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Filippo Quitadamo 1 Strumenti compensativi e misure dispensative - Compensare cosa? Dispensare da che? E' un percorso verso l'autonomia MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco” 71043 M A N F R E D O N I A F G Via Cavolecchia, 4 – CF: 92055050717 – CM: FGIC872002 Codice Univoco ufficio (CUU): UF6AFD - Codice iPA: istsc_fgic86700e Tel.: 0884585923 Fax: 0884516827 Sito Web: www.icsangiovannibosco.gov.it PEO: [email protected] PEC: [email protected]

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Filippo Quitadamo 1

Strumenti compensativi e misure dispensative - Compensare cosa? Dispensare da che?

E' un percorso verso l'autonomia

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco” 71043 M A N F R E D O N I A – F G

Via Cavolecchia, 4 – CF: 92055050717 – CM: FGIC872002 Codice Univoco ufficio (CUU): UF6AFD - Codice iPA: istsc_fgic86700e

Tel.: 0884585923 Fax: 0884516827 Sito Web: www.icsangiovannibosco.gov.it

PEO: [email protected] – PEC: [email protected]

Filippo Quitadamo 2

Gli strumenti compensativi

• Sintesi vocale

• Registratore

• Programmi di videoscrittura

• Calcolatrice

• Tabelle, formulari, mappe concettuali

• Audio-libri

• Sintesi vocale.

• Computer con correttore automatico

• Dizionario digitale

• Sintesi vocale, computer e dizionario digitale

• Un efficiente metodo di studio (il primo strumento compensativo per un alunno con

dislessia (Cornoldi, Tressoldi, Vio)

• ma, il maggiore strumento compensativo sta <<nella dimensione relazionale>>.

Filippo Quitadamo 3

Tali strumenti sollevano l’alunno o lo studente con DSA da una prestazione resa difficoltosa

dal disturbo, senza per altro facilitargli il compito dal punto di vista cognitivo (Decreto N.

5669 e Linee Guida).

Le misure dispensative

L’adozione delle misure dispensative è finalizzata ad evitare situazioni di affaticamento e di

disagio in compiti direttamente coinvolti dal disturbo, senza peraltro ridurre il livello degli

obiettivi di apprendimento previsti dai percorsi didattici individualizzati e personalizzati

(Decreto n° 5669 - art. 4, comma 5).

Le misure dispensative - Dispensa da:

• Lettura a voce alta

• Lettura autonoma di brani la cui lunghezza non sia compatibile con il suo livello di abilità

• Tutte quelle attività ove la lettura è la prestazione valutata

• Valutazione della correttezza della scrittura

• Tempi più lunghi per le verifiche scritte o quantità minore di esercizi

Le misure dispensative - Lingua inglese:

• Tempi aggiuntivi

• Adeguata riduzione del carico di lavoro

• In caso di disturbo grave e previa verifica delle condizioni previste dall’articolo 6, comma 5

del D.M. 12 luglio 2011, è possibile in corso d’anno dispensare l’alunno dalla valutazione nelle

prove scritte e, in sede di esame di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta, i

cui contenuti e le cui modalità sono stabiliti dalla Commissione d’esame sulla base della

documentazione fornita dai Consigli di Classe

Le misure dispensative - Lingue straniere:

• L’esonero riguarda l’insegnamento della lingua straniera nel suo complesso, mentre la

dispensa concerne unicamente le prestazioni in forma scritta.

Filippo Quitadamo 4

Valutazione - Articolo 5 – Misure educative e didattiche di supporto

Agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione

scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne

gli esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari (Legge 170/2010).

