f. serafini - l'emanazione bioenergetica dei fiori di bach (fitoterapia, omeopatia)

155
21 N° 1 - Giugno 1999 RIASSUNTO: La saliva è veicolo di terapia per le essenze di Bach; perché non ritenerla anche “veicolo” di dia- gnosi? Questo è stato il presupposto che mi ha indotto a testare la medesima e trarne una valutazione clinica. L’emanazione bioenergetica proveniente dalle strutture viventi può essere resa visibile con fotografie ad alta fre- quenza (METODO KIRLIAN; RUSSIA, 1939); tale metodo costituisce la base di molte indagini diagnostiche della attua- le “soft therapy”. Il procedimento a SANDWICH (ideato dallo scrivente) consente di prendere in esame immagini stabili e riproducibili. Con esso, di volta in volta, si mette in evidenza l’emanazione bioenergetica della sola saliva, nonché dei rimedi ad essa associati e dunque della loro risonanza in armonia o in disarmonia. Le strutture energetiche dei preparati appaiono sotto forma di immagini in varie forme circolari complete o spezza- te, sottili o marcate, grazie alle quali è possibile trarre conclusioni cliniche. L’analisi dei risultati ottenuti con la tec- nica KBSS (Kirlian-Bach-Serafini-Saliva) si avvale della valutazione di 3000 foto test, previa ortodossia. L’immagine energetica ottenibile con essa abbraccia l’intera dinamica dell’economia fisica, psichica e spirituale (Fig. 1). PAROLE CHIAVE: Metodo Kirlian, fiori di Bach, metodo diagnostico KBSS, Saliva SUMMARY: Saliva is a carrier of therapy for Bach’s essences; why shouldn’t we consider it a “carrier” for diagnosis too? This statement led me to test saliva, in order to make a clinical evaluation of it. The bio-energetic emanation coming from the living things can be repro- duced through high frequency photos (KIRLIAN’S METHOD; RUSSIA 1939). This method is the basis for many diagnostic inquiries of the modern “soft therapy”. The SANDWICH process (conceived by the Author) allows the analy- sis of permanent, reproducible images. Through this method it is possible to point out the bio-energetic emanation of saliva, of the associated remedies and, therefore, of their resonance in harmony or not. The energetic structures of the compounds appear in the form of various circular images -complete or interrupted, thin or bold- through which it is possible to draw clinical conclusions. The analysis of the KBSS technique (Kirlian-Bach-Serafini-Saliva) is based on the evaluation of 3. 000 photo-tests, after orthodoxy. The energetic image embraces the whole dynamic of physics, psychic and spiritual life (Fig. 1). KEY WORDS: Kirlian’s method, Bach’s flowers, diagnostic method KBSS, Saliva L’emanazione bioenergetica dei fiori di Bach e la sua azione sulla saliva ATTI DEL I CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F. Fig. 1 F. Serafini Medico chirurgo, Odontoiatra, Floriterapeuta; via del Molinello, 78; Senigallia Ancona. Specialista presso l’ospedale A.Cel- li; Cagli (PS) e presso l’ospedale S. Famiglia; Novafeltria (PS).

Upload: chiara-baldini

Post on 27-Dec-2015

243 views

Category:

Documents


4 download

DESCRIPTION

naturopatia

TRANSCRIPT

Page 1: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

21N° 1 - Giugno 1999

RIASSUNTO: La saliva è veicolo di terapia per le essenze di Bach; perché non ritenerla anche “veicolo” di dia-gnosi? Questo è stato il presupposto che mi ha indotto a testare la medesima e trarne una valutazione clinica. L’emanazione bioenergetica proveniente dalle strutture viventi può essere resa visibile con fotografie ad alta fre-quenza (METODO KIRLIAN; RUSSIA, 1939); tale metodo costituisce la base di molte indagini diagnostiche della attua-le “soft therapy”. Il procedimento a SANDWICH (ideato dallo scrivente) consente di prendere in esame immagini stabili e riproducibili. Con esso, di volta in volta, si mette in evidenza l’emanazione bioenergetica della sola saliva, nonché dei rimedi adessa associati e dunque della loro risonanza in armonia o in disarmonia. Le strutture energetiche dei preparati appaiono sotto forma di immagini in varie forme circolari complete o spezza-te, sottili o marcate, grazie alle quali è possibile trarre conclusioni cliniche. L’analisi dei risultati ottenuti con la tec-nica KBSS (Kirlian-Bach-Serafini-Saliva) si avvale della valutazione di 3000 foto test, previa ortodossia. L’immagineenergetica ottenibile con essa abbraccia l’intera dinamica dell’economia fisica, psichica e spirituale (Fig. 1).

PAROLE CHIAVE: Metodo Kirlian, fiori di Bach, metodo diagnostico KBSS, Saliva

SUMMARY: Saliva is a carrier of therapy for Bach’s essences; whyshouldn’t we consider it a “carrier” for diagnosis too? This statement led meto test saliva, in order to make a clinical evaluation of it. The bio-energetic emanation coming from the living things can be repro-duced through high frequency photos (KIRLIAN’S METHOD; RUSSIA1939). This method is the basis for many diagnostic inquiries of themodern “soft therapy”. The SANDWICH process (conceived by the Author) allows the analy-sis of permanent, reproducible images. Through this method it ispossible to point out the bio-energetic emanation of saliva, of theassociated remedies and, therefore, of their resonance in harmony ornot. The energetic structures of the compounds appear in the formof various circular images -complete or interrupted, thin or bold-through which it is possible to draw clinical conclusions. The analysis of the KBSS technique (Kirlian-Bach-Serafini-Saliva) isbased on the evaluation of 3. 000 photo-tests, after orthodoxy.The energetic image embraces the whole dynamic of physics, psychicand spiritual life (Fig. 1).

KEY WORDS: Kirlian’s method, Bach’s flowers, diagnostic methodKBSS, Saliva

L’emanazionebioenergeticadei fiori di Bache la sua azione sulla saliva

ATTI DEL I CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

Fig. 1

F. SerafiniMedico chirurgo, Odontoiatra, Floriterapeuta; via del Molinello, 78; SenigalliaAncona.Specialista presso l’ospedale A.Cel-li; Cagli (PS) e presso l’ospedaleS. Famiglia; Novafeltria (PS).

Page 2: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

22

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

E=mc2 L’energia è uguale alla massamoltiplicata per la velocitàdella luce al quadrato.

Questa è la formula di EINSTEIN che ha rivoluzionato lafisica e che permette di affermare l’equivalenza tra materiaed energia.

Le attività umane determinano e si avvalgono di campielettrici e magnetici di bassa frequenza e intensità, che dun-que sono necessari per la vita in quanto collegati al bilancioenergetico di tutte le cellule. Oltre certi limiti di intensità efrequenza analoghi campi danno invece origine ad ondenegative, capaci di determinare alterazioni funzionali edorganiche. È un’antica credenza dell’umanità l’esistenza diun involucro di irradiazione (LUMINESCENZA) che circonda ilcorpo umano, invisibile nella maggior parte delle normalicondizioni di vita.

Noi siamo costituiti da “sostanza” elettromagnetica. Le particelle elettromagnetiche che costituiscono tutto l’u-

niverso permangono in un continuo avvicendarsi di ARMO-NIA e DISARMONIA: tutto questo provoca continue variazio-ni di ENTROPIA.

Walter John Kilner era un medico del THOMAS HOSPITALdi Londra, direttore di uno dei primi reparti di radiologia(1870); scoprì che poteva vedere la LUMINESCENZA emana-ta dall’uomo guardandolo attraverso una lente-lastra di vetrocolorata con DICIANATO.

Fig. 2.1 - Concetto di normalità energetica.

Fig. 2.2 - Rappresentazione grafica del concetto di utilizzo ma-teriale di un’informazione energetica.

CONCETTO DI NORMALITÀ ENERGETICAENERGIA - OSCILLAZIONE - SOSTANZA - CELLULA

Reazione cellulare

Sostanza normale

Sostanza alterata

Malattia

Informazione energetica

BIOFOTONI (Dr. POPP)(Mondo dei quanti della non materia da cui essa si origina)

Oscillazione normale

Oscillazione alterata

Stato morboso

SCHEMA DI OSCILLAZIONE - INFORMAZIONE

ENERGIA = INFORMAZIONE

CENTRO DI COMANDOE RILEVAZIONE

MATERIA = UTILIZZO DELL'INFORMAZIONE

Fig. 4 - Effetto corona normale, nell’uomo.

Fig. 3 - Variazioni di oscillazione = variazione dello stato mate-riale.

CENTRO DI COMANDO

RITMO SINCRONIZZATO SUI DUE DIVERSI VERSANTI

VARIAZIONIDI OSCILLAZIONE

VARIAZIONIDELLA MATERIA

Fig. 5 - Stato latente di malattia.

STATO LATENTEDI MALATTIA

STATO DI MALATTIACONCLAMATA

STADIOSINTOMATICO

STADIODI SVILUPPO

ASINTOMATICO

Page 3: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

23

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Kilner scoprì, inoltre, che la stanchezza, la malattia, l’u-more potevano alterare l’estensione ed il colore della irradia-zione. Anche il magnetismo, l’elettricità e l’ipnosi alteravanol’immagine individuale.

Nel 1940 un tecnico-fisico russo, Semyon Kirlian, assiemealla moglie Valentina, osservò dei minuti lampi di luce sullapelle dei pazienti sottoposti ad ELETTROTERAPIA. Inventòun’apparecchiatura che riproducesse questo effetto e fissò ilrisultato su carta fotografica.

Una delle considerazioni più importanti fu che ogni per-sona produce uno schema energetico particolare.

I coniugi Kirlian concepirono dunque la “ELETTROFOTO-

GRAFIA AD ALTA FREQUENZA”, che permetteva di osservarela LUMINESCENZA ENERGETICA emanata dall’uomo inseritoin un campo elettrico senza che vi fosse pericolo per l’orga-nismo. La loro ipotesi fondamentale si basava sulla seguenteriflessione: se la bioenergia dell’uomo é portatrice di infor-mazioni, (Fig. 2.1) allora un flusso energetico armonico nor-male deve avere come conseguenza funzioni cellulari armo-niche normali.

ARMONIA = BENESSERE

Tra le funzioni energetiche e quelle cellulari c’è un ritmodi oscillazione sincrono. (Fig. 2.2).

Fig. 6 - Effetti corona dei polpastrelli della mano sinistra e relativa decodifica.

DEG. NERVOSA -INTEST. CRASSO

COLONDISCENDENTE

COLONSIGMOIDE

SAC

RALELO

MBAREDORSALE

CERVICALE

RETTO

MID

OLLO

ALLU

NG

ATO

COLO

NTR

ASVER

SO

MID

OLL

O S

PIN

ALE

SIST

EMA

SPI

NA

LE

ZONA AGRESSIVA

DEG. VASALE - SISTEMACARDIO CIRCOLATORIO

RISPETTAREIL COLLEGAMENTOORIZZONTALEDIAGONALEALLA DEG VASALE

SUPPORTO MERIDIANIORIZZONTALIZONA TESTA

COLONNA DELFLUSSO SANGUIGNOCAPO-PIEDE

OCCHIO

ZONA PIEDEZONA GAMBE

ZONA VENTRE

ZONA TORACE

LINFA 2

TRIPLICE RISCALDATORE - PSICHE

RISPETTAREIL COLLEGAMENTOORIZZONTALEDIAGONALEALLA DEG VASALE

UTEROPROSTATA

OVAIO

TESTICOLOSURRENE

PANCREAS

TIMO

TIROIDE

PARATIROIDEIPO

FISIEPIFISI

IPOTA

LAM

O

INTESTINO TENUE -CUORE

TIROID

E

COLONNA

VERTICALE

CERVICALE

SENO FRONTALE

SENO PARANASALE

MASCELLA SUPERIORE

11

2

2

3

3

4

4

5

5

6

6

7

7

8

8

MASCELLA INFERIORE

ANELLO FARINGEO

LINFATICO

TON

SILLA

CELLU

LE

ETMO

IDEE

VALVOLA

DI BAU

HIN

ZONA DI STASILINFATICA MAMMELLAPOLMONE BRONCHI

ZONA

AGGRESSIVA

ILEOZONATIROIDECORONARIEVENTRICOLO

Page 4: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

24

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Nel caso che si modifichi, per una ragione qualsiasi,l’informazione in entrata e si perda così il ritmo precedentedi pulsazione, questo deve far mutare, di conseguenza, lafunzione cellulare.

Poiché la legge della POLARITÀ è sempre valida, le varia-zioni cellulari non possono rimanere senza conseguenze peril contenuto dell’informazione bioenergetica in uscita.

Attraverso questo concetto si può accertare che la

DISARMONIA = MALATTIA = DIAGNOSI

é già energeticamente esistente e visibile fotograficamentemolto tempo prima che il paziente la percepisca. Da ciònasce anche l’ipotesi che l’energia porti con sé l’informazio-ne e che le cellule utilizzino queste informazioni indifferen-temente dal fatto che si tratti di impulsi negativi o positivi(Fig. 3 e 5).

Questa struttura dell’informazione polare dell’uomo è ilpunto di partenza di tutte le osservazioni ad alta frequenza(KIRLIAN), ed è stato il presupposto scientifico che mi ha por-tato all’esperimento con la saliva-fiori di BACH, i quali fiori,necessariamente, riuniscono il concetto di armonia spiritua-le a quello di armonia biofisica.

SPIEGAZIONE MACCHINA KIRLIANLa macchina KIRLIAN è una macchina fotografica specia-

le ad alto voltaggio (10.000 Volts) e basso amperaggio (0.01Ampere), quindi non pericolosa. Funziona sul principio delladifferenza di potenziale che si costituisce tra il polo positivo= CONDENSATORE e il polo negativo = MANI-SALIVA, inter-rotti da un dielettrico isolante ovvero la lastra di plexiglassche si usa come appoggio. La forza di attrazione dovuta allagrande differenza di potenziale, produce un effetto FOTONI-CO (attrito tra gli elettroni e l’aria) che è luminescente e quin-di fotografabile. Le particelle captate funzionano da informa-trici della situazione soggettiva.

La scarica a corona di scintille che si ottiene, annerisce lalastra fotografica attraverso il fenomeno di irradiazione che sidefinisce come effetto CORONA. (L’effetto corona é fisso peril ferro e dinamico per l’uomo) (Fig. 4).

Il fisico tedesco PETER MANDEL ha condotto uno studiosugli effetti corona emessi dalla punta delle dita dell’uomo(METODO CLASSICO USO KIRLIAN) e li ha codificati in baseai punti TING usati dal Dr. VOLL con alcune modifiche (Fig. 6).

Spesso è il caso che spinge l’uomo verso nuove direzioni. Usavo la FOTOCAMERA KIRLIAN secondo il METODO

CLASSICO quando Cristiana, una delle mie assistenti, mac-chiò con uno starnuto una lastra fotografica che poi fu svi-luppata e da lì iniziò la storia.

Fig. 7 - Esempi di decodifica dell’effetto corona. Fig. 8 - Esempio topografico da “Kramer”. I numeri siriferiscono, ognuno, ad un rimedio floreale; per la decodificasi rimanda al lavoro dell’Autore.

RIASSUNTO FENOMENI FONDAMENTALIEFFETTO CORONA DISARMONICO

DECODIFICAGradienza disarmonica

2. Fenomeni puntiformi = infiammazione, intossicazione.Comportamento reattivo dell’intero sistema

3. Degenerazione con o senza luminescenza =indice di degenerazione di organo o sistemica.

Blocco d’informazione e rigidità del sistema

1. Deficit = insufficienza nell’organo o nel sistema.

Page 5: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

25

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Fig. 9

Fig. 10

Fig. 11

Negli anni è stato interpretato un elevato numero di fotosu carta impressionabile a colori e in bianco e nero; il tuttoper più di 3.000 casi.

La saliva è il veicolo di terapia per le essenze di BACH; per-ché non ritenerla “veicolo” di diagnosi?

Questo é il presupposto che mi ha indotto a testare lamedesima e a trarne una valutazione clinica.

Il test KBSS (Kirlian-Bach-Serafini-Saliva) si realizza racco-gliendo in un contenitore la saliva del paziente (al di fuori diinterferenze elettromagnetiche); la si dispone in 39 pozzettisu un film trasparente graduato e su ogni goccia di saliva sipone una goccia di ognuno dei fiori di Bach in diluizioned’uso lasciando un pozzetto, definibile “di controllo”, senzareattivo-Bach. Si dispone il film su carta impressionabile e sisviluppa una foto Kirlian. Per la diagnosi non è importante latemperatura della sala stampa o l’esatta concentrazione deibagni di sviluppo e fissaggio.

Lo sviluppo evidenzia effetti corona di cui ho fatto unoschema di DECODIFICA: dalla massima disarmonia alla mas-sima armonia-dissolvenza (Fig. 7).

TECNICA SANDWICH KBSS: MATERIALI

– FIG. 9: Macchina Kirlian/Brandy/Acqua/Bicchiere-Pipetta/una delle 38 boccette di diluizione d’uso.

– FIG. 10: Set fiori di Bach. – FIG. 11: Sala e liquidi di stampa. – FIG. 12: Macchina Kirlian con carta impressionabile bian-

co-nero/film pellicola con 39 gocce di saliva sulle qualisono stati apposti uno ad uno i 38 fiori di Bach; una goc-cia di saliva é di controllo, senza reattivo-Bach.

– FIG. 13a: Lastra impressionata in bianco e nero riferita a“modulo diagnostico di Signora Titti aa. 50”, con le varieluminescenze ottenute (effetti corona), dalla massimaarmonia (Scleranthus) alla massima disarmonia(Agrimony) (Fig. 13a e 13b).

CASO CLINICO

Con la tecnica a SANDWICH KBSS si mette in evidenza l’e-manazione bioenergetica della saliva, dei rimedi, della lororisonanza in armonia o in disarmonia. Partendo dall’effettocorona basale, della saliva senza nessun reagente, le diversifi-cate strutture energetiche dei preparati appaiono sotto formadi immagini stabili e riproducibili, in varie forme circolari, gra-zie alle quali é oggi possibile trarre delle conclusioni cliniche.

L’armonizzazione avvenuta, ovvero la diminuzionedell’ENTROPIA del sistema, si manifesta con una trasparen-za-dissolvenza dell’immagine ottenuta in precedenza.

Una disarmonia iniziale può essere considerata premessaper una futura armonizzazione e il grado di disarmonia

Fig. 12

Page 6: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

26

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

determina la GERARCHIZZAZIONE; questo costituisce ilSISTEMA DI DECODIFICA.

Tutte le tecniche empiriche finora adottate possono forni-re informazioni solo sui fiori necessari in quel dato momen-to; con la tecnica KBSS si può costituire una scala analogica“a gradiente” di tutto il campo psico-energetico (GERAR-CHIZZAZIONE), dal momento che viene preso in considera-zione tutto il campo dei 38 FIORI.

La tecnica KBSS abbinata alla clinica mette dunque in evi-denza che tutti i gradi di disarmonia sono sinonimo di crisidi coscienza, proporzionalmente.

Mettendo insieme gli studi di MANDEL sulla Kirlian, KRA-MER sulla topografia (Fig. 8) e di SERAFINI sull’armoniaenergetica salivare si riesce a fare diagnosi di localizzazione

e di predisposizione fisica alla maggior perdita energetica esi può conoscere più facilmente la condizione spirituale delpaziente.

Esiste uno studio condotto con il procedimento COLORPLATE dal ricercatore ingegnere e fisico tedesco PIETERKNAPP, utilizzato oggi in numerose università come punto dipartenza di svariate ricerche, che è una evoluzione del pro-cedimento fotografico ad alta frequenza. Lo studio è statorealizzato utilizzando il siero sanguigno del paziente; è ripor-tato da Mechthild SCHEFFER.

Con ciò si evidenzia che sia il medico, sia ognuno deimezzi di cui dispone (qualunque essi siano) sono solo stru-menti che servono a riportare il malato nell’ordine dellalegge universale.

BIBLIOGRAFIA:1. “Aura. La fotografia Kirlian. “ - Brian Snellgrove - Tecniche Nuove2. “Metodo originale della floriterapia di Bach” - Mechthild Scheffer -

Tecniche Nuove3. “Nuove terapie con i fiori di Bach” - Dietmar Kramer - Ed.

Mediterranee4. “Concetti scientifici delle bioenergie” - Gubbiotti - Guna Ed. 5. “Bioenergia: dimostrazione raggiunta” - Gubbiotti - Guna Ed. 6. “Il potere di guarigione dei suoni” - J. Goldman - Ed. Punto d’incontro7. “Cromoterapia” - Theo Gimbel - Tecniche Nuove8. “Corpo senza età mente senza tempo. La nuova filosofia della giovinezza9. interiore” - Deepak Chopra - Ed. Paperbach

10. “9* Gli archetipi e l’inconscio collettivo” - Carl G. Jung - BollatiBoringhieri

Fig. 13b - Modulo diagnostico (Sig.ra Titti, anni 50). Ingrandimento.

Fig. 13a - Modulo diagnostico (Sig.ra Titti, anni 50).

Disarmonia

Armonia

La saliva

Page 7: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

27N° 1 - Giugno 1999

Valutazione sull’opportunitàdella floriterapia di Bachapplicata all’età pediatrica

ATTI DEL I CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

RIASSUNTO: Viene presentato in questa Sede uno studio che ha lo scopo di definire le indicazioni alla florite-rapia in età pediatrica e di valutare in tale ambito l’efficacia del trattamento con fiori di Bach nelle diverse fasce d’età.Si rivolge quindi alla classe medica per fornire una valida e sicura proposta terapeutica nell’esercizio di un’attivitàprofessionale già complessa.Il lavoro è stato condotto su un campione di 417 bambini, ammessi allo studio secondo criteri definiti (vedi mate-riali e metodi), divisi per fasce d’età dai 0 ai 14 anni, individuando per ciascuna di esse i gruppi di patologie signi-ficative per frequenza, importanza clinica e valenza socio-familiare.Lo studio si è svolto nell’arco di tre anni complessivamente (1995-1998).Ogni caso è stato seguito secondo i criteri della floriterapia tradizionale, con controlli a scadenza fissa (4 settimane)presso lo studio medico pediatrico e con aggiornamenti settimanali del diario anonimo consegnato all’inizio dellaterapia al genitore referente(vedi descrizione diario).In tutti i casi sono stati somministrati rimedi floreali in gocce “originali Bach”alla posologia standard di 4 gocceper 4 volte al dì, per os, definendo in ogni singolo caso gli orari di assunzione in rapporto alle abitudini di vita delbambino.La durata del singolo trattamento è risultata compresa nell’intervallo esteso da un minimo di tre mesi ad un massi-mo di otto mesi, mai comunque verificandosi la necessità di interrompere il trattamento per motivazioni inerentialla compliance dei genitori e/o del bambino.I risultati del lavoro consentono senz’altro al pediatra di considerare il trattamento con fiori di Bach come una vali-da scelta terapeutica; la floriterapia permette di affrontare soprattutto il disagio psico-emozionale del bambino, chesi manifesta in modo tanto diverso nelle fasce di età considerate.Proprio poiché tale componente è parte integrante delle più frequenti patologie trattate dal pediatra si può conclu-dere che la floriterapia, se condotta nel rispetto delle sue indicazioni e metodi, può avere un’ottima influenza anchesul sintomo clinico quale espressione della componente più strettamente fisica della malattia, oltre che sulla sferapsichica per eccellenza.Data l’ottima compliance del trattamento da parte non soltanto del bambino ma anche dei genitori e del contestofamiliare allargato, si anticipa fin d’ora che la floriterapia può identificarsi certamente come una eccellente meto-dica per affrontare le problematiche del nucleo sociale di base e per favorire quindi uno sviluppo più armonico nonsolo dell’individuo ma anche della società.

PAROLE CHIAVE: Floriterapia, Bioenergetica, Terapia d’ambiente, età pediatrica

SUMMARY: We have studied a group of 417 children from 0 to 14 years old along a period of three years. Bythis it has been possible to define the indications for treatment whit Bach’s Flowers in paediatric age; we have foundsome specific reactions according with different ages and with different bioenergetic types. We have studied the applications of bioenergetic inputs of Bach’s Flowers in the familiar ambient and we have veri-fied an optimal success of therapy. The original approach of Bach’s Flowers therapy in bioenergetic types definesan important progress for the future of this method.

KEY WORDS: Flower Therapy, Bioenenergetics, Therapy of environment, paediatric age

S. CalzolariMedico chirurgo, Pediatra; Floriterapeuta ed esperta in Medicina Bioenergetica; via J.F. Kennedy, 81;San Lazzaro di Savena (BO).

Page 8: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

28

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Q uesto studio è stato condotto dal medico specialistapediatra su una popolazione di bambini, sceltasecondo i seguenti criteri:

CRITERI DI AMMISSIONE ALLO STUDIO:

A - età compresa tra 0 e 14 anniB - medio stato socio - culturale della famigliaC - motivo diagnostico terapeutico significativoD - possibilità reale di seguire il bambino con metodo E - durata minima della terapia: 3 mesi

Punto A - L’osservazione rigida di tali criteri ha permesso distudiare le diverse fasce di età, rispettando e sottolinean-do le peculiarità psico – energetiche di ciascuna di esse.

Punto B - Si è tenuto conto inoltre dello stato socioculturaledei nuclei familiari per poter garantire una uniformità diinterpretazione da parte dei genitori e dei parenti sulsignificato della terapia intrapresa, in modo da non creareeventuali malintesi e da garantire la collaborazione neces-saria tra la famiglia e il pediatra.

Punto C - Preme sottolineare che sono stati ammessi allo stu-dio soltanto quei casi che sono stati supportati da una pri-mitiva e reale richiesta d’aiuto da parte dei genitori , e cioèquei casi in cui il disturbo risultava sia per frequenza cheper intensità motivo di preoccupazione per la famiglia.Il rispetto di tale criterio permettere di escludere fattori dipersuasione o suggestione da parte del medico sull’am-biente, che potrebbero inficiare i risultati.

Punti D e E - Infine si reputa necessario poter raccogliere legaranzie della famiglia sulla corretta conduzione delpiano terapeutico a domicilio e sulla più aperta collabora-zione per la frequenza al colloquio.

Seguendo tali premesse in nessun caso si è stati costretti adinterrompere la terapia con fiori di Bach per inadeguata com-pliance da parte del paziente e/o del nucleo famigliare.(totale compliance personale e ambientale: 100% dei casi)

DURATA DELLO STUDIO: 3 ANNI (DIC. 95 – DIC. 98)

NUMERO DEI CASI AMMESSI ALLO STUDIO: 417, di cui

a) 0 – 2 anni 64 (15,3%)b) 2 – 6 anni 143 (34,3%)c) 6 – 10 anni 158 (37,9%)d) 10 – 14 anni 52 (12,5%)

N.B: 301 casi , corrispondenti al 72,2%, sono compresinella fascia b e c che rappresenta l’età pediatrica insenso stretto.

METODI

PIANO DI STUDIO: comprende una prima visita ed una seriedi controlli a distanza di un mese, circa, l’uno dall’altro;fino a risoluzione clinica.

PRIMA VISITA– il bambino viene sottoposto a visita pediatrica, durante la

quale viene fatta una valutazione clinica globale, apprez-zando lo stato attuale di salute.

– viene altresì eseguito un check up kinesiologico (valuta-zioni sul piano strutturale, biochimico, mentale), utilizzan-do laddove necessario (non collaborazione del paziente) latecnica del “sostituto”.

– il colloquio con il/i genitore/i (o di chi ne fa le veci) vertesoprattutto a chiarire l’atteggiamento psichico del bambi-no e a definirne la personalità.

Il colloquio viene condotto secondo le indicazioni tradizio-nali della floriterapia e cioè:a. verifica dell’empatia medico - pazienteb. atteggiamento del medico di neutralità e ascoltoc. percezione degli stati d’animo attualid. gerarchizzazione degli stati d’animo percepitie. prescrizione di max sei fiori di Bach in base ai criteri pre-

cedenti

– Viene individuato il “genitore referente” (più spesso lamadre), il quale avrà il compito di seguire la floriterapia adomicilio e di aggiornare il “diario”: a questi vengonoquindi spiegate correttamente le modalità da seguire.

– Viene valutato l’ambiente in cui il bambino vive abitual-mente e considerate le dinamiche bioenergetiche di mas-sima che lo caratterizzano (diagnosi bioenergetica d’am-biente).

– Ogni caso viene “di massima”, inquadrato in uno stato dipersonalità secondo i criteri della bioenergetica diLowen-Reich, che prevede cinque biotipi (schizoide,orale, psicopatico, masochista, rigido).

– Il 50% dei casi viene “a caso” selezionato per lo studio suifiori di ambiente.

CONTROLLI MENSILI– il bambino viene sottoposto a visita pediatrica , durante

la quale si apprezzano le eventuali variazioni della sinto-matologia.

– viene ripetuto il chech up kinesiologico, volto a valutare ilgrado di riequilibrio psicofisico di volta in volta raggiunto,con particolare attenzione alla valutazione del cd “arcotemporale”.

– si valutano le annotazioni riportate sul diario e se ne discu-te insieme al genitore referente, per poter instaurare unnuovo ciclo di floriterapia.

Page 9: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

29

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

DIARIO ANONIMO

a cura del pediatra

SESSO - ETÀ

DIAGNOSI CLINICA ATTUALE(sintomo “guida”, che ha motivato la richiesta di interventopediatrico)

ANAMNESI PERSONALE

COMPOSIZIONE NUCLEO FAMILIARE

AMBIENTAZIONE SOCIO-CULTURALE

PROFILO PSICHICO

PROFILO BIOENERGETICO sec. LowenTipo schizoide Tipo oraleTipo psicopaticoTipo masochistaTipo rigido

PIANO TERAPEUTICO:

FIORI IN VIA DI SOMMINISTRAZIONE

FIORI “D’AMBIENTE”Gruppo random

a cura del genitore referente

EVENTUALI DEVIAZIONI DAL PIANO TERAPEUTICO PERFREQUENZA O QUALITA’

VARIAZIONI DEL SINTOMO PER INTENSITA’ E FREQUENZA

COMPARSA DI ALTRI SINTOMI

SITUAZIONE PSICHICA PREVALENTE

ATTEGGIAMENTO SOCIALE

REAZIONI DELL’AMBIENTE

MATERIALIFIORI DI BACH SOMMINISTRATI:ORIGINALS BACH FLOWERS (GUNA)

I fiori di Bach sono stati utilizzati sempre in diluizione“classica” e cioè: 2 gocce (4 gocce per Rescue Remedy) diciascun fiore diluito in cc 30 di acqua oligominerale naturalecon aggiunta di 2 cucchiaini di brandy.

Posologia standard: 4 gocce 4 volte al dì, da assumersi lon-tano dai pasti , con l’obbligo di assunzione al risveglio e almomento dell’addormentamento.

La preparazione dei fiori diluiti è stata curata personal-mente dal farmacista in stretta collaborazione col medico.

RISULTATI NELLA PRIMA INFANZIA(0 – 2 ANNI):

a. incidenza di cd. “crisi di coscienza” praticamente nulla(minor grado di strutturazione energetica)

b. tempi di reazione tra un ciclo e l’altro < 1 mese(maggiore velocità di metabolizzazione energetica)

c. impossibilità di scindere rimedi type e rimedi mood(vedi punto a)

d. durata medio-min e medio-max efficace per la scompar-sa del sintomo quasi sovrapponibile (ca 3 mesi)(> capacità di risposta allo stimolo energetico – vedi a e b)

e. aspetto bioenergetico: prevalenza di biotipi schizoidi e orali(conferma dei dati bioenergetici di Lowen)

Risultati globali delle schede di valutazione finale delnucleo famigliare su 64 casi:

O ottimi 22 (34%)B buoni 37 (58%)I insufficienti 5 ( 8%)

RISULTATI COMPARATI GRUPPO F.B. – GRUPPO F.B.A(AMBIENTE):

GRUPPO 0-2 ANNI F.B. GRUPPO 0-2 ANNI F.B.A

32 CASI 32 CASI

O – 2 ( 6 %) O – 30 (94%)B – 25 (78%) B – 2 ( 6%)I – 5 (16%) I – 0 ( 0%)

Gruppo F.B. 0-2 anni6%

Insufficienti

16%

78%

Gruppo F.B.A 0-2 anni0% 6%

94%

Buoni Ottimi

Page 10: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

30

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

RISULTATI NELLA TERZA INFANZIA(6 - 10 ANNI):

a. aumento della percentuale delle “crisi di coscienza”(>15%)

b. tempo di reazione tra un ciclo e l’altro sovrapponibile aquello biologico

c. prevalenza di rimedy type

d. durata med-min efficace per la scomparsa del sintomo3,5 mesi, durata medio-max 6 mesi

e. aspetto bioenergetico: prevalenza biotipo psicopatico emasochista

Risultati globali delle schede di valutazione finale delnucleo famigliare su 158 casi:

O ottimi 74 (47%)B buoni 76 (48%)I insufficienti 8 ( 5%)

RISULTATI COMPARATI GRUPPO F.B. – GRUPPO F.B.A(AMBIENTE):

GRUPPO 6-10 ANNI F.B. GRUPPO 6-10 ANNI F.B.A

79 CASI 79 CASI

O – 15 (19%) O – 59 (75%)B – 56 (71%) B – 20 (25%)I – 8 (10%) I – 0 ( 0%)

RISULTATI NELLA SECONDA INFANZIA(2 – 6 anni):

a. minima incidenza di “crisi di coscienza”: 5%(5% tra i 4 e i 6 anni: iniziano i processi di strutturazionedelle difese energetiche)

b. tempo di reazione tra un ciclo e l’altro </= 1 mese(progressiva riduzione della velocità di metabolizzazioneenergetica)

c. lieve prevalenza di rimedi type(inizio dei processi di strutturazione delle biotipologie)

d. durata medio-min efficace 3 mesi, durata medio–maxefficace 4-5 mesi(buona capacità di risposta allo stimolo energetico,comunque < rispetto alla fascia precedente)

e. aspetto bioenergetico: prevalenza biotipo orale e psico-patico

Risultati globali delle schede di valutazione finale delnucleo famigliare su 143 casi:

O ottimi 44 (30%)B buoni 95 (67%)I insufficienti 4 ( 3%)

RISULTATI COMPARATI GRUPPO F.B. – GRUPPO F.B.A(AMBIENTE):

GRUPPO 2-6 ANNI F.B. GRUPPO 2-6 ANNI F.B.A

72 CASI 71 CASI

O – 3 ( 4%) O – 41 (58%)B – 65 (90%) B – 30 (42%)I – 4 ( 6%) I – 0 ( 0%)

Gruppo F.B. 6-10 anni19%

Insufficienti

10%

71%

Gruppo F.B.A 6-10 anni0% 25%

75%

Buoni Ottimi

Gruppo F.B. 2-6 anni6%4%

Insufficienti

90%

Gruppo F.B.A 2-6 anni0%

42%

58%

Buoni Ottimi

Page 11: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

31

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

RISULTATI NELL’ADOLESCENZA(10 - 14 ANNI):

a. aumento importante delle “crisi di coscienza” (> 25%)(uguale o superiore rispetto all’età adulta: tale osservazio-ne sottolinea il dato di grande reattività energetica dell’e-poca puberale, con importanti rimaneggiamenti psico-somatici)

b. tempo di reazione tra un ciclo e l’altro > 1 mese(forte riduzione della velocità di metabolizzazione energe-tica dovuta a blocchi energeticamente molto forti)

c. durata medio-min. efficace per la scomparsa del sintomo< 3 mesi, durata medio max efficace > 8 mesi

d. aspetto bioenergetico: prevalenza biotipo rigido

Risultati globali delle schede di valutazione finale delnucleo famigliare su 52 casi:

O ottimi 2 ( 4%)B buoni 38 (73%)I insufficienti 12 (23%)

RISULTATI COMPARATI GRUPPO F.B. – GRUPPO F.B.A(AMBIENTE):

GRUPPO 10-14 ANNI F.B. GRUPPO 10-14 ANNI F.B.A

26 CASI 26 CASI

O – 0 ( 0%) O – 5 (19%)B – 16 (62%) B – 19 (73%)I – 10 (38%) I – 2 ( 8%)

CONCLUSIONI

Possiamo senz’altro concludere questo studio con alcuneimportanti osservazioni riassuntive:

a. la floriterapia rappresenta un valido approccio terapeuticoalla componente psico-emozionale delle più frequenti epressanti problematiche dell’età pediatrica;

b. nell’età pediatrica, ancor più che nell’adulto, è necessario(e qualificante) che i fiori di Bach vengano somministratisecondo precisi criteri e nel rispetto delle linee guidaattualmente definibili in base all’esperienza acquisita,instaurando un regime di piena collaborazione tra medicopediatra, piccolo paziente e famigliari;

c. la risposta terapeutica è particolarmente pronta e signifi-cativa nel lattante e nel bambino, nei quali le strutturebioenergetiche sono ancora altamente permeabili e le per-sonalità psico-emotive non sono cristallizzate in sistemispecifici come nell’adulto;

d. nei problemi dell’adolescente, laddove le frequenze vibra-zionali dei fiori di Bach incontrano i turbolenti e caoticiflussi energetici propri di questa età, possono essere uti-lizzati al meglio come supporto al lavoro degli psicologi;

e. l’inquadramento dei soggetti nelle biotipologie permetteun approfondimento diagnostico della personalità delbambino e quindi di ottimizzare il programma della flori-terapia e migliorare i risultati conseguibili;

f. l’utilizzo mirato dei fiori di ambiente migliora sensibil-mente in ogni fascia di età i risultati della floriterapia indi-viduale; esso permette di ristabilire un equilibrio delleforze energetiche che definiscono l’ambiente di conviven-za e contribuisce perciò a recuperare valori fondamentalinello sviluppo delle personalità umane.

La floriterapia rappresenta per il pediatra, nei limiti dellasua applicazione, una scelta terapeutica giusta, secondo cri-teri di efficacia, affidabilità, maneggevolezza, ma anche peri costi contenuti e l’ ottima compliance generale.

I fiori di Bach offrono soprattutto al pediatra una grandeopportunità per aumentare la qualità della professionemedica e un motivo in più di gratificazione personale, peressere garante non soltanto dello stato attuale della salutedei suoi piccoli pazienti, ma anche delle giuste basi bioe-nergetiche sulle quali si formano le personalità psichiche equindi gli adulti del futuro.

Gruppo F.B. 10-14 anni

Insufficienti

38%

62%

Gruppo F.B.A 10-14 anni

0%

19%

73%

8%

Buoni Ottimi

Page 12: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

32

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

PAURA STRUTTURA DI DIFESA PERSONALITÀ BIOENERGETICA

PROCESSO DI SEPARAZIONE DAL SÉ

PAVOR PRIMUM (esperienza di partenza) MOMENTO EVOLUTIVO PERSONALITÀ

Aggressione diretta epoca pre- o peri- o postnatale schizoide

Abbandono e deprivazione epoca neonatale e del lattante oraleTradimento età del bambino psicopaticaInvasione e controllo fase infantile dell’autonomia masochistaRifiuto sviluppo puberale rigida

TIPO DI DIFESA E CONSEGUENZE SUL PIANO ENERGETICO

DIFESA SCHIZOIDE abbandono del corpo debolezza fisica, asteniaDIFESA ORALE suzione di vitalità altrui scarse energie proprieDIFESA PSICOPATICA controllo sugli altri energia forte ma incostanteDIFESA MASOCHISTA repressione, dipendenza energia debole, inconsapevoleDIFESA RIGIDA orgoglio, chiusura, finzione energia forte ma non autentica

Crisi esistenziali

PERSONALITÀ E MECCANISMI DI DIFESA ATTUATI

SCHIZOIDE – “a porcospino”, ritirata, uscita dal corpoORALE – suzione, negazione verbale, isteriaPSICOPATICA – “uncino”, “gancio mentale”, isteriaMASOCHISTA – rimuginare silenzioso, provocazione (frecciate verbali),“tentacoli”RIGIDO – ostentazione, isolamento entro i confini

PERSONALITÀ SCHIZOIDE

AGGRESSIONE ———— TERRORE ESISTENZIALE ———— ABBANDONO DEL CORPO

– Abbandono del piano fisico, con passaggio a piani di esistenza mentali e spirituali (prevalenza di energie “alte”: soggettimolto creativi).

– Indebolimento energetico del piano fisico: astenie, ipotensione, estremità fredde, magrezza, vacuità dello sguardo, atteggia-mento assente, mancanza di coordinazione spazio-temporale, squilibri cervello destro-sinistro, accelerazione temporale).

DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA SCHIZOIDE:

Paure aspecifiche, fobie di persecuzione ASPENDifficoltà di concentrazione e apprendimento, superficialità CHESTNUT BUDInfluenzabilità estrema CENTAURYBasso range di tolleranza allo stress, scarsa energia vitale OLIVEAnsietà e impazienza IMPATIENS

FIORI DI BACH COSTITUZIONALI PER IL TIPO SCHIZOIDE:

CLEMATIS

FIORI DI “AMBIENTE”:

STAR OF BETHLEHEMVINE

Page 13: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

33

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

PERSONALITÀ ORALE

ABBANDONO ———— PAURA DELLA DEPRIVAZIONE ———— SUCCHIARE ENERGIA ALTRUI

– Il soggetto impara a sostentarsi appoggiandosi agli altri; la personalità non sviluppa autonomia e l’individuo rimane ener-geticamente infantile (non fa mai da solo ma induce gli altri a servirlo con mezzi seducenti e ricattatori).

– I livelli energetici sono bassi per difetto di metabolizzazione delle energie (aspetto fisico ipotonico, flaccidità, addome pro-minente, atteggiamento pigro, voce fievole e piagnucolosa, sguardo “aspiratore”).

DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA ORALE:

Paura e fobie (fino all’isteria) RED CHESTNUT (solitudine, abbandono, malattia, povertà…)Ansia (bisogno degli altri-dipendenza) PigriziaApatia – depressione WILD ROSE

FIORI COSTITUZIONALI DEL TIPO ORALE:

CHICORYHEATHERVERVAIN

FIORI DI “AMBIENTE”:

WILLOW • GORSE

PERSONALITÀ PSICOPATICA

TRADIMENTO ———— PAURA DI ESSERE TRADITO ———— CONTROLLO ASSOLUTO(di provare dolore)

– Il soggetto controlla l’ambiente circostante direttamente (aggressività, rabbia, prepotenza, imposizione diretta) oppure indi-rettamente(con bugie, lusinghe, seduzioni e ricatti).Se non ci riesce può esplodere in crisi isteriche violente.

– L’energia è forte ma incostante e crolla sotto stress. Questo soggetto controlla persino se stesso e si impedisce di amare, percui può manifestare disturbi sessuali, enuresi, balbuzie, svenimenti ecc…, quali espressioni dei blocchi energetici)

DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA PSICOPATICA:

Paura di perdere il controllo CHERRY PLUMPrepotenza, violenza verbale, imposizione Ipercritici, intolleranti, bugiardi Incapaci di perdonare e di perdere Diffidente, geloso Crisi depressive profonde (crollo energetico) SWEET CHESTNUTImpossibilità di proiettarsi nel futuro

FIORI COSTITUZIONALI DEL TIPO PSICOPATICO:

VINE • BEECH • HOLLY • WILLOW

FIORI DI “AMBIENTE”:

SCLERANTHUSIl bambino non può operare la giusta scelta tra i genitori perché è usato da uno dei due per scopi interni alla coppia.Si deve rafforzare la DECISIONE nell’ambiente.

Page 14: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

34

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

PERSONALITÀ MASOCHISTA

CONTROLLO ———— PAURA DELL’INVASIONE ———— REMISSIONE E REPRESSIONE

– Il soggetto impara a reprimere ogni iniziativa e la personalità rimane inespressa.Ama la libertà ma teme di conseguirla.– L’energia è debole e compressa nel nucleo interno: l’individuo l’avverte come forza in ebollizione e questo senso si traduce

in rabbia repressa e nascosta.L’individuo è arrendevole, insicuro, rassegnato.

DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA MASOCHISTA:

Paura e frustrazione MIMULUSRemissività e senso di inferioritàAutopunizione e colpaInsicurezza CERATO

SCLERANTHUSWILD OAT

Rimpianto HONEYSUCKLEDepressione senza speranza GORSEAtteggiamenti conservatotri WALNUTReazione di silenzio e provocazione verbale WHITE CHESTNUTFantasie sessuali inespresse

FIORI COSTITUZIONALI PER IL TIPO MASOCHISTA: LARCH • CRAB APPLE • PINE

FIORI DI “AMBIENTE”:

CHICORY • RED CHESTNUT

PERSONALITÀ RIGIDA

RIFIUTO ———— ORGOGLIO ———— NEGAZIONE DEL SÉ

– Il soggetto nega il contatto energetico tra il suo nucleo e l’ambiente esterno. Rifiuta di riconoscere il proprio SÉ e crea unIO totalmente falso. Tale IO è perfetto secondo i criteri del mondo.

– Il soggetto mantiene una struttura complessa che impone un grosso lavoro energetico.– Vive bene sotto stress, utilizzando le energie di volontà e pensiero, ma negando ogni emozione.– Possibili crisi esistenziali e attacchi di panico quando la maschera cade.

DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA RIGIDA:

Paura della morte e attacchi di panico ROCK ROSERigidità fisica e mentalePerfezionismo e ricerca di alti idealiSenso del dovere esasperatoMaschera socialeStanchezza, contratture, cefalea, stress ELMNoia HORNBEAMCrisi esistenziali e depressione MUSTARD

FIORI COSTITUZIONALI PER IL TIPO RIGIDO: WATER VIOLET • ROCK WATER • OAK • AGRIMONY

FIORI DI “AMBIENTE”:

CRAB APPLE • HOLLY

Page 15: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

35N° 1 - Giugno 1999

Floriterapia eservizi psichiatrici

ATTI DEL I CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

RIASSUNTO: Questa mia relazione vuole essere una carrellata di problematiche sorte utilizzando laFloriterapia di Bach in Psichiatria, nel contesto del Centro Psicosociale di un servizio Psichiatrico Ospedaliero. Daròper scontata la conoscenza della Floriterapia e del suo scopritore.Partirò dalle motivazioni che ci hanno portato alla sua scelta ed utilizzo, per arrivare alle caratteristiche individualied antropologiche dell’utenza a cui si rivolge, accennando alla “promozione biologica” imperante.Verranno considerati i rapporti con la diagnosi psichiatrica, le indicazioni, controindicazioni e limiti nell’utilizzo diquesto strumento, con particolare attenzione ai pazienti psichiatrici più gravi ed al problema delle coterapie:Floriterapia, psicofarmacoterapia e psicoterapia in varia combinazione.Vedremo quali Rimedi vengono usati più frequentemente ed in quali occasioni.Accenneremo a problematiche legate alla peculiarità del contesto sia nei rapporti con l’utente che con l’ente ospedaliero, alle prospettive di sviluppo, alle difficoltà e prospettive inerenti la metodologia della ricerca e la vali-dazione dell’efficacia.Verranno considerati gli aspetti specifici che assume in Floriterapia la relazione medico-paziente, sviluppando il con-cetto di “Oggetto Transizionale” e “Psicoterapia floreale breve”. Allargando il discorso esamineremo il risveglio del-l’interesse per le Medicine Complementari a livello di Organizzazione Mondiale per la Sanità, di Comunità Europea,dei Servizi Sanitari di alcuni paesi, come la Svizzera, e l’Italia con l’interesse mostrato da ospedali, istituzioni edOrdini Professionali. Ricorderemo le esperienze pilota con la Floriterapia a Trieste e Mendrisio. Per chi volesse approfondire seguirà una bibliografia ed un’indicazione Internet.

PAROLE CHIAVE: Floriterapia, Servizi Psichiatrici, Relazione Terapeutica, Medicine Complementari

SUMMARY: This work presents the problems that can occur by using Bach’s flower therapy in the Psycho-SocialCentre of a psychiatric hospital. The flower therapy and its discoverer are well known, therefore I would like toexplain the reasons why I chose it, describing the individual and anthropologic characters of the patients who needit, and introducing the concept of “biological promotion”.We will consider its relationship with the psychiatric diagnosis, the indications, the contraindications and the limitsof this method, taking into particular account the most serious psychiatric situations and the problem of the asso-ciated therapies: flower therapy, therapy with psychodrugs and psychotherapy in different combinations. We willdiscuss about the most frequently used remedies in the different pathologies, looking into the problems that canoccur in each situation both with the patient and the hospital. We will discuss about the perspectives of develop-ment, the difficulties regarding the research methods and the validation of its effectiveness. The specific aspects ofthe relationship between doctor and patient are here considered too, and the concept of “transitional object” and“brief flower psychotherapy” is developed. In this discussion we also mention the growing interest for the alterna-tive methods inside the World Health Organisation, the European Community and the Health Organisation of someCountries such as Switzerland and Italy, and the interest demonstrated by hospitals, institutions and professionalcategories. We remind to the pioneeristic experiences with flower therapy in Trieste and Mendrisio. In order to getmore information on the subject some bibliographic and internet references are given.

KEY WORDS: Key words Flower therapy, psychiatric services, therapeutical relation, alternative medicine

R. TolentinoMedico chirurgo, specialista in Psi-chiatria; Psicoterapeuta e Florite-rapeuta.Centro Psicosociale di Rho; via B. d’Este, 28 - Rho (MI)

Page 16: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

36

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

“M ettete dei fiori nei vostri cannoni...” Qualcunodi Voi ricorderà queste parole, cantate con voceroca dall’Equipe84, nei ruggenti anni ‘60. È

quel che ho fatto insieme ad una mia collega psichiatra,Maria Balzola (autrice di un importante libro sull’argomento:“I Fiori della mente” edito dalla Bollati-Boringhieri), inseren-do la Floriterapia di Bach tra le potenti armi in dotazione allaPsichiatria.

Una freccia delicata ma appuntita in più al nostro arco.Oggi con Voi vorrei partire da questa esperienza per fare

delle riflessioni; porre delle domande più che suggerire dellerisposte. Darò per scontata la conoscenza della Floriterapia edel suo scopritore.

I Rimedi di Bach sono arrivati nella mia pratica clinicacome una folgorazione. Vedevo crescere in me il disagio neltrattare solo farmacologicamente i casi di “piccola psichia-tria”; avevo l’impressione di prendere a cannonate nel lorovolo delle farfalle, l’intervento pareva sproporzionato, poten-zialmente dannoso, per i possibili effetti collaterali.Avvertivo il rischio di reificare il disagio senza comprenderlo,connotandolo come malattia, risolvendo cosi forse i sintomi,ma cronicizzando i problemi, che rimanevano inaffrontati.

Il farmaco può favorire la delega e la deresponsabilizza-zione, essere un alibi per prendere le distanze. La mia espe-rienza infatti nasce in un Centro Psicosociale di un Serviziodi Salute Mentale in provincia di Milano, un servizio ambula-toriale che risponde ai bisogni di salute psichica di circa100.000 persone. Vi giungono con una richiesta di aiuto,insieme a persone con disturbi affettivi e psicotici gravi, sem-pre più utenti con una sintomatologia nevrotica, con disturbidi personalità o reazioni di adattamento agli eventi della vita.Queste patologie minori costituiscono ormai il 50% del cari-co ambulatoriale; il nuovo accesso al servizio nel 1997 vede-va 235 utenti di questo tipo contro 110 con patologie gravi. Aquesta nuova utenza i servizi psichiatrici pubblici, nati inItalia con il processo di chiusura degli ospedali psichiatrici,con l’obiettivo dichiarato di trattare sul territorio i casi gravi,paiono impreparati; disponendo spesso di risorse limitate,soprattutto nel campo dell’intervento psicologico.

D’altronde, come nota acutamente dal punto di vistaantropologico F. Dei sulla rivista I Fogli di Oriss, stiamo assi-stendo nel campo della salute ad un vario grado di intreccioe compenetrazione fra pratiche “alternative “ ed ufficiali inuna “compresenza di saperi....secondo criteri non tanto dicoerenza epistemologica quanto di razionalità pratica degliinterventi” (op. cit. pag. 30-31).

Questa “mutazione sociologica” dell’utenza si rifletteanche nel nostro centro con una richiesta di aiuto che semprepiù rifiuta a priori la prescrizione di farmaci di sintesi, o richie-de interventi diversi, alla ricerca di un’approccio olistico e per-sonalizzato, di cui sentirsi parte attiva e responsabile.

Sono persone per cui non vi è spesso indicazione, permancanza di motivazione o povertà di capacità di elabora-zione psicologica, ad un’intervento psicoterapeutico.

Come rovescio della medaglia possiamo sottolineare la“promozione biologica” in atto nei media e tra i professioni-sti, volta a creare nel pubblico una cultura in cui il disagio psi-chico viene presentato per lo più come malattia biologica datrattare il più precocemente possibile, con farmaci adatti esempre più innovativi da parte del medico specialista.

Nascono così la “pillola della felicità”, la “pillola dell’amo-re” ed a breve la “pillola della timidezza”, medicalizzandoaree importanti della nostra vita il cui buon funzionamentoemotivo va assicurato farmacologicamente.

Secondo questi principi sono stati proposti corsi di forma-zione gratuita sulla Depressione a medici psichiatri sotto i 30anni, considerando i più anziani forse ormai refrattari a que-sta impostazione.

In analogia voglio segnalarvi il rischio dell’utilizzo sinto-matico degli stessi Rimedi di Bach, come di altri farmaci trat-ti dalle medicine complementari. Si sostituisce all’ascoltoempatico e partecipe della persona una sorta di automatismodiagnostico-terapeutico che lega la timidezza all’utilizzo diMimulus, la sfiducia in Sé all’utilizzo di Larch, e cosi via. Ciòpuò succedere quando le prime esperienze di prescrizione edautoprescrizione siano frutto di una superficiale lettura.L’utilizzo delle classificazioni psichiatriche obiettivanti (comeil DSM 4 americano, o l’ICD 10 europeo) comportano a mioavviso lo stesso rischio di inscatolare il fluire delle tumultuo-se acque di un ruscello.

Nella mia esperienza è però egualmente vero che alcunescelte paiono ricorrere più frequentemente.

Uso spesso Holly, Star of Bethelem, Honeysuckle, Walnute Pine nelle difficoltà di elaborazione di un lutto; Rock Rose,Cherry Plum, Mimulus, Larch o Gentian nelle Fobie, nellecrisi d’Ansia o negli Attacchi di Panico. L’effetto pare espli-carsi in questi casi sulla riduzione in intensità e frequenzadelle crisi acute o sull’ansia anticipatoria.

Nella quasi totalità dei casi ho riscontrato, curiosamente,in modo indipendente dalla variazione della sintomatologia,una sorta di maggior ottimismo, uno sblocco emotivo, unmutamento del punto di vista con recupero delle risorse inte-riori. L’utilizzo della Floriterapia determina inoltre una mag-gior adesione al trattamento (una fidelizzazione maggiore delcliente potremmo dire).

Confrontando infatti tra i pazienti nevrotici archiviati all’i-nizio del ’99 due gruppi: “dimessi per conclusione del trat-tamento” (26 casi ) ed: “interruzioni dopo il primo colloquio”(27 casi), vediamo come nel primo gruppo vi erano 18 uten-ti che assumevano Rimedi (gli altri erano solo in trattamentopsicofarmacologico), nel secondo gruppo, 7. Nel nostro cen-tro sono stati trattati circa 150 casi negli ultimi tre anni. Ho trovato la Floriterapia utile per:– Disturbi d’Ansia, Fobie, Attacchi di Panico, Depressioni

lievi e moderate.– Reazioni psicologiche avverse alla malattia somatica.– In alcuni casi selezionati di patologie psichiatriche gravi

(schizofrenie e disturbi affettivi primari), per lo più in cote-

Page 17: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

37

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

rapie con psicofarmaci, puntando a risultati parziali odiversi da quelli ottenibili con la farmacoterapia conven-zionale.

– Patologie somatiche su base funzionale.– In problematiche adolescenziali.– Le reazioni emotive presenti nei familiari dei nostri utenti.– Persone normali con difficoltà transitorie o reattive ad

eventi della vita stressanti.– Professionisti impegnati in relazioni di aiuto (compresi

medici e psicoterapeuti)in caso di difficoltà emozionalicon i loro utenti, o sindrome da Burn Out.

Le difficoltà o gli insuccessi si sono riscontrati invece tra:– Chi non voglia per vantaggio secondario od altro mettere

in gioco equilibri raggiunti od investire nel cambiamento.– Chi abbia scarse capacità di elaborazione psicologica o

persista in una posizione di passività, regressione o dele-ga massiccia al terapeuta, con attese di tipo magico onni-potente.

– Le persone che in modo dichiarato o meno rifiutino que-sto strumento.

– Le persone con patologie psichiatriche gravi o di lungadata, soprattutto quando trattate da tempo con psicofar-maci.

– Chi presenti un disturbo profondo della personalità.In questo caso i risultati con i Rimedi Floreali paiono piùsuperficiali e può rendersi necessario un invio in psicotera-pia, ammesso che ve ne sia per altri aspetti l’indicazione.

Come psichiatra peraltro non ho esperienza nel trattaredirettamente le patologie somatiche.

La peculiarità del mio contesto di lavoro in cui gli utentigiungono raramente con una richiesta specifica, ma espri-mono genericamente un disagio; la necessità di tener contodella cornice istituzionale, oltre a considerazioni cliniche, miportano spesso ad impegnarmi in coterapie.

È stato inoltre elaborato “ad hoc” un modulo cartaceo peril consenso informato al trattamento che tiene conto dell’uti-lizzo della Floriterapia.

Nelle coterapie utilizzo contemporaneamente od in suc-cessione Fiori di Bach e farmaci di sintesi, od invio l’utentead una consultazione psicologica. Qualora la persona stia giàassumendo psicofarmaci (il mio infatti è per lo più un inter-vento specialistico di secondo livello) non ne sconsiglio subi-to la sospensione o la riduzione, che non terrebbe contoquanto meno della dipendenza psicologica, rimandandola aquando il farmaco risulterà meno necessario.

Utilizzo spesso il Rescue per l’effetto ansiolitico, sosti-tuendo con questo le benzodiazepine, con modalità di assun-zione regolare, o meglio al bisogno in caso di acuzie; talvoltalo utilizzo come preparazione ad una Floriterapia di fondo.

Una prescrizione farmacologica si rende necessaria incaso di gravità dei disturbi, per necessità di ottenere effettipiù certi e rapidi, qualora la sofferenza sia troppo intensa.Nel prescrivere farmaci e Rimedi contemporaneamente,cerco di chiarire con l’utente caratteristiche, obiettivi, effetti

attesi di ciascun intervento. Spesso i Rimedi sono utili nellafase di svezzamento da farmaci, per superare i timori legatialla dipendenza o per la sintomatologia di ritorno allasospensione del farmaco. Quando non abbiano dato un risul-tato apprezzabile, li sospendo per proseguire, se è necessa-rio, con la sola terapia farmacologica.

L’intreccio Rimedi-Psicoterapia è più complesso, rivolgen-dosi entrambi gli interventi alla sfera emozionale. Qualora laFloriterapia non dia risultati sufficienti, come spesso avvienenel caso di problematiche profonde, è utile, come già ho sot-tolineato, inviare la persona ad uno psicoterapeuta. Risultautile invece nel trattare le problematiche intercorrenti o resi-due di un trattamento psicoterapeutico, facilitando nel corsodi questo la mobilizzazione dei vissuti emotivi.

Nel contesto della Floriterapia, la relazione medico-paziente acquista caratteristiche peculiari. L’asimmetria delrapporti è infatti ridotta, il paziente diviene, responsabiliz-zandosi, co-terapeuta, acquisendo un ruolo più attivo.

Nel terapeuta che ascolta e risuona empaticamente si atti-va il paziente interno, in modo simile nel paziente viene atti-vato il medico interno, la capacità cioè di holding, di pren-dersi cura di Sé stesso. La griglia di lettura connessa allaFloriterapia si struttura come una rete mentale capace dicogliere, comprendere e trasformare i fenomeni emotivi.

Il negativo contiene già in sé per Bach il suo polo positivo.Tale impostazione trasformativa incrementa sia nel

paziente, che diviene cliente, che nel terapeuta le attese posi-tive, importanti predittori e fonte di buon esito degli inter-venti, in una sorta di profezia che si autodetermina.

Il boccettino dei Rimedi aggiunge una dimensione in piùnella relazione, divenendo un “oggetto transizionale” chepermette di strutturare un’area di gioco terapeutico “inter-media tra ciò che è percepito e ciò che è concepito”(Winnicot, op cit)

È un oggetto dotato contemporaneamente di proprietàfarmacologiche e di un messaggio psicologico, che mobilitaaffetti e pensiero.

Conierò poi il termine di “Psicoterapia Floreale Breve”, inanalogia con la “Psicoterapia Dinamica Breve”; una metodo-logia terapeutica particolare in cui, specificando all’utente leragioni che hanno portato a quella specifica scelta di Rimedi,si attua una sorta di focalizzazione dei conflitti, (analoga allascelta del focus nella Psicoterapia Dinamica), che innesca,anche in assenza di interpretazioni psicodinamiche, un’ac-quisizione di consapevolezza, e quindi una sorta di elabora-zione. Diverse scelte comportano così nel tempo focus diffe-renti. Come in Psicoterapia Dinamica Breve gli incontri tera-peutici risultano inoltre ridotti nel numero e più diluiti neltempo, la passività e la regressione disincentivate.

Le Medicine Complementari (M.C.) da alcuni anni trovanointeresse e riconoscimento sempre maggiori in ambito isti-tuzionale.

Ricordiamo l’invito dell’O.M.S. nel 1983 ad utilizzare leM.C. nei programmi di cure primarie e la pubblicazione a

Page 18: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

38

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

nica. Se nella ricerca di base sul meccanismo d’azione qual-cosa si sta muovendo (si vedano gli studi di Rossi e Setti aPavia), gli studi clinici controllati volti alla validazione dell’ef-ficacia, si limitano per la Floriterapia, a quanto mi risulti, aqualche modesto studio osservazionale.

In Omeopatia, come ricorda il prof. Bellavite dell’osserva-torio per le M.C. dell’Università di Verona, si possono invecerintracciare in letteratura più di 250 lavori di ricerca clinica,di cui 50 in doppio cieco; per l’Agopuntura vi sono nellabanca dati Med. Line più di 5.000 voci. La difficoltà si situa alivello del campionamento dei gruppi, della standardizzazio-ne dei trattamenti, dell’uso delle metodiche di cieco e doppiocieco, in un ambito in cui la personalizzazione del tratta-mento e la relazione terapeutica hanno un ruolo fondamen-tale.

Stiamo studiando con le cattedre di clinica psichiatrica edi psicoterapia dell’Università di Milano la possibilità di adat-tare alla Floriterapia un protocollo tratto dalla ricerca sugliesiti in Psicoterapia, che presti attenzione al miglioramentodella qualità della vita.

Segnalo infine agli appassionati di Internet, il sito w.e.b.dell’Osservatorio per le M.C. dell’Istituto di Chimica eMicroscopia Clinica dell’Università degli Studi di Verona(http://chimclin.univr.it/omc.) ove possono essere rintracciatiuna lista di siti web interessanti per le M.C. ed un’ampiabibliografia. Vi lascio così con l’invito a navigare nel vastoarcipelago delle medicine naturali, alla ricerca di qualche pic-cola, ma preziosa, isoletta fiorita.

BIBLIOGRAFIA:

Balzola M.A: I fiori della Mente, I Rimedi di Bach nella pratica clinica,Bollati Boringhieri ed. Milano 1997.

Dei F.: Medicine Alternative: il senso del male nella postmodernità, in IFogli di Oriss, n° 5,1998.

Di Stefano M : L’Omeopatia entra in ospedale, in Medicina Naturale,Gennaio 1999, ed. Tecniche Nuove Milano

Fissi S. Fiori di Bach Principio di corrispondenza e nosografia psichiatrica.in La Medicina Biologica, Gennaio-Marzo 1998, Guna ed.

Pastorino M L.: Introduzione ai Rimedi Floreali di Bach, Nuova Ipsa ed.Palermo 1989.

Rossi M. Setti M. : Fiori di Bach, influenze selettive e diversificate in siste-mi chimico-fisici, primi risultati in Medicina Biologica, vol 3, 1997.Guna ed.

Scheffer M. e Starl W.D.: Le Piante della Psiche, Nuova Ipsa ed. Palermo1994.

Tolentino R :Terapie complementari in psichiatria, convegno a Mendrisio.In Medicina Naturale anno 9 n°1, ed. Tecniche Nuove Milano.

World Health Organization, Geneva : Traditional Medicine and Health CareCoverage, Banneman Burton, Ch’en editors W:H:O: Geneva 1989. (tra-dotto in : Il ruolo delle Medicine Tradizionali nel sistema sanitario.Valutazioni scientifiche ed antropologiche. Red ed., Como 1984.)

Winnicot D.W. Gioco e Realtà, Armando ed, Roma 1974.

cura dell’O.M.S. Il ruolo delle Medicine tradizionali nel siste-ma sanitario” tra cui sono inseriti i Rimedi Floreali. (op. cit.)

La Comunità Europea ha lanciato un’indagine conoscitiva(progetto Cost B4) e promulgato nel ’97 una direttiva sullo“Status delle medicine non convenzionali”, avviandone ilriconoscimento e promuovendo la ricerca nel campo.

Nei vari paesi membri, tra cui l’Italia, come ha ricordato ilministro Bindi nel recente convegno organizzato dal gruppoconsigliare dei Verdi e dalla Regione Toscana, sono sorte cosìdelle commissioni di studio ed intervento sulle problemati-che inerenti le M.C.

In Svizzera è stata approvata nel 1998 una legge federale(legge Dreyfuss) che stanzia fondi per la ricerca, mettendoper un periodo sperimentale di cinque anni ai fini della rim-borsabilità assicurativa, sullo stesso piano della medicinaufficiale, l’Omeopatia, la Fitoterapia, la Medicina Cinese, laMed. Antroposofica e la Med. Neurale.

Anche in Italia si stanno muovendo il Parlamento, in cuigiacciono alcune proposte di legge, gli Ordini dei Medici(l’Ordine dei Medici di Milano ha organizzato nell’ottobre del’98 un convegno sull’argomento), alcune Regioni.

Tra queste spicca la Regione Toscana con il PianoSanitario per il triennio ‘96-’98.

Sono poi stati istituiti negli ultimi anni servizi ospedalieridi Omeopatia (Lucca, Siena), Fitoterapia (Empoli), MedicinaCinese ed Agopuntura (Firenze, Como, Prato, Empoli,Milano), Schiatsu ( Osp. Sacco di Milano).

Per quanto riguarda più specificatamente la Floriterapia,possiamo ricordare l’esperienza pilota del ServizioPsichiatrico di Trieste ove viene usata nei Centri di SaluteMentale di Barcola ed Aurisina (dott.ssa P. Ridente).

Sempre nell’ambito del disagio psichico, negli anni scorsi,con l’impegno di varie figure professionali, è stato uno degliinterventi terapeutici fondamentali in un centro diurno rivol-to nell’ambito del disagio psichico, ad un’utenza specificata-mente femminile: il Centro Donna Trieste.

Dal 1993 la Floriterapia viene anche usata sempre aTrieste, insieme alla Fitoterapia ed altri interventi, dalServizio per le Tossicodipendenze.

In Svizzera nella clinica psichiatrica cantonale di Mendrisiosono stati usati per anni i Rimedi Floreali (dott.ssa J. Motta)tuttora pare vengano utilizzati in alcune cliniche psichiatricheconvenzionate, come è stato riferito dall’interessante conve-gno del novembre ’98 a Mendrisio dall’allettante titolo:“Terapie complementari od alternative in Psichiatria: unasfida?, un diritto?” organizzato dalla Fondazione Pro MenteSana di Zurigo, convegno in cui ho tenuto insieme alla dott.ssaBalzola un seminario sui Fiori di Bach (Tolentino R., op. cit.).

Spendiamo ora due parole sul problema della ricerca cli-

Page 19: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

39N° 1 - Giugno 1999

Un setting per laFloriterapia di Bach

ATTI DEL I CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

“G li eredi di Freud non sono i fumosi ideologi cheadoperano spettacolarmente la psicoanalisi comeuna gomma americana ma i terapeuti che, con

pazienza, aiutano qualcuno a vivere un po’ meglio”.Claudio Magris nel libro “Danubio”, Garzanti editore.

I rimedi floreali di Bach possono essere assunti dal pazien-te o nella forma cosiddetta pura, cioè direttamente dallo“STOCK BOTTLES” oppure tramite la classica diluizione.

Le 2 possibilità sono a volte utilmente complementari, mahanno effetti spesso notevolmente diversi l’una dall’altra.

I fiori di Bach nella forma diluita svolgono una indubbia fun-zione di efficaci e profondi attivatori, catalizzatori e promoto-ri di una serie di processi virtuosi che possono essere sinte-tizzabili nel concetto di “aumento della consapevolezza i sé”.

Alla luce del modello Biopsicosintetico proposto daRoberto Assagioli, possiamo ipotizzare che i rimedi florealidiluiti agiscano sulla emozionalità individuale ed archetipaledella persona. (Vedi fig. 1).

Possiamo, infatti, ritenere che essi, prescritti sulla base distati emozionali negativi attuali, aumentino la potenza diquelle “stelle” che lo psichiatra toscano, immagina esserepresenti in un luogo denominato Inconscio Superiore; questacostellazione è formata da “astri” i cui nomi sono audacia,coraggio, comprensione, bontà, volontà, ecc. ecc.; cioè unacostellazione formata da una serie di energie positive lequali, in alcuni casi possono essere bloccate o indebolite dainterferenze determinate da complessi conflittuali o dasovrastrutture nozionistiche e/o subculturali.

È lecito presupporre che aumentando le qualità positive sicreano condizioni che permettono una cascata di eventi chemettono in moto un circolo virtuoso.

RIASSUNTO: La Floriterapia di Bach, nel suo uso più “nobile”, agevola potentemente un percorso che portaad una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie modalità di relazione con l’ambiente, ad una attivazione delleproprie virtù ed, in ultima analisi, ad una migliore qualità della vita; ciò avviene tramite una relazione terapeuta -paziente che deve essere necessariamente modulata e regolamentata: tali regole e parametri costituiscono dunqueil “setting” della relazione terapeutica inteso come contenitore, scenario e direzionalità del percorso.

PAROLE CHIAVE: “setting”, “relazione terapeutica”, floriterapia di Bach

SUMMARY: The therapy with Bach Flower Remedies, in its more “noble” use, is a strong help in the course thattakes to a more self consciouness and of the proper relations modality with the ambient, an attivation of own vir-tues and, in the last analysis, to a better quality life; this happen through a relationship therapeut-patient, that mustbe necessarly modulated and regulated: these rules and parameters build the “setting” of the therapeutic relation-ship looked like container, scenery and direction of the therapeutic course.

KEY WORDS: “setting”, therapeutic relationship, therapy with Bach flower remedies

Scorcio del Danubio in Ungheria.

M. IannelliMedico chirurgo, Psicologo clinico;Psicoterapeuta (psicoterapia psi-coanalitica), Floriterapeuta.Via Veiano, 50 - Roma.

Page 20: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

40

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Il sentirci più dotati di capacità positive ci permette diaccedere al cosiddetto inconscio medio e a quello inferiore e,quindi, di far piano piano riemerge alla coscienza i contenuticonflittuali e complessuali rimossi sia nella loro componentedi pensiero che in quella emozionale.

Si liberano così energie che, invece di essere utilizzate per“tenere a bada” il rimosso, vengono messe al servizio di unio che diventa così sempre più forte, consapevole e collegatocon l’io e sé superiore, cioè con gli aspetti più genuini,profondi e solari della persona.

L’emozionalità, quindi, si positivizza, il pensiero può edeve fare altrettanto; cioè si cominciano a produrre azionipositive che apportano a loro volta forza e positività alle emo-zioni e ad il pensiero. (Vedi fig. 2).

Si attiva così attraverso la consapevolezza quel circolo vir-tuoso che gradualmente, fisiologicamente e profondamentestruttura un io forte in quanto consapevole ed attivo, un iosempre più efficace e valido coordinatore al servizio dellestrategie esistenziali del vero sé.

In ultima analisi si percorre una strada che porta ad unevidente e sostanziale miglioramento della qualità dellavita.

La persona si sente disintossicata emozionalmente, silibera da antichi lacciuoli ed impedimenti, nuove energiesi mettono al servizio di progetti realistici ed entusia-smanti.

Nuove idee, nuove possibilità, nuove prospettive amplianoi gradi di visuale della persona, nuove ottiche permettono divedere la realtà da più prospettive, tutto diventa più chiaro,più semplice e più congruo a sé stessi, diminuiscono lepenosità e le pesantezze.

Che tutto ciò descritto avvenga e che sia catalizzato indi-scutibilmente dalle diluizioni dei rimedi floreali è chiaramen-te sotto gli occhi dei 2 protagonisti del percorso e cioè il tera-peuta ed il paziente: l’aumento in termini quantitativi e qua-litativi (a volte impressionante) dei ricordi onirici, il riaffiora-re di contenuti cognitivi ed emozionali ormai da temposepolti, lo scoprirsi, quasi improvvisamente, dotati di qualitàe capacità a volte semplicemente intraviste o frustrate a voltedel tutto misconosciute, rappresentano alcuni degli aspettivisibili in maniera incontrovertibile di quello che nei momen-ti più intensi assume la corposità di una “crisi di consapevo-lezza”.

Essa è la visibile e percepibile manifestazione epifenome-nale della ristrutturazione, armonizzazione ed evoluzionedella personalità del paziente.

Tale percorso, più o meno lungo più o meno gioioso e/odoloroso avviene necessariamente tramite, anche, ad unarelazione terapeuta - paziente.

Ciò che nella vita quotidiana fa di un incontro una rela-zione è un insieme di regole implicite ed esplicite, ciò chenella fattispecie fa di un incontro una relazione terapeuti-ca è un insieme di regole che costituisce un corretto “set-ting”.

Fig. 1

6 - IO E SÉ SUPERIORE

5 - IO E SÉ COSCIENTE

3 - INCONSCIO SUPERIORE

7 -

INCONSCIO

COLLETTIVO

2 - INCONSCIO MEDIO

4 - CAMPO DI COSCIENZA

1 - INCONSCIO INFERIORE

PSICOSINTESI DI ROBERTO ASSAGIOLI

Fig. 2

EMOZIONI POSITIVE

PENSIERI POSITIVI

AZIONIPOSITIVE

PRODUZIONEDI ...

FEED BACKPOSITIVO

CIRCOLO VIRTUOSO

AUMENTO DELLA QUALITÀ DELLA VITA

Page 21: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

41

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

IL SETTING

I dizionari di lingua inglese ed americana danno numero-se traduzioni della parola setting, esse hanno in comune,comunque, alcuni concetti che possono essere utili per poterchiarificarci in parte su che cosa è il setting terapeutico equale è la sua funzione.

Questi concetti sono relativi a ciò che dà forma, posizio-ne, direzionalità, scenario, ambientazione, contenimento adun qualcosa che scorre e procede.

Possiamo quindi definire nel nostro caso il setting comeuna strutturazione di un campo nel quale scorre e procedeun processo terapeutico. (Vedi fig. 3).

Come, per esempio, qualsiasi esperimento scientifico habisogno di un campo strutturato da variabili e condizioni perpoter avere luogo e significatività, così il setting viene a rap-presentare il campo strutturato all’interno del quale ha luogoun percorso terapeutico in genere e floriterapeutico nellospecifico.

È il campo strutturato che permette alla relazione tera-peutica di attivarsi nei suoi aspetti più concreti e in quelli piùimpalpabili ma a maggior ragione importanti quali l’empatiae l’accoglienza, e quindi l’alleanza terapeutica, la neutralità equindi la libertà del paziente, la possibilità di una relazioneadulta. (Vedi fig. 4).

Come negli esperimenti scientifici gli strumenti conscia-mente usati e le variabili consciamente introdotte permetto-no di fare osservazioni significative così regole e parametriregolamentati che costituiscono il campo strutturato dellarelazione terapeutica permettono di dare significativà a ciòche succede consentendo al paziente di acquisire consape-volezza di sé.

È quindi la strutturazione del campo che da significativitàal comportamento della coppia paziente - terapeuta.

Ed è, quindi, la strutturazione del campo che impedisce ilrischio che gli interventi del terapeuta siano l’espressione diun totale e sterile soggettivismo.(Vedi fig. 5).

Il setting con le sue regole ufficiali e condivise è parago-nabile ad uno “scenario e scacchiera 1” cioè un sistema arti-ficioso che assume il ruolo ed il significato di rappresentantedelle regole del mondo reale.

Il sistema delle regole di funzionamento del soggetto -paziente, derivanti dalla sua storia, dalla sua personalità edalle sue problematiche è paragonabile ad una sorta di “sce-nario e scacchiera 2”.

Il setting è, inoltre, attivatore di uno “scenario e scacchie-ra 3” cioè della relazione terapeutica duale. Il sistema speci-fico delle regole del soggetto (lo scenario e la scacchiera 2) sipuò estrinsecare e confrontare in e con un ambito protetto econtrollato (scenario e scacchiera 1) con grosse possibilità dipresa di consapevolezza, in quanto lo “scenario e scacchiera3” cioè la relazione terapeutica è connotata da un “alto vol-taggio” emotivo.

Fig. 3

È ciò che da forma, posizione, direzionalità,scenario, ambientazione, contenimento

ad un qualcosa che procede

CIRCOLO VIRTUOSO

Una strutturazione del camponel quale scorre e procede

un processo terapeutico

CONCETTO DI SETTING TERAPEUTICO

Fig. 4

Fig. 5

Il setting con le sue regole ufficiali e condivise èparagonabile ad uno "scenario a scacchiera 1", cioè unsistema artificioso che assume il ruolo ed il significato

di rappresentante delle regole del mondo reale.

"Scenario a scacchiera 2": sistema di regoledel soggetto - paziente derivanti dalla sua storia,dalla sua personalità, dalle sue problematiche.

Setting, quindi, attivatore di uno "scenario e scacchiera 3"cioè della relazione terapeutica duale. Il sistema specificodelle regole del soggetto ("scenario e scacchiera 2") si può

estrinsecare e confrontare in e con un ambito protettoe controllato ("scenario e scacchiera 1") con grossepossibilità di presa di consapevolezza in quanto larelazione terapeutica duale è caratterizzata da un

"alto voltaggio" emotivo.

SETTING: ATTIVAZIONE DI CONSAPEVOLEZZA

Il setting permette allarelazione terapeuticadi attivarsi nei suoiaspetti più concretima anche in quellipiù impalpabili quali:l'empatia, l'accoglienza,l'alleanza terapeutica,la neutralità,la libertà del paziente,il livello adultodella relazione

Page 22: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

42

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

VARIABILI IN “GIOCO”PER LA STRUTTURAZIONEDI UN SETTING IN FLORITERAPIA

Le variabili che portano alla strutturazione di un setting infloriterapia sono numerose e complesse. (Vedi fig. 6). Essesono relative al retroterra, culturale e scientifico del tera-peuta (per esempio impostazione psicodinamica, cognitivi-sta, umanistico esistenziale, bioenergetica, eventuale inte-grazione di farmaci omeopatici, omotossicologici e quant’al-tro).

Altre variabili derivano dalla domanda e dalle caratteristi-che del paziente. Queste ultime sono relative al suo livello difunzionamento dell’io, ai suoi obiettivi, alle sue possibilitàeconomiche, temporali, al suo livello culturale, alle caratteri-stiche specifiche di orario di lavoro.

Altre, ancora, sono determinate dal luogo della terapiaper esempio studio privato, studio convenzionato o strutturapubblica.

La variabile introdotta dall’assunzione della diluizione deiRimedi Floreali di Bach, risulta essere di enorme importan-za nella strutturazione del setting. Proprio in virtù della lorofunzione di catalizzatori, che esplicano la loro azione com-pleta nel giro di un periodo che va secondo l’esperienza dai25 a 30 giorni, essi possono influenzare molto il parametrorelativo alla frequenza dei colloqui terapeutici.

L’esperienza ci suggerisce che si può fare un ottimo lavo-ro anche con sedute con frequenza circa mensile. Si com-prende chiaramente come ciò rappresenti un notevolerisparmio in termini finanziari e di tempo per il paziente.

Fig. 6

a) retroterra culturale e scientifico del terapeuta

b) domanda e caratteristiche del paziente

c) ambito terapeutico (studio privato, studio convenzionato o struttura pubblica)

d) specificità d'azione dell'uso dei rimedi floreali di Bach nella forma diluita

PRINCIPALI VARIABILI IN GIOCOPER LA STRUTTURAZIONE

DI UN SETTING IN FLORITERAPIA

Fig. 7

A. Flessibilità

B. Olisticità

C. Personalizzazione

D. Umanizzazione

Ma una volta individuatoesso deve essere

1) Stabile

2) Definito

3) Condiviso

4) Garantito dal terapetua

CARATTERISTICHE AUSPICABILIDI UN SETTING IN FLORITERAPIA

L’aumento dei ricordi onirici, il riaffiorare di contenuti cogni-tivi ed emozionali, lo scoprirsi dotati di qualità e capacità, l’ac-centuarsi di stati emozionali negativi sono alcuni degli aspettidella “CRISI DI CONSAPEVOLEZZA”.

Page 23: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

43

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Fig. 8 Fig. 9

A. Il luogo della terapia

B. La durata dell'incontro

C. La frequenza delle sedute

D. La posizione del terapeutae del paziente

E. Le assenze

F. Le interruzioni

G. L'onorario del terapeuta

H. Altre ed eventuali(il Tu/Lei l'accettazione dei regali,le telefonate, i contatti con i familiari)

CARATTERISTICHE AUSPICABILIDI UN SETTING IN FLORITERAPIA

A) Derivano dal retroterra culturale e scientifico del terapeuta Per esempio la regola delle libere associazioni di chiaro psicoanalitico

B) Specificità derivanti dalla assunzione dei rimedi floreali di Bach diluiti ed al dosaggio standard di 4 gocce 4 volte al giono

REGOLE DEL SETTING

L’uso dei fiori di Bach diluiti associati a volte con l’uso deiRimedi Puri, inoltre, aiuta a rendere ancora più flessibile il set-ting alla luce dei bisogni reali e del qui ed ora del paziente.

Possiamo quindi affermare che i fiori di Bach rappresen-tano un ulteriore potente mezzo per attuare una medicina ingenere, ed un setting in particolare, che tenga sempre piùpresenti concetti quali flessibilità, olisticità, umanizzazionee personalizzazione. (Vedi fig. 7).

Una medicina (e quindi un setting) che sia sempre di piùal servizio e “su misura” della persona disagiata e sofferentee sempre meno predeterminata da dogmi, schemi teoricirigidi, preconfezionati e pregiudizievoli. (Una medicinaumana anche nel senso che renda il paziente il protagonistaprincipale del suo percorso terapeutico).

CARATTERISTICHE BASILARIDI UN SETTING IN FLORITERAPIA

L’alto livello di personalizzazione, di flessibilità e diversifi-cazione del setting deve essere accompagnato dalla irrinun-ciabile presenza di alcune caratteristiche essenziali che tutti isetting devono possedere. Il setting, infatti, deve essere sta-bile, definito, condiviso, garantito dal terapeuta (vedi fig. 7).

Il setting con le sue regole e parametri una volta indivi-duato deve rimanere stabile per tutto il corso della terapia;sono infatti sconsigliabili cambiamenti in corso d’opera. Essodeve essere ben definito in quanto elementi non chiaramen-te definiti non sono strutturanti e quindi non hanno la capa-cità di presentare i dati della relazione terapeutica nella loroincontrovertibilità.

