È una grande alessandria

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QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO – Direttore Massimo Taggiasco Anno VII n. 12 10 lug. 2015 Pizzeria-Ristorante ALESSANDRIA Corso Crimea 67 Tel. 0131 445005 Pizzeria-Ristorante ALESSANDRIA Corso Crimea 67 Tel. 0131 445005 abbigliamento bambini e ragazzi da 0 a 16 anni via San Lorenzo 52 ALESSANDRIA tel. 0131 252383 LA LEGGENDA DELL’ORSO www.museogrigio.it www.museogrigio.it È una grande Alessandria! MASSIMO TAGGIASCO N on possono esserci dubbi: questa è una grande Alessandria, in campo e fuori. Il Presi- dente Di Masi ha mantenu- to fede alle promesse, co- struendo una formazione funzionale ad un nuovo progetto tattico: una squa- dra propositiva, che scenda sempre in campo per im- porre gioco, per segnare, per fare paura agli avversa- ri. I nuovi arrivi, tutti fun- zionali a questo progetto, sono forti, nel fior fiore del- la carriera, motivati, guidati da un Mister con le idee chiare, anche lui alla ricer- ca, diremmo, della vera consacrazione, di un risul- tato che arricchisca il suo palmares. Il nostro orgoglio, però, è anche la società. Qualcuno ha già definito Di Masi l’uomo della provvi- denza e, per l’Alessandria Calcio, è proprio così: non dimentichiamolo. È arrivato quando la situazione sem- brava disperata, ha rico- struito sulle macerie, par- tendo praticamente da ze- ro, un edificio solido, desti- nato a durare. La Lega Pro è a dir poco disastrata, tra scandali e fallimenti, tanto è vero che a Macalli, al ver- tice, è succeduto un magi- strato con il compito di fare pulizia e di traghettare la Lega verso nuovi e più lim- pidi orizzonti. Quante so- cietà falliranno, quante spa- riranno, quante verranno penalizzate, quante hanno i conti in ordine, non solo in Lega Pro, ma anche in serie B? La situazione è ancora molto fluida, tanto è vero che non si sa ancora nulla della composizione dei gi- roni e, in attesa dei provve- dimenti della giustizia spor- tiva, l’inizio della nuova sta- gione potrebbe subire uno slittamento. Una cosa è cer- ta: l’Alessandria in tutto questo caos non c’entra. Una società, finalmente, limpida, solida, con i conti in regola, neppure lambita da qualsivoglia scandalo. Oggi, sono fattori che con- tano quasi più della compo- sizione della rosa. E allora, guardiamo con ottimismo al futuro. Certo, il finale della passata stagio- ne ci ha portato l’ennesima delusione, ma è stata solo una ‘crisi di crescita’. Nulla è scontato nel calcio, ed è il suo aspetto più bello, ma con questi giocatori, con questa dirigenza possiamo solo e soltanto puntare in alto! Forza ragazzi, forza Presidente, siamo e saremo tutti con voi. Andiamo a scrivere altre pagine di una grande storia. Hurrà Grigi! ALL’INTERNO La 70ª edizione da oggi a domenica ad Alessandria e Castellazzo Bormida Alle pagine 7-8-9-10 Speciale Centauri hurra.grigi INTERNET www.hurragrigi.it ALL INTERNO DEL SITO Il Pallone Verde GianmariaZanier Videointerviste Castellazzo, la D è realtà Un trionfo davvero storico Servizio a pagina 11

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È una grande Alessandria

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Page 1: È una grande Alessandria

QUINDICINALE DI CALCIO... E NON SOLO – Direttore Massimo Taggiasco Anno VII n. 12•10 lug. 2015

Pizzeria-Ristorante

ALESSANDRIACorso Crimea 67Tel. 0131 445005

Pizzeria-Ristorante

ALESSANDRIACorso Crimea 67Tel. 0131 445005

abbigliamento bambini e ragazzi

da 0 a 16 annivia San Lorenzo 52

ALESSANDRIAtel. 0131 252383

LA LEGGENDA DELL’ORSO www.museogrigio.it

www.museogrigio.it

È una grande Alessandria!MASSIMO TAGGIASCO

Non possono essercidubbi: questa è unagrande Alessandria,

in campo e fuori. Il Presi-dente Di Masi ha mantenu-to fede alle promesse, co-struendo una formazionefunzionale ad un nuovoprogetto tattico: una squa-dra propositiva, che scendasempre in campo per im-porre gioco, per segnare,per fare paura agli avversa-ri. I nuovi arrivi, tutti fun-zionali a questo progetto,sono forti, nel fior fiore del-la carriera, motivati, guidatida un Mister con le ideechiare, anche lui alla ricer-ca, diremmo, della veraconsacrazione, di un risul-tato che arricchisca il suopalmares. Il nostro orgoglio,però, è anche la società.Qualcuno ha già definito DiMasi l’uomo della provvi-denza e, per l’Alessandria

Calcio, è proprio così: nondimentichiamolo. È arrivatoquando la situazione sem-brava disperata, ha rico-struito sulle macerie, par-tendo praticamente da ze-ro, un edificio solido, desti-nato a durare. La Lega Pro èa dir poco disastrata, tra

scandali e fallimenti, tantoè vero che a Macalli, al ver-tice, è succeduto un magi-strato con il compito di farepulizia e di traghettare laLega verso nuovi e più lim-pidi orizzonti. Quante so-cietà falliranno, quante spa-riranno, quante verranno

penalizzate, quante hanno iconti in ordine, non solo inLega Pro, ma anche in serieB? La situazione è ancoramolto fluida, tanto è veroche non si sa ancora nulladella composizione dei gi-roni e, in attesa dei provve-dimenti della giustizia spor-

tiva, l’inizio della nuova sta-gione potrebbe subire unoslittamento. Una cosa è cer-ta: l’Alessandria in tuttoquesto caos non c’entra.Una società, finalmente,limpida, solida, con i contiin regola, neppure lambitada qualsivoglia scandalo.Oggi, sono fattori che con-tano quasi più della compo-sizione della rosa.

E allora, guardiamo conottimismo al futuro. Certo,il finale della passata stagio-ne ci ha portato l’ennesimadelusione, ma è stata solouna ‘crisi di crescita’. Nulla èscontato nel calcio, ed è ilsuo aspetto più bello, macon questi giocatori, conquesta dirigenza possiamosolo e soltanto puntare inalto! Forza ragazzi, forzaPresidente, siamo e saremotutti con voi. Andiamo ascrivere altre pagine di unagrande storia.

Hurrà Grigi!

ALL’INTERNO

La 70ª edizione da oggi adomenica ad Alessandriae Castellazzo Bormida

Alle pagine 7-8-9-10

SpecialeCentauri

hurra.grigiINTERNET www.hurragrigi.it ALL’INTERNO DEL SITO Il Pallone Verde GianmariaZanier Videointerviste

Castellazzo,la D è realtàUn trionfo davvero storico

Servizio a pagina 11

Page 2: È una grande Alessandria

HURRÀ GRIGI2 anno VII n. 12

Giovedì 25 giugno 2015 saràricordato come un giornostorico: è andato in pensio-

ne un sistema durato sessant’an-ni, la comproprietà. Tra tutte lenumerose operazioni, la più cla-morosa fu quella di Paolo Rossi.La madre di tutte le buste: il Vi-cenza del 1978 offre 2 miliardi e612 milioni di lire per la metà. LaJuve 875 milioni.

Ma il primo caso fu quello diGianni Rivera. Nel 1959 il Milancompra la metà del non ancora‘Abatino’ dall’Alessandria e lo ri-scatta l’anno successivo.

Franco Pedroni, detto ‘Pedro’,dai compagni del Milan diventaallenatore all’Alessandria. Giocaancora e da una mano a LucianoRobotti. Sul campo, durante lasettimana, ci sta pure lui e si tienesempre con sè Gianni Rivera. Il‘vecio’ stopper del Milan, lombar-do del Varesotto, crede ciecamen-te nel ragazzino. «Quello, – dice -,arriverà come un fulmine alla pri-ma squadra. Se non mandiamo incampo questi talenti, possiamochiudere baracca e burattini. Iotento». E il 1 aprile del 1958, Ro-botti e Pedroni chiamano in di-sparte Gianni Rivera e gli dicono:«Senti, domani l’Alessandria giocauna partita amichevole contro glisvedesi dell’Aik. Ti sentiresti di gio-care? Guarda, noi ti proviamo, sevai bene hai conquistato un postoal sole». Rivera non ha ancoraquindici anni. Li compie in ago-sto. Ma, a 15 anni, è già uomo enel calcio, a quel livello, è già un‘mostro’. Ad Alessandria sono con-vinti che per la partita verrannoparecchi ‘osservatori’ di grandisquadre. È il miglior modo perlanciarlo, tanto più che avversarisono degli svedesi, gente che gio-ca il calcio e che lascia giocare. Èla migliore occasione. Rivera pen-sa che sia un ‘pesce d’aprile’ e nonci crede. Per cui dice di sì, ma eva-sivamente. La notte dorme comeun ghiro, anziché star sveglio perl’emozione. L’indomani si presen-ta al Moccagatta e Robotti e Pe-droni gli dicono: «Forza, spogliati,che aspetti? Giocherai mezz’ala si-nistra». Rivera gioca ma non in-canta. L’emozione? Forse. Ma hasoltanto quindici anni.

Per vedere questa partita sonvenuti in parecchi; Rivera, però, fadelle cose egregie: tocca la pallacome la tocca Schiaffino. È un ‘fil-trador’, un direttore d’orchestra. Silegge il giorno dopo sui giornali:«Rivera? Ha del talento, lo si vede.Ma quelli che gli stavano attornonon erano professori d’orchestra,ma soltanto musicanti». Rivera,insomma, ebbe i suoi bravi elogisotto una strana forma. Lui, one-stamente, riconosce di non avergiocato molto bene. Comunquel’Alessandria vinse 5-1 in quel-l’amichevole e Rivera segnò ancheun gol, il primo gol ufficiale dellasua carriera. Era il 2 aprile 1958.Come premio Pedroni gli regalò ilpallone della partita che Rivera,ancora oggi, tiene come un ‘gran-de cimelio’ , tra le cose del calciopiù care. Intanto Rivera cresce:calcisticamente e in lunghezza.Non nel fisico. C’era sempre chistorceva il naso quando lo vedevagiocare: «Mamma mia, come è sec-co. Non ha fisico. Se quello cresce,magari si appesantisce. Meglioaspettare». E Rivera aspetta e gio-ca nei Federati dell’Alessandria.

Un giorno, con la squadra dei Fe-derati va a Torino al Torneo Barca-nova, una specie di Viareggio delgiorno d’oggi. E chi ti incontra?Roberto Rosato, il suo ‘gemello’.Perché Roberto è nato nello stessogiorno, mese e anno di Gianni. IlTorino vince il Barcanova proprioin finale con l’Alessandria e Riveragioca una partita stupenda. Fran-co Pedroni decide: «È giunto ilmomento». Ma intanto Rivera di-verte. Succedeva che Rivera gioca-va magari una partita il sabato,una la domenica e, magari, untempo la domenica pomeriggio. Enon sono rare le volte che Riveragiocava il primo tempo e poi, conla squadra in vantaggio, se ne an-dava negli spogliatoi. Ma non fa-ceva nemmeno in tempo a spo-gliarsi. Correvano da lui e gli dice-vano: «Gianni, torna in campo.L’avversario ha pareggiato. Se tornitu si vince. Fai un gol e poi tornisotto la doccia». E Rivera, ubbi-diente, tornava in campo per daresoddisfazioni (e gol) alla sua squa-dra. Poi, c’è qualcuno che va a vi-sionarlo.

Un giorno arriva trafelato il se-gretario dell’Alessandria: «Ci sonoil commendator Moratti e il dottorAlberto Valentini dell’Inter. Son ve-nuti per vedere la partita, per ve-dere Rivera». Quelli dei Grigi cor-rono ‘Alli due Buoi rossi’ dove ilpresidente dell’Inter e il segretariogenerale aspettavano. Fanno do-mande. Chiedono: «Ma com’è que-sto Rivera, è veramente così bravo?Ci hanno detto che il fisico...». Ven-gono decantate le doti del ragazzoprodigio: «Vengano a vederlo e poidecidano. È un fenomeno. Sapeteche disse Silvio Piola un giornoquando vide giocar Rivera? Disse:ma io a quindici anni non giocavocome lui. Quello è veramente unfenomeno». Moratti e Valentinivanno allo stadio. Vedono giocareRivera. Poi si incontrano nuova-

mente con i dirigenti. «Sentite –dice il commendator Moratti – ilragazzo è bravo. Però con quel fisi-co, chi si fida?». E lasciano Ales-sandria con la promessa di ritor-nare o, perlomeno, di far seguirecontinuamente il ragazzo.

Franco Pedroni si arrabbia. «Co-sa rifiutato? – dice – Intanto unacosa: si sappia che Rivera è desti-nato al Milan. E proprio al Milanlo voglio portare a provare. Ho giàparlato con Gipo Viani. Lo porto aMilano».

