foglie n.08/2016

32
N° 8 • 1 MAGGIO 2016 R Il costo della deflazione In Puglia ogni famiglia spende 412 €/mese per cibo Quando la Gdo preferisce l’estero AGRICOLTURA AGROALIMENTARE CAPRE! AGRICOltuRA • AGROAlIMENtARE • tuRIsMO RuRAlE CIlIEGIE, PROduttORI E COMMERCIANtI GIà IN stAtO dI AGItAzIONE

Upload: foglie

Post on 29-Jul-2016

227 views

Category:

Documents


1 download

DESCRIPTION

AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE

TRANSCRIPT

N° 8 • 1 MAGGIO 2016

R

Il costo della deflazione

In Puglia ogni famiglia spende 412 €/mese per cibo

Quando la Gdo preferisce l’estero

agrICOLTUra

agrOaLImenTare

CAPRE!

AGRICOltuRA • AGROAlIMENtARE • tuRIsMO RuRAlE

CIlIEGIE, PROduttORI E COMMERCIANtI GIà IN stAtO dI AGItAzIONE

1 MAGGIO 2016 - n. 8 - AnnO 11

QuIndIcInAle dIAGrIcOlturA

AGrOAlIMentAreturIsMO rurAle

cIlIeGIe, tuttI cAPre anico fra i produttori di ciliegie del Sud Est barese e della Bat (zone nella quale grazie alle

condizioni climatiche favorevoli è par-tita, con circa due settimane di anticipo, la raccolta): da giorni molti stabilimenti espongono cartelli che riportano che pos-sono consegnare ciliegie solo aziende in possesso di iscrizione alla «Rete di lavoro agricolo di qualità». Non tutti i produttori erano a conoscenza di questa novità, per questo in molti non hanno potuto conferire le casse di Bigar-reaux, destinate al mercato nazionale ed estero. Ma che cosa è questa «Rete del lavoro agricolo di qualità»? Dopo i casi di caporalato, lavoro nero e morti in agri-coltura che hanno funestato il 2015 l’Inps, d’intesa con il ministero per le politiche agricole, ha deciso di intraprendere alcu-ne azioni di contrasto al fenomeno. Oltre a quello quotidiano, che avviene con il me-todo ispettivo, l’Istituto della previdenza ha messo in atto una serie di azioni, cosid-dette positive, premiando le aziende agri-cole più virtuose. Una di queste è la messa in atto di questa «Rete del lavoro agricolo di qualità».Per accedere alla rete è possi-bile presentare le istanze tramite un ap-posito servizio telematico reso disponibile dall’Inps. Possono presentare richiesta di adesione le imprese agricole in possesso di requisiti «come il non aver riportato condanne penali e non avere procedi-menti penali in corso per violazioni della normativa in materia di imposta sui redditi e sul valore aggiunto; non essere stati de-stinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative; essere in regola con il ver-samento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi». La domanda di ade-sione può essere presentata direttamente dal portale dell’Inps al quale si accede con codice fiscale e Pin. Prima dell’accesso le aziende agricole devono essere state au-torizzate dalle sedi Inps all’invio dei mo-delli Dmag. Le domande vengono poi

P

editoriale

esaminate ed in caso di esito positivo, le aziende selezionate entreranno a far parte della rete e riceveranno il certificato che ne attesta la qualità che potrà essere esibito nei confronti della clientela come marchio di azienda. Un bel guazzabuglio con la cer-tezza che la stragrande maggioranza delle diverse migliaia di produttori cerasicoli pu-gliesi, non ha ancora presentato domanda per l’iscrizione a “Rete agricola di qualità» e che, lo stesso problema, potrebbe riversarsi a catena in queste settimane per l’inizio delle campagne albicocche, pesche, an-gurie e soprattutto uva da tavola. Il pro-blema sarebbe relativo se non fosse che alcune fra le più importanti catene della grande distribuzione organizzata hanno comunicato che non ritireranno prodotti ortofrutticoli italiani se non provenienti da aziende aderenti alla “Rete del lavoro agri-colo di qualità” e che quindi la conseguen-za finale di tutto ciò è che una parte rile-vante della produzione frutticola pugliese rischia di restare fuori la porta della grande distrubuzione organizzata a causa della burocrazia. Riepilogando: la Gdo cerca di seguire le fantasiose (e mal curate) trovate dei burocrati, i commercianti seguono la Gdo ed infine i produttori, anello più de-bole della filiera, seguono i commercianti. “Capre!” per dirla alla Sgarbi.

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952

Editrice

G.Ed.A. Giovani Editori AssociatiSoc. Coop. Via Alcide De Gasperi

11/13 - 70015 - Noci (BA)

Direttore responsabileVito Castellaneta

Grafica e impaginazione G.Ed.A. Giovani Editori Associati

Hanno collaboratoDonato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Paola Dileo, Nica Ruospo,

Rino Pavone, Maria Fortino

Pubblicità G.Ed.A

Rino [email protected]

380 6328672

StampaGrafica 080 - Modugno (BA)

Registratoal Registro Nazionale della Stampa

Tribunale di BariN. 61/06 del 15/11/2006

[email protected]

347 9040264

Iscritta al Registro Operatori

Comunicazione ROC n.26041

TESTATA GIORNALISTICA ACCREDITATA

5

25

19

15

27 10

13

agroalimentare

tUriSmo rUrale

mondo gal

agriColtUra

5 ciliegie Produttori e commercianti tutti capre!

8 stagione cerasicola cosa si prospetta?

9 il costo della deflazione Maturazione e calendari anticipati

15 Mandorla di toritto alberello sarà consegnato a Papa francesco

22 grande distribuzione Quando preferisce l’estero

editoriale

Sommario

27 fragola eccellenza sempre più lucana

28 unacMa Protagonista alla fiera agricola a Foggia

15 cibus Piattaforma del food Made in italy

18 slow food festeggia il 30° compleanno

20 albano carrisi consegna il proprio vino ai Milanesi

30 crea - utV frutta e Verdura nelle scuole a turi

10 consuMi e cibo Quanto spende la famiglia pugliese al mese

13 Verdura dosi sempre più ridotte

19 Puglia365 al via il secondo ciclo di appuntamenti

25 gal trulli e barsento gli incontri con il territorio per nuovo Psr

C

n

ontraddittorio che una adesione su base volonta-ria sia divenuta obbligato-ria senza alcun preavviso

