federica sabatini terapista della neuropsicomotricità · alcuni autori definiscono la disgrafia...
TRANSCRIPT
Federica Sabatini
Terapista della neuropsicomotricità
dell’età evolutiva
S.C. R.R.F. ASL TO5
MONCALIERI
DISGRAFIA
CHE COS’E’ LA DISGRAFIA?
un disturbo specifico di apprendimento che si manifesta come una
difficoltà a riprodurre graficamente sia i segni alfabetici che numerici.
Alcuni autori definiscono la disgrafia “disprassia o aprassia della scrittura”
ovvero individuano in essa un disturbo degli aspetti strettamente motori
della scrittura. Essa perciò riguarda esclusivamente il grafismo, ovvero
l’attività motoria prassica manuale e non le regole ortografiche e
sintattiche (di competenza logopedica).
Il bambino disgrafico presenta, in assenza di deficit neurologici importanti,
una scrittura deficitaria secondo i criteri di velocità e leggibilità.
LA SCRITTURA E’ UNA PRASSIA COMPLESSA
3
ATTO MOTORIO
FINALIZZATO
ALL’USO DI
OGGETTI
COSA SI INTENDE
PER PRASSIA
“
Input e anticipazione
RAPPRESENTAZIONE MENTALE dell’attività
Conoscenza degli oggetti
Conoscenza delle azioni (repertorio motorio)
Processazione e programmazione dell’attività
Formulazione del programma motorio,
sequenza delle azioni
Esecuzione e verifica
Realizzazione dell’azione
Controllo dell’azione e del risultato attraverso
informazioni visive, tattili, cinestesiche…
COMPONENTE PROGETTUALE
COMPONENTE ESECUTIVA
“Che cosa fare, in quale modo”
Il risultato viene raggiunto con fatica o non viene raggiunto
“Come fare” Il risultato viene raggiunto, ma con
scarsa qualità
QUANDO LA COMPROMISSIONE RIGUARDA…
Difficoltà inerenti
l’armonia, la fluidità,
l’economia del gesto, l’uso
della forza e della
resistenza
Difficoltà nelle abilità
relative ai problem-solving
della vita pratica e delle
capacità adattive
Atto Motorio
finalizzato DISPRASSIA
Disturbo della capacità di PROGETTAZIONE, CONTROLLO,
ESECUZIONE degli atti motori finalizzati all’uso
di oggetti
Attenzione alla terminologia!
Difficoltà di integrazione delle varie componenti sequenziali dell’atto motorio Difficoltà a proporre e individuare strategie motorie originali per risolvere un problema nuovo o posto in modo diverso dal solito Difficoltà percettive tattili, cinestesiche, visive … e conseguentemente ad imitare, a far finta, di orientamento e organizzazione spaziale, visuo-costruttive, di memoria visiva e grafomotorie
Movimento DCM
Disturbo della capacità di CONTROLLO ED ESECUZIONE del movimento finalizzato o meno all’uso di oggetti
stile motorio goffo e pesante movimenti legati, poco precisi, lenti discontinuità nelle sequenze spreco energetico muscolare (compenso all’imprecisione) paratonie e sincinesie difficoltà di integrazione dei movimenti (per esempio dei 2 emilati) difficoltà grafomotorie difficoltà di dissociazione dei movimenti difficoltà di equilibrio disturbi percettivi difficoltà nel regolare la velocità o l’intensità tonica con una buona distribuzione della forza muscolare
Attenzione alla terminologia!
DISPRASSIA EVOLUTIVA • QI nella norma
• Assenza di patologie neuromotorie conclamate • Assenza di psicopatologie conclamate
DISPRASSIA In concomitanza con patologie neuromotorie, psichiche, genetiche, disturbi cognitivi, DPS…
ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
COSA DOBBIAMO OSSERVARE ?
