filarmonica 22-9-2012
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Ciano della filarmonica del 22-9-2012TRANSCRIPT
Concerti sinfonici 2012 / 2013
Filarmonica della ScalaChristoph von Dohnányi
Direttore
22, 23 e 25 settembre 2012FilarmonicadellaScala-ChristophvonDohnányi
Concertisinfonici2012/2013
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Formare, promuovere e diffondere espressioni della cultura, della scienza e dell’arte qualimezzi per il miglioramento della qualità della vita e della coesione sociale. L’impegno dellaFondazione Bracco ha radici nel patrimonio di valori maturati in oltre 80 anni di storia aziendale.Perché siamo convinti che la responsabilità civile passi anche attraverso una maggiorediffusione della cultura e dell’arte quali strumenti di un armonico progresso umano. Per questosiamo partner di grandi Istituzioni culturali in Italia e all’estero, a sostegno di iniziative voltealla valorizzazione e alla promozione del patrimonio artistico italiano. Perché scienza ebellezza sono due aspetti del medesimo impegno.
LA SCIENZA ARMONICA
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ALBO DEI FONDATORI
Fondazione di diritto privato
Stato Italiano
Fondatori di Diritto
Fondatori Privati Permanenti
Fondatori Privati Ordinari
Fondatori Emeriti
Fondatori Pubblici
Fondazione di diritto privato
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente Giuliano PisapiaSindaco di Milano
Vice Presidente Bruno Ermolli
Consiglieri Stéphane LissnerGiovanni BazoliGuido PodestàAldo PoliPaolo ScaroniFiorenzo TagliabueAlessandro TuzziMargherita Zambon
Stéphane LissnerSovrintendente e Direttore artistico
Daniel BarenboimDirettore musicale
Maria Di FredaDirettore generale
Gastón Fournier-FacioCoordinatore artistico
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI
Presidente Mario Cattaneo
Membri effettivi Marco De LucaMarcello Coato
Membro supplente Nadia Palmeri
Stagione Sinfonica 2012-2013
Filarmonica della Scala
Christoph vonDohnányiDirettore
EDIZIONI DEL TEATRO ALLA SCALA
TEATROALLA SCALA
Sabato 22 settembre 2012, ore 20 – Turno ADominica 23 settembre 2012, ore 20 – Turno BMartedì 25 settembre 2012, ore 20 – Turno C
SOMMARIO
PAGINA 5
Malinconia e romantica solennitàdi Paolo Gallarati e Franco Pulcini
PAGINA 13
Robert Schumann.Cronologia della vita e delle opere,
a cura di Cesare Fertonani
PAGINA 19
Johannes Brahms.Cronologia della vita e delle opere,
a cura di Marco Mattarozzi
PAGINA 27
Christoph von Dohnányi
PAGINA 29
Filarmonica della Scala
PAGINA 30
Il Teatro alla Scala
PROGRAMMA
Robert SchumannSinfonia n. 4 in re min. op. 120Ziemlich langsam - Lebhaft -Romanze. Ziemlich langsam -
Scherzo. Lebhaft -Langsam - Lebhaft
Johannes BrahmsSinfonia n. 1 in do min. op. 68Un poco sostenuto - Allegro
Andante sostenutoUn poco Allegretto e grazioso
Adagio - Allegro non troppo, ma con brio
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Gustav Zerner, Robert Schumann, 1840 ca.
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Robert Schumann, Sinfonia n. 4 in re minore, op. 120
Composta nel 1841, subito dopo la Prima Sinfonia, la Sinfonia in re minore fu pre-sentata a Lipsia il 6 dicembre dello stesso anno. Lo scarso successo cui andò incontroindusse Schumann a ritirare il lavoro per sottoporlo a una profonda revisione, pre-sentata a Düsseldorf il 3 marzo 1853.
Insieme alla Prima Sinfonia, all’Ouverture, scherzo e finale op. 52, alla Fantasia in laminore per pianoforte e orchestra (prima versione del Concerto op. 54) e all’abbozzo diuna Sinfonia in do minore, la Quarta Sinfonia segna la svolta stilistica nata in Schu-mann da un interesse sempre maggiore per le forme classiche, e non disgiunta da signi-ficativi avvenimenti biografici. Raggiunta finalmente l’agognata unione con ClaraWieck, l’esistenza di Schumann si assesta, infatti, entro le sponde sicure del matrimo-nio: il maestro dell’aforisma, della miniatura, del pezzo fantastico sente ora il bisognodi misurarsi con la grande tradizione della sonata e della sinfonia, e di accantonare ilpianoforte, protagonista di tutta la sua produzione precedente, a favore del Lied, del-l’orchestra e della musica da camera: nel 1840 Schumann compose, infatti, più di centoLieder, nel 1841 si gettò con foga nella produzione sinfonica, nel 1842 furono i com-plessi da camera a galvanizzare l’entusiasmo creativo del musicista, che licenziò treQuartetti per archi, il Quartetto e il Quintetto con pianoforte.
Di questo slancio la Quarta Sinfonia è un documento bruciante. I quattro movimen-ti tradizionali debbono essere infatti eseguiti senza interruzione, come una sola, incan-descente colata musicale dove alcuni temi ritornano a distanza, determinando una sor-ta di forma ciclica, più vicina all'idea del poema sinfonico che a quella della sinfoniaclassica.
II primo movimento Ziemlich langsam (Un poco lento) si svolge in un clima di so-lennità misteriosa e di intima dolcezza. Chiarissima appare sin dall’inizio la svolta chela sinfonia tedesca subisce con Schumann e con Brahms, trasformandosi da un solenneed epico discorso alla nazione e all’umanità in un genere vicino allo spirito della musi-ca da camera, capace certamente di grandi effetti orchestrali ma anche di parlare al-l’intimità dell’ascoltatore con discorsi sottilmente elaborati. Il Lebhaft (Vivace) chesegue scatta veloce, pieno di slanci e segretamente ansioso, proseguendo secondo lastruttura classica della forma-sonata fatta di esposizione, sviluppo e ripresa. Dunquel’incandescenza inventiva che aveva caratterizzato le grandi suites pianistiche della
Malinconia e romantica solennità
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giovinezza, libere da ogni schema formale, viene ora a confrontarsi con una tradizionecon cui ogni sinfonista tedesco doveva necessariamente fare i conti. Il risultato èsplendido per vitalità ed equilibrio formale: basti ascoltare lo sviluppo del primo mo-vimento, acquatico e galoppante, con i suoi moti a ondate che sfociano in trionfali fan-fare, oppure la ripresa che conclude il pezzo, come avvitandosi in una spirale di veraebbrezza creativa.
Senza soluzione di continuità il discorso trapassa nella lieve malinconia della Ro-manza, dove l’espressione si distende in un andamento fluido e scorrevole. È l’altraanima di Schumann che appare in questo quadro di intimità domestica: l’anima del so-gnatore, divagante e infelice. Ma la riscossa avviene nel terzo movimento, uno scherzorobusto, pieno di un umorismo vagamente rustico e paesano. Il pensiero corre aBeethoven per l’energia ritmica e la forza d'urto dei contrattempi, ma la sezione cen-trale si apre, come una conchiglia, a mostrare la perla di una melodia cullante e tene-rissima: di nuovo l’intimità di Schumann trasportata nella sinfonia, con una felicità disoluzioni che sarà un modello ineludibile per Brahms.
Un solenne corale apre l’ultimo movimento in un modo che anticipa l’attacco del Fi-nale della Prima di Brahms. Dopo questo inizio, il pezzo esplode in un misto di ansia edi entusiasmo con gesti forti, scoppi di spumeggiante vitalità violinistica, durezze seve-re come l’episodio contrappuntistico che sembra intralciare il libero corso dell’inven-zione, ma per renderla più vitale ed energetica come il masso che si oppone allo scro-scio del torrente.Alla fine, una coda travolgente lascia l’ultima parola ai sentimenti ot-timistici e positivi che chiudono la sinfonia in un clima giovanile ed entusiastico, travol-gendo ogni ricordo malinconico.
Paolo Gallarati
Johannes Brahms, Sinfonia n. 1 in do minore. op. 68
Il giovane Brahms manifestava due propositi solenni: non sposarsi e non scriveresinfonie. Tenne fede solo al primo dei due. E comunque il suo avvicinamento alla for-ma sinfonica fu progressivo e molto rallentato dalle cautele del musicista, indicato nel1853 da Schumann come il genio del tempo, nato «di colpo, come Minerva sorge arma-ta dalla testa di Giove»; sempre Schumann, con iperbolica metafora, aveva scritto delgiovinetto di Amburgo: «attorno alla sua culla hanno vegliato le Grazie e gli Eroi». Ilpeso della responsabilità – ancora Schumann aveva definito i suoi pezzi per pianoforte“sinfonie mascherate” – e la volontà di non tradire le aspettative del pubblico spinseroBrahms a cimentarsi con parsimonia nella scrittura per sola orchestra all’inizio dellasua carriera: prima dei quarant’anni il suo catalogo riporta solo il Primo concerto perpianoforte e orchestra (1854-58) e le due Serenate op. 11 (1857-58) e op. 16 (1859, rev.1875). E la tardiva adesione del musicista al genere sinfonico è ancora preceduta daopere sinfonico-vocali di primaria importanza, quali Ein deutsches Requiem (1857-68),Rinaldo (1863-68) e Rapsodia (1869).
