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Economie locali e tutela del paesaggio e del territorio: l’esperienza della Val d’Orcia
Massimo RovaiMassimo RovaiUniversitUniversitàà di Pisadi Pisa
SCENARI DI SVILUPPO E STRUMENTI DI GOVERNO PER IL PAESAGGIO RURALE TOSCANO
Scuola Superiore Sant’AnnaPisa Pisa –– 22 giugno 201022 giugno 2010
Articolazione dell’intervento
1. Politiche di sviluppo rurale e paesaggio: quale relazione?
1. Il ruolo delle politiche agricole nella creazione del paesaggio rurale
2. Perché è importante il paesaggio rurale?
2. La governance del paesaggio rurale: verso la redazione di un Progetto Integrato Territoriale (PIT) del paesaggio della Val d’Orcia
3. Conclusioni
Zona a calanchiZona a calanchi
Sistemazioni a prode Sistemazioni a prode con alberaturecon alberature
1977
1994
Zona a calanchiZona a calanchi
Sistemazioni a prode Sistemazioni a prode con alberaturecon alberature
Evidenze empiriche delle modificazioni del
paesaggio connesse all’evoluzione delle politiche agricole
1977
Seminativo Arborato
1994
Seminativo
Piccoli appezzamenti a
seminativo /seminativo-
arborato
Unico appezzamento a seminativo
Evidenze empiriche delle modificazioni del paesaggio connesse all’evoluzione delle
politiche agricole
anno 2005
anno 195450% calanchi 14% boschi e boschi radi13% pascolo cespugliato 10% seminativi7% oliveto tradizionale 6% aree riparali ed infrastrutture ecologiche
65% seminativi
16% boschi e boschi radi
3% aree riparali e infrastrutture ecologi
2% calanchi
11% pascoli ed oliveti
2% superfici edificate
Evoluzione sull’uso dei suoli in un’area della Val d’Orcia
Perché questo crescente interesse per il paesaggio rurale ?
• nuove istanze etiche e edonostiche (ambientali, naturali, storici, culturali, estetici, identitari, di amenità, ecc.) delle popolazioni urbane (Marsden, 1999; Iacoponi, 1998)
• profonda trasformazione della percezione / concezione del paesaggio rurale all’interno della società (nuove pratiche di comportamento e di sviluppo)
• potenzialità di sviluppo di una nuova economia rurale / territoriale con processi di consumo di natura essenzialmente immateriale (es. ilpaesaggio) che diventano la chiave “strategica” per valorizzare altre risorse / prodotti del territorio
• coinvolgimento del mondo agricolo e di tutti gli attori del mondo rurale (nuovi conflitti / opportunità)
Le domande sulla “governance” del paesaggio rurale
• Conservare il paesaggio o consentirne l’evoluzione?
• L’agricoltura protegge / contamina il paesaggio?
• L’agricoltura è in grado di gestire e proteggere il paesaggio da sola o ènecessario introdurre strumenti di regolazione ?
• Quali strumenti ? (vincoli, prescrizioni, incentivi, sussidi, ecc..) ?
• Chi è legittimato a decidere sul paesaggio? Siamo consapevoli delle implicazioni che nascono dalla definizione della Convenzione Europea?
• Come garantire il principio della decisione democratica e al tempo stesso evitare il noto meccanismo della ‘tragedia dei beni comuni’ descritto da Hardin (1968)?
Gli scenari di riferimento per lo Sviluppo Rurale(Aimone, 2005)
SCENARIO INERZIALE SCENARIO “DEMATURITY”
• nessun particolare salto di qualitàorganizzativa del
• sistema agroalimentare,• nessun progetto di diversificazione su
vasta scala• ricerca di riposizionamento da parte di
singole aziende• sostanziale separazione tra politiche
agricole, rurali e altri interventi complementari, a parte il Leader
PRO• relativamente facile da gestire, efficienza
di spesa
CONTRO• anticamera del declino• (non si risolvono i nodi problematici,• non cresce la competitività
• abbandonare la situazione di “maturità”attraverso un’opera di riqualificazione diffusa
• riposizionamento verso l’alto dell’offerta delle filiere nel complesso per costruire maggiore valore
• innovazione e diversificazione produttiva
• azioni di sviluppo rurale non solo in contesti montani
• programmi di sviluppo locale dotati di maggiori risorse
PRO• attesa maggiore efficacia della spesa
pubblica
CONTRO• richiede uno sforzo generale,• un modello di intervento più complesso
le modalità di intervento per lo Sviluppo Rurale(Aimone, 2005)
SCENARIO INERZIALE •non richiede particolare innovazione nei metodi e nelle politiche
SCENARIO “DEMATURITY”•approccio innovativo e capacità di operare in modo strategico, selezionando obiettivi e programmi, concentrando le risorse, integrando le forze.
