edizione n° 19 di mese maggio /giugno 2013 · la nostra carolina si ricorda delle ore passate,...
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Le Suore Giuseppine
Continuiamo a raccontare la nostra bella storia: Il Vescovo di
Verona, monsignor Luigi di Canossa, uomo di eccezione non
perché nobile bensì ricco di Virtù e scienza, sensibile alle
necessità dei poveri, una sera,
dell’Ufficio, sosta in silenziosa riflessione innanzi al tabernacolo
e il pensiero corre alle più urgenti necessità della diocesi.
“…Ronco all’Adige è vacante…parrocchia povera, con tanta
disoccupazione e preoccupanti gravi problemi religiosi e
sociali…chi mandare o Signore?...chi mandare laggiù per il bene
di quei figli?” Hanno concorso per Ronco: Don Giuseppe Baldo,
vicereggente del Collegio Vescovile e altri due Parroci. Il primo
dei tre fu Don Baldo con tre voti favorevoli e nessun contrario.
Il Vescovo pensa, Don Baldo è giovane ma formato, intelligent
aperto, ricco di iniziative.
Il 16 agosto ecco Don Baldo a colloquio con il Vescoco.
di famiglia lo vuole in un campo speciale della Sua Vigna: “Ti
voglio a Ronco”. Don Baldo il paese non lo conosce eppure con la
gioia dell’obbedienza risponde: “volentieri
seminario, per niente contrario di lasciare il collegio, l
la città per una parrocchia contadina, soggiunge:
“Tutto quello che avviene a me è secondo la volontà di Dio,
Egli mi aiuterà con la Sua Grazia a portare il peso.”
La domenica 11 novembre il sacerdote incaricato dall’altare annuncia l’ingresso del nuovo Parroco
che dà sollievo ai fedeli, stimolo all’azione cattiva per gli avversari
mancavano.
In primo piano…
Finalmente sembra essere arrivata la tanto sospirata primavera…
Noi siamo tutte pronte per poterci godere appieno il nostro bellissimo giardino, ma anche per uscire a
vedere la città che ci offre tavolini all’aperto, bimbi vitali nelle piazze,
colorate.
Proverbio A marso marsega e de maggio se se
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Edizione N° 19 di Mese Maggio
Le Suore Giuseppine
Continuiamo a raccontare la nostra bella storia: Il Vescovo di
Verona, monsignor Luigi di Canossa, uomo di eccezione non
perché nobile bensì ricco di Virtù e scienza, sensibile alle
, al termine della recita
dell’Ufficio, sosta in silenziosa riflessione innanzi al tabernacolo
e il pensiero corre alle più urgenti necessità della diocesi.
…parrocchia povera, con tanta
disoccupazione e preoccupanti gravi problemi religiosi e
sociali…chi mandare o Signore?...chi mandare laggiù per il bene
per Ronco: Don Giuseppe Baldo,
io Vescovile e altri due Parroci. Il primo
dei tre fu Don Baldo con tre voti favorevoli e nessun contrario.
Il Vescovo pensa, Don Baldo è giovane ma formato, intelligente,
Il 16 agosto ecco Don Baldo a colloquio con il Vescoco. Il padre
di famiglia lo vuole in un campo speciale della Sua Vigna: “Ti
voglio a Ronco”. Don Baldo il paese non lo conosce eppure con la
gioia dell’obbedienza risponde: “volentieri!” e tornando in
seminario, per niente contrario di lasciare il collegio, la scuola e
arrocchia contadina, soggiunge:
è secondo la volontà di Dio, è sempre il mio miglior bene
Egli mi aiuterà con la Sua Grazia a portare il peso.”
La domenica 11 novembre il sacerdote incaricato dall’altare annuncia l’ingresso del nuovo Parroco
stimolo all’azione cattiva per gli avversari, che purtroppo a Ronco non
Finalmente sembra essere arrivata la tanto sospirata primavera…
Noi siamo tutte pronte per poterci godere appieno il nostro bellissimo giardino, ma anche per uscire a
vedere la città che ci offre tavolini all’aperto, bimbi vitali nelle piazze, concerti estivi e vetrine
maggio se sega. Anna
Maggio/Giugno 2013
è sempre il mio miglior bene.