L’emancipazione della scrittura esclusivamente sinfonica avviene nel 1873 con le Va-
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Jean-Joseph-Bonaventure Laurens, Robert Schumann, 1853.
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Johannes Brahms.
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riazioni su un tema di Haydn, il cui successo finì probabilmente per sbloccare un’altraopera, la cui stesura non procedeva da ormai undici anni.
Brahms aveva inviato a Clara Schumann nel 1862 un Allegro sinfonico, al quale, do-dici anni dopo, antepose l’introduzione lenta (“Un poco sostenuto”), completando poi,tra il 1874 e il settembre del 1876, gli altri tre movimenti. Quest’opera, nata nel vastoarco temporale di oltre quattordici anni, è la Prima sinfonia in do minore. op. 68, che,iniziata da un Brahms non ancora trentenne, venne portata a termine quando l’autoreaveva quarantatré anni. Anche l’evoluzione stilistica del compositore contribuisce adonare alla pagina un carattere di ascesa esistenziale, di arco epico teso fra i due movi-menti estremi, scritti a grande distanza temporale: il primo, tutto slancio romantico, ric-co di contrasti ed echeggiante catastrofi, e l’ultimo, un maturo e serioso inno alla ma-linconia. È come se in quest’opera potessimo leggere la vicenda spirituale di un uomoche, dopo le passioni giovanili, dopo aver conosciuto le disillusioni dei tempi moderni,si vuole arrendere ancora una volta alle illusioni dell’eroismo romantico. La parentelamelodica del tema conclusivo in modo maggiore della Prima sinfonia in do minore.con il popolare Inno alla gioia della Nona di Beethoven ha contribuito ad accentuareuna sorta di continuità fra le due opere e a diffondere la definizione di Decima, con laquale Hans von Bülow proponeva Brahms come legittimo continuatore dei nove capo-lavori beethoveniani. (In proposito è circolato un aneddoto, secondo il quale Brahmsavrebbe liquidato con una delle sue sgarbate e fulminanti battute un “altolocato perso-naggio” che gli faceva notare l’analogia tematica con la Nona: «Certo, ed è ancor piùstrano che lo senta subito qualsiasi asino!»)
Ma c’è un altro aspetto del Brahms sinfonico su cui vale la pena soffermarsi. Il suostile classico, legato alla grande forma e alle tecniche dell’elaborazione tematica e dellavariazione, viene solitamente contrapposto al genere lisztiano-wagneriano della musi-ca a programma e del poema sinfonico; e ciò fa dimenticare che buona parte della mu-sica di Brahms nacque da suggestioni naturalistiche. Il musicista sceglieva con cura iluoghi in cui trascorrere le sue interminabili vacanze estive, che erano per lui costantefonte d’ispirazione tematica. Quando Johannes aveva appena diciassette anni già ClaraSchumann gli aveva scritto: «Un bel cielo tempestoso può portare in sé una sinfonia».E l’epistolario di Brahms contiene spesso frasi come quella scritta al critico EduardHanslick a proposito della Seconda sinfonia: «Il Wörthersee non è forse un lago vergi-ne, dove le melodie pullulano in tal modo che bisogna stare attenti a non calpestarlecamminando?».
Quale fu allora lo scenario naturalistico che suggerì a Brahms la Prima sinfonia? Vilavorò anche ad Amburgo e a Baden-Baden, ma per scriverne la maggior parte il musi-cista scelse un luogo particolare: Rügen, la maggiore isola tedesca – situata tra il Maredel Nord e il Mar Baltico, quasi attaccata alla costa tedesca, ma protesa a sud-est dellaDanimarca – luogo leggendario, primordiale centro spirituale, che conserva ancora iresti di bastioni su cui gli antichi popoli facevano sacrifici alla dea Hertha. Le spiaggebasse e sabbiose di Rügen non sono frustate dal vento come quelle vicine alla nativaAmburgo, alle quali per altro assomigliano: il clima è più mite; l’isola è ricca di boschidi faggi secolari; il paesaggio varia fra scogliere frastagliate e friabili, paludi e lande de-solate. La Prima sinfonia nacque pertanto in buona parte fra questi scenari, durante leinterminabili e solitarie passeggiate del musicista, che venne raggiunto solo per qual-
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che giorno dal giovane amico Georg Henschel, con il quale si cimentò persino in gared’immersione per cercare sassi sul fondo del mare. Un’isola, simbolo del rifugio e dellasolitudine, il mare, simbolo della dinamica della vita, la sabbia, simbolo di un’incom-mensurabile e angosciante moltitudine, ci possono raccontare della Prima sinfonia diBrahms forse più di quanto possano le moderne analisi tematiche, nelle quali si dimo-stra che i motivi usati dal compositore sono spesso derivati l’uno dall’altro, anche se al-l’ascolto non lo si percepisce.
La sinfonia – dopo la prima diretta a Karlsruhe da Otto Dessoff il 4 novembre 1876–, pur con i limiti dell’ “opera prima” e i problemi di unità stilistica che a volte incrina-no i lavori nati in spazi temporali molto estesi, venne accolta con crescente entusiasmoin molte sedi. La ricchezza della scrittura, di grande finezza contrappuntistica, l’orche-strazione ora robusta e ora tenera, non appariscente nei colori, ma varia ed efficace, ela monumentalità dei movimenti estremi, di forte impronta beethoveniana, hanno fat-to della Prima sinfonia di Brahms, se non il vertice, uno dei pezzi più amati del reper-torio sinfonico.
Il primo movimento ha un’introduzione lenta (“Un poco sostenuto”), dal caratterefunereo e dignitosamente lamentoso: una landa di grande varietà armonica. La parterapida (“Allegro”) è in forma sonata e comprende due temi principali e circa cinqueidee secondarie. Non ha, esattamente come avviene in molti brani beethoveniani, unbel tema, e l’invenzione va ricercata nell’elaborazione, nella faticosa costruzione di in-tricati sviluppi, entro i quali ascoltiamo sentimenti spesso contrastanti. Tipica diBrahms è, alla conclusione, una citazione dell’introduzione lenta, che sfuma il finaleverso un tono meno concitato.
Il secondo movimento (“Andante sostenuto”) è un’oasi di cantabilità che germogliasu uno spunto tematico dal carattere di corale, sul quale si innestano sottili variazionimelodiche. C’è anche uno spunto “pastorale”, tipico dell’autore, amante della “solitu-dine campestre” (Feldeinsamkeit).
Il terzo movimento (“Un poco Allegretto e grazioso”) è in forma di scherzo (ABA),ma mostra tutta la leggerezza di una serenata piuttosto che la foga di una sinfonia. L’e-pisodio centrale ha carattere danzato.
Il quarto movimento ha un’introduzione lenta (“Adagio”) come il primo: il clima ècupo, con un forte senso di attesa. Giunge infatti il tema più bello della sinfonia, nellasua scultorea sacralità romantica: un corno sorgente dagli archi, come una luna che ap-pare fra le fronde dei faggi di Rügen. La parte rapida (“Allegro non troppo ma conbrio”) è una specie di rondò in cui le tecniche della variazione e dello sviluppo si alter-nano con grande libertà e semplicità. Il preteso plagio beethoveniano dall’Inno allagioia non è tale (ci assicurano i biografi di Brahms), perché il tema, di origine popola-re, già ben conosciuto e utilizzato, e divenuto pertanto patrimonio comune, si trova an-che nell’Offertorio K 222 di Mozart. Fra numerosi ritorni tematici e passi di bravuranella scrittura strumentale, la sinfonia aumenta la sua temperatura drammatica fino aun grandioso finale, che pare metafora della vittoria dell’autore sulla sua stessa malin-conia.
Franco Pulcini
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Johannes Brahms.
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Friedrich Klima, Robert Schumann, 1835 ca.
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1810 8 giugno: Robert (Alexander) Schu-mann nasce a Zwickau, in Sassonia, quinto fi-glio di August, libraio, editore e scrittore, e diJohanna Christiana Schnabel.
1816 Viene mandato a scuola e prende le-zioni di musica da un organista locale, J.G.Kuntsch.
1819 Agosto: a Karlsbad ascolta un concer-to del pianista Ignaz Moscheles (1794-1870) esi entusiasma.
1820 Intraprende gli studi ginnasiali e si appas-siona alla letteratura. Gli otto anni passati pres-so il liceo della città natale sono segnati da nu-merosi tentativi letterari; nel frattempo prose-gue gli studi musicali.
1822 Muoiono la sorella maggiore Emilie,malata di mente, e il padre (10 agosto).
1827 Compone quattro Lieder. Si reca a Li-psia, Dresda, Praga e Teplitz.
1828 Per volontà della madre, si iscrive al-l’Università di Lipsia, facoltà di giurispruden-za, ma le lezioni di pianoforte con FriedrichWieck (1785-1873) lo distolgono dagli impe-gni accademici. Compone 8 Polacche per pia-noforte a quattro mani e alcuni Lieder.
1829 Si trasferisce a Heidelberg, per conti-nuarvi gli studi. In settembre, breve viaggioin Italia (Venezia e Milano). Scrive un Quar-tetto per pianoforte e archi.
1830 11 aprile: ascolta a Francoforte unconcerto di Paganini, ne resta assai impres-sionato e decide di dedicarsi completamentealla musica. Vinta l’opposizione materna, in
ottobre ritorna a Lipsia col proposito di stu-diare con Wieck. Termina di scrivere: 6 Wal-zer pianistici, Thème sur le nom Abegg variépour le pianoforte op. 1.
