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E E c c c c o o m m i i : : S S o o n n o o l l a a s s e e r r v v a a d d e e l l S S i i g g n n o o r r e e Campo Ammessi O.f.S. - Parrocchia S. Antonio Pescara 1-2 Dicembre 2012 – Convento San Camillo de Lellis Bucchianico (Ch) Libretto formazione

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Campo Ammessi O.f.S. - Parrocchia S. Antonio Pescara

1-2 Dicembre 2012 – Convento San Camillo de Lellis

Bucchianico (Ch)

Libretto formazione

SABATO 1 DICEMBRE 2012

Programma della giornata Ore 09.30 Arrivi ed accoglienza Ore 10.00 Preghiera iniziale

Presentazione campo Formazione: “La Vocazione: sull’esempio di Maria”

Ore 11.15 Tempo di riflessione personale Ore 12.00 Ora media Ore 12.30 Pranzo Ore 15.30 Formazione: “La Vocazione: sull’esempio di Francesco” Ore 17.00 Pausa Ore 17.30 Momento di condivisione a coppie Ore 19.00 Vespri Ore 19.30 Cena Ore 21.00 Preghiera mariana ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- LODI MATTUTINE O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia. INNO L'aurora inonda il cielo di una festa di luce, e riveste la terra di meraviglia nuova. Fugge l'ansia dai cuori, s'accende la speranza: emerge sopra il caos un'iride di pace.

Così nel giorno ultimo l'umanità in attesa alzi il capo e contempli l'avvento del Signore. Sia gloria al Padre altissimo e a Cristo l'unigenito, sia lode al Santo Spirito nel secoli dei secoli. Amen.

1 ant. Al mattino annunziamo il tuo amore, la tua verità nella notte profonda. È bello dar lode al Signore * e cantare al tuo nome, o Altissimo, annunziare al mattino il tuo amore, * la tua fedeltà lungo la notte, sull'arpa a dieci corde e sulla lira, * con canti sulla cetra. Poiché mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie, * esulto per l'opera delle tue mani. Come sono grandi le tue opere, Signore, * quanto profondi i tuoi pensieri! L'uomo insensato non intende * e lo stolto non capisce: se i peccatori germogliano come l'erba * e fioriscono tutti i malfattori, li attende una rovina eterna: * ma tu sei l'eccelso per sempre, o Signore.

Ecco, i tuoi nemici, o Signore, † ecco, i tuoi nemici periranno, * saranno dispersi tutti i malfattori. Tu mi doni la forza di un bufalo, * mi cospargi di olio splendente. I miei occhi disprezzeranno i miei nemici, † e contro gli iniqui che mi assalgono * i miei orecchi udranno cose infauste. Il giusto fiorirà come palma, * crescerà come cedro del Libano; piantati nella casa del Signore, * fioriranno negli atri del nostro Dio. Nella vecchiaia daranno ancora frutti, * saranno vegeti e rigogliosi, per annunziare quanto è retto il Signore: * mia roccia, in lui non c'è ingiustizia.

1 ant. Al mattino annunziamo il tuo amore, la tua verità nella notte profonda. 2 ant. Voglio proclamare il nome del Signore: date gloria al nostro Dio. Ascoltate, o cieli: io voglio parlare: * oda la terra le parole della mia bocca! Stilli come pioggia la mia dottrina, * scenda come rugiada il mio dire; come scroscio sull'erba del prato, * come spruzzo sugli steli di grano. Voglio proclamare il nome del Signore: * date gloria al nostro Dio! Egli è la Roccia; perfetta è l'opera sua; * tutte le sue vie sono giustizia; è un Dio verace e senza malizia; * Egli è giusto e retto. Peccarono contro di lui i figli degeneri, * generazione tortuosa e perversa. Così ripaghi il Signore, * o popolo stolto e insipiente? Non è lui il padre che ti ha creato, * che ti ha fatto e ti ha costituito? Ricorda i giorni del tempo antico, *

medita gli anni lontani. Interroga tuo padre e te lo farà sapere, * i tuoi vecchi e te lo diranno. Quando l'Altissimo divideva i popoli, * quando disperdeva i figli dell'uomo, egli stabilì i confini delle genti * secondo il numero degli Israeliti. Porzione del Signore è il suo popolo, * sua eredità è Giacobbe. Egli lo trovò in terra deserta, * in una landa di ululati solitari. Lo educò, ne ebbe cura, * lo custodì come pupilla del suo occhio. Come un'aquila che veglia la sua nidiata, * che vola sopra i suoi nati, egli spiegò le ali e lo prese, * lo sollevò sulle sue ali, Il Signore lo guidò da solo, * non c'era con lui alcun dio straniero.

2 ant. Voglio proclamare il nome del Signore: date gloria al nostro Dio. 3 ant. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra. † O Signore, nostro Dio, † quanto è grande il tuo nome su tutta la terra: * † sopra i cieli si innalza la tua magnificenza. Con la bocca dei bimbi e dei la an † affermi la tua potenza contro i tuoi avversari, * per ridurre al silenzio nemici e ribelli. Se guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, * la luna e le stelle che tu hai fissate, che cosa è l'uomo perché te ne ricordi, * e il figlio dell'uomo perché te ne curi?

Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli, * di gloria e di onore lo hai coronato: gli hai dato potere sulle opere delle tue mani, * tutto hai posto sotto i suoi piedi; tutti i greggi e gli armenti, * tutte le bestie della campagna; gli uccelli del cielo e i pesci del mare, * che percorrono le vie del mare. O Signore, nostro Dio, * quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!

3 ant. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra. LETTURA BREVE Rm 12, 14-16a Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non aspirate a cose troppo alte, piegatevi invece a quelle umili.

RESPONSORIO BREVE R. Esultano le mie labbra * cantando le tue lodi. Esultano le mie labbra cantando le tue lodi. V. La mia lingua proclama la tua giustizia cantando le tue lodi. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Esultano le mie labbra cantando le tue lodi. Ant. al Ben. Guida i nostri passi, o Signore, sulla via della pace. INVOCAZIONE Cristo è presente nelle sue membra, specialmente nei poveri e nei sofferenti. Celebriamo la sua bontà e preghiamo con fede per crescere nel suo amore: Rendici perfetti nella carità, Signore. Iniziamo questo nuovo giorno nel ricordo della tua risurrezione, - estendi a tutti gli uomini, Signore, i benefici della tua salvezza. Fa' che oggi ti rendiamo testimonianza davanti agli uomini, - per essere degni di unirci all'offerta del tuo sacrificio. Aiutaci a riconoscere il tuo volto nei nostri fratelli, - e a servirti in ciascuno di essi. Tu che ci unisci a te come i tralci alla vite, - fa' che rimaniamo nel tuo amore, per portare molto frutto a gloria di Dio Padre. Padre Nostro ORAZIONE Ti lodi, o Signore, la nostra voce, ti lodi il nostro spirito, e poiché il nostro essere è dono del tuo amore, tutta la nostra vita si trasformi in perenne liturgia di lode. Per il nostro Signore. Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna. R. Amen.

