuola
rurale denominata “Frassineto” dal
nome del fiume sotterraneo che vi
passa partendo da Canne per finire
a Torre Canne. Questa scuola acco-
glieva tutti i bambini che vivevano
nei dintorni e che frequentavano
un’unica classe. L’insegnante viveva lì
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Se a Kalòs verrai
un tuffo nel passato farai
e un gustoso pranzo mangerai.
Se alle Olimpiadi parteciperai
un sacco ti divertirai,
l’argilla lavorerai
e un vasetto modellerai.
UN PAESAGGIO MAGICO: ALBEROBELLO E I SUOI DINTORNI
In men che non si dica, ci siamo ritrovati immersi
nella natura incontaminata della Murgia Barese. Per-
correndo i " tratturi", sentieri utilizzati dai pastori
abruzzesi per spostare le greggi in
Puglia durante la transumanza, siamo
giunti in una bellissima struttura
rurale: la Masseria Spartaglio risa-
lente al 1600. Qui siamo stati accol-
ti dai proprietari che da secoli si
dedicano all'allevamento e all'agri-
coltura. Oliveti, frutteti, campi di
grano, orzo e avena circondavano la
masseria e greggi di pecore bruca-
vano l’erba fresca della primavera.
Nelle stalle poi abbiamo visto l' asino di Martina Franca, un ani-
male in via di estinzione, diverso dagli altri asini perchè sul suo
manto nero spicca il bianco del muso, del contorno degli occhi e
della pancia. Le guide ci hanno spiegato che l'animale vive circa
25 anni e partorisce un solo piccolo una volta all’anno. Tutti, com-
prese le maestre, abbiamo potuto pettinare l’ asina Bernadet, la
mascotte della masseria, utilizzando la striglia ed il bruscone e
poi a bordo dell’asinobus, siamo andati per sentieri sterrati che
conducevano verso un’ altra masseria chiamata “Femmina Mor-
ta”a seguito di una leggenda che racconta del cadavere di una
donna ritrovato in questo posto.
Giunta l’ora di pranzo, siamo stati
accolti in una grande sala dove,
dopo esserci accomodati intorno
ad una immensa tavolata, abbiamo
gustato delle ottime orecchiette al
sugo, dell’ottima salsiccia arrosto
preparata con la carne dei loro
animali e delle ottime patate. Tra
un boccone e l’altro siamo poi giun-
ti alla frutta ed al dolce che sa-
pienti mani avevano preparato con
cura per deliziare il nostro palato.
UN TUFFO NELL’ARTE DI IERI E DI OGGI
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Dopo pranzo siamo ripartiti per andare a visitare la "Chiesa di Barsento", una chiesetta rupestre situata su una collina
nei pressi di Alberobello. C' è stato spiegato che questa chiesa è stata costruita con la tecnica di costruzione dei trul-
li ed è formata da tre navate. Entrati in chiesa un quadro raffigurante la Madonna con il Bambin Gesù in braccio tro-
neggiava sull'altare principale. In fondo alla navata sinistra , vicino al confessionale, c' era una fonte, oggi prosciugata,
che in passato aveva dissetato i pellegrini che vi giungevano dopo un lungo e faticoso viaggio.
Sull'abside delle tre navate abbiamo ammirato dei bellissimi
affreschi un po' sbiaditi dal tempo. Quello della navata centra-
le, nascosto da un altare costruito nel 1600, siamo riusciti a
vederlo passando dietro all' altare attraverso un corridoio
strettissimo. Usciti dalla chiesa, siamo andati sul piazzale Bel-
vedere e da qui abbiamo visto la meravigliosa valle chiamata
"Canale di Pirro" o "Canale delle Pire".
Da qui ci siamo poi diretti ad Alberobello: il paese dei mille
trulli.
Giunti a destinazione, una guida del posto ci ha portato a
visitare la parte vecchia del paese e da un piazzale, abbia-
mo ammirato un paesaggio unico al mondo: un museo all'aria
aperta con mille trulli da ammirare.
Camminando tra le stradine del centro storico, abbiamo
visto da vicino queste bellissime costruzioni e la guida ci ha
spiegato che i trulli sono stati costruiti
con pietre a secco ed il tetto è fatto di
lastre di pietra sottili chiamate
"chiancarelle". Ci ha poi spiegato che in
cima alla cupola c'è il "pinnacolo", una
parte molto importante del trullo senza
la quale la costruzione crolla.
La tipica forma del trullo permette all' ambiente interno una temperatura gradevole in qualsiasi stagione: caldo in inverno e
fresco in estate. Infatti quando siamo entrati in un trullo, abbiamo notato molta differenza tra la temperatura interna e
quella esterna.
Dal "Terrazzino Belvedere" abbiamo fatto poi molte foto e giunti vicino ad una bottega di souvenir, abbiamo voluto
acquistare degli oggettini da portare via con noi quali ricordi di questo bellissimo viaggio fatto tutti insieme in gioia ed
allegria.
E' stata un' esperienza fantastica da consigliare a tutti.
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L’ INFIORATA
Anche quest'anno, noi bambini di quarta , ab-
biamo partecipato al progetto in rete con il
Polo 1 di Galatone
"INFIORATA DI PRIMAVERA" .
La manifestazione consisteva nel riprodurre
un disegno sulla pace, su un tappeto fatto di
petali di fiori, erbetta, polvere di caffè e
materiali naturali.