e per volontà non dello Stato ma di alcuni anelli della filiera commercia-le e distributiva ortofrutticola che si sono ricordati del valore etico della ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’ ad orologeria, proprio nelle ore in cui sta iniziando la campagna delle ci-liegie. Ciò sta determinando il blocco della raccolta che per la prima volta sarebbe iniziata ad aprile e l’ovvio e preoccupante gioco al ribasso dei prezzi, quando ci sono le prime con-trattazioni. E’ la prima volta che un at-teggiamento evidentemente capzioso

sta unendo commercianti e produttori in una unica protesta, dato che le ca-tene della grande distribuzione orga-nizzata chiedono eventualmente solo al conferitore finale le eventuali cer-tificazioni, non anche a tutti gli altri soggetti della filiera”. E’ il commento del Presidente di Coldiretti Puglia, Gian-ni Cantele, intervenendo sulla delicata vicenda che sta interessando i pro-duttori di ciliegie, i commercianti e gli esportatori, oltre che la grande distri-buzione organizzata, con il blocco del-la raccolta per i mancati ritiri a causa dello sciopero dei commercianti.A settembre scorso Il Ministero delle politiche agricole alimentari e foresta-li, in linea con la lotta al caporalato,

ha promosso l’adesione alla ‘Rete del Lavoro agricolo di qualità’, l’organismo autonomo per la certificazione etica delle aziende che rispettano le regole.“Che ci fossero problemi circa l’iter burocratico da seguire per l’adesione volontaria alla Rete non era un miste-ro – commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti– che la certifi-cazione etica sia divenuta obbligato-ria per volere di qualcuno è altrettan-to evidente. Chiediamo che l’iter di adesione sia più veloce e meno farra-ginoso e per approfondire al contem-po i meccanismi speculativi che sono evidentemente alla base dei mancati ritiri di ciliegie proprio nei giorni in cui sta partendo la campagna”.

el frattempo, se in Spagna si prevede una produzione di ciliegie precoci inferiori dell’80%, anche i volumi

di Bigarreau italiana si prospettano inferiori di circa il 70% rispetto alla passata campagna. Si parla inoltre di un 50-60% in meno di resa anche per la varietà Ferrovia e di un 30% in meno per la ciliegia Giorgia. Sul mer-cato all’ingrosso si registra una certa cautela all’acquisto. A Conversano, in particolare, dove si effettua la vendita all’asta delle ciliegie, al momento le quotazioni vanno da 6,50 a 8 euro/kg”. 

8 www.foglie.tv

cIlIeGIe: cHe stAGIOne sI PrOsPettA?

cIlIeGIe: scArsI I vOluMI dI InIzIO stAGIOne

PRODUTTORI E COMMERCIANTI GIA’ IN STATO DI AGITAZIONE

Al momento le quotazioni vanno da 6,50 a 8 euro/kg

agricoltura

L

C

‘avvio della campagna cera-sicola appena cominciata è stata segnata dalla richiesta, della Grande Distribuzione

Organizzata e dai vari operatori commer-ciali, di avere come fornitori di ortofrutta solo produttori che possiedono la certifi-cazione relativa alla “Rete del lavoro agri-colo di qualità” prevista dall’art.6 del D.L. 91/2014 convertito in L. 116/2014.Attualmente si contano appena 200 aziende agricole sul territorio nazionale iscritte a tale Rete. Dati i tempi ( almeno 60 giorni) e le lungaggini burocratiche che contraddistinguono l’ottenimento di questa certificazione partita solo il 15 settembre scorso, appare evidente che le aziende non riescano ad essere in regola nei tempi dettati dalla campagna delle

ciliegie che dura poco meno di due mesi.Questa situazione ha ingenerato evidenti tensioni sociali nelle provincie di Bari e Bat nelle quali si concentra il 40% della produzione nazionale di ciliegie e circa 7.000 aziende agricole dedite all’ortofrut-ta con un giro d’affari che supera i 100mi-lioni di euro. Pur condividendo il principio ispiratore del decreto legislativo succita-to, Confagricoltura Bari e Bat, insieme alla Cia Bari e Bat, a Fedagri Confcooperative Puglia e all’APEO, ha partecipato ad un tavolo tecnico, richiesto dal sindaco di Bi-sceglie Francesco Spina, durante il quale si è chiesto al prefetto della BAT Clara Mi-nerva, di farsi portavoce presso i Ministeri competenti di una proroga dell’applica-zione della norma. Al tavolo ha preso par-te anche il consigliere regionale Ruggiero

Mennea, che si è impegnato a presentare un ordine del giorno sulla questione in Consiglio Regionale. Tale intervento immediato ha permesso la ripresa delle attività delle aziende agri-cole degli opifici di lavorazione dei pro-dotti ortofrutticoli della zona interessata.

rollano i prezzi nelle cam-pagne italiane, dal -28 % per il grano duro al – 29%

delle fragole, dal -44% delle arance al -51% per cento dei pomodori in serra, rispetto all’anno scorso, ma la situa-zione è precipitata anche nelle stalle italiane con i compensi agli allevatori che non coprono piu’ neanche i co-sti dell’alimentazione del bestiame. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della diffu-sione dei dati Istat sull’inflazione a marzo, sulla base delle rilevazioni Ismea nell’ultima settimana del mese. Se sullo scaffale per i consumatori i prezzi sono solo in leggera flessione o praticamente stabili (-0,3%), nelle campagne la situazione è drammatica con il crollo delle quotazioni su livelli

insostenibili. Anticipo dei calendari di maturazione, accavallamento dei rac-colti, varietà tardive diventate precoci, con eccesso di offerta prima e crollo della disponibilità poi, sono solo al-cuni degli effetti dell’andamento cli-matico anomalo sulle coltivazioni che subiscono anche la pressione delle distorsioni di filiera e dal flusso delle importazioni, determinate dagli accor-di agevolati. E’ il caso delle condizio-ni favorevoli che sono state concesse al Marocco per pomodoro da mensa, arance, clementine, fragole, cetrioli, zucchine, aglio, olio di oliva, all’Egit-to per fragole, uva da tavola, finocchi e carciofi. L’accordo con il Marocco è fortemente contestato dai produttori agricoli perché nel paese africano è permesso l’uso di pesticidi pericolosi

per la salute che sono vietati in Eu-ropa, ma anche perché le coltivazioni sono realizzate in condizioni di dum-ping sociale per il basso costo della manodopera. Ma a pesare sono anche gli effetti dell’embargo russo che ha azzerato completamente le espor-tazioni di ortofrutta, formaggi, carni e salumi Made in Italy, ma ha anche provocato una devastante turbativa sui mercati agricoli europei che ha messo in crisi decine di migliaia di aziende agricole. Una situazione che – conclude la Coldiretti – ha aggravato la situazione delle stalle italiane che stanno affrontando una crisi senza precedenti a causa del crollo dei prez-zi che non copre piu’ neanche i costi per l’alimentazione del bestiame.

n° 8 - 1 maggIO 2016

cAMPAGnA cerAsIcOlA 2016: rIPArtIte le AttIvItA` nell’AreA BAt

Il cOstO dellA deflAzIOne

Il problema della certificazione alla rete del lavoro agricolo di qualità

Anticipo dei calendari di maturazione e accavallamento dei raccolti

9

www.foglie.tv10

L a famiglia pugliese (2/3 componenti) spende in media ogni mese 412 euro per i consumi alimentari.

