erosione dei suoli
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Opuscolo Condizionalità Agricola: Interventi di Regimazione Temporanea delle Acque Superficiali di Terreni in PendioTRANSCRIPT
COLDIRETTIMACERATA
CONDIZIONALITÀ AGRICOLAInterventi di regimazione
temporaneadelle acque superficiali
di terreni in pendio
copertina erosione suoli:opuscolo telematica.qxd 24/09/2009 13.52 Pagina 1
COORDINAMENTO:- CLAUDIO GAGLIARDINI
VICEDIRETTORE COLDIRETTI MARCHE
PROGETTAZIONE ED ELABORAZIONE TESTO:- SAURO PETRELLI
(TECNICO CONSULENTE - COLDIRETTI MACERATA)
SI RINGRAZIA IL CERMIS "CENTRO RICERCHE E SPERIMENTAZIONE
PER IL MIGLIORA MENTO VEGETALE -" N. STRIMPELLI" , PER LA MESSA A
DISPOSIZIONE DEI DATI OTTENUTI DALLA SPERIMENTAZIONE ESEGUITA
DALL'ENTE.
Coordinamento:- Coldiretti MarChe
Claudio GaGliardini
ProGettazione ed elaborazione testo:- Coldiretti MaCerata
sauro Petrelli
Interventi di regimazione delle acque superficiali
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CONDIZIONALITA’ AGRICOLA:
Interventi di regimazione temporanea
delle acque superficiali
di terreni in pendio
Interventi di regimazione delle acque superficiali
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INDICE INTRODUZIONE… …3 MECCANISMI DEL PROCESSO DI EROSIONE IDRICA… …3
Erosione idrica… …3
LE CONSEGUENZE DEL FENOMENO EROSIVO… …4
Riduzione della fertilità… …4
Perdita di terreno fertile… …4
Accumulo di sedimenti … …4
Prodotti chimici… …4
MODALITÀ DEL VERIFICARSI DELL’EROSIONEDA ACQUA… …5
CAUSE DELL’EROSIONE… …5
CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA NORMA SULL’EROSIONE DEI SUOLI (Norma 1.1.)… …6
CAMPO DI ESENZIONE… …6 OBBLIGHI… …6 DEROGHE… …7 ELEMENTI DI VERIFICA… …7 DETERMINAZIONE DELL’INFRAZIONE… …7 INDICE DI VERIFICA… …9
Portata dell’infrazione… …9 Realizzazione dei controlli… …9 Classi di violazione… …9
GRAVITÀ DELL’INFRAZIONE… …9
Realizzazione dei controlli… …10 Parametri di valutazione… …10 Classi di violazione… …10
DURATA DELL’INFRAZIONE … …10 AZIONI CORRETTIVE… …11 INTENZIONALITÀ… …11 BIBLIOGRAFIA… …12
Interventi di regimazione delle acque superficiali
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INTRODUZIONE
Il problema della degradazione e della perdita di suolo agricolo sta diventando un fattore a
cui la comunità mondiale dedica sempre maggiore considerazione, perché ad essa si
correla la desertificazione del territorio che, unitamente all’aumento della popolazione
mondiale, potrebbe creare notevoli tensioni riguardo la disponibilità di alimenti. Il suolo è
una risorsa di importanza fondamentale per l’uomo e va preservato al pari di altre risorse,
come l’acqua. Per quanto riguarda l’Italia, risulta che i due terzi dei suoli presentano
preoccupanti problemi di degradazione, più rilevanti nelle aree a forte antropizzazione. Il
processo di degradazione del suolo più evidente è l’erosione che del resto è un fenomeno
naturale che appartiene al normale ciclo di vita della terra e non è del tutto annullabile. Il
vero pericolo sta invece nell’erosione accelerata che, quando innescata, è difficilmente
contrastabile ed a ciò sono particolarmente interessati i terreni agricoli caratterizzati da
sfruttamento intensivo. Nel nostro paese circa il 77% del territorio è soggetto al rischio di
erosione accelerata anche a causa della mancanza di misure conservative del suolo
(sistemazioni idraulico agrarie, drenaggi, inerbimenti ecc.) e dell’aumento dell’erosività
delle piogge, che presentano eventi estremi più intensi e più ravvicinati, legati al
mutamento del clima. La perdita di parte dei primi strati di suolo è estremamente
preoccupante se si considera che normalmente nelle aree agricole si ha una perdita
annuale di suolo fertile di circa 10 tonnellate per ettaro, contro una velocità di formazione
di suolo fertile di circa 2-3 tonnellate per ettaro all’anno e ancora meno nelle regioni aride.
