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ISTITUTO PROFESSIONALE ISTITUTO PROFESSIONALE “ARCHIMEDE” “ARCHIMEDE” CAMMARATA CAMMARATA ESAME DI STATO Anno Scolastico 2011/2012 Documento del Consiglio della Classe V A TCB TECNICO CHIMICO E BIOLOGICO (ART. 5 REGOLAMENTO ESAME DI STATO) Approvato nella seduta del C. d. C. del 14/maggio/2012 Pubblicato all’Albo in data 16/05/2012

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I S T I T U T O P R O F E S S I O N A L E I S T I T U T O P R O F E S S I O N A L E

“ A R C H I M E D E ”“ A R C H I M E D E ”

C A M M A R A T AC A M M A R A T A

ESAME DI STATO Anno Scolastico 2011/2012

Documento del Consiglio della Classe

V A TCB

TECNICO CHIMICO E BIOLOGICO (ART. 5 REGOLAMENTO ESAME DI STATO)

Approvato nella seduta del C. d. C. del 14/maggio/2012

Pubblicato all’Albo in data 16/05/2012

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PROFILO DELL’INDIRIZZO Profilo professionale

La figura professionale che si definisce attraverso il corso di post - qualifica del corso per

“Tecnico Chimico Biologico” è caratterizzata da un ampio ventaglio di competenze di base,

tanto nell'area chimica quanto in quella biologica, ed é culturalmente preparata al continuo

aggiornamento richiesto dalla molteplicità degli aspetti del mondo operativo del settore e dalla

rapidità con la quale tali aspetti si evolvono.

La conoscenza dei principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una formazione

di base versatile, favorisce lo sviluppo di capacita di orientamento di fronte a problemi nuovi e

prepara ad affrontare gli approfondimenti necessari per il conseguimento- di competenze più

specialistiche, conseguibili attraverso contestuali e ulteriori percorsi formativi differenziali.

Questa figura professionale é pertanto in grado di:

-­‐ partecipare responsabilmente al lavoro organizzato;

-­‐ documentare e comunicare nelle forme più idonee agli aspetti tecnici del proprio lavoro;

-­‐ operare nelle varie fasi del processo analitico chimico e microbiologico, dal

campionamento al referto;

- leggere e interpretare disegni di impianti di produzione chimici e biotecnologici;

-­‐ collaborare alla conduzione dei suddetti impianti anche con compiti di controllo,

utilizzando le tecnologie opportune;

-­‐ adeguare la propria preparazione al continuo evolversi delle conoscenze tecnico-

scientifiche;

-­‐ correlare i contenuti disciplinari alle relative applicazioni tecnologiche.

In particolare per questi ultimi due aspetti il Tecnico Chimico e Biologico è in grado di

comprendere nella loro globalità i problemi della salvaguardia dell’ambiente e della tutela

della salute e di operare con responsabilità collaborando alla loro risoluzione.

Al proprio livello operativo può essere inserito:

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-­‐ nei laboratori di analisi con compiti di controllo nei settori: chimico, merceologico,

biochimico, microbiologico, farmaceutico, cosmetico, chimico-clinico,

bromatologico, ecologico e dell'igiene ambientale;

-­‐ negli impianti di produzione delle industrie chimiche, biotecnologiche con compiti di

cooperazione alla loro conduzione controllo.

Può accedere all'industria e ai laboratori di ricerca e di analisi di Enti pubblici e di strutture

private.

Elenco docenti

Alì Giovanna Religione ITI

Grisafi Maria Concetta Italiano ITI

Grisafi Maria Concetta Storia ITD

Romito Salvatore Matematica ITI

La Pilusa Antonino Inglese ITI

Lo Sardo Onofrio Educazione fisica ITD

Di Mercione Michele

Lo Sardo Giuseppe Chimica fisica e analitica

ITI

ITI

Di Mercione Michele Impianti di biotecnologie ITI

Di Mercione Michele Processi e tecnologie industriali chimiche ITI

Tamburello Ignazio

Sacco Giuseppe Microbiologia speciale

ITI

ITI

Giambrone Calogero Biotecnologia ITI

Sortino Francesco Sostegno ITI

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Elenco alunni della classe V^A - T.C.B.

Classe di provenienza

Alessi Flavia IV A - T.C.B. 2010/11

Alfonso Lorenzo “

Blandino Federica “

Coffaro Gadriria “

Forestieri Paolo “

Genco Valentina “

La Greca Filippo “

Munì Vincenzo “

Panepinto Erika “

Samperi Federico Emanuele “

Strazzanti Antonella “

Varsalona Jasmine Domenica “

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

La classe è composta da soli dodici alunni, di cui cinque maschi e sette femmine. All’inizio del

triennio era una classe ben più numerosa, falcidiata agli esami di qualifica e in quarta dalle

respinzioni, ma anche da molti ritiri verificatisi in ambedue gli anni. L’esiguità del numero

degli alunni e il conseguente minor tempo dedicato alle verifiche ha consentito lo

svolgimento dei programmi curriculari in maniera molto estesa e tranquilla, permettendo

una solida base di argomenti fra i quali scegliere per lo svolgimento degli Esami di Stato.

Nella classe è presente un portatore di disabilità grave, con compromissione totale del

linguaggio e delle funzioni motorie, che frequenta per la sola socializzazione e che ha

sempre usufruito dell’affetto incondizionato e solerte dei compagni e dei docenti che si

sono succeduti. Grazie a questa assistenza psicologica e materiale di cui ha goduto, la sua

disabilità è stata alleviata, quantomeno a livello di crescita della personalità e di sviluppo

delle relazioni con gli altri. Vi è stata una notevole continuità didattica in quasi tutte le

discipline e i metodi di insegnamento sono stati quelli tradizionali della lezione frontale e

della frequenza dei vari laboratori, con verifiche orali e scritte sia di tipo oggettivo che

soggettivo. Le principali carenze che si sono riscontrate sono nel lessico, nella sintassi e

nella capacità di relazionare gli argomenti studiati, oltre che nel ragionamento logico-

matematico. Non vi sono stati scioperi o assenze di massa collettive in numero tale da

pregiudicare le indicazioni di tempo scuola minimo.

PARTECIPAZIONE – INTERESSE - IMPEGNO

La classe è ben socializzata e gli alunni hanno mantenuto buoni rapporti personali, sia tra di

loro, sia con gli insegnanti, sempre all’insegna del rispetto e della solidarietà.

Pertanto possiamo sin da subito sintetizzare che l’esperienza didattico-educativa della classe, si

è manifestata in un atteggiamento positivo, in una partecipazione adeguatamente consapevole

ed interessata; indicatori entrambi di buone motivazioni allo studio.

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Per quanto riguarda i livelli di conoscenze, competenze e abilità, il Consiglio di Classe ha

individuato all’interno del gruppo degli alunni, due diversi livelli di rendimento.

Un primo livello, formato dalla quasi la metà degli alunni, si è applicato ed è riuscito a seguire

con buoni e ottimi risultati.

Un secondo livello è apparso interessato, è intervenuto durante le lezioni, ma non si è applicato

abbastanza nello studio domestico e di conseguenza ha reso meno del dovuto ma nel complesso

sufficiente.

Nell’area professionale, in qualche caso, non si è evidenziata spiccata capacità di collegamento

tra le varie conoscenze acquisite; il livello raggiunto nella capacità di adottare un linguaggio

tecnico idoneo alla figura professionale richiesta, per alcuni, non è del tutto soddisfacente e così

si può dire per la capacità di risoluzione di problematiche concrete, tramite l'applicazione di

competenze appartenenti a discipline diverse.

Tutti gli altri obiettivi, che nel dettaglio si specificheranno di seguito, si possono ritenere

conseguiti dall’intero gruppo classe.

Nel corso dell’anno scolastico la classe ha partecipato a diverse attività curriculari ed

extracurriculari previste dal POF:

• Progetto “Giornata dello studente”

• Progetto “Telethon 2011”

• Fiera della montagna

• Orientamento in uscita verso il mondo universitario

• Progetto Orientamento, organizzato dall’ENFAP Sicilia-Centro Servizi di Agrigento

• Progetto “Ricordare per non dimenticare”- Giornata della Memoria

• Attività sportiva : tornei interni di Istituto (palla a volo e calcio a cinque)

• Progetto “Educazione alla salute, all’affettività e alla sessualità” (consultorio dell’ASP di

Cammarata)

• Progetto A.P.Q. Giovani: Alto Valle del Platani-I giovani di oggi i cittadini di domani-

Azione 3-Promozione di stili di vita sani e modelli positivi di comportamento, in

particolare nell’ambito della prevenzione dei rischi connessi all’assunzione di droghe,

all’uso di alcol e/o ad abitudini alimentari errate.

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In funzione della terza prova da somministrare all’esame di stato è stato deciso ad inizio

dell’anno di abituare la classe alla seguente tipologia: prova a scelta multipla.

Inoltre, Il C. di C. si è adoperato a orientare gli allievi a preparare dei lavori individuali o

percorsi tematici allo scopo di agevolare la prima fase del colloquio dell’Esame di Stato.

OBIETTIVI

Il C. di C. all’inizio dell’anno scolastico in fase di programmazione ha stabilito di far perseguire

agli allievi i seguenti obiettivi:

OBIETTIVI DIDATTICI

COMPETENZE

ASCOLTO

• Capire discorsi di una certa lunghezza e seguire argomentazioni relative anche alla

sfera professionale che utilizzano un lessico specifico.

LETTURA

• Leggere articoli e relazioni su argomenti di diversa natura ed esprimere un punto di

vista personale.

• Analizzare, interpretare e comprendere un testo.

PRODUZIONE ORALE

• Esprimersi in modo chiaro e spontaneo.

• Usare la lingua in modo flessibile ed efficace nelle relazioni sociali e professionali.

• Formulare idee ed opinioni in modo preciso e a collegare gli interventi con quelli

di altri interlocutori.

• Esprimere un’opinione su un argomento di attualità.

PRODUZIONE SCRITTA

• Strutturare testi chiari nel linguaggio e corretti nella forma.

• Riesce ad applicare principi e teoremi per risolvere problemi.

• Trasferire ed applicare le conoscenze teoriche apprese nelle attività pratiche.

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• Disegnare schemi ottimizzandone la disposizione dei componenti a norma.

