elettroradio informazioni - gennaio/febbraio 2013

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elettroradio informazioni PERIODICO TRADE LEADER NEL SETTORE ELETTRONICA E INFORMATICA DI CONSUMO * ANNO 53 * Photoshow 2013: Milano torna capitale del digital imaging CES tra luci, ombre e conferme già annunciate La distribuzione alla prova dei social media Docking station e Personal care: due segmenti a prova di crisi E-commerce: la multicanalità ravviva il mercato può un’emozione durare per sempre? scopri di più su www.sony.it C’è una nuova generazione di fotocamere e videocamere capaci di rendere immortale ogni tua emozione, indimenticabile ogni ricordo, desiderabile ogni istante della tua vita. Guarda pure il mondo a modo tuo, ma fallo attraverso la qualità professionale di Sony. The Power of Imaging BE MOVED Fiera Milano City Padiglione 3 22/25 marzo 2013 dalle 10 alle 18 Vieni a scoprirle a PHOTOSHOW, le riconoscerai a prima vista.

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Mensile B2B del settore trade, specializzato nei mercati elettrodomestici ed elettronica di consumo

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Page 1: Elettroradio Informazioni - Gennaio/Febbraio 2013

elettroradio informazioni elettroradio informazioni periodico trade leader nel settore elettronica e informatica di consumo * anno 53 *

Photoshow 2013: Milano torna capitale del digital imaging

CES tra luci, ombre e conferme già annunciate

La distribuzione alla prova dei social media

Docking station e Personal care: due segmenti a prova di crisi

E-commerce:la multicanalità ravviva il mercato

può un’emozione durare per sempre?

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C’è una nuova generazione di fotocamere e videocamere capaci di rendere immortale ogni tua emozione, indimenticabile ogni ricordo, desiderabile ogni istante della tua vita.Guarda pure il mondo a modo tuo, ma fallo attraverso la qualità professionale di Sony.

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E adesso?Il Natale risolutivo da tutti sperato non c’è

stato. La crisi economica si è fatta senti-re, eccome, frenando ancor di più i consumi degli italiani anche in un momento di gran-de euforia come quello degli acquisti natalizi. “E adesso cosa succederà?”, si chiederanno in molti.Il quadro è sempre più di difficile interpreta-zione, anche se, ahinoi, molti fatti sono ormai dati per scontati, primo tra tutti quello dell’ar-rivo di un periodo di ancor più pesante reces-sione, in cui non solo il mondo del commer-cio e della finanza si troveranno ad affrontare momenti di evidente difficoltà, ma anche gli equilibri sociali, e di conseguenza la fiducia delle famiglie e delle imprese, ne risentiran-no in particolar modo. Proviamo quindi a trac-ciare una possibile chiave di lettura e un’ipo-tetica previsione di ciò che – presumibilmente – potrebbe accadere nel corso dell’anno, ba-sandosi su ciò che si sente e si legge nei prin-cipali organi d’informazione e su ciò che gli analisti e gli esperti di tutto il mondo sosten-gono ormai da tempo.Una prima dura fase di questo 2013 di ristrut-turazione è quella che ci separa dalla compo-sizione e presa in carico del nuovo Governo e dalla nomina delle più alte cariche dello Stato. In questo frangente di tempo i consu-mi saranno, per forza di cose, ancora ridot-ti all’osso, causa il grave clima di incertezza per il futuro del nostro Paese, immerso, come non mai, in una crisi che non ha solo risvolti monetari e politici, ma anche sociali e cultu-rali, e in cui molti valori che caratterizzano da sempre il Belpaese sembrano ormai perduti, o per lo meno dimenticati. Superata questa delicata fase di riorganizzazione dell’establi-shment governativo (in cui si spera possa far lavorare senza intoppi lo schieramento uscito vincitore dalle urne o, per lo meno, una coali-zione in grado di governare), è da attendersi un successivo periodo di stasi; periodo in cui proprio il mondo della politica e delle istitu-zioni dovranno accollarsi l’onere e il dovere di traghettare l’Italia verso una “primavera” non tanto di rinascita, ma più che altro di buoni propositi e speranze e riguadagnare quella fi-ducia del “popolo sovrano” venuta meno ne-gli ultimi tempi. Sempre ammesso che, vista l’evidente confusione politica fuoriuscita dal-le urne del 24 e 25 febbraio scorso, non co-stringa a tornare ai seggi in tempi stretti, do-po aver opportunamente modificato l’attuale legge elettorale.

Da qui, arrivare al periodo estivo è pratica-mente un attimo e la “calma piatta” dettata dal sole di luglio e agosto potranno riporta-re un sorriso più rilassato sulle bocche di mol-te persone, lontano dai pensieri persistenti e stremanti di crisi e difficoltà economiche. Pen-sieri che serviranno invece da stimolo per af-frontare la vera ripresa delle attività prevista per l’autunno: mesi in cui, come previsto da più parti, inizierà – si spera - la ripresa vera e propria, che dovrebbe rinvigorirsi e prendere sempre più forma verso la fine dell’anno per poi realizzarsi nel corso del biennio 2014-2015, anche in vista del famigerato Expo in cui non dobbiamo e non vogliamo sfigurare agli oc-chi del mondo intero. Certo, in questo scenario non mancheranno gli “uccelli del malaugurio” che continueranno a prevedere ancora lun-ghi anni di stenti e difficoltà. Ma noi, non solo preferiamo seguire gli ottimisti, ma pensiamo anche che una crisi in eterno non possa du-rare, pena l’inabissarsi dell’Italia e dell’Europa intera in un baratro di non facile ritorno.E in tutto questo, cosa succederà al mondo della distribuzione? I consumi, neanche a dir-lo, seguiranno in tutto e per tutto il clima sca-turito dagli avvenimenti a venire, e, di conse-guenza, i primi mesi dell’anno non saranno di certo facili da affrontare. Nella seconda me-tà del 2013, però, grandi opportunità aspet-teranno il mondo del retail; opportunità per ristabilirsi e, perché no, rafforzarsi e addirit-tura crescere.Nel frattempo, continueranno le tendenze vi-ste nel corso dell’anno passato, e cioè le ope-razioni di concentrazione e di managerializ-zazione delle imprese: ingredienti necessari e indispensabili per affrontare con tranquillità le sfide dei mesi a venire. Di pari passo, inol-tre, l’efficientamento e la razionalizzazione di tutti i processi in gioco e il miglioramento delle superfici di vendita, in ottica sia di digi-talizzazione e di futurizzazione dei negozi sia di ottimizzazione dei servizi al consumatore. E a far da spettatore, la pressione promoziona-le, attesa ai suoi massimi livelli nella primis-sima parte dell’anno, ma che in parte potrà essere controbilanciata dagli elevati contenuti tecnologici messi in campo dall’industria del bianco e del bruno, i cui reparti di Ricerca & Sviluppo non hanno mai smesso di lavorare alacremente, nonostante la crisi economica e la contrazione delle vendite.

La Redazione

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Ei-Elettroradio Informazioni

Periodico Trade per industrie

e distribuzione

• Audio • Video• Elettrodomestici

• Informatica • Telecomunicazioni

anno LIIIfebbraio 2013

edito da: la publiedim s.r.l.direzione, amministrazione e pubblicità:via matteo civitali, 5120148 Milanotelefono: 02 48.70.32.01 r.a.fax: 02 48.70.36.14e-mail: [email protected] (redazione)[email protected] (grafica)testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 - direttore responsabile:fiorenza moradei -coordinamento redazionale: roberto bonin ([email protected]) -Social media manager:roberto zarrielloimpaginazione: adm studio - cologno monzese -stampa: ingraph s.r.l. -via bologna 104/106,20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69

le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio

spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 -comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano -

i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.

Periodico associato a:

A.N.E.S.ASSOCIAZIONE NAZIONALEEDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA

in questo numero:

6 Cover story Photoshow: il digital imaging torna a Milano

10 News Trade, Italia

14 Eventi CES, la tecnologia non va in crisi di Aurora Zurlo

18 Social Distribuzione: sfida a colpi di fan e like a cura di The Fool

20 Il trade e la social media strategy di Roberto Zarriello

22 Trade marketing Il “malessere” del benessere di Massimo Bolchi

24 Psicology Il cliente ha sempre ragione? di Dott. Paolo Zucconi

25 L’importanza del nome di Dott. Paolo Zucconi

26 Green marketing La febbre green contagia anche Las Vegas di Alberto Sgheiz - GreenSense

28 Focus audio Docking Station, luce in un mercato dai momenti bui di Federico Cocianchich

32 Speciale PED Personal care: il bello è di moda di Silvia Castoldi

36 Aziende Bialetti: l’Omino coi Baffi si rinnova 38 Gaming Ecco gli ultimi titoli campioni d’incassi

40 e-Commerce Il nuovo che avanza di Raffaele Gomiero

44 Store Specialist Il rilancio di DPS passa da Darty di Roberto Bonin

46 I nuovi trend secondo Media di Roberto Bonin

48 Focus su Palermo e Trapani di Roberto Bonin

50 In-Store L’idea di efficienza della UE di Arch. Olivia Carone

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A pochi giorni dalla Settimana della Moda, il capoluogo lombardo torna a essere protagonista del mondo dell’immagine, quella digitale

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Il digital imaging torna a Milano

Il Photoshow torna a popolare i saloni di Fieramilanocity dal 22

al 25 marzo. Reduce dall’edizione romana dello scorso anno, che ha fatto registrare la partecipazione di circa 200 aziende per una su-perficie espositiva di 15mila mq e oltre 60mila visitatori, la kermes-se interamente dedicata al mon-do dell’immagine, si sposta ora nel capoluogo lombardo a inau-gurare una stagione primaverile che, si spera, possa riportare fi-nalmente un po’ di sereno anche nel mercato e nei consumi.L’edizione 2013, la 14esima, sarà infatti focalizzata proprio sul ri-lancio del settore fotografia, mes-so – come purtroppo tanti altri - a dura prova dalla crisi, per mezzo di novità di prodotto, programmi formativi, eventi e contest, oltre al circuito di mostre del Photofe-

stival 2013. Tante saranno infat-ti le iniziative pensate sia per gli operatori professionali che per il pubblico, come i Photographers Days by AIF, o la BAM, la botte-ga di Antonio Manta. O ancora, le attività internazionali e della sezione Italiana della Royal Pho-tografic Society, per finire con l’apprezzatissimo Facebook Wall, l’appuntamento per i numerosi iscritti alla pagina Photoshow di Facebook attraverso il quale po-ter postare le proprie immagini, stamparle su carta fotografica ed esporle sull’apposita parete dedi-cata.

Le novità in mostraMolti i nomi d’eccellenza per questa nuova edizione del Pho-toshow, a iniziare dai giganti tut-tofare Sony, Samsung e Panaso-

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nic, fino ad arrivare agli specialisti del settore foto come Nikon e Ca-non e ai marchi più conosciuti del settore come Fujifilm, Pentax, Ricoh, Lexar, Kodak ed Epson. Ampio spazio anche all’accessori-stica e al digital equipment, con altrettanti marchi d’eccezione, come SanDisk, Lowepro, Hama e Sigma, che si daranno battaglia sia sul fronte della funzionalità che su quello del fashion e del li-festyle, aspetto molto in voga so-prattutto nel mondo delle borse e delle custodie. Nikon si presenta a questa edizio-ne del Photoshow con la grande novità D7100, una reflex con sen-sore CMOS in formato DX da 24,1 Mpixel e dotata di sistema AF pro-fessionale a 51 punti. Reflex a cui viene affiancata la nuova e colo-rata Coolpix S3500, evoluzione della nota S3300 che si distingue per la presenza di una lunga se-rie di caratteristiche all’avanguar-dia, come l’obiettivo zoom gran-dangolare NIKKOR 7x, lo scher-mo LCD da 6,7 cm, la tecnologia di riduzione vibrazioni a decentra-

In alto, Sony A58; a destra, Sony HX 300; sotto a sinistra, Nikon

D7100, a destra, Fujifilm X100 S

Sony

Il Photoshow 2013 sarà occasione per Sony per far toccare con mano al grande pubblico la nuova line-up di prodotti di cui fanno parte le ultimissime novità lanciate dalla multinazionale giapponese nelle scorse settimane. Stiamo parlando del modello α58, una moderna reflex dotata di tecnologia Translucent ed equipaggiata con un sensore CMOS Exmor APS HD, che vanta una risoluzione di ben 20,1 Mpixel che, grazie anche alla presenza del processore d’immagine BIONZ, è in grado di regalare scatti entro al range di sensibilità da ISO 100 a 16.000. La grande innovazione presentata da questa fotocamera e da tutta la gamma SLT di Sony, è la tecnologia Translucent, capace di direzionare la luce verso il sensore d’immagine principale e, al tempo stesso, verso un sensore separato di messa a fuoco automatica.Sul fronte delle compatte, invece, Sony propone il modello NEX-3N con sensore APS-C a ottiche intercambiabili . Di soli 210 grammi di peso, questa supercompatta è dotata di uno schermo LCD da 7,5 cm in grado di ruotare di 180° e di una nuova leva per lo zoom sul corpo macchina che permette di regolare, con un semplice gesto, la lunghezza focale degli obiettivi compatibili.Sempre in ambito compatte, e contraddistinte dal brand di qualità, Cyber-shot, infine, le due nuove WX300 e HX300, entrambe dotate di stabilizzatore d’immagine e autofocus immediato. Piccola e leggera, la WX300 è equipaggiata con uno zoom ottico da 20x; caratteristica che viene ulteriormente potenziata nel modello HX300, grazie a uno zoom ottico di ben 50x.

mento ottico, la modalità di regi-strazione video a 720p e gli effetti filtro applicabili on camera.Sempre affiliati alla famiglia Cool-pix, inoltre, Nikon porterà a Pho-toshow anche altri nuovi model-li, tutti caratterizzati da dotazioni tecniche davvero innovative: la AW110, fotocamera imperme-abile fino a una profondità di 18 metri e dotata di funzione Wi-Fi;

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Panasonic

Molte sono le novità per Panasonic da mettere in mostra alla 14esima edizione del Photoshow, tra cui spiccano i due nuovi modelli DMC-TZ35 e DMC-FT5 della gamma Lumix.La nuova DMC-TZ35 è equipaggiata con un sensore MOS ad alta sensibilità da 16,1 pixel con il processore di immagine Venus Engine, un obiettivo LEICA DC VARIO-ELMAR con ultragrandangolo da 24 mm e zoom ottico 20x. In questa nuova serie di fotocamere compatte Panasonic ha applicato alle lenti la nuova tecnologia di rivestimento Nano Surface e, grazie alla funzione di Intelligent Zoom, lo zoom arriva fino all’equivalente di 40x, con il minimo di perdita nella qualità dell’immagine. Per un’azione più efficace contro le oscillazioni, inoltre, la DMC-TZ35 è dotata di stabilizzatore ottico di immagine motorizzato POWER O.I.S. e la funzione Active Mode, che permette di filmare video più stabili.

Lumix FT5 rappresenta invece un modello avanzato di fotocamera “resistente”: è infatti impermeabile all’acqua fino a una profondità di 13 metri, ed è in grado di resistere a una caduta da un’altezza di 2 metri e sopportare una pressione fino a 100 kg. La batteria, inoltre, non congela fino a una temperatura di -10° C. Nonostante la vocazione da “avventuriero”, comunque, la FT5 non lesina caratteristiche all’avanguardia, come un obiettivo LEICA DC-VARIO ELMAR, la registrazione video Full HD, 1.920 x 1.080 (50p) e un display LCD da 3 pollici. Oltre a vantare un sensore high sensitivity da 16,1 Mpixel e un processore Venus engine.

la S31 da 10 Mpixel, resistente all’acqua, agli urti e alla polvere; la L27; la S9500 da 18 Mpixel, con sistema Wi-Fi integrato, zoom ot-tico NIKKOR 22x e sensore di im-magine CMOS retroilluminato; la P520, con obiettivo zoom ottico NIKKOR 42x perfezionato dal si-stema di riduzione vibrazioni a

Fujifilm X20; in basso a destra DMC-TZ35 e

DMC FT5 di Panasonic

decentramento ottico e sistema GPS integrato; la L820, dotata di obiettivo zoom ottico grandango-lare NIKKOR 30x, sensore CMOS da 16 Mpixel e sistema di riduzione vibrazioni a decentramento otti-co. Fujifilm, presente a Photoshow con la divisione professionale, porterà ugualmente alla kermes-se milanese le sue ultime novità anche in fatto di prodotti consu-mer, tra cui le due nuove X100S e X20, due modelli estremamente eleganti che associano al design caratteristiche tecniche e presta-zioni. Obiettivo FUJINON 23 mm F2, ri-mozione del filtro ottico passa basso e potenza del processo-re sono infatti il biglietto da visi-ta della X100S, mentre un nuovo sensore CMOS X-Trans II da 12 M pixel e 2/3” e obiettivo zoom ma-nuale FUJINON 4x sono le dotazio-ni più caratteristiche della X20.

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IN CIMA AL MONDO CON LEGGEREZZA

Una fotografa di moda alla conquista di panorami e ghiacciai con la nuova e leggerissima Lumix G5 Mel Karch è passata dalla passerella della moda di Parigi ai ghiacciai ed ai loro panorami in compagnia della sua nuova Lumix G5. Segui il viaggio dei tre fotografi e cambia il tuo modo di pensare la fotografia. www.panasonic.it/lumixg5

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MediaMarket seMpre più 2.0 Mediamarket ha implementato la rete wi-fi nei suoi 113 punti vendita presenti su tutto il territorio nazionale. In tutti gli store interessati, infat-ti, sono stati installati gli access point Brocade Mobility 650, oltre a due Mobility Controller Brocade RFS6000, mentre l’appliance AirDefense 4250 per Brocade Mobility ha fornito gli strumenti necessari per la ge-stione della rete, della sicurezza e del monitoraggio remoto.L’insegna Media World ha invece recentemente lanciato la nuova ver-sione delle applicazioni mobile per tablet e smartphone, disponibili per i sistemi operativi iOS e Android. Entrambe le app sono state arricchite con news e video sulle novità del settore; in più, gli utenti possono sfo-gliare il volantino per scoprire le offerte della catena, mentre gli appas-sionati del mondo game possono accedere direttamente alla nuova sezione “Game Club” per scoprire tutte le novità e promozioni su vide-ogiochi e console. Nella versione per smartphone, inoltre, i consuma-tori possono visualizzare contenuti ad hoc del catalogo “MWm Collec-tion” e della sezione “Top of the Shop”, oltre a poter inserire il numero della propria carta fedeltà all’interno dell’applicazione per informarsi sulle promozioni riservate ai possessori della tessera MWMulticard. Sempre in chiave 2.0, infine, i nuovi servizi digitali del portale di ecom-merce Saturn Online Shop, con le tre sezioni E-book, Musica e Film ricchi di migliaia di titoli.

