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Zone Pfas: casi di tumore nella media regionaleAvis Este: la voglia di donare supera ogni ostacolo
“Este da brividi”: un successo da urlo!
Istituito il Tavolo Ambientale TerritorialeAree di crisi non complessa: la Bassa Padovana c’è!Ospedale di Schiavonia: 38 mila interventi in due anni!
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Periodico di informazione, attualità, politica e cultura DICEMBRE 2016
Buone Feste!
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Monselice Piazza XX Settembre, 7/CTel. e Fax 0429 72232
email: [email protected] Responsabile
STEFANO ZERBETTOCollaboratori
FRANCESCO STURARO,MATTEO LUNARDI,ANTONIO OLIVATO
GraficaGRAFICOMPOS Monselice
Via Negrelli, 21/C Tel. 0429 783722Stampa
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PER LA VOSTRA PUBBLICITÀCLAUDIA RUFFIN 335.8396349
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PRIMO PIANOIstituito il TavoloAmbientale Territoriale 4Tanti cari auguridi Buon Natale 6Bassa Padovana propostatra le aree di crisinon complessa 6Aree di crisi non complessa:la Bassa Padovana c’è! 7Ospedale Madre Teresadi Calcutta: 38 milainterventi in due anni! 8A Este si respiraaria di Natale 9Sr 10: qualcosa si muove 10“Vaccination Day” all’ospedale Madre Teresa di Calcutta 10
ATTUALITÀ“Unità d’intenti”: a Esteil teatro è per tutti ed è anche un’idea regaloper Natale 12Zone Pfas: casi di tumorenella media regionale 13Al via il recuperodell’ex chiesa di Motta 13Este da brividi:un successo da urlo! 14Istituito il Biodistrettodei Colli Euganei 14Intervista al Presidentedi Centro Veneto Servizi,Giuseppe Mossa 15Nuovo anno accademicodell’Università deltempo libero 16
SOMMARIO
Zone Pfas: casi di tumore nella media regionaleAvis Este: la voglia di donare supera ogni ostacolo
“Este da brividi”: un successo da urlo!
Istituito il Tavolo Ambientale TerritorialeAree di crisi non complessa: la Bassa Padovana c’è!Ospedale di Schiavonia: 38 mila interventi in due anni!
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Periodico di informazione, attualità, politica e cultura DICEMBRE 2016
Buone Feste!
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Tabloid E S T EVerso una nuova organizzazionedei parcheggi 18Verde pubblico: partono potaturee manutenzioni 18I primi mesi dell’exsindaco Giancarlo Pivaall’opposizione 19Partita la sistemazionedella tensostrutturadi via Monte Cero 20Corso di aggiornamentouso del Dae finanziatodal Comune 20Avis Este: la voglia di donaresupera ogni ostacolo 22I numeri di Avis Este 22EduArt: il doposcuolatra studio e arte 23Teatrando: giovani e scuolain scena da dieci anni 24Quando la solidarietàchiama, Este risponde 26Raccolta fondi per la pala del Tiepolo 26Ospedale di Schiavonia:si amplia l’offerta deiservizi in Ostetricia 27
PANORAMAIstat: un italiano su 4è a rischio povertà! 28
FITNESSArriva il Natale!Consigli utili per restarein forma 29
SALUTEDermatologia e medicinaestetica... amicheper la pelle! 30
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Istituito il Tavolo ambientale territorialeIl 31 ottobre si è insediato il Tavolo ambientale territoriale (Tat) voluto dall'amministrazione comunale di Este, per affrontarein maniera sinergica con associazioni, enti pubblici e privati, le problematiche legate all’ambiente che interessano il territorio.
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Manutenzione dei canali inseriti nei percorsi ciclopedonalidelle Città Murate e dei ColliEuganei; Pfas (sostanze perfluoro alchiliche), altra tematica ambientale particolarmente sentita nella Bassa padovana.
Il 30 novembre la Commissione Css del Tavolo ambientale territoriale si è riunita perla prima volta. Nella sede municipale di Este è stata affrontata la questione del piano diefficientamento ambientale etecnologico del cementificiomonselicense del Gruppo Zillo,piano che prevede la parzialesostituzione di combustibilifossili per l’impianto di cotturadel clinker (Petcoke) concombustibile solido secondario (Css), ottenuto dalla componente secca (plastica, carta,fibre tessili) dei rifiuti non pericolosi, sia urbani sia speciali.La vicenda del Css ha provocato molte proteste e prese diposizione di associazioni ambientaliste, comitati popolari,cittadini contro l’eventualitàdell’utilizzo nel cementificio di
Il Tavolo ambientale territoriale, la cui nascita era
stata anticipata nei mesiscorsi, è stato finalmente costituito. Il Tat, di cui fannoparte comuni, enti di tutela eassociazioni di categoria, èstato istituito per affrontaretemi ambientali di stretta attualità per il territorio: Pm10,ozono, indagini epidemiologiche, Pfas, odori. Obiettivo deltavolo ambientale territorialeè di creare sinergia tra le istituzioni pubbliche e le realtàassociazionistiche, in grado disfociare nell’adozione di specifiche politiche di prevenzione, di azione e di programmazione, con il fine di salvaguardare l’ambiente, il territorio e la salute pubblica.
Il neocostituito Tat è statopresentato il 31 ottobre nellasede municipale di Este dalsindaco, Roberta Gallana, edall'assessore all'Ambiente,Sergio Gobbo. Nell’occasionel’amministratore estense haspiegato l'importanza di intraprendere un congiunto percorso di conoscenza del proprio “territorio”, per trovaresoluzioni alle problematiche dicarattere ambientale, chesiano il più possibile condivisee aderenti alla realtà territoriale. Per approfondire le singole tematiche ambientali inmaniera più puntuale e accurata, i partecipanti al Tavolohanno deciso di istituire dellecommissioni specifiche. In seguito a questa risoluzione,sono state create le commissioni Css (Combustibile solidosecondario), tema di strettaattualità; Regolamento Tat;
questo combustibile.La prima riunione della
Commissione Css è avvenutaalla presenza di molti sindaci,rappresentanti delle associazioni di categoria e dei comitati ambientalisti. “La Commissione Css del Tat è un organismo costituito senza alcuna preclusione, ma con ilsolo scopo di affrontare untema ambientale molto delicato, che interessa l’intero territorio, in maniera trasversalee tecnicoscientifica – dichiarail sindaco Gallana La nascitadi questo strumento si sta rivelando importantissima. Perla prima volta, infatti, si sonoriuniti attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti interessatialla vicenda: prima della nascita del Tat non c'erano occasioni per affrontare nel meritole questioni ambientali”.
Dopo una relazione e unapprofondimento sul Css, isoggetti riuniti intorno al tavolo della Commissionehanno discusso e si sono confrontati sulla questione. Èemerso che la Provincia ha
deciso di sospendere per 90giorni, eventualmente prorogabili, il procedimento di rilascio dell'aggiornamento dell'Aia (autorizzazione integrataambientale). La Provincia haritenuto necessario effettuareun approfondimento tecnicoscientifico, con il coinvolgimento di un istituto di ricerca,anche per dirimere i dati e ipareri controversi sull'argomento. Nel corso dell’incontro il sindaco di Monselice,Francesco Lunghi, ha comunicato di aver depositato in Procura tutti gli atti, le delibere, iprotocolli ricevuti dalle associazioni, dalla Cementeria,comprese le petizioni e leistanze presentate dai movimenti ambientalisti.
Dopo questo primo incontro, la Commissione Css tornerà a riunirsi in gennaio perapprofondire lo studio deidati del monitoraggio sulleemissioni inquinanti, relativila combustione del Css in altriimpianti, e per organizzare unincontro specifico inerente lericadute sulla salute pubblica.
Ambiente, patrimonio di tutti. Foto di repertorio, il sindaco Roberta Gallana e l’assessore all’Ambiente Sergio Gobbo.
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Il territorio della Bassa padovana, compreso tra il monselicense e il montagnanese, ètra quelli individuati a proposti dalla Regione Veneto al Ministero dello Sviluppo Eco
nomico per essere ammessi alle agevolazioni previste per le aree di crisi non complessa.Oltre alla Bassa padovana la giunta regionale ha avanzato la candidatura di San Donà diPiave e di cinque comuni del portogruarese (Fossalta di Portogruaro, Teglio Veneto, Gruaro,Pramaggiore, Annone Veneto) insieme a Murano in provincia di Venezia. Il totale complessivo della popolazione dei territori proposti è di circa 242 mila abitanti, stante il limitedi popolazione (5%) imposto dal governo per la concessione del contributo.
Le aree di crisi non complessa sono quei territori in cui la recessione economica e la perdita occupazionale hanno determinato un impatto significativo sullo sviluppo, ma in formameno grave e diffusa rispetto ai casi di crisi complessa, che sono invece di rilevanza nazionale. Successivamente alle presentazione delle candidature da parte delle regioni, il Ministero pubblicherà l’elenco nazionale dei territori candidati alle agevolazioni e definirà itermini per la presentazione delle domande. Questo elenco nazionale avrà validità biennale a partire dalla data di pubblicazione dello stesso.
Le candidature presentate dalla Regione si riferiscono ai Sistemi Locali di Lavoro (SLL), indicati dal ministero come eleggibili per il Veneto. Monselice e Montagnana sono stati inclusitra le aree di crisi industriale non complessa per la rilevanza territoriale di alcune crisi industriali in essere. In particolare, la recessione, che ha colpito l'industria del cemento ed ilsuo indotto, ha avuto ripercussioni pesanti sul piano occupazionale e sui contesti territoriali.“L’inserimento di Montagnana e Monselice tra i territori proposti dalla Regione Veneto peressere ammessi alle agevolazioni statali per le aree di crisi industriale non complessa – dichiara Marta Zillo, presidente della delegazione Confindustria di Este – rappresenta un’opportunità concreta per lo sviluppo della Bassa Padovana, area messa a dura prova in ottoanni di crisi, con impatti pesanti a livello economico e occupazionale in tutti i settori, ma cheha dalla sua competenze, voglia di intraprendere, un grande capitale umano e qualità dellavita. Gli imprenditori sono pronti a fare la loro parte. Serve ora una mobilitazione generaleinsieme a enti e istituzioni per creare nel territorio tutte le condizioni favorevoli all’intrapresain termini di servizi efficienti, infrastrutture materiali e immateriali, semplificazione amministrativa. Di fronte ai primi timidi segnali di ripresa – conclude Zillo – occorre superare divisioni e frammentazioni con l’unico obiettivo della crescita, per mantenere i livelli occupazionali e creare nuove opportunità di lavoro”.
Commenti positivi sulla scelta della Regione di inserire la Bassa padovana tra le candidature per le aree di crisi non complessa, sono stati espressi anche dalla Cgil. “L'individuazione da parte della Regione Veneto di Montagnana e Monselice, tra i territori da proporreal Mise per le agevolazioni da destinare alle aree di crisi industriale non complessa, è unabuona notizia – afferma Christian Ferrari, segretario generale Cgil Padova – che non arrivacerto per caso, ma innanzitutto grazie alla mobilitazione dei lavoratori delle cementeriedella Bassa padovana e, in generale, alle battaglie in difesa dell'occupazione che i sindacaticonducono da anni. La Bassa padovana, purtroppo, sta subendo una vera e propria desertificazione industriale. I settori più colpiti sono appunto l'edilizia, l'industria e il settore delmobile. I numeri della crisi e dei tassi di disoccupazione sono impietosi, largamente i peggiori della provincia. Per tanto tempo si è parlato della necessità di immaginare per questoterritorio un nuovo modello di sviluppo. Ora è giunto il momento di passare dalle parole aifatti – prosegue Ferrari Siamo di fronte ad un'occasione che non possiamo perdere, perché difficilmente se ne ripresenterà un'altra, per rilanciare un sistema economico e produttivo che necessita di ingenti investimenti pubblici e privati e di un ruolo attivo delle istituzioni”.
Bassa Padovana proposta trale aree di crisi non complessa
La Regione Veneto ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico le candi-dature per le agevolazioni statali, previste per le aree di crisi non complessa. Trale zone proposte dalla giunta regionale c’è anche la Bassa padovana.
Tanti cari auguridi Buon NataleCari Atestini, è il primo Natale nel
quale ho l’onore di essere il vostroSindaco. Questo è il periodo dell’anno incui maggiormente si riflette sulla propriavita, sulle proprie relazioni, sulla famiglia,sugli obiettivi e anche sull’anno nuovo cheverrà.
Mi sento vicina alle famiglie e alle persone che per svariati motivi attraversanoun periodo difficile, e auguro loro di potersuperare con forza le difficoltà della vita.
Ho incontrato in questi primi mesi dimandato molti di voi, ho conosciuto le vostre storie ed esigenze, ho apprezzato levostre idee e proposte. E molti altri di voiincontrerò nei mesi a venire.
Le immagini che più mi restano dentrosono quelle dei vostri bambini, che perprimi ho incontrato a giugno, e che con iloro disegni ci invitano tutti a non litigare,sono quelle del viaggio nei luoghi terremotati a portare la nostra solidarietà apersone che hanno perso tutto, ma che dimostrano tenacia e senso di appartenenzaalla loro terra, sono le immagini di voi volontari, delle molte associazioni atestine,che regalate il vostro tempo e il vostro impegno per aiutare malati e poveri o voiche, attraverso tante iniziative, contribuitealla crescita sociale e culturale della nostracittà e poi porto dentro le immagini di voisportivi di Este, che con la vostra volontàed energia vivete in modo sano e costruttivo la vita, trasmettendo ai giovani unmessaggio di amicizia e rispetto.
Non sono tempi facili, quelli in cui viviamo, lo so bene. Ma come in tutte le famiglie, quando ci sono difficoltà si restauniti e insieme si trova la forza per ripartire.
Lo spirito del Natale ci ricorda l’importanza dell’impegno, della solidarietà e dell’unità. Queste sono le caratteristiche cheso essere presenti in voi e alle quali mi appello. In me troverete sempre il sostegnodi una persona che, pur nei limiti di un essere umano, sarà sempre al vostro fianco.Buon Natale!
Roberta Gallana, Sindaco di Este
PRIMO PIANO
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Aree di crisi non complessa:la Bassa Padovana c’è!
La Giunta Regionale del Veneto, condeliberazione n. 1718 del 26 otto
bre, ha approvato l’inserimento dellaBassa Padovana, compreso il comune diEste, nell’elenco di territori da ammetterealle agevolazioni previste per le “aree dicrisi non complessa” per il Ministero delloSviluppo Economico.