La domenica 11 novembre il sacerdote incaricato dall’altare annuncia l’ingresso del nuovo Parroco
purtroppo a Ronco non
Comunità Religiosa
Casa Panciera
Noi siamo tutte pronte per poterci godere appieno il nostro bellissimo giardino, ma anche per uscire a
concerti estivi e vetrine
QUARESIMA E PASQUA D’ALTRI TEMPI
Pensando alla quaresima le prime cose che affiorano alla mente
delle nostre ospiti sono i vari appuntamenti religiosi ai
hanno sempre partecipato molto volentieri nel loro passato
tutt’oggi, grazie la presenza viva e attiva delle religiose
all’interno della casa.
Vivi ricordi volano alla domenica delle palme con la
Benedizione dell’Ulivo di cui ognuna portava felic
a casa, al mercoledì delle ceneri,
rogazione nei campi per chi viveva in campagna,
adorazione che tutte facevano sempre inginocchiate e per finire
tutte ricordano piacevolmente la processione del venerd
Tutti impegni che forse al giorno d’oggi paiono pesanti ai nostri giovani
uscire con gli amici che recarsi a questi
partecipavano, le vetrine dei negozi venivano adornate in modo particolare e tutte
mettevano in mostra nelle finestre dei drappi o i più bei copriletti ricamati che
casa, accendevano i lumini e per l’occasione
In questi giorni in campagna si teneva
tre mattine ci si radunava insieme per pregare
direttamente nel campo, a seguire il sacerdote faceva un bel giro per benedire tutti i campi
ad augurare un buon raccolto.
Il Sabato Santo poi alle dieci di matti
inginocchiava facendosi il segno della croce. Le campane si suonavano col batocchio e ci si
bagnavano gli occhi per ricordare la Resurrezione del nostro Signore.
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QUARESIMA E PASQUA D’ALTRI TEMPI
Pensando alla quaresima le prime cose che affiorano alla mente
delle nostre ospiti sono i vari appuntamenti religiosi ai quali
hanno sempre partecipato molto volentieri nel loro passato e a
tutt’oggi, grazie la presenza viva e attiva delle religiose
Vivi ricordi volano alla domenica delle palme con la
ognuna portava felice un rametto
l mercoledì delle ceneri, alla lavanda dei piedi, alle
rogazione nei campi per chi viveva in campagna, alle ore di
adorazione che tutte facevano sempre inginocchiate e per finire
la processione del venerdì Santo.
Tutti impegni che forse al giorno d’oggi paiono pesanti ai nostri giovani
a questi numerosi incontri della settimana santa
Le nostre signore invece li hanno sempre vissuti
loro giovinezza, con gioia e tante
Legate a queste giornate, c’erano particolari tradizioni
ormai dimenticate come ad esempio le campane legate
del Venerdì Santo che davano l’occasione ai ragazzi di
suonare al loro posto le Raganele
accompagnando il sacrestan che aveva
raganella molto più grande. Il centro poi alla
trasformava per la processione alla quale tutti
partecipavano, le vetrine dei negozi venivano adornate in modo particolare e tutte
mettevano in mostra nelle finestre dei drappi o i più bei copriletti ricamati che
per l’occasione suonava anche la banda cittadina.
pagna si teneva anche l’erogasion che era la benedizione dei campi: per
tre mattine ci si radunava insieme per pregare e cantare in qualche chiesetta o capitello o
direttamente nel campo, a seguire il sacerdote faceva un bel giro per benedire tutti i campi
Il Sabato Santo poi alle dieci di mattina suonava il Gloria e dovunque ci si trovava
inginocchiava facendosi il segno della croce. Le campane si suonavano col batocchio e ci si
bagnavano gli occhi per ricordare la Resurrezione del nostro Signore.
QUARESIMA E PASQUA D’ALTRI TEMPI
Tutti impegni che forse al giorno d’oggi paiono pesanti ai nostri giovani, che preferiscono
della settimana santa in chiesa.
Le nostre signore invece li hanno sempre vissuti, nella
devozione.
c’erano particolari tradizioni
esempio le campane legate
anto che davano l’occasione ai ragazzi di
Raganele o Racole di legno
che aveva il Grolon, una
Il centro poi alla sera si
trasformava per la processione alla quale tutti
partecipavano, le vetrine dei negozi venivano adornate in modo particolare e tutte le famiglie
mettevano in mostra nelle finestre dei drappi o i più bei copriletti ricamati che avevano in
suonava anche la banda cittadina.
che era la benedizione dei campi: per
in qualche chiesetta o capitello o
direttamente nel campo, a seguire il sacerdote faceva un bel giro per benedire tutti i campi e
na suonava il Gloria e dovunque ci si trovava ci si
inginocchiava facendosi il segno della croce. Le campane si suonavano col batocchio e ci si
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Inoltre nel passato in tutta la quaresima c’era un clima diverso, se sentiva come na sensasion
de rigore e de privasion: in casa con il ligio rispetto dei digiuni chiamati tempora, in chiesa si
coprivano i crocifissi, i quadri e le statue, non si cantava l’Alleluia, non si mettevano i fiori.