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Presentazione Campo: LA SCELTA =>> CONSAPEVOLEZZA – LIBERTA’ – RESPONSABILITA’

“Francesco insisteva nella preghiera, affinchè il Signore gli indicasse la sua vocazione” (FF 1406)

“Pativa nell’intimo sofferenza indicibile e angoscia, perché non riusciva a essere sereno fino a tanto che non avesse realizzato la sua vocazione” (FF 1409)

I° MOMENTO FORMATIVO: La vocazione sull’esempio di Maria

Dal vangelo secondo Luca (Lc 1,26-38)

In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te»A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.

Formazione

Il testo di Luca si presenta ai nostri occhi come uno schema di vocazione....

1) Legame profondo con Dio: Nel racconto dell'annunciazione a Maria, l'uomo è chiamato a riscoprire il suo legame profondo che lo unisce a Dio Padre. Il primo passo che Dio compie è quello rendere l'uomo partecipe della sua Santità... per l'uomo ciò comporta una seria dedizione, una disponibilità piena a realizzare la Parola. Non è invadenza da parte di Dio, ma una ricchezza, una grazia che ci avvolge e ci colma di Gioia.

2) Consapevolezza di essere figli e fratelli: Il secondo passo è la constatazione che il Nascituro è Santo. Dio ci fa diventare suoi Figli e Fratelli in quel Bambino che si trova nel Grembo di Maria. Per ottenere questa "rinascita dall'alto" è necessario farsi avvolgere e penetrare dall'azione dello Spirito Santo che da la vita.

3) I Timori: Il terzo passo è costituito dalle nostre perplessità.... dai nostri timori... dalle preoccupazioni... dalle domande che non sempre trovano una logica nel momento in cui Dio parla. Bisogna dire che Dio accetta le nostre obiezioni e ci offre, come a Maria, dei segni, ma tutto sarà chiaro nel momento in cui iniziamo e proseguiamo un cammino di fede... come Maria...così anche noi. E’ importante fare chiarezza a noi stessi.

4) Eccomi: Il quarto passo è la risposta di Maria... ECCOMI. Ciò segnala come ci si deve rapportare a Dio: interrogandosi e offrendosi con generosità e totalmente. La comunità deve volgere lo sguardo a Maria per capire appieno la propria vocazione e la propria missione. Maria è la persona più libera perché la sua vita è stato un dono perenne. La vita serve per essere donata. Maria era una ragazza come tante altre: quelle hanno detto no, lei ha detto "sì". Qui sta tutta la differenza. E' il suo "sì" che ha colpito e commosso i Santi, è questo suo "sì" che deve affascinare anche noi. Parlando della vocazione di Maria, ciascuno deve pensare alla sua vocazione. Prendere coscienza che la nostra vita esiste perché è un dono e una vocazione del Signore e che in essa non è indifferente una cosa o l'altra, ma è necessario scoprire la propria vocazione, cioè la volontà di Dio su di noi, quella volontà che è il maggior bene di significato, di realizzazione, di felicità per noi. Diceva già d. Bosco che la vita può dipendere da alcuni "sì" o alcuni "no" detti nella prima adolescenza. Ma forse questo è vero anche lungo il corso dei vari anni e delle diverse situazioni di vita. Come conoscere e scoprire la nostra vocazione, quando si è ragazzi e giovani per dare l'orientamento fondamentale alla propria vita, ma anche quando si è adulti, per discernere la volontà di Dio giorno per giorno? Facciamo un esempio: quando noi preghiamo, in genere chiediamo che il Signore ci aiuti in quello che noi abbiamo pensato; ma è molto più giusto, rivolgersi al Signore e chiedergli: "Signore che cosa hai pensato per me? Che cosa vuoi da me? Qual è la tua volontà per la vita? Qual è il tuo progetto meraviglioso su di me? Signore che cosa devo fare? Forse abbiamo già sperimentato nella nostra vita il contrasto tra il progetto di Dio, la sua volontà e la nostra volontà. Dobbiamo riconoscere che quando abbiamo detto di no, la vita ci ha dato torto. Se diciamo di "no" al Signore ci perdiamo sempre. Se accogliamo e viviamo la sua volontà, non ci perdiamo mai. Perché la vita abbia un senso deve essere intesa come vocazione: un dono di Dio! Ed è fortuna grande potervi corrispondere. E qui è la grandezza e il rischio della nostra libertà: poter dire "Sì" all'amore di Dio, oppure non curarsene. Dio chiama a stare con Lui; solo così si dà il meglio di sé. Seguire la chiamata del Signore è andare oltre le inclinazioni spontanee e i propri progetti ristretti; seguire la vocazione è porre fiducia in Dio e nella Chiesa. La vocazione è la novità di Cristo che illumina ogni realtà e ogni scelta. Così si può essere chiamati a vivere la novità di Cristo nel Matrimonio e nella famiglia, nel lavoro e nella professione, nella sofferenza; così

si può essere chiamati a vivere la novità di Cristo in una vita di speciale consacrazione, come sacerdoti, religiosi, religiose, missionari. Sappiamo anche che molti non pensano alla volontà di Dio e allora si finisce per vivere secondo tutte le suggestioni della mentalità terrena, nella ricerca di se stessi, nella ricerca del piacere, dell'avere, del potere. Pur nel rispetto di tante persone oneste, soffriamo però vedendo tante vite sbagliate, infelici e che rendono infelici altri. Il male che c'è nel mondo, a volte può essere anche tanto, non è volontà del Signore, ma è frutto di chi nella propria vita va contro la sua volontà. Vogliamo chiedere un aiuto continuo a Maria Ss., vogliamo imparare da lei la trepidazione e, nello stesso tempo, la generosità davanti alla vocazione che il Signore ci indica. "Signore, qual è la tua volontà, che cosa vuoi da me? Eccomi, sono il servo, sono la serva del Signore: Sì, avvenga di me quello che tu hai pensato!" Il "sì" generoso e fedele di Maria ha dato la possibilità al mondo di accogliere il Salvatore e di poter sperimentare ogni giorno della storia la sua presenza, la sua grazia, la sua salvezza, in una maniera così grande che neanche sappiamo intuire, tanto Cristo è necessario e indispensabile alla vita dell'uomo e dell'umanità intera. Anche il nostro "sì" al Signore e la nostra vocazione può essere inizio di tante cose grandi che il Signore vuol compiere nella sua Chiesa e nell'umanità, oltre che ad assicurarci, come dice Gesù, il centuplo quaggiù e la vita eterna. Perché i missionari, i religiosi, le persone impegnate, pur in mezzo a tante difficoltà, hanno tanto carica di forza, di gioia, di speranza? Hanno risposto generosamente alla vocazione di Dio. La strada della propria vocazione è la strada della propria felicità: Maria sa cantare: "L'anima magnifica il Signore ed esulta il mio spirito in Dio mio Salvatore..."

