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FILOSOFIA DELLA SCIENZA 19-20 Filosofia della psichiatria Realismo: generi naturali Costruttivismo: Hacking e gli human kinds Hacking e la dipendenza storico sociale dei disturbi

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FILOSOFIA DELLASCIENZA 19-20

Filosofia della psichiatria

Realismo: generi naturali

Costruttivismo: Hacking e gli human kinds

Hacking e la dipendenza storico sociale dei disturbi

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L A Q U E S T I O N E D E L L’ E S I S T E N Z A

D E I D I S T U R B I M E N TA L I

� La psichiatria e la psicologia clinica hanno lo scopo di spiegare alcuni tipi di comportamento disfunzionale, e si servono di termini teorici, solo in parte basatisull’osservazione: i termini con cui indichiamoi disturbi mentali (“depressione maggiore”, “disturbo da attacchi di panico” eccetera).

� Come per ogni teoria, possiamo avere due principali atteggiamenti riguardo al significatodei termini teorici: realismo e antirealismo, con sfumature intermedie

� Realismo: esistono entità che corrispondonoal riferimento dei termini teorici

� Antirealismo: i termini teorici sono comodeetichette che servono a fini esplicativi, ma non nominano “cose” (generi naturali o uniformità di qualche genere).

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REAL ISMO, ANTIREAL ISMO,

COSTRUTTIV ISMO

Per il realista, ogni termine di disturbo mentale indica un’uniformità presente in natura, possibilmente un genere naturale, di cui scopriamo le caratteristiche tramite la ricerca. Caratteristiche fisiopatogiche della mente-cervello e/o genetiche sono i migliori candidati.(Frances è un realista moderato)

Per l’antirealista eliminativista (Szasz) un termine come “disturbo depressivomaggiore” serve a nominare un certotipo di comportamento e atteggiamentodelle persone, ma non c’è nessuna entità(nel cervello o altrove) che questotermine indica. Possiamo solo, tramite la teoria, cercare di spiegare ilcomportamento delle persone.

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COSTRUTTIVISMO

� Una posizione antirealista moderata è quella del costruttivismo di Ian Hacking.

� Il costruttivista accetta, come il realista, che ci sia qualcosa che i termini della psichiatria nominano, e come il realista sostiene che si possa fare ricerca, spiegazione e previsione sui disturbi mentali come generi (e non solo sulle situazioni problematiche della singola persona)

� Ma il costruttivista sostiene che ciò a cui si riferiscono i termini teorici della psichiatria dipenda anche essenzialmente – anche se non unicamente- dalle attività umane e (nel caso di Hacking), che sia modificato dalla classificazione stessa (gli human kinds del’articolo del 1995).

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REALISMO

• Implicito nel modello medico del DSM

• Esplicito nei nuovi progetti di nosologia, ad es. progetto RDoC, basato su genetica e neuroscienze

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GENERE NATURALE

Un’uniformità esistente in natura,

almeno in parte indipendente dalla nostra classificazione,

e che permette l’induzione e la proiezione di conoscenza,

Sia dal particolare al generale, che dal generale al particolare

ài disturbi mentali specifici sono

generi naturali in linea di principio? E se sì, di che tipo?

Elisabetta Lalumera -Università di Milano-Bicocca

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GENERI NATURALI

• I generi naturali sono tipicamente ciò che viene classificato nelle scienze naturali.

• Ad esempio la tavola periodica degli elementi in chimica fornisce una base per classificare, e quindi capire e controllare le varie sostanze.

• Se so che una certa porzione di materia è piombo, posso prevedere come si comporterà in varie circostanze.

• Se i disturbi mentali fossero generi naturali come le sostanze chimiche, allora la psichiatria potrebbe essere esplicativa e predittiva come la chimica.

• Posizione realista.