Le aree di crisi non complessa sonoquelle zone alle prese con una congiuntura economica negativa e che per questo possono e devono essere aiutate.Sono quei territori in cui la recessioneeconomica e la perdita occupazionalehanno determinato un impatto significativo sullo sviluppo. La Giunta regionale hariconosciuto la rilevanza di alcune crisi industriali del nostro territorio, si pensi all’industria del cemento e al suo indotto,ma anche al settore metalmeccanico e all’edilizia.
rale della nostra coalizione e si tratta diun aiuto concreto per la nostra economiagrazie alle risorse che potranno esseremesse a disposizione delle aziende”.
Gli interventi potranno interessare investimenti produttivi, la realizzazione dinuove unità produttive tramite l’adozionedi soluzioni tecniche, organizzative o produttive/innovative rispetto al mercato diriferimento. Inoltre, saranno possibili investimenti per l’ampliamento e/o riqualificazione di unità esistenti tramite diversificazione della produzione in nuovi prodotti o nuovi processi. Anche i programmidi investimento per la tutela ambientalesono ammissibili al fine di innalzare il livello di tutela ambientale e ottenere unamaggiore efficienza energetica, risanandoaltresì siti contaminati.
“Sono molto soddisfatta per questa decisione – ammette il sindaco Roberta Gallana – e ringrazio la Giunta regionale peravere inserito anche il nostro comune nell’elenco da sottoporre al Ministero. Giànel corso della campagna elettorale l’assessore regionale Elena Donazzan avevaannunciato l’inserimento di Este nellearee di crisi. Lavoreremo a partire dal protocollo firmato sulla crisi della Bassa Padovana e metteremo a disposizione lastruttura comunale per affiancare le imprese che vorranno investire sul territoriograzie a questo strumento, con un lavorocostante con la Regione e l’Unità di crisi”.
In quest’ultimo mese l’assessore alleAttività produttive Aurelio Puato ha seguito con attenzione l’iter deliberativo regionale e aggiunge: “Essere inseriti nellearee di crisi non complessa era uno degliobiettivi prioritari del programma eletto
Soddisfazione. L’assessore Aurelio Puato.
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Circa 38 mila interventi indue anni, equivalenti a
una media di oltre 51 interventi al giorno, ogni giorno, festività incluse. Sono numeri impressionanti quelli che descrivono l'attività chirurgica dell'Ulss 17 a due esatti dallo svolgimento della prima operazione all'Ospedale Madre Teresa di Calcutta. “Questi indicatori sottolinea il dott. Domenico Scibetta, Commissariodell'ULSS 17 confermano
piuto dal dott. Antonino Calabrò, direttore dell'U.O.C. diUrologia, per la rimozione di untumore alla prostata, risale al17 novembre 2014, quandotutto il personale medico e infermieristico era reduce da unapiccola grande impresa: portare a termine un doppio trasferimento, da Monselice aEste, in sole due settimane. Daallora, come detto, l'attivitàchirurgica è proseguita su ritmialtissimi, grazie anche alla disponibilità di spazi che consentono di ottimizzare il lavorodelle equipe, con sei sale operatorie e un'area attigua dedicata alla sedazione e al risveglio del paziente (attività queste ultime che prima dovevanoavvenire in sala operatoria, allungando quindi i tempi di permanenza dei pazienti e riducendo così il numero di interventi giornalieri possibili).
Più in dettaglio, sono statisvolti 4.273 interventi di Ortopedia, 1.599 di ORL, 4.041 diOculistica, 2.850 di Ginecologia
come l'ospedale di Schiavoniasia certamente un fiore all’occhiello, una struttura di cui andare orgogliosi. Una realtà destinata a crescere ulteriormente, grazie alle importantisinergie che potranno venirsi acreare con l'unificazione delleUlss padovane e ad altri importanti progetti, in primis la creazione del bunker per la Radioterapia che vedrà afferire quipazienti da tutta la provincia”.
Il primo intervento, com
e Ostetricia, 4.469 di Urologia,gli interventi di Chirurgia generale sono stati invece 4.097.
Allo stesso tempo, non èsolo il dato quantitativo a catturare l'attenzione: dei 38 milainterventi svolti, infatti, ben16.612 sono stati compiuti inendoscopia, a dimostrazione dicome il ricorso alle metodichepiù avanzate e mininvasive siaun altro fiore all'occhiello dell'ospedale Madre Teresa di Calcutta che accomuna le diversespecialità. Più in dettaglio, traquesti 11.782 sono stati eseguiti dalla Gastroenterologia,1.778 da ORL, 1.646 da Urologia e ulteriori 760 presso l'Ambulatorio Proctologico che hainiziato la propria attività nellaprimavera dello scorso anno.
Ospedale Madre Teresa di Calcutta:38 mila interventi in due anni!
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Ricco e articolato il programmadelle manifestazioni, preparato
dall’amministrazione comunale per le festività natalizie. Il cartellone degli eventi,inaugurato il 26 novembre, si concluderàl’8 gennaio. Ben 45 giorni di iniziative,come la pista di pattinaggio su ghiaccio,la giostra storica a cavalli, il trenino diBabbo Natale, la mostra internazionaledi presepi allestita in Pescheria Vecchia,ma anche di spettacoli di animazione perle famiglie, previsti nei weekend e neiponti. E poi animazione nelle piazze,nelle vie del centro ed eccezionalmenteanche nella Torre dell’Orologio e nellaChiesa dell’Annunziata.
Entrando nel dettaglio del programma, nei giorni antecedenti la Natività, Babbo Natale incontrerà i bambini ele famiglie nelle frazioni e nei quartieriper raccogliere personalmente dai piccoli le loro letterine con i desideri.
Sabato 17 e domenica 18 dicembre laChiesa dell’Annunziata sarà la suggestivacornice di “I racconti dell'Albero magico”, mentre elfi e folletti aspetterannoi bambini in centro. Da mercoledì 21 asabato 24 dicembre in piazza Maggioree in piazza Trento si terranno i mercatinidi Natale.
Tra gli eventi speciali in programma,merita un'attenzione particolare “Aspettando il Tiepolo”, il concerto lirico con iltenore Cristian Ricci e il coro di voci bianche “Alive”, organizzato per raccoglierefondi da destinare al restauro della Paladi Giambattista Tiepolo, che si terrà il 17dicembre alle 21 nel Duomo di SantaTecla.
Altro interessante appuntamento musicale è fissato per il giorno di Santo Stefano, 26 dicembre alle 18.30, al Chiostrodi Santa Maria delle Consolazioni (già Accademia dell'Artigianato) con “ConSertoMusico”: musiche di Vivaldi, Telemann emelodie tradizionali natalizie eseguite daGlauco Bertagnin, violino, Roberto Loreggian, organo e Carola Freddi, soprano.
Ancora musica il 1° gennaio con il concerto di Capodanno del “Tritono Ensemble”, che si svolgerà nella sala consiliaredel Municipio, con inizio alle 17: musichedi Vivaldi, Albinoni ed Haendel eseguiteda Francesco Padovani al flauto, GlaucoBertagnin e Leonardo Loreggian al violino, Roberto Loreggian al clavicembalo,Francesco Ferrarini al violoncello.
Saranno 45 giorni meravigliosi, per unNatale ricco di emozioni che coinvolgeràtutta la città e non solo il centro storico,affinché tutti i residenti si sentano coinvolti nelle festività. Tre sono gli ambiti suiquali l'Amministrazione comunale ha lavorato per rendere questo Natale speciale: l'immagine, sobria ed elegante; loshopping, per supportare il sistema economico locale che in questi anni difficilinecessita di un occhio di riguardo; la programmazione degli eventi, per attrarresempre più visitatori nel bel centro storico.
Far diventare Este una vera meta turistica, creando iniziative nuove ed eventiche invoglino le famiglie a visitare la cittàper scoprire quanto possa essere ricca diproposte e accogliente, è uno degli
A Este si respira aria di NataleDivertimento, emozioni, shopping, animazione sono gli ingredienti del fitto ca-lendario stilato dall’amministrazione comunale per accompagnare i cittadini e i vi-sitatori di Este lungo tutto il periodo delle festività.
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A Este c’è un bel clima di festa!Due vedute natalizie
della città. Nell’altra pagina,
l’ospedale di Schiavoniae foto di repertorio
di due sedute operatorie.
obiettivi del progetto, e proprio con questo intento, sono stati ideati due appuntamenti unici nel loro genere: “WillyWonka arriva a Este” per il ponte dell'8dicembre, con iniziative dedicate al cioccolato e ispirate al celebre film “La fabbrica di cioccolato”, e “La leggenda dellaBefana” per il primo week end di gennaio, con molte attività ludiche per scoprire la storia della Befana e la tradizionepopolare.
Altro obiettivo principale del densoprogramma natalizio stilato dall’amministrazione comunale è quello di favorirelo shopping nei negozi estensi, tramiteeventi, animazione, luminarie. Un intento condiviso dagli operatori commerciali del circuito “Este in Centro”, chehanno ideato “Un Regalo per Te”, interessante iniziativa per i consumatori, checonsente a chiunque comperi in un negozio aderente di avere la possibilità diricevere un buono acquisto, da spendereper i regali di Natale nelle attività commerciali del circuito. I buoni, dal valorevariabile tra i 1 e i 500 euro, possono essere utilizzati entro le feste di Natale inoltre 60 negozi convenzionati.
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positi e prestiti. Tale cifra,seppur aggiunta ai 4,8 milionigià accantonati per il completamento della nuova Sr10, è,però, ancora lontana dai 40milioni di euro, vale a dire laquota pubblica necessaria peravviare l’opera. A questopunto le speranze sono concentrate sul prossimo bilanciodi previsione triennale, in cuila Regione potrebbe decideredi inserire nell’annualità 2019i mancanti 16 milioni circa dieuro, così come in estate auspicava lo stesso assessore regionale alle Infrastrutture e aitrasporti, Elisa De Berti.
Un passo verso l’ultimazione della Padana Inferiore èstato fatto, adesso gli amministratori locali si aspettanoche la Regione giunga allafine di questo lungo e tor
Dopo anni di promesse edi attese sembra che si
stia avvicinando il momentobuono per il completamentodella strada regionale 10 che,interrotta a Carceri, una voltafinita collegherà la bassa padovana al veronese. Ad alimentare le aspettative di vedere finalmente partire i lavori dell’infrastruttura viaria,anche se sfortunatamentenon in tempi troppo ravvicinati, ci ha pensato la deliberadi giunta regionale delloscorso 10 ottobre. Con questo documento la Regione si èimpegnata a investire entro il2018 altri 20 milioni di euro(10 milioni dei quali ricadentinel bilancio regionale del2017 e gli altri 10 in quello2018), facendo ricorso all’indebitamento con la Cassa de
tuoso percorso, trovandotutte le risorse pubbliche cheservono per sbloccare ilproject financing e convincere gli investitori privati, unraggruppamento temporaneo di imprese (Impresa costruzioni Giuseppe Maltaurospa, Nuova Co.Ed.Mar. srl, In
Sr 10: qualcosa si muovePasso avanti dell’iter della nuova Padana Inferiore. La Regione si è impegnata a stanziare 20milioni di euro per l’opera. Ora mancano circa 16 milioni di risorse pubbliche per dare avvio al-l’intervento, finanziato per oltre 200 milioni di euro da un raggruppamento di imprese.
Vaccination Day all'Ospedale Madre Teresa di CalcuttaVaccination day venerdì 2
dicembre nei cinquepresidi ospedalieri territorialidella provincia di Padova neiquali il personale si è prestatoalla vaccinazione antinfluenzale per dimostrarne pubblicamente l’importanza. Insieme airappresentanti delle direzionidelle varie unità operativedegli ospedali Sant’Antonio diPadova, Immacolata Concezione di Piove di Sacco, MadreTeresa di Calcutta di Schiavonia, dell’Ospedale di Camposampiero e dell’Ospedale diCittadella c’era anche un rappresentante dei medici di medicina generale del territorio diriferimento. Un segnale importante a significare la stretta sinergia necessaria a renderel’attività vaccinale un’importante occasione di prevenzione
a vantaggio della comunità.“Credo che sia fondamentale
che il personale operante inambito sanitario dimostri l’importanza di vaccinarsi control’influenza”, spiega DomenicoScibetta, Direttore generaledell’Ulss 16 e Commissario diUlss 15 e 17. “I nostri Servizi diIgiene e Sanità Pubblica nelletre aziende sociosanitarie padovane si stanno impegnandonello sviluppo di una nuovacultura di prevenzione chetrova supporto nei medici dimedicina generale e dei pediatri di libera scelta, indispensabili interlocutori nel contattodiretto con gli assistiti. Perquesto siamo molto felici diaver potuto coinvolgere inquesta operazione anche i nostri medici di medicina generale che si ringrazia per la col
laborazione”.Un’azione di promozione
della salute e della prevenzione che ha coinvolto un cospicuo numero di persone tramedici ospedalieri, personaleinfermieristico e MMG che sisono prestate a fare da testimonial della campagna vaccinale lasciandosi ritrarre con ilcartello recante la scritta #IOMIVACCINO.
Va ricordato che i principalidestinatari della vaccinazioneantinfluenzale sono gli ultrasessantacinquenni e coloro chesono affetti da patologie potenzialmente in grado di aumentare il rischio di complicanze da influenza come adesempio chi soffre di patologiecroniche che risultano a rischioelevato di complicanze cardiache e polmonari (diabete, pa
tologie cardiovascolari e respiratorie, eccetera).
La campagna vaccinale 2016è iniziata nel territorio padovano lo scorso 7 novembre conla distribuzione ai medici dimedicina generale di ben158.500 dosi di vaccino(33.000 in Ulss 15, 85.500 inUlss 16 e 40.000 in Ulss 17) utilizzate per vaccinare control’influenza i cittadini che afferiscono alle tre aziende sociosanitarie della Provincia di Padova. E’ possibile rivolgersi allestrutture sanitarie per la somministrazione da parte dei medici di medicina generale, deipediatri di libera scelta, deiprofessionisti sanitari operantinelle sedi pubbliche di vaccinazione e di quelli che operanoall’interno delle strutture residenziali per gli anziani.
PRIMO PIANO
tercantieri Vittadello spa), adar corso all’opera. Questi ultimi, aggiudicatisi la concessione per il completamentodella Sr 10, avranno il compito di predisporre l’interaprogettazione dell’intervento, realizzarlo e gestiretutta la tratta della nuovastrada regionale Sr 10 “Padana Inferiore”, compresa trale strade statali S.S. 16“Adriatica” e S.S. 434 “Transpolesana”. In cambio il raggruppamento temporaneo diimprese, il cui investimentoper la Padana Inferiore supera abbondantemente i 200milioni di euro, incasserà per38 anni gli introiti del pedaggio, che sarà applicato agliautomobilisti che percorreranno la nuova strada.