E così arriva anche il provino alMilan. È il 20 maggio 1959. Gianninon ha ancora 16 anni. La dome-nica 17 maggio, c’era stata unapartita ad Alessandria. I Federatigiocarono contro il Torino: Riveraaveva incontrato per la secondavolta Roberto Rosato. Finì 3-3. IlTorino era in vantaggio di tre retee finì in parità. Sapete chi realizzòi tre gol alessandrini? Gianni Rive-ra. Era il momento ideale per por-tare Rivera a Milano per il provinocon il Milan. Gianni era caricato adovere. Franco Pedroni telefonòalla sede del Milan e parlò conViani: «Signor Viani – disse – Rive-ra è pronto: se volete provarlo ve-niamo mercoledì. Guardi che ce lohanno chiesto altre squadre. Nonfatevi scappare l’occasione. Io lovoglio nel Milan’. Viani rispose:«Lo porti mercoledì a Linate. Ci sa-rò anche io».

Il mercoledì mattina, 20 maggio1959, Franco Pedroni carica sullamacchina Gianni Rivera e lo portaa Milano. Vanno a mangiare da unamico di Pedroni: un ristorantefuori mano. Riso all’inglese e filet-tino, frutta cotta. Niente riposino.Alle 15 Rivera è a Linate con Fran-co Pedroni. Il campo è duro, spe-lacchiato. Gianni è arrivato a Mi-lano con un paio di scarpe da cal-cio consumate, quelle che hannoormai calciato palloni per una sta-gione. Tomaia quasi consumata,

tacchetti alla fine. E il terreno èsecco. Per fortuna piove a dirot-to:arriva un bel temporale e il ter-reno si allenta. Nel Milan ci sonoSchiaffino e Liedholm. Il primogioca venti minuti poi va ai bordidel campo, Liddas gioca mediano.Rivera lo schierano mezz’ala. GipoViani, per non bagnarsi, resta inmacchina ed osserva la prova del-la squadra e quella di Rivera inspecial mondo, insieme a Pedronie Montanari.

Alla fine del provino, Viani si re-ca negli spogliatoi e stringe la ma-no a Rivera. Poi chiede anche lumia Schiaffino il quale, in queste co-se, se ne lavava sempre le mani.Rivera, aveva giocato stupenda-mente: certi tocchi avevano deli-ziato Nils Liedholm, il quale preseda parte Schiaffino. Ma lasciamola parola allo stesso Liedholm, chetante volte aveva raccontato que-sto episodio: «Dunque il ragazzinomi aveva impressionato. SentiiViani, nello spogliatoio, che parla-va con qualcuno, non ricordo chi,ma continuava a dire che ‘ne erarimasto impressionato a metà’. Di-ceva, insomma, che aveva piedibuoni ma quel fisico... Viani chieseil mio parere. Mi disse cosa ne pen-savo, non prima di avermi accen-nato ancora al fisico. Risposi: sì, èvero, ma sa giocare al calcio». Via-ni non disse niente. Fu così checon l’insistenza di Liedholm, ildottor Mino Spadacini diede ordi-ne a Gipo Viani di contattarel’Alessandria per la stipulazionedel contratto.

L’Inter aveva perso l’autobus, ilMilan aveva acquistato un cam-pione. L’allora presidente del-l’Alessandria Amedeo Ruggiero,interpellato, venne a Milano, con-vocato dal Milan il 18 luglio del1959. Si incontrò con il presidentedel Milan Andrea Rizzoli nella se-de di via Andegari e venne stipu-lato il seguente accordo:

«Tra l’A.C. Milan e l’U.S. Ales-sandria si conviene quanto segue:

L’Alessandria U.S. cede all’A.C.Milan la comproprietà nella mi-sura del 50% del proprio giocato-re Gianni Rivera.

Tale comproprietà viene valu-tata, di comune accordo, in Lire5.000.000.

Il giocatore Rivera resta comun-que in forza all’Alessandria per lastagione calcistica 1959-‘60, conla intesa che alla fine della pre-detta stagione le due Società tro-veranno, di comune accordo, l’in-tesa per la cessione definitiva delgiocatore ad una delle stessa op-pure ad una terza. È inteso che, aparità di condizioni, l’A.C. Milanha il diritto di prelazione.

Il presente accordo è subordina-to all’esito della visita medica».

Sottoscritto a Milano il 18 lu-glio 1959. Il documento, che reca-va la firma del presidente del Mi-lan Andrea Rizzoli e del Presiden-te dell’Alessandria Amedeo Rug-giero, veniva ratificato dalla Leganazionale calcio l’8 agosto 1959 eveniva firmato dall’allora segreta-rio Agostino Molinari. Contrattofirmato, depositato con soddisfa-zione di entrambe le parti. Di Ri-vera che restava ancora un annoad Alessandria ed aveva tutto iltempo, in quel lasso, per cercarcasa e trasferirsi con la famiglianella grande metropoli milanese,di Pedroni che si vedeva il gioca-tore ancora sotto la sua protezio-ne e che era riuscito a farlo cedereal Milan, di Liedholm che avevavinto la sua battaglia, del Milanche aveva soffiato sotto il naso al-l’Inter un giocatore. Gianni Rivera,insomma, diventava del Milan. Ri-cordiamo ancore le date: il 20maggio 1959 Rivera prova per ilMilan; 18 luglio 1959 si firma ilcontratto. Il 2 giugno dello stessoanno, Gianni Rivera aveva debut-tato in Serie A.

Addio alle buste. Il primo casofu tra Grigi e Milan per Rivera1 «È stato pagato più oro di quanto pesa». Un curioso commento dell’epoca. 2 Franco Pedroni e Gianni Rivera in allenamento al Moccagatta. 3 Rivera sempre seguitocon occhio attento dal preparatore atletico Clemente Romanò. 4 Schiaffino e Rivera quel lontano giorno a Linate. 5 Gipo Viani e Rivera.

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a cura di Mario Bocchio Immagini tratte da www.museogrigio.it

Page 3: È una grande Alessandria

HURRÀ GRIGI 310 lug. 2015

Silvio, ci siamo lasciati conun pieno di rimpianti eadesso siamo già proiettati

verso la prossima stagione.«Beh, a far data dalla nostra ul-

tima conversazione, sono successeun bel po’ di cose: il cambio di alle-natore (ampiamente prevedibile),la presentazione del ritiro a Bardo-necchia e una campagna acquistipiuttosto roboante.»

Parliamo subito dell’allenato-re...

«Si è trattato di una scelta che miha lasciato qualche perplessità,non tanto per Scienza che ha unimportante passato da calciatore eche, come allenatore, sembra avereuna valore aggiunto rispetto aD’Angelo, quanto per lo stravolgi-mento del modulo di gioco chequesto avvicendamento in panchi-na comporta. Sono d’accordo an-ch’io sul fatto che D’Angelo andas-se avvicendato, ma scegliere untecnico che ha un credo calcisticodiverso vuol dire azzerare il lavorodell’anno scorso e ricostruire il te-laio della squadra, il che significaammettere non solo che il vecchiomister ha commesso degli errorima che, forse, aveva sbagliato an-che la società a puntare su unacerta filosofia di gioco.»

Avresti preferito un allenatoreda 3-5-2?

«Sarebbe stato certamente piùcoerente con il lavoro della scorsastagione: Scienza, infatti, non do-vrà solo prendere confidenza conun ambiente per lui nuovo, ma an-

che imporre un modulo di gioco acui i vecchi uomini non erano abi-tuati, per cui dovrà fare una sortadi doppia fatica.»

Parliamo degli acquisti.«Sui nuovi arrivati posso fare

una doppia valutazione, positivaoppure interlocutoria.»

Partiamo con quella positiva...«I nuovi arrivi sono quasi tutti

giocatori blasonati, nel fiore deglianni e della forma fisica e con unaquotazione di mercato elevata: èun po’ come dire che, dovendo en-trare in una concessionaria di au-tomobili, si sono scelti i modellimigliori o quasi.»

E allora, scusa tanto, cosa c’èche non ti convince?

«Proprio quello che ti ho appenadetto, ma rivoltato al contrario.»

Non ti seguo...«Bocalon e Fishnaller sono, ri-

spettivamente, una prima ed unaseconda punta, entrambi reducida un’ottima stagione (Fishnaller,addirittura, è stato il capocanno-niere del girone), ma, se diamoun’occhiata alla loro carriera, sco-priamo che non hanno mai segna-to molti gol e che l’annata miglioreè stata proprio l’ultima. Per Boni-perti vale grosso modo, la stessaconsiderazione, mentre Loviso, cheha alle spalle un po’ di Serie A emolta B, dovrà dimostrare di averela forza e gli stimoli per tenere inmano le chiavi del gioco.»

Forse comincio a capirti, staidicendo che l’Alessandria ha spe-so il massimo, ma non è detto chela qualità sia all’altezza del prez-zo?

«Questo non lo posso affatto di-re, anzi ,essendo innanzitutto untifoso dei colori Grigi, mi auguroche l’Orso possa disputare ungrandissimo campionato. Mi limi-to, però, a considerare che il mo-dus operandi di Magalini non ècambiato.»

E in cosa consisterebbe questomodus operandi?

«Nel portare a casa alcuni tra ipezzi più costosi del mercato.»

Una sorta di politica grandi fir-me?

«Qualcosa del genere: è il secon-do anno che l’Alessandria fa unacampagna acquisti da Oscar e cheDi Masi sostiene un impegno fi-nanziario certamente importante.L’anno scorso il campo ha dimo-strato che si è seminato più diquanto non si sia raccolto, que-st’anno vorrei che accadesse il con-trario. Vorrei che l’Alessandria ef-fettuasse anche operazioni di mer-cato che possano consentirle dispendere 10 e di ricevere 30, maga-ri investendo su taluni giovanottidi buone speranze oppure recupe-rando giocatori di grande poten-ziale, magari reduci da una stagio-ne non esaltante (quindi meno co-stosi). È chiaro che, se compri uo-mini che sono al top, spendi iltop.»

Mi pare comunque di capireche Di Masi continui a dare tuttose stesso per questa società.

«Di Masi è stato l’uomo dellaprovvidenza per l’Alessandria e vatenuto stretto.»

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Organo dell’Associazione Culturale Orso GrigioCorso Roma 85 - 15121 Alessandria - Tel./Fax 0131 510490

Registrazione al Tribunale di Alessandria n. 627 del 28/09/[email protected] - [email protected]

Stampa: CSQ Centro Stampa QuotidianiVia dell’Industria, 52 - 25030 Erbusco (BS) - Tel. 030 7725511

Nuovo HURRÀ GRIGI

E dal 18 luglio al 1° agosto ritiro a Bardonecchia

L’INTERVISTA a Sivio Bolloli (Radio Voce Spazio)

Scelte dell’anno scorso rinnegateScienza dovrà ricostruire da zero

Una Festa per tutta la città

Giovedì 16 luglio

dalle ore 21

tutti in piazza Marconi

per la presentazione

ufficiale

della squadra

Page 4: È una grande Alessandria

HURRÀ GRIGI4 anno VII n. 12

lavorare tanto, un tecnico scrupo-loso e preparato».

E dei tuoi nuovi compagni chiricordi?

«Molti per averli affrontati e poiTerigi e Boccalon, con me qualcheanno fa a Carpi».

Forse è troppo presto per fareragionamenti e valutazioni sullaprossima stagione, però il cam-pionato appena concluso diceche questo è un girone di livello.Ti senti pronto?

«Certo; per me Alessandria è unmomento importante della carrie-ra. Forse una svolta. La società hainvestito su di me e io cercherò dirispondere adeguatamente. Ciaspetta una stagione certamenteimpegnativa, con avversarie di li-vello, ma qui vedo competenza edottimismo. E questo mi sembraproprio un gran bel modo per par-tire...». Di Masi ha poi messo a se-gno il colpo Manuel Fischnaller,giunto in riva al Tanaro dal Südti-rol, dopo aver archiviato anche

l’importante esperienza a ReggioCalabria. Per l’attaccante classe1991, contratto di 4 anni, fino al30 giugno 2019. «Ci sono molte ra-gioni per essere felici di essere di-ventato un giocatore dell’Alessan-dria: l’ambizione della società,l’entusiasmo contagioso del suopresidente, i progetti e le prospet-tive illustrati dal direttore sporti-vo... e poi del Moccagatta e deisuoi tifosi ho un ricordo legati agliesordi della mia carriera, quando,diciassettenne, giocai contro iGrigi ed ebbi la percezio-ne di una piazza dove sifa calcio vero, con pas-sione e calore. Una scelta,la mia, che arriva da lon-tano, presa da tempo,senza esitazioni. Occorre-va definire tutti i dettagli,ma non ho mai avutodubbi, senza dimenticareche un contratto di quat-tro anni è una grande di-mostrazione di fiducia nei

Al momento di andare instampa, il calciomercatodell’Alessandria, dopo aver

scelto Giuseppe Scienza come al-lenatore in sostituzione di LucaD’Angelo (accasatosi alla FidelisAndria), fa registrare l’ingresso dicinque giocatori di assoluto livel-lo. A titolo definitivo è stato acqui-stato dall’Inter, Riccardo Bocalon.Per l’attaccante, classe 1989, con-tratto di tre anni. L’ultima espe-rienza in laguna a Venezia, 40 pre-senze e 23 gol. Ha le idee chiare:«Arrivo in una piazza calda, ambi-ziosa e competente, con una tifose-ria che sa fare la differenza e di-ventare sempre un’arma in più.Per questo vengo ad Alessandriadi corsa, sapendo che ci sarà da la-vorare, tutti i giorni, con umiltà.Mi affascina il progetto, la vogliadi fare qualcosa di importante,confermando il percorso di crescitae miglioramento di questi anni.anche se nessuno ci regalerà nien-te. Ma questo si sa...». Ad Alessan-dria troverà facce conosciute:«Dal mister che ho avuto a Viareg-gio a Sosa, da Terigi a Boniperti, epoi ancora Branca e tanti ragazzi,incontrati qua e là, gente tosta, cheha lo spirito giusto. Ma ci vuolequesta mentalità per arrivare lon-tano, sempre sul pezzo e senza maimollare la presa. Io ci sono!».