Il setting, inoltre deve essere condiviso; un setting, infattiesistente solo nella mente del terapeuta o imposto sarebbesolo un “nonsense” fuorviante. La definizione e la condivisio-ne si attuano nel comunicare alla fine del colloquio o dei col-loqui preliminari chiaramente le regole da parte del terapeutacon una conseguente accettazione da parte del paziente.

Possiamo, infatti, dire che per giocare bene occorre che igiocatori conoscano le regole del gioco e che le accettino.Anche se, paradossalmente, le regole servono ad evidenziareaspetti strutturali del paziente proprio nel suo stile non solodi accettazione ma anche di trasgressione di esse.

Il terapeuta, infine, pur essendo protagonista anch’essodella relazione dove deve svolgere la funzione di garante del“mantenimento” del setting operando come “io adulto”.

REGOLE E PARAMETRIDA REGOLAMENTARENELLA RELAZIONE TERAPEUTICA

Alcune regole del setting, derivano direttamente dal retro-terra culturale del terapeuta (vedi fig. 8). Per esempio, unterapeuta potrebbe usare nell’ambito di un iter floriterapeu-tico la regola delle libere associazioni di chiaro stampo psi-coanalitico.

Un aspetto da evidenziare è quello specifico della assun-zione del composto diluito dei fiori di Bach da assumere aldosaggio standard di 4 gocce 4 volte al giorno. Tale aspetto,pur non facendo parte in senso stretto del “setting”, assumeuna importanza del tutto peculiare. Da una parte possiamoaccennare, per esempio, all’aspetto dell’assunzione dei rime-

Page 24: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

44

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

di come metaforica continuazione del rapporto con il tera-peuta durante il periodo che intercorre tra gli incontri, oppu-re come “oggetto transizionale”, aspetti questi che merite-rebbero un approfondimento in altre occasioni.

Dall’altra parte, è molto interessante osservare lo stilecomportamentale ed emozionale del paziente rispetto alla“regola” delle 4 gocce 4 volte al giorno”.

Altri aspetti della relazione costituiscono parametri chevanno regolamentati; essi sono il luogo della terapia, la dura-ta dell’incontro, la frequenza delle sedute, la posizione delterapeuta e del paziente, le assenze, le interruzioni, e l’ono-rario del terapeuta. (Vedi fig. 9).

Il luogo: esso è la stanza dove avvengono gli incontri, è unadegli elementi spazio temporali del setting come luogo rita-gliato per poter permettere una riflessione su se stessi e peravviare un processo di cambiamento. La stanza degli incontrideve essere sufficientemente spaziosa, confortevolmentearredata con calore e sobrietà. Essa deve ritagliare uno spazioprotetto che sia privo di interferenze acustiche o di altro tipoe che garantisca la “privacy” del paziente. La stanza deveessere sempre la stessa per ciascun paziente; è, ovviamenteconcepibile la fisiologica possibilità da parte del terapeuta ditrasferire in un altro studio la sua attività, ma questa è unaevenienza che si può attuare normalmente ogni 2 o 3 anni.

La durata dell’incontro: è un altro aspetto spazio tempora-le rilevante. È bene far durare gi incontri tra 50 e 55 minuti,lasciandosi uno spazio tra un paziente ed un altro. Da evita-re prolungamenti, anche su richiesta.

La frequenza delle sedute: questo rappresenta un parame-tro dipendente dalle caratteristiche del paziente e del tera-peuta ed è fortemente condizionato dall’uso dei fiori di Bach.L’esperienza, come già riportato, ci permette di affermareche si può fare un buon lavoro con una frequenza mensile.

La posizione del terapeuta e del paziente: in floriterapiaappare consigliabile il vis a vis senza l’interposizione dellascrivania. Questa posizione sottolinea e favorisce l’aspettointerazionale e relazionale dell’incontro e permette al tera-peuta di osservare la globalità della comunicazione delpaziente cogliendo gli aspetti non verbale e paraverbali diessa. Ovviamente sono possibili variabili derivanti dalla par-ticolare impostazione culturale e tecnica del terapeuta (vediper esempio il lettino nel caso della psicoanalisi o le mano-vre tipiche della analisi bioenergetica).

Le assenze: la questione assenze è estremamente delicata;essa va regolamentata. Il principio di base che deve vigere èche l’ora fissata dalla quale il paziente si assenta deve esserecomunque pagata.

Nel caso di lunghe malattie è possibile proporre interru-zioni e anche nel caso di lunghe partenze per motivi di stu-dio o di lavoro. Gli incontri mancati per responsabilità delterapeuta ovviamente non vanno pagati. Per quanto riguardagli eventuali recuperi sarà bene farli richiedere dal pazientein caso di sua assenza o proporli direttamente in caso diassenza del terapeuta.

Le interruzioni: quelle dovute a vacanze del terapeuta checorrispondono generalmente ai periodi di Pasqua, natalizi,ed estivi devono essere preventivamente comunicate alpaziente, altrimenti potrebbero essere una variabile improv-visa vissuta malamente dal paziente.

Se le ferie del terapeuta e del paziente non corrispondonoperfettamente sarà bene rispettare la esigenza del paziente acosto di prolungare i periodi di interruzione.

L’onorario del terapeuta: anche questo è un problema deli-cato. Esso riguarda da una parte l’ovvio e concreto bisognodel terapeuta di sostentamento e ripagamento rispetto al pro-prio impegno, dall’altra parte l’aspetto terapeutico del paga-re. Il paziente deve pagare ragionevolmente (anche in rela-zione a quanto può permettersi) in quanto tale parametrorappresenta un elemento importante nella terapia.

Esso, infatti, fa cogliere al paziente l’importanza, il valore,l’aspetto di investimento del lavoro che sta svolgendo. Ilpagamento aiuta, inoltre, il paziente a porsi in una posizione“paritaria” e chiara nei confronti del terapeuta.

Inoltre, un onorario, di un certo peso è uno stimolo, affin-chè, il lavoro intrapreso non sia interminabile.

Ovviamente questo parametro risulta sempre più spessocondizionato e modificato da situazioni in cui entra in giocoun terzo elemento quale l’istituzione pubblica ed eventualiassicurazioni private.

Questa introduzione di una terza componente dovrà esse-re presa ovviamente in considerazione per poter compren-dere come assume significatività nell’ambito della relazioneterapeutica.

Ci sono, infine, altre questioni che meritano di essereprese in considerazione è che riguardano il Tu / Lei, l’accet-tazione dei regali, le telefonate, i contatti con i familiari.Queste, questioni anche esse delicate, sono da valutare dacaso a caso e riguardano anche lo stile personale del tera-peuta. È importante tener presente che nel momento in cuiesse si presentano devono essere regolamentate ai fini di unadefinizione della relazione.

BIBLIOGRAFIA:1. Giovetti P. “Roberto Assagioli, La vita e l’opera del fondatore della psi-

cosintesi”, Edizioni mediterranee, Roma, 1995.2. Liotti C.- La Rosa G.”Possibilità e limiti del concordar regole in psicote-

rapia”. Psicobiettivo rivista quadrimestrale di psicoterapie a confrontomaggio agosto 1991 anno undicesimo numero due: 11-20, EditriceCEDIS Roma.

3. Minolli M.,“Studi di psicoterapia psicoanalitica”, Edizioni CentroDiffusione Psicologia, Genova, 1993

4. Paolelli E., “Floriterapia” di Bach (VHS) Edizioni Guna, Milano 1997.5. Pastorino M.L., “Introduzione ai rimedi floreali di Bach”, Editore IPSA,

Palermo, 1989.6. Scano G.P., “Il metodo della psicoterapia psiconalitica” in Psicoterapia

Psicoanalitica: verso una rifondazione, Gianpaolo Scano, AntonioMastroianni e Govanni Cadeddu Edizioni Franco Angeli, Milano 1995.

7. Scavo A., “Il setting psicoanalitico”. Psicobiettivo rivista quadrimestraledi psicoterapie a confronto, maggio agosto 1991 anno undicesimonumero due 21-30, Edizione Cedis, Roma.

Page 25: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

45N° 1 - Giugno 1999

La comunicazionenon verbalein floriterapia

ATTI DEL I CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

H o pensato di affrontare quest’argomento della comu-nicazione, e in particolare di quella non verbale, per-ché lo ritengo un aspetto essenziale nel colloquio col

paziente, sia come strumento diagnostico sia come strategiaterapeutica. Il paziente cercherà di spiegare i suoi disturbi edi suoi malesseri, e lo farà tanto meglio quanto più sarà la suaconsapevolezza, ma la maggior parte dei suoi messaggi edelle sue richieste passeranno attraverso un linguaggio nonverbale di cui è importante tenere conto. Il mondo è comu-nicazione, e se l’uomo è una realtà UNICA, una dimensioneolistica, tutto ciò che comunicherà lo farà con questa moda-lità. E se l’esperienza clinica e intuitiva del terapeuta è giàimportante, può essere comunque interessante avvalersi

degli studi recenti della scienza della comunicazione, con gliimput che essa ci offre. Nella vita, come s’impara qualunquecosa, anche la comunicazione è una tecnica d’apprendimen-to. Ogni fiore in fondo rappresenta una “frequenza psicologi-ca”, una modalità comunicativa, una tipologia comporta-mentale e come tale, può presentare degli aspetti comunicon gli studi che già abbiamo.

Secondo tali ricerche la comunicazione umana è rappre-sentata in generale da: • PAROLE 7%• TONALITÀ 38%• FISIOLOGIA 55%

RIASSUNTO: Utilizzando gli strumenti di osservazione che ci vengono dati dallo studio della comunicazioneumana, il lavoro propone una serie di analogie e osservazioni sulle diverse tipologie caratteriali dei fiori di Bach.Tenendo conto della sensorialità prevalentemente utilizzata, si distinguono i soggetti visivi, auditivi e cenestesici: sesi osservano le “modalità di comunicazione col mondo esterno” che hanno i fiori di Bach, si possono osservare molteanalogie. Tutto questo può essere uno strumento validissimo per un approccio migliore al paziente e per una dia-gnosi più corretta ed immediata, mediante l’osservazione della comunicazione non verbale. In questo modo ci sonoi presupposti per una strategia terapeutica più incisiva e per la modalità più efficace di presentare la terapia alpaziente. Il lavoro quindi si propone di descrivere la “comunicazione” come strumento importante della pratica cli-nica e quotidiana del floriterapeuta. Si mostra inoltre come questo linguaggio si evidenzi nelle diverse somatizza-zioni ginecologiche e sessuali in modo molto simbolico e specifico.

PAROLE CHIAVE:

SUMMARY: In my report I am proposing a range of analogies and notes on the different behaviour typologiesof Bach’s flowers, using the observation instruments given by the research on human communication. According tothe mainly used sensorial organs, we can distinguish three kind o subjects: visual, auditory and coenaestheticsubjects. Observing the Bach’s flower way of communicating with the outer world, we can see many analogies. Theobservation of non-verbal communication can be a very good instrument to improve the approach to patients and tomake more correct and quick diagnoses. Thus we have the premises for a sharper therapeutic strategy and for a moreeffective way of introducing therapy to patients. The aim of my report is therefore that of describing “communica-tion” as an important tool for the everyday clinical practice of flower-therapeutists. It is shown, further more, that in different gynaecological and sexual somatizations this kind of language is evidentin a very symbolic and specific way.

KEY WORDS:

M. SaponaroMedico chirurgo, specialista inGinecologia; specialista in Ago-puntura e Medicina Psicosomatica;Floriterapeuta.Via Chisimaio, 9 - Roma.

Page 26: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

46

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Come si può vedere, la comunicazione verbale rappresen-ta una quota molto piccola e si riferisce ai predicati verbaliusati, alle parole chiavi e alle espressioni usuali. Per Tonalità(38%) ci si riferisce alla voce e in particolare al Tono (gradodi elevazione), al Tempo (parlare lentamente o velocemente),al Timbro (cioè la qualità) e al Volume (tono basso o alto).Nella quota maggiore, la Fisiologia (55%), sono rappresenta-te essenzialmente la postura, la gestualità, il tipo di respiro,il battito delle palpebre e le espressioni facciali.

Un paziente Impatiens nel colloquio si lamenterà deltempo che gli manca per fare tutte le cose, l’ansia data dal-l’orologio e dalle attese, l’irritabilità per la lentezza dei suoicollaboratori, la fretta di guarire. Ma col suo linguaggio ana-logico non verbale, che rappresenta ben il 93% del suo col-loquio, comunicherà molte cose nelle altre modalità. Entrerànello studio guardando l’orologio o chiedendoci se farà intempo a finire per un impegno successivo, la postura èinquieta e si muove spesso sulla sedia, guarda spesso l’oro-logio, tamburella con le dita sul tavolo muovendo continua-mente la punta delle scarpe. Ci racconta la sua vita in cinqueminuti arrivando subito al punto del problema; la velocitàdella voce è elevata ed anche i movimenti degli occhi. Mentreparla di qualcosa, con la mente e con gli occhi sta già nellaprossima cosa che farà dopo la visita. Il respiro è veloce edanche i suoi movimenti, il timbro della voce deciso, spessoirritabile. Poi ci saranno le patologie a comunicare il sensodel suo disagio interiore: insonnia, contratture muscolari,eiaculazione precoce, ipersecrezione gastrica, bulimia, poli-menorrea, tachicardia. Anche il suo corpo quindi tende avelocizzarsi, con un aumento delle funzionalità, del metabo-lismo, delle secrezioni endocrine: tutto il suo mondo parla lastessa frequenza. Il terapeuta in questo modo percepiràimput di diversa natura ma con i quali decifrare facilmente ilmessaggio che il paziente desidera dare, anche quando leparole non dovessero essere congruenti al suo atteggiamento.

Allo stesso modo un Mimulus durante il colloquio ci par-

lerà delle sue paure concrete, delle sue fobie o delle sue ipo-condrie, della difficoltà ad interagire col mondo esterno. Avràspesso paura delle terapie date e dei suoi possibili effetti col-laterali, anche di quelli dei fiori. Ma ancora prima tutto il suoatteggiamento ci farà capire il suo disagio. Spesso entrerànello studio con le spalle lievemente alzate, a mò di difesa,guardandosi a destra e a sinistra con tono un po’ guardingo.L’espressione del viso esprime timore, anche nei nostri con-fronti, arrossisce molto spesso, ci saluta con la punta dellamano, le dita sudate e un po’ tremanti. Guarda la sedia primadi sedersi ed anche tutto l’ambiente dello studio, per rassi-curarsi che non ci siano “pericoli”. Abbassa spesso lo sguar-do quando viene guardato, il tono della voce è basso e incer-to. Spesso veste di nero: secondo la medicina cinese è il colo-re che corrisponde al rene, l’organo collegato alla paura. Lapostura è racchiusa, il torace leggermente incavato all’inter-no con le braccia e le spalle che si chiudono un po’ verso ildavanti. A volte il paziente Mimulus è balbuziente o in ognimodo tende ad incespicare nelle parole. Insomma tutto il suomondo è un sistema chiuso, timoroso dell’ambiente esternovisibile.

Anche la semplice osservazione della mimica facciale edelle rughe può essere un elemento importante per la dia-gnosi: Agrimony solitamente ha un viso tirato, sorridenteanche in modo forzato, con l’espressione che cambia asse-condando l’interlocutore per rendersi gradito e con le rughenasogeniene molto pronunciate. White Chestnut ha la frontecorrugata, con le rughe verticali tra le due sopracciglia moltoaccentuate; tende spesso a guardare in basso a sinistra men-tre parla, come spiegherò meglio più avanti. Heather avràspesso le lacrime agli occhi appena comincerà a parlare disé, mentre Willow avrà le labbra poste a mò di broncio conle rughe verticali un po’ accentuate intorno alla bocca. Beechinvece terrà spesso gli occhi leggermente socchiusi come sevolesse mirare qualcosa da lontano o radiografare la realtàcircostante. Le rughe agli angoli esterni degli occhi sono piùevidenti, spesso è miope e comunque cercherà di squadrar-ci dall’alto in basso appena ci saluterà. Il viso di Wild Rosenon ci esprimerà niente, né sofferenza né gioia né rabbia:poche rughe o movimenti, tutto è fermo, come la sua vita incui non c’è più niente da fare. Gli occhi sono quasi immobi-li, lontani, la bocca si apre per parlare senza muovere gli altrimuscoli della faccia.

Sicuramente anche la postura e la posizione della schienasaranno un’impronta importante nell’immagine che ilpaziente dà di sé. La colonna è segno di forza e di flessibilità:un equilibrio complesso che un eccesso di debolezza o dirigidità possono alterare e ripercuotersi sulla postura. Non acaso i modi di dire si riferiscono a certi simbolismi: ci sonole persone “bloccate”, “striscianti”, “senza midollo”, “tutte diun pezzo”, “che sono girate male” o “portano il mondo sullespalle”. Anche qui i diversi linguaggi floreali possono eviden-ziare dei segni ben precisi. Di solito tutte le personalità rigi-de (con se stesse o con gli altri) tenderanno a portare la

PAROLE: 7% predicati verbaliparole chiaviespressioni usuali

TONALITÀ 38% tonotimbrotempovolume

FISIOLOGIA 55% posturagestualitàrespirobattito palpebreespressioni facciali

COMUNICAZIONE

Page 27: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

47

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

schiena molto diritta, quasi orgogliosa, come i Water Violet,i Vine, i Rock Water. Naturalmente questa rigidità interna siesprimerà anche in dolori articolari, lombalgie e lomboscia-talgie. Oak tenderà a curvare la parte alta della colonnaaccentuando la cifosi dorsale, per la sua attitudine a farsi cari-co dei problemi altrui e a portare il peso del mondo sullespalle. Anche Centaury, succube della volontà altrui, espri-merà una certa tendenza a curvare le spalle, in segno di scon-fitta (insieme ai sintomi di stanchezza e ipotensione).

SISTEMI RAPPRESENTAZIONALISENSORIALI

Parlando di comunicazione in modo più approfondito,non possiamo tralasciare quelle che sono le modalità senso-riali che tutti gli uomini utilizzano per interagire con l’ester-no. Sto parlando dei cinque sensi, attraverso i quali possiamopercepire e relazionarci col mondo: vista, udito, tatto, odora-to, gusto. Spesso in ciascuna persona c’è una prevalenza d’u-tilizzo di una di queste modalità ed è per questo che gli studisulla comunicazione suddividono le persone in tre categorie:• VISIVE (vista)• AUDITIVE (udito)• CENESTESICHE (tatto, gusto, odorato)

C’è poi un sottogruppo chiamato degli AUDITIVI INTERNI,coloro cioè che parlano molto con se stessi e sono moltoriflessivi (come i White Chestnut).

Ognuno di questi gruppi presenta delle caratteristicheverbali, posturali e di comportamento ben precise, che oravedremo bene per collegarci poi allo studio delle personalitàfloreali.

Le persone visive hanno una respirazione piuttosto alta,all’altezza delle spalle, siedono in modo eretto, camminanospediti utilizzando soprattutto la punta delle scarpe. “Sannodove andare”, osservano e ricordano tutti i particolari chevedono, sapendoli poi descrivere nei minimi dettagli. Sonoprecisi, pignoli, ben organizzati, ordinati, attenti alle appa-renze. Ben vestiti, eleganti, magri, controllati, amano orga-nizzare, disegnare progetti, ma delegano ad altri la realizza-zione pratica. Sanno guardare avanti ma non assaporano ilpresente; non amano farsi toccare, c’è uno spazio invisibileintorno a loro che è bene non invadere. In amore sono atten-ti, premurosi, ma poco affettuosi. Si interessano ad un pro-getto o ad una terapia se “si presenta bene”. Parlano inmodo “fotografico”, con predicati verbali ed espressioni chericordano molto il mondo fotografico: vedere, guardare,apparire, immaginare, mettere a fuoco, rivelare, mostrare, miviene un flash, una luce negli occhi, un progetto mirato, ecc.Di solito lavorano come architetto, stilista, parrucchiere, chi-rurgo plastico, ottico, oculista, fotografo, truccatore.

Le persone auditive invece hanno una respirazione a metàdel petto, sono molto sensibili ai suoni, imparano ascoltando

(mentre i visivi lo fanno per immagini), hanno una vocemolto musicale, amano la musica e parlare per ore al telefo-no; amano ascoltare ed ascoltarsi. Amano sentirsi dire ciòche devono fare e con la tonalità giusta della voce. Di solitoparlano con un linguaggio musicale: udire, ascoltare, armo-nizzarsi, sintonizzarsi, dire, accordarsi, ecc.

Le persone cenestesiche sono molto lente, hanno unarespirazione bassa, addominale, camminano disattenti usan-do soprattutto il tacco della scarpa. Vestono sempre in modocasual, comodo, con scarpe da ginnastica. Non importa cosafaranno domani, quali sono i progetti futuri, si perdono nelvivere completamente il presente. Memorizzano facendo lecose praticamente e di solito riescono a fare tutto molto benecon le mani: aggiustano tutto, sono artigiani o dei bravi mas-saggiatori. Amano toccare ed essere toccati, amano le coc-cole, la vicinanza, sono molto sensibili all’ambiente esterno.Essendo buongustai, mangiano bene e molto, tendono adessere obesi e comunque amano godere la vita in ogni atti-mo. Riconoscono le persone anche dall’odore o comunquesono molto sensibili ai profumi. Si interessano ad un pro-gramma o ad una terapia se la considerano giusta. Parlanosempre con un linguaggio pratico e materiale (a volte un po’sguaiato): sentire, toccare, entrare in contatto, soffrire, tocca-re il fondo, sentire un pugno allo stomaco, sentire sciogliersile membra, ecc.

Le persone auditive interne parlano spesso tra sé e sé, avolte muovono le labbra quando sono da soli per parlare insilenzio, si interessano ad una terapia se questa “ha unsenso”.

Anche il movimento degli occhi presenta un punto d’os-servazione diagnostico interessante, in quanto esso dipendedal tipo d’informazione che si va a “prendere” dal depositodella memoria mentale prima di esprimerla. Così se la per-sona parla di ricordi visivi già vissuti (ad es. il colore di unastanza già vista) per un attimo gli occhi andranno in alto asinistra, mentre per le immagini visive mai viste (ad es.immaginare una stanza bianca se fosse tutta rossa) gli occhiandranno in alto a destra. Per i ricordi auditivi ricordati inve-ce gli occhi andranno alla stessa altezza a sinistra mentre perquelli costruiti andranno a destra. Se la persona guarda inbasso a sinistra è in un atteggiamento auditivo interno (valea dire in dialogo con se stessa), mentre se guarda in basso adestra sta pensando alle proprie sensazioni, è praticamente

VISIVO: vista

AUDITIVO: udito

CENESTESICO: tatto, odorato, gusto

SISTEMI RAPPRESENTAZIONALISENSORIALI

Page 28: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

48

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

terapia al paziente, senza togliere niente alle meravigliosecapacità curative che i rimedi hanno già in sé. Nel rapportocon un paziente visivo ad es. sarà importante il nostro aspet-to come il nostro linguaggio, ma è altrettanto importanterispettare il suo spazio intorno senza invaderlo: un atteggia-mento subito forzatamente confidenziale potrebbe far fuggi-re un Water Violet o un Rock Water, mentre un pazienteHeather chiederà subito di darci del tu e sarà subito conten-to se riceve una pacca sulle spalle o una buona stretta dimano. E’ importante non usare un tono di voce alto con unAspen o con un Mimulus che potrebbe spaventarli, mentreuna voce armoniosa entrerà immediatamente nel mondo diun Clematis o di un White Chestnut. Ad un paziente visivonon importerà sapere il sapore del rimedio ma qual è l’o-biettivo della terapia, dove lo porterà, quali possono essere irisultati che può aspettarsi. (“Se la terapia ti appare positiva,possiamo focalizzarci su l’obiettivo da raggiungere con i fioriscelti per te”). Per un auditivo sarà importante saper che irimedi floreali si sintonizzano con le sue frequenze e le armo-nizzano, potenziando la “musica” che c’è in loro (“Se tuttociò ti suona positivo, la terapia aiuterà ad ascoltarti di più”).Ad un paziente cenestesico sarà importante fargli vedere pra-ticamente come si fa ad assumere le gocce, fargli provare ilsapore, spiegargli i possibili effetti terapeutici sui suoi disturbipsicosomatici (“La terapia curerà in modo concreto i disturbiche senti”). Anche tutti i consigli terapeutici che potremo dareinsieme ai rimedi floreali possono tenere conto di queste con-siderazioni generali. Sarà importante far crescere la compo-nente cenestesica ad un paziente Aspen o Clematis consi-gliandogli ad esempio del giardinaggio, o ad un rigido comeRock Water o Water Violet di ballare, nuotare o fare ginnasti-ca posturale. Ad un depresso come Gentian o Mustard si puòconsigliare di camminare guardando in alto oppure di osser-vare e descrivere su un’agenda tutti i particolari della propriastrada. Quando un paziente depresso riuscirà a trovare unprogetto su cui lavorare, sarà già sulla via di guarigione.

in stato cenestesico. E’ bene ricordare che se la persona èmancina i lati di solito sono invertiti.E’ ovvio che le personepreferibilmente visive, che vivono tutto con immagini,(anche le loro malattie sono descritte così), avranno tenden-zialmente gli occhi rivolti in alto: sono per es. i Clematis, conil loro mondo immaginativo, fatto di sogni. Le persone cene-stesiche invece, avranno di solito gli occhi rivolti in basso,specie a destra: sono gli ipocondriaci, che ci descriverannominuziosamente tutti i loro disturbi, come Heather oChicory. Anche i depressi (Gentian, Gorse, Mustard) avrannosempre gli occhi rivolti in basso, in loro manca completa-mente la componente visiva, non hanno progetti, non hannofuturo, l’attenzione è completamente rivolta a se stessi e alleloro sensazioni. White Chestnut ci parlerà sempre con gliocchi rivolti a sinistra in basso, per “prendere” le informa-zioni dalla sede del suo dialogo interno.

E’ ovvio che quando parliamo di categorie sensoriali ciriferiamo a delle tendenza relative, ognuno di noi ha in sètutte le potenzialità comunicative, solo che può presentaredelle preferenze. Nella vita sono importanti tutte e tre, sia pervivere al massimo delle proprie possibilità, sia per comuni-care con tutti. E se questo è importante per i pazienti, lo èanche per il terapeuta: un medico perfetto in realtà dovreb-be essere 33%, 33%, 33%……

E’ importante fare i progetti ma lo è anche vivere il pre-sente nei suoi attimi irripetibili, vedere lontano ma ancherealizzare direttamente ciò che si vuole fare, ecc. Da tutto ciòche abbiamo detto nasce quindi il senso di questo studio: sel’osservazione non verbale del paziente ci aiuterà a com-prendere il suo mondo più facilmente e profondamente(anche quando quello che esprime non è conforme a ciò chefa o quando i suoi racconti sono vaghi e incerti), nelle stessotempo abbiamo le indicazioni più giuste per sapere comerelazionarci con lui e come gestire le strategie terapeutiche.

Nella floriterapia a mio avviso, è molto importante il rap-porto terapeuta paziente ed anche il modo di presentare la

VISIVO RICORDATO

RICORDATO

UDITIVO RICORDATO

DIALOGO INTERNO(parla tra se)

VISIVO COSTRUITO

COSTRUITO

UDITIVO COSTRUITO

CENESTESICO(sensazioni)

SCHEDA DEL MODELLO DELL'OCCHIO

Page 29: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

49

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Su questa scia può quindi derivare tutta una serie di con-siderazioni e strategie terapeutiche che potranno aiutare ecoadiuvare l’effetto terapeutico che già i fiori possiedono inmodo straordinario.

Come ginecologa mi trovo quotidianamente ad affrontaresoprattutto problematiche femminili e sessuali, in quantostrettamente collegate. Si può immaginare quanto mondo diemozioni e di esperienze si possa nascondere dietro questeproblematiche: pensate al significato della maternità nelladonna moderna, all’importanza dei ruoli maschili e femmi-nili, ai conflitti legati ai grossi cambiamenti avvenuti negliultimi decenni, alla svalutazione del ruolo simbolico dellemestruazioni a favore di una donna sempre in carriera edefficiente. E’ ovvio che qui le patologie presentate sono unlinguaggio non verbale assolutamente simbolico di tutte que-ste problematiche e nella sessualità sono evidenziate nelmodo più naturale. In questo campo, infatti, le parole hannoun percorso breve, col corpo è difficile barare e tutti i males-seri vengono al pettine, con una simbologia ben precisa. Ades. Cherry Plum, che teme soprattutto di lasciarsi andare,sarà un rimedio cardine per l’anorgasmia femminile (dove lasessualità è meno manifesta e prevale la difficoltà ad abban-donarsi realmente). Larch invece sarà fondamentale soprat-tutto per l’impotenza maschile dove prevale l’ansia da pre-stazione. L’eiaculazione precoce si manifesterà soprattuttonel Cherry Plum e nell’Impatiens, mentre Rock Water eWater Violet avranno difficoltà con le manifestazioni di affet-to e con le tenerezze. Mimulus è naturalmente timido e avràproblemi con l’approccio, mentre Aspen soffrirà spesso deltimore di questa gran cosa sconosciuta che è l’orgasmo.White Chestnut non riuscirà a staccare la spina nemmeno inquesti momenti e anticiperà con la mente i futuri fallimenti,

mentre Beech sarà così intollerante col partner da avere sem-pre da ridire su tutto ciò che fa e in casi particolari potrà pro-vocarsi allergie o sterilità da anticorpi verso gli spermatozoidel partner. Holly sarà mal disposto ad un atteggiamento diamore ed accoglienza e nelle donne provoca spesso vaginitirecidivanti e infiammazioni croniche come segno di conflit-to. Naturalmente Crab Apple in questi casi sarà associato alprecedente rimedio. Chicory si sentirà sempre un po’ sfrut-tato o abbandonato, anche quando ciò non avviene real-mente: l’amarezza nelle donne si somatizzerà spesso indisturbi ginecologici: alterazioni mestruali, vulviti, emorragie,ecc. Impatiens e Crab Apple, infine, si mostrano molto effi-caci nei pruriti genitali recidivanti, sine causa.

CONCLUSIONI

Come abbiamo visto, la comunicazione non verbale puòdare molti spunti diagnostici e terapeutici nella terapia flo-reale, ma questo studio non vuole togliere niente all’impor-tanza dell’esperienza clinica ed intuitiva di cui ciascun tera-peuta dispone; come non vuole assolutamente sottovalutarequell’aspetto “magico” che c’è nell’irripetibilità e originalitàdi ciascun incontro umano.

Probabilmente la comunicazione avviene anche a moltialtri livelli di cui non siamo sempre consapevoli, ma la sag-gezza dei fiori di Bach sa sempre comunque aprire “le portepiù nascoste” del nostro animo e comunicare con la “magiache c’è in noi”. Una magia che è la nostra capacità insita diautoguarire, di comprendere, di trasformarci, di cambiare, diricominciare sempre, comunque, lungo il nostro vero edunico cammino.

Page 30: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

50 N° 1 - Giugno 1999

Metodo originaledi diagnosticae terapiacon i fiori di Bach

ATTI DEL I CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

RIASSUNTO: Partendo dal presupposto che il Dr. Bach era un medico e che il suo scopo era quello di curarele malattie fisiche agendo sulle emozioni, e, avvalendomi delle osservazioni di due studiosi di floriterapia (Kramer eWild), ho potuto elaborare un metodo di cura, con le essenze floreali, che mi ha permesso di ottenere risultati inspe-rati in ambiti fino ad oggi riconosciuti unicamente patrimonio della medicina farmacologica od omeopatica. Graziealla mia posizione di medico di famiglia ho potuto applicare la floriterapia alle patologie che comunemente sfuggo-no ai floriterapeuti. Ho pertanto potuto raccogliere in circa due anni una casistica di oltre cento pazienti trattati perpatologie respiratorie, dermatologiche, ginecologiche, urinarie, pediatriche, neurologiche, neoplastiche (effetto coa-diuvante e antalgico), ortopedico-reumatologiche. Oltre alle patologie di carattere spiccatamente psicoemozionale.Tutti i trattamenti si basano sull’unicità della persona e sulle sue caratteristiche emozionali riconosciute come ori-gine della malattia che l’affliggeva. Non sono state usate altre essenze al di fuori delle trentotto originali prodotte dal centro Bach. In nessun caso vierano in atto trattamenti concomitanti, di tipo farmacologico, omeopatico o altro.

PAROLE CHIAVE: floriterapia e malattie fisiche, metodo originale di diagnosi e terapia floreale, floriterapiamedica

SUMMARY: Starting from the assumption that Dr.Bach was a physician and that his aim was to treat physicalillnesses working on emotions, and availing myself of the observations of two scholars of floritherapy (Kramer andWild), I succeeded in devising a therapeutic method with the flower essences that has enabled me to get unhoped-forresults in domains that up to now where thought to be reserved to the pharmacologic or homeophatic medicine.Thank’s to my status of practictioner, I have been able to use floritherapy for diseases that usually a floritherapistis not asked to treat.That is why, in about two years, I could gather a case record of more than one hundred patients, treated for variousillnesses: respiratory, dermatologic, gynecologic, urinary, pediatric, neurologic, neoplastic (adjuvant and antalgiceffect), orthopedic-rheumatologic. Besides all the markedly psycoemotional diseases. All the treatments are based onthe uniqueness of the person and on the emotional characteristics acknowledged as the cause of the illness.

KEY WORDS: floritherapy and physical illnesses, original diagnostic and therapeutic method in florithe-raphy, medical floritherapy

E. SposatoMedico chirurgo, Floriterapeuta.Viale Romagna, 58Milano.

Page 31: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

51

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

I l lavoro svolto in questi ultimi due anni con la Floriterapiadi Bach mi ha permesso di effettuare alcune osservazionie ottenere risultati che posso considerare al di là delle

mie aspettative di medico allopatico.Ritengo ora giunto il momento di portare a conoscenza

dei colleghi, ma non solo, le acquisizioni al fine di promuo-vere un utilizzo su scala sempre più vasta di questa medicinaassolutamente dolce ed efficacissima.

Il metodo che ho elaborato ultimamente si basa sulle sco-perte del Dr. Bach e sullo sviluppo di queste da parte diKramer e Wild.

Per quanto riguarda le scoperte del Dr. Bach, queste sonoormai diffuse in tutto il mondo e per un valido approfondi-mento si consiglia la lettura dei testi citati in bibliografia.

Per quanto riguarda il sistema scoperto da Kramer e Wild,esso si fonda sul riconoscimento topografico sulla superficiedel corpo umano delle zone emozionali corrispondenti esulla loro associazione con i 38 fiori di Bach. Il sistema usatoda questi due studiosi si basa sulla osservazione dell’aura delcorpo umano e la lettura del loro lavoro chiarirà in modoesauriente le domande circa la procedura e i metodi. Miocompito è quello di rendere noto il sistema di terapia che hoscoperto e che si basa su una rielaborazione operativa delmetodo di valutazione usato da Kramer e Wild.

La differenza essenziale tra il sistema da me elaborato equello dei due studiosi citati è che non ho utilizzato l’auracome strumento di valutazione e conferma, ho usato piùsemplicemente come guida solo la sensibilità del paziente ela capacità della pelle di percepire variazioni termiche siacome raffreddamento che come riscaldamento.

Ho avuto modo di valutare personalmente la corretta cor-relazione fatta da Kramer e Wild tra zone cutanee e fiori, eho avuto modo di verificare come dolori localizzati in zonedelimitate del nostro organismo, rispondano molto bene altrattamento con i fiori designati come corrispondenti.

Nella mia casistica ho un caso di dolore neoplastico resi-stente ai farmaci antidolorifici non morfinici, un caso d’emi-crania incoercibile con corteo sintomatico associato, statod’ansia e insonnia e disturbi da alterato equilibrio ormonalein una paziente affetta da adenoma ipofisario, due casi didolore da metastasi di Cancro prostatico e di Cancro intesti-nale. La risposta in questi casi è andata oltre le più roseeaspettative.

Il primo paziente citato continua a condurre una vita auto-noma e può proseguire le cure allopatiche in atto, giovando-si sia dell’effetto “antidolorifico” dei fiori sia della loro capa-cità terapeutica. Dal momento dell’inizio del trattamento coni fiori, il paziente ha notevolmente migliorato le sue condi-zioni di vita e la fase discendente si è arrestata, inoltre lamalattia che non rispondeva a trattamenti chemioterapici eimmunostimolanti si è fermata, grazie ad una nuova terapia,e ha iniziato a dare segni di regressione iniziale. Il paziente ètuttora in trattamento e sempre con associazione di terapiatopica e sistemica.

La paziente affetta da adenoma ipofisario, era già statasottoposta ad un primo intervento neuro-chirurgico e neaveva in programma un secondo a poca distanza dal nostroprimo incontro. Era stata posta, inoltre, in terapia con corti-sonici e ormoni tiroidei. In questo caso la sintomatologia èscomparsa dopo la prima seduta, l’intervento in programmaè stato sospeso su decisione del neurochirurgo e questo acca-deva circa un anno fa. Il trattamento ormonale sostitutivo èstato sospeso dopo la seconda seduta e la paziente non hamanifestato alcun disturbo. Ella è rientrata da alcuni mesi nelsuo paese d’origine; le ultime notizie ricevute affermavanoche è in pieno benessere e non sarà operata.

Non solo su queste situazioni la floriterapia topica ha datorisultati stupefacenti. Ho potuto trattare due casi di parotiteiniziale, con regressione spettacolare del dolore e del gonfio-re sia delle ghiandole sia dei linfonodi satelliti nel giro di15/20 minuti. Stati febbrili di tipo influenzale sono scompar-si a poche ore di distanza dal trattamento, dopo che eranogià notevolmente migliorati a fine seduta (30-60 minuticirca). Attacchi di sinusite febbrile dolorosi sono regrediti nel-l’arco di 30 minuti, con scomparsa della rinite, della febbre edel dolore.

Molti altri sono i trattamenti che ho messo in atto e di cuiho fornito, insieme agli esempi già citati, la casistica detta-gliata, nel mio libro “La medicina Ritrovata” Ed. Xenia Milano1998.

La valutazione dell’efficacia dei fiori si basa, come giàaccennato, sulle sensazioni soggettive della persona in trat-tamento e del terapeuta.

Nei casi in cui non ci sia un dolore specifico su cui lavora-re, il sistema topico aiuta a confermare i fiori che si sono evi-denziati durante il colloquio e a individuarne altri sfuggiti alcolloquio. Il sistema si basa sul posizionamento d’impacchidi fiori singoli in diluizione (4 gocce in 200 cc d’acqua) sullezone cutanee corrispondenti. Il trattamento va eseguito conla persona supina e quindi prona, per valutare nella loro tota-lità le zone emozionali.

Quello che accade posizionando l’impacco è questo:

• la persona avverte solo il fresco di breve durata dovuto allatemperatura dell’impacco. La risposta è negativa, l’emo-zione testata o non è presente tra i blocchi emozionali onon è lavorabile al momento.

• la persona avverte un freddo molto intenso, a volte alcu-ni sobbalzano per il gelo profondo che avvertono. Questosignifica che l’emozione è attiva e lavorabile, il fiore haagganciato il blocco e sta sciogliendolo, il freddo può per-manere o regredire, se regredisce rapidamente, significache il blocco è stato agganciato solo transitoriamente, inquesto caso è il terapeuta che deve scegliere se attendereo metterlo in elaborazione, si tratta di un blocco secon-dario.

Page 32: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

52

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

• la persona avverte un freddo più o meno intenso, che simantiene costante per un periodo piuttosto lungo, a volteper tutta la seduta. È fondamentale lavorare su questaemozione. È un blocco primario.

• la persona non avverte nulla a contatto con l’impacco,solo successivamente e progressivamente si evidenzia unfreddo, più o meno intenso, che permane. Anche questoè un blocco primario.

• a volte, seguendo l’istinto, si può identificare un’essenzache evoca un freddo persistente anche in zone che nonsarebbero di sua competenza. In questo caso ci troviamodi fronte a un blocco costituzionale, è un pilastro della per-sonalità del paziente. Deve essere messo in lavorazioneper primo.

• in alcuni casi la persona avverte una sensazione di freddoin zone in cui non sono presenti impacchi. Se ponendol’impacco corrispondente si ha la permanenza del freddoo la sua accentuazione, siamo di fronte ad un blocco pri-mario.

• la persona avverte la comparsa di un peso, la sensazionepermane per un po’ di tempo attenuandosi fino a scom-parire, è da considerare un blocco primario.

• la persona avverte un dolore, accade soprattutto in pre-senza di alcune patologie, questo raggiunge un culmine epoi si scioglie di colpo lasciando una sensazione di benes-sere. Si tratta di un blocco primario.In un caso di cisti ovarica il controllo ecografico successi-vo al trattamento in studio più una settimana di tratta-mento a domicilio con alcune creme a base di fiori, hamostrato la scomparsa del reperto patologico. Il dolore siera presentato solo durante i primi minuti della seduta.

Nel cocktail sono da inserire solo le essenze corrispon-denti a blocchi costituzionali, se individuati, e a blocchi pri-mari. I blocchi secondari sono da valutare caso per caso.

Se si ha la certezza che una essenza sia importantissimaper il miglioramento del paziente, anche se la prova cutaneaha dato esito negativo, si può decidere di inserirla. È beneavvisare però il paziente che potrebbe andare incontro allacrisi di coscienza, o ad eventuali somatizzazioni.

È accaduto di osservare che alcune garze aderiscono allapelle e a fine trattamento bisogna “scollarle”. Questo può suc-cedere quando la sensazione provata dalla persona era difreddo molto intenso o di pressione, alcune persone riferi-scono di aver avvertito come una forza che tirava la garzaverso l’interno.

Dal punto di vista pratico, è molto utile far testare alpaziente con la sua mano, il calore che si libera sopra lagarza, che è in evidente contrasto con il freddo intenso che

sta provando sulla pelle. Se si trattasse di un semplice effettod’evaporazione il fresco dovrebbe essere percepito sia sullapelle sia sul palmo della mano visto che l’espansione dovutaal vapore acqueo dovrebbe determinare una riduzione dellatemperatura per la legge fisica che regola la decompressionedei gas (com’è noto un gas che viene compresso sviluppacalore e un gas che viene decompresso subisce un abbassa-mento di temperatura; è il principio che permette ai frigori-feri di funzionare). Ora, il contrasto tra queste due differentipercezioni della temperatura può solo essere spiegato comeliberazione d’energia da un lato e percezione d’energia bloc-cata dall’altro. Più semplicemente l’emozione bloccata in noipuò essere paragonata ad un fluido ghiacciato che viene, gra-zie all’impacco, portato a “consapevolezza” somatica (il fred-do sulla pelle). Dall’altra parte l’impacco libera l’energia delfiore che si traduce in calore per i sensori della nostra mano.L’effetto permane invariato anche tenendo la mano sul puntoper più tempo e non si presenta su tutti gli impacchi, ma solosu quelli attivi. Grazie a questa semplice osservazione è pos-sibile valutare l’attività effettiva del fiore e decidere il suo uti-lizzo.

I pazienti possono restare perplessi per il freddo cheavvertono sulla pelle, pertanto è bene spiegare che il freddoche sentono proviene dal loro profondo. E’ come se l’anima,il sole interiore che splende in ognuno di noi, fosse avvoltada nubi ghiacciate, che le impediscono di irradiare la sua lucee il suo calore. Gli impacchi richiamano a livello cutaneo que-ste nubi, allontanandole dal nostro centro, e iniziano a dis-solverle, liberando l’enorme quantità di energia bloccata inloro. Questo significa liberare l’anima da interferenze che,per troppo tempo, le hanno impedito di esprimersi. Si pos-sono recuperare, in tal modo, grosse quantità di energia pro-pria, o liberarsi di grossi blocchi energetici di origine esterna,che, parassitando la persona, le sottraevano forza.

Altro aspetto importante, da sottolineare, è che il percepi-re questi blocchi non deve essere visto come la scoperta delleproprie debolezze, ma piuttosto come la scoperta di riserveenergetiche, che pur essendo da sempre a nostra disposizio-ne, non sapevamo come usare, e, nel caso di blocchi nonnostri, come pesi che, per troppo tempo, abbiamo accettatodi portare sulle nostre spalle, e di cui finalmente possiamoliberarci.

Altro esempio che ritengo molto valido per comprenderein che modo agiscono i fiori è questo: immaginiamo di esse-re una nave, in navigazione verso il nostro destino. Oraimmaginiamo che alle fiancate di questa nave siano aggan-ciati grossi blocchi di ghiaccio, alcuni costituiti da nostro“carburante” fuoriuscito dai serbatoi, altri costituiti da carbu-rante perso da altre navi, che si è attaccato al nostro scafodurante la navigazione.

Non bisogna essere esperti marinai per capire che unanave in queste condizioni ha grandi difficoltà di manovra,ma non solo, per tenere la rotta, deve manovrare il timone inmodo approssimativo e faticoso. I fiori molto semplicemen-

Page 33: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

53

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

ti, nel loro libro avvisano di non praticare frizioni ad altri conla soluzione base dei flaconcini (unica eccezione Walnut sullecicatrici), poiché questo comporta il rischio di attivare su disé il dolore che si sta togliendo al paziente.

Su tale aspetto posso affermare che, avendo provato ciòsulla mia persona, sconsiglio a mia volta di frizionare diret-tamente o di lasciare la mano sull’impacco oltre i 10-15secondi utili a confermare la sensazione che si avverte.

La spiegazione che ho dato di questo fatto, è che proba-bilmente il blocco energetico, che determina dolore nelpaziente, è presente anche nel terapeuta e pertanto il contat-to ne determina l’attivazione. Questo perché non sempre ilcontatto prolungato con una parte dolente in trattamentodetermina il crearsi del dolore nella zona corrispondente delterapeuta o in altre parti, mentre pazienti diversi, con bloc-chi somatizzati identici, hanno attivato su di me il dolorenella stessa sede dopo contatto prolungato della mano sul-l’impacco. Certo anche quest’informazione può essere utile;il terapeuta scopre un suo blocco, che non conosceva, e puòmetterlo in trattamento, ma non è un metodo di ricerca per-sonale che mi sento di adottare e tantomeno di consigliare.

La valutazione energetica con la propria mano non ènecessaria per la scelta delle essenze da utilizzare. La scelta,infatti, viene guidata dalla percezione dei blocchi da parte delpaziente.

te sciolgono i blocchi, promuovendo il recupero del nostrocarburante, e l’allontanamento del carburante non nostro,che smettono così di interferire nella nostra vita. Liberandociprogressivamente dei blocchi che ostacolavano la navigazio-ne, la nostra nave sarà più agile, più forte e anche le eventualitempeste che dovremo superare, non ci troveranno appe-santiti e fragili.

Molto raramente è successo che il paziente non riuscissea sentire con la sua mano il calore che era avvertito da me oda qualche parente presente al trattamento. Questo dato nonmodifica la validità del fiore in uso, solo ci comunica ulterio-ri informazioni sulla capacità di percepirsi che ha la persona.

Normalmente più la sensazione di freddo sulla pelle delcorpo è intensa, più è intensa la sensazione di calore che siavverte sul palmo della mano.

Quando ho iniziato la mia sperimentazione, lasciavo lamia mano a contatto con l’impacco anche per uno o dueminuti, anche perché mi sorprendeva percepire un calorecosì intenso mentre la persona percepiva sulla sua pelle unfreddo molto grande o mentre il dolore che la stava afflig-gendo un attimo prima si stava dissolvendo. E’ un’abitudineche ho perso perché alcune volte è capitato che il dolore, chestava regredendo nel paziente, si presentasse nella zona cor-rispondente del mio corpo.

Questa situazione era già nota a Kramer e Wild che, infat-

Page 34: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

54 N° 1 - Giugno 1999

I rimedi floreali di Bachnella disassuefazionedalle benzodiazepine

ATTI DEL I CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

Q uanto seguirà rappresenta la sintesi metodologica diun esperienza, tuttora in corso, sulle possibilità offer-te dalla floriterapia del dott. Bach nella disassuefa-

zione dall’uso abituale dei tranquillanti minori più impiegati,cioè dalle benzodiazepine. Esporremo i presupposti e lelinee guida di questo approccio.

Diciamo subito che i risultati sono incoraggianti e tali dafarci proseguire su questa strada.

Sappiamo da dove deriva l’uso crescente di ansiolitici edipnotici, usati talora anche come antidepressivi.

Dice Umberto Galimberti: “Abbiamo sviluppato un tempocon una freccia che tende all’infinito e questo mette ansia.All’impianto dell’angoscia contribuisce la perdita di controllosull’esistente ed il fatto che la Natura entri nel gioco dellemutazioni. lo stesso non sono più “ciò che sta”. La parola“soggetto” vuol dire “ciò che sta sotto” ben fermo. Adessoanche il soggetto si trova in uno stato di precarietà e sorgel’angoscia”.

Sappiamo anche che l’uso dei farmaci, nei paesi occiden-tali, origina non solo dall’esigenza di attenuare, nel più brevetempo possibile e tout court, una sofferenza, un disagio, maanche dalla sempre più diffusa indisponibilità a tollerare

momenti di instabilità e di incertezza, vale a dire momenti dicrisi, situazionale o esistenziale, che, se accolti come “occa-sioni”, più che contrastati come sintomi, potrebbero rappre-sentare un punto di partenza verso un cambiamento ed unsuperamento del malessere.

Il fatto è che lo stato d’ansia o l’insonnia invece di essereutilizzati come segnali di una più generale disarmonia, cheandrebbe riconosciuta e modificata, vengono individuaticome i responsabili della sofferenza e, come tali, da soppri-mere, magari sviluppando dipendenza da quegli strumentifarmacologici che consentono una tale soppressione.

Bach sostiene che “tutta la vera conoscenza viene solo dal-l’interno di noi stessi, in silenziosa comunicazione con lanostra anima”. Queste sono sue parole e indicano un possi-bile percorso. Viceversa una personalità dipendente dal far-maco, finchè è dipendente, difficilmente riuscirà ad avviareuna simile trasformazione.

Che cosa significa tuttavia dipendenza?La dipendenza è solo caratteristica della specie umana?

RIASSUNTO: Tranquillanti minori, come le benzodiazepine, sopprimono sintomi come l’ansia e l’insonnia,che rappresentano solo i segnali di un più profondo e sempre più diffuso malessere.Vengono esposti i presupposti ed i criteri d’uso della floriterapia di Bach come mezzo di disassuefazione dai suddettifarmaci.La relazione medico-paziente più che quella medico-malattia e la relazione fiore-stato d’animo più che quella far-maco-sintomo si sono rivelate condizioni essenziali per il superamento di quella dipendenza.

PAROLE CHIAVE: dipendenza da farmaci, dipendenza da benzodiazepine, floriterapia di Bach

SUMMARY: Sedatives, as benzodiazepines, usually abolish symptoms such as anxiety and insomnia that repre-sent only the signals of a deeper and spreading malaise.The rationale and guidelines of Bach’s floritherapy in benzodiazepines addiction are discussed in this paper.Overcoming of this addiction seems to be related to the doctor-patient more than the doctor-illness relationship endto the flower-mood than the drug-symptom relationship.

KEY WORDS: benzodiazepines addiction, floreal remedies

P. MonteneroMedico chirurgo, specialista inNeurologia,Floriterapeuta.Aiuto ospedale S. Giovanni BattistaVia L.E. Morselli - Roma

Page 35: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

55

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Scrive Isabella Lattes su La Stampa del 14 ottobre 1998.

“Per garantirsi una disinfestazione gratuita e perfettamen-te ecocompatibile dell’orto, dell’aia, del giardino qualchefurbo contadino cerca di attirare in casa un riccio, gran pre-datore di topi, scarafaggi e simili, facendogli assaggiare unpo’ di vino.

Ma il riccio non è l’unico animale che abbia un debole perl’alcool.

Gli fanno compagnia ben ventotto specie di mammiferi,tra i quali i procioni lavatori, le capre, le pecore, le mucche, imaiali, le renne e gli elefanti. E non basta. I babbuini hannoinvece un debole per il te’, il caffè, i liquori in genere. Lerenne e 1 conigli mangiano con la massima disinvoltura ifunghi velenosi senza risentire alcun danno. Molti animaliselvatici sono addirittura tossicomani. Le droghe le trovanogià belle e pronte in natura: I’hashish nelle infiorescenzedella canapa Indiana, la cocaina nelle foglie della coca, l’op-pio nel frutti del papavero sonnifero, allucinogeni vari in altrepiante.

Così si drogano, si ubriacano, si intossicano.Secondo la tesi dello psicologo Ronald K. Siegel

dell’Università di California, gli animali si ubriacherebbero osi drogherebbero intenzionalmente, per lenire le sofferenze elo stress della vita quotidiana, proprio come fanno gli umaniaffetti da etilismo, tossicodipendenti o farmacodipendenti.

In generale rispetto all’atteggiamento di dipendenza, pos-siamo riconoscere alcuni aspetti di fondo.

Dipendere deriva dal lat. DE PENDERE, essere appeso,attaccato.

Nell’essere umano la prima situazione di dipendenza spe-rimentata è quella dell’epoca infantile in cui l’assolvimentodei propri bisogni di sopravvivenza e di calore affettivo nonpuò che avvenire dall’esterno. Il passaggio dalla dipendenzaall’autonomia avviene attraverso una sempre maggiore diffe-renziazione e individuazione.

Tratti di dipendenza possono sopravvivere marginalmentenell’adulto e, in alcuni casi, divenire uno degli elementi strut-turanti la personalità. La personalità dipendente infatti sicaratterizza per un costante bisogno di approvazione ester-na, richiesta di aiuto e paura della separazione. Tali personenon hanno fiducia nelle proprie capacità, evitano di prende-re delle iniziative e tendono a delegare la responsabilità dellescelte e se ne sono costretti necessitano di rassicurazionecontinua. Pur di mantenere un legame di accudimento e sup-porto possono adottare un atteggiamento sottomesso evitan-do di incorrere in contrasti che potrebbero causare lorodisapprovazione o allontanare gli altri da sé. Le critiche ven-gono interpretate come disapprovazione e ulteriore confer-ma della propria incapacità. Stabiliscono relazioni affettiveintense cercando di mantenerle anche a spese di enormisacrifici e quando incorrono in separazioni hanno reazionicatastrofiche a causa dell’esagerato timore di prendersi cura

di sé. Se interrompono una relazione hanno bisogno di strin-gerne al più presto una nuova altrettanto intensa poiché laloro fantasia è quella di non poter funzionare in assenza diuna forte legame che dia soccorso e accudimento.

Pessimismo, dubbi, ansia di fronte alle decisioni, difficoltàa tollerare ed elaborate le separazioni sono i correlati com-portamentali del disturbo dipendente di personalità.

La modalità relazionale sopra descritta quale il costanterivolgersi ad altri per essere aiutato, guidato e sostenuto puòessere stabilito con il farmaco che provvidenzialmente giun-ge in soccorso per un disturbante fardello sintomatico. Il far-maco infatti acquisisce, nell’economia psichica, il significatodi un oggetto buono capace di fornire supporto esterno ad unsé inidoneo a soccorrersi. Inoltre il farmaco rimanendo unagente esterno garantisce uno status quo interno evitandoquei sommovimenti che 1’elaborazione psichica dei conflitticomporterebbe e portando ad un armistizio o perlomeno aduna tollerabile convivenza con i sintomi.

Qualunque percorso verso la disassuefazione pertantodeve tener conto delle intime collusioni che la persona hastabilito con il farmaco. E un tale percorso prende originedalle motivazioni che hanno condotto alla decisione dellasospensione e dalla chiarezza che a tale decisione, spessoindotta dall’esterno, corrisponda una reale adesione. Se all’i-nizio dell’assunzione il farmaco era stato investito di magi-che attese risolutive, in questa fase si attivano anticipazionicatastrofiche circa il riemergere dei sintomi e l’incapacità afronteggiarli con le proprie uniche forze. Ne deriva uncostante stato d’allerta, uno scrutare i segni della “caduta”,un’attesa che finisce essa stessa per rafforzare l’ansia e ilbisogno del farmaco che la allievi. Questo stato di cose fasperimentare regressivamente al paziente il momento prece-dente all’assunzione del farmaco in cui si trovava in balia delsintomo e non potendo ricorrere ad esso sposterà l’attenzio-ne sul terapeuta. Non è difficile incorrere in pazienti chetelefonano alle ore più impensate perché in preda al panicoe alla ricerca di rassicurazioni, che sciorinano in pochi minu-ti costellazioni sintomatiche nuove e già conosciute. Appareindispensabile nel corso della disassuefazione portare l’at-tenzione del paziente sulla dipendenza e la minaccia chel’autonomia e le separazioni comportano al corso della pro-pria esistenza.

Tutto ciò si riflette sullo stato d’animo del paziente cheguida la scelta dei rimedi floriterapici.

Le benzodiazepine vengono assorbite immodificate daltratto gastrointestinale.

L’assorbimento, livelli di picco, e inizio d’azione sonopiù rapidi per diazepam, lorazepam, alprazolam, triazolamed estazolam.

Picco plasmatico tra 1 e 3 ore.Le benzodiazepine differiscono per l’emivita, per la laten-

za di inizio degli effetti ansiolitici e per la potenza.

Page 36: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

56

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Per quale motivo è stata prescritta una benzodiazepina?

Le benzodiazepine possono impiegarsi come:

– sedativi (riducono l’eccitazione, inattività diurna, calmano)

– ansiolitici (riducono l’ansia patologica)

– ipnotici (favoriscono l’inizio e il mantenimento del sonno)

– miorilassanti

Si impiegano inoltre per:

– crisi di panico

– crisi convulsive

Secondo alcuni autori le benzodiazepine agiscono comesedativi a basse dosi, come ansiolitici a dosi moderate ecome ipnotici ad alte dosi.

La specificità d’azione, e quindi degli effetti, dipende daspecifici recettori.

Le benzodiazepine si legano a siti specifici sui recettoridell’acido gamma-aminobutirrico e competono con il DBI(diazepam bending inhibitor): aumentano pertanto l’affinitàdel recettore del GABA per il GABA.

L’uso di questi farmaci induce fenomeni di tollereranza,dipendenza, astinenza

Tolleranza: aumento delle dosi per mantenere la remis-sione clinica dei sintomi.

Dipendenza: interessa circa il 15% di coloro che assumo-no il farmaco da uno, due mesi ed il 50% di coloro che loassumono da sei mesi (Salzman 1990); la percentuale sale al90% per i trattamenti molto prolungati (particolare difficoltànella riduzione dell’alprazolam) con le benzodiazepine abreve durata d’azione, si può verificare aumento dell’ansia ilgiorno successive all’assunzione del farmaco.

Astinenza: più elevata è la dose, più breve è l’emivita, piùgravi sono i sintomi di astinenza.

Sintomi da astinenza di comune osservazione(sindrome da astinenza da benzodiazepine) ansia, irritabi-

lità, insonnia, affaticamento, cefalea, crampi, tremore, sudo-razione, vertigini, difficoltà di concentrazione, nausea,depressione, depersonalizzazione, aumento percezioni sen-soriali (odorato, vista, gusto, tatto), percezione anormale osensazione di movimento.

(PP Roy-Byrne, D. Hommer)

I pazienti trattati con la floriterapia seguivano una terapiacon benzodiazepine per vari motivi (DSM IV).

I pazienti presentavano:

1) Disturbo d’ansia generalizzato (DAG)preoccupazione eccessiva per problemi per i quali non vi èuna realistica ragione di preoccupazione; apprensionecome prima risposta agii eventi della giornata da ciò deriva:– incapacità a rilassarsi e riposare– affaticabilità– difficoltà a concentrarsi– irritabilità– tensione muscolare– insonniasolitamente l’esordio di un DAG avviene prima dei ventianni di età

2) Somatizzazionipersonalità narcisistiche con intensa reazione aggressiveanche per minime frustrazioni; difficoltà nei contattisociali e nel lavoro.Sintomi fisici cardiovascolari: palpitazioni, tachicardiasinusale, extrasistolia atriale, costrizione toracica, senso disoffocamento, possibile ipertensione arteriosa da iperatti-vazione simpatica cronica.Sintomi gastroenterici: dispepsia funzionale, colon irrita-bile, ulcera peptica, m. di Crohn, colite ulcerosa.Sintomi respiratori: sospiri, asma bronchiale, allergia.Sintomi genito-urinari.Stato depressivo mascherato.Le somatizzazioni rappresentano modalità comunicativecon bisogni di attenzione e di dipendenza e conseguentefrustrazione e aggressività in caso di rifiuto.

3) FobieAnimali, es. cani, gatti.Situazioni, es. spazi chiusi, aperti.Società, es. interazioni sociali e situazioni in cui si è pro-tagonisti.

4) Attacchi di panicoRapida insorgenza di disagio, paura accompagnati datachicardia, palpitazioni, vertigini, sudorazione, tremori,respiro affannoso, difficoltà di deglutizione, paura di mori-re, oppressione toracica, paura di impazzire, nausea,paura di perdere il controllo, paura di nuovi episodi, ansiaanticipatoria.Impulso a fuggire.La relazione tra l’attacco di panico e la situazione scate-nante di solito rappresenta una risposta appresa, ad es.senso di soffocamento.

La richiesta di ridurre/eliminare la dipendenza dal farma-co era derivata da decisioni autonome dei pazienti accom-pagnate o meno da sollecitazioni di congiunti. I pazienti inol-tre avevano manifestato l’intenzione generica di rivolgersi a

Page 37: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

57

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

La floriterapia agisce sugli stati d’animo causa ed effettodell’ansia. La scelta del fiori è effettuata sugli specifici statid’animo che emergono nella relazione terapeutica.

– apprensione “costituzionale”: Aspen;– riluttanza a riconoscere connessioni tra disturbi lamentati

(es. insonnia, tensioni, somatizzazioni etc.) e preoccupa-zioni di fondo ed apprensioni: Agrimony;

– preoccupazione circa il proprio stato di salute: Mimulus,Aspen;

– richiesta di attenzione, se frustrati ed aggressivi: Chicory;– “benzodiazepina d’urgenza”: Rescue Remedy;– paura di “non farcela”: Larch;

Rimedi di fondo per lo stato di dipendenza:– per superare le abitudini: Walnut;– per mascherare l’inquietudine interne dimostrandosi

apparentemente euforico: Agrimony;– per l’allontanamento dalla realtà: Clematis;– per tonificare il corpo e l’anima: Olive;– Per aumentare l’energia: Hornbeam;

Nel Disturbo d’Ansia Generalizzata:– se presente insonnia: Agrimony;– se incapacità a rilassarsi: Impatiens;– se fatica per tortura mentale: White Chestnut;– se fatica per grande dispendio energetico: Olive;– se la fatica diventa scoraggiamento: Elm;– se la tensione muscolare favorisce posture scorrette in

“chiusura” con ipercifosi, spalle anteposte: Oak;

Nelle somatizzazioni:– interessamento del Sistema Cardiovascolare: Beech;– ipertensione: Vine;– sintomi mioarticolari: Impatiens, Vervain, WaterViolet;

Nelle fobie: Mimulus, Aspen;

Nel panico: Rock Rose, Cherry Plum;– per rompere la relazione strutturata fra l’attacco di panico

e la situazione scatenante: Chestnut Bud;– quando si è molto raccolti in se stessi: Heather;– per i comportamenti rassegnati quali cedimento ad una

“malattia” cronica: Wild Rose;

È stata posta particolare attenzione agli stati d’animo chesi sono instaurati durante la riduzione graduate delle benzo-diazepine: la prescrizione del rimedi floreali rimane indivi-duale e personalizzata come un abito su misura.

Si sono manifestati:

incertezza, dubbio, instabilità decisionale. Dice Bach:“L’instabilità farà posto alla determinazione se ci si abitua

medicine non convenzionali o naturali, ma non erano espli-citamente orientati alla floriterapia. Il metodo di Bach è statopertanto proposto e spiegato dal medico.

La progressiva constatazione da parte dei pazienti di tro-varsi in un setting terapeutico ove veniva dato spazio più allapersona che ai sintomi di cui era portatrice, ha rappresenta-to una condizione essenziale per le variazioni degli stati dicoscienza, sollecitate dall’energia dei rimedi floreali.

Abbiamo seguito le seguenti linee guida, che vengono sin-teticamente esposte.

LINEE GUIDA:

Riduzione graduale del farmaco:

– benzodiazepine a breve durata d’azione possono esseresospese in alcuni giorni

– benzodiazepine a durata intermedia in alcune settimane

– benzodiazepine a lunga durata d’azione in oltre tre setti-mane.

Spiegare che le benzodiazepine prescritte in passato agi-scono sui sintomi dovuti all’ansia, non sulle cause dell’ansia,mentre la floriterapia agisce sugli stati d’animo cause edeffetti dell’ansia.

Spiegare che nel metodo di Bach è importante individua-re quegli stati d’animo che coesistono con i sintomi per iquali erano state prescritte benzodiazepine.

Per rompere la dipendenza, favorire l’attenzione circa lanon fissità e la dinamica degli stati d’animo.

Focalizzare sulla situazione attuale e favorire condizioni incui possano emergere pensieri, emozioni, paure etc., che ilpaziente lega alla graduale sospensione delle benzodiazepi-ne: in questa fase il paziente va “condotto per mano”.

Sostegno del paziente con valorizzazione dei risultatianche con constatazioni che la riduzione progressiva del far-maco e la contemporanea assunzione dei rimedi di Bach nonha comportato nessun effetto disastroso né incontrollabile,né ricadute.

I tempi di disassuefazione sono individuali e flessibili.

Non considerare come “passo indietro”, compromettentel’esito del trattamento, l’eventuale rallentamento nello scala-re le dosi o il ripristino della maggior dose precedente, ovenecessario.

Disincentivare comportamenti di rassegnazione.

Page 38: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

58

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

a prendere delle risoluzioni ed a passare all’azione senzaindietreggiare dalle decisioni prese”;

si tratta spesso di una incertezza derivata dalla sfiducia,non dall’idea che ispira la decisione di disassuefarsi. Siteme la propria debolezza (Larch) in una fase di possibilicambiamenti (Walnut);

di fronte a qualche fallimento che peraltro si teme, si deter-mina demoralizzazione e perdita di fiducia (Gentian).

Prima di concludere, una considerazione.

L’ansia non dovrebbe essere soppressa in maniera indi-scriminata. Essa è evidentemente sorta come una difesa perriuscire ad evitare situazioni pericolose in natura. Uno studiocondotto presso l’Università di Louisville nel 1992, e riporta-to recentemente su Le Scienze, ha permesso di valutare glieffetti benefici della paura nei guppy, pesciolini di piccoledimensioni. Questi pesci sono stati raggruppati in tre diversecategorie timidi, normali e coraggiosi, in funzione della lororeazione davanti ad un pesce persico. I timidi si nasconde-vano, i normali fuggivano e i coraggiosi cercavano di nonfarsi intimidire. Ogni gruppo di pesci veniva poi lasciato inuna vasca insieme ad un pesce persico. Dopo 60 ore il 40%dei guppy timidi era sopravvissuto, il 15% di quelli normalie nessuno dei pesciolini coraggiosi.

In conclusione, come scrive E. Bach: “È lo stato emotivodel malato che ci guiderà nella scelta del o dei rimedi neces-sari. Le erbe guaritrici sono quelle che sono state dotate delpotere di aiutarci a conservare la nostra personalità. La curadi domani porterà essenzialmente quattro qualità al pazien-te. Per prima la pace, per seconda la speranza, per terza lagioia e per quarta la fiducia. Forse la più grande lezione divita è apprendere che cos’è la libertà. Libertà dalle circostan-ze, dall’ambiente, da altre personalità, e soprattutto da noistessi: perché fino a che noi non siamo liberi, non saremopienamente capaci di donare e di servire il nostro fratellouomo. Ci sono due cose essenziali che il guaritore deve sem-pre tenere a mente quando sta per aiutare un paziente: laprima è incoraggiare la sua individualità e la seconda è inse-gnargli a guardare al futuro”.

BIBLIOGRAFIA:

– American Psychiatric Association: Diagnostic end statistical manual -IV - Washington 1994

– Salzman C. APA Task Force on Benzodiazepine DependencyBenzodiazepine Dependence: Toxicity and Abuse Washington APA1990

– Bach E. “Libera te stesso” Macro edizioni 1992– Bach E. “Essere se stessi” Macro edizioni 1995– Bach E. “Guarire con i fiori” Ipsa editore – Roy-Byrne PP, Hommer D. “Benzodiazepine withdrawal: Overwiew

and inplications for the treatment of anxiety. Am J Med 84:1041, 1988

Page 39: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

59

I fiori di Bachcome ausilio nelle terapieambulatoriali antalgiche

RIASSUNTO: Il dolore accompagna e difende la vita dell’uomo; intendiamo riferirci alla sua componente patologica mai disgiuntada quella di “campanello d’allarme” della patologia stessa e dunque definibile come probiotica nonostante tutto.Dal momento che possiamo parlare, in campo algico, in modo così sfumato, in modo così compenetrante tra le diverse accezioni del dolore,ne è del tutto evidente una suddivisione definitoria che lo ripartisce al seguente modo:– dolore superficiale;– dolore profondo;– dolore neurologico;– dolore psicologico.In ognuno di questi “comparti definitori”, o categorie della sofferenza, sono già contenuti, in modo evolutivo, od anatomico, o più semplicementeanatomofisiologico, gli addentellati con tutti gli altri, e dunque con un’unica accezione che ben può essere definita come psico-somatica.Da qui la motivazione iniziale, i tentativi ed infine la certezza dell’utilizzo della floriterapia nell’ambito del quotidiano lavoro di assistenza edintervento in ambulatorio ospedaliero di terapia del dolore.In poche parole, dando per scontati l’utilizzo e l’efficacia dei fiori di Bach (secondo la nostra esperienza terapeutica) in ambito psicopatologi-co, abbiamo inteso estenderne l’utilizzo alle manifestazioni somatiche direttamente collegate, o comunque facenti parte di una costellazionesintomatologica comune e ricorrente, con il suddetto campo della “sofferenza di pensiero”.I risultati sono stati sempre incoraggianti e talora, persino inaspettatamente, ottimali.Tra quelli che, più di altri, sono ormai diventati prodotti di una pratica più o meno routinaria ci sentiamo di segnalare i seguenti:– nello stress, in persone presentanti una altalenante patologia algica cervicale, con l’utilizzo di Cerato;– nella presenza di dolori localizzati nella regione pubica, con Red Chestnut;– in caso di dolori e bruciori in zona pelvica, con Mimulus;– nei dolori nevralgici da Herpes zoster, con Rescue Remedy;– nelle algie lombosacrali con Crab Apple;– nelle componenti dolorose fibromialgiche, con Gentian;– nell’innalzamento della soglia del dolore in senso lato, con Impatients.Naturalmente non possiamo, qui, riportare tutti i casi individuali trattati con uno specifico “mixer” di fiori di Bach piuttosto che con un altro,altrettanto personale.Vale però la pena di citare le nosologie che più frequentemente hanno potuto trovare un buono od un ottimo riscontro terapeutico con impie-go di un pool di fiori di Bach (di solito da due a quattro, come massimo): cefalee, contratture dolorose del tronco o degli arti, dolore gonartro-sico-sinovitico poco sensibile agli antidolorifici tradizionali, manifestazioni dolorose ricorrenti collegate a patologie dermiche quali psoriasi edeczema atopico, dolori mestruali.Altrettanto impossibile è il cercare di fornire una “lista” di tutti i casi che hanno fruito della somministrazione “non canonica” (non previstao prevedibile a norma di manuale) di uno o più rimedi floreali; ossia delle piccole emergenze dolorose personali risolte con l’intuito delmomento od, ancor meglio, dopo test Kinesiologico o della localizzazione corporea di Wild – Kramer.Va da sé che queste ultime modalità di individuazione terapeutica delle essenze floreali si prestano particolarmente bene proprio in caso diimpiego in ambito somatico, seppur collegabile a disarmonie psicologiche. Qualora l’ambito mentale sia l’unico, e di più grave aspetto, daaffrontare, il colloquio clinico specialistico, il più circostanziato ed approfondito possibile, rimane la migliore possibilità di scelta per l’utiliz-zo dei rimedi floreali del Dr. Bach.

PAROLE CHIAVE: Fiori di Bach, psicosomatica, terapia antalgica

SUMMARY: In this work we wanted to give some indications about the antalgic treatment with Bach’s flower therapy. Of course thiswas done in association (whenever considered necessary) to the traditional therapies realised in a hospital surgery. We started considering themultiform and multicomponential phenomenon of pain as a derived component which, in its turn, affects the psychological aspect. By consi-dering the varied field of the “mental pain” from the holistic point of view, we had the possibility to better the global therapeutical resultsboth from the somatic and from the inner point of view. Whenever there is no purely psychosomatic manifestation, the flower therapy can beuseful in order to raise the tolerability to the disease and to better the “status” of the patient inside his own life condition.

KEY WORDS: Bach Flowers, psychosomatics, antalgic therapy

ATTI DEL I CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

A. D’AuriaMedico chirurgo, specialista in Ane-stesia e Rianimazione ed Idrologia;Floriterapeuta.Responsabile dell’ambulatorio del-la terapia del dolore del PresidioOspedaliero “S. Ambrogio”. Via E. Fagnani, 5 – Mortara (PV).

N. PezzaMedico chirurgo, specialista in Ge-ratria; Floriterapeuta.Responsabile geriatra della casa diriposo “G. Delfinoni, via Palazzo,20 - Casorate Primo (PV) e della“Casa di Riposo”, via per Cassinet-to 25, Abbiategrasso, (MI).

Page 40: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

60

A.M.I.F.

I n Italia le persone che soffrono di dolore cronico sonocirca 30 milioni. Dato l’imponente numero di personecoinvolte, questa tematica viene sempre più trattata da

periodici, quotidiani, trasmissioni radiofoniche e televisive. L’ampliarsi dell’informazione sulla possibilità di cura e

guarigione delle sindromi algiche porta ad una crescenterichiesta assistenziale che ha permesso il sorgere in moltiospedali, ambulatori di terapia del dolore.

Il dolore comunemente non è più considerato un “campa-nello d’allarme”, ma un problema che va affrontato sempre,e al più presto, poiché esiste una morbilità funzionale e psi-cologica causata dalla sofferenza. Vedi Fig. 1.

La presa di coscienza delle informazioni nocicettive chenascono nei recettori periferici eccitati da stimoli dannosi opotenzialmente tali, esogeni e/o endogeni viaggia attraversoi neuroni del corno posteriore del midollo spinale per giun-gere a livello corticale, in cui avviene l’integrazione delleinformazioni nocicettive stesse.

Negli ultimi anni, lo studio della componente psicologicadel dolore si è evoluto verso la formulazione di modelli inte-grati, ma la relazione tra personalità e sofferenza è tuttoracontroversa.

È certo che il dolore intenso, costante e continuo neltempo, crea nell’individuo uno stato d’ansia e angoscia finoa turbe gravi della sfera emotiva per la lentezza e l’incertez-za di un’eventuale guarigione. Il quadro psicopatologico cheviene a crearsi costituisce a sua volta un feedback di rinforzoal dolore cronico.

Gli eventi mentali possono interagire con eventi fisici nel-l’attivazione del sistema algico, ma come ciò avvenga è anco-ra un enigma.

Attualmente le teorie dominanti sono: quella “dualista”,che considera il cervello e la mente come entità separate, mache si influenzano a vicenda; e quella “unicista”, in cui il cer-vello e la mente sono la stessa cosa. La concezione “dualista”si rifà al modello filosofico di Karl Popper, in cui la nocice-zione diventa dolore solo attraverso la comunicazione tracervello e mente. L’unicismo invece, si riferisce al concettodell’integrazione del segnale biologico introdotto da CharlesSherrington all’inizio di questo secolo, sostenendo che la cel-lula nervosa isolata, non è in grado di esprimersi; solo unen-dosi ad altri neuroni ha la possibilità di trasmettere e riceve-re segnali e diventare intelligente.

Il dolore è un’esperienza sensoriale particolare nella qualeè importante distinguere la nocicezione dal dolore.L’individuo percepisce il dolore solo quando l’informazionenocicettiva dai nuclei talamici viene integrata nelle aree cor-ticali e limbiche e se non vengono attivati i circuiti neurona-li della coscienza non si avrà dolore. Vedi Fig. 2.

Dunque non dobbiamo pensare al corpo e alle sue fun-zioni solo in termini fisico-dinamici; bisogna cercare di con-siderare l’uomo un’unità bio-psichica, non solo corpo, ma un

Fig. 1 - Casistica.

30 milioni di persone

in Italia soffronodi dolore cronico

Fig. 2 - Rappresentazione schematica delle vie di trasmissione,di modulazione e di percezione del dolore.

Rete di modulazione del dolore

Page 41: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

61

A.M.I.F.

insieme di pensieri, emozioni e tendenze, guidati da un Iocosciente. Vedi Fig. 3.

Il corpo non può essere scisso dalla psiche, altrettanto nonpuò essere separato dal suo ambiente naturale. Necessita delsuo habitat da cui ricevere gli stimoli, le informazioni, i mes-saggi che vengono codificati, trasmessi, modulati e percepitia livello del sistema nervoso periferico e centrale.

Il rimedio floreale avendo una vera funzione regolatriceed equilibratrice a livello psichico diventa un valido aiuto inqualsiasi patologia acuta o cronica in cui vi è un interessa-mento della sfera psichica. Vedi Fig. 4.

Entriamo nel vivo dell’argomento e consideriamo l’uomocon i suoi acciacchi e le sue problematiche, che colpiscono partiben definite della struttura corporea. I fiori di Bach possonoessere inseriti come coadiuvanti in qualsiasi terapia algica.

Alcune volte sono sufficienti da soli per avere una risolu-zione del dolore; questo succede, quando i dolori sono l’ef-fetto di una psiche alterata.

Consideriamo l’individuo Cerato sottoposto ad uno stresscontinuo ed assillante, in cui si scatena una cervicalgia asso-ciata a cefalea per l’ansia e la tensione dovute al continuostress. Vedi Fig. 5.

Cerato è un individuo che di solito dubita della propriacapacità di riuscita e si sente inferiore.

Nella fase di “stress” o di “sollecitudine” vi è una compro-missione dell’apparato epatobiliare. Il metamero di proiezio-ne della patologia epatobiliare è la zona sottoscapolare destrache corrisponde anche alla zona di Cerato nella mappaturafloreale del Kraumer. Quando le cervicalgie epatobiliarehanno il metamero sottoscapolare molto dolente alla digito-pressione, il Cerato può essere utilizzato per alleviare la sin-tomatologia algica. Il Cerato può essere associato ad Oak(come miorilassante) o a Gorse (come grande rivitalizzantedel corpo) rispettivamente nella contrattura del muscolo tra-pezio superiore destro e sinistro.

Spesso si presentano all’osservazione donne che manife-stano una sindrome ansiosa per i familiari o parenti in sensolato con dolori a livello della sinfisi pubica che si irradianoverso l’articolazione coxo-femorale. Può essere utile in questicasi somministrare Red Chestnut (che libera da una rigidità difondo) associato a Scleranthus e Rock Rose (come rimedimiorilassanti) per l’articolazione coxo-femorale destra oppu-re associato a Rock Water (come rimedio antiblocco) per l’ar-ticolazione coxo-femorale di sinistra. Vedi Fig. 6.

Se i dolori, invece, che irradiarsi verso l’articolazione coxo-femorale si irradiano nella zona pelvica con una sensazionedi dolore urente, a Red Chestnut si consiglia associareMimulus (per alleviare la stessa paura del dolore cronico).Vedi Fig. 7.

Fig. 3 - L’uomo – un insieme, un’unità biopsichica.

Pensieri

L'uomo è un'unità bio-psichica

Emozioni

Corpo

TendenzeIo - Cosciente

Fig. 4 - L’influsso dell’uomo sull’ambiente… e viceversa.

Modello bio-psicosociale

Corpo Psiche

Ambiente naturale

Fig. 5 – Cerato e le cervicalgie.

Mancanza di fiducia di sà stessi -in cerca di consigli

Uomo epatobiliare

Cervicalgia L'area sottoscapolare

cefalea

Ansia e tensionestress

Dolore alladigitopressione

Nella mappatura di Kramerla localizzazione del Cerato è

Oak (miorilassante -efficace nelle contratturedel m. trapezio sup dx)

Gorse (rivitalizzante -efficace nelle contratturedel m. trapezio sup sx)

Cerato

Page 42: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

62

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Nel tratto del rachide dorsale si è prescritto con successoWild Rose (con azione rivitalizzante), Genzian (con azioneantitensiva), Star of Bethlehem (come antishock per eccellen-za) e Mimulus, Centaury (che sono rimedi floreali per tuttiquelli facilmente tendono a flettere la colonna dorsale). Intutti i casi appena riportati può essere impiegato, per unamaggior capacità di contenimento del dolore Impatients (chemigliora il livello di soglia soggettivo del dolore). Vedi Fig. 11.

Nella fibromialgia un valido aiuto dato da Gentian (per lasua azione antitensiva).

Nelle componenti nevralgiche dipendenti da riacutizzazio-ni erpetiche abbiamo ripetutamente sperimentato la bontà diutilizzo di Rescue Remedy (per l’insorgenza repentina e vio-lenta del dolore). Se la localizzazione erpetica circonda l’oc-chio destro bisogna associare Chicory (per l’attività ansioliti-ca), mentre Walnut (per l’attività antispastica); se invece cir-

Nella gonalgia, insieme ai classici farmaci di riferimentopossiamo utilizzare rispettivamente Rock Water (essendo unrimedio antiblocco a destra) e Walnut (per la sua capacità diintervenire nell’alleviare lo stato di rigidità e/o la contratturaa sinistra). Vedi Fig. 8.

Nel trattamento antalgico della colonna possiamo conside-rare l’utilizzo di Crab Apple (per l’evidente legame di riferi-mento alla zona in oggetto) nelle algie lombo-sacrali e/o cocci-godinie, ad esso può essere associato Cherry Plum (temperan-te la esasperazione algica, derivante dalla struttura interessatadalla patologia) e Rock Rose (come antiblocco). Vedi Fig. 9.

Nell’irradiazione del dolore dal coccige verso il rachidelombare si consiglia l’aggiunta di Pine (che favorisce il cor-retto assetto posturale) e Wild Oat (che aiuta a sopportare losforzo di carico sulla lordosi lombare). Vedi Fig. 10.

Fig. 6 - Red Chestnut e l’articolazione coxo-femorale.

Apprensione per gli altri -si aspettano sempre il peggio

Algie

Sinfisi pubica

Componenteauto - persecutoria

Artic. coxo -femorale dx

Scleranthuse Rock Rose(miorilassanti)

Red Chestnut(libera da una rigidità di fondo)

Fig. 7 – Red Chestnut e le algie pelviche.

Sinfisi pubica

Artic. cox -femorale sx

Mimulus(allevia la paura

del dolore cronico)

Rock Water(antiblocco)

Sinfisi pubica

Zona pelvicacon sensazionedolorosa urente

Red Chestnut(libera da una rigidità di fondo)

Algie Algie

+++

+

Fig. 8 – Rock Water e Walnut nelle gonalgie.

Autorepressivi, rigidità moraledesiderio di essere da esempio

Aiuta nei grandi cambiamenti

Gonalgia dx

Gonalgia sx

Rock WaterRimedio antiblocco

WalnutRiduce rigidità e/o contratture

Fig. 9 – Colonna vertebrale e Crab Apple.

Depurativo della mentee del corpo

Colonna vertebrale

sacro - coccigodinia

Cherry Plum(controlla il dolore)

Rock Rose(anti-blocco)

Crab Apple

Page 43: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

63

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

conda l’occhio sinistro Oak (per indurre una minor rigiditànella zona colpita) e Sweet Chestnut (come benzodiazepinadei fiori di Bach). Per una localizzazione erpetica a livellocostale destro si consiglia Holly (perché il dolore all’epicon-drio destro è collegato ad un forte stato di amarezza); se inve-ce la localizzazione è a livello costale sinistro ci possiamoavvalere dell’aiuto di Vervain (elettivo in caso di tensione fisi-ca e/o strappi muscolari e/o fascicolazioni muscolari) e Gorse(essendo il grande rivitalizzante corporeo con un’azione effi-cace anche in caso di attacco virale. Vedi Fig. 12.