Il capitolo di spesa più consisten-te riguarda carne (95 euro), ortaggi e frutta (68 euro), pane e farinacei (66 euro), latte, formaggi e uova (63 euro), oli e grassi (13,7 euro).Eppure Bari è una delle grandi città dove il carrello della spesa è meno caro. Secondo l’Unione Nazionale Consumatori la palma del risparmio spetta a Bari, dove l’abbassamento dei prezzi dell’1% consente ad una famiglia di 4 persone di risparmia-re 353 euro su base annua, in ter-mini di riduzione del costo della vita. In questo scenario la forbice dei prezzi dal campo alla tavola si allarga sempre più per effetto con-giunto dell’andamento climatico anomalo e troppo spesso di  specu-lazioni e distorsioni lungo la filiera.

Come esempi si vedano gli ortaggi (a nulla è valsa la programmazio-ne degli orticoltori che in Puglia stanno raccogliendo ortaggi ma-turati contemporaneamente per il caldo anomalo degli ultimi mesi) e la situazione particolarmente diffi-cile anche per il grano e gli alle-vamenti, in maniera particolare per il prezzo del latte alla stalla. Sono enormi e non più accettabili le di-storsioni esistenti nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavo-la e nei processi della trasforma-zione, come ad esempio dal grano alla pasta e al pane e dal latte ai prodotti lattiero-caseari durante il quale i prezzi si moltiplicano in modo esponenziale e i centesimi si trasformano in euro. Per ogni euro speso nell’acquisto di prodotti ali-mentari solo 15/ 17 centesimi nella migliore delle ipotesi servono a re-munerare il prodotto agricolo.

In PuGlIA OGnI fAMIGlIA sPende 412 eurO/Mese Per cIBOCONSUMI

agroalimentare

di Rino PAVONE

è

L

deflazione shock con il crol-lo del 60 per cento dei prez-zi delle verdure nei campi,

ma i consumatori non lo sanno perché sui banchi di vendita di piccola, media e grande distribuzione la forbice dei prezzi dal campo alla tavola è sempre troppo larga.  Per questo Coldiretti Pu-glia ha donato le verdure di stagione ai consiglieri regionali, agli assessori e ai Presidenti di Consiglio e Giunta, Loizzo ed Emiliano, per manifestare lo stato di disagio che gli agricoltori vivono in cam-pagna e chiedere interventi di sostegno al settore attraverso campagne di comu-nicazione sulla sana e corretta alimen-tazione a base di prodotti ortofrutticoli pugliesi e favorendo la vendita nelle strutture della distribuzione organizzata. L’orticoltura rappresenta un comparto fondamentale dell’agricoltura pugliese contribuendo con una quota di oltre il 30% alla formazione del valore aggiun-to delle coltivazioni agricole. In Puglia risulta coltivato circa 1/4 della superfice

complessiva nazionale destinata agli or-taggi. L’ortofrutticoltura è uno dei settori chiave dell’agricoltura pugliese, con un valore nel 2015 di 1.087.600.000 euro di Produzione Lorda Vendibile.“Contro la crisi della quarta settimana e il crollo dei consumi – spiega il Presi-dente di Coldiretti Puglia, Gianni Cante-le -  diviene determinante il riequilibrio nei rapporti tra imprese agricole, distri-buzione e consumatori con accordi e controlli per la verifica dei margini. Per questo chiediamo al Governo della Re-gione Puglia di avviare iniziative di so-stegno con gli ipermercati e di dare cor-po e sostanza alla legge che già nel 2008 aveva previsto l’obbligo dell’utilizzo nel-le mense pubbliche, tramite previsione nei relativi bandi, di prodotti agricoli di origine regionale in misura non inferiore al 50%, il coinvolgimento diretto  delle grandi e medie strutture di vendita che operano sul territorio regionale, anche tramite realizzazione di spazi espositivi in esclusiva, oltre all’utilizzo delle impre-

se esercenti attività di ristorazione o di vendita al pubblico attraverso il loro in-serimento in campagne regionali di im-magine, nonché disposizioni in materia di vendita diretta da parte degli impren-ditori agricoli e di controlli”.Il 56 per cento delle famiglie pugliesi ha ridotto gli sprechi facendo la spesa in modo più oculato magari direttamen-te dal produttore con l’acquisto di cibi più freschi che durano di più, il 34 per cento ha ridotto le dosi acquistate, il 27 per cento utilizzando quello che avanza per il pasto successivo e il 18 per cen-to prestando più attenzione alla data di scadenza. 

e abitudini alimentari de-gli italiani evidenziano uno scarso apporto di verdura,

il 38.7 del campione non mangia due porzioni di verdura al giorno e la cattiva abitudine è prevalente nel maschio (45% rispetto 32%), per la frutta emerge che il 27% degli in-tervistati non mangiano due frutti al giorno e il 45% non mangia due volte a settimana il pesce, i cereali integra-li non sono utilizzati dal 65% degli intervistati e il 56% di questi  sono in sovrappeso o obesi. I dolci sono utilizzati da entrambi i sessi senza particolari differenze in quantità. Le cattive abitudini sono per il 10%

degli intervistati di non fare la pri-ma colazione, il 20% mangia davanti alla televisione o al computer, il 25 % degli intervistati ha l’abitudine all’a-peritivo che è quasi sempre accom-pagnato dal buffet. Il pasto completo ed equilibrato (primo e secondo con le verdure e la frutta) è fatto solo dal 16% degli intervistati a cena e il 10% a pranzo, la maggior parte delle persone fa pasti veloci e dissociati (o primo o secondo piatto), più della metà delle persone, il 60% non guar-da le etichette nutrizionali e non si informa sulle caratteristiche dei pro-dotti nutrizionali. Il 40% utilizza al-colici, prevalentemente vino.