Tabella esaustiva delle misure dispensative e degli strumenti compensativi:

A MISURE DISPENSATIVE E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE

1. Dispensa dalla presentazione dei quattro caratteri di scrittura nelle prime fasi dell’apprendimento

(corsivo maiuscolo e minuscolo, stampato maiuscolo e minuscolo)

2. Dispensa dall’uso del corsivo

3. Dispensa dall’uso dello stampato minuscolo

4. Dispensa dalla scrittura sotto dettatura di testi e/o appunti

5. Dispensa dal ricopiare testi o espressioni matematiche dalla lavagna

6. Dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline, delle forme verbali, delle poesie (in quanto vi è

una notevole difficoltà nel ricordare nomi, termini tecnici e definizioni)

7. Dispensa dalla lettura ad alta voce in classe

8. Dispensa dai tempi standard (prevedendo, ove necessario, una riduzione delle consegne senza

modificare gli obiettivi)

9. Dispensa da un eccessivo carico di compiti con riadattamento e riduzione delle pagine da studiare,

senza modificare gli obiettivi

10. Dispensa dall’utilizzo di materiali di studio scritti a mano

11. Dispensa dalla sovrapposizione di compiti e interrogazioni delle varie materie evitando

possibilmente di richiedere prestazioni nelle ultime ore

12. Dispensa parziale dallo studio della lingua straniera in forma scritta, che verrà valutata in

percentuale minore rispetto all’orale non considerando errori ortografici e di spelling

13. Modifica opportuna delle “prove di ascolto” delle lingue straniere

14. Integrazione dei libri di testo con appunti su supporto registrato, digitalizzato o cartaceo stampato

(font “senza grazie”: Arial, Trebuchet, Verdana carattere 12-14 interlinea 1,5/2) ortografico, sintesi

vocale, mappe, schemi, formulari

Nella videoscrittura rispetto e utilizzo dei criteri di accessibilità: Font “senza grazie” (Arial, Trebuchet,

Verdana), carattere 14-16, interlinea 1,5/2, spaziatura espansa, testo non giustificato.

15. Elasticità nella richiesta di esecuzione dei compiti a casa, per i quali si cercherà di istituire un

produttivo rapporto scuola-tutor-famiglia

16. Accordo sulle modalità e i tempi delle verifiche scritte con possibilità di utilizzare diversi supporti

(pc, correttore ortografico, sintesi vocale)

17. Accordo sui tempi e sui modi delle interrogazioni su parti limitate e concordate del programma,

evitando di spostare le date fissate

18. Nelle verifiche, riduzione e adattamento del numero degli esercizi senza modificare gli obiettivi non

considerando errori ortografici

19. Privilegiare l’utilizzo verbale corretto delle forme grammaticali sulle acquisizioni teoriche delle

stesse

20. Nelle verifiche scritte, utilizzo di domande a risposta multipla e (con possibilità di completamento

e/o arricchimento con una discussione orale) riduzione al minimo delle domande a risposte aperte

21. Lettura delle consegne degli esercizi e/o fornitura, durante le verifiche, di prove su supporto

digitalizzato leggibili dalla sintesi vocale

22. Parziale sostituzione o completamento delle verifiche scritte con prove orali consentendo l’uso di

schemi riadattati e/o mappe durante l’interrogazione

23. Valorizzazione dei successi sugli insuccessi al fine di elevare l’autostima e le motivazioni di studio

24. Favorire situazioni di apprendimento cooperativo tra compagni (anche con diversi ruoli)

25. Controllo, da parte dei docenti, della gestione del diario (corretta trascrizione di compiti/avvisi)

Filippo Quitadamo 5

26. Valutazione dei procedimenti e non dei calcoli

27. Valutazione del contenuto e non degli errori ortografici.

B STRUMENTI COMPENSATIVI

1. Utilizzo di programmi di video-scrittura con correttore ortografico (possibilmente vocale) per

l’italiano e le lingue straniere, con tecnologie di sintesi vocale (in scrittura e lettura)

2. Utilizzo del computer fornito di stampante e scanner con OCR per digitalizzare i testi cartacei

3. Utilizzo della sintesi vocale in scrittura e lettura (se disponibile, anche per le lingue straniere)

4. Utilizzo di risorse audio (file audio digitali, audiolibri…).

5. Utilizzo del registratore digitale per uso autonomo

6. Utilizzo di libri e documenti digitali per lo studio o di testi digitalizzati con OCR

7. Utilizzo, nella misura necessaria, di calcolatrice con foglio di calcolo (possibilmente calcolatrice

vocale) o ausili per il calcolo (linee dei numeri cartacee e non)