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GENERI NATURALI NELLA SCIENZA

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GENERI NATURALI

NELLA SCIENZA

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GENERI NATURALI

NELLA SCIENZA

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GENERI NATURALI

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GENERI NATURALI CON ESSENZE

• Una o più proprietà comuni a tutte le esemplificazioni del generenaturale

• Es: tutte le porzioni di oro o di acqua hanno la stessa strutturaatomica

• Le porzioni di oro non sono solo più simili fra loro di quanto sianoad esempio simili alle porzioni di rame, ma sono essenzialmenteuguali

• L’induzione è quindi sostenuta in modo molto forte

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E S S E NZ I A L I S MO P E R I D I S T U R B I

ME NTA L I

Per ogni disturbo mentale, secondo Wakefield, ci deve essere un meccanismo preposto ad assolvere una certa funzione (ad esempio, la regolazione dell’umore), e che non lo fa sistematicamente, e questa disfunzione è comune a tutti le persone che soffrono di quel disturbo

Per Wakefield è l’evoluzione o la storia di un meccanismo che determina la sua funzione fissando lo standard di normalità

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E S S E NZ I A L I S MO P E R I D I S T U R B I

ME NTA L I

Perché Wakefield sostiene che ogni disturbo mentale debba avere un’essenza, cioè un meccanismo disfunzionale che lo caratterizza?

Per distinguere i disturbi da quelle condizioni che, pur avendo gli stessi sintomi di un disturbo, hanno cause ambientali, culturali o sociali

Esempi: depressione vs tristezza, disturbi sessuali vs problemi relazionali o culturali

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ESSENZIALISMO PER I DISTURBIMENTALI

• Ma ci sono molte discussioni sulla possibilità di caratterizzare tramite l’evoluzione della specie le nostre funzioni mentali e la loro stabilizzazione – ad esempio, evolutivamente, per la specie, l’aggressività sessuale e la mancanza di empatia potrebbero essere decisamente vantaggiose.

• Inoltre, come abbiamo visto discutendo il DSM-5, quasi in nessun caso siamo in grado di identificare, per un disturbo, un meccanismo disfunzionale sempre presente e identificativo di quel disturbo

• La disfunzione, in molti casi, è un’ipotesi di lavoro

• E non è necessario parlare di essenze per distinguere i disturbi dai problemi sociali

Elisabetta Lalumera -Università di Milano-Bicocca

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GENERI NATURALI

SENZA ESSENZE

Diversamente dalla chimica, i generi naturali in biologia e in medicina non si possono definire tramite un’essenza comune, proprietà necessaria e sufficiente che tutti i membri devono possedere (es. il numero di peso atomico).

In biologia ci può essere differenza genetica e fenotipica all’interno della stessa specie (in filosofia, John Duprè si è occupato di questi temi, vedi E. Casetta, Filosofia della Biologia, 2011)

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GENERI NATURALI COME CLUSTER DI

PROPRIETÀ

• J. Duprè (1981) e R. Boyd (1988): generi naturali come clusters (agglomerati) di proprietà che rendono gli individui appartenenti a un genere più simili tra loro di quanto siano simili ad individui di un altro genere

• Dalla cluster analysis (statistica): un insieme di tecniche che servono a raggruppare le unita` statistiche di una popolazione sulla base della loro similarit`a in termini di valori assunti dalle variabili osservate

• Idealmente suddivide la popolazione in modo che unita` facenti parte dello stesso gruppo siano fra loro molto simili mentre unita` facenti parte di gruppi diversi siano fra loro molto dissimili

• Proiettabiltà induttiva delle proprietà dei membri di un genere naturale, e proiezione di conoscenza dal generale al particolare.

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GENERI NATURALI E

MECCANISMI DI COPIA

• Estensione della nozione di genere naturale alle scienze sociali

• Come si spiega la similarità tra membri di uno stesso genere naturale nel tempo?

Meccanismi di copia:

- Genetici (nel caso dei generi biologici): figli come i genitori

- inconsci e psicologici, culturali (Ian Hacking)

Elisabetta Lalumera -Università di Milano-Bicocca

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GENERI NATURALI E IL PROBLEMA DEI

VALORI

• Un disturbo mentale è una disfunzione del comportamento della sfera cognitiva, affettiva o relazionale che provoca danno (harmful dysfunction view)

• Anche senza accettare gli argomenti del movimento antipsichiatrico, questo tipo di caratterizzazione accetta l’idea che per caratterizzare un disturbo mentale come tale sia necessario un sistema di valori

• Diversamente, i generi naturali in es. biologia sono definiti oggettivamente, in base a proprietà fattuali

• Come conciliare l’idea che i disturbi mentali siano generi naturali con la questione dei valori?