Infine, nei dolori mestruali in cui la componente affettivaed emotiva gioca un ruolo fondamentale il “mixer floreale”più utilizzato è stato Crab Apple (per coloro che avvertonouna sensazione di “sporco” con grande senso di vergogna),Chicory (per la dipendenza emotiva), Centaury (per la dipen-denza da qualcuno), Rock Rose (per lo stato d’ansia e per la

paura che il ciclo si blocchi), Sweet Chestnut (per la sensa-zione di abbandono e dunque di solitudine), Beech (per colo-ro che considerano il periodo come momento di debolezza)e Pine (nel caso in cui vi sia un senso di colpa scusandosiripetutamente). Vedi Fig. 13.

Concludo, che è impossibile cercare di fornire una “lista”di tutti i casi che hanno fruito della somministrazione “noncanonica” di uno o più rimedi floreali; ossia delle piccoleemergenze dolorose personali risolte con l’intuito delmomento o ancor meglio, dopo test Kinesiologico o dellalocalizzazione corporea di Wild – Kramer.

Va da sé che queste ultime modalità di individuazioneterapeutica si prestano bene in caso di impiego in ambitosomatico seppur collegabili ad una predominante compo-nente di disarmonia psicologica e rimane a mio avviso lamigliore possibilità di utilizzo dei rimedi floreali del Dr. Bach.

Figura 10 – Crab Apple, Pine, Wild Oat nelle algie sacro-cocci-go-lombari.

Depurativo della mentee del corpo

Coccigodinia

Lombalgia

solo nel caso didolore irradiato

Pine(ripristina correttoassetto posturale)

Wild Oat(aiuta a sopportarelo sforzo di carico

sulla lordosi lombare)

Crab Apple

Fig. 11 – Nel rachiede dorsale Crab Apple e le sue associazioni.

Depurativo dellamente e del corpo

Dorsologia

Wild Rose(rivitalizzazione)

Gentian(antitensivo)

Star of Bethlehm(antishock)

Mimulus e Centaury(per coloro che tendono

a flettere la colonnadorsale)

Impatients(migliora il livellosoglia deldolore)

Crab Apple

Colonna vertebrale

Fig. 12 – Rescue Remedy, con le associazioni, nelle nevralgieerpetiche.

Occhio dx

Occhio sx

Costale dx

Costale sx

Nevralgie erpetiche

Walnut(attività antispastica)

Chicory(attività ansiolitica)

Gorse(rivitalizzante)

Oak(miorilassante)

Sweet Chestnut(la benzodiazepinadei Fiori di Bach)

Holly(mitiga lo statodi amarezza)

Vervain(utile nelle tensione

fisica, e/o strappimuscolari e/o fascicolazione)

Rescue Remedy(Controllo del dolore acuto)

Figura - 13 - Dismenoree e loro fiori.

Crab Apple(migliora la sensazione

di vergogna e di "sporco")

Chicory(aiuta la dipendenza

emotiva)Rock Rose

(per superare l'ansiadel ciclo stesso)

Sweet Chestnut(migliora la sensazione

d'abbandono)

Pine(per chi si scusa e viveil periodo con senso

di colpa)Centaury(Per la sensazione di

dipendenza e dioppressione)

Beech(per coloro che considerano

il periodo mestrualecome una debolezza)

Dismenorree

Page 44: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

3

RIASSUNTO: Il presente lavoro chiarisce come la Mente, struttura che governa i processi di coscienza, inte-ragisca con il biologismo del cervello, che a sua volta è influenzato dal biochimismo del corpo. L’equilibrio fun-zionale di questo dinamico fluire può essere terapeuticamente sollecitato sia dai Fiori di Bach che dai RimediOmotossicologici. L’esatta comprensione del meccanismo funzionale di regolazione psico-somato-energetico chia-risce, di volta in volta, l’operatività del medico nella corretta sintesi terapeutica.

PAROLE CHIAVE: MENTE, CERVELLO, SOMA, FIORI DI BACH, OMOTOSSICOLOGIA

SUMMARY: In this study we discuss the link among mind, brain and body and how they are strictly connected.The correct comprehension of this linkage indicates how to operate in the right direction using Bach FlowerRemedies and Homotoxicology in a therapeutic synergy.

KEY WORDS: MIND, BRAIN, BODY, BACH FLOWERS, HOMOTOXICOLOGY

Floriterapiaed Omotossicologia:una sintesi per il futuroFlowertherapy and Homotoxicology:a synthesis for the future

E. Paolelli

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

S ir John C. Eccles, premio Nobel per la Neurofisiologia,dopo aver studiato per tutta la vita il funzionamento delcervello, è arrivato alla conclusione che questa struttu-

ra funziona come strumento della “Mente”.Alla stessa conclusione sono pervenuti C.G. Jung, R.

Assagioli, R. Gerber, nonché gli psichiatri R. Moody e B.Weiss, per citare soltanto alcuni degli studiosi che sostengo-no tesi contrarie a quelle neurofisiologiche proprie della cul-tura dominante.

A volte, nell’analisi di questa diatriba, si è sfociato in oppo-sti estremismi: da una parte coloro che vedono nella intrica-ta interconnessione neuronale la base della Mente (R. L.Montalcini), dell’altra coloro che interpretano la Mente oltreil cervello, ma ad esso strettamente collegata ( J. C. Eccles).

In realtà una attività psichica superiore non può esserepensata senza l’esistenza della coscienza, intendendosi percoscienza la minima struttura di un “IO” che riconosce sestesso diverso dall’altro da sé, in grado di esercitare un mini-mo di controllo su di sé.

Recenti studi riconoscono questo nucleo di coscienzaanche nella psiche degli animali superiori. Tuttavia l’essereumano è l’unico ad avere una rappresentazione in più: la

capacità creativa e critica che ha reso possibile l’evoluzionedella specie.

Distinguiamo, quindi, un io soggettivo di pura marca neu-ropsicologica da un io cosciente creativo e critico.

L’attività mentale umana è perlopiù di tipo conservativo-biologico, tesa, cioè, alla difesa dell’io soggettivo dalleaggressioni esterne. Tale attività è quasi completamentecoordinata dalla MENTE BIOLOGICA-NEURONALE. Le attivitàsuperiori, invece, in particolare il pensiero critico e creativo,sono appannaggio dell’io cosciente, struttura sicuramentedistinta dalla mente biologica, ma, come esposto di seguito,ad essa strettamente interconnessa.

Benjamin Libet, della California University, ha scopertoche il cervello impiega 500 millisecondi per elaborare larealtà in modo conscio, mentre gli bastano 150 millisecon-di per l’individuazione sensoriale senza consapevolezza,cioè per vedere cose non interessanti, che non vengonoregistrate.

Il processo di prendere coscienza, quindi, crea un lievissi-mo ed impercettibile ritardo tra quello che vediamo e sentia-mo e quello che sappiamo di aver visto e sentito.

Cosa avviene in questo lasso di tempo?

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Page 45: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

4

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Secondo Rodolfo Llinas, direttore del Dipartimento diFisiologia e Biofisica della New York University, entrano nellacoscienza-consapevolezza solo quelle informazioni che lecellule nervose corticali ritrasmettono al talamo in modo sin-crono, sintonizzandosi tutte sulla stessa frequenza d’onda:una modulazione intorno ai 40 Hertz. Il rumore di fondo con-tinuo delle altre cellule, trasmesso su altre lunghezze d’onda,resta, invece, escluso dalla coscienza. Secondo Llinas la rac-colta di queste informazioni è fatta da un anello di cellule: ilnucleo intralaminare del talamo. Qui ha origine un treno

d’impulsi nervosi, che, simile ad un fascio radar, fa il girocompleto del cervello ogni 12,5 millisecondi. Ogni giro espli-ca il recruitment (reclutamento) di tutte le informazioni, pre-senti nelle diverse aree specializzate del cervello: cortecciavisiva, sensitiva, uditiva, ecc, sono sincronizzate dalla Mentesulla stessa lunghezza d’onda (~ 40 Hertz).

La coscienza, quindi, non è un luogo fisico, ma un tempoe una frequenza che accordano le diverse sensazioni all’u-nisono tra loro (Fig. 1).

Ma se la MENTE come fonte di riflessione critica e creativanon è identificabile con il CERVELLO BIOLOGICO, che rap-porto c’è tra MENTE e CERVELLO, visto che sia l’io soggetti-vo-biologico che l’io cosciente-creativo, utilizzano nella vitaquotidiana il cervello per interagire con il mondo esterno?.

La modalità più semplice per rispondere a questa doman-da è il paragone con il Computer.

Il CERVELLO con la sua struttura organico-biologica è assi-milabile all’HARDWARE di un calcolatore, in cui si immetto-no i dati provenienti dagli organi di senso e dal mesenchima,ed in cui il frutto dell’elaborazione della mente, viene tradot-to in fisicità, per l’OUTPUT finale. La MENTE è invece il PRO-GRAMMA DI ELABORAZIONE DATI interposto al Terminale-Cervello è cioè l’UNITÀ CENTRALE-ELETTROMAGNETICADELL’INTERO CALCOLATORE (SOFTWARE) (Fig. 2).

Lo stato di salute dell’individuo è uno stato particolare chepuò essere mantenuto solo con un enorme dispendio ener-Fig. 1

Fig. 2 Fig. 3

Conflitto psichico SOFTWARE=PSICHE(Programmatore)

HARDWARE=CERVELLO(Ordinatore)

ROBOT=SOMAManifestazioneorganica

Focolaio di Hamer

Io superiore

PSICHE

Io Biologico

CERVELLO

SOMA

Accoppiamento PERIFERICONEUROUMORALE

(matrice/vie nervose afferenti/biofotoni)

Accoppiamento CENTRALENEUROUMORALE

(biofotoni/ipotalamo/ipofisi/vie nervose efferenti/matrice)

Page 46: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

5

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

getico, con la formazione di strutture dissipative (Clusters),lontano dall’equilibrio termodinamico, in un sistema aperto.È necessario un flusso di informazioni costante che rendapossibile l’altissimo grado di ordine dinamico dei tessuti(negentropia).

Circa 1018 reazioni metaboliche organiche al secondorichiedono un trasferimento veloce e preciso di informazioniall’intero organismo. Secondo il biofisico Popp, nessunamolecola, enzima, ormone o neurotrasmettitore è in grado difare ciò: solo i fotoni sono in grado di garantire questo coor-dinamento in maniera ordinata, ultraveloce ed olografica. Inaccordo anche con il pensiero di Rubbia (Premio Nobel,1984), la materia è quindi subordinata ai processi energeticidi natura elettromagnetica, che gestiscono lo stato di orga-nizzazione dei tessuti. È impensabile il raggiungimento ditale coordinamento nell’intero organismo tramite la sola reteneuronale.

Possiamo quindi ragionevolmente supporre che accantoad un CERVELLO NEURONALE, esista un CERVELLO ELET-TROMAGNETICO (PSICHE), in grado di elaborare informa-zioni con una velocità e sensibilità estremamente superiori alcervello biologico. In tale struttura elettromagnetica coesistesia l’io biologico che l’io superiore, cioè l’io creativo-riflessi-vo. Tale struttura utilizza il cervello biologico-neuronale e daesso ricava percezioni e sensazioni che poi elabora e traducein coscienza, senso della vita e dell’essere, nonché in strate-gie di superamento e trascendenza.

Ogni mutamento di carattere somatico influenza talestruttura elettromagnetica che definiamo “PSICHE”; cosìuno stressore nella struttura psico-elettromagnetica si tra-durrà, attraverso la mediazione del cervello biologico-neu-roendocrino, sull’intero organismo (Fig. 3).

Il rapporto tra mente e corpo è così stretto, diretto edimmediato, che uno shock psichico produce contemporanea-mente una perturbazione nella mente elettromagnetica, nelcervello biologico (focolaio di Hamer: Fig. 4) e in un organoperiferico controllato da quella area encefalica (Fig. 5).

Movimenti impercettibili di masse microscopiche checostituiscono i microtubuli delle cellule, sarebbero responsa-bili, secondo R. Penrose dell’Oxford University, di quest’atti-vità quantistica integrata e risonante. Altre strutture oscilla-torie presenti nel mesenchima interstiziale, nella glia cere-brale e nell’acqua semicristallina dell’intero organismo,mediano questa comunicazione ( J. Benveniste, E. Del Giudice,H. Heine).

Se mente e corpo sono, quindi, così strettamente interco-nessi, i fattori psichici possono scatenare malattie somati-che, ma anche intossicazioni croniche a carico di organiperiferici o della matrice intestiziale del cervello e posso-no acuire o generare disturbi psicologici.

A mero titolo esemplificativo vengono riportati i fattori piùcomunemente chiamati in causa nel circuito di regolazionepsico-somato-energetico (Fig. 6).

Fig. 4

Fig. 5

LIVELLO PSICO-EMOTIVO

CONFLITTO PSICHICO

CERVELLO

SOMA

Focolaiodi Hamer(fenomenielettrici,elettromagnetici,stimoli chimici,endocrini,umorali)

Sintomo o malattia

stimoli elettrici,stimoli elettromagnetici,

effetti radar,superconduzione,

reazione neurovegetativae endocrina.

Page 47: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

6

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Su tali fattori incide in maniera acuta l’ultimo eventostressante che diventa causa scatenante della patologia acutache porta spesso il paziente alla consultazione (Fig. 7).

Il compito fondamentale del medico è quello di stabilire inquale punto di questo complesso NETWORK sia opportunoinserirsi.

Trattiamo la causa scatenante acuta che fa traboccare ilcalice, provvediamo a svuotare il calice dalle cause di fondoo facciamo entrambe le cose?

L’esperienza clinica, la preparazione e l’intuito ci guide-ranno nella soluzione di questa complessa questione.

Di certo abbiamo a disposizione un complesso strategicoe terapeutico in grado di agire su molti dei fattori coinvolti,che attraverso reciproci feedbacks, interagiscono tra di loro.

L’individuazione della tendenza patologica familiare, gene-tica ed ereditaria è di fondamentale importanza poiché sipuò intervenire su di essa con una terapia miasmatico-costi-tuzionale, utilizzando i Fiori di Bach Costituzionali (RimediType) oppure i Rimedi Omeopatici ad Alta Diluizione.

Il “Cervello Elettromagnetico” è molto suscettibile alleinformazioni coerenti in grado di modificare l’entropia delsistema. Queste informazioni possono essere apportate inmaniera determinante dai Fiori di Bach costituzionali (R.Type) e di momento (R. Mood). I Fiori, sintonizzando l’indi-viduo sul proprio ritmo di base, lo aiutano ad entrare in con-tatto con il proprio SÈ e a prefiggersi obbiettivi più coerenticon il proprio progetto esistenziale.

I Fiori ci ripuliscono dagli schemi esterni condizionantiche sin dalla prima infanzia ci hanno diretto e spesso “castra-to”. Così ripuliti siamo in grado di affrontare la vita con piùenergia, determinazione e scopi precisi.

Non sempre, però, saremo in grado, solo con queste infor-mazioni elettromagnetiche, di correggere i nostri disturbi.Spesso, infatti, TOSSINE-CHIAVI bloccate nel mesenchima oALTERAZIONI ENZIMATICO CELLULARI, impediranno unacorretta estrinsecazione del potere curativo dei RimediFloreali.

In questi casi occorrerà ripristinare il corretto biologismoorganico ricorrendo all’Omeopatia omotossicologica.

L’Omotossicologia, grazie alle sue formulazioni terapeuti-che fatte di sostanze drenanti omeopatiche a bassa diluizio-ne, di catalizzatori biologici, di organoterapici, di nosodi,ecc., è infatti in grado di attivare quei processi di “pulizia” delmesenchima interstiziale cerebrale ed extracerebrale, non-ché di rigenerare quegli enzimi cellulari, spesso bloccati nellesituazioni croniche di una certa entità.

In conclusione, alla luce di quanto esposto, vediamo in par-ticolare nella interazione terapeutica di Omotossicologia eFloriterapia un utile strumento per il medico del futuro, chesappia coniugare ed esprimere nel proprio lavoro quotidianoquesta duplice polarità di approccio mente/corpo, corpo/mente,focalizzando, di volta in volta, l’intervento somatico o psicologi-co, essendo sempre ben cosciente della sua interrelazione ereciprocità.

Fig. 7: Rapporto tra i fattori acuti e cronici nella genesidei disturbi psicofisici.

Fig. 6

Io superiore

PSICHE

Io Biologico

CERVELLO

Modulazionecentrale

(biofotoni/ipotalamo/ipofisi/vie nervose efferenti/matrice)

SOMA

Conflittualità psicologiche irrisoltee profonde, datanti da tempo

COSTITUZIONEMIASMATICA

Carico tossinico cronico:Alimentazione, allergeni, disbiosi, tossine ambientali,

metalli pesanti, farmaci, virus, batteri, campi di disturbo cronico, geopatie, microonde, ecc.

Modulazioneperiferica

(matrice interstiziale/vie nervose afferenti/

biofotoni)

Causa scatenante acuta, sia fisica che psichica

Misura della capacità di

compensazione

Costituzione

Carico tossino cronico

Conflittualità cronicaemotivo/spirituale

Fattoripsichici

Fattorifisico-biologici

Patologiaacuta

Page 48: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

7

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

BIBLIOGRAFIA:

1. ASSAGIOLI R. - Psicosintesi. Astrolabio, Roma, 1993.2. BENVENISTE J. - Ultra High Diluition. Kluwer Acad. Publ., Dordrecht,

1994.3. BURR H.S. - The fields of life. Ballantine Books, New York, 1972.4. DEL GIUDICE N., DEL GIUDICE E. - Omeopatia e Bioenergetica.

Cortina Ed., Verona, 1984.5. GERBER R. - Medicina Vibrazionale. Edizioni Lampis, Zogno (BG),

1998. 6. HAMER G. - Les fondements d’une nouvelle médecine. ASAC, La

Ravoire, 1990.7. HEINE H. - Manuale di medicina biologica. GUNA Ed., Milano, 1999.8. JUNG C.G. - Ricordi, sogni, riflessioni. Rizzoli Ed., Milano, 1998.9. LIBET B. - The neural time factor in conscious and unconscious event.

Proc. Natl. Acad. Sci. USA 1993 Mar. 1, 90 (5): 2078-81.10. LLINAS R., RIBARY U. - Coherent 40-Hz. Oscillation characterizes

dream state in humans. Proc. Natl. Acad. Sci. USA 1999 Dec. 21, 96(26): 15222-7.

11. MOODY R. - La vita oltre la vita. Mondadori Ed., Milano, 1977.12. PAOLELLI E. - Floriterapia di Bach. VHS, GUNA Ed., Milano 1996.13. PAOLELLI E. - Le qualità dell’Anima. Tecniche Nuove Ed., Milano, 1999.14. PEDROARENA C., LLINAS R. - Dendritic calcium conductances gene-

rate high frequency oscillation in thalamo cortical neurous. Proc. Natl.Acad. Sci. USA 1997 Jan. 21, 94 (2): 724-8.

15. POPP F.A. - Nuovi orizzonti in medicina. La teoria dei biofotoni. IPSAEd., Palermo, 1985.

16. POPPER K.R. , ECCLES J. - L’io e il suo cervello. Armando Ed., Roma,1994.

17. PRIGOGINE I. - La nuova alleanza. Longanesi Ed., Milano, 1981.18. RECKEWEG H. H. - Omotossicologia, prospettiva per una sintesi della

medicina. GUNA Ed., Milano, 1988.19. TILLER W. - Frontiers of consciousness. Avon Books, New York, 1974.20. WEISS B. - Oltre le porte del tempo. Mondadori Ed., Milano, 1998.

Per riferimento bibliografico:PAOLELLI E. - Floriterapia ed Omotossicologia: una sintesiper il futuro. Atti del 2° Congresso A.M.I.F. La Med. Biol.Suppl. al N° 2, 2000, pagg. 3-7.

Indirizzo dell’Autore:

Prof. Ermanno Paolelli– Titolare della Cattedra di Psichiatria Biologica

c/o Facoltà di Medicina dell’Università delle ScienzeUmane e Tecnologiche. L.U.de. S., Lugano (CH).

– Docente di Psichiatria Biologica c/o Scuola di Omeopatia,Omotossicologia e Discipline Integrate e al Corso diPerfezionamento sui Prodotti di Origine Naturalec/o l’Università della Calabria.

– Fondatore e Presidente A.M.I.F.Indirizzo:Via Varthema, 34 - 40137 BolognaTel. 051/441020

Marzo 2000

Page 49: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

8

RIASSUNTO: La prescrizione dei Fiori di Bach si effettua sugli stati d'animo del paziente: stati d'animo che emer-gono nel setting terapeutico ove la relazione medico-paziente rappresenta il luogo e lo strumento di quella espressio-ne. In tal senso è necessario che il terapeuta non invada quel campo e che il paziente sia condotto verso quella sco-perta. La narrazione della malattia rappresenta la trama che attribuisce significati ed evidenzia stati emozionali.

PAROLE CHIAVE: RELAZIONE MEDICO-PAZIENTE, SETTING TERAPEUTICO

SUMMARY: The Bach Flowers remedies prescription focuses on the patient’s emotional state: emotional statesemerging during the therapeutic setting in which the relationship between the doctor and the patient represents theplace and the instrument of that expression. Thus, it is essential that the therapeutist does not invade that spaceand the patient is conducted towards that discovery. The plot of the illness is revealed through its telling; the plotgives meanings and highlights the emotional states.

KEY WORDS: PATIENT-DOCTOR RELATIONSHIP, THERAPEUTIC SETTING

La relazione medicopaziente e la narrazionedella malattia in FloriterapiaPatient-doctor relationship and the disease narration in Flowertherapy

P. Montenero

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

I l punto di partenza nella relazione medico - paziente, comenell’incontro fra individui che non si conoscono, è rappre-sentato da una condizione di separazione ed oscurità.

Tale separazione può essere ricomposta attraverso un attodi comprensione riunificato.• Ciò significa che quanto è estraneo e separato può esse-re riportato ad unità.

Nella relazione si verifica un processo trasformazionale incui ogni evento non è riferibile all’uno o all’altro dei compo-nenti il sistema, ma al sistema stesso che li comprende e liassume.

Il nesso fra soggetto e oggetto non è un nesso ricercante (ilmedico) e ricercato (il paziente), ma è quello fra due partnersdi un dialogo in cui lo sforzo conoscitivo è ipso facto lo sforzopratico (interesse) per instaurare una comunicazione: unosforzo, quindi, non solo di conoscenza ma di comunicazione.

Lo stato d’animo del paziente viene presentificato, nelsenso di attualizzato, raccontato, espresso all’interno della

relazione “rapporto medico–paziente”.È necessaria, tuttavia, una riflessione sui termini “relazio-

ne” e “rapporto”.La parola relazione può rimandare ad una condizione di

quiete senza conflitti, di equilibrio equiprobabile; ad un col-legamento fra parti, così compenetrate ed amalgamate, dafarci ritenere impossibile una loro specificazione. È uncampo energetico potente alla cui espressione e svolgimentogli individui possono opporsi e resistere.

Viceversa con la parola rapporto ipotizziamo che la divi-sione delle parti sia possibile, senza rimanenze.

CONTRASTO FRA DUE PRINCIPI

1. Uno-tutto indistinto, immobile e indeterminato (relazione)

2. Dualità che implica distinzione e mobilità delle parti(rapporto)

Il rapporto medico-paziente rappresenta un campo diforze ove convergono-interagiscono modi di essere (delmedico e del paziente).

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Page 50: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

9

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

FASE INIZIALE

Il terapeuta: • tolleranza della scarsa comprensione e diavvertire uno stato di impotenza.

• Attendere il rilevante ed il significativo(senza ricordi o conoscenze acquisite: l’erro-re sarebbe quello di imporre al paziente l’au-toinganno di una comprensione prematura).

• Evitare sistemi autoprotettivi non essendo ingrado di decifrare i messaggi del paziente.

• Mantenere una visione binoculare (dati chiaried oscuri) (Bion, 1972).

L’area di intersezione appartiene ad entrambi gli insiemi(Matte Blanco, 1981)

FASE SUCCESSIVA

Il terapeuta non riconosce elementi importanti a causa deipropri ostacoli

Ostacoli:- proiezione: si attribuiscono all’altro elementi propri

- introiezione: ci si impadronisce delle caratteristiche altrui

Esperienza clinica di scoperta:le ipotesi iniziali non vengono confermate né da elementi

successivi né da informazioni già emerse

Medico:Possibili errori

Possibile triade di accudimento

MEDICO PAZIENTE SUPERVISORE

Possibili errori coercitivi

Spazio potenziale reale ed illusorioIdeale per esperienze prive di interferenze da parte del tera-peuta

Io che osserva

Io che esperisce

Terapeuta

• Nozioni teoriche• Informazione sul lavoro degli altri Colleghi• Esperienze cliniche• Formazione

Diventare terapeuta implica un processo che“inizia, va avanti e non è mai concluso”

(Bion, 1972)

È uno stato mentale ed emozionale continuo

Setting in FloriterapiaPer riconoscere lo/gli stato/i emozionale/i negativo/i delpaziente (la nota dominante) è necessaria una comprensione empatica.

Empatia

• Capacità di condividere ciò che accade agli altri, noncome qualcosa di simile alla propria esperienza, macome se capitasse al terapeuta.

• Provare, pensare emozioni come se si partecipasse alleesperienze del paziente.

• Considerare in maniera simultanea il proprio punto divista e quello del paziente con attenzione distribuita(separazione dell’io).

• Rispettare e proteggere l’individualità del paziente,senza super-imporre la propria.

Alternative fra stati d’animo

quale configurazione scegliere?

Esperienza passata Esperienza attuale

ruolo standard

eccesso

rigidità

attitudine variabileAdattamento

ad ogni singolo caso

eccesso

flessibilità priva di regole

A B

Page 51: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

10

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Per una qualsiasi scelta da parte del terapeuta è necessarioun ascolto non focalizzato.Solo in un secondo momento l’attenzione potrà concentrar-si sui problemi focali che sono ancora emersi.

Contenimento:

necessità di una persona disponibile a prestare aiuto per emo-zioni e sentimenti che si riversano sugli altri.Il vissuto del paziente è di essere in balia di tali impulsi.

Il terapeuta è presente per essere “scoperto”

Il processo terapeutico diventa una creazione del paziente

Verso il già noto

Il paziente guida il terapeuta

Verso ciò che deve scopriree comprendere

Seguire il paziente, non guidarloNon spiegare ma scoprire, insieme al paziente

Certezze del terapeuta:• Aspettative su di sé• Collusione fra ricerca di certezze da parte del paziente ed

atteggiamento del terapeuta che vuole apparire in grado dioffrire tali certezze.

La via della conoscenza, se legata a troppe certezze, favo-risce una presa di coscienza intellettualizzata e non efficace.

La presa di coscienza non si propone, si scopre

Bion (1972) sostiene che l’effetto del contenimento èquello di un prisma in grado di scomporre la luce nelle varietonalità dello spettro cromatico attraverso il sentimento, ilpensiero, le capacità organizzative, l’azione e lo stesso silen-zio del terapeuta.

Il paziente vive il contenimento come uno spazio ove sipossa verificare non tanto una riduzione del sintomo, mapiuttosto la scoperta, magari per la prima volta, della propriapossibilità o capacità di sostenere, senza manovre di esita-mento, le difficoltà della vita.

Un terapeuta che voglia evitare di essere interpretatocome “oggetto invasivo” dovrebbe restare in attesa cheemerga, secondo i tempi del paziente, un certo tipo di rap-porto e possibilità di comprensione.

Il clinico dirige l’attenzione consapevole di “non sapere”mai abbastanza.

Il clinico dovrebbe arrivare a “metà strada”.

La diagnosi non dovrebbe essere una “espressione oraco-lare”. Nessuno è in grado di far crescere un altro individuo,può solo inibire o favorire un processo.

Il medico dovrebbe individuare i fattori che facilitano ointerrompono un simile processo.

Il paziente necessita di un “periodo di esitazione”(Winnicott, 1972) che è uno spazio emotivo, ove possonoavvenire scoperte.

Gli eventi si comprendono dopo che sono accaduti

Le domande senza risposta rappresentano un buon inizio

Il terapeuta non conosce le risposte e deve saper aspettare:è il paziente, e solo il paziente, a possedere le risposte.

“Rinuncia alla tua memoria ed al tempo futuro del tuodesiderio; dimenticali entrambi, ciò che già sai è ciò chevuoi, per lasciare spazio ad una nuova idea. Un pensiero,una idea che nessuno rivendica può aggirarsi per la stan-za, alla ricerca di un luogo ospitale. Forse è una delle tue,sembra sorgere dal tuo intimo; o emergere al di fuori di testesso, dal paziente” (Bion, 1972)

“Invece di cercare una luce brillante, intelligente, perspi-cace, per sostenerci di fronte a problemi oscuri, dovrem-mo, penso, far diminuire la luce – portare un penetranteraggio di tenebra; l’inverso di un riflettore… il buio sareb-be così assoluto da creare un vuoto luminoso, reale.Cosicché, se mai esisteva un oggetto, per quanto indi-stinto, risalterebbe con chiarezza ed una luce molto flebi-le diverrebbe visibile, nell’oscurità totale” (Bion, 1972)

Keats affermava che la grandezza di Shakespeare consi-steva nell’essere riuscito a tollerare una “capacità negativa”.

La Floriterapia ha il suo punto di avvio negli stati negativiIl paziente chiede aiuto a chi? Perché? Come?Esiste una narrazione del pazienteEsiste una lettura dinamica (in cui si focalizza una storia eduna evoluzione) da parte del terapeuta.

Trama narrativa

Parti slegate - frammenti

forma filo significato

ordine

Il senso sta nell’attribuire un senso

Page 52: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

11

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

La narrazione della malattia è una esperienza rappresen-tata e raccontata ove attività ed eventi sono presentati inordine significativo e coerente.

L’empatia del terapeuta (senza identificazione) rappresen-ta il “basso continuo” che attenua il rischio di:• Omissioni• Sopravalutazioni• Rifiuti

Nella narrazione del paziente si collegano in senso imma-ginativo esperienze per evitare la dissoluzione.

Si sostituisce una configurazione ad una successione.Qual è la relazione fra storia ed esperienza?Attraverso le domande del terapeuta il racconto può esse-

re collocato in un nuovo contesto e può rivelare nuovedimensioni dell’esperienza.

Nei momenti di crisi e di rottura appare una indetermina-tezza assoluta: il terapeuta “lettore” riceve e compone ilmessaggio del testo

significato interazione fra LETTORE e TESTO(non solo testo, non solo lettore)

“approssimarsi all’ineffabile ed all’indicibile, non persvelarlo o dispiegarlo nella diacronia del discorso ma per

sollecitarlo a produrre e conservarlo nell’involucrosincronico del sentire”.

BIBLIOGRAFIA:

1. BION W.R. - Apprendere dall’esperienza. ed. Armando, 1972.2. CHIAZZA L. - Corpo affetto e linguaggio. ed. Loescher, 1981.3. MATTE BLANCO I. - Saggio sulla bi-logica. ed. Einaudi, 1981.4. WINNICOTT D.W. - Sviluppo affettivo e ambiente. ed. Armando, 1972.5. WINNICOTT D.W. - Gioco e realtà. ed. Armando, 1974.

Per riferimento bibliografico:MONTENERO P. - La relazione medico–paziente e la narra-zione della malattia in Floriterapia. Atti del 2° CongressoA.M.I.F. La Med. Biol. Suppl. al N°2, 2000, pagg. 8-11.

Indirizzo dell’Autore:

Dr. Paolo MonteneroSpecialista in NeurologiaOspedale San Giovanni BattistaVia L.E. Morselli - I-00148 Roma

Marzo 2000

Page 53: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

12

RIASSUNTO: Le diluizioni dei Rimedi Floreali di Bach svolgono un’indubbia funzione di attivazione efficacee profonda, catalizzano e promuovono un insieme di processi, sintetizzabili nel concetto di un aumento della cono-scenza, della consapevolezza e della coscienza di sé; ciò comporta, inevitabilmente, l’attraversamento di momentie passaggi “critici”. L’aumento, a volte “spettacolare” dei ricordi onirici, sia a livello quantitativo che qualitativo, ilriaffiorare di contenuti cognitivi ed emozionali, la scoperta di qualità personali fino a quel momento ignorate o fru-strate, la rivisitazione di eventi e situazioni passate, il progetto di un futuro diverso, il cambiamento delle modalitàdi relazione con gli altri e se stessi, rappresentano alcuni degli aspetti più evidenti di tali processi. I momenti piùintensi di questi eventi possono spesso caratterizzarsi con un’accentuazione di stati emozionali negativi, che ven-gono classicamente indicati come “crisi di coscienza”. Tale avvenimento viene definito dettagliatamente alla lucedel concetto di crisi, così come è espresso nella lingua cinese e alla luce dei concetti di conoscenza, consapevo-lezza e coscienza. L’Autore presenta l’approccio clinico alla “crisi di coscienza” e descrive come essa, se ben gesti-ta e modulata, rappresenti un momento cruciale ed un’ottima opportunità di cambiamento per il paziente.Vengono illustrati alcuni esempi di “crisi di coscienza” e la loro gestione.

PAROLE CHIAVE: CRISI DI COSCIENZA, FLORITERAPIA DI BACH

SUMMARY: Bach Flower Remedies dilutions undoubtedly have a function of effective and deep activation,catalysing and promoting many processes that can be summarized in the concept of an increase of the knowledgeand self consciousness. This leads to “critical” moments and passages. The sometimes “spectacular” increase, eitherquantitative or qualitative of oniric memories, the appearance of cognitive and emotional contents, the discovery ofpersonal qualities ignored or frustated till that moment, the review of past events and situations, to guess and plana better future, the changing of the modality of relation with the people and with themselves, represent some of theemerging aspects of these processes. The most intense moments are characterised by an emphasis of emotional nega-tive states classically defined as “crisis of consciousness”. These events are defined in detailed manner with referen-ce to the concept of crisis, as expressed in Chinese, and with reference to the differentiation with the concepts ofknowledge and self consciousness. The ”crisis of consciousness” is examined in the clinic praxis. If well managed andmodulated, in the sphere of a therapeutic relation, the “crisis of consciouness” represents a focal moment and anoptimal opportunity of change for the patient. The Author presents some exemples of “crisis of consciouness”andtheir management.

KEY WORDS: CRISIS OF CONSCIOUSNESS, BACH FLOWERTHERAPY

“Crisi di coscienza”in Floriterapia:aspetti teorici e gestionedi una “buona occasione”“Crisis of consciousness” in Flowertherapy:theoretical aspects and management of a “good opportunity”

M. Iannelli

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Page 54: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

13

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

“Abbiamo accumulato tante ferite e senon ne siamo consapevoli tutte le nostreazioni diventano reazioni a quelle ferite.Nella conoscenza di sé c’è la fine del dolo-re e , quindi, l’inizio della saggezza.”

J. Krishnamurti

Introduzione

L’obiettivo finale di chi opera nel campo della salute èquello di aiutare il paziente ad intraprendere e portareavanti un percorso che lo conduca, sostanzialmente, amigliorare la propria qualità di vita. Tale percorso, comevedremo, per essere realmente fruttuoso, deve determina-re necessariamente una maggiore conoscenza, consapevo-lezza e coscienza di sé. I rimedi floreali di Bach si sonoormai indiscutibilmente dimostrati, in forma diluita, ottimiattivatori, promotori e propulsori di tale percorso.Coscienza, conoscenza e consapevolezza di sé sono, quin-di, la “conditio sine qua non” del cambiamento, il cui per-corso passa attraverso momenti critici. In Floriterapia di

Bach si parla di “crisi di coscienza”; tale concetto, che verràesaminato dettagliatamente, è costituito da un insieme difenomeni che, date le loro caratteristiche temporali, quan-titative e di significatività, sono una delle maggiori eviden-ze e testimonianze della profonda azione dei rimedi florea-li di Bach in forma diluita. Possiamo affermare fin da orache la “crisi di coscienza” non ha nulla a che vedere con ilfenomeno dell’“effetto collaterale” ma è, al contrario, avvi-cinabile ad eventi che si osservano in altre metodiche tera-peutiche biologiche ed olistiche: l’“aggravamento” in omeo-patia, la “vicariazione regressiva” in omotossicologia, la“crisi di eliminazione” in digiuno-terapia (Fig. 1).

Descrizione fenomenologicadella “crisi di coscienza” in Floriterapia

La maggior parte dei floriterapeuti hanno osservato (ealcuni descritto) fenomeni che si inquadrano nel concetto di“crisi di coscienza”. Un aspetto essenziale è rappresentatodall’accentuazione ed intensificazione di stati emozionalinegativi. Il soggetto può, ad esempio, sentire e manifestarerabbia, irritazione o sensazioni di frustrazione, paura ecc..Possono riemergere ricordi del passato con contenuti emoti-vi e cognitivi negativi. Produzione e ricordo di sogni penosi,(incubi) possono aumentare. In alcuni casi sono descritteanche reazioni molto simili a quelle che si presentano inomotossicologia: starnuti, eruzioni cutanee, diarrea ecc., mala “crisi di coscienza”, propriamente detta, è un qualcosa dimolto più complesso di quanto descritto, in quanto costitui-sce sia il punto di arrivo di un percorso effettuato che il puntodi partenza per nuove conquiste.

Esamineremo, dettagliatamente l’argomento in esame, apartire proprio dal concetto di crisi.

Crisi: rottura di un equilibrio, svolta,buona occasione di cambiamento evolutivo

La parola crisi, derivante dal greco “krisis” indica un pro-cesso di svolta, di mutamento, di rottura che avviene intempi brevi, con intensità e con conseguenze positive onegative. Un ulteriore ed utilissimo apporto per la compren-sione del concetto di crisi ci viene dalla lingua cinese.

Il pittogramma cinese Weiji che indica l’idea di crisi ècomposto da due ideogrammi: in uno, Wei xian, è sottoli-neato l’aspetto di pericolo, nell’altro, Jihui, è indicato ilconcetto di opportunità e di buona occasione. Il pittogram-ma ci indica, quindi, le due principali connotazioni e possi-bilità di una situazione di crisi: da una parte l’aspetto didisagio e di sofferenza, ma soprattutto quello del pericolodi uno sbocco negativo, dall’altra l’aspetto di crisi comebuona occasione di evoluzione e di cambiamento, da nonlasciarsi sfuggire (Fig. 2).

Fig. 2

Fig. 1

“Crisi di coscienza” in Floriterapia

Non è un ”effetto collaterale”

È paragonabile a:

• “aggravamento” in omeopatia

• “vicariazione regressiva” in omotossicologia

• “crisi di eliminazione” in digiuno-terapia

La parola crisi deriva dal greco “krisis” che indica un pro-cesso di svolta che avviene in tempi brevi.

Il pittogramma cinese Weiji che indica l’idea di crisi è

composto da due ideogrammi:

•Wei xian sottolinea l’aspetto pericoloso della crisi

• Jihui ne indica l’aspetto di opportunità e di buona

occasione .

Page 55: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

14

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Dopo una crisi nulla rimane immutato: una sua cattivagestione farà imboccare al sistema una china pericolosa, chelo porterà, quanto meno, ad un livello qualitativamente piùbasso rispetto al periodo precedente; oppure, la crisi saràgestita bene e ciò porterà il sistema ad intraprendere una viaevolutiva, che lo condurrà ad un livello qualitativamentesuperiore. La crisi può essere perciò considerata un passag-gio fisiologico indispensabile per la crescita evolutiva di unsistema, ma anche un passaggio fondamentale nell’ambitodi un percorso terapeutico il cui obbiettivo è l’agevolazionedel superamento di un equilibrio instabile, precario, limitan-te, disfunzionale e non quello di una irrealistica ed illogica“restitutio ad integrum”.

Quanto detto è valido non solo per il sistema uomo, maanche per macro-sistemi sociali. economici, ecc. Può essereutile, a titolo esemplificativo, accennare a quello che è suc-cesso in Svizzera. La Svizzera, negli anni Cinquanta, produ-ceva l’ottanta per cento degli orologi venduti nel mondo.Questa supremazia, che era uno dei fiori all’occhiello dell’in-tera Confederazione, cominciò ad essere minacciata all’iniziodegli anni ’60. Fu l’inizio di una crisi drammatica e velocissi-ma, che ridusse la quota di mercato degli orologi svizzeri al10%. Ciò ebbe, ovviamente, ripercussioni negative non solosul livello economico della popolazione direttamente interes-sata, ma anche sull’intero sistema “Svizzera”. Tale crisi eramotivata dal fatto che le industrie americane e dell’est asia-tico (soprattutto giapponesi), cominciarono a produrre orolo-gi con tecnologie innovative e a costi più ridotti. Esse adotta-rono, inoltre, strategie di mercato vincenti, utilizzando almeglio un contesto amministrativo pubblico, finanziario escientifico che, per la sua qualità, fu a sua volta propulsivo.Quindi buone leggi, servizi pubblici efficienti, una ricercascientifica avanzata e disponibilità di risorse finanziarie favo-rirono enormemente gli sforzi nello specifico settore degliorologi, creando una sinergia eccezionale. La Svizzera entròallora in una situazione decisamente “pericolosa”, poiché lacrisi del settore ebbe ripercussioni a catena su tutto il siste-ma. Dopo anni di dominio incontrastato, dovuto alla man-canza di competizione, gli orologiai svizzeri si trovarono difronte ad un bivio: accettare una sconfitta definitiva, conripercussioni decisamente negative su tutto il sistema, oabbandonare un atteggiamento prudente, conservatore erigido ed una visuale limitata, dando nuovo impulso alla pro-duttività. Essi e l’intera Svizzera sì “rimboccarono le mani-che” trasformando questa crisi “pericolosa” in una buonaoccasione di rinascita e di crescita. Seguendo questa secon-da strada gli svizzeri uscirono dalla stagnazione e dalla crisisviluppando la ricerca, adeguando l’intera amministrazionepubblica ed il sistema finanziario, creando, così, un contestopiù favorevole non solo per l’industria degli orologi ma perl’intero sistema. Le industrie mutarono le strategie di merca-to e cominciarono a produrre da una parte orologi di altissi-mo prestigio e valore e dall’altra orologi a basso prezzo cheassumevano il significato di accessorio dell’abbigliamento.

Ciò non solo ebbe come conseguenza positiva una riappro-priazione di consistenti quote di mercato dell’industria oro-logiaia ma anche il miglioramento delle infrastrutture, di cuisi giovò l’intera società. La vicenda degli orologi svizzeri è ladimostrazione concreta del concetto cinese di crisi. Una con-troprova è data da un’altra vicenda, che mostra l’altra facciadella medaglia. L’Argentina, prima e durante la seconda guer-ra mondiale, era una delle più grandi potenze economiche; afronte di un cambiamento del mercato della carne, il sistemaArgentina entrò in crisi. La crisi non fu compresa, non attivòuna reazione positiva e, quindi, il Paese entrò in una derivasociale ed economica ancora pesantemente in atto.

Conoscenza, consapevolezza e coscienza:elementi e fasi di un processodi autocoscienza

Per una migliore comprensione dell’argomento trattato,ritengo utile fare chiarezza sui concetti di conoscenza,coscienza e consapevolezza. La parola conoscenza deriva dallatino “nosco” che vuol dire “apprendo” e che deriva, a suavolta, dalla radice sanscrita “jna” che significa “indicare”;quindi il concetto di conoscenza si riferisce in buona sostanzaad una capacità cognitiva e cioè alla possibilità di apprendereun qualcosa che è indicato, proposto e notificato alla mente.

La parola coscienza, propriamente detta, deriva dal latino“scire” e da parole sanscrite che hanno il senso di “discerne-re” e “discriminare l’uno dall’altro”. Quindi, grazie alla capa-cità di conoscere, l’oggetto si porge alla mente e si pone inessa: la mente, a sua volta, illumina l’oggetto conosciutodiscriminandolo e stabilendone l’identità. Consapevolezza,infine, deriva dal latino “sàpere” che con valore intransitivovuol dire “avere sapore” e con valore transitivo assume ilsignificato di “assaporare”. L’io, nel processo di consapevo-lezza, prende coscienza della partecipazione della totalitàuomo all’operazione di discriminazione e di comprensionedell’oggetto conosciuto, per cui indica l’integrazione e l’unifi-cazione di tutte le potenzialità psicofisiche umane investitedal processo coscienziale (Fig. 3).

A questo punto è evidente che tale processo si articolanella “conoscenza”, che ci notifica l’esistenza dell’oggetto;nella “coscienza propriamente detta” che ci discrimina l’i-dentità dell’oggetto; nella “consapevolezza” che ci dà il pos-sesso definitivo, saporoso, vivo e globale dell’oggetto.Autocoscienza ed autoconsapevolezza sono percezione,conoscenza (connotazione), presa di coscienza (discrimina-zione), consapevolezza (assaporare) che qualcosa è connota-to, discriminato, significato, assaporato da noi stessi e in noistessi (Fig. 4).

Autocoscienza e autoconsapevolezza sono capacità tipica-mente umane che hanno conseguenze eccezionali, nonultima la capacità di identificarsi e di empatizzare.

Page 56: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

15

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Genesi dell’autocoscienza nel sistemauomo

La nascita è il momento zero dello sviluppo dell’uomo edella sua autocoscienza. Alla nascita, l’uomo è sostanzialmen-te definibile come un organismo già caratterizzato dalla speciedi appartenenza, dal patrimonio ereditario e dalla sua specifi-ca costituzione. Esso comincia immediatamente un processodi individualizzazione, entrando attivamente in relazione conl’ambiente. Possiamo ipotizzare che al momento zero non esi-sta l’io–soggetto, ma solo bisogni e fusione con l’oggetto d’a-more. Sin dalla nascita, il soggetto evolve grazie ad una seriedi esperienze, che hanno per oggetto il corpo. Verso il settimomese ci troviamo già di fronte ad un sistema dotato di sensodella unitarietà, di capacità di percezione di confini, di affetti-vità e di senso del tempo. Il bambino continua a “svilupparsi”attraverso esperienze basate su condivisione, intesa e sinto-nizzazione con i punti di riferimento fondamentali (Fig. 5).

Possiamo affermare che la maturazione dell’Io–soggettonon sia basata su una sorta di innatismo, non sia il risultatopassivo di stimoli provenienti dall’ambiente esterno o prove-nienti da pulsioni interne ma si attui progressivamente attra-verso un’esperienza relazionale, dialettica, che dà luogo astrutture definibili come “modalità” acquisite, stabili ed esten-sibili ai più diversi campi. Potremmo già definire l’Io–soggettocome un insieme organizzato di strutture (Fig. 6).

In questa fase si concretizza quella che definiamo la coscien-za diretta: essa è sostanzialmente una coscienza che implica lapossibilità di cogliere gli aspetti oggettuali del corpo, deglioggetti, delle azioni e delle sensazioni- emozioni. La coscienzadiretta è, quindi, semplicemente percezione e conoscenza. Ètra i quindici ed i diciotto mesi che si viene a formare un aspet-to importantissimo del soggetto, cioè l’identità, attraverso ilprogressivo emergere della coscienza riflessa o autocoscienza.

Questo tipo di coscienza, come abbiamo già in parte visto,è coscienza di essere coscienza, sapere di sapere, è rifles-sività introspettiva, è capacità di appropriarsi delle proprieazioni, di riconoscerle, è capacità di attribuire significatisoggettivi. L’autocoscienza è capacità di avere coscienzadell’oggetto, coscienza del soggetto e coscienza dei legamidati dai significati soggettuali che collegano oggetto e sog-getto. Tramite l’autocoscienza siamo in grado di separareil fatto oggettivo dal significato soggettuale che esso assu-me per noi.

Il soggetto è un sistema aperto in grado di autoorganiz-zarsi, dal momento in cui è autocosciente, che attinge signi-ficati da sé stesso e dal suo esperire.

Questo passaggio critico intorno ai quindici – diciottomesi può essere chiarito molto bene con un esempio: unbambino che viene accarezzato amorevolmente dalla madreattribuisce a questa azione, grazie alla coscienza diretta, unsignificato oggettivo di piacevolezza, ma nel momento in cuiall’età di 15-18 mesi emerge l’autocoscienza, a ciò che pre-

Fig. 3

Fig. 4

Fig. 5

• La parola conoscenza deriva dal latino “nosco” che vuol dire“apprendo” e che deriva, a sua volta, dalla radice sanscrita “jna”che significa “indicare”; il concetto di conoscenza si riferisce, inbuona sostanza, ad una capacità cognitiva, cioè alla possibilitàdi apprendere un qualcosa che è indicato, proposto e notificatoalla mente.• La parola coscienza, propriamente detta deriva dal latino“scire” e da parole sanscrite che hanno il senso di “discernere”e “discriminare l’uno dall’altro”. Quindi, grazie alla capacità diconoscere l’oggetto si porge alla mente e si pone in essa: lamente, a sua volta, illumina l’oggetto conosciuto discriminan-dolo, stabilendone l’identità. • consapevolezza, infine, deriva dal latino “sàpere” che, convalore intransitivo, vuol dire “avere sapore” e con valore transi-tivo assume il significato di “assaporare”.

• Il processo coscienziale si articola nella “conoscenza” che cinotifica l’esistenza dell’oggetto, nella “coscienza propriamentedetta” che discrimina l’identità dell’oggetto, nella “consapevo-lezza” che offre il possesso definitivo, saporoso, vivo e globaledell’oggetto.

• Autocoscienza ed autoconsapevolezza sono un percepire, unconoscere (un connotare), un prendere coscienza (discriminare),un vivere la consapevolezza che qualcosa è connotato, discrimi-nato, significato, assaporato da noi stessi e in noi stessi.

Genesi dell’Autocoscienza

1 NascitaL’organismo è già caratterizzato dalla specie di appartenenza,dal patrimonio ereditario e dalla sua specifica costituzione.

2 0-7 mesiInizia il processo di “soggettualizzazione” attraverso unaserie di esperienze che hanno per oggetto il corpo.

3 8-15 mesiIl bambino continua a svilupparsi attraverso esperienze basa-te su condivisione, intesa e sintonizzazione. E’ presente la“coscienza diretta”.

4 15-18 mesiEmerge l’autocoscienza ed il bisogno di conferma e convali-da da parte dell’oggetto significativo esterno.

Page 57: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

16

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

cedentemente era rappresentato da una semplice piacevo-lezza, attribuisce il significato di “essere amato”, in quanto lacoscienza riflessa dà un significato soggettivo al legame esi-stente tra se stesso come oggetto delle carezze e la madrecome soggetto che accarezza. Quindi, l’attuarsi dell'autoco-scienza porta come conseguenza all’identità: si comincia adavere la capacità di cogliere la propria immagine riflessa eciò ha un potere identificatorio; ciò è seguito da un secondoimportantissimo stadio che è quello dell’appropriazione sta-bile della propria immagine mediante conferma, convalida ericonoscimento da parte dell’oggetto significativo esterno.

Genesi della patologia: attivazionedelle difese e fuga nell’inconscio

Quando il processo evolutivo del bambino si svolge in unclima “emotivo” sufficientemente buono, caratterizzato cioèda relazioni basate su condivisione, intesa, sintonizzazione ericonoscimento di identità, se, in altri termini, si è creato unclima “emotivo” in cui è presente empatia, accettazione,rispetto, coerenza di messaggi ed, in ultima analisi, amore, cisaranno ottime probabilità che il soggetto possa entrare in unbuon processo dialettico con se stesso e con i referenti ester-ni; ciò sarà foriero di ottime possibilità evolutive, che sisostanzieranno con uno stato di benessere (Fig. 7). Al con-trario, se tutto ciò non avviene o avviene solo parzialmente,il soggetto sarà costretto a mettere in atto, a partire da quel-le che sono le sue ferite, una serie di adattamenti e reazioniinconsce. Si struttura, così, quello che possiamo definire“l’inconscio dinamico”, in antitesi all’autocoscienza. I conte-nuti di questo “inconscio dinamico” sono costituiti da quegliaspetti giudicati inconciliabili e incompatibili con l’immagineche il soggetto sceglie di avere di se stesso a livello autoco-sciente, da un’identità, ma anche, e soprattutto, da quell’in-sieme variegato e complesso di tattiche e strategie difensivee di modalità rigide di lettura della realtà (Fig. 8). Alcuniesempi sono dati da compensazioni autoidealizzanti, dall’e-vitamento di situazioni che possono riattivare il dolore delleferite, dalla ricerca continua di accettazione, dalla rabbia edalla voglia distruttiva nei confronti di ciò che risuona comefrustrazione. Tutto ciò, probabilmente, è una reazione a situa-zioni che vengono lette come particolarmente minaccioserispetto alla propria sopravvivenza e che attivano una profon-da angoscia. Si tratta di reazioni e risposte molto articolateda parte di un sistema estremamente complesso, ma allostesso tempo con un alto livello di fragilità. L’uomo, infatti, ècaratterizzato, come specie, dal fatto di nascere come “proleinetta” e, quindi, mosso dal bisogno di relazioni significativee rassicuranti.

Maggiore è l’influsso dell’inconscio dinamico, più grandesarà la disfunzionalità del sistema, in quanto sarà caratteriz-zato dall’attuarsi di modalità e stili d’interazione con la realtàe con se stessi, da rigidità, automatismo, conflittualità, dog-

Fig. 6

Fig. 7

Fig. 8

L’evoluzione e la maturazione dell’individuo non è basata solosull’innatismo, non è il risultato passivo di stimoli provenientidall’ambiente esterno o da pulsioni interne ma è, soprattutto, ilrisultato di esperienze relazionali.

Se il processo evolutivo del bambino si è svolto in un “climaemotivo” sufficientemente buono, caratterizzato da empatia,accettazione, rispetto, coerenzadi messaggi, ed in ultima ana-lisi “amore”, ci sarannomolte probabilità chel’individuo attui un pro-ficuo processo dialetti-co con se stesso e conl’ambiente con buonepossibilità di ulteriorievoluzioni e stato dibenessere.

Nascita dell’ “inconscio dinamico”

Se questo processo non avviene, il soggetto sarà costretto amettere in atto, a causa delle proprie ferite, angosce e paure,una serie di adattamenti e reazioni inconsce:

1 TATTICHE E STRATEGIE DIFENSIVE

2 MODALITÀ RIGIDE DI LETTURA DELLA REALTÀ

3 NEGAZIONE DI QUEGLI ASPETTI GIUDICATI INCONCILIA-BILI E INCOMPATIBILI CON L’IMMAGINE CHE IL SOGGET-TO SCEGLIE DI AVERE DI SÉ A LIVELLO AUTOCOSCIENTE

Page 58: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

17

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

matismo, stasi, chiusura autarchica e coazione a ripetere, inogni occasione significativa: una sorta di copione sempreuguale (Fig. 9).

Tutto ciò si concretizza in ultima analisi, nello “star male”poiché l’individuo si allontana dalla parte più sana di sé(quella che Edward Bach definiva vero sé), vittima di interfe-renze esterne ed autointerferenze. Diventa un sistema che siautointossica e che è particolarmente permeabile alle intos-sicazioni provenienti dall’esterno (osservandolo da un puntodi vista omotossicologico), che si ossida e si acidifica (in unottica biochimica), che si distorce “architettonicamente” (inun ottica di tipo strutturale e posturale), in ultima analisi unsistema che tende all’entropia (Fig. 10).• Alcuni esempi tratti dalla realtà possono risultare chiarifi-catori: una paziente ha vissuto il rapporto con la madre in un“clima” implicito che l’ha portata a strutturarsi sinteticamen-te in questo modo: “se non sono e non faccio quello che pre-

sumo che vogliano (mia madre e gli altri) non sono amabile equindi sono abbandonabile”. La paziente si è quindi attrezzatae strutturata inconsciamente sin da piccola a far fronte a que-sto pericolo diventando una “Centaury” che deve fare sem-pre contenti gli altri altrimenti scatta il terrore dell’abbando-no. Questa modalità è così rigida e pervasiva che si attua inqualsiasi situazione, al punto che la paziente fa trovare lacasa pulita ed in ordine alla sua collaboratrice famigliare, perpaura di essere da lei abbandonata.• Un altro esempio è caratterizzato dalla negazione incon-scia di tutto ciò che risuona come “negativo e brutto”. Unadonna, tipicamente “Agrimony”, per far fronte al terribileclima emotivo vissuto nella famiglia di origine e alle situa-zioni traumatiche vissute durante la seconda guerra mon-diale, si era strutturata sostanzialmente sul meccanismodella negazione e sulla fuga nella idealizzazione, creandosiun’immagine del tutto irrealistica della propria famiglia diorigine, instaurando, così, anche con la figlia, un rapportobasato sulla negazione dei conflitti e sul “tutto va bene”.

Questa persona riteneva, così facendo, di essere stataun’ottima madre e non riusciva a spiegarsi la rabbia ed ilmalessere della figlia.• Un terzo esempio è relativo al fatto che possiamo preco-cemente infilarci una sorta di occhiali attraverso i quali dareuna lettura dogmatica della realtà a partire dalla “teoria diriferimento” che ci si è costruiti. Un paziente che si è senti-to non considerato dalle figure di accudimento ha struttura-to una visione di sé come persona, appunto, non “conside-rabile”. Ciò lo ha portato a leggere “narcisisticamente”,sospettosamente e rabbiosamente (vedi il rimedio “Holly”)come significato di non considerazione il fatto che la fidan-zata fosse andata a ritirare un referto medico facendosiaccompagnare da un’amica piuttosto che da lui, non riu-scendo a comprendere le vere motivazioni della fidanzata,poiché obnubilato dal dolore.

Si potrebbe continuare all’infinito con gli esempi: ognuno dinoi, a partire dalle proprie angosce, attua strategie, tattiche eletture della realtà assolutamente personali; quanto più questesono inconsce e, quindi, assolutistiche, rigide ed automatiche,tanto più sono invalidanti e dolorose per sé e per gli altri.

Autocoscienza: fattore terapeutico;ruolo dei Fiori di Bach

In base a quanto finora detto, possiamo affermare che,alla base dello “star male” ci sono una serie di elementiinconsci. È ovvio che il percorso terapeutico, qualunque essosia, ha una vera efficacia nel momento in cui fornisce al siste-ma una serie di informazioni che permettono di fare lucesulle zone d’ombra (Fig. 11).

Riteniamo che questo sia il vero obiettivo di un buon tera-peuta, nel momento in cui si impegna a seguire il paziente inun suo percorso esistenziale. Il provocare una scarica catarti-

Fig. 10

Fig. 9

Maggiore è l’influsso dell’inconscio dinamico, più grandesarà la disfunzionalità del sistema in quanto sarà caratteriz-zato dall’attuarsi di modalità e stili di interazione con larealtà e con sé stessi caratterizzati da:

RIGIDITÀAUTOMATISMODOGMATISMO

STASICHIUSURA AUTARCHICA

coazione a ripetere in ogni occasione significativauna sorta di “copione sempre uguale”.

Più l’inconscio dinamico è pervasivo, più l’individuo:

A) SUBISCE INTERFERENZE ESTERNE E PRODUCEAUTOINTERFERENZE (OTTICA DI EDWARD BACH)

B) SI AUTOINTOSSICA ED È PERMEABILE ALLE INTOSSICA-ZIONI AMBIENTALI (OTTICA OMOTOSSICOLOGICA)

C) SI OSSIDA E SI ACIDIFICA(OTTICA BIOCHIMICA)

D) SI DISTORCE “ARCHITETTONICAMENTE” (OTTICA STRUTTURALE E POSTURALE)

E) SI SQUILIBRA(OTTICA P.N.E.I.)

F) AUMENTA IL PROPRIO LIVELLO DI ENTROPIA (OTTICA BIOFISICA)

Page 59: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

18

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

ca, la semplice rievocazione del ricordo, nella speranza inge-nuamente illuministica che ciò possa apportare cambiamen-to, sono vie percorse entrambe con scarso successo daFreud; il semplice fare ricorso ad un’empatia e ad un “mater-nage” riparativo appaiono modalità a volte utili, sicuramenteinsufficienti, per determinare quelle ristrutturazioni che per-metteranno all’individuo di star meglio in maniera stabile econtinuativa.

Il percorso terapeutico deve restituire il più possibile allacoscienza del paziente le paure, le angosce, le strategie, letattiche, le difese, i dogmi che il soggetto ha costruito su sestesso e sul mondo e che lo portano quindi ad osservare larealtà e ad interagire con essa in modo schematico, rigidoed unilaterale; occorre restituire alla luce dell’autoconsape-volezza le motivazioni per cui tutto ciò è nato e si è strut-turato, le ferite cicatrizzate e quelle ancora aperte e dolen-ti. Gli aspetti della propria identità ritenuti inaccettabili edinconciliabili devono essere utilmente integrati e possibil-mente trasformati in nuove fonti di energia e di qualitàpositive. Tutto questo può avvenire, per esempio, attraversola pratica dell’interpretazione o attraverso tecniche e meto-di congeniali al paziente e derivanti dal retroterra culturaledel terapeuta.

Questo processo di coscientizzazione è un grande proces-so di liberazione, poiché non solo rende tutto ciò che erainconscio meno pervasivo, ma rende altresì possibile intra-vedere nuove soluzioni e prospettive esistenziali. Questo pro-cesso rende, a sua volta, possibile non solo una liberazioneda antichi blocchi e vincoli, ma anche una riattivazione ditutto quell’insieme di qualità positive ipotizzate da RobertoAssagioli come componenti essenziali dell’inconscio supe-riore. Tutto ciò permette in ultima analisi alla persona di ricon-quistare parzialmente o interamente quel territorio fertile efecondo che Edward Bach ha chiamato “vero sé” (Fig. 12).

Questo percorso evolutivo deve attuarsi necessariamente,nell’ambito di una relazione terapeuta–paziente, regolamen-tato e strutturato in un setting che è il contenitore “ad hoc”per l’attivazione e la conseguente coscientizzazione dellemodalità strutturali del paziente. Questo percorso di cam-biamento può, ovviamente, non presentarsi agevole inquanto tutte le strutture inconsce sono delle soluzionidisfunzionali, (ma pur sempre soluzioni) che hanno dato alpaziente, sia pure precariamente, un certo senso di sicurez-za ed identità e gli hanno permesso di evitare “guai” ancorpeggiori, di vivere anche in maniera disagevole, trovandocomunque un proprio assestamento. Il paziente opporrà,quasi inevitabilmente, una sorta di resistenza al cambia-mento. Avrà bisogno di tempo per creare spazio dentro disé, per consapevolizzare, per accettarsi. Ecco, quindi, cheentra in gioco la grande ed importante funzione dei Fiori diBach, testimoniata in maniera evidente dalla “crisi dicoscienza”. Essi possono essere considerati come degli atti-vatori e dei catalizzatori del percorso di autocoscienza.Riescono ad entrare nel sistema ed a svolgere tali funzioni

(addolcendo le resistenze ed attivando le qualità) attraversodelle “serrature”, estremamente specifiche, ma anche facil-mente identificabili, quali gli stati emozionali negativi attua-li del paziente. La cosiddetta crisi di coscienza rappresentail fenomeno più visibile di tale attività.

Gestione della crisi di coscienza:esempi dalla prassi

Analizziamo, infine, una serie di situazioni tratte dallapersonale esperienza, relativa a pazienti in età adulta; taliesempi possono essere considerati come fruttuose “crisi dicoscienza”; vedremo quale sia il loro percorso e la lorogestione più opportuna secondo l’Autore. Innanzi tutto pre-mettiamo che esse si sono presentate nell’ambito di tratta-menti prolungati e, spesso, anche in terapie più brevi. Ilpaziente, in ogni caso, è stato informato sulla possibilità ditale evenienza e ciò rappresenta, senza dubbio, il primopasso di una corretta gestione. L’informazione deve essereil più possibile completa ma, nello stesso tempo, non allar-mistica. Ciò tranquillizza preventivamente il paziente e inun contesto più generale, invita all’autosservazione.

Ovviamente “le crisi di coscienza” assumono connota-zioni assolutamente personali: possiamo, senza dubbio,proporre alcune considerazioni generali.

Fig. 11

Fig. 12

L’autocoscienza è il FATTORE TERAPEUTICO PRIMARIO.

I Rimedi floreali di Bach sisono dimostrati catalizza-tori di un percorso tera-peutico poiché addolci-scono le resistenze edattivano le qualitàpositive.

La “crisi dicoscienza” è l’epi-fenomeno evidente ditale azione.

VERO SE’

PERCORSO TERAPEUTICO(FLORITERAPIA DI BACH)

AUMENTO DI COSCIENZA

Page 60: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

19

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

In una prima fase della terapia, esse si manifestano moltospesso con l’accentuazione di stati emozionali negativi spe-cifici o con l’accentuazione di stati che vengono generica-mente riferiti come ansiosi e/o depressivi. In molti casi ven-gono osservati, già in questa prima fase, aumenti di ricordionirici molto significativi in termini qualitativi e quantitativi.Queste “crisi di coscienza” in senso lato sono di conforto alterapeuta, nel senso che sono da considerarsi una sorta dicontroprova della corretta scelta del rimedio. Nel primoperiodo appare estremamente opportuno non accelerare ilpercorso terapeutico e, quindi, si è, talora, dimostrato profi-cuo interrompere la somministrazione della diluizione edeventualmente utilizzare rimedi nella forma “stock bottle”, inparticolare Rescue Remedy. Quelle che l’Autore definisce“crisi di coscienza”, nel senso pieno del termine, general-mente si osservano quando la terapia è stata intrapresa daun tempo sufficientemente lungo, oppure già nelle fasi ini-ziali di una terapia, in individui con un buon livello di consa-pevolezza e/o una buona flessibilità. Si tratta, senza dubbio,di momenti cruciali, connotati da ottimi livelli di intuizione edi autoconsapevolezza, in cui si raccolgono i frutti del lavorofatto fino a quel momento e da cui si può ripartire, per conti-nuare il percorso e per gettare altri semi, ad un livello più altoe più profondo. I pazienti comunicano, solitamente, “la crisi”nelle fasi iniziali dell’incontro; le comunicazioni avvengono inun clima ad alto voltaggio emotivo: ciò è percepibile, soprat-tutto grazie ai messaggi non verbali e paraverbali che appaio-no molto significativi e che, spesso, indicano, la sofferenza, larabbia, l’amarezza, la desolazione provati in seguito all’auto-consapevolezza acquisita, accompagnate però da un senso disollievo per la chiarezza conquistata e per la concreta speran-za che ciò rappresenta l’inizio di importanti cambiamenti.

Vediamo qualche esempio di frasi pronunciate da pazien-ti in occasione di comunicazione di “crisi di coscienza”:

Donna di 26 anni al dodicesimo colloquio: “Agrimonymi ha massacrata questo mese; ho capito quante masche-re ho portato per tutta la vita con l’obiettivo di farmi accet-tare e per coprire le mie emozioni. Ora riesco a sentirequanto mi sento sola, vulnerabile e quanta paura ho diessere abbandonata.”

Donna di 42 anni al settimo colloquio: “Mentre ero inautomobile, improvvisamente, mi è venuta in mentel’immagine di una fanciulla contenta e felice in mezzoalla natura. Ho provato per un attimo molta serenità econtentezza; poi, mi è esplosa una grande rabbia. Avevouna grande voglia di urlare. Sono arrabbiatissima con mestessa e con mio marito, forse perché ho confrontatoquella fanciulla con ciò che sono stata e che sono anco-ra oggi.”

Donna di 57 anni (estremamente credente e praticante) alsedicesimo colloquio: “Non sono mai stata una vera cri-stiana; il mio è stato solo un simulacro di cristianità, sonostata un “bancomat” vivente; non deve più succedere.”

Donna di 42 anni all’undicesimo colloquio (sulla base diun sogno particolarmente significativo): “Sono arrabbiatacon me stessa adesso che ho capito, grazie a questosogno, che tutte le mie scelte nella mia vita sono avvenu-te sulla base di un senso di colpa da espiare.”

Altri esempi potrebbero essere altrettanto efficaci ed èquindi il caso di fare considerazioni generali. Abbiamo giàvisto come questi momenti critici di “illuminazione” sianoaccompagnati da una notevole attività onirica e da flussi ecambiamenti emozionali notevoli. Ma ciò che si osserva èche, se il terapeuta svolge un buon lavoro per agevolare ilpaziente a raccogliere i frutti della crisi, il paziente comincia,nella concretezza della vita quotidiana, a svolgere azionipositive relative al rispetto e al riconoscimento di se stesso edelle proprie qualità. Ciò attiva e libera energie che hannoriverberi positivi nel lavoro e nello studio, nelle relazioniaffettive e sociali in genere. Si passa, quindi, da un circolovizioso ad un “circolo virtuoso” che porta, sia pure gradual-mente e con alti e bassi, ad un sostanziale miglioramentodella qualità di vita. I Rimedi floreali di Bach ci mostrano,quindi, sulla base di quanto detto, un’inequivocabile efficaciae l’intero sistema terapeutico di Bach si connota come medi-cina dell’autoconsapevolezza e dell’autoresponsabilità. Ciò è,d’altra parte, ben indicato dai titoli delle sue principali opereche ci risuonano come precise indicazioni ed affettuosi invi-ti: “Soffrite a causa di voi stessi”, ma se riesci a “liberare testesso” e quindi a“essere te stesso” alla fine “guarisci te stes-so” (Fig. 13).

Fig. 13

“siate capitani della vostra anima; siate maestri del vostrodestino”

“Soffrite a causa di voi stessi”. Ma se riesci a ”liberare te stes-so” e ad “essere te stesso” alla fine “guarisci te stesso”.

Page 61: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

20

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

LETTERATURA:

1. ANGELA P. - Quark economia. Garzanti Ed., Milano, 1986.2. BACH E. - Essere se stessi. Macro Edizioni, San Martino in Sarsina

(Fo),1995.3. BACH E. - Guarire con i fiori, Ipsa Edizioni, Palermo, 1981.4. BACH E. - Libera te stesso, Macro Edizioni, San Martino in Sarsina

(FO), 1992.5. BÀLZOLA M. A. - I fiori della mente, Bollati Boringhieri editore, Torino

1997.6. BELLAVITE P. - Biodinamica. Basi fisiopatologiche e tracce di metodo

per una Medicina integrata. Tecniche Nuove, Milano, 1998.7. GALOPPINI A. - La dimensione coscienza. Atti del 13° Congresso

nazionale di Psicosintesi “Il destino della coscienza”, Bolzano, 1990.8. GIOVETTI P. - Roberto Assagioli. La vita e l’opera del fondatore della

Psicosintesi. Edizioni Mediterranee, Roma, 1995.9. IANNELLI M. - Un setting per la Floriterapia di Bach. La Medicina

Biologica, supplemento al n° 2 Aprile Giugno 1999, pagg. 39-44.10. MAGNANO S. - Il segreto di Igea. Guida pratica al digiuno autogestito.

Edizioni associazione igienista italiana-Manca, Genova, 1993.11. MELUCCI A. - La medicina tra mito della guarigione e capacità di pren-

dersi cura. La Medicina Biologica, n°2 Aprile –Giugno 1999, pagg.5-8.12. MINOLLI M. - Studi di psicoterapia psicoanalitica. Edizioni Centro

Diffusione Psicologia, Genova, 1993.13. PAOLELLI E. - Floriterapia di Bach. (VHS) Guna editore, Milano, 1997.14. PASTORINO M.L. - Introduzione ai rimedi floreali di Bach. Ipsa edito-

re , Palermo 1989.15. PASTORINO M.L. - La medicina di Bach: una medicina della coscien-

za. La Medicina Biologica, n°3 Luglio - Settembre 1997, pagg.49-53. 16. SCHEFFER M. - Metodo originale della floriterapia di Bach - Edizioni

Tecniche Nuove, Milano1995.17. SCHEFFER M. - Terapia con i Fiori di Bach. Ipsa editore, Palermo,

1990.18. SCHEFFER M. - Uso pratico del Fiori di Bach. Edizioni Tea Pratica,

Milano 1996.19. SITZIA G. - Conoscere la Medicina Omotossicologica. Guna editore,

Milano, 1996.

Per riferimento bibliografico:IANNELLI M. – “Crisi di coscienza” in Floriterapia: aspettiteorici e gestione di una “buona occasione”. Atti del 2°Congresso A.M.I.F. La Med. Biol. Suppl. al N°2, 2000,pagg.12-20.

Indirizzo dell’Autore:

Dr. Michele Iannelli– Specialista in Psicologia Clinica, Psicoterapeuta– Docente A.I.O.T. e A.M.I.F.– Membro dell'Esecutivo dell’A.M.I.F.Indirizzo:Via Veiano, 50 - 00189 Roma

Marzo 2000

Page 62: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

21

RIASSUNTO: Il metodo S.A.I. prende in considerazione un solo sintomo o problema psicologico. Il suo scopo consistenella re-strutturazione della personalità individuale, attraverso l’uso di tecniche relazionali e la successiva rielaborazione del vis-suto immaginativo. Con il metodo S.A.I. possono essere trattate sia le relazioni sociali che i conflitti ed i dolori personali nel-l’ambito del rapporto medico-paziente; è inoltre possibile aiutare e rafforzare la consapevolezza individuale e l’autonomia di svi-luppo di risorse e di potenzialità positive. Il principio teorico del metodo S.A.I. è quello caratteristico dell’Analisi Transazionale,che vede la personalità strutturata su tre cardini ben precisi, denominati Stati dell’Io, che sono una serie di comportamentiosservabili e riconducibili al processo evolutivo della psiche dell’individuo. Altro punto focale della terapia sono i messaggi dicopione, che sono il risultato del processo educativo e degli approcci affettivi subiti e vissuti dall’individuo nei primi sette annidi vita. Questi messaggi sono poi determinanti per sviluppare nell’individuo adulto sentimenti di autostima o disistima che loconducono ad assumere comportamenti che possono portare ad una vita normale oppure ad elaborare nevrosi più o meno gravi.Su questo impianto teorico ho costruito un approccio terapeutico che ha come obiettivo quello di spezzare la catena simbioticagenitore/figlio che è alla base di un comportamento psicologicamente errato. La Floriterapia di Bach è uno strumento preziosonel trovare il percorso ideale a seconda del disturbo riscontrato. L’approccio al paziente e al suo disturbo è compiuto attraversocolloqui e particolari tecniche di rilassamento rappresentate da un insieme equilibrato di tecniche eriksoniane, training auto-geno e tecniche yoga, che vengono via via adattate al paziente. In particolare i Fiori di Bach fungono da mediatore nell’approc-cio agli Stati dell’Io in quanto sono regolarizzatori e catalizzatori dei conflitti intrapsichici permettendo al terapeuta e al pazien-te una loro rielaborazione corretta in un ambiente psichico a basso livello di disturbo.

PAROLE CHIAVE: ANALISI TRANSAZIONALE, METODO S.A.I., STATI DELL’IO, FIORI DI BACH, ERIKSON, JUNG, PSICO-LOGIA ORIENTALE

SUMMARY: The S.A.I. method considers only one symptom or psychological problem. Its aim consists in the re structu-ring of the individual personality using relational techniques and the elaborating of the experienced imaginary. With the S.A.I.method, both social relations and personal clashes or pains can be treated in the relation between therapist and patient; we canalso support and strengthen individual consciousness in order to develop the resources and positive potentiality. The theoreticprinciple of the S.A.I. method is the typical one of the Transactional Analysis, that is the human personality based on threeimportant points, the states of ego. These are some behaviours that are observed and take again in the evolutive process of theindividual. Another important step of the S.A.I. therapy is the script message, the result of the educational process and the affec-tive approaches the person lived and suffered in the first seven years of life. These messages can develop, in adult people, fee-lings of self-estimation or negative self-confidence, thus leading to normal life or to more or less neuroses of different seriou-sness. On this theoretic basis, the Author built a therapeutic approach, whose target is to crash the symbiotic bond betweenparents and children, which is the base of altered psychological behaviours. The Bach Flower Therapy is a precious tool to findthe best way to manage various problems. The approach to the patient and his problems is carried on with talks and particularrelaxing techniques, that are a balanced mixing of Erikson techniques, autogenous training and yoga techniques. In particular,Bach Flower Remedies act as intermediary in the approach to the States of Ego, since they regulate and catalyse clashes or pains,allowing therapist and patient to draw up them in a correct way.

KEY WORDS: TRANSACTIONAL ANALISYS, S.A.I. METHOD, STATES OF THE EGO, BACH FLOWER REMEDIES, ERIKSON,JUNG, ORIENTAL PSYCHOLOGY.

L’utilizzo dei Fioridi Bach nell’ambitodi una psicoterapia brevead indirizzo transazionaleBach Flower Therapy in a short psychotherapybased on the Transactional Analysis

C. Marchi

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Page 63: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

22

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Durante la mia attività di psicoterapeuta ho potutoriscontrare come i vari modelli d’approccio propostidalle varie Scuole di pensiero non fossero in grado di

soddisfare appieno le varie esigenze che si presentavanodurante la cura dei pazienti.

Avevo, inoltre, maturato la necessità di elaborare un meto-do che mi fosse più consono e che mi permettesse quindi disviluppare completamente la professionalità accumulata inanni di esercizio della professione.

Completava il quadro la necessità sempre crescente daparte dei pazienti di ottenere risultati in tempi brevi o, inogni caso, accettabili e che non fossero paragonabili agli annidell’approccio psicoanalitico.

La risposta a queste mie esigenze è venuta da una rivisi-tazione delle tecniche classiche dell’Analisi Transazionalealla luce del pensiero Junghiano e di alcune personali ricer-che sui sistemi psicologici radicati nei modelli di pensierofilosofico orientale, indiano in particolare.

All’inizio cominciai ad utilizzare modelli e tecniche inmodo destrutturato a seconda dei casi che mi si presentava-no, avvalendomi delle più svariate modalità d’approccio, cheandavano dalle tecniche di training autogeno all’ipnosi erik-soniana con qualche “incursione” nelle tecniche yoga, in par-ticolare quelle legate alla respirazione.

Fin dall’inizio mi resi conto che tutto questo mi permette-va di raggiungere i seguenti risultati: diminuzione dei tempidi cura, risultati più evidenti a breve termine, maggiore sta-bilità del soggetto nel periodo successivo alla terapia, dimi-nuzione del rapporto di dipendenza te-rapeuta/paziente.

Nell’ambito di questo percorso professionale ho avutomodo di riscontrare come le modalità sociali spingesserosempre di più l’individuo verso l’utilizzo di mezzi chimici,(ansiolitici e antidepressivi), per la risoluzione delle proprieproblematiche interiori. Nasceva quindi in me l’esigenza di

trovare uno strumento che fosse in grado di sostituire il far-maco e che potesse fornire al paziente un simbolo fisico sucui riversare i propri bisogni.

La sostituzione del farmaco etico si era rivelata necessarianel processo di disintossicazione e disassuefazione, dallebenzodiazepine in particolare.

La metodica terapeutica dei Fiori di Bach rappresenta, unaiuto più che valido all’attività dello psiscoterapeuta.

Infatti Edward Bach, nei suoi scritti, parla di guaritori spi-rituali ed individua la malattia come una sorta di conflittointrapsichico tra Anima, Mente e Corpo fisico. Nessuno piùdi uno psicoterapeuta può essere in grado di utilizzare appie-no le formidabili potenzialità del sistema.

Secondo la mia opinione, lo psicoterapeuta è un eredediretto della medicina della parola, che in Cina occupava ilpiù alto scalino della scienza medica e che i Buddhisti hannoperfezionato al punto da riuscire a fare a meno delle tecnichechirurgiche e che ha portato i Rishi Vedici ad elaborare lasofisticatissima tecnica dei mantra, così utile nella cura dideterminate tipologie nevrotiche. Lo psicoterapeuta è vera-mente il medico dell’anima che, attraverso la risoluzione deiconflitti, può portare il paziente a quella sorta di equilibrioche lo rende immune nei confronti delle malattie.

È in questo contesto di pensiero che ho iniziato, prima ditutto, a testare i Fiori su me stesso, per poi arrivare a con-sigliarne l’utilizzo ai miei pazienti, con risultati che sonoveramente andati al di là delle mie più rosee aspettative,permettendomi di trattare casi a cui mai mi sarei avvicina-to in precedenza.

Ho così progettato e reso operativo un modello terapeuti-co che combina il metodo Bach con nuove tecniche: ne ènato il Metodo per lo Sviluppo Armonico dell’Individuo oMetodo S.A.I. che illustrerò qui di seguito.

Il Metodo S.A.I., avvalendosi di un approccio psicodinami-co, ha come punto focale un solo sintomo o problema. Ilsuo obiettivo consiste nella ristrutturazione dei messaggi dicopione, utilizzando, tra gli strumenti terapeutici, tecnichedi rilassamento con relativa rielaborazione di vissuti imma-ginativi.

Il metodo consente di trattare sia gli aspetti relazionali cheintrapsichici dei conflitti e delle sofferenze dell’individuoall’interno della relazione terapeuta - paziente e mira a soste-nere e rafforzare la consapevolezza e l’autonomia dell’indivi-duo per svilupparne le risorse e le potenzialità positive.

Il principio teorico su cui si basa il metodo è quello tipicodell’Analisi Transazionale che vede la personalità strutturatasu tre cardini ben precisi, denominati Stati dell’IO, che sonouna serie di comportamenti osservabili e riconducibili al pro-cesso evolutivo della psiche dell’individuo.

Altro punto focale della terapia sono i messaggi di copio-ne, che sono il risultato del processo educativo e degliapprocci affettivi subiti e vissuti dall’individuo nei primi setteanni di vita. Questi messaggi sono poi determinanti per svi-

G= stato dell'io genitoreB = stato dell'io bambino A = stato dell'io adulto/regolatore delle funzioni psichiche individualiP = personalità/insieme dei stati dell'io

Page 64: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

23

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

luppare nell’individuo adulto sentimenti di autostima o disi-stima, che lo conducono ad assumere comportamenti chepossono portare ad una vita normale oppure ad elaborarenevrosi più o meno gravi.

Su questo impianto teorico ho costruito un’approccio tera-peutico che ha come obiettivo quello di spezzare la catenasimbiotica genitore/figlio, che è alla base di un comporta-mento psicologicamente errato. La Floriterapia di Bach è unprezioso strumento per trovare il percorso ideale a secondadel disturbo riscontrato.

L’approccio al paziente e al suo disturbo è compiuto attra-verso colloqui e particolari tecniche di rilassamento chesono un insieme equilibrato di tecniche eriksoniane, trai-ning autogeno e tecniche yoga, che vengono via via adatta-te al paziente.

In particolare i Fiori di Bach fungono da mediatore nel-l’approccio agli Stati dell’Io in quanto sono regolarizzatori ecatalizzatori dei conflitti intrapsichici permettendo al tera-peuta e al paziente una loro corretta rielaborazione in unambiente psichico a basso livello di disturbo.

Gli ambiti clinici particolarmente indicati per l’applicazio-ne del metodo riguardano: stati depressivi, stati ansiosi ecrisi di panico, sintomatologie psicosomatiche e proble-matiche relazionali.

Il metodo prevede, inoltre, interventi mirati per la prepa-razione al parto indolore e per la gestione del paziente in casidi interventi odontoiatrici ed interventi chirurgici in anestesialocale.

Nell’ambito del presente studio è stato selezionato un cam-pione di 30 soggetti, trattati durante il biennio 1998-1999.

Le patologie trattate sono così suddivise (Tab.1): casi di depressione casi di attacchi di panico ripetuti casi di difficoltà di relazione casi di problemi del rapporto di coppia casi di problemi legati all’ambiente scolastico

casi di fobie caso di preparazione al parto caso di vaginismo caso di insonnia caso di allergia.