1831 Studia composizione con H. Dorn,progetta opere musicali e letterarie, vagheg-gia di diventare un virtuoso del pianoforte.Adicembre inizia l’attività di critico, con un ar-ticolo sulla musica di Chopin perl’«Allgemeine musikalische Zeitung». Porta atermine Papillons op. 2 e Allegro op. 8 perpianoforte.
1832 Colpito da una sorta di paresi ai lega-menti di una mano (probabilmente dovuta almercurio impiegato nella cura della sifilide, enon agli effetti di un congegno meccanicoper costringere le dita a più ampie articola-zioni), deve rinunciare alla carriera di virtuo-so. Prende lezioni di orchestrazione da G.Müller. 18 novembre: a Zwickau si esegue ilprimo tempo di un’incompiuta Sinfonia in solminore. Porta a compimento la stesura di nu-merosi brani pianistici, fra cui 6 Studien nachCapricen von Paganini op. 3, 6 Intermezzi op.4,Phantasie satyrique,Exercice fantastique.
1833 Prima grave crisi depressiva. Sono diquest’anno alcuni lavori per pianoforte: 10Impromptus über ein Thema von ClaraWieck op. 5, 6 Konzert-Etüden nach Capricenvon Paganini op. 10, Sehnsuchtswalzer Varia-tionen, Etüden in Form freier Variation überein Beethovensches Thema.
1834 3 aprile: esce il primo numero della«Neue Zeitschrift für Musik», rivista cheSchumann fonda per difendere la nuova mu-sica romantica dagli attacchi dei conservato-ri; destinato a diventare il centro della sua at-
ROBERT SCHUMANNCRONOLOGIA DELLA VITA
E DELLE OPERE
Cesare Fertonani
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tività critica, il periodico s’imporrà come mo-dello e punto di riferimento. Conosce e s’in-namora di un’allieva di Wieck, Ernestine vonFricken; quindi si fidanza con lei in segreto.Scrive le Variations sur un nocturne de Cho-pin e progetta altre opere per pianoforte.
1835 S’innamora di Clara Wieck (1819-1896), pianista e figlia del suo insegnante. Ot-tobre: conosce Moscheles e Chopin a casa diWieck. Termina di comporre: Carnaval op. 9e la Sonata n. 1 op. 11 per pianoforte.
1836 Scoperto il legame che unisce la figliaa Schumann, Wieck separa i due giovani. 4febbraio: morte della madre. Sono di que-st’anno il Concert sans orchestre (Sonata) op.14 e altri abbozzi di lavori per pianoforte.
1837 Approfondisce lo studio del contrap-punto bachiano. 13 settembre: chiede aWieck la mano di Clara; per tutta risposta,questi allontana la figlia. Robert e Clara siscrivono in segreto. Nascono nuovi capolavo-ri pianistici: Davidsbündlertänze op. 6, Phan-tasiestücke op. 12, Symphonische Etüden op.13.
1838 Nuovo periodo di depressione. 27 set-tembre: parte alla volta di Vienna. Termina dicomporre e scrive altre grandi opere pianisti-che: Kinderszenen op. 15, Kreisleriana op. 16,Phantasie op. 17, Arabeske op. 18, Humore-sque op. 20, 8 Novelletten op. 21, Sonata n. 2op. 22.
1839 Visita al fratello di Schubert e scoper-ta di alcuni manoscritti del maestro viennese,fra cui quello della Sinfonia in do maggiore(la «Grande»). Aprile: ritorno in Germania.Giugno: avvio dell’azione legale intrapresada Clara e Robert nei confronti di Wieck, piùche mai risoluto a contrastare il loro matri-monio. Risale a quest’anno un’ulteriore mes-se di brani per pianoforte: Blumenstück op.19, Nachtstücke op. 23, 3 Romanzen op. 28,Klavierstücke op. 32.
1840 Prosegue la battaglia legale controWieck, impegnatosi in una campagna diffa-matoria tesa a screditare Robert di fronte al-la corte. Febbraio: riceve la laurea in filosofiahonoris causa dall’Università di Jena. 1° ago-
sto: la definitiva sentenza del tribunale stabi-lisce la legittimità delle nozze. 12 settembre:matrimonio di Clara e Robert a Schönenfeld,presso Lipsia. È il cosiddetto «anno dei Lie-der»; Schumann ne compone a decine, fra cuiquelli raccolti in: Liederkreis op. 24 (Heine),Myrthen op. 25 (Rückert, Goethe, Mosen,Burns, Byron, Heine, Moore), Liederkreis op.39 (Eichendorff), Frauenliebe und -leben op.42 (Chamisso), Dichterliebe op. 48 (Heine); 3Gedichte op. 29 per 2, 3 e 4 voci. Inoltre scri-ve i 6 Lieder op. 33 per coro a cappella e fini-sce il Faschingsschwank aus Wien op. 26 perpianoforte.
1841 È l’anno dei primi importanti lavorisinfonici. Nascono la Sinfonia n. 1 op. 38(«Der Frühling»), diretta dall’autore alGewandhaus il 31 marzo, Ouverture, Scher-zo und Finale op. 52, il primo movimento(Fantasie) del futuro Concerto per pianofortee orchestra op. 54. 1° settembre: nasce Marie,prima degli otto figli della coppia.
1842 È l’anno della musica da camera. Af-fronta un esaurimento nervoso, e si dedica al-lo studio dei classici (Haydn, Mozart,Beethoven). A quest’anno appartengono: itre Quartetti per archi op. 41 dedicati a F.Mendelssohn, il Quintetto op. 44 e il Quartet-to op. 47 per pianoforte e archi, Phantasie-stücke op. 88 per violino, violoncello e pia-noforte.
1843 Febbraio: cordiali incontri con HectorBerlioz. 3 aprile: inaugurazione del Conser-vatorio di Lipsia, fondato dall’amico Men-delssohn: Schumann accetta l’incarico di in-segnarvi pianoforte, composizione e letturadella partitura. Completa l’oratorio profanoDas Paradies und die Peri op. 50, eseguito aLipsia il 4 dicembre, e inoltre compone An-dante und Variationen per due pianoforti, duevioloncelli e corno.
1844 Robert accompagna Clara in una lun-ga tournée in Russia. 30 maggio: la coppia èdi ritorno a Lipsia. Inizia a scrivere l’operateatrale Der Corsar, lasciata incompiuta, e leSzenen aus Goethes Faust. Nuova crisi de-pressiva. Ottobre: dopo un viaggio a Dresda,Clara e Robert decidono di trasferirsi nellacapitale sassone.
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Robert Schumann.
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1845 Conosce F. Hiller e Richard Wagner.Riprende a comporre, anche sull’onda di unrinnovato interesse per il contrappunto. Por-ta a termine il Concerto per pianoforte e or-chestra op. 54, gli Studien für den Pedal-Flü-gel op. 56 e le 4 Skizzen für Pedal-Flügel op.58 per pianoforte con pedaleria, le 6 Fugenüber B-A-C-H op. 60 per organo.
1846 Continuano i disturbi nervosi. Novem-bre: Clara e Robert sono in tournée a Vien-na. Termina di comporre la Sinfonia n. 2 op.61 e due raccolte di Lieder per voci miste so-le op. 55 e op. 59.
1847 Da Vienna a Brno e a Praga, quindi aBerlino, dove la coppia progetta di stabilirsi.Marzo: ritorno a Dresda. 5 novembre: mortedi Mendelssohn. Scrive Beim Abschied zusingen op. 84 per coro e strumenti a fiato, 3Gesänge op. 62 per voci maschili a cappella ealcuni Lieder. Il catalogo cameristico annove-ra i due Trii per violino, violoncello e pia-noforte op. 63 e op. 80.
1848 Nell’anno della rivoluzione compone:l’Adventlied op. 71 (Rückert) per soprano,coro e orchestra e l’Album für die Jugend op.68 per pianoforte. Inoltre prosegue a scriverel’opera teatrale Genoveva, iniziata nel 1847, eincomincia la stesura delle musiche di scenaper ilManfred di Byron.
1849 Fra maggio e giugno - a Dresda sonoscoppiati i moti rivoluzionari - gli Schumannsi rifugiano in campagna, a Maxen e a Krei-scha. È un anno di vulcanica creatività: Re-quiem für Mignon op. 98b (Goethe) per soli,coro e orchestra; Nachtlied op. 108 (Hebbel)per coro e orchestra; 5 Gesänge aus H. Lau-bes Jagdbrevier op. 137 per voci maschili, Ro-manzen op. 69 e op. 91 per voci femminili,Ro-manzen und Balladen op. 67 e op. 75 e 4 Dop-pelchörige Gesänge op. 141 per voci miste;Lieder-Album für die Jugend op. 79, Liederund Gesänge aus “Wilhelm Meister” op. 98a ealtri Lieder per voce e pianoforte; SpanischesLiederspiel op. 74, Minnespiel op. 101(Rückert) per voci e pianoforte e SpanischeLiebeslieder op. 138 per voci e pianoforte aquattro mani; Concertstück op. 86 per quattrocorni e orchestra; Introduzione e Allegro ap-passionato op. 92 per pianoforte e orchestra;Adagio e Allegro op. 70 per corno e pianofor-
te; Phantasiestücke op. 73 per clarinetto e pia-noforte; 3 Romanzen op. 94 per oboe e pia-noforte; 5 Stücke in Volkston op. 102 per vio-loncello e pianoforte; Waldszenen op. 82 perpianoforte e 12 Vierhändige Klavierstücke fürkleine und grosse Kinder op. 85. Termina an-che le musiche di scena perManfred op. 115.