verdurA: Il 34% delle fAMIGlIe PuGlIesI HA rIdOttO le dOsI AcQuIstAte

le cAttIvI ABItudInI AlIMentArI deGlI ItAlIAnI

AGRICOLTORI LA DONANO AL CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE

Aumentare consumo frutta e verdura

agroalimentare

n° 8 - 1 maggIO 2016 13

di Rino PAVONE

F orte di un’ esperienza di ol-tre 35 anni, sviluppata ulte-riormente nel semestre di

Expo2015 con l’arrivo di centinaia di top buyer esteri nel padiglione “Cibus è Ita-lia”, Cibus si conferma come la piattafor-ma per eccellenza dell’industria alimen-tare per incrementare gli scambi con i mercati esteri.  Cibus - Salone internazionale dell’ali-mentazione, organizzato da Fiere di Par-ma e Federalimentare sarà inaugurato lunedì 9 maggio a Parma dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Mar-tina, per proseguire fino al 12 maggio. Sulla scia del dopo Expo anche i nume-ri sono da record: 3 mila espositori su un’area di 130mila metri quadri, 70mila visitatori attesi, di cui 15mila dall’este-ro. Arriveranno 2mila top buyer da ogni continente, grazie alla collaborazione con ICE Agenzia e ad un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, grazie anche all’importante contributo da parte del Governo – attraverso il Mi-nistero dello Sviluppo Economico - nel quadro di programma promozionale del Made in Italy agroalimentare “The Extraordinary Italian Taste”. In concomi-tanza con l’evento fieristico si terranno il “World Food Research and Innova-tion Forum” e l’assemblea annuale di Federalimentare. Nel 2015 l’export del comparto alimentare ha raggiunto i 37 miliardi di euro, facendo ben sperare per l’obiettivo, delineato dal premier Matteo Renzi, di raggiungere i 50 miliardi entro il 2020.3mila aziende presidiano tutti i settori merceologici: carni e salumi, formag-gi e latticini, gastronomia ultrafresco e surgelati, pasta conserve condimenti, prodotti dolciari e da forno, la Quar-

ta Gamma, le bevande, prodotti tipici e regionali, ed altro ancora. Tra le novità una sezione dedicata ai prodotti freschi e freschissimi, una dedicata all’ittico ed una ai prodotti certificati Halal e Kosher.Grande attenzione al mondo del Retail con molti eventi:- Coop Italian Food è uno stand in cui la Coop si propone come un link tra le migliori aziende agroalimentari italiane e i buyer di tutto il mondo interessati al vero made in Italy;- Nello spazio di Gdo Week ogni giorno si terranno workshop con retailer stranieri per conoscere il loro approccio al Made in Italy, a quali prodotti sono interessati, come collocano il made in Italy sui loro scaffali;- Un convegno su “Marca del distributore, motore di crescita per l’italian food”, cu-rato da Food Magazine;Il workshop “Re-tail Info & Design del negozio futuro”, in collaborazione con Celfa e RetailWatch.it sulle soluzioni e tecnologie abilitanti per l’evoluzione della shopping expe-rience. Come si modifica l’esperienza di acquisto grazie all’interazione tra pun-to vendita fisico e tecnologie digitali;Il convegno su “Saturazione della promo-zione di prezzo”, soluzioni per uscire dal-la trappola dell’eccesso di promozione, organizzato da Nielsen e Università di Parma.  Al tema della Ristorazione Fuori Casa sono dedicati due eventi:   “Le tenden-ze dell’offerta organizzata, collettiva e commerciale. Il prodotto al centro della ristorazione a tema”, curato da Edifis e “Identity food nel risto retail”. Verrà pre-sentata la ricerca di Kiki Lab - Ebeltolft Italy che analizza le tendenze e i casi più interessanti di concept ibridi di risto-retail che uniscono vendita e consumo.

Attesi migliaia di buyer da ogni continente Dal 9 al 12 maggio

A YOuexPO lA cOMunI-cAzIOne vIdeO dI cIBus 2016

cIBus PIAttAfOrMA PerMAnente del fOOd MAde In ItAlY

Si rinnova la collaborazione tra Fiere di Par-ma e l’Agenzia YouExpo cui è stata affidata la comunicazione video di Cibus2016, il Sa-lone internazionale dell’alimentazione, che si terrà a Parma dal 9 al 12 maggio 2016.Dopo la partnership in occasione delle edizioni di Cibus 2014, 2012, 2010, 2008 e del padiglione “Cibus è Italia” a Expo2015, YouExpo è stata incaricata di realizzare tutti i video ufficiali di Cibus2016 e quelli degli espositori che ne facessero eventuale richie-sta.YouExpo è una Video & Content Agency, basata a Lodi, specializzata nell’ideazione e produzione di contenuti per il web che inte-gra il design con la cultura digital. Oltre alla realizzazione di video, YouExpo si occupa di: web site, grafica, social strategy, digital pr, instore promotion, allestimenti fiere, barter, ufficio stampa (http://www.youexpo.com/ - l’indirizzo del portale food di YouExpo è: www.youfoodit.com).

n° 8 - 1 maggIO 201615

agroalimentare

16 www.foglie.tv18 www.foglie.tv

L a mandorla di Toritto arriva a Roma per il Giubileo. Un al-berello della “Filippo Cea” sarà

infatti consegnato a Sua Santità’ Papa Francesco Bergoglio. Dopo il successo all’Expo di Milano e il riconoscimen-to Dop Mandorla di Toritto che ha già superato positivamente il vaglio della Regione Puglia, l’Associazione “Filippo Cea” si rende protagonista di un gesto di straordinaria valenza simbolica: la consegna a Papa Francesco dell’albe-ro simbolo di tutto un territorio avver-rà il prossimo 18 maggio ‘16 in Piazza San Pietro. Di seguito le altre attività che l’associazione sta perseguendo: Berlino - Incontro con l’Associazione dei Pugliesi residenti a Berlino. Il loro scopo è diffondere le eccellenze della

