energia ict · 2017. 11. 22. · utility, la parola magica è amr enrico gardumi tecnologie e...

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E NERGIA & I CT SPECIALE �� ���� ��������� ��Utility, la parola magica è AMR Enrico Gardumi Tecnologie e misurazione dei consumi alla base del futuro business per i grandi gestori di energia L’esperienza pilota di Enel che completerà in 4 anni la migrazione alla lettura remota dei contatori Misurazione: wireless, M2M (machine to machine) o AMR. Sono queste le parole magiche del nuovo business per le compagnie del settore utility, sia che si parli di elettricità, di acqua o di gas. Da quando lo sviluppo della tecnologia ha ini- ziato a interessare i vari settori di mercato, anche la lettura a vista dei contatori della luce è diventata un’operazione obsoleta e un evitabile spreco di ri- sorse. Come conseguenza del progresso in campo energetico, le compagnie che forniscono energia elettrica ad oltre 230 milioni di cittadini europei stanno scoprendo i vantaggi dell’Automated Meter Reading (Amr), sistema che permette di trasferire i dati sui consumi utilizzando tecnologie wireless o wired. Un’infrastruttura con suoi particolari costi per l’imple- mentazione (si stima intorno ai 20 miliardi il costo di un sistema Amr paneuropeo), ma che permetterebbe ai supplier di rispar- miare parte dei 2,5 miliardi di euro che abitualmente spen- dono per mantenere l’esercito dei “lettori a vista”. La diffusione dei contatori intelligenti sta trovan- do terreno fertile soprattutto in Italia dove Enel, secondo supplier di energia del Vecchio continen- te per dimensioni di clientela, ha già avviato un progetto di migrazione di tutte le utenze verso un sistema Amr che verrà ultimato entro tre-quattro anni. Ma se, grazie al colosso energetico tricolore, il progetto è portato avanti proprio in Italia, anche nei paesi del nord Europa i fornitori di energia guardano ai sistemi Amr con crescente interesse: in un contesto di liberalizzazione del mercato dell’energia come quello scandinavo, infatti, la migrazione a un sistema automatizzato appare an- che come utile strumento di customizzazione nella spirale competitiva che caratterizza il settore. Il corretto conteggio dei kilowatt è di importanza fondamentale per le compagnie elettriche di tutto il mondo. Il metodo di lettura tradizionale viene Verso il boom dei progetti per l’Automated Meter Reading che permetteranno l’automatizzazione dei sistemi di conteggio condotto manualmente con un intervallo di tempo non inferiore a un anno (soprattutto per i costi di gestione che una lettura più frequente comporte- rebbe). Più di recente, invece, molti fornitori han- no introdotto la pratica dell’auto-lettura, affidando agli utenti la responsabilità dell’operazione, ma non eliminando, di fatto, la necessità di provve- dere comunque al monitoraggio per evitare abusi o furti di energia. L’avvento dell’information te- chnology consente di eliminare completamente il ricorso alla lettura a vista grazie a un sistema di monitoraggio che può avere scadenza mensile, o addirittura più frequente, a costi più bassi. Oltre al risparmio sulla manodopera, i vantaggi ottenibili da un sistema di lettura “remota” sono molteplici: dalle pratiche di fatturazione più accu- rate rispetto a quelle basate sulle stime di consumo (che producono gli inattesi e odiati conguagli di fine stagione) alla possibilità di variare il prezzo dell’energia in corrispondenza ai differenti mo- menti della giornata, fino a un migliore monito- raggio complessivo sull’efficienza del network di distribuzione. Inoltre, il passaggio a un sistema di trasferimento dati di tipo M2M (machine to machine) non pre- senta, se si escludono gli investimenti infrastruttu- rali, costi di gestione particolari: utilizzando la rete mobile, ad esempio, l’invio dei dati dal contatore al centro operativo del supplier costa, per ogni tra- sferimento, il corrispettivo di un messaggio sms. La dotazione di contatori con capacità di tra- smissione è una delle vie possibili per ottenere un sistema di lettura a distanza, ma la sostituzione dei vecchi device non è necessariamente obbligatoria: è sufficiente affiancarli a unità di comunicazione separate, e collegate al sistema, per ottenere lo stesso risultato a un costo minore. Ci sono differenti “tragitti tecnologici” che portano i dati dal contatore al sistema Amr centrale: il più immediato, come già detto, è quello di avere contatori che, come piccoli cellulari, sono in grado di collegarsi direttamente con la rete mobile e trasfe- rire i dati al cuore del centro operativo del fornitore. Più fre- quente, invece, è il passaggio intermedio dei dati dalle cosiddette unità di concentrazione, delle base station che raccolgono le letture di numerosi utenti attraverso tecnologia Plc (power line carrier) o Rf (radio frequency), per poi trasferirle al sistema centrale utilizzando la rete mobile. L’utilizzo delle frequenze radio è consigliabile nelle aree rurali o in ambienti dove tra le unità di concentrazione e il contatore non sono presenti ostacoli di grandi dimensioni, visto che questa tecnologia funziona a vista e in modo non dissimile al wireless local loop. Il transfert dei dati può avvenire anche tramite rete fissa e direttamente dal contatore (uti- lizzando la rete telefonica o Internet), ma questa soluzione, utilizzata