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ISTITUTO SUPERIORE "C. DENINA" Saluzzo
Codice fiscale: 9403320 004 2 [email protected] - www.denina.gov.it
Mod. DOC/15 Maggio Rev. 0418 15 maggio 2019 – classe 5 A – prot. 1941
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ESAME D I STATO
ANNO SCOLASTICO 2018/2019
DOCUMENTO DI PRESENTAZIONE
DELLA CLASSE V SEZ A
sezione associata
ITCG Denina IPC-IPSIA Pellico ITIS Rivoira
PROTOCOLLO N. 1941
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Indice
1. Profilo della classe
1.1. Consiglio di classe, continuità didattica ed elenco alunni
1.2. Partecipazione, frequenza, profitto
1.3. Attività di recupero
1.4. Attività integrative e complementari
1.5. Date simulazioni svolte
1.6. Argomenti interdisciplinari
1.7. Percorsi e progetti svolti nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”
1.8. Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento
2. Schede per materia
2.1. Italiano
2.2. Storia
2.3. Matematica
2.4. Lingua inglese
2.5. Sistemi automatici
2.6. Elettronica ed Elettrotecnica
2.7. T.P.S.E.E.
2.8. Scienze motorie e sportive
2.9. Religione
3. Allegati
3.1. Testi simulazioni prima prova e griglie di valutazione utilizzate per la correzione
3.2. Testi simulazioni seconda prova e griglie di valutazione utilizzate per la correzione
3.3. Programmi svolti
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1. Profilo della classe
Presentazione della classe in forma discorsiva. La classe, attualmente composta da 17 allievi, risulta abbastanza omogenea per quanto concerne le relazioni personali. Per quanto riguarda il rendimento scolastico globale ci sono significative differenze tra i migliori e coloro che non si rendono perfettamente conto delle esigenze di impegno per il raggiungimento di risultati al di sopra della mera sufficienza. Il rapporto con gli insegnanti si può ritenere globalmente buono; per quanto riguarda gli aspetti disciplinari non si sono mai riscontrati particolari problemi. Durante il triennio la classe ha seguito un percorso didattico poco regolare nella materia di indirizzo TPSEE, come meglio si può vedere nel prospetto riassuntivo che segue. I risultati degli allievi sono, comunque, mediamente sufficienti nelle materie che compongono il piano di studi. Emergono alcuni alunni che hanno sempre tenuto un buon andamento didattico e si sono distinti dagli altri. Nell’ultima parte dell’anno scolastico, comunque, si è registrato in quasi tutti gli allievi un marcato aumento dell’impegno. Risultano presenti anche alcuni alunni che hanno una particolare debolezza ed hanno riscontrato, durante tutto il percorso scolastico, difficoltà in alcune materie, specialmente di specializzazione e che spesso non sono riusciti a recuperare correttamente, forse anche a causa dello scarso impegno in aula, dello studio non adeguato e della mancata applicazione fin dai primi anni di specializzazione. Globalmente gli obiettivi didattici di base che gli insegnanti si erano preposti ad inizio anno sono stati raggiunti, comunque, dalla maggior parte dei ragazzi. Nella valutazione degli allievi è rilevante il percorso formativo svolto in tre istituti diversi: il terzo anno, primo di specializzazione, l’attività si è svolta correttamente presso l’istituto ITIS Rivoira nella sede storica, ancorché in distribuzione di aule fortemente insufficiente, tanto da non avere un’aula per la loro classe, ma costringendoli a migrare, nella mattina formativa, dal laboratorio di fisica quello di elettrotecnica, alle aule di allievi a lezione di educazione fisica. Nell’anno successivo, non solo non è migliorata la situazione legata al numero di aule, ma a causa delle verifiche strutturali che hanno portato alla chiusura della scuola, dal 27 gennaio 2018 e sino al 13 aprile 2018, la classe ha svolto solo parzialmente le attività di laboratorio previste dal piano di studi, in quanto i laboratori stessi erano completamente inutilizzabili e la formazione, dal punto di vista essenzialmente teorico è avvenuta nella sede Denina, in aule di recupero o in uso alternativo con altre classi. Dal 16 aprile 2018, con la predisposizione dei laboratori presso l’AFP di Verzuolo è stato possibile riprendere le regolari lezioni laboratoriali, proseguite nel corrente anno scolastico, divise tra laboratorio di elettrotecnica e sistemi all’AFP e laboratorio di TPSE presso il vecchio mulino.
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In classe sono presenti due allievi con certificazione di DSA per i quali sono state adottate tutte le misure dispensative e strumenti compensativi descritti nei relativi PDP come da normativa vigente. Per quanto riguarda tutte le informazioni di carattere didattico relative ai suddetti alunni si rimanda ai documenti citati depositati presso la segreteria.
Nell’appendice riservata sono indicate le situazioni particolari.
1.1 Consiglio di classe, continuità didattica ed elenco alunni Unire celle se c’è stata continuità didattica per non ripetere tre volte il nome dello stesso docente
Disciplina A.S. 2016 / 2017 A.S. 2017 / 2018 A.S. 2018 / 2019
Insegnante Insegnante Insegnante
Italiano Giovanna Migliore
Storia Giovanna Migliore
Lingua inglese Monica Rosso
Matematica Michelangela Ghigo
Sistemi automatici Daniele Panero
Elettronica ed elettrotecnica
Massimo Peirone
T.P.S.E.E. Nazareno Muratore Giuseppe Grasso Simona Isoardo
Scienze motorie Valerio Lovera Roberta Bernardi Elisabetta Dogliani IRC Marco Chiapello
LAB. Sistemi Elio Vico Antonio Comerci LAB. Elettrotecnica Vittoria Comerci LAB. TPSEE Vittoria Comerci Elio Vico Marco Sardo
Si evidenzia la continua variazione, nel corso degli anni, del docente di TPSEE e del relativo insegnante tecnico pratico, con discontinuità formativa correlata anche all’assegnazione tarda del docente ad inizio anno per il quarto anno di insegnamento. Elenco candidati interni
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Elenco candidati esterni NON SONO PRESENTI CANDIDATI ESTERNI
1.2 Partecipazione, frequenza, profitto
Nel complesso la frequenza, l’impegno, il profitto, il metodo di studio sono stati …
Nel complesso la frequenza è stata costante per la maggior parte degli allievi, in tutto il triennio. L’impegno è stato globalmente sufficiente, ancorché alcuni allievi siano maturati, dimostrando impegno e attenzione sufficienti, solamente nella seconda parte dell’anno corrente. Il profitto può, comunque, considerarsi sufficiente. Il metodo di studio, la continuità di studio ed il desiderio di approfondire adottati da gran parte dei componenti della classe non sono sempre completamente adeguati ad allievi della loro età formativa. Alcuni di loro, comunque, hanno presentato, fin dall’inizio dell’anno corrente, la volontà di raggiungere risultati qualificanti, con rendimenti ottimi. La maggior parte degli allievi manca di autonomia e capacità gestionale per il lavoro a casa.
1.3 Attività di recupero svolte
a) Recupero pomeridiano
b) Studio individuale (Recupero autonomo in collaborazione con l’insegnante della disciplina) c) Recupero curricolare
d) Sportello pomeridiano
Indicare modalità di recupero svolte in ogni disciplina
Disciplina Attività di recupero svolte
Italiano a / b / c / d
Storia a / b / d
Lingua inglese a / d
Matematica a / b / c
Sistemi automatici a / b
Elettronica ed elettrotecnica a / b
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T.P.S.E.E. d
Scienze motorie -
IRC -
1.4 Attività integrative e complementari del 5° anno
Viaggi-studio / Visite aziendali
• Visita all’azienda Schneider di Stezzano (BG) • Visita all’azienda Ferrero di Alba
• Visita all’azienda Fimet di Bra
• Visita all’azienda Rivoira di Falicetto
• Visita ai saloni di orientamento universitario
Conferenze
Presentazione della mostra storico-didattica “La Costituzione: una base per il futuro”
Incontro sul tema “Unione Europea”
Attività integrative
• Corso di formazione “Illuminotecnica – analisi e progettazione” libero cui hanno partecipato 4 allievi su 17 della classe
• Corso Randstad sulla redazione del curriculum vitae
• Corso di formazione “Accademia Schneider” presso la sede Schneider di Stezzano (BG) • Incontri per l’orientamento post diploma (AFP, collegio dei Periti, ecc.)
1.5 Date simulazioni svolte
In preparazione agli Esami di Stato sono state effettuate le seguenti prove di simulazione inviate dal Ministero:
Prima prova (italiano): 19 febbraio durata 6 ore; 26 marzo durata 6 ore (ministeriali)
Seconda prova (Sistemi/Elettrotecnica): 28 febbraio durata 6 ore; 2 aprile durata
6 ore (ministeriali)
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In allegato i documenti di riferimento. 1.6 Argomenti interdisciplinari svolti
ARGOMENTI DISCIPLINE COINVOLTE
motori asincroni, motori in corrente continua, trasformatore
inglese - elettrotecnica
avviamento e inversione di marcia del motore asincrono trifase
elettrotecnica - TPSEE
azionamenti e sistemi di comando tramite PLC
sistemi - TPSEE
materiali conduttori ed isolanti inglese - TPSEE
L’insegnante di elettrotecnica, pur senza certificazione CLIL, ha dedicato all’argomento “trasformatore” una lezione in lingua inglese. 1.7. Percorsi e progetti svolti nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione” (solo percorsi e progetti svolti durante il quinto anno)
Spettacolo teatrale “Uno, nessuno e centomila” , compagnia teatrale TILT Spettacolo teatrale “Gran Consiglio” di T. Corradini Teatro Visita al ghetto ebraico di Saluzzo (le leggi razziali a Saluzzo) Presentazione della mostra storico-didattica “La Costituzione: una base per il futuro” Presentazione del video sul bullismo “Diversi – contro il cyber bullismo 3ELMT –
ITIS Rivoira” (coinvolto un alunno) Progetto legalità Quotidiano in classe Iniziativa “Life 2.0. Insieme per le vittime della strada” (partecipazione di 3 allievi) Assemblea di istituto del 9 maggio: visione del film “Punto di non ritorno” sul tema
del cambiamento climatico, pulizia di alcuni spazi del territorio, incontro con volontari di Greenpeace e conseguente confronto in classe
1.8 Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento (3^-4^-5^ anno)
Attività di alternanza svolta in azienda/struttura
3° anno:
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Ciascun allievo ha effettuato il numero previsto di ore di alternanza scuola – lavoro presso aziende operative nel settore, diverse per ciascun allievo nel periodo estivo tra il terzo ed il quarto anno
4° anno
Ciascun allievo ha effettuato il numero previsto di ore di alternanza scuola – lavoro presso aziende operative nel settore, diverse per ciascun allievo nel periodo estivo tra il quarto ed il quinto anno
5° anno
Corso di formazione “Accademia Schneider” presso la sede Schneider di Stezzano (BG) con argomento “progettazione I-Quadro” per tutti gli allievi della classe
Attività di formazione in aula
3° anno Corso di formazione sulla sicurezza nell’ambiente operativo Corso di primo soccorso
4° anno
Corso di formazione sulla responsabilità professionale degli operatori nel settore della produzione e commercializzazione delle apparecchiature elettriche
Corso da parte di “Adecco” sulle prospettive occupazionali Corso sui contratti di lavoro Corso di preparazione e stesura dei curriculum vitae
5° anno
Corso di formazione “Illuminotecnica – analisi e progettazione” libero cui hanno partecipato 4 allievi su 17 della classe
Corso di formazione in preparazione al test di ammissione al Politecnico di Torino Corso Randstad sulla redazione del curriculum vitae Corso di formazione “Accademia Schneider” presso la sede Schneider di Stezzano
(BG) Incontri per l’orientamento post diploma (AFP, collegio dei Periti, ecc.)
Viaggi-studio, visite aziendali
3° anno Visita alla centrale di produzione di energia elettrica di Entracque Visita alla centrale di produzione di energia elettrica di Moncalieri Visita all’azienda Domotica Labs di Fossano Visita all’impianto fotovoltaico di Falicetto
4° anno
Visita all’azienda “Finder” Visita alla “Fiera elettrica di Novara”
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5° anno
Visita all’azienda Schneider di Stezzano (BG) Visita all’azienda Rivoira di Falicetto Visita all’azienda Ferrero di Alba Visita all’azienda Fimet di Bra Visita ai saloni di orientamento universitario
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Composizione docenti del Consiglio di classe
Docenti Materia Firma
Giovanna Migliore Italiano
Giovanna Migliore Storia
Monica Rosso Lingua inglese
Michelangela Ghigo Matematica
Massimo Peirone Elettronica ed elettrotecnica
Daniele Panero Sistemi automatici
Simona Isoardo T.P.S.E.E.
Elisabetta Dogliani Scienze motorie
Marco Chiapello IRC
Vittoria Comerci LAB. Elettronica/Elettrotecnica
Antonio Comerci LAB. Sistemi
Marco Sardo LAB. TPSEE
Coordinatore Massimo Peirone Dirigente Scolastico Anna Maria Barra
I rappresentanti di classe
______________________________________
______________________________________
Saluzzo, 15 maggio 2019
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SCHEDE PER MATERIA
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Mod. DOC/Scheda Materia Rev. 0418 G:\0_scuola\0_Verzuolo_18\15_maggio\italiano_storia\5A italianoScheda per Materia - Esame di Stato (6).docx
2 . S C H E D A P E R M A T E R I A
D I S C I P L I N A : I T A L I A N O
TESTI: I docenti che non utilizzano i libri di testo sono tenuti a depositare in segreteria firmate le dispense fornite agli allievi durante l’anno La letteratura. Ieri, oggi, domani, G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, ed. Paravia, Pearson, 2017, Milano ORE PREVISTE: 132 ORE EFFETTUATE (entro il 15 maggio 2019): SITUAZIONE DI PARTENZA Descrizione della classe dal punto di vista della partecipazione e dei risultati di apprendimento raggiunti nella disciplina. Evidenziare eventuali criticità emerse. Gli alunni hanno partecipato con una certa vivacità durante le lezioni, interagendo con domande e osservazioni. Non sempre si sono dimostrati diligenti nelle consegne e responsabili, in generale, nel far fronte ai vari impegni e spesso il loro impegno nello studio è stato poco costante ( a parte 4 o 5 allievi, che hanno invece mantenuto una diligenza pressoché continua). I risultati raggiunti sono, in generale, discreti.
GRADO DI APPROFONDIMENTO DEGLI ARGOMENTI (da compilare con cura) ARGO- MENTI
LIVELLO
ELEMENTARE
DISCRETO
BUONO
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Verga, Verismo X Decadentismo. D’Annunzio e Pascoli
X
Primo Novecento: Svevo, Pirandello
X
Tra le due guerre: Ungaretti, Ermetismo: Quasimodo, Montale
X
Dal dopoguerra ai giorni nostri: Neorealismo; Fenoglio; P. Levi; Sciascia
X
Laboratori di scrittura: tipologia A, B,C
X
Letture di libri X Letture dal “Quotidiano in classe”
X
COMPETENZE ATTESE: Competenze attese IN RELAZIONE ALLE LINEE GUIDA
Saper rielaborare il contenuto di un’opera letteraria Saper collocare un’opera letteraria nel contesto storico-sociale-culturale e nel
genere di appartenenza. Saper cogliere le differenze e le affinità in autori diversi che si esprimono
attraverso lo stesso genere Saper cogliere le differenze e le affinità di un percorso tematico in autori
diversi Saper eseguire il commento di un testo poetico Saper utilizzare un lessico adeguato al tema trattato Saper operare collegamenti, disciplinari e interdisciplinari, fra gli argomenti
trattati Saper redigere le diverse tipologie di testo: A,B,C.
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METODOLOGIA DI LAVORO Lezioni frontali; interrogazioni a tappeto; laboratori di scrittura: esercizi di scrittura, correzioni dettagliate per “imparare dagli errori”; riassunti orali e scritti degli articoli di giornale e dei libri di lettura.
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Mod. DOC/Scheda Materia Rev. 0418 G:\0_scuola\0_Verzuolo_18\15_maggio\italiano_storia\5AstoriaScheda per Materia - Esame di Stato (6).docx
2 . S C H E D A P E R M A T E R I A
D I S C I P L I N A : S T O R I A
TESTI: I docenti che non utilizzano i libri di testo sono tenuti a depositare in segreteria firmate le dispense fornite agli allievi durante l’anno Il segno della Storia- 3 Il Novecento e il mondo contemporaneo, G.De Luna, M. Meriggi, ed. Paravia, Pearson, 2012, Milano ORE PREVISTE: 66 ORE EFFETTUATE (entro il 15 maggio 2019): SITUAZIONE DI PARTENZA Descrizione della classe dal punto di vista della partecipazione e dei risultati di apprendimento raggiunti nella disciplina. Evidenziare eventuali criticità emerse. Gli alunni hanno partecipato con una certa vivacità durante le lezioni, interagendo con domande e osservazioni. Non sempre si sono dimostrati diligenti nelle consegne e responsabili, in generale, nel far fronte ai vari impegni e spesso il loro impegno nello studio è stato poco costante ( a parte 4 o 5 allievi, che hanno invece mantenuto una diligenza pressoché continua). I risultati raggiunti sono, in generale, discreti.