CAPACITA’

• Lavorare a coppie e in piccoli gruppi.

• Controllare la soluzione di esercizi confrontando i risultati con i compagni.

• Esprimere le proprie preferenze e difficoltà circa il materiale studiato.

• Autovalutare e controllare i propri progressi nell’apprendimento.

• Utilizzare tecniche per migliorare la capacità di dialogare con scioltezza usando

un lessico ampio.

• Impostare e scrivere un curriculum.

• Utilizzare tecniche per inferire il significato di vocaboli sconosciuti.

• Identificare gli elementi chiari di un testo.

• Applicare strategie diverse di letture.

• Utilizzare strumenti multimediali.

CONOSCENZE

• Conoscere i nuclei fondanti delle diverse discipline e la loro collocazione all’interno

del profilo di indirizzo.

• Conoscere i contenuti in forma organica e oggettiva dimostrando capacità di

rielaborazione personale e critica.

• Conoscere il linguaggio specifico di ogni disciplina.

OBIETTIVI FORMATIVI

• Esprimere la propria identità in ogni situazione e in ogni contesto.

• Rispettare gli altri, l’ambiente e le regole all’interno della comunità scolastica e

sociale.

• Rispettare l’ambiente.

• Consolidare l’autonomia nel gestirsi.

• Potenziare la solidarietà e la cooperazione.

• Accettare e valorizzare la diversità.

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MODALITA’ OPERATIVE

• Usare e fare usare schemi riassuntivi.

• Lezione frontale e partecipata.

• Fare individuare i punti salienti all’interno di un discorso.

• Coinvolgere gli alunni ad un ascolto partecipe ed attento.

• Far prendere appunti durante l’ascolto.

• Praticare i diversi generi di scambio comunicativo (conversazione, discussione,

lezione, redazione, lettura ad alta voce, interrogazione).

• Guidare all’ascolto.

• Affrontare tematiche al di fuori del contesto specifico della disciplina.

• Invogliare alla lettura ad alta voce di testi di diversa natura e tipologia.

• Far praticare l’esposizione di proprie impressioni, interpretazioni, ricerche.

• Stimolare gli alunni alla riflessione.

• Sollecitarli ripetutamente verso lo studio.

• Favorire la risoluzione di problematiche concrete.

• Favorire l’autocorrezione e l’autovalutazione.

• Far applicare le conoscenze teoriche nelle attività pratiche sperimentali.

• Predisporre due simulazioni di terza prova propedeutica all’esame di stato.

STRUMENTI DI VALUTAZIONE

Per la valutazione si è utilizzato quanto segue:

• Questionari con risposta aperta

• Scelta multipla

• Vero/falso

• Completamento

• Prove di laboratorio

• Interrogazioni orali

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• Relazioni

• Risoluzione di problemi

• Composizione

• Saggi brevi

• Osservazione

• Compiti a casa

STRUMENTI UTILIZZATI PER IL PERSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI

Il C. di C., per facilitare agli alunni il perseguimento degli obiettivi, ha selezionato ed utilizzato

i seguenti strumenti:

-­ Libri di testo

-­ Materiale fotocopiato (appunti, testi non presenti nei libri in adozione)

-­ Riviste specialistiche

-­ Supporti informatici multimediali

-­ Testi scientifici specialistici

-­ Sussidi multimediali

-­ Schede di lavoro

LUOGHI OPERATIVI

-­ Aula

-­ Laboratori di chimica e biologia

-­ Aula multimediale

-­ Azienda di riferimento per l’attuazione del Progetto di Alternanza Scuola-

Lavoro

AZIONI DEL CONSIGLIO DI CLASSE

• Il C. di C., tenuto conto della situazione di partenza, per incentivare la motivazione negli

alunni e conseguentemente portarli ad acquisire un metodo di studio più razionale e

continuo, per avvicinare alle conoscenze previste per il V anno, per facilitare lo sviluppo di

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competenze e capacità, in particolare per cogliere relazioni e possibili sinergie tra le varie

discipline, ha adoperato strategie differenziate e mirate.

Al fine di raggiungere gli obiettivi previsti nella programmazione, il C. di C. si è attivato nel

realizzare momenti di studio assistito (prima fase dell’anno scolastico); punto forte

dell’azione didattica sono stati i lavori di gruppo predisposti per stimolare gli alunni che

presentavano maggiori difficoltà. Si sono alternati, altresì, momenti teorici di lezione con

momenti sperimentali e pratici (attività di laboratorio).

In tutti i momenti delle varie attività si sono utilizzate strategie che hanno favorito il

“dialogo circolare.”

• Gli obiettivi previsti nei vari ambiti disciplinari sono stati verificati sia in itinere, con prove

che si sono diversificate in funzione dell’obiettivo da verificare e valutare, sia a chiusura di

ogni unità di apprendimento.

Le verifiche non sempre hanno avuto come fine una valutazione formale ma sono servite

anche per fare il punto della situazione. Gli strumenti per effettuare le verifiche sono stati:

• Prove orali (stimolo chiuso a risposta aperta, stimolo chiuso a risposta chiusa);

• Analisi di casi pratici e professionali.

• Prove strutturate.

• Prove semistrutturate.

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ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO E DEL CREDITO FORMATIVO

(Estratto del POF 2011/2012)

In merito agli scrutini finali degli studenti, il Collegio dei Docenti tiene conto di quanto

previsto dal D. M. n. 99 del 16/12/2009 in cui si è ravvisata la necessità di modificare le

tabelle A,B,C, allegate al citato DM n. 42/2007, già a suo tempo costituenti parte del DPR n.

323 del 23 luglio 1998 e previste dall’art. 11 del medesimo DPR n. 323/1998, modificate dal

DM n. 42/2007, al fine di adeguarle alle previsioni del DPR 22 giugno 2009, n. 122 in materia

di ammissione alla classe successiva e all’esame conclusivo del secondo ciclo dell’istruzione

nonché all’esigenza di recepire nelle medesime la finalità di eccellenza di cui all’introduzione

della lode.

CREDITO SCOLASTICO Candidati interni TABELLA A ( Allegata al D. M. n. 99 del 16/12/2009 - Criteri per l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore e tabelle di attribuzione del credito scolastico) (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) Credito scolastico (Punti)

Media dei voti I anno II anno III anno

M = 6 3 – 4 3 – 4 4 – 5

6 < M ≤ 7 4 – 5 4 – 5 5 – 6

7 < M ≤ 8 5 – 6 5 – 6 6 – 7

8 < M ≤ 9 6 – 7 6 – 7 7 – 8

9< M ≤ 10 7 – 8 7 – 8 8 – 9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di

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eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5). CREDITO FORMATIVO Attribuzione del credito scolastico e dei crediti formativi

Per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo ci si attiene a quanto disposto in materia dalla normativa, aggiornando e modificando di pari passo con le innovazioni e le modifiche, le proprie delibere.

Credito formativo

Il Collegio dei Docenti riconosce come valide quelle esperienze che, acquisite al di fuori della scuola, hanno stretto rapporto con la realtà socio -culturale in cui opera l’Istituto. Vengono attribuiti fino a un max di 0,20 punti per la frequenza di: • un corso organizzato da Questo Istituto, in orario extracurricolare che si conclude con una

valutazione di acquisizione di competenze (attività di potenziamento);

• un corso di preparazione e partecipazione a concorsi esterni ed a concorsi interni;

• conferenze, convegni, seminari scelti dal nostro Istituto;

• certificazioni in lingua straniera operate da Agenzie accreditate

• dal MIUR; certificazione finale ECDL; esami di conservatorio (livello intermedio e

avanzato);

• attività sportiva anche agonistica (di squadra e individuale);

• attività di volontariato presso enti e/o associazioni riconosciute.

Attribuzione credito scolastico nel triennio Per l’attribuzione del credito scolastico per gli alunni del triennio, nell’ambito delle bande di oscillazione indicate dalla Tab. A art. 11 comma 2 del D.P.R. 323/98 (Regolamento sull’Esame di Stato), verranno prese in considerazione le seguenti voci:

INDICATORI

1 Assiduità della frequenza (*)

2 Interesse, impegno e partecipazione (compresa la partecipazione e il profitto raggiunto nell’I.R.C. o insegnamento alternativo)

3 Partecipazione alle attività integrative e complementari della scuola e nell’alternanza scuola-lavoro

4 Credito Formativo (*) Si considera assidua la frequenza dello studente che non ha superato 28 giorni di

assenze nell’anno scolastico (vengono escluse dal computo le assenze giustificate da

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regolare certificazione medica e da attestati di partecipazione ad attività culturali e sportive autorizzate dalla scuola).

Valore riconosciuto alle voci 1), 2), 3) e 4) 1) 2) 3) 4) 0.35 0.30 0.15 0.20 NOTA: (*) Si considera assidua la frequenza dello studente che non ha superato 28 giorni di assenze nell’anno scolastico (vengono escluse dal computo le assenze giustificate da regolare certificazione medica e da attestati di partecipazione ad attività culturali e sportive autorizzate dalla scuola). MEMORANDUM Al candidato promosso con debito formativo (d.f.) viene assegnato il punteggio minimo

previsto dalla banda di oscillazione corrispondente alla media dei voti.

Il superamento del d.f. consente l’integrazione del credito scolastico (c.s.) relativo all’anno

in cui il debito è stato contratto.

Solo nello scrutinio finale dell’ultimo anno, il C.d.C., in casi particolari, può motivatamente

integrare, fermo restando il massimo di 25 punti complessivamente attribuibili, il punteggio

complessivo conseguito dall’alunno che risulta dalla somma dei punteggi attribuiti negli

scrutini finali degli ultimi tre anni (art. 11 comma 4 del Regolamento).

Gli alunni delle ultime classi che in sede di scrutinio finale presentano anche una sola

insufficienza, non possono sostenere l’esame di stato.

Il voto di educazione fisica fa media per l’attribuzione del c.s..

Il voto di condotta contribuisce all’assegnazione del credito scolastico

Per i candidati esterni la valutazione del credito è effettuata dalla commissione esaminatrice

degli esami di stato tenendo conto delle vigenti normative.

In sede di scrutinio finale per gli esami di idoneità alle classi IV o V non va attribuito c.s. in

quanto verrà assegnato dalla commissione esaminatrice.

TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA SCRITTA Per quanto riguarda la terza prova scritta del nuovo esame di stato, il C.d.C. ha individuato la

seguente tipologia: prova a risposta multipla tranne per la lingua straniera inglese, per la quale

la normativa prevede la produzione mista.

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Ogni docente si è fatto carico nel corso dell’anno, di abituare gli allievi allo svolgimento di

prove scritte secondo la suddetta tipologia.

Nella parte conclusiva del secondo quadrimestre sono state somministrate due simulazioni di

tale prova d’Esame di Stato le cui copie sono inserite in calce al presente documento.

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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO EX ART. 4 LEGGE 53/2003

La nuova riforma della scuola, “Riforma Gelmini”, prevede la sostituzione della terza area

professionalizzante, con l’Alternanza scuola lavoro.

A tale scopo, lo scorso anno scolastico è stato redatto un progetto dal titolo “ESPERTO

NELLA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE”

Il progetto biennale ha una durata di 132 ore (66+66 ore), così articolato:

Modulo Titolo 1^ annualità 2^ annualità

n. 1 Informatica di base 6 6

n. 2 Orientamento 8 8

n. 3 Cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro

8 8

n. 4 Inglese (Autoformazione)

4 4

I quattro moduli teorici, per un totale complessivo di 26 ore, saranno affidati ad esperti

esterni, mentre l’attività di stage aziendale, per un totale complessivo di 40 ore, è stata

gestita da un tutor interno alla scuola e da un tutor aziendale ed è stata effettuata presso

aziende del settore di riferimento al contenuto del progetto.

Referente del progetto: Prof. Rosario Muni

Ambiente per l’esperienza di lavoro: SICILIACQUE S.p.A – Sede di Cammarata (Impresa ed Ente pubblico)

Motivazioni che hanno condotto alla formulazione del progetto, comprensive dello studio della situazione socio-economica in cui insiste la scuola e dell'eventuale indagine di mercato del lavoro. Fabbisogni formativi in correlazione con il POF

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Relazione sociale del comune di Cammarata Cammarata si trova alle pendici del monte omonimo (m.1578), posto in un territorio ricco di

boschi e caratterizzato dall’aria salubre. Dista 51 Km da Agrigento, 81 Km da Caltanissetta,

83Km da Palermo, confina con San Giovanni Gemini.

La popolazione residente ha subito negli ultimi anni una rilevante contrazione passando da

8981 abitanti nel 1951 agli attuali 6641; tale perdita è dovuta alle emigrazioni di forza lavoro

verso il nord della penisola o addirittura verso l’estero, a causa dei ridotti sbocchi occupazionali

presenti nel territorio. La popolazione è caratterizzata da una vasta presenza di anziani ed

extracomunitari dato che esiste un centro di accoglienza giovanile presso le suore del Castello.

Da un’analisi del tessuto economico- sociale si evince:

- elevata marginalità economica;

- consistente deprivazione culturale;

- ampia fascia di popolazione che adempiuto solamente all’obbligo scolastico, per

abbandono della scuola;

- alto livello di disoccupazione o di precarietà lavorativa;

- alto livello di devianza giovanile e non.

Numerose sono quindi le richieste di intervento che il comune rivolge alla società, tra le più

frequenti:

- interventi a favore dei minori per combattere il disagio;

- interventi per le politiche familiari e giovanili per l’integrazione nel mondo del

lavoro;

- interventi a favore degli anziani;

- interventi a favore dei diversamente abili.

In questo contesto, il Collegio dei Docenti dell’IPIA di Cammarata ritiene che sia necessario

assicurare ai giovani studenti una proposta che preveda:

- risposte molteplici, qualificate e qualificanti, alle loro esigenze, che venga incontro alle

più urgenti esigenze formative;

- alta specializzazione e professionalità di base;

- cultura d’impresa, unite ad una solida cultura generale.

Si individua quindi l’alternanza scuola-lavoro come occasione formativa e come strumento di

promozione del formativo di ognuno/tutti, inteso come miglior risultato possibile nella

valorizzazione delle attitudini e delle capacità individuali.

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Finalità generali

L’obiettivo è di formare una nuova figura professionale, “ESPERTO NELLA GESTIONE

DELLE RISORSE IDRICHE”, ovvero un diplomato in possesso di specifiche competenze

chimico-biologiche, ma in possesso al contempo di un curriculum sperimentale e flessibile,

funzionale alla crescita culturale, sociale ed economica del territorio.

L’idea di partenza è che la scuola, centro di “Risorse di Formazione” sia il motore dello

sviluppo del territorio attraverso il recupero di giovani alla partecipazione sociale,

all’apprendimento e alla formazione di professionalità innovative e strettamente connesse alle

politiche di sviluppo sociale. Per tale motivo è necessario ridimensionare ed arricchire di nuovi

e ulteriori contenuti l’esperienza formativa degli alunni all’insegna di una nuova cultura della

formazione e una nuova cultura del lavoro.

Finalizzazione dell'attività

Il presente progetto mira al sostegno dello sviluppo di competenze chiave di base e trasversali,

di studenti e studentesse nella moderna società conoscitiva, di qualificazione degli

apprendimenti in un disegno continuo e ricorrente di professionalizzazione, di guida al

posizionamento e alla modalità occupazionale sul mercato globale del lavoro nel settore della

gestione delle risorse idriche.

In definitiva si tenderà ad:

- attuare modalità di apprendimento flessibile che colleghino i due mondi formativi, quello

scolastico e quello esperienziale, incentivando nei giovani processi di autostima e capacità di

auto progettazione personale;

- arricchire la formazione acquisita nel percorso scolastico con competenze spendibili nel

mondo del lavoro;

- favorire l’orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli

studi di apprendimento individuali;

- creare un legame di confronto tra le teorie apprese durante le attività disciplinari e l’esperienza

lavorativa;

- sviluppare la capacità di correlare la propria esperienza lavorativa con quanto appreso in

classe;

- realizzare un organico collegamento dell’istituzione scolastica con il mondo del lavoro.

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Risultati attesi (saperi e competenze acquisiti dagli allievi)

- Innalzare il numero dei giovani che conseguono il diploma.

- Rafforzare l’autostima attraverso un processo di arricchimento culturale.

- Rafforzare il rispetto delle regole.

- Favorire la motivazione allo studio e sviluppare processi di apprendimento.

- Rendere consapevoli gli studenti che la propria realizzazione nel mondo del lavoro è legata

alle conoscenze, alle competenze e alle abilità sviluppate durante il percorso scolastico.

- Migliorare la comunicazione verbale e non, potenziando le capacità di ascolto e di relazioni

interpersonali.

- Sviluppare e favorire la socializzazione in un ambiente nuovo.

Descrizione sintetica dell’organizzazione del percorso in alternanza scuola-lavoro con la

completa descrizione del Partner e il tipo di collaborazione

La società che ha dichiarato la disponibilità per l’attuazione del percorso è SICILIACQUE S.p.A-

SICILIACQUE S.p.A. è una società mista, classificata come “impresa pubblica”, costituita per

il 75% da soci industriali, leader nel campo dei servizi per l’acqua, e per il 25% dalla

REGIONE SICILIANA. Ha la sua sede legale e operativa a Palermo.

Nel luglio 2004 subentra all’Ente Acquedotti Siciliani (EAS) nella gestione, fino al 2044, come

concessionaria del servizio di captazione, accumulo, potabilizzazione e adduzione a scala

sovrambito.

I sistemi acquedottistici precedentemente gestiti da E.A.S. e oggi da Siciliacque sono tredici

(Alcantara, Ancipa, Blufi, Casale, Dissalata Gela – Aragona, Dissalata Nubia, Fanaco –

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Madonie Ovest, Favara di Burgio, Garcia, Madonie Est, Montescuro Est, Montescuro Ovest e

Vittoria – Gela) per un totale di:

• 1.764 Km di rete di adduzione

• 66 impianti di sollevamento

• 7 invasi artificiali:

• Ancipa (gestione Enel Green Power)

• Disueri (gestione Consorzio Di Bonifica 5 Gela)

• Fanaco (gestione Siciliacque)

• Garcia (gestione Consorzio Di Bonifica 3 Agrigento)

• Leone (gestione Siciliacque)

• Prizzi (gestione Enel Green Power)

• Ragoleto (gestione Raffinerie Gela)

• 8 campi pozzi

• 11 gruppi sorgenti

• 3 impianti di dissalazione di acqua marina:

• Gela (gestione Raffinerie Gela)

• Porto Empedocle

• Trapani (gestione Siciliacque)

Essa, quindi, nel Comune di Cammarata gestisce la potabilizzazione e la successiva distribuzione delle acque del “Fanaco”.

Il percorso in alternanza, concepito in un’ottica di sviluppo biennale, è destinato, per questa seconda annualità, a studenti frequentanti il quinto anno del corso Tecnico Chimico e Biologico della sede centrale dell’IPIA di Cammarata, plesso Sacramento.

Nella progettazione del percorso viene coinvolta una sola azienda, data la scarsa disponibilità dell’offerta, ma ciò non pregiudica la coerenza del percorso formativo che si intende attuare, e rende comunque possibile la formulazione di un programma didattico/formativo fortemente orientato a problematiche pratiche specifiche presenti nel campo operativo previsto. Gli studenti si confronteranno con dinamiche reali e riscontreranno le peculiarità e le difficoltà che attengono al ruolo di chi riveste responsabilità ai vari livelli in un qualunque processo produttivo.

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Durante la fase progettuale sono state concordate le modalità di attuazione della fase di inserimento in azienda, le competenze da far acquisire, i compiti da svolgere, gli indicatori di prestazione e la definizione delle attività di monitoraggio. Tutte le attività si svolgono sempre compatibilmente con la disponibilità oraria dell’azienda. Gli studenti avranno due figure di riferimento:

- il tutor interno, insegnante della classe;

- il tutor esterno, esperto aziendale che interviene e segue i ragazzi durante le attività in azienda. Inoltre il tutor aziendale partecipa alla progettazione dei percorsi, alla programmazione delle attività e darà il suo contributo nella valutazione.

Il percorso è strutturato in due fasi successive: - una fase preliminare di orientamento, di formazione specifica nell’informatica di base, di

sicurezza nel lavoro, di inglese;

- una seconda fase di esperienza in contesto lavorativo.

Fase preliminare di formazione in aula

Modalità e tempi di attuazione

La fase preliminare avrà una durata di 26 ore, da svolgersi in aula in orario pomeridiano ed è

organizzata in moduli di durata variabile con un massimo di 4 ore al giorno.