1850 Concerti degli Schumann nella Germa-nia settentrionale. 25 giugno: a Lipsia, discretosuccesso della rappresentazione di Genovevaop. 81. 2 settembre: gli Schumann si trasferisco-no a Düsseldorf, dove Robert ha accettato l’in-carico di Musikdirektor. Quest’anno componefra l’altro: Neujahrslied op. 144 (Rückert) percoro e orchestra; Sinfonia n. 3 op. 97 («Rheini-sche»); Concerto per violoncello e orchestraop. 129; 6 Gedichte op. 90 (Lenau).
1851 Prosegue un’intensa attività creativa.Compone:Der Rose Pilgerfahrt op. 112 e DerKönigssohn op. 116 per soli, coro e orchestra;Sinfonia n. 4 op. 120; ouverture per Die Brautvon Messina (Schiller) op. 100, per JuliusCaesar (Shakespeare) op. 128 e per Hermannund Dorothea (Goethe) op. 126; Sonate op.105 e op. 121 per violino e pianoforte; Trioop. 110 per violino, violoncello e pianoforte;Märchenbilder op. 113 per viola e pianoforte;i 3 pianistici Phantasiestücke op. 111; le Ball-szenen op. 109 per pianoforte a quattro mani.Compone inoltre Romanzen und Balladenop. 145 e op. 146 per voci miste, e alcuni Lie-der.
1852 Giugno: si aggrava una crisi nervosainiziata in aprile; Schumann manifesta diffi-coltà di parola e di movimento. Scrive: DesSängers Fluch op. 139 e Vom Pagen und derKönigstochter op. 140 per soli, coro e orche-stra; Requiem op. 148; Gedichte der KöniginMaria Stuart op. 135. Inoltre raccoglie per lapubblicazione i brani pianistici Bunte Blätterop. 99.
1853 È l’ultimo anno di intensa produtti-vità. Agosto: conosce J. Joachim. 30 settem-bre: incontro con Brahms. 28 ottobre: presen-ta il giovane genio al mondo musicale conuno storico articolo sulla «Neue Zeitschriftfür Musik». Le cattive condizioni di salute gliimpediscono di dirigere in pubblico. Novem-bre: viene costretto a dimettersi dalla caricadiMusikdirektor. Segue Clara in una tournée
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in Olanda. Risalgono a quest’anno, oltre alcompletamento delle Szenen aus GoethesFaust, della Messe op. 147 e della Fest-Ouver-ture op. 123 per tenore, coro e orchestra;DasGlück von Edenhall op. 143 per soli, coro eorchestra; Fantasie op. 131 e Concerto perviolino e orchestra; Introduzione e Allegroper pianoforte e orchestra op. 134; Sonata inla minore; due tempi della Sonata F.A.E.(scritta con A. Dietrich e Brahms) per violinoe pianoforte; Märchenerzählungen op. 132per clarinetto, viola e pianoforte; 3 Klavier-Sonaten für die Jugend op. 118; 7 Klavier-stücke in Fughettenform op. 126; Gesänge derFrühe op. 133.
1854 Gennaio: ritorno a Düsseldorf daHannover. 10 febbraio: allucinazioni, minac-ciose avvisaglie di squilibrio mentale. 27 feb-braio: tenta il suicidio gettandosi nel Reno. 4marzo: viene ricoverato in una casa di cura aEndenich, presso Bonn. Compone: Tema eVariazioni su un tema originale per pianofor-te.
1855 Scrive ancora degli accompagnamentipianistici ai Capricci di Paganini.
1856 29 luglio: muore a Endenich, assistitoda Clara e da Brahms.
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Johannes Brahms nel 1860.
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JOHANNES BRAHMSCRONOLOGIA DELLA VITA
E DELLE OPERE
Marco Mattarozzi
1833 Johannes Brahms nasce il 7 maggio adAmburgo, da Johann Jakob, suonatore di con-trabbasso.
1835 Il 26 marzo nasce il fratello Friedrich(Fritz).
1839 Apprende le prime nozioni musicalidal padre.
1840 Continua l’insegnamento paterno, chesi prefigge di fare di Johannes un buon or-chestrale. Prende lezioni di pianoforte daCossel.
1842 Progredisce rapidamente nello studiodel pianoforte.
1843 Cossel lo presenta a Marxsen perchégli dia lezioni di pianoforte. Brahms dà unconcerto privato per finanziare i propri studi.
1844 Cossel si oppone al suggerimento difargli intraprendere una tournée come bam-bino prodigio.
1845 Diventa l’allievo preferito di Marxsene incomincia a comporre improvvisando alpianoforte.
1846 Marxsen inizia a dargli lezioni di teo-ria. Brahms guadagna qualche soldo suonan-do in modesti locali di spettacolo.
1847 La sua salute è danneggiata dall’am-biente degli infimi locali dove è costretto asuonare. Giesemann, un amante della musica,lo invita a trascorrere una lunga vacanza aWiensen an der Luhe, dove Brahms componeA B C e Postillons Morgenlied, per coro e vo-ci maschili.
1848 Trascorre ancora l’estate a Wiensen,dove dirige un piccolo coro di voci maschili.Torna ad Amburgo, dove, il 21 settembre, dàa proprie spese il suo primo concerto.
1849 Dà lezioni di pianoforte per pochi sol-di; suona in miseri locali da ballo e arrangiaper pianoforte melodie popolari.
1850 Compone molti Lieder. Il suo incontrocon Reményi gli fa conoscere le danze nazio-nali ungheresi.
1851 Continuano le lezioni e il suo pesantelavoro. Compone lo Scherzo op. 4, per pia-noforte.
1852 Compone il Finale della Sonataop. 1 e la Sonata op. 2, per pianoforte.
1853 Aprile: giro di concerti con Reményi.Incontra a Hannover Joachim, che li scritturaentrambi per la corte di Hannover e li mandacon una presentazione da Liszt a Weimar.Conosce Schumann a Düsseldorf. Grandeamicizia con lui e con Clara Schumann. Portaa termine la Sonata op. 1 e scrive la Sonataop. 5, per pianoforte. Nascono anche: 6 Lie-der op. 3 e 6 Lieder op. 7, per voce e pianofor-te; lo Scherzo per la Sonata F.A.E., per violi-no e pianoforte, scritta in collaborazione conSchumann e Dietrich.
1854 In febbraio accorre a Düsseldorf,avendo avuto notizia della crisi psichica diSchumann e del suo tentativo di suicidio. Èvicino a Clara Schumann. Compone, in giu-gno, le Variazioni su un tema di Schumannop. 9, per pianoforte. Inoltre: 4 Ballate op. 10,per pianoforte; Trio op. 8, per violino, violon-cello e pianoforte; Mondnacht, per voce epianoforte.
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1855 Vive e insegna a Düsseldorf, ma im-piega buona parte del suo tempo per giri diconcerti. Compone: 2 Gighe e 2 Sarabande,per pianoforte.
1856 In primavera va a vivere a Bonn, peressere vicino al morente Schumann, che spirail 29 luglio. Brahms rimane fraternamente vi-cino a Clara Schumann dopo la morte delmarito. Compone: 2 Variazioni op. 21, perpianoforte, e Preludio e fuga n. 1 , perorgano.
1857 Da settembre a dicembre è presso lacorte di Lippe-Detmold, dove insegna pia-noforte alla principessa Friederike e dirige ilcoro. Porta a termine: Preludio e fuga n. 2,Fuga, preludi corali e fuga, O Traurigkeit, perorgano; Serenata op. 11, per orchestra.
1858 Trascorre l’estate a Göttingen. Scrive:8 Lieder e Romanze op. 14, per voce e pia-noforte;Ave Maria op. 12, per voci femminili,orchestra e organo; Inno funebre op. 13, pervoci miste e banda; 14 Volkskinderlieder e28 Deutsche Volkslieder, per voce e pianofor-te; Concerto n. 1 op. 15, per pianoforte e or-chestra.
1859 Il 22 e il 27 gennaio, Brahms esegue ilsuo Concerto n. 1, per pianoforte e orchestra,a Hannover e Lipsia. In marzo è nominatodirettore del coro femminile di Amburgo.Durante l’estate compone Vier Gesängeop. 17, per coro femminile, due corni e arpa.In settembre vengono eseguiti Marienliederop. 22 e Psalm XIII op. 27, per voci femminilie organo. Scrive anche: Serenata op. 16, perpiccola orchestra; 5 Poemi op. 19, per voce epianoforte.
1860 Sottoscrive un manifesto a stampacontro la “Nuova Scuola Tedesca” promossoda Liszt, che viene inavvertitamente pubbli-cato con sole quattro firme. Compone: Sestet-to op. 18, per archi; 3 Duetti op. 20, per sopra-no e contralto; Lass dich nur nichts dauern,per coro misto e organo (iniziato nel 1856);2 Mottetti op. 29, per coro misto; 3 Cori sacriop. 37, per coro femminile.