Momento di riflessione personale Si suggerisce per la riflessione personale di trovare un luogo silenzioso e appartato dove restare in ascolto della Parola. Nel brano che segue ci sono riferimenti a letture che vi invitiamo ad approfondire mediante l’uso della Bibbia in questo momento prezioso di silenzio e meditazione. Meditiamo insieme con Maria il mistero della nostra vocazione Durante la visitazione Elisabetta, la parente di Maria, la chiamò beata a motivo della sua fede: "E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore" (Lc 1,45). Davvero tali parole, rivolte a Maria nell’annunciazione, erano state insolite. La lettura attenta del testo di Luca mostra che in esse è contenuta la verità su Dio, già del tutto in linea col Vangelo e con la nuova alleanza. La Vergine di Nazaret è stata introdotta nel mistero imperscrutabile, che è il Dio vivente, il Dio Trinità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. In tale contesto è stata rivelata alla Vergine la vocazione ad essere madre del Messia, vocazione alla quale ella rispose col suo fiat: "Avvenga di me quello che hai detto" (Lc 1,38). Meditando sull’evento dell’annunciazione, noi pensiamo anche alla nostra vocazione. Questa segna sempre come una svolta nel cammino della nostra relazione col Dio vivente. Davanti a ciascuno e a ciascuna di voi si è aperta una nuova prospettiva, e sono stati dati un nuovo senso e una nuova dimensione alla vostra esistenza cristiana. Questo si attua in vista del futuro, della vita che vivrà poi la persona concreta, della sua scelta e matura decisione. Il momento della vocazione riguarda sempre direttamente una persona, ma - così come a Nazaret durante l’annunciazione - esso significa, nello stesso tempo, un certo "disvelarsi" del mistero di Dio. La vocazione - prima di diventare un fatto interiore nella persona, prima di rivestire la forma di una scelta e di una decisione personale - rimanda ad un’altra scelta che ha preceduto, da parte di Dio, la scelta e la decisione umana. Cristo parlò di questo agli apostoli durante il discorso d’addio: "Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi" (Gv 15,16). Questa scelta ci sollecita - così come è stato per Maria nell’annunciazione - a ritrovare nel profondo dell’eterno mistero di Dio che è amore. Ecco, quando Cristo ci sceglie, quando ci dice "Seguimi", allora - come proclama la lettera agli Efesini - "Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo", ci sceglie in lui: "In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo ..., predestinandoci a essere suoi figli adottivi ... E questo a lode e gloria della grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto". Infine, "ci ha fatto conoscere il mistero della sua volontà, secondo quanto nella sua benevolenza aveva in lui prestabilito" (Ef 1,4-6.9). Queste parole hanno un’estensione universale, parlano dell’eterna scelta di tutti e di ciascuno in Cristo, della vocazione alla santità che è propria dei figli adottivi di Dio. Nello stesso tempo, esse ci permettono di approfondire il mistero di ogni vocazione, in particolare di quella che è propria delle persone consacrate. In questo modo ciascuno e ciascuna di voi, cari fratelli e sorelle, può prender coscienza di come sia profonda e soprannaturale la realtà che si sperimenta, quando si segue Cristo che invita dicendo: "Seguimi". Allora la verità delle parole di Paolo: "La vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio" (Col 3,3) diventa per noi vicina e limpida. La nostra vocazione è nascosta nel mistero eterno di Dio prima di diventare in noi un fatto interiore, un nostro umano "si", una nostra scelta e decisione. Insieme con la Vergine, nell’evento dell’annunciazione a Nazaret, meditiamo il mistero della vocazione, che è diventata la nostra "parte" in Cristo e nella Chiesa.

Ora media - Sesta O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia. INNO Glorioso e potente Signore, che alterni i ritmi del tempo, irradi di luce il mattino e accendi di fuochi il meriggio, tu placa le tristi contese, estingui la fiamma dell'ira,

infondi vigore alle membra, ai cuori concedi la pace. Sia gloria al Padre e al Figlio, sia onore allo Spirito Santo, all'unico e trino Signore sia lode nei secoli eterni. Amen.

1 ant. Cieli e terra passeranno; le mie parole non passeranno, dice il Signore.

Mi consumo nell'attesa della tua salvezza, * spero nella tua parola. Si consumano i miei occhi dietro la tua promessa, * mentre dico: «Quando mi darai conforto?». Io sono come un otre esposto al fumo, * ma non dimentico i tuoi insegnamenti. Quanti saranno i giorni del tuo servo? * Quando farai giustizia dei miei persecutori?

Mi hanno scavato fosse gli insolenti * che non seguono la tua legge. Verità sono tutti i tuoi comandi; * a torto mi perseguitano: vieni in mio aiuto. Per poco non mi hanno bandito dalla terra, * ma io non ho abbandonato i tuoi precetti. Secondo il tuo amore fammi vivere * e osserverò le parole della tua bocca.

1 ant. Cieli e terra passeranno; le mie parole non passeranno, dice il Signore. 2 ant. Tu sei per me rifugio, o Dio, torre salda davanti all'avversario.

Ascolta, o Dio, il mio grido, * sii attento alla mia preghiera. Dai confini della terra io t'invoco; † mentre il mio cuore viene meno, * guidami su rupe inaccessibile. Tu sei per me rifugio, * torre salda davanti all'avversario. Dimorerò nella tua tenda per sempre, * all'ombra delle tue ali troverò riparo;

perché tu, Dio, hai ascoltato i miei voti, * mi hai dato l'eredità di chi teme il tuo nome. Ai giorni del re aggiungi altri giorni, * per molte generazioni siano i suoi anni. Regni per sempre sotto gli occhi di Dio; * grazia e fedeltà lo custodiscano. Allora canterò inni al tuo nome, sempre, * sciogliendo i miei voti giorno per giorno.