in passato, si è presto rilevata inadeguata per il verificarsi di interferenze tra il contatore e il telefono oltre a motivi di incompati- bilità logistica. COMPETIZIONE Nel Nordeuropa la liberalizzazione del mercato rende necessarie letture più frequenti che altrove FLESSIBILITÀ I nuovi apparecchi consentono di differenziare il prezzo dell’energia a seconda degli orari e delle stagioni «SAS a fianco delle aziende nel libero mercato» Nadia Mammarella, Sales Manager: «La nostra intelligence sostiene la previsione dei fabbisogni» «Le utility? Stanno entrando adesso nel mercato liberalizzato e quindi competitivo e nei loro confronti stiamo proponendo esperienze già fatte nel set- tore delle telecomunicazioni». A parlare è Nadia Mammarella, Sales Manager Telco&Utilities di SAS. “Questo merca- to è rappresentato da una moltitudine di aziende, suddivisibili in due macrostrut- ture: da una parte le grandi ex monopoli- ste che si dimostrano pronte ed energiche nell’adottare politiche commerciali innovative, costantemente alla ricerca del prodotto-servizio all’avanguardia e alla comprensione del comportamento del cliente. Dall’altra le più piccole, in genere caratterizzate da minore velocità. Certo è che nell’area utility è sempre più viva la necessità di comprendere il fabbisogno che il cliente manifesterà nel tempo, prevedendo quindi l’evoluzione della do- manda del servizio. Un ambito di grande interesse, nel quale la nostra piattaforma è di notevole supporto”. Veniamo dunque alle soluzioni offerte da SAS. “Comune a tutti i mercati, l’enterprise intelligent pla- tform costituisce il motore di base per tutte le analisi utili ad indirizzare il business di un’azienda”, dice Mammarella. “È questa una piattaforma tecnologica che consente di estrarre i dati da qualsiasi fonte azien- dale, quindi da tutte le applicazioni o basi dati che già risiedono in un’azienda, poi li ‘pulisce’, assicura loro la qualità richiesta e permette di trattarli per estrarne le informa- zioni d’interesse o meglio l’intelligenza. Su questa piattaforma vengono calati modelli e funzionalità specifiche per ogni settore dell’azienda stessa; funzionalità che vanno dalla comprensione del cliente agli aspetti finanziari, dal monitoraggio del processo di acquisto al performance management aziendale. Al di sopra di questa ulteriore dimensione c’è quella delle industry, per la quale abbiamo soluzioni specifiche: per il mondo Banking, per il Public, per le Telco e quindi per le utility”. In quest’ultimo set- tore come si articolano i vari contributi di SAS? “Indirizziamo le aree della customer intelligence, dell’operational intelligence, della financial intelligence e infine quella della risk intelligence”. Ma non è tutto, “all’interno di ognuna di dette aree ci sono delle funzionalità specifiche per questo settore; per esempio l’attività di retention della clientela, la lotta alle frodi, la verifica della qualità del servizio del call center ai fini di una sua organizzazione all’insegna della massima efficienza, per la soddisfa- zione del cliente finale”. Altro tema caldo il campaign management: “Rientra sempre nell’area customer intelligence e significa fare offerte specifiche, con campagne mi- rate, per un determinato tipo di cliente già identificato in termini di comportamento e di propensione di spesa, avendo anche la possibilità di monitorare il ritorno in termini di adesione e di efficienza imme- diate o nel tempo”. Riprende Mammarella: “Funzionalità di interesse è inoltre tutto quello che riguarda il demand forecasting, cioè l’insieme di funzioni che supportano la previsione della domanda del servizio per ottimizzare gli approvvigionamenti e diminuire il rischio finanziario”. Altre proposte dell’azienda: “In presenza di fatturazioni complesse, a causa di volumi elevati o di differenziazione dei servizi, monitoriamo il processo end-to-end at- traverso regole precise che controllano la qualità e congruenza del dato prima che siano commessi errori. In più, con l’hu- man capital intelligence incrementiamo la conoscenza del capitale umano, degli skill critici, dei costi legati a un’organizzazione; infine, con soluzioni specifiche monitoria- mo la catena degli approvvigionamenti e il processo di acquisizione di beni”. ANTICIPARE LA DOMANDA Il demand forecasting permette di ottimizzare gli approvvigionamenti e diminuire il rischio CUSTOMER INTELLIGENCE Con il campaign management la possibilità di monitorare il ritorno in termini di adesione e di efficienza Mia Energia, una nuova nata nell’eco-sostenibile Energia alternativa, una nuova nata. Si chiama Mia Energia ed è una srl concepita allo scopo di promuovere le fonti energetiche alternative ai combustibili fossili per produrre energia elettrica nel pieno rispetto dell’ambiente, con soluzioni e sistemi di approvvigionamento energetico eco-sostenibile. All’interno del settore ICT, Mia Energia si inquadra nell’ambito della progettazione e realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per alimentare in tutta sicurezza. Nel “catalogo”, fra l’altro, ponti radio, ripetitori telefonici per aree remote, trasmettitori, stazioni radio remote, stazioni remote per il controllo e la prevenzione degli incendi, impianti radio di emergenza per rifugi alpini, impianti radio di emergenza per fari, impianti radio di emergenza per unità mobili.