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puglisi nuovo direttore generale di euronics italiaEuronics Italia ha affidato l’incarico di Direttore Generale del Grup-po a Gaetano Puglisi (foto a destra), in sostituzione di Roberto Cuc-caroni. Puglisi ha maturato significative esperienze nel mondo retail: dopo una lunga permanenza in Procter & Gamble, è passato in Esselun-ga con il ruolo di Direttore Commerciale acquisti e Marketing con competenze anche nelle funzioni di CRM, layout dei punti vendita e comunicazione. Prima di approdare in Euronics è passato in CO-NAD e PAM, dove ha svolto ruoli di Direzione Commerciale acquisti/vendite e Marketing, oltre alle responsabilità delle attività in store.

Magazzini orsini abbandona l’insegna dixe Dal 1° gennaio scorso Gran-di Magazzini Orsini ha abban-donato il Gruppo Evoluzione in seguito al riposizionamento del proprio punto vendita di Forna-cette (Pisa). La famiglia Orsini, proprietaria della società, ri-marrà comunque all’interno del Gruppo conservando le proprie quote societarie e la presidenza affidata come sempre a Tiziano Orsini (nella foto in alto). Il megastore di Formacette ha cambiato identità adottando la nuova insegna “KASA Orsi-ni”, concentrando la sua attivi-tà commerciale sui settori dei casalinghi e dell’arredamento e abbandonando definitivamente l’elettronica di consumo.

riorganizzazione interna per andreoli spaIn contemporanea all’espansione del socio Euronics Andreoli Spa, l’azien-da ha annunciato una importante ri-organizzazione interna che ha coin-volto i settori logistica, acquisti e re-te vendita. Per quanto riguarda la lo-gistica, l’azienda ha siglato una part-nership con la società Well Logistic di Latina, mentre il team dell’ufficio acquisti è stato ampliato con l’as-sunzione di cinque Junior Category in affiancamento rispettivamente ai Category Senior Mariani, Zago, Ven-trone, Giordani e Brancozzi: si trat-ta di Francesco Guerra (audio video), Laura Benfariper (telefonia), Anna L’Olivo (IT), Francesca Piliego (GED-PED-clima) e Simone Campagna (home entertainment). Riorganizzazione anche per le aree di appartenenza dei Network mana-ger della rete vendita con l’ingres-so di Cristian Cassinari, in qualità di nuovo Retail Sales Manager. L’intera struttura farà a capo a Gianrio Fali-vene, Direttore Generale del Gruppo.

sisa entra in Federdistribuzione Il Gruppo Sisa si è associato a Fe-derdistribuzione, l’organizzazione che raggruppa e rappresenta le aziende alimentari e non alimentari della di-stribuzione moderna. Con l’entrata in Federdistribuzione Sisa diventa anche membro dell’Associazione Distributori Associati, che rappresenta la distribu-zione organizzata all’interno della Fe-derazione

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debutta il saturn di stazione centrale E’ stato inaugurato lo scorso 21 dicembre il nuovo punto vendita a insegna Saturn situato all’in-terno della Stazione Centrale di Milano; location che può vanta-re il passaggio di oltre 150 milio-ni di passeggeri all’anno. Il nuovo megastore ha una superficie di 2.500 metri quadrati distribuiti su quattro livelli, 4 casse in barriera e un organico di oltre 50 collabo-ratori coordinati dal direttore Giu-seppe Petruzzi. L’investimento è stato pari a oltre 4 milioni di euro per il solo recu-pero dei locali; intervento che ha permesso di recuperare un’im-portante sezione dello storico edificio in stile anni 30, riportan-do al loro splendore marmi, com-ponenti architettonici e artistici.

gruppo edoM e d.M.l. danno vita al consorzio M.d.e.I due soci del Gruppo G.R.E. Tro-ny Edom S.p.A. e D.M.L. S.p.A hanno costituito il Consorzio M.D.E. allo scopo di conseguire maggiore efficienza sul mercato e ottimizzare le relazioni con l’In-dustria. Presieduto da Alessan-dro Febbraretti, la nuova realtà consentirà in particolare alle due società di generare economie di scala vantaggiose nell’ambito del supply chain management, puntando a una crescita comu-ne all’interno di G.R.E., grazie a strategie commerciali e di mar-keting condivise.

Un nUovo Trony a Mercogliano (avellino)E’ stato inaugurato giovedì 21 febbraio scorso il nuovo punto vendita a insegna Trony di Mercogliano (Avellino) di proprietà del socio G.R.E. Falco Spa, situato in via Nazionale Torrette, all’interno del Centro Commerciale Mercogliano, nelle immediate vicinanze del casello autostradale di Avellino Ovest e a pochi km dalla svincolo per Salerno. Il nuovo store ha una superficie espositiva di 1.600 mq ed è dotato di una cassa e di un parcheggio da 400 posti auto. Al suo interno operano 10 addetti alla vendita coordinati dai due direttori Graziano Falco e Daniele Fiorentino. Le referenze esposte sono invece un totale di 1.000, per un bacino d’utenza stimato in 240mila potenziali clienti.

riconFerMati i vertici di e.l.i.t.e. L’Assemblea dei soci del Consorzio E.L.I.T.E. ha rinnovato il mandato all’attuale Consiglio Direttivo in carica, con la sola aggiunta del nuovo Consigliere Luigi Barni.Nel corso della riunione del 26 febbraio scorso, infatti, l’Assemblea ha provveduto a riconfermare nel suo carico la presidenza nella per-sona di Riccardo Pasini e i Consiglieri: Luigi Barni (Barni), Marco Cer-vellati (Comet), Alberto Morosi (Grancasa), Alessandro Romiti (Car-retti) e Luciano Domenico Tisiotto (Ires).

top eMployers 2013 preMia la distribuzione Sono state assegnate nei giorni scorsi le certificazioni Top Em-ployers per l’anno 2013, l’award riconosciuto dal CRF Institu-te che premia quelle realtà che si sono maggiormente distinte nell’introduzione di pratiche re-lative alla gestione del persona-le innovative, diventando così luoghi di lavoro particolarmente attrattivi per i giovani talenti.Fra i premiati anche due retai-ler: Mediamarket, titolare delle due insegne distributive Media World e Saturn, e Conforama Italia, insegna della grande di-stribuzione organizzata.Fra le aziende dei comparti elettronica di consumo ed elet-trodomestici , compaiono inve-ce Electrolux, Samsung Elec-tronics, Indesit, Elica, Olympus e Telecom Italia.

per visualizzare il servizio fotografico

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new

s it

alia

gFk: chiusura d’anno in negativo per il Mercato italiano Secondo GfK il mercato italiano dei Technical Consumer Goods ha registrato un’in-versione di tendenza alla fine del quarto trimestre del 2012. Il fatturato generato tra ottobre e dicembre ha infatti superato i 5,3 miliardi di euro ma, rispetto allo stesso periodo del 2011, si è tradotto in una contrazione del 4,7%. Tra i settori in analisi, la sola conferma positiva arriva dalla Telefonia (+16,1%), unico mercato che in ogni trimestre ha registrato trend positivi. Nell’ultimo trimestre l’Informatica torna a re-gistrare un trend negativo (-4,7%) in quanto le buone performance dei Media Tablet non sono state sufficienti a compensare le perdite degli altri prodotti. Continuano a navigare in cattive acque tutti gli altri mercati che, a parte qualche buona perfor-mance a livello di singoli prodotti, confermano una contrazione del fatturato

nuove noMine in tech data italia Tech Data ha annunciato la nomina di Giuseppe Mastandrea (foto in alto) ed Enrico Pappolla (in basso) in qualità, ri-spettivamente, di Sales Director e Mobile Director.Entrambi riporteranno direttamente a Er-nest Quingles, Amministratore Delegato di Tech Data Italia. Giuseppe Mastandrea, 42 anni, ha ma-turato la sua competenza manageriale nell’ambito delle vendite e del marketing in diverse multinazionali, quali Texas In-struments, Toshiba, Acer, Goodyear, ri-coprendo importanti ruoli internazionali in Paesi come Francia, Polonia, Turchia e Paesi dell’Est per Acer con la carica di Regional Director e General Manager Middle-East & Africa e nazionali quale di-rettore della Divisione Notebook di Acer Italy e responsabile della Distribuzione e Retail in Toshiba.Pappolla porta invece in Tech Data una notevole esperienza maturata in Italia e all’estero in importanti società del settore Telco, dove ha ricoperto posizioni qua-

li Managing Director e Sales Director. Ultimamente ha arricchito il proprio percorso professionale seguendo progetti imprenditoriali di start up per società nell’ambito dei settori Mobility e Telco.

carlo barlocco nuovo senior vice president di saMsung electronics italia Carlo Barlocco è stato nominato Senior Vice President, Head of Sales & Marketing, di Samsung Electronics Italia. Nel suo nuovo ruolo Barlocco avrà la respon-sabilità di definire una strategia e un approccio unitario in grado di consolidare il ruolo innovato-re dell’azienda sul mercato na-zionale, guidando la filiale italia-na verso il raggiungimento de-gli obiettivi previsti per il 2013. Riporteranno a Barlocco tutte le business unit dell’azienda, ossia le divisioni commerciali Audio Video, Telefonia Mobile, Information Technology, Home Appliances, Business to Busi-ness e Healthcare & Medical Equipment.La nuova nomina rientra in una strategia a livello globale finaliz-zata a consolidare e valorizzare la linea manageriale locale.aMazon apre un nuovo centro

di distribuzione a castel san giovanni Amazon Italia Logistica ha annun-ciato l’apertura di un nuovo centro di distribuzione di circa 60mila me-tri quadrati a Castel San Giovanni (Piacenza), nel terzo trimestre del 2013. Amazon Italia Logistica con-ta di raggiungere fino a 1.000 posti di lavoro entro i primi tre anni dall’a-pertura del centro. I lavori di costru-zione della struttura sono già iniziati e Amazon Italia Logistica intensifi-cherà le assunzioni dal terzo trime-stre del 2013.Il nuovo edificio sarà formato da tre aree distinte, più una zona dedicata agli uffici.

accordo tra indesit coMpany e general electric per il Marchio hotpoint Indesit Company e General Electric hanno firmato un accor-do con cui il Gruppo di Fabriano ha acquisito la titalrità del mar-chio Hotpoint anche nei Paesi extraeuropei, con l’unica ecce-zione del Nord e del Sud Ame-rica dove la titolarità del marchio rimane in capo a General Elec-tric Appliances. Il costo dell’ope-razione è pari a 4 milioni di dol-lari, da corrispondere in più anni.

Franco secchi nuovo presidente di conFindustria ceced italia Franco Secchi, Direttore Mer-cato Italia di Indesit Company, è il nuovo presidente di Confin-dustria Ceced Italia. La sua no-mina è stata ratificata dall’As-sembloea dei soci, riunitasi a Milano il 25 febbraio scorso, al-la presenza di Fabio De’Longhi, Presidente di Ceced Europa, e del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi.

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darty febbraio 13 1 05/03/13 17.03

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L’edizione 2013 del Consumer Electronic Show non è stata

particolarmente frizzante a causa dell’assenza di alcune aziende

storiche, ma non ha mancato di fornire importanti anticipazioni:

ci si lascia alle spalle il 3D e si strizza l’occhio all’OLED e al 4K,

che però potrebbero non trovare ancora il loro spazio sul mercato.

Su questo argomento torneremo tra qualche mese

Anche quest’anno si è tenuta una nuova edizione del Con-

sumer Electronic Show di Las Vegas, che sarà ricordata a lungo per molte novità, prodotti e an-che per una netta indicazione dei trend che sta seguendo il mondo dell’elettronica di consumo.

Anno dopo anno il CES non solo ha saputo presentare e antici-pare molte tendenze, ma anche concretizzare in un certo senso le aspettative sempre più esigenti in termini di innovazione tecno-logica da parte dei consumato-ri e degli amanti dell’elettronica di consumo. Prodotti da sogno, se vogliamo, articoli sempre più performanti, stilisticamente più preziosi, ma soprattutto top tar-get, prodotti lanciati sul mercato a prezzi non proprio accessibili. Un esempio decisamente appro-priato riguarda i nuovi TV 4K, di cui non è stato attualmente an-nunciato il prezzo per i nuovi modelli di piccolo taglio, ma che senza dubbio presenteranno un costo superiore a due TV Full HD da 55”: 5.000 euro. Tutto ciò, è sempre bene evidenziarlo, per una tecnologia realizzata su un ecosistema di contenuti pratica-mente inesistente. OLED e Ultra

scita di scena del 3D, che ha avu-to solo un timido e marginale ap-proccio, senza peraltro, allo stato attuale, ottenere i risultati sperati in termini di vendite e particolare apprezzamento da parte dei con-sumatori. Ancora assai lontano dalle performance offerte dalle moderne sale cinematografiche, il 3D “casalingo” non ha di certo retto il confronto ed è ormai re-legato alle ultimissime posizioni tra le motivazioni di acquisto di un Tv di ultima generazione.

even

ti

La tecnologia non va in crisiQuello che è accaduto al CES ne è una dimostrazione: Toshiba alla sua tecnologia 3D senza occhia-li ha riservato una piccola demo in uno spazio decisamente limi-tato, quasi claustrofobico, mentre solo LG Electronics ha ricordato agli spettatori che la tecnologia a tre dimensioni esiste, distribuen-do i classici occhialini polarizzati di fronte al suo stand. Da parte di Samsung, Sony e Panaso-nic nessuna menzione al 3D, co-sì come non è stato nominato da NVIDIA e gli altri produttori che hanno approfittato della presen-za al CES per annunciare alcune importanti novità. Oltre a OLED e 4K l’edizione 2013 del CES di Las Vegas è stata pal-coscenico per il lancio dei primi prodotti compatibili con l’High Efficency Video Coding che in un futuro piuttosto prossimo su-pereranno di gran lunga la su-premazia dell’H.264 nel mondo della compressione video. Una novità questa che non ha de-stato grande clamore, ma con un mondo consumer che ormai si regge sull’H.264 l’arrivo di un nuovo codec più efficiente dà il via a una vera rivoluzione con nuovi standard video, videoca-mere, fotocamere e con tutta

di Aurora Zurlo

HD si stanno contendendo il mer-cato dei TV per il prossimo futuro, ma due player di settore come Sony e Panasonic hanno dimo-strato che le due tecnologie po-tranno convivere, anche se prima di trovare questo genere di arti-coli in distribuzione passerà sicu-ramente ancora un po’ di tempo.

Il futuro è tra OLED e 4KL’ingresso sul mercato di OLED e 4K contribuirà senza dubbio all’u-

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Anno dopo anno

il CES non solo

ha saputo presentare

e anticipare molte

tendenze, ma anche

concretizzare in un certo

senso le aspettative

sempre più esigenti in

termini di innovazione

tecnologica da parte

dei consumatori

e degli amanti

dell’elettronica

di consumo.

La tecnologia non va in crisiprobabilità anche uno standard innovativo per la trasmissione di segnali 4K via etere.

E gli smartphone diventano full HDNel corso del CES si sono susse-guiti anche annunci importanti riguardo agli smartphone, anche se l’assenza di aziende leader co-me Microsoft, Google, Apple e di nuovi prodotti della famiglia Galaxy ha in qualche modo con-dizionato l’entusiasmo del mo-mento. L’annuncio legato ai pri-mi smartphone con display Full HD e dei due nuovi SoC di NVI-DIA, Tegra 4, e Qualcomm con il suo 800 rappresentano il punto di partenza per una nuova ge-nerazione di dispositivi portatili, come ad esempio la console por-tatile Android di NVIDIA Project Shield, dotata di display touch da 5 pollici e sistema audio bass re-flex, che merita il premio di “an-nuncio a sorpresa” della rasse-gna fieristica. In ogni caso, molti modelli sono dotati di NFC (Near Field Com-munication), al momento utiliz-zato principalmente per i paga-menti mobili (anche se in Italia sono ancora pochissimi i servizi di pagamento attualmente di-

sponibili). Tuttavia, grazie alla sua integrazione nello smartpho-ne, non ci sarà bisogno di com-plesse procedure per collegare lo smartphone ad esempio al tele-visore o un altro dispositivo : ba-sterà tenere il proprio device ap-poggiato contro il dispositivo.

Ciò che ha distinto il CES 2013 ri-spetto alle edizioni precedenti è che negli ultimi anni il Consumer Electronic Show era stata vetrina ideale di quei prodotti che sa-rebbero arrivati nei negozi do-po pochi mesi, articoli veri che è possibile toccare e comprare,

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ma quest’anno è andata diversa-mente. Auto in grado di guidare da sole, 4K, OLED e molte altre tecnologie e dispositivi presen-tati sono destinati a diventare “prodotti di massa” solo in un prossimo futuro, un po’ perché non tecnologicamente pronti, un po’ per il prezzo ancora decisa-mente elevato.

I nuovi divi: Ultrabook e tabletI nuovi ultrabook sono quasi tutti dotati schermi touch ad alta defi-nizione adattabili al nuovo siste-ma operativo di Microsoft, Win-dows 8. Si tratta di apparecchi

interessanti anche dal punto di vista della durata della batteria, che garantisce performance da tre a cinque ore in più rispetto al-le attuali.Interessanti anche i dispositi-vi ibridi, ovvero gli ultrabook e netbook con schermo touchscre-en rimovibile da utilizzare come tablet; in questo caso resta da ca-pire se lo schermo offre le stes-se prestazioni di un normale ta-blet. Proprio su questo fronte si assiste alla commercializzazione di numerosi nuovi modelli, distri-buiti su diversi livelli di prezzo: ad esempio un modello con schermo da 7” può costare circa 120 euro.

Elettrodomestici: eppur se ne parlaAnche svariati modelli di elettro-domestici possono essere con-nessi tramite rete w-ifi. Questo porterebbe molti vantaggi: ad esempio sarebbe possibile cono-scere quando la lavatrice ha fi-nito mentre si guarda la Tv. Sa-rebbe anche possibile azionare il funzionamento di un aspirapol-vere mentre si è in ufficio, grazie a uno smartphone e ai suoi co-mandi vocali. Sempre utilizzando lo smartphone, potrebbe essere anche possibile visualizzare i pro-dotti rimasti in frigorifero e la loro data di scadenza (oltre a suggeri-re una cena in base ai prodotti di-sponibili e a ordinare in modo del tutto automatico al supermercato gli ingredienti che mancano). Tempo di bilanci per il CES, un’e-dizione che ricorderemo come un’apripista alla volontà di so-gnare, ma anche un evento in grado di dare ottimi spunti di riflessione; secondo gli addetti

16 - 17

even

tiai lavori l’edizione 2013 sarà ri-cordata come una delle miglio-ri, grazie alla fitta presenza di annunci e prodotti novità. No-ta dolente, per un evento inter-nazionale di questa portata, la pesante assenza dei colossi più all’avanguardia degli ultimi anni: parliamo per l’appunto di Apple, Google, Microsoft e di coloro che questo segmento di mercato lo stanno trascinando e innovan-do sotto ogni punto di vista. Ma nonostante tutto, la vera essenza di ciò che si è visto a gennaio nel-la città del Nevada la si può ben riassumere con una nota dichia-razione del Presidente e Ammini-stratore delegato di Sony Corpo-ration Kazuo Hirai che ha fatto letteralmente il giro del mondo durante i giorni della grande fie-ra di Las Vegas: “Al CES si sono visti molti prodotti sensazionali che combinano quel magico mix di meraviglia, design e funziona-lità, eleganza e vanità, tecnolo-gia e divertimento”.