2 ant. Tu sei per me rifugio, o Dio, torre salda davanti all'avversario. 3 ant. Proteggimi, o Dio, dal terrore del nemico.

Ascolta, Dio, la voce, del mio lamento, * dal terrore del nemico preserva la mia vita. Proteggimi dalla congiura degli empi * dal tumulto dei malvagi. Affilano la loro lingua come spada, †

scagliano come frecce parole amare * per colpire di nascosto l'innocente; lo colpiscono di sorpresa * e non hanno timore.

Si os nano nel fare il male, † si accordano per nascondere tranelli; * dicono: «Chi li potrà vedere?». Meditano iniquità, attuano le loro trame: * un baratro è l'uomo e il suo cuore un abisso. Ma Dio li colpisce con le sue frecce: * all'improvviso essi sono feriti, la loro stessa lingua li farà cadere; *

chiunque, al vederli, scuoterà il capo. Allora tu saranno presi da more, † annunzieranno le opere di Dio * e capiranno ciò che egli ha fatto. Il giusto gioirà nel Signore †

e riporrà in lui la sua speranza, * i retti di cuore ne trarranno gloria.

3 ant. Proteggimi, o Dio, dal terrore del nemico. LETTURA BREVE 1 Re 2, 2b-3 Tu sii forte e mostrati uomo. Osserva la legge del Signore tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo i suoi statuti, i suoi comandi, i suoi decreti e le sue prescrizioni, perché tu riesca in ogni tua impresa e in ogni tuo progetto. V. Guidami, o Dio, sulla tua strada: R. i tuoi precetti mi sono cari. ORAZIONE O Signore, fiamma di carità, donaci l'ardore del tuo Spirito perché amiamo te sopra ogni cosa e i nostri fratelli nel vincolo del tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ II° momento formativo: LA VOCAZIONE SULL’ESEMPIO DI FRANCESCO

Dalla “Vita Prima di Tommaso da Celano” 322 Ecco dunque quest’uomo vivere nel peccato con passione giovanile! Trascinato dalla sua stessa età, dalle tendenze della gioventù e incapace di controllarsi, poteva soccombere al veleno dell’antico serpente. Ma la vendetta, o meglio la misericordia divina, all’improvviso richiama la sua coscienza traviata mediante angustia spirituale e infermità corporale, conforme al detto profetico: Assedierò la tua via di spine, la circonderò con un muro. 323 Colpito da una lunga malattia, come è necessario per la caparbietà umana, che non si corregge se non col castigo, egli cominciò effettivamente a cambiare il suo mondo interiore. Riavutosi un po’, per ricuperare le forze, si mise a passeggiare qua e là per la casa, appoggiato ad un bastone. Un giorno uscì, ammirando con più attenzione la campagna circostante; ma tutto ciò che è gradevole a vedersi: la bellezza dei campi, l’amenità dei vigneti, non gli dava più alcun diletto. Era attonito di questo repentino mutamento e riteneva stolti tutti quelli che hanno il cuore attaccato a beni di tal sorta. 324 Da quel giorno cominciò a far nessun conto di sé e a disprezzare ciò che prima aveva ammirato ed amato. Non tuttavia in modo perfetto e reale, perché non era ancora libero dai lacci della vanità, né aveva scosso a fondo il giogo della perversa schiavitù. Abbandonare le consuetudini è infatti molto arduo: una volta impiantatesi nell’animo, non si lasciano sradicare facilmente; lo spirito, anche dopo lunga lontananza, ritorna ai primitivi atteggiamenti, e il vizio finisce per diventare una seconda natura. Pertanto Francesco cerca ancora di sottrarsi alla mano divina; quasi immemore della correzione paterna, arridendogli la fortuna, accarezza pensieri terreni: ignaro del volere di Dio, sogna ancora grandi imprese per la gloria vana del mondo. Dagli “Scritti di San Francesco d’Assisi” 110 Il Signore concesse a me, frate Francesco, d’incominciare così a far penitenza, poiché, essendo io nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia . E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza di anima e di corpo. E di poi, stetti un poco e uscii dal mondo.

Dalla “Leggenda dei tre compagni” 1403 E da quell’ora smise di adorare se stesso, e persero via via di fascino le cose che prima amava. Il mutamento però non era totale, perché il suo cuore restava ancora attaccato alle suggestioni mondane. Ma svincolandosi man mano dalla superficialità, si appassionava a custodire Cristo nell’intimo del cuore, e nascondendo allo sguardo degli illusi la perla evangelica, che intendeva acquistare a prezzo di ogni suo avere, spesso e quasi ogni giorno s’immergeva segretamente nell’orazione. Vi si sentiva attirato dall’irrompere di quella misteriosa dolcezza che, penetrandogli sovente nell’anima, lo sospingeva alla preghiera perfino quando stava in piazza o in altri luoghi pubblici. Aveva sempre beneficato i bisognosi, ma da quel momento si propose fermamente di non rifiutare mai l’elemosina al povero che la chiedesse per amore di Dio, e anzi di fare largizioni spontanee e generose. A ogni misero che gli domandasse la carità, quando Francesco era fuori casa, provvedeva con denaro; se ne era sprovvisto, gli regalava il cappello o la cintura, pur di non rimandarlo a mani vuote. O essendo privo di questi, si ritirava in disparte, si toglieva la camicia e la faceva avere di nascosto all’indigente, pregandolo di prenderla per amore di Dio. Comperava utensili di cui abbisognano le chiese e segretamente li donava ai sacerdoti poveri. 1404 In assenza del padre, quando Francesco rimaneva in casa, anche se prendeva i pasti solo con la madre, riempiva la mensa di pani, come se apparecchiasse per tutta la famiglia. La madre lo interrogava perché mai ammucchiasse tutti quei pani, e lui rispondeva ch’era per fare elemosina ai poveri, poiché aveva deciso di dare aiuto a chiunque chiedesse per amore di Dio. E la madre, che lo amava con più tenerezza che gli altri figli, non si intrometteva, pur interessandosi a quanto egli veniva facendo e provandone stupore in cuor suo. In precedenza ci teneva a riunirsi alla brigata degli amici, quando lo invitavano, e amava tanto le compagnie, che si levava da tavola appena preso un boccone, lasciando i genitori contristati per la sua partenza inconsulta. Adesso invece non aveva cuore che per i poveri: amava vederli e ascoltarli per distribuire aiuti generosi. 1405 La grazia divina lo aveva profondamente cambiato. Pur non indossando un abito religioso, bramava trovarsi sconosciuto in qualche città, dove barattare i suoi abiti con gli stracci di un mendicante e provare lui stesso a chiedere l’elemosina per amore di Dio.