Le professioni e il grado di scolarizzazione dei pazienti trat-tati sono così suddivise (Figg. 1,2):scolarità media inferiore diploma impiegati studenti laurea altro .L’età dei pazienti è compresa tra i 14 e i 60 anni.

Di 30 casi trattati (Fig. 3) 20 hanno avuto esito positivo, mentre10 pazienti hanno interrotto la terapia per le seguenti ragioni: per ragioni economiche per mancanza di motivazione per mancata accettazione del piano terapeutico trasferimenti in altra località.I numeri presi in considerazione evidenziano che solo il18% dei pazienti ha abbandonato la terapia per problemiinerenti ad essa.

Questo successo è stato possibile grazie all’utilizzo delsistema terapeutico denominato Floriterapia di Bach, che èun supporto al processo psicoterapeutico ed uno strumentodi riequilibrio degli stati d’animo del paziente, così da per-mettere allo psicoterapeuta un approccio più mirato, profon-do e veloce. Inoltre i Fiori sono utilizzati anche come cam-mino simbolico verso la riappropriazione della propria auto-nomia decisionale.

Nell’ambito di quest’approccio i Fiori sono stati, talvolta,utilizzati come sostituto delle benzodiazepine e di altri far-maci di tipo etico; naturalmente quando ciò è avvenuto illavoro è stato gestito in collaborazione con un medico che hacoordinato sia le prescrizioni che il dosaggio dei farmaci.

depressione

attacchi di panico

difficoltà di relazione

problemi del rapporto di coppia

problemi scolastici

fobie

preparazione al parto

vaginismo

insonnia

allergia

0 1 2 3 4 5 6 7

3

1

1

6

1

2

66

3

1

Page 65: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

24

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

L’approccio terapeutico si è svolto secondo le seguentimodalità:• nella prima seduta veniva stipulato, tra terapeuta e pazien-

te, il contratto (metodo mutuato completamentedall’Analisi Transazionale) per definire le modalità di costi-tuzione, gestione e risoluzione del rapporto terapeutico.Le clausole contrattuali riguardavano: il “perché” (motiva-zione e obiettivo), il “cosa” (oggetto del contratto), il “quan-to” (durata e costo), il “quando” (frequenze) e il “come”(modalità terapeutiche e di contratto).

• l’utilizzo dei Fiori viene proposto nell’ambito del “come”spiegando in modo assolutamente chiaro il loro ruolo disupporto.

Non è mai stata stilata una ricetta per la somministrazio-ne dei Fiori, ne è stata mai proposta ai pazienti l’assunzionediretta di alcuna miscela. È stato invece spiegato quali Fiorifossero indicati per migliorare lo stato di disagio. A seguito diqueste precisazioni i pazienti si sono recati, autonomamen-te, in farmacia a farsi preparare la miscela che ritenevano piùidonea. Durante il colloquio sono state suggerite anche lemodalità di assunzione.Così agendo si conseguono due importanti risultati:

1. il paziente inizia ad acquistare autonomia nella gestionedel proprio disagio psicologico,

2. inizia ad appropriarsi del metodo Bach.

L’approccio contrattuale è utile perché permette di ridurrela dipendenza terapeuta - paziente.

Nell’Analisi Transazionale il terapeuta dispiega una notevo-le “potenza” e dà al soggetto “protezione” e “permessi” (le 3Pdella terapia). I Fiori di Bach lo aiutano nello sviluppo dellapotenza e protezione: il paziente infatti proietta su di essi ibisogni relativi a queste 2 P.

L’efficacia delle miscele di Fiori è stata verificata durante lesedute settimanali. Nella totalità dei casi non vi è mai stato ilrifiuto dell’utilizzo dei Fiori: al contrario il metodo è stato vis-suto in modo estremamente positivo. I pazienti, infatti, nonsolo hanno avuto la netta percezione di una propria trasfor-mazione caratteriale con remissione dei sintomi, ma si sonoanche trovati in possesso di strumenti psicologici e “fisici” (iFiori) che li hanno aiutati nel proprio processo di sviluppo suc-cessivo alla terapia stessa. Nell’ambito dei casi trattati sonostate utilizzate le più svariate combinazioni di fiori (comun-que mai più di sette per volta).

Durante l’osservazione del campione analizzato ho potutorendermi conto che i Fiori sono realmente un valido aiuto(per il paziente ed il terapeuta), che va ben al di là di quelloche potrebbe essere definito un semplice effetto placebo.

Cito a questo scopo tre casi che mi sembrano esaustivi diquanto affermato:• un caso di insonnia• un caso di vaginismo• un caso di depressione.

PROFESSIONI

altro37%

impiegati50%

studenti10%

TASSO DI SCOLARIZZAZIONE

scuola media inferiore50%

diploma45%

laurea5%

esito buono

sedute interrotte per ragioni economiche

non accettazione del piano terapeutico

trasferimento in altre località

sedute interrotte per mancanza di motivazioni alla terapia

ESITO

7%

66%

7%

10%

10%

Page 66: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

25

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Nel caso di insonnia il paziente, di anni 21, si era reca-to presso il mio studio (lamentando insonnia che ormai per-durava da circa 3 anni) con i seguenti sintomi: difficoltà aaddormentarsi, continui risvegli notturni. L’insonnia erainsorta dopo uno shock subito all’interno dell’ambientefamiliare. Durante la prima seduta il paziente aveva conve-nuto che l’utilizzo dei fiori poteva aiutarlo; si procurò unamiscela composta da Star of Bethlehem, White Chestnut,Aspen e Mimulus. Dopo circa tre giorni mi avvisò telefoni-camente che finalmente, con evidente sollievo, era riuscitoa dormire per 4 ore consecutive; al secondo incontro, avve-nuto circa 10 gg. dopo il primo, mi confermò che le 4 oredi sonno erano rimaste stabili per tutte le notti. Questo suc-cesso iniziale dei Fiori mi ha permesso di arrivare alla riso-luzione del disturbo nell’arco di 10 sedute; a distanza dicirca 1 anno il paziente dorme tranquillamente circa 8-9ore per notte senza dover ricorrere a nessun altro aiuto par-ticolare.

Il caso di vaginismo è relativo ad una paziente di anni 30inviatami dal suo medico curante; lamentava dolori e bru-ciori durante l’atto sessuale e non si era riusciti a trovare nes-suna causa organica per questa patologia. Già al primo collo-quio risultò evidente uno stato di tensione con il proprio part-ner a causa di un presunto tradimento avvenuto circa 3 anniprima. La paziente non aveva mai esplicitato chiaramente ilproprio stato di disagio continuando ad avere un comporta-mento apparentemente normale. La miscela dei Fiori piùindicata (dal colloquio) fu: Agrimony, Holly, Rock Water,Crab Apple, Cherry Plum e Aspen. La paziente iniziò subitol’assunzione della miscela. Alla seconda seduta, avvenutacirca a 3 settimane di distanza dalla prima, mi riferì che idisturbi erano diminuiti nella misura del 40/45%. Grazieall’azione combinata dei Fiori e psicoterapia il caso è statorisolto in 12 sedute (circa 4 mesi di terapia).

Il caso di depressione è relativo ad una signora di 48anni che è venuta alla mia osservazione dopo aver presen-ziato ad una conferenza personalmente tenuta sui Fiori diBach. La paziente presentava una depressione di tipo reat-tivo, con fantasie di autodistruzione e problemi somatici divaria natura. Opponeva un netto rifiuto all’assunzione difarmaci allopatici, temendo di sviluppare una dipendenza.Nell’ambito della strutturazione del contratto terapeutico,convenne che l’uso dei Fiori poteva fare al suo caso e inprima battuta emerse che la combinazione più idonea era:Gentian, Wild Rose, Olive, Hornbeam. Dopo circa 2 setti-mane si erano già ottenuti notevoli miglioramenti, in parti-colare per i problemi di tipo somatico. Il percorso terapeu-tico si è svolto nell’ambito di 24 sedute (circa 7 mesi) arri-vando alla completa remissione della depressione con note-vole miglioramento della qualità di vita. A distanza di circa6 mesi, la paziente non lamentava più problemi di sorta eviaggiava felice con Rescue Remedy in borsetta.

LETTERATURA:

1. BERNE E. - A che gioco giochiamo, Bompiani Ed.,1972.2. CAMPANINI M.E. - Curatevi con i Fiori di Bach, Fabbri Ed.,1997.3. JUNG C. G. - La saggezza orientale, Boringhieri Ed.,1983.4. KLEIN M. - L’autonalisi transazionale, Casa Editrice Astrolabio, 1980.5. MARCHI C. - Ho visto la luce, Ed. Mother Sai, 1996.6. MUSATTI C. L. - Trattato di Psicoanalisi, Boringhieri Ed., 1983.7. PAOLELLI E. - Le qualità della mente, Tecniche Nuove Ed., 1999.8. PAPERT S. - Mindostorms, EMME edizioni, 1980.9. SANDWEISS S.H. - L’uomo santo e lo Psichiatra, Ed. Milesi, 1980.

10. SCHEFFER M. - Uso pratico dei Fiori di Bach, TEA Pratica, 1998.11. SCHNEIDER P. - Psicologia Medica, Feltrinelli Ed., 1988.

Per riferimento bibliografico:MARCHI C. - L’utilizzo dei fiori di Bach nell’ambito di unapsicoterapia breve ad indirizzo transazionale. Atti del 2°Congresso A.M.I.F. La Med. Biol. Suppl. al N°2, 2000, pagg. 21-25.

Indirizzo dell’Autore:

Dr. Carlo Marchi– PsicologoVia Italia 16I-13051 Biella

Marzo 2000

Page 67: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

26

RIASSUNTO: Questo lavoro contiene una serie di considerazioni sul lavoro svolto negli ultimi anni, in qualitàdi ginecologa e floriterapeuta, su un campione di 200 donne, dai 20 ai 50 anni. Le principali sintomatologie pre-sentate sono: alterazioni mestruali, sindrome menopausale, flogosi dell’apparato genitale, problematiche sessuali.Vengono prese in considerazione le principali scelte diagnostiche ed i rimedi più affini ad ogni singola problematica. I grandi cambiamenti che la donna ha vissuto negli ultimi decenni hanno spostato l’ago dei conflitti verso alcunetematiche scottanti: il rapporto tra lavoro e famiglia, la convivenza in un ambiente lavorativo spesso competitivo edaggressivo, il conflitto di ruoli sessuali all’interno della coppia, la ricerca di uno specifico femminile. I fiori rappre-sentano un grosso strumento di cambiamento per la donna (i risultati clinici lo dimostrano) e possono evidenziarele maggiori potenzialità positive: una maggiore indipendenza affettiva dalla famiglia e dai figli, la realizzazione di unamore meno condizionato e meno condizionante, una gestione più diretta della propria componente aggressiva, unaaccettazione maggiore della propria ciclicità e dei propri ritmi. Rimedi come Chicory, Holly, Scleranthus, Rock Water,Crab Apple sono i principali aiuti che la Floriterapia può offrire per affrontare queste tematiche. Nelle patologie sfin-teriali e sessuali sarà molto più importante Cherry Plum, per aiutare le donne ad abbandonarsi e a lasciar accadere,mentre White Chestnut armonizzerà la parte mentale predominante e bloccante. La chiave di tutti questi processidi crescita resta comunque l’amore e i fiori sanno bene come trovarla….

PAROLE CHIAVE: FEMMINILITÀ, SESSUALITÀ, CICLICITÀ, ACCOGLIENZA, FLORITERAPIA

SUMMARY: My research includes a series of considerations on the work that, in these last years, I have beencarrying out as a gynaecologist and flower-therapeutist in a group of two hundred women, aged from 20 to 50. Themain symptomatologies are: menstrual disorders, menopause syndrome, phlogosis of the genital apparatus, sexualtroubles. The main diagnostic choices and the most appropiate remedies to each single problem are taken intoaccount.The great changes that women have undergone in the last decades, have shifted the subject of the conflicts towardsseveral burning topics: the relation between job and family; living in a competitive and aggressive work milieu; theconflict of sexual parts inside the couple; the pursuit of sweet and welcoming features even though often vague. Theflowers are a great mean of change for women (clinical results prove it) and can stress their main positive potentia-lities: an increased affective independence from family and children; the realization of a less conditioned and lessconditioning love; a more direct management of one’s own aggressive feature; a wider acceptance of one’s own cycli-city and rhythms. Remedies as Chicory, Holly, Scleranthus, Rock Water and Crab Apple are the main ones that flowertherapy can offer to face these problems. In sphincteral and sexual pathologies Cherry Plum is much more impor-tant: it helps women to let themselves go and leave things to happen. Whereas, White Chestnut helps the harmoni-zation of the predominant and blocking mental part. Anyway, the key of all these growth processes is love, andflowers know how to find it…

KEY WORDS: WOMANLINESS, SEXUALITY, CYCLICITY, WELCOME, FLOWERTHERAPY

Rimedi florealinei disturbi femminiliFlower remedies in women diseases

M. Saponaro

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Page 68: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

27

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

E ssendo floriterapeuta e ginecologa da molti anni, l’e-sperienza clinica quotidiana più importante che ho vis-suto con i rimedi floreali è stata, ovviamente, nel

campo delle problematiche femminili: le alterazioni mestrua-li, i conflitti con la maternità, i problemi sessuali che spessosottostanno a molte somatizzazioni, ecc. Quando si affronta-no le valutazioni di un lavoro clinico, il rischio frequente è dicadere in considerazioni statistiche, protocolli standard, per-centuali oggettivabili. Ma nella floriterapia questi parametrisono difficili da evidenziare ed il colloquio diagnostico restaun momento speciale, uno scambio irripetibile ed un approc-cio personalizzato ad ogni singola esperienza di vita. Questolavoro, perciò, vuole rappresentare solo un piccolo contribu-to di esperienza, una considerazione a posteriori sul lavoroclinico svolto in questi ultimi anni, con le problematiche piùimportanti e le scelte diagnostiche più frequenti.

È stato scelto un campione di 200 donne, di età compre-sa tra 20 e 50 anni. La durata media della terapia è stata diquattro mesi, con una visita di controllo mensile. I sintomi

principali scelti sono stati: sindrome menopausale, alterazio-ni mestruali, flogosi dell’apparato genitale, problematichesessuali. I Rimedi floreali sono stati associati ad altre tecni-che terapeutiche naturali, come la fitoterapia, la gemmotera-pia e alcuni rimedi floreali californiani e francesi. In questoapproccio globale, la Floriterapia di Bach assume, comunque,un ruolo determinante, in quanto unica tecnica in grado diagire realmente sui conflitti psicologici di fondo e quindi sul-l’asse psico-neuro-ormonale che porta al processo di soma-tizzazione. Già da diversi anni gli studi moderni di psiconeu-roimmunologia ci dimostrano come tutte le diverse espe-rienze emotive quotidiane possano influire (tramite il colle-gamento limbico-ipotalamico) sul nostro apparato endocri-no. Non è insolito ad es. osservare lunghi periodi di amenor-rea dopo un lutto importante o emorragie mestruali dopouna separazione affettiva. L’uso della Floriterapia permetteinoltre di avere risultati più stabili nel tempo e con unbenessere globale della paziente, che non è costituito solodall’assenza del sintomo ma anche da uno stato di sere-nità e armonia con la propria femminilità. Negli ultimidecenni la donna ha vissuto cambiamenti importanti nel pro-prio stile di vita e nei ruoli, ma questo non ha comportatosempre un miglioramento della qualità esistenziale. I conflit-ti tra carriera e maternità, la convivenza con un mondo dellavoro competitivo ed esigente, la necessità di armonizzaregli impegni esterni con quelli familiari, il sovvertimento deiruoli all’interno della coppia, sono solo alcuni dei problemipiù attuali. La conseguenza è la ricerca di un’identità, di unospecifico femminile ancora da scoprire completamente, cherispetti le valenze specifiche innate (come la dolcezza, ilrispetto delle ciclicità ormonali, il bisogno di intimità, lacapacità di abbandonarsi, anche nel rapporto sessuale) maanche le esigenze attuali di un mondo “che non aspetta” e lapresenza di un compagno a volte confuso e timoroso.

Si deve inoltre sottolineare la tendenza a medicalizzaresempre più alcune fasi fisiologiche della donna come la gra-vidanza e la menopausa. E se questo può essere un segno diuna positiva attenzione verso la propria salute, può diventareanche fonte di maggiore preoccupazione per le malattie, diatteggiamenti ipocondriaci, se non addirittura di un tentativodi richiamo, con la malattia stessa, di attenzioni altrimentinon evocabili: da qui l’uso molto frequente dei rimediChicory e Heather nella maggior parte delle pazienti edanche nelle diverse fasi della vita. Il ruolo materno (con i figlied anche col partner!) condizionato e condizionante riportacostantemente al confronto quasi karmico delle donne conquello che è l’amore disinteressato e generoso. Purtroppouno dei sentimenti predominanti nei diversi casi clinici è ilsenso del tradimento, dell’abbandono, di fare molto per i figlie la famiglia e di non essere ricambiate: molte emorragie ealterazioni mestruali vengono trattate con Chicory, (anche inmenopausa, quando i figli crescono ed escono dall’ambitofamiliare) che resta un rimedio cardine per ritrovare la pro-pria indipendenza affettiva e per ridarla ai propri cari.

ASSOCIAZIONI TERAPEUTICHE

FITOPREPARATI EMMENAGOGHIFITOESTROGENIREGOLARIZZANTI ORMONALI

GEMMOTERAPIA ESTRATTI DI PIETRE PREZIOSE

FLORITERAPIA RIMEDI CALIFORNIANIRIMEDI FRANCESI

RUOLO DELLA FLORITERAPIA DI BACH

• RISOLUZIONE DEI CONFLITTI DI BASE

• AZIONE SPECIFICA SULL’ASSE PSICO-NEURO-ORMONALE

• BENESSERE GLOBALE DELLA PAZIENTE

• STABILIZZAZIONE DEI RISULTATI CLINICI

CAMPIONE DI 200 DONNE

• DAI 20 AI 50 ANNI • CASI CLINICI DAL 1995 AL 2000• DURATA MEDIA DELLA TERAPIA: 4 MESI• UN COLLOQUIO AL MESE• SINTOMI LAMENTATI: • DISTURBI MESTRUALI

• SINDROME MENOPAUSALE• PROBLEMI DI MATERNITÀ• FLOGOSI DELL’APPARATO GENITALE• PROBLEMATICHE SESSUALI

Page 69: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

28

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Tutti questi processi avvengono spesso in un conflittosempre presente con la componente aggressiva, nota dolen-te delle problematiche femminili. Per antonomasia l’aggres-sività presenta connotazioni maschili e prevale quindi l’abi-tudine alla sopportazione, col risultato di molte patologieepatiche e flogistiche.

Flogosi

Spesso le flogosi dell’apparato genitale (dove l’infiamma-zione è il “simbolo” di una lotta inespressa) nascondono con-flitti col partner, il rifiuto inespresso della relazione. Il rime-dio Holly, in questi casi, è fondamentale, insieme a Beech,per l’intolleranza verso l’altro. Anche molte allergie sono illinguaggio di ben altre intolleranze, vedi alcuni eczemi inzona perineale (come nel caso di una paziente, insorto dopoaver saputo della relazione extraconiugale del marito) o lasterilità da incompatibilità con lo sperma del coniuge. In tuttiquesti casi Walnut rafforza l’azione protettiva ed antiallergi-ca della terapia, mentre Crab Apple resta il rimedio cardineper tutte le patologie infettive e flogistiche (eliminandoanche quel senso di sporcizia e di contagiosità che accom-pagna tutte le vaginiti e la leucorrea).

Quando la flogosi coinvolge anche la vescica con disturbilegati allo sfintere, con impellenza ad urinare e disuria, entrain gioco un altro fattore importante: la difficoltà e la sofferen-za a lasciarsi andare (somatizzata spesso a livello sfinteriale).Si impone quindi il rimedio Cherry Plum. Non a caso ci sonole cistalgie post-coitali, quasi a rappresentare la difficoltà adabbandonarsi al piacere sessuale, a lasciarsi andare (come a“lasciar passare” l’urina).

Alterazioni mestruali

La donna vive in un costante ritmo ormonale, lunare, chene rappresenta la funzione riproduttiva e la caratterizza. Inqualche modo la donna è immersa in questo ritmo, è costret-ta a sottomettersi ad esso; Dethlefsen afferma che questo èl’aspetto centrale della femminilità ed è collegata alla suacapacità di donarsi: col sangue la donna offre una parte di sée della propria energia. Ma è proprio la non accettazione dellapropria femminilità che sta alla base della maggior parte deidisturbi mestruali. Una società consumistica e competitiva, itempi sempre ristretti, l’esigenza di prestazioni professionalielevate e “alla pari”, la pubblicità degli assorbenti “speciali”che nascondono il più possibile “certi momenti”, portano anegare queste funzioni, considerate come limitanti.

Scleranthus, fiore dell’alternanza e della ciclicità, è il rime-dio caratteristico per tutte le sintomatologie cicliche, fonda-mentale per trattare tutti i disturbi legati al ciclo mestruale, lealterazioni della frequenza, la dismenorrea, i sintomi pre epost mestruali, la sindrome pre-mestruale, ecc., Rock Water

invece, nella sua rigidità esasperata con se stessa, in quellosforzo continuo di essere perfetta, non “lascia passare niente”ed è incline in modo particolare all’amenorrea. Pensate adesempio a certe donne meticolose, perfezioniste, con altosenso delle prestazioni, che lavorano e studiano, eccessiva-mente rigorose pur di raggiungere certi traguardi: puntual-mente amenorroiche, quasi ad indicare lo spazio inesistentelasciato alla propria intimità e femminilità. Non a caso anchediversi casi di anoressiche, tipicamente rigide nel proprio pro-getto autodistruttivo, presentano spesso la scomparsa dellemestruazioni (condizionata anche dal conflitto con l’immaginematerna). Chicory resta comunque uno dei rimedi più fre-quenti ed usati: spesso dopo la fine di una relazione affettivao in momenti di crisi della coppia, vissuti con amarezza esenso di abbandono, si presentano diversi disturbi, specieemorragie, polimenorrea e spotting. Crab Apple sarà impor-tante da usare quando questi spotting ed emorragie sono vis-suti come qualcosa di “sporco” o “che sporca”, mentreChestnut Bud verrà utilizzato per tutte quelle sindromi chenon si curano facilmente e tendono a ripetersi senza motivo.

Menopausa

La crescente medicalizzazione ed un certo tipo di informa-zione fanno vivere questo momento come uno dei momenti

CAMBIAMENTI PSICOSOCIALI

• RUOLO PROFESSIONALE• MATERNITÀ• IDENTITÀ SESSUALE

FLOGOSI DELL’APPARATO GENITALE

CRAB APPLEHOLLYBEECH

CONFLITTI DI BASE

FEMMINILITA’ COME QUALITA’ YIN(Accoglienza , dolcezza, nutrimento, abbandono)

CONFLITTO CON LE VALENZE AGGRESSIVE(Patologie epatiche, flogosi)

AMORE INCONDIZIONATO(Rapporto con i figli, vita di coppia)

INDIPENDENZA AFFETTIVA(Solitudine, rapporto con la famiglia)

• VITA DI COPPIA• MEDICALIZZAZIONE

CHERRY PLUMWALNUT

Page 70: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

29

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Sessualità

Qualunque sia la fase della vita considerata, l’aspetto dellasessualità e il suo vissuto questi elementi sottointendonosempre tutte le sintomatologie osservate. Se nel maschio pre-vale la difficoltà e il timore della prestazione, nella femminaè più importante la reale capacità di abbandonarsi e dilasciarsi andare. Il suo vissuto, infatti, è molto più nascosto,più interiorizzato e spesso anche più mentale, più ragionato.Cherry Plum è il rimedio principale che si usa per le anor-gasmie, oltre che per le cistalgie post-coitali e la dispareunia.A questo rimedio si associa spesso White Chestnut, perrilassare la mente durante la relazione intima, non pensarein modo ossessivo e potersi così abbandonare. Purtroppoun'educazione moralistica trasmette a volte un’immaginecastrante del piacere sessuale: il sesso vissuto come colpa opeccato necessiterà di Pine mentre la paura del contagio o ilsenso di essere sporcati richiamerà l’utilizzo di Crab Apple.

Anche gli individui Rock Water hanno problemi a lasciar-si andare e abbandonare la rigidità con se stessi, così comeAspen avrà paura dell’orgasmo.

Non bisogna, comunque, mai trascurare i conflitti di cop-pia, che quando non chiariti procurano spesso problemi ses-suali. In questo caso Beech e Holly migliorano la tolleranzae la voglia di stare insieme mentre, in questo contesto,Agrimony porterà ad una maggiore volontà di risolvere iconflitti senza mentire o nascondere le proprie esigenze.

Conclusioni

Nel complesso i Rimedi floriterapeutici rappresentano unvalido strumento per la salute femminile e per una ricercainteriore che negli ultimi anni si sta approfondendo semprepiù. Forse la chiave di questa crescita resta l’amore e i Fioridi solito riescono a trovarla… Starà alla donna avere il corag-gio di usarla per ritrovare se stessa.

più drammatici della vita femminile: la paura di invecchiare, dinon essere più una donna normale, di non essere più sedu-cente. Walnut aiuta ad accettare alcuni cambiamenti fisiologi-ci come naturali, Crab Apple migliora l’accettazione del pro-prio corpo ed Honeysuckle aiuta a non avere rimpianti per unagiovinezza che non ritorna e a guardare ad altre prospettive.

È interessante come certi psicosomatisti guardino alle cal-dane come ad un segno simbolico di eccitazione sessuale, unasessualità che si vuole dimostrare a se stessi di vivere ancora(come lo spotting in menopausa che simboleggia un ulterioremestuazione). Spesso in questa fase di grosso cambiamento ladonna deve cercare di ritrovare altre attività, altri punti di rife-rimento. I figli crescono, evadono dall’ambiente familiare eChicory può aiutare ad accettare questo distacco con serenitàmentre Wild Oat chiarisce meglio i ruoli potenziali futuri.

Per riferimento bibliografico:SAPONARO M. - Rimedi floreali nei disturbi femminili. Attidel 2° Congresso A.M.I.F. La Med. Biol. Suppl. al N°2, 2000,pagg. 26-29.

Indirizzo dell’Autore:

Dr.ssa Marcella Saponaro– Specialista in GinecologiaIndirizzo:Via Chisimaio 9 - I-00199 Roma

Marzo 2000

ALTERAZIONI MESTRUALI

SCLERANTHUSROCK WATER

IMPATIENS

SESSUALITÀ

CHERRY PLUMWHITE CHESTNUT

BEECHHOLLY

CRAB APPLE

PSICONEUROIMMUNOLOGIA

IMPRESSIONI INTERNE IMPRESSIONI ESTERNESISTEMA LIMBICO

IPOTALAMO

IPOFISI SNA SNVGONADI DIGESTIVO MUSCOLISURRENE RESPIRATORIO ORG. SENSOTIROIDE CIRCOLATORIO

TIMO SESSUALEPANCREAS SURRENE (MIDOLL.)

PARATIROIDI

MENOPAUSA

WALNUTCRAB APPLE

CHICORY

WILD OATHONEYSUCKLE

PINEROCK WATER

ASPENCHICORY

AGRIMONY

CHICORYCRAB APPLE

CHESTNUT BUD

Page 71: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

30

RIASSUNTO: Dopo una breve introduzione,l’Autore espone alcune riflessioni a partire da duecasi clinici esemplificativi.

PAROLE CHIAVE: PSICHIATRIA, RIMEDI DIBACH, PSICOFARMACI, CASI CLINICI

SUMMARY: The Author focuses on two casereports, after a short presentation of the subject.

KEY WORDS: PSYCHIATRY, BACH REMEDIES,PSYCHODRUGS, CASE REPORTS

Floriterapiae psicofarmaciFlowertherapy and psychodrugs

R. Tolentino

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

Introduzione

L’Autore affronta, in questo lavoro, un argomento com-plesso e controverso, ossia l’associazione tra psicofarmacie fiori di Bach soprattutto nel caso di assunzione contem-poranea, più che nell’eventualità, forse più frequente, in cuila somministrazione degli psicofarmaci preceda quella deifiori.

Data la sua attività professionale come psichiatra pressol’ambulatorio di una A.S.L., l’Autore entra spesso in contattocon pazienti già sottoposti a una terapia farmacologica perintensità della sofferenza e gravità della sintomatologia pre-sentata.

Il problema più generale delle co-terapie è già stato tratta-to dall’Autore nella sua relazione al I° Congresso A.M.I.F.(1999): “Floriterapia e Servizi Psichiatrici” (op. cit.).

Campo controverso. Se è vero che la maggior parte deiterapeuti appare perplessa di fronte a questa associazione,pensando vi sia un esaurimento delle capacità di reazione,una modificazione irreversibile e cronica del campo energe-tico dell’individuo, vi sono invece alcuni Autori che non loescludono, anzi paiono incoraggiarlo. M.Scheffer sostiene: “IFiori di Bach sono compatibili con ogni medicamento... anchecon gli psicofarmaci... che vengono sospesi progressivamenteper desiderio del paziente stesso.” (M.Scheffer, Terapia con iFiori di Bach, op. cit. pag. 227).

M.L. Pastorino scrive: “L’esperienza dimostra che tutti i qua-dri psichiatrici possono essere trattati con i fiori, sebbene nonin tutti i casi si possono usare come unica medicina.”

Ed ancora: “anche nelle psicosi i fiori agiscono, ma essendoquesti casi il prodotto di un’alterazione molto profonda dellapersonalità bisogna accompagnarli con altre medicine.Sebbene possiamo pensare che in tali casi sia troppo tardi peragire sul campo energetico, conviene utilizzarli, perché posso-no modificare l'atteggiamento del paziente verso la sua malat-tia, ed a volte possono arrivare ad arrestarla." (M.L. Pastorino,op. cit. pag. 221).

Il problema che l’Autore si pone si può riassumere, sem-plificando, nella domanda: quanto dell'uno e quanto del-l'altro?; quale effetto specifico, cioè, sia correlabile all'u-no od all'altro intervento, come e se sia possibile diffe-renziarli e quale sia il prodotto dell'interazione fra i duediversi strumenti. Nell'arco degli anni alcuni casi cliniciemblematici si sono presentati all’osservazione dell’Autore:la vita di Francesco e del Sig. T., presentate in questa sede,possono gettare una qualche luce sull'argomento.

Francesco

Francesco è un ragazzo di circa trenta anni, alto, magro,con capelli castani acconciati lateralmente in una curiosaonda, un filo di barba, gli occhi di un nero intenso, perenne-mente fissi altrove.

Il suo medico di fiducia gli suggerisce una visita speciali-stica con una diagnosi di "confusione mentale"; anni primaha avuto un episodio psicotico da mania di persecuzione, inseguito al quale fu ricoverato in Reparto Psichiatrico. Non neparla volentieri.

Riconosce uno stato di confusione mentale che imputa allasospensione delle sigarette, minimizzando; colpisce il contra-sto tra il suo sforzo di assentarsi mentalmente e la presenzaimplacabile, molto accentuata, di una balbuzie che interrom-pe ripetutamente le sue parole, come onda su di uno scoglio.

Ha lavorato alcuni anni come impiegato; attualmente èdisoccupato, vive con i genitori anziani (il padre soffre di unapoliartrite invalidante che necessita assistenza continua).

Da anni ha rinunciato ad ogni relazione sociale, rintanan-dosi in casa; vive bene così, non si fa domande. Data la scar-sa consapevolezza della propria malattia, nel tentativo di tro-

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Page 72: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

31

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

vare una base comune da cui partire, (un "contratto terapeu-tico"), medico e paziente decidono che il ritiro in casa e ladifficoltà di relazione con gli altri ragazzi, sarà il problema sucui centrare maggiormente l'intervento.

Ha già iniziato una terapia psicofarmacologica conAloperidolo a basso dosaggio, che non viene sospesa.

Nei mesi successivi seguono altre visite: il paziente è bendisposto, parla genericamente della propria timidezza, dellanecessità di assistere i familiari, della passione per la palla-volo; il terapeuta lo mette in contatto con un gruppo di ope-ratori del Centro di Riabilitazione attivo presso la A.S.L..Viene inserito in un'attività sportiva per riabituarsi a starecon gli altri giovani. Emerge, nel frattempo, un'insolita dol-cezza, un'ingenuità, una capacità non comune di farsi ben-volere, che desta un moto di simpatia.

La sua unica richiesta è quella di trovare un nuovo lavoro.Dopo sei mesi circa di piccoli e costanti miglioramenti si

presenta una nuova crisi. Ha sospeso i farmaci neurolettici;corre per strada con affanno sentendosi addosso gli occhi ditutti, socchiude le persiane della cameretta scrutando i pas-santi prima di uscire, sente oggetti e persone familiari comeestranei ed inquietanti, ode con sorpresa parole minaccioseprovenire dal muro, avvertendo nuovamente quel penososenso di “confusione in testa”, come una nebbia invernale.Usando la nebbia come approccio, il medico convinceFrancesco a ricominciare ad assumere farmaci neuroletticied ansiolitici, senza però capire che cosa l'abbia fatto nau-fragare nuovamente. Pare ripetersi, forse, quanto successoanni prima, quando qualcosa si era “inceppato”, portandoloa rifugiarsi nel suo piccolo mondo.

Si riprende nel giro di poche settimane: i suoi occhi inten-si guardano ora nuovamente intorno a sé, tranquilli; la bal-buzie non è più uno sforzo che gli congestiona il volto.

Continua con le attività sportive; gli incontri riprendonopacati, senza impennate.

A questo punto, il terapeuta propone a Francesco i Rimedidi Bach, oltre alle terapie farmacologiche, che ormai assumeregolarmente con l’intento di provare ad incidere sulla suatimidezza, sulla difficoltà di espressione che si concretizzanella balbuzie, sulla sua necessità difensiva di ritirarsi social-mente.

Fino a quel momento i tentativi dell’Autore di usare iRimedi di Bach in co-terapie di casi gravi (schizofrenie o psi-cosi affettive), non avevano sortito particolare effetto, poichèsi trattava, soprattutto, di persone ammalate da molti anni eche assumevano psicofarmaci da tempo. Su queste, i Rimedisembravano non lasciare traccia.

Dopo due mesi circa in cui ha proseguito la stessa terapiafarmacologica assumendo contestualmente i Rimedi, inizia apresentare delle riflessioni di una qualità nuova, suscitandonel terapeuta emozione e sorpresa. Francesco sente la pro-pria mente "aprirsi", come se avesse "riacquistato la vista"(secondo le sue stesse parole), come se avvertisse con chia-

rezza desideri ed emozioni proprie ed altrui, la propria timi-dezza che lo porta a ritrarsi, il senso di vuoto per ciò che glimanca: un lavoro, un’automobile, una relazione con unadonna...

Prova sentimenti di esclusione, rabbia, invidia, inadegua-tezza, di cui diviene consapevole; tutto ciò viene da lui vis-suto con infantile stupore, come una scoperta, una "stranez-za" che suscita reazioni contrastanti. Riusciamo a risponderead almeno uno dei suoi desideri: gli viene assegnata unaBorsa Lavoro di poche ore al giorno presso una Cooperativadi Servizi. Nei mesi successivi quando ci incontriamo miparla della sua concreta esperienza di lavoro, ed ancora della"stranezza", descritta come "risveglio" da un mondo diincantamenti, in cui prima si muoveva automaticamente,fluttuando "più con il corpo che con la testa". Questa consa-pevolezza lo porterà poi ad una sorta di "bilancio dei trentaanni" con chiare tinte depressive; decido con lui di sospen-dere i Rimedi dopo sei mesi di floriterapia, proseguendo coni soli psicofarmaci.

Una critica adeguata delle proprie condizioni, legata alvenir meno delle difese patologiche, indice, quindi, di unavviato processo di guarigione, può esprimersi con intensivissuti depressivi di mancanza e perdita, con la necessità dielaborare il Lutto di tutto ciò che, per la patologia, non si èpotuto avere. Nel caso di Francesco l’Autore ha ipotizzato chetale dolorosa consapevolezza fosse legata all'uso dei Rimedi,e per lui, in quel momento del suo percorso, fosse più utilecontrastarne lo sviluppo.

Infatti la reazione avuta si diluisce e sfuma, Francescoritrova una maggiore serenità; ma continua per mesi a par-lare della sua sensazione di riuscire a "far funzionare i pisto-ni del cervello".

Una discussione avuta in quel periodo ha riguardato ladistanza fra l'onnipotenza del pensiero e ciò che si riesce adesprimere con le parole, oppure il "tradimento ", la scopertacioè della possibilità di fare il tifo per una squadra di calciopur apprezzando il bel gioco di un'altra, di poter essere fidan-zato o sposato con una donna e rivolgere sguardi ed atten-zioni ad un'altra.

L'acquisita consapevolezza, porterà però Francesco unanno dopo la sospensione dei Rimedi, ad un epilogo poten-zialmente drammatico.

I familiari allarmati avvisano che Francesco, ritirato lo sti-pendio, si è allontanato in automobile, e da alcuni giorni nondà più notizie di sé. Inizia un'affannosa ricerca, segnata daangoscia e preoccupazione; si teme di trovarlo senza vita inuna roggia. Ma non sarà così. Francesco, finiti i soldi, si fatrovare dagli Operatori di una comunità vicina. Non vuoleperò più rientrare a casa, rivendicando in modo acritico unapropria vita indipendente: è stanco di dover pensare alla casaed accudire il padre.

Sembra un ragazzino battagliero affacciatosi alla sogliadell'adolescenza; la testa tra le nuvole, grandi sogni, aspira-zioni condivisibili, un curioso effetto di comicità e tenerezza

Page 73: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

32

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Iperico e si è sottoposto a sedute di agopuntura. Da trentaanni presenta saltuarie crisi di panico, uno stato di ansia chesi esprime spesso con dei vaghi disturbi cardiaci (ogni accer-tamento clinico è sempre risultato negativo) e una gastriteerosiva che si riacutizza nei periodi di stress .

Un senso di insicurezza e paura di tipo fobico, che si con-cretizzano nella difficoltà di prendere i mezzi pubblici, pre-ceduta da un'intensa ansia anticipatoria, lo hanno portato adorganizzarsi negli anni una rete di puntelli, costituita da fami-liari accompagnatori, percorsi conosciuti, abitudini di vitaprevedibili e regolari, senza eccessi.

A tutto ciò si accompagna una modalità ossessiva di pen-siero, il dubbio perpetuo, la ruminazione mentale incessantedi piccoli malesseri, litigi condominiali, difficoltà di lavoro,riflessioni sul senso e la qualità della propria vita.

Mi colpisce come si descriva, con delicatezza, come unapersona "timida", inesistente, poliedrica; una sorta di "poetamancato", in contrasto con l'immagine che mi aveva dato dipersona realizzata e sicura di sè.

L’Autore sceglie i Rimedi Star of Bethlehem, Mimulus, WhiteChestnut e Rock Rose; aggiunge delle indicazioni sul modo diimpiego di Rescue Remedy, per eventuali crisi acute di ansia.

Le visite si susseguono ad intervalli irregolari e la prescri-zione dei Rimedi viene man mano modificata.

Il Sig. T. riferisce un iniziale peggioramento, con la ricom-parsa di frequenti crisi di ansia, affrontate utilizzando ilRescue Remedy, ma anche incrementando leggermente laterapia farmacologica ansiolitica ed assumendo nuovamenteIperico. La situazione va poi migliorando, con l’aggiunta diuna sensazione di benessere nuova, un maggiore ottimismo.

Nel periodo di peggioramento ha avvertito vaghe angosce,venute come da un "lontano passato", ha un anomalo edinquietante aumento dell’attività onirica, che ricorda più niti-damente, sogni in cui compare per lo più la figura del padreall'epoca della sua morte.

Questo incremento quantitativo e qualitativo dei sognirimarrà una sua peculiarità costante, come se nel loro conte-nuto e nella sua trasformazione, questi esprimessero, inparallelo all'evoluzione della sintomatologia clinica, una sortadi elaborazione delle problematiche profonde. L’Autore nonha mai eseguito interventi di tipo psicoterapico, nè ha inter-pretato i sogni, sottolineandone solo i contenuti.

A volte nel prescrivere i Rimedi, l’Autore ha chiarito leragioni della scelta di ciascuno, "rinforzandoli", così nel foca-lizzare l'attenzione sul conflitto che rappresentava il bersa-glio della terapia.

Spesso, come nel caso del Sig. T., il paziente, davantiall'incalzare dell'angoscia, è portato ad assumere contempo-raneamente rimedi di ogni tipo, e ciò pare comprensibile edinevitabile. Rende però più difficile distinguere a quale diquesti (od all'insieme di questi) sia correlabile uno specifi-co effetto clinico.

Considerata la reazione di peggioramento avuta dopo laprima prescrizione, l’Autore si vorrebbe attestare su Fiori

dovuto alla balbuzie. Durante un periodo di ricovero si riescea ricondurlo ad un compromesso con la sua realtà; rientra acasa, trova supporto nella sorella.

Sente però i suoi pensieri turbinare veloci, fuori dal con-trollo, si sente ancora sfruttato.

È in questo periodo che un nuovo ciclo di Floriterapia loaiuta a rilassare la mente, a trovare un equilibrio nuovo piùrealistico con se stesso, a riallacciare relazioni, a riprendereil lavoro, aumentando l’impegno. Nei mesi successivi siacquieterà, frenando le sollecitazioni all'indipendenza, sod-disfatto del suo lavoro, dello sgravio ottenuto dal carico fami-liare, dell'attività sportiva che prosegue, dell'eloquio cheormai, diminuita la balbuzie, appare più sciolto.

L’Autore lo osserva allontanarsi con lieve zoppia, portandocon sé, per la paralisi a frigore del nervo popliteo, il ricordodi quelle gelide notti di novembre, passate in macchina acontemplare le stelle.

L’Autore aggiunge a motivo della propria meraviglia, unariflessione.

Questo è un caso in cui sono stati attuati diversi interventiterapeutici, ma come è possibile, stabilire un ragionevole rap-porto fra i Fiori della Mente e questo schiudersi di Francesco ?

L’Autore può solo affermare che nella propria esperienzaprofessionale più che ventennale, raramente ha assistito, incasi di analoga patologia, trattata con le usuali terapie far-macologiche e riabilitative, ad un tale "aprirsi della mente".

Il Sig. T.

Il Sig. T. è stato visitato dieci volte nell'arco di un anno e,per un follow up, dopo sei mesi dall’ultimo incontro. Si inte-ressa di Floriterapia e giunge alla mia attenzione chiedendoaiuto per un problema, insorto in giovane età, che lo accom-pagna da più di quaranta anni.

La diagnosi è "nevrosi fobico - ossessiva."La richiesta è molto particolare. Chiede di sperimentare i

Rimedi per aiutarlo a "vivere meglio", modificando quegliaspetti patologici di fondo della sua personalità, sopravvissutia molti interventi terapeutici, con cui ha ormai trovato una pre-caria convivenza. È un uomo di notevole levatura morale edintellettuale, ex dirigente in pensione di una Multinazionale.

Si presenta come una persona di acuta intelligenza e capa-cità introspettiva, ha modi cortesi, affabili, misurati. Vesteimpeccabilmente in grigio od in blu, porta talvolta una cra-vatta fantasia, ha tre figli ormai grandi ed a breve nascerà ilprimo nipotino.

Il proprio padre, di solidi principi morali, lo ha educato allascuola del dovere e dell'impegno; la madre invece è mortaquando il Sig. T. frequentava le scuole elementari.

In epoche diverse della sua vita si è sottoposto a terapiapsicoanalitica, ha assunto vari tipi di farmaci ansiolitici edantidepressivi: più recentemente gli è stato somministrato

Page 74: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

33

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

diversi, ad azione più superficiale; il Sig. T. invece chiede, pernulla spaventato, di mantenere un "alto profilo" di interven-to terapeutico, puntando ad un'azione più incisiva, anche arischio di eventuali reazioni avverse.

Ha in seguito alcune crisi di panico, vaghe paure del con-tagio, della magia, un'accentuazione del rimuginio ossessivo.Si reca in vacanza in Francia dove la qualità della sua vitarisulta insolitamente buona; sospende, così, ansiolitici edIperico. Al rientro però si ripresenta puntualmente il proble-ma dei mezzi pubblici. A questo punto i Rimedi costituisco-no l’unica terapia in atto.

A fine Settembre... il colpo di scena: il suo medico di basegli prescrive un antidepressivo serotoninergico (forse per far-gli vincere la paura del tram!). Ne discutiamo l'opportunità,chiede di proseguire con farmaci e Rimedi: l’Autore decide,perciò, di fare buon viso a cattivo gioco.

Da qui sorge forse la sfida dell’Autore di arrivare a com-prendere "quanto dell'uno e quanto dell'altro", il tentativo,cioè, di differenziare, almeno in parte, gli effetti dei Rimedi daquelli degli psicofarmaci somministrati contemporaneamente.

È lo stesso Sig. T. a suggerire alcune delle riflessioni con-tenute in questo lavoro.

Per alcuni incontri la navigazione procede fra due sponde. La difficoltà con i mezzi pubblici (e il relativo rifiuto di ser-

virsene) prosegue invariata, senza che il Sig. T. se ne preoc-cupi eccessivamente. I vissuti di inadeguatezza e colpa paio-no ridotti, appare più tranquillo, come se accettasse mag-giormente i propri limiti.

Mi chiarisce come in lui la Floriterapia agisca "sugli statid'animo, ma non sia efficace per le fobie". Anche i pensierivolti al padre ed alla sua infanzia paiono farsi meno frequen-ti e pregnanti. Usa con beneficio Rescue Remedy quando lanecessità quotidiana lo espone a crisi di ansia acuta. Neimesi successivi avvengono due svolte; i sogni non sono piùincentrati sui familiari, ma compare un tema ricorrente: uncompito da eseguire.

Questa “missione” fino a quel momento era puntualmen-te destinata all'insuccesso (non trovava un documento, nonriusciva a raggiungere una persona…); ora, invece, con suostupore, riesce nel sogno a portare a termine il compito.

In uno di questi sogni ad esempio ha varcato la portadell'Inferno, cercando di leggere sull'architrave di questa iversi di Dante senza riuscirvi; ma la scena muta, ne è fuori,e legge nitidamente voltandosi indietro: "Per me si va nell'e-terno dolore, per me si va tra la perduta gente…" Tale sensa-zione di riuscire si estende a poco a poco alla vita diurna.

In un secondo tempo (passato il periodo di latenza neces-sario all'effetto del farmaco?), anche la sintomatologia fobicainizia a migliorare: non ha più attacchi acuti d'ansia nellesituazioni critiche, riuscendo a prendere i mezzi pubbliciquando necessario.

Nel contempo ha iniziato a non avvertire più la necessitàdi assumere regolarmente i Rimedi, dimenticandosene spes-so; decide insieme al medico così una graduale sospensione.

A distanza di sei mesi, non ha più avuto crisi di panico,disturbi gastrointestinali o precordialgie. Usa i mezzi pubblicicon oculatezza, non ha più assunto ansiolitici, ma prosegueancora con 1/2 cp. di antidepressivo a giorni alterni.

Ha sospeso i Rimedi da alcuni mesi, senza conseguenzenegative apprezzabili, né avuto più necessità del RescueRemedy. Permane la fiducia e l'accettazione di sè, un minorcoinvolgimento emotivo, un senso di benessere nuovo.

Si allontana per andare col Metrò a trovare il nipote natoda poco.

Conclusioni

Quali conclusioni possono essere tratte da queste due sto-rie molto diverse?

Francesco ha una patologia profonda della personalità, ditipo psicotico.

L'assunzione dei Rimedi lo porta ad una consapevolezzadel sé non comune, difficilmente suscitata secondo l’espe-rienza dell’Autore, in casi analoghi, dalla terapia farmacologi-ca. Pare "riacquistare la vista", percepire chiaramente le pro-prie emozioni confrontandole dolorosamente con la realtà,fatta di mancanze e limitazioni sociali e personali.

La crisi da risveglio che seguirà, con la sua fuga velleitaria,pare incarnare questo scontro con le proprie limitazioni,soprattutto come risorse della personalità di base.

Il problema pare analogo a quello che talvolta si incontracon l'utilizzo dei nuovi farmaci antipsicotici, indicati per lasintomatologia negativa. In assenza di opportunità questoeventuale "risveglio" non si tradurrà automaticamente in unamigliore qualità di vita.

Francesco comunque introduce ad un'osservazione cheemergerà in tutta la sua evidenza con il Sig. T.. Potrebbe esse-re chiamata la Teoria del Doppio Binario.

La Floriterapia può modificare profondamente i vissutidella persona verso di Sé e verso la propria malattia, favo-rire un minore coinvolgimento, una sorta di distacco, dimaggiore obiettività, una modalità positiva, ottimistica dipensiero. Percezione ed attese che possono modificare ildecorso della patologia.

L'effetto diretto sulla sintomatologia clinica risulta, invece,legato soprattutto al farmaco.

Questo ha azione più rapida e sicura, pare utile e neces-sario, non essendo (spesso) sufficiente la Floriterapia perquanto riguarda questo specifico aspetto. L'associazione fra idue strumenti, quindi, non soltanto copre entrambe le faccedella stessa medaglia, ma risulta sinergica, influendo sullamodificazione dell'atteggiamento, del punto di vista dellasintomatologia e viceversa.

Entrambi gli aspetti concorrono, poi, ad un miglioramen-to della qualità globale della vita, vero obiettivo finale di ogniterapia.

Page 75: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

34

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Un effetto più specifico della floriterapia invece è sicura-mente l'incremento dell'attività onirica. Tale incremento,relativamente frequente, è "indice di una mobilizzazioneprofonda della psiche…" (M.L. Pastorino, op. cit. pag. 122) incui "il Rimedio floreale agisce come input, permettendo un'evo-luzione del contesto anche in assenza di un'elaborazione consa-pevole di tale processo." (M.A. Balzola, op.cit. pag.118).

L'assunzione di psicofarmaci non influenza in alcun modola produzione onirica, anzi a volte, inibendo il sonno REM,tende a bloccarla. Il materiale emergente nel sogno può esse-re o meno utilizzato per un'elaborazione psicoterapeutica, edesprime di per sé, come nel caso del Sig. T. una trasforma-zione profonda.

Per concludere si può considerare come la prescrizionedel rimedio naturale, per molti pazienti, sia indice di unamaggior attenzione, di una presa in carico più completa daparte del terapeuta, così come l'utilizzo dello psicofarmacosignifichi per alcuni una maggior consapevolezza da partedel terapeuta della verità ed importanza della sofferenza sot-tostante alla sintomatologia.

Di fatto, l'approccio all’individuo, tipico della Floriterapiacontagia e modifica le modalità relazionali di prescrizione delfarmaco. “Nel terapeuta che ascolta e risuona empaticamente, siattiva il paziente interno; similmente, nel paziente viene attivatoil medico interno, la capacità cioè di holding emotivo, di pren-dersi cura di se stesso" (R. Tolentino, op. cit.).

Lo stesso psicofarmaco si inserisce in una dimensione dimaggiore responsabilità ed attività del paziente, che divienecosì co-terapeuta; viene utilizzato nell' ambito di "una grigliadi lettura condivisa che si struttura come rete mentale capace dicogliere, comprendere e trasformare i fenomeni emotivi."(R.Tolentino, op.cit. pag. 37).

BIBLIOGRAFIA

1. BALZOLA M.A., TOLENTINO R. - Floriterapia di Bach e Psichiatria - in:Terapie complementari o alternative in Psichiatria: una sfida? un dirit-to? - a cura di Borghi M. e Gessman J. Fondation Suisse Pro Mentesana, Zurich, Universitè de Fribourg ed. Zurich, 1999.

2. BALZOLA M.A. - I Fiori della Mente. I Rimedi di Bach nella pratica cli-nica. Bollati Boringhieri ed., Milano, 1997.

3. PASTORINO M.L. - Introduzione ai Rimedi Floreali di Bach - NuovaIpsa ed. Palermo, 1989.

4. SCHEFFER M. - Terapia con i Fiori di Bach - Nuova Ipsa ed. Palermo,1990.

5. TOLENTINO R. - Terapie complementari in Psichiatria. Convegno aMendrisio - in: Medicina Naturale, anno 9 n° 1, Tecniche Nuove ed.Milano, 1998.

6. TOLENTINO R. - Floriterapia e servizi psichiatrici - in: Atti del 1° CongressoA.M.I.F., La Medicina Biologica, anno XVII n° 2, 1999. Guna ed.Milano.

Per riferimento bibliografico:TOLENTINO R. - Floriterapia e psicofarmaci. Atti del 2°Congresso A.M.I.F. La Med. Biol. Suppl. al N°2, 2000, pagg. 30-34.

Indirizzo dell’Autore:

Dr. Ruben Tolentino– Psichiatra, Psicoterapeuta– c/o Centro Psicosociale di Rho (MI)Indirizzo:Via Beatrice D’Este, 28 - I-20017 Rho (MI)

Febbraio 2000

Page 76: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

35

RIASSUNTO: Dopo aver osservato centinaia di pazienti sofferenti da varie patologie odontoiatriche e postura-li ed aver valutato le origini di tali disturbi sia meccanici che biochimici, l’Autore mette in evidenza un interventosulla natura emozionale delle disfunzioni, oltre che clinico strumentale, rilevando una serie di riscontri che lo por-tano a formulare una mappa empirica di collegamenti fra denti, ATM ed emozioni. Il trattamento clinico (riabilita-zione odontoiatrica e mandibolo-posturale), la Floriterapia di Bach, le tecniche riabilitative meccaniche e psicologi-che sono di valido aiuto diagnostico e terapeutico.

PAROLE CHIAVE: MEDICINA ODONTOIATRICA, ATM, DENTI, POSTURA, EMOZIONI, FLORITERAPIA DI BACH

SUMMARY: After visiting hundred of patients with different kind of dentistry and postural pathologies and eva-luation of the origin of these pathologies, mechanical and biochimical, the Author underlines the approach on the emo-tional nature of these dysfunctions, besides the clinical approach. A long series of comparisons led the Author to crea-te a map on the relationships between the teeth, the TMJ and the emotions. The clinical treatment of dentistry andTMJ postural rehabilitation, the use of Bach Flower Remedies and different types of mechanical and psychologicalrehabilitative techniques, are certainly a great help for the definition of the diagnosis and therapy.

KEY WORDS: DENTISTRY, TMJ, TEETH, POSTURE, EMOTIONS, BACH FLOWER REMEDIES

Il“sistema”denti emozioni:la medicina odontoiatricae la Floriterapia di BachThe teeth-emotional “system”: dentistry and Bach Flower Therapy

A. Cignetti

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

L’odontoiatria sta vivendo attualmente un nuovo fervorecon ricerche mirate alla valutazione di possibili danniiatrogeni a livello locale e sugli organi associati secon-

do le corrispondenze del Dott. VOLL. Questi danni sono già conosciuti a chi pratica l’Omotossicologia,

l’Omeopatia, l’E.A.V. e la Medicina Biologica.Nasce così, di fatto, una nuova specialità: LA MEDICINA

ODONTOIATRICA. L’indirizzo di ricerca si fonda sul concettoOLISTICO nella valutazione diagnostica. Esiste il malato enon la malattia, allargando i confini della propria competen-za ai rapporti che i denti hanno con tutto l’organismo e vice-versa, essendo l’uomo un “sistema aperto”. Materiali, ATM,denti, postura ed emozioni diventano materia di studio primae di terapia successivamente.

Secondo la nostra esperienza professionale su centinaia dipazienti abbiamo riscontrato che la parte emozionale giocaun ruolo importante sia sulla struttura stomatognatica chesulla postura. Secondo la nostra esperienza (dieci anni)

abbiamo impostato una ricerca che ci ha portato a formula-re una mappa empirica di correlazione DENTE-EMOZIONIcon un riscontro sorprendente ed un ampliamento della valu-tazione del soggetto con la possibilità di ottimizzare l’inter-vento ed eventualmente affidare l’assistito ad altra compe-tenza specialistica. Regola questa già ampiamente verificatanella nostra pratica di posturologia.

Questa esperienza ha fornito lo spunto per i primi interro-gativi. Come mai un dente si “ammala” in assenza di ele-menti chimico fisici? Perché proprio quello e non altri?

Perché si associa il dente con il controlaterale, oppure:solo a dx piuttosto che a sn, ed ancora perché sopra a dx esotto a sn?

L’articolazione temporo mandibolare alterata, a quali sti-moli risponde?

In alcuni casi le risposte sono già conosciute, vedi lo stressquotidiano divenuto ormai cronico, eventi luttuosi, traumifisici prolungati, tensioni che, scaricandosi attraverso il digri-

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Page 77: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

Fig. 1

36

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

gnamento notturno, determinano uno spostamento dell’ele-mento dentario. Di conseguenza si spiega perchè un aggiu-stamento muscolare a distanza dissipi la tensione in genera-le. Lo spostamento dei denti interessa l’A.T.M. con aggiusta-menti posturali continui.

Ciò che ci ha incuriosito è: perché durante questi periodisi sposta più a dx che a Sn o viceversa?

Crediamo che lo spostamento del dente di fatto spostianche la percezione di sé e del proprio spazio corporeo.Stiamo parlando della struttura che VOLL definisce ODON-TONE con le correlazioni e collegamenti conseguenti.

Abbiamo approntato una cartella-intervista con le affezio-ni odontoiatriche associate.

Le risposte pervenute con questo ausilio sono indicatenella mappa delle correlazioni.

Con questa codificazione empirica si possono “leggere” leimpronte delle emozioni vissute dal soggetto, come sonostate incise sugli elementi dentari, vere e proprie stimmatedel mal vissuto. Inizia un percorso a ritroso nel tempo confatti ed eventi accaduti, per un’ulteriore ricerca diagnosticoemozionale.

La postura che rappresenta l’individuo nella sua interezzanon può essere separata dalla posizione dentale, sia comeaspetto meccanico che emozionale.

Si allarga così la visione (concentrata sul cavo orale) atutto l’organismo. Si deve porre molta attenzione alla valu-tazione dello stato generale dei denti (otturazioni, dentimancanti, denti spostati, residui dentari, ecc.) e a dove èsituata la lesione.

Terapeuticamente è di grande aiuto la Floriterapia diBach. Prima di intervenire sul dente con le sue informazio-ni emozionali, quando il soggetto è fortemente coinvolto

emotivamente ed è molto sofferente, è di grande aiuto mas-saggiare dolcemente la zona della radice da trattare con ilrimedio selezionato secondo la Mappa Denti Emozioni(Figg. 1-2). È utile somministrare nello spazio sotto lingua-le alcune gocce dello stesso rimedio, prima ancora di trat-tare la zona con anestesia. Abbiamo notato che il terrenoemozionale coinvolto comprende zone edentule, segno diun ricordo profondo. Assumendo lo stesso rimedio, l’ope-ratore rimane immune dall’eventuale coinvolgimento emo-zionale del paziente sia per le rimozioni di manufatti pro-tesici che di otturazioni. Il materiale contribuisce, con leproprie tossine, ad un’informazione emozionale del vissutoche si lega con la postura.

Una riabilitazione dell’articolazione temporo mandibolarenon può essere presa in considerazione senza aver formula-to una diagnosi emozionale e psichica del paziente.

Uso dei Fiori di Bachin medicina odontoiatrica

Dalla Fig. 1 possiamo avere un indirizzo non verbale deifiori da somministrare, più centrato sulla problematica emo-zionale. Ad esempio: se dobbiamo intervenire su un sestoinferiore, essendo esso in relazione con la rappresentazionedi uno dei genitori (PAURA), la scelta del rimedio è:• ROCK ROSE se dovremo intervenire meccanicamente,

per estrazioni, interventi chirurgici ecc..• MIMULUS per ablazioni di tartaro, piccoli interventi non

traumatici.• ASPEN per chi non dorme la notte prima dell'incontro con

l’odontoiatra, ecc..• CHERRY PLUM per le devitalizzazioni, i trattamenti cana-

lari, ecc..• RED CHESTNUT per chi accompagna alla visita odontoia-

trica i figli trasmettendo la propria paura, ecc.È da prendere in considerazione anche il sesso dell'operato-re: se il sesto interessato appartiene ad un individuo dellostesso sesso del genitore, può aumentare la paura.

Caso posturo-emozionale trattatocon riabilitazione, fiori di Bache trattamento psicologico

Una giovane donna di 34 anni con problemi odontoiatrici,gnatologici, posturali e con sindrome algico disfunzionalecorrelata a tutto il rachide, afflitta da una scoliosi di mediagravità, viene alla nostra osservazione per un inquadramen-to diagnostico.

L'esame gnatologico mostra un’alterazione dell'ATM, l'al-lineamento dei denti secondo le curve di SPEE è alterato, lazona dei molari superiori ed inferiori è fortemente compro-messa da devitalizzazioni e carie. L'esame posturale mostra

Page 78: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

un evidente disallineamento dei cingoli scapolari e pelvicicon appoggio plantare scorretto.

Al riscontro con la modifica degli appoggi dentari e quin-di mandibolare, vi è notevole miglioramento posturale.Somministrando RESCUE REMEDY, la postura migliora ulte-riormente.

La diagnosi è: sindrome disfunzionale dell'ATM di naturameccanico emozionale con correlazione a tutto il rachide,problemi posturali di natura mista, (ascendenti e discen-denti). Non era possibile in quel momento definire l’esattaeziologia.

Fig. 3Fig. 2

37

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

È stata intrapresa una terapia meccanica con presidimasticatori. Poiché il riscontro delle STIMMATE sui dentisegnalavano una sofferenza emozionale attiva, del mal vis-suto famigliare con il padre, abbiamo somministrato STAROF BETHLEHEM per lo shock e WALNUT per il cambiamen-to. Inoltre: ARNICA MONTANA 200CH una volta settimanaper tre somministrazioni, per le modificazioni sul soma.

Con l'avanzamento della terapia si è osservato un cambia-mento della paziente sia sotto l'aspetto posturale che emotivo.Gli “aggiustamenti” di somministrazione dei rimedi floriterapi-ci hanno seguito le diagnosi pro tempore dai denti e dal soma.

Mappa Denti EmozioniC I G N E T T I

IncisiviSono in relazione alla PAURA, soprattutto gli incisivi inferiori abrasi.

CaniniSono in relazione alla RABBIA: CANINO Superiore - riferimento a se stessoCANINO Inferiore - riferimento alla famiglia di nascita.

Quarti e QuintiSono legati alla polarità dell’individuo:QUARTO Superiore - rappresenta la vita attualeQUARTO Inferiore - rappresenta la vita remota

SestiSono collegati ad eventi traumatici avuti con genitorio con persone maschili o femminili intorno a sei anni.È un elemento molto importante CONNESSO A SE STESSI.

SESTO Superiore - se stesso padre o madreSESTO Inferiore - padre o madre

SettimiSono in relazione con lo sviluppo intorno ai 14 anni (l’80%).

OttaviSono in relazione al ventunesimo anno di età e con il sistema immunitario; i cinesi dicevano che il sistema immunitario è perfetto quando i denti del giudizio sono in posizione ed in relazione tra loro

Nella parte DESTRA abbiamo la rappresentazione dell’altro sesso: la partedestra di un maschio rappresenta la partefemminile che un uomo ha incontratonella vita, la madre in particolare, e successivamente la fidanzata, la moglie,ecc.; mentre per la femmina rappresentail rapporto con il padre, con il marito econ l’uomo in genere.

Nella parte SINISTRA, c’è il rapporto con se stessi

quindi con il genitoredello stesso sesso.

Page 79: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

I Fiori di Bach in Medicina Ortodontoiatrica.

38

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Per la depressione e disperazione

• LARCH per chi manca di fiducia in sé stesso.• PINE per chi si accusa da solo, chi si sente colpevole.• ELM per chi ha molte capacità e frequentemente forti responsabilità.• SWEET CHESTNUT per quando ci si trova in un momento di massima

disperazione e sconforto.• STAR OF BETHLEHEM per schock, dolore, strapazzi; per chi ha bisogno

di consolazione e conforto.• WILLOW per chi soffre con amarezza e risentimento anche una pic-

cola avversità; coloro che colpevolizzano gli altri e sono egoisti.• OAK forte, fedele, paziente, responsabile, l’individuo che sopporta

forti dolori senza manifestarlo.• CRAB APPLE il rimedio che purifica, per chi si sente in un certo senso

sporco, contaminato.

Per insufficiente interesse alle circostanze

• CLEMATIS per persone sognatrici, assenti, senza concentrazione evitalità, persone quiete senza un vero interesse per il presente.

• HONEYSUCK per la nostalgia, per quelli che vivono molto nel passa-to, amori passati, felicità, infelicità, lamenti, successi o insuccessi:vivono con le proprie memorie.

• WILD ROSE per la rassegnazione, per chi si arrende, per il fatalista,per “chi si lascia andare”.

• OLIVE per chi soffre di forte esaurimento fisico e mentale, non ha piùforza, dopo lunghe malattie, superlavoro o preoccupazioni.Quando si è esausti fisicamente e mentalmente.

• WHITE CHESTNUT quando vi è un continuo ripetersi degli stessi pen-sieri, continuo mormorio interno, preoccupazioni, confusione men-tale. I sintomi sono: astenia, insonnia, confusione, depressione,pensieri di colpevolezza, cefalea.

• MUSTARD per la depressione, senza apparentemente motivo, melan-conia. La gioia e la serenità vengono cancellate.

• CHESTNUT BUD per coloro che non riescono ad imparare dall’espe-rienza e perseverano nel commettere gli stessi errori. Possono esse-re trascurati, scoordinati, lenti nell’apprendere, disattenti e a voltedanno l’impressione di essere mentalmente ritardati.

Per la paura

• ROCK ROSE per il pronto soccorso, malattia improvvisa o incidente,per forti paure, terrore, panico, isterismo. I sintomi possono essere:paralisi, perdita di coscienza, improvvisa sordità o cecità, freddo,tremolio, perdita di controllo.

• MIMULUS per la paura dell’ambiente esterno, del dolore, di inciden-ti, dell’acqua, del buio, della malattia, della morte, di essere soli. Isintomi possono essere: balbuzie, facilità ad arrossire, problemi aiseni nasali (naso che cola/occhi), controversie, timidezza.

• CHERRY PLUM per la disperazione, impulsi improvvisi, esaurimentonervoso, paura suicida, ossessiva. I sintomi possono essere: pallore,occhi sbarrati, agitazione, continuo questionare. E’ come una gan-grena mentale. Molto crudele verso sé stesso.

• ASPEN per paure psicologiche di origine ignota, apprensione improv-visa, paura di un potere o di una forza invisibile, paura di dormire,dei sogni. I sintomi possono essere: cefalea, dolore oculare, sudo-razioni, tremolii, svenimenti improvvisi.

• RED CHESTNUT per chi è ansioso per gli altri, per chi anticipa i guai,si preoccupa per i problemi altrui, per chi proietta le ansietà.

Per l’eccessiva cura del benessere altrui

• CHICORY per coloro in grado di donare un sincero amore ma che infase negativa diventa possessivo. Il loro egoismo e autocommisera-zione li fa essere troppo preoccupati delle relazioni proprie verso glialtri. Possono diventare critici, ansiosi, noiosi, in cerca di attenzio-ne. Desiderano avere i propri cari vicino per indirizzare le proprieazioni. “Mammoni”, sono bambini in cerca di attenzioni.

• VERVAIN: persone piene di forza, entusiaste, che dominano e accen-trano. I sintomi possono essere: tensione fisica, strappi muscolari,cefalea, stanchezza oculare, sovreccitazione.

• VINE: persone capaci, sicure di sé tendenti ad usare la propria auto-rità per ottenere potere e dominio sugli altri. Possono essere arro-ganti, ambiziose, rigide, severe, violente, crudeli. Richiedono ubbe-dienza. Soffrono di estrema tensione, durezza fisica, problemi lom-bari, ipertensione.

• BEECH per chi è critico, insoddisfatto, intollerante, irritabile, si sentesempre in errore. Esige precisione, ordine e disciplina. Persone arro-ganti che compiangono gli altri, pronti al giudizio. I sintomi si mani-festano verso la zona superiore del torace, rigidità in regione man-dibolare, arti superiori e mani.

• ROCK WATER: persone molto severe che si negano a se stesse, hannoforti convinzioni di ciò che è giusto. Alla ricerca della perfezione,sono bloccate dall’eccessivo sforzo per di raggiungerla. Sono personeeccessivamente preoccupate della dieta, dell’amore, della moralità.

Per la solitudine

• WATER VIOLET per chi desidera stare da solo; sono riservati, orgoglio-si, quieti ed appartati, evitano le liti, introversi, tolleranti, non inter-ferenti. Possono soffrire di rigidità fisica e tensione poiché, spesso, la loroenergia è bloccata.

• IMPATIENS per quelle persone impazienti che non sopportano legami,preferiscono lavorare da soli al proprio ritmo, irritabili, impulsivi,impetuosi, attivi e intelligenti, inclini agli incidenti. I sintomi posso-no includere: improvvisi dolori, crampi, tensione muscolare lomba-re, cervicale, alla mandibola, indigestione.

• HEATHER persone che desiderano l’attenzione degli altri, moltocomunicative, non sopportano la solitudine, piene di paure, vivonocon l’energia degli altri. Accentratori, si mettono sempre a fiancodegli altri, mancano di interesse verso gli altri, ipocondriaci.

Per la eccessiva sensibilità

• AGRIMONY persone che appaiono felici, gioviali ma nascondono tor-menti mentali e preoccupazioni. Senza pace, cercano emozioni eattività per superare i problemi. Ricorrono spesso a droghe o alcol.Evitano le discussioni, ma sono tese e nervose. Quando sonoammalati sono allegri.

• CENTAURY persone timide, quiete, gentili, convenzionali, ansiose dipiacere, servili. Sono legate ad una persona dalla personalità piùspiccata. I sintomi possono manifestarsi sulle spalle o sul dorso, visopallido con occhiaie, stanno sedute inclinate.

• WALNUT per chi necessita di protezione quando la vita è attraversa-ta da grandi cambiamenti: dentizione, pubertà, una nuova scuo-la/carriera/lavoro, significativo cambiamento mentale, emotivo ofisico.

• HOLLY per qualsiasi stato fortemente negativo: odio, gelosia, amarez-za, desiderio di possesso, furia, sospetto, vendetta, astio, violenza,cattivo temperamento, disprezzo, irritazione, egoismo, frustazione.

Page 80: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

39

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Si è giunti nel tempo alla vera problematica emozionalevissuta dalla paziente: una violenza vissuta in tenera età, emai sopita, che aveva bloccato prima, e distorto poi, il suocorpo, la sua masticazione, il gusto stesso della vita.

Sono intervenuti altri Colleghi,specialisti della parte emo-zionale,con terapie volte a far rivivere alla stessa, le situazio-ni emotive con regressioni della memoria vigile, per liberar-la da questo enorme peso. Nel frattempo la terapia riabilita-tiva meccanica odontoiatrica posturale è proseguita con suc-cesso con l’ausilio delle terapie emozionali, Floriterapiche diBach, Omeopatiche ed Omotossicologiche.

In Fig. 3 sono evidenti i risultati raggiunti con la soddi-sfazione di tutti: la sintomatologia si è ridotta del 70% neiprimi tre mesi, per poi attenuarsi completamente.

Conclusioni

Possiamo senza dubbio affermare che questo caso si èavvalso di una “lettura” ampia e completa, con l'ausilio diquesta prima Mappa di correlazione denti emozioni, dellamedicina odontoiatrica e della Floriterapia di Bach.

La Floriterapia, l'Omeopatia, l'Omotossicologia, la Kine-siologia, l'E.A.V., l'Allopatia, sono il giusto riscontro per unabuona diagnosi prima ed una buona terapia dopo,conside-rando che siamo solo alla PREISTORIA DEL FUTURO.

LETTERATURA:1. BRICOT B. – La Riprogrammazione Posturale Globale. Sauramps Medical

Ed., 1996.2. CIGNETTI A. – Postura e performance sportiva: rapporti tra disfunzione

dell’ATM ed algie del rachide. Valutazioni ed approccio terapeutico. LaMed. Biol. 3, 1997, pagg. 72-76.

3. LOWEN A. – Arrendersi al Corpo. Astrolabio Ed., 19944. LOWEN A. – Amore sesso e cuore. Astrolabio Ed., 19885. LOWEN A. – La spiritualità del corpo. Astrolabio Ed., 19906. SCHEFFER M., STORL W. D.– Le piante per la psiche. Ipsa Ed., 19917. RICCIARDI P.M. – Biocibernetica dello Stress. Guna Ed., Milano 19958. RICCIARDI P.M., CIGNETTI A. – Posturologia Olistica. Marrapese Ed., 1997

Per riferimento bibliografico:CIGNETTI A. - Il “sistema” denti emozioni: la medicinaodontoiatrica e la Floriterapia di Bach. Atti del 2° CongressoA.M.I.F. La Med. Biol. Suppl. al N°2, 2000, pagg. 35-39.

Indirizzo dell’Autore:

Dr. Alessandro Cignetti– Specialista in Odontoiatria– Consulente ufficiale della Federazione Nazionale di

Canottaggio– Docente A.I.O.T.Indirizzo:Vicolo del Borghetto, 20 - 00187 Romae-mail: [email protected]

Marzo 2000

Page 81: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

40

RIASSUNTO: Il lavoro affronta il problema dell’informazione elettromagnetica come segnale biologico in gradodi modificare la postura. Sono stati testati colori, suoni e le corrispondenti frequenze dei fiori di Bach per l’applica-zione su determinate zone del rachide e delle articolazioni.

PAROLE CHIAVE: FIORI DI BACH, COLORI, NOTE MUSICALI, POSTURA, SCHEMA CORPOREO, CONTROLLOA FEEDBACK, FEEDPOWER

SUMMARY: The Author investigates electromagnetic information as a biologic signal, able to affect posture.Colours, sounds and the correspondent Bach Flowers’ frequencies were tested for application on particular zones ofthe rachis and of the joints.

KEY WORDS: BACH FLOWERS, COLOURS, MUSICAL NOTES, POSTURE, BODY SCHEMES, FEEDBACK CON-TROL, FEEDPOWER

Le tecnichedi biorisonanza:Fiori di Bach e rachideBioresonance techniques: Bach Flowers and rachis

P.M. Ricciardi

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

S i definisce organismo vivente un sistema in grado dimantenere stabile la propria morfologia e costanti leproprietà generali, grazie ad un continuo flusso di

materiali, di energia ed informazioni.Le informazioni genetiche consentono la sintesi delle pro-

teine e sono legate alla trasmissione, da una generazioneall’altra, degli acidi nucleici; le informazioni endogene e quel-le ambientali servono al mantenimento della omeostasi dina-mica (l’Uomo è un sistema aperto).

La prima cellula era già un sistema autoregolantesi, conla membrana polarizzata, con un metabolismo proprio, conla capacità di crescere e riprodursi e di comunicare attraver-so le onde elettromagnetiche con le altre cellule.

La nascita della cibernetica, nel 1948, intesa come scien-za dei metodi di comunicazione e di controllo, comuni amacchine e ad esseri viventi, è riuscita a cambiare il modostatico di intendere la biologia. Nel feedback (retroazione)negativo il sistema diventa stabile perché un singolo ele-mento della catena esercita un controllo sul successivo attra-verso una azione inversamente proporzionale a quella che sudi esso esercita l’elemento precedente.

L’Uomo è sottoposto a molteplici oscillazioni elettroma-gnetiche provenienti dal Cosmo, dalla Terra e da quelle pro-

vocate dal progresso tecnologico come i telefoni cellulari, leonde radio televisive, i satelliti, ecc.• Ogni essere vivente emette oscillazioni EM di diversa

intensità-frequenza e durata che si propagano con la velo-cità della luce e che informano costantemente il cervellosulla situazione periferica, contribuendo al mantenimentodella omeostasi dinamica dell’organismo stesso.L’Uomo è un sistema aperto che subisce l’influenza del-

l’alimentazione, delle radiazioni, del buco dell’ozono, del-l’acqua e dello smog. Gli altri mezzi di informazione (vienervose, neurotrasmettitori, sinapsi, ecc.) sono più lentidelle onde EM.

Quando le frequenze EM diventano incoerenti e disarmo-niche si producono le malattie. Studi di Fisici come Popp,Ageno, Del Giudice hanno dimostrato come nei sistemi coe-renti si ha lo stato di salute, che i cinesi, migliaia di anni orsono, hanno chiamato armonia del Qi.

La Terra compie un giro al giorno su se stessa ed un giroall’anno intorno al Sole: è circondata da uno strato di gas di1000 km; nello strato inferiore della troposfera è possibi-le la vita per la presenza di ossigeno ed altri elementi.Il pianeta Terra è un enorme condensatore: il polo positivo èrappresentato dal Cosmo stesso. Questo condensatore si sca-

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Page 82: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

41

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

rica continuamente è viene ricaricato dai temporali che sonocirca 2000 al secondo.

Dopo l’inquinamento dei cibi, dell’aria, dell’acqua stiamovivendo, oggi, l’inquinamento elettromagnetico legato aicavi elettrici, ai ponti radio, alle antenne emittenti, ai radar,ecc. che vanno a disturbare le onde armoniche necessariealla salute.

Le costruzioni in cemento armato (gabbie Faraday) hannoaggravato il fenomeno formando una barriera contro le ondearmoniche positive naturali. Dopo gli ormai accertati dannilegati alla radioattività, sono oggi in espansione i danni lega-ti alle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti.

Nel 1935 Haveline annotava i disturbi più frequenti legatiallo smog elettromagnetico come astenia, ipotonia muscola-re, cefalee, alcalosi ematica, difetto di concentrazione edisturbi della memoria, irritabilità, ecc.: gli organi più colpitisembrano essere l’intestino, la pelle, i polmoni, il pancreased i reni.

L’EPA (agenzia ufficiale USA per la protezione ambientale),nel giugno del 1990, ha pubblicato il catalogo dei campimagnetici disturbanti come le linee ad alta tensione, gliimpianti domestici, le onde radiotelevisive, ecc.

Depris ha elencato gli effetti biologici a seconda della lun-ghezza d’onda: • a 25-30 Mhz (usate dai radioamatori, CB) penetrano nel-

l’osso, nel cervello, nel midollo spinale e nel cristallino

• a 88-108 Mhz (radio FM) penetrano fino a 4 cm nel cer-vello e cristallino

• a 175-216 Mhz (banda UHF televisiva) interessano l’etàevolutiva

• a 614-854 Mhz (banda V televisiva) penetrano nel cervello• a 2450 Mhz-2,5 Ghz (radar, satelliti TV, forni a microonde)

danneggiano le cellule del sangue e gli occhi• a 10-100 Ghz (forni industriali, satelliti) danneggiano il

sangue e il tessuto adiposo.Nel 1985 Mikolajczyck (Polonia) ha verificato che su 100

donne in gravidanza lavoratrici sui terminali sono avvenuti36 aborti.

L’OMS nel 1985 fa riferimento alle protezioni dalle radia-zioni non ionizzanti per i lavoratori ai terminali video.

Nel 1988 Goldhaber ha riscontrato anomalie genetichenegli operatori ai terminali per più di 5 ore settimanali.

Nel 1988 Modan fa riferimento ai tumori cerebrali in sog-getti esposti ai campi magnetici.

Milham ha evidenziato recentemente un incremento delleleucemie in radioamatori.

Sono state consigliate distanze di 2-3 metri dai cavi elet-trici, lampade al neon, radio, televisioni, radiosveglie; sidovrebbe stare a debita distanza dagli orologi al quarzo e daiforni a microonde.

Wolkrot, esperto della Siemens, ha affermato che ci sareb-bero almeno 6.000.000 di ricoveri in più nel 1990 inGermania (10% della popolazione) per danni da radiazionielettromagnetiche.

Dal 1975 al 1990 l’emissione di radioonde è aumentatadel 300%. Sono aumentati i seguenti sintomi:• dolori articolari• tumori• turbe psichiche• problemi cariocircolatori• malattie autoimmuni• malattie allergiche• intolleranze alimentari• turbe del sonno• cefalee• astenia e malessere generale• anomalie posturali.Studiosi dei campi elettromagnetici come Ludwig, Morell,Scott, Morley, Voll, Schmidt, Pflaum, Schimmel, Popp,Prigogine ed altri hanno evidenziato l’importanza in biologiadei campi elettromagnetici ed hanno, negli ultimi anni, crea-to apparecchiature in grado di testare ed agire terapeutica-mente con le frequenze elettromagnetiche deboli.

La validità della concezione empirica cinese (di oltre 3000anni) è stata verificata dagli studi di Pischinger, Reckeweg,Kelner, Bossy e presso l’Istituto Boltzmann (Vienna). Nascecosì negli anni ´50 l’organometria funzionale di Voll conscopi diagnostici e terapeutici.

A questa, negli anni ´60 -´70 fa seguito la BFD di Schmidte Pflaumm, oggi molto diffusa in Australia, e alla fine degli

Goethe affermava che il colore è figlio di due forze cosmiche (LUCE - BUIO).

• Rosso + Giallo = Arancione

• Giallo + Blu = Verde

• Blu + Rosso = Viola

- Lunghezza d'onda (lambda):

- Rosso = 620nm - Giallo = 550nm - Arancione = 590nm - Verde = 510nm- Blu = 475nm - Indaco = 450nm- Viola = 425nm.

• Secondo la Biofisica i colori primari sono il verde, il rosso ed il blu (perché se li sovrapponiamo otteniamo il bianco).

• Nell’Arte Figurativa i colori primari sonoil rosso, il giallo ed il blu poiché mescolandoli tra di loro si ottengono tutti i colori.

Page 83: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

42

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

anni ´70 il Vegatest di Schimmel ed il MORA (terapia diMorell e Rasche).

Mentre la Medicina Allopatica pone in risalto i dannimorfofunzionali dei vari organi con le relative alterazioni cel-lulari, queste tecniche pongono al centro del proprio studiole modificazioni elettromagnetiche ovvero la diagnostica fun-zionale, considerando che i danni funzionali precedono, senon trattati, i danni organici.

Il ponte che unisce questi due concetti è l’Omotossicologiadi Reckeweg. L’energia che si produce in ogni processo chi-mico può essere testata con la misurazione, attraverso deimicroamperometri, del potenziale elettromagnetico, essen-do l’elettricità una manifestazione energetica (Kofler). Tra ibuoni conduttori bisogna ricordare la linfa. I cinesi identifi-carono nei Meridiani le vie linfatiche dove circolava, alla velo-cità della luce, l’energia elettromagnetica (comunicazionesenza fili).

Attraverso un ohmometro è possibile, letteralmente, misu-rare tale energia.

Recenti ricerche dell’Istituto Boltzmann di Vienna hannodimostrato come il potenziale elettrico dei punti agopunturi-stici sia diverso dagli altri punti dell’epidermide.

L’EAV di Voll ci consente, attraverso le misurazioni deipunti, di valutare se una malattia si trovi nella fase umoraleo cellulare secondo Reckeweg.

Ogni essere vivente riceve ed emette delle oscillazioniEM di diversa intensità, frequenza e durata oltre che diforma d’onda, propagandosi alla velocità della luce, infor-mando l’intero organismo del proprio stato fisico attuale, inmaniera che il cervello, attraverso le onde EM, possa inter-venire con delle risposte appropriate per il mantenimentodella omeostasi dinamica.

Quando il punto di agopuntura è in condizioni di equili-brio ha una forza elettromotrice di 0,87 Volt, una resistivitàdi 95 KΩ ed una intensità di 10 µA, che si deve opporre aquella erogata dal puntale di misurazione: produrrà unvalore stazionario riportato nelle unità di misura in 50 US.

