focus sugli istituti professionali dell’enogastronomia
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Focus sugli istituti professionali dell’enogastronomia. Pescara, 24 ottobre 2012. 1° incontro: «focus sugli IPSEOA». 2° incontro: «la didattica di laboratorio». Introduzione Profili professionali Schede disciplinari Programmazione Linee guida. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
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Pescara, 24 ottobre 2012
FOCUS SUGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
DELL’ENOGASTRONOMIA
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Pescara, 24 ottobre 2012
1° incontro: «focus sugli IPSEOA»
2° incontro: «la didattica di laboratorio»
• Introduzione• Profili professionali• Schede disciplinari• Programmazione• Linee guida
• Applicazione dell’Autonomia e della flessibilità• Rapporto IP e IeFP: luci e ombre del sistema• Opzione Produzione dolciaria
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Pescara, 24 ottobre 2012
Una breve introduzione…… sulla Riforma «epocale»
Introduzione
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Pescara, 24 ottobre 2012
Una breve introduzione…
Introduzione
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Pescara, 24 ottobre 2012
… potenziamento dei laboratori…LAB. CUCINA TOT 3°Area
StageTecnicaaltri lab
TOT
1° 2° 3° 4° 5°
V.O. 15 15 15 1485 264 +396
2145
P92 3 3 16 726 600 396 + 180
1902
2010 2 2 6 4 4 594 132 264 +132
1122
Introduzione
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Pescara, 24 ottobre 2012
Guardiamo al positivo…
• Lavorare per competenze
• Autonomia scolastica
• Sistema EQF
I risultati d’apprendimento
Ciò che un discente può fare al termine di un processo d’apprendimento. Sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze
Introduzione
LINK
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Pescara, 24 ottobre 2012
Cambia il punto di vista didattico!
• Insegnamento…• Aula…• Lezione trasmissiva…• Materia…
Apprendimento Classe laboratorio Lezione attiva Alunno
è una novità…?
Introduzione
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Pescara, 24 ottobre 2012
Cosa cambia per noi docenti…?
• La didattica
• La programmazione
• La valutazione
• La certificazione
• … cambia tutto!
Sono cambiati anche gli alunni e i profili in uscita…
Introduzione
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Pescara, 24 ottobre 2012
Occorre dare un’identità al nostro Istituto!
Introduzione
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Pescara, 24 ottobre 2012
Comune a tutti gli Istituti superiori:• 8 competenze chiave di cittadinanza• 4 assi culturali
Specifica per Istituti dell’Enogastronomia:• Profilo formativo• Risultati di apprendimento disciplinari• (Standard regionali)
Comune a tutti i Professionali:• Profilo Educativo Culturale e Professionale• Linee-guida
No
rmat
iva
di r
ifer
imen
toLe «sorgenti istituzionali» da cui attingere…
riflettere sui profili formativi
Introduzione
LINK
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Pescara, 24 ottobre 2012Introduzione
tenendo presente:• l’evolversi della professione• le indicazioni ministeriali• l’utenza• il contesto• la struttura organizzativa• i mezzi a disposizione…
Il profilo nazionale va interpretato-tradotto a livello locale.
Delineare i profili dell’offerta formativaPensare, ri-pensare e contestualizzare i PFU
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Pescara, 24 ottobre 2012
Qual è la finalità del biennio iniziale?
Linee guida:
• “Continuità
• Orientamento
• Valorizzazione
dell’identità”
Convegno sulla Riforma:• “Formare l’etica, la morale, il
cittadino• Creare uno spirito critico• Dare un metodo di studio”Convegno ad Alma:“La scuola non deve insegnare a preparare una patata, ma l’alunno deve sapere:• cos’è una patata• i suoi impieghi• i metodi di cottura• gli aspetti nutrizionali……Le abilità tecniche si imparano nel MDL
Profilo formativo
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Pescara, 24 ottobre 2012
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.È in grado di…
PROFILO PROFESSIONALE
Profilo formativo
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Pescara, 24 ottobre 2012
I Diplomati… conseguono i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A, di seguito specificati in termini di competenze:1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.2. Utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione
di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi.
4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera.
5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti.
6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto.
Competenze comuni alle tre articolazioni
Profilo formativo
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Pescara, 24 ottobre 2012
PROFILO PROFESSIONALENell’articolazione “Accoglienza turistica”, il diplomato è in grado di:• intervenire nei diversi ambiti delle attività di ricevimento, di gestire e organizzare i
servizi in relazione alla domanda stagionale e alle esigenze della clientela; • promuovere i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la
progettazione di prodotti turistici che valorizzino le risorse del territorio.