GRADO DI APPROFONDIMENTO DEGLI ARGOMENTI (da compilare con cura) ARGO- MENTI
LIVELLO
ELEMENTARE
DISCRETO
BUONO
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Verso un nuovo secolo
X
La Grande guerra e le sue conseguenze
X
L’Età dei Totalitarismi
X
La seconda guerra mondiale
X
Dalla guerra fredda alle svolte di fine Novecento
X
L’Italia dal dopoguerra alla fine degli anni Novanta
X
Decolonizzazione, Sviluppo e globalizzazione
X
Nel nuovo millennio
X
COMPETENZE ATTESE: Competenze attese IN RELAZIONE ALLE LINEE GUIDA Saper individuare e collocare il fatto storico (chi, dove, quando, come, perché) Saper utilizzare adeguatamente i concetti chiave per capire un processo storico Saper interpretare e utilizzare le testimonianze Saper trasferire le conoscenze storiche in altri ambiti disciplinari
Obiettivi e/o Contenuti minimi Lo studente deve riconoscere i caratteri essenziali dell’evento storico proposto (chi, dove, quando, come, perché)
METODOLOGIA DI LAVORO Lezioni frontali; interrogazioni a tappeto; dibattito in classe.
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2 . S C H E D A P E R M A T E R I A
D I S C I P L I N A : L I N G U A I N G L E S E
TESTI: Performer First Tutor, Marina Spiazzi, Marina Tavella, Margaret Layton, Lingue Zanichelli. English for New Technology, Kiaran O’Malley, Pearson Longman Activating Grammar, Angela Gallagher, Fausto Galuzzi, Pearson Longman ORE PREVISTE: 99 ore ORE EFFETTUATE (entro il 15 maggio 2019):
86 ore SITUAZIONE DI PARTENZA Descr iz ione del la c lasse dal punto di v ista del la partec ipazione e dei r isul tat i d i apprendimento raggiunt i nel la d isc ip l ina. Evidenziare eventual i cr i t ic i tà emerse.
IMPEGNO E PARTECIPAZIONE: La maggior parte del la classe ha dimostrato un impegno ed una partecipazione abbastanza costante (2/3 degl i al l ievi) . In meri to agl i argomenti di microl ingua gl i al l ievi hanno effettuato osservazioni ut i l i ad integrare ed approfondire le informazioni contenute nel l ibro in adozione Engl ish for New Technology . La frequenza al le ore di sportel lo, di recupero e di approfondimento offerte in orario pomeridiano è stata assidua e prof icua. Ore di sportel lo / recupero/ approfondimento effettuate: 15 h di cui 4 di recupero al termine del 1^ Trimestre, 7 h di sportel lo distr ibuite nel corso del l ’anno scolastico e 4 h di approfondimento r ivolte al l ’ intera classe. Calendario del le lezioni pomeridiane effettuate
15/11 2h 29/11 2h 6/12 1h
6/02 2h 14/02 2h 11/03 2h
16/04 2h 8/05 2h
RISULTATI DI APPRENDIMENTO: Globalmente discreti / Permangono in alcuni al l ievi marcate dif f icoltà nel l ’esposizione orale (dif f icoltà a memorizzare i l lessico e la pronuncia ed a strutturare le frasi) acuite dal fattore emotivo.
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GRADO DI APPROFONDIMENTO DEGLI ARGOMENTI (da compi lare con cura)
ARGO- MENTI
LIVELLO
ELEMENTARE
DISCRETO
BUONO
Atoms and electrons X
Conductors and
insulators X
How the battery was
invented X
A simple circuit X
Types of circuits X
Light bulbs X
Save Energy in the
Home X
Electricity and
magnetism: Oersted’s
and Faraday’s
experiments
X
The DC electric motor X
Types of electric
motors X
The induction motor X X
The electric car X
Methods of generating
electricity X
The generator X
Renewable energy:
Hydroelectric power
stations
X
Renewable energy:
Solar power X
The distribution grid X
The transformer X
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Edison, Tesla and the
AC/ DC battle X
The Hound of the
Baskervilles: plot and
characters
X
Is technology changing
our lives too much?
(Performer First Tutor )
X
Nature: foe or friend?
(Performer First Tutor ) X
“Greta Thunberg backs
climate general strike
to force leaders to act”
(online article from The
Guardian)
X
International
agreements on climate
action
X
COMPETENZE ATTESE:
LETTURA:
Comprendere idee principali, dettagli e punti di vista in testi scritti relativamente complessi
riguardanti argomenti di attualità studio e lavoro.
Obiettivo minimo: comprendere in linea generale articoli e brevi saggi su argomenti di attualità e/o
di carattere professionale.
ASCOLTO:
Comprendere idee principali, dettagli e punti di vista in testi orali in lingua standard, riguardanti
argomenti noti di attualità, studio e lavoro.
Obiettivo minimo: comprendere le linee generali di un discorso relativamente articolato purché
correlato ad argomenti noti.
PRODUZIONE ORALE:
Produrre relazioni, sintesi e commenti, coerenti e coesi, su esperienze, processi e situazioni relative
al settore di indirizzo
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Obiettivo minimo: esporre su argomenti noti di carattere generale e/o professionale pur in
presenza di errori morfosintattici non pregiudicanti ai fini comunicativi
PRODUZIONE SCRITTA:
Produrre relazioni, sintesi e commenti, coerenti e coesi, su esperienze, processi e situazioni relative
al settore di indirizzo
Obiettivo minimo: produrre un breve testo informativo su argomenti noti di carattere generale e/o
professionale pur in presenza di errori morfosintattici non pregiudicanti ai fini comunicativi
METODOLOGIA DI LAVORO:
Lezione frontale
Lezione con libro digitale (Performer First Tutor: esercizi di grammatica, lesssico, Listening e
Reading Comprehension; English for New Technology: esercizi vero,falso; abbinamenti;
reordering a sequence; listening comprehension, domande aperte )
Lezione con risorse online (utilizzo di video e articoli tratti da Internet)
Esercitazioni su quesiti a risposta chiusa (Reading Comprehension e Listening Comprehension)
Esercitazioni su quesiti a risposta aperta (Interrogazioni orali)
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Mod. DOC/Scheda Materia Rev. 0418 G:\0_scuola\0_Verzuolo_18\15_maggio\matematica\MATEMATICA - Scheda per Materia - Esame di Stato.docx
2 . S C H E D A P E R M A T E R I A
D I S C I P L I N A : MATEMATICA
TESTI: I docenti che non utilizzano i libri di testo sono tenuti a depositare in segreteria firmate le dispense fornite agli allievi durante l’anno
Bergamini-Trifoni-Barozzi “Matematica.verde” Volume 5 + appunti multimediali (LIM-
Weschool)
ORE PREVISTE: 99 ORE EFFETTUATE (entro il 15 maggio 2018):
81 SITUAZIONE DI PARTENZA Descr iz ione del la c lasse dal punto di v ista del la partec ipazione e dei r isul tat i d i apprendimento raggiunt i nel la disc ip l ina. Evidenziare eventual i cr i t ic i tà emerse.
La classe è partita a rilento e solo un gruppetto di alunni ha iniziato a lavorare con assiduità. Nel secondo pentamestre la partecipazione è diventata attiva e propositiva. Si è rilevato un grado di difficoltà per gli alunni che avevano accumulato lacune per lo scarso lavoro nella prima parte dell’anno. Complessivamente la classe ha ottenuti discreti risultati con un significativo gruppetto di alunni che hanno conseguito un’ottima preparazione.
GRADO DI APPROFONDIMENTO DEGLI ARGOMENTI (da compi lare con cura)
ARGO- MENTI
LIVELLO
ELEMENTARE
DISCRETO
BUONO
Studio di funzione: ripasso e studi di funzione immediati
X
Funzioni in due variabili: risoluzione di dominio in forma grafica
X
Integrale indefinito: - immediato - riconducibili a quelli immediati - metodi di integrazione - integrali di polinomiali fratte
X
Integrale definito: il problema della misura X
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- area di una figura - lunghezza di una curva - superficie laterale e totale di un solido di
rotazione - volume di un solido di rotazione Integrale improprio dei due tipi Equazioni differenziali I ordine: - immediate - variabili separabili - omogenee - lineari II ordine: - immediate - lineari omogenee a coefficienti costanti
X
COMPETENZE ATTESE: Saper risolvere il problema della misura. Saper risolvere problemi relativi a funzioni in due variabili (a livello grafico) Saper risolvere problemi contenenti come variabili funzioni derivate (equazioni differenziali). METODOLOGIA DI LAVORO: Lezione frontale Lavoro di gruppo sia eterogeneo sia omogeneo Problem solving Apprendimento individuale con eventuale integrazione da parte della docente e successiva ricaduta sulla classe
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Via Della Croce, 54/A - 12037 SALUZZO tel. 0175 42458 - Fax 0175 248652
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ISTITUTO TECNICO "C. DENINA"
Via della Chiesa, 17 -12037 SALUZZO tel. 0175 43625 - Fax 0175 45248 e-mail: [email protected]
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Via Don Orione n. 6 – 12039 VERZUOLO Tel. 0175-87780 - Fax 0175/750307
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D I S C I P L I N A : S I S T E M I A U T O M A T I C I
TESTI: I docenti che non utilizzano i libri di testo sono tenuti a depositare in segreteria firmate le dispense fornite agli allievi durante l’anno
Manuale di elettrotecnica, elettronica e automazione – Ed. Hoepli – AA.VV. Appunti forniti dal docente su supporto informatico (file pdf o LIM). ORE PREVISTE: 165 ORE EFFETTUATE (entro il 15 maggio 2019):
154 SITUAZIONE DI PARTENZA
Descr iz ione del la c lasse dal punto di v ista del la partec ipazione e dei r isul tat i d i apprendimento raggiunt i nel la disc ip l ina. Evidenziare eventual i cr i t ic i tà emerse.
La classe, ad eccezione di alcuni elementi, ha avuto globalmente un modesto interesse per la materia che si è ovviamente accentuato al momento in cui si è venuti a conoscenza delle materie oggetto della seconda prova d’esame. I r isultati di apprendimento sono globalmente buoni con alcuni soggetti più bri l lanti e con risultati migliori.
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GRADO DI APPROFONDIMENTO DEGLI ARGOMENTI (da compi lare con cura)
ARGOMENTI
LIVELLO
ELEMENTARE
DISCRETO
BUONO
ANALISI DEI SISTEMI NEL DOMINIO DEL TEMPO (RIPASSO ARGOMENTI TRATTATI LO SCORSO A.S.)
X
ANALISI DEI SISTEMI NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA
X
SISTEMI DI CONTROLLO E STABILTÀ X CIRCUITI DI COMPENSAZIONE X REGOLATORI INDUSTRIALI X ELEMENTI DI ELETTROPNEUMATICA X PROGRAMMAZIONE PLC X COMPETENZE ATTESE: Saper analizzare un sistema e l’evoluzione delle sue variabili al trascorrere del tempo. Saper analizzare un sistema con ingresso sinusoidale al variare della frequenza e riconoscere i vari tipi di filtri passivi ed attivi. Risolvere problemi legati alle specifiche statiche, dinamiche e alla stabilità dei sistemi di controllo. Saper progettare un sistema di controllo stabile (o stabilizzarlo) e con determinate specifiche statiche e dinamiche date. METODOLOGIA DI LAVORO: Lezioni frontali Lavoro di gruppo eterogenei e omogenei Esercitazioni individuali in classe e a casa Esercitazioni di laboratorio informatico Esercitazione di laboratorio di elettropneumatica
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Manuale di elettrotecnica, elettronica e automazione – ed. Hoepli – AA.VV. Appunti forniti dal docente su supporto informatico. ORE PREVISTE: 198 ORE EFFETTUATE (entro il 15 maggio 2018):
173 SITUAZIONE DI PARTENZA Descr iz ione del la c lasse dal punto di v ista del la partec ipazione e dei r isul tat i d i apprendimento raggiunt i nel la disc ip l ina. Evidenziare eventual i cr i t ic i tà emerse.
La classe ha seguito la materia fin dalla terza con continuità di insegnamento. L’anno corrente è iniziato con un ripasso ed approfondimento degli argomenti prioritari trattati negli anni precedenti, essenziale, note le condizioni di competenze di base maturate dagli allievi negli anni precedenti. L’aggancio con il passato è stato esteso ad ogni concetto trattato nell’anno corrente. La risposta è stata, come negli anni precedenti, assai lenta, rivelando impegni estremamente limitati al di fuori dell’orario scolastico. L’applicazione basilare ridotta da parte di un numero importante di allievi negli anni precedenti ha reso complessi l’approfondimento e lo sviluppo di argomenti integrativi alle conoscenze di base, nonché la trattazione dei moduli previsti per il quinto anno. Mediocre l’attenzione nell’attività laboratoriale ancorché crescente in modo proficuo durante l’anno. Ciò premesso è emerso, comunque, un orientamento verso il desiderio di chiudere il periodo formativo con risultati migliori e competenze più marcate. L’obiettivo di raggiungere la conoscenza di applicazioni fondamentali dell’elettrotecnica utilizzando le competenze base è da considerarsi ragionevolmente raggiunto con esito sufficiente. Alcuni allievi hanno dimostrato un’evoluzione cognitiva rilevante.
GRADO DI APPROFONDIMENTO DEGLI ARGOMENTI (da compi lare con cura)
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ARGO- MENTI
LIVELLO
ELEMENTARE
DISCRETO
BUONO
trasformatore trifase X parallelo trasformatori
X
approfondimenti trasformatori
X
macchina asincrona concetti di base
X
macchina asincrona approfondimenti e applicazioni
X
macchina sincrona concetti di base - generatore
X
macchina sincrona concetti di base - motore
X
misure elettriche laboratoriali
X
COMPETENZE ATTESE: Conoscenza della basi per la comprensione, lo sviluppo e l’applicazione nella realtà operativa dell’elettrotecnica; conoscenza degli elementi base per la comprensione dell’elettronica teorica legata ad applicazioni minimali quotidiane a livello operativo del settore. Capacità di correlare i contenuti disciplinari diversi cogliendo analogie e similitudini. Capacità di trattare con sufficiente profondità cognitiva un argomento disciplinare con predisposizione autonoma delle basi espositive. Saper analizzare un modello di macchina elettrica conoscendo il significato dei parametri. Conoscere le diverse tipologie possibili delle principali macchine elettriche trattate, sapendo descrivere le differenze applicative e costruttive. Capire le interazioni energetiche tra i diversi sistemi coinvolti, rendimento, parametri influenti. Obiettivi minimi sono raggiungere le competenze di base per l’esercizio della professione da perito elettrotecnico con le necessarie competenze di settore fondate sulle basi dell’elettrotecnica per la progettazione e gestione di impianti elementari, conoscere le applicazioni fondamentali dell’elettrotecnica al fine di consentire un confronto conoscitivo ed esecutivo elementare nella sicurezza operativa e degli utenti dei sistemi. Interagire correttamente con le macchine elettriche di diverso tipo.
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METODOLOGIA DI LAVORO:
‐ Collaborazione fra studenti ‐ Didattica laboratoriale ‐ Ricerche su internet ‐ Esercitazioni su quesiti a risposta aperta ‐ Esercitazione su quesiti a risposta chiusa ‐ Lezione frontale con lavagna ‐ Lezione frontale con slide ‐ Esercitazioni individuali in classe ‐ Lavori in piccoli gruppi ‐ Relazioni su ricerche individuali ‐ Insegnamento per problemi
MATERIALI UTILIZZATI DURANTE LE SIMULAZIONI DI COLLOQUIO: N.N.
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Mod. DOC/Scheda Materia
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D I S C I P L I N A TPSEE
TESTI: I docenti che non utilizzano i libri di testo sono tenuti a depositare in segreteria firmate le dispense fornite agli allievi durante l’anno ORE PREVISTE: 198 ORE EFFETTUATE (entro il 15 maggio 2018): SITUAZIONE DI PARTENZA Descr iz ione del la c lasse dal punto di v ista del la partecipazione e dei r isul tat i d i apprendimento raggiunt i nel la disc ip l ina. Evidenziare eventual i cr i t ic i tà emerse.
