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1 In questo numero pag. 3: sabato 11 dicembre 2010. 3a Edizione del Progetto di Valorizzazione delle Tesi di Laurea pag. 4: 23 ottobre 2010 Convegno Riabilita- zione Ortopedica - intervista a Carla Vanti e Silvano Ferrari pag. 6: Nasce S.I.F. (Società Italiana Fisioterapia). Intervista al Presidente eletto Paolo Pillastrini pag. 8: Giornata della Fisioterapia Progetto Opuscolo Scuola 2010 pag. 12: Il Convegno Scientifico Regionale 2010 pag. 13: Assemblea regionale dei Soci Il Fattore “U” pag. 14: II Campionato italiano di maratona per fisioterapisti pag. 15: Fisioterapia e Ricerca pag. 16: Fisioterapisti senza Frontiere Riunione del 27 marzo 2010 pag. 17: Il nuovo libro di Natale Migliorino IL GESTO TERAPEUTICO: un libro per riapri- re l’esperienza terapeutica pag. 18: AifiVeneto Articoli pag. 19: La formazione AIFI Veneto/ Sinergia&Sviluppo del II° semestre 2010 Per la prima volta una tennista italia- na ha vinto il torneo del Roland Garros: Francesca Schiavone con coraggio, genio e grinta ha battuto in finale la ben più potente rivale dotata di un dritto micidiale. Vittorie del genere segnano la storia e si fondano su una tattica semplice: chiudere il colpo. Senza se e senza ma. Bisogna mette- re giù la pallina. In questo editoriale come ufficio di direzione sentiamo il bisogno di dire chiaramente che è ora in Veneto di chiudere il colpo su alcuni “giochi” ancora dannatamente aperti. Da sempre impegnati a tessere rela- zioni serie con la politica, con le isti- tuzioni con i professionisti all’interno ed all’esterno della nostra associazione, riteniamo maturo il tempo di chiedere sintesi e scelte coraggiose. Ci sono vie disegnate ma ci sono vie da iniziare a percorrere con onestà. Così come ci sono leggi già scritte e lasciate appassire, ci sono leggi con- testate e ci sono leggi da scrivere: avendo il coraggio di accettare le criticità di sistemi che non possono essere più accettabili. E’ ora di chiedere cosa si vuole fare davvero nella nostra regione per tu- telare la salute dei cittadini, per ge- stire con accuratezza il bene pubbli- co e per riconoscere le competenze della Professione. Ci sono tre scelte importanti da fa- re . 1. Applicare realmente la duplice funzione delle aziende sanitarie che assicurano i percorsi di diagnosi e cura in modo appropriato all’utenza, e quello formativo in supporto alle università, nell'ambito dei corsi di laurea delle professioni sanitarie. Ne consegue la necessità di completare il processo di aziendalizzazione an- che rispetto la componente didattica pur riconoscendo il grande sforzo e la qualità offerta dai professionisti attualmente impegnati in questo am- bito. 2. Necessità di elevare ad un livello risolutivo la lotta all'abusivismo. Riteniamo che la politica delle de- nunce ha prodotto limitati risultati, forse perché l’azione viene ritenuta lotta hobbistica, riteniamo che deb- bano essere prese in considerazioni E’ ora di chiudere il conto di altro spettro quali: - chiedere alla commissione naziona- le ECM di vietare i corsi promiscui (sanitarie non) dato che i detti corsi sono finalizzati all'apprendimento di competenze utilizzabili sul paziente, mentre i corsi ai non addetti ai lavori non devono consentire l'acquisizione di competenze, ma la corretta infor- mazione e consapevolezza rispetto a determinati argomenti; - chiedere a livello regionale di continua a pag. 3

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Page 1: E’ ora di chiudere il conto - veneto.aifi.net file1 In questo numero pag. 3: sabato 11 dicembre 2010. 3a Edizione del Progetto di Valorizzazione delle Tesi di Laurea pag. 4: 23 ottobre

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In questo numero

pag. 3: sabato 11 dicembre 2010. 3a Edizione del Progetto di Valorizzazione delle Tesi di Laurea pag. 4: 23 ottobre 2010 Convegno Riabilita-zione Ortopedica - intervista a Carla Vanti e Silvano Ferrari pag. 6: Nasce S.I.F. (Società Italiana Fisioterapia). Intervista al Presidente eletto Paolo Pillastrini pag. 8: Giornata della Fisioterapia Progetto Opuscolo Scuola 2010 pag. 12: Il Convegno Scientifico Regionale 2010 pag. 13: Assemblea regionale dei Soci Il Fattore “U” pag. 14: II Campionato italiano di maratona per fisioterapisti pag. 15: Fisioterapia e Ricerca pag. 16: Fisioterapisti senza Frontiere Riunione del 27 marzo 2010 pag. 17: Il nuovo libro di Natale Migliorino IL GESTO TERAPEUTICO: un libro per riapri-re l’esperienza terapeutica pag. 18: AifiVeneto Articoli pag. 19: La formazione AIFI Veneto/Sinergia&Sviluppo del II° semestre 2010

Per la prima volta una tennista italia-

na ha vinto il torneo del Roland

Garros: Francesca Schiavone con

coraggio, genio e grinta ha battuto in

finale la ben più potente rivale dotata

di un dritto micidiale.

Vittorie del genere segnano la storia

e si fondano su una tattica semplice:

chiudere il colpo.

Senza se e senza ma. Bisogna mette-

re giù la pallina.

In questo editoriale come ufficio di

direzione sentiamo il bisogno di dire

chiaramente che è ora in Veneto di

chiudere il colpo su alcuni “giochi”

ancora dannatamente aperti.

Da sempre impegnati a tessere rela-

zioni serie con la politica, con le isti-

tuzioni con i professionisti

all’interno ed all’esterno della nostra

associazione, riteniamo maturo il

tempo di chiedere sintesi e scelte

coraggiose.

Ci sono vie disegnate ma ci sono vie

da iniziare a percorrere con onestà.

Così come ci sono leggi già scritte e

lasciate appassire, ci sono leggi con-

testate e ci sono leggi da scrivere:

avendo il coraggio di accettare le

criticità di sistemi che non possono

essere più accettabili.

E’ ora di chiedere cosa si vuole fare

davvero nella nostra regione per tu-

telare la salute dei cittadini, per ge-

stire con accuratezza il bene pubbli-

co e per riconoscere le competenze

della Professione.

Ci sono tre scelte importanti da fa-

re .

1. Applicare realmente la duplice

funzione delle aziende sanitarie che

assicurano i percorsi di diagnosi e

cura in modo appropriato all’utenza,

e quello formativo in supporto alle

università, nell'ambito dei corsi di

laurea delle professioni sanitarie. Ne

consegue la necessità di completare

il processo di aziendalizzazione an-

che rispetto la componente didattica

pur riconoscendo il grande sforzo e

la qualità offerta dai professionisti

attualmente impegnati in questo am-

bito.

2. Necessità di elevare ad un livello

risolutivo la lotta all'abusivismo.

Riteniamo che la politica delle de-

nunce ha prodotto limitati risultati,

forse perché l’azione viene ritenuta

lotta hobbistica, riteniamo che deb-

bano essere prese in considerazioni

E’ ora di chiudere il conto

di altro spettro quali:

- chiedere alla commissione naziona-

le ECM di vietare i corsi promiscui

(sanitarie non) dato che i detti corsi

sono finalizzati all'apprendimento di

competenze utilizzabili sul paziente,

mentre i corsi ai non addetti ai lavori

non devono consentire l'acquisizione

di competenze, ma la corretta infor-

mazione e consapevolezza rispetto a

determinati argomenti;

- chiedere a livello regionale di continua a pag. 3

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COME CONTATTARCI

A.I.FI. VENETO: VIA G. DE’ MENABUOI,

2/bis – 35132 PD TEL +39.049.8649489 FAX +39.1782756292

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orari d’ufficio:

mart -.giov dalle 15:00 alle 18.00

DIRETTIVO AIFI VENETO

DANIELE CARIANI (Presidente) cell.: 335.1610555 e-mail: [email protected]; DONATO LANCELLOTTI (Segretario) cell.: 349.7600500 e-mail [email protected] ERNESTO CARRARO (Uff. Tesoreria) cell: 380 3938831 e-mail: [email protected]

ANGELO PAPA (Uff. Giuridico) tel./fax 049.617886 cell.: 340.4041854; e-mail [email protected]

SONIA DELLO IACOVO (Uff. Formazione e Rapporti con l’Università) cell.: 329.9624809 (16.00-19.00) e-mail :[email protected]

GIORGIO VENDRAMIN (Uff. Stampa e Marketing) cell: 340.7665163 (16.30 –21.00) e-mail: [email protected] GIULIANO FELTRE (Uff. Libera Professione) tel studio 0422.713040; casa 0422.814237 (dopo 21.30) e-mail [email protected]

RESPONSABILI PROVINCIALI

CRISTIANA SIVIERO (Padova) cell: 340.4859727 e-mail: [email protected]

CHIARA BENDIN (Rovigo) cell. 333.3126380; e-mail [email protected]

ALESSANDRO POLESEL (Treviso) cell 349.2681519 (dopo ore 17.00) e-mail [email protected]

BARBARA FORALOSSO (Venezia) cell: 339.2818799 e-mail: [email protected] MAURIZIO COTROZZI (Vicenza) cell 329.2196727 e-mail [email protected] DANIELE MUNARI (Verona) cell 349 1025834 email: [email protected]

DA QUEST’ANNO E’ POSSIBILE ISCRIVERSI DIRETTAMENTE ON LINE (SEGUIRE LE ISTRUZIONI CLICCANDO IL LINK IN ALTO A DESTRA DEL SITO www.aifiveneto.it)

RINNOVO ISCRIZIONE CON INTERRUZIONE (non iscritti nel 2009)

Effettuare il versamento di € 100,00

∗ Inviare alla sede di AIFI Veneto:

⇒ Copia del versamento ⇒ Scheda di iscrizione AIFI Veneto 2010 ⇒ Fotocopia autenticata del titolo conseguito

∗ Effettuare il versamento di € 100,00 ( solo € 50 se neo laureati !!!)

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PRIMA ISCRIZIONE

Prima di inviare la fotocopia del titolo verificate con la Segreteria se né siamo già in possesso. Per chi l’ha inviata dopo il 2004

probabile non sia necessario.

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∗ la scheda di iscrizione AIFI Veneto 2010

∗ il certificato di iscrizione Università

IMPORTANTE Per chi RINNOVA L’ISCRIZIONE SENZA INTERRUZIONE , da quest’anno non serve inviare la scheda di iscrizione, tuttavia vi preghiamo di scrivere chiaramente (in stampatel-lo) nome, cognome e causale del versamento (iscrizione AIFI Veneto 2010) al fine di po-ter definire chiaramente l’intestatario dell’ iscrizione. Va comunque inviata la scheda AIFI 2010 nel caso fossero avvenute variazioni anagrafiche o professionali.