• Trascura la dimensione organizzativa (filiere) e territoriale (distretti, specificità locali)
• Si basa su interventi puntuali e non integrati
• Attua soprattutto azioni di carattere compensativo più che di stimolo
• Punta al rispetto formale delle indicazioni europee...
• ... ed al perseguimento formale di obiettivi generali
• Implica il ricorso a diversi metodi e strumenti di intervento pubblico:
• approccio strategico• programmazione e progettazione
integrata (anche tra Fondi)• partecipazione attiva degli attori coinvolti
(vera concertazione)• notevole sforzo progettuale, richiede
animazione
La governance del paesaggio rurale: verso la progettazione integrata territoriale
(PSR Regione Toscana ?)
Tema: il paesaggio della Val dil paesaggio della Val d’’OrciaOrcia
Progettazione Integrata Territoriale(SCENARIO “DEMATURITY” dei PSR)
PIT è un un Piano basato su:
• coinvolgimento degli attori locali e approccio partecipativo• analisi condivisa del contesto su cui si interviene• connessione logica tra analisi e strategie• integrazione “interna” tra obiettivi e misure• integrazione “esterna” con altri interventi
PROGETTAZIONE INTEGRATAattuazione di un Piano che combina diversi interventi
per realizzare un preciso obiettivo operativo
Le motivazioni di un PIT per il Le motivazioni di un PIT per il paesaggio della Val dpaesaggio della Val d’’OrciaOrcia
Le domande:
• che effetti possono avere le politiche di settore (PAC, PSR, ecc.) sul paesaggio nelle aree dove quest’ultimo è diventato un fattore di “reputazione” per il territorio nel suo complesso?
• è possibile introdurre strumenti di governance più efficaci nel cogliere obiettivi pubblici (es. salvaguardia / valorizzazione del paesaggio delle altre risorse ambientali) e obiettivi privati (es. mantenimento del reddito degli agricoltori) ?
• Val d’Orcia (SI) come “laboratorio”
Premessa: • il paesaggio rurale è, fondamentalmente, creato dagli agricoltori e, di
conseguenza, soggetto alle dinamiche evolutive del settore• per molti territori il paesaggio rurale è un elemento di identità e di
“reputazione” e, non di rado, oggetto di “tensioni” a livello locale
Obiettivo del PIT: un paesaggio rurale sostenibile
Valori EsteticiValori storico-culturali
Valori ambientali
Valori funzionali
E’ necessaria una pianificazione che tenda a raggiungere un equilibrio tra i principali attributi / funzioni del paesaggio
Paesaggio rurale sostenibilePaesaggio rurale sostenibile(Brunori et al., 2006)
risorsa per promuovere una progettualità finalizzata al rafforzamento dell’identitàdelle comunità rurali locali e alla salvaguardia delle risorse ambientali nel suo complesso e soprattutto la salvaguardia delle specifiche aspirazioni locali di sviluppo
Riconoscimento UNESCO 2004:Val d’Orcia Patrimonio mondiale dell’Umanità
· (Criterio IV) la Val d’Orcia èuna eccezionale rappresentazione del modo in cui il paesaggio è stato ridisegnato durante il Rinascimento per riflettere gli ideali di Buon Governo e creare un’immagine esteticamente piacevole; ·
(Criterio VI) il paesaggio della Val d’Orcia è celebrato dai piùimportanti pittori della scuola senese inaugurante il Rinascimento. Le immagini della Val d’Orcia quali manifestazioni dell’armonica relazione dell’uomo con la natura hanno acquisito il carattere di icona del Rinascimento ed hanno profondamente influenzato lo sviluppo del pensiero paesistico.
complessitàordinata
semplificazione guidata dal mercato
Riforma PAC
• Disaccoppiamento totale
I potenziali elementi di I potenziali elementi di ““perturbazioneperturbazione”” per la per la ““reputazionereputazione””
del paesaggio in Val ddel paesaggio in Val d’’OrciaOrcia
• Ecocondizionalità
Prezzi del grano duro
Politiche di settore
Strumenti dipianificazione
1. Tutelare la tessitura agraria tradizionale ancora presente e promuoverne la ricostituzione la dove questa è stata eccessivamente semplificata dalle grandi estensioni monoculturali (viticoltura), attraverso la differenziazione colturale (ove possibile), la reintroduzione di siepi campestri tra monocolture e l’orientamento dei filari capaci di tutelare l’assetto idrogeologico e la qualità dei suoli.
Conflitti /sinergie ??