Il livello di partenza della classe nelle cognizioni di base necessarie per lo sviluppo della materia si può considerare nel complesso discreto, con un buon livello di interesse per la materia. Sicuramente la classe ha affrontato l'anno scolastico con impegno e determinazione per colmare le lacune iniziali.
GRADO DI APPROFONDIMENTO DEGLI ARGOMENTI (da compilare con cura) ARGO- MENTI
LIVELLO
ELEMENTARE
DISCRETO
BUONO
Dimensionamento B.T.
La classe ha approfondito le parti del programma della classe IV a causa delle lacune di gran parte della classe - potenza convenzionale (kc,ku,fattore globale) - corrente d'impiego - portata (cavo interrato e in aria)
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Mod. DOC/Scheda Materia
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- condizione sovraccarico (interruttore magneto_termico e fusibile) - condizione di corto_corcuito
Protezione contatti diretti
protezione totale protezione parziale
protezione supplementare
Protezione contatti indiretti
- sistema TT -sistema TN -sistema IT
cabine M.T./B.T.
Classificazioni-schemi-dimensionamento trasformatore- dimensionamento lato M.T. e B.T.- sistemi di protezione e impianto di terra- baricentro elettrico
Rifasamento
Cause del f.d.p.- calcolo della potenza reattiva e le capacita' delle battie di rifasamento- modalità di rifasamento-caratteristiche e scelta dei condensatori
COMPETENZE ATTESE: Durante il corso l’allievo, affronta problemi di complessità crescente, acquisendo conoscenze e competenze specifiche secondo i punti di seguito elencati: essere in grado di analizzare un problema individuando un itinerario di progetto; valutare le possibili soluzioni, la metodologia da seguire, la strumentazione, l'organizzazione e le componenti tecnologiche; essere in grado di produrre la documentazione riguardante i materiali, le procedure, le risorse ed i limiti connessi al progetto; saper progettare e analizzare le varie macchine elettriche e i componenti dell'elettronica di potenza; Il criterio generale adottato per la valutazione è basato sulla verifica del grado di autonomia individuale (anche nei lavori di gruppo) che l’alunno dimostra nello svolgere i compiti propri della competenza considerata. Per le specifiche competenze inerenti le singole unità didattiche si faccia riferimento a quanto indicato precedentemente nell’elencazione dettagliata delle stesse.
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Mod. DOC/Scheda Materia
Rev. 0418
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METODOLOGIA DI LAVORO:
La metodologia adoperata è stata quella basata sui seguenti elementi: Lezione frontale, peer education (per le attivita' di recupero), problem solving - Esperienze di laboratorio – Attività e lavori di gruppo MATERIALI UTILIZZATI DURANTE LE SIMULAZIONI DI COLLOQUIO:
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D I S C I P L I N A SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
TESTI: Non sono stati adottati libri di testo o dispense ORE PREVISTE: 66 ORE EFFETTUATE : 59 SITUAZIONE DI PARTENZA
La classe si è configurata come un’entità non totalmente omogenea, composta da una gruppo numeroso di alunni motivati, animati da un sano spirito competitivo e esortati dalla disciplina, e da un piccolo gruppo di studenti sedentari e meno stimolati alla pratica motoria. In generale, durante il corso dell’anno, la classe ha dimostrato interesse ed ha avuto un costante progresso, alcuni alunni hanno raggiunto risultati ottimi dovuti non solo dall’elevato livello di abilità motorie personali, ma anche da un’apprezzabile maturazione personale e consapevolezza delle proprie competenze. Due alunni si sono avvalsi dell’esonero dalla pratica motoria, uno a causa di un grave infortunio e il secondo per impegni sportivi a livello nazionale.
GRADO DI APPROFONDIMENTO DEGLI ARGOMENTI
ARGO- MENTI
LIVELLO
ELEMENTARE
DISCRETO
BUONO
La percezione di sé e il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive.
x
Lo sport, le regole e il fair play.
x
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
x
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Mod. DOC/Scheda Materia Rev. 0418 G:\0_scuola\0_Verzuolo_18\15_maggio\scienze_motorie\DOC 15 maggio 5A.docx
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
x
COMPETENZE ATTESE: Tenendo conto che la prestazione motoria umana appartiene alla categoria delle produzioni complesse, per la quale è difficile definire criteri oggettivi comuni, la definizione degli obiettivi e degli standard minimi richiesti è stata dettata dalle caratteristiche e dalle necessità degli alunni, in modo tale da rispettare i seguenti criteri di giudizio concordati in sede progettuale: • Svolgere i gesti tecnici senza gravi errori che compromettano l’azione globale • Fornire una prestazione in linea con i parametri medi stabiliti in base all’età e adeguata alla struttura fisica dell’allievo • Saper applicare i principali gesti tecnici in situazione di gioco • Conoscere le nozioni principali degli argomenti trattati. METODOLOGIA DI LAVORO: Per quanto riguarda le metodologie sono state operate le scelte più idonee al raggiungimento degli obiettivi in base all'età e al periodo di sviluppo. Gli elementi metodologici attuati sono stati progettati per consentire il processo educativo del corpo, la presa di coscienza e la conseguente consapevolezza dell’allievo. Anche se esercitati solo in occasione dell’apprendimento di una specifica abilità, potranno diventare un modello generale di trasferimento di conoscenze e capacità atte a promuovere la costruzione di adeguati stili di vita. E’ stato quindi fondamentale acquisire esperienze e cercare soluzioni e modalità personali di apprendimento accettando l’errore (problem solving), facilitando la comprensione e l’osservazione dell’attività incoraggiando l’allievo a scoprire le modalità di adattamento e la soluzione del compito, accentuando come strategia didattica alcuni aspetti come ad esempio l’uso della voce e di segnali uditivi di vario genere, l’utilizzo di chiari punti di riferimento spazio-temporali, indicazioni tecniche precise, ecc. A tale scopo sono stati quindi presi in considerazione alcuni principi: • Principio della specificità: esercizi con scopi ben definiti ed eseguiti in forma corretta; • Principio dell’adeguatezza: esercizi in base all'età, al sesso e alla situazione psico-fisica dell'individuo; • Principio dell'intensità: esercizi ad impegno crescente in base ad un'attenta analisi della situazione di partenza; • Principio della difficoltà: esercizi con impegno muscolare e partecipazione graduale attiva variando nel tempo l'intensità e il volume del lavoro.
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Il metodo è stato elaborato attraverso la valutazione di semplici test d'ingresso che hanno consentito di programmare il lavoro e di predisporre interventi per consentire agli alunni di effettuare una attività motoria adeguata alle reali possibilità di ciascuno. Le attività proposte sono state realizzate con: • Lezioni frontali • Lavori di gruppo e assegnazione dei compiti anche a classi aperte • Osservazione diretta finalizzata Secondo il principio della complessità crescente articolando il percorso dal semplice al complesso, dal facile al difficile, con un approccio globale, limitando gli interventi di tipo analitico alle situazioni di maggior complessità o quando si sono presentate particolari difficoltà da parte di singoli alunni o di piccoli gruppi, attraverso forme di gioco codificato e/o non codificato che, per il loro contenuto ludico, creano situazioni stimolanti e motivanti per l'apprendimento, facilitando così il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Per la valutazione sono state utilizzate schede appositamente predisposte in sede dipartimentale dai docenti di Scienze Motorie ed è stato preso in considerazione il significativo miglioramento conseguito da ogni studente rispetto alla situazione di partenza e la registrazione di indicatori quali l’interesse, l’impegno, l’assiduità, la partecipazione responsabile.
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Mod. DOC/Scheda Materia Rev. 0418 G:\0_scuola\0_Verzuolo_18\15_maggio\religione\IRC - Scheda per Materia - Esame di Stato.docx
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D I S C I P L I N A I R C
TESTI:
I-religione Pro, Cioni-Masini-Pandolfi-Paolini. EDB Bologna. ORE PREVISTE: 33 ORE EFFETTUATE (entro il 15 maggio 2018):
30 SITUAZIONE DI PARTENZA Descr iz ione del la c lasse dal punto di v ista del la partec ipazione e dei r isul tat i d i apprendimento raggiunt i nel la disc ip l ina. Evidenziare eventual i cr i t ic i tà emerse.
Complessivamente il giudizio è positivo rispetto ai parametri della partecipazione e dei risultati nell’ora di IRC. Occorre comunque sottolineare come la partecipazione non sia stata uniforme all’interno della classe: accanto ad un gruppo di ragazzi che si è mostrato particolarmente attivo e partecipativo si è evidenziato nel corso dell’anno scolastico un gruppo più propenso all’ascolto e meno coinvolto a livello di riflessioni condivise/dibattiti.
GRADO DI APPROFONDIMENTO DEGLI ARGOMENTI (da compi lare con cura)
ARGO- MENTI
LIVELLO
ELEMENTARE
DISCRETO
BUONO
IRC tra cultura, storia, società e tradizione.
X
Etica e Bioetica. X Approfondimenti a partire dall’attualità.
X
Dalla dignità ai diritti umani.
X
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Mod. DOC/Scheda Materia Rev. 0418 G:\0_scuola\0_Verzuolo_18\15_maggio\religione\IRC - Scheda per Materia - Esame di Stato.docx
COMPETENZE ATTESE: Saper confrontare il proprio progetto di vita con il messaggio cristiano, la società multiculturale; Saper cogliere la presenza e l’importanza del cristianesimo nello sviluppo storico della cultura tecnologico-scientifica-umanistica; Saper cogliere la centralità dell’umanità di Gesù Cristo come misura dell’agire cristiano; Sapersi confrontare su temi di bioetica: riflessione cristiana ed esigenza normativa; Saper cogliere la dimensione sociale della prospettiva cristiana. METODOLOGIA DI LAVORO: Collaborazione fra studenti Utilizzo di riviste/quotidiani Ricerche su internet Esercitazioni su quesiti a risposta multipla Lezione frontale solo orale Lezione frontale con lavagna Dibattito in classe Lavori in piccoli gruppi Insegnamento per problemi
MATERIALI UTILIZZATI DURANTE LE SIMULAZIONI DI COLLOQUIO: /
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Mod. DOC/15 Maggio Rev. 0418 15 maggio 2019 – classe 5 A – prot. 1941
10
TEST I S IMULAZIONE PROVE
E
GRIGLIA D I VALUTAZIONE
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Eugenio Montale, L’agave sullo scoglio, dalla raccolta Ossi di seppia, 1925 (sezione “Meriggi e
Ombre”).
L’agave sullo scoglio
Scirocco
O rabido1 ventare di scirocco
che l’arsiccio terreno gialloverde
bruci;
e su nel cielo pieno
di smorte luci
trapassa qualche biocco
di nuvola, e si perde.
Ore perplesse, brividi
d’una vita che fugge
come acqua tra le dita;
inafferrati eventi,
luci-ombre, commovimenti
delle cose malferme della terra;
oh alide2 ali dell’aria
ora son io
l’agave3 che s’abbarbica al crepaccio
dello scoglio
e sfugge al mare da le braccia d’alghe
che spalanca ampie gole e abbranca rocce;
e nel fermento
d’ogni essenza, coi miei racchiusi bocci
che non sanno più esplodere oggi sento
la mia immobilità come un tormento.
Questa lirica di Eugenio Montale è inclusa nella quinta sezione, Meriggi e ombre, della raccolta Ossi
di seppia. La solarità marina del paesaggio e il mare tranquillo, al più un po’ mosso, della raccolta si
agita in Meriggi e ombre fino a diventare tempestoso ne L’agave su lo scoglio, percorso dal soffiare
rabbioso dello scirocco, il vento caldo di mezzogiorno.
1 rabido: rapido
2 alide: aride 3 agave: pianta con foglie lunghe e carnose munite di aculei e fiore a pannocchia, diffusa nel Mediterraneo
Comprensione e analisi
1. Individua i temi fondamentali della poesia, tenendo ben presente il titolo.
2. Quale stato d’animo del poeta esprime l’invocazione che apre la poesia?
3. Nella lirica si realizza una fusione originale tra descrizione del paesaggio marino e meditazione
esistenziale. Individua con quali soluzioni espressive il poeta ottiene questo risultato.
4. La poesia è ricca di sonorità. Attraverso quali accorgimenti metrici, ritmici e fonici il poeta crea
un effetto di disarmonia che esprime la sua condizione esistenziale?
5. La lirica è percorsa da una serie di opposizioni spaziali: alto/basso; finito/infinito;
statico/dinamico. Come sono rappresentate e che cosa esprimono?
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico
le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Partendo dalla lirica proposta, elabora un commento argomentato sul rapporto tra la natura e il poeta
che entra in contatto con essa in un’atmosfera sospesa tra indolente immobilità e minacciosa mobilità
e sul disagio del vivere in Montale. Sostieni la tua interpretazione con opportuni riferimenti a letture
ed esperienze personali. Puoi anche approfondire l’argomento tramite confronti con altri autori o con
altre forme d’arte del Novecento.
___________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di
madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Luigi Pirandello, Il fu Mattia Pascal, cap. XV, da Tutti i romanzi, I, a cura di G. Macchia,
Mondadori, Milano, 1973
Io mi vidi escluso per sempre dalla vita, senza possibilità di rientrarvi. Con quel lutto nel cuore, con
quell’esperienza fatta, me ne sarei andato via, ora, da quella casa, a cui mi ero già abituato, in cui
avevo trovato un po’ di requie, in cui mi ero fatto quasi il nido; e di nuovo per le strade, senza meta,
senza scopo, nel vuoto. La paura di ricader nei lacci della vita, mi avrebbe fatto tenere più lontano
che mai dagli uomini, solo, solo, affatto solo, diffidente, ombroso; e il supplizio di Tantalo si sarebbe
rinnovato per me.
Uscii di casa, come un matto. Mi ritrovai dopo un pezzo per la via Flaminia, vicino a Ponte Molle.
Che ero andato a far lì? Mi guardai attorno; poi gli occhi mi s’affisarono1 su l’ombra del mio corpo,
e rimasi un tratto a contemplarla; infine alzai un piede rabbiosamente su essa. Ma io no, io non potevo
calpestarla, l’ombra mia.
Chi era più ombra di noi due? io o lei?
Due ombre!
Là, là per terra; e ciascuno poteva passarci sopra: schiacciarmi la testa, schiacciarmi il cuore: e io,
zitto; l’ombra, zitta.
L’ombra d’un morto: ecco la mia vita...
Passò un carro: rimasi lì fermo, apposta: prima il cavallo, con le quattro zampe, poi le ruote del carro.
– Là, così! forte, sul collo! Oh, oh, anche tu, cagnolino? Sù, da bravo, sì: alza un’anca! Alza un’anca!
Scoppiai a ridere d’un maligno riso; il cagnolino scappò via, spaventato; il carrettiere si voltò a
guardarmi. Allora mi mossi; e l’ombra, meco, dinanzi2. Affrettai il passo per cacciarla sotto altri carri,
sotto i piedi de’ viandanti, voluttuosamente3. Una smania mala4 mi aveva preso, quasi
adunghiandomi5 il ventre; alla fine non potei più vedermi davanti quella mia ombra; avrei voluto
scuotermela dai piedi. Mi voltai; ma ecco; la avevo dietro, ora.
“E se mi metto a correre,” pensai, “mi seguirà!”
Mi stropicciai forte la fronte, per paura che stessi per ammattire, per farmene una fissazione. Ma sì!
così era! il simbolo, lo spettro della mia vita era quell’ombra: ero io, là per terra, esposto alla mercé
dei piedi altrui. Ecco quello che restava di Mattia Pascal, morto alla Stìa6: la sua ombra per le vie di
Roma.
Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare; aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva
rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra
d’una testa. Proprio così!
Allora la sentii come cosa viva, e sentii dolore per essa, come il cavallo e le ruote del carro e i piedi
de’ viandanti ne avessero veramente fatto strazio. E non volli lasciarla più lì, esposta, per terra. Passò
un tram, e vi montai.
1 mi s’affisarono: mi si fissarono. 2 meco, dinanzi: era con me, davanti a me. 3 voluttuosamente: con morboso desiderio. 4 smania mala: malvagia irrequietezza. 5 adunghiandomi: afferrandomi con le unghie 6 alla Stìa: è il podere di Mattia Pascal dove, precisamente nella gora del mulino, era stato trovato il cadavere dell’uomo
che Romilda e la vedova Pescatore avevano identificato come quello del marito e genero scomparso.
Il Fu Mattia Pascal, scritto in uno dei periodi più difficili della vita dell’autore e pubblicato per la
prima volta nel 1904, può essere considerato uno tra i più celebri romanzi di Luigi Pirandello.