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Come si comportano le insegne della GDO e GDS nei social media? Dall’analisi di The Fool emerge un quadro molto variegato

Il periodo in analisi è quello com-preso tra il 1° dicembre 2012 e il 17 febbraio 2013 su dati delle fan-page ufficiali delle maggiori cate-ne di distribuzione. Tale periodo prende in esame tutto l’intervallo natalizio andando a coprire i mo-vimenti delle festività, per poi an-dare ad analizzare il periodo dei saldi fino a metà febbraio. In questo lasso di tempo molti dei post prodotti sono stati incentrati sulle abituali promozioni del pe-riodo di Natale e alle successive offerte del periodo dei saldi, in cui molti distributori si danno batta-glia con i vari “Fuoritutto” (come UniEuro) o come il “SuperaSaldi” di Euronics, i vari sottocosto e pro-mozioni lampo, magari nel solo weekend. Saturn sbaraglia la concorren-za, almeno sul piano dell’enga-gement, posizionandosi al primo posto per entrambi gli indici MCI e MII che ricordiamo sono l’indice diretto e indiretto di engagement, lasciando Media World, l’altra controllata di Mediamarket, lon-

Torniamo questo mese con i da-ti di engagement sulla gran-

de distribuzione. Nel mirino del-la nostra analisi anche le catene di distribuzione non specializzata come Coop e Mercatone Uno, o incentrate sulla tecnologia dell’in-trattenimento come GameStop. Ne è risultata una classifica com-posta da nove pagine in cui spic-cano proprio le non specializzate.

tana dal podio. Penultima per nu-mero di fan, Saturn dimostra che i suoi quasi 9mila utenti sono ben coinvolti. Bene anche sul fronte dell’engagement indiretto per cui con soli 201 post la pagina ottiene ben 1.392 like. GameStop mostra i muscoli posi-zionandosi al secondo posto per indice diretto (MCI), mentre ri-sulta al sesto per indice indiretto (MII). Pare dunque molto buona la gestione della fan base, più cor-posa rispetto al primo in classifi-ca, contando oltre 175mila fan. A fare da traino, tra gli altri, i post del blog GameSoul riportati in ba-checa. Al terzo posto per indice diretto MCI UniEuro, che ottiene la se-conda posizione per indice indi-retto MII. Ottimi numeri per una buona gestione della pagina che coinvolge bene sotto tutti i pun-ti di vista. Con un meccanismo ormai collaudato la pagina crea engagement e aspettative sulle nuove offerte mostrate (quasi) in anteprima, oppure proponen-do sconti extra ai fan. La strategia sembra proprio funzionare.Oltre a GameStop, anche Mer-catone Uno si inserisce tra que-sti giganti della distribuzione di bianco e bruno, al quarto posto per indice diretto e al terso per indice indiretto. Con la sua gam-ma di prodotti per l’arredo casa, Mercatone Uno sviluppa offerte anche su elettrodomestici e la sua fan base sembra apprezzare l’atti-vità della fanpage. L’altro exploit tra quelli che cita-vamo all’inizio è rappresentato da Coop, che sul piano dell’engage-ment diretto conquista la quinta posizione, mentre si classifica set-tima per quello indiretto. Fanalino di coda per ampiezza di fan base, Coop punta più sulla comunica-zione istituzionale e sulla qualità dei prodotti, mirando a fidelizzare la fan base. Sesta per indice diretto troviamo Media World, che invece è quinta per MII indiretto. Ciò significa che

Distribuzione: sfida a colpi di fan e like

soci

al

di Barbara Bianchi

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OrDinaziOnE pEr MCi

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Onactions posts Comments Shares Likes Fans Talks MCi Mii

1. Saturn 1-12-2012 17-02-2013 2856 201 576 687 1392 8812 334 88,17 246,14

2. GameStop 1-12-2012 17-02-2013 18150 2096 9919 801 5334 177827 1428 67,56 97,56

3. UniEuro 1-12-2012 16-02-2013 11499 569 3035 1058 6837 58854 1458 61,23 177,4

4. Mercatone Uno 1-12-2012 17-02-2013 3375 132 459 368 2416 17380 1859 34 173,01

5. Coop 1-12-2012 17-02-2013 366 80 78 31 177 5421 52 29,14 61,79

6. Media World 1-12-2012 17-02-2013 41314 198 5432 5017 30667 326651 22223 17,23 111,11

7. Euronics 1-12-2012 17-02-2013 62874 698 6356 11125 44695 440108 12635 16,02 117,58

8. Trony 1-12-2012 17-02-2013 9221 165 1979 1286 5791 141771 7620 15,12 55,97

9. Marcopolo Expert 1-12-2012 17-02-2013 4977 113 1068 634 3162 216772 1238 5,44 20,03

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1. Saturn 1-12-2012 17-02-2013 2856 201 576 687 1392 8812 334 88,17 246,14

2. UniEuro 1-12-2012 16-02-2013 11499 569 3035 1058 6837 58854 1458 61,23 177,4

3. Mercatone Uno 1-12-2012 17-02-2013 3375 132 459 368 2416 17380 1859 34 173,01

4. Euronics 1-12-2012 17-02-2013 62874 698 6356 11125 44695 440108 12635 16,02 117,58

5. Media World 1-12-2012 17-02-2013 41314 198 5432 5017 30667 326651 22223 17,23 111,11

6. GameStop 1-12-2012 17-02-2013 18150 2096 9919 801 5334 177827 1428 67,56 97,56

7. Coop 1-12-2012 17-02-2013 366 80 78 31 177 5421 52 29,14 61,79

8. Trony 1-12-2012 17-02-2013 9221 165 1979 1286 5791 141771 7620 15,12 55,97

9. Marcopolo Expert 1-12-2012 17-02-2013 4977 113 1068 634 3162 216772 1238 5,44 20,03

OrDinaziOnE pEr Fan

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1. Euronics 1-12-2012 17-02-2013 62874 698 6356 11125 44695 440108 12635 16,02 117,58

2. Media World 1-12-2012 17-02-2013 41314 198 5432 5017 30667 326651 22223 17,23 111,11

3. Marcopolo Expert 1-12-2012 17-02-2013 4977 113 1068 634 3162 216772 1238 5,44 20,03

4. GameStop 1-12-2012 17-02-2013 18150 2096 9919 801 5334 177827 1428 67,56 97,56

5. Trony 1-12-2012 17-02-2013 9221 165 1979 1286 5791 141771 7620 15,12 55,97

6. UniEuro 1-12-2012 16-02-2013 11499 569 3035 1058 6837 58854 1458 61,23 177,4

7. Mercatone Uno 1-12-2012 17-02-2013 3375 132 459 368 2416 17380 1859 34 173,01

8. Saturn 1-12-2012 17-02-2013 2856 201 576 687 1392 8812 334 88,17 246,14

9. Coop 1-12-2012 17-02-2013 366 80 78 31 177 5421 52 29,14 61,79

le insegne sui social

la controllata di Mediamarket ottiene migliori risultati sul pia-no dei like, guadagnandone ben 30.667. Al settimo posto per MCI, Euronics segue a ruota Media World, ri-manendo indietro solo di un pun-

to; per poi superarla per indice in-diretto MII grazie a 44.695 like. La competizione qui è molto forte, anche perché le due pagine han-no fan base simile in ampiezza. Ottava la pagina di Trony, sia per MCI che per MII. La strategia

dell’insegna G.r.E. affianca alle consuete offerte anche notizie e curiosità sulla tecnologia e sugli accessori geek. Ultimo per entrambi gli indici di engagement è Marcopolo Expert, che però figura terza per nume-

rosità di fan. Con oltre 216mila utenti, una simile ampiezza di fan base rende ostico trovare temi e modi per conquistare l’attenzione del pubblico, e, ove si riesce a far-lo, ancora più ardua è la sfida del-la fidelizzazione.

Page 20: Elettroradio Informazioni - Gennaio/Febbraio 2013

20 - 21

Dai flyer e materiali p.o.p. al Web 2.0 il passo è breve…

Su Twitter il profilo aziendale con-ta più di 17mila follower: anche qui vincono le condivisioni su offerte, sconti e notizie interessanti a tema. L’ultimo social utilizzato da Euronics è YouTube: il canale aziendale con-ta quasi 2mila iscritti, con un totale che supera 3 milioni di visualizza-zioni. Presenti, inoltre, singole pagi-ne di soci che, in modo autonomo, presidiano i social network, spesso anche con ottimi risultati.Simile per tipologia, anche Trony ha attuato un percorso social che prevede l’utilizzo di Facebook e Twitter. La pagina fan di Trony con-ta circa 126mila fans, con un’inte-razione decisamente inferiore ri-spetto alle aziende sopra citate: cir-ca 700 fan. In questo caso è meno incisivo l’utilizzo di post per offrire sconti e offerte e sono più diffuse le fotografie emozionali o di pos-sibile svago per l’utente. Il profilo Twitter conta un numero di follo-wer inferiore rispetto alle aziende concorrenti: 916 follower. In questo social, però, i tweet sembrano es-

Il trade e la social media strategy

sere di natura varia e l’interazione con i follower è continua. Anche in

questo caso c’è da segnalare la presenza di qualche inizia-tiva di qualche socio G.R.E. o, addirittura, di qualche singo-lo punto vendita, in grado di tenere un filo sempre aperto con i propri clienti.Intercettare i giovani at-traverso l’utilizzo dei social media. E’ la strategia 2.0 di UniEuro che attraverso Face-book e Twitter da circa due

anni veicola anche offerte lavora-tive. Sulla fanpage, che conta circa 57mila fans, trovano spazio volan-tini e offerte riservate a chi clicca Mi piace. Previste anche promozio-ni speciali sui prodotti il cui prezzo cala anche in base ai like ricevuti. Spazio anche all’interazione e all’a-scolto della clientela. Su Twiiter, pubblicati più di 2mila cinguettii con quasi 2.700 follower.Per avere altri metri di paragone ecco la social strategy delle altre aziende della grande distribuzione in numeri: Expert (Marcopolo): Facebook cir-ca 216mila fan e 1.300 interazioni, Twitter circa 3mila follower, YouTu-be 305 iscritti e circa 520mila visua-lizzazioni.Saturn: Facebook circa 8.500 fan con 2.300 interazioni, Twitter circa 3mila follower, YouTube con oltre 140 iscritti e circa 103mila visualiz-zazioni.Poco presente, infine, l’insegna Di-xe appartenente al Consorzio Evo-luzione, presente sui social con qualche iniziativa isolata di qualche lungimirante committente come, ad esempio, Tacabanda di Fondi (Latina), molto attivo in special mo-do su Facebook.

soci

al

Come utilizzano i social network le aziende della grande distribu-

zione? I dati e le analisi a disposi-zione mostrano casi di successo a livello nazionale, in particolare nel mondo del trade specializzato.Molte aziende, negli ultimi anni, hanno infatti capito l’importanza dell’interazione sociale con i pro-pri clienti e si sono mosse positi-vamente per creare un percorso social-friendly che comprendesse i maggiori social network utilizzati, così da conquistare una sempre più ampia fetta di mercato.Il report “Brands & Social media” (2012), nato dalle analisi condotte su 20 aziende retail italiane dall’U-niversità Cattolica di Milano, offre spunti ed esempi molto interessan-ti per capire come la distribuzione si muove all’interno dei social media.I social network più utilizzati si con-fermano essere Facebook, Twitter e YouTube, con una crescita impor-tante anche di Pinterest, il social che vive di sole immagini. I profili rilevati non sono tutti attivi: sul to-tale delle aziende selezionate solo 14 risultano effettivamente attive nei social. Facebook sembra essere il preferito: 13 delle aziende analiz-zate hanno aperto una pagina, con undici profili Twitter a seguire e altri 11 canali YouTube aperti.Scendendo nel particolare esisto-no esempi di successo italiani che aiutano a comprendere l’utilizzo dei social da parte della grande distri-buzione. Analizziamo il comporta-mento delle singole aziende.Una delle più note aziende della distribuzione specializzata è Me-dia World, leader nel settore della tecnologia, dell’informatica, dell’in-trattenimento e degli elettrodome-stici. La social strategy adottata da

di Roberto Zarriello

questa azienda è un caso di successo anche in Italia: Facebook, Twitter, YouTu-be, Foursquare e Pinterest sono i veicoli adottati per conquistare e fidelizzare i propri clienti.La pagina fan aperta da Media World su Facebook conta quasi 278mila fan, con un’in-terazione che ne coinvolge quasi 13mila. Qui l’azienda si muove pub-blicando quotidianamente prodotti in offerta, volantini-sconto, fotogra-fie e immagini di tipo emozionale. L’interesse dei fan è attivo: sconti e offerte vengono condivisi nuova-mente dagli utenti, che creano co-sì un fruttuoso circolo di visibilità aziendale. Anche il profilo Twitter ha un grande successo: più di 18mi-la follower seguono con attenzione l’azienda, che anche qui condivide e twitta quotidianamente offerte, sconti e notizie interessanti a tema. YouTube, infine, conta quasi 3.500 iscritti con circa 7 milioni e 700mi-la visualizzazioni per i video pubbli-cati quasi quotidianamente dall’a-zienda. Altra nota azienda della distribu-zione, Euronics si conferma essere vincente per numero di fan su Fa-cebook. In questo caso l’azienda ha scelto di essere presente solo nei tre social network più utilizzati in Italia, scartando Pinterest e social vari.La pagina fan Euronics su Facebook conta più di 406mila fan, con poco più di 13mila interazioni. Anche qui l’azienda attira e fidelizza i propri fan pubblicando ogni giorno scon-ti, offerte e notizie curiose. Questa interazione crea di nuovo quel cir-colo di visibilità sociale che la porta ad aumentare fan, clienti e vendite.

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DEL MIO TEAM. IL MIO TEAM

Presentazione del SSD SanDisk Extreme®.Da oltre venti anni SanDisk è in prima linea nel mercato delle memorie flash. Grazie all’esperienza e al know-how acquisito in questi anni abbiamo potuto sviluppare i nuovi SSD SanDisk Extreme®.

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SI AFFIDA A SANDISK

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22 - 23

Il settore della bellezza e della cura della persona rappresentano un caso anomalo nel panorama del trade marketing, con iniziative che vanno ben al di là della semplice comunicazione e promozione

Scrive il sociologo Enrico Finzi, nel suo ultimo libro “Felici mal-

grado”, che in Italia (ma la rifles-sione vale in generale per tutte le nazioni industrializzate colpite dal-la crisi) si sta assistendo non a una modifica delle abitudini di consu-mo, transitoria e destinata a “fare retromarcia” quando il reddito di-sponibile tornerà ai livelli pregres-si. Stante la durata e la profondità dell’impatto e della recessione sul-le economie europee, infatti, ciò che accade, nelle parole di Finzi, è un processo di “demonetarizzazio-ne della felicità”, in cui alla gratifi-cazione personale raggiunta trami-te i classici meccanismi del consu-mo e dell’esteriorità - basti pensare al decennio passato alla storia del costume come quello dell’edoni-smo reaganiano – si contrappo-ne un “ripiegamento” su se stessi, una riscoperta e una rivalutazione di territori valoriali nei quali torna a prevalere il concetto di “essere” su quello dell’apparire.Ne sono conferma la diffusione cre-scente di concetti quali la “decresci-ta felice”, il bio e l’organico nell’ali-mentazione, o la casa come cuore di un nuovo sistema di relazioni e di attività incentrate sulla persona.Proprio in tale solco si inserisce an-che l’attenzione al sé, al proprio benessere inteso non tanto nell’ac-cezione puramente sanitario-sa-lutistica quanto in quella di well-ness, di autogratificazione tramite “coccole” e “cure” il cui costo non sia proibitivo, anzi coniughi soste-nibilità economica e soddisfazione intrinseca in una relazione costo/piacere che va ben oltre il classico rapporto prezzo/qualità.

Sono indicatori di tale tendenza, che si estende orizzontalmente a entrambe i sessi, segnali “deboli” quali il successo commerciale delle offerte legate al wellness e al be-nessere all’interno delle piattafor-me di social shopping basate sugli sconti, o il moltiplicarsi, nella gam-ma dei gift box, delle proposte ispi-rate a tali tematiche.