1861 Vive ad Amburgo, dove porta a termi-ne: Variazioni e Fuga su un tema di Händel
op. 24, per pianoforte; Variazioni su un temadi Schumann op. 23, per due pianoforti;Quartetto op. 25, per archi e pianoforte.
1862 In settembre si reca per la prima voltaa Vienna, dove viene ricevuto molto cordial-mente. La nomina dell’amico Stockhausen adirettore dei Concerti Filarmonici e dellaSingakademie gli fa valutare la possibilità diritornare nella città natale. Vi si reca comun-que, durante un giro di concerti, dopo Natale.Nascono: Quartetto op. 26, per archi e pia-noforte; Fünf Gesänge op. 41, per coro ma-schile; Drei Gesänge op. 34, per coro misto;4 Duetti op. 28, per contralto e baritono; Tre-dici canoni op. 113, per coro femminile.
1863 In gennaio, ancora a Vienna, Brahmsdà un piccolo concerto per presentare i suoiLieder al pubblico viennese. In primavera,con Tausig, si reca da Wagner. In maggio, tor-nato ad Amburgo, viene invitato a dirigere laSingakademie di Vienna. Si stabilisce in que-sta città in agosto. Compone: Studi su un te-ma di Paganini op. 35, per pianoforte; 3 Quar-tetti vocali op. 31, con pianoforte.
1864 Si dimette dall’incarico di direttore del-la Singakademie, ma mantiene il suo domicilioa Vienna.Trascorre le vacanze estive a Baden-Baden, dove vive Clara Schumann. Scrivequest’anno: Quintetto op. 34, per archi e pia-noforte; 9 Lieder op. 32, per voce e pianoforte;26 Deutsche Volkslieder, per coro solo.
1865 2 febbraio: muore la madre, ad Am-burgo. Durante l’estate è ancora a Baden-Baden, dove compone il Trio op. 40, per violi-no, corno e pianoforte. Giro di concerti in au-tunno e inverno. Compone: Waltzes op. 39,per due pianoforti; Sestetto op. 36, per archi;Sonata op. 38, per violoncello e pianoforte.
1866 Lavora a Karlsruhe, tra febbraio eaprile, ad Ein deutsches Requiem op. 45, persoli, coro e orchestra, la cui stesura era inizia-ta nel 1857. È successivamente adAmburgo e,in novembre, a Vienna. Conclude la stesuradel Quartetto op. 51 n. 1, per archi, e di 12 Lie-der e Romanze op. 44, per coro femminile.
1867 Prosegue nei giri di concerti nelle pro-vince austriache e a Budapest, in primavera e
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in autunno. Il Requiem, ancora incompiuto, èeseguito a Vienna.
1868 In primavera, nuovo giro di concerticon Stockhausen. Il Requiem è definitiva-mente completato durante l’estate. Vengonopure completate 15 Romanze da “Magelone”op. 33, per pianoforte, iniziate nel 1861. Nuo-ve composizioni: 4 Lieder op. 43, 4 Liederop. 46, 5 Lieder op. 47, 7 Lieder op. 48, per vo-ce e pianoforte; la cantata Rinaldo op. 50, pertenore, coro maschile e orchestra.
1869 Il 18 febbraio il Requiem è eseguitoper la prima volta nella sua stesura completaal Gewandhaus di Lipsia, sotto la direzionedi Reinecke. Scrive: Liebeslieder Waltzesop. 52, per coro e due pianoforti; Rhapsodieop. 53, per solo, coro maschile e orchestra;Neue Liebeslieder op. 65, per coro e due pia-noforti.
1871 All’inizio della primavera, compone ilTriumphlied op. 55, per coro e orchestra, percelebrare la vittoria tedesca nella guerrafranco-prussiana. Sono pure di quest’anno:8 Lieder op. 57 e 8 Lieder op. 58, per voce epianoforte; Schicksalslied op. 54, per coro eorchestra.
1872 L’11 febbraio muore ad Amburgo ilpadre. Dopo le vacanze a Baden-Baden,Brahms torna a Vienna, dove è nominato di-rettore artistico della Gesellschaft der Musik-freunde, succedendo a Rubinstein.
1873 Scrive:Quartetto op. 51 n. 2, per archi;Variazioni su un tema di Haydn op. 56a, perorchestra; 8 Lieder op. 59 e 5 Lieder di Ofeliada “Amleto”, per voce e pianoforte.
1874 È a Lipsia, dove incontra Herzogen-berg, Spitta e altri. Qui vengono eseguiti mol-ti suoi lavori. È poi a Monaco e Colonia. Pas-sa l’estate in Svizzera, presso Zurigo. Compo-ne: Quartetto op. 60, per archi e pianoforte;9 Lieder op. 63, per voce e pianoforte; 4 Duet-ti op. 61 e 5 Duetti op. 66, per soprano e con-tralto; 3 Quartetti vocali op. 64, con pianofor-te; 7 Lieder op. 72, per coro misto.
1875 Si dimette dall’incarico di direttoredella Gesellschaft der Musikfreunde. Porta a
termine: il Quartetto op. 67, per archi, e 2Mottetti op. 74, per coro misto, iniziatinel 1860.
1876 In estate è a Sassnitz, dove rivede ilQuartetto op. 67. Scrive la Sinfonia n. 1op. 68, per orchestra, che viene eseguita il4 novembre a Karlsruhe, diretta da Dessoff:in seguito Brahms stesso la dirige a Mann-heim e a Monaco.
1877 Rifiuta la laurea honoris causa dall’U-niversità di Cambridge, non desiderandocompiere il viaggio in Inghilterra per andarea riceverla. Da marzo all’autunno componela Sinfonia n. 2 op. 73, per orchestra. Scriveanche: 9 Lieder op. 69, 4 Lieder op. 70, 5 Lie-der op. 71, 5 Lieder op. 72, per voce e pia-noforte.
1878 In aprile compie un viaggio in Italia.Sono di quest’anno: Otto pezzi op. 76, perpianoforte; Concerto op. 77, per violino e or-chestra; 6 Lieder op. 86, per voce e pianofor-te; 4 Ballate e Romanze op. 75, per duetto vo-cale.
1879 Il 1° gennaio viene eseguito per la pri-ma volta il Concerto per violino e orchestraal Gewandhaus di Lipsia: solista è Joachim.L’Università di Breslavia conferisce aBrahms il dottorato honoris causa in filoso-fia. Porta a termine: 2 Rapsodie op. 79, perpianoforte; Sonata op. 78, per violino epianoforte; 6 Lieder op. 85, per voce e pia-noforte.
1880 Compone, durante l’estate, Ouvertureper una festa accademica op. 80 e Ouverturetragica op. 81, per orchestra. Termina e pub-blica le Danze ungheresi (voll. III e IV, il I eII sono del 1858), per due pianoforti.
1881 In gennaio e febbraio è in Olanda eUngheria. A Budapest, dopo molti anni, in-contra di nuovo Liszt. A primavera è in Sici-lia. Porta a termine il Concerto n. 2 op. 83, perpianoforte e orchestra; 5 Lieder e Romanzeop. 84, per voce e pianoforte; Nänie op. 82,per coro e orchestra.
1882 Brahms compie un ampio giro di con-certi per far conoscere il suo nuovo Concerto
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Johannes Brahms nel suo studio viennese nel 1892.
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op. 83, per pianoforte e orchestra. In settem-bre è nuovamente in Italia. Compone: Trioop. 87, per violino, violoncello e pianoforte;Quintetto op. 88, per archi; Gesang der Par-zen op. 89, per coro e orchestra. Inizia laSinfonia n. 3.
1883 Completa, durante le vacanze estive aWiesbaden, la Sinfonia n. 3 op. 90, per orche-stra. La prima esecuzione è a dicembre, aopera della Società Filarmonica di Vienna,con la direzione di Richter.
1884 Durante l’estate a Mürzuschlag in Sti-ria, inizia la stesura della Sinfonia n. 4. Scrive:2 Lieder op. 91, per contralto, viola e pia-noforte; 5 Lieder op. 94 e 7 Lieder op. 95, pervoce e pianoforte; 4 Quartetti vocali op. 92,con pianoforte; 6 Lieder e Romanze op. 93a eTafellied (Dank der Damen) op. 93b, per coromisto.
1885 Durante una nuova vacanza estiva aMürzuschlag completa la stesura della Sinfo-nia n. 4 op. 98, per orchestra.
1886 Dopo la prima esecuzione della Sinfo-nia n. 4 il 17 gennaio a Vienna, Brahms si re-ca a Thun, in Svizzera, dove rimarrà dalla pri-mavera all’autunno. Compone: Sonata op. 89,per violoncello e pianoforte; Sonata op. 100,per violino e pianoforte; 4 Lieder op. 96,6 Lieder op. 97 e 5 Lieder op. 105, per voce epianoforte.
1887 In primavera si reca in Italia con Kir-cher e l’editore Simrock. È ancora a Thun perl’estate. Qui compone il Doppio concertoop. 102, per violino, violoncello e orchestra, egli Zigeunerlieder op. 103, per quartetto voca-le e pianoforte.
1888 In gennaio si incontra con Cajkovskij.In primavera è di nuovo in Italia, dove cono-sce Martucci. Terza estate a Thun, dove com-pone la Sonata op. 108, per violino e pia-noforte. Scrive anche i 5 Gesänge op. 104.