Leggenda tre Compagni: itinerario vocazionale in 4 movimenti:

DA SE’: a) smise di adorare se stesso b) perse il fascino delle cose di prima c) il mutamento non era totale d) il cuore attaccato alle cose mondane A: a) svincolo dalla superficialità b) appassionato a Cristo c) ogni giorno nell’orazione CRISTO: a) irrompere della dolcezza b) sospinto alla preghiera anche in luoghi pubblici AI FRATELLI a) beneficiare i bisognosi

EFFETTO: La grazia divina lo aveva profondamente cambiato Formula Professione “Poiché il Signore mi ha dato questa grazia ….”

- QUANDO SMISE DI ADORARE SE STESSO: LA TRASFIGURAZIONE DI FRANCESCO. - A CHE COSA MI CHIAMA IL SIGNORE

Francesco ferma il cavallo, scende e va incontro al lebbroso. – Incontra se stesso - Scopre che Dio non è presente nella sua vita -

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Momento di condivisione a coppie

A questo punto del campo vogliamo mettere a frutto la revisione della nostra vita, confrontandoci con un fratello o sorella per ascoltare ed essere ascoltati, ma soprattutto per guardare nel profondo la persona cha abbiamo di fronte e conoscerla meglio.

Primo momento

Facciamo un momento di silenzio e, per creare dentro di noi un clima di pace e di accoglienza dell’altro, facciamoci aiutare dallo Spirito Santo e dall’ascolto di alcuni brani. Caliamoci nel profondo di noi stessi, là dove siamo fatti a immagine del Dio Trinità, relazione di persone, comunione di amore; sentiamoci parte di un Amore, di una Vita più grandi di noi, gustiamoci questa nostra realtà profonda, accettando i nostri limiti, ma anche il desiderio di comunione tra noi e con gli altri, guidati dallo Spirito

Nel nome del Padre ….

Invocazione allo Spirito

Vieni Spirito Santo, tu che santifichi e dai vita: donaci uno sguardo vigilante che sappia discernere e penetrare le meraviglie compiute da Dio.

Vieni Spirito Santo, tu che dai luce all’intimo splendore dell’anima: dissipa ogni ombra nascosta nelle profondità del cuore, rivelaci la bellezza e l’incanto che danno forma alla nostra esistenza.

Vieni Spirito Santo, tu che penetri gli abissi e risvegli la vita: infondi in noi tenerezza e fiducia perché scorgiamo un frammento del tuo chiarore sul volto di ogni creatura.

Vieni Spirito Santo, tu che accendi lo stupore degli occhi: ravviva i colori della speranza, inonda del tuo fulgore la storia e fai sorgere l’orizzonte atteso che realizza le promesse di pace.

3 Gloria al Padre.

Dalla lettera ai Romani (Rm 12, 9-16) La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore. Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell'ospitalità. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi.

Dalla Regola non Bollata E con fiducia l'uno manifesti all'altro la propria necessità, perché l'altro gli trovi le cose necessarie e gliele dia. E ciascuno ami e nutra il suo fratello, come la madre ama e nutre il proprio figlio, in tutte quelle cose in cui Dio gli darà grazia. E colui che non mangia non giudichi colui che mangia.

Secondo momento

Impariamo ad ascoltare, perché c’è sempre qualcosa da imparare dall’altro. Ognuno faccia la sua risonanza sui brani appena letti, cercando di concentrarsi su questi spunti di riflessione.

Come vivi le relazioni con le persone che ti sono accanto? Come hai vissuto le relazioni con i tuoi fratelli durante questo campo ed il tempo della formazione? È quello indicato da San Paolo il tuo stile di vita? È quella richiesta da Francesco la tua attenzione ai fratelli?

Terzo momento

Rendiamoci disponibili a farci conoscere dall’altro, anzi impariamo a conoscere noi stessi anche attraverso l’immagine che di noi l’altro rimanda. A volte è più difficile raccontare agli altri le proprie gioie che le proprie difficoltà. Sembra quasi che ci si voglia vantare di qualcosa di buono che ci è accaduto e si teme inconsciamente l’invidia e il giudizio di

chi si ha di fronte, oppure si teme di sembrare troppo felici a chi ha qualche difficoltà. Per rompere questo atteggiamento di chiusura: Ognuno racconti all’altro una esperienza positiva che ha vissuto ultimamente, una cosa bella che gli è capitata. Di solito pensiamo di dover soprattutto accettare i difetti dei nostri fratelli, per poter vivere bene la nostra Fraternità, ma è altrettanto importante scoprire e valorizzare il buono che c’è nei nostri fratelli, per far crescere la stima reciproca e valorizzare i talenti di ognuno perché vengano messi pienamente a frutto.

Concluso questo lavoro di relazione, ringraziamo il Signore leggendo insieme:

Padre santo, custodisci nel tuo amore misericordioso i miei fratelli. Sei Tu che me li hai fatti incontrare, sei Tu che me li hai messi accanto, sei Tu che li hai scelti, affinché possiamo camminare insieme per realizzare il tuo progetto divino. Ti offro, o Padre, la gioia e l’amore che mi dimostrano. Come pure ti offro le loro angosce, le delusioni e le stanchezze del vivere quotidiano. Fa che io possa condividere sempre le loro emozioni e rendimi disponibile all'ascolto. Donaci la grazia di imitare Maria, presenza amica e discreta, che si dona gratuitamente, in modo da poter diventare anche noi madri amorose dei nostri fratelli. Amen.

Padre Nostro.

Benediciamo il Signore. Rendiamo grazie a Dio.

---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Prima domenica di Avvento - Primi vespri O Dio, vieni a salvarmi. Gloria al Padre. Come era nel principio. Alleluia. INNO Creatore degli astri, Verbo eterno del Padre, la Chiesa a te consacra il suo canto di lode. Cielo e terra si prostrano dinanzi a te, Signore; tutte le creature adorano il tuo nome. Per redimere il mondo, travolto dal peccato,

nascesti dalla Vergine, salisti sulla croce. Nell'avvento glorioso, alla fine dei tempi, ci salvi dal nemico la tua misericordia. A te gloria, Signore, nato da Maria Vergine, al Padre ed allo Spirito nei secoli sia lode. Amen.