AUTONOMIE
Vestirsi/svestirsi,
utilizzo delle posate,
ig.personale,
gestione materiale
personale,
organizzazione/
memorizzazione di
sequenze adattive …
ABILITÀ MANUALI
Puzzle, utilizzo delle
forbici, costruzioni,
aprire/chiudere
barattoli, disegno,
abilità grafiche …
MOTRICITÀ GLOBALE
Movimento nello spazio,
coordinazione, equilibrio,
gioco con la palla …
COMPORTAMENTO e
RELAZIONI SOCIALI
Integrazione nel gruppo,
capacità di adattamento a
cambiamenti/situazioni nuove,
approccio vs impegno motorio
e fisico, rifiuto vs particolari
attività, reazioni di fronte
all’insuccesso, autostima …
DCD E DISPRASSIA, indici predittivi
AUTONOMIE
Vestirsi/svestirsi,
utilizzo delle posate,
ig.personale,
gestione materiale
personale...
MOTRICITÀ GLOBALE
E SETTORIALE
Movimento nello spazio,
coordinazione, equilibrio,
giochi di movimento e
sport …
Utilizzo di forbici, colla,
temperino…
APPRENDIMENTI
SCOLASTICI
Grafomotricità
(disgrafia), utilizzo dello
spazio (foglio,
incolonnamento), org.
dello studio, org. del
materiale scolastico, copia
dalla lavagna, utilizzo di
strumenti tecnici …
DCD E DISPRASSIA, indici predittivi
ALLA SCUOLA PRIMARIA
COSA DOBBIAMO OSSERVARE ?
COMPORTAMENTO e
RELAZIONI SOCIALI
Integrazione nel gruppo,
capacità di adattamento a
cambiamenti/situazioni nuove,
approccio vs sport/impegno
motorio, reazioni di fronte
all’insuccesso, accettazione di
ev. strumenti di supporto,
autostima …
DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTO
Difficoltà a riprodurre graficamente segni numerici ed alfabetici
(aspetti motori coinvolti nella grafia)
SCRITTURA DEFICITARIA PER CRITERI DI:
- Velocità
- Leggibilità
- Qualità della grafia (calligrafia)
IN ASSENZA DI SEGNI NEUROLOGICI O COGNITIVI SIGNIFICATIVI
La scrittura è una PRASSIA COMPLESSA!
DISGRAFIA
ABILITA’ NEUROPSICOMOTORIE necessarie all’apprendimento della scrittura
DISGRAFIA
Abilità visuo-percettive
Lateralità
Abilità visuo-spaziali
Abilità motorie
Organizzazione spaziale
CAPACITÀ DI REGOLAZIONE
DEL TONO MUSCOLARE
COORDINAZIONI CINETICHE
e MOTRICITA’ FINE
Controllo della postura
(capo – tronco – spalle – avambraccio –
polso)
Arto superiore sostenuto
Dissociazione del movimento delle dita
Coordinare le parti prossimali dell’ AS tra
loro (spalla – braccio – gomito)
Coordinare le parti distali dell’AS tra loro
(polso – mano – dita)
1. ABILITA’ MOTORIE
REGOLAZIONE DEL TONO MUSCOLARE
• mantenere il CAPO alla giusta distanza dal foglio
• mantenere il TRONCO alla giusta distanza dal bordo del tavolo al fine di avere l’arto superiore libero e sorreggere il capo
• mantenere le SPALLE rilassate
• mantenere l’AVAMBRACCIO e il POLSO riposati sul bordo del foglio
Questi quattro aspetti permettono la dissociazione
del movimento delle DITA, necessaria alla
presa dello strumento grafico (45° rispetto al piano del foglio)
ABILITA’ MOTORIE
POSTURA
LA GIUSTA POSTURA PER SCRIVERE
è essere seduti al tavolo con i piedi appoggiati al
pavimento, il tronco eretto che non tocca il tavolo, le
spalle sciolte, e il capo in prolungamento del tronco.
Quando si siedono i bambini dovrebbero essere
incoraggiati a sedersi con i fianchi ben posizionati
sulla parte posteriore della sedia e la sedia dovrebbe
essere di una dimensione tale da permettere al bacino
alle ginocchia e alle caviglie di formare angoli di 90°.