8. Utilizzo di schemi e tabelle, elaborate dal docente e/o dall’alunno, di grammatica (es. tabelle delle

coniugazioni verbali…) come supporto durante compiti e verifiche

9. Utilizzo di tavole, elaborate dal docente e/o dall’alunno, di matematica (es. formulari…) e di

schemi e/o mappe delle varie discipline scientifiche come supporto durante compiti e verifiche

10. Utilizzo di mappe e schemi (elaborate dal docente e/o dallo studente per sintetizzare e strutturare le

informazioni) durante l’interrogazione, eventualmente anche su supporto digitalizzato (video

presentazione), per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l’espressione verbale

11. Utilizzo di diagrammi di flusso delle procedure didattiche

12. Utilizzo di altri linguaggi e tecniche (ad esempio il linguaggio iconico e i video…) come veicoli che

possono sostenere la comprensione dei testi e l’espressione

13. Utilizzo di dizionari digitali su computer (cd rom, risorse on line)

14. Utilizzo di software didattici e compensativi (free e/o commerciali) specificati nella tabella degli

obiettivi

15. Utilizzo di quaderni con righe speciali

16. Utilizzo di impugnatori facili per la corretta impugnatura delle penne

Valutazione alunni DSA

DPR n°122/2009, art. 10

La valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame

conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali

fini, nello svolgimento dell'attività didattica e nelle prove di esame, sono adottati, nell'ambito delle

risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici

compensativi e dispensativi ritenuti più idonei.

LEGGE 170/2010, art. 5: Misure educative e didattiche di supporto, comma 4: agli studenti

con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria,

adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato e di

ammissione all'università nonché gli esami universitari

DM 5669 /2011 (decreto attuativo legge 170/2010), articolo 6: Forme di verifica e di

valutazione:

c.2 - Le Istituzioni scolastiche adottano modalità valutative che consentono all’alunno o allo

studente con DSA di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante

Filippo Quitadamo 6

l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione

da valutare - relativamente ai tempi di effettuazione e alle modalità di strutturazione delle prove -

riservando particolare attenzione alla padronanza dei contenuti disciplinari, a prescindere dagli

aspetti legati all’abilità deficitaria.

c.3 - Le Commissioni degli esami di Stato, al termine del primo e del secondo ciclo di istruzione,

tengono in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, le modalità didattiche e le

forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici individualizzati e personalizzati.

N.B. si evince che la Commissione deve essere a conoscenza dei PdP degli alunni DSA: questo può

essere perciò allegato a verbale o può essere menzionato nella relazione del Coordinatore di

Classe.

c. 3 Sulla base del disturbo specifico, anche in sede di esami di Stato, [le Commissioni] possono

riservare ai candidati tempi più lunghi di quelli ordinari. Le medesime Commissioni assicurano,

altresì, l’utilizzazione di idonei strumenti compensativi e adottano criteri valutativi attenti

soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte, anche con riferimento alle

prove nazionali INVALSI previste per gli esami di Stato, sia in fase di colloquio.

c. 4. Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con

DSA l’apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il

discente meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l’espressione orale, nonché

ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune.

Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità

compatibili con le difficoltà connesse ai DSA.

N.B.: si rientra nella personalizzazione dei criteri di valutazione

N.B. - si evince che i criteri valutativi sia delle prove scritte che del colloquio pluridisciplinare

possono essere personalizzati; è buona prassi esplicitarli ed allegarli a verbale assieme a quelli

generali votati in Collegio Docenti.

c. 4. Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con

DSA l’apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il

discente meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l’espressione orale, nonché

ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune.

Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità

compatibili con le difficoltà connesse ai DSA.

Filippo Quitadamo 7

N.B.: si rientra nella personalizzazione dei criteri di valutazione

c. 4. Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con

DSA l’apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il

discente meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l’espressione orale, nonché

ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune.

Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità

compatibili con le difficoltà connesse ai DSA.

N.B.: si rientra nella personalizzazione dei criteri di valutazione

c. 4. Le Istituzioni scolastiche attuano ogni strategia didattica per consentire ad alunni e studenti con

DSA l’apprendimento delle lingue straniere. A tal fine valorizzano le modalità attraverso cui il

discente meglio può esprimere le sue competenze, privilegiando l’espressione orale, nonché

ricorrendo agli strumenti compensativi e alle misure dispensative più opportune.

