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Effetti da adeguamento e non alle risultanze degli Studi di settore Roma, 20 settembre 2013 Luciano Rossilli Ufficio del Direttore regionale – DR Lazio

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Effetti da adeguamento e non alle risultanze degli Studi di settore

Roma, 20 settembre 2013

Luciano RossilliUfficio del Direttore regionale – DR Lazio

1. Analisi degli effetti dell’adeguamento

a) congruità a seguito di adeguamento (inibizioni al potere accertativo, regime premiale)

b) criteri alla base dei controlli nei confronti dei

Effetti da adeguamento e non alle risultanze degli Studi di settore

Roma, 20 settembre 2013

b) criteri alla base dei controlli nei confronti dei soggetti congrui

2. Analisi degli effetti del non adeguamento

a) criteri alla base dei controlli nei confronti dei soggetti non congrui

a) iter accertativo

Nascono da un accordo di reciproca collaborazione traAF, associazioni di categoria e ordini professionali

Obiettivi• certezza, trasparenza e perequazione del prelievonel rapporto tra AF e contribuente;

Studi di settore

nel rapporto tra AF e contribuente;

• stimare la capacità di produrre r/c di ciascuna impresao struttura professionale, delineando anche il quadro diriferimento nel quale opera il contribuente

Roma, 20 settembre 2013

metodo informatizzato a base

statistica per il calcolo dei r/c

strumento di ausilio

all’accertamento

Studi di settore

statistica per il calcolo dei r/c

presunti rientrano nella famiglia degli

accertamenti presuntivi

Roma, 20 settembre 2013

L’errore non nasce quando, per quantificare la

realtà economica, si è costretti a semplificarla;

L’errore nasce quando, dopo averla semplificata, si

ritiene che la realtà sia semplice.

Studi di settore

maggio 2013

ritiene che la realtà sia semplice.

Giuseppe Alvaro

(prof. di scienze statistiche)

Analisi della

coerenza

Analisi della

normalità

Analisi della

congruità

I contribuenti compilano ed

inviano il modello comunicazione dei

L’AF analizza le risultanze per

avere dei suggerimenti su

Analisi della

coerenza

Analisi della

normalità

Studi di settore

maggio 2013

comunicazione dei dati rilevanti ai

fini degli Studi di Settore

suggerimenti su quale sia l’effettiva realtà produttiva del contribuente

normalità

Analisi della

congruità

L’Analisi della coerenza permette di valutarel’impresa/professionista sulla base degli indicatorispecifici del settore.

Con tale analisi si valuta il posizionamento delsoggetto rispetto ad un intervallo, individuato

Analisi della coerenza

7

soggetto rispetto ad un intervallo, individuatocome economicamente coerente, in relazioneal gruppo omogeneo di appartenenza.

In caso di assegnazione a più gruppi omogenei, ivalori soglia di coerenza economica vengonoponderati con le relative probabilità diappartenenza.

Roma, 20 settembre 2013

L’Analisi della normalità economica si basa su unaparticolare metodologia mirata ad individuare lacorrettezza dei dati dichiarati.

Per ogni singolo soggetto vengono calcolati

Analisi della normalità economica

8

Per ogni singolo soggetto vengono calcolatiindicatori economico contabili da confrontare coni valori di riferimento che individuano lecondizioni di normalità economica in relazione alcluster di appartenenza.

Roma, 20 settembre 2013

Per ogni gruppo omogeneo vengono calcolati:

il r/c puntuale, come somma dei prodotti fra i coefficientidel gruppo stesso e le variabili dell’impresa/professionisti,e il r/c minimo, determinato sulla base dell’intervallo diconfidenza al livello del 99,99% di probabilità.

Analisi della congruità

9

La media, ponderata con le relative probabilità diappartenenza, dei r/c puntuali di ogni cluster costituisce il“r/c puntuale di riferimento dell’impresa/professionista.

Al r/c puntuale di riferimento sarà quello determinatotenendo conto anche dell’analisi della normalità economicae degli eventuali correttivi crisi.