In ogni modulo l’intervento è strutturato in (brevi) interventi teorici iniziali (con funzione di

stimolo) e lavori di gruppo e/o individuali degli allievi, che si concluderanno con un ulteriore

momento d’aula avente funzione di sistematizzazione e riflessione teorica.

Le lezioni d’aula saranno dedicate al rinforzo di talune abilità “trasversali” nonché alla

trattazione di tematiche riguardanti il progetto di alternanza scuola-lavoro, l’organizzazione

aziendale, l’organizzazione del lavoro, informatica di base, le misure per la tutela della salute e

della sicurezza nei luoghi di lavoro ed un modulo di inglese

Obiettivi generali

Il proposito è quello di fornire alla scuola una metodologia didattica innovativa che, con

semplici strumenti operativi condivisi, possa ampliare il processo di insegnamento-

apprendimento.

Il percorso, in sinergia con l’azienda, è inserito nella programmazione curriculare di classe.

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Gli obiettivi didattici e trasversali tenderanno a:

• orientare i giovani a scoprire le vocazioni personali, così da facilitare le successive scelte;

• collegare proficuamente il mondo della scuola e quello del lavoro;

• sviluppare le principali caratteristiche e le dinamiche che sono alla base del lavoro in

azienda (fare squadra, relazioni interpersonali, rapporti gerarchici);

• sviluppare un atteggiamento critico ed autocritico rispetto alle diverse situazioni di

apprendimento;

• promuovere il senso di responsabilità e di solidarietà nell’esperienza lavorativa;

• acquisire competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro.

isorse idriche” da sviluppare nell’ambito del biennio conclusivo.

Per quanto riguarda i contenuti si rimanda al progetto allegato a cui si fa riferimento. Il corso

tradizionale, unitamente all’ Alternanza scuola lavoro” conducono gli studenti, alla fine del

quinto anno, al conseguimento della cosiddetta "Maturità Integrata".

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Percorso di Orientamento al lavoro RELAZIONE FINALE SUL PERCORSO DI ORIENTAMENTO AL LAVORO

A seguito di convenzione stipulata tra l’Istituto Archimede di Cammarata e l’ENFAP di

Agrigento, è stato avviato il processo per l’implementazione delle attività di orientamento al

lavoro degli allievi frequentanti le classi terze, quarte e quinte del suddetto Istituto per l’anno

scolastico 2011/2012, sia presso la Sede Centrale di Cammarata, sia presso la Sede staccata

“Sacramento” di San Giovanni Gemini, sia presso la Sede Coordinata di Casteltermini.

Il team di Orientatori ha previsto una serie di incontri, individuali e di gruppo, stabiliti di

concerto con i responsabili dell’attività formativa dell’Istituto e nel rispetto dell’attività

scolastica dei docenti.

Il progetto è stato inizialmente presentato alle classi ed ai Docenti attraverso una conferenza

che ha informato, stimolando curiosità ed interesse da parte dei soggetti-utenti.

Le azioni previste hanno avuto lo scopo precipuo di far emergere dai singoli utenti le

aspettative, le tendenze, le specificità intenzionali di ciascuno riguardo il proprio futuro

occupazionale. Ciò è stato possibile mediante una formula maieuticamente socratica che,

attraverso una serie di colloqui e la somministrazione di diverse batterie di test, ha consentito

agli studenti di attivare il processo di autoconoscenza che è stato supporto per la

identificazione delle tappe decisionali utili ed indispensabili da intraprendere per il

raggiungimento del traguardo prefissato.

Gli Orientatori hanno, quindi, aiutato gli studenti nel difficile processo di scelta mirato alla

costruzione del futuro occupazionale, riuscendo, alla fine del percorso orientativo a stilare il

bilancio di competenze individuale.

Attraverso gli incontri di formazione orientativa gli Orientatori hanno fornito agli studenti

informazioni utili alla compilazione del curriculum vitae e della relativa lettera di

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presentazione, hanno offerto indicazioni metodologiche per l’avvio della ricerca attiva del

lavoro ed hanno esposto tematiche inerenti i tirocini formativi estivi, per l’applicazione

dell’alternanza scuola-lavoro, e il contratto di apprendistato rivisitato dalle recenti normative.

Il team di orientamento ritiene che il successo del lavoro svolto sia da attribuire alla attenta

partecipazione degli studenti che sono stati fertile humus durante gli incontri, consentendone la

proficuità.

Un doveroso e caloroso ringraziamento ai Docenti ed ai responsabili coordinatori della

attività di orientamento che hanno consentito, attraverso la loro disponibilità e la fattiva

collaborazione, il sereno svolgimento delle attività in oggetto.

Si auspica che l’esperienza attivata nell’anno in corso possa ripetersi con l’avvio del

prossimo anno scolastico.

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CONSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ DISCIPLINARI Disciplina: Religione Classe : V T.C.B. sez. A Docente: Prof. ssa Alì Giovanna

Libro di testo : Tutti i colori della vita. Solinas Luigi- Ed. SEI

Ore di lezione Previste 30 – Effettuate 21

Tale differenza va imputata ad assenze ed attività previste dal POF.

Obiettivi

generali

realizzati

L’alunno sa:

-­‐ rielaborare i contenuti in forma personale ed autonoma

-­‐ analizzare, sintetizzare e commentare un testo

-­‐ individuare i valori etici e religiosi

-­‐ usare in modo appropriato il linguaggio specifico

-­‐ esprimere un giudizio critico

-­‐ reperire e utilizzare documenti

Contenuti e

tempi

L’etica della vita:principi di bioetica ott./nov.

Le relazioni: l’amore dic./gen.

La vita oltre la morte feb./mar.

Le relazioni: pace,solidarietà e mondialità mar./apr.

Cristianesimo e impegno sociale. mag./giu.

Metodi di

insegnamento

Gli argomenti sono stati proposti mediante lezioni frontali, lavori di

gruppo, discussioni libere e guidate, lavori di ricerca, strumenti

multimediali.

Strumenti di

verifica

La verifica è stata condotta attraverso l’analisi di quanto prodotto

dagli studenti nei diversi momenti dell’attività didattica. Osservazione

sistematica degli atteggiamenti degli allievi nel dialogo di classe.

Esposizione orale. Dal 15 maggio sino alla fine dell’anno scolastico si procederà al completamento degli argomenti programmati.

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Materia: Italiano Docente: Prof.ssa Maria Concetta Grisafi Libro di testo adottato: Armellini- Colombo- il Novecento – Ed. Zanichelli Ore di lezione : previste 118 – effettuate 107 Obiettivi generali realizzati In riferimento al piano di lavoro annuale gli obiettivi educativi e didattici preventivati sono stati raggiunti dagli allievi in modo sufficiente. Il livello di preparazione individuale conseguito dalla classe risulta diversificato: alcuni alunni hanno evidenziato buone capacità di comprensione e di rielaborazione raggiungendo un livello culturale di preparazione buono; altri hanno evidenziato capacità modeste superando le difficoltà iniziali con impegno e interesse, anche se, a volte non sempre costanti nello studio. Inoltre come previsto dalla programmazione sono stati effettuati interventi di recupero in itinere e sono state messe in atto diverse strategie per gli alunni che evidenziavano difficoltà nel raggiungere gli obiettivi prefissati. Contenuti: vedi allegato Metodi di insegnamento Alla lezione frontale, breve e introduttiva, seguiva la lettura guidata e relativa spiegazione degli argomenti trattati. Strumenti di verifica Le verifiche sono state sistematiche e collocate al termine di ogni unità di lavoro e adeguate a quanto proposto; sono state svolte con colloqui individuali o in piccoli gruppi e prove strutturate. Inoltre gli alunni sono stati preparati alle nuove tipologie di prove scritte in funzione degli esami. CONTENUTI Il Decadentismo: caratteri generali Luigi Pirandello: vita, pensiero e opere Da Novelle per un anno: La carriola

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Da L’umorismo: “Il sentimento del contrario”,”Non è una l’anima individuale” ,” La vita” e “la forma”. Per il teatro: Enrico IV Giovanni Pascoli: vita, pensiero e opere Da Myricae: il X Agosto Da I canti di Castelvecchio: La mia sera Italo Svevo: vita,pensiero e opere Da Una vita, Senilità e La coscienza di Zeno: L’argomento delle opere in generale Il Novecento: caratteri generali L’Ermetismo, Futurismo e Crepuscolarismo Giuseppe Ungaretti: vita, pensiero e opere Da Allegria: I fiumi Da Sentimento del Tempo: L’isola Eugenio Montale: vita, pensiero e opere Da Ossi di seppia: Spesso il male di vivere ho incontrato Da Le occasioni: La casa dei doganieri Tutti i contenuti, preventivati nella programmazione didattica, sono stati svolti ad eccezione di S. Quasimodo e di alcuni autori del Neorealismo (Pavese, Vittorini, Sciascia) perché il ritmo di apprendimento è stato lento e discontinuo.