ABILITA’ MOTORIE
L’ATTO GRAFOMOTORIO È COSTITUITO DALLA SUCCESSIONE E
COMBINAZIONE DI SPOSTAMENTI DI TUTTO L’ARTO SUPERIORE INSIEME
AI MOVIMENTI FINI DIGITALI.
INSCRIZIONE: Movimenti di dita e polso
PROGRESSIONE: Movimento dato dal concatenamento dell’estensione del polso e dello
spostamento globale in abduzione dell’arto superiore
• “Grande progressione” (spalla e gomito)
• “Piccola progressione” (polso, mano, dita)
- La mano ruota intorno al polso (lunghezza della parola)
- L’avambraccio ruota sul gomito
- A fine riga la spalla funge da perno per retrocedere
IMPUGNATURA
IMPUGNATURA CORRETTA
La prensione corretta è con la mano
piegata in semi-supinazione, la presa dello
strumento grafico è a pinza, tra pollice e
indice, e riposa sul dito medio. Anulare e
mignolo, semipiegati, assicurano il
contatto della mano con il foglio. Lo
strumento grafico va impugnato a circa
due dita dalla punta.
Eventuali difficoltà correlate alle abilità motorie
sono: • difficoltà di posizione - mano - dita - foglio • difficoltà toniche - spalle contratte - polso e dita rigide (movimenti quasi assenti)
ABILITA’ MOTORIE
…e possono tradursi in:
• Difficoltà nella realizzazione delle FORME • Difficoltà nel realizzare la PROGRESSIONE,
scarsa fluidità, frequenti interruzioni del tratto
• Scarsa regolazione della PRESSIONE (ipo o
iper) • Mancata CONCATENAZIONE tra lettere,
• INVERSIONE nella direzione del gesto grafico • Crampi, FENOMENI DOLOROSI, sudore,
tremori
2. ABILITA’ VISUO-PERCETTIVE E VISUO-SPAZIALI
Una corretta ANALISI VISUO-SPAZIALE e PERCETTIVA permette:
• il riconoscimento della corretta sagoma delle lettere rispetto al modello
proposto
• la valutazione delle relazioni spaziali tra le lettere e nella pagina
(distanza tra le parole, orizzontalità, margini)
• di integrare e coordinare vista e movimento
(guida del movimento attraverso il controllo visivo)
• di effettuare delle anticipazioni visuo-esplorative del tracciato
Tutto ciò deve essere supportato da una buona ORGANIZZAZIONE SPAZIALE
Eventuali difficoltà correlate alle abilità visuo-spaziali e visuo percettive:
• Irregolarità nella dimensione delle lettere
• Irregolarità nei rapporti spaziali tra le lettere
• difficoltà nella riproduzione delle forme
• difficoltà nel copiare dalla lavagna
ABILITA’ VISUO-PERCETTIVE E VISUO-SPAZIALI
3. ORGANIZZAZIONE SPAZIALE
• TOPOLOGICO: conoscenza delle nozioni topologiche semplici
• PROIETTIVO: conoscenza delle relazioni spaziali (sopra – sotto, destra
– sinistra)
• EUCLIDEO: costanza di grandezza delle dimensioni e delle figure
È necessario che siano acquisiti e integrati i tre aspetti
dello spazio
Conoscenza dello SPAZIO-FOGLIO finalizzato alla scrittura
Eventuali difficoltà correlate alle abilità SPAZIALI:
• Irregolarità nell’andamento della scrittura rispetto alla riga o ai quadretti
• Difficoltà nel trovare il punto di inizio della parala mantenendo come repere spaziale il margine sinistro del foglio
• Irregolarità nel ricordare concetti spaziali riguardanti le lettere (pancia a destra o sinistra, tratti ascendenti o disvendenti)
ORGANIZZAZIONE SPAZIALI
4. LATERALITA’
ASIMMETRIA FUNZIONALE A LIVELLO DEI DIVERSI SEGMENTI CORPOREI
che si traduce con la prevalenza di un elemento sul proprio omologo
PREFERENZA MANUALE ≠ DOMINANZA MANUALE
Acquisita con l’esperienza Innata
La discordanza fra le due può talvolta dare origine ad una LATERALITÀ MAL DEFINITA,
associata o meno a difficoltà grafiche
La dominanza laterale si stabilisce progressivamente nel corso dell’infanzia e
dopo i 3 anni dovrebbe essere evidente una preferenza
Eventuali difficoltà correlate ad una lateralità non definita o a mancinismo:
• Orientamento destra sinistra nella riga • Orientamento del tratto non funzionale per la scrittura
occidentale con conseguente lentezza (scarsa economia della traccia )
• Tendenza ad allontanarsi dal margine sinistro nel corso
della produzione • Maggiore affaticabilità in fase di apprendimento
LATERALITA’
LA QUOTIDIANITA’
E LA SCUOLA
COSA PUÒ FARE LA SCUOLA PER PREVENIRE LE DIFFICOLTÀ DI SCRITTURA?