Roma, 20 settembre 2013

Analisi delle risultanze Accertamenti eseguitiCircolare 18/E del 2012

2009 2010 2011

Numero accertamenti eseguiti

239.710 219.878 178.273

L’elevato numero di controlli ne determinava spesso la

10Roma, 20 settembre 2013

L’elevato numero di controlli ne determinava spesso laconclusione con constatazione di violazioni di minimoammontare, non adeguatamente provate e fonte,pertanto, di inutile contenzioso.

Il ridimensionamento dell’obiettivo numerico hapermesso la conseguente forte spinta a migliorare laqualità dei singoli controlli.

Nel caso in cui l’ammontare dei ricavi dichiaratisia inferiore ai ricavi puntuale di riferimento, ilcontribuente può decidere di;

• adeguarsi, ossia di riportare in dichiarazionericavi o compensi inizialmente non annotati

Adeguamento spontaneo in dichiarazione

11Roma, 20 settembre 2013

ricavi o compensi inizialmente non annotatinelle scritture contabili;

• non adeguarsi, indicando le cause chegiustificano la non congruità che rendono nonragionevole l’applicazione del meccanismopresuntivo;

Adeguamento spontaneo in dichiarazione

art. 10, c. 10 della L. 146/98

Gli accertamenti basati sugli SdS non possono

12Roma, 20 settembre 2013

Gli accertamenti basati sugli SdS non possonoessere effettuati nei confronti dei contribuentiche dichiarano r/c non inferiori a quelli stimati.

art. 2 D.P.R. 195/99

Non si applicano sanzioni e interessi nei confrontidei contribuenti che indicano in dichiarazione r/c

Adeguamento spontaneo in dichiarazione

13Roma, 20 settembre 2013

dei contribuenti che indicano in dichiarazione r/cnon annotati nelle scritture contabili peradeguare gli stessi a quelli derivantidall’applicazione degli SdS.

art. 2 D.P.R. 195/99

adeguamento agli studi di settorein dichiarazione

studi nuovi o

Adeguamento spontaneo in dichiarazione

14Roma, 20 settembre 2013

studi “vecchi”

sempre “gratuito”

con scostamento

≤ 10%

con scostamento

≥ 10%

“gratuito”incremento

del 3%

studi nuovi o revisionati

art. 2 D.P.R. 195/99

Esempio

Ricavi annotati = 100.000Ricavi stimati = 120.000

Adeguamento spontaneo in dichiarazione

15Roma, 20 settembre 2013

Ricavi stimati = 120.000Scostamento = 20%

Maggiorazione = 3% × 20.000 = 600

Circ. 5 del 2008

I valori di adeguamento alle risultanze degli SdSdevono effettuarsi tenendo conto del ricavo puntualedi riferimento.

L’adeguamento all’interno del c.d. intervallo di

Adeguamento spontaneo in dichiarazione

16Roma, 20 settembre 2013

L’adeguamento all’interno del c.d. intervallo diconfidenza è comunque da ritenersi un r/c possibile.Ma in tal caso, resta ferma la possibilità dell’Ufficio diapprofondire la posizione del contribuente.

Per accedere a tale regime è necessario che ilcontribuente:

• risulti congruo, anche per adeguamento;

Provvedimento 5 luglio 2013 AdERegime premiale per l’a.i. 2012

17Roma, 20 settembre 2013

• abbia regolarmente assolto gli obblighi dicomunicazione dei dati rilevanti ai fini degli SdS,indicando fedelmente tutti i dati previsti;

• risulti coerente con gli specifici indicatori dicoerenza e di normalità economica.

Il valore del ricavo di riferimento ai fini dellacongruità è quello determinato tenuto contodell’applicazione delle analisi di congruità (stima), di

Regime premiale per l’a.i. 2012Circolare 8/E del 2012

18Roma, 20 settembre 2013

dell’applicazione delle analisi di congruità (stima), dinormalità economica e degli eventuali correttivi perla crisi.