Regione Puglia a Berlino. Dopo alcuni giorni di tavoli di discussione si è arriva-ti alla decisione di voler far conoscere i diversi prodotti dell’area Torittese nella realtà tedesca del mercato Berlinese in primis. Partendo da questa esperien-za L’Associazione Famiglia Filippo Cea cercherà di valorizzare e diffondere i suoi prodotti nell’intera Germania per il tramite e grazie all’entusiastica dispo-nibilità dei pugliesi ivi residenti. Oltre alla mandorla, sono olio, uva e ciliegie i prodotti che verranno forniti all’Asso-ciazione berlinese per una tre giorni dedicata alla Puglia ed in particolare al territorio Torittese. I prodotti si unireb-bero a quelli già’ noti nel land tedesco o in via di pubblicizzazione come la ci-polla rossa di Acquaviva delle Fonti o i

famosi vini di Capitanata, per nominarne alcuni. Dal punto di vista organizzativo, questa esperienza fieristica sarà usa-ta come prototipo modulare per altri eventi. Il periodo migliore potrebbe es-sere dopo la raccolta delle Mandorle per meglio gestire i quantitativi necessari. Norvegia - Per preservare il patrimonio genetico della Mandorla di Toritto l’asso-ciazione sta contattando in questi gior-ni alcune Università che si occupano di Banche del Seme. In particolare, in siner-gia con le Università e queste Banche del seme, s’intende mettere in “cassafor-te” i semi che danno origine alla man-dorla Filippo Cea. Nel 2008 è stato inau-gurato un bunker a 18 gradi sotto zero presso le Isole Svalbard in Norvegia. Si tratta dello Svalbard Global Seed Vault.

un AlBerellO dellA “fIlIPPO ceA” sArà cOnseGnAtO A PAPA frAncescOMandorla di Toritto

agricoltura

n ell’uva da tavola il control-lo del Tripide Frankliniella occidentalis è uno dei prin-cipali problemi in quanto

risulta difficile combinare gli aspetti fitosanitari, le esigenze di carattere qualitativo ed estetico con le richieste di riduzione del numero e del livello di residui. A questo si aggiungono le note limitazioni nell’etichette dei pro-dotti fitosanitari di sintesi. Uno strumento che può aggiungersi a quelli già disponibili è l’insetticida microbiologico a base di Beauveria bassiana (Naturalis). Con questo ob-biettivo sono state eseguite speri-mentazioni di difesa integrata che prevedevano l’impiego di insetticidi di sintesi in strategia con Naturalis. I ri-sultati del lavoro svolto in 4 anni sono

stati presentati alle recenti Giornate Fitopatologiche (Guario et al., 2016, Vol.I pagg 133-140) e forniscono nuo-ve indicazioni su come operare.I risultati ottenuti con strategie inte-grate hanno mostrato un ottimo livel-lo di efficacia quando le applicazioni di B. bassiana sono state precedute da un trattamento abbattente con un in-setticida ad effetto knock-down. Que-sto risultato è stato verificato con una strategia applicando B. bassiana dopo spinosad nel 2011, dopo acrinatrina nel 2013 e dopo formentanate sia nel 2014 che nel 2015. In conclusione le prove confermano come 2-3 interventi con Naturalis possono essere profi-cuamente integrati in una strategia che preveda l’applicazione a seguito di un insetticida ad azione abbattente.

Tale strategia oltre a limitare i tratta-menti non selettivi in un periodo de-licato quale la fioritura della vite, può garantire una accettabile efficacia e, grazie ad una razionale alternanza dei formulati con differente modalità di azione, può prevenire anche il rischio di sviluppo di popolazioni resistenti di F. occidentalis. Di seguito i grafici dei risultati ottenu-ti nelle 4 prove:

nAturAlIs, un nuOvO struMentO cOntrO I trIPIdI su uvA dA tAvOlA

n° 8 - 1 maggIO 2016 17

18 www.foglie.tv

m ONOPOLI - “Il compleanno è nostro, ma il regalo lo facciamo noi”. Con questo slogan Slow Food festeg-

gia 30 anni di attività: un traguardo im-portante da condividere con oltre 300 piazze italiane. Sabato 16 aprile è sta-ta Monopoli ad ospitare Slow Food Day negli storici ambienti del Castello Carlo V , nel cuore della città antica. Ad issa-re la bandiera con l’iconica lumachina è toccato alla Condotta Slow Food “Piana degli Ulivi” un’area omogenea, contigua che s’identifica nei comuni di Monopoli, Fasano, Ostuni e Carovigno. Al convegno moderato dall’agronomo Gianfranco Cio-la (anche direttore del Parco Regionale delle Dune Costiere) sono intervenuti Francesco Ghionda (fiduciario Condotta Slow Food“Piana degli ulivi”), Marcello Longo (direttore nazionale Sloow Food e responsabile Comunità Cibo Puglia), Giuseppe Barretta (divulgatore enoga-stronomico Condotta Slow Food Piana degli Ulivi) Massimo Rampacci (biologo marino e presidente A. GE.I ), Giuseppe Campanelli, (Ass. Attività Produttive del Comune di Monopoli), Pierantonio Mun-no, (presidente GAC Mare degli Ulivi), Salvatore Decrescenzo (comandante Uffi-cio Circondariale Marittimo di Monopoli) e Mimmo Lavacca dell’Ass. TerraSUD. L’ass. Campanelli nel portare i saluti dell’am-ministrazione comunale ha ribadito la piena disponibilità a condividere proget-ti di valorizzazione territoriale in senso ampio, a partire dai nostri prodotti tipici dell’agricoltura e della pesca. In tal sen-so Francesco Ghionda ha ricordato che è in atto la fase d’istruttoria sulla candida-tura del paesaggio agrario “Piana degli

Ulivi” ai fini del riconoscimento UNESCO. “Tante sono le sfide vincenti lanciate da Sloow Food , si pensi per es. al Parco del-le Dune Costiere che rappresenta un in-discusso risultato dal punto di vista della sostenibilità ambientale e sociale”. A so-stegno del percorso intrapreso , Giusep-pe Barretta ha posto l’accento sulle stra-ordinarie qualità nutrizionali dei nostri prodotti “complice un territorio in cui la fascia costiera e la collina sono unite da una sorta di filo grasso, quello del pesce azzurro , i fatidici Omega3 e quelli altret-tanto nobili dell’olio extravergine d’oliva. Se anche noi meridionali , ha lamentato, iniziassimo ad apprezzarli di più, a rico-noscerne la qualità e il giusto valore , un po’ come accade già per il vino, sicura-mente la nostra salute ne gioverebbe e il sistema sanitario anche”. Mentre una lettura a vasto raggio sulla risorsa ittica mediterranea è stata riservata a Massi-mo Rampacci che ha evidenziato come “la maggior parte degli stock ittici delle principali specie bersaglio sono ecces-sivamente sfruttate, l’acquacoltura può essere quindi la risposta del futuro alla progressiva crescita del consumo di pesce” Si perché se in Italia, apprendia-mo, il consumo di pesce tende sempre più a diminuire , nel mondo continua a crescere. Tra le specie ittiche più consu-mate nel nostro Paese, mitili, orate , alici, spigole e al seguito vongole, polpi, trote salmonate, salmone, naselli di merluzzo e calamari. “Ora più che mai urge affron-tare la sfida in termini di sanità , quantità e sostenibilità” , ha proseguito Rampacci. “Il pesce va consumato perché ricco di Omega3, grassi polinsaturi , e per l’ap-porto di diversi minerali come selenio,