Era inoltre proibito durante tutta la quaresima ballare e sposarsi.
Con l’arrivo della Pasqua suonavano tutte le campane a
festa e dopo la Santa Messa le famiglie si radunavano a
mangiare in allegria insieme ai parenti più stretti. Ci si
concedeva il lusso di mangiare le fugasse ma di cioccolato
non ce n’era tanto come oggi, Luigina ricorda la gioia
grande per aver ricevuto in regalo da una zia un
coniglietto di cioccolato e Anna Cocco ricorda l’uovo
grande, bellissimo e tutto decorato che ogni anno veniva
fatto e messo in esposizione nella pasticceria Cauduro, tutti lo andavano a vedere sognando di
mangiarselo ma poche erano le fortunate che potevano concedersi del cioccolato.
LA PRIMAVERA
Quanto abbiamo atteso e sognato durante quest’ultimo marzo di pioggia l’arrivo della
primavera… aspettandola con nostalgia abbiamo ricordato tutte le belle cose che
l’accompagnano: l’arrivo delle rondini, lo sbocciare di primule, viole, mughetti, fiori di San
Giuseppe, oceti dela Madona, tulipani, le belle piante da frutto in fiore, le giornate che si
allungano e il sole che comincia a scaldar la pelle, i vestiti si alleggeriscono, si vedono i monti
da casa belli e di tanti colori, si raccolgono i bruscandoli e i pisacan, si mangiano gli asparagi e
si aspettano le prime ciliegie!
Ognuna inoltre ha richiamato alla mente dei
ricordi legati alle loro passate primavere, Anna
Cocco ricorda i bei mazzi di non ti scordar di me
che andava a raccogliere nei campi e le
scampagnate a piedi o i giri in bicicletta che faceva
fino a Malo per mangiare un buon gelato. La
nostra milanese Pinuccia invece, all’arrivo della
bella stagione, il gelato lo andava a mangiare in
moto a Como con il fidanzato. Gianna conserva un
indelebile ricordo di una primavera della sua vita,
quella del 1945 quando il 25 aprile è suonato
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l’allarme della fine della guerra e invece di stare dov’era dalla nonna a Schio ha voluto, con la
spavalderia dei 20 anni, andare a piedi dalla mamma alle Piane trovandosi così davanti dei
tedeschi schierati con le bombe in mano ed è scappata a nascondersi in un cortile vicino. Ha
incontrato poi anche i primi partigiani che tornavano dai monti qui attorno.
Molte ricordano a maggio, mese della Madonna, che si ritrovavano attorno a qualche capitello
o in una piccola chiesa a dire il rosario in compagnia tutte le sere e a casa facevano qualche
fioreto, si facevano dei piccoli o grandi sacrifici, qualche rinuncia secondo le proprie intenzioni.
E’ poi affiorato alla mente di Luigina, Anna ed altre signore,
un gioco primaverile al tempo riservato ai maschi: l’aquilone.
Se lo costruivano in casa usando i bacheti delle ortighe o le
sanguinele che erano leggere e flessibili, impastavano una
colla con l’acqua e la farina bianca e comperavano la carta
adatta che solitamente era blu.
La nostra Carolina si ricorda delle ore passate, lavorando all’uncinetto, a tendar le api
controllando il momento della sciamatura. Quando le vedeva partire, doveva battere forte i
coperchi delle pentole per simulare un temporale, questo impediva alle api di allontanarsi
troppo e il nonno poteva recuperarle facilmente.
Altro vivo ricordo comune a tutte era il lunedì di pasquetta
che veniva festeggiato in genere nei magasini dove si
mangiavano le uova sode, le salsicce, polenta e sopressa il
tutto accompagnato da un buon vinello, Anna Brunalle
ridendo racconta che gli uomini bevevano così tanto che ne
ha visto qualcuno tornare a casa in ginocchio! Molte poi
cucinavano le uova sode colorandole con le bucce delle cipolle
rosse, foglie di edera, petali di violetta e trifoglio. Perché
venissero bene bisognava bollirle con questi coloranti
naturali chiuse dentro a dei calsaroti veci.