La fedeltà dei dati dichiarati risulta anche nel caso dierrori o omissioni che non comportano la modifica:

• dell’assegnazione del cluster;

Provvedimento 5 luglio 2013 AdERegime premiale per l’a.i. 2012

19Roma, 20 settembre 2013

• dell’assegnazione del cluster;• del calcolo dei r/c stimati;• del posizionamento rispetto agli indicatori dinormalità e di coerenza.

Nel caso in cui il contribuente consegua redditi diimpresa e di lavoro autonomo, l’assoggettabilità alregime di accertamento basato sugli SdS devesussistere per entrambe le categorie reddituali.

Regime premiale per l’a.i. 2012Provvedimento 5 luglio 2013 AdE

20Roma, 20 settembre 2013

sussistere per entrambe le categorie reddituali.

Se il contribuente applica due diversi studi di settore,la congruità e la coerenza devono sussistere perentrambi gli studi.

Se il contribuente deve applicare due diversi SdS,per accedere al regime premiale è necessario cheentrambi gli SdS rientrino tra quelli previsti

Regime premiale per l’a.i. 2012Provvedimento 5 luglio 2013 AdE

21Roma, 20 settembre 2013

entrambi gli SdS rientrino tra quelli previstinell’allegato al Provvedimento.

Nei confronti dei contribuenti cui si applica taleregime:

• sono preclusi gli accertamenti c.d. “analiticopresuntivi”;

Regime premiale per l’a.i. 2012Provvedimento 5 luglio 2013 AdE

22Roma, 20 settembre 2013

presuntivi”;

• sono ridotti di un anno i termini di decadenza perl’attività di accertamento;

• la determinazione sintetica del reddito complessivo,è ammessa a condizione che il reddito complessivoaccertabile ecceda di almeno un terzo quellodichiarato.

A partire dal p.i. 2011 viene abrogato il c. 4bis

dell’art.10 L. 146/98 nel quale era prevista lapreclusione all’accertamento se:

• congruità, anche per adeguamento, nel p.i. oggetto

DL 201/11Regime premiale per l’a.i. 2012

23Roma, 20 settembre 2013

• congruità, anche per adeguamento, nel p.i. oggettodi controllo e in quello precedente;

• attività non dichiarate non superiori al 40% dei r/cdichiarati o a 50.000 € (limite – no franchigia);

• non sono irrogabili sanzioni art. 1, c. 2bis – art. 5, c.4bis del DLgs 471/97 e art. 32, c. 2bis del DLgs 446/97.

La sanzioni si riferiscono al caso in cui, a seguitodella corretta applicazione degli SdS:

• IIDD: il maggior reddito accertato supera del 10%il reddito dichiarato (art. 1, c. 2 bis, D.Lgs.

DL 201/11Regime premiale per l’a.i. 2012

24Roma, 20 settembre 2013

il reddito dichiarato (art. 1, c. 2 bis, D.Lgs.471/1997);

• IVA: la MIA supera del 10% la MID (art. 5 c. 4bis, D.Lgs. 471/1997);

• IRAP: il maggior imponibile accertato supera del10% l’imponibile dichiarato (art. 32, c. 2 bis,D.Lgs. 446/1997);

È prevista una specifica attività istruttoria esterna

al fine di verificare la veridicità dei dati dichiarati aifini dell’applicazione degli SdS nei confronti disoggetti:

Circ. 25/E del 2013 e precedentiPrevenzione e contrasto dell’evasione

25Roma, 20 settembre 2013

• soggetti congrui e “appiattiti”;• soggetti congrui a seguito di adeguamento

totale significativo;• soggetti che, seppure rientranti nel campo diapplicazione degli SdS, non hanno presentato ilrelativo modello;

Le attività di accesso breve possono riguardare sia ilp.i. 2010 che il p.i. 2011.

Gli accessi brevi sono destinati principalmente alla

Circ. 25/E del 2013 e precedentiPrevenzione e contrasto dell’evasione

26Roma, 20 settembre 2013

Gli accessi brevi sono destinati principalmente allaverifica dei dati dichiarati ai finidell’applicazione degli SdS, e, dove necessario,anche al controllo degli obblighi strumentali e dellaregolarità del personale impiegato.

Nei primi mesi dell’anno la DR Lazio è stataprotagonista di un piano formativo straordinario.