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    Utility, la parola magica è AMR

    Enrico Gardumi

    Tecnologie e misurazione dei consumi alla base del futuro business per i grandi gestori di energia L’esperienza pilota di Enel che completerà in 4 anni la migrazione alla lettura remota dei contatori

    Misurazione: wireless, M2M (machine to machine) o AMR. Sono queste le parole magiche del nuovo business per le compagnie del settore utility, sia che si parli di elettricità, di acqua o di gas. Da quando lo sviluppo della tecnologia ha ini-ziato a interessare i vari settori di mercato, anche la lettura a vista dei contatori della luce è diventata un’operazione obsoleta e un evitabile spreco di ri-sorse. Come conseguenza del progresso in campo energetico, le compagnie che forniscono energia elettrica ad oltre 230 milioni di cittadini europei stanno scoprendo i vantaggi dell’Automated Meter Reading (Amr), sistema che permette di trasferire i dati sui consumi utilizzando tecnologie

    wireless o wired. Un’infrastruttura

    con suoi particolari costi per l’imple-mentazione (si stima intorno ai 20 miliardi il costo di un sistema Amr paneuropeo), ma che permetterebbe ai supplier di rispar-miare parte dei 2,5 miliardi di euro che abitualmente spen-dono per mantenere l’esercito dei “lettori a vista”.

    La diffusione dei contatori intelligenti sta trovan-do terreno fertile soprattutto in Italia dove Enel, secondo supplier di energia del Vecchio continen-te per dimensioni di clientela, ha già avviato un progetto di migrazione di tutte le utenze verso un sistema Amr che verrà ultimato entro tre-quattro anni.

    Ma se, grazie al colosso energetico tricolore, il progetto è portato avanti proprio in Italia, anche nei paesi del nord Europa i fornitori di energia guardano ai sistemi Amr con crescente interesse: in un contesto di liberalizzazione del mercato dell’energia come quello scandinavo, infatti, la migrazione a un sistema automatizzato appare an-che come utile strumento di customizzazione nella spirale competitiva che caratterizza il settore.