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Disciplina: Storia Docente: Prof.ssa Grisafi Maria Concetta Libro di testo adottato: F. M. Feltri, M.M. Bertazzoni, F.Neri, Il tempo e le idee vol. II (dal primo dopoguerra al mondo globale),Società Editrice Internazionale Torino Ore di lezione: previste 51, effettive 45 Obiettivi conseguiti: I principali obiettivi prefissati (stabilire relazioni di causa-effetto; collocare nel tempo e nello spazio; stabilire relazioni tra i fatti, argomentare dando giudizi di valore sui fatti conosciuti) sono stati in genere raggiunti dagli allievi in modo sufficiente. Alcuni alunni rielaborano le conoscenze acquisite esponendole con un linguaggio semplice e non sempre adeguato al lessico; altri, invece, evidenziano ottime capacità di comprensione e di rielaborazione dei contenuti studiati. Metodi d’insegnamento: Lezione frontale, discussione in classe su vari argomenti storici con costanti riferimenti all’attualità, lettura di documenti presenti nel libro di testo, spiegazione guidata dei termini tecnici propri della disciplina. Strumenti di verifica: La verifica ha privilegiato costantemente la prova orale, per permettere agli alunni di migliorare la capacità espressiva e l’acquisizione del linguaggio specifico della materia. Sono state effettuate anche esercitazioni scritte. Contenuti: Modulo 1: L’eredità della Seconda Guerra Mondiale Unità 1: Il comunismo in Russia

• L’arretratezza della Russia • La rivoluzione del Febbraio 1917 • I soviet • Menscevichi e Bolscevichi • Lenin e le Tesi di Aprile • Le rivoluzione di Ottobre • L’assalto al Palazzo d’Inverno • La dittatura del Partito Comunista • La guerra civile e la nascita dei lager • La Nep (Nuova Politica economica) • Lo stalinismo e il periodo del terrore

Unità 2: L’Italia fascista

• Il dopoguerra in Italia • La situazione politica e sociale • Il Partito Popolare di Don Luigi Sturzo • Il Biennio rosso e l’occupazione delle fabbriche • Benito Mussolini • Il programma del 1919 • Lo squadrismo e la marcia su Roma del ‘22

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• Il delitto Matteotti • La distruzione dello stato liberale e la nascita della dittatura • La Chiesa e il fascismo: i Patti Lateranensi (1929) • Il regime fascista • Le leggi razziali del 1938

Modulo 2: Democrazia e dittatura in America e in Germania

Unità 1: La Grande depressione negli USA

• L’America negli Anni Venti • Razzismo (Ku Klux Klan) e proibizionismo negli Usa • L’industria americana negli Anni Venti:l’automobile a portata di tutti • Il crollo della Borsa e la crisi del 1929 • Il New Deal • La presidenza di Hoover • L’elezione di Roosvelt • L’intervento dello stato nell’economia

Unità 2: Il Nazionalsocialismo in Germania

• Il dopoguerra in Germania • La sconfitta militare e la Repubblica di Weimar • L’ascesa di Hitler e la nascita del Terzo Reich • La diffusione del nazismo in Germania • Mein Kampf e il concetto di razza padrona • L’incendio del Reichstag e l’assunzione dei pieni poteri del Fuhrer • La notte dei lunghi coltelli:il potere alle SS • La notte dei cristalli • Le leggi di Norimberga • Il problema della disoccupazione e la politica del riarmo

Unità 3: La Seconda Guerra Mondiale

• Le origini del conflitto • L’espansionismo giapponese in Asia • Mussolini e la guerra d’Etiopia • La guerra civile spagnola • La conferenza di Monaco (1938) • Il patto di non aggressione tra Germania e URSS (patto Molotov-Ribbentrop ) • La dinamica della guerra • L’invasione della Polonia • La guerra in Occidente nel 1940 • L’attacco tedesco all’Unione Sovietica (operazione Barbarossa) • L’entrata in guerra di Giappone e Stati Uniti • Estate 1944: sbarco in Normandia e l’offensiva sovietica • La fine della Guerra in Europa • Il crollo del Terzo Reich • L’arma atomica e la resa del Giappone • L’Italia dal 1939 al 1945 • Dalla non belligeranza all’intervento • La guerra parallela • Le sconfitte del 1942-1943 • Lo sbarco in Sicilia degli Alleati

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• La caduta del fascismo (25 luglio 1943) • L’armistizio dell’8 settembre • La Repubblica Sociale Italiana (Rep. Di Salò) • La Resistenza • La fine della guerra in Italia

Unità 4: La Shoà • Il processo di distruzione • L’annientamento pianificato

Modulo 3: Comunismo e Capitalismo dopo la Seconda Guerra Mondiale

• La guerra fredda (cenni) • La nascita dell’ONU • La politica di Stalin e Truman • L’età di Kruscev e Kennedy

MATEMATICA Prof. Romito Salvatore

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Libro di testo: L. Tonolini F. Tonolini G. Tonolini A. Mamenti Calvi Lezioni svolte alla data del 15 maggio: 70 h Nel corso dell’anno scolastico sono stati sviluppati cinque moduli di seguito indicati:

Obiettivi Contenuti Competenze Capacità Metodi di insegnamento Verifiche

Modulo n° 1 Disequazioni di I e II grado, disequazioni fratte, sistemi di disequazioni, disequazioni irrazionali, potenze ad esponente reale e funzione esponenziale, logaritmi e funzione logaritmica, equazioni e disequazioni logaritmiche, equazioni e disequazioni esponenziali. Modulo n° 2 Funzioni reali di variabile reale: Concetto di funzione reale di una variabile reale, classificazione delle funzioni analitiche, funzioni periodiche, pari e dispari, determinazione dell’insieme di esistenza di una funzione, determinazione degli intervalli di positività e di negatività di una funzione.

Sapere risolvere i vari tipi di disequazioni per poter determinare il segno di una funzione Saper determinare il campo di esistenza di una funzione

Lo studio dei moduli è finalizzato al conseguimento da parte degli alunni della seguente capacità: Sapere leggere, analizzare e rappresentare graficamente qualsiasi tipo di funzione

Lezioni frontali Lettura del libro di testo Esposizione degli argomenti mediante esempi alla lavagna Esercitazioni in classe

Relativamente ad ogni unità didattica sono state proposte diverse verifiche per valutare il conseguimento degli obiettivi. Le verifiche scritte erano finalizzate ad appurare la comprensione dei concetti proposti da parte degli alunni e la capacità di trasferirli a livello di operatività. Le verifiche orali hanno permesso di verificare, oltre all’acquisizione dei concetti, l’uso del linguaggio specifico della materia e le capacità espressive. I risultati delle verifiche sono stati utilizzati, per interventi in itinere ed in particolare durante i corsi di recupero

Obiettivi Contenuti Competenze Capacità Metodi di insegnamento Verifiche

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Modulo n° 3 Limiti delle funzioni di una variabile reale: Punti di accumulazione, punti isolati, punti di frontiera, limite di una funzione f(x) per x tendente ad un valore finito x0, limite di una funzione f(x) per x tendente a più o meno infinito, limite destro e limite sinistro di una funzione, teorema di unicità del limite , teorema della permanenza del segno, teorema del confronto, operazioni sui limiti. Modulo n° 4 Funzioni continue Definizione di funzione continua in un punto, funzione continua in un intervallo, proprietà delle funzioni continue in un intervallo chiuso, funzioni monotòne, funzioni limitate, funzioni composte, limiti che si presentano in forma indeterminata, limite notevole senx/x per x tendente a 0, limite di (1 + 1/x)x per x tendente a ±∞, punti di discontinuità per una funzione, asintoti verticali, orizzontali ed obliqui

Acquisire il concetto di limite e sapere analizzare l’andamento di una funzione Sapere operare con i limiti Sapere individuare le funzioni continue ed evidenziarne le proprietà in un intervallo Riconoscere i vari tipi di discontinuità

Lo studio dei moduli è finalizzato al conseguimento da parte degli alunni della seguente capacità: Sapere leggere, analizzare e rappresentare graficamente qualsiasi tipo di funzione

Lezioni frontali Lettura del libro di testo Esposizione degli argomenti mediante esempi alla lavagna Esercitazioni in classe

Relativamente ad ogni unità didattica sono state proposte diverse verifiche per valutare il conseguimento degli obiettivi. Le verifiche scritte erano finalizzate ad appurare la comprensione dei concetti proposti da parte degli alunni e la capacità di trasferirli a livello di operatività. Le verifiche orali hanno permesso di verificare, oltre all’acquisizione dei concetti, l’uso del linguaggio specifico della materia e le capacità espressive. I risultati delle verifiche sono stati utilizzati, per interventi in itinere ed in particolare durante i corsi di recupero

Obiettivi Contenuti Competenze Capacità

Metodi di insegnamento Verifiche

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Modulo n° 5 Derivate delle funzioni di una variabile e teoremi sul calcolo differenziale: Rapporto incrementale di una funzione, derivata di una funzione in un punto, derivata destra e derivata sinistra, calcolo della derivata in un punto mediante la definizione, derivabilità e continuità di una funzione, significato geometrico della derivata di una funzione, equazione della retta tangente a una curva in un suo punto, derivata delle principali funzioni elementari, teoremi sul calcolo delle derivate, teorema di Rolle, teorema di Cauchy, teorema di Lagrange, teorema di De L’Hopital

Acquisire il concetto di derivata Sapere interpretare geometricamente la derivata Sapere confrontare derivabilità e continuità Sapere operare con le derivate

Lo studio dei moduli è finalizzato al conseguimento da parte degli alunni della seguente capacità: Sapere leggere, analizzare e rappresentare graficamente qualsiasi tipo di funzione

Lezioni frontali Lettura del libro di testo Esposizione degli argomenti mediante esempi alla lavagna Esercitazioni in classe

Relativamente ad ogni unità didattica sono state proposte diverse verifiche per valutare il conseguimento degli obiettivi. Le verifiche scritte erano finalizzate ad appurare la comprensione dei concetti proposti da parte degli alunni e la capacità di trasferirli a livello di operatività. Le verifiche orali hanno permesso di verificare, oltre all’acquisizione dei concetti, l’uso del linguaggio specifico della materia e le capacità espressive. I risultati delle verifiche sono stati utilizzati, per interventi in itinere ed in particolare durante i corsi di recupero

Il primo di detti moduli riguarda argomenti trattati nel precedente anno scolastico, che costituiscono i prerequisiti necessari per la comprensione degli argomenti previsti per il corrente anno scolastico , sui quali gli alunni presentavano inizialmente molte difficoltà. Nel corso delle 12 ore, previste, successive al 15 maggio verrà trattato il seguente modulo: Modulo n° 6 Studio del grafico di una funzione: contenuti Crescita e decrescita di una funzione, massimi e minimi relativi, condizioni per l’esistenza dei massimi e minimi relativi, massimi e minimi assoluti, concavità e convessità, punti di flesso,

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studio del grafico di una funzione, rappresentazione del grafico di una funzione mediante l’utilizzo del programma derive. Competenze: Sapere determinare crescenza, decrescenza, massimi, minimi, concavità, convessità e flessi di una funzione.

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Materia

INGLESE

Docente

ANTONINO LA PILUSA

Libri di testo ENGLISH THROUGH CHEMISTRY

AND BIOLOGY VIRGA - LO RE

Ore di lezione effettuate

N° ore previste 99 N° ore effettuate 67

Obiettivi realizzati Quasi tutti gli gli alunni conoscono gli argomenti

trattati e pochissimi possiedono una accettabile competenza linguistico-comunicativa.