MECCANISMI DEL PROCESSO DI EROSIONE IDRICA
Erosione idrica
La causa principale dell’erosione dei suoli sono le piogge intense, quasi sempre
caratterizzate dal diametro notevole delle gocce, dall’elevata velocità di caduta e quindi
dall’energia posseduta. Nell’impatto sul terreno l’energia delle gocce si dissipa perché
spesa per compiere i seguanti lavori:
1) – rompere gli aggregati di particelle del terreno;
2) – distaccare le particelle tra di loro;
3) – muovere le particelle lateralmente o verso l’alto;
Interventi di regimazione delle acque superficiali
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4) – compattare il suolo.
L’acqua caduta si infiltra nel terreno e percola verso il basso e va a occupare tutti i pori.
Gran parte dell’acqua presente negli spazi di terreno di maggiore diametro (macropori),
spinta dalla forza di gravità, si muove sul fondo di lavorazione, lungo le linee di massima
pendenza, e raggiunge le falde profonde. L’acqua che non riesce a penetrare nel terreno
si accumula in superficie nelle terre piane o scende verso valle nelle terre declivi. L’acqua
che corre in superficie è la maggiore responsabile del processo erosivo, che è tanto più
intenso quanto è più violenta la pioggia e più bagnato il terreno.
LE CONSEGUENZE DEL FENOMENO EROSIVO
Riduzione della fertilità chimica
Con le particelle superficiali del terreno vengono asportati anche gli elementi nutritivi
impoverendo lo strato attivo e provocando un danno economico per il ripristino della
fertilità. La stessa sorte degli elementi nutritivi subiscono le diverse componenti della
sostanza organica.
Perdita di terreno fertile
Si stima che, in un di terreno di medio impasto, l’asportazione anche di un solo millimetro
dell’orizzonte coltivato determina la perdita di circa 13 tonnellate di suolo.
Accumulo di sedimenti L’accumulo dei materiali trasportati dall’acqua può provocare l’interramento degli alvei dei
corsi d’acqua e dei laghi, con la grave conseguenza di aumentare il rischio di piene. Inoltre
non si può trascurare l’effetto che i sedimenti provocano un progressivo interramento dei
piccoli invasi artificiali con diminuzione della capacità di invaso.
Prodotti chimici Uno dei risvolti più critici è quello determinato dal rinvenimento, nelle acque dei fiumi e dei
mari, di molecole provenienti da fertilizzanti e antiparassitari. Le vie attraverso le quali i
prodotti chimici possono giungere nelle acque sono principalmente due:
1 - all’interno di sedimenti;
2 - per scorrimento superficiale o per percolazione, in funzione della natura chimica dei
composti, delle caratteristiche del terreno e delle condizioni climatiche.
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MODALITÀ DEL VERIFICARSI DELL’EROSIONE DETERMINATA DALL’ACQUA
L’erosione superficiale dovuta all’acqua piovana si manifesta con:
1. – piccoli ruscelli e canali sulla superficie del suolo;
2. – depositi di terreno alla base dei pendii;
3. - sedimenti nei fiumi, nei laghi e nei punti di raccolta delle acque;
4. - aggregati di terreno misti a ciottoli e residui di piante.
CAUSE DELL’EROSIONE
Le principali cause dell’erosione provocata dall’acqua possono essere raggruppate nei
seguenti macro-gruppi:
- minore protezione delle piante e quindi maggior impatto delle gocce di pioggia sul
suolo;
- diminuzione della stabilità degli aggregati;
- pendii lunghi e ripidi;
- piogge intense quando le piante o i residui della coltivazione sono al minimo;
- diminuzione dell’infiltrazione dell’acqua a causa del compattamento del terreno o
per altre cause.
L’argomento della difesa del suolo dall’erosione è entrato a pieno titolo negli impegni della
condizionalità agricola cui le aziende devono sottostare per la riscossione degli aiuti al
reddito, erogati dall’Unione Europea. Tali impegni sono stati esplicitati e dettagliati
nella “NORMA 1.1.: interventi di regimazione temporanea delle acque superficiali di
terreni in pendio”.
L’obiettivo principale della Norma è quello di proteggere i primi strati del terreno agrario,
normalmente più ricchi di humus, di fauna terricola (lombrichi, ecc.) e di vita microbica. Nel
contrastare l’erosione si ottiene il mantenimento della biodiversità e la riduzione del
dissesto idrogeologico, a tutto vantaggio dell’agroecosistema, elemento fondamentale per
lo sviluppo della vita sul pianeta.