Nel capitolo XV si narra come, nel corso di una delle frequenti sedute spiritiche che si tengono in
casa Paleari, Adriano Meis (alias Mattia Pascal), distratto da Adriana (la figlia di Paleari, della quale
è innamorato), viene derubato da Papiano di una consistente somma di denaro. Vorrebbe denunciare
l’autore del furto, ma, essendo sprovvisto di stato civile, è ufficialmente inesistente, impossibilitato a
compiere una qualsiasi azione di tipo formale. Preso dalla disperazione, esce di casa e vaga per le
strade di Roma.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto del brano.
2. Individua e spiega i temi centrali di questo episodio, facendo riferimento alle espressioni più
significative presenti nel testo.
3. Soffermati sulla sintassi, caratterizzata da frasi brevi, sulle continue variazioni del tipo di discorso
(indiretto, diretto, indiretto libero, ecc.) e sulla presenza di figure retoriche basate su ripetizioni
o contrapposizioni di coppie di termini e spiegane il nesso con lo stato d'animo del protagonista.
4. Spiega la parte conclusiva del brano: Ma aveva un cuore, quell’ombra, e non poteva amare;
aveva denari, quell’ombra, e ciascuno poteva rubarglieli; aveva una testa, ma per pensare e
comprendere ch’era la testa di un’ombra, e non l’ombra d’una testa. Proprio così!
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda in modo organico
le risposte agli spunti proposti.
Interpretazione
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano, delle sue tematiche e del contesto storico di
riferimento e approfondiscila con opportuni collegamenti all'autore e/o ad altre tue eventuali letture
e conoscenze personali, in cui ricorrano temi e riflessioni in qualche modo riconducibili a quelle
proposte nel testo.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di
madrelingua non italiana.
Ministero dell’Istruzione dell’’Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Testo tratto da: Selena Pellegrini, Il marketing del Made in Italy, Armando Editore, Roma, 2016,
pp. 28-30.
L’italianità sembra influenzare gli elementi di eccellenza percepiti nei prodotti italiani, e la
percezione spinge il consumatore all’acquisto di quello che chiamiamo il Made in Italy. Il quadro
fin qui è molto ottimista, ma ci sono problemi. È vero che il Made in Italy sembra tuttora
competitivo, ma la domanda è la seguente: la competitività nasce dall’esser fatto in Italia o da altro?
Se consideriamo il “fare” nel senso letterale, la realtà è già diversa. Molti prodotti sono progettati
in Italia e realizzati altrove per svariati motivi, legati principalmente ma non esclusivamente ai costi
e alle relazioni industriali. Una quantità crescente non è più Made in Italy e la situazione potrebbe
quindi far pensare che ad attirare davvero il consumatore sono i prodotti pensati, inventati, concepiti
e progettati in Italia. È il famoso know-how o conoscenza implicita dei designer italiani, il risultato
di secoli di perizia, talenti artigianali, tradizione estetica e abilità pratica che fanno dell’Italia un
Paese unico. Potremmo aspettarci quindi che la condizione necessaria per identificare l’italianità di
un prodotto è che sia pensato in Italia. […]
A questo punto si pongono altre domande. “Pensato in Italia” È una condizione veramente
necessaria o soltanto sufficiente? Esistono altre condizioni […] perché il consumatore si rappresenti
un prodotto come italiano e ne venga attratto?
La realtà pare rispondere “sì, esistono altre condizioni”. Purtroppo, sappiamo che nel mondo cresce
il tasso di prodotti che si fingono italiani e non sono né fatti né pensati in Italia. In molti Paesi come
la Cina, per attirare i consumatori basta apporre un marchio dal nome italiano, anche se non
corrisponde ad alcuna griffe famosa. Oppure basta progettare una campagna di comunicazione e di
marketing che colleghi i prodotti a qualche aspetto del nostro stile, o vita quotidiana, territorio,
patrimonio culturale, antropologia, comportamenti. […]
Da queste considerazioni emerge che la condizione necessaria per innescare una rappresentazione
mentale di italianità non è il luogo della produzione o della concezione, ma quello del
comportamento. Nel senso che il prodotto è collegato a un atteggiamento, al popolo, allo stile, alla
storia, alla terra, alla vita sociale dell’Italia.
Qualcuno si chiederà com’è possibile che consumatori razionali cadano in una trappola simile. Che
siano disposti ad acquistare qualcosa di simbolicamente legato all’Italia, sebbene il produttore non
sia italiano e il prodotto non sia né pensato né ideato in Italia.
La risposta è che quel consumatore razionale non esiste. È un mito assiomatico e aprioristico
dell’economia neoclassica. […] Il modello è ormai superato dalla nuova teoria del consumatore
emotivo.
Comprensione e analisi
1. Sintetizza il contenuto del testo, individuando i principali snodi argomentativi.
2. Nel testo si sottolinea l’importanza della comunicazione. Commenta tale passaggio.
3. Cosa intende l’autrice per “conoscenza implicita” dei designer italiani?
4. A cosa fa riferimento l’autrice con l’espressione “comportamento” come rappresentazione
mentale dell’italianità? E quale differenza può essere individuata tra “consumatore razionale”
e “consumatore emotivo”?
Produzione
Elabora un testo argomentativo nel quale sviluppi le tue opinioni sulla questione del “made in Italy”
e della percezione dell’”italianità” nel mondo. Potrai confrontarti con la tesi dell'autrice del testo,
confermandola o confutandola, sulla base delle conoscenze, acquisite, delle tue letture e delle tue
esperienze personali.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Da un articolo di Guido Castellano e Marco Morello, Vita domotica. Basta la parola, «Panorama»,
14 novembre 2018.
Sin dai suoi albori, la tecnologia è stata simile a una lingua straniera: per padroneggiarla almeno un
minimo, bisognava studiarla. Imparare a conoscere come maneggiare una tastiera e un mouse, come
districarsi tra le cartelline di un computer, le sezioni di un sito, le troppe icone di uno smartphone.
Oggi qualcosa è cambiato: la tecnologia sa parlare, letteralmente, la nostra lingua. Ha imparato a
capire cosa le diciamo, può rispondere in modo coerente alle nostre domande, ubbidire ai comandi
che le impartiamo. È la rivoluzione copernicana portata dall’ingresso della voce nelle interazioni con
le macchine: un nuovo touch, anzi una sua forma ancora più semplificata e immediata perché funziona
senza l’intermediazione di uno schermo. È impalpabile, invisibile. Si sposta nell’aria su frequenze
sonore.
Stiamo vivendo un passaggio epocale dalla fantascienza alla scienza: dal capitano Kirk in Star trek
che conversava con i robot […], ai dispositivi in apparenza onniscienti in grado di dirci,
chiedendoglielo, se pioverà domani, di ricordarci un appuntamento o la lista della spesa […]. Nulla
di troppo inedito, in realtà: Siri è stata lanciata da Apple negli iPhone del 2011, Cortana di Micorsoft
è arrivata poco dopo. Gli assistenti vocali nei pc e nei telefonini non sono più neonati in fasce, sono
migliorati perché si muovono oltre il lustro di vita. La grande novità è la colonizzazione delle case,
più in generale la loro perdita di virtualità, il loro legame reale con le cose. […]
Sono giusto le avanguardie di un contagio di massa: gli zelanti parlatori di chip stanno sbarcando nei
televisori, nelle lavatrici, nei condizionatori, pensionando manopole e telecomandi, rotelline da girare
e pulsanti da schiacciare. Sono saliti a bordo delle automobili, diventeranno la maniera più sensata
per interagire con le vetture del futuro quando il volante verrà pensionato e la macchina ci porterà a
destinazione da sola. Basterà, è evidente, dirle dove vogliamo andare. […]
Non è un vezzo, ma un passaggio imprescindibile in uno scenario dove l’intelligenza artificiale sarà
ovunque. A casa come in ufficio, sui mezzi di trasporto e in fabbrica. […]
Ma c’è il rovescio della medaglia e s’aggancia al funzionamento di questi dispositivi, alla loro
necessità di essere sempre vigili per captare quando li interpelliamo pronunciando «Ok Google»,
«Alexa», «Hey Siri» e così via. «Si dà alle società l’opportunità di ascoltare i loro clienti» ha fatto
notare di recente un articolo di Forbes. Potenzialmente, le nostre conversazioni potrebbero essere
usate per venderci prodotti di cui abbiamo parlato con i nostri familiari, un po’ come succede con i
banner sui siti che puntualmente riflettono le ricerche effettuate su internet. «Sarebbe l’ennesimo
annebbiamento del concetto di privacy» sottolinea la rivista americana. Ancora è prematuro, ci sono
solo smentite da parte dei diretti interessati che negano questa eventualità, eppure pare una frontiera
verosimile, la naturale evoluzione del concetto di pubblicità personalizzata. […]
Inedite vulnerabilità il cui antidoto è il buon senso: va bene usarli per comandare le luci o la musica,
se qualcosa va storto verremo svegliati da un pezzo rock a tutto volume o da una tapparella che si
solleva nel cuore della notte. «Ma non riesco a convincermi che sia una buona idea utilizzarli per
bloccare e sbloccare una porta» spiega Pam Dixon, direttore esecutivo di World privacy forum,
società di analisi americana specializzata nella protezione dei dati. «Non si può affidare la propria
vita a un assistente domestico».
Comprensione e analisi
1. Riassumi il contenuto del testo, mettendone in evidenza gli snodi argomentativi.
2. La grande novità è la colonizzazione delle case, più in generale la loro perdita di virtualità, il
loro legame reale con le cose: qual è il senso di tale asserzione, riferita agli assistenti vocali?
3. Che cosa si intende con il concetto di pubblicità personalizzata?
4. Nell’ultima parte del testo, l’autore fa riferimento ad nuova accezione di “vulnerabilità”:
commenta tale affermazione.
Produzione
Sulla base delle conoscenze acquisite nel tuo percorso di studi, delle tue letture ed esperienze
personali, elabora un testo in cui sviluppi il tuo ragionamento sul tema della diffusione
dell’intelligenza artificiale nella gestione della vita quotidiana. Argomenta in modo tale da
organizzare il tuo elaborato in un testo coerente e coeso che potrai, se lo ritieni utile, suddividere in
paragrafi.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Paolo Rumiz1, L'eredità del 4 novembre. Cosa resta all'Italia un secolo dopo la vittoria, La Repubblica, 2
Novembre 2018
Trieste, ore 16.30 del 3 novembre 1918.
Pioviggina. Sul mare un sipario di nebbia che si dirada. [...]
Il giorno dopo, 4 novembre, il grosso dell'esercito entra nella città "cara al cuore" in preda all'anarchia e
alla fame, e allora è davvero finita. [...] Dopo una guerra interminabile e un milione di morti fra le due parti,
in Trentino e nella Venezia Giulia cinque secoli di dominazione austroungarica arrivano al fatale capolinea.
Piazza dell'Unità, dedicata alle diverse genti dell'impero multilingue, diventa piazza dell'Unità d'Italia,
simbolo di un risorgimento compiuto. L'idea di nazione fatta di un solo popolo ha vinto in una terra
etnicamente "plurale", con tutte le conseguenze che si vedranno.
Cosa è rimasto di tutto questo dopo un secolo? Quale eredità ci lascia il 4 novembre dopo cent'anni di
celebrazioni, alzabandiera e sfilate di Bersaglieri in corsa? Siamo in grado di leggere criticamente gli eventi,
specie ora, in un momento che vede scricchiolare di nuovo l'equilibrio continentale? È arrivato o no il tempo
di dare a quella guerra un significato europeo capace di affratellarci? [...]
Per decenni, la "diversità" triestina, fatta anche di Sloveni, Austriaci, Cechi, Croati, Greci, Ebrei, Armeni,
Serbi, è stata riconosciuta solo a denti stretti da Roma. L'Italia aveva incamerato terre che in certi casi
italiane non erano affatto, come il Sudtirolo o il Tarvisiano, e per giustificarne il possesso davanti agli
Alleati dopo la Grande Ecatombe, essa aveva dovuto imporre ai popoli "alloglotti"2 l'appartenenza alla
nuova nazione. E così, quando l'Italia divenne fascista, il tedesco e lo sloveno divennero lingue proibite e
a centinaia di migliaia di famiglie i cognomi furono cambiati per decreto.
Il risultato è che, ancora oggi, in tanti su questa frontiera fanno più fatica di altri italiani a capire la loro
identità. [...] la presenza del comunismo di Tito alla frontiera del Nordest ha reso politicamente indiscutibile
un'italianità che non fosse al mille per mille. [...]
Per mezzo secolo Trieste è vissuta di memorie divise. Su tutto. Olio di ricino, oppressione degli Sloveni,
italianizzazione dei toponimi, emarginazione e poi persecuzione degli Ebrei, guerra alla Jugoslavia,
occupazione tedesca, Resistenza, vendette titine, Foibe, Risiera, Governo militare alleato dal ‘45 al ‘54,
trattati di pace con la Jugoslavia. Polemiche e fantasmi a non finire. Con certe verità storiche non ancora
digerite, come l'oscenità delle Leggi Razziali, proclamate dal Duce proprio a Trieste nel settembre del ’38
[...].
Ma la madre di tutte le rimozioni è la sorte dei soldati austriaci figli delle nuove terre. Storia oscurata fino
all'altroieri. Per decenni è stato bandito accennare agli italiani con la divisa "sbagliata", quelli che hanno
perso la guerra.
Guai dire che essi avevano combattuto anche con onore, come il fratello di Alcide De Gasperi, insignito di
medaglia d'oro sul fronte orientale. Quando l'Austria sconfitta consegnò all'Italia la lista dei suoi Caduti
trentini e giuliani (oltre ventimila), indicandone i luoghi di sepoltura, il documento fu fatto sparire e i parenti
lasciati all'oscuro sulla sorte dei loro cari. Al fronte di Redipuglia, trentamila morti senza un fiore. Morti di
seconda classe.
Tutto questo andrebbe riconosciuto senza paura, come il presidente Mattarella ha saputo fare qualche mese
1 P. Rumiz è giornalista e scrittore. Nell’articolo propone una riflessione sul significato della commemorazione del 4 Novembre,
con particolare riferimento alle regioni del Trentino e della Venezia Giulia. 2 "alloglotta” è chi parla una lingua diversa da quella prevalente in una nazione.
fa in Trentino, per l'adunata degli Alpini, portando una corona di fiori a un monumento ai soldati
austroungarici. L'appartenenza all'Italia non deve temere le verità scomode, per esempio che la guerra è
stata fatta per Trieste, ma anche in un certo senso contro Trieste e i suoi soldati, con i reduci imperiali di
lingua italiana e slovena mandati con le buone o le cattive a "rieducarsi" nel Sud Italia. Oppure che i
prigionieri italiani restituiti dall'Austria furono chiusi in un ghetto del porto di Trieste come disertori e
spesso lasciati morire di stenti.
Dovremmo temere molto di più lo sprofondamento nell'amnesia, in tempi in cui la memoria anche tra i
gestori della cosa pubblica si riduce a un tweet sullo smartphone e la geopolitica a una playstation. Perché
il rischio è che il grande rito passi nel torpore, se non nell'indifferenza, soprattutto dei più giovani.
Le fanfare non bastano più. [...] La guerra non è un evento sepolto per sempre.
Perché nel momento preciso in cui la guerra smette di far paura, ecco che — come accade oggi — la
macchina dei reticolati, dei muri, della xenofobia e della discordia si rimette implacabilmente in moto e
l'Europa torna a vacillare. [...].
Comprensione e analisi
1. Quale significato della Prima Guerra Mondiale l’autore vede nel mutamento del nome della principale
piazza di Trieste dopo il 4 novembre 1918? Con quali altri accenni storici lo conferma?
2. In che cosa consisteva la «"diversità" triestina» alla fine della guerra e come venne affrontata nel
dopoguerra?
3. Quali sono le cause e le conseguenze delle «memorie divise» nella storia di Trieste dopo la Prima
Guerra mondiale?
4. Perché secondo l’autore è importante interrogarsi sulla Prima Guerra Modiale oggi, un secolo dopo
la sua conclusione?
5. Quale significato assume l’ammonimento «Le fanfare non bastano più», nella conclusione
dell’articolo?
Produzione
Quale valore ritieni debba essere riconosciuto al primo conflitto mondiale nella storia italiana ed europea?
Quali pensi possano essere le conseguenze di una rimozione delle ferite non ancora completamente
rimarginate, come quelle evidenziate dall’articolo nella regione di confine della Venezia Giulia? Condividi
il timore di Paolo Rumiz circa il rischio, oggi, di uno «sprofondamento nell'amnesia»?
Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti alle tue conoscenze storiche e/o alle esperienze personali.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
L’invenzione delle ferrovie, come è noto, comportò un aumento delle vendite dei libri. Oltre a
chiacchierare e a guardare dal finestrino, cos’altro c’era da fare in un lungo viaggio se non leggere?