Solo pochi sono in in grado di: esprimersi in forma chiara e corretta; produrre brevi e semplici testi scritti.

Contenuti Cfr. Allegato programma dettagliato

Metodi di insegnamento La metodologia usata ha favorito l’approccio

comunicativo. Si è fatto uso della lezione frontale per trasmettere

contenuti e fornire strumenti. Mezzi e strumenti di lavoro Libro di testo

Pagine di argomenti di civiltà

Tipologie di verifica Questionari a risposta aperta e a scelta multipla , esposizione degli argomenti trattati in L2,.

PROGRAMMA

FROM ENGLISH THROUGH CHEMISTRY AND BIOLOGY WATER BEER MILK PROTEIN

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LIPIDS CARBOHYDRATES WINE POLLUTION FROM OTHER TEXTS THE VICTORIAN AGE THE INDUSTRIAL REVOLUTION DICKENS THE BRITISH EMPIRE SPORT IN BRITAIN WOLRD WAR I AND II THE BRITISH PRESS GRAMMAR REFLECTION ZERO CONDITIONAL FIRST CONDITIONALS CONDITIONAL SECOND CONDITIONAL COMPARATIVES SUPERLATIVES PASSIVE

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Materia CHIMICA FISICA E ANALITICA

Docenti

Michele Di Mercione Giuseppe Lo Sardo

Libri di testo COZZI, PROTTI, RUARO

ANALISI CHIMICA STRUMENTALE

Ore di lezione effettuate

N° ore previste 99 N° ore effettuate 84

Obiettivi realizzati Quasi tutti gli gli alunni conoscono gli argomenti trattati e

alcuni possiedono una accettabile competenza tecnica.

Contenuti Ossido-riduzioni in soluzione acquosa; le pile; tabella dei potenziali standard;equazione di Nernst e calcoli

relativi; elettrodi di riferimento: a idrogeno e a calomelano saturo;

l’elettrolisi e le sue applicazioni in campo industriale e analitico; il polarografo e le determinazioni voltamperome-

triche; la luce e le onde elettromagnetiche: loro natura e grandezze correlate; riflessione, rifrazione, interferenza e diffrazione, polarizzazione, diffusione; monocromatori a

rifrazione e a diffrazione; spettrofotometro: azzeramento e costruzione della curva di taratura; analisi in emessione:

fotometro a fiamma e ad arco; assorbimento atomico. Metodi di insegnamento

Si è fatto uso della lezione frontale e delle esperienze di laboratorio.

Mezzi e strumenti di lavoro Libro di testo: Fotocopie di articoli scientifici.

Tipologie di verifica Questionari a scelta multipla, esposizione orale degli argomenti trattati .

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Materia IMPIANTI DI BIOTECNOLOGIE

Docente

Michele Di Mercione

Libri di testo Natoli-Calatozzolo

Tecnologie chimiche industriali

Ore di lezione effettuate

N° ore previste 66 N° ore effettuate 62

Obiettivi realizzati Quasi tutti gli gli alunni conoscono gli argomenti trattati e alcuni

possiedono una accettabile competenza tecnica.

Contenuti Schema generale di un impianto aerobio; schema generale di un impianto anaerobio di biogas; sistemi di controllo in

feedback: schema generale, tipo on-off, tipo proporzionale, tipo derivativo e integrativo; produzione di antibiotici, produzione di

aminoacidi, impianto di depurazione dell’acqua con trattamento secondario di tipo chimico, produzione di

bioalcool da residui agricoli.

Metodi di insegnamento Si è fatto uso della lezione frontale e del linguaggio grafico simbolico.

Mezzi e strumenti di lavoro Libro di testo Fotocopie fornite dal docente.

Tipologie di verifica Questionari a scelta multipla, esposizione orale degli argomenti trattati .

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Materia Processi e tecnologie chimiche industriali

Docente

Michele Di Mercione

Libri di testo Natoli,Calatozzolo

Tecnologie chimiche industriali

Ore di lezione effettuate

N° ore previste 66 N° ore effettuate 58

Obiettivi realizzati Quasi tutti gli gli alunni conoscono gli argomenti trattati e alcuni

possiedono una accettabile competenza tecnica.

Contenuti Studio termodinamico e cinetico, scelta delle condizioni operative, scelta del catalizzatore e studio del meccanismo di

reazione, operazioni unitarie di separazione e ricicli, recuperi energetici, problemi ambientali e di sicurezza

sul lavoro, sistemi di controllo automatico, disegno dell’impianto con normativa IUPAC dei seguenti

processi chimici industriali: gas di sintesi dell’ammoniaca, acido nitrico, processo Solvay, ossido di

etilene e glicoli.

Metodi di insegnamento Si è fatto uso della lezione frontale e del linguaggio grafico

simbolico. Mezzi e strumenti di lavoro

Libro di testo Fotocopie fornite dal docente.

Tipologie di verifica Questionari a scelta multipla, esposizione orale degli argomenti trattati .

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Materia: Educazione Fisica Anno 2011/2012

Docente prof. Onofrio Lo Sardo

Libro di testo adottato:

Sport e Salute Edizione Aggiornata Alberto

Rampa Cristina Salvetti Casa editrice

Juvenilia

• - Gli obiettivi realizzati in termini di conoscenze, capacità, competenze:

Alla data di stesura del presente documento gli obiettivi sono stati realizzati ad un livello mediamente più che buono.

• II programma svolto e i tempi (espressi in ore) per la realizzazione di ciascuna unità didattica o modulo:

occorre precisare che in Educazione fisica non sempre è possibile quantificare i tempi impiegati per il conseguimento degli obiettivi in U. D. in quanto ogni obiettivo è perseguibile anche in più unità didattiche diverse e non specifiche ed alcuni di essi si sono conseguiti con un lavoro protratto nell'arco del quinquennio. Mentre nel triennio si è teso ad affinare la tecnica dei gesti sportivi e la capacità di organizzarli e realizzarli anche in ambiti diversi.

• Le attività curricolari ed extracurricolari (anche organizzate autonomamente dalla classe), le visite guidate, i viaggi d'istruzione, ecc. :

Torneo d'Istituto di Pallavolo Femminile e Maschile

Calcio a Cinque Maschile

• I metodi alla concreta interazione docente-alunni: lezioni, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero, sostegno, integrazione, ecc. :

• Conoscenza delle norme elementari di pronto soccorso • Conoscenza delle caratteristiche tecnico tattiche della pallavolo e dell’

atletica leggera • Avere capacità di resistenza,forza,mobilità articolare • Avere capacità di coordinare azioni complesse • Essere in grado di effettuare azioni sportive individuali e di squadra • Sapere organizzare attività e arbitraggio

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Le lezioni di educazione fisica, prevalentemente pratiche, sono state precedute da opportune spiegazioni teoriche. Nella realizzazione degli obiettivi si è proceduto con esercitazioni individuali e di grappo, a corpo libero e con l'ausilio di piccoli e grandi attrezzi, graduando la quantità e la qualità del movimento. Il metodo usato è stato misto, globale-analitico, inserendo, là dove è risultato necessario attività individualizzate per sostenere chi evidenziava difficoltà.

• I testi adottati, i laboratori, le attrezzature, i mezzi, le tecnologie, la palestra, la biblioteca, i materiali didattici, ecc.

• Tutti gli attrezzi disponibili.

• I crìteri e gli strumenti della misurazione (punteggi e livelli) e della valutazione (indicatori e descrittori adottati per la formulazione dei giudizi e/o per l'attribuzione dei voti); le tipologie delle prove utilizzate:

L'acquisizione di apprendimenti e i processi conseguiti sono stati verificati con l'osservazione costante delle modalità di esecuzione dei gesti sportivi. Il conseguimento degli obiettivi è stato valutato attraverso osservazione e colloquio. Nella valutazione delle verifiche si è tenuto conto della situazione di partenza delle capacità di ognuno, dell'impegno, partecipazione, assiduita e serietà mostrati e dei miglioramenti raggiunti.

1 criteri adottati sono stati i seguenti:

• voto 9/10: impegno, partecipazione ed applicazione attiva, precisa e con

padronanza di tecnica, conoscenza completa dei contenuti • voto 7/8: impegno e partecipazione attiva e costante, utilizzo proficuo

degli strumenti anche se con qualche imprecisione;

• voto 6: impegno e partecipazione normale, uso degli strumenti didattici adeguato alle proprie capacità, capacità di applicazione in attività semplici;

• voto 4/5: partecipazione incostante e poco seria, scarsa puntualità nelle

consegne, capacità di applicazione stentata e con errori.

• voto 2/3: non partecipa alle lezioni, non è in grado di eseguire nessuna

attività.

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CONSOLIDAMENTO DELLE CAPACITÀ CONDIZIONALI:

• attività per il miglioramento della resistenza: esercizi di

potenziamento generale, automatizzazione della corsa, corsa continua, corsa intervallata, lavoro in circuito;

• attività per il miglioramento della velocità: sprint, corsa balzata, prove

ripetute, esercizi di potenziamento arti inferiori ed addominali, attività in circuito, staffette

• attività per il miglioramento della forza: esercizi a carico naturali e con

attrezzi, esercizi individuali ed a coppie, esercizi di opposizione e resistenza, esercizi di tono e trofismo

• attività per la mobilità articolare: esercizi di scioltezza, stretching,

esercizi a corpo libero,con piccoli e grandi attrezzi

CONSOLIDAMENTO DELLE CAPACITA COORDINATIVE:

• Attività di orientamento spazio temporale

• Attività di raffinamento delle capacità coordinativi oculo-

muscolari: tiri di precisione, lanci

• Combinazione di movimenti

• Attività di equilibrio statico e dinamico: esercizi con piccoli

attrezzi (cerchi,funicelle,bacchette)

ATTREZZISTICA:

• Esercizi con piccoli attrezzi: cerchi,bastoni,funicelle,palloni;

• Esercizi ai grandi attrezzi: tappeto(capovolta avanti ed

indietro,verticale e ruota)

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• Parallele (progressione) Quadro svedese,cavallina, spalliera.