Vestirà la gloriosa maglia grigiaanche Filippo Boniperti, nipoted’arte, visto che suo nonno èGiampiero. L’esterno d’attacco,classe 1991, sarà legato all’OrsoGrigio sino al 30 giugno 2017.Scuola Juve, nel 2013, dopo unosplendido campionato a Carpi edopo una parentesi con l’Empoli,venne acquistato dal Parma, chelo ha ceduto in prestito al Croto-ne, agli sloveni del Gorica e alMantova. «La sintonia è scattatasubito. L’entusiasmo del presidente

è stato a dir poco contagioso, le sueparole stimolanti, tanto da farmisentire da subito orgoglioso di es-sere Grigio... e sono qui». Queste leprime parole di Boniperti, giàperfettamente a suo agio nella suanuova dimensione. «Il progettodella società è serio e affascinante.Impossibile non farsi coinvolgere -aggiunge Filippo -. La piazza èprestigiosa; Qui si respirano storiae tradizione, ma come per ogni si-tuazione a tutto questo prestigiobisogna dare poi una prospettiva,coi risultati e le vittorie. Ed è quel-lo che voglio fare con l’impegno e illavoro, umilmente mettendomi adisposizione».

Che giocatore sei, Filippo? De-scriviti...

«Sono un esterno d’attacco, masu come dovrò essere impiegato,ovviamente, sarà il mister a deci-dere...».

A proposito di Mister, conosciScienza?

«Sì, so che un allenatore che fa

Filippo Boniperti, SimoneBranca, Manuel Fischnaller,Riccardo Bocalon, MassimoLoviso: nomi importanti, aiquali sembra proprio che DiMasi e Magalini ne voglianoaggiungere altri, altrettantoimportanti. Quella che stanascendo sembra voler di-ventare una grande Alessan-dria. Davanti alle telecameredi SportItalia il direttore ge-nerale grigio ha sorrisoquando il conduttore, dopoaver fatto l’elenco della spe-sa portata a termine sinora,gli ha chiesto: «Ma lo sapeteche non siete stati promossie non dovrete fare la Serie B,

siete solo in C...». Ha sorrisoperché ha la consapevolezzadi aver lavorato bene; ha sor-riso, forse, anche perché sache quello che si costruiscesulla carta non sempre trovanecessariamente confermain campo. Non bastano igrandi nomi per fare le gran-di squadre: sono i grandi‘gruppi’ a vincere e i grandigruppi si costruiscono attor-no a chi sa far girare la pallama anche chi sa... non far gi-rare le palle! Servono grandigiocatori ma anche grandi

uomini: dall’ultima stagionesono arrivate conferme im-portanti al riguardo! Proba-bilmente, allora, in quel sor-riso di Magalini c’era anchequesto: la consapevolezza diaver saputo individuare ilmeglio sotto ogni punto di vi-sta. Tra grandi deluse dellapassata stagione, retrocesseeccellenti, neopromosse am-biziose, nuove dirigenze conprogrammi di crescita, saràun torneo combattuto e diffi-cilissimo. Il segnale che ar-riva dalle rive del Tanaro è

che l’Alessandria saràsicuramente tra le prota-goniste, come la vede il pre-sidente Di Masi, che non haancora digerito la grande de-lusione della passata stagio-ne. Ha sofferto da tifoso veroquelle ultime dieci partite:quel primo posto scivolatovia e trasformatosi in un in-credibile addio anche aiplay-off, soprattutto perchésono stati lasciati nelle manidi quel Como che poi ha sa-puto trasformarli nell’orodella Serie B. Siamo curiosi

di sentirecosa ci dirà nella

presentazione ufficialedi Piazza Marconi: dal pal-co di Piazza del Duomo pro-mise un anno di studio, ma-gari impreziosito dai play-off,poi falliti come sappiamo.Quest’anno non può più na-scondersi e ci aspettiamo ladichiarazione di guerra:«Puntiamo alla B diretta,perché noi siamo i Grigi e ilnostro posto è quello. Lo in-seguiamo da troppo tempo!»

PUNTO GRIGIO di Giovanni Mediliano

C’è chi vuole imporre a tut-ta la comunità alessan-

drina l’utilizzo delle cave dighiaia dismesse, come discari-che.

Qualsiasi sostanza conside-rata ‘inerte’, aggiunta su un ter-reno, ne altera inevitabilmentela funzione chimica. Se, poi,questo terreno è un gigantescobuco che ha messo in contattola superficie con la falda acqui-fera… è da evitare assoluta-mente. L’acqua è il nostro beneprimario, questo dovrebberopensare gli amministratori chesi dimostrano così disinvolti daimmaginare una discarica den-tro ad un lago sorgivo. Lo sma-rino è la sostanza di prelievodelle trivellazioni per il TerzoValico e che dovrebbe finire nel-le cave. Sorvolando sulle milleperplessità su un’opera costo-sissima come la nuova lineaferroviaria che prevede qualchedecina di minuti di anticipo ri-spetto ad una linea ferroviariagià esistente e sotto-utilizzata.Lo smarino non è pietra e ter-ra… ma è oltre a questo, un mixdi sostanze chimiche aggiunte,acqua mista a schiumogeni an-tipolvere e lubrificanti usati nel-le trivellazioni. Certo, a sentire icosiddetti responsabili, con un

trattamento le sostanze ag-giunte vengono levate primadello stoccaggio nella cava, ma,a prescindere pure da questeperplessità, mi chiedo anchequanto venga a costare tuttoquesto per giustificare una nuo-va linea ferroviaria resa già ob-soleta dai treni a levitazionemagnetica che sono il futuro.Chi può garantirci al 100% inItalia la correttezza e la sicu-rezza di tutto questo che appa-

re l’ennesima grande specula-zione a danno del contribuente?

Io e, immagino, tanti altrialessandrini non ci fidiamo delleesili garanzie che ci vengonofornite dagli amministratori ri-guardo alla tutela del territorio.

Soprattutto in un periodo incui la Guardia di Finanza stascoprendo nella nostra provin-cia un vero e proprio racket dicave usate come sversatoi disostanze chimiche.

Non mi fido a lasciar stoccaretonnellate di sostanze estraneea contatto con la nostra prezio-sa acqua pura. Perché di acquainquinata invece ne abbiamo giàtanta. E siamo rimasti a guarda-re decenni di abusi e assicura-zioni che tutto questo fosse sot-to controllo. Per quale motivo,adesso, dovremmo diventare fi-duciosi e improvvisamente sicu-ri che non ci stiano prendendo ingiro? Chi si prende la responsa-bilità di garantire personalmen-te che nulla andrà storto nel-l’utilizzo delle cave locali comediscariche?

Chi è pronto a rispondere per-sonalmente firmando un impe-gno scritto verso la cittadinanzaassicurandoci che non ci saràalcun tipo di conseguenza nega-tiva?

Prima di portare altri proble-mi ad Alessandria, occupiamocidelle emergenze attuali, comela bonifica a Spinetta e dell’areaFabbricazioni Nucleari di BoscoMarengo e del monitoraggio ditutti gli altri siti a pericolo am-bientale.

Alessandria, dal punto di vi-sta inquinamento, sta già pa-gando un prezzo pesante. Pun-tiamo invece su altre attivitàutili al territorio e non rischiose.

IL COMUNE INFORMA CON TRASPARENZA di Giovanni Barosini

Dott. Giovanni BarosiniPresidente della Commissimone ANCI

‘Politiche Istituzionali e Riforme’

Cell. 338 4692651LA DISPONIBILITÀ

COME VALORE, COSTANTE

Non lasciamo usare la cave come discariche!

DETTO FUORI DAI DENTI di Mario Bocchio

Ta-tata-ta: i Grigi, una mitraglia

Ma adesso andiamo in B!

I cinquebotti del dsMagalini.In senso orario:Boniperti, Loviso,Branca, Bocalone Fischnaller

Page 5: È una grande Alessandria

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SELEZIONATE

miei confronti». Cosìpochi momenti do-po la firma del con-

tratto.Di te si dice che

sei attaccante mo-derno, duttile, adat-

to a più schemi, matu come ti descri-

vi?

«Saranno gli altri a definirmi esoprattutto il mister a scegliere. Ioposso adattarmi a diverse soluzio-ni; l’ho fatto e sono pronto a farlo».

Hai già parlato con il tuo nuovoallenatore?

«Non ancora ma posso rivelareun episodio particolarmente sim-patico. Lo scorso campionato, pri-ma della gara col Feralpi, è venutoa salutarmi per conoscermi e que-

sto l’ho trovato un gesto davveroeducato e signorile».

Nei Grigi, ritroverai un tuocompagno della Primavera dellaJuventus...

«Sì, Boniperti, ragazzo splendi-do, simpatico; sono felice sia connoi, anche perché è molto bravo!»

I tifosi ti aspettano e tu comevuoi salutarli?

«Sono strafelice di essere diven-tato grigio. Abbiamo di fronteun’annata in cui lavorare sodoper arrivare lontano. Ci sono tut-te le premesse per fare bene. socie-tà, giocatori, pubblico. Insieme ci

toglieremo tante soddisfazioni».Sempre dal Südtirol

proviene Simone Bran-ca. Per il centrocampi-sta classe 1992, un con-tratto di tre anni.

Per il momento, l’ulti-ma firma pesante è quella

di Massimo Loviso. Il regi-sta classe 1984, ha sotto-scritto un contratto sinoal 30 giugno 2017. ScuolaBologna, può contaresulla militanza in club

importanti quali Livorno,Lecce, Ascoli, Cremonese e

soprattutto Torino. Il 5 luglio2013 il Parma ufficializzò il suoacquisto in compartecipazionedal Crotone, poi il giocatore vennegirato in prestito alla Cremonese.Nella scorsa stagione ha indossatola maglia rossoblu del Gubbio: 37presenze e 12 reti. Era da giorniche ‘radiomercato’ dava per con-clusa la trattativa, e per i tifosi gri-gi il positivo finale è stato un’ulte-riore lieta novella. «La vicenda delParma mi ha fatto pensare molto:a dove il calcio può andare e a co-me sia possibile che si sia ridottocosì e questo rafforza e rende ancorpiù logica la mia scelta di venire inAlessandria». Con Loviso è stato

inevitabile parlare della fine dellastorica società emiliana, ma poi ildiscorso si è allargato: «Senza se-rietà, basi e programmazione nonvai da nessuna parte; nel calcio dioggi questo deve il punto di par-tenza. Poi, aggiungo, se trovi lemotivazioni e le giuste garanziecome calciatore, puoi arrivare an-che a qualche piccola rinuncia sevedi che la società che ti ha cercatoha le idee chiare ed è forte nellestrategie e nella progettualità. Allafine, tutto questo fa la differenza, econ l’Alessandria è stato così».

Come si sono incrociati il tuocammino e quello dei Grigi?

«Sono stato cercato subito dopola fine del campionato, perchél’idea era quella di ripartire imme-diatamente e costruire qualcosa didiverso. È stato bello ragionare dipersona con il presidente e il diret-tore sportivo e percepire questo fee-ling che cresceva nei propositi enella voglia di arrivare a traguardiimportanti. Sono molto soddisfat-to di questa scelta. Ho potuto ap-prezzare uno spirito e un’idea dilavoro che mi è piaciuta subito, eche ci porterà lontano. Conosco al-cuni compagni per averli incon-trati in questi anni, gente di cate-goria, abituata a darci dentro macon tanta qualità».

Un campionato e un girone an-cora tutto da decifrare,

«In questo momento, sì; ma gliingredienti per vincere sono co-munque sempre gli stessi: umiltà,cattiveria, gruppo solido, fatti diuomini veri che abbiamo in testavoglia di vincere e un mister comeil nostro che sa far giocare le squa-dre con una calcio di qualità».

E tu al centro del campo…«È il mio ruolo; farmi dare palla

e smistare il gioco, dando i tempi,guardando sempre avanti, in cam-po e fuori».