La scrittura è una attività molto complessa che esige per essere
appresa, la padronanza di numerose attività di base che il bambino
dovrebbe acquisire prima di approcciarsi alla scrittura
ALLENARE E POTENZIARE I PREREQUISITI DELLA
SCRITTURA (SCUOLA DELL’INFANZIA).
COSA PUÒ FARE LA SCUOLA PER PREVENIRE LE DIFFICOLTÀ DI SCRITTURA?
Imparare a scrivere viene per lo più dato per scontato, come se fosse una condizione naturale del bambino, quando in realtà è una funzione che va insegnata e appresa, imparando una tecnica e allenando il gesto.
CREARE UNA DIDATTICA SPECIFICA PER L’APPRENDIMENTO DEGLI ASPETTI ESECUTIVI DELLA SCRITTURA (SCUOLA PRIMARIA)
E’ importante insegnare gli ASPETTI ESECUTIVI della scrittura:
- Il punto di inizio e quello finale dei tratti grafici;
- La direzionalità e la modalità di esecuzione dei movimenti;
- Le proporzioni tra le parti delle lettere (corpo centrale, tratti ascendenti e discendenti);
- L’inclinazione delle lettere;
- Il rispetto delle righe, dei margini e degli spazi tra lettere e parole;
- Le modalità di collegamento tra le lettere;
I
PROPOSTA METODOLOGIA PER APPRENDIMENTO DEL CORSIVO
(“IL CORSIVO DALLA A ALLA Z” ED.ERICKSON)
• Una fase introduttiva in cui porre l’attenzione sugli aspetti metacognitivi (forme ascendenti, discendenti, lettere maiuscole minuscole…)
• In seguito occuparsi degli aspetti più di tipo ergonomico (postura degli alunni, prensione…)
• Proporre esercizi grafici preparatori per esercitare i movimenti di incisione, di iscrizione e di progressione tipici del corsivo
• Presentare le famiglie di lettere con un insegnamento graduale delle lettere secondo movimenti comuni;
• Fare esercizi fonologici per ogni famiglia di lettere;
• Prestare attenzione ai collegamenti tra lettere nella formazione di parole;
• Collegamenti tra gruppi di lettere più frequenti, quali gn, gli, sci, ecc;
• Presentazione di lettere straniere;
• Ripasso finale
POSTURA
FAVORIRE L’APPRENDIMENTO
QUADERNI
ALFABETO-LINEA DEI NUMERI
SCRITTURA
e l f
FAVORIRE L’APPRENDIMENTO
a
A A
a A
STRUMENTI GRAFICI
Riferimenti bibliografici
• C. Ambrosini, K. Zaghen, L’intervento terapeutico psicomotorio con i bambini disgrafici, Psicomotricità-Vol.13, n. 2, giugno 2009, Ed. Erickson
• L.Blason, M. Borean, L. Bravar, S. Zoia, Il corsivo dalla A alla Z,
2004-Ed. Erickson • M. Lee Dunn, Imparo a…scrivere, 1992-Ed. Erickson • M.Pratelli, Disgrafia e recupero delle difficoltà grafo-motorie,
1995-Ed. Erickson • A. Kirby, Disprassia, un disturbo nascosto, 2003-Ed. La Scuola