Il completamento della Sr10 permetterà di collegareCarceri a San Vito di Legnago.Il nuovo segmento stradalemisurerà circa 25,5 km: 17,8km dei quali in provincia diPadova e 7,7 km in provinciadi Verona.
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queste persone mi hannoanche fatto capire che questesensibilità potrebbero trarregrande beneficio dall’aggregazione. Con La Maison – sottolinea la responsabile – credo diavere dato una risposta che vain questa direzione e che soddisfa un’esigenza che anche ilnostro territorio avvertiva”.
In materia di salute e bellezza, l’associazione no profitoffre una serie di corsi e percorsi decisamente innovativi eche abbracciano le diverse sensibilità. Vanno sottolineati loyoga nelle diverse declinazioni(risveglio, dinamico, in gravidanza, con il neonato…), il pilates (base, avanzato, funzionale…), il country e il movidafitness, nonché la ginnastica elo stretching posturale. Particolare comune: queste lezioni, tenute da personale qualificato,sono numerate e mai sconfinano oltre i 78 partecipantiper seduta. Diversamente, verrebbe meno l’approccio individuale. Tutti questi approcci riservati a uomini e donne diogni età consentono ai partecipanti di riappropriarsi di corretti stili di vita, di rallentare lostress del vivere quotidiano e disviluppare una nuova sensorialità psicofisica. A La Maison,l’argomento salute e bellezzaprosegue poi con incontri mirati e numerati che si intrecciano col vivere quotidiano: lacorretta alimentazione, la menopausa, la maternità, le curenaturali e alternative, la musicoterapia… giusto per citarnealcuni.
In obbedienza al suo essereassociazione culturale no profit, La Maison spazia poi nelleproposte più attuali e d’inte
Il tempo per se stessi e ilmantenimento della pro
pria condizione di benesserepsicofisico. Non c’è dubbio chein questa società sempre piùfrenetica e spesso rivolta a stilie modelli di vita che irretiscono, l’equilibrio mens sana incorpore sano è di grande significato. E’ un equilibrio cheprima di tutto ci rende dellepersone migliori verso noistessi e nel rapporto con glialtri. Se poi troviamo il modo diconiugare questa condizionetempobenessere con l’approfondimento di ciò che cipiace e che ci regala una riccaquotidianità lontana dalla noiae dai luoghi comuni, allora potremmo anche dire che cisiamo ricavati il nostro angolodi Paradiso…
E’ questa l’ambiziosa missiondell’associazione culturale noprofit La Maison di Este. L’associazione, che ha sede in viaMadonnetta 2/d, ha aperto ibattenti lo scorso settembre, ea distanza di appena pochi mesimostra già dei lusinghieri riscontri. Probabilmente a conferma di un “sentire” che non èaffatto isolato… La Maisonnasce dalla decennale esperienza maturata da Lisa Bellonnella conduzione del CentroEstetico “Il Tempio del Benessere”, e ha degli ambiti decisamente estesi: cultura, salute ebellezza.
“In questi anni – afferma LisaBellon in qualità di presidentedell’associazione no profit – lamia attività mi ha messo spessoa contatto con persone chehanno manifestato la difficoltàdi portare avanti stili di vita eattenzioni al di fuori dei centrispecialistici. Allo stesso tempo,
resse. Ecco, quindi, il corso fotografico, gli incontri con cuochi, produttori di vini e maestrichocolatier. Ed ancora: la ceramica, il bricolage, il web, la scultura, la pittura… Insomma, unospazio che non conosce confini,fermo nella sua proposta individuale, ma che esalta l’aggregazione e la conoscenza di sestessi.
Insomma, a La Maisonhanno le idee chiare: il tempo,la salute, il benessere, la cultura, l’aggregazione vanno coltivati! Perché è proprio questa
miscellanea che fa uscire laparte migliore di noi stessi eche tiene a bada stress, ansia enoia che spesso sfociano nellamalattia, nell’apatia e in un cattivo rapporto con noi stessi e glialtri.
“Non c’è dubbio – concludeLisa Bellon, presidente de LaMaison di Este – che si tratta diun progetto molto ambizioso.Credo però che incontrerà ilpositivo riscontro degli estensi,in quanto da sempre sono interessati alle novità artistiche eculturali”.
La Maison: probabilmente il modo migliore di volersi bene…Cultura, salute e bellezza. Sono i “must” dell’associazione culturale no profit di via Madonnetta 2/d, che propone corsie incontri mirati e quasi individuali volti ad esaltare valore del tempo, benessere psicofisico e aggregazione.
MaisonLaAssociazione Culturale
No ProfitCultura Salute Bellezza
Tutte le discipline hanno un numero limitato diiscritti (da 5 a 10) per consentire agli associati
di essere seguiti meglio dagli istruttori.
La prima prova è GRATUITA.
Per informazioni e iscrizioni fareriferimento alla segreteria del
dal Lunedì al Venerdì dalle 9 alle 19,30allo 0429 4703 o al 391 424 4836
ESTE (PD) - Via Madonnetta, 2/d
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per famiglie’ al Filodrammatici”.
Il ricco programma teatrale20162017 di Este è il fruttodella stretta collaborazione tral’Amministrazione comunale,il Teatro Stabile del Veneto –Teatro Nazionale e il CircuitoMultidisciplinare Arteven/Regione del Veneto. “Unità d’intenti Este a teatro” offre alpubblico una stagione di prosaarticolata in sei appuntamenti,ospitati al Teatro Farinelli e,novità assoluta, quattro spettacoli domenicali ad ingressogratuito per famiglie al Filodrammatici.
La stagione di prosa del Farinelli è stata inaugurata il 23novembre dal “Re Lear” diWilliam Shakespeare per la
“Unità d’intenti. Este ateatro” è questo il ti
tolo dell’ampia offerta di spettacoli, che raccoglie in ununico e variegato cartellone lastagione di prosa del TeatroFarinelli e la rassegna Teatroper famiglie del Filodrammatici. “La condivisione di intenti – spiega il sindaco Roberta Gallana – tra il Comunee i principali operatori teatraliregionali: il Teatro Stabile delVeneto ed il circuito Arte ven,ha permesso di creare un cartellone di grandi suggestioniemotive, sia per il pubblico serale, con gli appuntamentiprevisti al Teatro Farinelli, cheper la nuova fascia fa miliaredella domenica pomeriggio,con la nuova rassegna ‘Teatro
regia di Giancarlo Marinelli,omaggio al drammaturgo inglese nel quarto centenariodella morte. Dopo questoprimo assaggio, la rassegna riprenderà nel nuovo anno. Il 18gennaio è in programma “Ilgiro del mondo in 80 giorni”,concept e regia di Sotterraneo. Mercoledì 1 febbraio loStivalaccio Teatro porterà inscena “Romeo e Giulietta. L’amore è saltimbanco”, soggetto originale e regia diMarco Zoppello. Il 22 febbraioarriva a Este una delle più interessanti compagnie teatralieuropee, il Familie Flöz con“Infinita”, regia di MichaelVogel e Hajo Schüler e maschere di Hajo Schüler. Il 15marzo al Farinelli è di scena ilMago Forest, al secolo Michele Foresta, con il suo spettacolo “Motel Forest”. Ultimoappuntamento della stagionedi prosa il 29 marzo conGiobbe Covatta e Enzo Iacchetti, protagonisti di “Mattida slegare” di Axel Hellstenius,adattamento e regia di GioeleDix.
La campagna abbonamentiiniziata a novembre ha datobuoni risultati, ma in occasione del Natale l'Amministrazione comunale ha deciso dirilanciare la vendita degli abbonamenti ai 5 spettacoli di
prosa del 2017 ad un prezzoveramente conveniente. Ossia5 spettacoli al prezzo di 4!Un'idea regalo per Natale, perpromuovere il teatro, la cultura, la creatività, la bellezza.
Prevendita abbonamenti ebiglietti presso il negozio Discomagazine (piazza Maggiore2, telefono 0429.3333, e[email protected]).Vendita dei biglietti direttamente al Teatro Farinelli lasera dello spettacolo, a partiredalle ore 20.
La rassegna “Teatro per famiglie” al Filodrammatici inizierà il 15 gennaio con “Giro,giro tondo, le fiabe intorno almondo” e l’attore EmanuelePasqualini, protagonista domenica 29 gennaio anche di“Eroe per una fiaba”. Il 12 febbraio l’attore Pino Costalungainterpreterà “Storie di orchi,lupi e streghe”; il 12 marzosempre Pino Costalunga porterà in scena “Fiabe ghiottone”.
“Unità d’intenti”: a Este il teatro è pertutti ed è anche un'idea regalo per NataleStagione di prosa del Farinelli e Teatro per Famiglie del Filodrammatici inseriti in un unico cartellone di appuntamenti tea-trali dalle grandi suggestioni emotive.
ATTUALITÀ
MEGGIARO di ESTEVia Papa Giovanni XXIII
Macelleria - SalumeriaLuca Uno da Paolo
Carni di sorana • Musso • MaialePollo • Cinghiale • Cavallo
ALLEVATI IN ITALIAPRODUZIONE PROPRIA DIcotechini, salami, salsicce
e salame da ferri
Ricco assortimento “Prontocuoci”
Tutta la carne è in osso e viene disossata presso il punto vendita
Gli spettacoli sono ad ingresso gratuito, con inizioalle 16. Per maggiori informazioni si può contattare ilsettore Cultura del Comunedi Este, telefono0429.617573/4/6, email:[email protected].
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ha presentato i dati relativi aicasi di tumore diagnosticati
nell’anno 2013 nella popolazione (126
mila persone)residente nei21 comuni
delle provincedi Verona, Vicenza e Padova,che sono risul
tati maggiormente esposti all’inquinamento dasostanze perfluoro alchiliche.I 21 comuni interessati allo
studio sono stati Montagnana per la provincia di Padova; Alonte, Brendola, Lonigo, Sarego, Asigliano, Noventa Vicentina e PoianaMaggiore (provincia di Vicenza); Albaredo, Arcole, Cologna, Pressana, Roveredo diGuà, Veronella, Zimella, Bevilacqua, Bonavigo, BoschiSant’Anna, Legnago, Minerbe, Terrazzo (Verona).
Lo studio ha evidenziato
Nelle aree dove è conclamata la presenza di
Pfas, il dato relativo i casi ditumori maligni nella popolazione è in linea con i valorimedi regionali. Questo è insintesi quanto è emerso loscorso 28 ottobre dalle dichiarazioni del responsabiledel Registro Tumori del Veneto, il professor MassimoRugge dell’Università di Padova. Nell’occasione Rugge
che, rispetto alla popolazioneattualmente censita dal Registro Tumori (3 milioni 382mila veneti su 4 milioni 904mila), l’incidenza dei tumorimaligni nei comuni esposti aiPfas è inferiore, sia nei maschi che nelle femmine,anche se le differenze nonsono statisticamente significative. Nelle 21 municipalitàprese a riferimento, il tassodi incidenza nei maschi è risultato di 447 per 100 mila,mentre la media regionale siattesta su 497 per 100 mila;nelle femmine il tasso è statodi 339 per 100 mila, controun tasso medio regionale di366 per 100 mila. “Ma non cisiamo fermati qui – ha spiegato Rugge – perché abbiamo voluto approfondireanche le neoplasie del rene edel testicolo, alla cui insorgenza è stato posto in relazione l’inquinamento daPfas. Anche per questi duetumori le analisi non hannodimostrato significative differenze rispetto ai valori medi
regionali”.Entrando nel dettaglio
dello studio: nel quadriennio20102013, nei 21 comunipresi a riferimento, sono statidiagnosticati 86 tumori delrene, con incidenza inferiorea quella del resto del Venetoper i maschi (14,8 per 100mila, contro 18,7 per 100mila) e sovrapponibile per lefemmine (8 per 100 mila,contro 7,7). I 19 tumori al testicolo, diagnosticati nell’area soggetta a Pfas nel quadriennio, hanno mostratoun’incidenza praticamenteuguale a quella del resto delVeneto (7 per 100 mila, contro 7,1 per 100 mila).
Nel 2013, sempre nell’areaPfas, i nuovi casi di tumoresono stati 727: 396 nei maschi e 331 nelle femmine. Trai maschi i più frequenti sonostati: prostata (73 casi), polmone (62), colon retto (47),vescica (42); tra le femminela tipologia più diffusa è statail cancro alla mammella (96casi); poi al colon retto (47),alla tiroide (20), utero e polmone (17 complessivi).
“Proseguiamo con la dovuta determinazione nel monitoraggio della popolazioneesposta a Pfas e allarghiamolo spettro del territorio veneto censito dal registro tumori – ha proseguito il profRugge questa è la missioneche la Regione ha affidato alRegistro e che la Direzionescientifica del Registro ritiene prioritaria”.
nel gennaio 2017. L’accordotra i vari soggetti, interessatial recupero dell’edificio, èstato siglato il 30 novembre,proprio nel giorno di sant’Adrea Apostolo, patrono dellaparrocchia di Motta d’Este.L’intervento, che dovrebbeconcludersi in primavera,prevede il restauro e il consolidamento del campanile e
Dopo quasi vent’anni diattesa la vecchia
chiesa di Motta d’Este saràrestaurata. Con il coinvolgimento della parrocchia dellafrazione, della Diocesi di Padova, della Soprintendenzaarcheologica e del Comune diEste è stata finalmente trovata l’intesa per il restauro, icui lavori dovrebbero partire
dell'intera struttura murariadella chiesa, che aveva mostrato i primi segni di cedimento statico nel 1995. Prontamente imbragato per evitare eventuali crolli, l’edificionegli anni a seguire non èstato ristrutturato, circostanza che con il tempo haaggravato il suo stato di conservazione. Oltre ai cedimenti
strutturali, attualmente lachiesa presenta anche dannial tetto. L’intervento di restauro dell’immobile era,quindi, oramai improcrastinabile. Una volta ultimati i lavori, la vecchia chiesa potràospitare una sala parrocchiale: un luogo di aggregazione a uso anche della comunità di Motta d’Este.
Al via il recupero dell’ex chiesa di Motta
Zone Pfas: casi di tumorenella media regionale
Presentato lo studio sui tumori nella zona esposta a Pfas. Tra i 21 comuni delle province diVerona, Vicenza e Padova, presi in considerazione dalla ricerca, figura anche Montagnana. Idati hanno evidenziato che l’incidenza dei tumori maligni nei comuni esposti ai Pfas è lieve-mente inferiore, sia nei maschi che nelle femmine, rispetto la media regionale.