Fu leggendo in treno che Anna Karenina capì di voler cambiare vita. […] Ma con elenchi e aneddoti
potremmo continuare all’infinito. Vorrei invece andare oltre, sostenendo che esiste una profonda
affinità tra libri e mezzi di trasporto, come vi è un’evidente analogia tra racconto e viaggio. Entrambi
vanno da qualche parte; entrambi ci offrono una via di fuga dalla routine e la possibilità di un incontro
inaspettato, luoghi nuovi, nuovi stati mentali. Ma senza rischiare troppo. Sorvoli il deserto, lo
percorri, ma non sei costretto a farne esperienza diretta. È un’avventura circoscritta. Lo stesso vale
per il libro: un romanzo può essere scioccante o enigmatico, noioso o compulsivo, ma difficilmente
causerà grossi danni. Mescolandosi poi con stranieri di ogni classe e clima, il viaggiatore acquisirà
una più acuta consapevolezza di sé e della fragilità del proprio io. Quanto siamo diversi quando
parliamo con persone diverse? Quanto sarebbe diversa la nostra vita se ci aprissimo a loro. “Cosa
sono io?”, chiede Anna Karenina guardando i passeggeri del suo treno per San Pietroburgo. […]
Perché l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità del lettore attraverso le
vicissitudini dei personaggi, che spesso, come abbiamo visto, si trovano in viaggio. […]
Tim PARKS, Sì, viaggiare (con libri e scrittori), articolo tratto dal numero 1599 del
Corriere della Sera 7 del 3 gennaio 2019, pp. 65-71.
La citazione proposta, tratta dall’articolo dello scrittore e giornalista Tim Parks, presenta una
riflessione sui temi del racconto e del viaggio, che offrono una fuga dalla routine e la possibilità di
incontri inaspettati, nuovi luoghi e nuovi punti di vista, facendo vivere al lettore tante avventure,
senza essere costretto a farne esperienza diretta.
Rifletti su queste tematiche del racconto e del viaggio e confrontati anche in maniera critica con la
tesi espressa nell’estratto, facendo riferimento alle tue conoscenze, alle tue esperienze personali, alla
tua sensibilità.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La nostalgia fa parte della vita, come ne fa parte la memoria, della quale la nostalgia si nutre sulla
scia dei ricordi che non dovremmo mai dimenticare, e che ci aiutano a vivere. Non c’è vita che non
possa non essere attraversata dai sentieri talora luminosi e talora oscuri della nostalgia, e delle sue
emozioni sorelle, come la malinconia, la tristezza, il rimpianto, il dolore dell’anima, la gioia e la
letizia ferite, e sono molte le forme che la nostalgia assume nelle diverse stagioni della nostra vita.
Andare alla ricerca delle emozioni, delle emozioni perdute, e la nostalgia ne è emblematica
testimonianza, è compito di chiunque voglia conoscere le sconfinate aree dell’interiorità, e delle
emozioni che ne fanno parte. Non dovremmo vivere senza una continua riflessione sulla storia della
nostra vita, sul passato che la costituisce, e che la nostalgia fa rinascere, sulle cose che potevano
essere fatte, e non lo sono state, sulle occasioni perdute, sulle cose che potremmo ancora fare, e infine
sulle ragioni delle nostre nostalgie e dei nostri rimpianti. Non solo è possibile invece, ma è frequente,
che si voglia sfuggire all’esperienza e alla conoscenza di quello che siamo stati nel passato, e di quello
che siamo ora.
La nostalgia ha come sua premessa la memoria che ne è la sorgente. Se la memoria è incrinata, o
lacerata, dalle ferite che la malattia, o la sventura, trascina con sé, come sarebbe mai possibile
riconoscere in noi le tracce della nostalgia? Dalla memoria emozionale, certo, dalla memoria vissuta,
sgorgano le sorgenti della nostalgia, e non dalla memoria calcolante, dalla memoria dei nomi e dei
numeri, che nulla ha a che fare con quella emozionale; ma il discorso, che intende riflettere sul tema
sconfinato della memoria, mirabilmente svolto da sant’Agostino nelle Confessioni, ha bisogno di
tenerne presenti la complessità e la problematicità.
Eugenio BORGNA, La nostalgia ferita, Einaudi, Torino 2018, pp. 67-69
Eugenio Borgna, psichiatra e docente, in questo passo riflette sulla nostalgia. A qualunque età si può
provare nostalgia di qualcosa che si è perduto: di un luogo, di una persona, dell’infanzia o
dell’adolescenza, di un amore, di un’amicizia, della patria. Non soffocare «le emozioni perdute»,
testimoniate dalla nostalgia, consente di scandagliare l’interiorità e di riflettere sulla «storia della
nostra vita», per comprendere chi siamo stati e chi siamo diventati.
Condividi le riflessioni di Borgna? Pensi anche tu che la nostalgia faccia parte della vita e che ci aiuti
a fare i conti continuamente con la complessità dei ricordi e con la nostra storia personale?
Sostieni con chiarezza il tuo punto di vista con argomenti ricavati dalle tue conoscenze scolastiche ed
extrascolastiche e con esemplificazioni tratte dalle tue esperienze di vita.
Puoi articolare la struttura della tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima in una sintesi coerente il contenuto.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Giovanni Pascoli, Patria
Sogno d'un dí d'estate.
Quanto scampanellare
tremulo di cicale!
Stridule pel filare
moveva il maestrale
le foglie accartocciate.
Scendea tra gli olmi il sole
in fascie polverose:
erano in ciel due sole
nuvole, tenui, róse1:
due bianche spennellate
in tutto il ciel turchino.
Siepi di melograno,
fratte di tamerice2,
il palpito lontano
d'una trebbïatrice,
l'angelus argentino3...
dov'ero? Le campane
mi dissero dov'ero,
piangendo, mentre un cane
latrava al forestiero,
che andava a capo chino.
1 corrose 2 cespugli di tamerici (il singolare è motivato dalla rima con trebbiatrice) 3 il suono delle campane che in varie ore del giorno richiama alla preghiera (angelus) è nitido, come se venisse prodotto
dalla percussione di una superficie d'argento (argentino).
Il titolo di questo componimento di Giovanni Pascoli era originariamente Estate e solo nell'edizione
di Myricae del 1897 diventa Patria, con riferimento al paese natio, San Mauro di Romagna, luogo
sempre rimpianto dal poeta.
Comprensione e analisi
1. Individua brevemente i temi della poesia.
2. In che modo il titolo «Patria» e il primo verso «Sogno d'un dí d'estate» possono essere entrambi
riassuntivi dell'intero componimento?
3. La realtà è descritta attraverso suoni, colori, sensazioni. Cerca di individuare con quali soluzioni
metriche ed espressive il poeta ottiene il risultato di trasfigurare la natura, che diventa specchio
del suo sentire.
4. Qual è il significato dell'interrogativa "dov'ero" con cui inizia l'ultima strofa?
5. Il ritorno alla realtà, alla fine, ribadisce la dimensione estraniata del poeta, anche oltre il sogno.
Soffermati su come è espresso questo concetto e sulla definizione di sé come "forestiero", una
parola densa di significato.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il tema dello sradicamento in questa e in altre poesie di Pascoli diventa l'espressione di un disagio
esistenziale che travalica il dato biografico del poeta e assume una dimensione universale. Molti testi
della letteratura dell'Ottocento e del Novecento affrontano il tema dell'estraneità, della perdita,
dell'isolamento dell'individuo, che per vari motivi e in contesti diversi non riesce a integrarsi nella
realtà e ha un rapporto conflittuale con il mondo, di fronte al quale si sente un "forestiero".
Approfondisci l'argomento in base alle tue letture ed esperienze.
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candidati di madrelingua non italiana.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA A
ANALISI E INTERPRETAZIONE DI UN TESTO LETTERARIO ITALIANO
Elsa Morante, La storia (Torino, Einaudi 1974, pag. 168).
La Storia, romanzo a sfondo storico pubblicato nel 1974 e ambientato a Roma durante e dopo
l’ultima guerra (1941-1947), è scritto da Elsa Morante (1912-1985) negli anni della sua maturità,
dopo il successo di “Menzogna e sortilegio” e de “L’isola di Arturo”. I personaggi sono esseri dal
destino insignificante, che la Storia ignora. La narrazione è intercalata da pagine di eventi storici
in ordine cronologico, quasi a marcare la loro distanza dall'esistenza degli individui oppressi dalla
Storia, creature perdenti schiacciate dallo "scandalo della guerra".
Una di quelle mattine Ida, con due grosse sporte al braccio, tornava dalla spesa tenendo per mano
Useppe. […] Uscivano dal viale alberato non lontano dallo Scalo Merci, dirigendosi in via dei
Volsci, quando, non preavvisato da nessun allarme, si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra
metallico e ronzante. Useppe levò gli occhi in alto, e disse: “Lioplani”1. E in quel momento l’aria
fischiò, mentre già in un tuono enorme tutti i muri precipitavano alle loro spalle e il terreno saltava
d’intorno a loro, sminuzzato in una mitraglia di frammenti.
“Useppe! Useppee!” urlò Ida, sbattuta in un ciclone nero e polveroso che impediva la vista: “Mà sto
qui”, le rispose all’altezza del suo braccio, la vocina di lui, quasi rassicurante. Essa lo prese in collo2
[…].
Intanto, era cominciato il suono delle sirene. Essa, nella sua corsa, sentì che scivolava verso il
basso, come avesse i pattini, su un terreno rimosso che pareva arato, e che fumava. Verso il fondo,
essa cadde a sedere, con Useppe stretto fra le braccia. Nella caduta, dalla sporta le si era riversato il
suo carico di ortaggi, fra i quali, sparsi ai suoi piedi, splendevano i colori dei peperoni, verde,
arancione e rosso vivo.
Con una mano, essa si aggrappò a una radice schiantata, ancora coperta di terriccio in frantumi, che
sporgeva verso di lei. E assestandosi meglio, rannicchiata intorno a Useppe, prese a palparlo
febbrilmente in tutto il corpo, per assicurarsi ch’era incolume3. Poi gli sistemò sulla testolina la
sporta vuota come un elmo di protezione. […] Useppe, accucciato contro di lei, la guardava in
faccia, di sotto la sporta, non impaurito, ma piuttosto curioso e soprapensiero. “Non è niente”, essa
gli disse, “Non aver paura. Non è niente”. Lui aveva perduto i sandaletti ma teneva ancora la sua
pallina stretta nel pugno. Agli schianti più forti, lo si sentiva appena tremare:
“Nente…” diceva poi, fra persuaso e interrogativo.
I suoi piedini nudi si bilanciavano quieti accosto4 a Ida, uno di qua e uno di là. Per tutto il tempo
che aspettarono in quel riparo, i suoi occhi e quelli di Ida rimasero, intenti, a guardarsi. Lei non
avrebbe saputo dire la durata di quel tempo. Il suo orologetto da polso si era rotto; e ci sono delle
circostanze in cui, per la mente, calcolare una durata è impossibile.
Al cessato allarme, nell’affacciarsi fuori di là, si ritrovarono dentro una immensa nube pulverulenta5
che nascondeva il sole, e faceva tossire col suo sapore di catrame: attraverso questa nube, si
vedevano fiamme e fumo nero dalla parte dello Scalo Merci. […] Finalmente, di là da un casamento
1 Lioplani: sta per aeroplani nel linguaggio del bambino. 2 in collo: in braccio. 3 incolume: non ferito. 4 accosto: accanto. 5 pulverulenta: piena di polvere.
semidistrutto, da cui pendevano travi e le persiane divelte6, fra il solito polverone di rovina, Ida
ravvisò7, intatto, il casamento8 con l’osteria, dove andavano a rifugiarsi le notti degli allarmi. Qui
Useppe prese a dibattersi con tanta frenesia che riuscì a svincolarsi dalle sue braccia e a scendere in
terra. E correndo coi suoi piedini nudi verso una nube più densa di polverone, incominciò a gridare:
“Bii! Biii! Biiii!” 9
Il loro caseggiato era distrutto […]
Dabbasso delle figure urlanti o ammutolite si aggiravano fra i lastroni di cemento, i mobili
sconquassati, i cumuli di rottami e di immondezze. Nessun lamento ne saliva, là sotto dovevano
essere tutti morti. Ma certune di quelle figure, sotto l’azione di un meccanismo idiota, andavano
frugando o raspando con le unghie fra quei cumuli, alla ricerca di qualcuno o qualcosa da
recuperare. E in mezzo a tutto questo, la vocina di Useppe continuava a chiamare:
“Bii! Biii! Biiii!”
Comprensione e analisi
1. L’episodio rappresenta l'incursione aerea su Roma del 19 luglio 1943. Sintetizza la scena in cui
madre e figlioletto si trovano coinvolti, soffermandoti in particolare sull’ambiente e sulle
reazioni dei personaggi.
2. «Si udì avanzare nel cielo un clamore d’orchestra metallico e ronzante»; come spieghi questa
descrizione sonora? Quale effetto produce?
3. Il bombardamento è filtrato attraverso gli occhi di Useppe. Da quali particolari emerge lo
sguardo innocente del bambino?
4. Nel racconto ci sono alcuni oggetti all’apparenza incongrui ed inutili che sono invece elementi
di una memoria vivida e folgorante, quasi delle istantanee. Prova ad indicarne alcuni,
ipotizzandone il significato simbolico.
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte alle
domande proposte.
Interpretazione
Il romanzo mette in campo due questioni fondamentali: da una parte il ruolo della Storia nelle opere
di finzione, problema che da Manzoni in poi molti scrittori italiani hanno affrontato individuando
diverse soluzioni; dall’altra, in particolare in questo brano, la scelta dello sguardo innocente e
infantile di un bambino, stupito di fronte ad eventi enormi e incomprensibili. Sviluppa una di queste
piste mettendo a confronto le soluzioni adottate dalla Morante nel testo con altri esempi studiati nel
percorso scolastico o personale appartenenti alla letteratura o al cinema novecentesco e
contemporaneo.
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso del dizionario italiano e del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i
candidati di madrelingua non italiana.
6 divelte: strappate via. 7 ravvisò: cominciò a vedere, a riconoscere. 8 il casamento: il palazzo, il caseggiato. 9 Bii: deformazione infantile di Blitz, il nome del cane che viveva con Ida e Useppe.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Arnaldo Momigliano considera caratteristiche fondamentali del lavoro dello storico l’interesse
generale per le cose del passato e il piacere di scoprire in esso fatti nuovi riguardanti l’umanità1. È
una definizione che implica uno stretto legame fra presente e passato e che bene si attaglia anche alla
ricerca sulle cose e i fatti a noi vicini.
Ma come nascono questo interesse e questo piacere? La prima mediazione fra presente e passato
avviene in genere nell’ambito della famiglia, in particolare nel rapporto con i genitori e talvolta, come
notava Bloch, ancor più con i nonni, che sfuggono all’immediato antagonismo fra le generazioni2. In
questo ambito prevalgono molte volte la nostalgia della vecchia generazione verso il tempo della
giovinezza e la spinta a vedere sistematizzata la propria memoria fornendo così di senso, sia pure a
posteriori, la propria vita. Per questa strada si può diventare irritanti laudatores temporis acti
(“lodatori del tempo passato”), ma anche suscitatori di curiosità e di pietas (“affetto e devozione”)
verso quanto vissuto nel passato. E possono nascerne il rifiuto della storia, concentrandosi
prevalentemente l’attenzione dei giovani sul presente e sul futuro, oppure il desiderio di conoscere
più e meglio il passato proprio in funzione di una migliore comprensione dell’oggi e delle prospettive
che esso apre per il domani. I due atteggiamenti sono bene sintetizzati dalle parole di due classici.
Ovidio raccomandava Laudamus veteres, sed nostris utemur annis («Elogiamo i tempi antichi, ma
sappiamoci muovere nei nostri»); e Tacito: Ulteriora mirari, presentia sequi («Guardare al futuro,
stare nel proprio tempo»)3.
L’insegnamento della storia contemporanea si pone dunque con responsabilità particolarmente forti
nel punto di sutura tra passato presente e futuro. Al passato ci si può volgere, in prima istanza, sotto
una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono corti e palagi 4;
ricostruire, per compiacercene o dolercene, il percorso che ci ha condotto a ciò che oggi siamo,
illustrandone le difficoltà, gli ostacoli, gli sviamenti, ma anche i successi. Appare ovvio che nella
storia contemporanea prevalga la seconda motivazione; ma anche la prima vi ha una sua parte. Innanzi
tutto, i morti da disseppellire possono essere anche recenti. In secondo luogo ciò che viene dissepolto
ci affascina non solo perché diverso e sorprendente ma altresì per le sottili e nascoste affinità che
scopriamo legarci ad esso. La tristezza che è insieme causa ed effetto del risuscitare Cartagine è di
per sé un legame con Cartagine5.