Poi i ragazzi giocavano a rotolarli nel prato o a lanciarli finche sì rompevano e se li
mangiavano di gusto perché a quel tempo le uova le vedevano sempre solo metà per volta!
Ultimo ricordo comune a tutte le compaesane di Schio era la tradizionale e molto gradita
sagra di Pieve proprio nel Lunedì dell’Angelo, quasi tutte andavano a piedi attraversando il
Leogra sul ponte chiamato Canal di ferro che dondolava un po’, infatti confessano avevano un
po’ di paura.
Tanti ricordi e tradizioni che creano unione sociale, quello spirito di comunione che forse oggi
si sente meno.
Continuano i vari laboratori artigianali di Casa Pancera!
Appena terminati inoltre i bellissimi cestini centro tavola di Pasqua abbiamo iniziato un nuovo
progetto floreale primaverile..
Lavoro ai ferri
Continuano anche i
nostri proficui incontri
con i ferri e la nostra
Iose, stiamo lavorando
bene per preparare il
nuovo mercatino di
fine anno.
Canti con Suor Rosalia
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Lavori creativi..!
Continuano i vari laboratori artigianali di Casa Pancera!
Appena terminati inoltre i bellissimi cestini centro tavola di Pasqua abbiamo iniziato un nuovo
Canti con Suor Rosalia
Abbiamo trascorso dei momenti in allegria cantando insieme.
Suor Rosalia ha insegnato a tutte Marieta Monta in gondoa
Venezia, son piaciute tanto e poi abbiamo continuato con le
nostre canzoni storiche:
Appena terminati inoltre i bellissimi cestini centro tavola di Pasqua abbiamo iniziato un nuovo
Abbiamo trascorso dei momenti in allegria cantando insieme.
Marieta Monta in gondoa e
, son piaciute tanto e poi abbiamo continuato con le
Bella Ciao, Sul Ponte
di Bassano, Quel
mazzolin di fiori…è
nato un coro davvero
entusiasta, cantavano
proprio tutte così ci
daremo altri
appuntamenti magari
nel nostro bel giardino.
TANTI AUGURI A….
Sabato 18
La signora
Bettanin LuiginaBettanin LuiginaBettanin LuiginaBettanin Luigina
Compie 80 ANNI
La signora
compie 91
La signora
compie 77
Da questo numero iniziamo anche a festeggiare i compleanni di quanti
contribuiscono a formare la grande famiglia di Casa Panciera: suore,
operatrici, infermiere…insomma, tutti noi!
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TANTI AUGURI A….
Mercoledì 1Mercoledì 1Mercoledì 1Mercoledì 1
La signora La signora La signora La signora
Gresele Clara
Compie 76Compie 76Compie 76Compie 76 annianniannianni
Pietrobelli Maria
Compie 101Compie 101Compie 101Compie 101
Giovedì 23
La signora
Brunalle AnnaBrunalle AnnaBrunalle AnnaBrunalle Anna
Compie 87 ANNI
Mercoledì 22
La signora Berlato AssuntaBerlato AssuntaBerlato AssuntaBerlato Assunta
compie 91 ANNI
M
La signora
compie
Martedì 28
La signora Munaretto ClaraMunaretto ClaraMunaretto ClaraMunaretto Clara
compie 77 ANNI
MMMM
La signora
compie 92
Da questo numero iniziamo anche a festeggiare i compleanni di quanti
contribuiscono a formare la grande famiglia di Casa Panciera: suore,
infermiere…insomma, tutti noi!
Sabato 8
Chiara FaresinChiara FaresinChiara FaresinChiara Faresin Valeria BarbosaValeria BarbosaValeria BarbosaValeria Barbosa
Venerdì 3Venerdì 3Venerdì 3Venerdì 3
La signora La signora La signora La signora
Pietrobelli Maria
Compie 101Compie 101Compie 101Compie 101 annianniannianni
Martedì 28
La signora Sgaggero ImeldaSgaggero ImeldaSgaggero ImeldaSgaggero Imelda
compie 88 ANNI
MMMMartedì 28artedì 28artedì 28artedì 28
La signora Rompato PierinaRompato PierinaRompato PierinaRompato Pierina
compie 92 ANNI
Sabato 29
Valeria BarbosaValeria BarbosaValeria BarbosaValeria Barbosa