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ATTUALITÀ
Este da brividi: un successo da urlo!Successo incredibile per “Este da brividi: la città dei fantasmi”, che per tre giorni ha trasfor-mato il centro storico in un paesaggio da fiaba con feste, laboratori e rappresentazioni spet-trali, richiamando migliaia di persone da tutto il Veneto e da fuori regione.
La prima edizione di “Esteda brividi”, la kermesse
che dal 29 al 31 ottobre ha trasformato il centro storico inuna città giocosa, ha ottenutoun enorme riscontro. L’evento, organizzato dal Comune di Este in collaborazionecon l'Associazione “Este inCentro”, ha entusiasmato e divertito grandi e piccini. Per tregiorni mostri, fantasmi e vampiri, giochi, spettacoli e magiehanno intrattenuto migliaia dipersone, coinvolgendo in questo evento vari angoli dellacittà (piazza Maggiore, Torredell’Orologio, Chiesa dell’Annunziata, Pescheria Vecchia,Teatro dei Filodrammatici,Museo nazionale Atestino).
Comprensibilmente soddisfatti gli organizzatori dell’iniziativa per l’esito della stessa,che ha portato tanto divertimento e tanta gente, soprattutto famiglie, nelle vie delcentro, nei locali e negli alberghi. La kermesse ha, infatti, attirato a Este visitatori dalle vicine province di Rovigo, Vi
di creare un appuntamentoturistico ludico e socializzante”.
“Viste le numerosissime richieste pervenute, per cercaredi soddisfare il maggior numero di famiglie, abbiamoraddoppiato i turni degli spettacoli a numero chiuso – aggiunge il vicesindaco AurelioPuato – riservando anche unaquota di biglietti per coloroche si sarebbero recati all'infopoint; il tutto senza ulterioreaggravio economico per lecasse del Comune. Gli spetta
cenza e Venezia, ma anche dafuori regione, da Ferrara, Brescia, Milano, Trentino AltoAdige, Friuli Venezia Giulia,Toscana e addirittura dal Molise. “Abbiamo registrato oltreun migliaio di prenotazioni viamail, e altre 750 nell'infopoint allestito in piazza commenta l'assessore al Turismo,Sergio Gobbo – ritengo che ilnuovo format abbia raggiuntoil duplice obiettivo di coniugare l'animazione del centrostorico, facendo lavorare le attività commerciali, con quello
Il 19 novembre è stato sottoscritto l’atto costitutivo
dell’Associazione BiodistrettoColli Euganei, una delle primein Veneto, cui ha aderito ancheil Comune di Este. Il sodalizio,di cui fanno parte enti pubblicie privati, operatori biologici,realtà del settore dell’accoglienza e del commercio, tec
l’istituzione dell’associazione,il 23 novembre il sodalizio haavuto la sua presentazione ufficiale nella suggestiva cornicedel Caffè Pedrocchi di Padova.Lo statuto dell’associazione,che ha sede nei locali del Consorzio Tutela Vini Colli Euganeiin piazzetta Martiri a Vo’, ècomposto da 26 articoli.
nici, gruppi di acquisto solidalee associazioni di promozionedel biologico dell’area dei colliEuganei, mira a realizzare unagestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione econsumo (filiera corta, gruppidi acquisto, ristorazione collettiva bio). Quattro giorni dopo
I dati relativi il settore agricoltura biologica nell’area delParco Colli sono di tutto rispetto. Gli operatori biologicinel territorio di riferimentosono 76 e la superficie totalededicata all'agricoltura biologica è pari a 471,95 ettari.“Siamo stati tra i primi comuniad aderire al sodalizio – afferma il vicesindaco di Este,Aurelio Puato – perché siamoconvinti che rappresenti unpasso avanti per il nostro territorio, nell'ottica di valorizzarele produzioni biologiche, il consumo consapevole e la gestione sostenibile delle risorselocali”.
Istituito il Biodistretto dei Colli EuganeiIl Comune di Este è stato tra i primi soggetti ad aderire all'associazione, nata per favorire lagestione sostenibile delle risorse nell’area dei Colli Euganei, partendo dal modello biologicodi produzione e consumo.
coli e le iniziative di animazione per tutti, senza necessitàdi prenotazione, hanno chiaramente raggiunto lo scopo dicreare momenti aggregativiper le famiglie, facendo al contempo conoscere la nostracittà”.
La proposta del Comune diEste ha attirato anche l'attenzione del segmento turisticodei camperisti.
Il successo registrato è indice che iniziative rivolte allefamiglie e ai bambini, come“Este da brividi”, rappresentano un volano turistico da tenere in considerazione perpromuovere il territorio e l'economia della città.
stampati pubblicitaridepliants • edizioni
posters • cataloghi aziendalimanifesti • packaging
35023 BAGNOLI DI SOPRA (PD)VIALE DELL'INDUSTRIA, VIª STRADA, 13TEL. 049-9535267 - FAX 049-9535352
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Intervista al Presidente di Centro Veneto Servizi, Giuseppe Mossa
CAMPAGNA ACQUA TRASPARENTE
CVS ha appena lanciato unacampagna di comunicazione,intitolata “Cosa c’è dietro unbicchiere d’acqua”. Di cosa sitratta?
In questi giorni è partita Cosac’è dietro un bicchiere d’acqua,una campagna di comunicazione promossa per la primavolta a livello regionale in tuttoil Veneto, dai gestori idrici pubblici, riuniti nel consorzio Viveracqua. Abbiamo scelto deipersonaggi reali, dipendentidelle aziende di Viveracqua,per raccontare il lavoro dei gestori del servizio idrico. Loscopo, infatti, è di spiegare aicittadini come vengono spesi isoldi delle bollette e illustrare,appunto, il lavoro che c’è dietroil semplice gesto di aprire il rubinetto di casa o di tirare losciacquone.
Questa campagna è incentrata su protagonisti come Stefano, progettista, Chiara, tecnico di laboratorio, Luca, operaio specializzato, Antonio, direttore dei lavori, e altri ancora. Raccontando la loro attività quotidiana, fanno capire ai4,2 milioni di cittadini che abitano e lavorano nel territoriodi Viveracqua quanta attivitàindustriale e lavoro di squadraci sono nel servizio idrico integrato. Quindi, dietro un bicchiere d’acqua. Infatti, per garantire a ogni cittadino un’acqua di qualità, tutti i giorni dell'anno, sono necessari continuicontrolli, manutenzioni, sostituzioni e posa in opera dinuovi impianti. Sono operazioni indispensabili per garantire la sicurezza dell'acqua,l'efficienza delle reti idriche ela sostenibilità ambientale. Richiedono importanti investimenti, a cui ogni cittadino èchiamato a partecipare, attraverso il pagamento della bolletta idrica.
Come sarà diffusa questacampagna informativa?
La campagna raggiungerà gliutenti insieme alla bollettaidrica, ma anche attraversogiornali, radio e tv, materialeinformativo distribuito pressole sedi dei gestori idrici. C’èinoltre un video, che si può visualizzare anche dal sitowww.centrovenetoservizi.it.
prese, per l’85% provenientidalla regione Veneto, attivategrazie a questi investimenti, conun importo medio delle commesse pari a 93.000 euro.
TARIFFA ZEROParliamo però anche di ta
riffa, perché quello che sta acuore a molti utenti è quantosi ritrovano a pagare in bolletta. Che previsioni ci sonoper le bollette di CVS?
All’impegno per ammodernare la rete grazie agli investimenti in nuove opere, CVS affianca la costante attenzioneagli utenti, su cui devono ricadere i benefici degli efficientamenti ottenuti. Uno sforzo chesi è concretizzato nell’obiettivo“Tariffa Zero”: Centro VenetoServizi ha voluto rinunciare all’aumento tariffario previsto daparte dell’ATO Bacchiglione,che era pari al 5,5% annuo, riducendolo a zero. In questomodo, la bolletta dell’acquanon subirà alcun aumento, peri prossimi due anni: la variazione sarà dello 0,0% sia per il2016 che per il 2017.
Diversamente dalle Societàquotate in borsa, infatti, CVSnon punta a distribuire dividendi: il suo azionista è il cittadino, che deve beneficiare dellabuona gestione dell’azienda,pagando una bolletta più contenuta, a sostegno della manutenzione delle reti e di nuovi investimenti.
FUSIONEIn questi giorni CVS sta af
frontando il progetto di fusione con Polesine Acque, perdiventare un unico gestoreidrico. A che punto è la fusionee cosa cambierà per gli utenti?
Il processo di fusione tra CVSe Polesine Acque è partito ufficialmente: le assemblee deiSindaci delle due società, infatti, hanno espresso il loro indirizzo per la prosecuzione delprogetto di fusione tra le duesocietà. Negli scorsi mesi èstata realizzata la due diligence,ovvero uno studio redatto per“fotografare” la situazionedelle due società prima dell’eventuale aggregazione. Sonostati inoltre predisposti i pianieconomicofinanziari e patrimoniali della società aggregata.Passaggi che hanno messo in
INVESTIMENTIForse non tutti i cittadini
sanno che una parte considerevole di quanto pagano con labolletta dell’acqua serve a pagare cantieri e nuove opere.Quanto investe CVS?
Solo le opere in cantiere trail 2016 e il 2017 ammontano aun totale di circa 33 milioni dieuro, che salgono a 50 milionidi euro se consideriamo leopere progettate fino al 2018.Per dare qualche cifra, ognianno mediamente CVS cura 40cantieri per nuove opere, posa37 Km di nuove tubazioni edesegue oltre 1.100 interventi.
Con questi investimenti èpossibile rinnovare reti e impianti, ridurre le dispersioni edestendere l’acquedotto e la retefognaria alle aree non ancoraservite. CVS da sempre si caratterizza per una forte spinta sugliinvestimenti: la media è di 70euro di investimento all’annoper ogni abitante del territoriodi CVS, contro i 23,42 euro dellamedia nazionale.
RICADUTESUL TERRITORIO
Questi investimenti hannoanche una ricaduta per l’economia locale?
Decisamente sì. Tra le imprese che hanno curato i cantieri di Centro Veneto Servizinel 2015, per le opere idriche,il 70% proviene dalla provinciadi Padova e il 20% da quella diVicenza. Nel settore delleopere fognarie, il 90% delleaziende è padovano e il 5% vicentino, mentre nel campodella depurazione le impresepadovane impiegate sono il60% e quelle vicentine il 23%.Lavoro “diffuso” che genera ricchezza per le piccole e medieimprese del tessuto produttivoregionale.
Di recente, grazie a uno studio curato da REF Ricerche perViveracqua, il consorzio dei gestori idrici pubblici veneti, abbiamo potuto anche misurarequanto importanti sono le ricadute degli investimenti nel settore idrico. I gestori idrici di Viveracqua hanno prodotto lo0,2% del PIL regionale e creato,nel solo biennio 20142015,4.960 posti di lavoro, ripartiti tra1.396 occupati diretti e 3.563indiretti. Sono oltre 800 le im
evidenza tutti i benefici che lafusione comporterà, grazie allapossibilità di ottenere economie di scala, con minori costienergetici, razionalizzazionedel costo del personale (senzala previsione di licenziamenti),minori costi per i servizi esternalizzati. Gli advisor hannoquantificato il “valore aggiunto” che sarebbe creato grazie all’aggregazione: 23 milionie mezzo di euro. Questo avrà ricadute dirette anche sui cittadini, infatti la fusione permetterà una riduzione tariffaria, un2% di diminuzione della bolletta, con la garanzia della realizzazione di tutti gli investimenti per ciascun ambito.
Si otterrà anche un miglioramento del posizionamentocompetitivo ponendo la nuovasocietà tra i top player a livelloregionale. E saranno garantititutti gli investimenti previsti daidue rispettivi piani d’Ambito“Bacchiglione” e “Polesine”.Obiettivo rimane assicurare ilvalore dell’acqua come benecomune e la gestione pubblicain house. Essendo un gestorepubblico, la nuova società potràgarantire tariffe socialmentemediate e una scelta degli investimenti ai fini della protezionedella salute e dell’ambiente,senza mere logiche di ritornoeconomico. La governance saràdiffusa e quindi collegiale: nessun Comune sarà nettamenteprevalente rispetto agli altri e siprevede un riequilibrio delle decisioni strategiche in base allapopolazione servita.
Ora la parola passa a ciascuno dei 111 Consigli comunali, che si prevede finiranno ilproprio lavoro entro il mese digennaio del prossimo anno, autorizzando i propri Sindaci apartecipare all’Assembleastraordi naria competente all’approvazione dell’atto di fusione.
ATTUALITÀ
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Domus Medica Ginecologia: un serviziodedicato alle donne di ogni età
possono contare sulle migliori capacitàdiagnostiche in tema di Endometriosi,Fibromi e altre patologie dell’apparatofemminile.
Poiché la prevenzione è l’arma più efficace, la visita di controllo annuale rappresenta per ogni donna l’appuntamento fondamentale a tutela della propria salute: in Domus Medica 4 ginecologi svolgono la loro attività professionale in modo da minimizzare tempo,spesa e disagio delle pazienti, peresempio consentendo di effettuare nelcorso di un unico appuntamento la visita, l’ecografia e il Pap Test o eventualmente anche Colposcopia, Biopsia,HPV Test o piccoli interventi di Diatermocoagulazione in ambulatori ginecologici attrezzati per effettuare questeattività all’interno di un unico ambiente.
La prima visita ginecologica rappresenta una svolta per ogni ragazza,
che probabilmente si sentirà più a suoagio con un Ginecologo donna nell’affrontare temi intimi e delicati comequello della contraccezione e della salute sessuale.
Colei che aspetta un figlio sarà rassicurata dal sentirsi seguita con la massima professionalità – e disponibilità –da un Ginecologo/a con grande esperienza anche di sala parto, che monitorerà le diverse fasi della gravidanza dall’inizio alla fine, offrendo la possibilità di
effettuare anche un test precoce e noninvasivo come il BITEST, che consente di“personalizzare” il rischio di Sindrome diDown per poter meglio valutare il ricorso ad accertamenti diagnostici piùapprofonditi, come la villocentesi ol’amniocentesi.
La donna con problemi di fertilità troverà in Domus Medica uno dei massimiesperti di fecondazione assistita a livellonazionale, che potrà se indicato sottoporla ad una Sonosalpingografia(esame innocuo poiché utilizza ultrasuoni) per escludere la causa tubaricadell’infertilità, ed eventualmente appoggiare il partner all’Andrologo perescludere, o confermare, l’origine dell’incapacità a procreare: in tal modosarà possibile agire a colpo sicuro coitrattamenti per realizzare il desiderio digenitorialità di queste persone.