ATLETICA LEGGERA:

• Specialità dell’atletica: corse salti e lanci

GIOCHI DI SQUADRA: • Caratteristiche tecnico- tattiche della pallavolo • Caratteristiche tecnico- tattiche della pallacanestro

• Caratteristiche tecnico-tattiche della pallamano • Caratteristiche tecnico-tattiche del calcio a undici • Caratteristiche tecnico-tattiche del calcio a cinque

INFORTUNISTICA E PREVENZIONI: • Nozioni di primo soccorso in caso di infortuni

GLI EFFETTI NEGATIVI DA DOPING. ANATOMIA UMANA:

• Apparato cardio-circolatorio • Apparato respiratori • Apparato locomotore ossa, articolazioni e muscoli • Sistema muscolare

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Disciplina: Biotecnologia Classe : V T.C.B. sez. A Docente: Prof. Giambrone Calogero

Libro di testo : Tutti Libro di testo "Biotecnologie e chimica delle fermentazioni" ed.

Zanichelli. Autori Alberto Tagliaferri e Celeste Grande.

Ore di lezione Previste 132 – Effettuate 112

Tale differenza va imputata ad assenze ed attività previste dal POF.

Obiettivi

generali

realizzati

L’alunno sa:

- conoscere la struttura intima degli acidi nucleici e delle

macromolecole organiche di interesse biologico.

- comprendere i principali meccanismi di produzione di

sostanze attraverso la coltivazione di microrganismi

- conoscere le fasi operative e le problematiche relative alle

più importanti produzioni biotecnologiche in campo alimentare.

Contenuti e

tempi

Gli enzimi, i microrganismi e il loro metabolismo ott./nov.

Il metabolismo energetico

genetica dei microrganismi dic./gen.

I fermentatori, materie prime

stechiometria delle biomasse feb./mar.

Produzioni biotecnologiche alimentari mar./apr.

Trattamento di depurazione acque mag./giu.

Metodi di

insegnamento

Gli argomenti sono stati proposti mediante lezione frontale

con l'ausilio di tabelle, distribuzione di schemi riassuntivi, discussioni

aperte, visite guidate in impianti presenti nel territorio

Strumenti di

verifica

La verifica è stata condotta attraverso l’analisi di quanto prodotto

dagli studenti nei diversi momenti dell’attività didattica. Osservazione

sistematica degli atteggiamenti degli allievi nel dialogo di classe.

Esposizione orale e verifiche scritte

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Contenuti: 1) Introduzione ai processi di fermentazione

1.1.) Caratteristiche generali del processo fermentativo.

1.2.) I carboidrati. Gli enzimi: caratteristiche generali, l'enzima come catalizzatore

biologico; gli enzimi e la velocità di reazione; gli enzimi e l'energia di attivazione. Il sito attivo.

Denominazione e classificazione degli enzimi. L'attività enzimatica. Fattori che influenzano

l'attività enzimatica. Inibitori della attività enzimatica.

1.3.) I microrganismi: i laboratori della fermentazione. Caratteristiche dei

microrganismi. Classificazione a cinque regni di Whittaker, posizione sistematica dei

microrganismi e nomenclatura. Morfologia e struttura dei batteri. Attività e funzioni dei batteri.

La riproduzione dei batteri. Analisi delle curve di crescita. Fisiologia batterica: tipi nutrizionali,

esigenze chimiche e fisiche. Il metabolismo. Le esigenze dei microrganismi in termini di

temperatura e pH. Gli stili metabolici dei microrganismi. Le fonti ed i trasferimenti energia nei

microrganismi. I composti fosforati. Le deidrogenasi. Caratteristiche dell'ATP. Glicolisi, ciclo

di attivazione dell'acido piruvico, ciclo di Krebs. I citocromi, La respirazione aerobia e

anaerobia a confronto. Le fermentazioni.

1.4.) I microrganismi per le produzioni industriali: i lieviti.Le muffe. La cellula di

mammifero.

1.5.) Elementi di genetica dei batteri. Caratteristiche generali. Il genoma batterico. Le

mutazioni batteriche. Agenti mutageni ed effetti delle mutazioni. Scambi genici e

ricombinazione genetica. Il DNA ricombinante. Il DNA sintetico. La tecnica del PCR. Le

applicazioni del PCR e del rDNA.

2. Generalità sui fermentatori

2.1. Introduzione ai processi biotecnologici. I processi biotecnologici. Il fermentatore.

2,2, Le materie prime, caratteristiche, costi, fonti, composizione e trattamenti delle

materie prime. Stechiometria della biomassa, il fattore di resa, il quoziente respiratorio, calcolo

della quantità di substrato sia in presenza di metaboliti primari che secondari. Materie prime e

produzioni industriali.

3. Le fasi di produzione.

L'inoculo: ceppi di microrganismi, loro scelta, conservazione, la preparazione

dell'inoculo. Sterilizzazione del mezzo di coltura. La fermentazione, biomassa, fermentazione a

lotti e in continuo. Estrazione e purificazione dei prodotti. I processi biotecnologici.

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4. Un impianto biotecnologico: il fermentatore, caratteristiche generali. Classificazione

dei fermentatori.

5. Produzioni biotecnologiche alimentari: produzione di lieviti, pane, vino, birra,

yoghurt.

6. Processi aerobici e anaerobici. Trattamenti di depurazione delle acque reflue civili e

industriali. Origine, composizione e pretrattamenti delle acque reflue, trattamento primario e

secondario.

PARTI DELLA PROGRAMMAZIONE CHE SI CERCHERA' AFFRONTARE

NELLA PARTE RIMANENTE DELL'ANNO SCOLASTICO

. Trattamenti di depurazione delle acque reflue civili e industriali. Trattamento aerobio.

Trattamento anaerobio. Trattamenti misti. Trattamenti finali. Impianti di depurazione delle

acque reflue. Stoccaggio dei prodotti. Biogas.

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Disciplina: MICROBIOLOGIA SPECIALE

Docenti: Proff. IGNAZIO TAMBURELLO e GIUSEPPE SACCO

Libro di testo: CONOSCENZE E APPLICAZIONI DI MICROBIOLOGIA SPECIALE

Zanichelli Editore

Ore di lezione Previste 120 Effettuate 101

Obiettivi

generali

realizzati

Gli obiettivi formativi della disciplina in maniera completa sono stati conseguiti quest’anno alla fine del corso del biennio post-qualifica. In linea di massima gli allievi sono in grado di:

• conoscere i fondamenti strutturali e funzionali dei batteri e dei funghi; • comprendere i fenomeni biologici che sono alla base delle trasformazioni

biochimiche; • valutare e comunicare i risultati ottenuti dall’analisi dei processi di

trasformazione; • conoscere le applicazioni di rilevante importanza industriale ed ambientale

legate alle attività microbiche;

Contenuti

MICROBIOLOGIA AMBIENTALE

LE ACQUE • La natura dell’acqua • La circolazione dell’acqua • La qualità dell’acqua • Depurazione delle acque reflue • Potabilizzazione delle acque destinate al consumo umano

IL SUOLO • Cicli biogeochimici • Caratteri generali del terreno • Pedogenesi • Proprietà chimiche, fisiche e biologiche del terreno • Microbiologia del suolo • Effetti ecologici delle comunità microbiologiche nel suolo

MICROBIOLOGIA ALIMENTARE L’ALIMENTAZIONE

• Definizioni • Valore nutritivo • Valore calorico • Valore biologico • Composizione della dieta alimentare

IGIENE DEGLI ALIMENTI • La salute pubblica • Contaminazioni chimiche e microbiologiche • Frodi alimentari e alterazioni • Legislazione • Conservazione degli alimenti • La qualità • Normazione certificazione • Sicurezza alimentare

Metodi

Fermo restando il compito di individuare strategie e percorsi idonei al raggiungimento

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d’insegnamento degli obiettivi, ho cercato di seguire le seguenti linee metodologiche: • creare un clima sereno e di reciproca valorizzazione; • modulare i contenuti ed il linguaggio alla situazione della didattica specifica del

gruppo classe; • la lezione è stata intesa come dialogo circolare tra gli alunni e l’insegnante, evitando

momenti prolungati di attività frontale e fornendo a tutto il gruppo classe spazi e stimoli per intervenire e partecipare.

• L’attività didattica è intesa in termini di probel-solving in modo da suscitare nell’allievo l’esigenza di compiere indagini ed ampliare le proprie conoscenze;

• Fornire informazioni in modo collegato; • Verificare frequentemente e favorire il feed-back, alternando momenti induttivi e

deduttivi a seconda del contenuto specifico da affronta

Strumenti di

verifica

Gli strumenti di verifica sono stati scritti, orali e pratici, indirizzati a permettere una valutazione oggettiva. Si sono evitati momenti di verifica esaustiva a scadenza mensile prediligendo invece frequenti e brevi colloqui anche dal posto. Tutto ciò al fine di sollecitare continuamente l’alunno in modo da farlo sentire seguito e spronato alla verifica e al confronto, nonché all’esame critico delle conoscenze acquisite. Nella correzione delle verifiche scritte si è tenuto conto del fatto che siano raggiunte le soluzioni in maniera autonoma o con la guida del docente. Per ciò che riguarda le esperienze di laboratorio, si è fatto in modo che queste siano state rappresentative dei contenuti svolti Il voto assegnato a fine trimestre è stato il risultato non solo di osservazioni sistematiche relative ad acquisizioni di tipo cognitivo ed alle relative capacità di sintesi e di analisi, ma anche di tipo comportamentale come grado di attenzione, di interesse, di motivazione, partecipazione attiva, puntualità delle consegne, rispetto degli orari, comportamento tra compagni, comportamento con l’insegnante. Imprescindibile, naturalmente, sarà nella valutazione finale il raffronto tra i livelli di partenza ed i risultati raggiunti da ciascun alunno sotto i vari aspetti.

ALUNNO: MUNI’ VINCENZO

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CLASSE: V A TCB

INSEGNANTE SPECIALIZZATO PROF. SORTINO FRANCESCO

ELAZIONE FINALE DEL DOCENTE DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO

ALUNNO Cognome:  MUNI’

Nome:  VINCENZO

Luogo di nascita: PALERMO

Data di nascita: 14/06/1987

Indirizzo:

Tel.

Classe: V      Sezione: A - TCB

Anno scolastico: 2011/2012

DIAGNOSI FUNZIONALE deficit psico-motorio di grado grave con tetra paresi spastica.