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CAMPO DI APPLICAZIONE DELLA NORMA SULL’EROSIONE DEI SUOLI (Norma 1.1.) L’applicazione degli impegni è obbligatorio sui terreni seminativi in pendio che sono in
produzione (incluso il set-aside, investito a colture non food o a colture biologiche, e i
terreni volontariamente disattivati dalle produzioni)
CAMPO DI ESENZIONE Sono esenti dall’applicazione della presente norma le superfici stabilmente inerbite o
coltivate con colture che rimangono sul terreno per l’intera annata agraria.
OBBLIGHI:
L’erosione non è tollerabile quando si riscontra la presenza di rigagnoli che incidono il
terreno, pertanto per evitare che si verifichi tale fenomeno l’imprenditore è OBBLIGATO
alla realizzazione di solchi acquai temporanei (1) secondo le curve di livello e comunque
trasversali alla massima pendenza. La profondità dei solchi e la loro distanza sono in
relazione all’esperienza dell’imprenditore e devono avere una distanza tra loro non
superiore ad 80 m.
(1) Solco aperto dopo la semina in terreni in pendenza per favorire il regolare deflusso dell’acqua piovana.
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DEROGHE
La norma prevede la possibilità di deroghe nei seguenti casi:
elevata pendenza del terreno, intesa come la situazione dove la stabilità della
macchina operatrice che realizza i solchi venga messa a rischio dalla pendenza del
suolo;
in caso di assenza di canali naturali o artificiali dove convogliare l’acqua raccolta
dai solchi temporanei.
Il ricorso alle deroghe obbliga l’imprenditore ad attuare misure alternative come: la
creazione di fasce inerite con andamento trasversale alla linea di massima pendenza, che
abbiano almeno una larghezza di 5 metri e siano distanti tra loro non più di 60 metri. Nella
creazione di tali fasce e nella loro gestione va tenuta in debita considerazione la sicurezza
delle macchine operatrici e delle persone ad esse addette.
N.B.: nella situazione in cui i fenomeni erosivi del suolo si manifestino nonostante il
conduttore dell’azienda abbia attuato tutti gli obblighi previsti dalla Norma, il
rispetto della condizionalità viene ritenuto rispettato e pertanto non vengono
applicate sanzioni.
ELEMENTI DI VERIFICA
Gli Enti preposti al controllo dell’applicazione degli impegni della condizionalità
procederanno annualmente alla verifica:
dell’esecuzione dei solchi acquai secondo le disposizioni della Norma;
dell’esecuzione delle fasce inerite in caso di utilizzo delle deroghe;
della presenza di fenomeni erosivi e loro estensione e gravità.
Determinazione dell’infrazione (2)
L’azienda viola il rispetto delle norme relative alla regimazione temporanea delle acque
(2) Infrazione: intesa come il non rispetto degli obblighi che comporta una riduzione dell’aiuto. La riduzione dell’aiuto
sarà graduato tramite gli indici di verifica dell’infrazione che sono la Portata: misura l’entità della violazione; Gravità:
individua la rilevanza delle conseguenze dell’infrazione in rapporto agli obiettivi della Norma; Durata: esprime il
tempo necessario per il ripristino delle condizioni preesistenti all’infrazione; essa dipende anche dalla possibilità di
eliminare l’effetto dell’infrazione attraverso l’attuazione di specifici interventi correttivi.
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superficiali dei terreni in pendio quando non esegue i solchi acquai temporanei, o vi siano
fenomeni di erosione con le conseguenze degli stessi (accumuli di sedimenti ecc.).
Es. di situazioni non corrette
Es di situazioni non corrette
Interventi di regimazione delle acque superficiali
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Indici di verifica
Portata dell’infrazione
La portata dell’infrazione viene calcolata in relazione all’estensione della superficie
interessata al non rispetto dei vincoli, rapportata all’estensione a livello di parcelle agricole
o di particelle catastali, tenendo anche in considerazione gli effetti extra-aziendali.
L’estensione viene calcolata sia in termini assoluti che percentuali, rispetto al totale della
superficie aziendale per la quale sia applicabile la Norma.
Realizzazione dei controlli
I controlli vengono realizzati utilizzando strumenti di fotointerpretazione di immagini da
satellite, oppure attraverso controllo in campo.
Classi di violazione
1. Livello basso: qualora la superficie interessata all’infrazione sia inferiore o uguale
al 20% della superficie soggetta a vincolo, purché non superiore a 2 ettari.