La coerenza come chiave dellLa coerenza come chiave dell’’identitidentitààdel paesaggio (Antrop, 2005)del paesaggio (Antrop, 2005)
• La coerenza di particolari proprietà definisce l’identità di un paesaggio;
• Il cambiamento delle caratteristiche e della coerenza conduce ad una riduzione dell’identità o il suo cambiamento in una nuova identità;
• I cambiamenti di un paesaggio sono una espressione del continuo adattamento necessario per funzionare e sopravvivere. Se non vi Se non vi èè cambiamento il paesaggio cambiamento il paesaggio muore;muore;
Per mantenere la “reputazionereputazione” è necessario mantenere la coerenzacoerenza
Perugia 19 maggio 2009 Perugia 19 maggio 2009 --, M. Rovai, S. Gorelli, M. Rovai, S. Gorelli
Una parentesi: il caso dei cipressi in Val d’Orcia:
Anche la buona volontà potrebbe “deturpare”il valore del paesaggio …
Gli step per la redazione del PITGli step per la redazione del PIT
• analisi della percezione del paesaggio rurale a livello locale (strumenti indagine qualitativa)
– focus group: interviste collettive a gruppi locali– analisi delle differenze di percezione, atteggiamento ecc. tra i vari gruppi– individuazione degli elementi peculiari del paesaggio
• analisi e valutazione del paesaggio (GIS, AMC)– analisi territoriale– analisi aziendale
• condivisione delle analisi con gli stakeholders locali, definizione delle priorità, azioni, incentivi e dei criteri di monitoraggio
Analisi della percezione del Analisi della percezione del paesaggio ruralepaesaggio rurale
Comunità rurale
Facilitatori
Aziende agricole
Organismi superiori
Focus sulla comunità: il mantenimento/miglioramento del paesaggio deve diventare un problema comune da risolvere
Il ruolo dei facilitatori:
• “mobilitare” risorse per la definizione di un progetto di areacondiviso
• trovare le soluzioni per “convogliare” in un progetto unicorisorse finanziarie provenienti da fonti differenti (es. Misure del PRS)
Analisi della percezione del Analisi della percezione del paesaggio ruralepaesaggio rurale
I risultati dellI risultati dell’’indagine:indagine:
•non è emersa, in modo evidente e forte, la consapevolezza sul ruolo degli agricoltori nel produrre “beni pubblici” (anche da parte degli stessi agricoltori);
•scarsa o nessuna percezione sulla rilevanza delle esternalità negative prodotte;
•necessità di lavorare sul piano dell’informazione e comunicazione per rafforzare “conoscenze condivise” al fine di introdurre strumenti di pianificazione / gestione innovativi;
• limitata biodiversità• fenomeni di erosione superficiale
• run-off dei nutrienti • rischio di trasporto di inquinanti nelle acque superficiali
• paesaggio con struttura “elementare” (colline nude, alberi sparsi, case, calanchi)
• famoso in tutto il mondo• colonna portante dell’economia del territorio
• riconoscimento “paesaggio culturale” da parte dell’UNESCO
Punti debolezzaPunti debolezzaPunti forzaPunti forza
Analisi della percezione del Analisi della percezione del paesaggio ruralepaesaggio rurale
gli elementi del paesaggio della Val dgli elementi del paesaggio della Val d’’OrciaOrcia
paesaggio = risorsa del territorio
Analisi e valutazione del paesaggioAnalisi e valutazione del paesaggio
STEP FONTE DEI DATI
STRUMENTI OBIETTIVI
Analisi territoriale
• PIT• PTC• PS
• GIS• analisi multi-criteri• focus-group con
stakeholders locali
• tipicità del paesaggio• visibilità del
paesaggio
Analisi aziendale
• ISTAT• ARTEA• Agenzia del
Territorio
• vocazionalità degli appezzamenti alla coltivazione
• resistenza delle aziende alle “perturbazioni”
mantenimentoriqualificazione elevata
valorizzazioneinterventi a bassa priorità
scarsa
elevataScarsa
Tipicità del paesaggio
Vis
ibili
tàde
l pa
esag
gio
Analisi territorialeAnalisi territoriale
risultato: risultato: zonizzazionezonizzazione
Analisi aziendaleAnalisi aziendale
Obiettivo valutare in un’ottica di breve/medio periodo il livello di adattamento delle aziende ai cambiamenti esterni
AMC Geografica
1. Georeferenziazione degli appezzamenti e delle aziende
2. Definizione delle determinanti/attributi che influenzano le strategie aziendali
3. Definizione della struttura gerarchica del problema
4. Confronto a coppie per attribuire i pesi agli attributi
5. Individuazione delle strategie aziendali
6. Valutazioni degli effetti sugli appezzamenti e sulle aziende
Caratteristiche Caratteristiche strutturali dellstrutturali dell’’aziendaazienda
Attitudine alla Attitudine alla coltivazione degli coltivazione degli
appezzamentiappezzamenti
