effetto chelante

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effetto chelante

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Page 1: effetto chelante

Effetto chelante

i complessi contenenti leganti polidentati chelanti sono più stabili

termodinamicamente dei complessi contenenti leganti monodentati

(effetto chelante)

[Ni(H2O)6]2+(aq) + 6 NH3 (aq) [Ni(NH3)6]2+

(aq) + 6 H2O Log β6 = 8,91

(a 300 K)

∆G° = - 51,8 KJ/mol ∆H° = - 100 KJ/mol T∆S° = - 48,2 KJ/mol

[Ni(H2O)6]2+(aq) + 3 en (aq) [Ni(en)3]2+

(aq) + 6 H2O Log β3 = 17,52

(a 300 K)

∆G° = - 101,8 KJ/mol ∆H° = - 117 KJ/mol T∆S° = - 15,2 KJ/mol

∆G° = ∆H° - T∆S° ∆G° = - 2,303 RT Log β (R = 8,41 J/mol K)

∆H° varia, ma non di molto, in quanto si formano sempre 6 legami M-N

∆S° varia di molto e per la reazione con ammina chelante è più

favorevole a livello di entropia traslazionale del n° di molecole:

1 molecola di ammoniaca ⇔ 1 molecola di acqua

1 molecola di etilendiammina ⇔ 2 molecole di acqua

Page 2: effetto chelante

In una reazione di scambio non chelante → chelante, quando anche

[Ni(NH3)6]2+(aq) + 3 en(aq) [Ni(en)3]2+

(aq) + 6 NH3(aq)

∆H° è favorevole la reazione è spostata verso dx.:

Log K = 17,52 – 8,91 = 8,61 (a 300 K)

∆G° = - 50,0 KJ/mole ∆H° = - 17,0 KJ/mole T∆S° = + 33,0 KJ/mole

In una reazione di scambio chelante → chelante, anche se ∆H° è

sfavorevole, la reazione è spostata verso dx. perché prevale T∆S°:

[Ni(en)2(H2O)2]2+(aq) + tren(aq) [Ni(tren)(H2O)2]2+

(aq) + 2 en(aq)

(tren : N(CH2CH2NH2)3 )

Log K = 1,88 (a 300 K)

∆G° = - 10,7 KJ/mole ∆H° = + 13,0 KJ/mole T∆S° = + 23,7 KJ/mole

∆H° > 0 è dovuto all’ingombro sterico dei 3 anelli chelati e alla presenza di un

N terziario che dà un legame M-N più debole

N.B. la maggiore stabilità del complesso chelato(∆G°f), è dovuta al fatto che, una volta che

il legante bidentato si è coordinato con uno dei suoi atomi donatori, l’altro atomo donatore,

trovandosi nelle vicinanze del centro metallico, ha un’elevata probabilità di legarsi ad esso.

Page 3: effetto chelante

gli anelli chelati ad elevato numero di atomi (7 o più) hanno una stabilità

minore rispetto a quelli a 5 o 6 atomi, ossia l’effetto chelante diminuisce,

perché può diventare competitiva la formazione di ponti tra due centri

metallici diversi anziché la chiusura dell’anello sullo stesso centro

metallico:

[Cu(en)2]2+ (aq) + 2 tn (aq) [Cu(tn)2]2+

(aq) + 2 en (aq)

(tn : NH2CH2CH2CH2NH2 )

Log K = - 2,86 (a 300 K)

gli anelli a basso numero di atomi (3 o 4) sono poco stabili a causa

dalle forti tensioni nei legami (byte angle troppo piccolo)

in alcuni casi l’effetto chelante è aumentato dal fattore entalpico, ad es.

quando la formazione di un anello chelato a sei con il metallo porta ad

un’energia di risonanza aromatica (acetilacetonati)

Page 4: effetto chelante

a parità di grandezza dell’anello e con atomi donatori dello stesso tipo, la

stabilità di un complesso è maggiore all’aumentare del numero di anelli

chelati intorno ad uno stesso centro metallico, trien (3), dien (2), en (1):

a parità di grandezza dell’anello, la stabilità del complesso dipende dal tipo

di atomo donatore e dal tipo di metallo (effetto Irving-Williams):

♦ O∩O > N∩O > N∩N ; (Mn2+ : inizio transizione, hard)

♦ N∩N > N∩O > O∩O ; (Cu2+ : fine transizione, soft)

Page 5: effetto chelante

Effetto macrociclico

un complesso con un legante n-dentato a catena aperta (podante) (L1) è

meno stabile termodinamicamente di un complesso con un legante n-

dentato a catena chiusa (coronante) (L2) (effetto macrociclico)

[Zn(H2O)6]2+(aq) + Li (aq) [ZnLi]2+

(aq) + 6 H2O

In una reazione di scambio podante → macrociclo la reazione è

spostata verso dx.:

[ZnL1]2+(aq) + L2 (aq) [ZnL2]2+

(aq) + L1 (aq)

Log K = 3,09 (a 298 K) ∆G° = - 17,81 KJ/mol

Log K = 5,2 (a 300 K) ∆G° = - 30 KJ/mol

2 Ag+(aq) Ag(s) + Ag2+

(aq) K = 10-20 (in H2O)

2 [Ag(H2O)4]+(aq) + L(aq) Ag(s) + [AgL]2+

(aq) K > 1 (in H2O ; L = cyclam)

[AgL]2+ ione stabile e paramagnetico (d9)