Intestare a: AIFI Veneto, Via De Menabuoi, n. 2 — 35132 Padova

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Causale (da indicare chiaramente): iscrizione AIFI Veneto anno 2010

con bollettino postale n. 27727312

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Iscrizioni 2010 Aifi Veneto c’è!Aifi Veneto c’è!Aifi Veneto c’è!Aifi Veneto c’è! Buono l’andamento delle iscrizioni di quest’anno. A metà giugno abbiamo rag-giunto il numero di soci ordinari dell’anno pre-cedente con buone possibi-lità di superare il dato del 2008 e forse di eguagliare quello del 2006, il miglio-re di tutti. Ancora meglio il dato degli studenti che si conferma come il migliore in assoluto e che proietta il dato totale degli iscritti verso una quota importante: QUOTA 900 !

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Sabato 11 dicembre 2010 dalle ore

8.30 alle 17.00, presso il Centro

Congressi della Stazione Marittima

di Trieste, si terrà il terzo Convegno

nel quale i giovani colleghi, le cui

tesi sono state valutate come i mi-

gliori lavori scientifici prodotti nei

Corsi di Laurea in Fisioterapia delle

Università del Triveneto nell’anno

2009 (una per ogni sede di corso,

otto in totale), relazioneranno sul

lavoro svolto e sull’esperienza con-

dotta. Al convegno potranno parteci-

pare gli studenti del III anno iscritti

ai corsi di laurea in Fisioterapia del

Triveneto e i Fisioterapisti che già

esercitano la professione.

Sarà inoltre redatta e diffusa una

pubblicazione a cura dell’AIFI FVG

nella quale si potranno leggere gli

articoli delle tesi classificate prima,

seconda e terza e gli abstract relativi

ai posters scientifici presentati dagli

autori delle tesi classificate dal quar-

to al sesto posto. I posters saranno

presentati al convegno.

Il progetto vuole perseguire diverse

finalità. In primo luogo promuovere

e gratificare gli studenti e relatori

delle tesi valutate come migliori.

Secondariamente offrire

un’opportunità per gli studenti in

corso, di trarre un’occasione

d’apprendimento dall’esperienza

narrata di coloro che li hanno prece-

duti. La terza finalità riguarda la co-

municazione e lo scambio culturale

tra sedi Universitarie. Ultima finali-

tà, ma non per questo la meno im-

portante, si vorrebbe costruire un

ponte tra professione, professionisti

già formati e Università, attraverso il

coinvolgimento dell’A.I.Fi.

Un caloroso benvenuto a tutti coloro

che vorranno partecipare.

Roberto Marcovich Coordinatore CdL in Fisioterapia

Università di Trieste

Progetto di valorizzazione delle Tesi di Laurea in Fisioterapia dei

Poli Universitari del Triveneto 3a EDIZIONE

first announcement Sabato 11 dicembre 2010

Centro Congressi della Stazione Marittima di Trieste

continua da pag. 3 attivare presso ogni asl un ufficio

con il compito di contrastare i fe-

nomeni di abusivismo nel territorio

di competenza. 3. Dare attuazione del governo cli-

nico in fisioterapia, con valorizza-

zione delle professioni sanitarie di

cui le leggi 251/2000, 43/2006,

dalla dirigenza, al programmazione

fisioterapica, appropriatezza, quali-

tà, responsabilità e cooperazione

con le altre professioni sanitarie

medicali, riabilitative, infermieri-

stiche e tecniche sanitarie e con le

professioni sociali.

ANNO ORDINARI STUDENTI TOTALE

2002 436 16 452

2003 363 16 379

2004 479 17 496

2005 591 19 610

2006 824 63 887

2007 738 43 781

2008 755 57 812

2009 742 67 809

2010 741 101 842

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Convegno 23 Ottobre 2010 La Riabilitazione post chirurgica in Ortopedia: qua li evidenze?

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AC: Facciamo un passo indietro

rispetto all'ideazione del libro e del

convegno: in che occasione è

nato il Vostro interesse per la

fisioterapia ortopedica?

SF: L’area ortopedica mi è in-

teressata da sempre. Ho fre-

quentato la Scuola Diretta a

Fini Speciali dell’Università di

Milano anche in seguito ad un

infortunio sportivo che non mi

permetteva di riprendere

l’attività agonistica. La Riabili-

tazione ortopedica e quella

sportiva hanno anche caratte-

rizzato le mie prime esperienze

lavorative.

CV: le mie prime esperienze

lavorative sono state di fisioterapia

neurologica; all’inizio degli anni ’90

sono entrata in contatto con le prin-

cipali metodologie della terapia ma-

nuale anglosassone, quali Cyriax,

McKenzie e Maitland, e da qui è

iniziato il mio interesse per la

fisioterapia ortopedica, che fino a

quel momento avevo considerato

“di serie B”.

AC: Passiamo ora al volume di

"Riabilitazione post chirurgica

del paziente ortopedico". Per

quali ragioni, tra tante altre pro-

poste afferenti alla stessa area

clinica, avete sentito l'esigenza di

pubblicare un libro sulla fisiote-

rapia ortopedica?

CV: in Italia mancava completa-

mente un testo che affrontasse

questo

Doppia intervista a Carla Vanti e Silvano Ferrari , in occasione del convegno di Padova sulla “Riabilitazione post chirurgica in ortopedia” del 23 Ottobre, nonchè della pubblicazione dell'omo-nimo volume di Fisioterapia ortopedica edito da Elsevier, che sarà disponibile in libreria e on-line dalla data del convegno.

I due colleghi, apprezzati clinici e docenti universitari di Terapia Manuale – nonchè co-autori del testo “Riabilitazione integrata delle lombalgie”, pubblicato dalla stessa casa editrice – sono anche soci fondatori della nuova società scientifica italiana di fisioterapia (SIF). Per ulteriori approfondi-menti in proposito si rimanda all’intervista col Prof. Paolo Pillastrini a pagina 6.

a cura di Adriano Cecchia

continua a pag. 5

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argomento in modo articolato e che

coniugasse i contributi dei migliori

chirurghi e dei migliori fisioterapi-

sti, nel senso di veri esperti dei vari

distretti suscettibili di intervento.

SF: L’ideazione di un testo di que-

sto tipo è derivata dalla necessità di

creare una sorta di “ linea diretta” tra

il chirurgo che ha eseguito

l’intervento e il fisioterapista coin-

vo l t o n e l l ’ i mp o s t a z i o n e e

nell’attuazione del recupero. In sin-

tesi abbiamo cercato di superare

l’ottica dei “protocolli” orientandoci

verso un lavoro per obiettivi, che a

nostro avviso è una modalità

d’azione maggiormente incentrata

sulle reali necessità dei pazienti.

CV: abbiamo inoltre cercato, con

questo testo, di fare fronte alle con-

seguenze delle modifiche organizza-

tive e gestionali del sistema sanitario

italiano: negli ultimi anni i tempi del

ricovero post-chirurgico si sono

sempre più contratti, e quindi un

numero maggiore di fisioterapisti si

trova a dover trattare sul territorio

pazienti in fase post-chirurgica,

spesso senza la dovuta preparazione.

AC: Rispetto alla vostra preceden-

te pubblicazione sulla riabilitazione

delle lombalgie, il nuovo libro pre-

senta una maggior eterogeneità di

autori - sia fisioterapisti che medici

- specialisti in differenti aree clini-

che e dotati di differenti

background professionali. Avete

incontrato difficoltà nell’integrare

tra loro tanti contributi diversi in

un unico volume, mantenendo il

filo conduttore che vi eravate prefis-

sati all’inizio del progetto?

CV: La difficoltà maggiore nel co-

ordinare i contributi di tanti autori è

stata quella di coniugare una certa

omogeneità di impostazione per tutto

il testo, fondamentale per assicurar-

ne la migliore fruibilità, con la ne-

cessaria esigenza di garantire ad

ogni autore la dovuta libertà di e-

spressione. Questo problema ha ri-

guardato non solo i chirurghi, ma

anche i fisioterapisti. In alcuni casi

abbiamo dovuto intervenire in modo

piuttosto energico; in altri casi gli

autori hanno compreso rapidamente

quanto veniva loro richiesto ed han-

no ottemperato alle nostre linee gui-

da, rispettando anche i tempi di con-

segna.

AC: Come mai avete scelto di fare

un convegno su questo tema pro-

prio in questo “momento storico”?

E perché proprio Padova come sede

dell’evento?

SF: Penso che il tema della riabilita-

zione post-chirurgica sia un terreno

“fertile” per i fisioterapisti, in quanto

la continua evoluzione delle tecniche

chirurgiche impone un aggiornamen-

to costante su questo argomento.

Inoltre, oltre ai nostri ottimi rapporti

con l’AIFI Veneto, siamo legati a

Padova anche per la nostra attività di

docenza al Master universitario di

Terapia Manuale e Riabilitazione

Muscoloscheletrica.

AC: Al di là del convegno e della

promozione del libro, a quali altri

progetti vi dedicherete nei prossimi

mesi?

CV: La nostra attività già da anni

si è caratterizzata per l’apertura di

sempre nuovi “cantieri” professio-

nali: anche se comporta sacrificio, è

un modo per mantenere vivo

l’interesse per la fisioterapia e an-

che per non annoiarsi…! Terminata

la “costruzione” di questo libro, i

prossimi progetti sul piano profes-

sionale riguarderanno la neonata

Società Italiana di Fisioterapia…

SF: … il lavoro relativo al Master di

Terapia Manuale…

CV: … la validazione di questiona-

ri sulla disabilità, che ci occuperan-

no nei prossimi mesi…

SF: … nonché un studio scientifico

randomizzato e controllato sul neck

pain, che concorrerà a settembre

2010 per un premio indetto

dall’European Spine Journal. Mal-

grado alla fine di ogni progetto im-

pegnativo – e credo ciò valga anche

per Carla – ci si dica sempre la fati-

dica frase “adesso mi riposo per un

po’ … beh, diciamo che al momento

non è prevista una vacanza!

*** ISCRIVITI ONLINE !!! *** RAPIDO E VELOCE SENZA NECESSITA’ DI NESSUNA SPEDIZIONE !!! PROCEDURA: dal sito www.sinergiaesviluppo.it cliccare su > Eventi 2010 > Convegno 101023PD> iscriviti ora. Compilare il modulo online e conservare il numero di iscrizione che arriva con la mail di conferma.

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S.I.F. - Società Italiana Fisioterapia 29 maggio 2010 - costituita una nuova società scien tifica

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Faccia a faccia con Paolo Pillastrini , fisioterapista, professore associato presso l’Università di Bologna, in occasione dell’istituzione della “Società Italiana di Fisioterapia”, la SIF, avvenuta formalmente a Bologna il 29 Maggio del corrente anno alla presenza di 153 soci fondatori. Il fine ultimo di questa nuova associazione scientifica – apolitica, asindacale e senza fini di lucro – è la promozione della ricerca e della pratica clinica in fisioterapia basata sull’evidenza scientifica nel nostro paese. Ecco quanto evinto dalla chiacchierata:

a cura di Adriano Cecchia

AC: La concezione della pratica

fisioterapica basata sull’evidenza,

in Italia, è un concetto relativamen-

te nuovo e meno diffuso rispetto ad

altri paesi anglofoni. Quali sono,

secondo Lei, gli elementi che hanno

portato al verificarsi di questa situa-

zione nel nostro paese?