Le pazienti meno giovani sono sicuredi accedere, in Domus Medica, alle competenze più mirate in tema di Menopausa e dei problemi piccoli o grandi adessa connessi come quello dell’incontinenza, mentre le donne di qualsiasi età
Nuovo anno accademicodell’Università del tempo liberoSuddiviso in tre bimestri, a loro volta articolati in cicli di lezioni su varie materie,il corso di studio si concluderà il 4 maggio.
Il 7 novembre è iniziato il nuovo annoaccademico dell’Università per il
tempo libero, percorso di approfondimento culturale rivolto alla popolazioneadulta e anziana, in primis i cittadiniestensi. L’iniziativa è promossa dal Comune di Este ed è stata affidata all’Auserdi Padova. La programmazione e l’esecuzione del progetto sono curate dal Circolo Auser di Este “Nuova Università Atestina dell'Età Libera” (Nuael). L’Università per il tempo libero costituisce unagrande opportunità per elevare il propriolivello culturale, migliorare la qualitàdella propria vita quotidiana, socializ
zare, trovare nuove motivazioni.“Il benessere dei cittadini, in particolar
modo gli anziani, dipende anche da iniziative che permettano loro di mantenersi attivi, di coltivare nuovi interessi erelazioni con momenti di svago e serenità – ha spiegato il sindaco Roberta Gallana, in occasione dell’inaugurazione delnuovo anno accademico, tenutasi nel cinemateatro Farinelli – Sono orgogliosadi presentare il nuovo percorso di studidell’Università del Tempo Libero, nelquale abbiamo voluto inserire la storiadel teatro, cui personalmente tengomolto, e il ciclo di incontri con i ‘testi
moni della città’: storie di cittadini atestini che, in vari ambiti, hanno dato uncontributo importante alla nostra Città,raccontate in prima persona”.
Il programma dell’università per iltempo libero è suddiviso in tre bimestri:novembredicembre; gennaiomarzo;marzomaggio, ciascuno dei quali articolato in cicli di lezioni su varie materie. Ilcalendario degli incontri prevede ancheseminari, visite guidate, uscite culturali enaturalistiche. Le lezioni, che si concluderanno il 4 maggio, si tengono il lunedìe il giovedì dalle 15 alle 17.30 all’Accademia dell'Artigianato. “Si tratta di unprogramma articolato e ben strutturato– ha precisato l’assessore alle Politichesociali, Erika Bertazzo – tra le cui proposte mi fa piacere evidenziare quelle relative al ciclo ‘medicina e benessere’, le cuilezioni saranno tenute da personale qualificato dell’Ulss 17, che tratterà le problematiche legate alla terza età e l’importanza della prevenzione. Visite guidate e laboratori creativi, invece, favoriranno la socializzazione e l’espressionedei propri talenti creativi”.
“Non solo bambini e giovani hanno bisogno di momenti di crescita, ma anchegli adulti e gli anziani – afferma il presidente di Nuael, Leopoldo Bressan – perché a tutte le età esiste la necessità diimparare e di scambiare idee con gliamici. Inoltre, al termine del corso distudi non verrà rilasciata una laurea, ma,per contro, gli studenti avranno avuto lapossibilità di sperimentare la vita entusiasmante di un ragazzo universitario…un po’ fuori corso”.
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Verde pubblico: partono potature e manutenzioniInizieranno nella setti
mana del 19 dicembre, ilavori di potatura e manutenzione del verde pubblico.Il primo stralcio di interventiriguarderà le vie: Pellesina,Deserto, Maganza, SartoriBorotto, Rimembranze. Un
mento del muro di cinta.Sempre a gennaio è previstala piantumazione di un centinaio di piante, che sarannomesse a dimora.
Con l'ausilio di esperti delsettore, gli uffici comunalistanno organizzando una
secondo intervento di potatura e pulizia è programmato per gennaio e riguarderà, tra le altre, le areeverdi del parcheggio di viaPrincipe Umberto, per ilquale si provvederà contestualmente al consolida
valutazione complessiva ditutti i viali alberati non compresi nei citati interventi, rispetto sia alla stabilità dellepiante, sia all'opportunità disostituire alcune essenze(come i pini marittimi) conaltre più idonee al territorio.
Verso una nuova organizzazione dei parcheggiL’amministrazione comunale ha recentemente attivato nuove aree per la sosta breve in piazza Maggiore, in attesa della rior-ganizzazione generale dei parcheggi.
Nell’ambito della revisione delle modalità di
gestione dei parcheggi, cosìcome prevista nelle linee programmatiche di mandato,l’Amministrazione comunaleha provveduto alla creazione dispazi per la sosta breve sul latodi piazza Maggiore, allo scopodi risolvere il problema dellasosta indiscriminata checreava, oltre che un ostacoloalla viabilità, anche problemi disicurezza per auto e cicli. Pertanto, da metà novembre èstato predisposto uno spaziodestinato esclusivamente alla
dini non abusino di questa opportunità come purtroppo avviene in altri spazi del centro, ela utilizzino, invece, in manieraappropriata e civile. Daremodisposizione affinché venganoeseguiti controlli regolari”.
Insieme agli spazi per lasosta breve, il Comune ha istituito anche due nuovi postiauto riservati alle donne in gravidanza e alle neomamme, icosiddetti “park rosa”, rispettivamente in via Massimo d’Azeglio e in piazza Trento, per usufruire dei quali è sufficientemunirsi del contrassegno C.T.R.
sosta breve, per massimo 15minuti, e regolamentata mediante esposizione del discoorario. “Si tratta di una soluzione sperimentale – spiegal'assessore ai Lavori Pubblici,Serena Biancardi – che rimarràin vigore fino al 30 giugno2017, così da valutare se lastessa sia o meno idonea asoddisfare le esigenze di chideve usufruire di quei servizi,che non hanno necessità disoste prolungate, e a favorireuna maggiore rotazione deiveicoli negli spazi adibiti allasosta. L’auspicio è che i citta
Sempre nell'ottica della riorganizzazione dei parcheggi,l'Amministrazione comunalesta elaborando un programmadi interventi, che porteranno auna maggiore rotazione dei posteggi nel centro storico, maggiore sicurezza anche nellearee periferiche e industriali, ead adeguamenti che permetteranno un migliore utilizzo dellegrandi aree di sosta. “Terremoconto delle esigenze degliutenti ed anche delle istanzeavanzate dagli operatori economici – chiarisce l'assessoreBiancardi – nell'ottica di unacittà sempre più vivibile e fruibile. Inoltre, ci attiveremo peragevolare sempre di più la mobilità sostenibile. Stiamo valutando, ad esempio, insiemealla Direzione Didattica, la riattivazione del servizio ‘piedibus’ per accompagnare i bambini nel tragitto casascuola eritorno. Sarebbe uno dei tantimodi per limitare l'uso delleauto”.
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I primi mesi dell’ex sindaco Piva all’opposizioneIntervista all’ex sindaco Giancarlo Piva, adesso all’opposizione in consiglio comunale con il ruolo di capogruppo del Pd.
Primo cittadino di Estenegli ultimi dieci anni,
ora Giancarlo Piva è capogruppo consiliare del Partitodemocratico. Dall’alto dellasua esperienza amministrativa, gli abbiamo chiesto unavalutazione su questi primimesi della nuova amministrazione comunale.
Capogruppo Piva cosa siprova a sedere nei banchi dell’opposizione, dopo esserestato per dieci anni sindaco diEste?
“È una rivoluzione in terminidi visione. La gente mi fermaancora per strada e mi esponele sue problematiche; la miaprima reazione è quella di pensare a come affrontare il problema che mi è stato presentato, ma poi mi rendo conto,che non sono io che devo risolverlo, bensì è qualcun altroche deve farlo”.
Qual è il bilancio di questiprimi mesi di opposizione?
“In questi mesi noi delgruppo Pd in consiglio comunale abbiamo presentato tuttauna serie di mozioni, domandedi attualità, interrogazioni,proprio interpretando il ruoloche rivestiamo, con l’obiettivo,che abbiamo sempre mantenuto, di lavorare per il benedella città”.
Com’è la città di Este cheavete lasciato all’amministrazione Gallana?
“Crediamo di aver lasciatouna città sana, con un bilanciosano, tant’è che abbiamo lasciato più di tre milioni diavanzo di amministrazione. Ritengo che con questa cifra l’attuale amministrazione potràfare molto, pur con tutti i vincoli del Patto di stabilità. Unacosa è aver trovato zero eun’altra è aver trovato più ditre milioni di avanzo. Quelloche rivendichiamo in consigliocomunale è di aver lasciatouna città bene amministrata,ordinata, con, dal punto divista sociale, una condizionegestita, perché non ci sonoforti tensioni sociali. Una cittàche era anche il riferimentoper la solidarietà e per l’accoglienza, su cui adesso vediamodei forti rallentamenti”.
A cosa si riferisce?“Uno dei primi progetti che
è stato messo in discussionedalla nuova amministrazione èstato il progetto Sprar (Sistema
delle Grazie, sono il fruttodella nostra programmazionee di un finanziamento che avevamo trovato precedentemente. Le opere, che si stannorealizzando all’interno deiGiardini e che li valorizzeranno, sono state finanziate danoi. L’investimento importante sulla scuola media Carducci, un intervento da più diun milione di euro, è stato anch’esso finanziato dalla nostraamministrazione”.
Qual è il suo giudizio sull’operato della nuova amministrazione in questi primi mesidi mandato?
“Riconosco che una certafase di avviamento è obbligatoria per qualsiasi nuova amministrazione, tuttavia laprima preoccupazione che abbiamo è legata al mantenimento dei livelli di attenzionedei servizi nel sociale. Abbiamovisto degli arretramenti fortianche sulla qualità della città.Aver dato quattro parcheggi inpiù davanti a piazza Maggiorenon ha comportato un abbellimento della piazza. Non sonoquei quattro posti che cambiano il destino del commerciodel centro storico, però queiquattro posti macchina, sempre occupati davanti piazzaMaggiore, non sembra dimostrino la coerenza di chi vuolerilanciare l’aspetto turisticodella città”.
Este e il territorio: qualeruolo si sta ritagliando la cittànel suo mandamento e nellabassa padovana?
“Una delle prime cose cheha fatto questa amministrazione è stata chiudere i rapporti con il territorio. Hachiuso la convenzione sulla polizia locale, ha messo una pietra sopra la fusione. In questomodo la città si chiude in sestessa e rimane isolata dalresto del territorio”.
A proposito di fusione e delpercorso con Ospedaletto Euganeo avviato nel suo ultimomandato, qual è il suo commento sulle scelte della nuovaamministrazione in merito?
“Credo sia stata persa unagrandissima occasione, permancanza di visione politica.La fusione poteva essere unagrande opportunità per questaamministrazione. Nel momento in cui hanno vinto Gallana a Este e Scapin a Ospeda
di protezione per richiedentiasilo e rifugiati, ndr), che si èdimostrato un progetto cheferma l’accoglienza indiscriminata e che diventa uno strumento per limitarla. La primacosa che ha fatto questa amministrazione è stata bloccarlo, per poi ricredersi e tornare sui suoi passi, perché l’harimodulato, ma alla fine ha accettato il progetto. Credo chequando c’è un avvicendamento tra amministrazioni,quello che subentra nondebba demolire tutto quelloche è stato fatto prima; questoè quello che percepiamo. Inrealtà l’attuale amministrazione si renderà conto che peralmeno i prossimi tre anni lavorerà su progetti che sonostati costruiti negli anni precedenti, ma è normale che siacosì. In tutte le amministrazioni succede; anche nei mieiprimi cinque anni, per unaparte del mio mandato ho concretizzato opere che eranostate messe in campo dal miopredecessore Vanni Mengotto, ma l’ho fatto senza recriminazioni, riconoscendo illavoro importante che erastato fatto”.
Quali opere la sua amministrazione ha lasciato in eredità all’attuale giunta?
“Si stanno realizzando operepubbliche che avevamo giàparzialmente iniziato. Peresempio si sta completando lapista ciclabile sulla regionale10, opera finanziata dalla nostra amministrazione con fondiche abbiamo recuperato a livello statale. I nuovi lampioniinstallati in centro, sul ponte
letto Euganeo, i due nuovi sindaci potevano essere coraggiosi e dire: adesso la prendiamo in mano noi la fusione edimostriamo alle amministrazioni precedenti che noi sappiamo fare ciò che loro nonsono riusciti a concretizzare. Laprima cosa che, invece, hafatto Scapin è stata ritirare ladelibera sulla fusione, mentreGallana non ha ancora portatoin consiglio comunale una delibera che ritiri quella della fusione. Il sindaco di Este non haancora fatto un atto che dichiari di non voler fare la fusione con Ospedaletto. Gallana poteva dimostrare diavere una levatura politicamaggiore dell’amministrazione precedente, intestandosiquesto percorso. Ora, invece,lei e il collega Scapin dovrannodimostrare come faranno adare opportunità per diciottomilioni di euro alle due comunità di Este e di Ospedaletto,visto che non fanno la fusione.È stata persa una grandissimaopportunità, di cui l’amministrazione dovrà rendere contoalla città”.
Cosa si auspica possa farel’amministrazione Gallana perEste?
“Noi speriamo che questaamministrazione faccia bene,perché se fa bene, lo fa per lacittà e per i cittadini di Este. Ilnostro ruolo sarà, però, quellodi forte vigilanza, di forte critica, quando si dovrà fare critica. Un ruolo che permetta achi ci ha votato di sentirsi rappresentato. Saremo molto attenti sui temi di una città accogliente, aperta e tollerante,perché dei passi indietro sarebbero segno di involuzioneper una città come Este”.
Per concludere, quale consiglio vorrebbe dare al suosuccessore?
“Credo che un sindacodebba tenere sempre presente il concetto di umiltà. Ilcontatto con la gente deve essere un contatto non mediatoda filtri burocratici, ma diretto.La porta dell’ufficio di un sindaco deve essere sempreaperta ai cittadini. La gente diuna città come Este vuolepoter fermare il proprio sindaco per strada, vuole poterglidire i problemi che ci sono,vuole potergli parlare direttamente”.
ATTUALITÀ
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Partita la sistemazione dellatensostruttura di via Monte Cero
Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori di ripristino dell’impianto sportivo, danneg-giato dal maltempo nell’autunno di due anni fa.
Buone notizie sul fronte dell’impiantistica sportiva. La tensostruttura di
via Monte Cero, lesionata dal fortunaledel 13 ottobre 2014, sarà completamenterimessa a nuovo e fra qualche mese tornerà a disposizione degli atleti.