Poiché la corrente di misura è positiva e viene applicataad un punto di agopuntura elettricamente negativo, datoche cariche di segno opposto si annullano, per avere unvalore stabile, la forza elettromotrice del punto deve esserealimentata continuamente dall'organo che vi corrispondeda un punto di vista elettromagnetico. Quando ciò nonaccade si produce la caduta dell’indice, ovvero una diminu-zione, talvolta notevole, del valore sulla scala del puntomisurato.

Grazie a queste osservazioni Morell ipotizzò che i farmaciemettessero delle radiazioni elettromagnetiche, comportan-dosi come onde radio; pensò quindi alla possibilità di cap-tarle, modularle, trasmetterle ed immetterle nel circuito dimisurazione del paziente. Nel 1974 l’ing. Rasche costruì ilprimo ricetrasmettitore delle frequenze dei farmaci (TSE=Test Sender Empfänger). Ciò servì a spiegare scientifica-mente quello che Voll aveva intuito molti anni prima, ossia il

test dei farmaci. La differenza tra farmaci omeopatici ed allo-patici, alla luce di questi fatti, sta principalmente nel fatto chei prodotti omeopatici al di sopra del numero di Avogadro(D23) agirebbero solo attraverso le frequenze elettromagne-tiche mentre gli allopatici, costituiti da molecole agirebbero,oltre che per via EM, anche per via biochimica.

Non potendo testare con un oscilloscopio tali frequenze, acausa dei rumori di fondo, Brugemann coniò il termine dienergie ultrafini ovvero biologicamente efficaci e documen-tabili (attualmente non ancora misurabili). Vennero usati fil-tri elettronici che consentivano il passaggio solo di determi-nate frequenze. D’altra parte se un pianoforte ed una trom-ba suonano la stessa nota musicale (ad es. un LA che ha unafrequenza di 440 Hz) si riesce facilmente a riconoscere lostrumento da cui la nota è stata prodotta. Ciò vale anche peri diversi farmaci che hanno la stessa frequenza ma sonodiversi negli effetti.

Morell ideò così il MORA, strumento in grado di ricevere isegnali EM del corpo attraverso degli elettrodi di superficie,modificandoli e restituendoli modificati al corpo stesso conaltri elettrodi.

Le frequenze armoniche vengono fatte passare diretta-mente, mentre quelle disarmoniche, patologiche, vengonoinvertite. Le frequenze armoniche sono quelle le cui semifasisono uguali per forma e ampiezza, sinusoidali al di sopra e aldi sotto della linea di base.

Il MORA serve a cancellare le frequenze patologiche EMdel paziente ostacolando più o meno gravemente i meccani-smi di autoregolazione.

Con queste tecniche è possibile testare, oltre agli organistressati, anche le intolleranze alimentari, lo stress geopaticoed i campi di disturbo focali, spesso responsabili dei blocchienergetici registrabili con le tecniche di biorisonanza.

Negli anni ´20 a Chicago nacque l’Ecologia Clinica adopera di Randolph che aveva osservato come l’esclusione dialcuni cibi dalla dieta comportasse un miglioramento dideterminate patologie. Grazie alle tecniche di biorisonanza,oggi è possibile testare i cibi ed osservare l’eventuale cadutadell’indice come positività allergica o ipersensibilizzante;attraverso la sospensione per due-tre mesi degli alimentiincriminati e la terapia MORA di desensibilizzazione è possi-bile sbloccare la situazione anomala o patologica.

Le tre coppie base sono legate ai foglietti embrionari:

• Rosso/Verde Do/Fa MESODERMA• Giallo/Viola Re/Si ENDODERMA• Blu/Arancione Sol/Mi ECTODERMA

• Per la Psicologia i colori primari sono : il Rosso - il Giallo - il Verde - il Blu - il Bianco - il Nero (test di Luscher)

Page 84: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

43

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

La British Nutritional Foundation suggerisce la seguenteclassificazione: • Reazioni acute IgE mediate (orticaria, ecc)• Reazioni farmacologiche [insonnia da caffeina (che inibi-

sce la colinesterasi)]• Reazioni da conservanti e coloranti• Intolleranza a determinati cibi (allergie mascherate) e

dipendenze alimentari.La geobiologia nata trenta anni or sono studia le influenzeesercitate dalle rediazioni EM cosmotelluriche sugli esseriviventi e sulle piante.

Per geopatia si intendono tutte le influenze elettromagne-tiche in grado di scatenare malattie, provenienti dai campi diforza (falde acquifere) e dai campi EM terrestri (reteHartmann e Curry).

Tutti i materiali emettono radiazioni EM. Oggi alla radia-zioni naturali (atmospherics o spherics) si aggiungono quelleartificiali (tecnics) con interferenze per gli esseri viventi.

Gli studi di Carpenter hanno confermato i rischi delleesposizioni ai campi elettromagnetici (EM) nei confronti deitumori solidi e delle leucemie.

Walling ha definito i radicali liberi come molecole, atomi eioni paramagnetici. La ricerca sull’esistenza dei radicali liberirisale a Koch e Gomberg. E’ stato dimostrato un aumento deiradicali liberi in soggetti esposti a lungo alle radiazioni elet-tromagnetiche non ionizzanti, oltre che a quelle ionizzanti.

Il problema che da alcuni anni viene affrontato da moltiricercatori e che risulta essere determinante, se risolto, èquello del rapporto dose-effetto.

Dai dati di Wertheimer, Leeper e Savitz non si evincecome un aumento delle radiazioni EM possa provocare piùdanni al sistema immunitario rispetto a dosi basse.

Secondo noi non bisogna trascurare il rapporto tra inten-sità, frequenza e durata del segnale EM dannoso per il nostroorganismo in quanto attiverebbero la reazione di Selye dellostress con danno finale sul sistema immunitario ed aumentodei radicali liberi.

L’unità di misurazione dell’assorbimento elettromagneticoè il SAR (Specific Absorption Rate) che per un uomo di cor-poratura media è stato fissato in 70 megahertz (MHz).

Ricordiamo che le onde elettromagnetiche si dividonosecondo la frequenza in:• Microonde – da 300 Megahertz a 300 GigaHertz (radar,

forni, installazioni TV, satelliti)• Radiofrequenze – da 300 MHz a 1 MHz (trasmissioni radio-

televisive, radionavigazione, controllo del traffico aereo)• Radiazioni a bassa frequenza da 50 a 60 Hz (elettrodotti,

elettrodomestici)• Ultrasuoni – onde non udibili per l’altissima frequenza

(ecografia)Gli inglesi chiamano NIR (Non Ionizing Radiations) tutte leradiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, che comunque,nel tempo, produrranno gli stessi danni delle più note radia-zioni ionizzanti.

Recentemente, ad esempio, è stato dimostrato il dannodegli ultrasuoni sulle cellule per la formazione delle bolle digas nei liquidi investiti dal fascio di ultrasuoni e loro succes-siva esplosione (cavitazione).

L’acqua rappresenta più del 75% della composizione cor-porea. Pertanto siamo fiduciosi, per l’immediato futuro, chelo Stato riesca ad evitare le prevedibili forzature di Enti chedovranno schermare le emittenti EM e riesca a varare unalegge simile a quella di altri Paesi Europei ed Usa. Si dovreb-be evitare la solita disposizione di legge affrettata (pertantoincompleta) che creerebbe ulteriori difficoltà applicative e dicontrollo tenendo in considerazione i danni da radiazioni EMionizzanti e non ionizzanti, in espansione esponenziale negliultimi venti anni, sulla salute e sul benessere dei cittadini e,di conseguenza, sui costi sociali.

Bisogna ricordare che nell’Universo il rapporto materia-energia è di uno ad un miliardesimo (Popp) ovvero ci sono unmiliardo di quanti di energia in più rispetto alla materia.

L’UOMO È UNA MACCHINA EM SENSIBILE AI COLORI ED AI SUONI.

VERTEBRE: 1D Viola/Si 2D Indaco/La 3D Azzurro/Sol 4D Verde/Fa

5D Arancio/Mi 6D Giallo/Re 7D Rosso/Do 8D Viola/Si

9D Indaco/La 10D Azzurro/Sol

11D Arancio/Mi12D Giallo/Re 1L Rosso/Do

2L Viola/Si

Il rachide cervicale è diviso in tre ottave e coni colori che vanno dal Viola verso il Rosso.Al di sopra del Viola c’è l’ultravioletto e al di sotto del Rosso l’infrarosso (bacino - perineo).

atlante Viola/Siepistrofeo Indaco/La3C Celeste/Sol4C Verde/Fa5C Arancio/Mi 6C Giallo/Re7C Rosso/Do

Page 85: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

44

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Per avere un effetto terapeutico o tossico si deve creareuna risonanza; Popp ha dimostrato come i processi meta-bolici vengano codificati nel DNA e controllati da impulsi difotoni e fononi. La doppia elica funzionerebbe come unaricetrasmittente di oscillazioni elettromagnetiche coerenti.L’oscillazione di base del DNA è di 702 nm=rosso=Do, cheviene stimolata dalle frequenze ambientali come la rotazio-ne terrestre o il cibo o l’impiego delle moderne tecnologie(Tv, frigorifero, luce al neon, forni a micro-onde, telefonicellulari, ecc.).

Quando gli organi non riescono a smaltire le tossine si ser-vono dei sistemi ausiliari intesi come valvole di sfogo: avre-mo così per il fegato il tessuto adiposo, per i polmoni il tes-suto connettivo, per il cuore la circolazione, per l’intestinotenue l’endocrino, per la vescica le allergie, per la bile le arti-colazioni, per lo stomaco i nervi, per il pancreas i nervi, perl’intestino crasso la pelle.

Il campo elettromagnetico produce due effetti sugli esseriviventi: il primo è la forza Lorentz su cariche mosse (ioni pre-senti nel sangue o nei vasi linfatici) con spostamento di cari-ca nei tessuti ed effetti sulla polarizzazione delle membranecellulari; l’ossigeno, essendo paramagnetico, viene attrattodai campi magnetici, con aumento della ossigenazione tissu-tale. Il secondo effetto è costituito dall’induzione come neimotori elettrici e nelle dinamo con formazione di una cor-rente pulsante e formazione di micropotenziali che agiscono

• Oak = rigidità nucale - tensione al m. trapezio - vertigini - eroismo - eccessivo senso del dovere - rigidità - stanchezza per eccesso di lavoro.

• Beech = ATM - mandibola - ipercritico - intollerante - pregiudizi.

• Rock Water = mialgie - artralgie scapolo-omerali - fanatismo - eccesso di autodisciplina.

• Chicory = arto sup - gonalgia - alluce valgo - è il fiore dell’amore materno - narcisismo - pregiudizi - ricatti morali - avarizia - possessività.

• Vervain = lombalgia - calma interiore - fanatismo - polemico - entusiasta - impulsivo - fiero di se stesso.

Intorno agli esseri viventi abbiamo un campo di biofotoni,che si possono misurare anche a distanza di metri: DelBianco in Canada è riuscito a misurare questo campo, divisoin frequenze basse radio-Tv, infrarossi, luce visibile fino allefrequenze gamma.

Ogni essere vivente, a determinate temperature, possiedeun proprio livello di radiazione ultrafine e questo vale ancheper le pietre, i metalli con i loro picchi di risonanza.

L’acqua è il principale costituente dell’organismo umanoed è una molecola che forma un angolo di 104,5° tra gliatomi di idrogeno e quello di ossigeno collegati dalle forze diCoulomb mentre si attirano tra di loro (idrogeno positivo-ossigeno negativo) con un legame (forze di Wan der Waals eponti idrogeno) secondo Eisemberg-Kauzmann.

I Clusters di acqua sono un insieme di molecole d’acqua. Con tecnica spettroscopica è stato visto che a 100° 100

molecole di acqua formano i clusters (mentre a 37° ce nevogliono 400). Esistono delle superfici nodali dette Kinks,come nel ferro, dove mancano i poli elettrici ma sono pre-senti quelli magnetici, con pareti divisorie di Bloch.

Le molecole di acqua ruotano tra di loro in maniera diffe-rente ma proporzionale alla radice quadrata del numero dellemolecole: così su 400 molecole (radice quadrata = 20) avre-mo un legame 20 volte maggiore.

L’acqua è costituita da una parte liquida disordinata e dauna parte cristallino-liquida ordinata.

Così non soltanto la tintura madre e le diverse diluizioniomeopatiche risuonano in maniera caratteristica con pic-chi maggiori tanto più elevata è la potenza, ma anche,come ha dimostrato Smith, con determinati segnali elet-tromagnetici (disponendo il soggetto alla distanza di circa1 metro da una antenna ricevente) utilizzando diverse fre-quenze, dalle più basse alle più elevate. Ponendo una retemetallica tra il soggetto ed il generatore, notò che quandola larghezza delle maglie era inferiore alla lunghezza d’on-da, il dispositivo funzionava come una gabbia Faraday equindi non lasciava passare il segnale.

Il limite deve essere compreso tra il millimetro ed il centi-metro: al di sotto di questi valori non succedeva nulla men-tre al di sopra si producevano gli effetti.

Ogni soggetto presenta, alla luce di questi esperimenti,una propria caratteristica frequenza in scala logaritmica conuno spettro individuale: questo fenomeno era noto da tempoagli omeopati ortodossi ed eterodossi.

Il problema della misurazione di queste frequenze ultrafinisono i rumori di fondo anche se Froehlich di Liverpool, utiliz-zando i superconduttori, è riuscito ad eliminare questi rumori.

Il nostro ambiente è irradiato continuamente dalla rete elet-trica di 50 Hz che è un vero e proprio segnale disturbante.

Secondo Charon, fisico dell’Università di Parigi, anche ilsingolo elettrone è in grado di captare e mantenere l’infor-mazione elettromagnetica.

Page 86: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

45

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

a livello delle sinapsi (che operano come i transistors) e alivello del sistema neurovegetativo: una sommazione di que-sti micropotenziali può determinare un potenziale d’azione egenerare un impulso nervoso.

Il ritmo base dell’onda terrestre di Schumann (risonanza trail globo terrestre e la sfera ionica) coincide con la frequenzadell’ippocampo (7,8 Hz) in tutti i mammiferi: questa è l’unicaonda cerebrale regolare, mentre tutte le altre oscillano entroparametri minimi e massimi (onde alfa, beta, gamma, teta).

La differenza tra l’elettrostimolazione transcutanea el’Acuscope terapia ripolarizzante consiste nel fatto che, men-tre nella prima la stimolazione si effettua con un treno diimpulsi elettrici in grado di inserirsi e di sopraffare gli impul-si nocicettivi, per l’Acuscope l’obiettivo è quello di riequili-brare i potenziali di membrana cellulare e, di conseguenza, ilmovimento ionico intra ed extracellulare.

La tecnologia utilizzata si avvale di un microprocessore ditipo PAL (Programmable Array Logic). L’algoritmo di calcolointerpreta il modello matematico di un circuito paralleloequivalente dove si riflettono le caratteristiche dei fluidi extraed intra cellulari oltre alle capacità dielettriche delle mem-brane cellulari.

Si riesce a creare un loop macchina-paziente a biofeed-back in grado di modificare i parametri elettronici della tera-pia con una rapida ripolarizzazione delle membrane cellula-ri e, di conseguenza, si produce un riequilibrio ionico.

Attraverso i sensori posti sulle zone patologiche si valuta labioimpedenza cutanea che viene poi elaborata dal computerper una scelta rapida del tipo di stimolazione elettrica ade-guata e necessaria.

L’Acuscope è stato progettato negli USA nel 1974 da ricer-catori della NASA con la collaborazione della StanfordUniversity: è un equilibratore dei potenziali elettrici cellulariche agiscono sul dolore senza interferire con il messaggioelettromagnetico neuronale.

L’emissione di corrente alternata a bassa frequenza emicroamperaggio viene gestita automaticamente in base alsegnale biologico trasmesso dai sensori allo strumento.

Si stabilisce un rapporto continuo di lettura-risposta tra itessuti del paziente ed il computer (loop di input-output dellacibernetica).

L’assenza di controindicazioni, la stabilità della risposta ela rapidità della terapia (bastano poche sedute di pochi minu-ti l’una) con risultati che superano l’85% di positività secon-do la nostra esperienza (oltre quindici anni) ci porta a conti-nuare lo studio di questa metodica antalgica.

Abbiamo inoltre scoperto casualmente che, utilizzando isensori dei piedi e del collo, in stimolazione automatica perventi minuti, con una decina di sedute siamo riusciti a modi-ficare la postura dei soggetti trattati valutata attraverso unapedana computerizzata (Expace 2) con notevoli variazionirispetto ai parametri di partenza.

Un’altra possibilità è quella di utilizzare il MORA condeterminate frequenze sempre con elettrodi posti in regionecervicale e sotto la pianta dei piedi. Si possono utilizzare,inoltre, tecniche di biorisonanza ultrafine.

Le frequenze elettromagnetiche dei Fiori di Bach vengonoutilizzate nella terapia di riprogrammazione posturale.

I Fiori di Bach sono dei rimedi liquidi concentrati dei 38fiori scoperti da Edward Bach; tali rimedi sono infusioni natu-rali in acqua di fonte e brandy di fiori selvatici che cresconospontaneamente in Inghilterra, eccetto Cerato (fiore origina-rio del Tibet), Vine (fiore di vite proveniente dalla Svizzera),Olive (fiore d’ulivo di origine italiana) e Rock Water che èacqua di una sorgente locale.

I fiori agirebbero sul riequilibrio delle emozioni e dellostato mentale intervenendo sul campo energetico ad elevatafrequenza. Kramer ha diviso i fiori in dodici gruppi con una mappa-

tura precisa delle zone cutanee corrispondenti (fiori inte-riori ed esteriori).

Delgado (1966) affermava che gli stimoli emozionali pos-sono nascere nella memoria, nell’ambiente, nei circuitineuronali attivati da fenomeni chimici o elettromagnetici.

Così potremo utilizzare alcuni fiori per i problemi posturali eper i dolori ossei, articolari, muscolari, tendinei o per leproiezioni metameriche.• Cervicalgie=Water Violet; • Articolazioni dolenti = Pine;

• Centaury = mialgie diffuse - soggetto suggestionabile - mancanza di volontà - masochismo - sottomissione.

• Impatiens = dolore cervicale - difficoltà a mantenere i rapporti - fretta interiore - intollerante ai ritardi - irritabilità.

• Agrimony = dolori articolari diffusi - fuga dai conflitti - allegria.

• Rock Rose = dolori diffusi - terrore - angoscia.

• Gentian = dolori alle piccole articolazioni -pessimismo - scetticismo - depressione reattiva.

• Rescue Remedy [composto da cinque essenze floreali = riequilibrante il sistema nervoso (Cherry Plum - Clematis - Impatiens - Rock Rose - Star of Bethlehem)] = traumi morali e fisici.

Page 87: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

46

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

• Rigidità articolare = Rock Water; • Problemi dell’ATM = Agrimony e White Chestnut; • Rigidità del rachide in toto = Water Violet - Rock Water; • Traumi = Star of Bethlehem; • Contratture muscolari e crampi = Cherry plum-Holly-

Oak-Impatiens; • Gengivite = Rescue-Crab apple; • Mal di denti = Agrimony; • Tensione alle spalle = Rock Water-Elm; • Algie in regione dorsale = Oak; • Mandibola e braccio = Beech; • Algie in regione lombare = Vervain – Vine; • Dolori migranti = Scleranthus; • Dolori ai glutei = Sweet chestnut; • Mancanza di equilibrio = Scleranthus; • Sciatalgie = Vervain-Chicory; • Dolori alle mani = Chicory; • Gomito = Elm; • Strappi muscolari = Beech; • Tensione muscolare = Impatiens; • Vista = Clematis.

Il Rosso/Do/Centaury è il più penetrante ma a bassa energia;contrariamente si comporta il Viola/Si/Agrimony. Il Marrone è il Laminore/Rescue Remedy; il Bianco riflette tutti i colori = rumo-re/Crab Apple; il Nero assorbe tutti i colori = silenzio/Vervain;l’Azzurro/Sol-magg/Mustard; il Blu/Sol/Wild Oat; l’Indaco/La/Chestnut Bud; il Verde/Fa/Vervain; l’Arancione/Mi/Mimulus;il Giallo/Re/Gorse; il Giallo scuro/Re minone/Vine.

Le funzioni: strutturale-posturale, biofisica-biochimica,mentale–spirituale concorrono in ugual misura allo stato disalute (equilibrio dinamico-cibernetico).

I meridiani della coppia Arancione/Mi—Blu/Sol sono quel-lo del Cuore-Maestro del Cuore e Intestino Crasso-Pancreas.

Quelli della coppia Rosso/Do—Verde/Fa sono l’IntestinoTenue-Vescica e il Rene-Polmone.

Quelli dellla coppia Giallo/Re—Viola/Si sono quellidell’Endocrino-Colecisti e Fegato-Stomaco.

La terapia con i suoni - luci colorate associata ai Fiori diBach è una terapia del profondo che non trascura la compo-nente spirituale – mistica dell’Uomo.

I sintomi devono essere interpretati dinamicamente senzaschemi fissi cercando di individuare la relazione mutevoledegli stati disarmonici con le diverse espressioni patologicheevitando l’aspetto esclusivamente meccanicistico, cercandoquello olistico senza lasciare in secondo piano il percorso chela coscienza di se stessi deve fare per crescere.

LETTERATURA:

1. CIGNETTI A., RICCIARDI P.M. – Posturologia olistica. Marrapese Ed.,Roma, 1998.

2. FERRARI M. – Manuale di Cromopuntura, ed Zuccari, 1999.3. GELB H.– Come sconfiggere il dolore senza farmaci, ed Marrapese,

1999.4. PAOLELLI E. – Le qualità dei fiori di Bach nelle affermazioni positive.

La Med Biol. Aprile-Giugno 1995, pagg. 38-39.5. PAOLELLI E. – Floriterapia di Bach. VHS, Guna Ed., Milano, 1996.6. PAOLELLI E. – Le qualità dell’anima. Tecniche Nuove Ed., Milano, 1999.7. RICCIARDI P.M. – Biocibernetica dello stress. Guna Ed., Milano 1994.8. RICCIARDI P.M. – Biocibernetica dell’informazione. Guna Ed., Milano

1995.9. RICCIARDI P.M. – Musica è …. Ed Someco, 1998.

10. VALSECCHI R. – Repertorio ragionato dei fiori di Bach, ed CSG, 1999.

Per riferimento bibliografico:RICCIARDI P.M. – Le tecniche di biorisonanza: Fiori di Bache rachide. Atti del 2° Congresso A.M.I.F. La Med. Biol. Suppl.al N°2, 2000, pagg. 40-46.

Indirizzo dell’Autore:

Prof. Pasquale Maurizio Ricciardi– Specialista in Ortopedia-Traumatologia – Specialista in Medicina dello Sport – Docente di Fisiologia del movimento e in Neurofisiologia posturale c/o II Università di Roma– Preside Facoltà di Scienze Motorie c/o Università L.U.de.S.(Svizzera) – Direttore Scuola di Specializzazione in Omeopatia-Omotossicologia c/o Facoltà di Medicina Università degliStudi Umanistici e Tecnologici, Lugano.Viale della Grande Muraglia 154 - 00144 ROMATel. 0652200659 - fax 065017713Email [email protected]

Marzo 2000

Page 88: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

47

RIASSUNTO: Le deviazioni posturali sono espressione di alterazioni strutturali, che sono altamente influenza-te dagli stati d’animo negativi del paziente.La posturostabilometria computerizzata è una metodica di indagine strumentale atta allo studio delle problematicheposturali per individuare i rimedi di correzione. Le osservazioni cliniche e strumentali, oggetto di questo studio,hanno evidenziato l’importanza dei fiori di Bach per riportare la struttura muscolo-scheletrica alla fisiologica condi-zione di equilibrio. Tali osservazioni sottolineano la forte correlazione tra stati d’animo negativi del paziente e devia-zioni posturali ed indicano nei fiori di Bach strumenti irrinunciabili di riequilibrio psicofisico.

PAROLE CHIAVE: ESAME POSTUROSTABILOMETRICO, FIORI DI BACH, DEVIAZIONI POSTURALI

SUMMARY: Postural imbalances are related with structural deviations, connected with psycological diseases.Posturo stabilometric evaluation can give proper observations about postural imbalances and can help the phisician,searching the optimal therapy.Clinical and technological findings show the fondamental role of Bach Flower Therapy in structural rebalancing.

KEY WORDS: POSTURISTABILOMETRIC TEST, BACH FLOWERS, POSTURAL IMBALANCES

Riequilibrio posturalecon Fiori di Bach:patterns posturostabilometricidegli stati d’animo negativiPostural rebalancing with Bach Flower Therapy:posturostabilometric patterns of psycological diseases

S. Calzolari

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

Premesse

Selezione dei pazientiSono stati ammessi allo studio 250 pazienti, di età com-

presa tra 10 e 55 anni.La durata dello studio è stata di un anno.Il medico è stato consultato dal paziente per problemati-

che psico-emozionali, lamentando sintomi di natura psicoso-matica.Per ogni paziente sono state escluse:– problematiche strutturali rilevanti, sia di natura discen-

dente che ascendente,– intolleranze alimentari, – disturbi di lateralità cervello destro-sinistro (condizione

kinesiologica di “switch”).

Per ogni paziente sono state verificate:– “compliance” nei confronti dell’esame posturostabilome-

trico,– possibilità di ripetere l’esame (durata media della valuta-

zione per singolo paziente: 1ora).

Materiali e metodiPer i tests della serie di esame sono state utilizzate le

essenze Original Bach Flowers (GUNA), somministrate per os,direttamente sulla lingua del paziente, un minuto prima del-l’inizializzazione della pedana posturostabilometrica(momento iniziale dell’esame per ogni singolo paziente).

Per ogni paziente è stata testata una serie di max 5 fiori diBach per esame.

Ad ogni singola valutazione, nell’ambito della serie, il

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Page 89: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

48

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

paziente era invitato a risciacquare accuratamente il cavoorale con acqua naturale e il successivo rimedio veniva som-ministrato dopo una pausa di tre minuti, durante la quale ilpaziente, sceso dalla pedana, eseguiva una piccola marcia inloco (cross-crawl) per riportare l’assetto posturale alle condi-zioni di partenza.

I criteri con cui sono stati somministrati i fiori di Bachnella serie di esame si riferiscono all’indicazione degli statid’animo negativi del soggetto, significativi nella sua vita almomento dell’osservazione clinica.

Per l’esecuzione dell’esame posturostabilometrico è statautilizzata la pedana posturostabilometrica Lizard interfaccia-ta a PC.

Gli aspetti posturostabilometrici considerati sono stati (Fig.1):1. SPOSTAMENTO DEL BARICENTRO

• baricentro arretrato (Fig.2)• baricentro avanzato (Fig.3)• baricentro “errante” (Fig.4)

2. SBANDIERAMENTO DEI BARICENTRI LATERALI (Fig.5)3. DISTRIBUZIONE DEI CARICHI POSTURALI (Fig.6)4. AREE DI OSCILLAZIONE DEL BARICENTRO “GOMITOLO” (Fig.7)5. VARIANZA (Fig.8)Per ogni singola seduta l’esame posturostabilometrico com-prende, per ogni paziente:– valutazione di base– max cinque valutazioni con fiori di Bachdurata media per singolo paziente: 1ora

BARICENTRO GENERALE ARRETRATO36/70 (52%)

PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICI– Andamento del B.G.: spostamento negativo del baricentro generale

lungo l’asse delle y – Istogramma: max percentuale di oscillazioni del B.G. compattata sull’as-

se delle y – Andamento dei carichi: alleggerimento dei carichi nelle celle anteriori;

tendenza al sovraccarico laterale e/o latero-posteriore

STATI D’ANIMO NEGATIVI ASSOCIATIpaura 17/36 48% Mimulusdubbio e inferiorità 11/36 32% Gentian, Larchtrauma 5/36 12% Star of B., Honeysuckle, Pinepanico 3/36 8% Rock Rose

OSSERVAZIONII F.B. riportano il B.G. fino al punto di equilibrio, imprimendo alla strutturauna spinta in avanti.Durante il tempo di esecuzione del test si possono evidenziare picchi dioscillazione del B.G. lungo l’asse delle y in senso positivo (superamento delpunto di equilibrio ).I baricentri laterali seguono generalmente lo spostamento del B.G.Nel caso di blocchi energetici (Star of B.) uno o entrambi i baricentri lateralipossono rimanere fissati nella loro posizione, senza seguire il B.G., oppurepossono oscillare indipendentemente (fenomeno dello “sbandieramento”).

CONCLUSIONIMIMULUS, GENTIAN, STAR OF B. e ROCK ROSE riequilibrano struttureenergeticamente correlate ad un regime di RISPARMIO ENERGETICO.

BARICENTRO GENERALE AVANZATO 24/70 (34%)

PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICI– Andamento del B.G.: spostamento positivo del baricentro generale lungo

l’asse delle y– Istogramma: max percentuale di oscillazione compattata sull’asse delle y– Andamento dei carichi: alleggerimento dei carichi nelle celle posteriori;

tendenza al sovraccarico laterale e/o latero-anteriore

STATI D’ANIMO NEGATIVI ASSOCIATIansia d’anticipazione temporale 11/24 45% Impatiens(soggetti distonici, personalità schizoidi)

ansia d’anticipazione energetica 9/24 36% Vervain(sindromi di disadattamento, personalità psicopatiche)

ansia da rimaneggiamento interiore 4/24 19% Agrimony

OSSERVAZIONII F.B.riportano il B.G. fino al punto di equilibrio, imprimendo alla strutturauna spinta all’indietro.Durante il tempo di esecuzione del test si possono notare picchi di oscilla-zione del B.G. lungo l’asse delle y in senso negativo (superamento delpunto di equilibrio).I baricentri laterali seguono consensualmente lo spostamento del B.G.

CONCLUSIONIIMPATIENS, VERVAIN e AGRIMONY riequilibrano strutture energetica-mente correlate ad un regime di DISPENDIO ENERGETICO.

250 pazienti (10-55 anni)

SPOSTAMENTO DEL BARICENTRO GENERALE (B.G.) 70/250 = 28%B.G. ARRETRATO 36/70 = 52% B.G. AVANZATO 24/70 = 34%B.G. ERRANTE 10/70 = 14%

SBANDIERAMENTO DEI BARICENTRI LATERALI 64/250 = 26%DISTRIBUZIONE DEI CARICHI 116/250 = 46%

AREA DI OSCILLAZIONE DEL BARICENTRO “GOMITOLO” 250/250VARIANZA 250/250

ESAME POSTUROSTABILOMETRICO

SERIE DI ESAME: 1 TEST DI BASE + 5 TESTS CON F.B.DURATA DEL TEST: 51 SECONDIINTERVALLO TRA I TESTS DELLA SERIE D’ESAME: 3 MINUTI (CROSS-CRAWL)DURATA DELL’ESAME: 1 ORA

MATERIALI

Fiori di Bach originali (kit 38 + RR)BACH FLOWER REMEDIES

(GUNA)

Stazione elettronica computerizzata di rilevazione posturometricae stabilometrica

PEDANA POSTUROSTABILOMETRICA LIZARD

Fig. 3Fig. 2

Fig. 1

Page 90: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

49

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

SBANDIERAMENTO DEI BARICENTRI LATERALI 64/250 (26%)

PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICI– Fissità monolaterale di un B.L.– Oscillazioni reiterate a diversa velocità del B.L. controlaterale.

STATI D’ANIMO NEGATIVI ASSOCIATITutti quelli in grado di produrre un blocco nella struttura energetica.

Sbandieramento a bassa velocità: Star of B.correlato a trauma profondo e strutturato Pine(maggiore inerzia del sistema energetico)nucleo energetico congelato

Sbandieramento ad alta velocità: Hollycorrelato a sentimenti negativi Wild Oat(minore inerzia del sistema energetico) Cherry Plumnucleo energetico compresso

OSSERVAZIONII rimedi floreali impattano il nucleo energetico bloccato, che nei sistemienergetici strutturati è congelato, mentre nei sistemi caotici è compresso.La maggiore “resistenza” del primo sistema consente uno sblocco lento egraduale, mentre la minore inerzia del secondo sistema consente unosblocco rapido.

CONCLUSIONISTAR OF B., PINE, CHERRY PLUM, HOLLY, WILD OAT sono attivi qualichiavi di SBLOCCO ENERGETICO.

DISTRIBUZIONE DEI CARICHI 116/250 (46%)

PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICI– Differenze di carico dx/sn significative > 5% del peso corporeo.– Baricentro generale lateralizzato (a dx o a sn) rispetto al punto di equili-

brio.– distanza tra baricentro generale e baricentri laterali tendenzialmente

accorciata (rispetto ad uno dei baricentri laterali).– Distribuzione parcellare dei carichi:

prevalentemente sulle celle anteriori 28/116 (24%)Correlato con stato d’animo negativoAnsia Chicory, Walnutprevalentemente sulle celle ant/lat. 53/116 (46%)Correlato con stato d’animo negativoRigidità Vine, Rock Water, Oakprevalentemente sulle celle posteriori 35/116 (30%)Correlato con stato d’animo negativoPaure Star of B., Cherry Plum,

Mimulus, Rock Rose

OSSERVAZIONII rimedi floreali ridistribuiscono i carichi posturali, intervenendo sulla con-trattura muscolare responsabile dello scarico posturale patologico sulla arti-colazione tibio-tarsica.L’impatto sulla componente fisica è molto forte e pronto.

CONCLUSIONII fiori di Bach (c.s.) svolgono un’azione DECONTRATTURANTE sulla strut-tura muscolo-scheletrica.

BARICENTRO GENERALE ERRANTE10/70 (14%)

PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICIIl B.G. descrive oscillazioni:a. prevalentemente lungo l’asse delle y (senso A/P)

oscillazione in senso A/Pb. prevalentemente lungo l’asse delle x (senso laterale)

oscillazioni in senso lateralec. in senso rotatorio (orario o antiorario)

oscillazioni in rotazione indefinita

a. oscillazioni in senso A/PLe oscillazioni lungo l’asse delle y descrivono picchi percentuali massimiintorno al punto 0 di equilibrio. La tendenza di oscillazione è più frequen-temente orientata verso il lato negativo (tendenza all’arretramento).

STATI D’ANIMO NEGATIVI ASSOCIATIscarsa aderenza alla realtà Clematis

(soggetti schizoidi con tendenza alla paura)superficialità Chestnut Budproiezione nel passato Honeysuckle

OSSERVAZIONII F.B. stabilizzano il B.G. attorno al punto di equilibrio, allineando il patri-monio energetico rispetto alla funzione temporale.

CONCLUSIONICLEMATIS concentra l’energia disponibile e la organizza nel tempo attua-le, fungendo da CATALIZZATORE ENERGETICO TEMPORALE, riarmoniz-zando la struttura.

b. oscillazioni in senso lateraleIl B.G. descrive oscillazioni laterali lungo l’asse delle x.

STATI D’ANIMO NEGATIVI ASSOCIATIincertezza Ceratoindecisione Scleranthus

OSSERVAZIONII F.B.stabilizzano il B.G. attorno al punto di equilibrio, allineando il patri-monio energetico secondo la funzione spaziale.

CONCLUSIONICERATO e SCLERANTHUS selezionano l’energia disponibile secondo il cri-terio spaziale di lateralità. Secondo tale principio le funzioni precipue degliemisferi cerebrali destro e sinistro concorrono armonicamente all’espres-sione della funzione cerebrale globale.CERATO e SCLERANTHUS agiscono come STABILIZZATORI DI LATERA-LITA’, riequilibrando le funzioni cervello destro-cervello sinistro, ottimiz-zando il loro impatto sulla struttura.

c. oscillazioni in rotazione indefinitaIl B.G. descrive oscillazioni in senso rotatorio attorno al punto d’equilibrio,distanziandosene in senso orario o antiorario.

STATI D’ANIMO NEGATIVI ASSOCIATIdisorientamento Wild oatinfluenzabilità, instabilità Centaury

OSSERVAZIONII F.B. stabilizzano il B.G. attorno al punto di equilibrio, riorganizzando l’e-nergia rispetto allo spazio indeterminato.

CONCLUSIONIWILD OAT E CENTAURY imprimono una direzione di organizzazione efungono da CATALIZZATORI DIREZIONALI nell’organizzazione energeti-ca della struttura.

Fig. 4

Fig. 5

Fig. 6

Page 91: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

50

A.M.I.F.

ATTI DEL II CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Per riferimento bibliografico:CALZOLARI S. - Riequilibrio posturale con Fiori di Bach:patterns posturostabilometrici degli stati d’animo negativi.Atti del 2° Congesso A.M.I.F. La Med. Biol. Suppl. al N° 2,2000, pagg. 47-50.

Indirizzo dell’Autore:

Dr.ssa Silvia Calzolari– Specialista in PediatriaIndirizzo:Via Kennedy, 81 - 40068 San Lazzaro di Savena (Bologna)

Marzo 2000

Lo studio presentato ha avuto la durata di un anno ed ètuttora in corso l’ampliamento osservazionale per quanto siriferisce al postulato 3 (vedi dopo).

Finaltà

Questo studio è frutto dell’osservazione clinico-strumenta-le delle applicazioni possibili della floriterapia tradizionale allato strutturale del cosiddetto “triangolo della salute”.si POSTULA che:1. Gli stati d’animo negativi influiscano nel tempo sulla strut-

tura muscolo-scheletrica del soggetto2. correggendo tempestivamente tale influenza psichica si

possano limitare e prevenire le alterazioni strutturali ed isintomi ad esse associati

3. i fiori di Bach possono essere utilizzati per guidare uno svi-luppo armonico.

AREE DI OSCILLAZIONE DEL BARICENTRO (“GOMITOLI”)

PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICII “gomitoli” descrivono lo spazio percorso dal baricentro (o dai baricentri)nell’intervallo di tempo corrispondente all’esecuzione del test posturostabi-lometrico.Le aree di oscillazione possono essere:Nei sistemi energetici “espansivi” Impatiensampie (aree aperte) Vervain(alta varianza) Holly

HeatherChicory

Nei sistemi energetici “contrattivi” Water Violetridotte (aree chiuse) Rock Water(normovarianti) Cherry Plum

Crab AppleBeechVineOakPineRock Rose

Nei sistemi energetici ipotonici Mustardridotte (aree chiuse) Wild Rose(a bassa varianza)

OSSERVAZIONI• Le aree aperte sono correlate a sistemi energetici tendenzialmente espan-sivi e ad alto consumo energetico.I rimedi floreali determinano un contenimento energetico.• Le aree chiuse sono correlate a sistemi energetici ad alta carica energe-tica in assetto contrattivo , oppure a sistemi energetici a bassa carica.I rimedi floreali determinano una decontrazione energetica nel primo caso,un rinforzo energetico nel secondo caso.

CONCLUSIONINei sistemi posturali con aree aperte (sistemi energetici espansivi) i fiori diBach sono chiavi di CONTENIMENTO ENERGETICO.Nei sistemi posturali con aree chiuse in assetto contrattivo (sistemi energeti-ci contrattivi) i fiori di Bach sono chiavi di DECONTRAZIONE ENERGETICA.Nei sistemi posturali ad area chiusa legati ad una bassa carica energeticai fiori di Bach sono chiavi di RINFORZO ENERGETICO.

VARIANZA

PATTERNS POSTURO-STABILOMETRICIEsprime la variazione di velocità dello spostamento del baricentro nellospazio (area o “gomitolo”) nel tempo convenzionale di un test posturosta-bilometrico.È un parametro correlato ad una valutazione inerziale del sistema ener-getico.

Può indicare:– grado di stabilità del sistema energetico– resistenza dello stesso agli stressori

sistemi posturali ad Impatiensalta varianza Centaury

VervainAspenSweet C.

sistemi posturali a Wild Rosebassa varianza Mustard

Gorse

OSSERVAZIONI E CONCLUSIONI• Le aree aperte sono correlate a sistemi energetici tendenzialmente espan-sivi e ad alto consumo energetico.I rimedi floreali determinano un contenimento energetico.• Le aree chiuse sono correlate a sistemi energetici ad alta carica energe-tica in assetto contrattivo , oppure a sistemi energetici a bassa carica.I rimedi floreali determinano una decontrazione energetica nel primocaso, un rinforzo energetico nel secondo caso.

CONCLUSIONII sistemi posturali ad alta varianza sono instabili e stressabili.I rimedi floreali svolgono un’azione ANTISTRESS, stabilizzando il sistemaed aumentando il range di tolleranza.I sistemi posturali a bassa varianza sono stabili e difficilmente influenzabi-li da stressori esterni, compresi i fattori terapeutici.I rimedi floreali agiscono da STIMOLANTI ENERGETICI richiamando ilsistema adrenergico.

Fig. 8Fig. 7

Page 92: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

5

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

1- Caratteristiche del colloquio “classico” medico/pa-ziente:la gerarchia dei ruoli, diagnosi come individuazione delsintomo, la cura della malattia attraverso l’ interventodiretto sul sintomo. Utilità e limiti.

Quando consideriamo l’incontro fra psicoterapeuta omedico e paziente, immediatamente il nostro immaginarioriproduce un’immagine dove il paziente è seduto o sdraiato,passivo, in attesa che l’altro si occupi di lui e scopra di chemale soffre, prescrivendogli infine il trattamento per elimina-

C. Serina

Osservazione empaticae ascolto riflessivo delcolloquio clinicoEmphatic observation and active listening duringa clinical conversation

RIASSUNTO: Nell’approccio terapeutico classico il “sintomo” viene affrontato come un “male” da inseguire ed estir-pare dall’individuo.Per comprendere il significato simbolico del sintomo è necessario assumere un atteggiamento olistico e considerare lo statopsicologico del paziente. Il sintomo, letto come tentativo di comunicare un disagio, una sofferenza, può essere considerato unprocesso evolutivo che non trova spazio per esprimersi all’interno dei codici di vita del paziente.Il terapeuta diventa il catalizzatore dell’evoluzione del paziente e questo implica che egli riconosca il suo coinvolgimento emo-tivo e lo consideri elemento di conoscenza di sè e dell’altro, in un processo di distinzione di sè dall’altro.L’atteggiamento riflessivo, sviluppato nel corso della terapia, consente di superare la visione giudicante e di concepirsi in uncammino di evoluzione dove a vecchie norme di vita se ne sostituiscono nuove, più vicine alla verità del “sentire”.In questa diversa prospettiva, nel colloquio, la comprensione dello stato emotivo del paziente permette di individuare il fioreche può aiutarlo a superare la sofferenza e il disagio.La terapia e la prescrizione con i Fiori di Bach nasce dunque spontanea dall’ascolto della melodia dell’altro in noi, in un con-tinuum che va dall’essere che vibra all’armonia del fiore, dalla vibrazione del fiore all’armonia dell’essere.

PAROLE CHIAVE: PSICHE-CORPO, VISIONE OLISTICA, SIGNIFICATO SIMBOLICO DEL SINTOMO,PROCESSO EVOLUTIVO, ATTEGGIAMENTO RIFLESSIVO, OSSERVAZIONE EMPATICA

SUMMARY: In the classic therapeutic approach the “symptom” is treated as a “trouble” to be chased and removed.To better understand the symbolic meaning of the symptom we need to keep an holistic attitude and consider the whole psycho-logical state of the patient. The symptom, “read” as an attempt of the mind to communicate a discomfort and a generalised stateof pain, can be considered as a process of evolution which cannot find any other means of expression within the present life codesof the patient.The therapist should become the catalyst of the evolution of the patient and this implies that he sees and considers his own emo-tional involvement as an element of the self-knowledge and of the knowledge of the other in a process of distinction from the selfand the other.

This active thoughtful attitude developed by the therapist during the therapeutic sessions allows to overcome a simple judgingview while facilitating the personal evolution towards new life laws closer to the truth of the “feeling”.In this way it becomes easier, during the therapeutic session, to better perceive the patient’s emotional state and thus select the flo-wer that can be more suitable for him to overcome any pain and discomfort .The therapy and the prescription of Bach Flowers should therefore rise in a natural way from the active listening of the melodyof the “other” within us, during a continuum that goes from the person that vibrates to the harmony of the flower and then fromthe flower vibration back to the harmony of the person.

KEY WORDS: PSYCHE AND BODY, HOLISTIC ATTITUDE, SYMBOLIC MEANING OF THE SYMPTOM, EVO-LUTIVE PROCESS, THOUGHTFUL ATTITUDE, EMPATHIC OBSERVATION

Page 93: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

6ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

re il male. Il paziente attende che il terapeuta scopra ciò chevi è in lui e che lui non sa.

In questo senso si perpetua una separazione che il pazien-te accetta perchè impara a considerarsi carente nella cono-scenza del proprio corpo oppure in balia di virus, batteri,parassiti…

Egli non opera un ascolto, una riflessione, perchè non sacreare alcuna interazione, alcun collegamento con il proprioessere. Vive se stesso come “qualcosa” che macchinosamentemacina, metabolizza, secerne, si muove.All’improvviso qual-che parte inizia a funzionare male, aggredita magari da qual-che entità microscopica, e l’individuo soffre.

Chi sa cosa avviene al suo corpo?Anche il medico impara a ricercare per difendere il suo

paziente dall’aggressione dei “mali”.In questa prospettiva, il paziente non viene considerato

come una totalità, come colui che pensa, che si emoziona, chesogna, che interagisce con il mondo esterno e con le proprie“impostazioni” di vita, bensì come colui che non ha molto ache fare con il suo corpo, con ciò che accade al suo organi-smo, alla sua mente, al suo spirito.

Per sintetizzare, possiamo dire che nella medicina classicasi tende ad affrontare il “sintomo” come un “male” da inse-guire ed estirpare dall’individuo.

Il sintomo diventa un estraneo, proveniente dall’esterno. Non si vede un rapporto tra l’individuo e il sintomo. Il sin-

tomo è legato all’organo, in una visione particolaristica.L’organo è legato al corpo, insieme di parti che sono sepa-

rate dalla mente.Il terapeuta in questa prospettiva individua ilsintomo, lo definisce attraverso la diagnosi. Tramite la terapiacerca di colpirlo e di eliminarlo. L’osservazione del terapeutaè in funzione del sintomo e non dell’insieme delle emozionie dei vissuti del paziente.

Il terapeuta e il paziente sono due entità ben distinte egerarchicamente collocate: il paziente malato porta in sé ilmale e può solo essere carico di negatività e impotenza, igna-ro e non partecipe del processo di guarigione... come del restonon lo è stato del processo che lo ha portato ad ammalarsi.

Il terapeuta in queso caso si costituisce solo come colui cheha il potere di individuare la malattia e di sconfiggerla.

Questo è l’immaginario psicologico che si viene a creare diconseguenza: la separazione che è presente fra mente e corpoè riproposta nella separazione tra bene/medico/terapia emale/paziente/malattia, in un “gioco di potere” da parte delprimo e di impotenza da parte del secondo.

1.1- Interazione tra individuo, mondo interiore emondo esterno

E’ necessario cambiare i presupposti di partenza e osserva-re con nuova attenzione l’insieme “terapeuta - paziente” comeuna totalità. Riflettere su come la psiche influenza il corpo eviceversa, e su come l’individuo interagisca con il mondo cir-costante attraverso le sensazioni, le emozioni, i pensieri, lacultura, le abitudini, l’alimentazione.

Se abbiamo paura, possiamo osservare le modificazionidell’organismo (e dell’organo) in conseguenza a questo stato

d’animo oppure, da un sintomo, possiamo risalire ad un’e-mozione, ad un pensiero ricorrente che lo determinano o loinfluenzano. Inoltre, l’organo chiamato in causa non è isola-to, ma interagisce con altri organi e sottolineo ancora, intera-gisce con la mente, con le emozioni del soggetto. Emozionianch’esse non isolate, ma che nascono e seguono un percorsonell’individuo. Quest’ultimo, come un “elaboratore di dati”,è impegnato continuamente nello “scambio” e nella codifica-zione dell’esperienza attuale e di quella già memorizzata nellasua mente.

E’ quindi necessario modificare il rapporto medico -paziente e inserirlo all’interno di un “mandala” dove non vi èl’uno senza l’altro, dove le due funzioni si compenetrino edove il medico sia anche identificato empaticamente con ilmalato e, viceversa, anche il malato sia “medico di se stesso”,attraverso l’energia dell’ascolto e dell’osservazione che si met-tono in atto nel momento del colloquio empatico.

In questa prospettiva, è importante che il terapeuta impa-ri ad essere attento ed in ascolto di se stesso, dei suoi vissuti,attraverso l’autoosservazione finalizzata ad evitare il rischio discivolare in un insieme indistinto di processi di identificazio-ne e proiezione, dove non vi sia più distinzione di funzioni, ea garantire l’accesso alla possibilità di ciascuno.

“[...] Osservare il fenomeno mentre accade significa, primadi tutto, focalizzare le emozioni ed i vissuti all’interno delcampo visivo che comprende individuo ed esperienza. [...]Osservarsi, quindi, significa creare una distanza tra sé e sé; trasé, il fenomeno esterno e quello che accade dentro di sé nelcontatto con il fenomeno.

[...] Nell’esperienza osservativo-riflessiva di ascolto siamoaperti ad un legame positivo con il nuovo, ed è proprio l’at-teggiamento ‘ingenuo’ e disponibile dell’osservatore a crearelo spazio necessario affinché il nuovo si manifesti, libero ini-zialmente dal giudizio concettualizzante.

Nell’atteggiamento concettualizzante, invece, siamo difronte ad un ‘atto valutativo’ che intende in modo immedia-to e automatico definire il reale sulla base dei codici acquisiti[...]. Solo nel momento in cui l’osservatore promuove in séuna nuova funzione mentale, che chiameremo ‘percezioneriflessiva’, riesce a portare l’evento verso la conoscenza di sé,al di là delle categorie della propria mente.” (1).

In una prospettiva che prevede il contatto fra cura e malat-tia, medico e paziente, è fondamentale accogliere il concettoche mente e corpo vivono in mutuo interscambio, si influen-zano a vicenda e sono in rapporto con il mondo circostante.

Per questo, nel colloquio, la comprensione dello statoemotivo del paziente, permette di individuare il fiore che puòaiutarlo a superare la sua sofferenza, il suo disagio. E’ inoltreimportante comprendere il significato che ha, per il paziente,l’essersi ammalato in una determinata parte del corpo.Per comprendere il significato del sintomo, oltre a conoscer-lo inserito nell’insieme esistenziale dell’individuo, è necessa-rio compiere un successivo passaggio all’interno del pensierosimbolico.

Si tratta di comprendere il significato simbolico che sinto-mo e organo acquistano inseriti nell’insieme dell‘individuo,esaminando quali sono le funzioni che l’organo esplica, quali

Page 94: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

7ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

i collegamenti e le influenze con gli organi vicini.Tale interpretazione implica la considerazione dello stato

d’animo dell’individuo, dell’immaginario che ha di sé e cheviene espresso attraverso gli organi del suo corpo così comeattraverso i suoi comportamenti, il modo di esprimersi, le sueabitudini, ecc...

E’ interessante osservare quanti modi di dire nel gergopopolare fanno riferimento al corpo e alle sue funzioni: “Misono fatto venire un fegato così!” - “Mi farai morire di crepa-cuore!” - “Hai fegato ad affrontare questa situazione...” - “Tumi togli il respiro!” - “Questa situazione proprio non la dige-risco” - “Mi costa sangue fare questo lavoro”, etc.... Nellanostra mente quindi esiste la capacità di rappresentare nel-l’organo uno stato d’animo, l’interazione con la vita e con illavoro.

In psicologia il significato simbolico attribuito ai diversiorgani del corpo è molto importante ed è collegato alle emo-zioni e agli stati d’animo, a loro volta risultanti dal rapportotra l’individuo e i suoi codici ed aspettative.

Quindi, per comprendere l’insieme mente-corpo-emozio-ni-immaginario, dobbiamo riflettere sui significati che lamente attribuisce simbolicamente ad una emozione e, succes-sivamente, al corpo, oltre ad ascoltare i messaggi che il corpoinvia alla mente che ripropongono un particolare stato emo-tivo e riattivano altri concetti di sé.

Il sintomo, in questa prospettiva, viene letto come il ten-tativo che il paziente compie per comunicare a se stesso e almondo circostante un disagio, una sofferenza, che rimaneespressa sul piano fisico anche se ha radice nel piano psicolo-gico inconscio. E, viceversa, il piano psicologico comunicaattraverso il linguaggio del corpo la sua condizione.

Essere e malessere sono i messaggi psicofisici che ci porte-ranno a comprendere un disegno esistenziale ampio, legatoall’individuo, alla sua storia e alle tappe che deve compiere.

L’osservazione e l’ascolto, durante gli anni di lavoro, mihanno fatto capire quanto il sintomo sia portatore di disagio,ma anche di un processo evolutivo che non trova spazio peresprimersi all’interno dei codici di vita del paziente.

“[…] E’ come se ogni realtà avesse bisogno di riconosceree di sapere dove si trova per poi sapere dove andare. E l’osser-vatore è il catalizzatore di questo orientamento per l’evolu-zione. Si conosce mentre sperimenta l’altro e conosce l’altromentre sperimenta se stesso.” (1).

Così il terapeuta diventa catalizzatore di un’evoluzione cheil paziente compie a partire dal suo sintomo. Attraverso l’as-sunzione del fiore il paziente si “apre” stimolando la trasfor-mazione dell’atteggiamento rigido, alla frequenza della cono-scenza di sé.

“[…] Fare lo psicoterapeuta significa aiutare l’essereumano a conoscersi più a fondo, accompagnando il proprio el’altrui divenire e ciò presuppone per lo psicoterapeuta laconoscenza di sè oltre alla competenza tecnica e professiona-le. Attraverso l’intervento osservativo su di sè e sull’altro lopsicologo, semplicemente nella sua posizione di osservatore,può favorire la trasformazione del limite che spesso imprigio-na la creatività dell’individuo e ne causa il malessere.” (1).Anche al terapeuta si rivela un’occasione di evoluzione: cre-

scere insieme al crescere della conoscenza che si svolge nel-l’incontro con il suo paziente.

Egli, infatti, attraverso il suo racconto, grazie alla nostraindagine “umana” ci farà “sentire” dove è presente la sofferenza.

Naturalmente questo implica una grande padronanza dellatecnica del colloquio e anche della capacità introspettiva, perottenere una visione lucida dell’incontro.

2- Caratteristiche del colloquio clinico empatico:l’empatia come momento conoscitivo che inizia con l’attodel guardare.

Un colloquio clinico volto a comprendere a fondo ilpaziente implica una predisposizione all’ascolto empatico.

La relazione empatica è un momento imprescindibile del-l’osservazione, sia essa terapeutica o meno, perché osservare èpartecipare, vivere insieme all’altro ciò che l’altro è e fa. Illivello di relazione empatica fra osservatore e dato osservato,e la consapevolezza delle corrispondenze, permettono all’in-dividuo e al dato di essere maggiormente conosciuti e vissuti.

Il momento empatico della condivisione è quello in cui sidà il più intenso passaggio di energia fra due campi osservati-vi in collegamento, che nel caso del colloquio sono il tera-peuta e il paziente.

“[…] l’osservazione non (è) prerogativa dell’osservatore,non (è) mai a senso unico, ma piuttosto un’esperienza biuni-voca, multipla e contemporanea a quanti sono i soggetti ingioco […]

Ciò che distingue l’osservatore “puro” dall’osservatore-osservato è solo la consapevolezza del ruolo e dello scopo cheil primo darà all’esperienza. Forse non vi sono altre differen-ze. L’empatia è sperimentata da entrambi. La si può rimuove-re, negare, ma non è possibile evitarla.

Conviene esserne consapevoli […]L’elaborazione e l’analisi conoscitiva dell’esperienza avven-

gono successivamente al movimento empatico. Nell’otticadell’osservazione evolutiva l’identificazione empatica è il pre-supposto per l’accoglimento dell’esperienza da cui poi sepa-rarsi attraverso la funzione riflessiva […]

[…] Il duplice progetto conoscitivo dell’osservazione tera-peutico-evolutiva ritaglia una figura di osservatore molto arti-colata e complessa, che mette in gioco il soggetto a più livelli,nella sua emotività, nei suoi valori e nella sua struttura intel-lettuale e razionale. Lo stesso vale per l’oggetto osservato […]

L’osservazione è momento di crescita per l’osservatore eparallelamente una possibilità di evoluzione per il fenomeno[…].” (1).

La consapevolezza che l’empatia è il primo passaggio dellaconoscenza e della terapia deve essere accompagnata dallaconsapevolezza che ci dobbiamo poi distaccare da vissuto cheil paziente ci ha trasmesso e coglierne l’immagine di insieme,come se si stesse compiendo un volo in cui abbiamo una pro-spettiva globale del panorama che stiamo vedendo.

Il nostro scopo è cogliere dove il flusso dell’essere ha subi-to delle strozzature e liberare i canali; aggiungere la vibrazio-ne del fiore che attiva quella funzione psicologica necessaria,dopo aver colto quale particolare visione ha il paziente di sé

Page 95: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

8ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

che non gli permette di portare a compimento i suoi impulsievolutivi.

Perché questo avvenga bisogna che il terapeuta osservi, conuna partecipazione silenziosa e attiva, che non cerchi di ripor-tare i dati che il paziente fornisce a conoscenze già note, adesperienze già concettualmente assimilate.

Il terapeuta può sentirsi a disagio per questo e non reggerela tensione che prova quando non si sente adeguato al suoruolo, quando, più che intervenire, deve ascoltare e anche“dubitare”.

“[…] Se decidiamo di rimanere in contatto con la realtàsenza definirla, proviamo generalmente una sensazione di dis-orientamento.

I concetti hanno un valore […] relativo al contesto cultura-le ed epocale, quindi mutano come le culture nel tempo e nellaspazio. Tuttavia noi attribuiamo al concetto un potere cono-scitivo assoluto […]. Sospendere l’atteggiamento concettualesignifica […] vivere il momento di disorientamento per acce-dere a nuove possibilità di riorganizzazione dell’esperienza.

Il malessere dell’anima è spesso legato alla rigidità dei con-cetti della persona che bloccano il fluire della vita […]. Lasospensione del concetto […] è la possibilità […] di sbloccareuna situazione legata a concetti di vita ormai inadeguati […].

La terapia trova in questa possibilità il suo significato piùautentico.

Se uno psicologo non riesce ad osservare e descrivere unasituazione, ma la concettualizza, non può aiutare il paziente aliberarsi dalle proprie concettualizzazioni […].” (1).

In quel momento anche per il terapeuta è necessario dis-taccarsi dalle proprie emozioni e vedere il suo coinvolgimen-to emotivo come qualcosa che produce conoscenza di sé edell’altro in un processo di distinzione di sé dall’altro.

Così come deve accettare il paziente, il terapeuta deveaccettare di vedere se stesso e il proprio filtro di lettura, nonidentificarsi né con sé né con l’altro, per trovare la compren-sione in una posizione di massima ricettività.

Anche il paziente viene chiamato all’osservazione e all’a-scolto di sé quando viene posto di fronte alle tavole coloratedel kit “Le qualità dell’anima” del Dott. Paolelli.

3- L’atteggiamento giudicante, un’insidia che il tera-peuta incontra nel suo percorso

Ognuno di noi ha dei preconcetti e dei concetti costruitinella propria esperienza di vita che condizionano nella valu-tazione delle situazioni e nell’interpretazione che ad esse vienedata.

Giudicare non è conoscere.Il paziente può essere per noi fastidioso o mostrare aspetti

che vanno a urtare con i nostri parametri di giudizio, le nostrecategorie morali o concettuali, le nostre aspettative. In questocaso rischiamo di voler indurre il paziente ad agire seguendole nostre idee.

E viceversa, il paziente ha dei concetti di terapeuta chepossono portarlo a essere giudicante e a proiettare sul tera-peuta svalutazioni o valorizzazioni arbitrarie, non obiettive.

L’ascolto prevede lo sviluppo della capacità di conteni-

mento dell’atteggiamento giudicante.La terapia come processo prevede anche di cogliere quali

sono i limiti, le difficoltà e gli errori che influenzano il pazien-te nel corso della sua condotta di vita.

Accettare di vedersi in questi aspetti negativi non è facile e,se prevale un atteggiamento persecutorio, dopo quello giudi-cante, diviene addirittura impossibile riuscire a vedersi, adaccettare “ciò che non va”.

Il difetto e l’errore vengono iscritti nella sfera delle “cosebrutte”, delle “cose sbagliate” e sia il paziente che il terapeutapossono vivere sensi di colpa, rifiuti di se stesso, disistima eavere comportamenti e pensieri punitivi.

L’atteggiamento giudicante ostacola la possibilità di com-prensione di sé.

4- La consapevolezza del terapeuta: attivazione dellafunzione riflessivaL’incontro e l’analisi dei propri vissuti per una più ampiaconoscenza dell’altro

Il sintomo può quindi essere letto come scelta inconsape-vole dell’individuo che non si permette di cogliere delle sma-gliature nella sua condotta di vita, di vedere dei difetti o diavere delle insoddisfazioni e preferisce, inconsciamente, avereun malanno fisico, che lo libera da colpe e dalle svalutazionie che gli consente di realizzare, sempre in modo inconscio, uncambiamento nella sua vita.

Immaginiamo un uomo che è sempre stato convinto che ilsuo ruolo stia nella realizzazione professionale e che ad uncerto punto provi, a livello inconscio, una caduta d’interesseper questa sua attività.

Non sarà certo nella situazione di accettare un simile vis-suto!

Penserà di non poter cambiare il suo modo di essere e si giu-dicherà male, un debole o uno sfaticato o un irresponsabile.

E se anche egli fosse consapevole della legittimità di modi-ficare la sua vita, le pressioni dell’ambiente esterno potrebbe-ro essere così forti da non fargli trovare una via d’uscita.

In entrambi i casi scatterà in lui una difesa inconscia, ten-terà così di rimuovere il conflitto interiore. A seconda dellivello di tensione evolutiva potrà trovare la soluzione in unmalanno fisico e fermarsi, gestendo la rigidità del suo giudiceinteriore che gli vieta di trasgredire la sua legge!

Naturalmente di queste “leggi” ne siamo tutti permeati:regole di vita, modi di essere e di pensare, credenze che diven-gono il nostro codice, vigilato dal super-io giudicante.

L’atteggiamento riflessivo consente di superare questavisione e di concepirsi parte di un cammino di evoluzionedove a vecchie norme di vita se ne sostituiscono nuove, cherealizzino la verità del nostro sentire più profondo.

“[…] negli individui con una storia personale carica di sof-ferenza, gli automatismi di tipo difensivo sono più marcati epiù difficili da fermare.

[…] la risposta condizionata automatica […] porta con sèuna tendenza alla ripetitività che ha lo scopo di isolare eincapsulare il nucleo sofferente.

La funzione riflessiva […] avvicina l’individuo ai suoi

Page 96: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

9ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

aspetti più profondi […]Se l’individuo […] ha un atteggiamento giudicante molto

severo, non sarà facile per lui soffermarsi sulle proprie rispo-ste per capire ciò che sta vivendo, ricercando e accettandotutto ciò che può scoprire di sè: sentimenti, emozioni, diffi-coltà, eventuali errori o intuizioni intelligenti.

[…] Purtroppo, parallelamente all’idea del difetto, inmolti casi si scatena un atteggiamento persecutorio-svalutan-te nei propri confronti.

[…] Accorgersi invece che il vero difetto si nasconde nelpotere distruttivo della funzione giudicante del super-io, è unulteriore passo avanti che l’individuo può compiere verso lapossibilità “riflessiva” e creativa per sè.

Infatti, se le risposte sono soprattutto difensive e protetti-ve rispetto ai concetti ideali di bene e male, il soggetto si pre-clude la possibilità di conoscere veramente se stesso, restandointrappolato nella necessità di giudicarsi o di difendersi dalgiudizio.

[…] Bisogna lasciare agire la parte libera che esiste, seppu-re in modo latente in ognuno di noi […] per muoversi versouna “vera soluzione salvifica”.

[…] La parte libera si può permettere di incontrare il dis-agio perchè da esso trae conoscenza e spunti per la rispostacreativa. In questa prospettiva le risposte creative risolvonoanche il bisogno di affermare il proprio valore. Certamentenon come fine ma come ulteriore crescita nel rapporto consé.” (1).

5 - Conclusione

Accostarsi alla vita e a quel particolare aspetto della vitache è l’insieme terapeuta-paziente con empatia, comprensio-ne dei vissuti emotivi, atteggiamento osservativo e riflessione,implica il cambiamento di un immaginario ben preciso dellarelazione fra uomo e ambiente a cui è correlato un relativosentimento. Ho trattato l’argomento nell’opera già citata, apagina 55 e 56, di cui riporto alcuni passi:

“[...] Sin dall’infanzia egli (l’individuo) viene educato asovrapporre ad un fatto un concetto, e questa abitudine losepara dal mondo, proprio perché egli deve concettualizzarlo.

In questa modalità conoscitiva “tradizionale”, “categoria-le”, la realtà viene concepita come qualcosa di esterno all’in-dividuo […].

La realtà percepita viene fermata dall’individuo ad unacerta distanza da sé ed è sempre l’individuo che assume ilcompito di muoversi verso di essa con lo scopo di conferirgliuna forma.

[…] In questo modo […] ha la sensazione di padroneg-giare ogni realtà e, nel rendere la conoscenza uno strumentodi dominio, esorcizza la paura inconscia della potenza dellanatura […].

Il concetto di natura ricca, potente, “creata per”, ha ali-mentato la sovrapposizione tra l’idea di sostentamento e quel-la di consumo. Ciò ha comportato l’identificazione del sog-getto con il ruolo di padrone-consumatore-distruttivo.

[…] Si tratta di un atteggiamento deterministico che ha loscopo di portare il soggetto a conservarsi pieno attraverso

l’appropriazione dell’esterno.Tale posizione svela la presenza inconscia nell’individuo di

un’idea di vuoto interiore, di miseria e povertà.Soddisfare il bisogno di pienezza diviene per l’individuo il

senso del suo esserci nel mondo, esserci confuso con l’appro-priarsi.

[…] Questo atteggiamento nei confronti della natura èspeculare alle forme del pensiero che categorizza l’esperienza,dove l’individuo applica sul fenomeno lo stesso monopolio,assumendo la stessa posizione di dominio.

Una nuova crescita della coscienza sta conducendo oggil’individuo ad una modificazione della sua posizione da“regnante”. La scoperta della limitatezza delle risorse naturaliimplica di necessità l’interazione rigenerativa uomo-natura.

Questo nuovo modo di relazionarsi trova il suo correttosviluppo solo contemporaneamente all’accrescimento dellaconoscenza di sé, riflessa nella natura stessa.

In questa seconda posizione, nel “sentimento di apparte-nenza”, l’uomo instaura con la natura una relazione di reci-procità, un rapporto in cui soggetto e oggetto sono voltiintercambiabili della medesima realtà.

L’individuo scopre così la propria natura selvaggia, primi-tiva, carica di ricchezze, non si confonde con l’identità esclu-sivamente categoriale, ma riconosce in sé un potenziale altro.

[…] Questa seconda modalità prospetta un rapporto incui l’uomo interagisca con la natura, il soggetto con l’ogget-to, l’osservatore con il fenomeno.

I due mondi allora si incontrano, si ascoltano, entrano inrapporto e per questo si modificano e nella modificazionereciproca si conoscono, trasformando il modello concettualedi base della relazione.”

In questa nuova prospettiva la terapia e la prescrizione coni Fiori di Bach nasce spontanea dall’ascolto della melodia del-l’altro in noi, in un continuum che va dall’essere che vibraall’armonia del fiore, dalla vibrazione del fiore all’armoniadell’essere.

(1) SERINA C. – L’universo riflesso. Viaggio nell’occhio vir-tuale dell’osservatore. FrancoAngeli Editore, 1998.

Per riferimento bibliografico:SERINA C. – Osservazione empatica e ascolto riflessivo nelcolloquio clinico. Atti del 3° Congresso A.M.I.F. La Med.Biol., Suppl. al N° 2, 2001, pagg.

Indirizzo dell’Autore:

Dr.ssa Clara Serina- Presidente C.R.E.d.E.S. – Centro Ricerche Evolutive

dell’Essere di MilanoVia Palermo, 1620121 Milano

Marzo 2001

Page 97: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

10

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Il nome di “Rimedi Floreali di Bach”, come è noto, vienedato alla serie di 38 essenze floreali e non, provenienti dallaregione del Galles, Inghilterra, le cui proprietà diagnostico-curative furono individuate, analizzate e quindi rese di domi-

nio pubblico da un medico gallese di nome Edward Bach acavallo tra gli anni 1925-1935.

Questi preparati, agiscono sugli stati emozionali di perso-ne ed animali e sulle proprietà vitali delle piante formando unsistema medico il cui assunto di base, come definito da Bachstesso, afferma che la malattia altro non è che il risultato diuno squilibrio emozionale e che, perdurando tale stato, pas-

M. Lupardini

Floriterapia di Bache psicodiagnosticaRorschach:una possibilità di dialogoBach’s flowertherapy and Rorschach’s psychodiagnostics:a dialogue opportunity

RIASSUNTO: La Floriterapia di Bach agisce sugli stati emozionali di persone ed animali, riequilibrandoli, e sulle pro-prietà vitali delle piante. Intervenendo in tal senso la Floriterapia viene a configurarsi come un sistema medico nel qualel’”atto curativo” consisterà primariamente nel correggere lo squilibrio emozionale di base del soggetto, permettendogli diesprimere appieno le sue potenzialità e caratteristiche personali. Attualmente, grazie alle recenti metodiche (Kirlian, E.A.V.,Posturostabilometria, Kinesiologia applicata, ecc.), la modifica dello stato energetico indotto dal sistema di Bach è ampia-mente dimostrata; ciò che risulta difficile conoscere, è cosa obiettivamente si verifica nell’individuo che gli consente di orien-tare in maniera funzionale le proprie esigenze personali, i comportamenti, le sensazioni, le emozioni e le modalità di intera-zione con l’ambiente. Uno strumento che ci viene in aiuto nel valutare quanto sopra ricordato, è il Test delle Macchie creatodallo psichiatra svizzero H.Rorschach (1921). Nel presente lavoro è stato somministrato al paziente, in fase di valutazione dia-gnostica ed all’inizio del trattamento Floriterapeutico, il Test di Rorschach e dopo 6 (sei) mesi di terapia, è stata effettuata lareiterazione della prova utilizzando le Tavole Parallele alle Macchie di Rorschach (Parisi-Pes 1989). Questa seconda sommi-nistrazione è servita, soprattutto, come termine di confronto per rilevare eventuali modifiche strutturali e dinamiche dellapersonalità, indotte dal sistema di Bach. La reiterazione ha permesso di rilevare quale “strada” l’individuo avesse percorso pertrovare il suo personale equilibrio. Oltre a ciò, la tecnica d’indagine della personalità di H. Rorschach consente al terapeutadi orientare il suo intervento, valutarne l’efficacia e prevedere possibili “crisi di coscienza” che possono verificarsi.

PAROLE CHIAVE: FLORITERAPIA DI BACH, TEST PSICODIAGNOSTICO RORSCHACH, CAMBIAMEN-TI STRUTTURALI E DINAMICI DELLA PERSONALITÀ INDOTTI DAL SISTEMA DI BACH.

SUMMARY: Bach’s Flowertherapy operates in the emotional moods of human beings, animals and in the vital propertiesof plants. The action of Dr. Bach’s treatment system, thanks to recent diagnostic methods (Kirlian, E.A.V., Posturostabilometry,Applied Kinesiology, etc.), has been widely proved; it is difficult to know what objectively develops in an human being that allowsto tend in a functional way to personal needs of behaviours, feelings, emotions and formalities of interaction with the environ-ment. An instrument which helps us to evaluate what I underlined previously is the Test by the Swiss Psychiatrist H. Rorschach(1921). Rorschach’s Test allowed to notice, in this case, which way the Human Being has covered to find his personal balance.Furthermore, Rorschach’s Test allowed the therapist to tend his intervention, to consider its effectiveness and to forecast possibleconscience crises that could happen.

KEY WORDS: BACH’S FLOWERTHERAPY, RORSCHACH’S TEST, STRUCTURAL AND DYNAMIC CHANGESOF PERSONALITY CAUSED BY BACH’S FLOWERTHERAPY

Premessa

Page 98: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

11ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

sando, cioè, da uno stato di acuzie ad uno stato di cronicità,si produce la malattia nel corpo fisico. L’intervento curativosarà, di conseguenza, un intervento sulle cause e non suglieffetti, ovvero interverrà nel correggere lo squilibrio emozio-nale di base del soggetto permettendogli di esprimere le suepotenzialità e caratteristiche personali.

Attualmente è complesso definire in termini descrittivi epsicologici come e fino a che punto i Fiori di Bach agiscanonel ripristinare l’omeostasi energetica dell’individuo. Questoin quanto le recenti metodiche diagnostiche (Kirlian, E.A.V.,posturostabilometria, kinesiologia applicata, ecc.) hannodimostrato la fondatezza dell’efficacia di questa interazionesenza tuttavia fornire delle indicazioni utili sul meccanismointimo e profondo che produce questa trasformazione.

Difatti, la modifica di uno stato energetico indotto dallafloriterapia è ormai questione assodata e di puntuale identifi-cazione con le tecniche sopra ricordate; ciò che risulta diffici-le è conoscere cosa obiettivamente si verifica all’interno del-l’individuo che gli consente di modificare ed orientare inmaniera funzionale le proprie esigenze personali, i comporta-menti, le sensazioni, le emozioni e per ultimo le modalità diinterazione con l’ambiente circostante.

Uno strumento che può venirci in aiuto nel descriveremeglio l’”iter d’intervento” delle essenze del dott. Bach è ilTest delle Macchie ideato dallo psichiatra svizzero HermannRorschach, che ne rese pubblica la tecnica nel 1921 in unlibro intitolato “Psichodiagnostik. Metodo e risultati di un’espe-rienza diagnostica di percezione (Interpretazione libera di formecasuali)”. Questo libro costituisce ancora la base del metodoe nessuna introduzione sistematica, per buona che sia, nessuntrattato, potrebbero rimpiazzarlo.

Lo Psicodiagnostico Rorschach può essere definito, infatti,come un test di esame e di ricerca ed è ciò che gli conferiscepossibilità di applicazione straordinariamente ricche di signi-ficato.

Come test d’esame, può essere impiegato quando si desi-deri ottenere, in un tempo relativamente breve, un’immaginedella struttura caratterologica di un individuo.

Volgendo l’attenzione alle possibilità di applicazione delRorschach per la ricerca si può dire, a ragion veduta, di esse-re ancora lontani dall’aver utilizzato interamente le moltepli-ci risorse che il metodo ci offre. In particolare deve tenersibene a mente che il metodo Rorschach (Silveira 1964) rap-presenta, in succinto ma specificatamente, l’insieme degli sti-moli ambientali che giungono di continuo alla nostra perce-zione e riassume mirabilmente la realtà esterna; le Tavole sonoparagonabili agli stimoli emotivi e cognitivi determinati dal-l’ambiente, nel senso che, come descrive il Binder (1933),“durante l’esperimento il soggetto percorre una vasta scala di verisentimenti i quali sono meno intensi di quelli provocati dallavita reale, ma si svolgono con uguale naturalezza e spontaneità”.

Ne segue che le reazioni del soggetto a tali Tavole costitui-scono un buon indice del suo modo di reagire alle stimola-zioni della realtà esterna. La prova è perciò in grado di rileva-re le differenti disposizioni intellettive ed affettive dei sogget-ti, lasciandone comprendere i molteplici dinamismi. In que-st’ottica, l’utilizzo del test in fase diagnostica e la reiterazione

dello stesso attraverso l’utilizzo delle Tavole Parallele (Parisi-Pes) dopo un trattamento floriterapeutico della durata di 6(sei) mesi, consente di rendere visibile quanto di “dinamico”e “funzionale” sia avvenuto nell’individuo.

L’impiego delle Tavole Parallele è stato necessario per evi-tare che la memorizzazione degli stimoli delle Tavole e le con-seguenti risposte potessero interferire sulle interpretazionidate dai soggetti al re-test.

2.1 Materiali

- Le Tavole RorschachUna serie di 10 (dieci) Macchie.

- Le Tavole di LocalizzazioneSono state utilizzate per la sommaria localizzazione delle

interpretazioni man mano che il soggetto le fornisce nel corsodella prova. In queste tavole sono già evidenziate e numerateprogressivamente le aree più frequentemente interpretate.- Le Tavole Nere

Sono una riproduzione in bianco e nero (realizzata foto-graficamente) delle cinque Tavole colorate (Tavv. II, III, VIII,IX, X). Esse risultano utili durante l’Inchiesta per indagare,nei casi dubbi, se la componente cromestesica abbia concor-so alla genesi della risposta e se siano accertate l’influenzacromatica, la rispettiva incidenza della forma e del colore sullarisposta formulata.- Le Tavole Achiaroscurali

Sono una riproduzione in grigio uniforme, anche in que-sto caso realizzata fotograficamente, di tutte e dieci le TavoleRorschach. Permettono di chiarire durante l’Inchiesta, neicasi dubbi, l’effettiva incidenza del chiaroscuro nella genesidell’interpretazione- Le Tavole Parallele

Una serie di 10 (dieci) Macchie Parallele (Parisi-Pes 1989).Il principio che sottende il concetto di Tavole Parallele è

che esse possano proporre una serie di stimoli percettivi edemotivi analoghi, “paralleli” appunto, a quelli che sono deter-minati dalle Tavole Rorschach. Un buon Parallelo, infatti, èquello che rispetta i principi formali fondamentali, nonché laparticolare “atmosfera” di ciascuna tavola. Per questo lavorosono state utilizzate le Tavole Parallele alla Macchie diRorschach (Parisi – Pes 1989).- Fiori di Bach

Essenze Original Bach Flowers

2.2. Metodo

Nel presente lavoro, per brevità di tempo, viene descrittoun singolo caso dei 5 (cinque) analizzati dove per ognuno diessi sono state effettuate, come sopra ricordato, due sommi-nistrazioni. Di queste, la prima riguarda la valutazione dia-gnostica all’inizio del trattamento con la floriterapia. Laseconda somministrazione è stata eseguita, utilizzando leTavole Parallele (Parisi-Pes), per una verifica del trattamento,

Materiali e metodo

Page 99: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

12ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

dopo un periodo di 6 (sei) mesi circa, ritenuto sufficiente acreare dei cambiamenti significativi nell’equilibrio psichicodel soggetto. La seconda somministrazione, quindi, è statautilizzata soprattutto come termine di confronto rispetto allaprecedente, per rilevare eventuali modifiche strutturali edinamiche della personalità indotte dal sistema di Bach.

L’elemento più consistente dei criteri di codifica propostida Rorschach riguarda le caratteristiche formali delle risposte,in linea con l’interesse dell’autore per lo studio della perce-zione. Le categorie analizzate per la codifica delle rispostesono:• la Localizzazione o Modo di Comprensione riguarda l’a-

rea della Tavola cui si riferisce una data risposta;• la Determinante riguarda gli elementi della tavola che

inducono alla formulazione della risposta;• il Contenuto si riferisce al contenuto esplicito della rispo-

sta;• la Frequenza è in relazione a statistiche nazionali dalle

quali si desume se si tratta di una riposta data frequente-mente, oppure di una risposta che non rientra in talemedia oppure di una risposta raramente formulata;

• le Manifestazioni Particolari si riferiscono a caratteristichedelle risposte non contemplate nelle quattro precedenticategorie di siglatura, ma che hanno un significato psico-diagnostico che è opportuno rilevare.Il metodo di somministrazione del Rorschach da noi adot-

tato è quello in uso presso la Scuola Romana Rorschach, fon-data a Roma dal Prof. Carlo Rizzo (1895-1983) nel 1938.

Per la terapia con i Fiori di Bach sono state utilizzate leessenze Original Bach Flowers in dosaggio standard (4gtt. 4volte al dì in diluizione).

La frequenza con la quale i pazienti venivano visitati (even-tualmente veniva modificata la combinazione) è stata acadenza mensile.