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REALISMO IN PSICHIATRIA

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RACHEL COOPER (2007): ESEMPIO DELL’ERBACCIA.

Le piante che chiamiamo erbacce appartengono a varie specie (gramigna, cardo, papavero..), coascuna delle quali ha un posto nella classificazione dei vegetali, in base alle sue proprietà di aspetto, diffusione, riproduzione eccetera.

Nondimeno, rispetto al nostro scopo di coltivare grano e altro, sono pianteindesiderabili e le categorizziamo come erbacce (malerbe).

In questo caso una proprietà valutativa (essere un’erbaccia) viene attribuita a partire da proprietà oggettive, ma anche ai valori del coltivatore.

Il papavero resta comunque un genere naturale anche se appartiene anche a una classificazione valutativa (quella delle erbacce).

Anche il genere che chiamiamo “erbaccia” è un genere naturale, nella misura in cui ha proprietà proiettabili (resistenza delle sementi, ampia diffusione, possibilità di danneggiare le colture, eccetera)

Elisabetta Lalumera -Università di Milano-Bicocca

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. .ANALOGAMENTE

• Come “erbaccia”, “disturbo mentale” non è il nome di un genere naturale, perché è definito in termini di valori

• Ma le singole condizioni che appartengono alla categoria dei disturbi mentali possono essere generi naturali, così come lo sono le piante che appartengono alla categoria valutativa delle erbacce

• Ipotizziamo che si scoprano nel dettaglio i meccanismi che corrispondono ai sintomi della schizofrenia. Immaginiamo anche che in alcuni casi questa condizione non provochi nessun danno. Come il papavero coltivato nel mio giardino non conta come erbaccia, così quella condizione, se non provocasse danno, non sarebbe un disturbo mentale (secondo Cooper!)

Elisabetta Lalumera -Università di Milano-Bicocca

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PERCHÉ CERC ARE NATURAL K INDS

“In the literature on natural kinds, natural kinds are often thought to appear in natural laws, to function in explanations, and to support inductive inferences. As such, whether human kinds are distinct from natural kinds matters. If human kinds are natural kinds then this suggests that accounts of laws, explanations, and the basis of sound inductive inferences, developed for the natural sciences, can be carried across in to the human sciences. If human kinds are not natural kinds, then this will be a reason for thinking that distinct accounts will be required” (Cooper 2004).

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I L PROBLEMA DEL RELATIV ISMO STORICO E CULTURALE

• “Naturale” in “genere naturale” significa soggetto alle leggi di natura e passibile di spiegazioni di tipo meccanicistico o causale: non significa indipendente dall’attività umana (es. plutonio, zucchero, cane chihuahua)

• Tuttavia, c’è un senso in cui i disturbi mentali sembrano più dipendenti dall’attività umana dei generi naturali tipici.

• Non solo ciò che conta come disturbo mentale varia con il tempo e le culture (e abbiamo già visto che il termine “disturbo mentale” è valutativo)

• Ma gli stessi sintomi dei vari disturbi sarebbero variabili

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IL PROBLEMA DEL RELATIVISMO STORICO E CULTURALE

Allan Horwitz, Creating Mental Illness, 2003:

“most nonpsychotic disorders stem from general underlying vulnerabilities that may assume many different overt forms, depending on the cultural context in which they arise…cultural processes, bot the unfolding of natural disease, structure the overt manifestation of symptoms into recognizable entities” (108)

Ad esempio, un certo disagio può manifestarsi come ansia, depressione o somatizzazione a seconda del contesto e dell’epoca (vedi svenimenti isterici in epoca vittoriana).