    Il corretto conteggio dei kilowatt è di importanza fondamentale per le compagnie elettriche di tutto il mondo. Il metodo di lettura tradizionale viene

    Verso il boom dei progetti per l’Automated Meter Reading che permetteranno l’automatizzazione dei sistemi di conteggio

    condotto manualmente con un intervallo di tempo non inferiore a un anno (soprattutto per i costi di gestione che una lettura più frequente comporte-rebbe). Più di recente, invece, molti fornitori han-no introdotto la pratica dell’auto-lettura, affidando agli utenti la responsabilità dell’operazione, ma non eliminando, di fatto, la necessità di provve-dere comunque al monitoraggio per evitare abusi o furti di energia. L’avvento dell’information te-chnology consente di eliminare completamente il

    ricorso alla lettura a vista grazie a un sistema di monitoraggio che può avere scadenza mensile, o addirittura più frequente, a costi più bassi.

    Oltre al risparmio sulla manodopera, i vantaggi ottenibili da un sistema di lettura “remota” sono molteplici: dalle pratiche di fatturazione più accu-rate rispetto a quelle basate sulle stime di consumo (che producono gli inattesi e odiati conguagli di fine stagione) alla possibilità di variare il prezzo dell’energia in corrispondenza ai differenti mo-

    menti della giornata, fino a un migliore monito-raggio complessivo sull’efficienza del network di distribuzione.

    Inoltre, il passaggio a un sistema di trasferimento dati di tipo M2M (machine to machine) non pre-senta, se si escludono gli investimenti infrastruttu-rali, costi di gestione particolari: utilizzando la rete mobile, ad esempio, l’invio dei dati dal contatore al centro operativo del supplier costa, per ogni tra-sferimento, il corrispettivo di un messaggio sms.

    La dotazione di contatori con capacità di tra-smissione è una delle vie possibili per ottenere un sistema di lettura a distanza, ma la sostituzione dei vecchi device non è necessariamente obbligatoria: è sufficiente affiancarli a unità di comunicazione separate, e collegate al sistema, per ottenere lo stesso risultato a un costo minore.

    Ci sono differenti “tragitti tecnologici” che portano i dati dal contatore al sistema Amr centrale: il più immediato, come già detto, è quello di avere contatori che, come piccoli cellulari, sono in grado di collegarsi direttamente con la rete mobile e trasfe-rire i dati al cuore del centro operativo del fornitore. Più fre-quente, invece, è il passaggio intermedio dei dati dalle cosiddette unità di concentrazione, delle base station che raccolgono le letture di numerosi utenti attraverso tecnologia Plc (power line carrier) o Rf (radio frequency), per poi trasferirle al sistema centrale utilizzando la rete mobile. L’utilizzo delle frequenze radio è consigliabile nelle aree rurali o in ambienti dove tra le unità di concentrazione e il contatore non sono presenti ostacoli di grandi dimensioni, visto che questa tecnologia funziona a vista e in modo non dissimile al wireless local loop. Il transfert dei dati può avvenire anche tramite rete fissa e direttamente dal contatore (uti-lizzando la rete telefonica o Internet), ma questa soluzione, utilizzata in passato, si è presto rilevata inadeguata per il verificarsi di interferenze tra il contatore e il telefono oltre a motivi di incompati-bilità logistica.

    COMPETIZIONENel Nordeuropa la liberalizzazione del mercato rende necessarie letture più frequenti che altrove

    FLESSIBILITÀI nuovi apparecchi consentono di differenziare il prezzo dell’energia a seconda degli orari e delle stagioni

    «SAS a fianco delle aziende nel libero mercato»Nadia Mammarella, Sales Manager: «La nostra intelligence sostiene la previsione dei fabbisogni»