HURRÀ GRIGI 510 lug. 2015

Siamo a inizio luglio e il caldo inizia acompromettere il respiro, le notti e inervi. La soluzione arriva per l’enne-sima volta dall’Alessandria Calcio: cipensa Di Masi con acquisti da mille euna notte. Giovani freschi e veloci,proprio quello che serve a romperela monotona afa che avvolge la pro-vincia. Alessandria è calda e accal-data e solo per questa volta possia-mo permetterci di indicare con ‘doc-cia fredda’, qualcosa di estrema-mente positivo. Positività. Ecco quel-lo che stiamo facendo: un bagno dirinfrescante positività. Mettiamocicomodi a bordo piscina o in riva almare e godiamoci l’analisi dei prota-gonisti della prossima stagione, per-ché se c’è una parte più esaltantedelle altre, è proprio il pre ritiro, do-ve tutto è allietato da un sottile velodi eccitazione da astinenza. Il primodella lista è Riccardo Bocalon: unmetro e ottantadue di fisico e deter-minazione che si è sposato subitodopo l’ufficialità del suo arrivo in gri-gio e a cui facciamo le nostre con-gratulazioni. Matrimonio a parte, hadimostrato di avere una grandecompetenza e una grande serietà,oltre ai tanti gol soprattutto negli ul-timi anni: segno di una maturità ac-quisita con il tempo e l’esperienzaopportuni. Subito dopo c’è FilippoBoniperti: sorvolando l’ipotesi che ilsuo cognome possa già essere unagaranzia, il centrocampista ha 23anni e vanta presenze in squadre

d’alto livello: oltre alla Juventus, cisono Ascoli, Carpi, Parma, Crotone eMantova... Abbassa l’età media e al-za le qualità tecniche, potevamochiedere di meglio? E ora si passadal Südtirol, al quale abbiamo strap-pato due pezzi da novanta (e al qua-le non mi dispiacerebbe strappareanche la lieve brezza che allieta i lo-ro pomeriggi estivi). Uno dei due gio-iellini è Simone Branca, 22 anni cre-sciuto e maturato in Alto Adige, mastimolato e soddisfatto dopo averscelto una piazza calda (capite checerte allusioni umoristiche sono pro-prio inevitabili), coinvolgete e pro-mettente come questa. Ho il piaceredi annunciare l’ultimo ma non ultimoManuel Fischnaller, il cui cognomericorda quegli strani e incomprensi-bili ammassi di consonanti che sileggono sulle impervie alture tirole-si, ma il suo gioco è fin troppo limpi-do e illuminante: promuovo a pienouna spennellata di mentalità tede-sca, che vuol dire precisione, con-centrazione ed efficiente dinamismo,tutto quanto perfetto e per di piùmesso sotto contratto per quattroanni. Ed è ufficiale snche l’arrivo diLoviso che, dopo tutti questi scattan-ti fanciòt, porta un po’ più di espe-rienza e saggezza. Questa è la nuovaAlessandria, questa è l’estate dellaseconda rinascita e la sera del 16 lu-glio tutti vestiti di grigio in piazzaMarconi: fingers crossed e duma eadòss!

PARLA L’ORSOdi Beatrice Bruno

Cinque colpi rinfrescantisul calciomercato

Page 6: È una grande Alessandria

HURRÀ GRIGI6 anno VII n. 12

Fa sempre par-ticolarmentepiacere farequattro chiac-chiere con qual-che tifoso grigio

doc, soprattutto se è il caso di Enricocon cui, oltre alla passione per i gri-gi, ho condiviso tante ore di nuoto.Sintomatico, a questo proposito, l’in-cipit della nostra conversazione, av-venuta in una di queste calde giorna-te di inizio estate, nella centralissi-ma via San Lorenzo.«Allora, hai smesso con il nuoto?Non ti sei più fatto vedere...» Ma no, sai, ogni tanto è giusto tirareun po’ il fiato e praticare anche altrisport: ma adesso, con l’estate, mi ri-farò... Allora, Enrico, parliamo un po’della nuova squadra dei grigi che staprendendo forma...«Diciamo che ci sono molte aspetta-tive per quest’anno e che la squadrache sta nascendo mi sembra buona:si, sono molto fiducioso!» C’è ancora amarezza per l’annoscorso o sei tra quelli che pensanoche, comunque, la squadra non fos-se partita per vincere il Campionatoe che quindi, ultime gare a parte, siastata una stagione positiva?«Beh, alla fine ci sono rimasto un po’male, come tutti, del resto... Per co-me si era messa, potevamo vincerloquesto Campionato, essendoci tro-vati per ben due volte primi: certo, sela gara contro l’Albinoleffe non aves-simo preso gol all’ultimo minuto...Me la ricordo ancora bene quell’azio-ne: dalla Curva ero perfettamente inlinea. Una rimessa laterale sbaglia-

ta, una punizione che non c’era, in-somma due o tre eventi negativi di fi-la che hanno preceduto il gol. Uscen-do dallo stadio, quel giorno ho dettoai miei miei amici: ‘Oggi abbiamoperso il Campionato’. E poi sono con-vinto che ai play-off vinca chi ne ha dipiù e noi, probabilmente, avevamogià dato tutto. Comunque, la stagio-ne appena conclusa l’ho vissuta mol-to intensamente, anche per il fatto diavere visto tutte le gare in trasfertagrazie a Sportube...»Anche perché, tranne che in qualchecaso - la gara disputata a Bassano inparticolare -, spesso i Grigi hannogiocato meglio in trasferta che in ca-sa (ridiamo entrambi, ndr.). Dettoquesto, ora sei contento di Scienza?«Sì, molto. Me lo ricordo bene ancheda giocatore e mi ha fatto un’ottimaimpressione, nel corso della presen-tazione fatta insieme a Di Masi cheho visto su Youtube. Il nuovo Mistermi è sembrato molto convinto e moti-vato. Ti ripeto, sono molto fiduciosoper il prossimo campionato...»Benissimo Enrico, ti ringrazio per labella chiacchierata. L’unica cosa èche non mi hai ancora detto è daquanto segui i Grigi?(Sorride, n.d.r.) «Eh, da tantissimianni... Pensa che mi ricordo ancoraquando Manueli era giovanissimo egiocava sulla fascia: era un’ala purae saltava sempre l’uomo. Fortissimo.Gli anni ‘70 sono stati i più belli in as-soluto, con la vetta rappresentatadalla promozione del 73/74; ma i Gri-gi li ho sempre seguiti, nel bene e nelmale. E quest’anno sono sicuro chesaremo ancora protagonisti!»

QUATTRO CHIACCHIERE CON... di Gianmaria ZanierPer un’edizione estiva ricca

di stimolanti novità, il pro-tagonista di facce da curva

è Stefano Mo.Da quando vieni al Mocca-

gatta? Ricordi la tua primavolta allo stadio?

«Andai allo stadio per laprima volta con mio papà,penso durante la stagionedel 1985-1986, non hograndi ricordi di quellapartita, è tutto un po’ sfoca-to e offuscato... Sono peròcerto di aver ripreso a guar-dare l’Alessandria da solo,qualche anno dopo, se non sba-glio nel ‘89.»

Cosa significa per te essere tifo-so?

«Essere tifosi è una questione diappartenenza, di legame, di fratel-lanza, di unione e di passione al difuori del risultato. Essere tifosi si-gnifica anche provare un’emozionefortissima quando ci si trova tuttiassieme a vivere esperienze, belle obrutte che siano, a viverle con lamaglia grigia addosso; a viverlecome una grande e inseparabilefamiglia.»

Quali sono state la tua partitapiù bella e la tua partita più tri-ste?

«La più triste penso proprio pos-sa essere stata quella contro la Sa-lernitana, quindi semifinale di ri-torno dei play off 2010-2011... ungrande colpo al cuore. Una dellepiù belle è stata invece la ‘recente’Alessandria-Salernitana, validaper l’esordio in Coppa Italia del-l’anno scorso: dopo quella presta-zione credevo davvero che quellasquadra avrebbe potuto stravince-re il campionato.»

La trasferta della vita?«La mia prima trasferta, nel ’90-

’91 a Viareggio... Fu la prima per-ché i miei genitori non mi permet-

tevano di muovermi da solo, so-prattutto in anni in cui gli ultras‘facevano paura’ alla società, per-ché rumorosi e violenti. Una cosadi cui vado orgoglioso, sebbene siasolo a livello morale, è il fatto diessere entrato in quella sorta discala araldica degli ultras in cuiuno, più invecchia sui gradoni piùsi può avvicinare al retro dellaporta dove ci sono da sempre ‘i ca-pi’ e sentirsi, pian piano, semprepiù un irriducibile.»

Qual è il tuo coro ultras preferi-to?

«‘Ricordo quando ero fanciullo,sognavo una maglia e un color eadesso che sono cresciuto riprovola stessa emozion...’. È uno dei pri-mi cori che ho imparato e nono-stante io li apprezzi davverotutti,questo mi trasmette sempreun’emozione intensa: mi si proiet-ta davanti la mia immagine dabambino che crescerà a fianco diquesti colori, sognandoli semprepiù vincenti, non smettendo mai.»

Ora passiamo al presente e par-liamo di calciomercato: quali so-

no le tue impressioni sui movi-menti che stanno compiendoPres e DS?

«Stanno formando un organi-co davvero ben bilanciato, non

aspettavo altro che vederegiovani freschi veloci e pro-mettenti e che dire, un par-ticolare merito va alla con-clusione della trattativa Fi-schnaller, che date le sueevidenti qualità potrà esseredeterminante. Mi piace an-

che l’idea Loviso, ottima so-luzione per il centrocampo.»Cosa pensi invece dei rinno-

vi di contratto?«Non mi lamento, nel senso che

appoggio la professionalità di chidecide, essendo sicuramente piùpreparato di me... Sappiamo tuttiche Nordi dovrà dimostrare di averavuto troppi alti e bassi, consoli-dando la sua bravura e riconqui-standosi fiducia. Ho letto che èaperta la caccia a un altro portiereabbastanza maturo da poter essereschierato da titolare: l’iniziativami piace, potrebbe spronare Nordia dare tutto il meglio di sè per esse-re ogni domenica tra gli undici incampo.»

Fai un invito e un augurio aituoi fratelli grigi per un’estate se-rena e per un inizio campionatospumeggiante.

«Spero innanzitutto che la cittàregali a Di Masi almeno mille ab-bonati, dopo una campagna ac-quisto del genere è il minimo. Insecondo luogo, invito tutti i tifosi aseguire i ragazzo a Bardonecchia,per scaldarli e per sostenerli giànelle prime partite non ufficiali.Mi auguro che i tifosi delusi dal-l’anno passato abbiano incassatoil colpo e siano pronti a ripartirecon noi, come ogni volta, contentie orgogliosi. Può succedere qual-siasi cosa, io però voglio la B.»

Stefano M

O

...Enrico Borsarelli

FACCE DA CURVA di Beatrice Bruno

«Adesso voglio mille abbonati»

Page 7: È una grande Alessandria

HURRÀ GRIGI 710 lug. 2015

Pro Loco

TempoComune

Ore 19,30APERTURA STAND GASTRONOMICOCON MENÙ A BASE DI PRODOTTI TIPICI LOCALI

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STONE BOYS BAND

SABATO 11 LUGLIO DOMENICA 12 LUGLIOOre 19,30APERTURA STAND GASTRONOMICOCON MENÙ A BASE DI PRODOTTI TIPICI LOCALI

Serata di intrattenimento con

MUSICA DAL VIVO

SABATO 11 LUGLIODOMENICA 12 LUGLIO2015

COMUNE DI CASTELLAZZO BORMIDA

CON BIRREARTIGIANALI

LA SAGRA DELLA SAGRA DEL

IN OCCASIONE DEL 70° RADUNO INTERNAZIONALE ‘MADONNINA DEI CENTAURI’LA PRO LOCO PROPONE PRESSO IL CENTRO COMUNALE POLIFUNZIONALE 1° MAGGIO

ORE 22,00

VENERDÌ 10 LUGLIOTFT - TRIBUTO A TIZIANO FERRO

DALLEORE 19,30BIRRA,SALAMINI ERAVIOLI AVOLONTA’

WALTER POGGIO

Sarà anche un titolo sconta-to, ma anche inevitabile perun’occasione come questa,

una tappa unica per una rassegnamotociclistica che è una tradizio-ne consolidata che si ripete nel se-condo week end di luglio da ben70 anni, è l’unica manifestazionenel settore che può vantare questosingolare primato in Italia ed inEuropa ed ecco quindi che il titolodiviene molto appropriato, perchéquesto Motoraduno Internaziona-le Madonnina dei Centauri i suoi70 anni non li dimostra proprio,considerando il successo di parte-cipanti e di gradimento che ottie-ne ogni anno, considerando an-che e soprattutto l’impegno conti-nuo da parte degli organizzatoriper consolidare la leadership otte-nuta in tutti questi anni per que-sta kermesse su due ruote, cer-cando inoltre di rinnovarsi e ditrovare sempre nuovi stimoli perfarla crescere e migliorare.

L’edizione numero 70 dell’anno2015 è stata presentata lunedì 29giugno dagli organizzatori conuna apposita conferenza stampapresso il Circolo Ricreativo ‘La Ca-setta’ di Alessandria, coordinatada Mario Marchioni , addettostampa del Moto Club Madonni-na dei Centauri Alessandria, allapresenza di Mario Alberto Traver-so, Presidente d’onore; di RitaRossa e Gianfranco Ferraris, ri-spettivamente sindaco di Alessan-dria e Castellazzo Bormida; di Ma-nuela Ulandi in rappresentanzadella Fondazione Cassa di Rispar-mio di Alessandria; di Sergio Gu-glielmero, presidente Alexala eConfesercenti provinciale Ales-sandria, di Mauro Bressan, A.D. diAmag SpA., del presidente inter-nazionale M.C.M.C.I. Luigi Bus-

setti, dei rappresentanti del MotoClub Madonnina dei CentauriAlessandria e del Moto Club Ca-stellazzo.

Il 70° Motoraduno ‘della Ma-donnina’ si svolgerà da venerdì 10a domenica 12 e sarà in grado diconvogliare migliaia di motocicli-sti (ed anche solo appassionati deimotori a due ruote), al santuariodi Castellazzo Bormida e ad Ales-sandria, dove la location rimaneancora la Caserma Valfrè, con isuoi grandi spazi liberamentefruibili all’interno e dove gli iscrit-ti al Motoraduno avranno a pro-pria disposizione oltre ad un am-pio parcheggio, anche un attrez-zato servizio ristorante con circa400 posti a sedere, un bar, birreriae paninoteca, un punto di distri-buzione di farinata e pizza (in trepostazioni diverse) e numerosiespositori del settore, ma ancheinterpreti in diverse lingue stra-niere, assistenza meccanica diemergenza ed alcune staffette delMoto Club a disposizione per rag-giungere le varie destinazioni,

mentre venerdì e sabato sera sonoin programma serate con musicalive.