Category in secondo pianoSe il tema del benessere - e, non meno importante, del beauty - tro-va declinazioni così articolate nel mercato, da un lato è indubbia-mente un segnale positivo circa il posizionamento che il comparto ha nelle priorità di una parte rilevan-te dei consumatori; dall’altro però si traduce in una presenza commer-ciale e distributiva che vede affian-cati, e spesso sovrapporti, tanti, for-se troppi player.Canale specializzato, farmacia e parafarma, insegne beauty mono-brand, distribuzione diretta e cor-ner, per non parlare dei canali di shopping tv: il multiforme compar-to del benessere non manca certo di strumenti per raggiungere e re-lazionarsi con i consumatori. Anche la distribuzione del bianco-bruno-elettronica di consumo vede una rilevante presenza nei propri scaffali – fisici o virtuali – di prodot-ti riconducibili alle grandi aree del-la Salute/Benessere, Fitness e Cura della persona/Bellezza. Basta guar-dare ai punti vendita di un’insegna leader come Media World per ave-re conferma: nei suoi spazi dedica-ti (e spessa in misura crescente) si trova una gamma di offerta la cui

Il “malessere” del benesseretr

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di Massimo Bolchi

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ampiezza vai dai tapis roulant alle cyclette e agli stepper, dagli epila-tori alle sedute massaggianti, agli apparecchi di sapore più nettamen-te health-related quali misuratori di pressione ed elettrostimolatori.A fronte di uno spazio espositivo ri-levante, che si replica di fatto in tut-te le maggiori insegne, si osserva che la presenza di queste catego-rie di prodotti nelle iniziative pro-mozionali – onnipresenti volantini in primis, ma anche banner e pop up sulle pagine web – assume più il carattere dell’unicità che dell’ec-cezionalità. Sarà forse per reazione ai toni enfatici e decisamente sopra le righe adottati da molta parte del T-commerce, dai canali più reputati quali QVC e Mediashopping agli im-bonitori più o meno professionali delle televisioni areali (spesso sup-portati da filmati di evidente produ-zione USA che generano reazioni a metà tra l’imbarazzato e il comico), tuttavia è arduo negare che le ca-tegorie del benessere, del wellness e della salute soffrano nel canale distributivo dell’elettronica/elettro-mestici di un’attenzione (o quanto meno di una visibilità) decisamen-te modesta. Certo, quasi ovunque nelle grandi superfici ci son le ben conosciute poltrone dotate di va-ri modelli di cuscini massaggianti, nella classica proposta del “try & buy” ma spesso sono “abbando-nate a se stesse”, prive di una car-tellonistica di richiamo e non di ra-do “preda” dei visitatori/clienti più giovani, che apparentemente vi si

divertono molto ma non possono essere certo considerati rappresen-tativi del target di responsabili di acquisto ricercato dal retailer.Una situazione ben differente, giu-sto per fare un esempio, rispetto un’altra tipologia di prodotti come le macchine per il caffè a uso dome-stico, che pure rispondono in larga misura alle medesime motivazioni d’acquisto, soddisfacendo desideri più che reali necessità e che pur in questi tempi di crisi trovano nell’au-togratificazione, nel piccolo piacere personale “da regalarsi” le ragioni delle proprie vendite. Qui sono fre-quenti i corner ben costruiti e bran-dizzati, comunemente presidiati da merchandiser e dimostratrici, grazie alle quali il meccanismo del try&buy assume ben altra efficacia. D’accordo, nell’esempio descritto sono i produttori a farsi parte atti-va nelle iniziative di marketing e a sostenerne, in toto o in gran parte, i relativi costi. Eppure risulta difficile trovare la spiegazione del disinte-resse di aziende e brand del well-ness/beauty, in un mercato che presenta sia consumatori media-mente tra i più anziani d’Europa, sia cluster attenti all’immagine fisica con pochi equivalenti oltre confine.E che il meccanismo autogratifica-zione-emozionalità sia una molla efficace per queste tipologie di arti-coli sembra confermarlo una recen-te azione di marketing intrapresa da Jacuzzi, che associa all’appeal di un brand conosciutissimo la “sedu-zione” di una promessa di “piccola

felicità”. Suggestivamente battez-zata “Fuga nel Benessere”, infatti, la promozione - partita lo scorso dicembre e che, grazie al successo riscosso, è stata prorogata fino al 31 marzo 2013 – offre in regalo agli acquirenti di una vasca idromassag-gio il cofanetto RegalONE “Fuga in spa per 2”. Interessante soprattut-to il wording di presentazione della promozione, che fa leva proprio su quei concetti della rivalutazione del sé e delle attenzioni da autoconce-dersi, solo in apparenza secondarie

rispetto alle dinamiche del quoti-diano: “Jacuzzi offre la possibilità di trascorrere un weekend per due persone in completo relax, un’occa-sione per vivere due giorni lontano da tutto, un momento da dedicare alla cura di sé in uno dei 99 centri benessere e spa convenzionati pre-senti in tutta Italia”, cui fa seguito la brand promise che coerentemen-te “gioca” sugli stessi elementi: “e una volta tornati a casa il benesse-re continua tra le pareti domesti-che, grazie all’esclusiva esperienza che solo una vasca o una spa Jacuz-zi possono offrire”.Volutamente abbiamo scelto una tipologia di prodotto che non fos-se presente nell’assortimento del nostro canale, perché ciò che si de-siderava mettere in evidenza, una volta tanto, non era il meccanismo più o meno creativo o efficace di un progetto di marketing, bensì una cornice in cui si vanno delineando possibilità diverse di costruire il dia-logo all’interno del triangolo mar-ca-prodotto-consumatore. Tutto sommato, comunque, c’è da segnalare l’iniziativa coraggiosa e innovativa di IperCoop Toscana che, recentemente, dedica un vo-lantino proprio al settore benesse-re, con un epilatore e un massag-giatore in ben evidenza sulla coper-tina.

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Cosa significa avere ragione? “Essere dalla parte del giusto”,

è scritto sul vocabolario. Quindi, ci si chiede, il cliente è sempre dalla parte del giusto? Se la risposta è sì allora si rischia di instaurare un rapporto “cliente-lare”, un rapporto in cui si debba soddisfare obbligatoriamente una delle parti (il cliente), anche a di-scapito di valori, umani e profes-sionali, che comunque vanno ri-spettati. Se “il cliente ha sempre ragione” il venditore instaura un rappor-to sbilanciato, di tipo clientelare e rischia di annullarsi come per-sona davanti a “tutti i diritti” del cliente. Senz’altro rischia la perdi-ta della sua dignità, anche perso-nale. Quindi un sano rapporto tra venditore e cliente non può esse-re clientelare. Il rapporto tra ven-ditore e cliente è un sano ed equi-librato rapporto tra pari, un rap-porto di equilibrio che ha come protagonista attivo chi del com-mercio si ritiene di essere un pro-fessionista, non un burattino nelle mani, inesperte, di un cliente bu-rattinaio, capriccioso e burlone.Il rapporto tra venditore e cliente deve tener conto che il fine del-la vendita non è quello di dare ragione al cliente, comunque ed in ogni caso. A nessuno interessa che il cliente esca soddisfatto solo per avere avuto ragione e senza aver fatto il minimo acquisto! Se la vendita è pur sempre una trat-tativa con un inizio, una fine (l’ac-

Il cliente ha sempre ragione?p

sico

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Dr. Paolo Zucconi, specialista in Psicoterapia comportamentale e psicoterapia cognitiva

Un tema sempre di stretta attualità:il rapporto tra venditore e cliente

non di sentirsi dire che ha ragio-ne, ma di essere «guidato», non trascinato o lasciato a sé stesso nel corso della trattativa. Se tut-ta la sequenza che la trattativa di vendita comporta deve tener conto del risultato immediato (il cliente acquista in quanto vede

nel prodotto il soddisfacimento di un suo bisogno), ogni contatto tuttavia deve portare alla continu-ità del rapporto fidelizzando, se e quando possibile il cliente.La trattativa di vendita è come un viaggio. Il viaggiatore è il clien-te. Il venditore, se autentico pro-

quisto di un prodotto e non la ra-gione del cliente!) e un percorso di fasi intermedie, ciò che impor-ta è cogliere il bisogno del clien-te e aiutarlo nel riconoscimento del suo bisogno, successivamen-te soddisfarlo. In tali operazioni sequenziali il cliente ha bisogno,

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La vendita è una forma di comu-nicazione dove interloquiscono

un ricevente (il cliente) e un emit-tente (il venditore). Tra i due, se si vuole vendere, la persona “più importante” è sempre il cliente: pertanto il venditore dovrà non solo pensarlo, ma anche agirlo di-mostrando concretamente di dare importanza al suo cliente se vuo-le che questi compri veramente qualcosa. Una semplice maniera per far sentire importante il pro-prio cliente è chiamarlo per no-me. Si tratta quindi di trovare il modo di farsi dare il nome da un cliente che si incontra per la pri-ma volta, imprimerselo nella te-sta e poi di utilizzarlo durante la trattativa di vendita associandolo al tempo stesso con i lineamenti, l’espressione e l’aspetto generale della persona. In verità per ognu-no di noi il proprio nome rappre-senta il suono più importante e più armonioso della propria lin-gua. Pertanto chiamare una per-sona per nome significa venire in-contro ai suoi bisogni interni ine-spressi. Provi il lettore diffidente a dire ad una persona che il suo no-me si trova sul Corriere della Sera, in diciannovesima pagina, in una notizia di poche righe: si tratta successivamente di osservare se tale persona legge prima le no-

L’importanza del nome

tizie di prima pagina che riguar-dano tante persone “importanti” oppure la sua. Gli storici spiegano il legame di simpatia che Napole-one Bonaparte aveva con le sue truppe con l’abitudine del genera-le di chiamare sempre per nome i suoi militari, graduati e non. Da qui il successo delle sue campa-gne militari. Eisenhower, a distan-za di anni, chiamava i suoi ufficiali ancora per nome. Carniegie, il re dell’acciaio, doveva parte del suo successo personale alla sua capa-cità di ricordare i nomi di tutte le persone che incontrava e chia-marle spesso con il proprio nome. Se l’uso a chiamare le persone per nome ha contribuito al successo di persone importanti pensi il letto-re quanto può questo significare per un comune venditore di un centro commerciale o di negoziet-to di periferia. Il successo nella vendita si basa anche sull’utiliz-zo del nome e sulla concomitante importanza che si dà al proprio in-terlocutore, prestando la massima attenzione a ciò che dice. Psicolo-gicamente l’acquisto, qualsivoglia acquisto, non avviene quando il potenziale acquirente sa tutto sul prodotto oppure ha tante infor-mazioni sul venditore, ma quan-do parla di sé e viene chiamato per nome. Tra le innumerevoli co-

psi

colo

gy

se che una persona ha a cuore (il proprio lavoro, la propria famiglia, i propri hobby), la più importante è sempre il suo nome: si interessa più al proprio nome che di tutti gli altri nomi con cui ha familiarità, quindi sentirselo pronunciare da altri, anche con tonalità ed accen-to diverso, costituisce un grande appagamento. Raramente le persone sentono pronunciare da altri il proprio no-me nel corso di una giornata! È questa una semplice maniera per fare sentire importante una per-sona. Se la persona si sente ve-ramente importante (ascoltata attentamente e anche chiamata frequentemente per nome) ha maggior disponibilità all’acqui-sto. La disponibilità comunque maggiora se a distanza di tempo (anche un anno dopo) dall’avere acquisito, anche con un semplice stratagemma, il nome del cliente un venditore accorto, memorizza-to il nome, lo chiama nuovamen-te e affettuosamente per nome. Niente infatti è più fastidioso per una persona che vedersi scambia-ta per un’altra o, peggio ancora, sentirsi chiamare con un altro no-me oppure non sentirsi chiamare per nome da chi, tempo fa, gli ha comunicato, su espressa richiesta, il proprio nome.

I segreti della vendita assistita: i buoni consigli dal punto di vista psicologico

fessionista della vendita, guida il cliente fino alla meta, che non sempre il cliente conosce. Spetta alla guida, al vendi¬tore, scopri-re gli itinerari giusti e proporli in tempi utili, facendo sì che l’inte-resse dei viaggiatore resti vivo e aumenti in lui quel desiderio di avventura e di conquista che, ha da sempre animato l’essere uma-no. Il fine ultimo ed immediato è solo l’acquisto correlato sempre al bisogno del cliente che va in pri-mo luogo scoperto. Quindi sorri-dere al cliente (il sorriso è sempre contagioso), assecondarlo, chia-marlo per nome, “coccolarlo” se è il caso, sempre guidarlo durante un percorso avventuroso, grade-vole, condito con una sottile vena

di umorismo (la trattativa di ven-dita) non significa aspettare l’oc-casione per dare ragione a qualsi-voglia battuta del cliente, sempli-cemente per compiacerlo, per pu-ra piaggeria. Se il “nostro” clien-te compera lo fa anche perché rispetta la dignità del venditore,

lo stima come venditore e come persona, ne riconosce una sua de-terminata, forte, personalità, una personalità ammirevole che rag-giunge risultati concreti, passo dopo passo, da protagonista nel-la trattativa di vendita. E’ impor-tante che il cliente, a cui è stata

volutamente data dal venditore importanza, rispetti ed ammiri il venditore come persona e come professionista serio e capace che non si annulla per dar ragione al cliente senza poi, alla fine ottene-re nulla, o comune anche qualco-sa assieme al disprezzo.

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Dalla più grande fiera al mondo della consumer electronics timidi segnali in chiave sostenibile

integrati per aiutarci a gestire in modo più sostenibile la nostra vi-ta quotidiana.Il primo, per utilità e intelligenza, è a nostro avviso il prodotto Ever-sense della texana Allure Energy.Eversense, che lavora su iOS e An-droid, è un termostato domestico in grado di gestire riscaldamento e climatizzazione non sulla base di uno o più programmi definiti ma unicamente sulla base del re-ale comportamento delle persone che abitano la casa, che non è mai lo stesso ogni giorno.Infatti Eversense fa spegnere il si-stema nel momento in cui l’ulti-ma persona esce di casa e lo fa ripartire quando la prima rientra,

La febbre green contagiaanche Las Vegas

semplicemente collegandosi ai ri-spettivi smartphone.In dettaglio, Eversense può essere settato per sentire lo smartpho-ne a partire da una certa distanza dalla casa, anche diversa da per-sona a persona, e condizionare la temperatura di casa sulla base del settaggio preferito dal possessore dello smartphone.In costo al pubblico dichiarato dal produttore è di circa 349 dollari.Per chi invece ama coltivare fio-ri ma non ha tempo per essere un vero pollice verde, ovvero se avete una pianta che vi sta parti-colarmente a cuore e non volete perderla, ecco che viene in aiuto “Flower Power”, presentato dalla Parrot. Si tratta di un dispositivo in pla-stica, dotato di Bluetooth, da in-serire nella terra della pianta che si intende curare. Il dispositivo, collegato a una app per iPad, una volta definito il tipo di pianta, vi informerà su quanta acqua è ne-cessario aggiungere e anche altre informazioni relative alla specie di pianta indicata.Un’ultima nota per segnalare il nuovo SpareOne Plus, un telefo-no cellulare con connettività GSM quad band, in grado di garanti-re 15 anni di autonomia con una semplice batteria AA.Ovviamente la performance si ri-ferisce all’apparecchio in stand by.Di per se è interessante vede-re che ci sono aziende che fanno dell’autonomia, e quindi del ri-sparmio energetico, il valore ag-giunto dei loro prodotti tecnolo-gici.

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Può la tecnologia essere al ser-vizio di un mondo più sosteni-

bile? Sembra certo che la tecno-logia sarà uno dei driver più im-portanti per il futuro della nostra civiltà sulla Terra.Citiamo per autorevolezza quan-to affermato da Jeremy Rifkin, economista e saggista statuni-tense, nel suo famoso saggio “La Terza Rivoluzione Industriale” a proposito dei cinque pilastri su cui si fonda appunto il nuovo pa-radigma industriale: 1) Passag-gio a energia da fonti rinnovabi-li; 2) Trasformazione degli immo-bili pubblici e privati in impianti di micro generazione; 3) Tecno-logie di immagazzinamento di energia intermittente; 4) Internet per regolare e ottimizzare i flus-si di energia; 5) Transizione verso mezzi di trasporto plug-in.Rifkin sostiene che le grandi ri-voluzioni economiche nella storia avvengono quando nuove tecno-logie di comunicazione convergo-no con nuovi sistemi energetici.I nuovi regimi energetici rendono possibile la creazione di una at-tività economica più interdipen-dente e l’espansione degli scambi commerciali. Le simultanee rivo-luzioni della comunicazione di-ventano lo strumento per orga-nizzare e gestire le nuove dinami-che temporali e spaziali derivate dai sistemi energetici emergenti.Ora è il momento della combina-zione tra le rinnovabili e internet.Sebbene la visione appena citata riguardi più il mondo della tecno-logia strumentale, non di quel-la consumer, noi tutti sappiamo

di Alberto Sgheiz - [email protected]

(o intuiamo) che più si va avanti e più questi due mondi si incon-treranno, convergendo in un uni-co sistema, che è poi l’unica so-luzione possibile per intravvedere un concreto futuro per la nostra civiltà.Cambiamo decisamente scenario, per sbirciare tra i meandri dell’ul-tima edizione del CES di Las Ve-gas, e vedere se tra i prodotti o i gadget elettronici presentati, ci sia qualche esempio di tecnologia al servizio della sostenibilità.Abbiamo trovato solo due piccoli esempi, ma il tema di fondo ria-mane, sempre che accettiamo l’i-dea che la tecnologia converge-rà verso sistemi più sostenibili e

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di Federico Cociancich

Con l’avvento dell’iPod e dell’iPhone sono nate e si so-

no diffuse le docking audio, ov-vero quei sistemi sonori che ri-producono la musica salvata sul-lo smartphone, solitamente per-mettendo di alloggiare il disposi-tivo su una apposita base che fun-ge anche da ricarica. Inizialmente sono stati realizzati solo da alcuni produttori particolarmente legati al mondo audio e al marchio con la mela, ma ormai non mancano in alcun catalogo di qualunque grande nome dell’elettronica di consumo.

Bassi volumi ma un trend positivoMa quali sono i reali nume-ri del mercato delle docking au-dio in Italia? Nonostante la crisi, grazie la costante diffusione di

smartphone, è in crescita anche questo mercato che passa da circa 286.000 pezzi nel 2012 a stime di poco superiori alle 300.000 unità per il 2013. Le vendite a valore nel periodo che va da dicembre 2011 a no-vembre 2012 raggiungono i 17mi-lioni e 897 mila euro (fonte GfK), con un tasso di crescita del 17% a valore e del 16% in unità rispet-to all’anno precedente. Il prezzo medio è di poco superiore ai 100 euro (102 euro) e questo consen-te al canale un minimo di margi-ne e lo spazio per qualche offerta periodica. Dati ancor più interessanti se si considera che nello stesso perio-do le vendite di prodotti di tec-nologia di consumo hanno subito una contrazione del 2,1% a valore (fonte GfK).

I perché di un successoLe docking hanno il pregio di esse-re dispositivi pratici da trasportare e posizionare nel punto più adat-to della casa e possono declinarsi in modelli economici, così come in quelli capaci di riprodurre musica con una certa qualità La connes-sione digitale, infatti, consente al-le docking di elaborare il segnale audio nel suo formato digitale ori-ginale. Questo processo permette di eliminare la degradazione del suono causata dalla conversione digitale/analogica, per ascoltare i brani preferiti dell’iPod con una purezza del suono molto fedele all’originale.

La mancanza di uno standardUno dei vantaggi delle docking au-dio è la possibilità di posizionare

Trainati dalla diffusione degli smartphone, gli accessori audio,

e in particolare le docking station, registrano trend positivi seppur

con volumi tutto sommato contenuti.

Sono tra le poche eccezioni di un

mercato che non riesce a uscire da

una situazione di stallo

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Nonostante la

crisi, grazie la

costante diffusione

di smartphone, è in

crescita anche questo

mercato che passa da

circa 286.000 pezzi

nel 2012 a stime di

poco superiori alle

300.000 unità per il

2013i dispositivi su una base che fun-ge da ricarica. Il nuovo connettore Lighting, introdotto da Apple con l’iPhone 5 ha mischiato le carte. Alcuni produttori hanno addirit-tura lanciato prodotti successiva-mente con il vecchio tipo di con-nettore, contando su un numero di smartphone diffusi molto maggio-re. Per quanto riguarda il mondo Android, il connettore microUsb, ormai uno standard, non è in gra-do di trasmettere audio in formato digitale, ma funge solo da ricarica e da supporto (con qualche proble-ma di resistenza meccanica legato alla dimensione). Questi proble-mi hanno fatto sì che i produttori si concentrassero su collegamenti wireless come AirPlay o Bluetooth, utilizzabili da un numero maggio-re di dispositivi ma che perdono il vantaggio della ricarica.

Matteo BorsaniProduct Manager Pioneer Italia“Grazie al traino di Smartphone e Tablet, a oggi in Italia i prodot-ti più venduti nel nostro settore, anche tutto il comparto di acces-sori collegati traggono beneficio: è il caso di docking station e cuf-fie che occupano un posto impor-tante nel catalogo Pioneer. Questi prodotti attraggono di conseguenza sempre più player creando un’offerta estremamen-te vasta in ogni fascia di prez-zo, particolarmente in quella più economica. Pioneer, che si posiziona invece nella fascia medio-alta, si po-

Cosa dicono le aziende e perché credono in questo mercato

Docking station, luce in un mercato dai momenti bui

Anomala l’assenza dei produttori di accessori che,

salvo rare eccezioni, sono concentrati sulla vendita di cover e prodotti per tablet

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Panasonic

Anche Panasonic al CES di Las Vegas ha ribadito la propria fiducia in questo mercato presentando due prodotti molto interessanti: SC-NE3 e SC-NE5, non solo in grado di collegarsi a smartphone Apple e Android, ma anche di riprodurre musica all’interno della rete do-mestica via DLNA.Il modello di punta è lo SC-NE5, diviso in due sezioni, il diffusore vero e proprio e una sezione con dock per ricaricare l’iPhone. Si con-trolla tramite una apposita applicazione da qualsiasi smartphone o tablet ed è in grado di accedere tramite Wi-Fi ai contenuti musicali di un PC; inoltre non manca l’a connessione senza fili AirPlay per i dispositivi Apple. Il secondo modello, lo SC-NE3, “perde” l’elemento per l’alloggiamento dell’iPhone, ma per il resto rimane identico al fratello maggiore, con le connessioni Wi-Fi, AirPlay e controllo tra-mite applicazione.