1 ant. Date l'annunzio ai popoli: Ecco, Dio viene, il nostro Salvatore. Signore, a te grido, accorri in mio aiuto; * ascolta la mia voce quando t'invoco. Come incenso salga a te la mia preghiera, * le mie mani alzate come sacrificio della sera. Poni, Signore, una custodia alla mia bocca, * sorveglia la porta delle mie labbra. Non lasciare che il mio cuore si pieghi al male † e compia azioni inique con i peccatori: * che io non gusti i loro cibi deliziosi. Mi percuota il giusto e il fedele mi rimproveri, † ma l'olio dell'empio non profumi il mio capo; *

tra le loro malvagità continui la mia preghiera. Dalla rupe furono gettati i loro capi, * che da me avevano udito dolci parole. Come si fende e si apre la terra, * le loro ossa furono disperse alla bocca degli inferi. A te, Signore mio Dio, sono rivolti i miei occhi; * in te mi rifugio, proteggi la mia vita. Preservami dal laccio che mi tendono, * dagli agguati dei malfattori.

1 ant. Date l'annunzio ai popoli: Ecco, Dio viene, il nostro Salvatore. 2 ant. Ecco, il Signore viene e con lui tutti i suoi santi: quel giorno brillerà una grande luce, alleluia. Con la mia voce al Signore grido aiuto, * con la mia voce supplico il Signore; davanti a lui effondo il mio lamento, * al tuo cospetto sfogo la mia angoscia. Mentre il mio spirito vien meno, * tu conosci la mia via. Nel sentiero dove cammino * mi hanno teso un laccio. Guarda a destra e vedi: * nessuno mi riconosce. Non c'è per me via di scampo, * nessuno ha cura della mia vita.

Io grido a te, Signore; † dico: Sei tu il mio rifugio, * sei tu la mia sorte nella terra dei viventi. Ascolta la mia supplica: * ho toccato il fondo dell'angoscia. Salvami dai miei persecutori * perché sono di me più forti. Strappa dal carcere la mia vita, * perché io renda grazie al tuo nome: i giusti mi faranno corona * quando mi concederai la tua grazia.

2 ant. Ecco, il Signore viene e con lui tutti i suoi santi: quel giorno brillerà una grande luce, alleluia. 3 ant. Verrà il Signore in tutta la sua gloria: ogni uomo vedrà il Salvatore. Gesù Cristo, pur essendo di natura divina, * non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, † assumendo la condizione di servo * e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso † facendosi obbediente fino alla morte * e alla morte di croce.

Per questo Dio l'ha esaltato * e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi † nei cieli, sulla terra * e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, * a gloria di Dio Padre.

3 ant. Verrà il Signore in tutta la sua gloria: ogni uomo vedrà il Salvatore.

LETTURA BREVE 1 Ts 5, 23-24 Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Colui che vi chiama è fedele e farà tutto questo! RESPONSORIO BREVE R. Mostraci Signore, * la tua misericordia. Mostraci Signore, la tua misericordia. V. E donaci la tua salvezza, la tua misericordia. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Mostraci Signore, la tua misericordia. Ant. al Magn.: Ecco venire da lontano il Signore: il suo splendore riempie l'universo. INTERCESSIONE A Cristo, fonte di vera gioia per tutti coloro che lo attendono, innalziamo la nostra preghiera: Vieni, Signore, non tardare. Verbo eterno, che sei prima di tutti i tempi, - vieni a salvare gli uomini del nostro tempo. Creatore dell'universo e di tutti gli esseri che vi abitano, - vieni a riscattare l'opera delle tue mani. Dio con noi, che hai voluto assumere la nostra natura mortale, - vieni a liberarci dal dominio della morte. Salvatore, che sei venuto perché gli uomini abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza, - vieni a comunicarci la tua vita divina. Signore glorioso, che chiami tutti gli uomini nella pace del tuo regno, - fa' risplendere il tuo volto ai nostri fratelli defunti. Padre Nostro ORAZIONE O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene, perché egli ci chiami accanto a sé nella gloria a possedere il regno dei cieli. Egli è Dio. Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male, e ci conduca alla vita eterna. R. Amen.

----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Preghiera Mariana

G.: Stimolati da Maria, la madre del Signore, che ha saputo mettersi sempre nelle mani di Dio, raccogliamo tutta la nostra persona, tutta la nostra vita e poniamoci davanti al Signore con tutto il nostro essere.

(Spazio di silenzio).

G.: Insieme, con le parole di san Francesco, invochiamo la materna protezione di Maria, affidiamoci a lei, chiediamo a lei di introdurci nell' orizzonte di Dio-Trinità. Chiediamole che preghi per noi affinché, assieme a lei, possiamo stare davanti al Signore in atteggiamento recettivo, accogliente e docile:

«Santa Maria Vergine, non vi è alcuna simile a te, nata nel mondo, tra le donne, figlia e ancella dell'altissimo sommo Re il Padre celeste, madre del santissimo Signore nostro Gesù Cristo, sposa dello Spirito Santo,' prega per noi con san Michele arcangelo e con tutte le potenze dei cieli e con tutti i santi, presso il tuo santissimo diletto Figlio, Signore e Maestro» Segno di croce

Invocazione dello Spirito Santo G.: Invochiamo lo Spirito del Signore, che Maria ha accolto come sposo, affinché sia lui a dare inizio in noi alla preghiera. (Canto).

Ascolto orante della Parola di Dio G.: Viviamo l'ascolto della Parola di Dio in compagnia di Maria, cerchiamo di ascoltare il Signore con lo stile con cui lei lo ha ascoltato. Ascoltando accogliamo e disponiamoci a vivere la vita-missione a cui la Parola ci chiama. Dall'Apocalisse di san Giovanni (3,20): «Ecco, sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me». G.: Ave Maria che ci cerca. Ave Maria, … (Spazio di silenzio).

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,16-17): «lo pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi». G.: Ave Maria che ci dona lo Spirito Santo». Ave Maria, … (Spazio di silenzio).

Dal Vangelo secondo Giovanni (15,5-7): «lo sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato».

G.: Ave Maria che è la nostra vita. Ave Maria, … (Spazio di silenzio).

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,8-11): «Disse Filippo: "Signore, mostraci il Padre e ci basta". Gli rispose Gesù: "Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che ט in me compie le sue opere. Credetemi: io sono nel Padre e il Padre ט in me; se non altro, credetelo per le opere stesse"».