TIPOLOGIA HANDICAP CH DH EH X

AREA DISCIPLINARE AD01 scientifica AD02 Umanistica – linguistica - musicale AD03 Tecnica – professionale - artistica

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AD04 Psicomotoria X ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA Dalle informazioni raccolte e dalle osservazioni effettuate emerge il seguente quadro: Vincenzo è un ragazzo di ventiquattro anni , inserito in una classi di 12 alunni di cui 5 M e 7F. Presenta un quadro di tetraparesi distonica, caratterizzata dalla presenza di riflesso tonico asimmetrico che coinvolge anche gli arti inferiori, notevoli variazioni di tono con prevalenza di ipertono e forti spasmi. Non possiede nessuna autonomia posturale ed il linguaggio verbale è pressoché assente. I messaggi contestuali sono facilmente compresi dai genitori, mentre è di difficile comprensibilità per interlocutori non abituali, l’interazione è sostenuta prevalentemente dallo sguardo. Il ragazzo sembra possedere delle valide potenzialità cognitive, ma il grave handicap psicomotorio gli impedisce di dimostrale. Risponde agli stimoli degli adulti e dei compagni con espressioni di assenso e di dissenso attraverso l’espressione del viso, comprende il significato di parole di uso comune, riconosce alcune lettere dell’alfabeto, alcuni colori e li distingue. Riesce a contare emettendo un suono prodotto dallo schioccare della lingua sul palato. L’alunno frequenta volentieri la scuola, gradisce stare in classe con i compagni che si dimostrano disponibili a ogni forma di collaborazione. La famiglia in particolare la madre è un valido punto di riferimento per il ragazzo ed è sempre disponibile per ogni forma di collaborazione con la scuola. Il ragazzo è seguito dall’insegnante di sostegno per dieci ore settimanali, anche se in base alla gravità dell’handicap necessiterebbe di un rapporto di 1:1 Durante l’attività l’insegnante ha usufruito della collaborazione dall’assistente igienico-personale.

CONSUNTIVO ATTIVITA’ SVOLTA (OBIETTIVI REALIZZATI NEL PEI)

AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA: Il ragazzo sembra possedere delle valide potenzialità cognitive, ma il grave handicap psicomotorio gli impedisce di dimostrale. Risponde agli stimoli degli adulti e dei compagni con espressioni di assenso e di dissenso attraverso l’espressione del viso, comprende il significato di parole di uso comune, riconosce alcune lettere dell’alfabeto, alcuni colori e li distingue.

AREA LOGICO MATEMATICA: l'alunno,anche se con difficoltà, riconosce e distingue i numeri della prima e anche della seconda decade, Riesce a contare emettendo un suono prodotto dallo schioccare della lingua sul

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palato, inoltre riesce a contare mediante la chiusura delle palpebre, o a distinguere i numeri tramite il movimento degli occhi. AREA SCENTIFICO-TECNOLOGICA: Vincenzo, a causa della malattia presenta un grave deficit della motricità globale, che gli impedisce sia di svolgere in autonomia le pur semplici azioni quotidiane ma anche di svolgere tutte le attività di laboratorio e dell'area scientifico-tecnologica, non riesce nemmeno ad utilizzare il computer che però viene utilizzato dall'insegnante come valido strumento didattico per rafforzare e consolidare le capacità e le abilità dell'alunno.

AREA COGNITIVA E DELL’APPRENDIMENTO: - Articolare alcuni fonemi. - Saper osservare immagini. - Migliorare la disponibilità all’ascolto. - Potenziare i tempi di attenzione. - comprendere semplici messaggi.

Area socio affettiva: - Saper entrare in relazione con coetanei e non. - Avere stima di se.

Area psicomotoria: - Riconoscere le varie parti del corpo su di se e sugli altri - rilassamento muscolare

Area dell’autonomia: - Conoscere l’ambiente circostante - Migliorare e potenziare le capacità comunicative

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CONTENITI UTILIZZATI (IN RIFERIMENTO AGLI OBIETTIVI PREVISTI NEL PEI)

AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA: • Ha migliorato la pronuncia di alcune lettere dell’alfabeto. • Riesce a riconoscere alcune lettere dell’alfabeto. • Riesce se opportunamente guidato a dare semplici risposte “si” e “no” • Riesce se opportunamente guidato a riconoscere alcuni colori e a pronunciare il loro

nome anche in inglese. • ha migliorato mediante l’utilizzo di grafici le capacità comunicative • ha migliorato la comunicazione alternativa .

AREA LOGICO MATEMATICA:

• Riesce mediante lo schiocco della lingua sul palato a contare fino a dieci. • Riesce a riconoscere alcuni numeri appartenenti sia alla prima che alla

seconda decade e sempre mediante lo schiocco della lingua sul palato a contare.

• Riesce se opportunamente guidato ad effettuare piccole e semplici addizioni e a dare il risultato mediante lo schiocco della lingua suo palato.

• Mediante la chiusura delle palpebre l’alunno riesce a riconoscere e a contare i numeri appartenenti alla prima e alla seconda decade.

AREA SCENTIFICO-TECNOLOGICA:

-­ Utilizzando la comunicazione aumentativa alternativa, mediante grafici, disegni ecc l’alunno ha imparato a distinguere l’acqua da altri liquidi.

-­ L’alunno ha imparato a distinguere le sostanze liquidi da quelle solide.

AREA COGNITIVA E DELL’APPRENDIMENTO: • L’alunno ha imparato ad articolare alcuni fonemi. • L’alunno riesce ad osservare e capire alcune immagini • Sono migliorate le capacità di ascolto. • Sono migliorate i tempi e le capacitò di attenzione. • L’alunno ha imparato a comprendere semplici messaggi.

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Area socio affettiva: l’alunno mediante l’utilizzo dei propri mezzi di comunicazione ed interazione è riuscito a

relazionarsi con il contesto classe ma anche con gli insegnanti. Mediante tali attività è migliorata l’autostima dell’alunno.

Area psicomotoria: • Mediante l’utilizzo di grafici e disegni l’alunno sa riconoscere alcune parti

del corpo. • Mediante alcuni giochi sono migliorate le capacità oculo-manuali. • Mediante alcuni giochi manuali, come afferrare una matita, carta ecc è

migliorata la motricità fine dell’alunno. • l’alunno mediante l’ascolto di musica ha migliorato le proprie capacità di

rilassamento.

Area dell’autonomia: • L’alunno ha imparato parzialmente a riconoscere l’ambiente circostante. • Sono migliorate le capacitò comunicative alternative, utili a relazionarsi con l’ambiente

circostante.

CONOSCENZE: Ha dimostrato di avere compreso i contenuti più elementari proposte per le aree d’intervento, anche se dimostra difficoltà a dimostrarle autonomamente, visto le numerose limitazione che l’alunno deve affrontare derivanti dal suo grave e invalidante hadicap. COMPETENZE:

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In riferimento alle aree d’intervento e anche alle singole discipline, possiamo dire che l’alunno è stato in grado di migliorare la propria condizione di partenza . METODOLOGIE: Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti utilizzando la comunicazione alternativa utile a favorire l’interazione con l’alunno, sono stati creati dei codici verbali per il si/no e altri segnali espressivi per creare un

linguaggio alternativo costruito con la collaborazione di Vincenzo. Lo sguardo è stato utilizzato come mezzo espressivo e per avere da lui indicazioni utili per

comprenderlo. L’attività didattica è stata espletata attraverso stimolazioni sensoriali: suoni, colori, forme, giochi, immagini.

L’intervento educativo-didattico della scuola ha coinvolto il gruppo classe, gli insegnanti e di tutti gli operatori, indirizzando l’alunno verso nuove forme di socializzazione.

Alcune attività sono state svolte in una stanza tranquilla ed attrezzata dove è stato possibile eseguire degli esercizi di rilassamento che sono stati indicati e selezionati dallo stesso insegnante specializzato. MATERIALI DIDATTICI: Allo scopo di perseguire gli obiettivi prefissati sono state utilizzate schede, strumenti audio visivi, attrezzi e strumenti di laboratorio, computer, disegni opportunamente preparati ecc. VERIFICHE E VALUTAZIONI: Le verifiche sono state espletate attraverso il dialogo giornaliero. Poiché non è stato possibile la scrittura manuale né la comunicazione verbale, si è fatto uso del linguaggio mimico-facciale come mezzo per accertare il conseguimento degli apprendimenti acquisiti durante il corso dell’anno scolastico. La valutazione ha tenuto conto della situazione di partenza, dell’impegno, del livello di partecipazione adeguato alle sue reali capacità e dai progressi realizzati alla fine dell’anno scolastico. Riguardo alla valutazione quadrimestrale e finale, in considerazione del fatto che l’alunno segue una programmazione differenziata, il consiglio di classe ritiene opportuno attenersi a quanto previsto dall’art.15 dell’O.M. n.90 del 21/05/2001. La programmazione è stata stilata dall’insegnante di sostegno coordinatore ma ad essa hanno contribuito tutti gli insegnanti di classe.

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MODALITA’ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME Sulla base dell’articolo 17 del regolamento sugli esami di stato, l’alunno essendo impossibilitato all’utilizzo delle mani per la grave patologia che lo colpisce, usufruirà per lo svolgimento della prova scritta, dell’insegnante di sostegno come supporto e strumento. Utilizzando le varie tecniche comunicative che sono state messe in atto durante l’anno scolastico come: Lo schiocco della lingua sul palato; Stringere, per acconsentire o meno, la mano dell’insegnante; Indicare con lo sguardo figure e schede proposte dallo stesso insegnante; Chiudere le palpebre per indicare se qualcosa è gradita o meno; Dare piccole risposte con piccoli fonemi, “si” e “no”; Fare uso del linguaggio mimico-facciale;

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Istituto Professionale “Archimede” Cammarata

IL CONSIGLIO DI CLASSE

ALI’ GIOVANNA ________________________________ GRISAFI MARIA CONCETTA ________________________________ ROMITO SALVATORE ________________________________ LA PILUSA ANTONINO ________________________________ LO SARDO ONOFRIO ________________________________ DI MERCIONE MICHELE ________________________________ LO SARDO GIUSEPPE ________________________________ TAMBURELLO IGNAZIO ________________________________ SACCO GIUSEPPE ________________________________ GIAMBRONE CALOGERO ________________________________ SORTINO FRANCESCO (SOST.) ________________________________ Cammarata, 14/05/2012

Il Coordinatore di Classe Il Dirigente Scolastico

(Prof. Michele Di Mercione) (Prof. Antonino Pardi)