Per l’intero svolgimento dellamanifestazione l’ingresso pedo-nale rimane sempre disponibile etotalmente gratuito l’ingresso pe-donale, nell’orario di aperturadella Caserma Valfrè (con entratadal portone principale in piazzaValfrè) e questo permetterà achiunque di ammirare tutti i mez-zi in esposizione ed anche di assi-stere agli spettacoli acrobatici.

Accoglienza delegazioni

Come si è già verificato lo scor-so anno, anche per questa edizio-ne a tradizionale cerimonia delsabato pomeriggio, con la corteseaccoglienza delle delegazioni ita-liane ed estere, avrà luogo in duelocation diverse: ad Alessandrianel cortile del Palazzo Comunale,con un breve ricevimento da partedel sindaco del capoluogo ales-sandrino), mentre dopo poco me-no di mezzora a Castellazzo Bor-

mida si svolgerà sul piazzale delSantuario, per il quinto anno con-secutivo e con un riscontro favo-revole soprattutto da parte dei de-legati stranieri, dove si avrà anchel’assegnazione delle ‘Damigelled’onore’ ai primi centauri di ogninazione rappresentata in questa70a edizione. Alle ore 21 il moto-raduno entra nel vivo della suaparte religiosa, che rimane impor-tante e rappresentativa, con laFunzione in suffragio dei cadutidella strada, che verrà officiata al-l’interno del Santuario da S.E.Mons. Guido Gallese, Vescovo diAlessandria e dei Centauri.

Domenica mattina il clou

Dopo il giro d’onore del corteomotorizzato per le vie del paese,alle ore 10 presso il Santuario del-la Madonnina di Castellazzo Bor-mida, dopo l’ingresso dei PrimiCentauri sulle loro moto (come datradizione, a motore acceso), avràluogo la celebrazione della S.Messa officiata dal Vescovo Mons.

Gallese, che al termine darà la be-nedizione a tutti i motociclistipresenti sul piazzale. A seguire,verso le ore 11 partirà da Castel-lazzo Bormida la colonna moto-rizzata, preceduta da Autorità eComitato d’Onore, che dopo averattraversato i sobborghi di Canta-lupo e Cabanette e le vie di Ales-sandria, culminerà in Piazza Gari-baldi per la parata conclusiva, da-vanti al palco delle Autorità.

Moto & Autorità

Finalmente la moto da qualcheanno ha istituito un ruolo strettoed importante anche con le varieAutorità, che sono in qualche mo-do collegate al Motoraduno ‘dellaMadonnina’, iniziando dal Presi-dente d’onore Mario Alberto Tra-verso, che è Consigliere Federale ePresidente Commissione Turisticadella F.I.M. Federazione Motoci-clistica Italiana, che per la suagrande passione e quasi sempre‘in veste istituzionale’, partecipa amolti raduni con la sua moto, perproseguire poi con il presidentedel Moto Club Madonnina diAlessandria Fulvio Bianco, chepercorre migliaia di chilometriogni anno in giro nei vari raduniin Italia e all’estero, come il ‘colle-ga-presidente’ del Moto Club Ca-stellazzo Marco Nani, per termi-nare con il sindaco di CastellazzoBormida Gianfranco Ferraris.

Gli sponsor

Anche per questa edizione ilMotoraduno ha ottenuto il contri-buto da parte della FondazioneCassa di Risparmio di Alessandriaed ha ottenuto un concreto aiutoda parte del Gruppo Amag Ales-sandria (main sponsor su ogni ini-ziativa promozionale).

MOTORADUNO MADONNINA DEI CENTAURI È l’evento del settore più longevo in Italia

Settant’anni, ma non li dimostra

Da oggi a domenicaad Alessandria

e Castellazzo Bormida

Page 8: È una grande Alessandria

HURRÀ GRIGI8 anno VII n. 12

Venerdì 10 luglio

✓✓ 12.00 Apertura area raduno eiscrizioni ufficiali FMI. Per isoli iscritti al raduno, è possi-bile prenotare la partecipazio-ne alla gita lunga del sabato.

✓✓ 15.00 Partenza per giro turi-stico eno-gastronomico-cul-turale gratuito, riservato agliiscritti. Ingresso ai siti con-sentito con pass indossato.

✓✓ 15.30 Visita guidata alla Cit-tadella di Alessandria.

✓✓ 19.00 Chiusura iscrizioni uffi-ciali FMI, l’ingresso all’areadel raduno rimane aperto airadunisti.

✓✓ 21.00 Musica live all’internodell’area raduno con il gruppo‘Rondoband’.

Sabato 11 luglio

✓✓ 08.00 Apertura area raduno.✓✓ 09.00 Apertura iscrizioni uffi-

ciali FMI. Per i soli iscritti alraduno, è possibile prenotarela partecipazione alla gita lun-ga del sabato.

✓✓ 09.45 Concentrazione e con-trollo partecipanti al giro turi-stico.

✓✓ 10.15 Partenza per giro turi-stico enogastronomico - cul-turale di circa 120 Km con so-sta pranzo. Presentarsi con ilpass e la prenotazione effet-tuata .

✓✓ 12.30 Chiusura iscrizioni uffi-ciali FMI.

✓✓ 14.00 Apertura iscrizioni uffi-ciali FMI.

✓✓ 15.00 Partenza per giro turi-stico enogastronomico-cultu-rale gratuito, riservato ai soliiscritti. L’ingresso ai siti è con-sentito con pass indossato.

✓✓ 17.45 Nel Palazzo Comunaledi Alessandria accoglienza

delle delegazioni italiane estraniere da parte del Comu-ne di Alessandria.

✓✓ 19.00 Sul piazzale del San-tuario di Castellazzo Bormida,accoglienza da parte del Co-mune di Castellazzo B.da edassegnazione Damigelled’onore ai Primi Centauri. Altermine sarà disponibile unbuffet di prodotti enogastro-nomici tipici del territorio.

✓✓ 21.00 All’interno del Santua-rio di Castellazzo B.da rito re-ligioso in suffragio dei cadutidella strada, officiata da S.E.Mons. Guido Gallese, Vescovodei Centauri. Al termine dellafunzione, accensione da partedel Presidente d’onore dellafiaccola votiva, che rimarràperennemente accesa fino adomenica sera. Durante ilrientro in Alessandria, a scor-tare il Vescovo, ci saranno lemoto del GoldWing Club Ita-lia, che faranno la ‘Sfilata del-le Luci’ anche per le vie dellacittà.

✓✓ 21.30 Musica live all’internodell’area raduno: apertura conil gruppo ‘Rondoband’, a segui-re concerto del gruppo ‘Animein plexiglass’ (tributo a Luga-bue).

✓✓ 22.30 Chiusura iscrizioni uffi-ciali FMI, l’ingresso all’areadel raduno rimane comunqueaperto ai radunisti.

Domenica 12 luglio

✓✓ 07.30 Apertura area raduno.✓✓ 08.00 Apertura iscrizioni uffi-

ciali FMI.✓✓ 09.00 Formazione del corteo

ufficiale e partenza della co-lonna motorizzata dal PalazzoVescovile in Alessandria per ilSantuario di Castellazzo B.da.

✓✓ 10.00 Celebrazione della S.Messa nel Santuario, con in-gresso in moto a motore ac-ceso dei Primi Centauri, bene-dizione del Vescovo dei Cen-tauri Mons. Gallese ai motoci-clisti presenti al raduno.

✓✓ 11.00 Sfilata con partenza daCastellazzo Bormida precedu-ta dalle Autorità e dal Comita-to d’Onore attraverso le vie diAlessandria e culminante da-vanti al palco delle Autorità.

✓✓ 11.45 Arrivo del corteo diret-to in Piazza Garibaldi. Seguen-do il percorso: CastellazzoB.da, Cantalupo, Corso Acqui,Via Carlo Alberto, Viale Briga-ta Ravenna, Corso Borsalino,Spalto Gamondio, Via Maren-go, Piazza Matteotti, CorsoLamarmora, Corso 100 Can-noni, Corso Crimea, PiazzaGaribaldi, Via Mondovì, Via Ca-vour, Spalto Gamondio (con-tro mano), Ingresso CasermaValfrè. Al rientro del corteo,ingresso gratuito alla caser-ma Valfrè a tutti i partecipan-ti, anche se non iscritti.

✓✓ 13.00 Chiusura iscrizioni.✓✓ 14.00 Esposizione delle clas-

sifiche ufficiali.✓✓ 14.30 Inizio premiazione.✓✓ 17.00 Chiusura della manife-

stazione.

Quota IscrizioniTesserati FMI euro 6,00Non tesserati FMI euro 8,00Esteri euro 8,00

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Stunt showSabato 11 luglio alla Caserma Valfrè la

squadra di stunt dei Full Team sarà prontaa stupire il pubblico con show ed acrobazieda capogiro su moto da strada, Harley Da-vidson e quad, in uno spettacolo completo emozzafiato. Uno show unico nel suo gene-re! Gli orari dei tre spettacoli previsti saran-no comunicati all’apertura del Motoraduno.

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Leggendo la storia di un evento come il Moto-raduno Madonnina dei Centauri, non solo sipuò comprendere e legittimare la sua grande

importanza, ma si può anche cono-scere la base, il fondamento, lospirito dal quale è partito. Questarassegna, oggi tra le prime in Eu-ropa per importanza e per nume-ro di partecipanti, è partita dauna straordinaria idea del DottorMarco Re, farmacista in Castel-lazzo Bormida, appassionato del-le moto, già fondatore il 16 marzo1933 del Moto Club Castellazzo,del quale fu il primo presidente(un’idea quasi impensabile dapoter realizzare nel 1946, doposolo un anno dalla fine della se-conda guerra mondiale n.d.r.).Davvero una ‘Grande idea’ e cioèla realizzazione di un raduno, unincontro (‘Convegno’ fu la primadefinizione) che riuscisse a catalizzare l’attenzionedegli ‘addetti ai lavori’ (giornalisti, operatori e foto-grafi compresi) ed a convogliare ai piedi del San-tuario della B.V. della Creta di Castellazzo Bormida

un numero elevato di centauri. Il Dottor Re si dedi-cò in un lavoro immane per realizzare questa idea,passando notti insonni a scrivere un numero incre-

dibile di lettere, in un periodo nel qualetutto non funzionava o funzionava‘a singhiozzo’, cercando in ognimodo contatti con persone moto-ciclisti, industriali, giornalisti cheera difficile rintracciare. Malgradotutte queste comprensibili difficol-tà, riuscì ad organizzare per l’8 set-tembre 1946 il ‘Convegno Motoci-clistico Internazionale della Ma-donnina dei Centauri’, al qualeparteciparono un migliaio di mo-tociclisti provenienti non solo dal-l’Italia, ma anche dall’estero. Per la70ª edizione, è stato deciso di de-dicare proprio a quel ‘primo moto-raduno internazionale’ e quindianche in omaggio al suo fondato-re, il portachiavi (che viene dato in

omaggio a tutti gli iscritti) ed il crest ufficiale (cheviene omaggiato alle sezioni estere ed alle autorità),che riproduce la targa originale del 1946, entrambirealizzati dalla Kore-Rekords. [Mario Marchioni]

10 lug. 2015 9HURRÀ GRIGI

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Il Santuario della Beata Vergine della Creta e delleGrazie si trova all’ingresso della cittadina di Castellaz-zo Bormida, in provincia di Alessandria. L’11 febbraio1947, Papa Pio XII ha proclamato la B. V. della Creta edelle Grazie ‘primaria patrona dei motociclisti’ e daquel giorno viene affettuosamente chiamata dai suoifedelissimi motociclisti ‘MADONNINA DEI CENTAU-RI’. Il merito di questo titolo va alla caparbietà e allalungimiranza del dottor Marco Re, farmacista di Ca-stellazzo Bormida, grande appassionato di moto, che sidedicò con impegno, tenacia e passione per organizza-re l’8 settembre 1946 il ‘1° Convegno Motociclisticodella Madonnina dei Centauri’, al quale parteciparonoun migliaio di motociclisti, fra i quali un centinaio di

stranieri, un evento che per la sua eccezionalità, otten-ne un riscontro su giornali e riviste nazionali ed ancheun filmato trasmesso nelle sale cinematografiche.

Da quel lontano 1946, migliaia di motociclisti prove-nienti da ogni parte dell’Italia e del mondo, si dannoappuntamento per partecipare al suggestivo Raduno aLei dedicato, realizzato dal Moto Club Madonnina deiCentauri di Alessandria, in collaborazione con il MotoClub Castellazzo.

Coloro che sono stati almeno una volta a questo Mo-toraduno, tornano ogni anno e con ogni tempo, fedelialle tradizioni, per rendere il proprio omaggio e dedica-re almeno una preghiera alla loro Protettrice, chieden-do la sua Benedizione. [Mario Marchioni]

LE ORIGINI IL PRIMO RADUNO RISALE ALL’8 SETTEMBRE 1946

È unico per importanza e numero di partecipanti

La Preghiera del MotociclistaMadonnina dei Centauri, che daquesto Santuario stendi su tutti noi iltuo benevolo manto, proteggici dalleinsidie della strada, con ogni tempo esotto qualunque latitudine. BeataVergine Maria, aiutaci affinché ilnostro comportamento sia sempre dibuon esempio a tutti: sulla stradacome veri sportivi e nella vita comeoperatori di fratellanza e concordiauniversale. Sorreggici nelle nostredebolezze e concedi di vivere da fortitestimoni della fede, per raggiungertiin Paradiso a godere, benedire eamare per sempre il tuo Gesù. Amen.