Claudio PAVONE, Prima lezione di storia contemporanea, Laterza, Roma-Bari 2007, pp. 3-4
Claudio Pavone (1920 - 2016) è stato archivista e docente di Storia contemporanea.
1 A. Momigliano, Storicismo rivisitato, in Id., Sui fondamenti della storia antica, Einaudi, Torino 1984, p. 456. 2 M. Bloch, Apologia della storia o mestiere dello storico, Einaudi, Torino 1969, p. 52 (ed. or. Apologie pour l’histoire ou métier
d’historien, Colin, Paris 1949). 3 Fasti, 1, 225; Historiae, 4.8.2: entrambi citati da M.Pani, Tacito e la fine della storiografia senatoria, in Cornelio Tacito, Agricola,
Germania, Dialogo sull’oratoria, introduzione, traduzione e note di M. Stefanoni, Garzanti, Milano 1991, p. XLVIII. 4 Corti e palagi: cortili e palazzi. 5 «Peu de gens devineront combien il a fallu être triste pour ressusciter Carhage»: così Flaubert, citato da W. Benjamin nella settima delle
Tesi della filosofia della Storia, in Angelus novus, traduzione e introduzione di R. Solmi, Einaudi, Torino 1962, p. 75.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Su quali fondamenti si sviluppa il lavoro dello storico secondo Arnaldo Momigliano (1908-
1987) e Marc Bloch (1886-1944), studiosi rispettivamente del mondo antico e del medioevo?
3. Quale funzione svolgono nell’economia generale del discorso le due citazioni da Ovidio e
Tacito?
4. Quale ruolo viene riconosciuto alle memorie familiari nello sviluppo dell’atteggiamento dei
giovani vero la storia?
5. Nell’ultimo capoverso la congiunzione conclusiva “dunque” annuncia la sintesi del messaggio:
riassumilo, evidenziando gli aspetti per te maggiormente interessanti.
Produzione
A partire dall’affermazione che si legge in conclusione del passo, «Al passato ci si può volgere, in
prima istanza, sotto una duplice spinta: disseppellire i morti e togliere la rena e l’erba che coprono
corti e palagi; ricostruire [...] il percorso a ciò che oggi siamo, illustrandone le difficoltà, gli ostacoli,
gli sviamenti, ma anche i successi», rifletti su cosa significhi per te studiare la storia in generale e
quella contemporanea in particolare. Argomenta i tuoi giudizi con riferimenti espliciti alla tua
esperienza e alle tue conoscenze e scrivi un testo in cui tesi e argomenti siano organizzati in un
discorso coerente e coeso che puoi - se lo ritieni utile - suddividere in paragrafi.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Il tentativo di realizzare i diritti umani è continuamente rimesso in discussione. Le forze che si
oppongono alla loro realizzazione sono numerose: regimi autoritari, strutture governative soverchianti
e onnicomprensive, gruppi organizzati che usano la violenza contro persone innocenti e indifese, più
in generale, gli impulsi aggressivi e la volontà di predominio degli uomini che animano quelle strutture
e quei gruppi. Contro tutti questi «nemici», i diritti umani stentano ad alzare la loro voce.
Che fare dunque? Per rispondere, e non con una semplice frase, bisogna avere chiaro in mente che i
diritti umani sono una grande conquista dell’homo societatis sull’homo biologicus. Come ha così bene
detto un grande biologo francese, Jean Hamburger, niente è più falso dell’affermazione secondo cui
i diritti umani sono «diritti naturali», ossia coessenziali alla natura umana, connaturati all’uomo. In
realtà, egli ha notato, l’uomo come essere biologico è portato ad aggredire e soverchiare l’altro, a
prevaricare per sopravvivere, e niente è più lontano da lui dell’altruismo e dell’amore per l’altro:
«niente eguaglia la crudeltà, il disprezzo per l’individuo, l’ingiustizia di cui la natura ha dato prova
nello sviluppo della vita». Se «l’uomo naturale» nutre sentimenti di amore e di tenerezza, è solo per
procreare e proteggere la ristretta cerchia dei suoi consanguinei. I diritti umani, sostiene Hamburger,
sono una vittoria dell’io sociale su quello biologico, perché impongono di limitare i propri impulsi, di
rispettare l’altro: «il concetto di diritti dell’uomo non è ispirato dalla legge naturale della vita, è al
contrario ribellione contro la legge naturale».
Se è così, e non mi sembra che Hamburger abbia torto, non si potrà mai porre termine alla tensione
tra le due dimensioni. E si dovrà essere sempre vigili perché l’io biologico non prevalga sull’io sociale.
Ne deriva che anche una protezione relativa e precaria dei diritti umani non si consegue né in un
giorno né in un anno: essa richiede un arco di tempo assai lungo. La tutela internazionale dei diritti
umani è come quei fenomeni naturali – i movimenti tellurici, le glaciazioni, i mutamenti climatici –
che si producono impercettibilmente, in lassi di tempo che sfuggono alla vita dei singoli individui e si
misurano nell’arco di generazioni. Pure i diritti umani operano assai lentamente, anche se – a
differenza dei fenomeni naturali – non si dispiegano da sé, ma solo con il concorso di migliaia di
persone, di Organizzazioni non governative e di Stati. Si tratta, soprattutto, di un processo che non è
lineare, ma continuamente spezzato da ricadute, imbarbarimenti, ristagni, silenzi lunghissimi. Come
Nelson Mandela, che ha molto lottato per la libertà, ha scritto nella sua Autobiografia: «dopo aver
scalato una grande collina ho trovato che vi sono ancora molte più colline da scalare».
Antonio CASSESE, I diritti umani oggi, Economica Laterza, Bari 2009 (prima ed. 2005), pp, 230-231
Antonio Cassese (1937-2011) è stato un giurista, esperto di Diritto internazionale.
Comprensione e analisi
1. Riassumi il testo mettendo in evidenza la tesi principale e gli argomenti addotti.
2. Nello svolgimento del discorso viene introdotta una contro-tesi: individuala.
3. Sul piano argomentativo quale valore assume la citazione del biologo francese, Jean Hamburger?
4. Spiega l’analogia proposta, nell’ultimo capoverso, fra la tutela internazionale dei diritti umani e
i fenomeni naturali impercettibili.
5. La citazione in chiusura da Nelson Mandela quale messaggio vuole comunicare al lettore?
Produzione
Esprimi il tuo giudizio in merito all’attualità della violazione dei diritti umani, recentemente ribadita
da gravissimi fatti di cronaca. Scrivi un testo argomentativo in cui tesi e argomenti siano organizzati
in un discorso coerente e coeso, che puoi, se lo ritieni utile, suddividere in paragrafi.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA B
ANALISI E PRODUZIONE DI UN TESTO ARGOMENTATIVO
Una rapida evoluzione delle tecnologie è certamente la caratteristica più significativa degli anni a
venire, alimentata e accelerata dall'arrivo della struttura del Villaggio Globale. […] Il parallelo
darwiniano può essere portato oltre: come nei sistemi neuronali e più in generale nei sistemi biologici,
l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione. Ad esempio, se limitassimo il
raggio di interazione tra individui ad alcuni chilometri, come era il caso della società rurale della fine
dell'Ottocento, ritorneremmo ad una produttività comparabile a quella di allora. L'interconnessione a
tutti i livelli e in tutte le direzioni, il “melting pot”, è quindi un elemento essenziale nella catalisi della
produttività.
La comunità scientifica è stata la prima a mettere in pratica un tale “melting pot” su scala planetaria.
L'innovazione tecnologica che ne deriva, sta seguendo lo stesso percorso. L'internazionalizzazione
della scienza è quasi un bisogno naturale, dal momento che le leggi della Natura sono evidentemente
universali ed espresse spesso con il linguaggio comune della matematica. È proprio a causa di questa
semplicità che tale esempio costituisce un utile punto di riferimento.
Esso prova che la globalizzazione è un importante mutante “biologico”, una inevitabile tappa
nell'evoluzione. Molte delle preoccupazioni espresse relativamente alle conseguenze di questo
processo si sono rivelate prive di fondamento. Ad esempio, la globalizzazione nelle scienze ha
amplificato in misura eccezionale l'efficacia della ricerca. Un fatto ancora più importante è che essa
non ha eliminato le diversità, ma ha creato un quadro all'interno del quale la competizione
estremamente intensificata tra individui migliora la qualità dei risultati e la velocità con la quale essi
possono essere raggiunti. Ne deriva un meccanismo a somma positiva, nel quale i risultati dell'insieme
sono largamente superiori alla somma degli stessi presi separatamente, gli aspetti negativi individuali
si annullano, gli aspetti positivi si sommano, le buone idee respingono le cattive e i mutamenti
competitivi scalzano progressivamente i vecchi assunti dalle loro nicchie.
Ma come riusciremo a preservare la nostra identità culturale, pur godendo dell'apporto della
globalizzazione che, per il momento, si applica ai settori economico e tecnico, ma che invaderà
rapidamente l'insieme della nostra cultura? Lo stato di cose attuale potrebbe renderci inquieti per il
pericolo dell'assorbimento delle differenze culturali e, di conseguenza, della creazione di un unico
“cervello planetario”.
A mio avviso, e sulla base della mia esperienza nella comunità scientifica, si tratta però solo di una
fase passeggera e questa paura non è giustificata. Al contrario, credo che saremo testimoni di
un'esplosione di diversità piuttosto che di un'uniformizzazione delle culture. Tutti gli individui
dovranno fare appello alla loro diversità regionale, alla loro cultura specifica e alle loro tradizioni al
fine di aumentare la loro competitività e di trovare il modo di uscire dall'uniformizzazione globale.
Direi addirittura, parafrasando Cartesio, “Cogito, ergo sum”, che l'identità culturale è sinonimo di
esistenza. La diversificazione tra le radici culturali di ciascuno di noi è un potente generatore di idee
nuove e di innovazione. È partendo da queste differenze che si genera il diverso, cioè il nuovo. Esistono
un posto ed un ruolo per ognuno di noi: sta a noi identificarli e conquistarceli. Ciononostante, bisogna
riconoscere che, anche se l'uniformità può creare la noia, la differenza non è scevra da problemi.
L'unificazione dell'Europa ne è senza dubbio un valido esempio.
Esiste, ciononostante, in tutto ciò un grande pericolo che non va sottovalutato. È chiaro che non tutti
saranno in grado di assimilare un tale veloce cambiamento, dominato da tecnologie nuove. Una parte
della società resterà inevitabilmente a margine di questo processo, una nuova generazione di illetterati
“tecnologici” raggiungerà la folla di coloro che oggi sono già socialmente inutili e ciò aggraverà il
problema dell'emarginazione.
Ciò dimostra che, a tutti i livelli, l'educazione e la formazione sono una necessità. Dobbiamo agire
rapidamente poiché i tempi sono sempre più brevi, se ci atteniamo alle indicazioni che ci sono fornite
dal ritmo al quale procede l'evoluzione. Dovremo contare maggiormente sulle nuove generazioni che
dovranno, a loro volta, insegnare alle vecchie. Questo è esattamente l'opposto di ciò che avviene nella
società classica, nella quale la competenza è attribuita principalmente e automaticamente ai personaggi
più importanti per il loro status o per la loro influenza politica. L'autorità dovrebbe invece derivare
dalla competenza e dalla saggezza acquisite con l'esperienza e non dal potere accumulato nel tempo.
[…]
(dalla prolusione del prof. Carlo Rubbia, “La scienza e l’uomo”, inaugurazione anno accademico
2000/2001, Università degli studi di Bologna)
Comprensione e analisi
1. Riassumi brevemente questo passo del discorso di Carlo Rubbia, individuandone la tesi di fondo
e lo sviluppo argomentativo.
2. Che cosa significa che “l'inventività evolutiva è intrinsecamente associata all'interconnessione” e
che “l’interconnessione a tutti i livelli e in tutte le direzioni, il melting pot, è quindi un elemento
essenziale nella catalisi della produttività”? Quale esempio cita lo scienziato a sostegno di questa
affermazione?
3. Per quale motivo Carlo Rubbia chiama a sostegno della propria tesi l’esempio della comunità
scientifica?
4. Quale grande cambiamento è ravvisato tra la società classica e la società attuale?
Produzione
La riflessione di Carlo Rubbia anticipava di circa vent’anni la realtà problematica dei nostri tempi: le
conseguenze della globalizzazione a livello tecnologico e a livello culturale. Sulla base delle tue
conoscenze personali e del tuo percorso formativo, esprimi le tue considerazioni sul rapporto tra
tecnologia, globalizzazione, diversità.
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PRIMA PROVA SCRITTA – ESEMPIO TIPOLOGIA C
RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
«Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità,
una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come possano
viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in
godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente,
senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo
immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali
fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l’immaginarseli
come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L’uomo può ed ha
bisogno di fabbricarsi esso stesso de’ beni in tal modo.»
G. LEOPARDI, Zibaldone di pensieri, in Tutte le opere, a cura di W. Binni, II, Sansoni,
Firenze 1988, p. 4518,3
La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di “arte della felicità”: secondo
Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo
possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a “nuda vita”
fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità
giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture
personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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RIFLESSIONE CRITICA DI CARATTERE ESPOSITIVO-ARGOMENTATIVO SU
TEMATICHE DI ATTUALITA’
La fragilità è all'origine della comprensione dei bisogni e della sensibilità per capire in quale modo aiutare
ed essere aiutati.
Un umanesimo spinto a conoscere la propria fragilità e a viverla, non a nasconderla come se si trattasse di
una debolezza, di uno scarto vergognoso per la voglia di potere, che si basa sulla forza reale e semmai sulle
sue protesi. Vergognoso per una logica folle in cui il rispetto equivale a fare paura.
Una civiltà dove la tua fragilità dà forza a quella di un altro e ricade su di te promuovendo salute sociale che
vuol dire serenità. Serenità, non la felicità effimera di un attimo, ma la condizione continua su cui si possono
inserire momenti persino di ebbrezza.
La fragilità come fondamento della saggezza capace di riconoscere che la ricchezza del singolo è l'altro da
sé, e che da soli non si è nemmeno uomini, ma solo dei misantropi che male hanno interpretato la vita propria
e quella dell'insieme sociale.
Vittorino ANDREOLI, L’uomo di vetro. La forza della fragilità, Rizzoli 2008
La citazione proposta, tratta da un saggio dello psichiatra Vittorino Andreoli, pone la consapevolezza
della propria fragilità e della debolezza come elementi di forza autentica nella condizione umana.
Rifletti su questa tematica, facendo riferimento alle tue conoscenze, esperienze e letture personali.
Puoi eventualmente articolare la tua riflessione in paragrafi opportunamente titolati e presentare la
trattazione con un titolo complessivo che ne esprima sinteticamente il contenuto.
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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITET - ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
ARTICOLAZIONE ELETTROTECNICA
Tema di: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA e SISTEMI AUTOMATICI
Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Nel giardino di una villa utilizzata come location per feste e cerimonie è situata una fontana in cui si
realizzano dei giochi d’acqua.
L’impianto per la gestione dei giochi è costituito da una vasca di accumulo a pelo libero, da una pompa
azionata da un motore asincrono trifase, da tre elettrovalvole per la distribuzione dell’acqua e da tre
faretti a tecnologia LED RGB per gli effetti di illuminazione.
Il sistema automatico dei giochi viene avviato mediante un pulsante di START, alla pressione del quale
vengono attivate, secondo la sequenza e i tempi indicati in tabella, le elettrovalvole che gestiscono i getti
d’acqua.
All’attivazione di ogni elettrovalvola si accende in contemporanea il faretto corrispondente.
L’automatismo prevede che gli stati T9 – T10 vengano ripetuti per cinque volte consecutivi in modo che
l’intero ciclo dei giochi duri un minuto e che sia ripetuto per 60 volte.
Il sistema deve essere provvisto di un pulsante di STOP per l’arresto di emergenza, di un dispositivo di
sicurezza che arresta il motore quando l’acqua della vasca si abbassa sotto un livello minimo e di
opportuni sistemi di protezione del motore asincrono trifase.
Il candidato, fatte le ulteriori ipotesi aggiuntive che ritiene necessarie:
1. rappresenti, usando un linguaggio a sua scelta, l'algoritmo di gestione dell'impianto;
2. elabori il programma in grado di gestire l'automatismo, utilizzando un sistema programmabile
di sua conoscenza;
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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca 3. scelga la potenza del motore asincrono trifase sapendo che l’elettropompa deve fornire 900 l/min
con una prevalenza di 10 m;
4. disegni la caratteristica meccanica del motore, motivandone l’andamento e individui il punto di
lavoro ipotizzando che la coppia resistente della pompa sia proporzionale al quadrato della
velocità.
SECONDA PARTE
Quesito 1
Con riferimento alla prima parte della prova, il candidato elabori un algoritmo che preveda lo
spegnimento della pompa per le 24 ore successive al termine del ciclo di 1 ora.