G.: Ave Maria che ci rivela il Padre. Ave Maria, … (Spazio di silenzio).

Dal Vangelo secondo Giovanni (19,25-27): «Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Magdala. Gesù allora, vedendo la madre e li accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: "Donna, ecco il tuo figlio!", Poi disse al discepolo: "Ecco la tua madre!". E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa». G.: Ave Maria che ti dona a noi come madre. Ave Maria, … (Spazio di silenzio).

G.: Avviandoci alla conclusione di questo nostro incontro col Signore, facciamo nostre due preghiere composte da san Francesco. il titolo che le unifica può essere il seguente: Delle virtù con le quali fu ornata la Vergine Maria e che dovrebbero essere l'ornamento di ogni anima cristiana.

«Ave, Signora, santa regina, santa madre di Dio, Maria, che sei vergine fatta chiesa ed eletta del santissimo Padre celeste, che ti ha consacrata insieme col santissimo suo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito; tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ave, suo palazzo, ave, suo tabernacolo, ave, sua casa. Ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre. E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo venite infuse nei cuori dei fedeli, perché da infedeli fedeli a Dio li rendiate». ---------------------------------------------------------- «O regina sapienza, il Signore ti salvi con tua sorella, la santa e pura semplicità. Signora santa povertà, il Signore ti salvi con tua sorella, la santa umiltà. Signora santa carità,

il Signore ti salvi con tua sorella, la santa obbedienza. Santissime virtù, voi tutte salvi il Signore, dal quale venite e procedete. Non c'è assolutamente uomo nel mondo intero, che possa avere una sola di voi se prima non muore [a se stesso). Chi ne ha una e le altre non offende, tutte le possiede, e chi anche una sola ne offende, non ne possiede nessuna e le offende tutte; e ognuna confonde i vizi e i peccati. La santa sapienza confonde Satana e tutte le sue insidie. La pura e santa semplicità confonde ogni sapienza di questo mondo e la sapienza della carne. La santa povertà confonde la cupidigia, l'avarizia e le preoccupazioni del secolo presente. La santa umiltà confonde la superbia e tutti gli uomini che sono nel mondo e similmente tutte le cose che sono nel mondo. La santa carità confonde tutte le diaboliche e carnali tentazioni e tutti i timori carnali.

La santa obbedienza confonde tutte le volontà corporali e carnali e ogni volontà propria, e tiene il suo corpo mortificato per l'obbedienza allo spirito e per l'obbedienza al proprio fratello;

e allora l'uomo è suddito e sottomesso a tutti gli uomini che sono nel mondo, e non soltanto ai soli uomini, ma anche a tutte le bestie e alle fiere, così che possono fare di lui quello che vogliono, per quanto sarà loro concesso dall'alto del Signore»

G.: In atteggiamento riconoscente e in comunione con tutta la chiesa, che venera Maria come madre, rivolgiamoci a Dio Padre con la preghiera che ci ha insegnato Gesù.

Padre nostro ...

Orazione G.: «Onnipotente, eterno, giusto e misericordioso Iddio, concedi a noi miseri di fare, per la forza del tuo amore, ciò che sappiamo che tu vuoi; e di volere sempre ciò che a te piace, affinché, interiormente purificati, interiormente illuminati e accesi dal fuoco dello Spirito Santo, possiamo seguire le orme del tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, e, con l'aiuto della tua sola grazia, giungere a te, o Altissimo, che nella Trinità perfetta e nella unità semplice vivi e regni glorioso, Dio onnipotente per tutti i secoli dei secoli. Amen

Benedizione

Canto finale

DOMENICA 2 DICEMBRE 2012

Programma della giornata Ore 08.00 Colazione Ore 09.00 S.S. Messa presso la chiesa di Santa Chiara Ore 10.30 Momento di verifica Ore 12.30 Pranzo Ore 15.00 Fine campo

Letture della Santa Messa della Prima Domenica d’Avvento

Dal libro del profeta Geremìa (Ger 33,14-16) Ecco, verranno giorni - oràcolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d'Israele e alla casa di Giuda. In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia. Dal Salmo 24 (25)

R. A te, Signore, innalzo l'anima mia, in te confido.

Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza. R. Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. R. Tutti i sentieri del Signore sono amore e fedeltà per chi custodisce la sua alleanza e i suoi precetti. Il Signore si confida con chi lo teme: gli fa conoscere la sua alleanza. R. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (1Ts 3,12-4,2) Fratelli, il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell'amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi. Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio - e così già vi comportate -, possiate progredire ancora di più. Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù.

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 21,25-28.34-36)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli

infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».

Momento di verifica: preghiera iniziale e finale

TUTTI: Io credo Signore, ma tu aiuta la mia incredulità (cfr mc 9, 24)

Preghiera iniziale Non ti cercherei, Signore, se già non ti avessi in qualche modo trovato. Non sarebbe inquieto il mio cuore, se non recasse la traccia della tua presenza Donami la fede di Abramo, perché la mia vita e i miei affetti diventino un cammino di continua ricerca e un dono da offrirti ogni giorno. Insegnami il silenzio e il coraggio di Maria, che acconsente al tuo progetto d’amore. Donami la forza lungo il Calvario Per accogliere il tuo Figlio crocifisso. Donami il cuore generoso di Giovanni, capace di chinare il capo sul tuo petto, per affrontare con coraggio e fiducia i momenti difficili della giornata terrena. Rendimi capace, come Francesco, di lodarti con tutte le tue creature, e di ringraziarti per tutte le opere che l’uomo realizza con la scienza e la tecnica.

Preghiera Finale Riconosciamo la Tua presenza Nella nostra storia, o Signore, invisibile compagno della nostra strada: Ti abbiamo riconosciuto allo spezzare del pane. Poi sei diventato di nuovo una presenza invisibile, ma il nostro cuore arde ancora per la Tua Parola. Ora comprendiamo, come i discepoli di Emmaus, perché stiamo camminando. Celebriamo Signore, le Tue meraviglie in mezzo a noi, perché è giusto renderti grazie e offrire a Te tutta la nostra vita in una Eucarestia senza fine. E’ giusto far festa, nelle pause del nostro cammino. Ma tu ci ricordi che altrove ci aspettano Altri fratelli che hanno bisogno di noi. Siamo pronti, Signore, mandaci come servitori di pace, come testimoni e costruttori di un mondo rinnovato dal Tuo amore.