Sotto la guida esperta delle maestre abbiamo
acquisito la tecnica necessaria alla realizza-
zione di questi meravigliosi quadri floreali e
noi ragazzi abbiamo partecipato a questa nuo-
va esperienza con interesse ed entusiasmo,
sentendoci importanti per aver creato qualco-
sa di originale con le nostre mani.
Classi IV
Pagina 8 SCRITTORI IN ERBA.2
LA SHOAH
PER SAPERE, PER NON DIMENTICARE E PER SCEGLIERE LA
GIUSTIZIA, LA TOLLERANZA E LA PACE.
PAROLE… PER NON DIMENTICARE…
Paura
famE
cattiveRia
violeNza
Orrore
soffereNza
Dolore
razzIsmo
Morte
terrorE
iNgiustizia
atrociTà
disperazIone
perseCuzione
rAzzismo
PER NON DIMENTICARE…
Per non dimenticare
le persecuzioni e la disperazione
di tanta gente
povera e innocente,
leggo pagine grigie di storia
per averne sempre memoria.
Per non dimenticare…
leggo poesie senza colore
Per non dimenticare…
guardo immagini in bianco e nero
che rattristano il mio pensiero.
Per non dimenticare…
spero in un mondo mi-
gliore
senza lacrime né dolore
STORIA E ATTUALITA’
Pagina 9
PER NON DIMENTICARE… PER RIFLETTERE…
abbiamo anche letto poesie e osservato dipinti realiz-
zati dai bambini rinchiusi nel ghetto di Terezin… ne
abbiamo, poi, riprodotti alcuni e abbiamo disegnato per
i bambini di tutto il mondo un prato pieno di fiori e far-
falle… pieno di SOGNI E SPERANZE…
Abbiamo concluso il nostro percorso, recandoci al Teatro Comunale di Nardò, per assistere allo spettacolo teatrale
“L’amico ritrovato” di Fred Uhlman, dove sono stati affrontati temi importanti come il peso delle differenze sociali,
l’insensatezza delle discriminazioni razziali, l’amicizia…
Pagina 10 SCRITTORI IN ERBA.2
IL BULLISMO
L’IMPORTANZA DELLO STARE BENE A SCUOLA, IN AMICIZIA E IN ARMONIA.
A SCUOLA INSIEME
A scuola, con gli amici impariamo,
scopriamo, collaboriamo,
ma soprattutto cresciamo!
Ma perché ci sia la vera felicità,
bisogna vivere in serenità.
È così bello essere amici,
scambiarsi sorrisi, sentirsi felici.
Mai nessuno bisogna isolare,
giudicare, deridere, picchiare…
perché questa violenza
porta con sé tristezza e sofferenza.
Un sorriso e una parola con il cuore
portano gioia e vero amore.
RIFLETTI ED EVENTUALMENTE…
REAGISCI!
Non cadere nella trappola dell’isolamento,
altrimenti il BULLO farai contento.
Di amici veri ti devi circondare
che una mano ti devono dare
e non dimenticare…
anche un adulto devi contattare!
+ (AMICI) – (BULLI) = RAGAZZI + FELICI
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MATERA…TRA IERI E OGGI
Il 24 Aprile scorso noi alunni delle classi quinte
A B e C dell’I. C. Polo 2 Galatone abbiamo effet-
tuato il viaggio di istruzione a Matera.
L’emozione, l’ansia per la partenza era tanta.
Finalmente è arrivata l’ora, il pullman è pronto,
noi alunni in fibrillazione, ma più agitati di noi
erano genitori e maestre. Queste ultime sempre
attente che tutto andasse bene.
Il percorso in pullman ci sembrava lunghissimo,
avevamo studiato tanto, ci sembrava quasi irrea-
le che l’ UNESCO nel 1993 avesse dichiarato i
SASSI di MATERA Patrimonio Mondiale dell’
Umanità e per il 2019 fosse stata designata Ca-
pitale Europea della Cultura.
Giunti a destinazione c’era la signora Bruna, la
nostra guida ad attenderci.
Mentre lei parlava tutto ci sembrava noto, le
conoscenze che avevamo erano reali ma non ave-
vamo messo in conto la stanchezza delle gambe
dovuta alla particolarità del territorio e al caldo
eccessivo.
La guida, tra i vari luoghi visitati, ci ha portati
in un posto bellissimo chiamato SASSO CAVEO-
SO, dal quale si vedeva la città dall’alto e il tor-
rente Gravina.
La differenza tra Matera di ieri e di oggi è e-
norme…ci chiediamo come facessero a vivere le
persone in quelle case così piccole, umide; addi-
rittura nella stessa “casa-grotta” vivevano con la
famiglia gli animali.
Verso sera siamo ritornati a casa stanchi ma
felici.
GRAZIE MAESTRE PER QUESTA ENNESIMA
EMOZIONE!
Il falco Grillaio, simbolo della Murgia Materana
Noi alunni della quinta quest’ anno abbiamo ef-
fettuato il viaggio di istruzione a Matera. Dopo
aver acquisito in classe conoscenze di storia e di
geografia abbiamo potuto vedere realmente il
rapace che vive in queste zone.
Conosciuto come falco Grillaio ha il nome scienti-
fico di Falco Naumanni e rientra tra le categorie
ritenute prioritarie alla tutela e conservazione.
Il falco delle nostre terre viene chiamato Grillaio
per le sue abitudini alimentari, il suo cibo prefe-
rito è rappresentato dai grilli e dalle cavallette.
Matera è una città ricchissima di rapaci, ed il
falco Naumanni pur essendo un animale minac-
ciato, in questa città ha trovato uno degli habitat
preferiti per continuare a vivere.
Classi V