PP: «Reputo che vi siano una molte-

plicità di fattori culturali che hanno

portato ‘de facto’ a questa situazio-

ne, fattori che vanno ben al di là del-

le differenze linguistiche. Per molti

anni, specialmente prima del 1994

[anno della codifica del profilo professionale del fisioterapista in Italia, NdA] , il nostro ambiente

scientifico era scarsamente collegato

al contesto internazionale. Un passo

dopo l’altro siamo riusciti a definire

una nostra cultura professionale spe-

cifica, che però si è sviluppata solo

parzialmente in sintonia con quella

di altri paesi, in cui la nostra discipli-

na era maggiormente affermata...

Ora è giunto il momento di colmare

questo gap».

AC: Capisco… Attraverso quali

iniziative la SIF promuoverà

l’evoluzione della nostra figura ver-

so i suddetti standard professionali

internazionali?

PP: «Vi sono due tipi di attività che

fungono da riferimenti assoluti. La

prima concerne la produzione scien-

tifica, sia attraverso attività di ricerca

quali reFaccia a faccia con Pao-lo Pillastrini , fisioterapista professo-

re associato presso l’Università di

B o l o g n a , i n o c c a s i o n e

dell’istituzione della “Società Italia-

na di Fisioterapia”, la SIF, avvenuta

formalmente il 29 Maggio del cor-

rente anno. Il fine ultimo di questa

nuova associazione scientifica – apo-

litica, asindacale e senza fini di lucro

– è la promozione della ricerca e del-

la pratica clinica in fisioterapia basa-

ta sull’evidenza scientifica nel nostro

paese. Ecco quanto evinto dalla

chiacchierata:

visioni della letteratura e trial clinici,

sia attraverso la creazione di una

nuova ulteriore rivista indicizzata su

banche dati biomediche che permetta

la pubblicazione del materiale da noi

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elaborato… Il tutto, ovviamente, in

modo proporzionale alle risorse a

disposizione».

AC: E qual è la seconda attività

“cardine” della Società Italiana di

Fisioterapia?

PP: «Senza dubbio la divulgazione.

È nostro obbiettivo promuovere sia

iniziative di respiro internazionale,

quali i convegni e i “workshops”, sia

eventi più locali, quali attività di ag-

giornamento nei reparti e nelle pale-

stre dei singoli ospedali e cliniche,

volti a ridefinire il nostro intervento

professionale in ottica “Evidence

Based”. Tale promozione non si li-

mita all’organizzazione ‘in pri-

ma persona’ degli eventi. Sia-

mo pronti a patrocinare iniziati-

ve che rispecchino la nostra

visione, come abbiamo in pro-

gramma di fare col convegno

sulla “Riabilitazione post chi-

rurgica in ortopedia”, che si

terrà il 23 Ottobre prossimo a

Padova».

AC: In merito all’attività di ricer-

ca da Lei menzionata, la SIF è o-

rientata esclusivamente sulla ricer-

ca clinica o sono considerate anche

altre aree applicative?

PP: «Per rispondere a questa doman-

da, è necessaria una precisazione sul

fine ultimo della SIF. Non vogliamo

forgiare “astrattamente” una genera-

zione di ricercatori, quanto fornire

degli strumenti clinici concreti ai

colleghi fisioterapisti, strumenti che

possano essere utilizzati nella pratica

clinica quotidiana. Per ottenere que-

sto non ci si può basare sulle opinio-

ni di qualche “caposcuola” più o me-

no improvvisato: servono prove di

efficacia. Detto ciò, gran parte dei

nostri sforzi si orienterà sulla

ricerca in area clinica, ma con-

cederemo comunque spazio ad

a p p r o f o n d i m e n t i s u l

management e sulla metodologi-

a della didattica in fisioterapia, a

patto che questi si basino su ri-

gorosi fondamenti scientifici».

Il Consiglio Direttivo di S.I.F.

Presidente

Paolo Pillastrini Vice-Presidente

Roberto Gatti Segretario

Giuseppe Plebani Tesoriere

Marco Baccini Consigliere

Lucia Bertozzi Consigliere Matteo Paci Consigliere Marco Testa

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Giornata della Fisioterapia: Progetto OPUSCOLO SCUOLA 2010

“La schiena và a Scuola: prime regole per imparare a rispettarla!”

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Il gruppo di lavoro, per il progetto

“Scuola e Schiena” presentato a

grandi linee nella rivista di marzo, ha

raccolto parecchio materiale in questi

mesi e lo ha selezionato in modo da

renderlo di facile lettura visto il tar-

get a cui è rivolto lo

stesso.

L’evoluzione del pro-getto. I l t i t o l o

dell’Opuscolo Informa-

tivo sarà: “La schiena và a

scuola: prime regole per

rispettarla!” e i contenuti

sono stati così suddivisi:

Capitolo 1 La schiena cresce: nozioni sulla deli-

catezza della fase di cre-

scita come momento

critico per lo sviluppo di

deviazioni vertebrali;

Capitolo 2 La schiena ha qualche problema: il mal

di schiena, la scoliosi, gli

atteggiamenti scoliotici, il

dorso curvo. Si è sentita la

necessità di dover sotto-

lineare che la scoliosi non

è l’unica patologia che

colpisce questa fascia d’età e che

anche i bambini soffrono di mal di

schiena anche per altre patologie;

Capitolo 3 La schiena è sotto esame: si descrive in modo semplice

come il genitore/insegnante possa

fare una valutazione di base, indi-

cando alcuni strumenti/test per rile-

vare alcuni piccoli o grandi sintomi/

corrette/ideali a scuola (illustrazioni

con disegni) e sottolineate alcune

regole di prevenzione basilari, l’altra

facciata invece è occupata da un sim-

patico fumetto per fissare ancor di

più il messaggio!

Siamo davvero

felici di comunicarvi

che il progetto ha già

ricevuto l’Alto Patro-

nato della Presidenza

della Repubblica, il

patrocinio della Re-

gione Veneto e di al-

cune province; inoltre

è stata inoltrata la

richiesta di patrocinio

ai Ministeri della Sa-

lute, dell’Istruzione e

della Cultura.

S t i a m o

ricevendo da colleghi

di tutte le province del

Veneto richieste di col-

laborazioni alla divul-

gazione del progetto: la

mission di tutti è quella

di promuovere la pre-

venzione primaria,

dando un messaggio il

più possibile coerente e chiaro in un

settore così delicato. Questo ci ha

fatto riflettere ancor di più sull’im-

portanza del delineare l’iter da se-

guire in merito la divulgazione: a

giugno ci sarà un Direttivo per de-

finire come interpellare le istituzioni,

quali le strade corrette per entrare

nelle scuole, chi coinvolgere oltre ad

segni per i quali è bene rivolgersi ad

uno specialista;

Capitolo 4 La schiena risponde! Risposte ai principali quesiti di geni-

tori ed insegnanti: uso dello zainetto;

quale lo sport giusto (sfatando il

mito del nuoto come cura della sco-

liosi); quali le posture ideali; quali i

segnali da non sottovalutare; person-

ale sanitario a cui rivolgersi. Inserto

staccabile

Per colpire l’attenzione dei ragazzi si

è pensato di creare un inserto stac-cabile (formato poster), dove sono

indicate su una facciata le posture

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alunni, genitori ed insegnanti e

come. Tutto ciò è fondamentale al

fine di evitare dispersione di risorse.

Poiché quest’anno si lavora anche a

livello nazionale, l’obiettivo sarebbe

quello di fare la prima presentazione

del progetto a Roma in settembre con

conseguente consegna dei primi

opuscoli, per poi distribuire, ad ogni

regione che ne ha già fatto e ne farà

richiesta, il materiale in Power Point

e cartaceo.

Altro punto di forza: grazie

al lavoro di ricerca del responsabile

dell’Ufficio Stampa e Marketing, vi

comunico che l’opuscolo verrà stam-

pato su carta ecologica. Siamo con-

vinti che questo sia un ulteriore mes-

saggio positivo da far passare alla

fascia d’età a cui è rivolto!

Il gruppo scientifico rin-

grazia tutti i colleghi per il sostegno

e resta sempre a disposizione per

suggerimenti in merito a questo tema

o proposte per temi futuri.

Sonia Martinotta Responsabile Progetto

OPUSCOLO SCUOLA 2010 Fisioterapista componente della Sezione AIFI Veneto di Vicenza

[email protected]

I Membri del Gruppo Scientifico

Francesco Ballardin fisioterapista OMT, Libero Professionista, Vicenza - AIFI Veneto

Bello Serena

Fisioterapista, ULSS 13 Mirano-Venezia (Regione Veneto) - AIFI Veneto

Lucia Coppola fisioterapista, Azienda ULSS 16 di Padova, docente a contratto presso il Corso di

Laurea in Fisioterapia-Università di Padova - AIFI Veneto

Silvia Pillon Fisioterapista, RSA Papa Luciani ULSS 7 Treviso — AIFI Veneto

Michele Romano

Fisioterapista, Direttore Tecnico di ISICO, Milano — AIFI Lombardia

Pietribiasi Chiara Fisioterapista, Libero Professionista, Padova

Marco Segat

Fisioterapista, Libero Professionista, Treviso - AIFI Veneto

Siviero Cristiana Fisioterapista, Libero Professionista, Responsabile Provinciale AIFI Padova

docente di ruolo di Educazione Fisica Padova - AIFI Veneto

L’OPUSCOLO INFORMATIVO DELLA GIORNATA DELLA FISIOTERAPIA 2009

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www.aifiveneto.it GIUGNO 2010

Nel tentativo di dare ai propri associati un sempre migliore servizio, non solo relativamente all’ambito professionale,

ma anche per il benessere quotidiano è stato stipulato in questi giorni un accordo con l’azienda Mafer per l’acquisto

on line dei loro prodotti ad un prezzo convenzionato.

La Mafer è un’azienda del trevigiano che produce abbigliamento intimo che mantiene la seta a contatto con la pelle,

sfruttando le proprietà naturali della stessa per il benessere della pelle.

Il perché della scelta ci è stato spiegato dall’azienda stessa:

“La scelta dell’abbigliamento intimo è importante, soprattutto in presenza di disturbi come le dermatiti e le micosi o

in caso di particolare sensibilità cutanea. È noto che, in queste situazioni, andrebbero evitati i tessuti in lana o in

fibra sintetica a diretto contatto con la pelle. Questi ultimi sono poco traspiranti e possiedono scarsa capacità igro-

scopica (assorbono e cedono umidità troppo lentamente o in modo insufficiente); creano così un microclima caldo-

umido che favorisce la crescita di batteri e funghi responsabili di patologie sempre più diffuse come le micosi (es.

piede d’atleta, pitiriasi, intertrigine, candidosi, etc). Fino a qualche anno fa si consigliava l’intimo in cotone, ma

recenti studi hanno evidenziato che nemmeno questa è la soluzione giusta per chi soffre di disturbi cutanei, poiché le

fibre corte del cotone possono irritare la pelle quando diventano umide. I capi di abbigliamento SETA+ realizzati

in fibroina di seta sono gli unici studiati appositamente per proteggere le pelli più sensibili, anche in presenza di

alterazioni e lesioni della barriera cutanea.