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dio

ne l’obiettivo di offrire ai propri clienti un prodotto con una mi-gliore qualità costruttiva in ter-mini di materiali e componenti-stica utilizzata e soprattutto “Hi-Fi oriented”, ponendo particolare cura nella qualità della riprodu-zione audio, ad un prezzo ade-guato. Il nostro ricco catalogo prevede inoltre altre soluzioni di utilizzo con smartphone/tablet come mi-cro hi-fi, speaker wireless (Wi-Fi o Bluetooth) e sistemi Home The-atre per coprire tutte le esigenze degli utenti, dalla ricarica della batteria e trasferimento di musi-ca via cavo USB/dock, alle tecno-logie più innovative come Airplay e streaming Bluetooth. Una nuo-va spinta al settore arriva inoltre dall’introduzione del nuovo con-nettore Lightning di Apple che ha reso molti prodotti già esistenti sul mercato incompatibili con la nuova generazione di smartpho-ne e tablet dell’azienda o compa-tibili (solo parte audio) esclusiva-mente attraverso l’utilizzo di un adattatore accessorio Lightning-30pin, acquistabile presso Apple. Sul nostro sito è già disponibile una lista di prodotti Car Pioneer compatibili con iPhone5/iOS6; a breve rilasceremo anche l’elenco dei prodotti della divisione Ho-me. Alla luce di questa esperienza diventa rischioso sposare un so-lo modello o tipo di connessio-ne per le docking station di nuo-va introduzione, per evitarne

la prematura obsolescenza; per quanto riguarda Apple quindi, la connessione tramite USB allo smartphone/tablet sarà privile-giata rispetto al connettore mon-tato sul prodotto. Per i possessori di un dispositi-vo Android invece, l’utilizzo sa-rà possibile con i modelli che dispongono di un modulo Blue-tooth o Wi-Fi integrato od opzio-nale. Queste soluzioni possono soddisfare anche gli utenti che possiedono dispositivi di entram-be le piattaforme.”

Francesca BenegiamoProduct Manager Personal Audio Sony Italia“Il mercato dei diffusori audio portatili mostra una crescita a doppia cifra, trainato dalla tec-

Francesca Benegiamo

Il mercato

delle docking

audio ha attirato

i grandi nomi e

sfrutta la crescita

esponenziale

degli smartphone

e tablet

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Samsung Non poteva mancare Samsung, che si è accorta del fermento in questo mercato lanciando per la prima volta, nel 2012, alcuni mo-delli di docking audio. Il produttore coreano punta sulla qualità con un prodotto in legno che usa un’amplificazione a valvole per un suono ad alti livelli. Il DA-E750 può ospitare sia dispositivi Apple, sia smartphone An-droid, oltre che collegarsi tramite Wi-Fi e Bluetooth. È compatibile con i sistemi AllShare Play di Samsung ed AirPlay che permettono un totale controllo della docking tramite specifiche app.

LG all’insegna della compatibilità Il nuovo Dual Docking Speaker ND8630 supporta la modalità dock-and-play per i dispositivi mobile iOS e Android, riconosce e ripro-duce, in modalità wireless, i file musicali salvati su smartphone, tablet, computer portatili e PC desktop che supportano Bluetooth e AirPlay di Apple, mentre lo speaker da 80 W ricarica le batterie di tutti i dispositivi collegati.

nologia wireless Bluetooth. Ca-valcando l’onda di questa nuo-va tendenza, Sony, quest’anno, si pone l’obiettivo di abbracciare sia il mondo Apple sia quello An-droid con soluzioni adatte a ogni tipo di pubblico ed esigenza. Inoltre, in ambito Android, il mer-cato si sta muovendo sempre più verso la tecnologia NFC (Near Field Communication), che Sony ha già adottato dallo scorso au-tunno e che ripropone ora nei nuovi diffusori portatili wireless presentati al CES, SRSBTX500 e SRSBTX300, che uniscono la qua-lità audio tipica di Sony a una connettività immediata e di sem-plice utilizzo. Il tutto in dimensioni ultra sotti-li e con un occhio attento al de-sign.”

Daniela TomeoProduct Marketing Audio Video di LG“Il mercato delle docking speaker è un mercato che sta crescendo, lo dimostrano i numeri: il 2012 rispetto al 2011 ha registrato un +13% ad unità e un +17% a va-lore. Nel 2012 LG è entrata in questo mercato introducendo 4 modelli e, dopo le ottime perfor-mance, nel 2013 abbiamo deci-so di ampliare la nostra gamma prodotti. Quest’anno entriamo con una li-ne up molto più forte e pensata per ogni tipo di consumatore. Il mercato delle docking speaker continuerà a crescere anche in

futuro, soprattutto grazie ai mo-delli che prevedono sistemi di connettività come Bluetooth, NFC e AirPlay, modelli su cui LG punta nel 2013”

Daniela Tomeo

Page 32: Elettroradio Informazioni - Gennaio/Febbraio 2013

32 - 33

Il mercato della bellezza risponde alla crisi con prodotti sempre più innovativi e sofisticati

Sotto l’etichetta “personal care” (“cura della persona”) si fa ri-

cadere un gran numero di prodot-ti: asciugacapelli, epilatori, spaz-zolini elettrici, tagliacapelli e così via. Un mercato molto variegato, ulteriormente frammentato dal-la convivenza di prodotti di livello “professionale” con altri destinati al mercato consumer, e che è sta-to duramente colpito dal perdura-re della crisi. Secondo le rilevazio-ni di GfK, il calo complessivo del mercato è stato ben del -6,6% a volume e del -3,6% a valore, con la punta più negativa raggiunta dai prodotti per lo styling delle acconciature, che hanno totalizza-to il -13,6% a volume e il -15,4% a valore.Unici settori a non risentire del calo sono quelli relativi alle cu-re dentali (in crescita dell’1,9% a volume e del 13,7% a valore) e all’epilazione femminile, che a fronte di un vistoso calo a volume

(il -10,4%) riesce comunque a portare a casa un aumento a

valore del 16,7%. Gli ope-ratori intervistati sono

però concordi nell’at-tribuire questo ex-

ploit alla diffusio-ne sul mercato degli epilatori a luce pulsata, introdotti a un

prezzo molto ele-vato, e che hanno

perciò compensato il calo degli epilatori

tradizionali, ma che dif-ficilmente potranno man-

tenersi su questi livelli.

spec

iale

PE

D

Personal care: il bello

è di modaUn antidotocontro la crisiIn generale, le aspettative degli operatori per l’anno in corso non sono buone. Per Daniel Rizzo, CEO di Joycare, “anche quest’an-no sarà in calo, dato che i prodot-ti personal care non sono di prima necessità. Si prevede un calo del -5%, che sarebbe del -10% se non fosse per ciò che si recupera grazie all’e-commerce. Il problema è ag-gravato dalla realtà distributiva: i negozi chiudono, e perciò non cala solo il consumo ma anche il nume-ro di vetrine”.Gli fa eco Giorgio Marazzi, Gene-ral manager di Conair (Babyliss): “Non prevediamo un’inversione di tendenza. Il mercato è difficile, e i consumi non brilleranno. Ma è proprio in questi momenti che si devono intensificare gli sforzi con rigore e disciplina. Capita spesso che il consumatore non trovi quel-lo che cerca nel punto vendita. Non ci curiamo a sufficienza della qualità espositiva. Se entrano me-no clienti e comprano meno, la le-va del prezzo non è la risposta. Oc-corre semmai passare dal prodot-to al servizio, proporre soluzioni al cliente”.Anche per Claudia Alongi, Pro-duct manager di Panasonic per il personal care, “il 2013 continuerà a essere un anno in decrescita”, mentre per Paolo Pomes, Product manager di Groupe SEB (Rowen-ta) “il trend è ancora negativo, si spera che si attenui almeno al li-vello del 2012”.C’è anche però chi intravede pos-sibili miglioramenti, come France-

di Silvia Castoldi

Page 33: Elettroradio Informazioni - Gennaio/Febbraio 2013

Un mercato

molto variegato,

ulteriormente

frammentato dalla

convivenza di prodotti di

livello “professionale” con

altri destinati al mercato

consumer, e che è stato

duramente colpito dal

perdurare della crisi

sca Scarano, Marketing manager di Philips per il personal care: “Si-curamente i dati non sono positi-vi, ma riteniamo ci possa essere un’inversione di tendenza, soprat-tutto in alcuni segmenti quali il grooming (regolabarba e body) e i sistemi di rimozione semiperma-nente dei peli per il beauty fem-minile”.Per Massimo Mucciolella, Diret-tore commerciale di Homedics Italia, “l’anno appena concluso ha colpito indistintamente tutti i set-tori, e i dati ci dicono che il trend non si invertirà molto rapidamen-te. Sono convinto, tuttavia, che su-perata questa fase, si possa arriva-re a una maturazione del mercato e a una conseguente stabilizzazio-ne dello stesso. Alcuni player han-no deciso di abbandonare il setto-re del personal care, con un con-seguente smaltimento dei magaz-zini e un inevitabile impatto sul prezzo medio dei prodotti”.Ancora più positivo Vieri Pecori Giraldi, Direttore marketing di Re-mington Italia, secondo il quale “molto dipende dalla tecnologia e dall’innovazione dei prodotti nei vari mercati. Il personal care paga il calo nelle piastre e registra un trend piatto negli asciugacapelli. Tuttavia nel 2013 assisteremo a un incremento delle spazzole elettri-che, un trend che rispecchia la mo-da del momento. È inoltre tuttora in crescita il segmento dei regola-barba e dei rifinitori uomo, dovuta alla sempre maggiore cura del cor-po nel cluster maschile, che arriva quasi a eguagliare quello femmi-nile. Per questo ritengo che il 2013 sarà positivo”.

Joycare: innovare con prodotti sofisticatiCome ci spiega Daniel Rizzo, Joy-care punta molto sulle vendite all’estero: “Siamo presenti in 26 mercati, tra cui Arabia Saudita, Cipro, Brasile, Sud America, Nord Africa. Quando Joycare è stata acquistata nel giugno 2009 era orientata al 98% sul mercato ita-liano. Un mercato a rischio, gesti-to dai grandi gruppi che mettono in pericolo le strutture produttive col meccanismo dei premi. Ci sia-mo mossi rapidamente nei merca-ti alternativi per equilibrare il bu-siness globale. Il marchio Joycare

è conosciuto sul mercato tradizio-nale, ma non è sufficiente, perciò abbiamo diversificato con nuovi marchi: Exalta per parrucchieri ed estetiste, Joyello per la puericul-tura, Joycare Farma e Baby per le farmacie”.Sul mercato italiano Joycare spe-rimenta prodotti innovativi come Tin-up, una pistola abbronzante che utilizza una soluzione abbron-zante totalmente Made in Italy, priva di sostanze nocive per la pel-le, che tinge in superficie e nutre in profondità. Ugualmente inno-vativo PerfAction, un dispositivo per il trattamento profondo della cellulite, che permette di praticare in casa con poco ingombro un’ope-razione prima confinata agli studi professionali. La pelle, tramite una leggera aspirazione (vacuum tera-pia), viene sollevata e massaggia-ta in profondità da sfere rotanti; così si rimodella il contorno cuta-neo delle zone critiche sfruttando il maggior afflusso di sangue e la stimolazione del sistema linfatico che l’azione produce.

Babyliss: anche l’uomo cura il suo aspettoBabyliss ha due linee distinte per il mercato retail e quello profes-sionale, che coprono tutte le esi-genze del pubblico femminile e maschile. Su quest’ultimo Giorgio Marazzi spera molto: “La linea uo-mo sta crescendo: i regolabarba e capelli hanno tassi di incremento anche a doppia cifra, e compensa-no il decremento del rasoio clas-sico. Infatti va di moda una barba solo apparentemente trasanda-

ta, in realtà curata con attenzio-ne”. Per coprire queste necessità Babyliss offre prodotti come il Kit Multiuso E836XE per capelli, bar-ba e corpo, con dieci accessori, te-stine di rasatura e guide di taglio e di precisione, che garantiscono pelle morbida, bar-ba stilizzata e con-torni ben definiti. È completamente impermeabile, uti-lizzabile anche sot-to la doccia senza fili con un’autonomia di 30 minuti.Citiamo anche Thalasso Piedi, in grado di eseguire un rilassante idromassaggio ai piedi combinan-do vibrazioni, bolle e calore.

Daniel Rizzo, CEO di Joycare

Giorgio Marazzi, General manager di Conair (Babyliss)

Page 34: Elettroradio Informazioni - Gennaio/Febbraio 2013

Rowenta: farsi belli in silenzioLa produzione Rowenta è artico-lata su due marchi, Rowenta Be-auty per la parte femminile (ca-pelli e styler, epilazione tradi-zionale e pulsata) e Rowenta for Men, lanciato da pochi mesi, per la parte maschile. Tra i prodotti presentati di recente citiamo gli asciugacapelli della linea Silence AC, che grazie alla ventola brevet-tata Noise Trap sono in grado di ri-durre le vibrazioni ed essere ben cinque volte più silenziosi rispetto ai precedenti modelli.Citiamo inoltre gli epilatori a luce pulsata Derma Perfect, che garan-tiscono un’epilazione semi-defini-tiva in poco tempo e in totale si-curezza, con nuove lampade da 5000 flash che vanno a sostituirsi alla prima versione da 1000 flash. Un’innovazione tecnologica che, per la versione top di gamma, permette di garantire trattamenti completi per fino a 4 anni.

da ad alte prestazioni assicura più di 100.000 flash. È dotato di cinque diverse impostazioni per l’intensità della luce, regolabile in base al tipo di pelle. Un accessorio di precisione dotato di filtro speciale permette l’applicazione sul viso e altre parti sensibili in tutta sicurezza.

Panasonic: design italiano”Nonostante l’andamento nega-tivo del mercato”, ci dice Claudia Alongi, “Panasonic è riuscita a consolidare la sua posizione nel mercato della rasatura, grazie a unicità e qualità dei prodotti, che sono tutti “Wet & Dry”, utilizzabi-li anche con creme o schiume da barba e sotto la doccia. Siamo gli unici sul mercato europeo a pro-porre prodotti a quattro lame, e gli unici al mondo con cinque lame, assicurando massime prestazioni di rasatura”.

Tra i prodotti più interessanti quelli della linea Milano Design, proget-tata interamente in Italia con la collaborazione del Politecnico di Milano. Tra questi citiamo il rasoio a tre lame ES-SL41; il regolabarba/tagliacapelli ER-GB40, con 20 im-postazioni Easy Length per ottene-re esattamente l’effetto cercato, e lame in acciaio inox angolate a 45° che effettuano un taglio net-to anche fra capelli folti; e il body shaver ER-GK40, con tre pettini per tre differenti lunghezze di taglio. Tutti i prodotti della linea si posso-no sciacquare direttamente sotto il rubinetto.

HoMedics: alta tecnologia per l’epilazione“HoMedics distribuisce due pro-dotti dedicati all’epilazione: MĒ e MĒ 2.0. Si tratta degli unici disposi-tivi presenti sul mercato che com-binano la tecnologia a luce pulsa-ta (IPL) con quella a radiofrequen-za (RF)”, ci ha spiegato Massimo Mucciolella. “Gli unici, tra l’altro, che sono stati sviluppati dall’in-ventore stesso della tecnologia a luce pulsata: il dottor Shimon Eckhouse. Si tratta di due prodotti estremamente efficaci, rapidi, si-curi e versatili. Solo per citare al-cune delle sue caratteristiche, MĒ 2.0 è il primo prodotto sul merca-to adatto ad ogni tipo di pelle (da quella chiarissima a quella ebano, fototipi I-VI), l’unico prodotto clini-camente testato che consente l’e-sposizione al sole già 24 ore dopo la fine del trattamento e che per-

Vieri Pecori Giraldi, Direttore marketing di Remington Italia

Massimo Mucciolella, Direttore commerciale di Homedics Italia

Francesca Scarano, Marketing manager di Philips

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Philips: lo styler tuttofareCome spiega Francesca Scarano, “il segmento maschile e femmini-le hanno dinamiche differenti. L’uo-mo è sempre più attento a creare look diversi grazie ai regolabarba, mentre la donna sta scoprendo gli indubbi vantaggi dell’epilazione se-mipermanente: duratura, efficace e senza rischi”.Al pubblico maschile Philips pro-pone Styleshaver, innovativo styler per il viso 3 in 1. Include un rifinito-re di precisione da 15 mm, proget-tato specificatamente per offrire un taglio ravvicinato (0,3 mm). L’impu-gnatura fornisce visibilità ottimale anche nei punti difficili da raggiun-gere. Dopo aver utilizzato il rifinito-re, è sufficiente capovolgere il di-spositivo per ottenere un normale rasoio a doppia lamina.Trai prodotti femminili segnaliamo l’epilatore a luce pulsata Lumea Precision Plus, utilizzabile como-damente senza fili, la cui lampa-

spec

iale

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Page 35: Elettroradio Informazioni - Gennaio/Febbraio 2013

Claudia Alongi, Product Manager di Panasonic

Paolo Pomes, Product manager di Groupe Seb (Rowenta)

mette di sottoporsi ad una nuova sessione già dopo 48 ore dall’e-sposizione al sole”.

Remington: nutrire il capello“L’innovazione è l’asse portante di Remington”, ci ha detto Vieri Pe-cori Giraldi, e ne è un esempio la linea Keratine Therapy, i cui prodot-ti sono dotati di rivestimenti in ce-ramica che, durante l’uso, rilasciano microparticelle idratanti di cherati-na, che vanno a nutrire e protegge-re la struttura del capello. Della linea fa parte la piastra Pro-S8590, dotata di un innova-tivo sensore di prote-zione che tiene sotto controllo il livello di idratazione del ca-pello, attivandosi per ottimizzare la tempe-ratura quando questa potrebbe danneg-giarlo. Test di labora-torio dimostrano che questa soluzione au-menta fino al 57% la protezione da sfibra-mento e rottura. Nel campo dell’epilazio-

ne a luce pulsata Remington pre-senta i-Light Pro IPL6000. Otto J/cm2 di potenza e un flash con emis-sioni a intervalli di soli 1,75 secon-di lo rendono uno dei dispositivi più potenti, veloci ed efficaci esistenti sul mercato.