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I L P R O B L E M A D E L R E L A T I V I S M O S T O R I C O E

C U L T U R A L E

• Possibile risposta: anche la classificazione delle rocce ignee, tutte composte da magma, dipende dal modo e dalle circostanze in cui si sono formate (cristalli di diverse dimensioni a seconda della temperatura di formazione. Ciascuna tuttavia è un genere naturale perché ha proprietà ripetibili che permettono generalizzazioni induttive, spiegazione e previsione.

• Anche se Horwitz ha ragione e alcuni disturbi ansioso-depressivi hanno sintomi dipendenti dal contesto culturale, possono, come i tipi di rocce ignee, permettere generalizzazioni induttive, spiegazione e previsione.

• Esempio: anoressia. Forse un genere naturale, anche se culturalmente e storicamente localizzato.

• Ma vedi Ian Hacking, I viaggiatori folli…

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QUALE NOZIONE DI GENERE NATURALE?

• Mentre i generi naturali della chimica hanno confini precisi, i disturbi mentali hanno contorni sfumati (la differenza fra avere o non avere o non avere un disturbo e la differenza fra un disturbo e l’altro sono sfumate)

• L’identificazione dei dusturbi mentali dipende da norme e valori, mentre quella delle sostanze chimiche è completamente oggettiva

• La classificazione psichiatrica ha a che fare con persone, che rispondono alla classificazione stessa in qualche modo cambiando; le sostanze chimiche no

• Possiamo ugualmente trovare una nozione di genere naturale appropriata?

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LOOPING EFFECT

• Ian Hacking (vedi articolo Hacking , I. (1995) The looping effects of human kinds. Causal cognition: A multidisciplinary debate, 351-394.)

ha sostenuto che gli esseri umani rispondono alla classificazionemodificando il loro comportamento.

Classificare qualcuno come “affetto da dipendenza da alcol” puòindurlo a prendere provvedimenti; classificare un bambino come affetto da disturbo autistico può modificare considerevolmente il suoimpegno negli studi, eccetera.

Non così, ovviamente, per le rocce ignee o per i tumori.

Elisabetta Lalumera -Università di Milano-Bicocca

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LOOPING EFFECT

• Ian Hacking (vedi articolo Hacking , I. (1995) The looping effects of human kinds. Causal cognition: A multidisciplinary debate, 351-394.) ha sostenuto che gli esseri umanirispondono alla classificazione modificando il lorocomportamento. Classificare qualcuno come “affetto da dipendenza da alcol” può indurlo a prendere provvedimenti; classificare un bambino come affetto da disturbo autisticopuò modificare considerevolmente il suo impegno neglistudi, eccetera. Non così, ovviamente, per le rocce ignee o per i tumori.

costruttivismo

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HACKING E GLI HUMAN KINDS

omosessualità

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HUMAN KINDS

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HUMAN KINDS

Violenza sui bambini

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HUMAN KINDS

• Se H è uno human kind e A è una persona, classificare A come H cambia il nostro modo di relazionarci ad A.

• Spesso gli human kind hanno una connotazione morale

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HUMAN KINDS

Classificare una persona in un certo modo cambia essenzialmente la sua natura

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RISPOSTA DEL

REALISTA (COOPER)

• Il fatto che una certa categoria acquisti proprietà valutative, o effetti di looping, non esclude che sia un genere naturale

• Anche alcune malattie somatiche generano questo tipo di effetti (si pensi alla diagnosi di tumore, aids, anche semplicemente celiachia)

• Distinguere la questione della stigmatizzazione del disturbo mentale, da quella della natura del disturbo mentale

• Anche il malato di AIDS è stigmatizzato, ma non per questo l’AIDS cessa di essere una malattia (virale)

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CRITICHE ALLA

NOZIONE DI HUMAN

KIND DI HACKING

� La filosofa inglese Rachel Cooper sostiene che l’effetto loop, o effetto feedback, che Hacking ha mostrato per gli human kinds non è sufficiente a sostenere la conclusione che gli human kinds non siano anche natural kinds (con una caratteristica in più).