I Caso

a) Paziente: F.R. 30 anni / F / Sposata da 5 (cinque) anni/Una figlia di 3 (tre) anni/ Attualmente disoccupata dacirca un anno ha svolto la professione di Segretariad’Azienda presso Istituti Privati. Non ricoverata duranteil trattamento.

b) Anamnesi essenziale: Normale sviluppo neurologico epsichico, riferisce C.E.I., padre e madre in a.b.s., mari-to in a.b.s..

c) Patologie essenziali: Asma Bronchiale di riferita naturaallergica.

d) Diagnosi secondo il DSM IV:Asse I: Disturbi Clinici - F 41.1 Disturbo d’ansiageneralizzata (300.02)F 34.1 Disturbo distimico (300.4)Asse II: Disturbi di personalità - ----Asse III: Condizioni Mediche Generali - ----Asse IV: Problemi Psicosociali ed ambientali – difficoltànei rapporti coniugali (“non vengo capita”).Asse V: 60

e) Terapia precedente: nessuna.

f ) Perché è stata utilizzata la floriterapia di Bach: Lapaziente si è rivolta alla Floriterapia in quanto si trova inun periodo particolarmente critico della sua vita.Sposata all’età di 25 anni, riferisce che attualmente sitrova in una “condizione di disorientamento” da ormaiqualche mese. Lo collega al fatto di aver perso il lavoroe di non esser più riuscita a trovarne un altro. Per megliodire la paziente “sente che potrebbe fare tante cose nellavita e che invece fino ad adesso non è riuscita a realizzarenulla”. In questo periodo si è iscritta a diversi corsi(Ballo, Lingue) per riuscire a trovare “finalmente ciò chepiù le piace e si sente portata a fare”. Oltre a ciò manife-sta anche esplicitamente un profonda senso d’invidia“nei confronti delle colleghe che ancora lavorano e chehanno trovato la loro strada” per lei invece non è così.Pur avendo tentato varie strade adesso sta male, si sentedepressa, triste, perché “non meritava una così gran sfor-tuna…non è mai capitata l’occasione giusta per mettersirealmente in mostra…se fosse per me tutto sarebbe diversoma se non conosci nessuno in questo mondo sei buttatafuori….” si “sente distrutta”. Come da lei steso afferma-to, inoltre, i rapporti coniugali non vanno per il meglioinfatti “non vengo capita da mio marito che mi dice “mahai tutto… cosa ti manca…una figlia, un marito che haun bel lavoro, perché devi per forza lavorare se non tiserve?…E’ sempre così: io gli parlo dei miei progetti, deimiei pensieri, delle mie aspettative; io ho bisogno di par-largli di queste cose ma lui mi dice sempre le stesse cose..anche le mie amiche poi, è un momento che ho bisogno didiscutere con loro ma loro dopo un po’ mi lasciano…”.

g) Quando è iniziato il trattamento con le essenze diBach: Gennaio 2000.

h) Prima combinazione di fiori di Bach e somministra-zione del test di Rorschach:- Wild Oat (“senso di smarrimento”);- Holly (invidia provata nel vedere le colleghe di lavoro“realizzate nella loro attività”);- Heather (“ho bisogno di parlare delle mie cose, le mieesperienze, le mie aspettative, i miei progetti… ma sem-brano tutti sfuggirmi”);- Willow (senso di amarezza “non è giusto che sia così,perché gli altri sono così fortunati ed io no?…”)

h) Contemporaneamente sono state prescritte altre medi-cine o terapie?: No

i) Decorso:j.1) Seconda visita a distanza di un mese (Febbraio 2000)j.1a) Prime reazioni:

- miglioramento, immediatamente dopo aver assunto lapreparazione dei F.d.B. di una patologia cronica (sinusi-te cronica); - sensazione di “star meglio in generale”.

j.1b) Risultati parziali:- oggettivi: migliorato, controllo dello stato ansioso.- soggettivi: gestione adeguata del senso d’invidia neiconfronti delle colleghe (“forse è anche vero che si sonomeritate ciò che hanno…”), maggior dialogo “interno”(“in effetti forse io rompo un po’ nel cercarle sempre e nel

Page 100: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

13ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

parlare solo dei miei affari…”), presenza di una visionequasi “sognante” del passato (“certo che una volta erameglio…quando tutto era più semplice…mi piacerebbetornare nel passato anche se non si può…”).

j.1c) Seconda combinazione di fiori di Bach:- Wild Oat (“non so quale strada prendere…”);- Holly (permane il senso d’invidia in “chi è riuscito afare qualcosa nella vita”);- Willow (senso di amarezza “non è giusto che sia così,perché gli altri sono così fortunati ed io no?…”)- Honeysuckle (nostalgia del passato “una volta erameglio c’erano meno problemi e tutto filava liscio…”)

j.2) Terza visita a distanza di un mese e mezzo dalla secon-da (30 Marzo 2000) Sostanzialmente il quadro non risulta modificato seppu-re la paziente riferisce di sentirsi meglio in generale.

j.2a) Terza combinazione di fiori di Bach (invariata rispettoalla seconda combinazione): - Wild Oat (“non so quale strada prendere…”);- Holly (permane il senso d’invidia in “chi è riuscito afare qualcosa nella vita”);- Willow (senso di amarezza “non è giusto che sia così,perché gli altri sono così fortunati ed io no?…”)- Honeysuckle (nostalgia del passato “una volta erameglio c’erano meno problemi e tutto filava liscio…”)

j.3) Quarta visita a distanza di un mese dalla terza (Aprile2000) La paziente riferisce di aver avvertito che quello che lestava succedendo forse non aveva molto più senso omeglio “ho cominciato a ragionare su quello che ho fattonella mia vita… ho cercato, cercato ma ho conclusopoco…”. Sono stata “malino questo mese, ho pianto maparadossalmente in questi ultimi giorni sto meglio…hocapito che tante cose non si possono fare e soprattutto biso-gna vedere se poi ne sono capace”. Con gli altri va meglio“un giorno che stavo un po’ in disparte è venuta da me unamia amica e si è messa a parlare…sa che le dico, dottore,ho quasi provato piacere a starla ad ascoltare”.E’ migliorata nei rapporti con gli altri anche se riferisceun senso di difficoltà e di scoraggiamento per essersiaccorta che forse non ce la farà ad aprire una palestracon un’amica. Pur se stimolata non sembrano esser pre-sente spunti di amarezza e di ingiustizia.

j.3a) Quarta combinazione di Fiori di Bach- Wild Oat (“ho cominciato a ragionare sulla mia vita maancora la cosa non è ben chiara…”);- Gentian (“ho concluso poco…” “mi sento scoraggiata hodei dubbi se ce la farò…”);- Honeysuckle (nostalgia del passato “tempo fa tutti que-sti problemi non c’erano…” era sicuramente diverso emeglio…”)

j.4) Quinta visita a distanza di un mese e mezzo dalla quar-ta (Giugno 2000) e somministrazione delle TavoleParallele RorschachInizia la visita ringraziando il dottore “non posso direcerto che questo periodo sia stato una passeggiata”. Lapaziente riferisce di “aver avvertito che quello che mi

stava succedendo forse non aveva molto più senso o megliole tante idee che avevo per la testa mi facevano stare solo inconfusione e non capivo più niente…me la prendevo congli altri che non avevano nessuna colpa e questo non miportava a nulla… prendere consapevolezza mi è costato,però mi ha fatto fare anche qualcosa di importante: hofinalmente aperto una palestra di yoga (costa meno l’at-trezzatura) con la mia amica e devo dire che sta andandobene”. Devo dire che mi sento realmente meglio… speria-mo che continui così”.I suoi rapporti con gli altri e con il marito sono miglio-rati “rompo di meno…” e soprattutto non sente piùquell’ansia quella tensione che le impediva di ragionaree di trovare una sua strada.

j.4a) Quinta combinazione di Fiori di Bach- Wild Oat (“senso di smarrimento…”);- Gentian (“ho concluso poco…” “speriamo che adessoquello che ho fatto funzioni…”);

k) Giudizio finale, commento o altro:La paziente attualmente, a distanza di un anno, conti-nua a prendere le essenze di Bach, che ormai considerail suo oracolo, perché ha paura di smetterle. Consiglio diaggiungere Walnut (Febbraio 2001).

I Somministrazione del test di RorschachArea cognitiva

I dati relativi all’esame della realtà indicano una buonaconoscenza del pensiero comune. Esso però riassume mag-giormente le caratteristiche di un adeguamento passivo, inquanto risultano carenti gli elementi di elaborazione, di ricer-ca, di confronto personale con la realtà, sui quali si basa esoprattutto si costruisce la vera conoscenza. Il soggetto pre-senta una facilità d’espressione alcune volte non accompa-gnata da una riflessione adeguata e ponderata del reale.

Complessivamente le funzioni sovradeterminate dell’Io risulta-no evolute ma tendenzialmente stereotipate. Nella paziente emer-ge capacità di sintesi, in particolare, nelle relazioni e/o nei costrut-ti più semplici che la porta a dei livelli di aspirazione eccessiva-mente elevati rispetto alle potenzialità possedute. Nel contemposono evidenti segni d’opposizione, di critica, di aggressività rivol-ti in maggior misura verso l’esterno, verso gli altri. La capacità dianalisi, espressa con le modalità sopra ricordate fa sì che essa siadifficilmente utilizzata a fini pratici e ne venga tratto pieno bene-ficio: questo la rende incerta negli obiettivi, con diversi interessimal orientati, discontinua nella concentrazione e nella produzio-ne. Tende a rifugiarsi più facilmente in un mondo fantastico, ade-guandosi solo superficialmente alla realtà che la circonda.

N.R.: 21. R+%:76. F+%:81. R+-%: 29. F+-%8. F%:62.G%:59. D:28%. Dim:8%. G+%(R):48. G+%(G):78.H+A/Hd+Ad:11/4. Tipo di Comprensione: G**- Dim.M/m:2/8. G/M:12.75/2. Varietà dei contenuti:7. V:9.50.V%:45. O%:17. O+%21. Indice di Realtà:7. RI/RII Metà8/9. R+%(I)/R+%(II) Metà:88/61.

Discussione

Page 101: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

14ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

I Somministrazione del test delle macchie diRorschachQuadro riassuntivo dello specchio dei computi

II Somministrazione delle tavole parallele alle macchiedi Rorschach (Circa sei mesi dopo l’inizio della terapia)Quadro riassuntivo dello specchio dei computi

AREA AFFETTIVA

T. V. I. 2 / 4.50 Prevalenza extratensiva

t. v. i. 8 / 3.50 Introversivo

RN 1.10

I. Affettività RC

R VIII + IX + X

x 100: 24

R

P 5

Qualità degli affetti N 1

S

I. Impulsività II + III 1

VIII+IX+X

I. Autocontrollo M + FC 5 / 3

CF + C

Cose Vive/Cose Morte 14 / 7

AREA AFFETTIVA

T. V. I. 6 / 10 Dilatato con prevalenza extratensiva

t. v. i. 7 / 7 Dilatato Ambieguale

RN 0.56

I. Affettività RC

R VIII + IX + X

x 100: 36

R

P 6

Qualità degli affetti N 5

S

I. Impulsività II + III 0.80

VIII+IX+X

I. Autocontrollo M + FC 10 / 6

CF + C

Cose Vive/Cose Morte 21 / 11

AREA COGNITIVA

T. racc. R: 42’ T. totale: 98’ T.m.Lat. 29 T.m.R. 53R: 41 R+: 35 R+%: 81 R+ - %: 21Tipo diComprensione G* – (D) – Dim (Calcolato

sulla pecentuale)Successione:SCIOLTA 6.25 (5 / 8)F%: 61 F+%: 87 F+ - %: 17G+% (R): 41 G+% (G): 83 GO+%: G/M: 20.75 / 6 M / m: 6 / 7 H+A / Hd+Ad

22 / 3H%+A%: 51 H%estesa +

A%estesa 57Varietà diContenuti 1°: 11 1°+2°: 22V: 13.50 V%: 31 V (O+)%: (V) (O+)%O: 5.50 O% 21 O+: 1.50 O+%: 25Indice di Realtà: 8

AREA COGNITIVA

T. racc. R: 22’ T. totale: 132’ T.m.Lat. 6 T.m.R. 19R: 21 R+: 16 R+%: 76 R+ - %: 29Tipo diComprensione G** – Dim (Calcolato

sulla pecentuale)Successione:INVERSA 0 (0 / 2)F%: 62 F+%: 81 F+ - %: 8G+% (R): 48 G+% (G): 78 GO+%:G/M: 12.75 / 2 M / m: 2 / 8 H+A / Hd+Ad

11 / 4H%:14 H% estesa: 19 A%: 52 A% estesa: 52H%+A%: 66 H% estesa +

A% estesa 71Varietà diContenuti 1°: 7 1°+2°: 11V: 09.50 V%: 45 V (O+)%: (V) (O+)%O: 3.50 O% 17 O+: 0.75 O+%: 21Indice di Realtà: 7

Page 102: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

15ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Area affettiva

L’affettività oscilla tra una dipendenza infantile e simbioti-ca ed espressioni incontrollate dell’affettività. E’ presente unaaccentuata propensione ai rapporti affettivi che si manifestanel desiderio di un contatto sociale più vivo, anche se pocorealizzato per sentimenti di impulsività ed egocentrismo. Aquesto si associa una immaturità della vita interiore conmodalità comportamentali, relazionali e di gestione degliaffetti regressive. Esiste sì una buona componente fantasticaed immaginativa, ma rimasta infantile. Difficoltosa appareuna rappresentazione del Sé e dell’Oggetto chiara e coerente.

Si nota una certa difficoltà del soggetto a trovare strumen-ti adeguati per esprimere i propri bisogni ed anche le proprieambizioni. Ciò crea un disagio interiore che si manifesta sottoforma di tendenza all’umore depresso, oppositività, ansia,ambivalenza affettiva. Soprattutto crea una scissione tra ilcomportamento esteriore sicuramente collaborativo ed acco-gliente e la realtà interna molto conflittuale, aggressiva e dif-ficilmente arrendevole. Oltre agli indici formali, tale modali-tà si evidenzia attraverso le differenti caratteristiche chedistinguono alcune Tavole da altre: ad esempio la Tavola X,considerata la Tavola familiare, con l’unica risposta con “vedoun paesaggio di mare, i granchi, le maschere da sub, le conchi-glie tutto è colorato è bello, è carino, una cosa d’armonia”, indi-ca una disponibilità al contatto affettivo seppur mediato daun adattamento formale ed una tendenza ad esprimersi inmodo impersonale per uso eccessivo dei processi difensivi(rimozione principalmente) messi in atto. La Tavola IX, quel-la considerata dell’inconscio, mostra con le sue risposte “Unfontana con il getto dell’acqua al centro, piccolo, non grande, poiun quadro, un paesaggio al centro del quale si affacciano gliocchi e che ti guardano, un acquerello”, mostra invece l’ansia, lapreoccupazione, la difficoltà nello stabilire dei confini tramondo interno e mondo esterno. La paziente esprime pulsio-ni primitive. Dall’analisi dell’intero protocollo emerge chequest’ultime si riferiscono ad una modalità psichica orientataall’uso del processo primario in senso di immediatezza nell’e-sprimere le proprie emozioni. Difficilmente tali emozioniriescono ad essere orientate sull’oggetto, in quanto è rilevabi-le una non perfetta sintonia con l’ambiente che viene vissuto,a volte, come invadente e certamente non tranquillizzante eche, pertanto, richiede una repressione sia conscia che incon-scia della propria naturale tendenza. La conseguenza di quan-to sopra descritto procura al soggetto elementi d’impulsivitàquando l’autocontrollo ampiamente usato dalla pazienteviene meno.

T.V.I.: 2/4.5. t.v.i.: 8 /3.5. M/m: 2/8. FC: 3. CF: 3. C: 0.F©+: 4. FC’n: 0. CnF: 1. H%+A%: 66. H%: 14. CoseVive/Cose Morte: 14/7. Indice di Autocontrollo: 5/3. Indicedi Impulsività: 1. Indice di Affettività: 1.10;24. Choc SexTav.VI; Choc CO Tav.VIII; Choc al Nero Tav.IV; Choc alVuoto Tav.VII; Manifestazioni Particolari riferite alla Tavole2CZ e 2CI; Manifestazioni Particolari riferite alle Risposte2RO; 1Di; 1IP; 1CO; 1F1.

In estrema sintesi, le caratteristiche psicologiche del sog-getto sono le seguenti:

• esame di realtà buono, ma con poca elaborazione persona-le e presenza di stereotipia;

• funzioni sovradeterminate dell’Io sufficientemente evolute;• adeguamento passivo, difficoltà di concentrazione, atten-

zione, discontinuità;• disponibilità affettiva e relazionale ma con modalità infan-

tili;• eccessive ambizioni rispetto alle reali potenzialità;• ambivalenza e conflittualità nelle relazioni oggettuali inte-

riorizzate;• ideale dell’Io dominante;• ansia ed insicurezza nell’affrontare il contesto reale;• impulsività.

II Somministrazione delle tavole parallele al test diRorschachArea cognitiva

Il confronto fra i due test della paziente mette in evidenzaun percorso evolutivo in atto. Relativamente alle funzioniautonome dell’Io, rimangono confermati i valori positivi deltest precedente. Gli aspetti disfunzionali risultano, invecemodificati, nel senso di un significativo miglioramento.

Il senso di realtà rispecchia un’aderenza più armonica ecompleta al mondo esterno. Gli obiettivi sono diventati ades-so più chiari e personali.

Il soggetto ha acquisito un’autonomia interiore, ha mag-giore consapevolezza e capacità introspettive.

La diminuzione dell’isolamento fantastico a favore di unamaggiore e più realistica visione del reale consente al sogget-to di progettare un futuro forse meno dipinto ma sicuramen-te più realistico.

Sono presenti delle Manifestazioni particolari qualiConfabulazioni e Contaminazioni di primo livello, ossia nonslegate dal reale. L’aumento rispetto al primo Test deriva inparte dalla maggiore produzione delle risposte, ma soprattut-to può venir considerato come una manifestazione maggior-mente integrata di quel mondo inconscio, dapprima tenutonascosto, in disparte. Questo mondo esternalizzato si pone inmaniera meno patologica in quanto finalmente si riesce adesprimerlo, ed una sua analisi permette di trasformarlo in ric-chezza creativa ed aumentare nel soggetto la propria consape-volezza.

Sono ridotte le tracce di un umore tendenzialmentedepressivo presente nella I prova.

II Somministrazione

N.R.: 42. R+%: 81. F+%:87. R+-%: 21. F+-%17. F%: 61.G%: 49. D: 43%. Dim: 6%. G+%(R): 41. G+%(G): 83.H+A/Hd+Ad: 22/3. Tipo di Comprensione: G* - (D) - Dim.M/m: 6/7. G/M: 20.5/6. Varietà dei contenuti: 11. V: 13.50.V%: 31. O%: 21. O+%1.50. Indice di Realtà: 8. RI/RIIMetà 17/14. R+%(I)/R+%(II) Metà: 95/55. ManifestazioniParticolari di I e II livello: Autorif., Conf., Cont.

Page 103: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

16ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Area affettiva

L’elemento più rilevante di tutto il protocollo è dato dall’au-mento dei valori del T.V.I. e del t.v.i. adesso entrambi dilatati. Ciòè indicativo di una evoluzione psichica profonda e coinvolgentetutta la personalità; questo in quanto viene a toccare sia l’aspettointrospettivo, come capacità acquisita di indagine e consapevolez-za, sia l’aspetto relazionale e di espressione dell’affettività, ponen-do in evidenza il potenziale psichico del soggetto. Difatti il T.V.I.,riflette l’attitudine fondamentale della persona di fronte a sé stes-sa ed al mondo esterno nella situazione attuale, dato che le rispo-ste M indicano il nucleo centrale dello spirito (con le diverse pos-sibilità di raziocinio ed autocontrollo), mentre le risposte legate alcolore corrispondono alle reazioni più o meno calde nei confron-ti dell’ambiente. Il t.v.i., invece, corrisponde al potenziale, alletendenze più o meno consce dell’individuo. L’affettività, cosìcome si palesa adesso, rimane ancora immatura ma nei confronticon l’altro test si evidenzia una maggior armonia tra le tendenze ele aspirazioni profonde e la loro realizzazione. Il soggetto tendeancora a dare molto spazio ai propri bisogni in modo egocentricoed a volte impulsivo. In confronto alla prova precedente vi sonostate delle variazioni nel senso di una maggiore visione realisticadei bisogni. E’ migliorato il contatto sociale basato su dati di con-cretezza. Rispetto al test precedente le relazioni oggettuali interio-rizzate sono più evolute e meno ambivalenti. La maggiore espan-sione esperienziale ha portato il soggetto a migliorare i propri vis-suti relazionali, offrendogli la possibilità di interiorizzazioni posi-tive, di confronto e di chiarificazione. Sono soprattutto diminui-ti, anche se ancor presenti in maniera non trascurabile, le idealiz-zazioni e gli atteggiamenti stereotipati e passivi.

L’espansione degli interessi sociali ed ambientali, unitaall’ottima conoscenza del pensiero comune, portano anche alcostituirsi della costanza di realtà.

Permane ancora un disequilibrio nell’integrazione tra l’im-piego dell’accresciuta capacità riflessiva con la propria com-ponente inconscia che tende ad emergere in maniera, a volte,troppo immediata.

II Somministrazione

T.V.I.: 6/10 t.v.i.: 7/7. M/m: 6/7. FC: 5. CF: 3. C: 3. F©+:1. FC’n: 6. CnF: 1. H%+A%: 51. H%: 21. Cose Vive/CoseMorte: 21/11. Indice di Autocontrollo: 10/6. Indice diImpulsività: 0.80. Indice di Affettività: 0.56;36. Choc SexTav.VI; Choc CO Tav.VIII; Choc al Nero Tav.IV;Manifestazioni Particolari soprattutto di I e II livello.

In estrema sintesi le caratteristiche psicologiche del sogget-to sono le seguenti:• funzioni dell’Io evolute e complete;• funzioni sovradeterminate dell’Io evolute;• capacità introversiva e di contatto sociale;• affettività ricca, differenziata, piuttosto egocentrica;• difficoltà nell’integrazione tra il processo primario e secon-

dario;• ansia presente ma espressa, per lo più, in condizioni con-

flittuali.

Scopo di questo studio è stato quello di trovare una meto-dica che mettesse in evidenza quali fossero le variazioni esoprattutto indicasse quale “strada” l’individuo, grazie alaFloriterapia, percorresse per trovare o ritrovare un personaleequilibrio. Ci è venuta in questo senso in aiuto la Tecnica diIndagine della Personalità ideata da H. Rorschach che, oltre amostrare sia la quantità che la qualità del cambiamento avve-nuto nella persona, ha permesso di stabilire cosa si fossemodificato nella vita psichica della paziente tanto da farleaffermare di “sentirsi meglio” e di “esser riuscita a trovare, sep-pur momentaneamente una strada da percorrere”.

In particolare il percorso è stato delineato da:- miglior modo di affrontare la realtà in quanto il soggetto è

riuscito a vedere, a capire ed a riflettere non su una visio-ne parziale del contesto ma sulla sua interezza;

- riduzione della carica aggressiva e impulsiva dovuta ad unamaggior integrazione degli affetti, mediati da una maggiorcapacità introspettiva;

- interesse concreto, e non finalizzato esclusivamente allasoddisfazione dei propri bisogni, nei confronti degli altri edell’ambiente;

- risposte consone ed adeguate alle stimolazioni ambientaliattraverso una visione del mondo non più pedante e ste-reotipata;

- miglior consapevolezza e presa di coscienza delle propriepotenzialità, anche se ancora legate, a volte, a fenomeni dieccessivo slancio verso una condizione difficilmente rag-giungibile.Dobbiamo inoltre aggiungere che il test delle macchie,

oltre ad essere un ottimo descrittore di quanto di dinamicosuccede nell’individuo sottoposto a Floriterapia, permette alterapeuta di:- orientare il suo intervento terapeutico e valutarne l’effica-

cia;- prevedere delle possibili “crisi di coscienza” e quindi creare

le migliori condizioni per gestirle. In ultima analisi mi sembra di poter concludere, anche

sulla base della mia modesta esperienza derivata dall’analisidei casi studiati e da altre ricerche attualmente in corso, chela Floriterapia e la Psicodiagnostica Rorschach vengono adintegrarsi tra di loro sinergicamente, consentendo al medicoed allo psicologo di avere consapevolezza dell’intervento tera-peutico da lui prescritto ed attuato ed osservare il paziente nelraggiungimento del suo obiettivo che è, in ultima analisi, unmiglioramento in termini personali e sociali della qualitàdella vita.

E’ interessante e al contempo stimolante per una riflessio-ne, che lascio a questa gentilissima platea, notare il paralleli-smo che avvicina queste due eminenti ed illuminate figure dimedici :• il periodo in cui vissero (E.Bach 1886 -1936 H. Rorschach

1884 – 1922);• l’interesse prioritario per l’essere umano nella sua globali-

tà, o ancor meglio, quella che noi oggi diremo visione oli-

Conclusioni

Page 104: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

stica dell’individuo;• l’interesse, lo studio e l’approfondimento di strumenti

d’indagine, tecniche terapeutiche, interventi farmacologiciinnovativi e derivanti dalla tradizione utili per il benesseredei pazienti (psicoanalisi, nuove terapie farmacologiche, lostudio dell’omeopatia ecc.);

• la morte avvenuta prematuramente dopo aver portato atermine “l’opera o la missione su questo mondo” per laquale, forse, erano venuti;

• aver avuto appena il presentimento di quale incredibilesuccesso, in futuro, le loro opere avrebbero avuto.

BIBLIOGRAFIA

1. BACH E. - Guarire con i Fiori. Ipsa Edizioni, Palermo, 1981.2. BACH E. - Essere se stessi. Macro Edizioni. San Martino in Sarsina(FO), 1985.3. BACH E. - Libera te stesso. Macro Edizioni. San Martino in Sarsina

(FO), 1992.4. BINDER H. - Die Helldunkeldeutungen in psychodiagnostichen

Experiment von Rorschach. Scweizer Archiv. Fur Neurologie undPsychiatrie, voll.30 1933.

5. BOHM E. - Lehrbuch der Rorschach-Psichodiagnostik. 1967.6. GIAMBELLUCA F.C., PARISI S. , PES P. - L’interpretazione

Psicoanalitica del Rorschach - modello dinamico strutturale. Ed.Kappa, 1995.

7. LOOSLI-USTERI M. - Le diagnostic individuel chez l’enfant aumoyen du Test de Rorschach. Hermann et C., Paris, 1938.

8. LOOSLI-USTERI M. - Manuel pratique du Test de Rorschach.Hermann, Paris, 1958.

9. PARISI S., PES P. - Manuale per la raccolta, localizzazione e siglaturadelle interpretazioni Rorschach. Kappa, Roma, 1980.

10. PARISI S., PES P. - Tavole di Localizzazione Rorschach. Ed. Kappa,Roma, 1985.

11. PARISI S., PES P. - Tavole Parallele. Ed. O.S., Firenze, 1989.12. PARISI S., PES P. - Lo Specchio dei Computi Rorschach. Kappa,Roma, 1990.13. PARISI S., PES P. - La Psicodiagnostica Rorschach secondo il metodo

della Scuola Romana Rorschach. Dispensa a cura della Scuola RomanaRorschach, 1995.

14. PASSI TOGNAZZO D. - Il metodo Rorschach. Giunti Barbera,Firenze, 1977.15. PASTORINO M.L. - Introduzione ai Rimedi Floreali di Bach. Ipsa

Edizioni, Palermo, 1989.16. RIZZO C. - L’adulto sano di mente. Dispensa a cura della Scuola

Romana Rorschach, Roma, 1972.17. RORSCHACH H. - Psychodiagnostik (trad. it. Psicodiagnostica, Ed.

Kappa, Roma, 1981).18. SCHEFFER M. - Metodo originale della Floriterapia di Bach. Edizioni

Tecniche Nuove, Milano, 1995.19. SCHEFFER M. - Terapia con i Fiori di Bach. Edizioni Tecniche

Nuove, Milano, 1995.20. SCHEFFER M. - Uso pratico dei Fiori di Bach. Edizioni Tea Pratica,

Milano, 1996.21. SILVEIRA A. - Prova de Rorschach: elboraca o do psicodramma.

Tipogr. Edonee, San Paulo, Brasile, 1964.

17ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Per riferimento bibliografico:LUPARDINI M. – Floriterapia di Bach e PsicodiagnosticaRorschach: una possibilità di dialogo. Atti del 3° CongressoA.M.I.F. La Med. Biol., Suppl. al N° 2, 2001, pagg.

Indirizzo dell’Autore:

Dr. Maurizio Lupardini- Medico Chirurgo- Specialista in Psichiatria - Psicoterapeuta - Psicodiagnosta Via Santovetti, 8800046 Grottaferrata (Roma)

Marzo 2001

Page 105: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

18

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

“Ho visitato un uomo di 21 anni che, installando dei cavielettrici, ha subito accidentalmente una scarica elettrica.Quattro giorni dopo l’incidente la mano destra era molto gonfia… con gravi ustioni… la mano non aveva alcun tipo di perce-zione e in un certo senso era praticamente morta…

Immediatamente gli è stato somministrato Clematis interna-mente, per ridare vita alla mano, aggiungendo Impatiens lozio-ne, perché agisse come balsamo sulle ferite… La mano ha comin-ciato a tornare in vita e a riprendere sensibilità, quindi a farsentire il dolore … Aggiungo per via orale Impatiens per il dolo-re e anche Agrimony per lo stato mentale… Due dita tremava-no e si contorcevano spasmodicamente … si aggiunge quindioralmente Gentian per una lieve depressione e Scleranthus perl’instabilità delle dita; in particolare, il pollice risulta parzial-mente bloccato. Gli viene somministrato Vervain internamenteaggiungendolo anche alla lozione per combattere la rigidità…gli viene somministrato Vervain anche per una certa rigiditàrimanente e viene applicato Impatiens sulle bende qualora le ter-minazioni nervose esposte provocassero dolore…”

Questo caso descritto da E. Bach negli anni Trenta è diestremo interesse perché in esso il maestro utilizza insiemefiori dedotti dallo stato mentale con fiori prescritti seguendole manifestazioni e le conseguenze fisiche in atto nel pazien-te. In più, viene prescritto un utilizzo locale dei rimedi e ciòè di estremo interesse, in quanto già ai suoi tempi, Bach pensache l’utilizzo locale dei rimedi possa apportare un utile con-tributo alla terapia in atto.

Nel corso degli anni E. Bach, mosso da motivazioni idea-listiche e spirituali, tenderà sempre più a semplificare il suopensiero affinché diventi fruibile da parte di un vasto pubbli-

co composto, a quell’epoca, da gente molto semplice.Sappiamo oggi che molti studi importanti furono distrutti

da Bach per questo motivo ed inoltre la sua polemica conl’Ordine dei Medici Inglese e la sua voglia di avvalersi di ope-ratori e collaboratori non professionisti, che non potevanotoccare il paziente né praticare bendaggi e frizioni, lo portò, inuna fase successiva del suo lavoro, a privilegiare sempre di piùl’aspetto intuitivo e mentale per la prescrizione dei rimedi.

Vero è che la mente rappresenta la parte più sensibile delnostro corpo e quindi il luogo in cui si possono riscontrareprimariamente i segnali di disarmonia energetica, che coltempo coinvolgeranno l’intero organismo. Vero è che, però, lanostra intelligenza vitale ci offre anche altri segni per decodi-ficare il disaccordo e questi segni possono essere anche fisici.

“Non è casuale la parte del corpo coinvolta ma è anch’essa sot-toposta alla legge di causa-effetto e costituisce quindi un aiutoimportante per effettuare la diagnosi” (E. Bach).

Ma qual è l’informazione che la mente e il corpo ci mostra-no affinché noi, nella logica del pensiero di Bach, possiamointervenire con la corretta terapia?

L’informazione che ci viene proposta alla decodifica è ladisarmonia che la mente ed il corpo colgono nella distorsio-ne di un Principio Transpersonale presente in natura e che,a causa del nostro libero arbitrio, viene calpestato. QuestoPrincipio Universale calpestato, distorto, questa legge diarmonia negata si chiama : Amore, Tolleranza, Umiltà,Fiducia, Perdono.

Il sottoscritto, per la prima volta in Italia, nel 1995, definìcome Qualità dell’Anima le informazioni transpersonali sot-tese ai Rimedi Floreali di Bach (Fig.1).

E. Paolelli

Utilizzo locale deirimedi floreali di Bach

RIASSUNTO: L’articolo presenta una nuova modalità di utilizzo dei Rimedi Floreali di Bach in forma locale. Partendodall’individuazione del Principio Transpersonale, genio del rimedio di ciascun fiore, l’autore utilizza queste informazioni nellaprescrizione sia su sintomi mentali che emotivi e fisici.In particolare, a livello fisico, viene proposta una tabella di utilizzo in cui è specificata per ciascun fiore la modalità di tratta-mento attraverso l’uso di oli da massaggio, bagni, bendaggi, frizioni.

PAROLE CHIAVE: FIORI DI BACH, PRINCIPIO TRANSPERSONALE, USO LOCALE

SUMMARY: In this paper we discuss a new topic use of Bach Flower Remedies. For each Flower we find the TranspersonalPrinciple and then we use this principle to prescribe according to mental and emotional as well as physical and local symptoms. Here we find a table showing the topic use of Bach Flower Remedies through bath and massage.

KEY WORDS: BACH FLOWER REMEDY, TRANSPERSONAL PRINCIPLE, TOPIC USE

Topic use of Bach flower remedies

Page 106: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

19ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Altri autori hanno definito queste Qualità : Archetipi, IdeePlatoniche, Principio Universale, Principio Isomorfico,Principio Transpersonale, Genio del Rimedio (Fig.2).Ma che cos’è un Principio Universale?E’ una legge presente nell’Universo prima ancora della suamanifestazione.

L’Entità Intelligente che ci ha creato regge laManifestazione informando in Essa dei principi, delle leggi.Tali principi esprimono la loro intelligenza in tutto il Creatoe rappresentano la Legge, cioè l’atto d’amore più grande cheil Creatore possa donare alle sue creature.

Attraverso questa Legge la creatura evolve la sua coscienzaalla comprensione dell’Unità e nel servire questa Legge com-pie la sua Divinità.

Capite quindi che il Principio non è inerente alla formaparticolare di essere umano, il Principio Transpersonale è unconcetto, un’idea, uno schema che precede la Manifestazionema che, nel momento in cui si materializza, diventa mente,emozione, informazione fisica e cellulare: umana, animale,minerale o vegetale.

Lo stesso Principio che informa un minerale o una piantapuò parlare anche alla coscienza dell’uomo o degli animali.Lo stesso Principio che informa la coscienza di un uomo puòcolloquiare con la coscienza di una pianta.

Solo se ammettiamo l’esistenza di un’informazione intelli-gente che è veicolabile nei vari regni: umano, animale, vege-tale e minerale senza perdere coerenza ed in maniera trasver-sale, possiamo capire come può l’intelligenza di un fiore cura-re sia la psiche che il corpo di un uomo.

Accade così che Clematis, che esprime il PrincipioTranspersonale della Presenza in contrapposizioneall’Assenza, possa essere utilmente prescritto sia per curaresituazioni di assenza mentale che emotiva o fisica.

In particolare, a livello fisico Clematis è stato validamenteutilizzato oltre che nel trattamento della lipotimia e coma,anche nella cura del Morbo di Alzheimer e nella Sindrome diDown. Ma Clematis apporta energia curativa necessaria a sti-molare i meccanismi di rigenerazione cellulare anche in uncorpo, tessuto od organo che in qualche modo si è “addor-mentato” per una deficienza circolatoria, neurologica, acci-dentale.

Fig.1

Se è vero che il contenuto del Principio Tranpersonale siesprime in tutti i regni, con opportune metodiche di rileva-zione, anche il regno minerale dovrà in qualche modo espri-mere la presenza di Clematis, quando un minerale entra inrelazione col fiore .

L’esperienza condotta dal Dr. Rossi e dal Dr. Setti alDipartimento di Scienza della Terra dell’Università di Pavia eriportata negli Atti del nostro I Congresso NazionaleA.M.I.F. ci dimostra che i fillosilicati posti in sospensioneacquosa flocculano in maniera diversa a seconda dei RimediFloreali aggiunti alla sospensione, ed in particolare conClematis il modello di flocculazione si adatta meglio alle con-dizioni sperimentali presenti.

Se quindi Clematis esprime come Qualità la Presenza atutti i livelli, non avrò bisogno di uno stato d’animo di assen-za per prescriverlo, ma potrò aggiungere Clematis in cocktailcon altri fiori, costituzionali o di momento, tutte le volte incui il paziente mostra alla mia osservazione dei fenomeni fisi-ci di assenza: una parte del corpo “addormentata” in seguitoad un accidente neurologico, circolatorio, una zona corporeache ha perso la sua sensibilità.

Questo modo di prescrivere il rimedio indipendentemen-te dall’aspetto emozionale viene definito prescrizione sullabase del Principio Transpersonale letto nel paziente. E’ unamodalità di prescrizione presente in Bach, come è stato evi-denziato all’inizio di questo lavoro e più volte espresso tra lerighe negli scritti del maestro. La stessa formulazione delRescue Remedy è una formulazione su base tranpersonale-universale.

Dal 1995, anno di definizione delle Qualità dell’Anima,molte indagini sono state condotte parallelamente da me e daaltri ricercatori. In particolare, la Scuola Indiana,Sudamericana e Spagnola hanno approfondito questa temati-ca e sicuramente il Dr. D.S. Vohra con il Dr. C. Sánchez edil Dr. R. Orozco hanno estremamente contribuito alla divul-gazione di tale modo di pensare. Ringrazio pubblicamentequesti autori che sento a me molto vicini e spero di poterinsieme proseguire in questo cammino di conoscenza.

Se quindi il Principio Transpersonale ci permette di utiliz-zare il Fiore in maniera diversa, perché non usarlo localmen-te sotto forma di unguento?

L’A.M.I.F. ha sempre insistito nei suoi corsi sull’opportu-nità di utilizzare i Rimedi anche in forma locale attraversolozioni, unguenti, vaporizzazioni, bagni terapeutici.

Molto è stato da me consigliato nell’arco di questi anni sul-l’uso locale dei Rimedi, in particolare nelle aree di somatizza-zione: il groppo alla gola, la palpitazione, il respiro bloccato,lo stomaco congesto e così via. Infine, negli anni ’90 è appar-so Krämer con la sua teoria delle aree cutanee che riprendevagli studi del Dr. Calligaris, e i diversi terapeuti, tra cui alcunibrillanti soci della nostra Associazione, hanno prodotto ricer-che ed esperienze bellissime utilizzando localmente i Rimedi,nelle specifiche aree riflesse, indicate da un’opportuna mappae tipiche di ciascun fiore (Fig.-2-3-4).

Nel contempo kinesiologi ed agopuntori hanno approfon-dito i rapporti tra la pelle ed i circuiti riverberanti interni uti-lizzando i rimedi sui punti di riflesso e di agopuntura.

ARCHETIPO=

IDEA PLATONICA=

QUALITA’ DELL’ANIMA=

PRINCIPIO UNIVERSALE=

PRINCIPIO TRANSPERSONALE=

PRINCIPIO ISOMORFICO=

GENIO DEL RIMEDIO

Page 107: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

20ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Spesso però questi studi, pur ammirevoli nel loro rigore scienti-fico, hanno avuto la pecca della poca semplicità, data la com-plessità clinica della loro traduzione pratica.

Con la scoperta delle Qualità dell’Anima invece abbiamo, amio avviso, aperto una frontiera importante per l’utilizzo localedei Rimedi.

Se quindi Vervain indica il principio della Moderazione, per-ché non usarlo sotto forma di crema, lozione o compressa su diuna infiammazione acuta?

Se Beech esprime la Tolleranza, perché non usarlo per osnelle intolleranze alimentari e localmente sotto forma diunguento nelle allergie cutanee acute e sotto forma di collirio egocce endonasali nelle pollinosi?

Seguendo questa strada e con un po’ di confronto si potran-no scoprire sicuramente tantissime applicazioni locali e generalidel Principio Transpersonale in terapia.

In accordo con gli studi di R. Orozco posso segnalare che,anche nella mia personale esperienza più che decennale, horiscontrato notevole giovamento nell’utilizzo locale di Elm(Sostegno/Sollievo) nei dolori acuti incontenibili, Larch nell’in-capacità funzionale o motoria, Agrimony nel prurito, CrabApple nelle infezioni, Olive nelle astenie, Rock Water nella rigi-dità, Star of Bethlehem nei traumi e nelle ulcere, Vine nelle cisti.

A mero titolo esemplificativo nella tabella di seguito propo-sta (Tab. 1) vengono segnalati i principali usi locali del PrincipioTranspersonale in terapia.

A seconda dei casi e tenendo presente sia il problema che iltipo di tegumento o mucosa su cui si opera, si opterà di volta involta per il bagno terapeutico, l’olio da massaggio, la compres-sa, il bendaggio, il collirio, le gocce endonasali, gli aerosol.

Purtroppo, non per tutti i fiori c’è la stessa esperienza nell’u-so locale del principio transpersonale.

Questa zona si estende dal terzo spazio intercostale alsesto. Inizia, sulla parte sinistra del petto, due dita a latodella linea mediana immaginaria e si estende in larghezza

due dita.

Fig.2 UTILIZZO LOCALE SECONDO KRAMER

Heather

Troncodavanti

Troncodietro

Fig.3 UTILIZZO LOCALE SECONDO KRAMER

Fig.4 UTILIZZO LOCALE SECONDO KRAMER

Page 108: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

Per alcuni di essi: Star of Bethlehem, Impatiens, Olive,Clematis, Beech, Vervain e Crab Apple, l’esperienza è abbastan-za condivisa e consolidata. Per altri siamo ancora in una faseavanzata di studio e di confronto.

Lo scopo di questa relazione vuole anche essere un’esplicitarichiesta di coinvolgimento del lettore affinché si attivino in noil’entusiasmo e il fuoco interiore, che, se ispirati, sono il veromotore della ricerca, sia scientifica che personale.

Umiltà, Pazienza, Fiducia, Audacia e Condivisione faccianodella nostra Associazione un polo di ricerca , per il bene nostroe dei nostri pazienti.

Tab.1

21ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

APPLICAZIONE DELFIORE DISARMONIA PRINCIPIO

TRANSPERSONALE

Mal di denti

Tormento UlceraAGRIMONY Tortura fisica Prurito

AscessiPunture d’insetti

ASPEN Invasione energetica ProtezioneScudo energetico

BEECH Intolleranza Allergia

CENTAURY Debolezza Rinvigorente fisicoSottomissione Insufficienza Venosa Cronica

InsicurezzaCERATO Dispersione Dolori Migranti

energetica

Incontinenza degli SfinteriEiaculazione PrecoceFrigiditàEnuresi Notturna

CHERRY PLUM Perdita di controllo Problemi MestrualiDisturbi DigestiviAritmieTicSinghiozzoM. di Parkinson e Alzheimer

Mancanza Malttie CronicheCHESTNUT BUD di apprendimento Malattie Cicliche (associato a

Scleranthus)

Somatizzazioni Cardiache eGinecologiche

Ritenzione Ritenzione di LiquidiCHICORY Congestione Stitichezza

Ritardo MestrualeEmicraniaAllergia

Perdita di CoscienzaLipotimia

CLEMATIS Assenza StordimentoMalattie Neurologiche conPerdita di SensibilitàRiabilitazione

AntisetticoCRAB APPLE Inquinamento Depurazione

Drenaggio

DecongestionanteSollievo dal Dolore Acuto

Sopraffazione Incoercibile: Dentale,ELM Straripamento Auricolare, Osteoarticolare,

Resa Nevralgico, ecc.Coliche: Renali, Epatiche,Mestruali, ecc.

GENTIAN Sfiducia AntiastenicoRiabilitazione Motoria

Antidepressivo

GORSE Disperazione Coadiuvante di tutte leMalattie Croniche caratteriz-zate da Assenza di Risposta

DoloreHEATHER Egocentrismo Congestione

Stanchezza

Dolore

HOLLY Rabbia IrritazioneInfiammazionePrurito

Ancoraggio Terapie CorporeeHONEYSUCKLE Nostalgia Contratture Muscolari

Dolore

Varici VenoseTonificante Locale in caso di

HORNBEAM Svogliatezza Lassità Legamentose,Distorsioni, LussazioniSessuologia

RilassanteAntidolorifico Moderato

IMPATIENS Accellerazione Tachicardia-TachipneaSpasmi DigestiviIpercinesie

LARCH Incapacità Riabilitazione NeurovascolareImpotenza

AnsioliticoTimidezza Rilassante

MIMULUS Fragilità BalbuzieFobie Somatizzazioni da Fragilità

Emotiva

DepressioneMUSTARD Depressione Sindromi Endocrine

Insonnia

Rigidità Osteoarticolari in

OAK Rigidità particolare del Tratto CervicalePrevenzione dello StressConvalescenza

OLIVE Esaurimento vitale Ricostituente FisicoAntiastenico

Coadiuvante nelle MalattieAutoimmuni o con

Senso di colpa Componente Autolesionista:PINE Autolesionismo Psoriasi, Cancro, A.I.D.S.,

Sclerosi Multipla, ecc.Coadiuvante nel Trattamentodelle Malattie Congenite

Investimento AntiastenicoRED CHESTNUT energetico esterno Rilassante

Pessimismo Insonnia

Page 109: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

BIBLIOGRAFIA

1. ASSAGIOLI R. - Psicosintesi per l’Armonia della Vita, Astrolabio, Roma, 1993.2. BACH E. - Tutte le Opere, Macro Edizioni, Diagaro di Cesena, 2000.3. BARNARD J. & M. - The Healing Herbs of Edward Bach, Bach Educational

Programme. Hereford, Inghilterra, 1988.4. CALLIGARIS G. - La Fabbrica dei Sentimenti sul Corpo dell’Uomo. Aquarius,

Palermo, 1986.5. CHANCELLOR P. - I Fiori di Bach. Armenia, Milano, 1991.6. KAMINSKI P., KATZ R. - Flower Essence Repertory, Flower Essence Society.

Nevada City, California, 1987.7. KAMINSKI P., KATZ R. - Affirmations, The Messages of the Flowers in

Transformative Words for the Soul. Flower Essence Society, Nevada City,California, 1994.

8. KRÄMER D. - Nuove terapie con i fiori di Bach. Edizioni Mediterranee, Roma,1995.

9. OROZCO R. - Flores de Bach. Manual para Terapeutas Avanzados. Indigo,Barcellona, 1996.

10. OROZCO R. - Nuovi Orizzonti con i Fiori di Bach. Edizioni Centro diBenessere Psicofisico, Rivarolo (TO), 1999.

11. PAOLELLI E. - Le qualità dei Fiori di Bach nelle affermazioni positive. La Med.Biol., n. 2, pagg. 38-39, Guna Editore, Milano, 1995.

12. PAOLELLI E. - Floriterapia di Bach, VHS. Guna Editore, Milano, 1996.13. PAOLELLI E. - Le qualità dell’Anima. Tecniche Nuove, Milano, 1999.14. PAOLELLI E. - Utilizzo attivo dei Rimedi Floreali attraverso l’uso dei Colori e

delle Affermazioni Positive. Atti del I Congresso A.M.I.F. La Med. Biol., Suppl.al n. 2, 1999, pagg. 5-7, Guna Editore, Milano, 1999.

15. PAOLELLI E. - Floriterapia e Omotossicologia: Una sintesi per il futuro. Attidel II Congresso A.M.I.F. La Med. Biol., Suppl. al n. 2, 2000, pagg. 3-7, GunaEditore, Milano, 2000.

16. ROSSI M., SETTI M. - I Fiori di Bach tra adattamento ed attivazione. Atti delI Congresso A.M.I.F. La Med. Biol., Suppl. al n. 2, 1999, pagg. 8-20, GunaEditore, Milano, 1999.

17. SCHEFFER M. - Le piante per la Psiche. Nuova IPSA, Palermo, 1994. 18. VOHRA D.S. - Bach Flower Remedies. B. Jain Publishers, Delhi, India, 1992.19. VOHRA D.S. - My Clinical Experiences in Bach Flower Remedies. B. Jain

Publishers, Delhi, India, 1997.

22ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Per riferimento bibliografico:PAOLELLI E. – Utilizzo locale dei rimedi floreali di Bach.Atti del 3° Congresso A.M.I.F. La Med. Biol., Suppl. al N°2, 2001, pagg.

Indirizzo dell’Autore:

Prof. Ermanno Paolelli- Titolare della Cattedra di Psichiatria Biologica

Facoltà di MedicinaUniversità di Scienze Umane e TecnologicheL.U.de.S. di Lugano ( Svizzera )

- Fondatore e Presidente dell’A.M.I.F.Via Varthema, 3440137 Bologna

Marzo 2001

Paralisi IstericheBlocchi Digestivi

ROCK ROSE Panico Somatizzazioni di Forti PaureTremoriTachicardia

Sclerosi (fluidificante)Patologie Articolari CronicheYin: Artrosi, Anchilosi, ecc.

ROCK WATER Rigidità statica Coadiuvante nel trattamentodei tumori benigni: cisti,miomi, ecc.Tendenza alla Cristallizzazio-ne: Litiasi Renali, Epatica, ecc.

Dolori Ciclici di tipo Colico:Mestruali, Digestivi, Renali,Epatici, ecc.

SCLERANTHUS Instabilità Manifestazioni Stagionali oCicliche: Emicrania, Ulcera,Allergia, ecc.Riabilitazione PsicomotoriaProblemi di Lateralità

Riabilitazione Post Traumatica

STAR Blocco energetico Blocchi Muscolari

OF BETHLEHEM Traumi ColicheProblemi GinecologiciCicatrizzante

Coadiuvante nell’infarto eSWEET CHESTNUT Angoscia nelle Grosse Somatizzazioni

dell’Angoscia

Rigidità Dinamiche Yang:Eccesso Dolori irradianti a distanza,

VERVAIN Espressione Infiammazioni, ecc.esagerata Analgesico

Rilassante

AmmorbidenteDurezza Centrifuga Drenaggio

VINE Perdita Cura Locale di: Foruncoli,di Compassione Ascessi, Cisti infiammate,

Fistole

ProtettivoAdattogeno

WALNUT Ipersensibilità EmostaticoInfluenzabilità Coadiuvante nelle patologie

da Isolamento: SclerosiMultipla, Paralisi, ecc.

Rigidità Statiche Yin: Artrite,

Orgoglio Artrosi, ecc.WALTER VIOLET Isolamento Coadiuvante nelle patologie da

Isolamento: Sclerosi Multipla,Paralisi, ecc.

TicTosse Irritante

Coazione a TachicardiaWHITE CHESTNUT ripetere Singhiozzo

Patologie CronicheRilassanteAntinsonnia

Antidepressivo

WILD OAT Disorientamento Astenia da iperattivitàDispersione Catalizzatore nelle Patologie

Croniche

Vitalizzante

WILD ROSE Abulia Atrofia MuscolareIpofunzione Deficit Circolatorio

Patologie Yin

Infiammazione Cronica

WILLOW Rancore Dolore Articolare CronicoDermatiti CronicheCoadiuvante nella Psoriasi

Page 110: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

23

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Negli anni 1930 – 1936 il dott. Edward Bach misea punto il suo noto sistema floreale. Poco prima dimorire, appena terminato il suo straordinario

lavoro, affermò che il sistema era completo.Da anni è presentato ed utilizzato come un potente, vali-

do sistema terapeutico per trattare le turbe emozionali.Tale campo terapeutico si avvicina molto, quasi coincide

con la materia di intervento della psichiatria.Limitare i fiori a questo campo è ridurre oltremodo le loro

possibilità terapeutiche e non essere fedeli alle ultime volontàdi Edward Bach .

E’ vero, quindi, o che i Fiori di Bach trattano le turbe emo-zionali, ma è anche vero che è difficile trovare malattie chenon hanno all’origine turbe emozionali.

Se poi, come me, qualcuno ritiene che l’azione dei Fiori siesplichi soprattutto a livello del corpo mentale o astrale, saràd’accordo nell’affermare che la malattia interessa prima ilcorpo mentale, poi il corpo eterico, ed infine il corpo fisico.

Già in molti interventi del congresso dello scorso ann , siè visto come in campo Ortopedico-Fisioterapico ed in campoOdontoiatrico, molte condizioni patologiche si possono cor-reggere e migliorare solo con l’ uso dei fiori.

Il problema è trovare chiavi di interpretazione e di impo-stazione terapeutica della malattia.

Nello scegliere i Fiori che illustrerò in grado di trattaremalattie dell’albero respiratorio, mi sono avvalso delleseguenti guide:- Le tavole di Kraemer e Wild- Il metodo transpersonale o isomorfico del Dr. Ricardo

Orozco.Prima di addentrarmi nell’intervento, preciso almeno

quattro concetti basilari:1) Che ho consultato le tavole di Kraemer.

Chiunque può farlo ed avvalersi di questo metodo acqui-stando i noti volumi in libreria.

Questo non è, e lo dico per rispetto all’Autore ed ai suoireferenti in Italia, il metodo che lui chiama “le NuoveTerapie”. E’ solo una minima parte e, secondo quanto dicel’Autore, molto superficiale; all’evidenza clinica, tuttavia, irisultati sono molto buoni.2) Che quello che descriverò è un orientamento terapeutico enon una terapia locale “standardizzata”, ottimo per risolveresintomi, ma utilizzato da solo è incompleto. Deve essereaccompagnato da una terapia generale. In questo intervento

G. Muratori

I fiori di Bache la patologiadell’albero respiratorio

RIASSUNTO: E’ possibile, mediante l’utilizzo di sistemi di interpretazione e dei Fiori di Bach, trattare patologie diorgani ed apparati, senza, però, trascurare le turbe emozionali che le generano.Cominciai a trattare patologie dell’albero respiratorio quando consultai le tavole di Kraemer, e notai che l’area al centro deltorace (Punto agopunturale 17 VC) e l’area attorno alle terza vertebra dorsale (punti agopunturali 13 BL) corrispondevanoad un unico fiore, Centaury. Ne dedussi che una crema con Centaury avrebbe potuto avere un’azione di stimolo di quei puntiagopunturali. Successivamente è stata elaborata una terapia della rinite ed otite seguendo le aree di Kraemer del volto.Infine, con il metodo ideato dal dott. Ricardo Orozco, metodo detto “transpersonale o isomorfico”, e stata elaborata un cremaper le affezioni della gola. La prima crema per le affezioni polmonari è poi stata rielaborata e completata.I risultati clinici sono sempre stati molto soddisfacenti e di grande interesse.

PAROLE CHIAVE: RINITE, SINUSITE, OTITE, LARINGITE, BRONCHITE, FIORI DI BACH, TAVOLE DIKRAEMER, METODO TRANSPERSONALE

SUMMARY: It is possible to plan a therapy of respiratory tract diseases through the use of Bach flowers, in a different waycompared to the classic oral assumption.Using creams treated with flower essences, following the tables of Kraemer and the method called “tranpersonal” discovered bythe Spanish doctor Ricardo Orozco, we have obtained good results.

KEY WORDS: RINITIS, OTITIS, LARIGITIS, BRONCHITIS, BACH FLOWERTHERAPY, TABLES OF KRAEMER,TRANSPERSONAL METHOD

Bach flowers and respiratory tract pathologies

Page 111: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

24ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

darò indicazioni utili anche per la terapia generale, che nonsostituiranno, comunque, il colloquio personalizzato con ilpaziente.3) Che posso dire che il sistema funziona, ma non posso spie-gare con esattezza come e perché.4) Che la teoria vorrebbe che queste terapie fossero applicatea condizioni acute.

Questa teoria è giusta e va allargata anche alla riacutizza-zione di forme croniche.

Queste si ripeteranno sempre più raramente, e nei periodidi quiescenza è obbligatoria una terapia di fondo.

L’ OrigineDevo molto, in termini di incoraggiamento, all’amico e

collega Dr. Ezio Sposato, autore del bellissimo testo “Lamedicina Ritrovata”, che contattai dopo avere letto il suointervento al 1° congresso A.M.I.F. di Milano nel 1999.

Interessato al suo test diagnostico, mi avvicinai anche alletavole di Kraemer, ed un giorno che riuscimmo ad incontrar-ci, gli feci notare un particolare “da agopuntore”: che le areeattorno ai punti 13 BL e 17 CV corrispondevano ad un unicofiore, Centaury.

Poiché il punto di agopuntura è un’area ove la conducibi-lità elettrica della cute è maggiore rispetto a quella delle areecircostanti e si può stimolare con aghi, moxa, mesoterapia,laser, digito pressione, ci siamo chiesti perché non provarecon un fiore corrispondente all’area. Questi punti hannocome funzione la tonificazione del Qi di polmone, e l’aper-tura della cavità toracica dai catarri; indicazioni, quindi, dibronchiti, tracheo bronchiti, tosse con catarro, ecc.. Abbiamocominciato, prima con cautela, e poi sempre con maggioredeterminazione. E’ stato per entrambi un buon ed incorag-giante successo.

Poco più tardi, una mia paziente mi chiese se potevo trattare,con una terapia naturale, diversa dall’Omeopatia, che già avevaprovato, un problema che riguardava suo figlio: apnee notturne.

Per il problema, documentato da riprese con videocamera, eraindicato l’intervento di adenoidectomia e rimozione dei turbinati.

Seguendo le tavole di Kraemer, preparai una soluzionefisiologica con i fiori e la feci applicare nelle narici.

Anche in questo caso, il risultato fu incoraggiante: le apneediminuirono sensibilmente, l’operazione non è stata eseguita,lo specialista Otorinolaringoiatra, che ha in cura il bambino,ha riscontrato un netto miglioramento.

Nello stesso momento, ad un mio paziente, un simpaticoragazzo di 26 anni, fu diagnosticata alla Tc una metastasimediastinica di melanoma; sei mesi prima, per lo stesso moti-vo, aveva subito lo svuotamento della cavità ascellare .

Il sintomo prevalente era la tosse, secca, stizzosa e incon-trollabile. A tutto ciò si associava una comprensibile angustia,sua e dei famigliari, per la prognosi infausta, di cui erano pie-namente consapevoli.

Cominciai il trattamento locale con Centaury per la tosse.Trattai anche le cicatrici in cavità ascellare, e la cicatrice

della regione ove tempo prima era stato asportato il nevocutaneo. Ciò ha condotto al miglioramento di tutta la sinto-matologia.

Prescritta anche una terapia di base, il giovane, indirizzatoanche da me, ha compiuto una serie di scelte giuste almomento giusto, che l’hanno portato ad una completaregressione di tutti i segni radiologici della presenza del male.Il ragazzo, dalla fine del 1999, è in buona salute.

Con l’andare del tempo, poi, le ricerche proseguirono conil trattamento del laringe.

In questo momento, quindi, siamo in grado di proporreper la patologia dell’albero respiratorio una serie di composi-zioni semplici ed efficaci, valide per tutta la famiglia, dal neo-nato al nonno e prive di effetti collaterali.

UTILIZZO LOCALE SECONDO KRAMERDa Kraemer e Wild

- nuove terapie con i fiori di Bach - modificato1- Agrimony 28- Scleranthus 34- Water Violet2- Aspen 29- Star of Bethleem 35- White Chestnut3- Beech 30- Sweet Chestnut 36- Wild Oat4- Centaury 31- Vervain 37- Wild Rose5- Cerato 32- Vine 38- Willow6- Cherry plum 33- Walnut7- Chestnut Bud8- Cicory9- Clematis10- Crab Apple11- Elm12- Gentian13- Gorse14- Heather15- Holly16- Honeysucle17- Hornbeam18- Impatiens19- Larch20- Mimulus21- Mustard22- Oak23- Olive24- Pine25- Red Chestnut26- Rock Rose27- Rock Water

davanti

UTILIZZO LOCALE SECONDO KRAMERDa Kraemer e Wild

- nuove terapie con i fiori di Bach - modificato1- Agrimony 25- Red Chestnut2- Aspen 26- Rock Rose3- Beech 27- Rock Water4- Centaury 28- Scleranthus5- Cerato 29- Star of Bethleem6- Cherry plum7- Chestnut Bud8- Cicory9- Clematis10- Crab Apple11- Elm12- Gentian13- Gorse14- Heather15- Holly16- Honeysucle17- Hornbeam18- Impatiens19- Larch20- Mimulus21- Mustard22- Oak23- Olive24- Pine Testa

davanti

Page 112: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

25ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Parte prima

Questi fiori ricalcano le aree di Kraemer.Secondo Orozco, inoltre:Aspen tratta “ le paure di cose vaghe ed indefinite”.La Medicina Cinese classica riferisce, molto correttamen-

te, che la febbre da raffreddamento insorge, con brivido, fred-dolosità e paura del freddo.

Ho provato a credere che Populus Tremula trattasse i tre-mori, i brividi di freddo che comportano anche la paura delfreddo.

Così, un giorno che stava per venirmi l’influenza edaumentavano brivido e temperatura, provai ad assumereAspen: il brivido cessò ed incominciò la sudorazione.

Ciò è avvenuto anche in altri pazienti.Credo si possa attribuire ad Aspen il potere di trattare i bri-

vidi proprio come espressione fisica della paura del freddo.Nel caso si sospetti o si sia certi dell’origine allergica della

rinite, si può aggiungere Beech, che tratta appunto le allergiee le intolleranze.

Parte seconda

Questa è una mia interpretazione.

Parte terzaIL POLMONE

La causa di tutti i nostri affanni è l’e-goismo ed il sentimento di divisione,che spariscono nel momento in cuiamore e conoscenza della grandeUnità divengono parte della nostranatura

Edward BachGuarisci te stesso cap. VIII

Prima di descrivere la terapia del polmone, preferiscosoffermarmi sulla sua funzione emozionale, che verte sutre termini.

CONTATTORITMO

SCAMBIO

Quelli che indicherò sono i fiori utili per una terapia genera-le, sempre salvo diverse interpretazioni dello stato emozionale.

Tramite l’organo polmone siamo tutti accomunati finoal sangue da un unico mezzo: l’aria.

Ovvero, in un ambiente, attraverso il solo mezzo del-l’aria e grazie all’anatomia ed alla fisiologia del polmone,il sangue di ogni persona viene “messo a contatto”.

Non a caso, anche nella medicina tradizionale Cinese,all’organo polmone è correlata la pelle, organo di contat-to più materiale.

Infine, la voce viene prodotta con delle vibrazioni diaria.

L’uomo, quindi, stabilisce un contatto attivo, un con-tatto vocale coi suoi simili modulando l’emissione di aria.

Orientamento base:Nella crema quindi 2 gtt. di:

CRAB APPLEVERVAIN

WATER VIOLET

Sono fiori corrispondenti alle aree di Kraemer, ma sonoconformi anche ai principi transpersonali secondo cui:

Crab Apple ha la funzione di trattare le impuritàVervain è il fiore del fuoco dinamico che si espande, del-l’infiammazione acuta, dell’aumento della vascolarizza-zione.Water Violet è il fiore degli orgogliosi, di quelli che noncomunicano, quelli che faticano a parlare, come gliafoni.

Contatto

LARINGITI E TONSILLITI ACUTE,RIACUTIZZAZIONE DELLE FORME CRONICHE

Mi avvalgo di questo sistemaper preparare le creme ad uso locale.

Crema base al CetomacrogolFormula di 1000 g.

Vaselina bianca FU g. 100Paraffina liquida FU g. 100Alcool cetilstearico g. 72Cetostearil – 1000 g. 18Acqua depurata FU g. 650Olio di silicone FU g. 10Glicerolo FU g. 50Metile p-ossibenzoato sodico FU g. 0,75Propile p-ossibenzoato FU g. 0,25

Questa crema base si mette in un vasetto da 30 g. e siaggiungono 2 gocce di stok bottle.

Poi si mescola con una bacchetta di vetro o di plastica e lacrema terapeutica è pronta.

RINOSINUSITE ACUTA E CRONICA, RINITICRONICHE RIACUTIZZATE, ADENOIDITI, OTITI

Orientamento base:in 30 cc di soluzione fisiologica

ASPEN HOLLYAGRIMONY CLEMATIS

OAK PINE

Di ognuno due gocce, applicare alcune gocce in ogni narice.Agrimony tratta il senso di tortura, fastidio, irritazione.Holly ha un ‘attività antiinfiammatoria, utilizzabile nelleirritazioni forti, nei pruriti.

Page 113: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

26ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Il contatto genera due principi opposti: uno positivo,amore; uno negativo, avversità.

Fonte di patologia sarà l’avversità od il rifiuto dell’a-more.

Motivo di scelta di Holly, che riequilibra verso l’amo-re i sentimenti di odio, gelosia, invidia, vendetta, sospet-to.

Beech, il fiore che “induce a tolleranza, indulgenza, acomprendere meglio le vie imboccate da altri.”

Water Violet: anche questo fiore, sulla falsariga diquanto affermato precedentemente, è proprio di caratteriche si isolano, che rifiutano il contatto.

Mi trovo, spesso, a prescrivere questo fiore in moltepersone sofferenti di affezioni cutanee e che sembranodire “non mi toccare”.

La corretta fisiologia polmonare è il processo “ritmico”per eccellenza perché percettibile ed anche parzialmentecontrollabile con la volontà.

Consiste in un atto di prendere ed in un atto di rende-re, è l’atto che genera movimento energetico, che generaarmonia ed amore.

Il ritmo, per sua natura, comporta l’alternarsi di azioniopposte:• Dare e Ricevere• Dilatazione e concentrazione• Tensione e distensione• Inspirazione ed espirazione• Diastole e Sistole• Contatto e repulsione• Libertà e limitazione

Tutto ciò fa parte dell’armonia dell’ universo, ma illimite umano porta a pensare che una parte del fenomenoritmico sia positiva, l’altra negativa.

Nascono, così, il dualismo è la polarità patologici.Nasce l’idea che il male sia l’altro con tutti i motivi di

odio, risentimento, invidia.Ancora una volta, si rende necessario Holly, per ricon-

durre tutto a quella “grande Unità” che fa sparire ogniaffanno, compreso quello respiratorio.

Holly riconduce alla corretta integrazione dei contrari,riconduce l’odio all’amore.

La funzione del polmone è, infine, quella dello “scam-bio” con l’acquisizione di ossigeno e la cessione di anidri-de carbonica.

La disfunzione polmonare è soprattutto “ostruttiva”,

cioè una ritenzione di aria: l’assumere senza dare.Una forma di egoismo, ancor più paradossale in quan-

to quello che viene ritenuto è l’aria cattiva, malsana.Orozco attribuisce il fenomeno della ritenzione e della

congestione al carattere transpersonale del fiore Chicory.Chicory dà amore, ma ne vuole indietro, il suo amore

non è incondizionato, presenta, perciò, il germe dell’egoi-smo e del ricatto.

Un altro fiore che cura il carattere di quelli che “trat-tengono” a sé è Red Chestnut.

Classificato nel primo capitolo, quello delle paure, èproprio di quelli che sono ansiosi per i loro cari perché liritengono ancora dipendenti da sé.

Considerazioni diverseFin dagli studi di Patologia Clinica abbiamo appreso la

“triade di Wirchow”: il quadro patologico che caratterizzale malattie ostruttive del polmone: Edema, Flogosi,Broncospasmo

La tosseSintomo frequente e fastidioso, è determinata:

- da una irritazione in più punti anatomici che stimola-no il riflesso tussigeno, indicazione Agrimony ed è unfenomeno incontrollabile, trattabile con Cherry Plum.

La prima crema ad uso locale a base di Centaury è statacompletata con

AgrimonyCherry PlumVervainImpatiensStar of Bethleem, applicare al centro del torace e in corrispondenza delle

prime vertebre dorsali.

La crema, in questo caso, a maggior ragione tratta i sin-tomi, in particolare la tosse in caso di bronchite acuta obronchite cronica riacutizzata.

E’ necessaria anche una terapia generale.Per questa terapia ho fornito una serie di fiori, indica-

tivi nel trattarne la patogenesi emozionale:I fiori Chicory, Vervain, Beech, fanno parte del setti-

mo gruppo “preoccupazione eccessiva per il benesseredegli altri”, così chiamati perchè Edward Bach era uncuore gentile.

Insieme con Vine e Rock Water, in questo gruppo ven-

Ritmo

Scambio

• Edema:Chicory ritenzione di acqua

• Flogosi: Vervain

• Broncospasmo:Impatiens e Star of Bethleem.

Page 114: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

27ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

gono descritti caratteri forti, espansivi come pregio, mainsopportabili ed opprimenti come difetto.

In un tratto della sua opera Edward Bach affermava chela causa delle difficoltà respiratorie era nel volere oppri-mere il prossimo.

Anche questo è un’indicazione per analizzare il caratte-re dei pazienti polmonari.

Anche se questo lavoro è allo stadio iniziale, mi ha datomolte soddisfazioni e spero che le dia a tutti i colleghi chesi apprestano a provare.

Non mi stancherò mai di ribadire l’importanza dellavisita, del colloquio e dell’analisi del carattere e della per-sonalità del paziente.

BIBLIOGRAFIA

1. BACH E. - Guarire con i fiori – Guarisci te stesso, I dodici guari-tori, Repertorio terapeutico, IPSA editore, Palermo, 1994.

2. BACH E. - Essere se stessi. Macro Edizioni, Cesena, 1995.3. BACH E. - Libera te stesso. Macro Edizioni, Cesena, 1997.4. DETHLEFSEN T., DALKE R. - Malattia e destino. Edizioni

Mediterranee, Roma, Ristampa 2000.5. GERBER R. - Medicina Vibrazionale. Lampis Edizioni, Zogno

(BG), 1998.6. KRAEMER D., WILD H. - Nuove terapie con i fiori di Bach vol.

I, vol. II., vol. III. Edizioni Mediterranee, Roma, 1998.7. OROZCO R. - Nuovi Orizzonti con i fiori di Bach,. Edizioni

Centro di Benessere Psico-Fisico, Torino, 1999.8. PASTORINO M.L. - Introduzione ai rimedi floreali di Bach.

Nuova IPSA editore, Palermo, 1997.9. SHEFFER M. - Terapia con i fiori di Bach. Tea Pratica editore,

Milano, 1990.10. SPOSATO E. - La medicina ritrovata. Xenia editore, Milano,

1998.11. WEEKS N. - La vita e le scoperte di Edward Bach. Guna editore,

Milano, 1997.

Per riferimento bibliografico:MURATORI G. – I fiori di Bach e la patologia dell’alberorespiratorio. Atti del 3° Congresso A.M.I.F. La Med. Biol.,Suppl. al N° 2, 2001, pagg.

Indirizzo dell’Autore:

Prof. Gabriele Muratori- Specialista in Medicina dello Sport- Specialista in Igiene e Medicina Preventiva

Borgo Madonna Rossa, 19Savignano sul Rubicone (FO)

Marzo 2001

Page 115: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

28

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

La pediatria offre la possibilità di studiare i biotipi ener-getici al loro esordio e nella loro più limpida e chiarafenomenologia.

Più avanti negli anni, quando il bambino sarà diventa-to un ragazzo e poi un adulto, non sarà più possibile, senon in rari casi osservare il biotipo “puro”, cioè con carat-teristiche energetiche ben definite, perché ogni individuotenderà a divenire un mosaico energetico.

Ogni personalità bioenergetica ha un suo motivod’essere ed ognuna di esse riconosce un “pavor primum”,cioè una prima esperienza negativa di vita che in un datomomento dell’evoluzione personale imprime al sistemaenergetico un’impronta di base verso uno sviluppo anom-alo lontano dall’equilibrio.

Così, ad esempio, l’abbandono del neonato è quell’es-perienza traumatizzante che lo fa soffrire profondamenteper la prima volta nella sua vita, facendogli vivere la pauradi essere lasciato solo e senza nutrimento, dunque in peri-colo di morte.

Tutte le capacità energetiche del soggetto verranno uti-lizzate fondamentalmente allo scopo di sopravvivere,appoggiandosi agli altri e sfruttandoli per ottenere il sos-tentamento necessario.

Si è così definito il biotipo orale.Gli atteggiamenti, i pensieri, le forme mentali del

soggetto saranno per tutta la sua esistenza improntate ariscattare questo diritto di vivere.

Davanti al riproporsi degli eventi “pavor primum-simili” le personalità bioenergetiche instaureranno mec-canismi di difesa squisitamente energetici, che avrannoperò pronta ripercussione sul comportamento, sullacomponente strutturale con caratteristiche posturalitipiche di ogni personalità, sulla forma mentale e sullecapacità intellettive, sul terreno biologico e sullereazioni biochimiche.

Per la corrente moderna di corenergetica, facente capoal Dr.John Pierrakos, il pavor primum ha radici profondee insondabili nel tempo precedente alla nascita dell’indi-viduo, richiamando concetti propri delle più antiche cul-ture (vite precedenti, karma…).

Fiori di Bach nella bioenergeticadiatesico-costituzionale:la floriterapia come sintesi tra tradizione e attualità in bioenergetica

S. Calzolari

Bach flowers in diathetic-costitutional bioenergetics:flowertherapy as a synthesis between old and recent dis-coveries in the bioenergetics field

RIASSUNTO: Questo lavoro vuole sottolineare il ruolo dei fiori di Bach nella bioenergetica dei diversi tipi biologiciumani e indicare il loro utilizzo in rapporto alla diatesi e costituzione del soggetto.

PAROLE CHIAVE: FIORI DI BACH, FLORITERAPIA DI AMBIENTE, MEDICINA FUNZIONALE, OLIGOE-LEMENTI, BIOENERGETICA

SUMMARY: This study shows the role of Bach’s flowers in the bioenergetic system of biological human types and indicatestheir correct use through the study of diathetic-constitutional factors of patients.

KEY WORDS: “BACH FLOWERS, ENVIROMENT FLORITERAPY, FUNCTIONAL MEDICINE, OLIGOELE-MENTS, BIOENERGETICS

Biotipi energetici e fiori di Bach

Page 116: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

29ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

SISTEMI BIOENERGETICI NEL BIOTIPO SCHIZOIDE

YANG

YIN ACQUA OLIVE

FUOCO IMPATIENS

LEGNO ASPEN

CLEMATISCHESTNUT BUD

METALLO CENTAURY

TERRA

Il trauma separa lo yin (energie fisiche) dalloyang(energie spirituali) Interrompendo il flusso ener-getico principale Acqua – Fuoco (SHAO-YIN).

La dissociazione energetica è presupposto dellaDIATESI DISTONICA del biotipo schizoide.

Nel sistema dei chakra il trauma procura il blocco energetico tra il 3°e il 4° livello, dissociando il piano fisicodal piano spirituale.

Il biotipo schizoide è caratterizzato daprevalenza delle funzioni mentali e spiri-tuali, associata a scarsa adesione allarealtà.

FLORITERAPIA DIATESICO-AMBIENTALEPROGRAMMA DI RIEQUILIBRIO PER

IL BIOTIPO SCHIZOIDE

Cocktail di biotipo

ASSUNZIONE

CLEMATISASPEN

CHESTNUT BUDCENTAURY

OLIVEIMPATIENS

+Manganese/Cobalto

PER OS: 4-6 VOLTE AL DI’PER IMMERSIONE: A DI’ ALTERNIPER APPLICAZIONE LOCALE: UTILIZZARE IL FIORE

COSTITUZIONALE CLEMATISSUL 3° C. (PLESSO SOLARE)

Cocktail d’ambienteda somministrare ai contatti eda vaporizzare nell’ambiente

Fattore traumatico STAR OF BETHLEHEMAmbiente terrorizzante ROCK ROSEAmbiente violento VINE

FLORITERAPIA DIATESICO-AMBIENTALE PROGRAMMA DI RIEQUILIBRIO PER IL

BIOTIPO ORALE

Cocktail di biotipo

Manganese/Rame

ASSUNZIONE

RED CHESTNUTCHICORYHEATHERCERATO

WILD ROSE+

Cocktail d’ambienteDa somministrare ai contattieda vaporizzare nell’ambiente

Ambiente iperprotettivo CHICORYAmbiente di deprivazione/abbandono GORSE Ambiente di abbandono/irresponsabilità CLEMATISAmbiente instabile WALNUT

PER OS: 3-4 VOLTE AL DI’PER IMMERSIONE: 1 VOLTA AL DI’PER APPLICAZIONE LOCALE: MASSAGGIARE IL FIORE COSTITU-

ZIONALE CHICORY SUL 4° C.(PLESSO CARDIACO) E IL FIORE DI VITALITA’ WILD ROSE COME TONICOSUL CHAKRA SACRALE (CERNIERA LOMBO-SACRALE).

SISTEMI BIOENERGETICI NEL BIOTIPO ORALE

ACQUA WILD ROSE

FUOCO CHICORY

LEGNO REDCHESTNUT

POST

ANT

METALLO CERATO

TERRA HEATHER

L’abbandono è alla base della debolezza della per-sonalità orale, che non può sostentarsi da sola. Lacarica energetica è più bassa rispetto ad un tipoideale e il ciclo di generazione è rallentato.La bassa carica energetica è presupposto dellaDIATESI IPOSTENICA del biotipo orale.

Nel sistema dei chakra la già scarsa caricaenergetica tende a distribuirsi alla parte ante-riore dei chakra, connessa con le valenze emozionali.

Il biotipo è caratterizzato da scarsa vitalità,debole volontà ed eccessiva emozionalità.

Page 117: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

30ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

SISTEMI BIOENERGETICI NEL BIOTIPOMASOCHISTA

ACQUA GENTIAN

FUOCO AGRIMONY

LEGNO MIMULUS

POST

ANT

4°-5° c.

METALLO LARCH

TERRA WILLOW

La repressione induce una compressione dell’energiadi espressione a livello della loggia metallo e con-seguente controinibizione del fuoco. Lo sbilancia-mento dell’asse energetico principale (SHAO YIN) afavore dell’acqua è alla base della superinibizionedella terra da parte del legno. Tutti i movimenti ener-getici sono lenti per blocco del sistema. Ciò è alla base della DIATESI ASTENICA del biotipo.

Nel sistema dei chakra il blocco ener-getico avviene al passaggio 4°-5° c. il cortocircuito concentra l’energia pos-teriormente, congelandola.

FLORITERAPIA DIATESICO-AMBIENTALEPROGRAMMA DI RIEQUILIBRIO PER IL

BIOTIPO PSICOPATICO

Cocktail di biotipo

Zinco

ASSUNZIONE

CHERRY PLUMHOLLY

VERVAINBEECHSCLERANTHUS

SWEET CHESTNUT+

PER OS: 4-5 VOLTE AL DI’PER IMMERSIONE: 1-2 VOLTE AL DI’PER APPLICAZIONE LOCALE: APPLICARE IL FIORE COSTITUZIO-

NALE BEECH SUL PLESSO SOLARE E IL FIORE DI DISTENSIONE CHERRY PLUM CON AMPIO MASSAGGIO TRA LE SCAPOLE.

Cocktail d’ambienteda somministrare ai contatti eda vaporizzare nell’ambiente

Ambienti di indecisione/ambiguità SCLERANTHUSAmbienti possessivi CHICORYAmbienti di promiscuità CRAB APPLE

PROGRAMMA DI RIEQUILIBRIO PER ILBIOTIPO MASOCHISTA

Cocktail di biotipo

ASSUNZIONE

AGRIMONYMIMULUSWILLOWLARCHGENTIAN

+Oro/Argento/Rame

PER OS: 6-8 VOLTE AL DI’PER IMMERSIONE: 1 VOLTA AL DI’ LA SERAPER APPLICAZIONE LOCALE: MASSAGGIARE IL FIORE COSTITU-

ZIONALE LARCH SULLA GOLA E TRALE BOZZE FRONTALI. MASSAGGIAREIL FIORE DI RISOLUZIONE STAR OF BETHLEHEM. LUNGO IL RACHIDE.

Cocktail d’ambienteda somministrare ai contatti eda vaporizzare nell’ambiente

Ambiente colpevolista PINEAmbiente moralista CRAB APPLEStasi energetica ambientale STAR OF BETHLEHEM

SISTEMI BIOENERGETICI NEL BIOTIPOPSICOPATICO

ACQUA SWEET CHESTNUT

FUOCO VERVAIN

LEGNO HOLLY

CHERRYPLUM

POST

ANT2°-3°C. TIPO ACCATTIVANTE3°-4°C TIPO SOPRAFFATTORE

METALLO SCLERANTHUS

TERRA BEECH

Il tradimento determina la crisi di relazione.La crisi energetica del legno si trasferisce al fuocoe alla terra, imprimendo a tutti i movimenti ener-getici un andamento critico.La “crisi” è il presupposto energetico di base perlo sviluppo della DIATESI DA DISADATTAMEN-TO del soggetto psicopatico.

Nel sistema dei chakra le energie sono deviate, con prevalenza delle funzioni volitivee conseguente rafforzamento del SUPER IO.Se la crisi di relazione si verifica sul trasferimento energetico 2°-3° c. si definisceun biotipo con caratteri misti psicopatico-orali;se si verifica sul trasferimento 3°-4° c. sidefinisce un biotipo misto psicopatico-rigido.

Page 118: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

31ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

SISTEMI BIOENERGETICI NELBIOTIPO RIGIDO

ACQUA OAK - MUSTARD

FUOCO VINE

LEGNO

ROCKROSE

Ciclo di generazione

Ciclo di inibizione

METALLO WATER VIOLET

TERRA ROCK WATER

Lo squilibrio tra i cicli biologici fisiologici crea il presuppos-to per il processo di “sovrasaturazione” del campo energeti-co. Ciò è alla base della DIATESI IPERREATTIVA del biotiporigido e dei cortocircuiti energetici responsabili dei deep dadistress prolungato.

Blocco e inversione del flussoenergetico nel sistema sovrasaturo(sistema chakra). Dirottamentoenergetico ai centri posteriori. conprevalenza delle funzioni volitive.Cortocircuito fondamentale tra 2°e4°c. Evidente tendenza del sistemaalla chiusura enegetica globale.

FLORITERAPIA DIATESICO-AMBIENTALEPROGRAMMA DI RIEQUILIBRIO PER IL

BIOTIPO RIGIDO

Cocktail di biotipo

ASSUNZIONE

ROCK ROSEWATER VIOLETROCK WATER

VINEMUSTARD

OAK+

Manganese

PER OS: 4 VOLTE AL DI’PER IMMERSIONE: 1 VOLTA AL DI’PER APPLICAZIONE LOCALE: MASSAGGIARE IL FIORE COSTITU-

ZIONALE VINE LUNGO IL RACHIDEE FRIZIONARE IL FIORE WATER VIOLET SUL CAPO

Cocktail d’ambienteAmbiente sessualmente castrante CRAB APPLEAmbiente di negazione affettiva HOLLY

WILLOWRigidità educazionale ROCK WATER

PAURA STRUTTURA PERSONALITA’DI DIFESA BIOENERGETICA

AGGRESSIONE TERRORE FUGA DALLAESISTENZIALE REALTA’

PROCESSO DI SEPARAZIONE DAL SE’

TIPO DI DIFESA E CONSEGUENZE SUL PIANO ENERGETICO

PERSONALITA’E MECCANISMI DI DIFESA ATTUATI

PAVOR PRIMUM MOMENTO PERSONALITA’Esperienza di partenza EVOLUTIVO

Aggressione epoca pre- o peri- diretta o postnatale schizoide

Abbandono e epoca neonatale oraledeprivazione e del lattante

Tradimento età del bambino psicopatica

Invasione fase infantile masochistae controllo dell’autonomia

Rifiuto sviluppo puberale rigida

SCHIZOIDE -“a porcospino”,ritirata, uscita dal corpo

ORALE - suzione, negazione verbale, isteria

PSICOPATICA - “uncino”,”gancio mentale”, isteria

MASOCHISTA - rimuginare silenzioso, provocazione (frecciate verbali),“tentacoli”

RIGIDO - ostentazione, isolamento entro i confini

BIOTIPO SCHIZOIDE

- abbandono del piano fisico, con passaggio a piani diesistenza mentali e spirituali (prevalenza di energie“alte”: soggetti molto creativi)

- indebolimento energetico del piano fisico: astenie,ipotensione, estremità fredde, magrezza, vacuità dellosguardo, atteggiamento assente, mancanza di coordi-nazione spazio-temporale, squilibri cervello destro-sin-istro, accelerazione temporale)

DIFESA SCHIZOIDE abbandono debolezza fisica,del corpo astenia

DIFESA ORALE suzione di vitalita’ scarse energiealtrui proprie

DIFESA PSICOPATICA controllo energia fortesugli altri ma incostante

DIFESA MASOCHISTA repressione, energia debole,dipendenza inconsapevole

DIFESA RIGIDA orgoglio, energia forte ma chiusura, finzione non autentica

Crisi esistenziali

Page 119: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

32ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA SCHIZOIDE

BIOTIPO ORALE

ABBANDONO PAURA DELLA PARASSITISMODEPRIVAZIONE ENERGETICO

FIORI DI BACH COSTITUZIONALI PERIL TIPO SCHIZOIDE:

DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA ORALE

FIORE COSTITUZIONALE DEL TIPO ORALE:

“Il bambino aggredito”: negazione del diritto di esistere,reazione di fuga dalla realtà

-paure aspecifiche, fobie ASPEN-difficoltà di concentrazione e apprendimento, superficialità CLEMATIS

CHESTNUT BUD-influenzabilità estrema CENTAURY-basso range di tolleranza allo stress,scarsa energia vitale OLIVE-ansietà e impazienza IMPATIENS

- il soggetto impara a sostentarsi appoggiandosi agli altri;la personalità non sviluppa autonomia e l’individuorimane energeticamente infantile (non fa mai da soloma induce gli altri a servirlo con mezzi seducenti ericattatori)

- i livelli energetici sono bassi per difetto di metaboliz-zazione delle energie (aspetto fisico ipotonico, flaccid-ità, addome prominente, atteggiamento pigro, vocefievole e piagnucolosa, sguardo “aspiratore”)

“Il bambino abbandonato”: negazione del diritto dicrescere, dipendenza dagli altri

- Paura e fobie (fino all’isteria) RED CHESTNUT- ansia (dipendenza dagli altri) CHICORY- Apatia , depressione WILD ROSE- Egocentrismo, solitudine, logorrea- Problemi relazionali HEATHER

bisogno dell’appoggio altrui - scarsa stima della propria intuizione CERATO

CHICORY

FIORI DI AMBIENTE

Ambiente iperprotettivo: CHICORYAmbiente di deprivazione/abbandono: GORSEAmbienti abbandono/irresponsabilità: CLEMATISAmbiente instabile: WALNUT

CLEMATIS

FIORI DI AMBIENTE:

fattore traumatico : STAR OF BETHLEHEMambiente traumatizzante: ROCK ROSEambiente violento: VINE

BIOTIPO PSICOPATICOPAURA DI ESSERE CONTROLLOTRADIMENTO TRADITO ASSOLUTO(di provare dolore)

DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA PSICOPATICA

FIORI COSTITUZIONALI DEL TIPO PSICOPATICO:

- il soggetto controlla l’ambiente circostante diretta-mente (aggressività, rabbia, prepotenza, imposizionediretta) oppure indirettamente(con bugie, lusinghe,seduzioni e ricatti) . Se non ci riesce (sptt con lo stessosesso) può esplodere in crisi isteriche violente.