Anche per questa edizione sarannotre le gite programmate dagli organiz-zatori del 70° Motoraduno della Ma-donnina dei Centauri: una corta conpartenza venerdì pomeriggio, una lun-ga con partenza sabato mattina ed an-cora una corta, con partenza sabatopomeriggio.

Venerdì 10 luglio, alle ore 15.00 par-tenza del corteo di moto dalla Caser-ma Valfrè per il giro turistico nelle col-line del tortonese, che permetterà discoprire il territorio e i suoi prodotti ti-pici con alcune degustazioni. L’ingressoai siti è consentito solo con il pass in-dossato e ben visibile.

Il tour turistico di sabato 11 luglio,con partenza del corteo di moto dallaCaserma Valfrè alle ore 10,15 (di circa130 Km. con sosta pranzo) sarà indiriz-zato nelle colline del Monferrato Casa-lese, che sono entrate a pieno titolonella lista del Patrimonio Mondiale del-l’UNESCO, quello che viene definito ‘ilMonferrato degli Infernot’, ovvero lazona del Basso Monferrato in cui sonopresenti gli ‘infernot’, vecchie cantineprofonde diversi metri e scavate diret-tamente in una particolare roccia simi-le al tufo (la Pietra da Cantoni), operestraordinariamente perfette, bellissi-me da visitare. La gita lunga di sabatopermetterà ai partecipanti di scoprirequesto straordinario territorio ed an-che i suoi prodotti tipici con alcune de-gustazioni. È indispensabile la prenota-zione ed il pagamento della quota pre-vista e presentarsi muniti di pass.

Sabato 11 luglio, alle ore 15.00 par-tenza del corteo di moto dalla Caser-ma Valfrè per la ‘gita corta’, un tour tu-ristico enogastronomico - culturalegratuito, ancora nelle colline del Mon-ferrato casalese, riservato ai soli iscrit-ti e consentito solo con il pass indossa-to e perfettamente visibile.

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1110 lug. 2015 HURRÀ CASTELLAZZO

MARIO MARCHIONI

A33 anni dalla sua fondazione edall’inizio in Terza Categoria,da domenica 14 giugno il Ca-

stellazzo è in Serie D, una categoriache non è più un sogno, ma è diventa-ta invece una splendida realtà, un tra-guardo storico ed impensabile ad ini-zio campionato, che è stato raggiuntocon pieno merito dalla formazione al-lenata da Stefano Lovisolo, alla fine disei gare disputate nel turno di play off,superando ostacoli davvero ostici ini-ziando dall’Albese (2 a 2 in casa al ter-mine di 120’ minuti di gioco, passag-gio al turno successivo grazie alla mi-gliore posizione di classifica a finecampionato), quindi con il Casale(straordinaria vittoria in trasferta al‘Natal Palli’ per 1 a 0), nelle semifinalicon la formazione altoatesina del St.Georgen (sconfitta in casa per 1 a 0 erisultato ribaltato per 2 a 1 in trasferta)e per ultimo contro il Villa d’Almè(identico risultato con la prima partitagiocata e vinta in terra bergamasca eritorno perso fra le mura amiche),quindi dimostrando in modo palese diaver voluto giocare le proprie cartevincenti nelle gare disputate in trasfer-ta. Mi ero spinto a scrivere ‘DovetecreDerci’ sui giornali on line, sui gior-nali in cartaceo ed anche su una edi-zione speciale di Hurrà Grigi nella set-timana che precedeva lo scontro deci-sivo, che si è giocato domenica 14 giu-

gno al Campo Comunale di Castellaz-zo contro il Villa d’Almè, di fronte adun migliaio di persone, mentre lascritta che era stampata in colore ver-de sulla maglietta indossata al terminedella gara dal presidente Cosimo Curi-no era: ‘AnDiamo in serie D’.

Anche perdendo per 1-0 al ‘Comu-nale’ di Castellazzo la gara di ritornocontro la formazione bergamasca, conrete di Oberti al 13’ del primo tempo,la Serie D è stata raggiunta (e merita-tamente) grazie al successo ottenutoin trasferta con il risultato di 2-1 conreti di Merlano e Piana, nella gara diandata, che si era disputata la dome-nica precedente.

E questo traguardo non è solo la vit-toria di una squadra di calcio, ma diun paese intero (4.500 abitanti), tutti itifosi presenti al Campo Comunale edanche in trasferta, hanno sostenutocon passione ed entusiasmo e tantoorgoglio una squadra che ha sempremesso in campo determinazione, cuo-re e carattere, che per l’intero campio-nato, ma soprattutto nella lunga fase

delle gare di play-off, hanno fatto dav-vero la differenza, anche nell’ultimagara decisiva, contro una formazionetecnicamente molto forte e che eragiunta a Castellazzo per vincere la ga-ra con due goal di scarto e invece, pursoffrendo, i biancoverdi capitanati daZamburlin hanno concesso solo unarete agli ospiti, hanno lottato su ognipalla, hanno difeso con ordine (gli ul-timi dieci minuti è stato un assedio al-la porta difesa da Basso), ma sono an-che andati vicino al pareggio nella fasefinale della gara con Piana, che solodavanti al portiere si è fatto respingerela conclusione.

Al triplice fischio di chiusura delbravo arbitro Repace di Perugia, dopo6 interminabili minuti di recupero, si èscatenata la festa in campo e suglispalti per la prima e davvero storicapromozione in Serie D dell’U.S.D. Ca-stellazzo.

«Ancora non mi rendo e non ci ren-diamo conto di quello che siamo riu-sciti ad ottenere al termine di questocampionato, abbiamo fatto qualcosadi straordinario e davvero incredibile,non riesco neppure a trovare le parolegiuste per descrivere un momento co-me questo» ha dichiarato ai giornalistiCosimo Curino, uno dei fondatori eda sempre il ‘cardine’ della società ca-stellazzese, al suo anno di esordio nel-la carica di presidente.

Ed ha anche aggiunto di voler dedi-care la promozione in Serie D alla suamamma Vincenzina (scomparsa tragi-camente a marzo dello scorso anno,ndr), che era una appassionata tifosadel Castellazzo e che sicuramente èstata vicina alla squadra anche dal cie-lo ed ha infine ha rivolto un ringrazia-mento a tutto il consiglio direttivo (ci-tando in primis a Giovanni Caselli,che è stato anche un concreto sosteni-tore della società), a tutti gli sponsored in particolar modo al pubblico edai tifosi di Castellazzo, che hanno datosempre una spinta in più alla squadra.

CALCIO ECCELLENZA Con la vittoria nei play-off il sogno è diventato splendida realtà!

Il Castellazzo Calcio è in Serie D

Si è svolta giovedì 18 giugnoalla presenza del SindacoGianfranco Ferraris, dell’As-sessore Beppe Boidi, del Re-sponsabile del Servizio Tecni-co Comunale, di Presidente,Dirigenti e Staff Tecnico del-l’USD Castellazzo calcio, la vi-sita ufficiale di responsabilidella FGCI di Roma, giunti aCastellazzo Bormida per visio-nare il Centro Sportivo Comu-nale di via Milite Ignoto, chedovrà ospitare il prossimocampionato di Serie D. Duran-te il sopralluogo sono stateanalizzate le singole proble-matiche relative all’impiantosportivo. Le opere da adottaresono risultate modeste, per-ché l’impianto era già omolo-gato per poter predisporre dueentrate per le due diverse gra-dinate, con due blocchi di ser-vizi igienici; mentre solo in ca-so di necessità i tifosi avrannoaccesso da due entrate diver-se, rispettivamente da via Mili-

te Ignoto gli ospiti e da viaXXIV Maggio i locali, mentregli spogliatoi sono risultati anorma. È stato invece richie-sto di ridisegnare il campo,spostare il campo di gioco diun metro, spostare le panchi-ne, pitturare le entrate, pro-teggere con gomma piuma ipali di recinzione e altri lavoridi piccola entità. «Appena fini-ta la visita si è entrati subitonella fase operativa e si è con-vocata la prima riunione dellaCommissione di Sicurezza –ha dichiarato il Sindaco di Ca-stellazzo Bormida GianfrancoFerraris – si è deciso a chi at-tribuire la responsabilità di al-cuni lavori ritenuti necessari.Quindi sono convinto che conla fattiva collaborazione traAmministrazione, Tecnici Co-munali e USD Castellazzo siarriverà sicuramente pronti al-la prima partita di Coppa Ita-lia, prevista per il 25 agosto».[Mario Marchioni]

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Grandissimo successo delKung Fu Team dell’Accade-mia Kodokan Alessandria al

XVII Campionato Nazionale Wu-shu Kung Fu Pwka (ProfessionalWushu Kung Fu Association) eMSP Italia ente di Promozionesportiva riconosciuto dal CONI, ealla XV Coppa del Mondo di Wu-shu Kung Fu, organizzata sempreda PWKA-MSP Italia e dalla Fede-razione Internazionale IMAF, te-nutesi dal 25 al 28 giugno presso il‘105 Stadium’ di Rimini.

I venti allievi del Maestro CapoScuola Gianluca D’Agostino (6°Duan Internazionale) hanno vintoben 64 medaglie, divise in 38 ori,17 argenti e 9 bronzi, portando alKodokan i titoli di società campio-ne della PWKA-MSP Italia nellespecialità del Sanda (combatti-mento), nel Tao Lu (Forme) tradi-zionale e nel Combattimento Tra-dizionale, nonché nel Wushu Mo-derno.

Spettacolare e coreografica lacerimonia d’apertura di venerdì26 giugno, con il ‘105 Stadium’ diRimini trasformato per l’occasio-ne in tempio di arti marziali cine-se: a partire dalle 9.30 cinquantaMaestri e Coach, trenta ufficiali digara e più di quattrocento atletiprovenienti da tutte le regionid’Italia hanno sfilato davanti alleautorità locali presenti e al foltopubblico che ha applaudito a lun-go tutti i protagonisti del grandeevento internazionale.

La prima giornata ha visto ci-mentarsi gli atleti nelle spettaco-lari forme del Wushu (Tao Lu) tra-dizionali e moderne, mentre saba-to 27 è stata l’ora dei combatti-menti (Sanda) sia con contatto

leggero che pieno (KO), che han-no visto confrontarsi gli atleti sul-la pedana rialzata, la stessa che inCina viene utilizzata per le gareinternazionali.

I campioni nazionali dell’Acca-demia Kodokan nelle varie specia-lità del Wushu sono ben dodici:Luca Orabona vince nella catego-ria Light Sanda (8/10 anni); Mar-cello Carena vince nelle categorieSciabola del Sud (8/10 anni), Ba-stone del Sun (10/12 anni) e formaNan Quan (8/10 anni) e si piazzasecondo nel Light Sanda (8/10 an-ni) e nella forma Mani Nude Tra-dizionale (8/10 anni); DavideLombardi vince nelle Forme Mo-derne (8/10 anni) Nan Gun e NanQuan ed è terzo nella Forma tra-dizionale (8/10 anni); Alessia Bel-lavia è prima nella forma Nan

Gun (10/12 anni) nonché secondanella forma Mani Nude Tradizio-nale (10/12 anni) e terza nel Com-battimento Femminile (10/12 an-ni) e nella forma Mani Nude NanQuan 32 Movimenti; Marie LysFoco conquista due ori nelle cate-gorie Nan Quan e Nan Gun (12/14anni, forma intermedia) più dueargenti nella Mani Nude Tradizio-nale (12/14 anni) e nel Combatti-mento Prestabilito in coppia conBellavia Marianna, a sua voltacampionessa d’Italia con tre orinella Forma Moderna, nel NanGun e nel Nan Dao, e bronzo nellaMani Nude; Matteo Testardinivince in tre categorie, nella Formacon Armi Lunghe (14/16 anni, 3°livello), nel Nan Gun e nel NanDao; Sonia D’Agostino vince nellacategoria Nan Quan Intermedia e

Nan Gun Intermedio (14/16 anni)ed è argento nella forma ManiNude Femminile (14/16 anni);Beatrice Bussolino vince tre orinelle forme moderne Bab Quan,Nan Gun e Nan Dao 16 Movimentied è seconda nella forma ManiNude 1° Livello Femminile (+18anni); Kristi Xhaferaj è oro nellaforma Nan Quan 32 Movimenti(16/18 anni), nel Nan Gun e nelNan Dao e nella forma Mani NudeTradizionale; Daniele Orabonavince quattro ori, nel Nan Quan32 Movimenti (+18 anni), NanDao, nel Nan Gun e nella formaTradizionale 2° Livello (+18 anni);Andrea Lombardo vince tre orinella Forma Codificata Nan Quan(+18 anni), nella Forma Interme-dia Nan Gun (+18 anni) e nellaForma Tradizionale Mani Nude 3°Livello.

Inoltre Marianna Bellavia, Ales-sia Bellavia, Marcello Carena eMarie Lys Foco sono secondi nellaForma di Gruppo (4 anni); SoniaD’Agostino, Matteo Testardini,Octavian Tudose e Kristi Xhaferajsono 3° nella Forma di Gruppo(+14 anni).