L’obiettivo era di fornire gli strumenti tecnici,

Accessi breviPiano formativo straordinario 2013

27Roma, 20 settembre 2013

L’obiettivo era di fornire gli strumenti tecnici,metodologici e comportamentali al fine diincrementare la professionalità dei funzionariimpegnati nell’attività di accesso “breve”.

Il piano formativo ha avuto come oggetto anche unmodulo di strategie comunicative con icontribuenti.

Accessi breviPiano formativo straordinario 2013

28Roma, 20 settembre 2013

Si è puntato a stimolare la sensibilità necessaria pergestire la comunicazione interpersonale e leeventuali situazioni di conflitto.

Studio: UG37UAI: 2009 congruo per adeguamentoAI: 2010

Esempio – p.i. 2010

Ricavi dichiarati……..(coerente ma non normale)

74.000

29Roma, 20 settembre 2013

Ricavo puntuale di riferimento.................(tenuto conto della normalità

e del correttivo crisi)

Adeguamento.............

98.800

25.000

Il contribuente, per il p.i. 2010, beneficia dei limiti

al potere accertativo di cui al c. 4bis dell’art. 10della L.146/98

Esempio – p.i. 2010

30Roma, 20 settembre 2013

Dal momento che risulta congruo per adeguamentoal p.i. oggetto di controllo e per quello precedente.

L’inibizione al potere accertativo con strumenti di tipo“presuntivo” viene meno se:

• l’ammontare delle attività non dichiarate, derivantedalla ricostruzione di tipo presuntivo, superi in

Esempio – p.i. 2010

31Roma, 20 settembre 2013

dalla ricostruzione di tipo presuntivo, superi invalore assoluto 50.000 euro o il 40% dei r/cdichiarati;

• siano irrogabili le sanzioni di cui all’art. 1, c. 2bis eart. 5, c. 4bis del DLgs 471/97 nonché art. 32, c.2bis del DLgs 446/97.

Studio: VG37U

AI: 2011

Esempio – p.i. 2011

Ricavi dichiarati……..(coerente e normale)

74.000

32Roma, 20 settembre 2013

Ricavo puntuale di riferimento.................(tenuto conto della normalità

e del correttivo crisi)

Adeguamento.............

98.800

25.000

Il contribuente, per il p.i. 2011, beneficia del regime

premiale perché:

• risulta congruo per adeguamento;• risulta coerente e normale;

Esempio – p.i. 2011

33Roma, 20 settembre 2013

• risulta coerente e normale;• lo studio VG37U – Bar, gelaterie e pasticcerie

rientra tra quelli ammessi all’accesso a tale regime(v. allegato 1 del Provv. 5 luglio 2013).

L’accesso al regime premiale viene meno se in sededi attività istruttoria esterna non risultino infedeltànella compilazione del modello di comunicazione deidati rilevanti ai fini degli SdS tali da modificare

Esempio – p.i. 2011

34Roma, 20 settembre 2013

dati rilevanti ai fini degli SdS tali da modificaresignificativamente le risultanze iniziali.

Nel caso in cui il contribuente decida di nonadeguarsi, è opportuno che indichi in dichiarazionele cause che rendono non ragionevole l’applicazione

Non adeguamento in dichiarazioneCause “giustificative”

35Roma, 20 settembre 2013

le cause che rendono non ragionevole l’applicazionedel meccanismo presuntivo.

Circ. 23/E del 2013

Anche per le dichiarazioni relative al p.i. 2012 saràdisponibile il software per la segnalazione dieventuali circostanze in grado di giustificare lo

Non adeguamento in dichiarazioneCause “giustificative”

36Roma, 20 settembre 2013

eventuali circostanze in grado di giustificare loscostamento dalle risultanze degli studi di settore.

Tali informazioni potranno essere comunicate entrola fine del prossimo dicembre, con un termine piùampio rispetto a quello ordinariamente previsto perla trasmissione telematica delle dichiarazioni.