- l’energia è forte ma incostante e crollano sotto stress.Questi soggetti controllano persino se stessi e siimpediscono di amare per cui possono manifestare dis-turbi sessuali, enuresi, balbuzie, svenimenti ecc…, qualiespressioni dei blocchi energetici)

BEECH

FIORI DI AMBIENTE

Ambiente di indecisione/ambiguità: SCLERANTHUSAmbiente possessivo: CHICORYAmbiente di promiscuità: CRAB APPLE

DISAGI PSICHICI DELLA DIFESAMASOCHISTA

“Il bambino invaso”: negazione del diritto di espressione,reazione di controllo

- Paura e frustrazione MIMULUS- Remissività e senso di inferiorità LARCH- Ansia interiorizzata AGRIMONY- Vittimismo, rancore e pessimismo WILLOW- Depressione e sfiducia GENTIAN

“Il bambino manipolato”: negazione del diritto diautonomia, reazione di manipolazione e sfida

- Paura di perdere il controllo CHERRY PLUM- Accessi di rabbia, invidia, odio, gelosia HOLLY- Ipercriticismo e intolleranza, falsità BEECH - Eccesso di entusiasmo VERVAIN- Indecisione tra valenze opposte SCLERANTHUS- Crisi depressive profonde

(crollo energetico) e SWEET CHESTNUTimpossibilità di proiettarsi nel futuro

- il soggetto impara a reprimere ogni iniziativa e la per-sonalità rimane inespressa.

- Ama la libertà ma teme di conseguirla.- L’energia è debole e compressa nel nucleo interno: l’in-

dividuo l’avverte come forza in ebollizione e questosenso si traduce in rabbia repressa e nascosta.

- L’individuo è arrendevole, insicuro, rassegnato.

BIOTIPO MASOCHISTA

CONTROLLO PAURA REMISSIONE EDELL’INVASIONE REPRESSIONE

Page 120: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

33ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Tali affascinanti supposizioni sottendono necessariamentel’impossibilità di una verifica scientifica, ma l’osservazioneclinica di alcuni biotipi particolarmente puri suggerisce inmodo quasi prepotente di non scartare a priori le ipotesi piùimponderabili.

La necessità di affrontare il pavor primum costringe l’indi-viduo ad erigere veri e propri sistemi di difesa e quindi arelazionarsi con il resto del mondo come se fosse in guerra.

Si comprende bene come qualsiasi biotipo sia lontano dal-l’equilibrio energetico quando si trova nella fase di sbilancia-mento, e cioè tutte le volte che si ripropone il trauma iniziale.

Da qui il disagio di vivere, che ognuna delle cinque per-sonalità bioenergetiche esprime a modo suo.

Il compito del pediatra floriterapeuta è quello di riportare

l’individuo al punto di equilibrio, quello stato di armonia conse stesso e con gli altri che può essere vissuto soltanto se si èliberi dalla paura.

I fiori di Bach hanno dimostrato di essere una chiave di aper-tura del sistema energetico umano in difesa, quindi squilibrato.

L’inquadramento dei bambini in trattamento con fiori diBach nella biotipologia, tramite l’osservazione clinica, ha per-messo di rilevare che alcuni fiori sono “costituzionali” per ilsoggetto, cioè vanno a riequilibrare il nucleo della personalità,mentre altri hanno un ruolo sintomatico e si rivelano moltoutili quali sinergici del costituzionale.

La possibilità di trattare un gruppo di bambini, corrispon-dente al 50% dei casi totali(criterio random), con quel fiore diBach che coglie le caratteristiche energetiche non tanto per-sonali quanto dell’ambiente (casa, scuola…), ha messo in evi-denza come i fiori di Bach possano e debbano avere un’appli-cazione più vasta nell’ottica della bioenergetica.

Con il fiore di Bach di ambiente è possibile interromperecircuiti energetici che minano profondamente alla base il suc-cesso della terapia, poiché mantengono dinamiche comporta-mentali malsane e viziate. Per ogni biotipo vi è un fiore di Bachd’ambiente statisticamente più frequente.

Questo studio clinico vuole aprire le porte ad una floriter-apia bioenergetica indirizzata soprattutto al biotipo “puro”,rintracciabile particolarmente nell’età infantile, che tengaconto per ogni biotipo degli accordi energetici tra i fiori diBach costituzionali, i fiori sinergici e i fiori d’ambiente.

La “floriterapia bioenergetica” intende interpretare il signi-ficato dei fiori di Bach in chiave forse coraggiosa, senza dub-bio moderna e soprattutto concreta, sulla base delle indi-cazioni dello studio clinico che questi 417 bambini e le lorofamiglie hanno permesso.

Allo stesso tempo la “floriterapia bioenergetica” evidenzia ilruolo straordinario che questi rimedi hanno nel riequilibriopsicofisico per la loro stessa natura di “chiavi d’accesso” alcampo energetico umano.

Con questo studio auspico quindi un utilizzo terapeuticodei fiori di Bach, soprattutto in pediatria, più allargato, piùsemplice ma certamente meno semplicistico, che è ciò chedobbiamo agli adulti del domani.

DISAGI PSICHICI DELLA DIFESA RIGIDA

LARCH

ambiente colpevolista PINEambiente moralista CRAB APPLEstasi energetica ambientale STAR OF BETHLEHEM

“Il bambino inibito”: negazione del diritto di amare,reazione di distacco affettivo e sessuale

- Paura della morte e attacchi di panico ROCK ROSE- Orgoglio, atteggiamento di chiusura WATER VIOLET- Rigidità ROCK WATER- Autoritarismo, prepotenza, assolutismo VINE- Crisi esistenziali e depressione MUSTARD- Negato senso di oppressione OAK

FIORI COSTITUZIONALI PER IL TIPORIGIDO:

- il soggetto nega il contatto energetico tra il suo nucleoe l’ambiente esterno. Rifiuta di riconoscere il proprioSE e crea un IO totalmente falso. Tale IO è perfetto sec-ondo i criteri del mondo.

- Il soggetto mantiene una struttura complessa cheimpone un grosso lavoro energetico.

- Vive bene sotto stress, utilizzando le energie di volon-tà e pensiero, ma negando ogni emozione.

- Possibili crisi esistenziali e attacchi di panico quando lamaschera cade.

VINE

FIORI DI AMBIENTE:

Ambiente sessualmente castrante CRAB APPLEAmbiente di negazione affettiva HOLLY

WILLOWRigidità educazionale ROCK WATER

BIOTIPO RIGIDO

RIFIUTO ORGOGLIO NEGAZIONEDEL SE’

FIORI COSTITUZIONALI PER IL TIPOMASOCHISTA:

FIORI DI AMBIENTE:

Per riferimento bibliografico:CALZOLARI S. – Fiori di Bach nella bioenergetica diatesi-co-costituzionale: la Floriterapia come sintesi tra tradizione eattualità in bioenergetica. Atti del 3° Congresso A.M.I.F. LaMed. Biol., Suppl. al N° 2, 2001, pagg.

Indirizzo dell’Autore:

Dr.ssa Silvia CalzolariSpecialista in PediatraVia Kennedy, 8140068 San Lazzaro di S. (BO)

Marzo 2001

Page 121: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

34

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Che cosa vuol dire invecchiamento? Chi o che cosainvecchia?Il vecchio non è altro che adulto, di età avanzata,

collocabile cronologicamente in una fascia di età oltre i 60, i70 o gli 80 anni, che possiede le stesse caratteristiche del-l’adulto stesso, i sui stessi orizzonti, ma con un segno menodavanti?

In effetti, nel vecchio si riscontra un declino delle forze,dell’acuità sensoriale, minore prontezza nelle reazioni riflesse,minore capacità di adattamento, accresciuta dipendenza dagli

altri. Esiste dunque solo un insieme di aspetti regressivi,aspetti biologici regressivi come lo spopolamento neuronale,l’aumento delle componenti gliali, la disfunzione dei sistemineurotrasmettitoriali e l’irrigidimento dei vasi? Esiste solo ildecadimento cognitivo?

Questi fenomeni ci sono, sono osservabili.

P. Montenero

Fiori di Bach: modificadi un modello e guida al benessere nell’età senileEdward Bach’s Flowertherapy: modifying a model and aguide to wellbeing during old age

RIASSUNTO: Nella parte occidentale del mondo prevale l’idea secondo cui la vecchiaia è sostanzialmente connessa auna perdita. Perdita di produttività, di efficienza e quindi di utilità, sia in termini sociali che individuali, e perdita di salute.La medicina, se assume tale concezione, non può che limitarsi ad allestire interventi “riparatori” di tali perdite. Perdite ogget-tive che spesso mascherano quel vissuto di esclusione e quel disagio esistenziale del vecchio che, questi sì, sono diretta conse-guenza di quell’idea.Viceversa, se la vita umana viene considerata come un percorso, il periodo della vecchiaia, in quanto più libero da vincoli eritmi obbligati, potrebbe rappresentare quello più idoneo a una ricerca e possibile scoperta. La scoperta di se stessi, del pro-prio essere fatto di storia e di presente. Scoperta a volte difficile per quanto accumulato nel corso degli anni.I fiori di Bach possono pertanto essere impiegati come focalizzatori di un viaggio, il viaggio per quella scoperta, piuttosto checome meri rimedi di quelle perdite o riduzioni di efficienza di apparati psico-fisici.In quel viaggio i fiori, attraverso l’eliminazione delle stratificazioni-ostacolo, possono favorire, nel vecchio, il recupero di unaautentica integrità.

PAROLE CHIAVE: FLORITERAPIA, VECCHIAIA

SUMMARY: In the western world there is a prevailing idea according to which old age is fundamentally connected to loss.Loss of productivity, of efficiency and therefore of usefulness – both in social and individual terms – and, of course, loss of health.If medicine embraces such a conception, it cannot but limit itself to setting up interventions that “patch up” such losses. A directconsequence of this idea does in fact result in objective losses that have to do with the feeling of marginalization and existentialunease that elderly persons often struggle to hide.On the contrary, if human life is considered as a journey, old age that is often less conditioned by obligations and frenetic rhythms,could represent the best time for looking into oneself and possibly making a new discovery. The discovery of oneself, of the impor-tance of our past and of what we have become. This is often a difficult discovery because of the many layers we have accumula-ted during the years.Bach’s flowers can therefore be used to help find a focus during that journey towards discovery, rather than act as mere remediesto counteract losses or the decrease of efficiency of psycho-physical functions.Through the elimination fo obstacles created by various stratifications, these flowers can truly help the elderly in their journey torecover an authentic wholeness and integrity of being

KEY WORDS: FLORITHERAPY, OLD AGE

Page 122: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

35ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Allora la vecchiaia non è nulla di più dell’anticamera dellamorte?

James Hillman (4) in un suo recente libro sostiene, viceversa,che il fine di invecchiare non è quello di morire, bensì quello disvelarsi: lo svelamento del proprio carattere che richiede un lungoperiodo di gestazione prima di venire alla luce ed essere individu-ato dal soggetto e dagli altri. Lo svelamento del carattere è il frut-to di una conciliazione fra la nota che pensavamo nostra, o che glialtri pensavano che fosse nostra, e quella che veramente è.

Molti vecchi vengono in ambulatorio lamentando varie diffi-coltà, deficit, dolori fisici, mentali, psichici. Le prove cognitivestandardizzate che privilegiano la rapidità di scelta o di esecuzione,che valutano la velocità, non possono che penalizzare la rifles-sione, l’attitudine riflessiva e la pausa come nota comportamen-tale. È proprio questa attitudine riflessiva che, come antidoto del-l’inutilità, consente quel viaggio di scoperta dentro e fuori se stes-si. Dice Socrate a Cefalo (6): “da te ascolterei volentieri ungiudizio su questa età (la vecchiaia), se davvero essa è un periodotriste della vita, o se qualche altra cosa tu abbia da dirci”; Cefalo,in risposta, fa l’elenco dei mali della vecchiaia e conclude dicen-do: “è vero c’è un’unica causa per tutto questo, ma essa non è lavecchiaia, bensì il carattere degli individui”.

Un carattere unico e non riproducibile come una vecchia casa,

un vecchio mobile, un vecchio libro ecc. Lo svelare il carattere perHillman e per Bach, lo svelare l’anima, consiste nello svelare lapropria natura, anche e soprattutto da vecchi.

Molti vecchi sono tuttavia afflitti. Chiediamoci se questaafflizione non venga generata o accentuata dall’“idea” che ci siamofatti della vecchiaia. In altre parole, chi o che cosa invecchia è forseesattamente ciò a cui consentiamo di invecchiarci e di invecchiare.

Ad esempio la memoria.

Consentiamo alla memoria di invecchiarci, di farci continua-mente intravedere il passato, di sprofondarci nella nostalgia. Congli occhi del passato perdiamo il presente e invecchiamo. A volteforse avremmo bisogno di vivere senza memoria, di vivere il e nelpresente. Così potrebbe interrompersi quella trama nascosta chelega il ricordo alla paura del domani, all’invecchiare, alla perdita,alla morte. Nella nostra pratica ambulatoriale neurologica e riabil-itativa abbiamo avuto modo di incontrare, nell’ultimo anno,qualche centinaio di pazienti anziani.

Al di là delle differenti patologie che interessano il sistema ner-voso, abbiamo riscontrato condizioni di sofferenza che, pur nellaloro variabilità, erano ascrivibili a determinate e ricorrenti tipolo-gie emozionali, a blocchi, a scissioni fra il vivere del corpo e ciòche fa vivere il corpo.

Conflitti, dunque, percepibili e indicanti le tracce da seguireper raggiungere quei blocchi e provare a rimuoverli. Un primoblocco era legato al vissuto di limite, di perdita, alla nostalgia.

Questa nostalgia deriva da una confusione tra tempo crono-logico e tempo interiore. Il vissuto del tempo cronologico invade,spiazza e non consente il dispiegarsi dell’interiorità.

La domanda che alcuni pazienti avevano dimenticato e chenon si ponevano più è la seguente: “rispetto a ciò che sono a chepunto mi trovo?”.

La difficoltà a rispondere deriva dall’ingombro che il passato,la nostalgia, esercita sulla percezione di quel “filo della vita” cheattribuisce un significato alla nostra storia e alle nostre cose. “Le

CHI O CHE COSA INVECCHIA?LA VECCHIAIA NON È NULLA DI PIÙ DELL’ANTICAMERA DELLA MORTE?

TEMPO E MEMORIA

CONSENTIAMO ALLA MEMORIA DI INVECCHIARCIE DI RIMANERE LEGATI AL PASSATO

NECESSITÀ DI VIVERE SENZA MEMORIA LIMITANTEE DI VIVERE IL PRESENTE

Fig.1 René Magritte: La chiave dei campi, 1936

IL FINE DI INVECCHIARE NON È QUELLO DI MORIREBENSÌ QUELLO DI UNO SVELAMENTO

Fig.2 Salvador Dalì: La persistenza della memoria, 1931

Page 123: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

36ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

cose non rappresentano nulla se non nella successione con cui siriferiscono l’una all’altra” (R. Steiner).

Per il vecchio non si tratta di liberarsi di una rete che impediscedi percorrere la strada dell’individuazione, come nei giovani, bensìdi “persistere nel proprio essere” (Spinoza), continuando a svelarela propria anima-carattere.

Il rimedio di stato Honeysuckle allenta lo sguardo voltoall’indietro, riduce il rischio della pietrificazione come Lot e aiutaa liberarsi dagli occhi della fisiologia, da quegli occhi che vedonoil vecchio come qualcosa in meno e in peggio.

Il ricordo non più nostalgico, ma elemento di una dimensioneinteriore, fa dire al Dostojevskij (1) de “I fratelli Karamazov”,attraverso il vecchio eremita Zosima, “al giovanile fervido sanguesuccede la mite serena vecchiezza. Benedico il sorgere del sole ognigiorno e il mio cuore inneggia a esso come una volta, ma piùancora amo il suo tramonto, i lunghi obliqui raggi suoi e con essii calmi, dolci, struggenti ricordi, le care immagini di tutta unalunga benedetta vita”.

Un antico proverbio dice che bisogna “aver mangiato ilmondo” nel tempo opportuno, per godere le gioie della maturitàe della vecchiaia. Un secondo blocco riguarda chi, vecchio, non èpassato attraverso il tumulto del mondo, ma è indietreggiato

rispetto alla incognite della vita. Chi si è attardato per paura dicrescere potrà restare ancora indietro, ma si potrà rifare rispetto acompiti sconosciuti e vissuti come pericolosi che lo attendono allasvolta. Erikson (2) sostiene che l’età senile è preparata dalla faseprecedente dell’età adulta. Compito di questo stadio è attuare unadecisione esistenziale tra “generatività” e “ristagno”. Se l’individuocade nel ristagno e nella noia e non si è interessato a persone ecose, non ha adottato il giusto atteggiamento, caratterizzato inquesta età della “cura”, non approderà alla saggezza e la vecchiaiaprecipiterà nella rassegnazione.

Rassegnazione in realtà deriva da re-signare cioè re-significare epertanto potrebbe rappresentare, se non dominata dall’apatia edall’inerzia, una pausa per percepire, ri-svelando. La rinuncia, l’in-timo sentimento di sconfitta deriva, nel vecchio (e non solo), dallaincapacità di integrare aspetti discordanti e finanche contraddit-tori della propria vita, purché vissuta. Più di una emozione, più diuno stato d’animo, più di una considerazione convivono inqueste parole con cui Jung (5), a 80 anni, chiude la sua autobi-ografia: “sono stupito, deluso, contento di me; sono afflitto,depresso, entusiasta. Sono tutte queste cose insieme, e non sotirare le somme. Sono incapace di stabilire se alla fine valgo o non

PRIMO BLOCCO:NOSTALGIA

HONEYSUCKLE: ALLENTA LO SGUARDO VOLTO ALL’INDIETRO

PERSISTERE NEL PROPRIO ESSERE (SPINOZA)

Fig.3 Paul Cézanne: Il fumatore di pipa, 1890

SECONDO BLOCCO:RASSEGNAZIONE E APATIA

LA RINUNCIA PUÒ DERIVARE DALLA INCAPACITÀDI INTEGRARE ASPETTI DISCORDANTI E

CONTRADDITTORI DELLA VITA

WILD ROSE: CONSENTE DI USCIRE DAL RIPIEGAMENTO SUSE STESSI E DI APRIRSI AL MONDO

Fig.4 F. Rembrandt: Vecchio in poltrona, 1652

Page 124: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

37ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

valgo, non ho un giudizio da dare su me stesso e sulla mia vita.Non c’è nulla di cui mi sento veramente sicuro quando Lao Tzedice “tutti sono chiari, io solo sono offuscato” esprime quello cheprovo io ora nella mia vecchiaia avanzata eppure ci sono così tantecose che mi riempiono: le piante, gli animali, le nuvole, il giornoe la notte e l’eterno che è nell’uomo. Quanto più mi sono sentitoinsicuro di me stesso tanto più è cresciuto in me un senso diaffinità con tutte le cose. Anzi, è come se quel senso di alienazione,che per tanto tempo mi ha separato dal mondo, adesso si fossetrasferito nel mio mondo interiore, rilevandomi una insospettataestraneità a me stesso”. Wild Rose consente al vecchio di scoprirela vitalità che possiede e che può emergere, superando la rinuncia,la chiusura all’aprirsi al mondo, avvertendo la fusione con quan-to ci circonda. Wild Rose può consentire al vecchio di coltivare,uscendo fuori dal ripiegamento su se stesso, quanto può rimanerenel “cuore” degli altri.

Un terzo blocco è rappresentato dalla paura dell’abbandono,dalla separazione. Compiutamente e sinteticamente espressa dalleparole di una canzone dei Beatles, ricordata da Hillman, “Willyou still need me, will you still feed me, when I’m sixty-sour?”;“mi vorrai ancora, mi nutrirai ancora quando avrò sessantaquat-tro anni?.” Superare la paura dell’abbandono e dell’incertezza è,per certi aspetti, affrancarsi dai chiaroscuri delle indeterminazioni,dalla complessità instabile e variegata dell’antica adolescenza chereclama, viceversa, punti di riferimento e che invoca l’“amore chenon muore”. La personalità del vecchio non è n fieri, è compiu-ta, è una forma netta; ciò nonostante la paura della separazione èil riemergere di fantasmi e fantasie mai sopite, è l’attualizzarsi dellaricerca di una sicurezza che, prima che esistenziale, è mentale.

Eppure quella personalità non riesce a imbrigliare i tratti di insta-bilità che comunque spingono, si affacciano in quella quadratura,senza apparenti equivoci, di certi vecchi. Mimulus, il fiore cui cor-risponde l’affermazione positiva di “trovo il coraggio di vivereogni esperienza quotidiana” apre uno spiraglio coscienziale sulfatto che, per superare la paura e per poter partire, è necessario, inprecedenza, lasciarsi scompaginare mentre cedono le catene delladipendenza e dell’abitudine. Un quarto blocco è la rigidità del-l’idea fissa, l’incorreggibilità di comportamenti stereotipi, che puòfar scivolare il vecchio sotto il potere della coazione e dell’au-tomatismo, perdendo la vivente pieghevolezza necessaria per l’a-dattamento al mondo. Il fantasma è quello dell’esistenza rigida edel potere: cose queste che soffocano il nuovo, la vita.

Il vecchio arido, lontano dalle ragioni del cuore, rischia didiventare un ceppo morto, un albero senza linfa vitale. Unoscheletro che non produce più né fiori né frutti. (6)

Questi vecchi rinsecchiscono. TERZO BLOCCO:PAURA DELL’ABBANDONO

È IL RIEMERGERE DI FANTASMI E FANTASIE MAI SOPITE NELLA RICERCA DI SICUREZZA

MIMULUS: CONSENTE DI TROVARE IL CORAGGIO DI VIVEREOGNI ESPERIENZA QUOTIDIANA

PER POTER PARTIRE È NECESSARIO LASCIARSI SCOMPAGINARE MENTRE CEDONO LE CATENE

DELLA DIPENDENZA

QUARTO BLOCCO:INTOLLERANZA E RIGIDITÀ

IL VECCHIO ARIDO LONTANO DALLE RAGIONI DEL CUORERISCHIA DI DIVENTARE RIGIDO E CHIUSO IN SE STESSO

COME UNA NATURA MORTA

BEECH: FAVORISCE LA VIVENTE PIEGHEVOLEZZA NECESSARIA PER L’ADATTAMENTO AL MONDO

ROCK WATER: FAVORISCE LO SCIOGLIERSI DELLA DUREZZA

Fig.6 Paul Cézanne: Donna con caffettiera, 1892

Fig.5

Page 125: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

38ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Beech, il fiore della tolleranza verso di sé e verso gli altri e RockWater, quello della duttilità, favoriscono la liberazione dell’umido,lo sciogliersi nelle lacrime della durezza, mentre Vine può indurrea mettere tutto ciò al servizio degli altri. La semplicità, il silenzio,la dignità, l’autorevolezza, la prudenza, la grazia, la profondità, ilcoraggio, la libertà potranno essere colti dalla scienza della vecchia-ia quando questa si fonderà più che sulla fisiologia del cambiamen-to, sul significato di questo, tenendo conto che, come dice Eraclito“l’apparato fisiologico invecchia, l’abitante psichico di quell’appara-to no, anzi continua da affinarsi”.

La prescrizione di un fiore è fondamentalmente unapercezione all’interno di una relazione. La percezione non è tantouna conoscenza, quanto una scoperta.

Scoprire implica da parte nostra, medici terapeutici, al di làdelle stanchezze, al di là di disponibilità o irritazioni, al di là diaperture o proiezioni, indotte o meno, il disporsi come bambinicuriosi che non si ritraggono di fronte a una possibile chiusura diun oggetto ancora ignoto.

Né si stancano di ricercare vie di approccio più efficaci, quan-do i primi contatti non siano stati appaganti. I vecchi che ci cir-condano, sani e malati, sono assai spesso genitori, nonni.

Pensare o rievocare o semplicemente immaginare un genitoreci fa pensare a noi bambini.

Ecco che sequenze colorate di scene, di odori, di sapori, disuoni e di voci si vivificano e si attualizzano dentro di noi.Riapriamo quella scatola di gessi colorati, quella scatola di bot-toni, saliamo ancora una volta su quella piccola e antica biciclet-ta, sfioriamo il grembiule della compagna di banco, osserviamo ilsole filtrato dai vetri delle finestre di una Pasqua di tanti anni fa:

su tutto, quasi comparendo e scomparendo come in una illusioneteatrale, la figure pensosa di una madre o di un padre, di unanonna o di un nonno. Molte esperienze rievocative sono legate aloro. Si può passare attraverso il loro spesso rimanendone più omeno avvolti alla scoperta di una interiorità che esiste sempre: sitratta solo di avvertirla e di raccoglierla.

La floriterapia può essere, allora, la scoperta di questa interior-ità in cui i nostri ruoli anche assistenziali e tecnici, fusi con la nos-tra storia, lungi dal proporsi come barriera invalicabile, diventanomezzi di comunicazione e di possibile progettualità per chirichiede il nostro aiuto. In una canzone di un cantautore italianodi molti anni fa un vecchio e un bambino camminano tenendosiper mano reciprocamente, ma è il bambino a chiedere al vecchiodi narrare fiabe. Nella floriterapia possiamo, come il bambino,ascoltare il vecchio per poter, magari un giorno, anche noi comeil vecchio, raccontare una nostra favola...

Plotino (7) sosteneva che il moto dell’anima è circolare. Così,i sintomi di qualsivoglia forma siano, e in particolare nel vecchio,fanno più “male” quando non sanno quale è il loro luogo diappartenenza.

I fiori di Bach aiutano allora a percorrere quel moto circolareche, approfondendosi, giunge alla scoperta di quel luogo.

È ben misera cosa un vecchio,un mantello stracciato sopra uno stecco, a menoche l’anima non batta le mani e canti, e canti più forteper ogni brandello della sua veste mortale...

W.B. Yeats

BIBLIOGRAFIA

1. DOSTOJEVSKIJ F. - I fratelli Karamazov. Einaudi, Torino, 1993.2. ERIKSON E.H. - I cicli della vita. Armando, Roma, 1991.3. HESSE H. - Il gioco della vita. Mondadori, Milano, 1993.4. HILLMAN J. - La forza del carattere. Adelphi, Verona, 2000.5. JUNG C.G. - Ricordi, sogni, riflessioni. Rizzoli, Milano, 1992.6. PLATONE - La Repubblica. Laterza, Bari, 1994.7. PLOTINO - Enneadi. Bompani, Milano, 2000.

Si ringraziano il Dr. Sandro Manfroni e le Sig.re Egidia Cianni e SimonaRuggeri

Per riferimento bibliografico:MONTENERO P. - Fiori di Bach: modifica di un modelloe guida al benessere nella vecchiaia. Atti del 3° CongressoA.M.I.F. La Med. Biol., Suppl. al N° 2, 2001, pagg. 34.

Indirizzo dell’Autore:Dr. Paolo MonteneroSpecialista in Neurologiac/o Ospedale San Giovanni BattistaVia L.E. Morselli00148 ROMA

Marzo 2001

INVECCHIAMENTOVECCHIO MODELLO NUOVO MODELLO

• PERDITA • SVELAMENTO

• RICORDO NOSTALGICO • RICORDO COME DIMENSIONE INTERIORE

• FISIOLOGIA DEL • SIGNIFICATO DELCAMBIAMENTO CAMBIAMENTO

• CONOSCENZA DELLA • SCOPERTA DELLAVECCHIAIA VECCHIAIA

I FIORI DI BACH FAVORISCONO QUESTA SCOPERTA

Fig.7

Page 126: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

39

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

R. Zanini

Ricerca metodologicaper un protocollo sperimentale in floriterapia nel recuperodei tossicodipendentiMethodological search of an experimental protocol in flotitherapy for the rehabilitation of drug addicts

RIASSUNTO: Questo studio riporta i dati della sperimentazione della terapia con i Fiori di Bach, nel recupero deiTossicodipendenti, su 136 ragazzi T.D.Tali risultati hanno messo in evidenza che due fiori, Cherry Plum e White Chestnut, si sono dimostrati efficaci nel risolverela compulsione ossessiva verso la sostanza d’abuso (in particolare l’eroina), rendendo più facile il recupero globale del tossi-codipendente.A distanza di sei mesi dalla fine della terapia il 46,8 % dei ragazzi trattati non aveva ancora fatto uso di sostanze.

PAROLE CHIAVE: TOSSICODIPENDENZA, COMPULSIONE OSSESSIVA, RECUPERO, SOSTANZE D’A-BUSO, DROGA

SUMMARY: This study including 136 young drug addicts reports some experimental data on the Bach Flower therapy fortheir rehabilitation. These results have shown that two flowers, i.e., Cherry Plum and White Chestnut, turned out to be effecti-ve to reduce the obsessing compulsion toward drug addicting substances (especially heroin), thus facilitating the whole rehabili-tation of drug addicts.After 6 months from the end of the therapy 46.8% of the young people treated have not taken drugs yet.

KEY WORDS: DRUG ADDICTION, OBSESSING COMPULSION, REHABILITATION, DRUG ABUSE

Mi sono presentata nella mia totale dignità di medicoperché più volte ho sentito colleghi trattare noimedici di medicina non convenzionale come

medici di serie C.Credo che invece la medicina omeopatica e con essa la

floriterapia di Bach, così come tutte le altre medicine che iochiamo sistemiche, e che invito anche voi a chiamarle cometali, possano essere contemplate a fianco e a sostegno dellamedicina convenzionale per una migliore qualità della vitadell’essere umano, inteso nella sua unicità di soma, spirito eanima.

E’ proprio in rapporto alle capacità di aiuto di questamedicina che vi porto la mia esperienza, nel campo della tos-sicodipendenza, che mi ha condotto a proporre al ComitatoEtico della ASL RM A un protocollo di ricerca per la speri-mentazione clinica della floriterapia di Bach nel recuperodalla T.D.

In breve, vi riassumo i passaggi. 1 Dal settembre 1997 al Settembre 1998 ho condotto uno

studio con la floriterapia per il recupero dalla tossi-codipendenza su 136 T.D.(a)

2 Nasce da questo l’idea di un protocollo sperimentale peruna sperimentazione pubblica nei SER.T. dell’ASL RM A

3 Difficoltà di analisi, gestione ed elaborazione dei dati sec-ondo norme statistiche, proprie della Medicina Ufficiale.

4 Ricerca di un metodo valido per l’analisi, gestione ed elab-orazione dati secondo un metodo valido per le MedicineSistemiche cosiddette Non Convenzionali.Dal settembre 1997 al settembre 1998 ho condotto uno

studio su 136 T.D. per testare l’efficacia della floriterapia peril recupero dalla tossicodipendenza. Lo studio si è svolto suvolontari tossicodipendenti da eroina in cura o non, conmetadone cloridrato. Le visite mediche erano più simili a col-loqui di tipo psicoterapeutico per capire il perché della loro

Page 127: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

40ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

T.D., del loro stato d’animo ecc. I colloqui si svolgevano sec-ondo le esigenze del paziente non strutturati in cadenze fissema lasciati liberi secondo le esigenze. La mia presenza era assi-curata due volte la settimana. Il colloquio differiva da un col-loquio psicoterapeutico perché alcune domande erano sem-pre presenti:1 Che cosa provava di gratificante con l’eroina, per cui

diventava la ragione dominante della sua T.D.2 Qual era il vissuto negativo della sua T.D.

Considerando l’eroina uno psicofarmaco, il vissuto positi-vo corrispondeva all’automedicazione di un sottostante vissu-to negativo. Le risposte confermarono la mia intuizione.Dando i fiori per curare questo vissuto negativo sarei dovutariuscire a rimpiazzare l’automedicazione dell’eroina. In effetti,i ragazzi furono entusiasti e furono anche capaci di esclamare:“ma questo è meglio dell’eroina!”. Pensavo di stare sulla buonastrada, ma mi accorsi che migliorare lo stato d’animo sot-tostante non risolveva il problema della dipendenza. I ragazzicontinuavano a drogarsi! Allora introdussi una nuova doman-da, “Che cosa li costringeva a drogarsi anche quando non neavevano voglia? Perché non riuscivano a smettere?”. Le frasipiù spesso ripetute erano: “E’ come un chiodo fisso. - Ce l’haiqui nella testa, di giorno e di notte sempre. - Non posso trat-tenermi. - Ti prende che pensi solo a lei. - E’ una cosa piùforte. - Non ce la faccio, mi ritrovo che già l’ho fatto, dopo misento così depresso. - Ogni volta penso che ce la farò. - Hoperso la speranza. - Tutta la vita gira intorno a quest’unicopensiero. - Organizzo tutta la mia giornata in funzione del-l’eroina. - Quando sto a casa fisso il telefono e lotto per nontelefonare allo spacciatore, ma poi non ci riesco a resistere, -ecc. ecc.” Fu così che capii che l’eroina viveva di forza propria,perché come mi accorsi, non erano solo la depressione o altristati d’animo negativi che avevano preceduto, causato e tutto-ra sostenevano l’uso dell’eroina, ma era l’eroina stessa che conla sua forza intrinseca ne sosteneva l’uso. La sintomatologiaera chiaramente una sindrome compulsiva ossessiva, perquesto pensai di dare sistematicamente: Cherry plum e Whitechestnut. Il primo per la compulsione e il secondo per l’osses-sione. Completando in una triade, a seconda delle modalitàpersonali di ciascun ragazzo, Chestnut, Bud Walnut,Chestnut Bud quando il paziente presentava:a Una grande fretta, veniva lamentandosi della mia lentezza

o che non aveva tempo da perdere, perché aveva mille coseda fare, anche se disoccupato e nullafacente.

b Un atteggiamento di superiorità e di onnipotenza: con latipica frase “Ce la faccio da solo”.

c Una lunga storia di ricadute che non avevano in nessunmodo modificato il suo atteggiamento.E’ un paziente che, proprio per questo atteggiamento di

superiorità e di onnipotenza, non accetta nessun aiuto e quin-di non lo chiede. Ma se si riesce a trovare uno spiraglio dovepoter penetrare per persuaderlo a seguire la terapia, l’assun-zione di Chestnut bud riesce a produrre una presa di coscien-za. Nel paziente Walnut, al contrario, c’è molta più con-sapevolezza, è un paziente che chiede aiuto e che vorrebbeallontanarsi dalla droga ma non può perché è trascinato e silascia trascinare dagli amici, dall’ambiente che frequenta ecc.

Le sue parole sono: “Voglio cambiare vita, ambiente ecc.”Questo fiore, come tutti sanno, dà la forza di spezzare lecatene. Da quando ho usato questa triade le cose sono andatemolto bene, e le frasi che mi riportavano i ragazzi riguardo laloro attenzione per l’eroina era: “Non mi interessa più, - Nonm’importa più niente. - Anche se vedo lo spacciatore non miinteressa più”. E un paziente espresse il suo cambiamentocosì: “Prima non vedevo l’ora di uscire per andarmi a “fare”,ora preferisco vedere la televisione con mia madre”. Il risulta-to è stato talmente interessante che, tirando le somme, a latodei due o tre casi annui che mi riferiscono i colleghi delSER.T di recupero, compresi quelli che vanno nelleComunità, i risultati di questo studio sono stati i seguenti:136 pazienti, 260 colloqui di cui: 1 solo colloquio in 63 pazi-enti, 2 in 30, 3 in 15, 4 in 12, da 5 a 9 colloqui in 14, e unsolo paziente ebbe 14 colloqui. 28 pazienti al primo colloquiohanno rifiutato la cura. Molti altri, di cui il numero rimaneimprecisato, non l’hanno acquistata, anche se hanno accetta-to la prescrizione. L’unico dato certo per sapere se un T.D. haripreso l’uso è la sua presenza al SER.T. Dopo sei mesi dallaconclusione dei lavori il 45,7 % dei 136 ragazzi che avevovisto non era tornato al SER.T., Se consideriamo i 28 che ave-vano rifiutato la cura e molti che al secondo colloquio nonavevano comprato i rimedi, si evince che quelli che avevanofatto colloqui più frequenti sono quelli che ne hanno trattomaggior giovamento. E questo mi viene confermato dall’es-perienza.

Questo è nettamente più alto delle medie statistiche diassenza, quindi possiamo supporre che la floriterapia abbiaaumentato la percentuale dei ragazzi assenti. Ho seguitoragazzi fino a due anni dalla conclusione e sicuramente nonavevano avuto ricadute. Ricordo un ragazzo che venne vesti-to elegantemente, chiedendomi aiuto poiché si era “rifatto”,dicendomi che era venuto subito perché si ricordava che quel-lo che gli avevo dato gli aveva fatto molto bene, aveva trova-to un lavoro ed era felice, e non voleva più ricascarci”. dopotre giorni ha smesso il metadone e non si è rifatto più vedere,sono passati tre anni, e non l’ho più rivisto. Così come nonho più rivisto tanti di cui mi sono giunte notizie dalla sorel-la, dai parenti, dagli infermieri che per caso li hanno incon-trati. Il recupero è stato sicuramente superiore alla media enon è stato necessario segregarli nelle Comunità. (b)Nell’obbligo che tale risultato andava confermato da unasperimentazione pubblica, nasce così il primo protocollo diricerca sperimentale di omeo-floriterapia in ambiente pubbli-co presentato per l’approvazione al Comitato Etico della ASLRMA. La difficoltà era far comprendere non solo l’importan-za di tale sperimentazione ma soprattutto la sua validità ter-apeutica. Il progetto si chiama “Omeotox” e utilizza rimediomeopatici e floriterapia di Bach.

Affinché i risultati di tale esperimento non vengano confu-tati da parte della Medicina Ufficiale è necessario che ciimpegniamo a trovare un metodo di ricerca valido e

La ricerca in medicina ufficiale e in medicina sistemica

Page 128: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

41ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

inconfutabile, sia per quanto riguarda la metodologia e l’ap-plicazione della ricerca, sia per quanto riguarda l’elaborazionestatistica dei dati. Il sistema scientifico attuale pone comeunica e sicura prova inconfutabile di efficacia la sperimen-tazione randomizzata in doppio cieco.

Tutti sappiamo che questa prova è valida nel momento incui dobbiamo sperimentare l’efficacia di un farmaco chimico,ma non è più così valida quando dobbiamo rilevare l’efficaciadi rimedi della medicina sistemica altrimenti detta non con-venzionale. Ciò è dovuto alla differenza di visione della realtàche distingue le due medicine: La Medicina convenzionale hauna Visione analitica - Ambiente sempre più piccolo -Causalità lineare Teoria atomistica.

La Medicina sistemica ha una Visione analogica -Ambiente sempre più grande - Causalità circolare - Teoriaquantistica o sistemica.

Visione analitica: visione propria della medicina ufficiale,la malattia viene vista come altro, estrapolata dall’integritàdell’uomo spirito-corpo-anima. La malattia viene scompostain pezzi sempre più piccoli fino allo studio dell’alterazionebiochimica cellulare o, addirittura, genica. Il metodo di curaè identico, non si cura l’unità ma l’alterazione delmicropezzetto, es.: la catena peptidica del gene alteratotramite metodi chimici o anche fisici. Tale metodo ha le fon-damenta ideologiche nel metodo sperimentale galileiano-aris-totelico, ovvero riconosce nell’avvenimento sia patogeneticosia terapeutico solo una causalità lineare, ovvero A genera B,B genera C, C genera D, ecc., e non viceversa, e quindi A nonpuò essere B o C o D (NON A). Al contrario, nelle medicinesistemiche, cosi dette perché guardano l’uomo nell’insiemecorpo-anima-psiche come unico sistema e non separandoorgani e funzioni, la visione, anziché analitica, è analogica,includendo nella patogenesi una funzione essenziale, comple-tamente assente nella visione analitica di causalità lineare, iltempo. In questa visione il sistema Galileiano e Aristotelicoviene ribaltato, perché vengono scardinati i principi su cui sibasava tutta la logica della causalità lineare. Nella causalitàcircolare A genera B e B è generata da A, (Io non lo soppor-to perché lui urla, lui urla perché io non lo sopporto) A puòessere contemporaneamente A e NON A, es. Se io sto con miamadre e mia figlia sono contemporaneamente madre e figlia.

L’uomo non è visto solo come unione di corpo-anima-psiche cristallizzato nell’attimo dell’incontro terapeutico, odell’analisi del sangue per es., ma è visto nell’evoluzione dellasua storia, che determina una causalità circolare. Nella cura cisi chiede il perché di quella malattia, la causa prima, non solol’evento scatenante che può essere il batterio o il calcolo cheha prodotto la colica, ecc. Si va a vedere la sua vita, il modonon solo in cui si sono succeduti gli eventi, ma che cosa essihanno determinato all’interno dell’individuo in fatto diemozioni, sentimenti, reazioni. Cosicché la patologia non è ilpezzetto, ma l’intero, quasi sempre si allarga al di fuori inclu-dendo il sistema famigliare come causa patogenetica e, spes-so, anche il sistema sociale. Ciò accade frequentemente neiT.D. Essendo il sistema randomizzato a doppio cieco un sis-tema sperimentale esclusivo della visione analitica, esso non èaltrettanto scientificamente valido per una sperimentazione

di medicina sistemica, che pur essendo una medicina utilizzala visione analogica come la sociologia e la psicologia. Quindiper il nostro esperimento di floriterapia ha più valore, comeper la sociologia e la psicologia, una statistica su grandinumeri, che una prova randomizzata su doppio cieco, che haparametri di inclusione antitetici. Il primo può scegliere per-sone a caso, perché è la persona che perde d’importanza abeneficio della patologia, mentre nel secondo caso è la per-sona con la sua storia che deve essere scelta e non la suapatologia, che rimane in secondo piano. Per cui la sperimen-tazione randomizzata a doppio cieco è assolutamente impos-sibile con le medicine sistemiche, in quanto non potremo maiavere di fronte a noi individui selezionati a caso con la stessastoria, quindi non potremo mai dare con lo stesso risultato unWalnut o un Chestnut bud.

I criteri di ammissione al progetto infatti prevedono:1 L’inclusione di tutti i soggetti T.D. da eroina alcool e altre

sostanze che diano il caratteristico “Craving” e provochinosindrome da astinenza. (Al contrario della randomiz-zazione è necessario che il paziente scelga di essere inseritonel lavoro)

2 Volontà di aderire senza alcuna costrizione3 Senza limiti di età e sesso4 Senza limiti di tentativi inefficaci5 Senza limiti di patologie correlate o intercorrenti (esclusi

punti dei criteri di esclusione). I criteri di esclusione:1 gravidanza, per il pericolo che l’interruzione del metadone

possa provocare aborto o parto prematuro2 AIDS conclamata in cura con farmaci incompatibili con

terapie omeofloriterapiche.3 Soggetti gravemente psicotici.4 Un trattamento psicoterapeutico in corso, per non creare

confusione sui risultati.5 Soggetti che abusano di droghe che non danno “Craving”

nè astinenza6 Che adottino comportamenti non idonei alla continu-

azione della sperimentazione. Il protocollo si compone di più fasi:

a una fase di Informazione a livello di strutture pubbliche eSER.T.

b Valutazione dei casi inviati secondo i criteri di inclusioneed esclusione

c Immissione nel protocollo sperimentaled Scelta delle modalità terapeutichee Consenso scritto f Inizio del trattamentog Conclusione del trattamentoh Follow up a distanza di sei mesii Follow up a distanza di un annoI presidi terapeutici utilizzati sono:

Omeopatia:- per la disintossicazione epatica, gastroenterica e renale, ter-

apia delle malattie intercorrenti e terapia della sindrome diastinenzaFloriterapia di Bach:

- per la cura a livello psichico e fisico dei disturbi compul-sivi e ossessivi derivanti dal “Craving” per la sostanza

Page 129: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

42ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

- per la cura della sindrome di astinenza (già nello studioprecedente, e questo non l’ho detto, ho usato sistematica-mente il Rescue Remedy per la sindrome di astinenza,alcune volte con risultati incredibili)

- per la cura dei disturbi della personalità che hanno creatoe sostenuto l’uso della sostanza. Valutazione dell’efficacia:

1 Controllo compulsione ossessiva.2 Abbandono della terapia metadonica, con verifica “Urine

pulite”3 Controllo sindrome da astinenza sia per l’eroina che per il

metadone4 Astinenza da droghe con controllo urine5 Promozione di un processo di crescita, che interessi lo

sviluppo della personalità nelle sue qualità positive nei set-tori affettivo, emotivo, sociale

6 Miglioramento del benessere soggettivo e della qualitàdella vita evidenziato da almeno tre dei seguenti parametri:

a richiesta di colloqui psicoterapeutici (soprattutto perquelle persone che non avevano coscienza del loromalessere, o che avevano un delirio di potenza)

b cura della persona e del vestiarioc inserimento in attività lavoratived ripresa degli studie abbandono della vita di stradaf miglioramento dei rapporti affettivig richiesta di entrare in Comunità di Recupero (a volte le

condizioni sociali sono talmente gravi da richiedere questotipo di intervento, senza soldi, senza tetto, immigrati,ecc.). La verifica del miglioramento dopo sei mesi e dopoun anno.

Per riferimento bibliografico:ZANINI R. – Ricerca metodologica per un protocollo sper-imentale in floriterapia nel recupero dei tossicodipendenti.Atti del 3° Congresso A.M.I.F. La Med. Biol., Suppl. al N°2, 2001, pagg.

Indirizzo dell’Autore:Dr.ssa Rosanna ZaniniSpecialista in Malattie InfettiveLegittimata Psicoterapeuta all’OO.MM di Roma e iscrittanel registro dei Medici Omeopati e degli Agopuntoridell’OO.MM di RomaCorso Trieste, 13300198 ROMA

Marzo 2001

MODULI PER IL CONSENSO INFORMATO:

Il sottoscritto, nato a, ecc. Informato dal medico dott....,dell’esistenza di terapie farmacologiche indicate per lapropria patologia, esprime il proprio rifiuto al loro utiliz-zo, scegliendo in alternativa la terapia complementareproposta, avendo ottenuto dalla stessa adeguate e suffi-cienti informazioni sul programma diagnostico e terapeu-tico, le caratteristiche e i limiti delle terapie complemen-tari utilizzate, ed accetta di essere incluso nello studioosservazionale relativo.

MODULO PER LA DICHIARAZIONE LIBERA-TORIA SULLA PRIVACY:

Il sottoscritto..., ecc., informato dal medico dott. ... che isuoi dati, coperti dal segreto professionale, saranno uti-lizzati solo in ambito medico e che di questi nessun altrouso sarà mai fatto, dà il proprio consenso alla registrazio-ne delle sedute e all’utilizzo di queste e di quant’altrovenga prodotto durante il lavoro terapeutico, disegni,scritti ecc., a scopo di studio, in forma anonima.

Page 130: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

43

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Floriterapia e digiunoolistico: valutazioni globali e risultati deltest grafologico in esperienze residenziali

M. Iannelli

Flowertherapy and holistic fasting: global evaluationsand results of handwriting test in residential experiences

RIASSUNTO: La relazione descrive le esperienze ed i risultati di 2 settimane residenziali in cui 2 gruppi, formati rispet-tivamente da 5 donne, hanno usufruito di un programma di medicina olistica e naturale. In tale programma è stata attuatala pratica del digiuno, definito “olistico”, poiché sinergizzato dalla floriterapia di Bach, l’omotossicologia, la biomesoterapia,la massoterapia, il sostegno psicologico, ecc., ecc.E’ descritto l’utilizzo dei fiori di Bach che sono stati assunti per os e applicati sulla cute tramite massaggi. I risultati globali dell’esperienza sono stati decisamente lusinghieri; in particolare sono stati analizzati il calo ponderale ed icambiamenti di personalità evidenziati dal test grafologico.

PAROLE CHIAVE: “DIGIUNO OLISTICO”, FLORITERAPIA DI BACH, TEST GRAFOLOGICO

SUMMARY: This report shows the experiences and the results obtained by two groups composed of five women respectively,who lived together for a period of two weeks. Each group was included in a programme of holistic and natural medicine. In thisprogramme fasting was incorporated with Bach’s flowers remedies “per os” and on the skin, homotoxicology, biomesotherapy, mas-sotherapy and psycological support.

The final results of this experience have definitely been satisfactory. In particular, the amount of weight loss and the person-ality changes from the handwriting test have been analysed.

KEY WORDS: “HOLISTIC FASTING”, BACH FLOWERS REMEDIES, HANDWRITING TEST

Nel contesto dell’attuale recupero della MedicinaTradizionale osserviamo la riscoperta di un’antichissima prat-ica igienica e terapeutica quale il digiuno.

Il digiuno è definibile come un’astensione volontaria daogni alimento (tranne l’acqua) allo scopo di migliorare ilproprio stato di salute inteso nell’accezione completa dibenessere; in questo senso, il digiuno viene anche, più cor-rettamente, denominato “digiuno fisiologicamente utile”,“digiuno terapeutico” o anche “digiunoterapia”.

Al di là delle definizioni, denominazioni e degli aspettibiochimici e psicologici, “il digiuno fisiologicamente utile”dell’uomo è soprattutto una scelta consapevole ed un’espe-rienza che sfugge ad ogni catalogazione e precisa descrizione,poiché molto complessa nelle sue infinite sfaccettature emolto personale per ciò che riguarda motivazioni, obiettivi,

vissuti e risultati.E’ un’esperienza in cui la deprivazione dal cibo, con tutto

ciò che ne consegue, mette marcatamente in crisi il sistemauomo; in cui per crisi si intende un processo di svolta, di rot-tura e di mutamento che avviene in tempi brevi e che ci offreuna buona occasione d’evoluzione, come ci indicano rispetti-vamente l’etimologia greca ed i pittogrammi cinesi relativi atale concetto.

Descriveremo l’esperienza di due gruppi residenziali didonne digiunanti per circa una settimana, sotto il controllo ela direzione terapeutica del relatore. La peculiarità di tali peri-odi è data, tra l’altro, dall’aver integrato la pratica del digiunocon la floriterapia di Bach, l’omotossicologia ed un intenso edattento rapporto medico-paziente (a livello individuale e digruppo), che ha svolto la funzione di fondamentale sostegnopsicologico trasformandosi, in alcuni casi, in vera e propriapsicoterapia.

Page 131: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

44ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

L’oligoterapia, l’idroterapia, la massoterapia, la praticadello Yoga; l’attività fisica, l’ambiente in cui tutto si è svolto,hanno, inoltre, contribuito a rendere l’esperienza un“unicum” complesso, sinergico, composito ed inscindibile neisuoi elementi.

L’integrazione di tutte queste terapie, pratiche e modalitàha avuto lo scopo, da una parte, di rendere più agevole ildigiuno, ma, anche, di aggiungere “valore” all’esperienza, cheperciò è stata denominata “ DIGIUNO OLISTICO” (Vedifigura 1)

Esamineremo i risultati complessivi ma, soprattutto, si faràuna valutazione del ruolo dei fiori di Bach, di ciò che è cam-biato in queste pazienti sulla base di quanto emerso dai testgrafologici a cui sono state sottoposte all’inizio e alla fine dellasettimana.

Fig.1

La popolazione presa in esame è costituita da due gruppidi donne entrambi di cinque unità che, rispettivamente, nel-l’estate del 1997 e nell’estate del 1999, hanno effettuato unidentico programma residenziale di “digiuno terapia e medi-cine olistiche integrate” presso il centro “Oasi San Nicola” diPesaro della durata di una settimana.

Tale programma è stato ideato e diretto dall’autore dellarelazione, in collaborazione con l’Istituto di Scienze Umanedi Roma, che sì è occupato degli aspetti logistici ed organiz-zativi.

Lo scopo finale era il recupero e l’incentivazione del “ben-essere” inteso nel senso più complessivo del termine ove ladiminuzione ponderale fosse solo uno degli obiettivi (tra l’al-tro, non tutte le pazienti erano in sovrappeso).

Alle 2 settimane, come già detto, hanno aderito, sebbenel’invito fosse rivolto anche agli uomini, solo donne.

Analizziamo ora alcune loro caratteristiche. Innanzi tuttoerano donne che non presentavano patologie di rilievo; infat-ti, non era consentita la presenza di persone affette da neo-plasie, diabete, ulcera gastrica, gravi disturbi dell’alimen-tazione (anoressia e bulimia), psicosi e marcati stati depres-sivi, ecc. L’età media delle pazienti era di 45,7 anni, con unpicco superiore di 60 ed uno inferiore di 28; il livello diistruzione e quello socio-economico erano piuttosto alti: 5laureate, 4 con diploma superiore, una con licenza media (l’u-nica casalinga dei 2 gruppi).

Il programma è cominciato la domenica pomeriggio conuna riunione d’accoglienza in gruppo in cui sono state illus-trate le modalità della “settimana di salute” e si è dato, uffi-cialmente, inizio al digiuno.

Sono stati poi effettuati le prime visite ed i colloqui. Si èaccertato, anche alla luce delle risultanze di esami ema-tochimici, che non fossero presenti patologie di cui sopra. E’stata quindi approntata, sulla base delle condizioni generali,dei bisogni e delle esigenze delle pazienti, una program-mazione d’intervento personalizzata. Nell’occasione, ai finidell’analisi grafologica, esse hanno scritto un testo, dal con-tenuto libero, su foglio bianco, firmato in calce.

Le successive giornate si sono svolte secondo un calendarioche prevedeva varie attività:

Effettuate dal sottoscritto visite mediche con rilevazionedel peso corporeo e dei valori pressori: in quest’ambito, par-ticolare spazio era riservato alla fase colloquiale in cui,sostanzialmente, si parlava dell’andamento dell’esperienza edei vissuti emotivi; la paziente era, inoltre, invitata a raccon-tare i sogni, ai quali si cercava di dare senso e significato, siarelativo al momento che stava vivendo, sia alla sua situazioneesistenziale ed emotiva in generale.

Individuazione e somministrazione delle terapie omossico-logiche con modalità diversificate relative ai bisogni e allescelte della paziente: per via orale, intramuscolare, o intrader-mica con ago singolo da mesoterapia in punti d’agopuntura,in proiezioni cutanee d’organi ed in corrispondenza di anom-alie localizzate.

Conferenze informative, effettuate dallo scrivente, su tem-atiche riguardanti la medicina olistica e biologica: ladigiunotetapia, l’omeopatia e l’omotossicologia, la floriter-apia di Bach, l’alimentazione, ecc.

Possibilità facoltativa di usufruire (durante la mattinata) disedute di Yoga, guidate da un esperto e di partecipare (nellaserata) ad attività di musicoterapia, condotte da uno psicolo-go.

Tempo libero (solitamente dalle ore 13 alle 18) da des-tinare al riposo o alla lettura, nella propria camera o nelparco; oppure da dedicare ad altre cure extra e supplementari,quali massaggi rilassanti (con fiori di Bach ed olio di oliva) olinfodrenanti e pulizie rettali, effettuate da personale infer-

Descrizione della popolazione,del luogo e del programma

Page 132: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

45ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

mieristico professionale.Passeggiate nella campagna circostante oppure presso la

spiaggia, sul bagnasciuga ed in acqua.A fine serata, aveva luogo un incontro di discussione di

gruppo, condotto dallo scrivente, in cui le partecipanti pote-vano parlare di vari argomenti, che riguardavano sia le moti-vazioni e le problematiche relative a quest’esperienza, siaquestioni esistenziali e conflittuali, personali e/o collettive.Tali confronti di gruppo serali si svolgevano in un clima emo-tivo intenso ma, allo stesso tempo, cordiale e libero; si sonodimostrati molto utili e sinergici con i colloqui individualisvolti nella mattinata.

Alle ore 19 del sabato è iniziata la rialimentazione consucco di frutta proveniente da coltivazione biologica, che ècontinuata la domenica con l’assunzione nella mattinata disucco di frutta e, alle 13, di un brodo vegetale insipido moltodiluito. Si è, quindi, effettuata un’ulteriore raccolta di scrit-ture, per il test grafologico di controllo.

La fine del periodo è avvenuta nel pomeriggio, con lapartenza delle partecipanti.

Aspetti psicologici del digiuno ed il ruolo di fiori di BachAlcuni degli aspetti emozionali e psicologici del digiuno

sono mirabilmente sintetizzati dal Dr. Sebastiano Magnanoin un suo articolo, in cui egli afferma che, “con il digiuno,l’attenzione, la concentrazione, la memoria possono miglio-rare notevolmente. L’attività mentale può essere, a volte, cosìintensa da non arrestarsi nemmeno di notte e si dorme poco;ma questo, se accade, non comporterebbe alcun effetto nega-tivo, poiché la necessità di dormire può diminuire e si èriposati, quindi, dopo quattro–cinque ore di sonno. La sensi-bilità e l’emotività si possono affinare, ci si può aprire ad uncontatto più ricco e partecipe con gli altri e con il mondonello stesso tempo. Alcuni si scoprono in sintonia con se stes-si: possono riaffluire ricordi, sentimenti, aspirazioni, che sonostati dimenticati, trascurati, o che sembrano essersi isteriliti”.Questo stato, definito da Magnano, “di grazia” può, in alcu-ni casi, essere interrotto o turbato da episodi, per lo piùfugaci, di sconforto, labilità emotiva, confusione, paura.

A quanto affermato dal Dr. Magnano si ritiene di poteraggiungere le seguenti osservazioni: un aumento numerico edun cambiamento qualitativo dei ricordi onirici, un fantasti-care e desiderare cibi progressivamente meno tossici ed unaumento della consapevolezza relativa a ciò che apportaarmonia ed a ciò che, al contrario, squilibra.

Alla luce di quanto affermato si comprenderà facilmentecome la Floriterapia di Bach possa integrare, sinergizzare,promuovere e modulare i processi virtuosi messi in atto dalladigiunoterapia; d’altro canto, essa può intervenire efficace-mente su quei transitori, ma a volte intensi, stati emozionalinegativi frequenti in una pratica così impegnativa quale èquella del digiuno.

Vediamo alcuni aspetti del loro uso durante una digiuno-terapia. Innanzitutto, possiamo affermare che, anche nei sog-getti digiunanti, non ci si può discostare dalle regole auree diun corretto utilizzo; bisogna, infatti, anche in questo caso,prescriverle sulla base della individuazione degli stati emozio-nali negativi attualmente presenti nel paziente e gerarchica-

mente più importanti; ciò sulla base di un empatico e appro-fondito colloquio all’inizio del digiuno.

Si farà poi la preparazione mettendo in una boccetta da 30ml scura con contagocce 2 gocce di ciascuno dei rimedi pre-scelti (generalmente non più di 6 per evitare che possanointerferire tra loro) e circa 30 ml di acqua oligominerale nongassata (si preferisce usare solo acqua senza brandy trattando-si di digiunanti); di questo preparato il paziente dovrà assu-mere 4 gocce 4 volte al giorno in bocca trattenendole percirca 30 secondi. Tale prescrizione, in linea di massima, avràla validità di circa un mese e, quindi, potrà essere assuntadalla persona anche dopo la fine del periodo del digiuno. Conquesta modalità di preparazione ed assunzione si “lavora”sugli aspetti profondi e sostanziali della persona.

Ciò va esattamente nella linea indicata da SebastianoMagnano quando afferma che il digiuno, grazie alla riduzio-ne delle “interferenze dell’io” dà la possibilità di stabilire inti-mi rapporti con il proprio Sé, che potrà così far sentire piùdistintamente la sua “voce”; un Sé che può essere definito, inaccordo con Edward Bach e lo psichiatra Roberto Assagioli(fondatore della Psicosintesi), “come il centro interiore cheguida l’evoluzione e l’arricchimento della personalità”.

Molto opportuna è l’altra modalità di utilizzo dei fiori diBach durante la digiuno terapia; un uso mirato ad interveni-re in maniera dolce e più superficiale su quegli stati d’animonegativi che spesso contraddistinguono in maniera fugace maintensa una pratica così impegnativa come il digiuno: paura,scoraggiamento, profondi sensi di spossatezza, sensazioni didecentramento e derealizzazione, ecc. In questo caso, saràopportuno utilizzare i rimedi “stock bottle” più concentrati;essi, infatti, agiscono non solo e non tanto sul profondo, masulle emozioni negative contingenti e superficiali: il dosaggio,in caso di digiuno, sarà di una goccia dalle 2 alle 4 volte algiorno, al bisogno, per via orale da trattenere fino al comple-to assorbimento senza ingoiare, onde evitare una presenza siapure minima di alcool nel tratto gastrico.

I fiori di Bach,. oltre ad essere somministrabili oralmente,possono apportare la loro benefica energia tramite il massag-gio (ricordiamo che la cute , per molteplici motivi, non ulti-mi quelli embriologici, è un importante mezzo di comunica-zione, veicolazione ed assorbimento); questa modalità puòessere molto utile durante un periodo di digiuno; infatti, siassocia il benefico effetto dei fiori, con i vantaggi tipici delmassaggio: rilassamento, riequilibrio, riarmonizzazione, dre-naggio delle tossine, recupero energetico. II massaggio con ifiori di Bach è stato effettuato con olio extravergine di oliva,proveniente da coltivazioni biologiche, e l’aggiunta di 4 goccedel preparato diluito prescritto al paziente oppure di 2 goccedi uno o più floriterapici “stock bottle”. L’uso dell’olio dioliva fu indicato come mezzo di massaggio dallo stesso Bach,poiché egli riteneva che tutto ciò che era utilizzato con i flo-riterapici dovesse far parte del sistema stesso. Ricordiamo cheil fiore dell’olivo (Olive) è uno dei 38 rimedi, come pure ilfiore della vite (Vine) e ciò ci dà ragione dell’uso del brandycome diluente e conservante. L’olio di oliva ha, inoltre, otti-me caratteristiche cosmetologiche e corroboranti.

II massaggio è, in linea di massima, molto dolce, su tutto

Page 133: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

46ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

il corpo; è generalmente sconsigliabile insistere su punti rifles-si e/o di agopuntura onde evitare reazioni troppo intense; ilmassaggio può rappresentare una preziosa occasione terapeu-tica, in quanto il paziente può comunicare contenuti emoti-vi, ricordi e fantasie. Oltre che con olio di oliva, il massaggiopuò essere effettuato anche con la Rescue Cream, in cui èpresente il Rescue Remedy e il Crab Apple (melo selvatico)che è il floriterapico della depurazione. Tale crema, indicataper tutte le problematiche lievi della cute, provocate da trau-mi ed agenti lesivi esterni, è ottima, per l’effetto di stimola-zione della depurazione tramite la cute, grazie anche ad unbenefico “peeling” fisiologico.

I fiori di Bach utilizzatiRiportiamo ora le esperienze effettuate concretamente con

i 2 gruppi in oggetto. Come precedentemente detto, si sonoutilizzati i floriterapici agendo a due livelli; si sono, infatti,prescritti i rimedi diluiti solo ad alcune pazienti in seguito alprimo colloquio. L’altro livello su cui si è lavorato con i flori-terapici non diluiti (stock bottle) è stato quello riguardante glieventuali stati emozionali negativi tipici del periodo deldigiuno.

Ovviamente questa è una distinzione utile ma, come tuttele categorizzazioni, artificiosa, poiché a digiuno avanzatorisulta più difficile fare una distinzione netta tra i due livelli;infatti, le difficoltà emotive tipiche del digiuno si intreccianocon eventuali contenuti emozionali profondi che il paziente(grazie all’azione del digiuno e della floriterapia) fa emergere.Il preparato diluito è, quindi, composto dai fiori corrispon-denti agli stati emozionali negativi attualmente vissuti dalpaziente e, quindi, a prescindere dal digiuno. Si è ritenutoopportuno in alcuni casi aggiungere nella diluizione CrabApple che sembra quasi fatto apposta soprattutto per queidigiunanti motivati da un desiderio di depurazione.

Per quanto riguarda i rimedi utilizzati per stati d’animotransitori, relativi alla contingente situazione di digiuno, ilrimedio principalmente e proficuamente usato è stato RescueRemedy, il quale agisce da pronto soccorso emotivo determi-nando una sorta di “ricentratura” su se stessi, agendo così daansiolitico ed anche (in minor misura) da antidepressivo.Molto utilizzato ed utilizzabile Olive, indicato dallo stessoBach come rigeneratore psicofisico da associare a volte con‘Hornbeam. Da segnalare Gentian e Mustard, usati per lesituazioni di depressione, tristezza e scoraggiamento, abba-stanza frequenti, sia pure transitoriamente, nei digiunanti.Mimulus e Aspen sono stati somministrati in caso di paura.

Da sottolineare l’uso di Agrimony, che è definito comeuna sorta di “chirurgo” della psiche; esso ha trovato impiegonei casi in cui si percepiva che occorreva dare al paziente unasorta di “spinta” affinché superasse delle barriere per far emer-gere del “materiale” maturo per una metabolizzazione psichi-ca.

Possiamo, quindi, dire che l’uso dei floriterapici in digiu-noterapia ha permesso di contenere e modulare gli aspetti cri-tici del digiuno e di favorire il lavoro di catarsi e integrazionepsichica; a questo proposito si è osservato uno spettacolareaumento del ricordo onirico (e dei ricordi in genere) in ter-mini di quantità, nitidezza e significatività (effetto già peral-

tro osservabile nella sola floriterapia, ma ancora più evidentenell’associazione con il digiuno).

Si è partiti dal presupposto che i rimedi omotossicologicirappresentano un’integrazione terapeutica d’eccellenzadurante un periodo di digiuno, che è caratterizzato, tra lealtre cose, da un’eliminazione di tossine.

L’omotossicologia offre, grazie alle sue caratteristiche fon-danti, la possibilità di agevolare l’organismo sia nel drenaggiodelle tossine, sia nel ripristino della funzionalità degli organie degli apparati ed offre, inoltre, l’opportunità di interveniresu sintomatologie che possono insorgere durante un digiuno.

Si sono scelti farmaci omotossicologici in fiale, per esclud-ere qualsiasi apporto di calorie e transito di solidi. I rimedi infiale hanno, inoltre, il gran vantaggio d’essere bevibili maanche iniettabili intramuscolo ed intraderma.

Si è ritenuto opportuno dare al paziente libera scelta dellavia di assunzione dei farmaci, onde evitare che una sommin-istrazione tramite ago obbligata rappresentasse un eventostressante in una pratica così difficoltosa come quella deldigiuno.

Alle pazienti è stato comunque illustrato il vantaggio diuna somministrazione intramuscolo e/o intradermica.

Gli unici prodotti somministrati in compresse (MolybdanCompositum e Nux Vomica Heel) erano sciolti in almeno250 millilitri d’acqua.

Tutte le pazienti hanno assunto i seguenti farmaci:in fiale• Coenzyme compositum• Ubichinon compositum• Lilium compositum• Solidago compositum• Galium Heel• Lymphomyosot• Lycopodium compositum• Nux Vomica Homaccord• Adeps suillus injeel

In compresse polverizzate e sciolte in 250 ml d’acqua:• Molybdan compositum una compressa a giorni alterni.

Per qualche paziente, saltuariamente per necessità partico-lari sono stati utilizzati i seguenti prodotti:

• Nux Vomica heel in compresse• Hepeel in fiale• Hamamelis Homaccord in fiale• Fucus compositum in fiale• La pomata Hamamelis – heel • L’Oligoel Rame – Oro – Argento

Utilizzo dei medicinali omeopatici omotossicologici

Page 134: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

47ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

In un periodo di digiuno l’acqua da bere costituisce un fat-tore di cruciale importanza, in quanto rappresenta l’unico ali-mento e contribuisce all’eliminazione delle tossine.

È stata scelta, pertanto, un’acqua di altissima qualità, min-imamente mineralizzata, la cui sorgente, situata in alta mon-tagna ed in una situazione ambientale e geologica particolare,ne garantisce stabilmente purezza e qualità (il suo residuofisso è di solo 25,5 mg/l, il pH leggermente acido, quasi privadi nitrati e completamente priva di nitriti). Alle pazienti èstato indicato di berne almeno 2 litri al giorno ben distribuitidurante la giornata, a temperatura ambiente o lievementeinferiore alla temperatura ambiente.

La grafologia, denominata, negli ultimi tempi, anche “psi-cologia della scrittura”, è una complessa disciplina d’analisidella personalità. Essa si basa, essenzialmente, su due principifondamentali: l’individualità della grafia (ogni persona hauna sua specifica scrittura) e l’esistenza di uno stretto rappor-to tra lo scrivente e il suo scritto. Influiscono sulla scritturanon solo i mutamenti evolutivi profondi, ma anche i rapidicambiamenti transitori della nostra psiche.

L’esperienza grafologica mette quindi in evidenza che lascrittura non esprime soltanto l’impronta individuale dellapersonalità, ma è influenzata anche dai cambiamenti cheavvengono nel corso del suo sviluppo, dalle crisi delloscrivente, dai propri adeguamenti alle varie situazioni.

In quest’ottica si è proceduto per verificare quali possibilimodificazioni, anche se in un periodo così breve, si sarebberoriscontrate nelle scritture delle digiunanti, dopo una setti-mana. Per ciascuna paziente è stato richiesto un saggio discrittura (almeno 15 righe, su foglio bianco) all’inizio dellaterapia ed un altro alla fine. Le grafie sono state esaminatedalle dottoresse Pia De Amicis ed Elena Manetti, entrambegrafologhe di Scuola Francese, iscritte all’A.G.P.(Associazione Grafologi Professionisti).

Il primo evidente risultato (peraltro per nulla scontato) èche tutte le pazienti hanno terminato in maniera estrema-mente agevole il programma. Soltanto una partecipante (incorrispondenza, evidentemente, di quella che in digiuno ter-apia è definita “crisi di eliminazione”) ha manifestato, al terzogiorno, l’intenzione di rialimentarsi in anticipo, intenzioneperaltro scomparsa nel giro di un’ora, grazie ad un efficacesostegno psicologico e floriterapeutico.

Risulta, comunque, alquanto difficile descrivere, compiu-tamente, i risultati globali di queste settimane. L’unico modo,forse, per cogliere il più realisticamente possibile quanto èsuccesso sarebbe quello di avere avuto un contatto diretto con

le protagoniste. Le foto ricordo (peraltro non mostrabili permotivi di discrezione e rispetto) in parte potrebbero dare unaqualche idea. Prima di passare alla trattazione degli elementipiù oggettivi, si cercherà di riportare qualche osservazionepersonale. Posso affermare che i risultati globali vanno,decisamente, nella linea di una riacquisizione di un benesserenel senso più olistico del termine. Uno degli aspetti più facil-mente visibili è stato il netto cambiamento dell’espressionedel viso delle pazienti; esso ha riacquistato luminosità, mobil-ità, spontaneità, femminilità ed un colorito fisiologico. Gliocchi si sono riappropriati di quella fiammella interiore che laMedicina Cinese denomina “Shen” ed anche il colore dell’iri-de è diventato più netto e vivido. I cambiamenti delle modal-ità di gesticolazione, della postura, del linguaggio paraverbalesono stati ulteriori conferme dei mutamenti globali avvenuti.La totalità degli aspetti morfologici è diventata, decisamente,più armoniosa e a ciò ha contribuito il calo ponderale.

Il peso medio iniziale delle pazienti era di 67,8 kg con unapunta massima di 94 kg (l’unica paziente definibile obesa) eduna punta minima di 53,9.

Il calo ponderale medio al termine del programma è statodi circa 4,5 kg con una punta minima di 3,2 kg (la pazienteobesa) ed una punta massima di 5,7 kg. La perdita media dipeso pro capite al giorno è risultata di 0,65 kg (Fig. 31).

Si è ovviamente osservata una modalità di diminuzionediversificata ma in linea di massima caratterizzata da undecremento netto del peso nei primi 2 giorni; una tendenzaal rallentamento del calo intorno al terzo e quarto giorno (incorrispondenza di quella che viene denominata la crisi dieliminazione) ed infine un’ulteriore ripresa di diminuzionenegli ultimi due o tre giorni.

Solo nella paziente obesa si è osservato il primo giorno unlievissimo aumento di peso probabilmente dovuto alla riten-zione dell’acqua abbondantemente bevuta.

Col passare dei giorni si è, infine, osservato che, nonos-tante le oggettive difficoltà dell’esperienza, le partecipantihanno sviluppato modalità di relazione e di socializzazionedecisamente più scorrevoli, aperte, empatiche, intime e reci-procamente solidali.

Nelle scritture delle persone prese in esame sono stati com-plessivamente osservati, a distanza di una settimana didigiuno, cambiamenti consistenti e significativi, non semprerilevabili in così breve lasso di tempo. In un caso non sonostate riscontrate grosse variazioni.

Nella maggior parte dei casi la scrittura si è rimpicciolita dicalibro, è diventata più leggera ed armoniosa, è diminuito ilcontrollo: segni di un ridimensionamento dell’immagine disé sovrastrutturata, di un allentamento della tensione psico-logica, di un equilibrio più funzionale; si abbassano le bar-riere difensive in favore di una più consapevole accettazionedi sé e della propria fragilità.

Molte grafie, inoltre, appaiono più spontanee, più gio-vanili, spesso di aspetto adolescenziale, in pochissimi casi con

Risultati

Risultati dell’esame grafologico

L’acqua bevuta dalle pazienti

Il test grafologico

Page 135: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

48ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

degli “items” infantili; sembrerebbe che questa terapia, checomporta una forte deprivazione sensoriale, abbia messo anudo aspetti psicologici compensati o mascherati, offrendoun’occasione di crisi “regressiva”, intesa come ripensamentodi se stessi, della propria storia.

Abbiamo avuto modo di osservare come in tratti di per-sonalità contenuti, schematici, questa esperienza abbia agitoda liberatrice di energie, facilitando un’espressione più liberae spontanea; in casi di contraddizioni, ambivalenze, conflittiintrapsichici è stato osservato un miglioramento del rapportocon se stessi ed una ricomposizione delle conflittualità; in casidi alterazione dell’umore si è notata una tendenza al riequi-librio. Abbiamo visto crescere l’autostima, la fiducia, la con-gruità e alleggerire diffidenze, rivendicazioni, insicurezze.Abbiamo visto allentare compensazioni costruite ed emergereaspetti negati come la femminilità.

Come abbiamo già visto, i risultati di queste settimane res-idenziali di digiunoterapia, floriterapia e discipline integratesono stati estremamente lusinghieri ed interessanti. Si èchiaramente evidenziato che un’esperienza di questo tipo rap-presenta un’ottima occasione per un recupero del benessere,nella sua accezione più globale. I cambiamenti nella person-alità delle pazienti, attestati dall’analisi grafologica, l’evidenteed armonioso calo ponderale documentato, l’assenza di unqualsiasi effetto collaterale indesiderato sono gli aspetti piùtangibili di un notevole successo.

In conclusione si ritiene, quindi, opportuno analizzare gliaspetti salienti della situazione che hanno portato a tali posi-tivi risultati.

Innanzitutto la pratica del “digiuno fisiologicamente utile”si è dimostrata ancora una volta un’esperienza non solo fat-tibile, ma anche foriera di armonizzazione e disintossicazione;si è, peraltro, evidenziato marcatamente quanto valoreaggiunto alla digiunoterapia viene apportato dal rapportomedico paziente e dalle terapie integrate.

Un’attenzione costante e profonda agli aspetti emotivi,conflittuali ed esistenziali dei pazienti (attraverso un“caloroso” e costante rapporto medico–paziente e l’uso deirimedi floreali di Bach) ha avuto un’importante funzione disostegno, non solo nell’espletamento di questo difficoltosoiter terapeutico e salutistico, ma ha permesso anche alle pazi-enti (individualmente ed in gruppo) di fare il punto dellasituazione sulla propria esistenza e di stimolarsi ad intravedereed attivare percorsi di cambiamento; infatti, si è sostanzial-mente notata una crescita della conoscenza di sé e dell’auto-consapevolezza; fattore questo che rappresenta la base fonda-mentale per un’evoluzione personale ai fini di un migliora-mento della qualità della vita.

Il ruolo dei rimedi floreali di Bach (usati anche per il mas-saggio), il linfodrenaggio, gli incontri di gruppo, i seminari diinformazione sulla medicina olistica e l’ambiente in cui tuttosi svolgeva (apportatore di stimoli cromatici naturali edarmonizzanti) hanno fatto da ottima cornice a quanto già

descritto.L’integrazione con i farmaci omotossicologici ha rappre-

sentato un ulteriore ed importante cardine di questi risultatipositivi; anche in questo caso possiamo intravedere unaduplice funzione: da una parte un sostegno, funzionando essicome attivatori di processi metabolici e come sintomatici,dall’altra un potente impulso ai processi di disintossicazione,messi in moto dal digiuno.

Una parole chiave che può sintetizzare il tutto è SINER-GIA; è proprio questo concetto che contraddistingue i digiu-ni qui descritti da quelli proposti, ad esempio, dalla scuola diosservanza igienista (che lascia la persona troppo in balia di sestessa, rendendo tutto più difficoltoso ed ottenendo, per dipiù, risultati certamente apprezzabili, ma di minor valore).

Possiamo affermare, infatti, che la medicina, se vuole essereveramente olistica, deve essere sinergica: agendo sui vari livel-li dell’essere umano a partire da quelli materiali fino a quellipiù sottili. Conclusioni

Page 136: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

49ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

BIBLIOGRAFIA

1. A.A.V.V. - Il digiuno, come salvarsi la vita. Edizioni Mediterranee,Roma, 1991.

2. BIANCHI I. - Argomenti di Omotossicologia (vol.2°). Guna Editore,Milano, 1990.

3. BIANCHI I. - Approccio omotossicologico alla patologia del tessutoconnettivo. La Med. Biol., n° 3 Luglio-Settembre 1996, pagg.11-24,Guna editore, Milano.

4. BIANCHI I. - Pratica omotossicologica in Gastroenterologia. La Med.Biol., n° 4 Ottobre–Dicembre 1999, pagg. 38-46, Guna Editore,Milano.

5. BOILLE N. - Il Gesto Grafico gesto creativo. Trattato di grafologia,Borla Editore, Roma, 1998.

6. BORNER A.., WEISER M. - Terapia biologica delle epatopatie conLycopodiuum Compositum. La Med. Biol., n° 2 Aprile-Giugno 1995,pagg. 11-14, Guna Editore, Milano.

7. CATTANEO S., LORETO L. - Etiologia olistica nell’ambito dellepatologie del connettivo. La Med. Biol., n°3 Luglio-Settembre 1996pagg. 76-79, Guna Editore, Milano.

8. CORFINI F. - Il fegato solistico - La Med. Biol., n° 2 Aprile–Giugno1996, pagg. 33-35, Guna editore, Milano.

9. COTT A. - Digiuno via di salute. Edizioni Red, Como, 1989.10. DAHLKE R. - Digiuno e consapevolezza. Tecniche Nuove, Milano,

1999.11. FABROCINI V. - La biomesoterapia e i suoi rimedi. Rivista italiana di

Omotossicologia, n°2 Aprile–Giugno 1990. pagg. 14-21, Guna edito-re, Milano.

12. FAZEL M. - Medical implications of controlled fasting. J. R. Soc, MedMay 91 (5), 1998, pagg. 260-263

13. GAZZOLA F. - Il digiuno che guarisce. De Vecchi editore, Milano,1995.

14. GORI G - Il significato energetico dei punti di agopuntura. San Marcolibri, Rimini – Venezia, 1991.

15. IBANEZ M.A. - Insufficienza epatica funzionale; ipotesi di eziopato-genesi e possibilità terapeutiche. La Med. Biol., n° 1 Gennaio-Marzo1997, pagg. 17–22, Guna Editore, Milano.

16. IANNELLI M. - Crisi di coscienza in Floriterapia: aspetti teorici egestione di una buona occasione. Supplemento al n° 2 Aprile–Luglio2000. La Med. Biol., Guna editore, Milano.

17. IANNELLI M. - Medicina olistica: natura, tradizione, ed amore a ser-vizio dell’uomo. Jasmine, n° 1 Settembre–Dicembre 1997, pagg.20–21, Edizioni Istituto di Scienze Umane, Roma.

18. IANNELLI M. - Una medicina a misura d’uomo. Jasmine – anno IV -n° 11; Aprile–Giugno 2000, pagg .7-8, Edizioni Istituto di ScienzeUmane, Roma.

19. ITALIA E., DE BELLIS M. - Manuale di Omeo-Mesoterapia, Gunaeditore, Milano, 1995.

20. LO RITO D. - Il massaggio con i fiori di Bach. Xenia edizioni, Milano,1995.

21. LUTZNER H., MILTON H., HOPFENZITZ P. - Il grande manualedel digiuno. Edizioni Red, Como, 1995.

22. MAGNANO S. - Il segreto di Igea. Guida pratica al digiuno autoge-stito. Edizioni associazione igienista italiana - Manca, Genova, 1.

23. MILANI L. - Trattamento omotossicologico e omeoriflessologico dellaobesità. La Med. Biol., n° 2 Aprile-Giugno 1995, pagg. 16-22, Gunaeditore, Milano.

24. PAOLELLI E. - Floriterapia di Bach (VHS). Guna editore, Milano,1997.

25. PASTORINO M.L. - Introduzione ai rimedi floreali di Bach. Ipsa edi-tore, Palermo, 1989.

26. RICKEN H.H. - La terapia omotossicologica della dispepsia funziona-le e della gastrite da Helicobacter pilori. La Med. Biol., n° 2Aprile–Giugno 1997, pagg. 4 –10, Guna editore, Milano.

27. WEISER M., ZENNER S. - Nux vomica - Homaccord nei disturbigastrointestinali. La Med. Biol., n°1 Gennaio–Marzo 1996,pagg. 19-23, Guna editore, Milano.

28. ZENNER S., METELMANN H. - Impiego terapeutico diLymphomyosot. Rivista italiana di Omotossicologia, n° 2Aprile–Giugno 1990, pagg. 5-11, Guna editore, Milano.

Consulenza grafologica di:Dott.ssa Pia De Amicis, Counselor, grafologa, ricercatoredell’Associazione di Ricerca Grafologica (A.ri.graf.), psicopeda-gogista, esperta in Floriterapia di Bach.Via Veiano 5000189 Roma

Dott.ssa Elena Manetti, grafologa, docente A.ri.graf., vice pres-idente dell’Associazione Grafologi Professionisti (AGP)Via Franco Michelini Tocci 500136 Roma.

Per riferimento bibliografico:IANNELLI M. – Floriterapia e digiuno olistico: valutazioniglobali e risultati del test grafologico in esperienze residenziali.Atti del 3° Congresso A.M.I.F. La Med. Biol., Suppl. al N° 2,2001, pagg.

Indirizzo dell’Autore:

Dr. Michele Iannelli- Specialista in psicologia clinica- Psicoterapeuta- Docente A.I.O.T. e A.M.I.F.- Iscritto nel Registro degli Omeopati dell’Ordine deiMedici di RomaVia Veiano, 5000189 Roma

Marzo 2001

Page 137: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

50

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

La filosofia di Bach è un programma olistico di diagnosie terapia basato sulle antiche conoscenze riguardanti l’e-sistenza umana e le leggi del cosmo. Io ho raccolto gli

insegnamenti e li ho combinati alla ricerca empirica e alle piùmoderne conoscenze scientifiche e mediche.

Da questa unione si è sviluppato un programma diagnos-tico terapeutico olistico per la salvaguardia della salute e ilriconoscimento e la cura della malattia e del dolore. In questomodo, un metodo può crescere e trovare continuamentenuovi stimoli e nuove mete.

Sono convinto che tutto il sapere sia presente in ognitempo e tutto quello che dobbiamo fare è riscoprirlo e adat-tarlo alle nuove conoscenze e al progresso tecnico-scientificocontemporaneo. Soltanto un sistema diagnostico terapeutico

sviluppatosi con questa coscienza può essere applicato senzaalcun dubbio per il benessere dell’uomo.

La filosofia di Bach pone l’uomo e il suo benessere qualebene supremo al centro del suo programma di cura; essa sisottomette alla creatura “uomo” e per la guarigione e il man-tenimento della salute sfrutta le regole e le leggi di questacreatura, la sua responsabilità è volontà di guarire; non ci silimita a fare una diagnosi ed una terapia relative al momentoattuale ma, passo dopo passo, attraverso tutti i livelli delcorpo, della coscienza e del subconscio.

