faro competenze formazione 2
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,,Faro Venezia
Quali sono le relazioni tra la Convenzione di Faroe le politiche per la formazione e il lavoro?
Lo sviluppo delle competenze professionalilegate al patrimonio
Adriano De Vitaper il Convegno: “La Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società. Il ruolo delle Comunità patrimoniali nella partecipazione democratica alla cultura” 2
marzo 2013, Venezia.
,,Dialogo e Uso sostenibile
Articolo 7 - Patrimonio culturale e dialogo:
si sottolinea l'importanza del dialogo interculturale, della leggittimità delle diverse interpretazioni e attribuzione di valore al patrimonio da parte di comunità culturali diverse, della coesistenza e comprensione reciproca. In questo quadro si auspica l'attuazione di azioni coerenti in tutti gli aspetti dell'educazione e della formazione permanente
Articolo 9 - Uso sostenibile del patrimonio culturale
si incoraggia a: “promuovere l'uso dei materiali, delle tecniche e delle professionalità derivati dalla tradizione, ed esplorarne il potenziale per applicazioni contemporanee e a “promuovere l'alta qualità degli interventi attraverso i sistemi di qualifica e accreditamento professionali per gli individui, le imprese e le istituzioni
,,Economia e Conoscenza
Articolo 10 – Patrimonio culturale e attività economica
Incoraggia ad: “utilizzare pienamente il potenziale del patrimonio culturale come fattore nello sviluppo economico durevole” accertandosi che queste politiche “rispettino l'integrità del patrimonio culturale senza comprometterne i valori intrinseci”.
Articolo 13 - Patrimonio culturale e conoscenza
Si incoraggiano in modo deciso e specifico azioni di ricerca e formazione sulle tematiche legate al patrimonio.
In particolare: rinforzare il collegamento fra la formazione nell'ambito del patrimonio culturale e la formazione professionale
e incoraggiare la formazione professionale continua e lo scambio di conoscenze e competenze, sia all'interno di che fuori dal sistema formativo.
,,Cecità selettiva da superare
La Convenzione di Faro evidenza in modo molto forte e del tutto esplicito i legami strettissimi tra eredità culturale lavoro e formazione
iniziale, continua e permanente. Nonostante questo esiste una
clamorosa cecità selettivaper cui questi temi sono stati finora sostanzialmente ignorati negli
studi, dibattici e ricerche stimolati dalla Convenzione.
Dal momento che il lavoro è una assoluta prioritàin Italia e in Europa è il caso di
superare con decisione questo deficit di attenzione
,,Quadro normativo nuovo
DECRETO LEGISLATIVO 16 gennaio 2013, n. 13
Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze.
Varie leggi regionali che definiscono i dispositivi locali di validazione e certificazione... in Toscana ,Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto (Dgr n. 2895 del 28 dicembre 2012)
La nuova programmazione europea 2014-2020:...sviluppare strategie locali (territoriali) caratterizzate da una forte dimensione culturale che promuova un accesso più vasto alle risorse culturali, alla diversità, al dialogo interculturale e alle competenze per l’inclusione di gruppi emarginati.
,,Questo significa che...
● radicare le attività legate all'eredità culturale nella vita quotidiana e nel senso comune della popolazione
● Promuovere la nascita di Comunità Professionali che mettano in rete e valorizzino i professionisti del settore
● Sostenere l'attuazione degli obiettivi di Faro attraverso l'aggancio con la programmazione europea 2014-2020 e i programmi nazionali e locali di formazione professionale e di formazione permanente.
Un'ampia gamma di attività ispirate a Faro possono dare origine a validazioni di competenze formalmente riconosciute dal sistema-istruzione (diplomi e lauree) e dal sistema-lavoro
(politiche attive e occupazione) che coinvolganoogni tipo di cittadini
Questo permetterà di:
,,Significa anche...
Uscire dalla nicchia degli specialisti, degli appassionati e delle elites intellettuali
Affermare il diritto alla cultura e all'eredità culturale come un fattore evolutivo della società nel senso della qualità della vita e degli ambienti urbani e rurali.
Favorire la consapevolezza nella popolazione che il diritto alla cultura comporta anche l'esercizio della propria responsabilità culturale
Lo sviluppo dell'autogoverno come “cura di sé” delle comunità locali dimostrata attraverso la cura dei luoghi, del patrimonio e delle eredità culturali.
,,
Un esempio:creare le condizioni strutturali per
La valorizzazione dei mestieri storiciIn modo da collegare il recupero
del patrimonio tangibile (attrezzature e luoghi)
con quello intangibile(competenze professionali)
a scopo educativo e “attivando” anche i lavoratori
anziani
Le antiche forge dell'Arsenale di Venezia (foto Alessandro Ervas, Fabbro)
,,Mestieri storici nell'educazione
● I mestieri storici sono fuori mercato e ci resteranno, ma ci permettono di:
– recuperare e mantenere le attrezzature d'epoca nei luoghi in cui erano utilizzate (eredità tangibile)
– mantenere vive le competenze professionali necessarie per utilizzarle (eredità intangibile)
– hanno un forte e dimostrato valore educativo
● Dunque, se questo lavoro di dimostrazione ed educazione dei maestri artigiani ha un valore... allora vanno utilizzati e retribuiti in modo adeguato all'interno di progetti non episodici e volontaristici che lo integri nel sistema-educazione visto che sono ormai fuori dal sistema-lavoro.
,,Un auspicio
● Verificare la possibilità di avviare programmi operativi congiunti tra Ministero del Lavoro delle Politiche Sociali e Ministero per i Beni e le Attività Culturali
● che colleghino le politiche attive del lavoro con quelle per i beni culturali
● In modo da sviluppare strategie locali caratterizzate da una forte dimensione culturale che promuova un accesso più vasto alle risorse culturali, alla diversità, al dialogo interculturale, alle competenze e per favorire nuova occupazione e attività economica sostenibile.