Imetec: per ringiovanire la pelleLa proposta di Imetec presenta va-ri prodotti innovativi per la cura del corpo femminile, come per esem-pio Face FX, un dispositivo per la skin rejuvenation. La sua tecnolo-gia Thermo Optical Synergy sfrut-ta la combinazione di due energie (riscaldamento infrarosso e fotote-rapia) per stimolare l’attività cellu-lare, aumentando la naturale pro-duzione di collagene ed elastina, componenti fondamentali per la bellezza della pelle. Non poteva mancare anche un epilatore a lu-ce pulsata come Flash&Go Plus,

che grazie ai 10.000 impul-si di luce è ideale anche per il mantenimento. È dotato di due lampade da 5.000 impul-si e di una speciale lampada di precisione da 1.000 impulsi extra, dal design specificata-mente studiato per raggiun-gere le zone più piccole e de-licate.

Braun: anche l’occhio vuole la sua parteLa linea Braun comprende numerosi prodotti caratte-rizzati da un design elegante e innovativo. Ne è un esem-

pio il rasoio Series 7, firmato dal colosso della moda internazionale Hugo Boss. Utilizza la tecnologia Sonictec: una testina oscillante che produce più di 10.000 micro-vibrazioni al minuto e favorisce una maggiore aderenza al contor-no del viso. Il pettine radente oscillante Acti-veLift solleva e rade i peli piatti in zone difficili come il collo, men-tre la lama Optifoil è dotata di fo-ri di dimensioni e misure diverse per catturare tutti i tipi di pelo e

diminuire le possibili irritazioni della pelle. Per le donne citiamo l’epilatore tradizionale Silk-Épil 7 Wet & Dry, completamente la-vabile e dotato della tecnologia “Close-Grip” sviluppata da Braun, che consente di rimuovere delica-tamente e in maniera impecca-bile i peli che neanche la ceretta riesce a strappare, perché piccoli quanto un granello di sabbia (0,5 mm). I rulli massaggianti ad alta frequenza stimolano e rendono morbida la pelle.

ORDInAzIOnE PER MCI

Vendite a volume Vendite a valore Prezzo EUR

Gen 2011 - Nov 2011

Gen 2012 - Nov 2012

Trend%Gen 2011 - Nov 2011

Gen 2012 - Nov 2012

Trend%Gen 2011 - Nov 2011

Gen 2012 - Nov 2012

Trend%

PERSOnA 100,0 100,0 -6,6 100,0 100,0 -3,9 34 35 2,9

Asciugacapelli 21,4 21,3 -7,2 15,7 15,4 -5,7 25 26 1,6

Styling capelli 12,9 12,0 -13,6 13,3 11,7 -15,4 35 35 -2,0

Tagliacapelli 10,4 10,7 -3,4 7,9 8,2 -0,1 26 27 3,5

Cura dentale (1) 14,8 16,1 1,9 9,6 11,4 13,7 22 25 11,6

Rasatura maschile (2) 14,0 14,7 -2,3 22,6 22,5 -4,1 55 54 -1,8

Rasatura femminile (3) 7,0 6,7 -10,4 13,7 16,6 16,7 67 87 30,2

Altri Prodotti (4) 19,5 18,5 17,2 14,1

Il MERcato In cIfRE

1) spazzolini elettrici e ricambi 3) rasoi, regolabarba, regola peli naso e orecchie 3)rasoi, epilatori, luce pulsata 4) termometri digitali, misuratori pressione, bilance pesapersone, accessori rasatura, well being.

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Lo conoscono tutti. E tutti se lo ricordano quando da bambi-

ni si assisteva alle disavventure dell’Omino coi Baffi durante lo storico “Carosello”, il programma che annunciava a tutti i bimbi degli anni 60-70 l’arrivo dell’ora della nanna. E proprio di questo si tratta: di un pezzo di storia d’I-talia, uno dei maggiori simbo-li del boom economico, quando l’industria italiana era al top in Europa e nel mondo. Niente di meglio di questa pre-sentazione può infatti descrive-re Bialetti Industrie, una del-le aziende più rappresentative dell’italian way of life, legata, com’è, a uno dei maggiori sim-boli dell’italianità: la caffettiera Moka Express. “Siamo un’azien-da che ha mol-ti brand e la no-stra strategia si è quindi raffinata ed evoluta nel tempo” (Bialetti, Aeternum, Rondine, Girmi e CEM, ndr), spiega infatti Lu-cilla Premazzi, Diret-

azie

nde

tore marketing di Bialetti Indu-strie. “Il nostro obiettivo è quello di diventare l’eccellenza in cucina a 360°, partendo dal mondo del caffè, per arrivare ad altri prodot-ti su cui convogliare la tradizione e la notorietà del brand Bialetti”. Il brand Bialetti, pur mantenendo intatto il suo core business e la sua identità “tricolore” nella pre-parazione del caffè, ha arricchito il suo portafoglio anche con mac-chine espresso elettriche, stru-menti di cottura e, recentemente, anche articoli per la pasticceria, secondo un nuovo orientamento del marchio, che si può meglio riassumere mediante il claim: “Dall’antipasto al caffè”. A ogni brand la sua strategia“L’attenzione e le esigenze del consumatore e di conseguenza della distribuzione sono cambia-te tantissimo negli ultimi anni, e con esse la nostra strategia”, sottolinea Lucilla Premazzi. “Ten-

Nuove line-up di prodotto e nuove strategie per Bialetti Industrie. Dal caffè ai dolci, passando per pentole e tegami

L’Omino coi Baffi si rinnova

Lucilla Premazzi, Direttore marketing di Bialetti Industrie

Per visualizzare il servizio fotografico

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diamo ad esempio a presidiare la GDO con Aeternum, un brand molto forte per il consumatore e molto riconosciuto nel settore pentole che si rivolge per lo più a un target giovane in continua evoluzione, attento più alle ten-denze e alle mode”. “Con il mar-chio Bialetti vogliamo invece an-dare sempre più sul dettaglio e su quei canali che hanno la capa-cità di valorizzare il brand e che possono assicurare sell out attra-verso un’esposizione mirata e per mezzo di eventi dedicati. Un altro canale di assoluta importanza è anche quello del trade specializ-zato in cui molti retailer si sono recentemente aperti al settore casalinghi”. “Ad Aeternum e Bialetti, si affian-ca il marchio Girmi, protagonista di un grande rilancio lo scorso an-no, con una nuova line-up di pro-dotti. Si tratta di un brand la cui strategia in evoluzione e che sarà oggetto di ulteriori novità nella seconda parte del 2013”.“Stiamo lavorando molto sulla comunicazione i cui dettagli sono ancora in fase di studio”, aggiun-ge Premazzi, riferendosi alla stra-tegia comunicativa dell’azienda bresciana. “Sui punti vendita abbiamo già iniziato a lavorare dallo scorso an-no, con il triplo degli investimen-ti dell’anno precedente, e con co-municazioni più mirate e meglio definite che, seppur meno visibi-li, vanno a colpire direttamente i singoli consumatori. Abbiamo per esempio allestito una vasta area della Rinascente e abbiamo or-ganizzato eventi ad hoc con tutti quei partner con i quali abbiamo instaurato un rapporto ravvicina-

Per visualizzare il video

to. Anche per quest’anno l’inten-zione è quella di presidiare tut-te le manifestazioni che lo scor-so anno ci hanno assicurato un ritorno: ad esempio, abbiamo da poco terminato la sponsorizzazio-ne della mostra di Renoir che ha avuto un ottimo riscontro di visi-tatori. Lo scopo finale è soprat-tutto quello di far provare i nostri prodotti, come nel caso del caffè, essendo l’unico produttore che parte dalla macchina per arrivare alla bevanda”. (“La vie en pein-ture” dedicata a Pierre-Auguste Renoir, tenutasi presso le Scude-rie del Castello Visconteo di Pavia dal 15 settembre al 16 dicembre scorso; mostra in cui Bialetti era presente con un punto degusta-zione dedicato, ndr) Novità in cucina“Nello scorso mese di ottobre abbiamo presentato una nuova gamma di prodotti, sia di pento-le sia di caffettiere che non solo ribadisce la strategia Bialetti nel settore caffettiere, ma allarga il portafoglio prodotti anche sulla parte pentole caratterizzando-la con contenuti estremamen-te innovativi, sia sotto il profilo estetico che di materiali”, tiene a sottolineare Lucilla Premazzi, introducendo la nuova line-up di prodotti, molti dei quali si sono potuti toccare con mano durante l’ultima edizione del Macef.Proprio la manifestazione mila-nese è stata l’occasione per l’in-gresso dell’azienda bresciana nel mondo della pasticceria e del cake design con la presentazio-ne della collezione “Dolce Chef” a marchio Bialetti, composta da strumenti e accessori per la pre-

parazione e decorazione di dolci e altri prodotti di pasticceria.I nuovi prodotti, dedicati a un settore di estrema attualità e in netta crescita, sono raggruppa-ti nelle quattro differenti linee “Acciaio rivestito”, “Silicone”, “Ac-cessori” e “Decorazioni”, molti dei quali realizzati con materiali davvero funzionali e d’avanguar-dia come l’acciaio e il silicone e che si compongono di un vasto assortimento che va dagli stampi ai gel colorati fino ad arrivare alla pasta di zucchero e ai pennarelli alimentari.Novità anche sul fronte degli strumenti di cottura, grazie a “Bialetti Evolution”, una linea di prodotti, composta anch’essa da quattro differenti linee: “Hima-laya”, “Sahara”, “Amazzonia” e “Vulcano”; quattro linee di pento-le caratterizzate da design estre-mamente curato e da materiali ricercati, come superfici in cera-mica o dall’effetto marmorizzato.Sul fronte delle macchine da caf-fè elettriche, invece, ampio sfog-gio di sé hanno fatto i tre modelli Tazzissima Trio, Mokissima Trio e Diva: le prime due a sistema tri-valente, ossia utilizzabili sia con caffè in cialda o macinato, o cap-sule, mentre la piccola Diva a si-stema chiuso, utilizzabile solo con capsule porzionate in allu-minio.Nel segmento delle caffettiere tradizionali, infine, ampio spazio all’intramontabile Moka Express, presentata in quattro nuove ve-sti, a cui si affiancano anche le due nuove versioni Moka Express Glossy e Moka Express Melody, ricche di accorgimenti e partico-lari davvero originali e innovativi.

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New Super Mario Bros Wii UPer accompagnare l’uscita del-la nuova console Nintendo non si poteva avere titolo migliore, anche se ripropone un sistema di gioco con parecchi anni sulle spalle, Mario fa sempre la sua fi-gura. L’impatto ricorda molto Super Mario World degli anni ’90, con una mappa generale dove muo-versi e successivamente affron-tare i livelli che si sbloccano man mano si avanza nel gioco, livelli ovviamente basati sul saltare di piattaforma in piattaforma evi-tando di cadere nel vuoto o tra le fauci dei nemici fino ad arrivare alla fine del livello. I livelli sono tanti, colorati ed im-pegnativi, e se il gioco si fa par-ticolarmente duro o per trovare nuovi stimoli una volta finito si può ricorrere al multiplayer, da-to che il nuovo Mario supporta fi-

no a 4 giocatori contemporane-amente su schermo. divertente? Di più!

Zombie UTra i titoli più interessanti disponi-bili al lancio del Wii U c’è sicura-mente il nuovo sparatutto di Ubi Soft, ambientato nel tipico mon-do infestato dagli zombie che ul-timamente va molto di moda. Vi-

Ecco gli ultimi titoli campioni d’incassi

gam

ing

suale in prima persona e frenesia totale sono gli ingredienti princi-pali della ricetta, ma è soprattutto l’utilizzo sfrenato delle capacità del nuovo gamepad con schermo LCD integrato il contorno più inno-vativo, visto che oltre ad essere impiegato per controllare la map-pa in qualsiasi momento dal suo microfono uscirà anche la voce di Prepper, un personaggio misterio-so con il compito di aiutarci nella missione. Senza dubbio uno dei titoli da prendere assolutamente insieme alla console. Piattaforme: Wii U

CoD: Black Ops 2Questa volta il nemico degli Stati Uniti sarà la Repubblica Cinese, in un susseguirsi di viaggi avanti e indietro nel tempo per capire co-me si sono sviluppati gli eventi tra gli anni ’70 e il 2025, anno in cui è ambientato il gioco. Il gioco è in-

centrato tutto sugli scontro a fuo-co in prima persona, che anche se sono molto guidati riescono a coinvolgere totalmente il giocato-re facendolo sentire parte dell’a-zione. A livello di multiplayer oltre a contare su una vasta community

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online due nuove modalità: Tran-zit (una vera e propria campa-gna da uno a quattro giocatori) e Grief, dove due squadre da quat-tro giocatori si affronteranno tra loro con tanto di zombie ad osta-colarli. Altra novità le nuove missioni Forza d’Assalto, dove si dovranno gestire strategicamente soldato e droni per completare ogni livello. Piattaforme: Xbox 360, PS3, PC, Wii U

Paper Mario: Sticker StarMario ha invaso il Natale anche sulla portatile di casa Ninten-do, con Sticker Star si aggiunge un nuovo capitolo alla fortunata serie Paper Mario, che negli an-ni scorsi ha potuto godere di un successo clamoroso. A differenza dagli altri titoli,del la serie di Paper Mario dove era pre-sente un approccio molto da gio-co di ruolo, in quest’ultimo capi-tolo la parte RPG è stata piuttosto tralasciata per focalizzarsi unica-mente sulla ricerca ed utilizzo de-gli stickers che permetteranno di proseguire nel gioco. Sconfiggendo i nemici non si ot-terranno i tanti agognati punti esperienza ma unicamente mo-nete, questo potrebbe portare il giocatore ad evitare gli scontri, ma ben presto ci si accorgerà che l’equipaggiamento necessario per battere i vari boss finali dei livelli non costa poco per cui di denaro ne servirà eccome. Piattaforma: Nintendo 3DS

Ni No KuniDal genio dello Studio Ghibli auto-re di innumerevoli film d’anima-zione e il team di sviluppo Level 5 è nata quella che è una delle av-venture più belle dell’anno. Tutto inizia con un ragazzino di nome Oliver che indipendentemente dalla sua volontà viene coinvolto nel destino di un mondo parallelo nel ruolo che sarà quello di futuro salvatore. Quello che distingue Ni No Kuni dagli altri giochi è la strepitosa grafica con cui è stato realizzato, praticamente è come interagi-re in tempo reale con un cartone animato in un mondo fiabesco e colorato. L’avventura è lunga ed affascinante, durante la quale Oli-ver in contrerà amici e nemici di ogni tipo, all’interno di in un mon-do fiabesco e colorato, dove non mancheranno combattimenti ed enigmi da risolvere.Piattaforma: PS3

Nintendo Wii U: il protagonista del Natale

La console Nintendo della new generation è stata la novità più attesa da appassionati e addetti a lavori del settore videoludico, questi ultimi ovviamente per i grandi numeri di vendita che in genere porta il lancio sul mercato di una nuova console. Ma in definitiva come sono andate le vendite della tanta chiacchierata console? Buone ma decisamente sotto le aspettative dell’azienda giapponese, la quale si aspttava una risposta molto più ampia da parte dei consumatori. Purtroppo i dati specifici per il mercato non sono disponibili, ma da recenti report post natalizi negli Stati Uniti facendo un paragone con le vendite dello scorso Natale si hanno avuto risultati molto al di sotto delle aspettative. Il punto di riferimento è naturalmente la catena di videogiochi Gamestop, principale giocatore in una partita dove il grosso si decide nei primi giorni di una qualsiasi novità, che sia gioco o console. Contrariamente al lancio del Nintendo Wii avvenuto nell’ormai lontano novembre 2006 dove era praticamente impossibile trovare la console in vendita prima di Natale visto che era super prenotata ed esaurita per un totale di oltre 600.000 pezzi solamente nella prima settimana, il Wii U è stato praticamente sempre reperibile ottenendo raggiungendo nello stesso periodo “solamente” i 400.000 pezzi venduti. Se si tiene in considerazione che nello stesso periodo sempre negli Stati Uniti sono stati venduti 300.000 Wii, 250.000 Nintendo 3Ds e 275.000 Nintendo DS si può facilmente comprendere che “l’effetto Nintendo” non è stato quello che ci si aspettava. Secondo Piers-Harding Rolls, analista responsabile per il settore videogiochi di IHS Screen Digest, società di ricerca anglosassone che si occupa dell’industria dei media, per la chiusura dell’anno fiscale che avverrà nel Marzo 2013 Nintendo prevede di vendere poco oltre le 10 milioni di console, inutile dire che molta voce in capitolo l’avrà la qualità dei giochi che verranno sviluppati, e se a livello software al lancio erano disponibili ottimi titoli come New Super Mario Bors e Zombie U, in futuro gli annunci di quelli che da sempre sono i cavalli di battaglia di Nintendo come Zelda, Mario Kart e un Super Mario totalmente nuovo sono le carte più importanti con la quale l’azienda giapponese si giocherà la sua partita della next generation, partita dove Sony e Microsoft devono ancora sedersi al tavolo.

La nuova console rivelata Quello che salta subito all’occhio della nuova console è senza dubbio il gamepad, notevolmente più grande rispetto a quelli a cui si è abituati integra uno schermo a colori touch screen da 6,2” che permette di visualizzare informazioni aggiuntive sul gioco che in quel momento sta girando oppure di staccarsi completamente dalla console per continuare la partita in un’altra stanza, due altoparlanti stereo, microfono, giroscopio, accelerometro e fotocamera digitale. Inoltre può essere utilizzato come telecomando per qualsiasi tipo

di TV. Naturalmente la risoluzione è Full HD a 1080 e integra un hard disk da 25 GB e 4 porte usb in grado di “reggere” periferiche esterne fino a 2 TB. La console si collega a internet attraverso connessione wi-fi che oltre a permettere di scaricare tutti gli aggiornamenti consente l’accesso al

Nintendo Network, servizio che mette a disposizione degli utenti diversi servizi online come giochi, chat e altre opzioni in via di sviluppo.

Page 40: Elettroradio Informazioni - Gennaio/Febbraio 2013

40 - 41

eBayL’ecommerce rappresenta una delle migliori opportunità per tor-nare a crescere. Nel suo comples-so il commercio elettronico è in forte crescita e registra un trend positivo nonostante la crisi econo-mica. Basti pensare che nel 2012, secondo gli ultimi dati Netcomm, l’e-commerce in Italia è cresciuto del 19%, mentre il PIL italiano ha subito un trend negativo del -2%. eBay in questo scenario si pone come partner per lo sviluppo del business di qualsiasi tipo di vendi-tore, partendo dal piccolo fino ad arrivare ai grandi brand, passan-do per le piccole medie imprese. Ogni tipologia di venditore trova su eBay il posto giusto dove svi-luppare in maniera alternativa il proprio mercato. Al momento i venditori professionali presenti su eBay.it sono 31mila e negli ulti-

e-Commerce: il nuovo che avanzae-

com

mer

ce

di Raffaele Gomiero

Da una ricerca condotta da Net-comm – Consorzio del Com-

mercio Elettronico Italiano in collaborazione con Human Hi-ghway, a Natale un utente inter-net su 5 ha comprato i regali di Natale sul web, questo ha fatto sì che alla fine delle festività nata-lizie sono stati circa 5 milioni che hanno preferito acquistare con pochi clic di mouse comodamente al caldo a casa loro anziché fare il tradizionale giro dei negozi, circa 500mila in più rispetto al 2011. Un primo segnale che il commercio si sta drasticamente spostando onli-ne? Forse. Sicuramente chi possie-de un’attività online non avendo le spese di gestione di un negozio fisico può proporre prezzi più con-venienti, e con la crisi nel suo pie-no risparmiare qualcosa è sicura-mente gradito da tutti. Ma il com-mercio elettronico è una minaccia o no ai retailer tradizionali? Siamo andati a chiederlo alle maggiori realtà di ecommerce operanti in Italia.