La pelle cosi rigenerata si mantiene elastica e giovane rallentando il normale processo dell’invecchiamento.”

Le caratteristiche del prodotto lo rendono quindi adatto sia per l‘ambito sportivo o lavorativo quanto per la preven-

zione di problemi di igiene intima.

Attraverso il sito www.kerubinoshop.it, potrete visionare i capi in vendita e utilizzando il numero di voucher pubbli-

cati nella pagina pubblicitaria a fianco potrete accedere alla pagina riservata con il listino prezzi scontato rispetto al

prezzo applicato nei negozi e nelle farmacie.

Speriamo che l’iniziativa sia di vostro gradimento, che troviate i prodotti adatti alla vostre necessità e che possiate

diffonderlo anche tra i vostri famigliari e pazienti.

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Convegno Scientifico AIFI Veneto Fisioterapia Neurologica: Ragionamento clinico, best practice e rapporti inte rdisciplinari Una grande e attenta partecipazione

ha caratterizzato il Convegno Scien-

tifico Regionale AifiVeneto 2010,

svoltosi a Bolzano Vicentino, sabato

8 maggio.

Di alto livello i contenuti proposti da

tutti relatori.

Al mattino è venuta chiaramente in

luce la complessità dell’intervento

del fisioterapista in ambito neurolo-

gico e sono state avanzate diverse

proposte, basate sull’ICF e sulla let-

teratura, per tentare di mettere

“ordine” in tale ambito e sviluppare

in esso concetti quali ragionamento

clinico, diagnosi funzionale e valuta-

zione differenziale. A seguire tre

interessanti relazioni hanno aperto

scorci sui contribuiti che neurofisio-

logia, neuropsicologia e neurofarma-

cologia possono dare alla program-

mazione dell’intervento fisioterapi-

co.

Nel pomeriggio sei relazioni di colle-

ghi, dense e di alto profilo, hanno

tratteggiato alcune delle best practice

attualmente presenti nel panorama

della fisioterapia neurologica. Parti-

colare interesse hanno destato le pro-

poste di studio, condotto con metodo

rigoroso e preciso, riguardanti

l’efficacia di proposte neurocogniti-

tato il nostro invito e soprattutto per

aver accolto la proposta di “mettersi

in gioco”, rispondendo con relazioni

di alta qualità alle richieste da noi

avanzate. Ai colleghi del Direttivo

Provinciale di Vicenza per la cura

dei particolari e la professionalità

dimostrata a più riprese nella prepa-

razione del Convegno. A tutti i parte-

cipanti che hanno dimostrato vivo

interesse e attenzione per tutta la du-

rata (ampia!) del Convegno. Agli

sponsor che ne hanno permesso la

realizzazione. E, infine, al Direttivo

Regionale per aver creduto in un

progetto culturale che sta prendendo

sempre più corpo, un progetto volto

a far superare alla cultura fisioterapi-

ca le “barriere culturali” che hanno

caratterizzato l’ormai sterile contrap-

posizione tra scuole e metodiche di-

verse: è arrivato il tempo di gettare le

basi di quel linguaggio comune e di

quella cornice concettuale condivisa

di cui una professione matura do-

vrebbe dotarsi e di cui da più parte

emerge l’esigenza. Ai prossimi even-

ti il compito di proseguire su questa

strada.

La Segreteria Scientifica

ve nel superamento del freezing della

marcia nella malattia di Parkinson e

dell’affaticabilità nella sclerosi mul-

tipla. Da tutte le relazioni emerge

una chiara attenzione alla validità

esterna delle proposte presentate,

ossia della trasferibilità dei risultati

degli studi nella pratica e della loro

applicabilità nel quotidiano riabilita-

tivo.

Tante le scommesse vinte, quindi, in

questa edizione del Convegno Scien-

tifico Regionale.

La scommessa di proporre un tema

apparentemente non “di cassetta” e

di ottenere un ampio riscontro dai

partecipanti. La scommessa di inizia-

re a tessere rapporti interdisciplinari

potenzialmente proficui.

La scommessa di spostare a Vicenza

un evento che era consuetudine si

svolgesse, con ampia partecipazione,

in quel di Treviso. La scommessa di

rendere più chiaro e manifesto, se ce

ne fosse bisogno, chi è e cosa fa il

fisioterapista nell’ambito della riabi-

litazione neurologica.

Un grazie speciale và a tutti quelli

che hanno contributo concretamente

alla realizzazione dell’evento. Ai

relatori e moderatori, per aver accet-

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Assemblea Regionale dei Soci Parola al Segretario Regionale Il Fattore “U” Mi appresto a rileggere e controllare

definitivamente la relazione riassun-

tiva da presentare all’assemblea an-

nuale di maggio. La relazione mira a

raccontare ai soci quello che l’ufficio

di direzione ed il direttivo hanno rea-

lizzato in questo intenso anno di la-

voro.

Ci tengo perché quando stai “dentro

le cose” vedi molti aspetti e li vuoi

raccontare perché li trovi importanti

e meritevoli di divulgazione.

Leggo orgoglioso d’un soffio la mia

relazione che parla di attività, luoghi,

persone, tragitti, report sugli iscritti:

il nostro software ci permette di sa-

pere quanti iscritti siamo, provincia

per provincia, ordinari e studenti,

dipendenti e liberi professionisti

(insomma un bel divertimento di sta-

tistica associativa ). Arrivo alla fine

della lettura…e cado in una delusio-

ne immensa: i numeri e le attività

riportate non riescono a rappresenta-

re la cosa più importante: il fattore

“U”. “U” come “umano”, ovvero

come tutte le facce, gli occhi, le e-

mozioni delle persone che stanno

dietro ai fatti.

Cosa c’è dietro all’incontro con

l’assessore regionale? Ci sono telefo-

drata, ma non vogliamo trascurare

l’aspetto relazionale che ci lega in

direttivo e che ci lega tra associati.

Il fattore umano è il vero motivo per

cui si decide di aderire ad organizza-

zioni, o per lo meno è il motivo per

cui una libera associazione trova mo-

tivo per rimanere legata; si entra in

AIFI per le persone che ti hanno

chiamato e che ti fanno posto ( a vol-

te anche al costo di immergerti di

colpo in una marea di possibilità e di

impegni).

E’ attorno ai carismi che nascono i

gruppi di lavoro spontanei che si

propongono all’interno del direttivo

per realizzare progetti che altrimenti

nessun altro avrebbe mai pensato di

far nascere.

Il fattore umano sta nella voce dei

colleghi che chiedono aiuto ad AIFI

Veneto quando si trovano in mezzo a

procedimenti legali e trovano in AIFI

il primo sostegno per capire come

collocare le norme professionali.

La vision, la gestione per processi, la

strategia aziendale sono necessari

mezzi di governo, ma il colore ed il

collante non possono prescindere dal

fattore umano.

Capisco che quindi il fattore “U” non

può trasparire dalla mia relazione e

decido :” rimarrà nel cassetto e par-

lerò a braccio (ri)guardando negli

occhi i miei colleghi”. E così e stato.

Donato Lancellotti Segretario Regionale

nate, decine di mail scambiate, con-

fronto al tavolo e poi il viaggio con

l’impegno:“ ci vediamo in stazione

a..”, ci sono corse in mezzo a “calli e

campi” a Venezia, ci sono i: “ biso-

gna rintracciare assolutamente il dot-

tor ….qualcuno sa come fare?”.

Cosa c’è dietro alla realizzazione di

una legge regionale? Ci sono decine

di ore di telefonate del Presidente ai

colleghi delle altre associazioni pro-

fessionali, mail, corse in giro per il

Veneto a confrontarsi con categorie,

organizzazioni sindacali, politici, ad

ascoltare il parere di qualche collega

che mastica di CCNL, ore di studio e

di confronto.

Dietro le attività locali c’è il gruppo

provinciale, il vero misuratore della

realtà sul territorio; ruolo fondamen-

tale quello dei referenti provinciali

che tendono un mano per primi ai

colleghi che si avvicinano.

Ci sono colleghi che spontaneamente

si avvicinano al direttivo portando

idee e confronto.

Quanto lavoro c’è dietro ad un even-

to come i convegni: c’è una proposta

in direttivo, un confronto, ci sono le

persone che si attivano, i ripensa-

menti, gli invitati, c’è da decidere

dallo spessore delle relazioni scienti-

fiche al menù del catering.

Abbiamo in quest’anno continuato a

m a r c i a r e s e r r a t a m e n e

sull’impostazione che AIFI si è data

negli ultimi anni: trasparenza, cam-

biamento, innovazione.

Tale organizzazione a volte ci fa la-

vorare in maniera decisamente qua-

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riusciti a difendere il titolo, che è

passato sulle spalle di EUGENIO

PREBIANCA, di Vicenza, per

quanto riguarda la categoria maschi-

le, che ha tagliato il traguardo con

un ottimo 3 ore 11 minuti e 47 se-

condi, mentre per la categoria fem-

minile è risultata vincitrice la colle-

ga ANTONELLA PANZETTA, di

Mantova, con il ragguardevole

tempo di 3 ore 40 minuti e 42 se-

condi.

Da AifiVeneto complimenti ai

nuovi vincitori …. buon allena-

mento a tutti e … arrivederci al

prossimo anno!

Fabrizio De Lazzari

dell’impegno profuso, ma dal punto

di vista agonistico la temperatura,

un po’ troppo elevata rispetto alla

media stagionale, ha creato non po-

che difficoltà agli atleti ed atlete

costringendo molti di essi ad abban-

donare anzitempo la competizione.

Quest’ anno i colleghi vincitori del-

la della passata edizione non sono

Si è svolta lo scorso 25 Aprile 2010

la X° edizione della Maratona di S.

Antonio a Padova, all’interno della

quale era inserito il II° Campionato

Italiano di Maratona per Fisioterapi-

sti.

Anche quest’anno gli atleti che vi

hanno partecipato sono stati nume-

rosi ed hanno superato quota 4000,

a conferma della qualità ed impor-

tanza che tale evento ha ormai rag-

giunto nel panorama podistico ita-

liano, e nutrita è stata anche la par-

tecipazione dei colleghi Fisiotera-

pisti.

La manifestazione si è svolta in

una bellissima giornata primaverile

che ha ripagato l’organizzazione

II° Campionato Italiano di Maratona per Fisioterapisti

AVVISO AI SOCI AIFIVENETO LIBERI PROFESSIONISTI

Gentili Colleghi, l’Ufficio Libera Professione (LP) invita tutti i soci ad iscriversi al servizio di NEWSLETTER AIFIVENETO, allo scopo di utilizzare lo strumento di posta elettronica come modalità rapida ed efficace per avvisare/informare circa le attività svolte dall’ufficio LP ( e ovviamente da tutto il Direttivo regiona-le).