Le prove scritte di lingua straniera sono progettate, presentate e valutate secondo modalità

compatibili con le difficoltà connesse ai DSA.

N.B.: si rientra nella personalizzazione dei criteri di valutazione

[…] è possibile prevedere un tempo aggiuntivo (fino al massimo di 30 minuti per ciascuna prova)

per lo svolgimento delle prove. In tal caso, la scuola dovrà adottare tutte le misure organizzative

idonee per garantire il regolare e ordinato svolgimento delle prove, senza alcuna modifica dei tempi

standard di somministrazione per gli altri allievi della classe. Per questa tipologia di allievi è

possibile utilizzare, se ritenuto opportuno, le prove in formato elettronico o in formato audio. Tali

prove devono essere state richiesta dalla scuola all’atto dell’iscrizione al SNV 2011‐12.

In presenza di queste difficoltà, debitamente diagnosticate da uno specialista, il CdC ha il compito

di definire il PDS (il piano didattico specifico o PDP, piano didattico personalizzato), nel quale

vengono individuate le necessari e misure dispensative, nonché gli strumenti compensativi

ritenuti indispensabili alla personalizzazione della didattica e al successo formativo degli alunni.

La scuola ha, quindi, il compito di:

• garantire il diritto all’istruzione e i necessari supporti agli alunni con DSA;

• favorire il loro successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento;

• ridurre i disagi formativi ed emozionali;

Filippo Quitadamo 8

• assicurare una formazione adeguata e lo sviluppo delle loro potenzialità (Costituzione

Italiana);

• adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità di questi alunni;

• sensibilizzare e preparare gli insegnanti ed i genitori nei confronti delle problematiche

legate alle DSA.

Al fine di garantire adeguate forme di verifica e di valutazione ed evitare che gli alunni con DSA

siano posti in condizioni di svantaggio rispetto agli altri alunni, i docenti del Consiglio di Classe

devono adottare le seguenti misure:

• separare la valutazione di competenze diverse coinvolte in uno stesso compito o in una

stessa verifica (ad es. separare la valutazione della competenza ortografica da quella della

competenza compositiva);

• usare una valutazione formativa per rinforzare l'autostima;

• evitare la puntualizzazione delle difficoltà e aiutare l’alunno a diventare consapevole in

positivo delle proprie capacità e dei propri miglioramenti;

• far capire che gli errori sono migliorabili.

Come da nota MIUR del 28 maggio 2009, in sede di scrutinio finale <<appare doveroso che i

Consigli di Classe valutino con particolare attenzione le situazioni concernenti gli allievi con DSA,

verificando che in corso d'anno siano state applicate le indicazioni inserite nelle note emanate da

questo Ministero (nota 5.10.2004 prot. 4099/A/4, nota 5.01.05 prot. 26/A, nota 1.03.2005 prot.

1787, C.M. 10.05.2007, prot. 4674) e siano stati predisposti percorsi personalizzati con le

indicazioni di compenso e dispensa, e considerando in ogni caso se le carenze presenti in questi

allievi siano o meno da imputarsi al disturbo di apprendimento>>. Per quanto riguarda l’Esame di

stato, non è possibile dispensare gli alunni con disturbi specifici di apprendimento dalle prove

scritte, in particolare da quelle di lingua straniera. Le oggettive difficoltà degli studenti dovranno

essere pertanto compensate mediante l'assegnazione di tempi più distesi per l'espletamento delle

prove, l'utilizzo di apparecchiature, strumenti informatici e ogni opportuno strumento

compensativo, nonché attraverso valutazioni più attente ai contenuti che alla forma.

L’intervento della scuola deve mirare a realizzare le condizioni per consentire all’alunno con DSA

di raggiungere gli obiettivi di apprendimento nel modo e al livello in cui le sue personali

potenzialità cognitive glielo consentono.

L’intervento della scuola: la ricerca del miglioramento della padronanza delle abilità strumentali va

condotta nei limiti di ciò che è modificabile attraverso l’insegnamento e l’apprendimento.