Circ. 23/E del 2013

La possibilità di rappresentare fatti e circostanzecon il software “Segnalazioni” si aggiunge a quellaprevista utilizzando il campo delle “Note aggiuntive”

Non adeguamento in dichiarazioneCause “giustificative”

37Roma, 20 settembre 2013

prevista utilizzando il campo delle “Note aggiuntive”di GERICO.

Circ. 23/E del 2013

Con il software “Segnalazioni” oltre a comunicareeventuali giustificazioni nel caso:

Non adeguamento in dichiarazioneCause “giustificative”

38Roma, 20 settembre 2013

• non risultino congrui, anche a fronte di una “nonnormalità economica”;

• non risultino coerenti;• non risultino normali, anche se congrui;

potranno evidenziare le ragioni che li hanno indottia dichiarare una causa di esclusione o diinapplicabilità agli studi di settore.

Prima di procedere all’invito al contraddittorio,viene esaminata la posizione fiscale al fine didelineare un quadro circa la “rischiosità” del

Non adeguamento in dichiarazioneL’analisi dei dati reddituali

39Roma, 20 settembre 2013

delineare un quadro circa la “rischiosità” delcontribuente e quindi verificare l’effettivasostenibilità dell’eventuale pretesa tributaria.

A seguito dell’analisi della posizione, viene valutatose:

• archiviare o meno la pratica in base agli elementi

Non adeguamento in dichiarazioneL’iter accertativo

40

• archiviare o meno la pratica in base agli elementipresenti “a sistema” (comprese la cause

giustificative);• date le caratteristiche della rischiosità fiscale èopportuno procedere con l’invito al

contraddittorio oppure con altri strumenti dicontrollo.

Roma, 20 settembre 2013

Accertamento con adesioneDLgs 218/97

È uno strumento di definizione che si

Non adeguamento in dichiarazioneL’iter accertativo

41

È uno strumento di definizione che sicaratterizza per aver istituzionalizzato l’adesioneall’invito a comparire e l’eventuale successivocontraddittorio, consentendo al contribuente diavere un dialogo con l’AF circa l’imponibile o ilmaggiore imponibile accertato o accertabile.

Roma, 20 settembre 2013

Nell’invito devono essere esplicitati gli elementi

rilevanti ai fini dell’accertamento in possessodell’Ufficio

Non adeguamento in dichiarazioneL’iter accertativo

42

Al fine di consentire al contribuente unaimmediata e completa cognizione dellequestioni che formano oggetto della possibilepretesa impositiva, non ancora concretizzata in unatto accertativo.

Roma, 20 settembre 2013

In tal modo il contribuente ha modo di effettuarele opportune valutazioni per l’eventuale

Non adeguamento in dichiarazioneL’iter accertativo

43

le opportune valutazioni per l’eventualedefinizione con adesione ai contenuti dell’invitoovvero per consentire di affrontare al meglio ilcontraddittorio.

Roma, 20 settembre 2013

La definizione mediante adesione immediata aicontenuti dell'invito potrebbe risultareconveniente quando la pretesa tributaria presenti

Non adeguamento in dichiarazioneL’iter accertativo

44

conveniente quando la pretesa tributaria presentimargini assai limitati per una rivisitazionenell'ambito di un contraddittorio (che potrebbeanche non chiudersi con la definizione).

Roma, 20 settembre 2013

Vale la pena ribadire che l'invito a comparireinviato dall'Ufficio, assume una valenzaesclusivamente informativa e non vincolante;

Non adeguamento in dichiarazioneL’iter accertativo

45

esclusivamente informativa e non vincolante;pertanto, il contribuente può non aderire all'invitoa comparire e recarsi, nel luogo e nella datastabiliti, presso l'Ufficio per avviare uncontraddittorio.

Roma, 20 settembre 2013

Massima professionalità, trasparenza e precisionenella redazione degli atti e dei documenti.

Spiegare le ragioni del controllo, analizzare

Non adeguamento in dichiarazioneIl rapporto con il contribuente

46

Spiegare le ragioni del controllo, analizzareattentamente le ragioni giustificative alla lucedello specifico SdS e del cluster di riferimento.