La verifica del numero di iscritti LP per il 2010 ha portato alla constatazione di un minimo ma decisivo aumento. Ciò, oltre a gratificarci per il lavoro svolto, ci stimola a dare sempre di più in efficienza associa-tiva e ciò può avvenire solo avendone i mezzi; uno di questi è una mailing list dei LP corretta e aggiorna-ta. Vi invitiamo quindi a spendere tre minuti del vostro tempo per andare sul sito www.aifiveneto.it e se-guire la facile procedura per l’iscrizione alla voce “ricevi le ultime notizie nella tua e-mail”. Saranno tre minuti investiti bene e ne trarremo vantaggio tutti. Visto il periodo aggiungiamo anche un “buone vacanze estive a tutti” GIULIANO FELTRE FABRIZIO DE LAZZARI Uff. Libera Professione

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Fisioterapia e Ricerca CRNNC - CENTRO DI RICERCA IN RIABILITAZIONE NEUROMOTORIA E COGNITIVA

AIFI Veneto comunica ai soci di Verona che in sede di Direttivo Regionale Daniele Munari è stato nominato referente della Sezione provinciale di Verona. In staff con lui opererà Christian Geroin. Munari e Geroin lavorano presso il CRNNC di Verona ed in questo loro primo articolo di presentazione ci raccontano la storia della nascita di questo Centro di Ricerca e rispondono ad alcune domande.

www.aifiveneto.it GIUGNO 2010

La storia del Centro di Ricerca in

Riabilitazione Neuromotoria e Co-

gnitiva (CRNNC) è recente, ma gra-

zie all’impegno costante di alcune

persone sta diventando rapidamente

una realtà innovativa nell’ambito

della riabilitazione veronese.

Il tutto nasce dal gruppo coordinato

da Nicola Smania, Professore Asso-

ciato di Medicina Fisica e Riabilitati-

va presso l’Università di Verona e

Medico Fisiatra presso l’Azienda

Ospedaliera Universitaria Integrata

di Verona, che da anni effettua atti-

vità clinica e ricerche nell’ambito

della riabilitazione neuromotoria e

cognitiva.

L’obiettivo iniziale è stato quello di

fornire una struttura organizzativa ad

un settore di ricerca che presenta un

forte ed immediato impatto sulla

realtà clinica e richiede una forte

alleanza con i pazienti affetti da ma-

lattie neurologiche. Nell’aprile 2007

il Consiglio della Facoltà di Medici-

na e Chirurgia dell’Università di Ve-

rona ha approvato e preso atto

dell’istituzione del CRRNC.

Nel corso di due anni il Centro ha

mostrato un’intensa attività e, trami-

te la partecipazione a progetti di ri-

cerca e donazioni, ha ottenuto

l’acquisizione di materiali tecnologi-

ci sia per la valutazione che per il

trattamento delle disabilità motorie e

cognitive. Ancor più importante è

stata la possibilità di ottenere fondi

per persone che si dedicano al duro e

poco remunerativo lavoro della ricer-

ca clinica.

Le ripercussioni pratiche di tale pro-

cesso sono state immediate e negli

ultimi due anni numerosi sono stati i

pazienti affetti da patologie neurolo-

giche che hanno beneficiato delle

attività del centro e che sono stati

sottoposti a trattamenti riabilitativi

innovativi attuabili solo in pochissi-

me sedi italiane ed estere.

Attualmente il personale del centro è

rappresentato da 6 persone di varie

estrazioni professionali, delle quali 2

fisioterapisti, altamente motivate,

che lavorano secondo un forte lega-

me di interdisciplinarietà, aspetto

che consente di ottenere i migliori

risultati nella cura del paziente.

Perché il Fisioterapista in un grup-po di Ricerca? Negli ultimi anni, in Italia si è assi-

stito ad un incremento della ricerca

in ambito riabilitativo in particolar

modo con l’introduzione di dispositi-

vi tecnologici volti a incrementare e

perfezionare il trattamento riabilitati-

vo. La ricerca fisioterapica inserita in

un processo di crescita multidiscipli-

nare permette non solo la nascita di

un nuova professionalità per il fisio-

terapista, ovvero quella del ricercato-

re clinico, ma soprattutto permette

l’evoluzione di una professione che

necessita sempre più di trovare forti

e consolidate radici su quella che

viene definita la medicina basata

sull’evidenza.

Il CRRNC ha dato la possibilità a

due colleghi di sperimentare questa

professionalità:

C o m e v i s e m b r a l’approccio alla ricerca in ambito riabilitativo? È la vostra prima esperienza? Si è la nostra prima esperienza. Il

mondo della ricerca ci ha consentito

di conoscere quella che è la realtà

estera di questa professione in ambi-

to riabilitativo svolta da fisioterapi-

sti. Ebbene la nostra generazione ha

bisogno di un radicale rinnovamento

e di crescere. L’unica strada è fare

ricerca. Per iniziare a fare ciò, è ne-

cessario che gli studenti affrontino la

realtà universitaria non come un do-

vere da assolvere per ottenere un

titolo di studio, ma deve essere vis-

suta come un processo di formazione

che si conclude con quello che è la

tesi di laurea.

E’ per questo che invitiamo

gli studenti a non prendere la tesi

come un processo obbl igato-

rio, ma deve essere espressione della

capacità dello studente di r e -

cuperare informazioni dalla letteratu-

ra, di elaborarle ed infine di applicar-

le nella realtà clinica quotidiana.

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In data 27 marzo dalle 14,30 alle

18,15 si è tenuto nella sede dell’AIFI

Veneto a Padova, un incontro di pre-

sentazione dei ‘Fisioterapisti Senza

Frontiere’. Alla riunione, presieduta

dalla Presidentessa Regionale Serena

Pizzato, erano presenti 14 fisioterapi-

sti provenienti dalle regioni Veneto,

Emilia Romagna, Lazio e Trentino.

Dopo una breve conoscenza dei par-

tecipanti c’è stata la presentazione in

Power Point di ‘Fisioterapisti senza

Frontiere ’ in cui si parlava della

nascita del gruppo, dei principi su

cui si fonda la sua attività, delle ini-

ziative, degli obbiettivi, delle moda-

lità d’intervento nelle aree in via di

sviluppo.

Serena ha parlato, a grandi linee,

circa il significato di riabilitazione

nei paesi in via di sviluppo; ha

spiegato le modalità di recluta-

mento e preparazione dei fisiote-

rapisti interessati ad operare in

queste zone e i contatti che il

gruppo ‘Fisioterapisti senza

Frontiere’ mantiene con le ONG

e altre Associazioni. Serena ha

inoltre sottolineato l’importanza

Corso Base organizzato dai

‘Fisioterapisti senza Frontiere’ in

collaborazione con il SISM del Friuli

Per il 2011 si prevede inoltre

l’attivazione di un corso di

‘Riabilitazione del bambino nei paesi

in via di sviluppo’

I presenti alla riunione hanno espres-

so interesse per le tematiche affron-

tate chiedendo la possibilità di esse-

re tenuti informati circa le iniziative

future del gruppo.

Dopo la raccolta dei nominativi e dei

recapiti dei colleghi presenti, oltre

che con l’augurio di Buona Pasqua ci

si è lasciati con l’augurio di rivederci

ai prossimi appuntamenti per inizia-

re assieme un nuovo percorso e con-

dividere nuove esperienze.

Serena Pizzato Presidente FSF

della comunicazione continua tra

quanti vivono esperienze di lavoro

nei paesi in via di sviluppo, al fine di

non ripetere gli stessi errori e dare

una certa continuità ai programmi

di formazione del personale locale

addetto alla riabilitazione.

Sono state poi ascoltate domande e

curiosità dei partecipanti, nonché

esperienze di alcuni di essi nei paesi

in via di sviluppo.

Tra i partecipanti c’erano tre allievi

della scuola di fisioterapia di Padova

c h e a b r e v e i n i z i e r a n n o

un’esperienza di lavoro in Tanzania

ed India al fine di seguire due pro-

getti di riabilitazione già in corso e

che saranno argomento delle loro tesi

di laurea.

Ultimo argomento discusso, i corsi

di aggiornamento tenuti in passato e

quelli in programma per il futuro:

Il 18 aprile 2010 si svolgerà a Bolo-

gna il Convegno dei ‘Fisioterapisti

senza Frontiere’

E’ stato rinviato in data da definirsi il

corso relativo al confezionamento di

gessi ed ortesi

A ottobre 2010 in Friuli si terrà il

Fisioterapisti senza Frontiere Riunione del 27 marzo 2010

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esperienza” all’essere

nell’esperienza, essere

cioè in quanto terapi-

sta coinvolto a pieno

titolo e a corpo intero,

sensibilmente ed etica-

mente, nell’esperienza

terapeutica.

Un tema terapeutico fondamentale

del testo è quello delle Forme ge-

stuali originarie, ossia il carattere

incarnato e situato del corpo, su cui

si fonda il senso della terapia del

movimento che è il nucleo essenziale

del nostro agire. L’indagine su tali

forme prevede un’analisi tattile-

cinestetica, ma anche un’apertura

alla dimensione affettiva e motiva-

zionale del gesto umano.

Un altro tema fondamentale, in parti-

colare nell’ambito della terapia ma-

nuale, è quello del Contatto, a partire

dal quale possiamo sperimentare mo-

di di interazione corporea più libera

e dinamica, rispetto alle tecniche di

terapia manuale tradizionalmente

concepite.

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“IL GESTO TERAPEUTICO”

un libro per riaprire l’esperienza terapeutica

di Natale Migliorino

INTRODUZIONE AL LIBRO

Sono lieto di annunciare alla comu-

nità dei colleghi fisioterapisti la

prossima uscita del mio libro “Il

Gesto terapeutico. Forma e Contat-

to” (editore FrancoAngeli, Milano),

che sarà disponibile nelle librerie a

partire dai primi di settembre.

Questo libro è l’esito di un lungo

percorso personale di riflessione

all’interno dell’esperienza terapeuti-

ca e dei suoi gesti, che mi ha portato

progressivamente a rivisitare le prati-

che consuete , per r iapr i re

l’esperienza a nuove possibilità di

sperimentazione. Il primo passo di

tale percorso è stato mosso

dall’esigenza di una svolta dal “fare

Per i temi trattati e per lo stile del

linguaggio, questo mio libro risulta

atipico nella letteratura riabilitativa.