    «Le utility? Stanno entrando adesso nel mercato liberalizzato e quindi competitivo e nei loro confronti stiamo proponendo esperienze già fatte nel set-tore delle telecomunicazioni». A parlare è Nadia Mammarella, Sales Manager Telco&Utilities di SAS. “Questo merca-to è rappresentato da una moltitudine di aziende, suddivisibili in due macrostrut-ture: da una parte le grandi ex monopoli-ste che si dimostrano pronte ed energiche nell’adottare politiche commerciali innovative, costantemente alla ricerca del prodotto-servizio all’avanguardia e alla comprensione del comportamento del cliente. Dall’altra le più piccole, in genere caratterizzate da minore velocità. Certo è che nell’area utility è sempre più viva la necessità di comprendere il fabbisogno che il cliente manifesterà nel tempo, prevedendo quindi l’evoluzione della do-manda del servizio. Un ambito di grande

    interesse, nel quale la nostra piattaforma è di notevole supporto”. Veniamo dunque alle soluzioni offerte da SAS. “Comune a tutti i mercati, l’enterprise intelligent pla-tform costituisce il motore di base per tutte le analisi utili ad indirizzare il business di un’azienda”, dice Mammarella. “È questa una piattaforma tecnologica che consente di estrarre i dati da qualsiasi fonte azien-dale, quindi da tutte le applicazioni o basi dati che già risiedono in un’azienda, poi li

    ‘pulisce’, assicura loro la qualità richiesta e permette di trattarli per estrarne le informa-zioni d’interesse o meglio l’intelligenza. Su questa piattaforma vengono calati modelli e funzionalità specifiche per ogni settore dell’azienda stessa; funzionalità che vanno dalla comprensione del cliente agli aspetti finanziari, dal monitoraggio del processo di acquisto al performance management aziendale. Al di sopra di questa ulteriore dimensione c’è quella delle industry, per la quale abbiamo soluzioni specifiche: per il mondo Banking, per il Public, per le Telco e quindi per le utility”. In quest’ultimo set-tore come si articolano i vari contributi di SAS? “Indirizziamo le aree della customer intelligence, dell’operational intelligence, della financial intelligence e infine quella della risk intelligence”. Ma non è tutto, “all’interno di ognuna di dette aree ci sono delle funzionalità specifiche per questo settore; per esempio l’attività di retention

    della clientela, la lotta alle frodi, la verifica della qualità del servizio del call center ai fini di una sua organizzazione all’insegna della massima efficienza, per la soddisfa-zione del cliente finale”. Altro tema caldo il campaign management: “Rientra sempre nell’area customer intelligence e significa fare offerte specifiche, con campagne mi-rate, per un determinato tipo di cliente già identificato in termini di comportamento e di propensione di spesa, avendo anche

    la possibilità di monitorare il ritorno in termini di adesione e di efficienza imme-diate o nel tempo”. Riprende Mammarella: “Funzionalità di interesse è inoltre tutto quello che riguarda il demand forecasting, cioè l’insieme di funzioni che supportano la previsione della domanda del servizio per ottimizzare gli approvvigionamenti e diminuire il rischio finanziario”. Altre proposte dell’azienda: “In presenza di fatturazioni complesse, a causa di volumi elevati o di differenziazione dei servizi, monitoriamo il processo end-to-end at-traverso regole precise che controllano la qualità e congruenza del dato prima che siano commessi errori. In più, con l’hu-man capital intelligence incrementiamo la conoscenza del capitale umano, degli skill critici, dei costi legati a un’organizzazione; infine, con soluzioni specifiche monitoria-mo la catena degli approvvigionamenti e il processo di acquisizione di beni”.

    ANTICIPARE LA DOMANDA Il demand forecasting permette di ottimizzare gli approvvigionamenti e diminuire il rischio

    CUSTOMER INTELLIGENCECon il campaign managementla possibilità di monitorare il ritorno in termini di adesione e di efficienza

    Mia Energia, una nuova nata nell’eco-sostenibileEnergia alternativa, una nuova nata. Si chiama Mia Energia ed è una srl concepita allo scopo di promuovere le fonti energetiche alternative ai combustibili fossili per produrre energia elettrica nel pieno rispetto dell’ambiente, con soluzioni e sistemi di approvvigionamento energetico eco-sostenibile. All’interno del settore ICT, Mia Energia si inquadra nell’ambito della progettazione e realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per alimentare in tutta sicurezza. Nel “catalogo”, fra l’altro, ponti radio, ripetitori telefonici per aree remote, trasmettitori, stazioni radio remote, stazioni remote per il controllo e la prevenzione degli incendi, impianti radio di emergenza per rifugi alpini, impianti radio di emergenza per fari, impianti radio di emergenza per unità mobili.