Il consumatore italiano diventa

sempre più multicanale e

cresce di anno in anno il numero

di transazioni registrate dal

canale online. Un nuovo competitor

con cui i retailer tradizionali devono

fare i conti mi anni 25 venditori professionali hanno raggiunto (o addirittura su-perato), nell’arco di un solo anno, 1 milione di euro di fatturato nella loro attività di vendita online.Importanti brand e retailer han-no già scelto eBay come partner per il loro commercio online, in aggiunta ai loro canali tradiziona-li. Con i suoi 105 milioni di utenti

Barbara Bailini, Responsabile Seller Marketing & Communication di eBay

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e-Commerce: il nuovo che avanza

sentata dal governo sono previ-sti supporti concreti per le azien-de che decidono di investire nel commercio elettronico: in questo contesto eBay supporta le PMI che si affacciano per la prima vol-ta al mondo dell’ecommerce for-nendo strumenti adeguati per es-sere subito competitivi.

Terashop(Mr.Price - ePlaza – Bow - Comproedono.it – Ovo)Come è evidenziato un po’ da tut-te le indagini di mercato anche re-centi, il commercio elettronico in Italia, anche se in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, sta ormai prendendo piede e nel 2012 si è attestato oltre i 9,5 miliardi di eu-ro con un + 19 % sul 2011 e con una crescita nella vendita di pro-dotti più che di servizi. Non solo. Rispetto al pesante calo dei con-sumi che si è registrato negli ulti-mi mesi, le vendite online hanno avuto incrementi anche a doppie

A Natale un utente

internet su 5 ha

comprato i regali di

Natale sul web, questo ha

fatto sì che alla fine delle

festività natalizie sono

stati circa 5 milioni che

hanno preferito acquistare

con pochi clic di mouse

comodamente al caldo

a casa loro anziché fare

il tradizionale giro dei

negozi, circa 500mila in più

rispetto al 2011

attivi in tutto il mondo, eBay rap-presenta infatti un enorme bacino di potenziali clienti e la possibili-tà di ampliare il business a livel-lo internazionale. L’accesso al set-tore mobile garantisce inoltre un nuovo canale di inserimento sul mercato e una visibilità in costan-te crescita. Dunque nuove oppor-tunità di business per le aziende che scelgono e hanno già scelto eBay, tra le quali attualmente Me-diashopping, Monclick, Euronics, Marcopolo Expert, Kappastore, Ci-salfa, Mr. Price, Multiplayer, Bocci sport. Per supportare sempre di più i piccoli e grandi venditori presenti sul sito, è online dai primi giorni di novembre, l’Area Professionale eBay, uno spazio composto da 5 sezioni che offre consigli e sugge-rimenti per vendere al meglio su eBay. L’Area Professionale è uno dei progetti che eBay sta imple-mentando in vista dell’agenda di-gitale. Tra gli obiettivi dell’agenda pre-

cifre. Secondo il Centro Studi di Confindustria quest’anno il ca-lo dei consumi è il peggiore del dopoguerra: meno 3,2% per le fa-miglie e meno 3,6% pro capite. E proseguirà nel 2013. Per tornare a un segno positivo bisognerà at-tendere il 2014. Se il commercio tradizionale è sfiancato non è co-sì per il web dove si prevede una crescita per il 2012 del 20% con 12 milioni di italiani che acquista-no online, 3 milioni in più rispetto al 2011. In questo senso da un lato l’ecom-merce è oggi una realtà anche in Italia, dall’altro tuttavia i retailer tradizionali non sembrano sfrut-tare ancora appieno le potenzia-lità del canale web e più in gene-rale della multicanalità che offre nuove opportunità. I retailer tra-dizionali possono infatti avvan-taggiarsi della contaminazione a due vie ovvero dei vantaggi of-ferti dal canale fisico con quelli le-gati al canale online o al mobile commerce.

Page 42: Elettroradio Informazioni - Gennaio/Febbraio 2013

42 - 43

Buyonz Group (Mybrandz.it – Mykids.it – casatutto.com)

L’e-commerce e’ un mondo molto variegato che riflette i differenti modelli d’acquisto dei consu-matori. La realtà Buyonz, con in siti mybrandz.it, mykidz.it e casatutto.com, e’ una realtà mol-to differente da quella di Amazon o di e-Bay. Fon-damentalmente il nostro e’ un modello push, in cui è dominante la differenziazione dell’offerta, la capacità di proporre prodotti con un forte ap-peal a prezzi fortemente competitivi e la capaci-tà di costruire una community di utenti con cui instaurare un dialogo continuativo e con conte-nuti unici. Un modo di vendere molto differente da quello del retail tradizionale, ma anche dall’e-commerce basato su catalogo. La forza di una so-cietà che si focalizza sulle vendite flash e’ pro-prio nella sua capacità di selezionare il prodotto al giusto prezzo e di comunicarlo ai suoi utenti registrati senza cadere nello spamming e nella sovraesposizione - cosa tutt’altro che semplice. Questo meccanismo, se gestito correttamente, permette performance sicuramente superiori a quelle del retail tradizionale in termini di redem-prion relativa alla “pedonabilità” del punto ven-dita, sicuramente, ed ancora per qualche anno, le performance assolute del retail tradizionale mi

aspetto siano ancore significativamente significa-tive in termini di global turnover.Nel mondo tradizionale le strutture che più si avvicinano al nostro modello sono gli outlet dei marchi noti, che vivono però di un modello pull, contando sulla capacità di strutture multi-brand di attirare i consumatori, senza quel processo di comunicazione puntuale che hanno i siti di ven-dita privata. Credo che l’e-commerce affianchi il modello tradizionale del retail, tanto che Buyonz ha aperto il suo primo store fisico, aperto ai suoi utenti, proprio per unire il mondo della rete a quello tradizionale, sfruttando la capacità della rete di infornare e quella del retail tradizionale di rassicurare i consumatori, in n modello click & mortar che crediamo sia il futuro.Credo quindi che non solo l’e-commerce non sia una minaccia per il mondo del retail tradizionale ma che contribuisca ad informare gli utenti ed a generare domanda anche per il retail tradiziona-le, che mi aspetto tra l’altro farà sempre più leva sull’online per mantenere competitività e capa-cità di attirare i consumatori. Per questo motivo Buyonz ha da poco inaugurato la sua area Servi-ce, una struttura dedicata a supportare produt-tori e retailer nel costruire la lo strategia di e-commerce.

Fabrizio Albergati, Presidente del Consiglio d’Amministrazione di Buyonz Group

Oggi, la multicanalità è un grande elemento di competizione che Te-rashop propone alle imprese per le quali opera come Internet Ser-vice Provider: dall’infocommerce (informazioni online a supporto

delle vendite anche nel negozio tradizionale) all’infostore (infor-mazioni in negozio a supporto di acquisti online) fino all’insto-re support ovvero l’acquisto onli-ne con assistenza o consegna del

reso sul punto vendita. La multi-canalità va declinata a secondo dell’azienda e dei prodotti vendu-ti. L’obiettivo è quello di cercare una vera integrazione attraverso una visione unica che porti avan-ti sia gli aspetti promozionali sia quelli di prodotto. Occorre fare in modo che l’ecommerce porti gen-te in negozio ma anche che dal negozio si sfrutti il sito di com-mercio elettronico per vendere prodotti che non sono in quel mo-mento disponibili. Mi pare tutta-via che sotto questo profilo di in-vestimenti di questo tipo in Italia se ne siano fatti pochi. La competizione fra i pure player da un lato e le insegne tradizio-nali che vendono online è aper-ta. Da un lato i pure player met-tono in gioco tutti i vantaggi che hanno costruito negli anni – dal-la disponibilità di cataloghi sem-pre più ampi, di qualità, a prezzi convenienti alla logistica sino a tutti i servizi riservati al consu-matore ovvero dalle informazio-

e-co

mm

erce

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Antonio Lembo, Amministratore Delegatodi Terashop

ni super dettagliate dei prodotti venduti online ai servizi di con-segna personalizzati, dai supporti del pre e post vendita sino alla costruzione di una rete di pick up point come realizzato ad esempio da Terashop con l’accordo siglato fra uno dei siti di proprietà bow.it il megastore di prodotti online e Wellcome la più grande rete di negozi di informatica italiana con oltre 190 punti vendita. Dall’altro le insegne tradiziona-li si trovano a esplorare le nuo-ve opportunità offerte dalla mul-

ticanalità che ad oggi è ancora poco sfruttata. All’orizzonte ab-biamo comunque una compe-tizione che si rivela sempre più serrata dovuta a un mercato che si sta sempre più globalizzando che riguarda oggi tocca tutti gli operatori. La distribuzione è an-cora organizzata su base locale ma Internet sta creando mercati europei e globali. Il consumato-re oggi può scegliere di comprare sotto casa ma anche negli Usa o in UK o in Germania se lo ritiene più conveniente o se ritiene di ri-cevere servizi migliori. In tal senso per poter stare in questo mercato occorre organiz-zarsi diversamente. Gli operatori italiani e le insegne tradizionali si ritrovano infatti tutti a compe-tere con grandi operatori interna-zionali che hanno la possibilità di mettere in campo ingenti investi-menti. Per poter cogliere dunque le opportunità dell’ecommerce – ancora ampie ed elevate in ter-mini di sviluppo in Italia – occorre dunque creare aggregazioni che consentano di fare gli investi-menti necessari.

Amazon “Attribuiamo grande importanza alla selezione di prodotti ap-profondita e ampia che le aziende operanti su Amazon offrono ai nostri oltre 188 milioni di clienti attivi nel mondo”, ha af-fermato Peter Faricy, Vice President Amazon Marketplace. “L’intera struttura dei servizi di Amazon ha come focus primario supportare le aziende che vendono su Amazon, tracciando nuo-vi percorsi per loro e cre-ando piattaforme inno-vative di self-service per permettere loro di cresce-re, garantendo ai clienti la miglior selezione possibi-le ai prezzi più bassi”.

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L’entrata dei 20 punti vendita dell’insegna francese, rappresenta il vero salto di qualità del socio G.R.E. Il primo passo di una lunga serie di un rilancio in grande stile

di Roberto Bonin

Il rilancio di DPS passa da Darty

È stata, senz’ombra di dubbio, la notizia più importante del

2012 per quanto riguarda il set-tore del trade italiano: l’accordo tra Kesa Electricals e DPS Group per il passaggio dei punti vendita a insegna Darty sotto il controllo della società pugliese.A pochi giorni dall’entrata in vi-gore dell’accordo e del cambio di insegna dei 20 negozi, vogliamo tracciare un bilancio di questa im-portante e complessa operazione

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con colui che ha davvero il meri-to sia di averla ideata sia di averla poi portata a compimento: Yves Di Benedetto, Amministratore Delegato di DPS Group e manager dal curriculum di tutto rispetto, speso prevalentemente nell’indu-stria dell’elettronica di consumo.“Il tutto parte da una considera-zione che ho fatto quando sono passato dall’industria al trade”, spiega Di Benedetto. “In Italia il mercato è sì molto concentrato,

ma non lo è ancora abbastanza, ed è per cui difficile non pensare che aziende che esprimono fat-turati poco rilevanti non possano fare fatica, specialmente in que-sta difficile situazione di mercato. Dal momento stesso che si inizia a gestire 8-10 negozi si ha anche bisogno di una adeguata struttura in grado di poterla sostenere e di una ‘massa critica’ in grado di far fronte ai costi e al conto economi-co che ne derivano. Appunto per

questo, per fare il salto di qualità bisogna procedere a integrazioni o fusioni tra diverse realtà”.Appunto da queste considerazio-ni è quindi nata l’operazione Dar-ty i cui termini sono ormai noti a tutti, ma che, a scanso di equivo-ci, qui ripetiamo: entro il mese di febbraio 2013 tutti i punti vendita Darty passano sotto il brand Trony e, grazie a un contributo di 3 mi-lioni di euro, Darty Italia acquisi-sce il 15% delle quote societarie di DPS.“I primi contatti con Darty Italia sono iniziati nel febbraio 2012 e sono continuate per tutto il corso dell’anno”, continua Di Benedet-to. “A DPS non interessava fare una semplice acquisizione di pun-ti vendita, ma piuttosto l’inseri-mento del retailer francese nel proprio capitale societario, mirato

Page 45: Elettroradio Informazioni - Gennaio/Febbraio 2013

non solo al mero aumento del fat-turato, ma soprattutto a sfruttare appieno tutti i vantaggi scaturiti dalla sinergia tra le due realtà”. “Con questa operazione, per noi a costo zero, abbiamo innanzitutto acquisito 20 negozi e un fattura-to di 80-100 milioni di euro in più e, soprattutto, abbiamo raffor-zato la nostra presenza nel Nord Italia, in special modo in Piemon-te e Lombardia dove eravamo un po’ carenti. Oltre ad acquisire una maggiore visibilità nel mondo fi-nanziario, assicurativo e dell’in-dustria”, precisa poi Di Benedetto. “La sinergia tra le due realtà si esprime a vari livelli, tra cui pre-senza sul territorio, logistica, sourcing e fornitori. Grazie a que-sta operazione, ad esempio, ab-biamo la possibilità di poter di-sporre della private label di Darty

DPS Group in cifre

N. punti vendita totali: 62

Totale superficie espositiva: 74mila mq

Superficie media punti vendita: 1.200 mq

N. dipendenti totali: 930

con cui poter coprire al meglio la fascia entry level o di poter usu-fruire dell’ottimo modello di Dar-ty per la gestione del settore ac-cessori. O ancora, di diventare il secondo operatore della città di Milano e il quarto/quinto opera-tore a livello nazionale”. Il nuovo corso dell’azienda“L’operazione Darty rappresenta solo il primo di una lunga serie di iniziative”, ha tenuto a sottoli-neare Di Benedetto all’inizio del nostro incontro. “In questi mesi abbiamo concentrato i nostri sfor-zi per ottimizzare e consolidare al meglio il lavoro fatto in passato, in primis nella razionalizzazione della rete: abbiamo chiuso e chiu-deremo negozi poco profittevoli e procederemo ad alcune ristruttu-

razioni e ricollocazioni, nonché a nuove aperture”. “Vi sono due tipi di azioni da por-tare avanti nel breve periodo”, ha continuato Di Benedetto. “Una le-gata ai costi e una mirata per lo più a ottimizzare la struttura, e a inserire processi. Lo scopo è an-che di managerializzare e profes-sionalizzare al massimo la struttu-ra in modo da rendere i processi più efficienti e rendere l’azienda il più competitiva possibile: occorre in un certo senso cambiare il me-todo di gestione, avendo a volte anche il coraggio di prendere de-cisioni purtroppo drastiche”.Lo scorso anno si sono registra-te, ad esempio, le aperture di San Giuliano Milanese (Milano) e Set-timo Torinese (Torino) e lo spo-stamento del punto vendita di Melfi (Potenza), a cui seguiranno quest’anno le aperture di Bas-sano del Grappa (Vicenza) e Parco d’Oro (Torino), lo spo-stamento dello store di San-ta Maria di Sala (Venezia) e il rifacimento di quello di Al-bignasego (Padova). Sempre quest’anno è prevista anche la chiusura definitiva del ne-gozio di Pordenone.Con l’operazione Darty e l’acquisizione dei punti vendita del retailer fran-cese, il cui passaggio d’in-segna è avvenuto ufficial-mente il 1° marzo 2013 (anche se i punti vendita continueranno a mantene-re l’insegna Darty ancora per un altro mese in atte-sa delle opportune ristrutturazio-ni, ndr), DPS raggiunge un totale di 62 punti vendita. “I vecchi sto-re Darty diventeranno a tutti gli effetti punti vendita Trony, con il

Yves Di Benedetto, Amministratore Delegato di DPS Group

layout e la politica commerciale che ci ha sempre contraddistin-to”, tiene a precisare Di Benedet-to. “Tutte le garanzie date dalla vecchia proprietà Darty ai consu-matori saranno comunque conti-nuate da DPS Group”.

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Marco Mazzanti, Direttore acquisti di Mediamarket, illustra le principali tendenze di prodotto e di mercato per il 2013

Come ogni inizio anno che si rispetti, è lecito domandarsi

quali possano essere i trend di mercato e di prodotto in grado di caratterizzare l’intera stagio-ne, in particolar modo in questo 2013, da molti indicato come, sì difficile, ma ugualmente ricco di opportunità da cogliere. Come di consueto, a fornire le primissime indicazioni di ciò che è possibi-le aspettarsi nel corso dei pros-simi mesi ci ha pensato il CES di Las Vegas, la grande fiera dell’e-lettronica di consumo che, tradi-zionalmente, anticipa i principa-li trend in grado di influenzare i mercati di tutti il mondo.“Per la verità a Las Vegas non si sono viste grandissime novità di prodotto, quanto più la dire-zione commerciale e i trend che le aziende hanno preso sui vari mercati”, spiega Marco Mazzan-ti, Direttore acquisti di Media-market Spa. “Per esempio nel settore Tv si è potuto assistere

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alla scomparsa del 3D in favore delle nuove tecnologie dedicate agli schermi OLED e alle Smart Tv, con piacevoli sorprese anche sul fronte del 4K o di nuove metodi-

che di visualizzazione. Nel mon-do dei Pc e dei tablet, al contra-rio, si è potuto vedere come la dimensione dello schermo sia diventato il vero driver dell’in-

novazione di questo mercato e come la ricerca di schermi in-termedi che ne permettano l’u-tilizzo sia come smartphone che come tablet possa essere consi-derata una vera e propria killer application per i prossimi mesi a venire. Nel mondo della fotogra-fia la chiara direzione è invece verso fotocamere dai contenuti di più elevata qualità, così come nel settore audio e hi-fi il trend è per lo più orientato verso tutto ciò che esprime connettività wi-reless. Grande euforia, infine, nel mondo degli accessori in tutte le più svariate forme e varianti”.“L’OLED rappresenta il naturale stato evolutivo del Tv e rappre-senterà un trend legato più agli aspetti produttivi che di merca-to. Mi immagino infatti una len-ta sostituzione dei Tv LED con gli OLED, così come in passato abbia-mo assistito al passaggio da pla-sma a LCD e da LCD a LED. Fino a diventare lo standard dei prossi-

I nuovi trend secondo Media

di Roberto Bonin

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mi mesi a venire”, continua poi Mazzanti, cercando di analizzare settore per settore. “Nel campo dell’informatica vi sono davvero tanti nuovi prodotti all’orizzon-te, in particolare nel segmento tablet. Molte nuove aziende si stanno affacciando sul mercato, anche tra quelle tradizionalmente con-centrate sulla produzione di sof-tware piuttosto che di hardware. Si tratta di un’aspra battaglia in-dustriale che porterà grande fer-mento e grandi contenuti tecno-logici a tutto il settore di cui po-tranno avvalersi per primi pro-prio i consumatori”.“Anche nel settore del grande elettrodomestico si può assiste-re a una grande ventata di inno-vazione, soprattutto sul versante del design”, sottolinea poi Maz-zanti passando dal settore bru-no al settore del bianco. “C’è un grande trend innovativo soprat-tutto sull’incasso, settore in cui spesso il design la fa da padrone a scapito dei contenuti tecnolo-gici. Nel settore del ped, invece, i nuovi trend sono davvero tan-

tissimi con piccoli mercati da af-frontare, uno per uno, con parti-colare attenzione. Si va dall’aspi-razione, dai robot alle scope, fino al personal care, con tanti pro-dotti davvero innovativi come, ad esempio, la luce pulsata. Si tratta di mercati importantissimi ma da valutare in modo attento e preciso e su cui occorre purtroppo fare delle scelte ben precise”.