Il forte vento di due anni fa aveva completamente strappato il telo del tetto, lasciando scoperta e, quindi, soggetta alleintemperie tutta la struttura portante adarchi in legno, provocando allo stessotempo ingenti danni alla pavimentazione
in “tartan” e agli impianti elettrico e termoidraulico. A distanza di oltre due annidal fortunale, l'amministrazione comunaleha disposto l'avvio dell’operazione di recupero della struttura sportiva. Nei giorniscorsi sono stati rimossi rottami e detriti esono iniziati i lavori per pulire l’impianto,per stendere il trattamento protettivosulla struttura lignea del padiglione e perl’installazione del telo di copertura. Queste operazioni dovrebbero essere ultimateentro Natale. Successivamente sarà ripri
stinato l'impianto elettrico e si procederàalla lunga opera di asciugatura del massetto, preparatoria alla stesura dellanuova pavimentazione, nel caso quellaprecedente risultasse irrecuperabile. Ultimato quest’ultimo intervento l’attivitàsportiva all’interno della tensostrutturapotrà riprendere. “Per coprire le spesedell'intervento utilizzeremo le risorse finanziarie della polizza assicurativa, cheerano state accantonate – dichiara l'assessore allo Sport, Sergio Gobbo – ancheperché i lavori non sono più procrastinabili: un ulteriore inverno di esposizionealle intemperie avrebbe potuto compromettere definitivamente la struttura. Ciauguriamo di poter recuperare la pavimentazione, ma nel frattempo era assolutamente indispensabile procedere al rinnovo della copertura, che entro Natalesarà riposizionata”.
Come accennato, la pavimentazione in“tartan” potrebbe non essere recuperabile, ma questo si potrà appurare soltantodopo aver effettuato i lavori di risanamento dell’impianto sportivo. “In ognicaso, anche dovendo sostituire la pavimentazione – assicura l'assessore Gobbo –è nostra intenzione rendere di nuovo operativa la tensostruttura nel più brevetempo possibile”.
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gente, lo scorso anno il Comune hainstallato un apparecchio Dae (defibrillatore automatico esterno) in ogni impiantosportivo pubblico, utilizzato dalle societàsportive di Este. “Le associazioni e le società sportive – spiega l'assessore alloSport, Sergio Gobbo – hanno l'obbligo diformare gli addetti all'uso del dispositivo,abilitazione che va rinnovata periodicamente. Vista l'importanza vitale che riveste il defibrillatore nelle situazioni di emergenza, abbiamo deciso di intervenire inloro aiuto, finanziando un corso di formazione, finalizzato al rinnovo dell'abilitazione degli addetti all'uso del Dae”.
Il corso, al quale hanno aderito 16 società sportive, è stato tenuto sabato 3 dicembre dal dottor Aristide Bergamasco delPronto soccorso dell'ospedale Madre Teresa di Calcutta e da personale specializzato del Settore Formazione dell'Ulss 17.
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Avis Este: la voglia di donare supera ogni ostacoloLe iniziali difficoltà, incontrate dall’Avis Este nel passaggio dal centro trasfusionale estense a quello dell’ospedale di Schiavonia, sono solo unricordo. Merito della disponibilità al dono del sangue degli avisini che, pur di donare, hanno superato disagi logistici e lavorativi.
I numeri di Avis EsteNel 2017 l’Avis comunale Este compirà 70 anni. Quello
estense è il primo nucleo avisino istituito nella bassa padovana. Da allora l’Avis comunale, che comprende 14 gruppi dizona (Baone, Barbona, Carceri, Cinto Euganeo, Este, Lozzo Atestino, Ospedaletto Euganeo, Piacenza d’Adige, Ponso, SantaMargherita d’Adige, Sant’Elena, Sant’Urbano, Vighizzolo d’Este,Villa Estense) ne ha fatta di strada. Attualmente il sodalizio, cheha sede in un immobile del vecchio polo ospedaliero di Este,conta oltre 2600 donatori effettivi.
Dal 10 novembre 2014 gli avisini estensi donano sangue edemoderivati nel centro trasfusionale dell’ospedale Madre Teresa di Calcutta, che condividono con i colleghi di Monselice. Annualmente si recano al punto prelievi del nosocomio di Schiavonia dai 5.200 ai 5.500 donatori, estensi e monselicensi. Leunità di raccolta si avvicinano alle 10 mila all’anno; la media giornaliera è di 30/35 donazioni tra sangue intero e plasma.
Sono trascorsi poco più didue anni dall’inaugura
zione dell’ospedale per acuti“Madre Teresa di Calcutta”.L’attivazione del nuovo nosocomio ha comportato l’aggregazione in un’unica struttura di reparti e servizi sociosanitari,prima dislocati nelle varie strutture ospedaliere dell’Ulss 17.Stessa sorte è toccata ai puntiprelievi Avis di Este e di Monselice, aggregati nel centro trasfusionale del nosocomio di Schiavonia. Il passaggio dal vecchio alnuovo centro donatori non èstato “indolore”, almeno perl’Avis comunale di Este. “Lachiusura del punto prelieviestense e l’apertura del polopresso l’ospedale di Schiavoniahanno creato un disagio chenon è stato semplice superare –conferma il presidente di AvisEste, Federico Aghi – non è statoun momento facile per i donatori, soprattutto per quelli dellacintura urbana estense, chehanno visto chiudere un servizioda sempre considerato comeun’istituzione e legato alla lorocittà fin dal suo avvio”.
Inizialmente il cambio di sededel punto prelievi ha comportato una diminuzione delle donazioni; circostanza che hapreoccupato il direttivo Avis diEste. “Abbiamo riscontrato unaforbice che ci ha spaventati – ricorda il vicepresidente di AvisEste, Luigino Lollo – I primissimimesi del 2015 sono stati difficilissimi, poi pian piano le cose sisono assestate e siamo ripartiti.Ora la situazione può solo andarmeglio”.
“La flessione nelle donazioni– puntualizza il presidente Aghi registrata subito dopo la chiu
sura del centro prelievi di Este,va contestualizzata nelle difficoltà geografiche e lavorative,incontrate dai donatori. Lanuova posizione del centro raccolta sangue, la difficoltà di ottenere il permesso dal datore dilavoro per poter andare a donare, sono tutte piccole situazioni concomitanti, che hannofatto sì che alcuni donatori sisiano momentaneamente allontanati dalla donazione. Tuttavia,dopo un impatto iniziale nonsemplice e risolte le proprie difficoltà organizzative, l’avisino ètornato a donare”.
Nella fase di avvicinamentodell’apertura dell’ospedale diSchiavonia, le Avis hanno avutouno stretto rapporto con la direzione dell’Ulss 17, collaborando per la migliore realizzazione del centro trasfusionaledel nuovo nosocomio. “Tuttal’Avis si è attivata fin dai primilavori del nuovo ospedale – ricorda Lollo – Il confronto con ladirezione dell’Ulss 17, per studiare il percorso di allestimentodegli spazi per effettuare la donazione di sangue, è stato costante, con proposte di modificaal progetto iniziale, che l’azienda ha fatto proprie, realizzando il centro trasfusionalecome oggi lo vediamo”.
Il passaggio dal punto prelieviestense a quello unificato diSchiavonia è stato repentino. Ilcentro trasfusionale di Este èstato chiuso il 6 novembre equello nuovo è stato aperto soloquattro giorni dopo. “Non èstato semplice gestire questopassaggio – commenta Aghi –siamo stati informati del trasferimento pochissimi giorni primache avvenisse, e in questo frangente i donatori sono stati eccezionali nel seguire il tamtam,organizzato attraverso i socialnetwork e la messaggistica telefonica, che ha sopperito allamancanza di una comunicazione ufficiale preventiva in merito alla chiusura del centro trasfusionale di Este”.
L’iniziale flessione del numerodi donazioni, a seguito del trasferimento del centro raccoltada Este a Schiavonia, ora è soloun ricordo. Nella seconda metàdel 2015 le donazioni sono andate aumentando e ora si sonoabbastanza stabilizzate, meritoanche della campagna di sensibilizzazione al dono del sangue
avviata dall’Avis comunale Estee dai gruppi di zona. “Il messaggio del fabbisogno di sangue,portato dappertutto a costo diessere sembrati ridondanti epressanti, alla fine è stato recepito – afferma Aghi – il donatorenon si è spaventato. I gruppi dizona sono stati bravissimi, conle loro attività di promozione.Fondamentale, per risaldare ilrapporto con gli avisini, è statoattivare il servizio di accoglienzanel giorno della donazione. L’iniziativa era partita già nelpunto prelievi di Este ed è proseguita, anche con la condivisione dell’Ulss 17, in quello diSchiavonia. Il servizio, garantitoda due operatori Avis, consistenell’accogliere gli avisini ilgiorno della loro donazione,scambiare con loro impressioni,confrontarsi, presentare le attività dell’associazione. Il tuttoaumenta il senso di appartenenza del donatore ad Avis, chesente vicina e partecipe”.
Per facilitare la donazione, l’Avis comunale di Este ha avviatoanche il servizio di prenotazioneonline. L’avisino all’indirizzoweb www.aviseste.it/prenotazionedonazione/login.php puòscegliere giorno e ora in cui donare il sangue, direttamente dalproprio computer osmartphone. La prenotazionedella donazione può essere fattaanche tramite telefonata o dipersona presso la sede Avis. Ilprogramma di gestione delleprenotazioni, strumento semplice ma molto efficace, è statorealizzato da Michael Frizzarin,studente dell’indirizzo informatica dell’Itis Euganeo.
ATTUALITÀ
Il grande valore della donazione.Il presidente Federico Aghi
mentre premia una donatrice (a lato l’assessore Sergio Gobboe il vice presidente vicario AvisRegionale Veneto Luigi Piva). A sx, il presidente Aghi con il
sindaco di Este Roberta Gallana.
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EduArt: il doposcuolatra studio e arte
Alla Scuola Primaria S.M. del Pilastro, pomeriggi extrascolastici tracompiti e laboratori artistici: tutto questo è “EduArt”. Il servizio,rivolto a bambini e ragazzi dai 6 ai 14 anni e promosso dall’as-sessorato alle Politiche sociali del Comune di Este, è una rispostaalle esigenze delle famiglie con entrambi i genitori che lavorano.
Il 21 novembre è partito ufficialmente il progetto
“EduArt”; un doposcuola articolato in un sostegno professionale allo studio e in laboratori artisticoespressivi. Il servizio, rivolto ai ragazzini dai 6 ai14 anni, viene svolto il pomeriggio, al termine dell’orarioscolastico. L’iniziativa è promossa dall’Amministrazionecomunale. L’attività di sostegno educativo nell’aiuto compiti è curata dalla CooperativaProgetto Now, mentre i laboratori artisticoespressivi sonogestiti dall’associazione culturale Fantalica. I pomeriggi deipartecipanti sono divisi in dueparti: la prima (dalle 14.30 alle16.30), comprendente anche lamerenda e un momento digioco strutturato, è dedicataallo studio e ai compiti; la seconda, dalle 16.30 alle 17.30(18.30 per il secondo gruppo),è incentrata sui laboratori artisticoespressivi. Il programmadi questa seconda parte, proposto da Fantalica, prevede laboratori di arte, pittura creativa, riciclo, teatro, canto, cucito, danza contemporanea, illustrazione, psicomotricità.Inoltre, un’attività di pittura èespressamente rivolta ai bimbie ragazzi con disabilità.
Nelle intenzioni dei promotori e dei curatori, il progettoEduArt vuole creare un luogo
di riferimento per bambini e famiglie del territorio in orarioextrascolastico, in grado di offrire momenti educativi, socializzanti e di svago ai partecipanti. Oltre al sostegno nell'espletamento dei compiti, vengono proposte attività psicomotorie, ludiche, espressive,culturali ed artistiche, che favoriscono la socializzazione,l'educazione e la crescita. Altroobiettivo dell’iniziativa è di offrire un valido supporto alle famiglie, impegnate in attività lavorativa a tempo pieno.
Le attività di EduArt si tengono nei locali della scuola primaria Santa Maria del Pilastro,via Scarabello 2. Per maggioriinformazioni sulle attività di sostegno scolastico bisogna contattare il settore Servizi Socialidel Comune di Este (vicoloMezzaluna, tel.0429.617545 /0429.617579); per i laboratoriartisticoespressivi, l’associazione culturale Fantalica,presso la scuola primaria SantaMaria del Pilastro (telefono328.1735995).
Preiscrizioni per l'aiutocompiti: mercoledì 21/12,18/01 e 25/01, dalle 15.30 alle17.30 presso la sede dei ServiziSociali. Incontro informativoaperto alle famiglie: mercoledì18 gennaio, ore 18.00, SalaNassirya in vicolo Mezzaluna.
ATTUALITÀ
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Teatrando: giovani e scuolain scena da dieci anni
Compie dieci anni il progetto nato per sensibilizzare e avvicinare gli studenti dellescuole superiori estensi al teatro, e per offrire loro un’esperienza cognitiva e un’oc-casione di crescita umana.
“Teatrando: giovani e scuola inscena” ha compiuto dieci anni.
In questo decennio il progetto, promosso dal vicariato di Este e ideato ecurato dalla professoressa ManuelitaMasia, ha saputo avvicinare i giovani alteatro, facendo loro cogliere la fortevalenza comunicativa e culturale diquesta forma di espressione artistica.L’esperienza ha coinvolto centinaia ecentinaia di studenti degli istituti superiori estensi, del padovano e non solo,offrendo loro preziose occasioni di condivisione e di interscambio.
“Teatrando” in questi dieci anni si èconcretizzato in varie iniziative. Il progetto ha avuto varie articolazioni, a cominciare dalla rassegna annuale di ottobre, ospitata al Teatro Farinelli. Unavera e propria vetrina del teatro studentesco, riservata ai laboratori teatralidegli istituti superiori di Este e del padovano, con gli studenti nella dupliceveste di attori e spettatori. Altro eventodi rilievo, promosso in questo decennionell’ambito di “Teatrando”, è l’appuntamento di maggio con il teatro classico antico, portato in scena nella cornice di piazza Maggiore, sempre dallescuole superiori della provincia di Pa
dova. Nel corso degli anni, questa proposta teatrale ha varcato i confini comunali estensi, per essere presentatain altre suggestive ambientazioni, adesempio il chiostro dell’Abbazia di Carceri, l’Odeo Teatro Olimpico di Vicenza,villa Beatrice a Baone e, rimanendo interra d’Este, il Museo nazionale Atestino. Il progetto ha favorito anche i“gemellaggi” teatrali tra gli studentidegli istituti superiori estensi e i colleghi del Liceo Don Bosco e Modigliani diPadova.