• Effetto loop per gli “human kinds”: per questo non possono essere natural kinds?no, perché anche alcuni natural linds hanno effetto loop

Cooper, R. (2004). Why Hacking is wrong about human kinds. British Journal for the Philosophy of Science. 55:73-85 (lo trovate sulla pagina del corso)

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STIGMA

• Corrigan, P. W., Watson, A. C., & Barr, L. (2006). The self-stigma of mental illness: Implications for self-esteem and self-efficacy. Journal of social and clinical psychology, 25(8), 875-884.

• Sartorius, N. (2002). Iatrogenic stigma of mental illness: begins with behaviour and attitudes of medical professionals, especially psychiatrists. BMJ: British Medical Journal, 324(7352), 1470.

• Corrigan, P. W., & Watson, A. C. (2004). At issue: Stop the stigma: call mental illness a brain disease. Schizophrenia Bulletin, 30(3), 477.

Elisabetta Lalumera -Università di Milano-Bicocca

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COSTRUTTIVISMO

� Il costruttivista accetta, come il realista, che ci sia qualcosa che i termini della psichiatria nominano, e come il realista sostiene che si possa fare ricerca, spiegazione e previsione sui disturbi mentali come generi (e non solo sulle situazioni problematiche della singola persona)

� Ma il costruttivista sostiene che ciò a cui si riferiscono i termini teorici della psichiatria dipenda essenzialmente – anche se non unicamente- dalle attività umane e (nel caso di Hacking), che sia modificato dalla classificazione stessa (gli human kinds del’articolo del 1995).

Elisabetta Lalumera -Università di Milano-Bicocca

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C O S T R U T T I V I S M O

• Hacking presenta due argomenti:

- La dipendenza sociale e storica deisintomi dei disturbi mentali (I viaggiatori folli)

- L’effetto loop generato dagli human kinds, sostenendo che i disturbimentali sono human kinds, generi“umani”, e non natural kinds, cioègeneri naturali (Hacking 1995)

- Nessuna delle due argomentazioni èpienamente convincente, ma entrambesono suggestive e illuminano almenoun aspetto del problema del disturbomentale

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I VIAGGIATORI FOLLI

� "It all began one morning last July when we noticed a young man of twenty-six crying in his bed in Dr. Pitre's ward. He had just come from a long journey on foot and was exhausted, but that was not the cause of his tears. He wept because he could not prevent himself from departing on a trip when the need took him; he deserted family, work, and daily life to walk as fast as he could, straight ahead, sometimes doing 70 kilometers a day on foot, until in the end he would be arrested for vagrancy and thrown in prison."

� --Dr. Philippe Tissie, July 1886

Elisabetta Lalumera -Università di Milano-Bicocca

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I V IAGGIATORI

FOLL I

• Impiegato occasionale in un’aziendadel gas, Albert Dadas, nativo di Bordeaux, sviluppa una sindrome cheha i seguenti sintomi:

- Inizialmente avverte un’aura

- Poi viene spinto a camminare o viaggiare compulsivamente

- Durante il viaggio ha amnesie selettive, soprattutto riguardo alla propria identità e destinazione

- Al ritorno sente sofferenza per la propria condizione

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I V I A G G I A T O R I

F O L L I : D I S T U R B I

M E N T A L I E N I C C H I A S T O R I C A

• Tesi di Hacking: il caso di Alfred Dadas mostra che almeno alcuni disturbi mentalisono transitori (transient) in sensostorico, ovvero dipendono per la lorooccorrenza e sintomi dalla particolaresituazione storica e sociale.

• Anoressia nervosa, disturbo di personalitàmultipla e sindrome pre-mestruale sonoaltri esempi

• Il paziente soffre di “qualcosa”, ed è la situazione particolare in cui si trova a dare forma al disturbo

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I VIAGGIATORI FOLLI

� Secondo Hacking serve l’equivalente di una nicchia ecologica per lo sviluppo di un disturbo mentale:

Come gli organismi viventi hanno bisogno di un certo clima e di disponibilità di nutrimento, un disturbo mentale ha bisogno

-di una comunità medica che lo riconosca e

-di una società che identifichi certi comportamenti come salutari e funzionali e certi altri no.