Infatti non è un manuale per guidare

l’esperienza, ma un testo-laboratorio

per interrogare e riaprire il senso

dell’esperienza terapeutica, privile-

giando la dimensione pedagogica e

corporea personale, sulla base di un

orientamento fenomenologico

all’esperienza. Mi auguro che su

questi temi il libro possa suscitare un

vivace dibattito culturale all’interno

della nostra professione

Natale Migliorino Professore a Contratto

Università di Padova

[email protected]

AIFI Veneto vi invita alla presentazione del libro Giovedi 7 ottobre 2010, dalle ore 15,00 alle 18,00

Presso l’Aula Magna della Palazzina Servizi dell’Azienda Ospedaliera di Padova

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www.aifiveneto.it GIUGNO 2010

ABSTRACT NEUROLOGICI

Neurorehabil Neural Repair. 2009 Sep;23(7):679-91.

LESIONE EMISFERO DIPENDENTE NEL CONTROLLO DEL REACHING PER LA PRESA DOPO ICTUS: EFFETTI

DELLA DIMENSIONE DELL’OGGETTO

Tretriluxana J, Gordon J, Fisher BE, Winstein CJ. Division of Biokinesiology and Physical Therapy, University of Southern California, Los Angeles, USA

BACKGROUND: Gli autori hanno investigato la specializzazione emisferica per la codifica visuomotoria della forma dell oggetto da afferrare prima della presa, e la coordinazione tra codifica e presa, negli individui dopo ictus: si ipotizza che dopo un ictus unilaterale ci siano specifici deficit emisferici. ME-TODI: stroke destri e sinistri e pz non disabili hanno eseguito un raggiungimento e presa (reach-to grasp) di 3 oggetti : gli autori considerano la calibrazione della presa come la correlazione fra velocità iniziale di apertura e picco di apertura, e tra picco di apertura e diametro dell’oggetto. È stata eseguita un’analisi della correlazione incrociata usando la velocità di trasporto e la dimensione dell’apertura, per quantificare la coordinazione trasporto-presa. Tutti i test statistici per defici emisfero-specifici preve-dono il confronto tra gruppo con disabilità e senza disabilità. RISULTATI i gruppi con ictus destro, ma non i sinistri, dimostrano un tempo di movimento prolungato : per la calibrazione della presa si è di-mostrata un’alta la correlazione fra velocità iniziale di apertura e picco di apertura, e bassa correlazi-one tra picco di apertura e diametro dell’oggetto per gli ictus sinistri; la coordinazione trasporto-presa la correlazione tra velocità di trasporto e dimensione dell’apertura è alta per gli stroke sinistri e bassa per i destri; è stata dimostrata anche una alta deviazione standard del ritardo temporale. CONCLU-SIONI: Dopo un ictus sinistro, c’è difficoltà a calibrare la dimensione della presa e una coordinazione trasporto-presa maggiore. Per contro, dopo un ictus destro la calibrazione della presa inizia prima ma la coordinazione trasporto-presa è più debole. Insieme, questi dati suggeriscono una specializzazione dell’emisfero sinistro in codifica visuomotoria del calibro nella presa,e una specializzazione dell’emis-fero destro in coordinazione trasporto-presa

__________________________________________________________________________________

Clin Rehabil. 2009 Sep 28. [

Le proprietà psicometriche e l’utilità clinica di misurazioni del cammino e della mobilità in

condizioni neurologiche: una revisione sistematica

Tyson S, Connell L. Centre for Rehabilitation and Human Performance Research and Physiotherapy Di-rectorate, University of Salford, UK.

RISORSE: banche dati MEDLINE, CINAHL, EMBASE, PEDro and AMED.Review METODI: Revisori in-dipendenti hanno selezionato ed estratto dati da articoli che valutavano affidabilità, validità, affida-bilità e sensibilità al cambiamento e l’utilità clinica di misurazioni del cammino e della mobilità. Ven-gono raccomandate misurazioni con una buona proprietà psicometrica e un punteggio di 9/10 in utilità clinica RISULTATI: sono state selezionate 17 misurazioni. Di queste, il test dei 5 e 10 metri di cammino, il six-minute walk test, l’High Level Mobility Assessment Tool (HiMAT) e il Rivermead Mobility Index (RMI) hanno raggiunto gli standard richiesti e dimostrato la loro utilità nella pratica clinica. Nessuna di queste misurazioni raccomandate valuta la mobilità in carrozzina . La proprietà valutata meno fre-quentemente è risultata essere la sensibilità al cambiamento . Potrebbero essere raccomandate ulterior misurazioni se ne venisse dimostrato il minimo cambiamento rilevabile. CONCLUSIONI: il 5-mt, il 10-mt e six-minute walk test, l’ High Level Mobility Assessment Tool e il Rivermead Mobility Index sono misure psicometricamente robuste per valutare cammino e mobilità, e sono utili per la pratica clinica.

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www.aifiveneto.it DICEMBRE

2007 www.aifiveneto.it GIUGNO 2010

MODALITA’ ISCRIZIONE ON LINE (salvo diverse indicazioni nel sito) ** facile e veloce ** Iscriviti on-line !!! ** Accedi al sito www.sinergiaesviluppo.it, Individua il corso che interessa tra le "Iscrizioni online aperte" nella colonna a sinistra e clicca sul titolo. Nella pagina relativa al corso/evento clicca sul pulsante "iscriviti ora" e compila il modulo online. Al termine sarà rilasciato, con una email, un numero di conferma iscrizione da inserire nella causale del versamento. L'iscrizione online viene validata dal successivo pagamento che deve avvenire entro 5 giorni .

Il pulsante per l’iscrizione online potrebbe essere disponibile anche nel sito www.aifiveneto.it nella pa-

gina del corso

COME ISCRIVERSICOME ISCRIVERSICOME ISCRIVERSICOME ISCRIVERSI Ogni corso, per poter essere attivato, richiede il raggiungimento di un numero minimo di partecipanti entro la data indicata; invi-tiamo pertanto gli interessati ad iscriversi per tempo, per non rischiare di vedere annullato un evento formativo a cui avrebbero

voluto partecipare. Visita i siti www.aifiveneto.it e/o www.sinergiaesviluppo.it per INFO aggiornate e per iscriversi agli eventi formativi.

Attenzione: il doppio canale di iscrizione, tradizionale e online, ci impone delle modifiche nella procedura PRIMA DI EFFETTUARE IL VERSAMENTO E’ NECESSARIO OTTENERE IL NUMERO DI CONFERMA ISCRIZIONE

MODALITA’ ISCRIZIONE TRADIZIONALE (VIA FAX) Chi fosse impossibilitato a seguire la procedura online, può procedere contattando la segreteria organizzativa che effettuerà per suo conto l'iscrizione online.

Il corsista deve:: ricevere la conferma della disponibilità di posti; inviare via fax la scheda d'iscrizione debitamente compilata ed eventuali documenti richiesti; attendere di effettuare il versamento fino a quando la segreteria organizzativa gli comunicherà il numero di conferma necessario per essere inserito nella causale. L'iscrizione viene validata dal successivo pagamento che deve avvenire entro 5 giorni.

Per tutti gli altri eventi formativi, gestiti da AIFI Veneto e “Sinergia & Sviluppo S.R.L.”, il versamento va effettuato tramite: Bonifico bancario

Banca Popolare Etica - Padova - IBAN IT 14 Q 05018 12101 000000130391 intestato a Sinergia & Sviluppo S.R.L. - Padova. Causale: nome cognome e numero di conferma

Per tali corsi, che sono normalmente assoggettati ad Iva in quanto aperti anche ai non soci AIFI, verrà rilasciata una fattura intestata al partecipante o alla propria struttura lavorativa (se richiesto al momento dell’iscrizione).

ELENCO CORSI :

⇒ VALUTAZIONE E TRATTAMENTO DELLE SCOLIOSI: nuovi orientamenti

internazionali

⇒ CONCETTO S.E.T. ® (SLING EXERCISE THERAPY) - Corso Base

⇒ LO STRETCHING GLOBALE ATTIVO: la Rieducazione Posturale Globale applicata allo Sport

⇒ RADIOLOGIA CLINICA APPLICATA

⇒ GLI AUSILI E LA MOVIMENTAZIONE DEI MALATI: tra approccio tradizionale e approccio ergomo-

torio del Metodo Dotte® e la relazione con il malato

⇒ MANIPOLAZIONE FASCIALE ® – 1° e 2° livello

⇒ WORKSHOP "L’APPLICAZIONE PRATICA NELLA TRAUMATOLOGIA DELLO SPORTIVO DEI NUOVI

SISTEMI TERAPEUTICI"

⇒ CORSO KALTENBORN 1° LIVELLO: TERAPIA MANUALE SECONDO IL CONCETTO OMT KALTEN-

BORN-EVIENTH - 1° SETTIMANA ARTO SUPERIORE"

⇒ N.O.I. 1° livello – MOBILIZZAZIONE DEL

SISTEMA NERVOSO"

Accedi alle pagine successive per le

INFO CORSI

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DOCENTE. Hanpeter Leitner –Fisioterapista- coordinatore servizio di riabilitazione Azienda ospedaliera Brunico (Bz); membro effettivo della com-missione per l’aggiornamento del personale sanitario; membro effettivo della commissione per l’aggiornamento dell’ Azienda Sanitaria di Brunico (Bz). Fabrizio De Lazzari –Fisioterapista- Libero Professionista Studio Professionale “FisioEffe”- S. Donà di Piave (Ve); specializzato in Terapia Manuale - Idrokinesiterapia QUANDO E DOVE Sabato 20 novembre 2010 — Sede da definire - orario: 9,00 /13, 00 - 14,00/17,30 INTRODUZIONE AL CORSO Da esperienze cliniche e da ricerche iniziate già all’inizio degli anni 1990 fisioterapisti e medici norvegesi hanno introdotto il concetto Re-dcord S-E-T (Sling Exercise Therapy).Tale metodica consiste in un approccio attivo al trattamento riabilitativo e all’esercizio fisico, dalla valutazione iniziale fino al conseguimento del miglioramento e recupero delle disfunzioni, e risulta altresì molto importante per il manteni-mento nel tempo delle funzioni recuperate e per la riduzione del rischio di recidive.

Risulta essere particolarmente indicato in tutte la patologie croniche dell’apparato muscolo-scheletrico, ma trova campi di applicazione anche in ambito geriatrico, nell’età evolutiva, nello sport.