Le scelte di Mediamarket“Come al solito cercheremo di trattare tutte le tipologie di pro-dotto presenti sul mercato e di sfruttare appieno ogni possibi-lità che si presenti. Cercheremo di essere il meno selettivi possi-bile, privilegiando le grandi op-portunità ed evitando quelle che possono invece creare difficoltà

I nuovi trend secondo MediaMarco Mazzanti, Direttore acquisti di Mediamarket Spa

nei consumatori”, spiega Marco Mazzanti, spiegando la strate-gia di Mediamarket nei confronti delle novità di prodotto in arrivo quest’anno. “Nel mercato del bruno, ad esempio, cercheremo, come sempre, di mettere a disposizio-ne dei nostri clienti il massimo dell’ampiezza e della profondità di gamma, soprattutto nei com-parti più innovativi”. “I settori da seguire con parti-colare attenzione sono davvero tanti, a iniziare da quello dell’in-casso su cui vogliamo impegnar-ci nella spiegazione dei suoi con-tenuti tecnologici ai nostri clien-ti, aspetto spesso trascurato dal canale arredamento e cucinieri”. “Sempre nel settore del bianco, vogliamo renderci promotori del-la nuova tendenza alla spettaco-larizzazione, allo scopo di abbel-lire sempre di più i nostri punti vendita e di migliorare ulterior-mente l’esperienza d’acquisto dei consumatori”. “Cercheremo anche di tenere costantemente monitorati tutti quei particolari settori legati al-

le mode del momento, come ad esempio i prodotti per la salute e il benessere o per la filtrazione dell’acqua; segmenti di mercato che, attualmente, stanno espri-mendo ottime performance di vendita. Ovunque vi saranno op-portunità di business e di mag-gior offerta per la nostra cliente-la, noi ci saremo”.Nelle intenzioni di Mediamarket vi è anche l’intenzione di conti-nuare a cavalcare in modo im-portante il settore dell’inciso, nonostante la grande concorren-za del canale online, così come conferma lo stesso Mazzanti, che sottolinea: “Si tratta di un setto-re ancora consistente, pur essen-do un mercato in calo. Crediamo che questo genere di prodot-ti abbia ancora una sua dignità per continuare a rimanere all’in-terno dei punti vendita e per es-sere trattato con attenzione. In più, la tendenza nel ridurre gli spazi dedicati all’inciso adotta-ta da molti nostri competitor, ci ha permesso di guadagnare del-le consistenti quote di mercato: se è vero infatti che il mercato

si sta rimpicciolendo è altrettan-to vero che la nostra fetta si sta allargando”. A dimostrazione di questo, c’è difatti da segnalare l’interessante iniziativa adottata da Media World nei mesi scorsi che prevedeva uno sconto del 50% per l’acquisto di CD di musi-ca a tutti i giovani di età inferiore ai 18 anni; iniziativa che, proprio dalle parole di Mazzanti, abbia-mo appreso aver riservato degli ottimi risultati, sia di vendita sia di apprezzamento da parte dei giovani. In ultima analisi, pur conferman-do il suo core business nel mon-do consumer, anche il settore se-miprofessionale (o SOHO) sem-bra rientrare nelle strategie di Mediamarket (testimoniato dalla recente attivazione del servizio di leasing su alcuni prodotti di in-formatica), motivato sia dal fatto che “vi è una fetta sempre mag-giore di consumatori alla ricerca di performance superiori, molti dei quali titolari di Partita Iva” sia che “vengono a mancare sempre più punti vendita che trattano questo genere di prodotti”.

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Sicilia. Da sempre “terra di con-quista” per il mondo della distri-

buzione specializzata, grazie agli ampi spazi e agli ampi bacini d’u-tenza che è in grado di offrire, so-prattutto verso la zona di Palermo e verso la zona – ancora oggi per certi versi incontaminata – del tra-panese.Proprio il capoluogo siciliano è stato negli ultimi tempi teatro di un’accesa “disputa” tra vari attori del trade, in cui si sono registrati abbandoni e riorganizzazioni da parte di alcuni storici retailer e l’ar-rivo di grandi insegne multinazio-nali. In questo nuovo scenario di-stributivo si è distinto Pistone, so-cio Expert di lunga data che, già presente sulla piazza palermitana con un punto vendita situato nel centro commerciale “La Torre” di via Michelangelo, ne ha recente-mente inaugurato un altro di ben 4.300 mq di superficie espositiva nel centro commerciale “Nuova Città Mercato” di via Ugo La Mal-fa. Inaugurazione seguita, dopo appena due mesi, dall’apertura di un altro punto vendita di 1.000 mq espositivi, situato a Marsala (Tra-pani) in via Mazara C.da Cozzaro.“Negli ultimi due anni abbiamo af-frontato importanti investimenti volti a migliorare il layout dei no-stri punti vendita e all’apertura di nuovi store”, spiega Dante Mar-giotta, Direttore Generale di Pi-stone Srl. “Per questo motivo non prevediamo ulteriori investimenti nel corso del 2013, ma punteremo piuttosto a consolidare il business

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della nostra azienda e delle nostre strutture. Non ci sono quindi in pro-gramma nuove aperture, anche se valuteremo eventuali opportunità, qualora si dovessero rappresenta-re”, non nascondendo comunque la volontà di espansione negli an-ni futuri, così come aveva rimarcato Giuseppe Pistone, Amministrato-re Unico di Pistone Srl, in occasione dell’apertura del punto vendita di Marsala: “Siamo orgogliosi di que-sta seconda apertura del 2012 per-ché rappresenta un ulteriore impe-gno da parte della nostra azienda,

la prima realtà commerciale spe-cializzata della Sicilia Occidentale, verso la nostra regione. Sono poche ad oggi le società che creano lavo-ro e impiego e che contribuiscono all’indotto del Paese, soprattutto al Sud”. I nuovi punti vendita presentano un layout assolutamente innovati-vo e perfettamente in linea con la rivoluzione 3.0 che sta coinvolgen-do l’intero trade italiano, nell’ottica sia di abbellire ulteriormente i ne-gozi sia di offrire servizi sempre più personalizzati al consumatore fina-

le, trasformando la sua esperienza d’acquisto in un momento coinvol-gente e appagante, tale da essere ricordato e ripetuto nel tempo. Di questo orientamento è ad esem-pio il nuovo megastore di Palermo concepito secondo concetti davvero innovativi se non addirittura rivolu-zionari: al suo interno, infatti, oltre 400 telefoni cellulari e smartphone di ultima generazione esposti a li-bero tocco e numerose isole espe-rienziali e shop-in-shop in cui pre-sentare le ultime novità in modo interattivo.

Focus su Palermo e Trapanidi Roberto Bonin

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La crescita del socio Expert Pistone si concentra nella parte Occidentale della Sicilia, grazie a punti vendita contraddistinti da layout innovativi e in ottica 3.0

”Ci siamo concentrati soprattut-to sul rinnovo dei punti vendita, nell’ottica di offrire ai nostri clienti un’esperienza di acquisto più sem-plice, appagante e coinvolgente”, continua Margiotta. “Per questo motivo abbiamo ad esempio rea-lizzato speciali isole espositive per i Tv in cui gli utenti possono navi-gare tramite wi-fi e interagire con tablet e smartphone. Il progetto è stato realizzato in tutti i nostri pun-ti vendita, con l’obiettivo di far pro-vare dal vivo le potenzialità offerte dai prodotti più innovativi”.

Crescere al SudLa crescita di Pistone Srl si è realiz-zata negli ultimi sei anni, periodo in cui il socio Expert siciliano è pas-sato dalla sola proprietà del pri-mo piccolo storico punto vendita di Carini (Palermo) di appena 450 mq alla realizzazione di una gran-de rete di vendita che oggi conta un totale di sei store situati tra le province di Trapani e Palermo, per una superficie espositiva totale di ben 11.500 mq. Sviluppo che era passato anche attraverso l’ade-sione al ‘Consorzio dello Stretto’ (piattaforma comune costituita dai soci Expert di Sicilia e Calabria il cui Presidente era proprio Giuseppe Pistone, ndr), così come conferma Margiotta: “Il Consorzio dello Stret-to, sciolto nel 2011, ci ha aiutato a crescere e ha dato a tutti i soci Ex-pert presenti sul territorio siciliano

Focus su Palermo e Trapani

Expert Pistone in cifre

Punti vendita totali:6 (Carini, 2 Palermo, Trapani, Alcamo, Marsala)

Superficile espositiva totale: 11.500 mq

N. collaboratori: 200

Fatturato 2012: 79 milioni di euro

Da sinistra: Giuseppe Pistone, Amministratore Unico, e Dante Margiotta, Direttore Generale di Pistone Srl

e calabrese che hanno aderito al-la piattaforma comune, un’impor-tante opportunità di visibilità con l’industria. A marzo 2010, in coin-cidenza con i nostri programmi di sviluppo ed espansione, abbia-mo però sentito l’esigenza di una maggiore autonomia, decidendo così di uscire dal Gruppo”.“Siamo molto soddisfatti dei ri-sultati ottenuti nei nostri pun-ti vendita, soprattutto se si con-sidera il periodo difficoltoso che stiamo attraversando”, aggiunge poi Margiotta tracciando un rapi-do bilancio delle ultime aperture. “In particolare le performance del nuovo negozio di Palermo stan-no superando le nostre aspettati-ve, grazie anche al nuovo format espositivo che riesce a trasmette-re con efficacia la nostra identità di insegna specializzata”. In riferi-mento al difficile momento socio-economico che sta attraversando il nostro Paese e, in particolare, le realtà commerciali, Margiotta sot-tolinea: “La flessione generalizza-ta dei consumi dell’ultimo perio-do ha coinvolto direttamente in-dustria e distribuzione e ha por-tato a una riduzione significativa dei margini e, di conseguenza, a una concentrazione delle realtà commerciali. La ripresa sarà gra-duale e per l’anno in corso pun-tiamo a migliorare il nostro conto economico, aumentando gli scon-trini medi”.

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L’Unione Europea ha una ben precisa idea di efficien-

za energetica per quanto riguar-da il comparto edilizio, sia che si tratti di residenze che di edifici commerciali o industriali, verso la quale in Italia nutriamo impreve-dibili e irragionevoli resistenze. L’incipit nasce come già detto con la Direttiva 2002/91/CE che av-via un percorso cultural-normati-vo tracciando i solchi dai quali svi-luppare norme nazionali finalizza-te al preciso obiettivo di riduzione delle emissioni di Co2 in atmosfe-ra, e di utilizzo di fonti energeti-che non rinnovabili, soprattutto se provenienti da paesi geopoliti-camente instabili. Il quadro giuridico si basava sulla creazione di regole nazionali per ridurre sensibilmente, ed in modo provato e verificabile, il consumo

L’idea di efficienza della UE

annuo di energia primaria in tutti i settori energivori ed in partico-lare in quello edilizio, il più ener-givoro in assoluto, oltre a quello delle industrie, della conversione dell’energia,dei trasporti, e con-teneva le basi per l’istituzione di un quadro generale per un me-todo comune di calcolo integrato del rendimento energetico degli edifici che, sulla base degli emen-damenti approvati dal Parlamen-to europeo nel febbraio 2002, la Commissione approvò. l’Italia na-turalmente recepì la Direttiva in ritardo ed in modo parziale, moti-vo per cui è stata messa in mora, che significa pagamento di multe salate.Dopo dieci anni dall’introduzio-ne, l’Unione ritenne di dover ve-rificare l’applicabilità della nor-ma e di conseguenza i risultati

in-s

tore

ottenuti,che, ricordo, hanno uno scopo estremamente concreto, ri-cavandone un quadro poco effi-cace, motivo per cui ne avviò una revisione che si è concretizzata in una nuova Direttiva, la 2010/31/CE sulla prestazione energetica nell’edilizia (rifusione) pubblica-ta sulla Gazzetta Ufficiale europea del 18 giugno 2010. E’ entrata in vigore il 9 luglio 2010, abrogan-do la precedente dal 1º febbraio 2012, con lo scopo sostanziale di snellire concetti e procedure, ed ottimizzarne l’applicazione in tut-ti i paesi della UE a 27.Anche questa volta la reazione dell’Italia non si è fatta attendere: la Commissione Europea lo scor-so 24 gennaio ci ha inviato pareri motivati, anticamera di procedure sanzionatorie legate alla non co-retta applicazione della Direttiva “ .. chiedendo … di notificarle le loro misure di attuazione in relazione al disposto della direttiva sulla pre-stazione energetica nell’edilizia. La direttiva 2010/31/UE doveva essere recepita nel diritto naziona-le entro il 9 luglio 2012. A norma di questa direttiva gli Stati mem-bri devono stabilire e applicare re-quisiti minimi di prestazione ener-getica per gli edifici nuovi e quelli esistenti, assicurare la certificazio-ne della prestazione energetica degli edifici e prescrivere l’ispezio-ne regolare dei sistemi di riscalda-mento e di condizionamento. La direttiva fa obbligo inoltre agli Stati membri di assicurare che, entro il 2021, tutti i nuovi edifici rientrino nella categoria dei cosid-detti “edifici a energia quasi zero”. Se i quattro Stati membri non ot-

tempereranno al loro obbligo le-gale entro due mesi la Commis-sione può decidere di deferirli alla Corte di Giustizia”.Cosa ci sarà di così preoccupante nella direttiva per noi italiani? Dettagliate istruzioni sugli obiet-tivi metodologici per la realizza-zione di edifici ZEB: zero energy building. Si tratta di edifici che, in piena aderenza con la praticità europea, devono venire realizzati in modo da non consumare energia per ri-scaldamento e raffrescamento, o molto poca, in ogni caso in modo verificabile e misurabile. In particolare gli Stati membri de-vono provvedere affinché entro il 31 dicembre 2020 tutti gli edifici di nuova costruzione siano edifi-ci a energia quasi zero e affinchè dal 31 dicembre 2018 gli edifici di nuova costruzione di proprietà e/o occupati da enti pubblici sia-no edifici a energia quasi zero. De-vono anche elaborare piani nazio-nali destinati ad aumentare il nu-mero di edifici a energia quasi ze-ro e definire politiche e obiettivi, finalizzate a incentivare la trasfor-mazione degli edifici ristrutturati in edifici a energia quasi zero”. Dunque, se abbiamo avuto così tanta riluttanza nei confronti del-la prima direttiva sull’efficienza energetica, ora che dobbiamo ap-plicarla ancor più puntualmente saremo costretti ad affrontare ob-bligatoriamente il nostro ritardo culturale e tecnico sul piano delle nuove tecnologie, dei nuovi ma-teriali e, soprattutto, della prepa-razione dei professionisti e degli operatori.

Affrontiamo il tema dell’efficienza energeticacon un approfondimento sulla nuova normativa comunitaria

Arch. Olivia CaronePres. Ass. Casaclima Network Milano e docente IED

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Paderno Dugnano, 8 febbraio 2013

Gentili colleghi,

come certamente sapete, da poco Darty ha comunicato la sua intenzione di uscire dal mercato italiano. Questa decisione è stata maturata dall’azionista di maggioranza dopo aver verifi cato che il modello di business di Darty risultava essere incompatibile con il contesto locale.

Non mi dilungherò sugli aspetti commerciali che hanno portato a questa decisione, bensì vorrei mettere in luce l’impatto che l’operazione avrà sulle persone che lavorano in Darty.

Dal prossimo marzo, infatti, tutti i dipendenti che operano nei 20 negozi della nostra rete di vendita saranno assorbiti da DPS Group, mentre il personale della sede amministrativa, del polo logistico e del post vendita non sarà confermato e sarà pertanto alla ricerca di una nuova collocazione lavorativa.

Le fi gure di cui stiamo parlando appartengono ai dipartimenti Acquisti, Vendite, Finance, Risorse Umane, Marketing e Comunicazione, IT, Web & E-commerce, Post Vendita, Call Center, Logistica e presentano tutte elevate competenze trasversali e un know how completo, grazie all’esperienza maturata in un contesto organizzativo altamente dinamico e la formazione ricevuta costantemente nel corso degli anni, che in quest’ultimo periodo si sta arricchendo con ulteriori corsi.

Vorrei evidenziare che Darty è cresciuta grazie al contributo, all’impegno e alla capacità di adattamento del proprio personale, che ha sempre risposto in maniera effi cace operando in una realtà multinazionale, affermandosi nel corso di poco tempo.

Grazie all’esperienza maturata in tutti questi anni, i dipendenti di Darty hanno acquisito un approccio multitasking e la capacità di gestione di progetti complessi, in situazioni di stress continuo e di costanti sollecitazioni esterne. L’attitudine al lavoro in team è sempre stato considerato un prerequisito fondamentale nel processo di selezione, così come l’atteggiamento proattivo e lo spirito di iniziativa. E’ importante anche evidenziare che buona parte del personale parla abitualmente inglese e in alcuni casi anche francese, intrattenendo rapporti quotidiani con la casa madre e le consociate estere.

Pertanto penso possa essere utile per le aziende che operano nel nostro mercato di riferimento valutare i profi li di Darty prima di rivolgersi ad altri candidati: queste persone potrebbero essere una risorsa preziosa anche in altri contesti lavorativi, sia per la conoscenza approfondita del settore, sia per l’elevato livello professionale maturato negli anni.

Ritengo che ogni risorsa di Darty abbia buone competenze trasversali e sia idonea a operare anche in ambiti diversi rispetto a quelli del Retail.

In un momento di cost saving in cui l’ottimizzazione degli investimenti aziendali diventa un imperativo, concorderete con me che trovare dipendenti preparati, validi e motivati può rappresentare un vantaggio unico.

Rinnovo quindi il mio invito a prendere in considerazione questo appello, dando la possibilità al personale Darty presto in mobilità di riposizionarsi rapidamente.

Grazie a tutti.

M.Cristina SusioHR Manager Darty [email protected]

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