La Francia del 1890, con la polizia che pattugliava le strade e una certa rigidità sociale, era l’ambiente perfetto in cui situare un disturbo a metà tra l’epilessia e l’isteria

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UN PROBLEMA

� Non è vero che la fuga dissociativa è scomparsa dalla nostra società

� La prevalenza (diffusione) è sempre la stessa: 0,2% della popolazione (la schizofrenia è tra lo 0,2% e il 2%)

� Inclusa nel DSM dal 1980, è tuttora studiata

� Hacking sostiene che è rimasta nella nosologia a seguito di pressioni all’interno del dibattito sulla natura del disturbo di personalità multipla, ma ad es. Rachel Cooper nota che la fuga dissociativa era presente anche nelle edizioni del 1945 e 1952, quindi indipendentemente da queste dispute

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DISSOCIATIVE IDENTITY

DISORDER IN DSM-5

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DISSOCIATIVE IDENTITY DISORDER IN DSM-5

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L A F U G A D I S S O C I A T I V A

� Raval, C. M., Upadhyaya, S., & Panchal, B. N. (2015). Dissociative fugue: Recurrent episodes in a young adult. Industrial psychiatry journal, 24(1), 88.

Abstract:

Dissociative fugue is a rare disorder which has been described as sudden, unexpected, travel away from home or one’s customary place of daily activities, with the inability to recall some or all of one’s past. There is no systematic data existing on it and very few cases reported in the literature. Here we report a case of fugue in a young adult male who travelled 8 times away from his home during last 11⁄2 year. He has a loss of memory for episodes with patchy recall of few events. Longest duration of fugue episode was of 1-month. The case describes mode of presentation to hospital and treatment given to restore his identity and reunite him in society and family.

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LA FUGA DISSOCIATIVA

“Traumatic circumstances, leading to an altered state of consciousness dominated by a wish to flee, are thought to be the underlying cause.

Splitting is the underlying defence mechanism used by individual to cope with traumatic memories. These thoughts, emotions, sensations, and/ or memories are “split off” from the integrated ego.

Prevalence of 0.2% is described in general population. Very few cases have been described in the literature.

This case is of special interest because patient presented with a history of multiple fugue episodes during last 11⁄2 year and he was never treated for that”.

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D I S T U R B I S O C I A L M E N T E C O S T R U I T I O

( S E M P L I C E M E N T E ) D I A G N O S I S B A G L I A T E ?

• Il caso del disturbo di personalità multipla (oggi Dissociative Identity Disorder)

• Nella teorizzazione dello psichiatra Pierre Janet (1924), in casi patologici alcune parti della personalità di un individuo si possono dissociare, cioè isolar e rendersi inaccessibili a memoria e consapevolezza

• Nel 1906 lo psicologo americano Prince presenta un caso di personalità multipla che diventa molto famoso e discusso (Prince M (1906) The dissociation of a personality. New York: Longmans,Green, & Co)

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PERSONALITÀ MULTIPLA?

Due film di successo:

•1954, The Three Faces of Eve

•1973, libro sul caso di Sibyl (una donna che ha diverse personalità, e ha subito violenze durante l’infanzia)

•Prevalenza del disturbo: circa 1% secondo alcuni, secondo altri un effetto di suggestione indotto da un certo modo di fare psicoterapia

Piper A, Merskey H (2004a) The persistence of folly: A critical examination of dissociative identity disorder. Part I. The excesses of an improbable concept.

Piper A, Merskey H (2004b) The persistence of folly: Critical examination of dissociative identity disorder. Part II. The defence and decline of multiple personalityor dissociative identity disorder. Can JPsychiatry. 49:678Y683.

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PERSONALITÀ MULTIPLA?

Centri specializzati negli Stati Uniti negli anni ’80-’90 trattano le personalità multiple con la psicoterapia

La teoria eziologica alla base identifica le violenze durante l’infanzia come causa: la psicoterapia le farebbe emergere per poi reintegrare il soggetto

Non ci sono però dati sugli effetti di questo trattamento (nessun trial controllato)

I sintomi dissociativi sono comuni in diversi disturbi (amnesie selettive, trance, ecc. Esistono anche nella popolazione non clinica)

Questo però non basta a ipotizzare che ciò che viene dissociato si organizzi in una vera e propria personalità ulteriore

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PERSONALITÀMULTIPLA?