Filippo Quitadamo 9

Ciò che non è modificabile, va compensato con l’adozione di strumenti e misure di tipo

compensativo e dispensativo. L’intervento deve “mettere a fuoco” le potenzialità, non le difficoltà:

potenziare, abilitare, compensare, dispensare, arricchire ...................

In sintesi...

Cosa fare con un ragazzo con D.S.A.

• Incoraggiare il ragazzo e lodarlo

• Condurre ogni sforzo per costruire la fiducia in sé

• Trovare qualcosa in cui riesce bene

• Assegnare meno compiti: ad es. fargli usare testi ridotti non per contenuto ma per quantità di

pagine

• Valutare il contenuto del lavoro scritto, non l'ortografia

• Valutare le risposte orali

• Fornire più tempo per copiare alla lavagna

• Lasciare lavorare il ragazzo con il testo aperto

• Fargli capire che comprendete le sue difficoltà senza compatirlo

• Se non ha una diagnosi, e si ha un sospetto, mettersi in osservazione assieme ai colleghi. Se le

difficoltà continueranno a presentarsi, chiedere un incontro con i genitori ed eventualmente con

la ASL

• Fargli usare, dove necessario, gli strumenti compensativi (tabelle, mappe concettuali,

calcolatrice, registratore, personal computer con correttore ortografico)

• Ridurre lo studio delle lingue straniere in forma scritta.

Cosa non fare con un ragazzo con D.S.A.

• Evitare di farlo leggere ad alta voce (se vuole leggere non impedirglielo)

• Non correggere "tutti" gli errori nei testi scritti

• Non dare liste di parole da imparare a memoria

• Evitare di fargli ricopiare il lavoro svolto

• Non paragonarlo agli altri

• Evitare di definirlo lento, pigro, svogliato o stupido.

Filippo Quitadamo 10

Appendice Legislativa

Artt. 3 e 34 della Cost.

Legge 118/1971

Legge 517/77 sulla programmazione educativa Decreto n°87 del 1994

Legge quadro 104 del 1992

D.P.R. 24/02/94 - Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di

alunni portatori di handicap Legge 59/97

Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità

Legge Bassanini sull'autonomia scolastica D.P.R. 275/99 art. 4 - Autonomia didattica C.M 235 del 20.10.2000

O.M. n° 90/2001 - Norme per lo svolgimento degli scrutini ed esami nelle scuole statali e non statali

d'istruzione elementare, media e secondaria superiore.

ICF OMS, 2001

Prot. n. MOT3/3627/M350 DEL 16.09.2004

Circolare MIUR Prot. n° 4099/a/4/ del 05.10.2004, Iniziative relative alla Dislessia

Prot.n°26/A4 del 05.012005 - iniziative relative alla dislessia

Prot. n° 1787 del 01.03.2005 - Esami di Stato 2004-2005 - Alunni affetti da dislessia

Nota 27 Luglio 2005, Prot. n° 4798/A4a - Attività di programmazione dell'integrazione scolastica degli alunni

disabili da parte delle istituzioni scolastiche - Anno scolastico 2005-2006

Legge 296/2006, art 1/605/b, garantisce il rispetto delle effettive esigenze degli alunni con disabilità

C.M. n. 28 del 5 marzo 2007, prot. N. 2613 – Indicazioni e criteri per lo svolgimento degli esami nelle scuole

statali e paritarie per l’anno scolastico 2006/2007 pag.5, art. 4.

C.M. prot. 4600 – 10 maggio 2007 – sulla circolare 28-3-07

C.M. prot. 4674 – 10 maggio 2007 – disturbi di apprendimento, indicazioni operative

LR Basilicata n° 20/2007 sui DSA

Nota USR Emilia Romagna 13925/2007 sui DSA

Nota USR Emilia Romagna 1425/2009 sui DSA

DPR 122/2009 <<Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni>>

Nota MIUR prot. 4274/2009 <<Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità>>

C.M. MIUR 50 e 51 del 2009

DM 40/2009

LR Liguria 6/2009

LR Veneto 16/20010

LR Puglia 4/2010

Legge 170/2010 <<nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico>>

Filippo Quitadamo 11

DM 5669/2011 e Linee Guida per i DSA.

