economia neoclassica

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Economia neoclassica

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Economy & Finance


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Page 1: Economia neoclassica

Economia neoclassica

Page 2: Economia neoclassica

Scuola Classica(fine ‘700)

Scuola Neoclassic

a(1800 – 1936)

Crisi di Wall Street

(1929 – 1936)

Page 3: Economia neoclassica

Economia neoclassicaLa scuola neoclassica è una scuola del

pensiero economico che nasce e si diffonde tra la fine dell'Ottocento e l'inizio

del Novecento. È anche conosciuta come rivoluzione marginalista ( o scuola

marginalista ). Gli economisti che vi appartengono sono detti neoclassici.

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Page 4: Economia neoclassica

DescrizioneÈ la teoria economica prevalente, almeno per quel che riguarda la microeconomia, si rifà alle ipotesi

classiche. La scuola neoclassica è spesso chiamata scuola marginalista.

Convenzionalmente, la scuola dell'economia neoclassica si data a partire dal 1871-1874, anni di

pubblicazione delle prime opere sistematiche di William Stanley Jevons, Carl Menger e Léon Walras. Il marginalismo combatte sia lo sviluppo marxista del pensiero degli economisti classici sia la scuola

storica tedesca dell'economia.

Page 5: Economia neoclassica

Quando nasce ?Il pensiero economico neoclassico nasce tra il 1871

e il 1874. In questo breve periodo di tempo sono pubblicate tre opere fondamentali della teoria

neoclassica:

• La "Teoria dell'economia politica" di Jevons• Gli "Elementi di economia politica" di Leon

Walras• I "Principi di economia politica" di Menger

Da queste tre opere si sviluppa l'intero impianto della teoria neoclassica che, nel giro di dieci anni,

si sostituisce alla vecchia teoria classica.

Page 6: Economia neoclassica

Perché si chiama neoclassica ?Il termine "neoclassico" deriva dalla vicinanza e dalle

affinità con la precedente scuola classica, di cui i neoclassici si considerano eredi. Al pari dei classici anche gli economisti neoclassici sostengono la superiorità del mercato come strumento allocativo e la sua capacità di

risolvere i problemi economici. Sia i classici che i neoclassici propongono l'adozione del liberalismo

economico.Questi aspetti in comune non devono però far pensare

che ci sia una linea teorica di continuità tra le due scuole. Al contrario, l'approccio allo studio dei fenomeni

economici e lo schema analitico della teoria neoclassica sono completamente differenti

Page 7: Economia neoclassica

Le differenze tra scuola classica e neoclassicaPer spiegare la realtà economica gli economisti

neoclassici utilizzano prevalentemente dei modelli matematici.

I principali problemi della vecchia scuola provengono dalle critiche ideologiche avanzate nel corso

dell'Ottocento dalla scuola marxista. Alcune delle quali mettono in seria crisi l'intero impianto della

teoria classica.Per risolvere il problema, i neoclassici preferiscono

rigettare la teoria classica per ricostruirne una nuova, più moderna e coerente. I neoclassici elaborano una

nuova teoria del profitto, della distribuzione e del valore, del tutto diverse da quelle classiche, e

adottano l'analisi marginalista.

Page 8: Economia neoclassica

Teorie Neoclassiche

Page 9: Economia neoclassica

La teoria neoclassica del profittoPer uscire definitivamente dalle critiche della scuola marxista la generazione di economisti neoclassici abbandona l'idea

classica del profitto come grandezza residua.

Secondo i neoclassici il profitto è la remunerazione dell'attività imprenditoriale, ossia dell'attività svolta dall'imprenditore

nell'organizzazione dell'impresa.

Page 10: Economia neoclassica

La teoria della distribuzionePer giungere a questa considerazione i neoclassici separano il

capitale dall'imprenditore. È un'altra particolarità della scuola neoclassica che la distingue da quella classica.

I neoclassici distinguono la proprietà dei fattori produttivi in personale ( lavoro ) e impersonale ( terra e capitale ).

Il lavoro viene remunerato dal salario.La terra viene remunerata dalla rendita.

Il capitale viene remunerato dall'interesse.In questo modo, gli economisti neoclassici evitano il

problema della residualità del profitto, tutte le critiche marxiste sullo sfruttamento del lavoro e l'ipotesi di

annullamento del profitto nel lungo periodo.

Page 11: Economia neoclassica

La teoria del valore-utilitàIl valore del prodotto non è dovuto alla

quantità del lavoro contenuto nella merce, come affermato nella teoria classica di

Ricardo e Adam Smith.Nella teoria neoclassica il valore è

determinato dall'utilità attribuita alla merce da parte del consumatore ( valore-utilità ).

Page 12: Economia neoclassica

L'analisi marginalistaIl metodo marginalista consente analisi sofisticate e misure scientificamente più precise ma anche più astratte e meno verificabili nella realtà economica

osservata.

Ad esempio, nella teoria neoclassica un'impresa massimizza il profitto nel punto di uguaglianza dei

costi marginali e dei ricavi marginali. È però difficile immaginare che un imprenditore effettui questo

calcolo complesso.

Page 13: Economia neoclassica

Gli economisti neoclassici

I principali esponenti della

scuola neoclassica del

pensiero economico sono

Leon Walras, Vilfredo Pareto, Alfred Marshall,

Jevons e Menger.

Page 14: Economia neoclassica

Alfred MarshallLo studio di Marshall si basa prevalentemente sull'analisi dell'equilibrio economico parziale In

altri termini, Marshall concentra l'analisi economica sui singoli mercati e su singoli settori industriali ( "parziale" ), al fine di comprendere e

di interpretare meglio i fenomeni della realtà economica. Alfred Marshall è, inoltre, considerato il fondatore della scuola marginalista ( analisi marginalista ).

Page 15: Economia neoclassica

Leon WalrasLo studio di Walras si basa sull'analisi dell'equilibrio economico generale. A differenza di Marshall, Leon

Walras indaga sull'equilibrio economico di tutti i mercati ("generale") per individuare una teoria in

grado di rappresentare matematicamente la formazione dell'equilibrio economico e dei prezzi di mercato. Secondo la legge di Walras, dati n mercati, se (n-1) sono in equilibrio allora anche l'ennesimo

mercato è in equilibrio. Leon Walras è considerato il fondatore della scuola matematica nella teoria

economica neoclassica. La teoria di Walras viene ulteriormente sviluppata e perfezionata da Vilfredo

Pareto.

Page 16: Economia neoclassica

Grazie per l’attenzione!Creato da :

+Dogariu Vlad+Prodan Emanuel