iodio, fosforo e zinco. In particolare sar-dine , sgombro e alici ne sono più ricchi e si trovano a costi accessibili. L’ esperto di piscicoltura ha quindi esortato ad un consumo responsabile, a pretendere più informazioni sulle origini del pescato e a diffidare di specie a noi aliene , prove-nienti dall’est asiatico o dall’Africa come il persico o il pangasio. A fargli eco an-che il comandante Decrescenzo:” Il 70% del pesce che arriva sulle nostre tavole proviene dall’estero, dove non ci sono regole restrittive da un punto di vista sa-nitario. Questo perché non riusciamo ad apprezzare sufficientemente le specie autoctone”. Una tendenza che si vuole in-vertire già a partire dai consumi locali:a Monopoli con un progetto del GAC Mare degli Ulivi il presidente P. Munno ha confermato che sarà sperimentata la vendita diretta a bordo dei pescherecci. “La Puglia produce quantità ma anche qualità, ha concluso Marcello Longo”. Il riferimento ancora una volta è andato all’olio extravergine d’oliva :”Slow Food non accetta che si possa derubricare la legge per la contraffazione in etichetta con un’ammenda. Noi siamo invece per un’etichetta narrante aggiuntiva”.

slOw fOOd festeGGIA Il 30esIMO cOMPleAnnOIssate bandiere a Monopoli e in altre 300 piazze italiane

di Paola DILEO

agroalimentare

a l termine del primo ciclo di tavoli di discussione in giro per la Puglia del Pia-

no Strategico del Turismo che coin-volge operatori turistici, enti locali, associazioni datoriali e sindacali, sta-keholder, università e GAL, si tirano le prime somme con l’Assessore all’In-dustria Turistica e Culturale, Loredana Capone, insieme agli esperti chiamati in causa da Pugliapromozione, Josè Ejarque Bernet, esperto in politiche turistiche e sviluppo territoriale, Ro-berta Milano, esperta di turismo e comunicazione digitale e Gabriella Ghigi, esperta di turismo congres-suale e MICE. Alla intensa giornata di lavoro hanno partecipato insieme con i coordinatori di Pugliapromo-zione, il Commissario straordinario di Pugliapromozione, Paolo Verri, il Responsabile del Piano, Luca Scan-dale, i presidenti dei tavoli, Salvatore Nappi, di TIM per il tavolo INNOVA-ZIONE, Amedeo Maizza, Università del Salento, per il tavolo PROMOZIO-NE, Giuseppe Acierno, Amministratore

unico Aeroporti di Puglia, per il tavolo INFRASTRUTTURE, Alessandro Am-brosi, Presidente di Confcommercio Provincia di Bari/B.A.T., per il tavolo ACCOGLIENZA, l’imprenditore Aldo Melpignano, per il tavolo PRODOTTO, Giuliano Volpe, MIBACT, per il tavolo FORMAZIONE, e i partner del Comita-to Promotore del Piano. “Da questo primo giro, a cui si sono registrati 1400 iscritti, e che ha avu-to 530 partecipanti e 1100 utenti di streaming, sono già emersi 35 pro-getti, alcuni più concreti, altri meno , di dimensione, impatto e formato molto diverso fra di loro su cui la-vorare – sintetizza Paolo Verri – Una esigenza molto sentita è quella della governante organizzativa e di un co-ordinamento. Nella seconda fase di discussione che andiamo a comincia-re nei prossimi giorni i dipartimenti regionali interessati (Infrastrutture, Internazionalizzazione, Agricoltura, Turismo e Cultura) scandaglieranno tutte le possibili fonti di finanzia-mento in modo da entrare nel vivo

delle possibili azioni che saranno se-lezionate per il Piano. Un primo dato importante, oltre a quello della par-tecipazione, è quello del rispetto dei tempi che ci siamo dati. Chiuderemo il Piano alla fine di giugno e lo pre-senteremo al Ministro Franceschini a Luglio”. Nel corso della riflessione sul primo round di discussione sono state indi-viduate alcune parole chiave dai vari tavoli fra cui intermodalita, ciclovie e cammini, biglietteria unica, pedo-nalizzazione dei centri storici, wifi e banda larga negli alberghi, snelli-mento delle procedure burocratiche, coordinamento territoriale, promo-commercializzazione, club di prodot-to, allargamento del prodotto mare, azioni di sistema, creazione di piatta-forme tecnologiche e di comunicazio-ne, rafforzamento degli educational, rafforzamento della Fiera del levante come prodotto Mice, azioni di comar-keting per la promozione, potenzia-mento dell’ analisi della domanda, in-centivazione dei T.O in comarketing. 

PuGlIA365: sI PArte cOn lA secOndA fAsePiano Strategico del Turismo

n° 8 - 1 maggIO 2016 19

Turismorurale

L

a

avoreranno a braccetto nei prossimi mesi le tre realtà impegnate nella promo-

zione e divulgazione dei vini meri-dionali uniti alla natura dei territori di produzione: Radici del Sud, deGu-sto Salento e le Donne del Vino. Si comincia con  Rosèxpo, il Salone internazionale dei vini rosati,  occa-sione in cui deGusto Salento, asso-ciazione di produttori di Negroama-ro, ospiterà Radici del Sud  - Lecce dal 3 al 5 giugno nella prestigiosa location del Castello Carlo  - con “La via di Radici”, un seminario di degu-stazione tecnica con un confronto

tra rosati di Sicilia e Calabria in pro-gramma domenica 5 giugno alle ore 20.30. In occasione dell’undicesima edizio-ne del Salone del Vino da Vitigno Au-toctono Meridionale, in programma a Bari dal 7 al 13 giugno 2016, Ra-dici del Sud  e  deGusto Salento  si occuperanno dell’organizzazione del press tour riservato agli ospiti stranieri della manifestazione, alla scoperta delle cantine produttrici di Negroamaro aderenti ad entrambe le due associazioni.Con  Le Donne del Vino, Radici del Sud invece organizzerà un’intera

giornata dedicata ai vitigni minori della Valle d’Itria e al relativo ap-profondimento, attraverso la formu-la OnetoOne, degli incontri previsti tra wine-writer e giornalisti con le aziende produttrici che fanno capo all’associazione tutta al femminile.La Puglia del vino attraverso l’impe-gno sinergico delle tre associazio-ni,  Radici del Sud, deGusto Salento e le Donne del Vino,  viene così pro-posta agli addetti ai lavori e ai con-sumatori italiani ed esteri in una vi-sione d’insieme capace di esprimere l’impronta autentica e il pregio delle produzioni vitivinicole locali.