Il sistema non deve riavviarsi anche se viene nuovamente premuto il pulsante di START e, inoltre, non
deve permettere di effettuare più di 10 cicli consecutivi per consentire la manutenzione ordinaria
dell’impianto al termine della quale l’operatore può riattivare il sistema mediante un pulsante di
RESTART.
Quesito 2
Con riferimento alla prima parte della prova, nell’ipotesi in cui il motore asincrono trifase scelto abbia
gli avvolgimenti collegati a stella, il candidato descriva le ripercussioni in termini di potenza e di corrente
assorbita quando viene a mancare una fase del circuito di alimentazione.
Quesito 3
Un motore asincrono trifase con gli avvolgimenti statorici collegati a stella deve azionare un carico che
necessita di una coppia di avviamento di 250 Nm. Il candidato, sulla base delle proprie conoscenze e
competenze, scelga quale dei tre motori le cui caratteristiche sono riportate nella tabella seguente, può
essere utilizzato, considerando trascurabili i parametri a vuoto del circuito equivalente e giustifichi la
scelta effettuata.
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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Quesito 4
Sia dato il sistema descritto dallo schema a blocchi di figura:
in cui:
Il candidato, dopo aver determinato la funzione di trasferimento complessiva del sistema, calcoli la
risposta nel tempo ad un gradino in ingresso di ampiezza unitaria e ne fornisca la corrispondente
rappresentazione grafica.
____________________________ Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca ESAME DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
Indirizzo: ITET - ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
ARTICOLAZIONE ELETTROTECNICA
Tema di: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA e SISTEMI AUTOMATICI
Il candidato svolga la prima parte della prova e due tra i quesiti proposti nella seconda parte.
PRIMA PARTE
Un’azienda zootecnica che produce latte ha la necessità di automatizzare l’impianto di illuminazione e
di ventilazione della stalla dove sono presenti le bovine da latte.
La stalla è un locale di nuova costruzione dotato di finestre motorizzate, di un sistema di ventole disposte
in 4 file e di apparecchi illuminanti provvisti di led bianchi per l’illuminazione diurna e led rossi per
quella notturna.
L’impianto di ventilazione si deve attivare in base alla temperatura della stalla rilevata con appositi
sensori.
Le finestre, azionate con motori asincroni, si devono aprire quando la temperatura all’interno della stalla
è maggiore di 18°C e si devono chiudere se la temperatura interna scende sotto i 15°C; i finecorsa devono
garantire la completa apertura e chiusura delle finestre.
A prescindere dalla temperatura rilevata, per garantire un adeguato ricambio d’aria, l’apertura delle
finestre deve essere effettuata per la durata di 20 minuti dopo 2 ore dall’ultima chiusura.
Quando la temperatura della stalla è maggiore di 22°C ma inferiore a 26°C, si deve avviare il sistema di
ventilazione mediante l’attivazione ciclica delle ventole; ogni fila di ventole funziona per 30 minuti e
devono essere attivate due file contemporaneamente finché la temperatura non scende al di sotto dei
22°C.
Se la temperatura dovesse superare i 26°C, per garantire il benessere degli animali, si devono attivare
tutte le ventole e ciò deve avvenire fino a quando la temperatura non scende sotto i 24°C, dove si deve
prevedere l’attivazione alternata delle ventole.
Il controllo della luminosità deve prevedere l’attivazione degli apparecchi illuminanti.
Ogni apparecchio dispone di alimentatori AC/DC per l’attivazione dei led bianchi e dei led rossi.
Quando l’illuminamento, rilevato tramite un sensore, è inferiore a 80 lux si deve attivare l’illuminazione
artificiale mediante l’accensione dei led bianchi.
Nelle ore notturne per garantire una corretta illuminazione che permetta eventuali attività lavorative,
senza disturbare il riposo delle mucche, si devono attivare solo i led rossi.
L’attivazione dell’illuminazione nella modalità notturna deve avvenire quando un sensore rileva la
presenza del personale addetto all’attività lavorativa e si deve prevedere lo spegnimento dopo un’ora.
Gli impianti di illuminazione e di ventilazione devono poter essere attivati anche in modalità manuale.
L’azienda è dotata di un gruppo elettrogeno, costituito da un motore diesel ed un alternatore, che
permette in caso di necessità di alimentare in isola i carichi elettrici ritenuti prioritari.
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Il candidato, fatte le eventuali ulteriori ipotesi aggiuntive che ritiene necessarie:
1) rappresenti, usando un linguaggio a sua scelta, l'algoritmo di gestione dell'impianto automatico
di illuminazione e di ventilazione;
2) elabori il programma in grado di gestire l'automatismo, utilizzando un sistema programmabile di
propria conoscenza;
3) illustri gli effetti della reazione di indotto dell’alternatore e motivi la necessità di dotare il gruppo
elettrogeno di uno stabilizzatore di tensione;
4) descriva il funzionamento del convertitore AC/DC che permette di alimentare gli apparecchi
illuminanti.
SECONDA PARTE
Quesito 1
Con riferimento alla prima parte della prova e in particolare al sistema di controllo della temperatura, il
candidato, dopo aver scelto un sensore adatto allo scopo e definita la legge che permette di convertire la
temperatura rilevata in una grandezza elettrica, effettui un progetto di massima del circuito che permetta
tale conversione in funzione del sistema programmabile impiegato.
Quesito 2
Con riferimento alla prima parte della prova, in relazione al previsto gruppo elettrogeno, il candidato
calcoli la tensione di alimentazione del gruppo di carichi trifase ohmico-induttivi ritenuti prioritari.
I carichi sono collegati al gruppo elettrogeno attraverso una linea elettrica avente una resistenza di
0,05 Ω e reattanza trascurabile e assorbono 8 kW con fattore di potenza pari a 0,80 quando l’alternatore
è regolato in modo da fornire una forza elettromotrice E0 di fase pari a 254 V.
Gli avvolgimenti dell’alternatore, collegati a stella, hanno una reattanza sincrona di fase Xs di 2,6 Ω e
una resistenza trascurabile.
Quesito 3
Un motore a corrente continua ad eccitazione derivata alimentato alla tensione nominale di 230 V
assorbe a carico una corrente di 200 A alla velocità di 1000 giri/min.
Sono noti i valori della resistenza di indotto a regime Ri = 40 mΩ e della resistenza del circuito di
eccitazione Recc = 110 Ω.
Il candidato, fatte le eventuali ipotesi semplificative opportune, determini il valore della resistenza che
occorre inserire sul circuito di eccitazione affinché il motore generi la stessa coppia alla velocità di
1250 giri/min.
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Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Quesito 4
Per il sistema di controllo a controreazione unitaria di figura, il candidato tracci i diagrammi di Bode
della risposta armonica della funzione di trasferimento d’anello per Kp=1 e ne discuta la stabilità.
𝐹(𝑠) =8000
(𝑠 + 2)3(𝑠 + 50)
Successivamente determini il valore da assegnare alla costante Kp per avere un margine di fase compreso
tra 40 e 45 gradi.
____________________________ Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito l’uso di manuali tecnici e di calcolatrici non programmabili.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
ISTITUTO SUPERIORE "C. DENINA" Saluzzo
Codice fiscale: 9403320 004 2 [email protected] - www.denina.it
Mod. DOC/15 Maggio Rev. 0418 15 maggio 2019 – classe 5 A – prot. 1941
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PROGRAMMI SVOLTI
I.I.S. “C. DENINA” – SEZ. ITIS “RIVOIRA”
CLASSE QUINTA A
Prof. Migliore Giovanna
PROGRAMMA DI LETTERATURA ITALIANA
Il Naturalismo francese.
- E. Zola: cenni
Giovanni Verga: la vita, la svolta verista, poetica e tecnica narrativa, l’ideologia verghiana
- Da “Vita dei campi” la novella “Rosso Malpelo”
- Il ciclo dei “Vinti”; prefazione a “I Malavoglia” ; incontro con l’opera “I Malavoglia”, lettura e analisi di tre brani del romanzo: “Il mondo arcaico e l’irruzione della storia”, “I Malavoglia e la dimensione economica”, “La conclusione del romanzo”
- Dalle “Novelle rusticane”: “La roba”
- “ Il Mastro-don Gesualdo”; lettura e analisi di un brano del romanzo: “La morte di mastro- don Gesualdo”
Cosa ci dicono ancora oggi i classici
Il Decadentismo: società e cultura; la visione del mondo decadente; la poetica del Decadentismo; temi della letteratura decadente. Scheda riassuntiva (fotocopia)
Gabriele d’Annunzio: la vita, l’estetismo e la sua crisi, il superuomo, le opere.
- Incontro con l’opera “Alcyone” ; una poesia “La pioggia nel pineto”
- Conclusioni: appunti (e pg. 289)
Giovanni Pascoli: la vita, la visione del mondo, la poetica decadente, da “Il fanciullino” , l’ideologia politica, i temi della poesia pascoliana, le soluzioni formali, incontro con l’opera “Myricae”
- Da “Myricae” la poesia “X Agosto”
- Da “I Poemetti” la poesia “Italy”
- Da “I Canti di Castelvecchio” la poesia “La mia sera”.
Cosa ci dicono ancora oggi i classici. Dialoghi immaginari tra Pascoli e D’Annunzioi
Il Futurismo e le Avanguardie (pg. 378- 385- 386)
- F.T. Marinetti: la formazione, i manifesti e l’ideologia; “Il Manifesto del Futurismo”; da “Zang tumb tuuum” l’opera “Bombardamento” (visionati soltanto gli aspetti grafici)
Italo Svevo: la vita, la cultura, le opere Incontro con l’opera “La coscienza di Zeno”. Appunti. Lettura e analisi
dei seguenti brani tratti dal romanzo: “Il fumo”; “La morte del padre”; “La profezia di un’apocalisse cosmica”
Cosa ci dicono ancora oggi i classici (pg. 514)
Luigi Pirandello: la vita, la visione del mondo, la poetica, le opere
- Il saggio “L’umorismo”
- Le novelle. Da “Novelle per un anno” le novelle “Ciàula scopre la luna”; “Il treno ha fischiato”
- “Il fu Mattia Pascal” riassunto
- “Uno, nessuno e centomila” (pg. 562-563-585-586-588) lettura integrale e partecipazione allo spettacolo teatrale
- Gli esordi teatrali e il periodo “grottesco” (pg. 597-599)
- Ripasso (pg. 640)
Cosa ci dicono ancora oggi i classici. Dialoghi immaginari tra Pirandello e Svevo
Giuseppe Ungaretti: la vita e le opere (appunti)
- Incontro con l’opera“L’allegria”; i temi. Da “L’allegria” le poesie: “Fratelli”, “I fiumi”, “San Martino del Carso”, “Mattina”, “Soldati”
- Da “Sentimento del tempo” la poesia “La madre” (fotocopia)
Che cosa ci dicono ancora oggi i classici
L’Ermetismo
Salvatore Quasimodo: vita e opere
- Dalle raccolte le poesie “Ed è subito sera”, “Alle fronde dei salici”
Eugenio Montale: la vita e le opere
- Da “Ossi di seppia” le poesie I limoni”, “Non chiederci la parola”, “Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”
- L’ultimo Montale: da”Satura” la poesia “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”
Cosa dicono ancora oggi i classici
Dal dopoguerra ai giorni nostri. Società e cultura (pg. 874); i movimenti letterari e i generi di maggior diffusione: il Neorealismo e il romanzo (pg. 897); la narrativa del secondo dopoguerra in Italia : il clima culturale (pg. 937 e pg. 1042)
Beppe Fenoglio: la vita e le opere. Lettura e analisi del testo tratto da “Una questione privata”: “Il privato e la tragedia collettiva della guerra”
Primo Levi: la vita e le opere. Lettura e analisi del testo tratto da “Se questo è un uomo”: “L’arrivo nel Lager”
Leonardo Sciascia: la vita e le opere. Lettura e analisi del testo tratto da “Il giorno della civetta”: “L’Italia civile e l’Italia mafiosa”
Libro di testo: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria La Letteratura. Ieri, oggi, domani, ed. Paravia, vol. unico
VIDEOLEZIONI
LABORATORI DI SCRITTURA
- Esercitazioni in classe e a casa per acquisire le competenze per elaborare le nuove tipologie di testi previste per il nuovo esame di Stato, ovvero le tipologie A, B e C .
- Correzioni e consegne per imparare dagli errori.
Approfondimenti :
- film e spezzoni di film “Joyeux Noel” “Rosso Malpelo”, film assegnati per casa durante la settimana della memoria
- lettura individuale di due libri: “Uno, nessuno e centomila” e un libro a scelta tra i seguenti: “Il diario di Anna Frank”, “Se questo è un uomo”, “La tregua”, “Il sergente nella neve”, “Una giornata di Ivan Denisovic”, “Perché mi chiamo Giovanni”, “Il giorno della civetta” e relativa scheda libro
- video su argomenti trattati nel programma di Storia e di Italiano
- lettura di quotidiani, disponibili grazie all’iniziativa editoriale “Il quotidiano in classe”
- uscite didattiche:
partecipazione agli spettacoli teatrali presso il teatro “Magda Olivero” di Saluzzo intitolati: “Uno, nessuno e centomila” della compagnia TILT di Genova; “Il Gran Consiglio” di e con Tom Corradini;
visita del ghetto ebraico di Saluzzo e delle “pietre d’inciampo”; visita del centro ottocentesco e novecentesco di Saluzzo.
I.I.S. “C. DENINA” – SEZ. ITIS “RIVOIRA”
CLASSE QUINTA
PROGRAMMA DI STORIA
Prof. Migliore Giovanna
La nascita della società di massa L’età giolittiana La Prima Guerra Mondiale Il primo dopoguerra La grande crisi L’età dei totalitarismi La Russia dalla rivoluzione allo stalinismo Il nazionalsocialismo in Germania Il regime fascista (1926-1939) Il mondo alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale La Seconda Guerra mondiale (1939-1942) La Seconda Guerra mondiale (1942-1945) L’inizio della Guerra Fredda La fine della Guerra Fredda L’Italia dalla ricostruzione al boom economico L’Italia negli anni Sessanta e Settanta La lunga transizione dalla Prima alla Seconda Repubblica I primi passi dell’Europa unita; il cammino dell’integrazione europea; l’U.E. (pg. 419,420;
452, 453; 478, 479) IDENTITA’ COLLETTIVA E CITTADINANZA
L’emigrazione transoceanica (pg. 61) Le leggi razziali del 1938 (pg. 279) La Costituzione: una base per il futuro (locandina della mostra storico didattica,
presentata dal sig. Rapetti a scuola) Il benessere diffuso nella società dei consumi (pg. 561) La mafia (pg. 581) L’immigrazione (pg. 671)
IMMAGINI E FOTOGRAFIE
Pelizza da Volpedo “Quarto Stato” (pg. 10) La foto simbolo della crisi (pg.164) Il simbolo della rivoluzione comunista russa (pg. 219) La foto di Aleksandr Solzenicyn (pg. 228) La foto: l’inaugurazione delle Olimpiadi di Berlino 1936 (pg. 239) La foto: Berlino novembre 1938, la notte dei cristalli (pg. 240)
La foto: l’Opera nazionale balilla (pg. 250) La foto: la scelta autarchica del regime fascista (pg. 264) La foto: il cartello razzista e la giovane commerciante (attenzione al “sonno del
popolo”) (pg. 270) Pablo Picasso “Guernica”, 1937 (pg.308) La foto: “Arbet macht frei”(il lavoro rende liberi). Auschwitz (pg. 357) La foto: L’operazione Overlord, giugno 1944 (pg. 370) La foto: vignetta satirica all’epoca della guerra fredda (pg. 404) La foto: il maccartismo, i coniugi Rosenberg (pg. 413) La foto: il Welfar State e gli Inglesi (pg. 417) La foto: i trattati di Roma del 1957, la CEE (pg. 420) La foto: il muro di Berlino (pg. 463 e pg. 470) La foto: il rapimento di Aldo Moro, 1978 (pg. 538 e pg. 550)
Libro di testo: G. De Luna, M. Meriggi, Il segno della Storia, ed. Paravia, vol. 3, 2012, Milano
Approfondimenti : vedi programma di Italiano
I.I.S. “CARLO DENINA” - ITIS “GIOVANNI RIVOIRA”
PROGRAMMA SVOLTO DI LINGUA INGLESE
CLASSE 5^A ELT A.S. 2018-2019
Libri di testo: ENGLISH FOR NEW TECHNOLOGY, Kiaran O’Malley, Pearson Longman PERFORMER FIRST TUTOR, Student’s book, Marina Spiazzi, Marina Tavella, Margaret
Layton, Zanichelli ACTIVATING GRAMMAR, Angela Gallagher, Fausto Galuzzi, Pearson Longman.