Octavian Tudose ha conquistatotre argenti nelle categorie NanGun 32 Movimenti, Nan Dao(14/16 anni) e nella forma Maninude Tradizionale (14/16 anni);Andrea Scala porta a casa duebronzi nella categoria Nan Quan16 Movimenti e Nan Gun 16 Movi-menti (10/12 anni), Marta Borro-meo vince due argenti nelle cate-gorie Combattimento Femminile(8/10 anni) e nella Forma NanGun 16 Movimenti; infine AndreaLiotta è bronzo nel Combattimen-to 1° Livello Maschile (10/12 anni).

Nel contesto del campionatoitaliano è stata organizzata la XVCoppa del Mondo IMAF con lapartecipazione di 150 atleti prove-nienti da Taiwan, Italia, Spagna,Francia, Ungheria, Stati Uniti,Russia, Svizzera e altre nazioni.

All’interno del circuito interna-zionale, i risultati parlano perl’Accademia: Alessia D’Agostinoconquista due ori nella FormaMani Nude (+18 anni) e nel Com-battimento Sanda 70/75 kg e unbronzo nella Forma Armi Doppie;Davide Varnero è terzo nel Com-battimento Tradizionale 3° Livello(60/65 kg); Octavian Tudose è se-condo nel Light Sanda (14/16 an-ni); Matteo Testardini è primo nelLight Sanda (16/18 anni, 60/65kg), terzo nella Mani Nude (16/18anni), 1° nel Nan Quan, Nan Daoe Nan Gun (16/18 anni); XhaferajKristi è secondo nel Light Sanda(16/18 anni, 65/79 kg), AndreaLombardo è terzo nel Light Sanda(+18 anni, 60/65 kg), terzo nelNan Quan Maschile (+18 anni);Diego Ferrari (che assieme alMaestro D’Agostino è membrodella Polizia di Stato) è secondonel Light Sanda (+18 anni, 70/77kg); Marianna Bellavia è secondanel Light Sanda Femminile (12/14anni, -56 kg); Sonia D’Agostino èterza nel Light Sanda Femminile(14/16 anni, -62 kg), prima nellaForma Mani Nude Femminile(14/16 anni) e nelle forme NanQuan e Nan Gun Femminili(14/16 anni); Daniele Orabona èterzo nel Combattimento Sanda(con KO, +18 anni, 75/80 kg).

Si conclude così l’anno accade-mico, rinviando a settembre tuttigli eventi agonistici.

WUSHU KUNG FU Saccheggio ai Campionati Nazionali di Rimini: 38 ori, 17 argenti e 9 bronzi

I corsari dell’Accademia Kodokanripuliscono la Riviera Romagnola

Gli alessandrini si laureano campioni nel Sanda (combattimento), nel Tao Lu (Forme) tradizionale, nel Combattimento Tradizionale e nel Wushu Moderno

Dopo una ventina d’anni di calciogiocato, anche a livelli importanti;dopo una quarantina d’anni vissutiin panchina, a far crescere ragazziinsegnando loro calcio, misterFiammengo ha le idee ben chiare:«Adés basta!». Uno stop dettato damolti motivi. Il primo è rappresen-tato dall’età, anche se lui, com’è nelsuo carattere, ci scherza sopra:«Sono ancora giovane, un ragazzi-no, ma non abbastanza per stare treore al giorno sul campo. E poi, a li-vello emotivo, anche se dentro di me

provo ancora tanta gioia nel vederrotolare un pallone, tante situazionistanno contribuendo a raffreddarela mia passione». Fiammengo èsempre stato un entusiasta nel suoapproccio col calcio, un entusiastaper il quale la passione ha semprerappresentato la necessaria benzi-na. «È proprio questa passione chenon sento più. Gli ambienti dellesquadre giovanili sono divenuti or-mai terra di conquista per genitoriche si sentono allenatori in pectore,gente che ti giudica per ogni scelta,

per ogni atteggiamento con arro-ganza e supponenza, personaggi –e in questo caso mi rivolgo anchenei confronti degli allenatori – cheambiscono solo a vincere il più inuti-le dei tornei senza preoccuparsi del-la crescita dei ragazzi. Questo non èpiù il mio calcio. Senza passione tut-to diventa troppo pesante». Si com-prende quanto sia stata una sceltasofferta quella di mister Fiammen-go, a lui il calcio piace troppo, è sta-to il suo compagno di viaggio di tut-ta una vita, sarà difficile farne a me-

no. «Non ne farò mai a meno, ne ve-drò ancora tanto, cambierà solo laprospettiva: da protagonista a spet-tatore». Un addio a malincuore, do-po aver insegnato molto calcio.«Soprattutto dopo averne imparatomolto – sottolinea Fiammengo – dagrandi maestri, primo tra tutti Us-sello, mito del Toro; poi il lavoro por-tato avanti con i grandi del calciogiovanile alessandrino: Tagnin, Ti-nazzi, Ferretti, Mariani e Vitto. Quan-ti ragazzi sono cresciuti con noi, di-ventando grandi in campo e fuori».Per questo, dover fare i conti con lelagne dei genitori ‘so tutto io’ diven-ta sempre più insopportabile...

Roberto Fiammengo: «Adés basta!»

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Bulls: il 2015 è già l’anno più belloOro in tutte e quattro le specialità Un giugno caldissimo per i

Bulls chiamati a una seriedi appuntamenti per fe-

steggiare la trionfale stagione in-door appena conclusa con un po-ker di ori mai raggiunto in passa-to. Lo Special Basket si chiude in-fatti con le finali di Senna Coma-sco e gradino alto del podio inognuna delle quattro specialità incui i Tori si sono cimentati. Nonc’è tempo per sedersi sugli alloriperché gli alfieri del Cissaca conl’approssimarsi dell’estate entra-no in modalità ‘playground’ perpartecipare ai tradizionali appun-tamenti che caratterizzano la no-stra provincia.

Ma andiamo con ordine. Si par-te il 14 giugno con il Trofeo ‘Arma-na’ di Tortona giunto alla decimaedizione con cinque squadre acontendersi la vittoria nello stori-co campetto di piazza Garibaldi.14 incontri tiratissimi per stabilireil team vincente: i Bulls Grigicomposti da Fishta, Bragato, Zan-da e Canuti hanno la meglio in fi-nale sugli agguerriti avversari del-la Pegaso Asti, mentre deve ac-contentarsi del gradino basso delpodio Vivere Sport di Pino Torine-se, già decisamente ‘sul pezzo’ no-nostante la prima esperienza nelbasket 3vs3.

Il week end immediatamentesuccessivo è di quelli impossibilida dimenticare: inizia alle 4 delmattino di venerdì 19 per i duerappresentanti mandrogni convo-cati nella Nazionale italiana Spe-cial Olympics in partenza a fineluglio per i Giochi Mondiali di LosAngeles. Coach Petrozzi ed Emi-lian Fishta indossano la divisa dirappresentanza per recarsi a Ro-

ma in udienza privata dal SantoPadre. Un’esperienza emotiva dilivello assoluto impreziosita dal-l’opportunità di scambiare quat-tro chiacchiere con Papa France-sco che dimostra ancora una voltadi essere estremamente sensibileal tema dell’integrazione socialedella persona disabile.

Ancora treno e in tre ore siamodi ritorno a Milano per prepararela giornata di sabato 20 che vedela partecipazione dei Tori al-l’evento ‘We are together’ di Albaper la regia dell’AssociazioneSportAbili. Al mattino convegnosul tema ‘La valorizzazione delladiversità nel gioco di squadra’ conintervento di Petrozzi in veste diallenatore della Nazionale SpecialOlympics per presentare il proget-to ‘Play Unified’.

Al pomeriggio di nuovo tutti incampo per un triangolare di ba-sket unificato con i padroni di ca-sa e gli amici del Bic Genova, una

realtà unica nel suo genere perchéraccoglie sotto un unico ombrelloil minibasket, quello in carrozzinae quello dedicato a persone condisabilità intellettiva. Per puro do-vere di cronaca registriamo il suc-cesso dei mandrogni che entranonell’albo d’oro della prima edizio-ne della manifestazione.

Niente pause, la 24H di BorgoRovereto ci aspetta per il turnodelle 9 di domenica mattina e noici presentiamo puntuali ad un ap-puntamento diventato ormai im-perdibile per il legame profondoche ci lega a Lippolis e soci. Lega-me ulteriormente rafforzato dal-l’iniziativa degli organizzatori del-la kermesse che hanno voluto so-stenere la campagna di SpecialOlympics ‘Io adotto un Campio-ne’, volta a raccogliere fondi perconsentire ai 101 atleti della dele-gazione di partecipare all’eventocaliforniano. Partitone in famigliae divertimento allo stato puro con

Massimo Tessino a un passo dallavittoria nella gara del tiro da trepunti.

Finito?, direte voi. Ma niente af-fatto... ancora un ultimo sforzo se-para i Bulls da una meritata pausaestiva che terrà staff e atleti lonta-ni dai parquet sino all’inizio dellastagione 2015/2016 previsto per ilmese di ottobre.

Sabato 27, ospiti di RobertaGhislieri e dell’ASD Sport Village,Stasio e compagni partecipano altorneo di basket 3vs3 ‘Sport & Be-er’ di Carbonara Scrivia suddivisiin due team per mostrare ai pre-senti il senso dello sport unificato(atleti con e senza disabilità insie-me sullo stesso campo). Climacaldo non solo per la temperaturavicina ai 30°, ma anche per la sanarivalità sportiva che la fa da pa-drona nei match ‘fratricidi’. Si ag-giudicherà il trofeo il team cheriuscirà a vincere 2 match su 3.Partono bene i Bulls bianchi del-l’ottima Daniela Viotti che riesco-no a prevalere sui ‘neri’ per solidue punti. La rivincita e la bellasono appannaggio degli ‘scuri’che ribaltano la serie andando avincere l’ultimo incontro graziealla tripla di Canuti, troppo sotto-valutato dalla difesa bianca.

Finisce una stagione ricca disoddisfazioni per i cissachini cheoltre ai trofei sono riusciti a por-tarsi a casa un paniere colmo dirisate, di sogni, di successi dentroe fuori dal campo che, sulla bilan-cia, hanno ampiamente compen-sato le incomprensioni, le discus-sioni e i momenti difficili che han-no comunque contribuito allacrescita di tutti.

In una frase... ‘Go Bulls!’

Gustoso appuntamento gastro-nomico sabato 11 luglio a Oviglio.A partire dalle ore 20, la Soms divia XX settembre 30 e il ristorantepizzeria ‘Da Teresa’, situato proprionei locali della Società Operaia Mu-tuo Soccorso, propongono una se-rata al ‘Profumo di mare’. Nel corti-le interno si potranno gustare alcu-ne specialità come alici in carpione,sarde in saor e peperoni, pasta conle sarde, alici fritte e in pastella. Ecome dessert il crème caramel. Iltutto a 15 euro, bevande escluse.Particolare attenzione per i bimbi,con un menù alternativo che consi-ste in una succulenta bistecca im-panata, patatine fritte e gelato a 8euro, bevande escluse. La seratasarà accompagnata dalla musicadal vivo del duo ‘Roby&Richy’. Ègradita la prenotazione ai numeri:338 9744870, 0131 776158, 3383879297 e 324 6372842. Ricordia-mo infine il Grigi Club ‘Gino Arma-no’ che ha sede proprio all’internodei locali della Soms di Oviglio, an-che per la prossima stagione saràpunto prevendita per le partite del-l’Alessandria Calcio.

ALLA SOMS SABATO 11

Il mare di Oviglio

Coach Petrozzi ed Emilian Fishta sono stati ricevuti da Papa Francesco

Piazzetta Bini, 9Tel. 0131 253736

ALESSANDRIA

Giro Pizzaa 10 EuroGiro Pizzaa 10 EuroPIZZA A VOLONTÀE PRIMA BEVANDA INCLUSA

Page 14: È una grande Alessandria

HURRÀ GRIGI14 anno VII n. 12

Grazie,Taylor!Due treni, un autobus, un ae-reo, altri due treni e una corsain taxi dopo, finalmente ero ar-rivata: Lanxass Arena, Colo-nia, Germania. Sede delle pri-me due tappe Europee del1989 World Tour. Che la musi-ca di Taylor Swift sia ciò cheamo di più al mondo insiemeai panda e alle serie TV, è bennoto a chiunque mi abbia par-

lato anche solo una volta,quindi non dovrebbe sorpren-dere molto il fatto che, non ve-dendo l’Italia tra le tappe eu-ropee del tour, non ci abbiapensato due volte a reclutarequalche amica e a prenderedei biglietti per entrambe ledate tedesche. La prima sera,avevamo i biglietti per i postisotto il palco... e abbiamo qua-si rischiato di non arrivare intempo. ‘Quasi’, perché alla finesiamo riuscite ad arrivare du-rante l’ultima canzone dell’ar-tista di apertura (scusa JamesBay, sarà per la prossima vol-

ta!). Non ho avuto il tempomateriale per riprendermi dal-la giornata devastante e dallapioggia e rendermi conto dicosa stava per succedere pri-ma che succedesse: è arrivatalei. Bella come il sole, sorri-dente e, soprattutto, in carneed ossa. Ha trascinato le15000 persone presenti in unviaggio di due ore attraversogli ultimi due anni della sua vi-ta, partendo con il suo trasfe-rimento a New York, finendocon l’approdo ad uno statomentale di completa indipen-denza, libertà e serenità. Ho

ballato, ho urlato (anche a fa-vore dei ballerini, meravigliosi,tra cui l’italiano Giuseppe Gio-frè) e cantato come mai nella

vita. Alla fine del concerto, misono sentita pulita, libera. Tay-lor scriverà anche canzoni ri-guardanti la sua vita, ma, unavolta rilasciate, riguardano lamia. Guardandomi intorno du-rante il concerto, vedendo tut-te quelle persone cantare asquarciagola, ho capito chenon importa in quale parte delmondo viviamo: proviamo tuttile stesse cose. Grazie, Taylor.Rivivrei quella giornata infer-nale solo per quelle due ore.Anzi, rivivrei qualsiasi giornatainfernale solo per quelle dueore. O, meglio ancora, soppor-

terò qualsiasi altra giornata in-fernale solo per altre due orecosì. Mentre scrivo queste pa-role, mi rendo conto che tuttihanno una loro personale Tay-lor Swift, qualcosa capace difar vedere la propria vita daun’altra prospettiva, di distrar-re, divertire, commuovere, tra-smettere forza. Che sia una squadra di calcio,un fidanzato, un’amica, un gat-to, un film, una fotografia: tuttiabbiamo un nostro rifugio,qualcuno o qualcosa che cifaccia sentire protetti, capiti.Ed è bellissimo.