Assume fondamentale rilievo la verifica dellacorretta “clusterizzazione” del soggetto, tenutoconto delle diverse informazioni disponibili e delleosservazioni formulate dalla parte.

Roma, 20 settembre 2013

Lo scostamento potrà essere giustificato non solo inbase a prove documentali certe, che abbiano unriscontro diretto ed immediatamente quantificabile

Non adeguamento in dichiarazioneIl rapporto con il contribuente

Circ. 58/E del 2002

47

riscontro diretto ed immediatamente quantificabilesui ricavi dichiarati, ma anche in base ad unragionamento di tipo presuntivo che si fondi suelementi certi e che conduca a valutazioni cheabbiano una reale capacità di convincimentodell’ufficio.

Roma, 20 settembre 2013

Esempio

Esercente attività di vendita al dettaglio diabbigliamento nel centro di Roma.

Non adeguamento in dichiarazioneIl rapporto con il contribuente

Circ. 58/E del 2002

48

abbigliamento nel centro di Roma.

Può capitare che nell’arco di uno specifico annodebba essere rimasto chiuso in numerosi week enda causa di numerose manifestazioni che hannointeressato la via dove ha ubicato il negozio.

Roma, 20 settembre 2013

È solo in seguito al contraddittorio che le presunzionisemplici possono acquisire il necessario carattere diprecisione, gravità e concordanza.

Non adeguamento in dichiarazioneIl contraddittorio

49

precisione, gravità e concordanza.

Il contraddittorio modifica la natura dello strumentoaccertativo da presuntivo a concreto.

Roma, 20 settembre 2013

In fase di contraddittorio deve essere verificata, allaluce delle considerazioni e delle giustificazionirappresentate dalla parte, la sostenibilità della

Non adeguamento in dichiarazioneIl contraddittorio

50

rappresentate dalla parte, la sostenibilità della

pretesa tributaria.

Roma, 20 settembre 2013

La fondatezza della stima dipende da:

• capacità del cluster di rappresentare in modoadeguato le situazioni di normalità economica di una

Non adeguamento in dichiarazioneIl contraddittorio

51

adeguato le situazioni di normalità economica di unadeterminata realtà produttiva;

• effettiva aderenza della situazione del singolocontribuente con quella di “normalità economica”presa a base per la individuazione del cluster.

Roma, 20 settembre 2013

Circ. 25/E del 2013

Gli SdS evoluti nel p.i. 2012 (ma anche quelli evolutinel p.i. 2011) non possono essere utilizzati perrideterminare in contraddittorio la pretesa tributaria

Non adeguamento in dichiarazioneIl contraddittorio

52

rideterminare in contraddittorio la pretesa tributariabasata sulle annualità precedente il 2012.

La congiuntura negativa ha prodotto effetti anche sulgrado di interrelazione delle variabili utilizzate nellafunzione di regressione.

Roma, 20 settembre 2013

Circ. 25/E del 2013

Gli SdS evoluti nel p.i. 2012 potrebbero essere presiin considerazione per un eventuale rideterminazionedella pretesa solo per l’annualità 2010.

Non adeguamento in dichiarazioneIl contraddittorio

53

della pretesa solo per l’annualità 2010.

Dal momento che la base dati utilizzata perl’elaborazione dell’evoluzione si riferisce all’anno2010.

Roma, 20 settembre 2013

Circ. 25/E del 2013

In ogni caso, l’utilizzo degli SdS evoluti per larideterminazione è possibile solo qualora nonemergano incoerenze negli indicatori economici

Non adeguamento in dichiarazioneIl contraddittorio

54

emergano incoerenze negli indicatori economiciprevisti dagli SdS evoluti.

Nel caso di anomalie si potrà valutare caso per caso aseguito dei chiarimenti forniti dal contribuente.