DOCENTE Michele Romano, Fisioterapista, Direttore Tecnico di ISICO (Istituto Scientifico Italiano Colon-na Vertebrale - www.isico.it) struttura con compiti scientifici, clinici, formativi e divulgativi nell’ambito del trattamento non chirurgico della colonna vertebrale. Referente Tecnico della Se-greteria Scientifica del G.S.S. (Gruppo Studio Scoliosi), importante gruppo scientifico italiano sulla riabilitazione della colonna vertebrale, che conta Soci di tutta Italia e gestisce uno dei siti di settore più importanti al mondo (www.gss.it). QUANDO E DOVE 1 e 2 ottobre 2010 a Padova presso il Collegio Universitario Marianum in via Giotto 33 (9 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria, oppure autobus n.24 direzione L.go Debussy seconda fermata di via Giotto; autobus n.6 direzione via Lagrande scendere in Piazza Mazzini e proseguire in via Giotto OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di presentare la basi neurofisiologiche del trattamento con revisione sistematica sull’efficacia degli esercizi e delle diverse metodiche di approccio al problema. Verrà approfondito l’importante momento della valutazione, l’utilizzo dello Scoliosis Manager per la gestione del paziente e l’impostazione di esercizi e programmi per i pazienti PERCHE’ PARTECIPARE Il corso è di grande rilevanza formativa per la nostra professione perché sempre più vi è la necessità di personale fisioterapico qualificato per la prevenzione, valutazione e il trattamento della scoliosi. Circa il 3% dei ragazzi in età adolescenziale presentano una scoliosi. Le possibilità terapeutiche sono diverse e la scelta di quella più appro-priata al singolo caso dipende da una serie di elementi che vanno dall’entità della curva al grado di maturazione ossea. Scegliere correttamente la strada da intraprendere è una questione cruciale al successo della terapia. Il rischio, in questa fase, è quello di sottostimare la situazione e di scegliere opzioni terapeutiche insufficienti oppure, al contrario, di costringere il paziente a trattamenti eccessivamente impegnativi per il suo caso, con il risultato di imporre sacrifici inutili. La ricerca, in questi ultimi anni ha chiarito meglio le reali possibilità di successo con le armi non chirurgiche disponibili e definito le attuali evidenze scientifiche. Dopo anni di relativa immobilità, il mondo della scoliosi vive, a livello internazionale una fase di fermento che ha portato alla produzione di una revisione Cochrane sull’efficacia dei corsetti e a un’altra, in fase di completamento, sull’efficacia degli esercizi. Proprio sugli esercizi l’attuale panorama vede un gruppo ristretto di metodi terapeutici che hanno intrapreso l’indispensabile percorso di riscontro dell’affidabilità dell’approccio proposto ma evidenzia come, curiosamente, non sono i quelli più conosciuti ad aver pubblicato i risultati del proprio lavoro. PROGRAMMA 1° GIORNO: Basi neurofisiologiche del trattamento con esercizi - Bocca e postura tra ipotesi e certezze - Metodiche basate sugli esercizi - Ultima revisione sistematica sull’efficacia degli esercizi - Terapia manuale e scoliosi - La scoliosi dell’adulto - La valutazione del paziente (pratica) - La misurazione delle lastre (pratica) - Dalla valutazione agli esercizi - L’autocorrezione e la stabilizzazione 2° GIORNO: Storia naturale - Approccio cognitivo comportamentale - ScoliosisManager: uno strumento gratuito su internet per la gestione del paziente (pratica) - Prove di esercizi con i partecipanti al corso (pratica) - Impostazione di programmi con pazienti (pratica)

Valutazione e trattamento delle Scoliosi: Valutazione e trattamento delle Scoliosi:

nuovi orientamenti internazionali nuovi orientamenti internazionali

Chiusura iscrizioni: 1° settembre Partecipanti: min 20 – max 25 Costi: ISCRITTI AIFI: 210 € + IVA (tot 252); NON ISCRITTI AIFI: 260 € + IVA (tot 312) Segreteria Organizzativa: Chiara Bendin Cell 3333126380 mail [email protected] Destinatari: Studenti Fisioterapia del 3° anno, Fisioterapisti, Medici fisiatri.

Corso Redcord SCorso Redcord S--EE--T T

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DOCENTE Orazio Meli , Fisioterapista, Presidente dell’Associazione Italiana di Rieducazione Posturale Globale (AIRGP, www.airpg.it), responsabile formazione AIFI Sicilia. QUANDO E DOVE 18-19-20 settembre 2010 a Pove del Grappa (Vicenza) presso Fineco Innovazione srl via San Bortolo 10. OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di formare professionisti competenti nell’approccio globale ai disturbi in ambito spor-tivo e del movimento in generale, riprendendo i concetti della RPG, anche per chi non ha una formazione specifica in questa metodica molto diffusa tra i fisioterapisti italiani e di diverse parti del mondo. PERCHE’ PARTECIPARE Lo Stretching Globale Attivo trae i suoi principi dalla Rieducazione Posturale Globale metodo del “Campo Chiuso”, creata da Philippe E. Souchard. Proprio dalle osservazioni che sono scaturite dai suoi studi e dalla esperienza quotidiana ottenuta con la pratica e l’insegnamento della R.P.G.,ha codificato una serie di “posture”, come vengono in gergo definite, di allungamento muscolare da mettere a disposizione princi-palmente del mondo dello sport,in sostituzione dei tradizionali esercizi di stretching,nella maggior parte dei casi analitici ed asimmetrici e generatori di “compensi”. Uno dei principi fondamentali sfruttato dallo S.G.A. è la globalità che prevede, quindi, l’ interessamento di tutti i segmenti del corpo nello stesso momento attraverso la realizzazione di particolari “posture” che evolvono in maniera dolce e progressiva, con l’interessamento pure della respirazione, verso una posizione finale di massimo allungamento. Un’altra caratteristica necessaria è costituita dalla partecipazione “attiva” dei distretti muscolari interessati dallo stiramento attraverso la con-trazione isotonica-eccentrica, ricercandone così il rilasciamento riflesso. Vengono utilizzate 9 (nove) posture, ognuna con la specificità di agire su una serie predeterminata di “catene muscolari”. PROGRAMMA 1° GIORNO: Introduzione ai principi dello Stretching Globale Attivo ed applicazione nel campo della prevenzione e dello sport - Aspetti di fisiologia e di fisiopatologia muscolare - Il concetto di “globalità” nello Stretching Globale Attivo - Dimostrazione da parte del docente di una valutazione posturale con

scelta ed esecuzione delle autoposture indicate - Valutazione e trattamento terapeutico di un atleta secondo la Rieducazione Posturale Globale - Esecuzione da parte dei discenti di 3 autoposture su conduzione del docente. 2° GIORNO: La valutazione posturale nello Stretching Globale Attivo: il quadro di valutazione applicato allo sport - I test di valutazione usati nello Stretching Globale Attivo. Gli effetti dell’attività muscolare nello sport - I meccanismi automatici di difesa: il loro ruolo. Dimostrazione da parte del docente di una valuta-zione posturale con scelta ed esecuzione delle autoposture indicate - Esecuzione da parte dei discenti di 3 autoposture su conduzione del docente 3° GIORNO: La meccanica ventilatoria: il ruolo dei muscoli inspiratori, dei muscoli espiratori e del diaframma. Il “respiro paradosso“ - Prin-cipi di anatomia e biomeccanica muscolare applicati al gesto sportivo - Strategie di prevenzione attraverso le autoposture di Stretching Globa-

Lo Stretching Globale AttivoLo Stretching Globale Attivo La RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE La RIEDUCAZIONE POSTURALE GLOBALE applicata allo sportapplicata allo sport

Sede: Fineco Innovazione srl - via San Bortolo, n. 10 - Pove del Grappa (Vicenza) Data: 18-19-20 settembre 2010 Chiusura iscrizioni: 2 settembre Partecipanti: Costi: ISCRITTI AIFI: 400,00 (iva inclusa) ; NON ISCRITTI AIFI: 450,00 (iva inclusa) Segreteria Organizzativa: Sinergia&Sviluppo srl cell 340.9240926 mail [email protected]

il principio di base del concetto S-E-T e quello di cercare sistematicamente il recupero o il miglioramento della funzione, in quanto le patolo-gie croniche muscolo-scheletriche sappiamo essere caratterizzate da: Ridotta stabilizzazione locale, ridotta funzione neuromuscolare, alterazione controllo senso-motorio, ridotta forza muscolare Ridotta resistenza muscolare, atrofia muscolareUltimo aspetto, ma non meno importante, è relativo al sollievo per il fisioterapista e alla sicu-rezza per il paziente. Il fisioterapista è sottoposto a volte ad un pesante lavoro fisico che potenzialmente può indurre allo sviluppo di patologie muscolo-scheletriche. Record offre un sicuro sostegno alla parte del corpo da trattare, funzionando come “terza mano del terapista”, proteg-gendolo quindi da un eccessivo affaticamento PERCHE’ USARE REDCORD perché aiuta il Fisioterapista a valutare e a trattare i più diffusi disturbi muscolo-scheletrici, a seguire i principi di una documentata evidenza scientifica nel campo della riabilitazione e dell’allenamento, per la sua ampia gamma di applicazione (da disabili gravi ad atleti di alto livello).

Il concetto Redcord è composto dal 20% delle attrezzature e l’80% della conoscenza che deriva dalle più attuali conoscenze scientifiche con lo scopo principale di migliorare la qualità della cura del paziente. PROGRAMMA Introduzione al concetto S.E.T. ; Background e definizioni; Ambiti di applicazione Principi di biomeccanica, Possibilità di dosaggio, Princi-

Sede: da definire Data: 20 novembre Chiusura iscrizioni: 2 novembre Partecipanti: min 8 - max 12 Chiusura iscrizioni: Partecipanti: min 8 - max 12 Costi: ISCRITTI AIFI: 100 € + IVA (tot 120); NON ISCRITTI AIFI: 150 € + IVA (tot 180) Segreteria Organizzativa: De Lazzari Fabrizio - Cell.: 347 6584360 (h 19 - 21) Mail: [email protected]

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“Gli ausili e la movimentazione dei malati: tra approccio tradizionale e approccio ergo motorio del Metodo Dotte® e la relazione con il malato” . Sessione di sensibilizzazione.

DOCENTI Mosè Garbui, Fisioterapista, tutor di sede del CdL in fisioterapia Ulss 8 Asolo, ospedale di Castelfranco Veneto; Formatore omologato Metodo DOTTE®, specialista in ergo motricità, Responsabile Pedagogico di ERMMES (Scuola italiana di Ergomotricità Manutenzione Movimentazione e Sicurezza) di Bologna, esclusivista per l’Italia di SIFAM FORMATIONS di Montpellier per la Diffusione del Metodo DOTTE® (www.ermmes.it) Barbara Bellini, Fisioterapista Coordinatore referente del Servizio di fisioterapia della Apsp civica S.Bartolomeo di Trento, tutor aziendale del Corso di Laurea in Fisioterapia dell’Università di Verona Formatore omologato del Metodo DOTTE® specialista in ergo motricità, Tiziana Manigrasso, psicologa, psicoterapeuta con formazione ad orientamento biosistemico, coordinatrice di equipe educative e di figure professionali impegnate nella relazione di aiuto (educatori, ASA, OSS, assistenti socia-

li, assistenti ad personam, volontari), docente in corsi di formazione per figure socio sanitarie.