SALUTO ALLA VERGINE Ave, Signora Santa, Regina Santissima Madre di Dio, Maria sempre vergine, eletta dalla Santa Trinità. Ti saluto suo palazzo, sua dimora, ti saluto sua ancella, Madre di Dio, Maria. E saluto voi Sante virtù, che per grazia e lume dello Spirito, siete infuse nel cuore degli uomini, perché diventino fedeli a Dio. --------------------------------------------------- GIOISCI, FIGLIA DI SION Gioisci, Figlia di Sion, perché Dio ha posato il suo sguardo sopra di te, ti ha colmata di grazia. Rallegrati Maria, il Signore in te ha operato meraviglie per il tuo popolo. Oggi si è compiuta in te la speranza dell’umanità. Oggi, per il tuo sì, Dio ci ha dato la salvezza, per il tuo sì Dio è venuto fra noi. Gioisci, Figlia di Sion, ora, in te, il cielo dona alla terra una pioggia di grazie, sorgenti di vita. Rallegrati, Maria, quella spada che ha trafitto l’anima tua ti ha resa madre di tutti noi. Gioisci, Madre di Dio, una nuova lode s’innalza al tuo nome in quest’era, un canto vivo di gloria. La tua voce, sul nulla di noi, faccia udire su tutta la terra le note più alte di un nuovo Magnificat. ------------------------------------------------------ GIOVANE DONNA Giovane donna, attesa dell’umanità, un desiderio d’amore e pura libertà. Il Dio lontano è qui, vicino a te, voce e silenzio, annuncio di novità. Ave Maria ! Ave Maria !

Dio t’ha scelta qual Madre piena di bellezza, ed ora il suo amore t’avvolgerà con la sua ombra. Grembo di Dio venuto sulla terra, tu sarai Madre di un uomo nuovo. Ecco l’ancella Che vive della sua parola, libero il cuore perché l’amore trovi casa. Ora l’attesa è densa di preghiera E l’Uomo nuovo è qui in mezzo a noi. ----------------------------------------------------------- ECCOMI Eccomi, eccomi! Signore io vengo. Eccomi, eccomi! Si compia in me la tua volontà. Nel mio Signore ho sperato e su di me si è chinato, ha dato ascolta al mio grido, m’ha liberato dalla morte. I miei piedi ha reso saldi, sicuri ha reso i miei passi. Ha messo sulla mia bocca un nuovo canto di lode. Il sacrificio non gradisci, ma mi hai aperto l’orecchio, non hai voluto olocausti, allora ho detto: Io vengo! Sul tuo libro di me è scritto: si compia il tuo volere. Questo, mio Dio, desidero, la tuia legge è nel mio cuore. La tua giustizia ho proclamato, non tengo chiuse le labbra. Non rifiutarmi, Signore, la tua misericordia. ------------------------------------------------------ VIENI E SEGUIMI Lascia che il mondo vada per la sua strada. Lascia che l’uomo ritorni alla sua casa. Lascia che la gente accumuli la sua fortuna. Ma tu, tu vieni e seguimi, tu, vieni e seguimi. Lascia che la barca in mare spieghi la vela. Lascia che trovi affetto chi segue il cuore. Lascia che dall’albero cadano i frutti maturi. Ma tu, tu vieni e seguimi, tu, vieni e seguimi.

E sarai luce per gli uomini e sarai sale della terra e nel mondo deserto aprirai una strada nuova (2v) e per questa strada, va, va e non voltarti indietro, va. e non voltarti indietro va. ------------------------------------------------------ VIENI SANTO SPIRITO Vieni Santo Spirito, vieni Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli e accendi il fuoco del tuo amor. Ovunque sei presente, Spirito di Dio, in tutto ciò che vive infondi la tua forza, tu sei parola vera, fonte di speranza e guida al nostro cuore. Tu vivi in ogni uomo, Spirito di Dio, in chi di giorno in giorno lotta per il pane, in chi senza paura cerca la giustizia e vive nella pace. Sostieni in noi la fede, Spirito di Dio, e rendi il nostro amore fermento genuino per dare a tutto il mondo un volto sempre nuovo, più giusto e più sincero. Da te noi siamo uniti, Spirito di Dio, per essere nel mondo segno dell’amore col quale ci hai salvato dall’odio e dalla morte in Cristo nostro amico. ------------------------------------------------------ INSIEME COME FRATELLI Oh come è bello e gioioso, stare insieme come fratelli. (2v) Come olio che scende sulla testa, profumando tutto il volto. (2v) Come olio che scende sulla barba, profumando anche le vesti. (2v) Come rugiada che scende dall'Ermon, sui monti di Sion. (2v) Là il Signore ha mandato benedizione e la vita per sempre. (2v) ------------------------------------------------------ LAUDATO SII, SIGNORE Laudato sii, o Signore, per frate sole, sora luna, frate vento, il cielo e le stelle, per sora acqua, frate focu. Laudato sii, Signore, per la terra e le sue creature. (2v)

Laudato sii, Signore, quello che porta la tua pace e saprà perdonare, per il tuo amore saprà amare. Laudato sii, Signore, per sora morte corporale dalla quale omo vivente non potrà mai scampare. Laudate e benedite, ringraziate e servite il Signore con umiltate, ringraziate e servite. -------------------------------------------------------------- DOLCE SENTIRE Dolce sentire come nel mio cuore Ora umilmente sta nascendo amore. Dolce è capire che non son più solo, ma che son parte d’una immensa vita, che generosa risplende intorno a me: dono di lui, del suo immenso amor. Ci ha dato il cielo e le chiare stelle, fratello sole e sorella luna, la madre terra con i frutti, prati e fiori, il fuoco, il vento, l’aria e l’acqua pura, fonte di vita per le sue creature: dono di lui, del suo immenso amor, dono di lui, del suo immenso amor. Sia laudato nostro Signore, che ha creato l’universo intero. Sia laudato nostro Signore, noi tutti siamo sue creature: dono di lui, del suo immenso amor. Beato chi lo serve in umiltà. ----------------------------------------------------- CHI CI SEPARERA’ Chi ci separerà dal suo amore, la tribolazione, forse la spada? Né morte o vita ci separerà dall’amore in Cristo Signore. Chi ci separerà dalla sua pace, la persecuzione, forse il dolore? Nessun potere ci separerà da colui che è morto per noi. Chi ci separerà dalla sua gioia, chi potrà strapparci il suo perdono? Nessuno al mondo ci allontanerà dalla vita in Cristo Signore.