Su ENGLISH FOR NEW TECHNOLOGY, Kiaran O’Malley, Pearson Longman, si sono trattati i seguenti contenuti di microlingua: ELECTRICITY
Unit 1
Atoms and electrons
Conductors and insulators
How the battery was invented
Unit 2
A simple circuit
Types of circuit
Light bulbs
Save energy in the home
Unit 3 Electromagnetism and motors
Electricity and magnetism
Oersted’s and Faraday’s experiments
The DC electric motor
Types of electric motor
The induction motor
The electric car
Unit 4 Generating electricity
Methods of generating electricity
The generator
Renewable energy: Hydroelectric power stations
Renewable energy: solar power
Unit 5 Distributing electricity
The distribution grid
The transformer
Edison, Tesla and the AC/DC battle
Su PERFORMER FIRST TUTOR Student’s book, Marina Spiazzi, Marina Tavella, Margaret Layton, Zanichelli si sono trattati i seguenti contenuti:
UNIT 5
LIFESTYLES Grammar Modals of obligation and necessity Modals of ability and possibility Countable and uncountable nouns Quantifiers Vocabulary Word formation: negative prefixes Expressions to do with health
Reading and Use of English Are we becoming too Puritan about our lifestyles?
UNIT 6
TRAVELLING
Grammar Zero, first and second conditional Unless, in case, as long as, provided that Comparatives and superlatives Vocabulary Prepositions: place and means Easily confused words: travelling Phrasal verbs: travelling
UNIT 7 COMMUNICATION AND
TECHNOLOGY
Grammar The passive Have/get something done Vocabulary Phrasal verbs for technology Word formation: suffixes Reading and use of English Is technology changing our lives too much?
UNIT 8
NATURE Grammar Modals of certainty Prefer, would rather, had better Vocabulary Natural disasters Weather and climate Phrasal verbs connected to nature Reading and use of English Nature: Foe or friend? What can we do? The power of wind
Nel mese di settembre si sono dedicate alcune lezioni al ripasso del testo di Sir Arthur Conan Doyle “The Hound of the
Baskervilles”, Step three B1.2, Blackcat che gli allievi dovevano leggere nel periodo estivo. Si sono poi effettuate
interrogazioni orali ed un test scritto con quesiti sulla trama.
in preparazione alla prova INVALSI si sono effettuate diverse prove di Reading e Listening Comprehension tratte dal sito
dell’INVALSI, dal sito della casa editrice Zanichelli e dal testo “Verso le Prove Nazionali, Inglese”, Eli Publishing.
In relazione alla tematica ambientale si prevedono di trattare i seguenti contenuti dopo la data del 15/05:
Lettura dell’articolo “Greta Thunberg backs climate general strike to force leaders to act” (fotocopia)
Lettura del testo “International agreements on climate action” (fotocopia)
Verzuolo, 15 maggio 2019
L’insegnante Monica Rosso
Istituto Istruzione Superiore “C. Denina” Saluzzo
doc/mem/03/rv1
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE “G. Rivoira” VERZUOLO
Docente: GHIGO Michelangela
PROGRAMMA DI MATEMATICA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
a.s. 2018/2019
CLASSE 5^ A Sezione associata ITIS “Rivoira”
MATERIA: MATEMATICA TESTO: Bergamini‐Trifoni‐Barozzi “Matematica.verde” Volume 5 + appunti multimediali (LIM) MODULO 1: RIPASSO STUDIO DI FUNZIONE e completamento
Equazioni e disequazioni algebriche e trascendenti;
Disequazioni fratte di ogni tipo;
Sistemi di disequazioni
Derivate
Studio di una funzione nei suoi vari passaggi
Grafico della funzione + Grafico immediato di una funzione per scomposizione in funzioni elementari
Funzione in due variabili: dominio e relative disequazioni in due incognite
MODULO 2: IL PROBLEMA DELLA MISURA
Integrali indefiniti
Definizione di integrale indefinito come primitiva di una derivata
Differenziale
Proprietà dell’integrale
Integrali immediati (tabella)
Integrali fondamentali e di funzione di funzione
Principali regole di integrazioni di una funzione ‐ per parti con dimostrazione ‐ per sostituzione e particolari tipi di sostituzioni irrazionali, goniometriche e relative alla circonferenza ‐ polinomiali fratte (denominatori di I grado, II grado e III grado)
Integrali definiti
Definizione di integrale definito
Proprietà dell’integrale definito
Teorema della media (senza dim)
Teorema fondamentale del calcolo integrale con dimostrazione
Formula fondamentale del calcolo integrale con dimostrazione
Istituto Istruzione Superiore “C. Denina” Saluzzo
doc/mem/03/rv1
Formula del Valor medio
Area di figure piane, specificando se in senso algebrico (area) o assoluto (superficie)
Area di una superficie compresa tra due curve
Calcolo e dimostrazione di tutte le misure della circonferenza e del cerchio e della sfera
Lunghezza di un arco di curva
Superficie laterale di un solido di rotazione
Volume di un solido di rotazione Integrali impropri
Integrali impropri delle due specie MODULO 3: EQUAZIONI DIFFERENZIALI
Equazioni differenziali del primo ordine
Introduzione alle equazioni differenziali del primo ordine
Equazioni differenziali immediate del tipo y’=f(x)
Equazioni differenziali a variabili separabili
Equazioni differenziali omogenee
Equazioni differenziali lineari: metodo di Lagrange con dimostrazione
Integrale generale e particolare sotto la condizione di Cauchy Equazioni differenziali del primo ordine
Equazioni differenziali del secondo ordine: generalità.
Equazioni differenziali del secondo ordine immediate del tipo y’’ = f(x)
Equazioni differenziali del secondo ordine lineari omogenee a coefficienti costanti ( nei tre casi ∆>0, ∆=0, ∆<0)
Teorema di Cauchy e curva integrale sotto le condizioni di Cauchy Verzuolo 15 maggio 2019
1Istituto Superiore “Denina” – sezione associata ITIS “Rivoira” Verzuolo
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
SISTEMI AUTOMATICI
CLASSE 5^ (2 H + 3 H LAB)
MODULI di TEORIA
MODULO 1: Risposta dei sistemi nel dominio della frequenza (settembre – ottobre – novembre –
dicembre)
- Risposta in frequenza - Diagrammi di Bode diagrammi di una costante diagrammi di un polo reale diagrammi di uno zero reale diagrammi di un polo nell’origine diagrammi di uno zero nell’origine diagrammi con poli complessi e coniugati
- Amplificatori operazionali e loro applicazioni - Filtri attivi e passivi passa alto passa basso passa banda
MODULO 2: Sistemi di controllo e stabilità (gennaio – febbraio – marzo)
- Concetti generali - Architettura di un sistema di controllo - Analisi della stabilità di un sistema di controllo criterio generale criterio di Routh margine di fase e margine di guadagno criterio di Bode
- Caratteristiche statiche e dinamiche di un sistema di controllo a catena chiusa errore a regime in un sistema in catena chiusa immunità ai disturbi di un sistema a catena chiusa
MODULO 3: Cenni ai circuiti di compensazione e modi di regolazione (aprile – maggio)
- Reti di compensazione attenuatrice a polo dominante ritardatrice anticipatrice PI PID
- Dimensionamento di un servosistema - Modi di regolazione regolazione ON‐OFF regolazione a tempo proporzionale regolazione ad azione proporzionale regolazione ad azione integrale regolazione ad azione PI
2Istituto Superiore “Denina” – sezione associata ITIS “Rivoira” Verzuolo
regolazione ad azione derivativa regolazione ad azione PD regolazione ad azione PID
MODULO 4: Cenni al modello dinamico di un motore DC ad eccitazione separata (aprile – maggio)
- Definizione delle equazioni caratteristiche del motore DC - Modello dinamico del motore DC con comando in armatura - Modello dinamico del motore DC con comando in eccitazione - Funzione di trasferimento del motore DC con comando in armatura con definizione delle costanti di tempo di armatura ed elettromeccanica
- Stabilità del motore DC
MODULI di LABORATORIO
MODULO 1 LAB: Elementi di elettropneumatica
- Introduzione alla pneumatica ed all’elettropneumatica - Generalità sui cicli automatici e semiautomatici mediante utilizzo della logica cablata - Ciclo semiautomatico ed automatico per un cilindro (simulazione mediante software “Fluidsim”) - Ciclo semiautomatico ed automatico per due cilindri (simulazione mediante software “Fluidsim”) - Esercitazioni individuali e di gruppo su pannelli operatori (realizzazione pratica di schemi di comando con logica tradizionale per cicli semiautomatici ed automatici per uno o più cilindri a semplice e/o doppio effetto)
- Applicazione del PLC all’elettropneumatica (realizzazione dei cicli semiautomatici ed automatici mediante utilizzo del PLC)
MODULO 2 LAB: Utilizzo di controllori a logica programmabile (PLC)
- Richiami di nozioni relative a conoscenze che si dovrebbero possedere per affrontare il quinto anno - Tecnica Grafcet per lo studio di automatismi - Studio di sequenze e applicazioni in presenza di attuatori elettromeccanici e/o elettropneumatici - Tecnica Batch per la realizzazione di diagrammi ladder realizzati partendo dal grafcet - Studio di automatismi ad evoluzione sequenziale risolti con la tecnica batch in presenza di attuatori elettropneumatici
1Istituto Superiore “Denina” – sezione associata ITIS “Rivoira” Verzuolo
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA
CLASSE 5^ (3 H + 3 H LAB)
MODULI di TEORIA
MODULO 1: Trasformatore monofase e trifase ‐ Ripasso generale trasformatori monofase ‐ Ripasso generale trasformatori trifase ‐ Ripasso generale parallelo dei trasformatori ‐ Funzionamento degli autotrasformatori
MODULO 2: Macchina asincrona ‐ Generalità sugli aspetti costruttivi ‐ Definizione del campo magnetico rotante e principio di funzionamento a vuoto e a carico ‐ Tensioni indotte a vuoto e a carico e forze sul rotore ‐ Circuiti equivalenti del motore asincrono trifase (circuito completo e semplificato) ‐ Principi di funzionamento a vuoto e a rotore bloccato ‐ Principali formule risolutive e bilancio delle potenze ‐ Caratteristica meccanica del motore asincrono trifase e punti di equilibrio ‐ Tipologie di regolazione della velocità dei motori asincroni trifase (avviamento e regolazione mediante variazione della frequenza)
‐ Cenni al funzionamento come generatore ‐ Cenni al motore asincrono monofase ‐ Macchine a rotore avvolto
MODULO 3: Macchina sincrona ‐ Struttura generale: rotore e avvolgimento di eccitazione, statore e avvolgimenti di indotto, sistemi di eccitazione
‐ Generatore in funzionamento a vuoto ‐ Generatore in funzionamento a carico, reazione di indotto con carichi R, L, C ‐ Circuito equivalente e diagramma vettoriale di Behn‐Eschemburg ‐ Determinazione dell’impedenza sincrona ‐ Variazione di tensione e caratteristica esterna nel funzionamento a vuoto ‐ Funzionamento come motore e come compensatore ‐ Cenni sulla regolazione
MODULI di LABORATORIO
MODULO 1 LAB: Prove pratiche sulle macchine elettriche ‐ Prova a vuoto sul trasformatore trifase ‐ Prova in c.to c.to sul trasformatore trifase ‐ Prove a vuoto sul motore asincrono trifase ‐ Prove a vuoto sul generatore sincrono trifase ‐ Prove a vuoto sul motore sincrono
PROGRAMMAZIONE SVOLTA Anno scolastico 2018-2019
Unità di apprendimento
CONTENUTI
U.A 1 La percezione di sé e il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed espressive.
Potenziamento fisiologico e muscolare a bassi carichi addizionali in
esecuzioni dinamiche, non escludendo nessun settore corporeo. Affinamento del bagaglio psico-motorio. Perfezionamento, integrazione e consolidamento degli schemi motori
acquisiti nei precedenti anni scolastici. Attività coordinative e espressive, ginnastica a corpo libero, esercizi di
equilibrio e coordinazione, lavori in circuito con piccoli e grandi attrezzi; Elaborazione di tutte le informazioni spaziali, temporali e corporee e il
conseguente controllo del movimento Le modificazioni fisiologiche relative all’allenamento Le modalità di linguaggio corporeo come strumento per migliorare la
qualità della vita U.A 2 Lo sport, le regole e il fair play.
Giochi sportivi di squadra (pallavolo, pallacanestro, tennistavolo,
pallamano, calcetto) Pallavolo: tattiche di gioco di squadra con l’assunzione di ruoli diversi e
di responsabilità specifiche di arbitraggio e organizzativi Apprendimento e perfezionamento delle principali tattiche dei giochi
sportivi individuali e di squadra, dai fondamentali al gioco di squadra, dei diversi sport proposti;
Consolidamento di una equilibrata coscienza sociale, basata sulla consapevolezza di sé e sulla capacità di integrarsi e differenziarsi nel e dal gruppo.
Forme organizzative di tornei e competizioni U.A 3 Salute, benessere, sicurezza e prevenzione.
L’aspetto psico-fisico del corpo in movimento. La salute intesa come concetto dinamico. Percezione dei comportamenti a rischio in palestra e nello svolgimento
delle attività motorie e sportive.
U.A 4 Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
Attività’ in ambiente esterno: pattinaggio su ghiaccio, arrampicata sportiva.
Conoscere i benefici che il movimento aerobico in ambiente naturale produce sulle quattro aree della personalità (adattamenti cardio-respiratori, muscolo scheletrici, piacere del fare, atteggiamento positivo nei confronti di se degli altri e dell’ambiente.
Sport e territorio: conoscenza delle attività presenti sul territorio. Verzuolo, 15 maggio 2019 Il Docente
Prof.ssa DOGLIANI ELISABETTA Classe 5^A Elettrotecnica
Materia: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
I.I.S. "C. Denina" - ITIS "Rivoira" Anno scolastico 2018 - 2019
Classe: 5ª A
Materia: IRC
Docente: Chiapello Marco
- IRC tra cultura, storia, società e tradizione:
- Il senso dell'educazione scolastica. Il senso dello studio dell’ irc nella scuola;
- La questione sociale. Leone XIII e l'enciclica "Rerum Novarum";
- I giovani e la cultura veicolata dai "social";
- La nuova traduzione del Padre Nostro. La preghiera nella religione cristiana, musulmana, induista;
- tempo di Avvento: nella tradizione cristiana come tempo di attesa e di preparazione;
- tempo di Pasqua: nella tradizione cristiana come tempo di resurrezione. Ripresa dei concetti fondamentali storico-liturgici del tempo di Pasqua;
- Etica e Bioetica:
- Introduzione al tema della bioetica: il cristianesimo come orizzonte di senso;
- La responsabilità. Analisi del concetto a livello etico. Bonhoeffer: vita e analisi della sua riflessione sul concetto di responsabilità;
- Religiosità e turismo religioso: analisi etica del concetto di rispetto;
- Iperconnessi: problematiche etiche in riferimento al tema della tecnologia;
- I social e l’economia dell'attenzione. Riflessioni etiche;
- Etica della scienza. Bioetica e sviluppo: i problemi della ricerca e della sperimentazione. Il caso dell'ebola e situazione attuale;
- Il tema della fecondazione assistita. Fivet, fecondazione omologa, eterologa: la
riflessione cristiana e quella delle principali tradizioni religiose;
- Approfondimenti a partire dall’attualità:
- La strage di Corinaldo: Educazione e musica. Riflessioni e discussione alla luce dell’antropologia cristiana;
- Lo sciopero di venerdì 15.03.2019: analisi etica sul tema dell’ambiente. Riferimenti all’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco;
- Situazione geopolitica in Siria: l'ISIS e lo scontro con i curdi. Riflessione e commento in riferimento agli estremismi; - L'attentato in Nuova Zelanda del 15.03.19. Riflessione e dibattito;
- Dalla dignità ai diritti umani:
- Il lavoro: 18 anni e il lavoro che vogliamo. Tra diritto e creatività. Riferimento biblico alla coltivazione e alla custodia del “giardino”. Modelli di educazione e lavoro futuro;
- Le relazioni umane, relazioni interpersonali. Uomo e donna: differenze tra stereotipi e dato biologico;
- La finanza etica: sguardo etico su finanza e riflessione sul consumismo;
- La globalizzazione. Analisi tra vantaggi e problemi;
- La pace e la non-violenza. Presentazione vita di Gandhi. Discussione sul principio cristiano dell'amare il nemico;
- L’immigrazione: Visione del film: “non sposate le mie figlie” e riflessione in classe tra differenze e razzismo, tra pregiudizi e globalizzazione. Il matrimonio misto, l'immigrazione, la diversità, il razzismo, l'intolleranza nei confronti di chi è diverso per colore, cultura o religione.