lbano Carrisi non è solo un popolare cantante, ma un produttore di autentici sa-

pori pugliesi nella sua azienda agro-alimentare e vinicola. Dal Rosso Don Carmelo, all’olio, al tonno ai sottoli.Attento al web ha scelto Amazon pri-

me per distribuire le sue prelibatezze in meno di 24 ore ai clienti milanesi : in occasione del lancio della catego-ria Autentici sapori di Puglia, Al Bano in persona ha consegnato i prodotti della selezione a tre fortunati clienti. Grazie alla nuova categoria Autentici

sapori di Puglia è possibile ricevere in un’ora o all’interno di finestre di due ore prodotti freschi come mozzarelle e burrate e articoli confezionati come vino, olio, taralli, pasta, la tradizionale frisa e anche i vini dell’azienda vitivi-nicola Tenute Al Bano Carrisi.

rAdIcI del sud, deGustO sAlentO e le dOnne del vInO Per lA PrOMOzIOne del nOstrO vInO

AlBAnO cArrIsI cOnseGnA Il PrOPrIO vInO AI MIlAnesI

Impegnate insieme nella promozione e divulgazione dell’eccellenza enologica del Sud

Con il portale Amazon

20 www.foglie.tv

agroalimentare

a Grande scelta di prodotti ortofrutticoli comunita-ri ed extracomunitari sui banchi degli ipermerca-

ti pugliesi. In una sola mattinata di spesa siamo riusciti ad acquista uva indiana, pesche, insalate e nespole spagnole, clementine e  fagiolini del Marocco. Ci chiediamo se siano più fi-dati in termini di sicurezza alimentare ed eticità dei rapporti di lavoro i pro-dotti indiani e marocchini che quelli pugliesi. Nella settimana dall’11 al 17 aprile il fatturato della GDO è torna-to a scendere soprattutto al Sud, con il - 1,89% segnato anche in Puglia se-condo i dati Nielsen. Evidentemente le politiche esterofile attuate sinora non sono riuscite a stimolare ade-guatamente i consumi, nonostante le ‘offerte’ di prodotti civetta. L’enorme quantitativo di prodotto proveniente

dall’estero ha trovato molto spazio sui banchi delle catene della grande distribuzione organizzata ed essendo ormai gli ipermercati il veicolo mag-giore di commercializzazione dei pro-dotti ortofrutticoli, sono determinanti nella formazione del prezzo del pro-dotto agricolo dal campo alla tavola. Il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele fa notare che “ i prodotti stra-nieri vengono venduti sui banchi degli ipermercati pugliesi, proprio nelle ore in cui si stanno rifiutando di ritirare ciliegie pugliesi in mancanza dell’ade-sione volontaria alla ‘Rete del Lavoro agricolo di qualità’.Crollo dei consumi, forbice dei prezzi dal campo alla tavola letteralmente dilatata, invasione di prodotti dall’e-stero: sono questi, in sintesi, gli ele-menti con cui devono scontrarsi i pro-duttori pugliesi di ortofrutta.

QuAndO lA GrAnde dIstrIBuzIOne OrGAnIzzAtA PreferIsce l’esterO FATTURATO IN PUGLIA – 1,89%

22 www.foglie.tv

agricoltura

n° 8 - 1 maggIO 2016 25

C

g

ASTELLANA GROTTE - Al via l’azione di pianificazio-ne del Gal Terra di Trulli e

del Barsento che annette i comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Gioia del Colle, Noci, Putignano, Sammiche-le di Bari, Turi e una possibile new en-try Monopoli. In vista della definizio-ne del nuovo Piano di Azione Locale per la programmazione 2014-2020, è stato il Comune di Castellana Grotte ad ospitare il primo incontro di ascol-to per tracciare le prossime strategie di sviluppo. Erano presenti il sindaco di Castellana Grotte Francesco Trica-se, l’Ass. Alle Attività Produttive Anto-nio Campanella, il direttore Coldiret-

ti Lecce dott. Benedetto De Serio, il presidente del GAL Trulli e Barsento Stefano Genco, con il direttore tecni-co dott. Matteo Antonicelli e i dott.ri Raffaele Santoro e Vito Pellegrino dello staff tecnico – amministrativo. Nell’ambito del PSR 2014-2020 la regione Puglia intende finanziare i GAL solo attraverso le Strategie di Sviluppo Locale e quindi la misura 19 LEADER , che si concretizza nel-la programmazione dal basso degli interventi necessari alla rivitalizza-zione dei contesti rurali. Quindi uno sviluppo locale partecipato , legato al contributo dei suoi attori come im-prenditori agricoli, operatori turistici,

artigiani, operatori della ricettività, commercianti o semplici cittadini. Tra le altre novità per la programmazione 2014-2020 c’è l’approccio multi fon-do, ovvero la possibilità di ampliare le risorse finanziarie a disposizione del territorio e diversificare le linee d’in-tervento. Al FEASR (Fondo Europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale) potrà aggiungersi il FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca), di qui l’interesse del GAL ad ampliare il territorio di riferimento con l’area costiera , in particolare con il Comune di Monopoli, territorio affi-ne per caratteristiche paesaggistiche e vocazione turistica.

IOIA DEL COLLE - Buo-na la risposta dal Co-mune di Gioia del Colle all’evento  te-

nuto dal    GAL Terra dei Trulli e di Barsento  con l’obiettivo di costruire insieme al territorio le linee di sviluppo della nuova programmazione Leader 2014 2020. All’interno del suggestivo chiostro del Comune di Gioia del Colle, lo staff tecnico del GAL, preceduto dal saluto  del consi-gliere di amministrazione GAL Vito Laterza, ha illustrato tutte le

attività preliminari necessarie a tracciare la linea di indirizzo del nuovo Piano di Azione Locale . Anche questo secondo importan-te incontro sul territorio è stato fondamentale  per ascoltare le opinioni e le idee dei convenuti.    La buona   presenza di operatori locali e di giovani professionisti legati al proprio territorio ha per-messo di avere i primi riscontri.Interessanti gli interventi  di operatori agrituristici locali, di allevatori e agricoltori ma an-che di rappresentanti della cit-

tadinanza gioiese impegnati attivamente per lo sviluppo del territorio. Lo staff del GAL lavo-ra intensamente anche in vista della pubblicazione dell’ Avviso Pubblico dedicato al sostegno preparatorio per la definizione della nuova strategia di sviluppo locale di natura partecipativa dei GAL e chiede, a tutti gli operatori, di dare il proprio contributo per definire al meglio la strategia di sviluppo per il nostro territorio compilando il questionario  sca-ricabile dal sito GAL.