1889 Brahms trascorre l’estate a Ischl, con
Goldmark e Johann Strauss figlio. Compone,per la città di Amburgo, Deutsche Fest- undGedenksprüche op. 109, per coro. Gli vieneconferito dall’imperatore Francesco Giusep-pe l’Ordine di Leopoldo. Scrive: 5 Liederop. 106 e 5 Lieder op. 107, per voce e pia-noforte; 3 Mottetti op. 110, per coro misto.
1890 In primavera è in Italia. Trascorre l’e-state a Ischl, dove compone il Quintettoop. 111, per archi. Sono di quest’anno anche i6 Quartetti vocali op. 112, con pianoforte.
1891 Compone durante l’estate a Ischl ilTrio op. 114, per clarinetto, violoncello e pia-noforte, e il Quintetto op. 115, per clarinetto earchi.
1892 Nascono le 7 Fantasie op. 116 e i 3 In-termezzi op. 117, per pianoforte.
1893 In primavera è ancora in Italia. Du-rante l’estate a Ischl scrive i 6 Pezzi op. 118 ei 4 Pezzi op. 119, per pianoforte.
1894 Compone a Ischl 2 Sonate op. 120, perclarinetto e pianoforte.
1895 In febbraio segue il clarinettista Mühl-feld in un giro di concerti attraverso la Ger-mania: vengono eseguite le 2 Sonate op. 120.Trascorre l’estate a Ischl. In settembre è alFestival di Meiningen; in ottobre da ClaraSchumann, a Francoforte; poi si reca in Sviz-zera.
1896 In maggio componeVier ernste Gesän-ge op. 121, per voce e pianoforte. Il 20 maggiomuore Clara Schumann. Brahms si reca alsuo funerale aggravando il suo già precariostato di salute. Durante l’estate compone11 Preludi corali op. 122, per organo. È aKarlsbad, a settembre. Rientra a Vienna inottobre.
1897 In febbraio la sua malattia compie al-larmanti progressi. Il 7 marzo il musicista ap-pare per l’ultima volta a un concerto. Il 3aprile muore di cancro, a Vienna.
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Filarmonica della Scala.
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È Direttore onorario a vita della Philhar-monia Orchestra dall’inizio della stagione2008/09. Il fortunato sodalizio era comin-ciato nel 1994 con la sua nomina a PrimoDirettore ospite dell’orchestra, di cui è di-ventato Direttore Principale nel 1997.Nella sua ultima stagione come DirettorePrincipale, oltre a esibirsi con la sua orche-stra al Southbank Centre e in altre saledella Gran Bretagna, ha dato una serie ditre concerti alla prestigiosa sede del Mu-sikverein di Vienna, ha fatto una tournéein Germania e un’altra, da costa a costa,negli Stati Uniti. Uno dei suoi maggiorisuccessi con la Philharmonia è stata la col-laborazione con il Théâtre du Châtelet diParigi, che ha prodotto numerosi allesti-menti degni di nota, tra cui Arabella, DieFrau ohne Schatten e Die schweigsameFrau di Strauss, Moses und Aron diSchoenberg, Oedipus Rex di Stravinskij eHänsel und Gretel di Humperdinck, non-ché un ciclo di sinfonie di Brahms.Nato a Berlino, aveva iniziato a studiaregiurisprudenza a Monaco, ma dopo dueanni decise di iscriversi ai corsi di compo-sizione, pianoforte e direzione d’orche-stra dell’Accademia di Musica e Teatro diMonaco. Una volta diplomato, ricevettedalla Città di Monaco il Premio RichardStrauss per la direzione d’orchestra econtinuò a studiare con suo nonno, Ernstvon Dohnányi, all’Università statale dellaFlorida.Nel 1953 fu ingaggiato da Sir Georg Solticome maestro collaboratore e direttored’orchestra per l’Opera di Francoforte. A27 anni si trasferì a Lubecca, dove diven-ne il più giovane Generalmusikdirektor
della Germania, prima di essere nomina-to Direttore stabile della Staatsorchesterdi Kassel e poi della WestdeutscherRundfunk (WDR) Sinfonieorchester, aColonia. Nel 1968 è diventato General-musikdirektor a Francoforte e nel 1972Direttore dell’Opera di Francoforte. Dal1977 al 1984 è stato Sovrintendente e Di-rettore stabile della Staatsoper di Ambur-go. A Francoforte come ad Amburgo, hasempre cercato di bilanciare allestimentioperistici tradizionali e produzioni inno-vative di teatro musicale.Ha diretto per la prima volta la ClevelandOrchestra nel dicembre 1981. Dal 1982 al1984 ne è stato Direttore musicale desi-gnato, dal settembre 1984 all’agosto 2002 èstato il sesto Direttore musicale dell’or-chestra e successivamente ne è diventato ilprimo Direttore musicale laureato. Sottola sua guida, la formazione di Cleveland hagirato gli Stati Uniti, l’Asia e l’Europa, esi-bendosi al Festival di Salisburgo e diEdimburgo e ai Proms della BBC, ed èstata per diversi anni l’orchestra residentealla Carnegie Hall di New York. Nel 1998l’orchestra, per la prima volta nella suastoria, ha suonato in Cina. Tra le molte in-cisioni di Dohnányi con la Cleveland Or-chestra vi sono le sinfonie complete diBeethoven, Brahms e Schumann, DieWalküre e Das Rheingold di Wagner. Du-rante la direzione di Dohnányi, la sede sto-rica dell’orchestra, la Severance Hall, èstata ristrutturata e ampliata per poterriaccogliere uno degli organi più grandidegli Stati Uniti, che è stato finalmente re-stituito alla vita musicale di Cleveland.Dal settembre 2004 al luglio 2010 è stato
Christoph von Dohnányi
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Direttore stabile della NorddeutscherRundfunk (NDR) Sinfonieorchester, cheha diretto regolarmente nelle stagionisinfoniche di Amburgo, Lubecca, Bremae Kiel, ma anche in tournée nelle più im-portanti città europee, quali Vienna,Budapest, Varsavia, Parigi, Colonia, Ma-drid, Francoforte, Bonn, ai Proms di Lon-dra e ai Festival di Lucerna e di Praga.Una tournée nordica ha toccato Oslo,Stoccolma e Copenhagen. Dohnányi e laNDR Sinfonieorchester si sono esibiti an-che in America del Sud, dove sono statieletti Migliore Orchestra e Migliore Diret-tore del 2005 dall’Associazione dei Criticidi Buenos Aires. Nel marzo 2007 hannodato due concerti alla Carnegie Hall e unonella Sala dell’Assemblea Generale delleNazioni Unite, per celebrare il 50° anni-versario del Trattato di Roma; nel maggiodello stesso anno hanno fatto una tournéein Giappone. Nell’ottobre 2008 hanno da-to una serie di concerti a Taiwan e in Cina.Molto richiesto come direttore ospite ne-gli Stati Uniti, dove dirige abitualmente leorchestre di Boston, Chicago, Pittsburgh,New York, Philadelphia e Los Angeles, inEuropa ha diretto tutte le formazioni piùimportanti, tra cui, recentemente, i Berli-ner Philharmoniker, l’Orchestre de Paris,
l’Orchestra del Concertgebouw di Am-sterdam, la Israel Philharmonic Orchestrae la Tonhalle-Orchester di Zurigo. Ospiteregolarmente dell’Opera di Zurigo sin daiprimi anni Novanta, vi ha diretto nuoviallestimenti di Ariadne auf Naxos,Elektra,Die schweigsame Frau e Die Frauohne Schatten di Strauss, Der fliegendeHolländer di Wagner e Idomeneo diMozart, oltre a una doppia serata compo-sta dal Castello del duca Barbablù diBartók e dall’Oedipus Rex di Stravinskij.La sua discografia con i Wiener Philhar-moniker comprende Fidelio, Wozzeck,Lulu, Erwartung, Salome, Der fliegendeHolländer, nonché brani sinfonici diMendelssohn e Čajkovskij. Ha inciso iConcerti per violino di Glass e Schnittkecon Gidon Kremer, il Concerto per pia-noforte di Dvořák con András Schiff etrascrizioni per orchestra di musica da ca-mera di Brahms e Mahler. In qualità diospite regolare del Festival di Salisburgo,ha diretto i Wiener Philharmoniker inmolti nuovi allestimenti, quali Salome,Der Rosenkavalier, Così fan tutte, DieZauberflöte, Erwartung, Il castello del du-ca Barbablù e Ariadne auf Naxos, nonchéle prime mondiali delle Bassariden diHenze e del Baal di Cerha.