• Le origini sono nell’idea di Freud: l’isteria è collegata a traumiinfantili (che la psicoterapia fa riemergere)

• Idea ripresa anche da Hacking

• Secondo I critici, alcunepsicoterapie suggestionano ilpaziente e lo portano a ricordidistorti o a rcomportamenti attia soddisfare le aspettative del terapeuta

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HACKING CITA JANET SU UN CASO DI PERSONALITÀ MULTIPLA IN MAKING UP

PEOPLE

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“Take four categories: horse, planet, glove, and multiple personality.

It would be preposterous to suggest that the only thing horses have in common is that we call them ‘horses.

We may draw boundaries to admit or to exclude Shetland ponies, but the similarities and differences are real enough”.

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“The planets furnish one of T. S. Kuhn's examples of conceptual change.

Arguably the heavens looked different after we grouped Earth with the other planets and excluded the moon and Sun, but I am sure that acute thinkers had discovered a real difference.

I hold (most of the time) that strict nominalism is unintelligible for horses and the planets. How could horses and planets be so obedient to our minds? “

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“Gloves are something else: we manufacture them. I know not which came first, the thought or the mitten, but they have evolved hand in hand. That the concept "glove" fits gloves so well is no surprise; we made them that way.

My claim about making up people is that in a few interesting respects multiple personalities (and much else) are more like gloves than like horses. The category and the people in it emerged hand in hand.”

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MAKING UP PEOPLE?

• Secondo Hacking, un termine come “disturbo da personalità multipla” si riferisce a una categoria di comportamenti intrinsecamente dipendente dalla società e dalla scienza di in certo periodo

• Così lo sono, per Hacking, tutti i disturbi mentali

• Un’induzione pessimista (tipica delle posizioni antirealiste)

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C ATEGORIE SOCIAL I O SOLO DIAGNOSI SB AGL IATE?

• Come di fronte all’esempio del flogisto, la sostanza che non ha più alcun ruolo esplicativo nella chimica moderna, si possono avere due possibili reazioni: l’induzione pessimista, ma anche la risposta del realista che sosterrà che in quel caso, si è trattato di un errore, di una teoria non pienamente sviluppata o confermata

• Da un punto di vista realista, si potrebbe sostenere che mentre il DID (come la drapetomania e l’omosessualità) sono cattive diagnosi, cioè si riferiscono/si riferivano a categorie unicamente delimitate da pratiche e norme sociali, lo scopo della psichiatria è individuare quelle genuinamente esistenti (come la chimica ha scartato il flogisto e ha scoperto l’ossigeno)

Elisabetta Lalumera -Università di Milano-Bicocca

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Paris, J. (2012) The Rise and Fall of Dissociative Identity Disorder, Journal of Nervous Mental Disorders

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DID COME PRODOTTO DI UNA TEORIA NON CONTROLLATA

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RUOLO CAUSALE ECCESSIVOPER IL TRAUMA INFANTILE

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UNA TEORIA SBAGLIATA DELLAMEMORIA?

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UNA TEORIA SBAGLIATA DELLAMEMORIA?

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UNA TEORIA SBAGLIATA DELLA MEMORIA?

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DUE PUNTI DI VISTA SU DID

• Come tutti gli altri disturbi mentali, è una costruzione sociale, è un modo in cui il disagio trova forma data una certa nicchia (antirealismo costruttivista, Hacking)

• Come il flogisto e l’etere, appartiene a teorie che oggi possiamo considerare come superate, perché non sostenute da studi sperimentali adeguati e non predittive (realismo, Paris)

• (In attesa di validare il costrutto, il DSM-5 mantiene la caratterizzazione in termini di sintomi soggettivi e oggettivi; l’alternativa è “scorporare” i sintomi dissociativi associandoli ad altre patologie, eliminando il DID)

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CONCLUSIONE?