Roma, 20 settembre 2013

Scostamenti di scarsa rilevanza in termini assoluti oin termini percentuali potrebbero rivelarsi inidonei ad

Non adeguamento in dichiarazioneLe gravi incongruenze

Circ. 31/E del 2007

55

in termini percentuali potrebbero rivelarsi inidonei adintegrare le “gravi incongruenze”, oltre a determinarel’oggettiva difficoltà, per il contribuente, dicontraddire le risultanze dello studio di settore”

Roma, 20 settembre 2013

Sussiste l’obbligo di circostanziata motivazionedell’atto di definizione. Devono essere indicati:

• gli elementi di valutazione addotti dal

Non adeguamento in dichiarazioneL’atto di definizione

Circ. 65/E del 2001

56

• gli elementi di valutazione addotti dalcontribuente ed i relativi documenti prodotti;

• i percorsi logico giuridici che conducono allarevisione dell'originaria pretesa;

• i criteri adottati per la rideterminazione della baseimponibile, in stretta connessione agli elementi che,a seguito del contraddittorio svolto, hanno a tal fineassunto rilevanza.

Roma, 20 settembre 2013

Non devono quindi essere adottate generiche formuledi rito, esclusivamente riferite a criteri di economicitàdell’azione amministrativa, di deflazione del

Non adeguamento in dichiarazioneL’atto di definizione

Circ. 65/E del 2001

57

dell’azione amministrativa, di deflazione delcontenzioso e di celere acquisizione dei tributi, ovedisancorati dalla specificità delle posizioni fiscaliinteressate dal procedimento di accertamento conadesione e da una puntuale valutazione di merito delcontesto.

Roma, 20 settembre 2013

In mancanza di adesione si dovrà provvedere, con lastessa cura, alla motivazione di eventuali avvisi di

accertamento indicando quale documentazione è

Non adeguamento in dichiarazioneL’avviso di accertamento

Circ. 58/E del 2002

58

accertamento indicando quale documentazione èstata esibita dal contribuente e quale ragionamentoprobatorio abbia svolto per motivare unaquantificazione dei ricavi diversa da quella risultantedalla applicazione degli studi di settore.

Roma, 20 settembre 2013

Dovranno essere spiegati e descritti, altresì, ipassaggi logici che hanno indotto l'ufficio arespingere, in tutto o in parte, il ragionamento

Non adeguamento in dichiarazioneL’avviso di accertamento

Circ. 58/E del 2002

59

respingere, in tutto o in parte, il ragionamentopresuntivo elaborato dal contribuente.

Le motivazioni addotte dal contribuente in sede dicontraddittorio dovranno essere attentamentevalutate dagli uffici, i quali dovranno anche motivare

dettagliatamente il rigetto o l’accoglimento di taliargomentazioni.

Roma, 20 settembre 2013

A seguito della regolare notifica dell’invito e deisuccessivi sviluppi del contradditorio, l’esame dellaposizioni si concluderà, alternativamente, con:

Non adeguamento in dichiarazioneEsito del procedimento di accertamento

60

• archiviazione;

• atto di adesione;

• atto di accertamento.

Roma, 20 settembre 2013

Archiviazione

Se dallo svolgimento del contraddittorio emergel’insussistenza delle condizioni per procedere

Non adeguamento in dichiarazioneEsito del procedimento di accertamento

61

l’insussistenza delle condizioni per procedereall’accertamento, l’ufficio provvede all’archiviazionedandone circostanziata motivazione in atti.

Roma, 20 settembre 2013

Atto di adesione

Qualora il contribuente intenda definire la propriaposizione avvalendosi dell’istituto dell’adesione, deve

Non adeguamento in dichiarazioneEsito del procedimento di accertamento

62

posizione avvalendosi dell’istituto dell’adesione, deveessere predisposto l’atto di adesione, dal quale deveemergere la concreta incidenza dei fatti dellecircostanze rappresentate dai contribuenti, nonchédegli eventuali elementi contabili e extra contabilimodificati.

Roma, 20 settembre 2013

Atto di accertamento

L’ufficio procederà alla notifica dell’atto diaccertamento qualora il contribuente:

Non adeguamento in dichiarazioneEsito del procedimento di accertamento

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accertamento qualora il contribuente:

• non si sia presentato al contraddittorio;• a seguito del contraddittorio non abbia definito conadesione;

• non abbia perfezionato l’adesione.

Roma, 20 settembre 2013