QUANDO E DOVE Il 16 ottobre a Castelfranco Veneto presso l’ Ospedale San Giacomo Apostolo, in via dei Carpani 16 Z; raggiungi-bile in auto e in treno (a 15 min circa a piedi dalla stazione ferroviaria). Accesso al parcheggio interno presentan-do allegato al pieghevole (www.sinergiaesviluppo.it) contenente anche info dettagliate su itinerario. OBIETTIVI DEL CORSO Il corso si propone di far conoscere il principio di ergo motricità su cui il Metodo Dotte si basa, consentendo di personalizzare le manovre dell’operatore attraverso movimenti basati su un corretto procedimento ergonomico. In un adeguato gioco di “coppie di forza” i due attori, operatore e persona curata, svolgono le attività di movimentazione richieste in cui il corretto uso dell’ausilio trasmette sicurezza al paziente senza limitarne le possibilità di autonomia ed esalta l’azione dell’operatore che, grazie alla diminuzione del carico fisico associata al mantenimento del giusto comportamento motorio, può eseguire gesti fluidi senza generare ansia e frustrazione. PERCHÉ PARTECIPARE: Imparare a “usare”l’ausilio e a “gestire” il proprio corpo. La formazione alla movimentazione dei malati assume un ruolo sempre più importante per le figure sanitarie, in primis fisioterapisti e infer-mieri che, pur nella diversità professionale, sono chiamati a mantenere e/o ricercare la massima autonomia possibile dei propri pazienti. Gli ausili per la movimentazione consentono la riduzione del carico fisico cui i professionisti sono sottoposti, diminuendo l’incidenza delle ra-chialgie da sforzo e in generale dei danni muscolo-scheletrici. “Ausilio” è diventato comunemente sinonimo di “ergonomia”, e costituisce “prevenzione passiva” per il professionista che lo utilizza. Ma l’apprendimento di posture, prese e gesti corretti, lo sviluppo di un’abilità adeguata nelle attività di movimentazione senza e con ausili non si improvvisano. Tutto ciò rientra nel vasto campo dell’ergomotricità (in sintesi il corretto comportamento motorio comodo, sicuro, efficace), che consente al professionista formato di “gestire” il proprio corpo mentre “usa” l’ausilio (“prevenzione attiva”). “L’ergomotricità apre la porta all’ergonomia, l’ergonomia considerata come unica risorsa chiude la porta all’ergomotricità” (P.Dotte). La prevenzione a tutto campo (il benessere del lavoratore) si avrà solo associando ergonomia (prevenzione passiva) ed ergomotricità (prevenzione attiva). L’utilizzo dell’ausilio non deve far perdere di vista due cose: per il paziente il mantenimento e la ricerca di autonomia , per l’operatore il mantenimento della vigilanza posturale. Ogni atto compiuto dall’operatore coinvolge direttamente la coppia terapeutica, una “coppia di forze” (operatore/malato) che instaura una relazione d’aiuto reciproco che, spesso sottovalutata, influenza fortemente la riuscita dell’intervento. La formazione Dotte, che intende tener conto di tutti questi aspetti, potrà far apprendere modalità pratiche di spostamento di malati sapendo scegliere e utilizzare l’ausilio adatto in piena sicurezza e con il massimo comfort sia per l’operatore che per il paziente. Così l’investimento economico in ausili può trovare maggiori riscontri oggettivi positivi: utilizzo del materiale acquistato, miglioramento della qualità della cura, diminuzione delle assenze per malattia per rachialgie o disturbi muscolo-scheletrici.

Imaging Radiologico in Fisioterapia Imaging Radiologico in Fisioterapia DOCENTE Branchini Mauro , Medico Radiologo presso l’Unità Operativa di Radiologia d'Urgenza del Pronto Soccorso, presso l'Ospedale S.Orsola-Malpighi di Bologna. Docente di "Indagine radiologica in fisioterapia" presso l'Univer-sità di Bologna dal 2005 e presso presso Claudiana Scola Provinciale Superiore di Sanità di Bolzano dal 2009. Docente di Radiodiagnostica e Ortopedia applicata presso AIFI Emilia Romagna dal 1999 e docente del Corso di Radiologia presso AIFI di altre regioni a partire dal 2001. QUANDO E DOVE 28-29-30 ottobre 2010, presso Fondazione Villa d’Argento - V.le della Libertà, 22—Silea (TV) Vicino a uscita Treviso SUD autostrada VE-BL. Dalla stazione ferroviaria di Treviso prendere autobus n 3.

Chiusura iscrizioni: 20 settembre Partecipanti: min 25 – max 30 Costi: ISCRITTI AIFI: 110 € + IVA (tot 132); NON ISCRITTI AIFI:180 € + iva (tot 216) Segreteria Organizzativa: Alice Baù - Cell.3487934001 - mail: [email protected] - fax 0423 494477 Destinatari: Fisioterapisti, infermieri, Medici, Medici del lavoro, studenti fisioterapisti, studenti infermieri.

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www.aifiveneto.it GIUGNO 2010

"MANIPOLAZIONE FASCIALE ® – 1° e 2° livello" Sede: Studio “KINE' FISIOTERAPIA e ANALISI DEL MOVIMENTO” - v.le Venezia, 13/Q - 31020 San Vendemiano (TV) Data: I liv: 9-12/09/10 e 23-26/09/10 II liv: 12-14/03/11 e 26-28/03/11 Docenti: Mirco Branchini, Fisioterapista, Laurea in scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione, Coordinatore Didattico del C.L. di Fisioterapia Università di Bologna, collabora con Luigi Stecco dal 1995 e cura la didattica dei corsi dal 1997; Marco Mo-relli, Fisioterapista, C.O. in osteopatia, Master in tema di Riabilitazione Sportiva; Mauro Ciletti, Luca Cossarini. Chiusura iscrizioni: 31 luglio Partecipanti: min 21 – max 30 Costi: ISCRITTI AIFI: 1200 € + IVA (tot 1440); NON ISCRITTI AIFI: 1350 € + IVA (tot 1620); STUDENTI 3° anno C.d.L. Fisiote-rapia ISCRITTI AIFI (max 2 persone): 1000 + IVA (tot 1200) Segreteria Organizzativa: Tiziana Manni Cell:3492195477, tel lavoro 0438405592; E-mail [email protected] Destinatari: Fisioterapisti, Studenti Fisioterapia del 3° anno, Medici fisiatri.

WORKSHOP "L’APPLICAZIONE PRATICA NELLA TRAUMATOLOGIA DELLO SPORTIVO DEI NUOVI SISTE-

MI TERAPEUTICI" Sede: Hotel HOLIDAY INN, Rotonda Romea, 1/2 - 30175 MARGHERA (VE) - (USCITA A/4 MESTRE VE BARRIERA) Data: 6 novembre (mezza giornata) Docente Prof. Dr. Sandro Lain, Fisioterapista, Docente presso l’Università Europea di Roma Chiusura iscrizioni: 18 ottobre Partecipanti: min 15 - max 50 Costi: ISCRITTI AIFI: 40 € + IVA (tot 48); NON ISCRITTI AIFI: 60 € + IVA (tot 72) Segreteria Organizzativa: De Lazzari Fabrizio - Cell.: 347 6584360 (h 19 - 21) fax 0421 50737 Mail: [email protected]

"CORSO KALTENBORN 1° LIVELLO:TERAPIA MANUALE SECONDO IL CONCETTO OMT KALTENBORN-

EVIENTH - 1° SETTIMANA ARTO SUPERIORE" Sede: Collegio Universitario Marianum — via Giotto, 33 - PD Date: 9-13 novembre (settimane successive da definire nel 2011) Docente Shomacher Jochen, fisioterapista, M.C.M.K. (F), DPT (USA), BSc. in Physiotherapy, diplomato in Terapia Manuale Orto-pedica (secondo l’IFOMT), istruttore di Terapia Manuale del Concetto OMT Kaltenborn-Evjenth Chiusura iscrizioni: 1° ottobre Partecipanti: Min 13 – max 26 Costi: ISCRITTI AIFI: 520 € + IVA (tot 624); NON ISCRITTI AIFI: 600 € + IVA (tot 720) Segreteria Organizzativa: Siviero Cristiana Cell: 340 4859727 - E-mail: [email protected]

"N.O.I. 1° livello – MOBILIZZAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO" Sede: c/o Fondazione Villa d’Argento - Silea (TV) Data: 7-8-9 ottobre Docente Strobbe Ruggero, fisioterapista OMT Chiusura iscrizioni: Partecipanti: max 35 Costi: ISCRITTI AIFI: 460 € + IVA (tot 552); NON ISCRITTI AIFI: 550 € + IVA (tot 660) Attenzione: per iscrizioni consultare il sito www.sinergiaesviluppo.it

Chiusura iscrizioni: 25 settembre Partecipanti: min 18 – max 24 Costi: ISCRITTI AIFI: 300 € + IVA (tot 360); NON ISCRITTI AIFI: 400 € + IVA (tot 480)

STUDENTI 3° anno Corso di Laurea in Fisioterapia ISCRITTI AIFI (max 2 persone): 250 + IVA (tot 300) Segreteria Organizzativa: Longo Luciano - Cell.: 349 4107565 - fax 049 7969241 (alla C.A. Longo Luciano)

Destinatari: Fisioterapisti, studenti 3° anno Corso di Laurea in Fisioterapia.

OBIETTIVI DEL CORSO Scopo del Corso è fornire le nozioni base per analizzare l’imaging radiologico interpretandolo nel modo più corretto possibile. Un Corso dedi-cato esclusivamente a migliorare la pratica in ambito fisioterapico al fine di un più corretto e specifico approccio alla patologia del paziente. PERCHÉ PARTECIPARE: Nel corso degli anni la diagnostica per immagini ha acquisito strumenti sempre più raffinati e affidabili, consentendo al medico di effettuare diagnosi cliniche sempre più accurate e precise con una tempistica che permette di prevenire molte patologie un tempo misconosciute. Sebbe-ne nelle competenze del fisioterapista non vi sia quella di produrre diagnosi cliniche sulla base della lettura dei quadri radiologici, l’interpretazione di questi esami strumentali deve poter essere nel bagaglio culturale del fisioterapista, per poter proporre un intervento riabili-tativo sempre più adeguato e calibrato alle reali potenzialità del paziente, nell’ottica di una assistenza riabilitativa sempre più qualificata e in considerazione della responsabilità professionale nell’individuazione di elementi che richiedano particolari cautele. Il Corso prevede dei momenti di didattica frontale sulle principali tecniche utilizzate nella diagnostica per immagini (radiologia tradizionale, TC, RM ed ecografia) e delle parti pratiche a piccoli gruppi, con casi quiz al computer e commento delle immagini al diafanoscopio, sempre guidate dal relatore. Gli argomenti trattati riguarderanno in particolare la patologia infiammatoria articolare, la patologia degenerativa articolare, l’osteoporosi, la traumatologia generale, e lo studio più approfondito di particolari distretti corporei come il rachide, la spalla, l’anca ed il ginocchio; questi ultimi prima e post-intervento. Tutto ciò sarà correlato con un breve escursus sulla semeiotica medica e sulle possibili diagnosi differenziali.

altri corsi del 2° semestre 2010

Page 24: E’ ora di chiudere il conto - veneto.aifi.net file1 In questo numero pag. 3: sabato 11 dicembre 2010. 3a Edizione del Progetto di Valorizzazione delle Tesi di Laurea pag. 4: 23 ottobre

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www.aifiveneto.it GIUGNO 2010

evento patrocinato dal

Società Italiana

Fisioterapia

(S.I.F.)