Competenze specifiche di «Accoglienza turistica»1. Utilizzare le tecniche di promozione, vendita, commercializzazione, assistenza,
informazione e intermediazione turistico-alberghiera.2. Adeguare la produzione e la vendita dei servizi di accoglienza e ospitalità in relazione
alle richieste dei mercati e della clientela.3. Promuovere e gestire i servizi di accoglienza turistico-alberghiera anche attraverso la
progettazione dei servizi turistici per valorizzare le risorse ambientali, storico-artistico, culturali e enogastronomiche del territorio.
4. Sovrintendere all’organizzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità, applicando le tecniche di gestione economica e finanziaria alle aziende turistico-alberghiere.
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Pescara, 24 ottobre 2012
ACCOG
LIENZA TU
RISTICA
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Pescara, 24 ottobre 2012
PROFILO PROFESSIONALENell’articolazione dell’“Enogastronomia”, il Diplomato è in grado di:• intervenire nella valorizzazione, produzione, trasformazione, conservazione e
presentazione dei prodotti enogastronomici; • operare nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e
internazionali, e individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Competenze specifiche di «Enogastronomia» e «Sala e vendita»
1. Controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche.
3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici.
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Pescara, 24 ottobre 2012
profilo ENO
GASTRO
NO
MIA
Profilo formativo
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Pescara, 24 ottobre 2012
PROFILO PROFESSIONALE
Nell’articolazione “Servizi di sala e di vendita”, il diplomato è in grado di:• svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione,
produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastronomici;
• interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
Profilo formativo
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Pescara, 24 ottobre 2012
profilo SALA E VEND
ITA
Profilo formativo
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Pescara, 24 ottobre 2012
Cinque minuti di…«svago riflessivo»!
Profilo formativo
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Pescara, 24 ottobre 2012
LE SCHEDE DISCIPLINARII risultati di apprendimento attesi dagli studenti a conclusione dei percorsi quinquennali sono coerenti con l’obiettivo di consentire al diplomato di agire con autonomia e responsabilità e di assumere ruoli operativi nei processi produttivi relativi alle citate filiere.
I curricoli devono essere orientati a facilitare l’acquisizione di apprendimenti efficaci e stabili nel tempo mediante approcci fondati sull’osservazione del reale e su esperienze in contesti lavorativi, indispensabili per affrontare le problematiche professionali in una prospettiva dinamica.
Le discipline di indirizzo concorrono ad educare all’imprenditorialità e consentono agli studenti di sviluppare una visione orientata al cambiamento, all’iniziativa, alla creatività, alla mobilità geografica e professionale, nonché all’assunzione di comportamenti socialmente responsabili, che li mettano in grado di organizzare il proprio progetto di vita e di lavoro.
Schede disciplinari
LINK
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Pescara, 24 ottobre 2012
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Pescara, 24 ottobre 2012
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Pescara, 24 ottobre 2012
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Pescara, 24 ottobre 2012
LA PROGRAMMAZIONE
… per competenze
Programmazione modulare…
Alunni eterogenei
Assi e comp. chiave
• Programmazione diversificata
• Programmazione “aperta”
Programmazione
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Paolo
Gen
tili
Programmazione
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Pescara, 24 ottobre 2012
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Pescara, 24 ottobre 2012
Programmare percorsi diversificati
Ud
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Programmazione
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Pescara, 24 ottobre 2012Programmazione
Conoscenze Abilità Competenze
Live
llo 3
Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio.
Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a svolgere compiti e risolvere problemi scegliendo e applicando metodi di base, strumenti, materiali e info.
Assumere la responsabilità di portare a termine compiti nell’ambito del lavoro o dello studio. Adeguare il proprio comportamento alle circostanze nella soluzione dei problemi.
EQF - Risultati di apprendimento 3° livello
Livello di competenza: quale profondità?
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Pescara, 24 ottobre 2012Programmazione
Livello di competenza: quale profondità? Conoscenze Abilità Competenze
Live
llo 4
Conoscenza pratica e teorica in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio
Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie a risolvere problemi specifici in un campo di lavoro o di studio
Sapersi gestire autonomamente, nel quadro di istruzioni in un contesto di lavoro o di studio, di solito prevedibili, ma soggetti a cambiamenti. Sorvegliare il lavoro di routine di altri, assumendo una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento di attività lavorative o di studio.
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Pescara, 24 ottobre 2012
Le discipline dell’Area generale mirano anche ad assicurare lo sviluppo teorico-culturale delle conoscenze ed abilità proprie delle discipline di indirizzo, per consentirne un loro utilizzo responsabile ed autonomo “in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale…”.
• Progetti interdisciplinari• Collegamenti tra discipline
Programmazione «aperta»per evitare che le discipline siano percepite «separate»
Programmazione
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Pescara, 24 ottobre 2012
…utilizzare più linguagginel rispetto degli stili di apprendimento sempre più eterogenei
LIM e N.T. Libri misti Immagini
Didattica
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Pescara, 24 ottobre 2012
…utilizzare le mappeper facilitare l’apprendimento reticolare
Didattica