I metodi terapeutici naturali vengono accettati meglio se siconoscono i riscontri scientifici a loro sostegno.

Ai metodi utilizzati da secoli o millenni con grande ben-eficio si dà ora maggior credito se i riscontri scientifici ne

F. Serafini

RIASSUNTO: La relazione elettromagnetica degli effetti corona (Kirlian) tra le linee energetiche delle dita delle mani(40) in cui si leggono i disturbi polari che nella DEPT Mandel, sugli studi di Jung, ha decodificato come 40 stati psichici-emotivi, e il KBSS, analisi elettromagnetica della saliva in reazione con i fiori di Bach fotografata alla Kirlian, e il KBSU ,analisi elettromagnetica dell’urina in reazione con i fiori di Bach fotografata alla Kirlian, permette, attraverso la decodifica inarmonia o disarmonia degli effetti corona, di gerarchizzare i fiori di Bach, di fare diagnosi differenziale (KBSS - KBSU) e difare una lettura psicologica-analogica-cronologica (DEPT), potendo ascoltare il paziente senza coinvolgimento del terapeuta.

PAROLE CHIAVE: KBSS, KBSU, DEPT, DISTURBO POLARE, EFFETTO CORONA

SUMMARY: :The electromagnetic relationship of corona effects (Kirlian) among fingers energetic lines (40, where you canread polar troubles decoded by Mendel, in DEPT, as 40 psychic emotional states - according to Jung’s studies), the KBSS -Kirlian’s photo of the saliva’s electro-magnetic analysis reacting with Bach’s flowers - and the KBSU - Kirlian’s photo of the uri-ne’s electromagnetic analysis reacting with the above mentioned flowers - allows the classification of Bach’s flowers by decodingcorona effects in harmony or disharmony; it also permits differential diagnoses (KBSS-KBSU) and a psychological-analogical-chronological interpretation (DEPT) of patient condition without the therapist’s involvement.

KEY WORDS: KBSS, KBSU, DEPT, POLAR TROUBLE, CORONA EFFECT

The electromagnetic relationship between polar troubles of dept photo(energetic diagnosis terminal points), KBSS (Kirlian Bach Serafini Saliva),KBSU (Kirlian Bach Serafini Urina) and Bach flowers

Relazioneelettromagnetica tra idisturbi polari della foto DEPT (diagnosi energetica punti terminali),

KBSS (Kirlian Bach Serafini Saliva), KBSU (Kirlian

Bach Serafini Urina) e fiori di Bach

Page 138: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

51ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

spiegano i meccanismi di funzionamento.L’urina, come la saliva, contiene le informazioni chimiche

e biofisiche sulle DISARMONIE-MALATTIE del corponella loro complessità e in tutte le loro manifestazioni.

L’urina è una sorta di specchio dello stato di salute fisico-psichico-spirituale e si integra con lo specchio salivare.

Le sostanze emesse attraverso l’urina sono di varia natura:ormonali, enzimatiche, fattori immunitari ecc.; tutte questesostanze, oltre ad avere una rilevanza chimica quantificabile,hanno una rilevanza biofisica rilevabile con la MACCHINAKIRLIAN.

IPPOCRATE e PARACELSO si sono cimentati, assieme atanti altri, nella diagnostica urinaria.

Nell’antica medicina indiana e ayurvedica l’urina rappre-sentava la sfera spirituale più profonda.

Dopo tutti questi studi e considerazioni, ho sottopostotutti i miei pazienti, oltre che ad analisi elettromagnetica sali-vare (KBSS) (sfera spirituale emotiva superficiale) (la salivaoltre che essere veicolo di terapia per le essenze di Bach éanche veicolo di diagnosi indolore), come esposto al 1°CONGRESSO A.M.I.F. - MILANO 1999, anche ad analisielettromagnetica urinaria (KBSU) (sfera spirituale emotivaprofonda) (anche l’urina è veicolo di diagnosi indolore ad unaltro livello).

Il tutto (KBSS / KBSU) é stato messo in relazione con lelinee energetiche delle dita visualizzate alla Kirlian (DEPT).

Ne è nato uno studio di relazione diagnostica tra KBSS /KBSU / DEPT, la cui decodifica è basata su 5000 foto tuttedepositate.

La tecnica è utile al terapeuta perché lo aiuta a cresceredurante il colloquio diagnostico/terapeutico.

Le tecniche diagnostiche a SANDWICH KBSS-KBSUideate dallo scrivente, mettono in evidenza l’emanazionebioenergetica della saliva, dell’urina, dei rimedi di Bach, dellaloro risonanza in armonia o disarmonia e soprattutto perme-ttono, attraverso la decodifica degli effetti corona (vedi esem-pio 1 Effetto corona normale e esempio 2 Decodifica dell’ef-fetto corona), di gerarchizzare e integrare, dando maggiorrilievo alla massima disarmonia prima orizzontale, poi verti-cale .

Nell’interpretazione psichica secondo la DEPT (DiagnosiEnergetica Punti Terminali) da Mandel, Paracelso e Jungesistono 10 linee di reazione (dal mignolo di sinistra a quellodi destra); per ogni dito esistono 4 assi (ossia linee rette cheuniscono due punti opposti) in senso orario:

10 dita per 4 assi = 40 posizioni polari di riferimento = 40posizioni psichiche

Da questa considerazione ho pensato ai fiori di Bach 38 +1 R.R. + Yarrow Californiano.

Lo sviluppo della DIAGNOSI ENERGETICA DELPUNTO TERMINALE (DEPT) risale a 25 anni fa; moltisistemi terapeutico-diagnostici hanno origine dalla catenacausale dei fenomeni resi visibili nella foto DEPT (riconosci-mento della situazione fisica, chimica e spirituale).

Attraverso l’effetto KIRLIAN sono state rese visibili sucarta fotografica le scariche della distribuzione, dell’intensitàdi carica superficiale (effetto corona) dei polpastrelli delle

mani, della saliva e dell’urina.Attraverso l’osservazione delle persone ammalate, dei loro

sintomi e dei referti clinici eventualmente disponibili, è natala topografia fisica, psichica e spirituale in cui sono riportatitutti i sistemi organici e psichici.

Anche in questo caso è di grandissima importanza porrel’uomo nella sua totalità alla base di questa interpretazione.

La premessa indispensabile per poter fare questo è laconoscenza delle correlazioni e del gioco d’insieme delle cel-lule viventi dentro l’essere umano.

Per apprendere tutto questo sono di grande aiuto la medi-cina tradizionale cinese e le altre filosofie olistiche che ci sonostate tramandate.

L’aspetto fondamentale e più importante del metodo è ilfatto che dall’analisi diagnostica, oltre a leggere nelle foto isingoli aspetti, si possano collegare in modo logico le variefenomenologie per ricevere indicazioni fisico-psichico-emozionali.

Da questo scaturiscono tre punti importanti:1) deve essere riconoscibile l’informazione individuale che sta

alla base (codice elettromagnetico personale gradienzaeffetti corona);

2) l’energia quale trasportatore dell’informazione individualelascia delle tracce visibili all’interno delle precise struttureorganiche (foto DEPT polpastrelli mani), nella saliva (fotoKBSS) e nell’urina (foto KBSU);

3) se riuniamo questi primi due punti diventa possibile inter-pretare la situazione del livello organico, spirituale epsichico.Nella foto DEPT la “trinità” informazione, energia e mate-

ria viene interpretata singolarmente, poi attraverso leconoscenze ottenute si arriva ad una valutazione olistica.

Nelle singole irradiazioni visibili (mani / saliva / urina) la“trinità” torna ad essere il tutto e i piccoli poli (effetti corona:polpastrelli mani / saliva / urina) si collegano l’uno all’altro inmodo logico così come le singole cellule rappresentanoinsieme un tessuto o un organo e questi insieme rappresen-tano l’uomo nella sua totalità.

Esistono delle regole di interpretazione che permettono 1)di oltrepassare l’individualità del terapeuta, 2) di seguire aritroso la catena causale di una malattia indipendentementeda dove sia insorta e dal suo nome, 3) di applicare delle strate-gie terapeutiche seguendo l’alterazione elettromagnetica enon il quadro clinico che sta in primo piano o alla malattia(BACH).

Nella foto DEPT l’interpretazione psico-analitica comin-cia sempre con il mignolo della mano sinistra e termina conil mignolo della mano destra. Ogni dito ha un significato fon-damentale e tutti gli aspetti che si presentano a livello organ-ico in riferimento alla topografia hanno sia cause animiche(energie-psiche) che spirituali (informazione-individualità).

La strategia di inizio che conduce alla meta, fa immaginarea JUNG/MANDEL che teoricamente la vita cominci dalmignolo della mano sinistra e termini al mignolo della manodestra.

Page 139: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

Il test KBSS - KBSU si realizza ponendo in un contenitorela saliva del paziente, in un altro l’urina; li si dispone ognunoin 40 pozzetti su un film trasparente graduato e su ogni goc-cia di saliva e di urina si pone una goccia di ognuno dei Fioridi Bach in diluizione d’uso.

Si dispone il film su carta impressionabile e si sviluppa unafoto Kirlian.

Lo sviluppo evidenzia effetti corona di cui ho tracciato unoschema di decodifica: dalla massima disarmonia alla massimaarmonia/dissolvenza.

spirito - anima - corpoo informazione - energia - materia

Tutte le 10 irradiazioni hanno un significato spiritualesuperiore. Abbiamo stabilito i significati delle dita delle maninella sequenza da 1 a 10.1 ( mignolo mano sinistra): questo è il luogo in cui comincia

la vita. Dalla fenomenologia qui presente riceviamo indi-cazioni sul periodo prenatale e la nascita.

2 (mignolo della mano destra): dalla fenomenologia cor-rispondente riceviamo informazioni relative alla personal-ità del paziente. Ciò significa che qui si esprime la via chel’uomo attraverserà nel corso della sua vita.All’interno delle irradiazioni della mano si proiettano le

direzioni del flusso energetico verticale, orizzontale e diago-nale: disturbi polari.

Per disturbo polare si intende l’unione di due fenomenielettromagnetici (effetti corona) attraverso una linea che puòessere verticale, trasversale, obliqua destra e sinistra; ifenomeni possono anche non essere uguali.

Nella fenomenologia corrispondente, ed indipendente-mente dagli organi e dai sistemi di volta in volta correlati,possiamo ricevere indicazioni riguardanti i condizionamentidella psiche profonda dell’uomo.

Qui é stato inserito il mio lavoro: 4 livelli per 10 dita = 40 livelli psichici - 38 Fiori di Bach.

BIBLIOGRAFIA

1. BAGINSKI B.G., SHARAMON S. - Reiki. L’energia vitale universale.MEB Ed., Trento, 1994.

2. CHOPRA D. - Corpo senza età mente senza tempo. La nuova filoso-fia della giovinezza interiore. Ed. Paperbach, Milano, 1998.

3. FONTANA S. - Attraverso la mente. Manuale di Psicocibernetica.Edizioni Istituto di Scienze Umane, Roma, 1998.

4. GIMBEL T. - Cromoterapia. Tecniche Nuove, Milano, 1994.5. GUBBIOTTI A. - Concetti scientifici delle bioenergie. Guna Ed.,

Milano, 1994.6. GUBBIOTTI A. - Bioenergia: dimostrazione raggiunta. Guna Ed.,

Milano, 1995.7. GOLDMAN J. - Il potere di guarigione dei suoni. Ed. Punto d’incon-

tro, Vicenza, 1998.8. JUNG C.G. - Gli archetipi e l’inconscio collettivo. Bollati Boringhieri,

Torino, 1997.9. SNELLGROVE B. - Aura. La fotografia Kirlian. Tecniche Nuove,

Milano, 1998.10. SHEFFER M. - Metodo originale della floriterapia di Bach. Tecniche

nuove, Milano, 1995.11. KRAMER D. - Nuove terapie con i fiori di Bach. Ed. Mediterranee,

Roma, 1995.12. KLUGE H. - Urinoterapia. Red edizioni, Como, 1998.

52ATTI DEL III CONGRESSO NAZIONALE A.M.I.F.

Per riferimento bibliografico:SERAFINI F. – Relazione elettromagnetica tra i disturbi polaridella Foto DEPT (Diagnosi Energetica Punti Terminali), KBSS(Kirlian Bach Serafini Saliva), KBSU (Kirlian Bach SerafiniUrina) e i Fiori di Bach. Atti del 3° Congresso A.M.I.F. La Med.Biol., Suppl. al N° 2, 2001, pagg.

Indirizzo dell’Autore:

Dr. Francesco SerafiniSpecialista in OdontoiatriaPsicoterapeuta e FloriterapeutaVia del Mulinello, 7860019 Senigallia (AN)

Marzo 2001

Ordine schematico per ottenere le fotoKbss - Kbsu

La triplice strategia

Page 140: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

5

RIASSUNTO: Nel presente lavoro viene proposto un abbinamento tra i colori, i Rimedi Floreali di Bach e gliArchetipi spirituali a cui essi si riferiscono. Grazie a questo, il paziente potrà fruire attivamente dei Fiori di Bach uti-lizzando la tecnica delle Affermazioni Positive abbinata all’uso del colore in un feed-back di reciproco rafforzamento.

PAROLE CHIAVE: Fiori di Bach, Colori, Affermazioni Positive

SUMMARY: In this paper we discuss a link among colours, Bach flower remedies and the spiritual archetypi-cals to which they are referred. On this basis, we will emphasise how the patient can use actively the Bach flowerremedies by using the technique of positive affirmations in synergy with the use of colours, which produce a feed-back leading to a reciprocal strengthening of the single components.

KEY WORDS: Bach’s Flower Remedies, Colours, Positive Affirmations

Utilizzo attivodei rimedi florealiattraverso l’uso dei colorie delle affermazioni positive

E. PaolelliMedico chirurgo; specialista in Psi-chiatria, Psicoterapeuta, Docentedi Psichiatria Biologica al corsobiennale di perfezionamento suiprodotti di origine naturale all’Uni-versità degli Studi della Calabria -Dipartimento di Scienze Farma-ceutiche; Direttore didattico italia-no della Fondazione Bach - MountVermon; Presidente e fondatore del-l’Associazione Medica Italiana diFloriterapia; Docente alla Scuoladi Omotossicologia e DisciplineIntegrate; Docente alla Scuola diMedicina Biologica per Farmacisti.

ATTI DEL I CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

Molto è stato scritto sui Fiori di Bach e sugli stati d’a-nimo negativi che essi compensano. Non sempre,però, è stato chiarito il corrretto meccanismo d’azio-

ne con cui i Fiori esplicano il loro effetto terapeutico. I Fiori corrispondono ad Archetipi, a Qualità Spirituali pre-

senti in nuce in ogni essere umano. Grazie alla precisa fre-quenza vibratoria che essi esprimono sono in grado di risve-gliare in noi le qualità latenti corrispondenti; qualità come ilcoraggio, la fiducia, l’amore, la comprensione, la pazienza, laduttilità, l’entusiasmo. Tali Qualità evocate e risvegliate sipongono sull’altro piatto della bilancia ad armonizzare inostri difetti o stati mentali negativi.

Il lavoro terapeutico si realizza su quella vasta zona dellapsiche che potremmo definire con Assagioli l’inconscio “pla-stico”. L’inconscio, cioè, non ancora strutturato, costituito daun’enorme riserva di energie psichiche non differenziate,latenti e potenzialmente evocabili. Grazie appunto al potereevocatore apportato dai Rimedi Floreali, questa zona si attivae l’immagine archetipa del fiore si manifesta in tutta la suapotenza, sollecitando l’espressione di una Qualità che sioppone ad un difetto o stato d’animo negativo.

Unendo la collaborazione attiva e cosciente del pazientealla dinamica energetica stimolata dal fiore, siamo in grado,

attraverso la tecnica delle affermazioni positive e delle paro-le evocatrici, di ottenere degli effetti psicologici in accordoalla prima e alla terza legge della Psicodinamica di RobertoAssagioli che globalmente asseriscono: “Idee e Immagini men-tali tendono a produrre condizioni fisiche ed emotive, nonchèatti esterni, ad esse corrispondenti”.

Integrando al lavoro attivo da parte del paziente l’utilizzodi una valenza energetico-cromatica data dal Fiore e dalColore abbinato alla Qualità che vogliamo sviluppare, deter-mineremo ulteriori effetti in accordo alla quarta Legge dellaPsicodinamica che afferma: “Emozioni ed Impressioni tendo-no a suscitare e ad intensificare le idee e le immagini ad essecorrispondenti o collegate”.

Infatti il colore è una precisa frequenza elettromagneticache, analogamente al messaggio energetico apportato alRimedio Floreale, comunica direttamente con il nostroInconscio suscitando risposte emotive e percettive che, all’in-terno della psiche, sono associate e convibrano con la fre-quenza del colore in oggetto; percezioni che a loro volta sti-moleranno e si uniranno a rappresentazioni mentali e a ideead esse collegate.

In tal modo, all’azione dettata dal Rimedio Floreale siunirà un significativo feed-back positivo creato dall’utilizzo

Page 141: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

6

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

cosciente e mirato di un cartoncino-simbolo. Fiori, pensieri,emozioni e volontà correttamente orientati non tarderanno aprodurre nel paziente gli effetti positivi voluti.

Questi effetti, opportunamente sottolineati dal terapeutaper coscientizzarli ed ancorarli nel paziente, rappresenteran-no di volta in volta, i passi graduali di armonizzazione e tra-sformazione in atto nella struttura della personalità delpaziente.

Un antico proverbio afferma:

semina un pensiero, raccogli un’azionesemina un’azione, raccogli un’abitudinesemina un’abitudine, raccogli un carattere semina un carattere, raccogli un destino.

Il Cofanetto delle Qualità dei Fiori di Bach

In questo Cofanetto vengono proposti trentanove carton-cini colorati, tutti diversi per contenuto, grafica e colore checonsentono a chi li usa di inserirsi attivamente nel processoterapeutico promosso dai Fiori, rafforzandolo e rendendolopiù consapevole. Ogni cartoncino reca stampato su di un latola Qualità da evocare, sull’altro, L’Affermazione positiva cor-rispondente e al suo interno il nome del Rimedio Floreale diBach a cui si riferisce.

I colori sono stati definiti uno ad uno in relazione direttacon la qualità di ogni singolo fiore. Nessuno dei colori impie-gati è allo stato puro perchè sono stati utilizzati soltanto quel-le particolari tonalità cromatiche che più consentono di evo-care le qualità espresse dal singolo fiore. Così ad esempio ilrosso mosto utilizzato per Larch è diverso dal rosso carminioabbinato al Rock Rose, così come di certo sono diverse lesituazioni in cui abbiamo bisogno di trovare fiducia nellenostre capacità per metterle in pratica, da quelle in cui occor-re attingere ad uno stimolo eroico per reagire.

Il lavoro proposto, risultato di una lunga elaborazione dame condotta in collaborazione con la cattedra di Teoria dellaPercezione dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, ha pre-valentemente funzioni terapeutiche e non diagnostiche,diversamente dal test di Luscher. In altre parole, il suo impie-go è successivo al momento diagnostico in quanto la dia-gnosi è imprescindibile dal colloquio clinico che deve esserecondotto dal terapeuta con sensibilità, apertura ed abilità tec-nica. Soltanto dopo essere pervenuti alla diagnosi psicologi-ca, l’uso dei cartoncini consentirà al terapeuta di comunica-re la valenza positiva della diagnosi stessa al paziente attra-verso un linguaggio centrato più sul cambiamento positivoda attuare che non sulla problematicità del momento. Adesempio proponendo Gentian ad un paziente che si scorag-gia facilmente, il terapeuta non si soffermerà sullo stato d’a-nimo negativo riscontrato, bensì inciterà il paziente ad ali-mentare in sè la fiducia nella vita e a proseguire superandoogni ostacolo. Questo prevede di dover necessariamentechiedere la collaborazione del paziente che, in questo modo,diverrà cointeressato e corresponsabile della sua guarigione.

Guida alle tecniche di utilizzodei trentanove cartoncini

L’affermazione positiva contenuta nel cartoncino per esse-re efficace deve essere espressa in modo chiaro, preciso evigoroso, deve possedere un forte potenziale dinamico, unalto “voltaggio” e, nello stesso tempo, non essere espressa inmaniera aggressiva. La volontà saggia è una volontà d’amo-re e non di violenza, afferma Assagioli (Assagioli, 1977). Lefrasi possono essere pronunciate anche solo interiormentema sono più efficaci se pronunciate ad alta voce o meglioancora se visualizzate con il proprio colore. Possono essereripetute ogni volta che si assume un rimedio nell’arco dellagiornata, oppure ogni volta che si sente la necessità di ricor-dare a noi stessi la nostra scelta consapevole e la nostradisponibilità a cambiare. Le ripetizioni devono essere espres-sione di un persistente atteggiamento affermativo interiore enon un fatto meccanico o di routine. Nell’uso di questa tec-nica la fretta e l’impazienza di vedere i risultati vanno evita-te. Le affermazioni non solo non danno risultati immediata-mente evidenti ma, in principio, possono anche aprirci al“dolore del nostro imbarazzo” (Kaminsky e Katz, 1989).

Page 142: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

7

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Analogamente all’effetto dei Rimedi Floreali, in alcuni casi leaffermazioni possono condurci alla cosidetta “crisi dicoscienza” che è elemento indispensabile per una vera gua-rigione e trasformazione. Questo non deve scoraggiarci nèspaventarci, ma anzi deve essere ulteriore elemento di con-sapevolezza per proseguire nel cammino del cambiamento.

Un corretto uso del Cofanetto abbinato alla terapia con iFiori richiede di non forzare mai le resistenze psicologichedella persona, ma piuttosto di affrontarle con gradualità edolcezza, stemperandole con il calore delle qualità opposteevocate e la coscienza del lavoro proposto.

Una certa gradualità nell’uso di questa tecnica è quindiindispensabile. Si consiglia di iniziare con un solo cartoncinocolorato alla volta, in maniera da potersi meglio focalizzaresulla tematica che si ritiene più importante o urgente da trat-tare; solo in un secondo tempo e con maggiore esperienza,si potrà utilizzare più di un cartoncino nello stesso periodo.

I cartoncini possono essere tenuti in camera da letto, incucina o nel luogo di lavoro, anche solo per ricordare a noistessi l’impegno preso e la nostra volontà di cambiare.

Una modalità consigliata per usufruire al meglio dellavalenza terapeutica del cartoncino è la stesura di un diarioquotidiano centrato sulla rilevazione di pensieri, emozioni eazioni, positivi o negativi, espressi nell’arco della giornatacollegati alla Qualità sulla quale si sta lavorando. Ad esempio,se stiamo assumendo Beech, registreremo nel diario tuttoquanto è emerso durante la giornata in rapporto alla temati-ca della tolleranza, tutto ciò che abbiamo pensato, sentito efatto per esercitarla o meno nei confronti degli altri e dellavita in generale.

I singoli cartoncini saranno di volta in volta cambiati colprocedere del processo terapeutico, allo stesso modo deiRimedi Floreali corrispondenti.

Esercizio base

Oltre a porre il cartoncino colorato in un luogo dove attirifacilmente la nostra attenzione, al fine di influenzare anchesolo inconsciamente la nostra psiche, prestare attenzionecosciente alla qualità o all’affermazione positiva riportate sulcartoncino rappresenta sicuramente una tecnica più efficace.

A tale scopo si consiglia di sedersi in una posizione como-da e rilassata e di osservare il cartoncino dal lato preferitoper circa due minuti. Se dall’inconscio emergono idee,immagini o sensazioni collegate alla tematica in esame,lasciatele affiorare e prendetene nota. In un secondotempo, da soli o con il vostro terapeuta, potrete rielabora-re quanto emerso.

Riflettete sul significato della Qualità o dell’affermazionepositiva cercando, per quanto possibile, di identificarvicon essa.

Proseguite, quindi, l’esercizio visualizzando il colore delcartoncino che discende e vi inonda dall’alto. Visualizzateil colore che a poco a poco entra in voi e attraverso il respi-ro compenetra il vostro corpo fino a diffondersi nell’auracircostante. Infine ripetete ad alta voce o mentalmente ilnome della qualità o se preferite l’affermazione positiva.

Se nel corso dell’esercizio dovessero affiorare particolarireazioni che ne ostacolano il proseguire armonico, non insi-stete e parlatene al vostro terapeuta.

Bibliografia di riferimento:

ABLERS J., “Interazione del Colore”, Pratiche editrice, Parma, 1991.ALCIDE R., “La Cromoterapia”, Xenia , Milano, 1996.AMBER R., “Cromoterapia”, Xenia, Milano, 1989.ASSAGIOLI R:, “Principi e Metodi della Psicosintesi Terapeutica, Astrolabio,

Roma, 1973.ASSAGIOLI R., “L’Atto di Volontà”, Astrolabio, Roma, 1977.ASSAGIOLI R:, “Psicosintesi per l’Armonia della Vita”, Astrolabio, Roma,

1993.BACH E., “Guarire con i Fiori”, Ipsa Edizioni, Palermo, 1981.BALZOLA M.A., “ I Fiori della Mente”, Boringhieri, Torino, 1997.BRIDE M., “Color Harmony”, Zanfi Edizioni, Modena, 1995.CAMPANINI M.E., “Curatevi con i Fiori di Bach”, Fabbri , Milano, 1995. CHANDU J., “Guarire con i Colori”, Editrice Atanor, Roma, 1983.CLARK L:, “Cromoterapia”, Red, Como, 1982.GOETHE J., “Della Teoria dei Colori”, Acquarelli Saggi, Bussolengo, 1995.HOWARD J:; RAMSEL; J., “Guarire con i Fiori di Bach”, Tecniche Nuove,

Milano, 1994.JUNG C.G., “L’Uomo e i suoi Simboli”, Longanesi, Milano, 1980.KAMINSKY P., KATZ R., “Affirmations”, The Flower Essence Society,

Nevada City, California, 1989.LUSCHER M., “Il Test dei Colori”, Astrolabio, Roma, 1976.PAOLELLI E., “Le Qualità dei Fiori di Bach nelle Affermazioni Positive” in

Medicina Biologica, n.2, pag 38-39 , GUNA Edizioni, Milano, 1995.PAOLELLI E., “Floriterapia di Bach”, VHS, GUNA Edizioni, Milano, 1996.PILGRIM S:, “Le Tonalità dell’Animo” , Accademia delle Belle Arti di

Bologna, Tesi non pubblicata.SCHEFFER M:, “Una Chiave per l’Anima”, TEA Edizioni, Milano, 1977.

SCHEFFER M.; STORL W.D.,”Le Piante per la Psiche”, IPSA Edizioni,Palermo, 1994.

STEINER R:; “L’Essenza dei Colori”, Editrice Antroposofica,Milano,1977.

WITTGENSTEIN L. “Osservazioni sui Colori”, Einaudi, Torino, 1977.

Ermannno Paolelli, Omeopata, Psichiatra e Psicoterapeuta è docente diPsichiatria Biologica al Corso di Perfezionamento in “Aspetti BiologiciClinico-Terapeutici dei Prodotti di Origine Naturale” presso la Facoltà diFarmacia dell’Università degli Studi della Calabria. Diplomatosi inFloriterapia presso la Fondazione Bach di Mount Vernon è attualmenteil Direttore Didattico del Bach Center in Italia. Fondatore e Presidentedell’A.M.I.F., Associazione Medica Italiana di Floriterapia, vive e lavoraa Bologna.

Page 143: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

8 N° 1 - Giugno 1999

RIASSUNTO ESTESO:Caratteristiche generali del lavoro, intenzioni, interpretazioniCon il presente contributo abbiamo inteso chiudere la pluridecennale discussione relativa all’esistenza, o meno, di una qualsivoglia poten-ziale “attività” inerente ai rimedi floreali del Dr. Bach.Venendone qui dimostrata la possibilità di poter significativamente influenzare, rispetto a quanto normalmente avviene in natura – ed è facil-mente riproducibile in laboratorio – la disposizione strutturale di alcune particelle cristalline elementari in corso di deposito da una sospen-sione in mezzo acquoso (deposito guidato dalla forza di gravità terrestre e dalle reciproche interazioni particella-particella), viene loro ricono-sciuto, in un certo senso “a dispetto” della risaputa mancanza di ogni rintracciabile “sostanza” al loro interno, lo status di agente attivo; piùspecificatamente ultradebole ed in senso squisitamente positivista, in quanto non (o non ancora) misurabile.Al contempo viene qui riconosciuta, ai fiori di Bach, una attività differenziale, dal momento che i risultati variano (pur all’interno di un certocomune ambito) da rimedio a rimedio.Questa variazione individuale, entro uno stretto gruppo di appartenenza, si accompagna ad una differenziale modalità di influenza sul diver-so substrato materiale al quale possono essere applicati.Si ripropone, pertanto, a diverso livello (ossia in ambito di esperienza di laboratorio) lo stesso sistema ternario interattivo: fiori di Bach, sub-strato di applicazione, ambiente comune ai primi due componenti (in questo caso dominato da una predeterminante specifica: la forza di gra-vità), posto alla base della floriterapia.È d’obbligo, ancora una volta ed analogamente a quanto già fatto in occasione di una nostra precedente nota a questo stesso riguardo, segna-lare la diversità di categoria d’appartenenza tra l’ambito terapeutico e quello sperimentale agente su di un substrato cristallino preindividua-to come oggetto-soggetto d’applicazione dell’esperienza stessa.Tuttavia i risultati ottenuti con l’analisi diffrattometrica, mettendo in luce una doppia modalità interattiva, che potremmo definire sia “adat-tiva” che “di contrasto” nei confronti delle forze naturalmente dominanti sul substrato, tendono di fatto a far coincidere la interpretazionescientifica delle nostre osservazioni con le intenzioni cliniche del floriterapeuta.In ultima istanza con lo stesso “meccanismo d’azione”, riequilibrante gli eccessi od i difetti delle risposte individuali all’ambiente , postula-to per i rimedi floreali.Al di là di tale tendenza, resta il fatto di dover, da adesso in avanti, indirizzare gli sforzi di indagine esclusivamente verso la ricerca clinica,avendo qui ricondotto e liquidato, in campo prettamente galileiano, la primigenia opposizione verso i fiori di Bach: quella che li voleva asso-ciati solo al “presunto esoterismo” dilagante per moda momentanea od all’ambito “fideistico” soggettivo.

Metodologia e riscontri specificiI fillosilicati (silicati a forma cristallina morfologicamente analoga alle foglie) si distinguono da altre strutture a chimismo similare per il fattodi presentare, sulle superfici cristalline a sviluppo planare, delle cariche attive residue.Più dettagliatamente, tendono ad addensare cariche negative sulla coppia di facce parallele più estesa e cariche positive sulle coppie piano-parallele meno estese costituenti i bordi della sagoma “fogliare” che dà il nome a questi minerali.Sia in natura, che riproducendo artificialmente il fenomeno, al momento del loro flocculare (depositarsi da sospensioni acquose in cui nor-malmente o forzatamente possono venire a trovarsi) questi minerali, costituenti essenziali delle argille, tenderebbero a costituire una impal-catura formato da uno strato di “piastrelle fogliari” piano orizzontale, a diffusa carica superficiale negativa, su cui dovrebbero innestarsi sin-goli “siparietti” verticali (singoli cristalli planari anch’essi, ma attaccati per mezzo delle loro facce più strette, addensanti cariche positive, alsuddetto piano-strato basale negativo) a loro volta coperti da un altro livello planare composto da tasselli esponenti, di nuovo, residui di cari-ca negativa e così via. Abbiamo detto che questa è la tendenza, ma di fatto ciò non accade quasi mai nella sua più pura forma perché la sud-detta possibile struttura il più delle volte soccombe alla gravità terrestre e si ottiene, alla fine, una disposizione (tessitura, per gli addetti ailavori) a strati più o meno paralleli, analoghi ad un ammucchiamento di foglie cadute.Tanto più il tipo di fillosilicato è esteso e sottile, di alto peso specifico, di basso valore di carica residua, tanto più si assiste (tendenzialmen-te) ad un impaccamento stratiforme piano parallelo ripetuto. Quanto più il fillosilicato abbia una morfologia più “tozza”, meno esile e piùcorta, un peso specifico molto basso, tanto maggiormente possono costituirsi disposizioni di particelle che si avvicinano a quella ideale od, in

I fiori di Bachtra adattamentoed attivazioneMessaggi ultradeboli e modificazioni strutturali: risultati definitivi

ATTI DEL I CONGRESSO NAZIONALEA.M.I.F.

M. RossiGeochimico;Guna S.r.l. via Palmanova, 71Milano

M. SettiGeostrutturalista; Dipartimento di Scienze della Terra,Università degli Studi di Pavia.Via Abbiategrasso, 209 - Pavia

Page 144: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

9

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

mancanza di meglio, a quella, più o meno statisticamente distribuita, ottenibile in caso di un fine macinato fillosilicatico mescolato mecca-nicamente. Quest’ultima evenienza è favorita dalla elevata densità di carica per unità di superficie in quanto, all’aumentare di questa, ven-gono favoriti i legami deboli aggiuntivi dispersi in ogni direzione, unico mezzo di contrasto dell’impaccamento gravitativo.Abbiamo utilizzato due standard internazionali di fillosilicati: quello della Kaolinite, costituito da particelle pseudoesagonali molto assottigliateed estese planarmente; e quello della Montmorillonite, caratterizzato da particelle più piccole, talora più irregolari, più tozziformi e spesso ras-somiglianti a prismi a base esagonale ed anche più attive dal punto di vista chimico-fisico data la loro elevata densità di carica residua.Sono state preparate delle sospensioni acquose contenenti 100 mg di minerale argilloso, o di quarzo standard macinato, per ogni centimetrocubo di liquido.Le sospensioni sono state fatte decantare (depositare) e sono state esaminate, dopo essicamento, con la tecnica della diffrattometria a raggix. In questo modo si è avuto un primo punto di riferimento a cui rimandare le possibili, successive, variazioni strutturali.Abbiamo confrontato con esso la tessitura, analogamente ottenuta, del quarzo macinato (subsferico, granulometricamente omogeneo ed inat-tivo) e quelle di Kaolinite e Montmorillonite messi a contatto, nel mezzo acquoso, con i fiori Bach a concentrazione terapeutica. Sono statiutilizzati i rimedi floreali del gruppo definito dell’“Insufficiente interesse verso le circostanze presenti”: Clematis, Honeysuckle, Wild Rose,Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud.Contemporaneamente sono state preparate ed analizzate le strutture deposizionali dei minerali argillosi e del quarzo sospesi in H2O ed alcooletilico; così come sono state analizzate le polveri degli stessi standard senza aver subito alcun trattamento.Globalmente abbiamo avuto i seguenti riscontri: la deposizione delle particelle del quarzo non mostra in alcun caso differenze sostanziali daquelle della polvere non trattata, cosa da aspettarsi date la suddetta inattività ed omogeneità della granulometria costituente.Le strutture ottenute con l’aggiunta dei fiori di Bach alle sospensioni argillose si distinguono nettamente (ed in modo statisticamente signifi-cativo) dalla tessitura delle polveri tal quali e da quelle ottenute con la sola acqua e/od acqua ed alcool etilico.Più specificatamente si è assistito ad un aumento, estremamente significativo, dell’ordine di disposizione pianoparallela delle particelle diKaolinite (risultanti, in questo modo, più iso-orientate) con l’associazione dei rimedi floreali di Bach. Ossia ad un maggiore adattamento dellestesse alle condizioni esterne.Viceversa, l’associazione con la Montmorillonite ha portato ad un incremento dell’attività delle singole particelle costituenti (meno soggetteall’influenza della forza di gravità) conducente ad una disposizione strutturale diversa sia da quella della polvere che da quella del semplicedepositarsi da mezzo acquoso; e similare al teorico possibile in assenza di costrizione gravitativa.La disposizione, in altre parole, è risultata nettamente più de-iso-orientata, o meno iso-orientata che dir si voglia.Un’ultima annotazione: i tentativi sperimentali condotti con l’aggiunta di tutti i fiori di Bach, qui presi in considerazione, alle sospensioniacquose dei fillosilicati, ha fatto registrare una diminuzione delle nuove caratterizzazioni strutturali ottenute con i singoli rimedi, e più ecla-tanti con uno solo degli stessi.

PAROLE CHIAVE: Diffrattometria, Floriterapia, Attività, Convalida sperimentale

SUMMARY:With this work we intended to close each debate on the, till now presumed, “activity” of Dr. Bach’s flower remedies. And we intended to closeit definitively in favour of these, by recognising them – at least towards a sensitive not organic substrate composed by phyllosilicates, that isto say pseudohexagonal leaf-shaped silicates – the main role of agents able to modulate influences and to obtain diversified answers in com-parison to a similar situation but without their “active” presence.The most astonishing results we occurred to observe at the end of this experimental study are the following:– A certain phyllosilicate, the Kaolinitis, is naturally acquiescent to the force of gravity of the Earth with the exception of opposing forces

due to its specific extended morphology (this corresponds to a high internal friction) and to its soft superficial residual charge; this phyl-losilicate, in presence of the Bach Flowers, fits itself much better to the present circumstances and changes its neo-structuration in a sta-tistically relevant way. It is important to notice that the highest degree of adaptation that can be reached is connected with the associationof Clematis or Honeysuckle.

– Another phyllosilicate, the Montmorillonite with opposite features in comparison to the previous one, in association with the flower reme-dies has gained the force of reactivation and could get back to its normal structural levels except if it has deposited from water or alcoholand water; this “awakening” of the montmorillonite has been particularly evident by using Mustard, Olive and Chestnut Bud.

– Instead, no particular differences were observed between the situations “with or without” the use of the Bach Flowers when these havebeen associated to the inert Dutch quartz which is composed by subspherical crystalline equidimensional particles without residual char-ges.

– All this means that the activity of the Bach Flowers is not “objectifying” but “co-operating” with the internal forces of the “subject of theaction” which every time must fit itself or react to external stimuli.

– The Bach Flowers have therefore demonstrated their “interactive” capability by respecting the specific features of the substrate they getin contact with; therefore they can be considered as potentially “exhortative” and not simply “manipulative” substances, as they exhortthe best answers from the substrate itself.

As this is our second work bringing to the same results on this subject, we consider it useless and unfruitful to do other experimental resear-ches in the same direction. Having definitively recognised a potential activity of the Bach Flowers, we have now nothing left but go on in theonly direction of clinical demonstration, that is to say to change from the sensitive, crystalline, not organic substrate to the sensitive, orga-nic, living one.

KEY WORDS: Diffractometry, Flower therapy, activity, experimental convalidation

Page 145: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

10

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

INTRODUZIONEIn una precedente nota abbiamo potuto dimostrare la pos-

sibilità di una interazione tra rimedi floreali e neoformazionedi strutture cristalline, al contempo sottoposte ad aggiuntivi stress chimico-fisici.

Per la prima volta veniva, così, dimostrata una attività ditali “farmaci” nei confronti di un sistema riproducibile etenuto sotto controllo sperimentale; è come dire che per laprima volta veniva applicato ai fiori di Bach il metodo gali-leiano (o positivista che dir si voglia). Si trattava, inoltre, di unsistema dinamicamente evolutivo, il più possibile aperto aqualsiasi stimolo proveniente dall’esterno (o dal mutare deisuoi stessi componenti) proprio per avere l’opportunità diregistrazione di varianti seppur minimali.

Questa, in sede di lettura del lavoro è stata, da qualcuno,considerata una scelta eccessiva e tale da poter creare inter-pretazioni fuorvianti.

Avendo accolto l’obiezione, è stata nostra intenzione pro-seguire nella ricerca adoperando un substrato interattivo a

più alta soglia di eccitabilità, in modo da avere una confermadel precedente risultato tesa, al contempo, alla eliminazionedi ogni ragionevole opposizione dialettica. Tale nuovo sub-strato doveva, poi, essere inserito in uno schema sperimen-tale meno complesso (un protocollo più semplice rispetto aquello già pubblicato, che avesse anche lo scopo di favoriretutti coloro che desiderassero verificare, in senso operativo,le nostre asserzioni).

Abbiamo individuato nelle sospensioni acquose di alcuniparticolari silicati (vedi più dettagliatamente nella sezionemateriali e metodi), sostanze attive dal punto di vista chimi-co fisico, il substrato più adatto al nostro obiettivo.

Da queste sospensioni si depositano spontaneamentestrutture cristalline la cui disposizione interna è funzionedelle caratteristiche del minerale stesso utilizzato e del mezzodi dispersione in cui esso viene posto (con il quale può inte-ragire in modo differenziale e diversificato anche grazie allapresenza di componenti aggiuntivi). Recuperando questidepositi ed esaminati con i mezzi di indagine comunementein uso per la loro identificazione tridimensionale (diffratto-metria a raggi x) è possibile avere una misura del variabilegrado di influenza avuto su di essi da parte di sostanze, oltreal mezzo acquoso, con cui vengono in contatto.

Ci pare del tutto evidente (nonché lecita), da parte nostra,la volontà di chiudere definitivamente il discorso sul (damolti ritenuto presunto) potenziale d’attività dei fiori di Bach,almeno nei confronti di un substrato sperimentale.

Con ciò implicitamente intendendo passare la mano, adottenuta conferma, esclusivamente all’indagine clinica, ossiaad un successivo livello di convalida che, comunque, è possi-bile attivare con sicurezza solo dopo queste precedenti risul-tanze.

MATERIALI E METODI

Premessa.Alcuni minerali costituenti, in natura, i sedimenti argillosi,

possiedono delle specifiche caratteristiche morfo-strutturaliche li rendono unici e dotati di tali peculiarità che ormai sonosempre più numerosi gli studiosi ritenenti che la vita terre-stre si sia sviluppata proprio a partire dai fondi oceanici ovetali minerali da sempre si accumulano costantemente.

Le specificità di cui si è appena detto possono essere bre-vemente riassunte come segue:– capacità di interagire con ioni, molecole, gruppi molecola-

ri diffusi, anch’essi, nel medesimo ambiente;– capacità di potersi disporre, nelle tre dimensioni, in modo

da costituire (in favorevoli circostanze) delle strutture dette“a castello di carte”, a loro volta in grado di funzionarecome “matrice” per ulteriori complessità comprendentianche il carbonio, elemento chiave della chimica (vita)organica.

Fig. 1 - In (A) è riportata una rappresentazione schematica di uncristallo fillosilicatico ideale e delle sue cariche superficiali re-sidue.In (B) si è voluto dare un esempio, il più semplice possibile, dicome prendano origine (a partire dai singoli componenti atomiciinterni) le cariche residue stesse.

L’esempio prevede, per non appesantire eccessivamente l’im-magine, la presenza di un solo livello tetraedrico (T), formato datetraedri silicio-ossigeno, associato ad un solo strato ottaedrico(O), costituito da ottaedri centrati sull’alluminio.

Page 146: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

Al di là della pura e semplice teoria, un fillosilicato effetti-vamente esistente in natura e comportantesi di norma comequello schematizzato in figura 2 (A) può essere identificatocon la montmorillonite, vedi figura 3.

Invece la kaolinite in condizioni normali tende a disporsiin un modo più simile (seppure non equivalente) a quellorappresentato in figura 2 (C).

Le differenze, rispetto allo schema ora proposto, possonorisiedere nella presenza di un più alto numero di singoli cri-stalli discostantisi dall’assetto orizzontale e subverticalizzati.

Questo vale, per la kaolinite, anche e soprattutto per ladisposizione interna relativa alla polvere secca. Dato che l’at-

Quest’ultima caratteristica deriva loro dal fatto di esseredei fillosilicati, ossia dei silicati complessi che rassomigliano,nella forma, a delle foglie.

Questo perché il loro abito cristallino è fortemente appiat-tito su di un piano ed il loro contorno è di tipo esagonale.

In figura 1 viene rappresentato un singolo, ideale, cristallodi fillosilicato in cui sono contraddistinte le cariche residuecome negative (le dorsali e basali) o come positive (le latera-li). La stessa figura ci fa ben comprendere perché questi cri-stalli, quanto più liberi da influenze esterne, tra le quali laforza di gravità terrestre, tanto più tendano alla costituzionedi quel sistema “dorso-bordo-base….” che li dispone spazial-mente, come prima dicevamo, come le carte da gioco nelnoto passatempo. È il tentativo di auto-neutralizzazione delleproprie cariche residue che guida la logica intrinseca di taledisposizione. Tuttavia tanto più i singoli cristalli elementarisono estesi e pesanti, tanto più sono destinati a collassare,adattandosi ad una legge fisica di ordine superiore rispettoa quella che sovraintende al tentativo (di riequilibrarsi elet-trochimicamente) di cui sopra.

In figura 2 sono didatticamente raffigurati tre diversi tipidel modo di strutturarsi dei fillosilicati: il primo, (A), si avvi-cina molto a quello teorico anzidetto (sono inserite nelloschema anche particelle inerti non argillose, spesso com-presenti); possiamo pensare che questa prima modalitàappartenga ad un fillosilicato non molto pesante, a morfolo-gia non estesa, pertanto tendente più ad un aspetto prisma-tico che non fogliare, non particolarmente soggiacente allagravità in sospensione acquosa, anche perché dotato di unelevato numero di cariche residue tra loro interagenti, edinteragenti perché non eccessivamente disturbate dal campoelettrochimico di altri ioni presenti nel sistema, altrimentitenderebbe a formare complessi con i medesimi.

Il secondo modo di disporsi, (B), di figura 2, è facilmentericonducibile a quello di un ipotetico fillosilicato sospeso inacqua, ed in corso di rideposizione (flocculazione per gliaddetti ai lavori), le cui caratteristiche fondamentali siano:– medio valore del rapporto tra le dimensioni della faccia

più estesa e quelle delle facce laterali; quindi più estesodel precedente al di sopra di un singolo piano;

– peso specifico medio-elevato;– contenuto elettrochimico residuo medio anch’esso;– non interagente, nel caso, con altri ioni, molecole o cor-

puscoli attivi perché non presenti.

La terza disposizione schematica, la (C), può essere iden-tificata con quella di un minerale argilloso facilmente collas-sante, di buon peso specifico, fornente singoli cristalli anco-ra più estesi, senza però essere tra quelli di maggiore morfo-logia, poco attivo poiché quasi privo di valore di carica resi-dua. Dunque facilmente ammassabile nel modo definito “amucchio di foglie secche”.

11

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Fig. 2 - Vi sono riportati tre diversi modi di strutturazione daneo-deposito tipici dei fillosilicati.Il modo (A), vedi testo, si avvicina molto a quello riscontrabileper le montmorillonite.La modalità raffigurata in (B), rispetto alla precedente, puòessere riferita ad un fillosilicato costituito da cristalli più estesie pesanti, nonché a valore di carica residua, per unità disuperficie, più basso.Il modo (C), infine, può essere assunto a paradigma di una neo-strutturazione di un fillosilicato i cui cristalli siano molto estesie molto poveri di carica.Tale disposizione assomiglia a quella della kaolinite puressendo, quest’ultima, caratterizzata da aggiuntivi elementispecifici di cui viene data spiegazione nel testo.

Page 147: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

Fig. 3 - Due esempi, ad ingrandimenti diversi ripresi al micro-scopio a scansione, di reale strutturazione della montmorillonite.La somiglianza con lo schema di figura 2 (A) ci pare evidente. Inparticolare tale somiglianza risalta nella figura 3 (B), a più ele-vato ingrandimento. Sia in 3 (A) che in 3 (B) è riportata l’unitàdi misura di riferimento (il micron) in modo da avere una esat-ta idea delle dimensioni dei singoli cristalli costituenti.

Fig. 4 - Altre due raffigurazioni di un fillosilicato reale riprese almicroscopio a scansione in questo caso si tratta della kaolinite.Vanno rimarcate le notevoli dimensioni dei cristalli e la loro di-sposizione in pacchetti reciprocamente perpendicolari.

12

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

trito viene a giocarvi un ruolo di notevole importanza ed inassociazione a quello derivante dal fatto che la stessa kaoli-nite può raggiungere delle dimensioni delle proprie particel-le elementari veramente ragguardevoli.

Tutto questo, paradossalmente, porta ad un impedimentodi tipo strettamente meccanico alla realizzazione di un asset-to del tipo “mattone su mattone” ed alla conseguente dispo-sizione di singoli cristalli, od unità policomposizionali mag-

giori degli stessi, in modo reciprocamente perpendicolare.Ritorneremo sull’argomento, dando ulteriori ragguagli in

proposito, quando prenderemo in considerazione i risultatidi questo lavoro e li commenteremo.

Un bell’esempio di kaolinite ben strutturata è visibile infigura 4.

Si notino i singoli “pacchetti” cristallini (di cui si è dettoappena sopra) disposti più o meno ortogonalmente tra loro.

(A) (A)

(B) (B)

Page 148: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

13

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Tab. 1 - Tavola sinottica dello schema sperimentale proposto erealizzato per questa nota.

Montmorillonite e kaolinite possono, dunque, essereposti quasi ai due estremi comportamentali propri dei fillo-silicati e, come tali, cioè proprio perché così diversificati,costituiscono la migliore coppia test per qualsiasi esperi-mento (come quello appena abbozzato a livello introduttivoe che dettaglieremo qui di seguito) li possa prendere in con-siderazione.

Schema sperimentale.

– Preparazione di una sospensione acquosa di polvere dikaolinite (standard internazionale K Ga-1), raccolta dellastruttura di deposito ottenuta, indagine diffrattometricadella medesima. Sia in questo caso, che negli altri descrit-ti a seguire, la sospensione è stata ottenuta a partire da100 mg. di polvere per ogni centimetro cubo di liquido.

– Preparazione di una sospensione acquosa di polvere dimontmorillonite (standard internazionale S Tx-1), raccoltadella struttura di deposito ottenuta, indagine diffrattome-trica della medesima.

– Preparazione di una sospensione acquosa di polvere diquarzo olandese, raccolta del deposito ottenuto ed indagi-ne diffrattometrica dello stesso. L’inserimento del quarzonel protocollo ha una funzione di controllo dei risultati.Essendo la polvere quarzosa inattiva ed equidimensiona-le, non può di fatto né interagire né strutturarsi in alcunmodo; dunque deve presentare ogni volta un grafico dif-frattometrico costante.

– Indagine diffrattometrica delle polveri secche, tal quali, distandard di kaolinite, di quello della montmorillonite e delquarzo olandese. Ha lo scopo di mettere in evidenza le dif-ferenze (od assenza di diversità nel caso del quarzo) strut-turali ottenute, nella disposizione dei fillosilicati, permezzo della flocculazione da semplice sospensioneacquosa.

– Preparazione delle sospensioni idroalcoliche di polvere dikaolinite, di montmorillonite e di quarzo olandese.Raccolta dei depositi ed indagine diffrattometrica deglistessi. Ha lo scopo di mettere in evidenza le differenze (odassenza di diversità nel caso del quarzo) strutturali otte-nute nella disposizione dei fillosilicati quando flocculantida acqua ed alcool invece che da semplice sospensioneacquosa. Questa variante si rende necessaria perché lesoluzioni dei rimedi floreali che intendiamo testare sonoanch’esse idroalcoliche (sia in “tintura madre” che nellaforma diluita consigliata dal tradizionale modo di sommi-nistrazione). Dovevamo, dunque, poter conoscere leinfluenze sull’esperimento indotte dalla sola presenza dialcool.

– Preparazione delle sospensioni acquose di polvere di kao-linite, montmorillonite e quarzo con aggiunta di alcunegocce di un mixer di fiori di Bach a concentrazione consi-gliata per la terapia. Raccolta dei depositi strutturati ed

indagine diffrattometrica degli stessi. Segnaliamo find’ora che ancora una volta il grafico diffrattometrico delquarzo era rimasto invariato. Abbiamo, pertanto, potutotranquillamente farlo uscire dallo schema sperimentaleavendo, di fatto, esaurito il compito preassegnato (che eraquello della verifica di un comportamento assolutamenteinerte nei confronti di qualsiasi cosa; ciò in contrasto conle modalità interattive dei fillosilicati).

– Il mixer dei fiori di Bach di cui sopra era costituito da tuttii rimedi componenti il gruppo dell’ “Insufficiente interes-se verso le circostanze presenti”.

– Preparazione delle sospensioni acquose di polvere di kao-linite e di montmorillonite con aggiunta di alcune gocce, adiluizione terapeutica, dei singoli rimedi floreali costituen-ti il mixer di cui sopra; ossia: Clematis, Honeysuckle, WildRose, Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud.Raccolta dei depositi strutturati ed indagine diffrattome-trica degli stessi.

CAMPIONE TRATTAMENTO

QUARZO OLANDESE polvere

CAOLINITE K Ga-1 polvere

MONTMORILLONITE S Tx-1 polvere

QUARZO OLANDESE sospensione H2O

QUARZO OLANDESE sospesione ALCOOL ETILICO

QUARZO OLANDESE sospensione MIX FIORI DI BACH

CAOLINITE K Ga-1 sospensione H2O demineralizzata

CAOLINITE K Ga-1 sospensione H2O deionizzata

CAOLINITE K Ga-1 sospensione H2O distillata

CAOLINITE K Ga-1 sospensione ALCOOL ETILICO

CAOLINITE K Ga-1 sospensione CHESTNUT BUD

CAOLINITE K Ga-1 sospensione CLEMATIS

CAOLINITE K Ga-1 sospensione HONEYSUCKLE

CAOLINITE K Ga-1 sospensione MUSTARD

CAOLINITE K Ga-1 sospensione OLIVE

CAOLINITE K Ga-1 sospensione WHITE CHESTNUT

CAOLINITE K Ga-1 sospensione WILD ROSE

CAOLINITE K Ga-1 sospensione MIX FIORI DI BACH

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione H2O demineralizzata

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione H2O deionizzata

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione H2O distillata

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione ALCOOL ETILICO

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione CHESTNUT BUD

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione CLEMATIS

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione HONEYSUCKLE

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione MUSTARD

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione OLIVE

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione WHITE CHESTNUT

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione WILD ROSE

MONTMORILLONITE S Tx-1 sospensione MIX FIORI DI BACH

Page 149: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

14

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Per quanto riguarda, operativamente, l’analisi delle polve-ri o degli strutturati da neo-deposizione, ci pare doveroso for-nire le seguenti spiegazioni elementari:– un diffrattometro è una apparecchiatura che invia un sot-

tile fascio di raggi x (fascio incidente), ottenuto da unafonte isotopica standard (di solito costituita da CuK alfa),su di una sostanza da analizzare;

– i raggi x incidenti vengono riflessi dai piani strutturali,diversamente caratterizzati per ogni diversa sostanza inesame, e quindi captati da un ricevitore d’impulsi (counts)che ne misura la quantità in arrivo per ogni secondo;

– fonte emittente del fascio focalizzato e ricevitore ruotanoall’unisono attorno alla sostanza in modo da riuscire adavere informazioni su tutta la struttura della medesima,cioè su tutti i suoi piani strutturali; avremo, in questomodo, al ricevitore, tante captazioni diversamente carat-terizzate nel tempo e nell’intensità, quanti sono i diversi ecaratteristici riflessi prodotti nel corso della indagine (nelcorso della rotazione) corrispondenti pertanto a tutti gliesistenti piani strutturali riflettenti;

– i vari momenti della rotazione in oggetto sono espressiconvenzionalmente tramite dei doppi valori angolari del-l’angolo -ancora convenzionalmente detto teta- di volta involta formato dal raggio incidente con il piano d’appoggiodella sostanza da esaminare;

– i risultati dell’esame vengono poi resi visibili tramite ungrafico riportante in ordinata i valori delle intensità diriflesso (counts/sec.) ogni volta relative ai diversi, crescen-ti, valori angolari (due teta) espressi in ascissa;

– ci pare evidente che i riflessi maggiori (a maggiore inten-sità), equivalenti ai piani riflettenti più importanti, a lorovolta equivalenti alle più importanti caratteristiche struttu-rali, risalteranno nel grafico come picchi maggiori; questiultimi sono detti picchi “ marker” della sostanza o riflessicaratteristici od, ancor più semplicemente, caratteristiche,della stessa; sono le sue “impronte digitali”.

A puro titolo esplicativo riportiamo in figura 5, 6 e 7 i gra-fici standard rispettivamente della kaolinite, della montmo-rillonite e del quarzo olandese. I picchi (riflessi) “marker” deidue fillosilicati sono contraddistinti da una sigla numericaconvenzionalmente indicante i piani strutturali generanti;questi stessi numeri hanno tradizionalmente assunto, per gliaddetti ai lavori, anche il significato di “posizione” relativadelle caratteristiche salienti nella graficizzazione che le deli-nea; la sigle tra parentesi corrispondono, invece, alle faccecristalline di cui i suddetti piani sono delle “interiorizzazioni”parallele note solo tramite la deviazione del fascio dei raggi xindaganti.

Vogliamo infine mettere nel dovuto risalto il fatto aggiun-tivo di una valutazione dei risultati effettuata esclusivamentetramite computer. Intendiamo dire che il diffrattometro eradirettamente collegato con l’elaboratore programmato in

Fig. 7 - In questo caso si tratta dell’andamento diffrattometricorelativo alla polvere tal quale dello standard internazionale diquarzo olandese.

Fig. 5 - Esempio di grafico diffrattometrico ottenuto dalla polveretal quale dello standard internazionale di kaolinite. Per la spie-gazione delle sigle numeriche ivi riportate vedi testo.

Fig. 6 - Questa volta l’esempio grafico diffrattometrico riguardala polvere tal quale dello standard internazionale di montmo-rillonite.

Page 150: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

15

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Fig. 9 - Figura similare alla precdente, ma ottenuta tramite ana-lisi di neodepositi di montmorillonite. La peculiare distorsione,qui evidenziata, si è avuta con aggiunta di Mustard. Anche gli al-tri fiori testati hanno dato analogo riscontro, od anche ulterio-ri distorsioni dell’andamento grafico standard.

Fig. 8 - Sono qui riportati, in sovrapposizione, tre diversi risul-tati diffrattometrici ottenuti, in corso d’esperimento, per la kao-linite. In ogni caso si tratta della stessa sezione (specificata-mente connotata da tre riflessi “marker”) del grafico della stes-sa. Si può ben vedere come la caratteristica “distorsione”, od al-lontanamento dalla regolarità di riferimento qui visibile, sia im-putabile alla linea grafica ottenuta dall’esame del neodepositoavuto da sospensione in acqua con aggiunta di Chestnut Bud.Gli altri rimedi floreali hanno anch’essi causato la medesima edaltre, anche più vistose, “alterazioni”.

modo da conteggiare in valore numerico puro (non esprimi-bile con alcuna variabile essendo una “ratio”) i diversi rap-porti tra le varie coppie di caratteristiche specifiche, o delleintensità dei picchi “marker”, di ogni singolo andamento gra-fico di volta in volta ottenuto.

In questo modo, mantenendo i valori relativi alla polvere(i rapporti tra coppie di elementi “marker” del grafico dellastessa) come elemento di riferimento, siamo in grado diaccorgerci delle influenze di orientazione (maggiore iso-orientazione od ulteriore de-iso-orientazione) subite dallamedesima quando fatta depositare da sola acqua, da acquaed alcool, da acqua con aggiunta dei fiori di Bach, dalmomento che le suddette influenze si materializzano in “alte-razioni” del diffrattogramma (enfatizzazione o depressionedelle caratteristiche salienti dello stesso).

Nelle figure 8 e 9 vengono riportate alcune delle moltedistorsioni del normale andamento grafico della kaolinite edella montmorillonite verificatesi in virtù della aggiunta dialcool o fiori di Bach alle sospensioni acquose della stesse; ilcampo visivo è stato in questi due casi ottenuto per ingran-dimento di singoli settori del grafico standard.

Tutti i diversi valori numerici ottenuti nel corso dell’espe-rimento per uno stesso rapporto del medesimo fillosilicato(per una stessa coppia di elementi “marker”) sono statiespressi collegialmente per mezzo di un unico grafico isto-grammatico e come tali le presenteremo.

Avremo, così, una strisciata completa relativa alle diverseevoluzioni volta per volta subite, in corso d’opera, da quellastessa “ratio”.

Ciò equivale a veder eventualmente mutare “le improntedigitali” della sostanza adoperata come substrato sensibile.

In questo modo abbiamo anche ottenuto di salvaguardar-ci dalle sempre possibili valutazioni soggettive dei risultatiottenuti, di rendere gli stessi pienamente fruibili anche ainon addetti ai lavori e di far restare le considerazioni finali inun campo estraneo all’esasperato tecnicismo insito in questogenere di indagini strumentali, ossia di mantenerle in quellodella pura e semplice immediatezza visiva.

ESAME DEI RISULTATI

Prima di ogni altra considerazione ribadiamo che i risul-tati qui riportati sono stati ottenuti a partire da misure delloscostamento dalla normalità grafica dei singoli fillosilicatiimpiegati, ossia dalla misura delle effettive distorsioni impo-ste ai piani strutturali interni dei medesimi; e sulla base dellediverse neo-disposizioni venutesi a costituire a partire dallesospensioni cristalline qui utilizzate.

Dunque le causali all’origine di quanto ora esamineremosono due, sono reciprocamente interconnesse e, come tali,

non isolabili; anche se per motivi discorsivi e di più facileesplicazione sono state, talora, considerate singolarmente.

Tutti i grafici istogrammatici sono così impostati:– In ordinata viene ogni volta riportato il valore numerico

puro derivante dal rapporto tra l’intensità di espressione(che viene misurata in counts/sec.) di due tra i diversi pic-chi, o riflessi, o caratteristiche “marker” dell’andamentodiffrattometrico di uno dei due fillosilicati previsti dal pro-

Page 151: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

16

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Fig. 10 - Vi si può seguire il maggiore grado di adattamento al-le circostanze esterne ottenuto, per la kaolinite, con aggiunta deirimedi floreali. Per ulteriori spiegazioni vedi testo.

Fig. 11 - Figura “gemella” della precedente; anche in questo ca-so i fiori più “attivi” sono risultati essere Clematis ed Honeysuckle.

Polve

re sec

ca, ta

l qua

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed al

cool

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Che

stnut

Bud

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Clem

atis

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed H

oney

suck

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

e M

ustar

d

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed O

live

Neostr

uttura

da ac

qua e

Whit

e Che

stnut

Neostr

uttur

a da a

cqua

e W

ild R

ose

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed

il mixe

r dei

vari

fiori

di Bac

h

* i rimedi floreali più attivi in questo caso

FBK 7.1-2.2940

30

20

10

0

*

*

FBK 2.38-2.2960

40

20

0

Polve

re sec

ca, ta

l qua

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed al

cool

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Che

stnut

Bud

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Clem

atis

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed H

oney

suck

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

e M

ustar

d

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed O

live

Neostr

uttura

da ac

qua e

Whit

e Che

stnut

Neostr

uttur

a da a

cqua

e W

ild R

ose

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed

il mixe

r dei

vari

fiori

di Bac

h

* i rimedi floreali più attivi in questo caso

*

*

Fig. 12 - L’andamento degli istogrammi è l’opposto di quello ri-portato in fidura 10. Ciò ne costituisce una conferma, dal mo-mento che i valori con i quali sono stati costruiti provengonoda un “punto di vista” perpendicolare a quello da cui sono de-rivati i valori della stessa figura 10. È logico, infatti, aspettar-si che un alto valore ottenuto da una “protezione” sul pianoorizzontale abbia un basso riscontro su quello verticale, e vi-ceversa.

FBK 2.29-1.7930

20

10

0

Polve

re sec

ca, ta

l qua

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed al

cool

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Che

stnut

Bud

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Clem

atis

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed H

oney

suck

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

e M

ustar

d

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed O

live

Neostr

uttura

da ac

qua e

Whit

e Che

stnut

Neostr

uttur

a da a

cqua

e W

ild R

ose

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed

il mixe

r dei

vari

fiori

di Bac

h

* i rimedi floreali più attivi in questo caso

* *

Fig. 13 - Rappresentazione analoga alla precedente, costituen-te anch’essa l’opposto (la conferma) di quanto già visualizzatonelle figure 10 ed 11.

60

40

20

FBK 2.34-1.79

0

Polve

re sec

ca, ta

l qua

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed al

cool

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Che

stnut

Bud

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Clem

atis

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed H

oney

suck

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

e M

ustar

d

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed O

live

Neostr

uttura

da ac

qua e

Whit

e Che

stnut

Neostr

uttur

a da a

cqua

e W

ild R

ose

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed

il mixe

r dei

vari

fiori

di Bac

h

* i rimedi floreali più attivi in questo caso

* *

Page 152: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

17

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

tocollo (kaolinite o montmorillonite); pertanto ogni colon-nina di ogni grafico, con la sua altezza, esprime la “ratio”anzidetta (sempre la stessa) variante in funzione dei cam-biamenti subiti dalla disposizione tridimensionale del fil-losilicato a causa della sua sospensione/rideposizione inmezzi diversi, rispetto alla sua strutturazione abituale ariposo iniziale, considerata essere quella della polverestandard secca.

Ogni grafico contiene undici colonnine, corrispondenti:– la prima alla “ratio” considerata (indicata in sovrastampa)

derivante dal diffrattogramma della polvere fillosilicaticatal quale;

– la seconda allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrat-togramma del fillosilicato sospeso in sola acqua;-

– la terza allo stesso rapporto, ma derivante dal diffratto-gramma del fillosilicato sospeso in acqua ed alcool;

– la quarta allo stesso rapporto, ma derivante dal diffratto-gramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione diChestnut Bud;

– la quinta allo stesso rapporto, ma derivante dal diffratto-gramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione diClematis;

– la sesta allo stesso rapporto, ma derivante dal diffratto-gramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione diHoneysuckle;

– la settima allo stesso rapporto, ma derivante dal diffrat-togramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione diMustard;

– la ottava allo stesso rapporto, ma derivante dal diffratto-gramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione diOlive;

– la nona allo stesso rapporto, ma derivante dal diffratto-gramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione diWhite Chestnut;

– la decima allo stesso rapporto, ma derivante dal diffratto-gramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzione diWild Rose;

– la undicesima allo stesso rapporto, ma derivante dal dif-frattogramma del fillosilicato sospeso in acqua e soluzionedel mixer di tutti i rimedi floreali sin qui considerati.

Gruppo dei risultati relativi alla Kaolinite:Possono essere racchiusi in quattro figure, ben esplicative

degli stessi, rispettivamente la numero 10, 11, 12 e 13.Commento alla figura 10 ed alla analoga figura 11.Le sigle FBK 7.1-2.29 ed FBK 2.38-2.29 stanno, rispetti-

vamente, per protocollo sperimentale prevedente l’interazio-ne tra fiori di Bach e Kaolinite considerando, qui, a titolo d’e-sempio il rapporto tra i “riflessi” (od intensità delle caratteri-stiche “marker” del grafico diffrattometrico, dato che sostan-zialmente le due cose sono direttamente correlate) di que-st’ultima corrispondenti alle “posizioni” convenzionalmentecodificate come: 7.1, 2.29, 2.38 e 2.29, vedi figura 6.

Dalla figura 10 possiamo ricavare quanto segue:– La polvere secca dimostra, con il suo basso valore, di esse-

re costituita da elementi cristallini statisticamente bendistribuita nello spazio. È come dire che non è molto iso-orientata su di un piano coincidente con l’orizzontale.

– La stessa polvere sospesa in acqua, od acqua ed alcool,tende ad una più marcata iso-orientazione.

– Ancora la stessa, posta in sospensione con acqua e fiori diBach, tende ad una decisa iso-orientazione. E’ come direche la kaolinite si dispone, in presenza dei rimedi floreali,a comporre una struttura “a muro di mattoni”. Cosa chenon avviene spontaneamente. Pertanto i fiori di Bach aiu-tano i cristalli di Kaolinite a vincere le resistenze (sicura-mente indotte anche dalle cariche superficiali residue) allaassunzione di un assetto interamente dipendente dallaforza di gravità.

– Da notare che il mixer di tutti i fiori di Bach qui conside-rati ha una funzione iso-orientante minore di quasi tutti(eccetto che uno) i singoli rimedi.

La figura 11, come anticipato, ricalca l’andamento dellaprecedente, pur derivando da altre caratteristiche dello spet-tro di diffrazione.

Le figure 12 ed 13 rappresentano la stessa situazionedelle due precedenti, ma “vista” da un diverso punto distima, perpendicolare al precedente.

Infatti le sigle FBK 2.29-1.79 ed FBK 2.34-1.79 si riferi-scono a piani di struttura molecolare ortogonali a quellideterminanti gli elementi della “ratio” costituente i valoririportati in figura 10 ed 11, e quindi fornenti informazioniperfettamente complementari rispetto ad i medesimi.

In questo caso, dunque, l’alto valore connotante la polve-re esprime, ancora una volta, anche se non appare imme-diatamente intuibile, una distribuzione di questa “at ran-dom”. Ciò perchè, data la rimarchevole estensione su di unsolo piano dei cristalli della kaolinite, un certo numero diquesti posti in senso verticale basta ad indurre forti riflessiscaturenti da questa posizione (disposizione delle particelle“a mucchio di lastre”, che di solito prevede, appunto, partedelle stesse drizzate verso l’alto, rimanendo serrate ai fianchidalle altre pressate dalla forza di gravità; queste ultimerimangono obliquamente disposte secondo angolazioni lepiù diversificate).

La diminuizione del valore numerico osservata in caso disospensione in acqua ed acqua ed alcool ha ancora lo stessosignificato, di cui sopra, di un iniziale maggiore stadio di iso-orientazione rispetto alla disposizione propria della polveresecca tal quale; ed il più accentuato appiattimento dei valorirelativi alla presenza dei fiori di Bach ricalca il già descrittofenomeno di totale adeguamento della kaolinite alla forza digravità quando compresente a tali rimedi.

In definitiva possiamo ammettere, per la kaolinite asso-ciata ai fiori di Bach, un ancor più forte adattamento alle con-

Page 153: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

18

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

Fig. 14 - Vi si può certamente riconoscere l’elevato livello di riat-tivazione, indotto nella montmorillonite posta in sospensione, incaso di associazione con i fiori di Bach.Per le necessarie maggiori spiegazioni vedi testo.

Fig. 15 - Figura del tutto sovrapponibile alla precdente. Eccettoil fatto che qui, rispetto alla figura 14, non è stato raggiunto l’ef-fetto “soglia” de-iso-orientate per il valore della “ratio” relativoalla sospensione del fillosilicato in acqua ed alcool.Anche in questo caso, comunque, i rimedi floreali più “attivi” so-no risultati essere Chestnut Bud, Mustard ed Olive.

Fig. 17 - Figura con lo stesso andamento degli istogrammi già ri-portato nella precdente. È stata elaborata a comprova dei risul-tati già visualizzati e ad ulteriore dimostrazione della “compat-tezza” e fine riproducibilità dei medesimi.

Fig. 16 - Rappresentazione equivalente a quella riportata in fi-gura 14, ma ottenuta a partire da un punto osservazione orto-gonale a quello necessario alla costruzione della medesima. Lo-gico, dunque, che l’andamento istogrammatico sembri, a primavista, l’opposto di quello seguibile nella stessa. In questo caso siè ottenuta una maggiore immediatezza visiva, dato lo sviluppoin verticale dei valori, dei fiori più “attivi” che sono comunquegli stessi già menzionati.

FBMM 14.5-4.97200

150

100

50

0

Polve

re sec

ca, ta

l qua

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed al

cool

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Che

stnut

Bud

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Clem

atis

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed H

oney

suck

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

e M

ustar

d

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed O

live

Neostr

uttura

da ac

qua e

Whit

e Che

stnut

Neostr

uttur

a da a

cqua

e W

ild R

ose

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed

il mixe

r dei

vari

fiori

di Bac

h

* i rimedi floreali più attivi in questo caso

* * *

40

30

20

10

0

Polve

re sec

ca, ta

l qua

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed al

cool

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Che

stnut

Bud

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Clem

atis

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed H

oney

suck

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

e M

ustar

d

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed O

live

Neostr

uttura

da ac

qua e

Whit

e Che

stnut

Neostr

uttur

a da a

cqua

e W

ild R

ose

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed

il mixe

r dei

vari

fiori

di Bac

h

* i rimedi floreali più attivi in questo caso

FBMM 4.46-2.97

**

*

150

100

50

0

Polve

re sec

ca, ta

l qua

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed al

cool

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Che

stnut

Bud

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Clem

atis

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed H

oney

suck

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

e M

ustar

d

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed O

live

Neostr

uttura

da ac

qua e

Whit

e Che

stnut

Neostr

uttur

a da a

cqua

e W

ild R

ose

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed

il mixe

r dei

vari

fiori

di Bac

h

* i rimedi floreali più attivi in questo caso

FBMM 4.97-1.49

*

*

*

60

40

20

0

Polve

re sec

ca, ta

l qua

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed al

cool

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Che

stnut

Bud

Neostr

uttur

a da a

cqua

e Clem

atis

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed H

oney

suck

le

Neostr

uttur

a da a

cqua

e M

ustar

d

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed O

live

Neostr

uttura

da ac

qua e

Whit

e Che

stnut

Neostr

uttur

a da a

cqua

e W

ild R

ose

Neostr

uttur

a da a

cqua

ed

il mixe

r dei

vari

fiori

di Bac

h

* i rimedi floreali più attivi in questo caso

FBMM 4.97-4.46

**

*

Page 154: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

19

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

dizioni esterne (la gravità terrestre) già di per sé connotantiin modo prioritario il sistema in cui essa è di fatto inseritaed alle quali solitamente oppone le residuali forze derivantidal suo basso livello di carica superficiale e le sue peculiaritàmorfostrutturali.

Con tale associazione tende a sparire la normalmente pre-sente strutturazione da deposito caratterizzata da pacchettipolicostituiti ortogonalmente disposti.

Possiamo anche esprimere lo stesso concetto parlando diuna maggiore stabilità finale (nel senso di diminuizione dellivello di energia potenziale possibilmente conducente a con-tinue e casuali rielaborazioni dell’assetto generale) raggiuntadal sistema nella sua intierezza.

I fiori che si sono mostrati più attivi, ossia che hanno mag-giormente messo in sintonia la kaolinite con le condizionipresenti, sono Clematis ed Honeysuckle.

Gruppo dei risultati relativialla montmorillonite:

Questa volta dobbiamo prendere in considerazione le figu-re 14, 15, 16 e 17.

Avendo già chiarito, in precedenza, il significato delle siglein esse riportate possiamo passare , subito, al commentodelle prime due.

Nella figura 14 possiamo constatare facilmente la seguen-te serie di fatti:– La polvere secca tal quale della montmorillonite appare

molto fortemente de-iso-orientata (questo dato è perfetta-mente in linea con la sua forte carica residua superficialeche tende a gettare “agganci” elettrochimici, in ogni dire-zione, con tutte le piccole particelle cristalline costituentidella stessa).Dunque risulta meno facilmente soggiacenteall’influsso impaccante della forza di gravità.

– Bastano però i dipoli delle molecole d’acqua per “acquie-tare” l’eretismo elettrochimico di questo fillosilicato; infat-ti la montmorillonite sospesa in acqua subisce una mar-cata iso-orientazione.

– La sospensione in acqua ed alcool porta anch’essa ad unanalogo risultato (peraltro variabilmente presentantesi,probabilmente per il concomitante fenomeno di un con-trastante effetto “soglia” sulla “ratio” considerata, come sipuò evincere dal confronto con la figura 15). Ci sentiamodi poter tirare in ballo il succitato effetto, tendente ad unade-iso-orientazione, perché in figura 15 la scala delle ordi-nate è relativamente molto più piccola che non nella figu-ra che la precede. Pertanto siamo portati a ritenere chel’alcool (i doppietti elettronici da esso portati) faccia senti-re maggiormente la sua influenza solo su alcune dellecaratteristiche maggiormente connotanti lo spettro grafi-co, ed inoltre in proporzione alla peculiare intensità dellestesse.

– Tuttavia i fiori di Bach, pur essendo in soluzione idroalco-lica, non presentano lo stesso fenomeno (anzi, lo annulla-no completamente) e recuperano nel senso di una accen-tuata de-iso-orientazione, relativamente alle sospensioniprecedenti, allineandosi con le caratteristiche propriedella polvere secca molto ben dispersa spazialmente. Vediambedue le figure 14 e 15.

– Le successive due (16 e 17) sono “riprese” da un puntod’osservazione posto ortogonalmente a quello al qualedobbiamo quelle appena esaminate. Sono, pertanto, lecorrispettive delle figure 12 e 13 già viste nella sezioneriguardante i risultati ottenuti con l’impiego della kaoli-nite.

– Dalla figura 16 possiamo dedurre che la polvere di mont-morillonite non è minimamente caratterizza da estesi cri-stalli lastriformi verticalizzati (cosa che potevamo benaspettarci da quanto già ci è noto relativamente a questofillosilicato) come invece accadeva nel caso della kaolinite.La iso-orientazione da rideposito è ancora chiaramentevisibile per mezzo delle colonnine relative alle sospensio-ni in acqua ed acqua ed alcool (il punto di vista qui adot-tato misura aspetti della sostanza proiettabili sul pianoverticale; la loro assenza denota, appunto, la disposizioneaccatastata sull’orizzontale assunta, in questo caso, dai cri-stalli che la costituiscono).

– Le colonnine relative alle sospensioni con aggiunta deirimedi floreali evidenziano molto bene la riconquistatapotenzialità della montmorillonite di disporsi in modocasuale su tutti i piani dello spazio. Anzi, si è ottenuta, contali essenze,una dispersione superiore a quella propriadella polvere secca. La qual cosa è da mettersi in correla-zione con una riacquisita ed enfatizzata elevata densità dicarica superficiale e dunque (altra faccia dello stesso feno-meno) con lo svincolamento dai dipoli delle molecole delsolvente. La figura 17 può validamente servire da confer-ma (derivante da altre caratteristiche diffrattometrichedella stessa sostanza) a quanto appena asserito.

In definitiva possiamo ammettere che, per quanto con-cerne la montmorillonite, i fiori di Bach abbiano avuto unafunzione di neo-attivazione. Questa riattivazione ha fatto sìche questo fillosilicato potesse disporsi spazialmente comepiù gli è congeniale (struttura simile a quella ideale detta “acastello di carte”), momentaneamente vincendo il con-fronto verso la forza esterna tendente ad un suo “appiatti-mento”.

Il nuovo raggiunto equilibrio globale del sistema va, inquesto caso, a favore della sostanza possedente le potenzia-lità (in precedenza neutralizzate) per poter far fronte alla eve-nienza che si è forzatamente trovata a fronteggiare.

I rimedi floreali che hanno mostrato di poter, meglio deglialtri, organizzare la riattivazione della montmorillonite, sonoMustard, Olive e Chestnut Bud.

Page 155: F. Serafini - L'Emanazione Bioenergetica Dei Fiori Di Bach (Fitoterapia, Omeopatia)

20

A.M.I.F.

N° 1 - Giugno 1999

CONCLUSIONINon possono che essere brevi e contemporaneamente

molto incisive.I fiori di Bach hanno mostrato di possedere, nei confronti

di un substrato attivo non organico, facente parte anch’essodel medesimo sistema in cui i primi sono stati inclusi speri-mentalmente, delle capacità di influenzamento che potrem-mo definire sia di tipo adattivo alle circostanze contingenti,sia di tipo reattivo nei confronti delle stesse.

In questo modo si è venuto a creare un curioso paralleli-smo tra i risultati sperimentali e le ritenute, da molti, possi-bilità interattive di questi rimedi con le distonie emotive del-l’uomo immerso nel proprio ambiente di vita.

Un altro punto, qui emerso, e che certo vale la pena di benribadire, è quello relativo al fatto che l’attività da noi riscon-trata è, in effetti, una interattività, essendosi tale attività veri-ficata solo per quanto riguarda i di per sé attivi fillosilicati enon per l’inerte (almeno in questo tipo di protocollo) quarzoolandese.

I fiori di Bach, pertanto, non risultano essere degli “ogget-tivanti” ma dei cooperanti con delle forze proprie, insite inun “soggetto dell’azione”. Più specificatamente hanno dimo-strato di poter modulare (ridurre od enfatizzare) tali forze.

Ciò che potrebbe essere definito come primo livello dipossibilità di intervento.

Ancora più dettagliatamente hanno messo in luce ancheun secondo (e più sorprendente) livello d’azione, che potreb-be essere definito come capacità di intervenire alla “radicedelle problematiche”, dal momento che le interazioni elet-trochimiche tra le particelle, in ultima analisi, dipendono pro-prio da quegli elementi strutturali interni che abbiamo vistomodificarsi con l’aggiunta dei rimedi floreali.

Anche in questo caso si ripete il parallelismo di cui sopraed anche da ciò siamo indotti a ritenere che la verifica clini-ca sia, ormai, l’unica strada di convalida che resta da per-correre.

TRADUZIONE DEL SUMMARY

Con questo lavoro abbiamo inteso chiudere ogni discus-sione in merito alla, finora presunta, “attività” dei rimedi flo-reali del Dr. Bach.

Ed abbiamo inteso chiuderla definitivamente a favore diquesti ultimi, riconoscendo loro, almeno nei confronti di unsubstrato sensibile non organico, costituito da fillosilicati,cioé da silicati pseudoesagonali, a forma di foglia, il ruolo pri-vilegiato di agenti in grado di modulare influenze e di otte-

nere risposte diversificate rispetto a una situazione analogama priva della loro presenza “attiva”.

Più specificatamente, i risultati di maggiore impatto che cisiamo trovati ad interpretare alla fine del disegno sperimen-tale sono i seguenti:– un determinato fillosilicato, la kaolinite, di per sé acquie-

scente alla forza di gravità terrestre, fatta eccezione perforze opposite legate alla sua estesa morfologia specifica(il che equivale ad un alto indice di attrito inteno) ed allasua blanda carica residua superficiale, in presenza dei fioridi Bach si adatta in modo nettamente migliore alle con-tingenze del presente e cambia, in modo statisticamentesignificativo, la propria neo-strutturazione; è notevole cheil migliore grado raggiunto sia legato all’associazione conClematis o con Heneysuckle.

– Un secondo fillosilicato, la montmorillonite, dalle caratte-ristiche opposte a quelle del precedente, ha invece trova-to, con l’associazione dei rimedi floreali, la forza di riatti-varsi e di ritornare sui livelli strutturali che normalmentegli competono, ma non quando ridepostosi da acqua edalcool; questo “risveglio” della montmorillonite è statoparticolarmente sensibile con l’utilizzo di Mustard, Olive eChestnut Bud.

– Non c’è stata, invece, nessuna particolare differenza tra lesituazioni “con o senza” i fiori di Bach nel caso dell’asso-ciazione di questi ultimi all’inerte quarzo olandese, costi-tuito da particelle subsferiche, equidimensionali, prive dicariche residue.

– Tutto questo significa che l’attività dei fiori di Bach non ètale in quanto “oggettivante”, ma in quanto “cooperante”con le forze proprie insite in un altro “soggetto dell’azio-ne” che di volta in volta dovrà adattarsi o a reagire a sti-moli contingenti.

– I fiori di Bach, dunque, hanno anche qui dimostrato la lorocapacità “interattiva” nel rispetto delle specificità del sub-strato con cui vengono messi a contatto; in questo modoponendosi nel novero delle sostanze potenzialmente“esortative”, e non meramente “manipolative”, dellemigliori risposte possibili da parte del substrato stesso.

Essendo questo il secondo nostro lavoro giungente, difatto, agli stessi risultati, ci pare inutile e sterile qualsiasi pro-secuzione sperimentale nello stesso senso.

Riconosciuta definitivamente una potenziale attività aifiori di Bach, non resta, adesso, che proseguire lungo la soladirezione del riscontro clinico; ossia nella direzione in cui sipassa dal substrato sensibile, cristallino, non organico, aquello sensibile, organico, vivente.