Bibliografia e Indirizzi Utili

Riviste e articoli

Difficoltà di apprendimento. Sostegno e insegnamento individualizzato. Trento: Centro Studi Erickson

Difficoltà in matematica. Trento: Centro Studi Erickson

Dislessia. Giornale italiano di ricerca clinica e applicativa. Trento: Centro Studi Erickson

Handicap Grave. Ritardo mentale e pluriminorazione sensoriale. Trento: Centro Studi Erickson

Logopedia e comunicazione. Trento: Centro Studi Erickson

Psicologia clinica dello sviluppo. Bologna: Il Mulino

Sistemi intelligenti. Bologna: Il Mulino

Orientamenti Pedagogici. Rivista internazionale di scienze dell'educazione. Trento: Centro Studi Erickson

Libri

• Meloni M., Sponza N., Klilekaval P., Valente M.C., Bellante R. In: Associazione Italiana Dislessia (a cura di). La

Dislessia raccontata agli insegnanti. Firenze: Libri Liberi; 2002

• Meloni M, Galvan N., Sponza N., Sola D. In: Associazione Italiana Dislessia (a cura di). Dislessia: Strumenti

Compensativi. Firenze: Libri Liberi; 2004.

• Biancardi A. Quando un bambino non sa leggere. Milano: Rizzoli; 1999

• Cornoldi C. Le difficoltà di apprendimento a scuola. Bologna: Il Mulino; 1996

• Friso G., Molin A., Poli S. Difficoltà di lettura nella scuola media. Trento: Centro Studi Erickson ;1998

• Serra L. Psicopedagogia della diversità. Roma: Anicia; 2004

• Stella G. (a cura di) La dislessia: aspetti cognitivi e psicologici: diagnosi precoce e riabilitazione, Franco Angeli;

2003

• Stella G. Dislessia. Bologna: Il Mulino; 2004

• Stella G. In classe con un allievo con disordini dell'apprendimento. Milano: Fabbri Editori; 2001 (farne richiesta

direttamente all'AID)

• Stella G. Storie di dislessia. Bambini di oggi e di ieri raccontano la loro battaglia quotidiana. Firenze: Libri Liberi;

2002 (farne richiesta direttamente all'AID).

Testi per ragazzi

AAVV “Il mago delle formiche giganti” Firenze, Libri Liberi, n.e.

Corbella Paciotti R. Minimi, serie per apprendisti lettori. Milano: De Agostini Ragazzi; 1996

Crosera S., Bressan M.A. Giochiamo con i racconti. Treviso: AIPA, 1992

Crosera S., Lucchetta S. Giochiamo con le parole. Brescia: La scuola, 1987

Crosera S., Lucchetta S., Lovadina F., Parole crociate. Dagli 8 anni in poi Treviso: AIPA; 1991

Crosera S., Lucchetta S., Lovadina F., Parole crociate. Per 5-8 anni. Treviso: AIPA; 1991

Crosera S., Lucchetta S., Pastorello T.. Giochiamo con le frasi. Treviso: AIPA; 1991

Filippo Quitadamo 12

Software

Ferraboschi L , Meini N , Produzione del testo scritto 1 - dal riconoscimento di parole alla costruzione di frasi. Trento:

Centro Studi Erickson

Lengwenus B , Hilbert J. Scacco matto - Sviluppare la logica e la capacità di problem solving. Trento: Centro Studi

Erickson

Colombo Bozzolo C , Costa A, Alberti C. Nel mondo della matematica - Vol.1. — Situazioni problematiche per alunni

dai 6 agli 8 anni. Trento: Centro Studi Erickson

Scataglini C. Esercitarsi in...geografia.Trento: Centro Studi Erickson

Carlo II e Carlo Mobile. Bologna: cooperativa Anastasis

Fine Reader 8 Pro. ABBYY, http://www.abbyy.com/

L&HPower Translator Pro 7.0.

Sitografia

www.dislessia.it o www.aiditalia.org

www.dislessia.org

www.dislessia.org/forum

www.doe.mass.edu/lawregs

www.erickson.it

www.libroparlato.org

www.anastasis.it

www.carlomobile.it