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FILARMONICA DELLA SCALA
Violini primiFrancesco DeAngelis (spalla)Francesco Manara (spalla)Daniele Pascoletti (spalla)Eriko Tsuchihashi*Duccio BeluffiRodolfo CibinAlessandro FerrariAgnese FerraroAlois HubnerFulvio LiviabellaKaori OgasawaraAndrea PecoloGianluca ScandolaEnkeleida SheshajDino SossaiGianluca TurconiCorinne Van EikemaDamiano CottalassoEvgenia StanevaClaudio MondiniFrancesca MonegoEnrico PicciniEstela Sheshi
Violini secondiGiorgio Di Crosta*Pierangelo Negri*Anna Salvatori*Anna LongiaveEmanuela AbrianiStefano DalleraSilvia GuarinoLudmilla LaftchievaStefano Lo ReAntonio MastalliRoberto NigroGabriele PorfidioFrancesco TagliaviniAlexia TiberghienPaola LutzembergerAlessandro CappellettoLorenzo Gentili TedeschiRita MascagnaRoberta MiseferiSusanna Nagy
ContrabbassiGiuseppe Ettorre*Francesco Siragusa*Roberto BenattiAttilio CorradiniDemetrio CostantinoOmar LonatiEmanuele PedraniClaudio PinferettiAlessandro SerraGaetano SiragusaRoberto ParrettiAntonello Labanca
FlautiDavide Formisano*Marco Zoni*
OttavinoGiovanni Paciello
OboiFabien Thouand*Alberto Negroni*Augusto Mianiti
Corno ingleseRenato Duca
ClarinettiMauro Ferrando*Fabrizio Meloni*Christian Chiodi LatiniDenis Zanchetta
Clarinetto BassoStefano Cardo
FagottiGabriele Screpis*Valentino Zucchiatti*Maurizio OrsiniNicola Meneghetti
ControfagottoMarion Reinhard
CorniDanilo Stagni*Gabriele Falcioni*Roberto MieleStefano AlessandriClaudio MartiniStefano CurciPiero Mangano
TrombeFrancesco Tamiati*Gianni DallaturcaMauro EdantippeNicola Martelli
TromboniDaniele Morandini*Riccardo BernasconiRenato FilisettiGiuseppe Grandi
TubaBrian Earl
TimpaniNando Russo*
PercussioniGianni ArfacchiaGiuseppe CacciolaAntonello CancelliElio MarchesiniPaolo TiniFrancesco Muraca
ArpeLuisa Prandina*Olga Mazzia*
TastiereLorenzo Bonoldi
VioleSimonide Braconi*Danilo Rossi*Raffaele Mallozzi*Giorgio BaioccoCarlo BaratoMaddalena CalderoniAdelheid DalvaiMarco GiubileoJoel ImperialFrancesco LattuadaEmanuele RossiLuciano SangalliZoran VuckovicMatteo AmadasiFederica MazzantiFilippo MilaniEugenio SilvestriAdriana Stoica
VioloncelliSandro Laffranchini*Alfredo Persichilli*Massimo Polidori*Martina LopezJakob LudwigAlice CappagliGabriele GarofanoSimone GroppoClare IbbottCosma Beatrice PomaricoMarcello SirottiMassimiliano TisserantAndrea FavalessaGianluca MuzzolonLivia Rotondi
* prima parte
Major Partner
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Fondazione di diritto privato
Direttore GeneraleMaria Di FredaResponsabile Servizio RapportiIstituzionaliDino BellettiCoordinatore Segreteria e StaffAndrea VitaliniResponsabile Ufficio PromozioneCulturaleCarlo TorresaniResponsabile Segreteria Organie LegaleGermana De LucaResponsabile ProvveditoratoAntonio Cunsolo
Direzione TecnicaDirettore TecnicoFranco MalgrandeResponsabile ManutenzioneImmobili e ImpiantiPersio PiniResponsabile PrevenzioneIgiene SicurezzaGiuseppe Formentini
Direzione del PersonaleDirettore del PersonaleMarco Aldo AmorusoResponsabile Amministrazionedel Personale e Costo del LavoroAlex ZambianchiResponsabile Servizio SviluppoOrganizzativoRino CasazzaResponsabile Servizio Tecnologiedell’InformazioneMassimo SucciResponsabile Ufficio Assunzionie Gestione del PersonaleMarco MigliavaccaResponsabile Ufficio LavoroAutonomoGiusy Tonani
SovrintendenteStéphane LissnerResponsabile Relazioni Esternee Assistente del SovrintendenteDonatella BrunazziResponsabile Ufficio StampaCarlo Maria CellaResponsabile Controllo di GestioneEnzo Andrea Bignotti
Direzione Marketinge Fund RaisingDirettoreMarketing e Fund RaisingCristina PacielloResponsabile Ufficio MarketingFrancesca AgusResponsabile BiglietteriaAnnalisa SevergniniResponsabile di SalaAchille Gozzi
Direzione Amministrazionee FinanzaDirettore Amministrazione eFinanzaClaudio MiglioriniCapo ContabileSefora Curatolo
Museo Teatrale alla ScalaDirettore Museo Teatralealla ScalaRenato Garavaglia
SOVRINTENDENZA DIREZIONE GENERALE
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Direttore MusicaleDaniel Barenboim
DIREZIONE MUSICALE
Direttore ArtisticoStéphane LissnerCoordinatore ArtisticoGastón Fournier-FacioResponsabile Servizi MusicaliAndrea AmaranteResponsabile Controllodi Gestione ArtisticaManuela CattaneoResponsabile Compagnie di CantoIlias TzempetonidisDirettore EditorialeFranco PulciniResponsabile Archivio MusicaleCesare FreddiRegista CollaboratoreLorenza Cantini
Direzione BalloDirettore del Corpo di BalloMakhar VazievCoordinatore del Corpo di BalloMarco Berrichillo
Direzione Organizzazionedella ProduzioneDirettore Organizzazionedella ProduzioneAndrea ValioniAssistente DirettoreOrganizzazione della ProduzioneMaria De RosaResponsabile Direzione di ScenaLuca BoniniDirettori di ScenaSilvia FavaAndrea Boi
DIREZIONE ARTISTICA
Direttore Allestimento ScenicoFranco MalgrandeAssistente Direttore AllestimentoScenicoElio BresciaResponsabile Reparto MacchinistiCosimo PrudentinoResponsabile Realizzazione LuciMarco FilibeckRealizzatori LuciVincenzo CrippaAndrea GirettiResponsabile Reparto ElettricistiRoberto ParoloResponsabile Cabina LuciAntonio MastrandreaResponsabile AudiovisiviNicola UrruResponsabile Reparto AttrezzistiLuciano Di NicuoloResponsabile Reparto MeccaniciCastrenze MangiapaneResponsabile Parrucchierie TruccatoriFrancesco RestelliResponsabile CalzoleriaAlfio Pappalardo
Responsabile LaboratoriScenograficiAngelo SalaCapi Scenografi RealizzatoriStefania CavallinAngelo LodiLuisa GuerraCapo Scenografo RealizzatoreScultoreVenanzio AlbertiScenografi RealizzatoriClaudia BonaEmanuela FinardiVerena RedinFlavio ErbettaClaudio Spinelli BarrileScenografo Realizzatore ScultoreSilvia Rosellina CerioliResponsabile Reparto CostruzioniRoberto De RotaResponsabile Reparto SartoriaCinzia RosselliResponsabile Sartoria VestizioneFilomena Graus
DIREZIONE ALLESTIMENTO SCENICO
EDIZIONI DEL TEATROALLA SCALA
DIRETTORE EDITORIALEFranco Pulcini
Ufficio Edizioni del Teatro alla Scala
REDAZIONEAnna Paniale
Giancarlo Di Marco
PROGETTO GRAFICOEmilio FioravantiG&RAssociati
Le immagini degli spettacoli scaligeri provengonodall’Archivio Fotografico del Teatro alla Scala
Realizzazione e catalogazione immagini digitali:“Progetto D.A.M.” per la gestione digitale
degli archivi del Teatro alla Scala
Si ringrazia per la collaborazioneil Museo Teatrale alla Scala
Il Teatro alla Scala è disponibile a regolareeventuali diritti di riproduzione per quelle immagini
di cui non sia stato possibile reperire la fonte
Pubblicità:A.P. srl - Str. Rigolino, 1 bis10024 Moncalieri (TO) - Tel. 011/6615469
Finito di stampare nel mese di settembre 2012presso Pinelli Printing srl
© Copyright 2012,Teatro alla Scala
Prezzo del volume€ 5,00 (IVA inclusa)
Stagione artistica 2011- 2012
Il Teatro alla Scalaringrazia
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alla Scala”
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Stagione artistica 2011- 2012
Il Teatro alla Scala ringraziai propri Partner
e Fornitori Ufficiali
La stagione2012-2013
del Teatro alla Scalaè realizzata in
collaborazione con
Concerti sinfonici 2012 ~ 201322, 23, 25 settembre 2012
Filarmonica della ScalaDirettore
Christoph von DohnányiRobert Schumann
Sinfonia n. 4 in re min. op. 120
Johannes BrahmsSinfonia n. 1 in do min. op. 68
20 dicembre 2012
Concerto di NataleOrchestra e Corodel Teatro alla Scala
DirettoreRobin Ticciati
Hector BerliozSymphonie fantastique
(épisode de la vie d’un artiste) op. 14L’adieu des bergers à la Sainte famille
(da L’Enfance du Christe op. 25)Maestro del CoroBruno Casoni
Con il sostegno di
Stagione artistica 2011- 2012
Il Teatro alla Scalaringrazia
30 ottobre 2012
PianoforteDaniel Barenboim
Filarmonica della Scala
Con la partecipazione dellaOrchestra Mozart
DirettoreClaudio Abbado
Ciclo straordinarioIl Concerto per pianoforte e orchestra
Concerti sinfonici 2012 ~ 201321, 22, 24 gennaio 2013
Filarmonica della ScalaDirettore
Nicola LuisottiNikolaj Rimskij-Korsakov
Shéhérazadesuite sinfonica op. 35Pëtr Il’ic Cajkovskij
Sinfonia n. 4 in fa min. op. 36
25, 27 febbraio - 2 marzo 2013
Filarmonica della ScalaDirettore
Daniel HardingRiccardo Panfili
L’Aurora, probabilmente(prima esecuzione assoluta -
commissione del Teatro alla Scala)Richard Wagner
Da Tristan und IsoldePreludio e morte d’Isotta
Gustav MahlerDa Il corno magico del fanciullo
Lieder sceltiDorothea Röschmann, sopranoMatthias Goerne, baritono
11, 14, 22 marzo 2013
Filarmonica della ScalaDirettore
Gianandrea NosedaSerge Rachmaninoff
Concerto n. 2 in do min. op. 18per pianoforte e orchestra
Khatia Buniatishvili, pianoforte
Sinfonia n. 1 in re min. op. 13
8, 10, 12 aprile 2013
Filarmonica della ScalaDirettore
Ingo MetzmacherLudwig van Beethoven
Egmontouverture op. 84
Luciano Berio(nel 10o anniversario della morte)
Sinfoniaper otto voci e orchestraThe Swingle Singers
Ludwig van BeethovenSinfonia n. 5 in do min. op 67
www.teatroallascala.org
seguici su
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Con la riapertura della sala del Piermarini, anche il Museo Teatraleè ritornato nella sua sede storica di Piazza Scala.Curato da Pier Luigi Pizzi, il nuovo percorso espositivo interpreta
l’emozione del Museo come venne creato nel 1913, e la volontàdi far rivivere il respiro originario di un’epoca indimenticabile.Il Museo Teatrale alla Scala, oltre ad essere un luogo
d’incontro per il grande pubblico, vuole anche continuare ad essereun punto di riferimento per gli studiosi, per gli appassionati della liricae per l’educazione musicale delle nuove generazioni attraversol’attività dei laboratori didattici.Un Museo dedicato alla vita del Teatro nel tempo attraverso
un’ampia collezione di ritratti, cimeli, busti, documenti, locandinededicati ai grandi personaggi della lirica, da GiuseppeVerdi adArturoToscanini eVictor De Sabata.Le sale che ospitano le collezioni sono rivestite con stoffe dai
colori preziosi per ricreare l’atmosfera di un secolo di vita del Museo.Le visite al Museo offrono, inoltre, la possibilità di ammirare
la sala del Teatro riaperta dopo il restauro.La Biblioteca Livia Simoni è tornata nella sua sede storica, all’interno
del Museo. Questo permette a un grande numero di studiosi e di studentidi poter consultare i 150.000 volumi, le stampe e i documenti sulla storiadel teatro e della musica dal 1500 ai nostri giorni.