Una delle esperienze umanamentepiù profonde fatte dai ragazzi di “Teatrando” è stata il “Teatro della scuolaentra in carcere”. Avviata nel 2014,questa iniziativa ha permesso agli studenti di entrare nelle strutture detentive di Padova, Vicenza, Bologna, Venezia, Rovigo, per mettere in scena le loroopere teatrali per un pubblico particolare, quello dei reclusi. La più recenteproposta teatrale nelle carceri, risale al13 dicembre, allorché il laboratorio teatrale scolastico “TeatroNove” di Noventa Padovana ha rappresentato“Spezzatino in salsa rosa” nella casa circondariale di Rovigo.
In questi due lustri la bontà di “Tea
trando” è stata riconosciuta dagli entipubblici e privati che hanno sostenuto ilprogetto: Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, Regione Veneto, Provincia di Padova, Diocesi di Padova, Comune di Este solo per citarnealcuni. Nel 2015 il progetto è stato presentato anche all’Expo di Milano. Nell’occasione, il 27 maggio alla cascinaTriulza è stato proiettato un video cheillustrava il profilo progettuale di Teatrando, nelle sue articolazioni: rassegnateatrale al Farinelli, teatro classico antico, teatro della scuola in carcere. Unaltro riconoscimento al progetto è arrivato nel 2016. Per il decennale di Teatrando, il Palazzo della Gran Guardia diPadova ha ospitato dal 6 al 19 giugnouna mostra didattica, dedicata a questainiziativa dal grande valore culturale eformativo.
Gli impegni di Teatrando non si limitano agli ormai consueti appuntamenti.Il progetto ha stretto una collaborazione significativa con la direzione dell’Ulss 17. La dirigenza dell’aziendasociosanitaria ha manifestato la volontà di valorizzare il nuovo ospedale diSchiavonia e renderlo un luogo d’incontro vivo, capace di ospitare eventimusicalisportiviteatrali. Per raggiungere questo scopo l’Ulss 17 ha stilatoun programma di appuntamenti per ilperiodo dicembre 2016 marzo 2017dal titolo “L’ospedale è di tutti”, in cuisono stati inseriti alcuni eventi proposti da Teatrando: 22 dicembre “In nomine dietae” con il Liceo scientifico Cornaro di Padova; 14 gennaio “Il malatoimmaginario” con gli ex studenti delLiceo classico Ferrari di Este; 21 gennaio“Ogni 8 minuti” con il Liceo scientificoCornaro; 11 febbraio “Elena di Troia,ovvero la gioia di vivere” con l’Istitutodi istruzione superiore Calvi di Padova;18 febbraio “L’infernale notte del drGalvan” con gli studenti del Liceo DucaD’Aosta di Padova e TeatroNove di Noventa Padovana. L’inizio degli spettacoliè alle ore 18.30.
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• RIMOZIONE ESMALTIMENTO AMIANTO
• RIFACIMENTO COPERTURE E TETTI
• IMPIANTI FOTOVOLTAICI
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Quando la solidarietà chiama, Este rispondeLa cittadinanza ha risposto prontamente all’invito, lanciato dall’amministrazione comunale, a dare un aiuto concreto alle po-polazioni del Centro Italia, colpite dal terremoto. A breve il Comune comunicherà destinazione e uso dei fondi raccolti conl’apposito conto corrente pro terremotati, attivato nei giorni seguenti la prima devastatrice scossa tellurica.
All’indomani del sisma nelCentro Italia dello scorso
agosto, l’amministrazione comunale e l’intera cittadinanza sisono mobilitati per aiutare lepopolazioni terremotate. Il Comune ha subito aperto un apposito conto corrente, per raccogliere fondi pro terremotati econ lo stesso fine ha organizzatoun concerto benefico, tenutosiil 30 ottobre nella chiesa di SanMartino. Nell’occasione si è esibito il coro gospel SummertimeChoir, insieme alla cantante atestina Aba. L'emozionante concerto ha permesso di raccogliere 2.300 euro, prontamentedepositati nel conto correntebancario, creato dall'amministrazione comunale. Nei giorniseguenti alcuni volontari dellaprotezione civile, aggregati algruppo provinciale di Padova,sono stati a Camerino, in provincia di Macerata, per svolgereil loro servizio di supporto alle
da una delegazione della Komatsu, di cui ha fatto parteanche il sindaco Roberta Gallana. Nei mesi precedenti, ilprimo cittadino di Este avevapreso contatto con i suoi omologhi di Amatrice e Arquata delTronto per fare da tramite tra leloro amministrazioni e la multinazionale con sede a Este, cheaveva manifestato l’intenzionedi attivarsi per dare un contributo e un aiuto concreto allepopolazioni terremotate. “Sonomolto fiera di questa lodevolissima iniziativa della Komatsu edella generosità espressa dai lavoratori con la loro donazione –commenta il sindaco Gallana –Dopo il successo del concertodel 30 ottobre, con il quale abbiamo raccolto 2.300 euro, il nostro comune, anche attraversoil contributo di aziende comeKomatsu, continua il suo impegno a sostegno dei nostri connazionali colpiti dal sisma e nondimentica”. “Komatsu si è mostrata sempre molto sensibilenel soccorrere le popolazionicolpite da disastri naturali intutto il mondo – ha dichiaratol'amministratore delegato di Komatsu Italia, Enrico Prandini Come all’Aquila e per l’Emilia,così nei recenti tragici eventi delCentro Italia, Komatsu ha,quindi, voluto semplicementeesserci”.
Un altro rilevante gesto soli
popolazioni terremotate.Il sindaco Roberta Gallana ha
anche inviato una lettera alle associazioni, alle imprese e aicommercianti di Este per invitarli a contribuire alla raccoltafondi, ciascuno secondo le proprie possibilità. L’appello lanciato dal primo cittadino di Estealla cittadinanza e alle aziendeestensi non è rimasto inascoltato. La gara di solidarietà tra icittadini è partita subito. In questo contesto solidale, dueaziende presenti nel territoriohanno voluto dare un segnaleforte di vicinanza ai comuni terremotati. La Komatsu, ad esempio, ha donato alle municipalitàdi Amatrice e di Arquata delTronto due mini escavatori e isuoi dipendenti dei buoni benzina del valore di 1.700 euro(850 euro per ciascun escavatore), frutto di una raccoltafondi. I mezzi e i buoni sonostati consegnati il 21 novembre
dale è stato compiuto dai titolari della Ceabis di Este, la famiglia Vezzani, che hanno devoluto alle popolazioni terremotate l’importo (10 mila euro),destinato agli omaggi nataliziper i clienti. La famiglia Vezzaniha scelto di versare la donazionenel conto corrente attivato dall'amministrazione comunaleestense. Per tale ragione, il 30novembre, i fratelli Cristian eDaniel Vezzani, con il direttoregenerale della Ceabis, GiuseppeBattello, hanno incontrato il sindaco Roberta Gallana, il vicesindaco Aurelio Puato, il presidente del Consiglio Comunale,Roberto Trevisan e l'assessoreSergio Gobbo. “Un gesto di amicizia, generosità e solidarietà –commenta il sindaco RobertaGallana – che ci onoriamo di ricevere e che trasmetteremo ainostri connazionali colpiti dalterremoto. Con i miei stessiocchi ho potuto constatare,quando nei giorni scorsi mi sonorecata ad Arquata e Amatricecon la delegazione di Komatsu,quanto ci sia bisogno di aiuto esostegno”.
“Attraverso i canali istituzionali – precisa il vicesindacoPuato renderemo noto quantoprima ai cittadini le modalitàcon le quali verranno utilizzati ifondi, raccolti nel conto corrente che abbiamo appositamente attivato”.
ATTUALITÀ
Raccolta fondi per la pala del TiepoloIl concerto del tenore Cristian Ricci, in programma sabato 17 dicembre nel Duomo di Este, dà il laalle iniziative del progetto “Aspettando il Tiepolo”, ideato per raccogliere fondi per finanziare il re-stauro del dipinto, che raffigura il miracolo di Santa Tecla che libera la città dalla peste del 1630.
Il restauro della pala delDuomo di Este “Santa
Tecla che intercede per la liberazione di Este dalla pestilenzadel 1630”, opera di Giambattista Tiepolo, sta risultando particolarmente delicato e accurato e, di conseguenza, dispendioso. Staccato dalla suasede originaria nel dicembre2012 per essere esposto allamostra “Giambattista Tiepolo”a Villa Manin di Passariano diCodroipo (Udine), il dipinto èstato poi portato nel centro
tadinanza e tutte le realtà economiche e commerciali delterritorio in questa iniziativa,considerata anche una preziosa occasione per approfondire la conoscenza dell'opera.Il primo appuntamento delprogetto è il concerto lirico deltenore Cristian Ricci, accompagnato dal Coro di voci biancheAlive (Accademia Lirica Verona), in programma sabato 17dicembre alle ore 21 nelDuomo di Santa Tecla. “Sitratta di un'opportunità im
polivalente del Comune di Sarmede (Treviso), dove sta proseguendo il lungo intervento direstauro, iniziato al terminedell’esposizione friulana.
Al fine di raccogliere fondiper finanziare l’operazione direcupero della pala, l'Amministrazione comunale di Este hadeciso di realizzare, in collaborazione con Inner Wheel ealtre associazioni culturali atestine, il progetto denominato"Aspettando il Tiepolo". L'obiettivo è di coinvolgere la cit
portante per dimostrare il nostro impegno sociale nel valorizzare la nostra città – affermail sindaco Roberta Gallana attraverso il sostegno ad un progetto culturale di interesse collettivo come Aspettando il Tiepolo. Sono riconoscente allenumerose imprese che hannoaccolto con entusiasmo il nostro invito aderendo da subitoall'iniziativa ”.
Le persone e le imprese, interessate a contribuire al progetto “Aspettando il Tiepolo”,possono versare il loro contributo sull’apposito conto corrente, intestato al Comune diEste – Raccolta fondi per restauro dipinto GB Tiepolo IBAN IT07 I062 2512 18610000 0000 183 con la seguentecausale: Raccolta fondi “Aspettando il Tiepolo”.
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Ospedale di Schiavonia: si amplial'offerta dei servizi in Ostetricia
Cresce l'offerta dei servizidi Ostetrica all'Ospedale
Madre Teresa di Calcutta: è disponibile da qualche tempo infatti anche la possibilità di effettuare lo screening morfologico attraverso l'analisi del DNAfetale, tramite prelievo del sangue materno. “Questa procedura sottolinea il dott. PaoloLucio Tumaini, direttore dell'U.O.C. Ostetricia e Ginecologia dell'Ulss 17 rappresentaun'alternativa alla villocentesi,rispetto alla quale garantisce lamedesima accuratezza di risultato e allo stesso tempo è piùsicura, in quanto come noto inletteratura la biopsia della placenta presenta un rischio diaborto compreso tra lo 0,8 e il2% dei casi. Inoltre, prima dell'esame viene effettuata unavera e propria consulenza genetica, a cura di una genetista,per l'individuazione e selezionedi casi potenzialmente a rischioa seguito di predisposizioni familiari o altri fattori, per i quali
dal dott. Lamberto Padovan.Sempre all'insegna della li
bertà di scelta della donna è poil'offerta relativa alle modalitàdi gestione del travaglio e delparto, che possono avvenire inmolteplici posizioni ed anche inacqua.
E dopo il parto, le donne possono constare su standard diaccoglienza tra i più elevati, constanze di degenza esclusivamente da uno o due posti lettola possibilità di roomingin 24ore su 24. In pratica, le madriche lo richiedono (in alternativarimane attiva l’organizzazionetradizionale) possono trascorrere tutto il tempo del ricoveroimmediatamente successivo alparto insieme al neonato, potendo contare su un’assistenzacostante del personale del reparto neonatale. “Questo spiega il dott. Tumaini consente di evitare periodi di separazione tra la mamma e il bambino, tra i quali viene quindi acrearsi fin da subito un legamepiù stretto, in un ambiente protetto”. In questo modo vieneincentivato innanzi tutto l’allattamento, che numerosi studiscientifici internazionali dimostrano essere un elemento a favore sia della salute dellamamma, sia del bambino e dell'adulto che quel bambino diventerà, aiutandolo a prevenirealcune malattie come quellecardiovascolari, il diabete e l’obesità. Parallelamente, viene
ai tradizionali esami sul DNA fetale vengono richiesti ulteriorie più specifici accertamenti”.
Parallelamente, la disponibilità di una diagnostica strumentale avanzata garantisce inoltrei più elevati standard di affidabilità nello svolgimento delleecografie morfologiche.
“La sicurezza del neonato sintetizza la dott.ssa Silvia Pierotti, Direttore Sanitario dell'Ulss 17 è una priorità allaquale dedichiamo la massimaattenzione, non solo in tutte lefasi del parto ma anche nell'offerta della diagnostica prenatale. E accanto alla sicurezza,l'altro grande tema sul qualepuntiamo è il comfort e la tranquillità della donna durante iltravaglio e dopo il parto, grazieanche alle dotazioni di assolutorilievo dell'Ospedale Madre Teresa di Calcutta in termini dispazi e ausili”.
Partoanalgesia H24e roomingin 24 ore
Su questo fronte, il principioalla base dell'offerta dei serviziè quello della massima libertàdi scelta. E questo a partiredalla disponibilità della partoanalgesia (più comunementenota come "epidurale") 24 oresu 24, anche il sabato e la domenica, grazie anche al grandeimpegno dello staff dell'UnitàOperativa Complessa di Anestesia e Rianimazione diretta
potenziata l’autonomia materna, riducendo le difficoltàche ogni mamma può incontrare dopo le dimissioni, soprattutto se è alla sua primamaternità.
L'offerta dei servizinel territorio
Il parto in ospedale è solo ilmomento culminante di unpercorso di prevenzione, informazione e assistenza più ampioche accompagna le donne intutte le fasi della gravidanza enon solo, con un ruolo fondamentale affidato ai servizi territoriali attraverso i ConsultoriFamiliari presenti a Conselve,Este, Monselice e Montagnana.Oltre all'attività di informazione e consulenza, qui vengono svolte direttamente leecografie del 1° e 3° trimestre,alle quali si affianca l'offerta diun supporto psicologico per lepazienti a rischio o minorenni.
Per le gravidanze a rischio, invece, è stato attivato uno specifico percorso assistenziale protetto, attraverso la creazione diun Ambulatorio dedicato, nelquale vengono svolti tra le altrecose anche gli approfondimentidiagnostici di 2° livello.
ATTUALITÀ
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Istat: un italiano su 4 è a rischio povertà!La quota di soggetti borderline è la più alta dal 2004. Il reddito delle famiglie benestanti è passato da 4,6 a 4,9 volte quellodelle più indigenti. Nello stesso periodo è cresciuto del 15% il numero degli italiani che hanno lasciato il Paese.