Caratteristiche Caratteristiche sociosocio--economiche economiche
delldell’’aziendaaziendadecisioni delle
aziende agricole
mantenimento dello mantenimento dello stato attualestato attuale
Il risultato dellIl risultato dell’’analisi aziendaleanalisi aziendale
abbandono della abbandono della coltivazione coltivazione e rispetto della condizionalità
riduzione del grano duro e riduzione del grano duro e rafforzamento della rafforzamento della
multifunzionalitmultifunzionalitàà(diversificazione)(diversificazione)
Caratteristiche Caratteristiche gestionali dellgestionali dell’’aziendaazienda
(nostra elaborazione da Brunori et al. 2006)(nostra elaborazione da Brunori et al. 2006)
Cessazione Cessazione delldell’’attivitattivitàà
Alcuni risultati: la distribuzione Alcuni risultati: la distribuzione spaziale degli adattamenti aziendalispaziale degli adattamenti aziendali
struttura imprenditoriale piuttosto solida: 166 aziende su 199 con un’alta propensione di adattamento ai cambiamenti;
134 aziende con una dotazione fondiaria che non consente elevate flessibilitàd’uso
impatti potenziali sulle risorse ambientali e paesaggistiche: 4.356 ha su circa 5.600 ha potrebbero essere soggetti a tensioni verso l’abbandono
Definizione delle possibile strategie e azioni di intervento e eventuali
riferimenti al PSRanalisi aziendale
Interventi a bassa priorità
Norme / incentivi per mantenere l’attuale paesaggio / Azioni di promozione pubblica A.2 A.3
incentivi per continuare l’attivitàaziendale / azioni di promozione pubblicaA.3
valorizzazione
Norme / incentivi per mantenere l’attuale paesaggioA.2 A.3
Nessuna azione aggiuntiva
incentivi per continuare l’attivitàaziendale A.1 / A.3
mantenimento
Norme / incentivi per riqualificare il paesaggio A.2 A.3
incentivi per favorire il cambiamento “culturale” A.1 / A.3
riqualificazione
diversificazionemantenimentoabbandono – cessaz.
anal
isi t
erri
tori
ale
CONCLUSIONICONCLUSIONI
•• la crescente consapevolezza sul ruolo rivestito dai beni pubblicla crescente consapevolezza sul ruolo rivestito dai beni pubblici per lo i per lo sviluppo sostenibile richiede sviluppo sostenibile richiede ““innovazioniinnovazioni”” nelle politichenelle politiche
•• le politiche, in presenza di progressiva riduzione dei fondi, dole politiche, in presenza di progressiva riduzione dei fondi, dovrebbero vrebbero essere sempre piessere sempre piùù finalizzate a cogliere obiettivi di finalizzate a cogliere obiettivi di ““cambiamento cambiamento strutturalestrutturale”” nei comportamenti degli attorinei comportamenti degli attori
•• necessitnecessitàà, in questa fase di cambiamento, di investire risorse nella , in questa fase di cambiamento, di investire risorse nella conoscenza dei fenomeni e nella sensibilizzazione degli attori conoscenza dei fenomeni e nella sensibilizzazione degli attori
•• in tale ottica, lin tale ottica, l’’integrazione di strumenti delle scienze sociali (interviste, integrazione di strumenti delle scienze sociali (interviste, focus group, ecc.) con strumenti dellfocus group, ecc.) con strumenti dell’’estimo ambientale (AMC) e della estimo ambientale (AMC) e della pianificazione territoriale (GIS) si rivela estremamente promettpianificazione territoriale (GIS) si rivela estremamente promettente per ente per implementare processi di pianificazione partecipativa sui beni pimplementare processi di pianificazione partecipativa sui beni pubblici ubblici come nel caso del paesaggiocome nel caso del paesaggio
Grazie per lGrazie per l’’attenzione!attenzione!
“non dobbiamo risolvere problemi ambientali semplicemente aggiungnon dobbiamo risolvere problemi ambientali semplicemente aggiungendo endo direttive ogni anno alle gidirettive ogni anno alle giàà molte esistenti, [molte esistenti, [……] abbiamo invece bisogno di un ] abbiamo invece bisogno di un insieme di strumenti piinsieme di strumenti piùù vasti per contrastare le sempre pivasti per contrastare le sempre piùù diffuse forme di diffuse forme di pressioni ambientali [..]. pressioni ambientali [..]. Abbiamo bisogno di strumenti come:Abbiamo bisogno di strumenti come:-- la promozione, lla promozione, l’’informazione, la conoscenza e linformazione, la conoscenza e l’’impegno con i cittadini, nelle impegno con i cittadini, nelle comunitcomunitàà;;-- gli incentivi al miglioramento dellgli incentivi al miglioramento dell’’ambiente nel mercato;ambiente nel mercato;-- ll’’integrazione dellintegrazione dell’’ambiente nelle altre politicheambiente nelle altre politiche.”
Margot Wallström (ex-commissario europeo all’ambiente)