YOKO NAGAE CESCHINAMecenate del Museo Teatrale alla Scala
OrariTutti i giorni tranne• 7 dicembre• 24 dicembre pomeriggio• 25 dicembre• 26 dicembre• 31 dicembre pomeriggio• 1° gennaio• Domenica di Pasqua• 1° maggio• 15 agostoDalle 9.00 alle 12.30(ultimo ingresso alle 12.00)e dalle 13.30 alle 17.30(ultimo ingresso alle 17.00)
Museo Teatrale alla ScalaBiblioteca Livia SimoniLargo Ghiringhelli, 120121 Milanowww.teatroallascala.org
Partner Istituzionale
Consultazione BibliotecaLivia Simoni su prenotazionetel. 0288792088Come arrivareMM linea 1 fermata San Babila,Duomo, Cordusio.MM linea 3 fermataMontenapoleone, DuomoAutobus linea 61Tram 1, 2PrezziBiglietto intero € 6,00Biglietto ridotto € 4,00Biglietto scuole € 2,50InformazioniTel. 02.88797473
Visite guidate al TeatroPer informazioni e prenotazionirivolgersi a Francine Garinovia [email protected] via fax allo 02.88792090Catalogo del Museo(italiano - francese,inglese - spagnolo,giapponese - tedesco)in vendita a € 15,00
Servizio visite guidateCivita Servizi. Tel: 02 43353521(prenotazione obbligatoriaper le scolaresche)Centro guide. Tel: 02 86450433La sala del Teatro è visibileda un palco, solo qualora non sianoin corso prove o spettacoli.
PER VIVERE DA VICINOUNA GRANDE TRADIZIONELa Fondazione Milano per la Scala nasce nel 1991 con lo scopo esclusivo di sostenereil Teatro alla Scala, attraverso i contributi di coloro che ne amano il patrimonio culturaleed artistico e desiderano vivere più intensamente la sua grande tradizione.È la prima istituzione sorta a supporto di un teatro lirico in Italia.
Per informazioni e per adesioni
Milano per la ScalaVia Clerici, 5 20121 MilanoTel. 02.7202.1647 Fax. 02.7202.1662E-mail. [email protected]
www.milanoperlascala.it
PresidenteGiuseppe Faina
Vice PresidenteHélène de Prittwitz Zaleski
ConsiglieriLodovico Barassi, Francesca Colombo, Jean-Sébastien Decaux, Margot de Mazzeri,Bruno Ermolli, Gioia Falck Marchi, Alfredo Gysi, Marino Golinelli, Stéphane Lissner,Marco Margheri, Paolo Martelli, Francesco Micheli, Federico Radice Fossati,Franca Sozzani, Fiorenzo Tagliabue, Diego Visconti, Paolo M. Zambelli
Presidente d’Onore: Ottorino Beltrami
Milano per la Scalaringrazia tutti i Sostenitoriche hanno generosamentecontribuito alla specialeraccolta fondi del nostro
Albo d’Orodel Ventennale
Grazie di cuore.
NICE BARBERIS FIGARIBENIAMINO BELLUZ
LUCIANO BERTICARLA BOSSI COMELLI
EDOARDO TEODORO BRIOSCHIALFREDO CAMPANINI BONOMILIVIO E MARIA LUISA CAMOZZIHELENE DE PRITTWITZ ZALESKI
LORENZO ENRIQUESGIUSEPPE FAINA
PAOLA FATTORINIRENZO FERRANTE
MARINELLA FERRARIMARGOT FERRARI DE MAZZERI
MARINO GOLINELLILIA KERBAKER
VINCENZO MAGRIMATTEO MAMBRETTI
PAOLO MARTELLIFRANCESCO MICHELIRICCARDO OTTAVIANIROSANNA PIROVANO
VIERI POGGIALIFABRIZIO RIVOLTA
GIORGIO ROSSI POLVARAROSSANA SACCHI ZEI
NATACHA SANCHEZ DE TAPIALUIGI STAFFICO
GIOVANNI VIVIANIGIOVANNI M. VOLONTE’
VITTORIA ASSICURAZIONI S.P.A.
Il 18 ottobre 2011 Milano per la Scala ha compiuto vent’anni. Vent’anni in cui con passione,energia, impegno e dedizione costanti, ha raccolto fondi per il Teatro alla Scala, sensibilizzandoprivati cittadini e aziende al mecenatismo culturale, così importante nel mondo dell’artee della cultura.
Nei vent’anni trascorsi la Fondazione ha donato al Teatro circa dieci milioni di euro, finanziandoallestimenti, spettacoli e iniziative artistiche, eventi e mostre, pubblicazioni, progetti speciali,e molte altre attività tra le quali l’importantissimo versante formativogestito dall’Accademia Teatro alla Scala di cui Milano per la Scala è “main sponsor”.
La raccolta fondi per l’Albo d’Oro del Ventennale prosegue per tutto il 2012:partecipa anche TU!
ringrazia
l’ALBO D’ORO 2012
per vivere una grande Tradizione
per il contributo speciale
AI PROGETTI DI FORMAZIONE DEI GIOVANIDELL’ACCADEMIA D’ARTI E MESTIERI DELLO SPETTACOLO
TEATRO ALLA SCALA
Ada Barberis FortinaMaria Elina Barberis MoscaNice Barberis FigariMaria Bonatti MameliCarla Bossi ComelliFrancesco BrioschiGiancarlo ColomboGiuseppe DeiureHélène de Prittwitz ZaleskiGiuseppe FainaMargot Ferrari de MazzeriMarino GolinelliBeatrix HabermannPaolo JuckerPompeo LocatelliMatteo MambrettiFrancesco MicheliRiccardo OttavianiVieri PoggialiPatrizia StafficoRoberto TelòDiego ViscontiGiovanni M. VolontéPaolo Maria Zambelli
Accenture S.p.A.Amici della Scala - LuganoBanca BSI S.A.Boehringer Ingelheim Italia S.p.A.Fondazione SchlesingerMittel S.p.A.Natixis S.A.Pirelli Cultura S.p.A.Sipcam S.p.A.Studio Legale Zambelli-Luzzati-MeregalliUBI BancaVittoria Assicurazioni S.p.A.
Mapeiper l’arte e la cultura
Il legame con il Teatro alla Scala ha radici profonde nella storia di Mapei. Si è concretizzato
sin dal 1984 come Abbonato Sostenitore ed è proseguito con il contributo alla ristrutturazione e al restauro del Teatro, grazie alla tecnologia e alla
ricerca Mapei.
Dal 2008 Mapei ha rafforzato ulteriormente il rapporto con la Scala divenendoSocio Fondatore Permanente.
Il 75° anno di attività è un’ulteriore occasione per consacrare lo storico connubio tra il lavoro,
l’arte e la cultura.
JURAIN ARRIVO ALLE 12.00
Senza titolo-1 1 14-09-2012 10:59:15