2. Livello medio: quando la superficie interessata all’infrazione sia superiore al 20%
e inferiore o uguale al 30% della superficie soggetta a vincolo, purché non
superiore a 3 ettari.
3. Livello alto: quando la superficie interessata all’infrazione sia superiore al 30%
della superficie soggetta al vincolo o superiore a 3 ettari, oppure siano presenti
conseguenze extra-aziendali.
GRAVITA’ DELL’INFRAZIONE
La gravità dell’infrazione della protezione del suolo viene determinata in relazione:
a. alla profondità e dimensione dei solchi;
b. all’affioramento degli strati meno fertili del suolo;
c. alla presenza e alle dimensioni di fenomeni franosi, causati dalla mancata
regimazione delle acque piovane superficiali;
d. all’accumulo dei sedimenti trasportati verso valle dalle acque e dalle frane.
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Realizzazione dei controlli
I controlli vengono realizzati utilizzando strumenti di fotointerpretazione di immagini da
satellite, oppure attraverso controllo in campo
Parametri di valutazione
La gravità dell’infrazione viene valutata secondo i seguenti parametri:
presenza di fenomeni franosi generati dalla mancanza di solchi acquei sulla
superficie aziendale;
dimensione del solco eroso rilevata nel punto di massima larghezza, superiore a 30
cm.;
presenza di scheletro portato in superficie dall’erosione o presenza di aree di
deposizione di sedimenti.
Classi di violazione
Livello basso: presenza di un solo parametro.
Livello medio: presenza di due parametri.
Livello alto: presenza di tre parametri.
DURATA DELL’INFRAZIONE
La misura della durata dell’infrazione avviene attraverso la valutazione della permanenza
della perdita del suolo causata dal non rispetto degli obblighi, considerata in relazione
all’espansione dell’infrazione e alla diffusione delle frane con spostamenti di notevoli
masse di terreno con estensione superiore ai 100 m2. In merito a tutto ciò l’indice di durata
ha i seguenti valori:
o alto: se l’estensione delle infrazioni è maggiore del 50% della superficie aziendale
di applicazione degli impegni o di 5 ettari con diffusi fenomeni franosi.
o medio: in tutti gli altri casi.
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AZIONI CORRETTIVE (3)
Nella fattispecie non sono previste azioni correttive
INTENZIONALITA’
Il riscontro dell’intenzionalità dell’imprenditore nel non rispetto degli obblighi della Norma
avviene su di una superficie pari o superiore all’80% della superficie oggetto di obbligo o
gli 8 ettari.
(3) Se viene rilevata un’infrazione con riduzione di pagamento e ci sia la possibilità di effettuare degli interventi
correttivi. Il controllore stabilisce la prescrizione e i tempi di realizzazione.
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BIBLIOGRAFIA
Circolare ACIU.2008.1388 del 17/09/2008 Condizionalità: un nuovo rapporto tra agricoltura, ambiente e società – Manuale operativo – Ministero Politiche Agricole e Forestali
Opuscolo realizzato nell’ambito del programma di informazione presentato ai sensi del
Bando: Reg. CE n. 320/06 DA n. 101/08 DGR 1096/08. Piano di Azione Bieticolo
Saccarifero – Bando Misura 111 – Sottomisura b), lettera c) – ANNO 2008 – Domanda
di aiuto n. 686.
COORDINAMENTO:- CLAUDIO GAGLIARDINI
VICEDIRETTORE COLDIRETTI MARCHE
PROGETTAZIONE ED ELABORAZIONE TESTO:- SAURO PETRELLI
(TECNICO CONSULENTE - COLDIRETTI MACERATA)
SI RINGRAZIA IL CERMIS "CENTRO RICERCHE E SPERIMENTAZIONE
PER IL MIGLIORA MENTO VEGETALE -" N. STRIMPELLI" , PER LA MESSA A
DISPOSIZIONE DEI DATI OTTENUTI DALLA SPERIMENTAZIONE ESEGUITA
DALL'ENTE.
Coordinamento:- Coldiretti MarChe
Claudio GaGliardini
ProGettazione ed elaborazione testo:- Coldiretti MaCerata
sauro Petrelli
OPUSCOLO REALIZZATO NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA DI INFORMAZIONE PRESENTATO AI SENSI
DEL BANDO: REG. CE N. 320/06 DA N. 101/08 DGR 1096/08. PIANO DI AZIONE BIETICOLO SACCARIFERO – BANDO MISURA 111 –
SOTTOMISURA B), LETTERA C) – ANNO 2008 – DOMANDA DI AIUTO N. 686.
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