Sulla strada per Tortona, su-perato il piccolo paese diSan Giuliano Vecchio si tro-

va un’indicazione a sinistra che,se si ha la curiosità di seguirlaporta al Santuario della Cavallosa.La strada è di campagna, asfaltata,ma comunque immersa nel verde.Conduce, dopo qualche chilome-tro a una piccola chiesetta campe-stre, in realtà un Santuario, dedi-cato alla Vergine Maria. Il puntoperò è un altro, senza togliere nul-la al Santuario che merita di esse-re visitato, è un vecchio parrocol’anima del racconto. Un parrocoormai defunto da tempo, il qualene era il custode, Possedeva lechiavi di quel piccolo luogo di si-lenzio e di preghiera più di unventennio orsono. Del prete in

questione a stento ricordo il no-me. Era conosciuto tra la genteper la fama che si portava appres-so: quella di saper estirpare il mal-vagio dalle anime tormentate. Lochiamavano il ‘Parroco della Ca-vallosa’ ma più che dir messa, cor-reva voce, che praticasse l’esorci-smo. Vi ricorrevano soggetto afflit-ti da mali oscuri o da malattie lecui cause parevano sconosciute.Anime intrappolate in depressionio paranoie; insomma casi dispe-rati, sostenuti da qualsivoglia ge-nere di sfortuna e potenziati dauna buona dose di maldicenzache contribuiva ad aggravare i sin-tomi. Non si poteva pensare a luicome a un parroco qualunque, acui affidare ad esempio i segretida confessionale o immaginarlo

dedico al sermoni della domenicae meno che mai, paragonarlo aquella figura di curato preciso egentile a cui rivolgersi quando sivuole prendere marito. Nient’af-fatto. Tuttavia, rammento che fuproprio il matrimonio di un’amical’occasione per conoscerlo. Fu eglistesso a farsi conoscere da tuttima proprio tutti. La dedizione aben altre faccende e la sua negli-genza verso le comuni pratiche disacerdozio, l’avevano indotto,quella benedetta domenica a di-menticarsi completamente deglisposi e della loro promessa che ri-schiava di non essere onorata:non fosse stato per l’intervento dialcuni parenti, i quali andarono aprelevarlo direttamente a casa. Unepisodio che a distanza di anni, fa

DIETRO LE QUINTEdi Serena Trisoglio

ECHI DI VIAGGIO di Simonetta Gorsegno

Il parroco della Cavallosa

ECHI DI VIAGGIO di Simonetta Gorsegno

Il parroco della Cavallosa

ECHI DI VIAGGIO di Simonetta Gorsegno

Il parroco della Cavallosa

ECHI DI VIAGGIO di Simonetta Gorsegno

Il parroco della Cavallosa

LA MUSICA CHE GIRA INTORNO di Davide De Faveri

Pensi ai Giant Sand e immediata-mente la mente vola al deserto ame-ricano, a melodie lente e perfette peril clima immobile del Texas, a slideguitars lancinanti e ad una voce(quella di Howe Gelb) profonda e ip-notica come poche. Si sono formatinel 1985 a Tucson e per festeggiareil trentennale della loro carriera –nel corso della quale hanno letteral-mente creato un genere, definito ‘de-sert rock’, mix di country, stoner eslow-core, conditi in salsa lo-fi –hanno dato alle stampe Heartbreakpass, loro ventunesimo album instudio ed autentico capolavoro. Acolpire, prima dell’ascolto, è il nu-mero e la qualità dei musicisti che vihanno preso parte: oltre ai dieci ele-menti della band, sono infatti inter-venuti Jason Lytle dei Grandaddy,Steve Shelley (già nei Sonic Youth),Grant-Lee Phillips (ex front-man deiGran Lee Philips), Maggie Bjorklund(già collaboratrice di Jack White),John Parish, ma anche i nostri Vini-cio Capossela e Sacri Cuori (fol-kband romagnola che da tempo col-labora, fra gli altri, con Howe Gelb).Colpiscono, poi, le note di copertina,in cui, in maniera un po’ beffardaGelb spiega che si tratta di un discolungo perché è composto di «treparti che raccontano il vissuto di duevite da trent’anni ciascuna: non fate iconti, tanto non tornano. Le primecose sono spuntate a Bruxelles,

qualche arco è stato messo in Gre-cia, un coro nel Canada, un muro disuono a Berlino, un po’ d’impasto inItalia, un colpo di chitarra a Nashvil-le, un quoziente vocale in Croazia,due linee di pentagramma in Olanda,il portale di Jason a Portland… il re-sto è cresciuto lentamente a Tucsonma l’insieme è stato mixato in un uni-co luogo, la briosa Bristol». E venia-mo all’ascolto: personalmente hogridato al miracolo, per la qualità as-soluta dei brani (sia per strutturacompositiva che per i testi) che perla produzione. La prima parte tra-smette un senso di abbandono ru-moroso e fortunato, come se non cifosse una scelta e si apre con l’acu-stica e zoppicante Heaventually (incui il recitato è farina del sacco diCapossela) e prosegue con il rock’-n’roll (a tratti noise) di Texting feist(da brividi il solo di chitarra), il boo-gie Hurtin’ habit e la tesissima e cu-pa Transponder. La seconda parte èpiù pensierosa, lenta ma diretta, vici-no a quello che oggi, in molti, chia-mano ‘Americana’ e ne fanno parteSong so wrong con il suo brioso fina-le messicano, la classica Every nowand then, la riverberata Man on astring, Home sweat home e i suoi rit-mi da saloon e l’intimistica Eye ope-ning. «La terza parte invece è il cuo-re in costante agitazione a causa diun continuo oltrepassare l’oceano, labenedetta maledizione dell’indie-transponder» e ne fanno parte Pento paper, la musicale Bitter suite eGypsy candle, canzoni da pianoforte,la cavernosa House in order, la swin-gante ed eterea Done e la conclusivaForever and always, in cui Gelb duet-ta con la figlia dodicenne su un sot-tofondo che pare riprodurre il rumo-re dell’Oceano. Indubbiamente, adoggi, il disco dell’anno.

Giant Sand: conquistatala vetta del ‘Desert Rock’

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Il parroco della Cavallosa

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Page 15: È una grande Alessandria

HURRÀ GRIGI 1510 lug. 2015

Jurassic WorldDiscreto sequel del primo capitolo, che ha dal-la sua notevoli effetti, ma che denota anche unacerta carenza di idee stimolanti. È stata intra-presa la via più facile, quella della manipolazio-ne genetica spinta all’estremo. Il problema è,che quando si mostra al pubblico un dinosaurostile mostro di Frankenstein, inevitabilmente cisi allontana dall’essenza di questa fantavisione(avere a che fare con titani del passato e noncon mutanti). Anche i raptor sono un po’ sminu-ti nella loro nuova condizione semicontrollata,mentre il mosasauro fa la sua bella figura. Co-munque, nel complesso, non male.

Ex MachinaInnanzitutto bisogna scordarsi il ritmo serrato,che in una pellicola come questa sarebbe co-munque stato deleterio. Dopodiché si potrà ap-prezzare la lenta ma inesorabile marcia, co-stellata da test, della protagonista verso unasempre maggiore consapevolezza di sè (maisottovalutare una propria creazione, soprattut-to se l’obiettivo è così alto). Si tratta di fanta-scienza non tanto visiva, quanto di concetto,nonostante i pochi effetti, asciutti e essenziali,siano ben realizzati e di buon impatto. Merita lavisione, nonostante la staticità con tocco clau-strofobico metta alla prova lo spettatore.

The SalvationWestern senza infamia e senza lode, che nonaggiunge nulla di nuovo e, soprattutto, non ren-de particolarmente appetibile ciò che propone(il solito meccanismo della vendetta dell’uomoa cui hanno portato via tutto). Il ritmo è altale-nante, gli sviluppi non fanno certo sussultare egli attori, pur recitando anche dignitosamente,non lasciano il segno. Si può vedere, ma senzaavere pretese. Cantona è lì per il nome, mentrela Green per altre doti (diciamo più visibili e, so-prattutto, tangibili). P.S. Meglio non essere pa-renti (o amici) del protagonista.

sorridere al solo pensarci. Tra gliinvitati, costernati da tale com-portamento e annoiati dall’attesa,si cominciò a sparlare. Emerse, lavera indole di quel prete di cam-pagna, dedico a svellere le mani-festazioni del maligno. Si dicevache in angolo dell’orto coltivasseegli stesso un imprecisato numerodi erbe e preparasse intrugli e de-cotti amalgamandoli con alcunegocce di acqua santa. Si dicevache al soggetto indemoniato, fa-cesse ingerire sul posto la pozio-ne, rafforzandola con continueimprecazioni, alternate a preghie-re, durante le quali il malcapitatodemone cadeva in tentazione; la-sciando il corpo della povera ani-ma dannata. Correva voce che leanime redente di cui in quel gior-

no si fecero anche i nomi, avesse-ro riportato immediato giovamen-to dall’intervento del parroco. Michiedevo se non fosse stata sugge-stione la loro, piuttosto. Dovevoappurare sul posto e fingendomiafflitta da un’inesauribile dose disfortuna, mi recai, nei giorni se-guenti, alla sua porta e bussai. Fuiaccolta dalla perpetua, la qualeapparve nel cortile di casa e, tra loschiamazzare delle galline, mi in-vitò a entrare in una grande stan-za in cui, tra messali e copie divangeli, troneggiava sulla pareteun grande crocifisso. Quando ilparroco entrò con il suo lungoabito nero, mi interrogò sui malida cui dipendeva la mia afflizione.Seduta sulla sedia, gli risposi, madovetti risalire con lo sguardo imille bottoni dell’abito talare, pri-ma di incontrare il suo volto. Luistava in piedi accanto a me, a latodella sedia. Mi sfiorò i capelli escrutò nel loro groviglio per scon-giurare un qualche possibile se-gno. Mi guardò infine le pupille esi discostò, senza parlare. Preparòun decotto amaro come la fiele.L’orribile gusto mi lacerò lo sto-maco, mentre disorientata ascol-tavo le prescrizioni che il parrocomi ordinava una volta a casa. La-sciai un’offerta a beneficio delSantuario, come consigliatomi emi accomiatai. Salii in macchina equando, dallo specchietto retrovi-sore, egli sparì dalla mia vista,presi a ridere, e di gusto. Pensai alui, chino nell’orto, a curare le te-nere pianticelle con grande soddi-sfazione. Pensai a quel misto didiavolo e acqua santa che lui stes-so incarnava e alle conseguenzeche la sua attitudine, avrebbe pro-vocato in tempi sospetti. Lo biasi-mai per le sue convinzioni. Lo rin-graziai invece per il buonumoreche senza volerlo, era riuscito ainfondermi. Perdurava, nonostan-te fossero trascorsi alcuni giornidal nostro incontro, e non mostra-va segni di cedimento. D’altrocanto anche la sensazione di im-mediata allegria, poteva annove-rarsi tra gli effetti benefici di unesorcismo moderno.

I PALLINI di Puppigallo

Stasera, dalle ore 22, la Pro Locodel Comune di Castellazzo Bormi-da, in occasione del 70° Raduno In-ternazionale ‘Madonnina dei Cen-tauri’ propone, presso il ‘CentroComunale Polifunzionale 1° Mag-gio’, il TFT - Tributo a Tiziano Ferro.Una nuova concezione di spettaco-lo: TFT offre uno show interattivo,mix di emozioni, musica, coreogra-fie ballate, cambi d'abito (originalidei tour di Tiziano), un’esperienzaaudiovisiva sensoriale ed emozio-nale che arriva forte e diretta, giu-sto omaggio a una star internazio-nale del calibro di Tiziano Ferro.Sconcertante somiglianza vocaledel frontman a parte, la scenogra-fia a schermi a effetto ologrammacon gli stessi contributi video utiliz-zati durante i concerti di Tiziano ri-creati in studio in alta definizione, ilparticolare allestimento del palcocon laser, led sincronizzati, mac-chine geyser, macchine della neve,kabuki e molti altri effetti, sonovalsi al nostro show la definizionedi ‘live 4D’. La differenza tra me ete, Xdono, Xverso, E Raffaella èmia, Sere Nere, Ti scatterò unafoto, Rosso relativo, Non me lo sospiegare, sono solo alcuni dei tor-mentoni dei 111 minuti dello show.

STASERA DALLE ORE 22

Molto più diun tributo:TFT show aCastellazzo

«Si diceva che alsoggetto indemoniato,facesse ingerire sul posto la pozione,rafforzandola con continueimprecazioni,alternate a preghiere...»

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