Aumentano i poveri, soprattutto tra le famiglie
numerose. In pratica sono più diun italiano su quattro. Cresce laforbice tra chi sta meglio e chista peggio. E la crisi ha bruciato il12% della ricchezza. L’analisi dell’Istat fotografa così le condizionidi vita degli italiani nel 2015 e ilreddito delle famiglie nel 2014.Entrando nei dettagli dell’indagine, il 28,7% di italiani (pocomeno di 17 milioni e mezzo) vivea rischio povertà o esclusionesociale. È la percentuale più altada quando, nel 2004, si è iniziatoa fare questa indagine. Esaminando le condizioni di vita concriteri europei, se aumentano isoggetti a rischio povertà (dal
19,4% nel 2014 al 19,9), diminuiscono quelli che vivono in famiglie a bassa intensità lavorativa (dal 12,1% all’11,7). Restapoi invariata la quota di personein famiglie gravemente deprivate (11,5).
Le famiglie numeroseI problemi più grandi pesano
sulle spalle dei nuclei più numerosi o con stranieri: le personeche vivono in famiglie con cinque o più componenti sonoquelle più a rischio di povertà oesclusione sociale e aumentanodal 40,2% del 2014 a 43,7 del2015. Questa quota sale al48,3% (dal 39,4) se si tratta dicoppie con tre o più figli e rag
giunge il 51,2% (da 42,8) nellefamiglie con tre o più minori.Quando si tratta di stringere lacinghia, secondo l’Istat, in testaalle rinunce degli italiani ci sonoi tagli a una settimana di vacanza (47,3%), seguite dal rinviodi spese improvvise (39,9) superiori a 800 euro, ad esempio perla riparazione dell’auto, e dall’accumulo di bollette da pagare(14,9). C’è anche chi (il 17% delcampione) decide in inverno dispegnere i riscaldamenti casalinghi. È preoccupante chel’11,8% degli intervistati indica,non per fare la dieta, la scelta diconcedersi un pasto proteicosolo ogni due giorni.
La distanzatra ricchi e poveri
Inoltre si allarga la forbice trachi sta meglio e chi sta peggio:le famiglie più ricche hanno unreddito che passa dal 2009 al2014 da 4,6 a 4,9 volte quellodelle famiglie più povere, ma lacrisi ha bruciato il 12% della ricchezza. In termini assoluti il red
dito netto medio di una famiglianel 2014, secondo gli espertidell’Istituto di statistica, è statodi 29.472 euro (circa 2.456 almese): la metà delle famiglie,però, in media non riesce a racimolare più di 24.190 euro nettil’anno (2.016 al mese), dato sostanzialmente stabile rispetto al2013. Il gruzzolo scende nelMezzogiorno a 20 mila l’anno(1.667 al mese). La dimostrazione di una Italia spaccata ametà è in due cifre: il rischio dipovertà e esclusione sociale è il13,7% nella Provincia di Bolzanoe il 55,4% in Sicilia. Risulta poi arischio povertà chi vive in famiglie “che nel 2014 avevano unreddito familiare equivalente inferiore al 60% del reddito mediano”. Tradotto: 9.508 euroannui per un nucleo con un soloadulto. E vista la situazione interna, chi può sceglie di cambiare aria: continua a cresceretra 2014 e 2015 da 89 mila a 102mila unità (+15%) il numerodegli italiani che lasciano ilPaese.
PANORAMA
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Arriva il Natale! Consigli utili per restare in formaDicembre e gennaio sono mesi difficili per mantenere la forma fisica conquistata in mesi di duro lavoro. Le “tentazioni” e i tantiimpegni che sono propri del periodo inducono a saltare o a sospendere l’attività fisica. Niente di più sbagliato! Ecco una guidaragionata per coniugare al meglio le gioie delle feste natalizie con il mantenimento della forma fisica.
Per la ginnastica e la forma fisica imesi di dicembre (feste natalizie) e
gennaio (postfeste natalizie) sono notoriamente i periodi più… difficili. In questidue mesi, infatti, si riduce sensibilmentel’allenamento fisico e si eccede, invece,con l’allenamento a tavola!
Dicembre Visto che ci sono le festenatalizie, le cene, i regali, le feste in famiglia e tante altre occasioni di svago, inquesto mese di solito si tende a saltarel’appuntamento con la piscina e la palestra. E’ un comportamento diffuso, che ifrequentatori delle nostre strutture sportive ammettono. In questo periodo è difficile coniugare il mese di piscina o di palestra con impegni e consuetudini chesono propri del periodo…
Niente però è più sbagliato! In 15giorni, tra il mancato allenamento e ilcambio di alimentazione (eccesso caloricoe non solo) si rischia di vanificare 3 mesidi lavoro!
Gennaio Fino al 67 gennaio ci sono levacanze di natale, poi la befana, quindi arriva il 10 di gennaio… Cosa faccio? Inizio ametà gennaio? E’ questa la domanda chespesso ci si pone… Risposta quasi obbligata: inizio a febbraio.
Nulla di più sbagliato! Altro mese perso,e quindi butto via la fatica fatta da settembre a novembre. Eh sì, perché fareSport deve essere uno stile di vita, unmodo per stare meglio, abbinando unasana alimentazione (e qui il consiglio di rivolgersi ad esperti) ad un’attività sportivacontinuativa e divertente.
Ebbene, questi 2 mesi sono i più disastrosi per l’allenamento fisico, sia perché di
solito c’è un calo nella frequenza dei corsi acausa di mille impegni e preparativi chesono propri delle festività natalizie, maanche per l’alto numero di calorie che inquesti 2 mesi si ingeriscono. Le 2 cosemesse assieme sono una bomba devastante per il nostro fisico e rischiano dimandare all’aria il lavoro dei mesi precedenti, dove ci eravamo fatti buoni propositi ed iniziato dei corsi in palestra o piscina.
CONSIGLI UTILI1 CONTINUARE L’ATTIVITA’ FISICA,
non solo con i corsi scelti, ma anche frequentando qualche lezione in più, magariproprio nei giorni di FESTA con unascheda AEROBICA (e quindi scegliere ilcentro sportivo che per le FESTE rimaneAPERTO), in modo tale da BRUCIARE LECALORIE che inevitabilmente si ingeriscono in più in questo periodo.
2 EVITARE gli eccessi CALORICI senzaperò rinunciare ai festeggiamenti (qualche fetta di panettone in meno e dosi difrutta secca non eccessive).
3 Se a DICEMBRE ho seguito questiconsigli, a GENNAIO iniziare da subito (567 gennaio) la RIPRESA DELLA GINNASTICAO DEL NUOTO, continuando così il lavoroatletico senza avere cali e senza dover faticare eccessivamente nella ripresa.
LA BILANCIA IN QUESTI MESI NONSARA’ più un INCUBO e per tornare o rimanere in forma non dovrò più FARETROPPA FATICA.
NESSUNA DIETA DRASTICA, NESSUNAPRIVAZIONE, ma se continuo a fare sport(magari aumento l’intensità o la frequenza), dovrò solo stare attentoa allequantità di cibo.
ATTIVITA’ CONSIGLIATEIN QUESTI 2 MESIWALKING, SPINNING,AEROBICA, NUOTO,
ACQUAGYM, HYDROBIKE
Ma per quanto devo continuare?DEVO SOLO continuare la mia fre
quenza alla piscina o alla palestra che giàfrequento (e se non faccio nulla: QUESTOè IL MESE GIUSTO PER INIZIARE, MAGARIFACENDOMI REGALARE UN ABBONAMENTO IN PALESTRA O PISCINA).
E poi? Che fare? Continuare a faresport fino all’estate.BUONE FESTE E BUON SPORT A TUTTI!
* Insegnante di Educazione Fisica, Presidentedella Società Sportiva AMATORI NUOTO SSDe direttore tecnicogestore della Piscina Comunale di Monselice e della Palestra CANOVA SPORT di Saletto di Montagnana.
Marco Canova
di *Marco Canova
www.canovasport.it [email protected]
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Dermatologia e medicinaestetica… amiche per la pelle!
Con le moderne tecniche, il confine è sempre più stretto. Oggi apparire, o meglio essere più giovani,con una pelle più fresca, luminosa e tonica è davvero possibile. Ce lo spiega la dottoressa MonicaGallo, dermatologa di riferimento presso il poliambulatorio AFFIDEA DELTA MEDICA di Monselice.
La pelle può essere considerata una tela su cui si rac
conta una storia: quella della nostra vita. L'incedere degli anni, glieventi traumatici subiti neltempo e le malattie del nostrocorpo sono tutte lì in segni minuti, a volte, in macchie o solchipiù evidenti, in altre. Una scienzarecente, la “psiconeuroimmunologia” ci dice che aiutare un paziente a vivere meglio con la suaimmagine corporea, aiuta il suoequilibrio psichico portando aun’ottimizzazione delle funzionisia nervose, che immunitarie delcorpo. Dell’argomento pelle edelle nuove “frontiere” che lo riguardano, ne parliamo con ladottoressa Monica Gallo, dermatologa di riferimento presso ilpoliambulatorio AFFIDEA DELTAMEDICA di Monselice.
Dottoressa Gallo, volendo“inquadrare” la cute e il ruolodel dermatologo?
“La cute subisce numerosicambiamenti negli anni, tra iquali la riduzione di spessore, dielasticità, la comparsa di irregolarità della trama, di grinze erughe, di vasi ematici dilatati, lavariazione di colore, la variazionenella distribuzione dei peli, laperdita di volume e di lineamentitipici della giovinezza, comeguance piene e rotondeggianti.L'invecchiamento inizia già a 20anni, ma i suoi segni diventanopiù evidenti a seconda della genetica e dello stato di salute generale dell'organismo; anche imuscoli si atrofizzano fino al 50%, i legamenti si indeboliscono eil tessuto adiposo perde volume,scivolando verso il basso. Ne deriva che si assiste, in sintesi, alla
La via migliore per ottenerela massima efficacia da questitrattamenti?
“La mia esperienza dice che risulta fondamentale associare,sempre, di supporto al trattamento ambulatoriale, un corretto trattamento dermocosmetico e nutriceutico per via orale adomicilio che agisca sui fattoricausali oltreché sintomatici,dando così indicazioni sullo stiledi vita migliore”.
Nella moderna dermatologiasi parla sempre più frequentemente di “bioristrutturazione”…
“La bioristrutturazione rappresenta il trattamento elettivoper reintegrare quelle sostanzeche il nostro organismo non riesce più a produrre in quantitàadeguata, come l'acido ialuronico, alcuni aminoacidi e polinucleotidi. Con questa tecnica, lesostanze in questione vengonoiniettate per via mesoterapicamediante sottili aghi nel derma,stimolando così il ricambio cellulare e fornendo anche un’azione di protezione nei confrontidei danni prodotti dai radicali liberi del fumo, dal danno solare edall'inquinamento atmosferico”.
In primis, dove sta l’effetto“magico” di questo trattamento?
“Questo trattamento curativopermette all’acido ialuronico dilegare grandi quantità d’acqua edi idratare in profondità la cute,favorendo così la produzione dinuovo collagene e stimolandotutti i processi di riparazione tissutale. Questo trattamentoviene indicato ai soggetti concute secca, stanca e opaca, soggetti con cute sottoposta a prolungata esposizione solare elampade UV, o per preparare lacute all'esposizione solare. Nell'immediato si ottiene un leggero ‘effetto lifting’ e la cute appare più distesa, le rughe appaiano visibilmente attenuate ela pelle più compatta e turgida altatto, mentre i risultati più evidenti si manifestano nell'arco diqualche settimana e proseguono nel tempo”.
L’età migliore per questotrattamento?
riduzione dei volumi e al rilassamento di tutta la cute, con conseguente avvizzimento”.
A questo proposito, mi risultache l’acido ialuronico giochi ungrande ruolo…
“Sì, la diminuzione di acido ialuronico nel derma è una dellecause più importanti dell'invecchiamento cutaneo, in quantoquesta sostanza è in gran parteresponsabile dell'idratazione edella sintesi di nuovo collagene”.
Dottoressa, nello specifico,qual è il ruolo del dermatologo?
“Al dermatologo spetta ilcompito di intervenire sullecause dell'invecchiamento cutaneo e non solo sui suoi effetti.Deve saper interpretare i segniche la pelle ci mostra: sia comespia di possibili malattie sistemiche e di organi interni, sia perprevenire l'invecchiamento generale”.
E’ esatto dire che in termini dirisposte e trattamenti, questadisciplina medica ha compiutonegli ultimi anni degli enormipassi in avanti?
“Sì, sul fronte dei segni lasciatidal tempo, la moderna dermatologia oggi può molto. Per farealcuni esempi: a fianco dei trattamenti correttivi per riempirevolumi e rughe con filler e fili ditrazione, ci sono le innovativetecnologie laser e luce pulsataper tonificare i tessuti cutanei. Eancora: le nuove metodiche diesfoliazione e la levigatura peraumentare la luminosità e l'uniformità del colorito cutaneo.Nonché i trattamenti mesoterapici drenanti e lipolitici, e la ‘carbossiterapia’ per rivascolarizzaree ossigenare la cute”.
“Non c’è un’età specifica perpotersi sottoporre a trattamentidi bioristrutturazione cutanea.Essa è adatta a soggetti che, puravendo una pelle ancora giovane, intendono curarla e idratarla in profondità, o proteggerlae preparala ad altri interventi didermoestetica, oltreché in queisoggetti che iniziano a vedere leprime rughe”.
Dottoressa Gallo cos’è la“Carbossiterapia”?
“ La Carbossiterapia è una recente tecnica di bioristrutturazione cutanea. E’ una già nota evalida metodica di trattamentodella cellulite e dei disturbi circolatori, recentemente adottataper il trattamento delle lassitàcorporee del viso e del corpo,delle smagliature e cicatrici. Latecnica consente la somministrazione, nelle zone interessate, di un gas medicale a cessione controllata, l'anidride carbonica, sempre per via mesoterapica mediante aghi sottilissimi.In questo modo viene riattivatoil microcircolo e il metabolismocellulare, aumentando quindil'ossigenazione della pelle e ilturgore stesso. Vengono altresìtonificati i vasi linfatici, con smaltimento di scorie e gonfiori, eper questo trova indicazionenella correzione e prevenzionedelle occhiaie. Entrambi i trattamenti si eseguono in ambulatorio, secondo un protocollo personalizzato di un ciclo di sedutee consentono la ripresa immediata dell'attività lavorativa”.
In estrema sintesi, la pelle perla dermatologa Monica Gallo?
“La pelle rappresenta un importante organo di comunicazione con il mondo esterno. Perpensare di migliorare i segni chel'invecchiamento cutaneo ci mostra, occorre prima di tutto prevenire e curare la pelle stessa”.
Dott.ssa Monica Gallo
SALUTE
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