Il GAl terrA deI trullI e del BArsentO e Il nuOvO PrOGrAMMA dI AzIOne lOcAle

GlI IncOntrI del GAl terrA deI trullI e dI BArsentO cOn GlI OPerAtOrI lOcAlI

A Castellana Grotte il primo incontro di ascolto

PER IL PSR 2014-2020

di Paola DILEO

mondogaL

n° 8 - 1 maggIO 2016 27

frAGOlA, eccellenzA seMPre PIù lucAnA

nAsce Il PrIMO sIsteMA dI AGGreGAzIOne GrAtuItO Per I MAcellAI d’ItAlIA

Primo posto tra le ragioni italiane per superfici investite

“UN PUNTO DI RITROVO PER UNA CATEGORIA ASSEDIATA DA VEGANI E AMBIENTALISTI ESTREMISTI”

V

a

ocazionalità del terri-torio, cultivar adeguate, tecniche di coltivazione

profondamente rinnovate, difesa fi-tosanitaria sostenibile, buona orga-nizzazione commerciale.Sono questi i principali fattori che stanno facendo crescere le superfici investite a fragola nel Metapontino e che quest’anno, con circa 850 et-tari, hanno portano la Basilicata al

primo posto tra le regioni fragolicole italiane.E’ anche per questo che nello scorso mese si sono tenuti nel Metapontino due importanti incontri tra i princi-pali attori della fragolicoltura euro-pea e nazionale. A Scanzano Jonico, si è riunito il “Gruppo di contatto europeo” composto da delegazioni di Italia, Spagna e Francia che han-no discusso di strategie comuni per

affrontare i mercati e per richiedere regole certe nell’impiego di principi attivi per la difesa fitosanitaria della coltura. A Policoro, invece, nel corso di un workshop, tecnici  e operatori della filiera hanno tracciato le linee guida per la crescita non solo della fragolicoltura ma anche del settore affine dei “berries”, in Basilicata ed in Italia.

ssediati dai vegetariani oltranzisti, vilipesi dai Ve-gani, la categoria dei ma-

cellai è - mai come oggi nel mirino di chi li vorrebbe estinti, se  non ob-bligati a vendere solo tofu e cereali. In Italia ci sono circa ventisettemila macellerie e molte di loro, tra calo dei consumi e violente campagne stam-pa da parte di associazioni pseudo animaliste,  non nascondono  preoc-cupazioni per il futuro.  Per lenire in   parte queste preoccupazioni, e cercare di aiutare in modo concreto una categoria laboriosa, Braciamian-cora - unico giornale online italiano ad essere incentrato sul mondo del-la carne a 360°- ha deciso di aprire

all’interno del proprio sito una sezio-ne all’interno della quale  ogni ma-celleria  potrà creare la sua vetrina virtuale. “Non tutti i macellai hanno un sito internet e, tolte le associazioni di ca-tegoria che però si rivolgono esclu-sivamente agli addetti ai lavori, non esiste un punto di aggregazione ge-neralista e che dia la possibilità ad ogni singolo macellaio di descrivere il suo lavoro.Per questo Braciamiancora,  in modo del tutto gratuito, permetterà ad ogni singolo macellaio italiano di avere una vetrina virtuale all’interno del portale.In Italia il consumo di carne è di-

ventato sempre più responsabile, il consumatore chiede, si informa, vuole sapere molti dettagli del pro-dotto che sta per acquistare e consu-mare e il nostro giornale si propone come punto di incontro tra domanda e offerta”,  spiega  Michele Ruschio-ni  direttore editoriale della testata.  Con oltre mezzo milione di fan su Fa-cebook e una media di duecentomila lettori mensili  Braciamiancora è di-ventato negli anni un punto di rife-rimento per tutti coloro che amano cucinare e consumare cibi cotti alla brace o al barbecue.  I Macellai, e i consumatori di carne, rappresentano lo zoccolo duro della  comunità che anima le pagine social del giornale. 

agricoltura

28 www.foglie.tv

F OGGIA - UNACMA (Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole), in colla-

borazione con FederUnacoma e CNR-IMAMOTER, ha accolto la richiesta della Fiera Internazionale dell’Agricoltura e Zootecnica di Foggia di attivare una se-rie di iniziative volte ad aumentare l’of-ferta al pubblico dell’evento.La Provincia di Foggia rappresenta uno dei principali centri per la cerealicoltu-ra e per l’orticultura nel nostro Paese, in particolare per quanto riguarda la pro-duzione di pomodori. La Fiera ha quindi costituito un interessante momento di

divulgazione ed approfondimento delle tecnologie, tecniche ed esperienze per tali coltivazioni. Unacma ha partecipato alla Fiera con uno stand istituzionale collocato nel Pad.71. facendo da polo di riferimento per le diverse attività delle Associazioni della filiera ed inoltre ha organizzato di-mostrazioni di macchine e attrezzature per l’orticultura.Tutti i giorni ci sono state dimostrazioni e corsi divulgativi sull’utilizzo corretto ed in sicurezza delle macchine agricole, tramite prove di guida in percorsi appo-sitamente studiati e lezioni teoriche in

aula.Unacma ha tenuto una serie di wor-kshop di orientamento alle professio-ni collegate al mondo delle macchine agricole, rivolte soprattutto agli studenti degli ultimi anni degli Istituti Tecnici e Agrari all’interno del progetto Mech@Agri Jobs. Una giornata è stata dedicata alla co-municazione sul tema dei nuovi PSR, nonché al previsto incontro in Fiera di tutti gli assessori all’Agricoltura delle di-verse Regioni Italiane, organizzato dalla Regione Puglia nell’ambito delle attività della Conferenza Stato-Regioni.

unAcMA PrOtAGOnIstA AllA fIerA InternAzIOnAle dell’AGrIcOlturA e zOOtecnIA dI fOGGIA Divulgazione ed approfondimento delle tecnologie

ICAS INTERNATIONALpresenta il concime organico Furia

GAL TERRA DEI TRULLI E DI BARSENTOincontro con il territorio a Castellana Grotte

Primo incontro di animazione del gal “ter-ra dei trulli e di barsento” con gli attori del proprio territorio tenutosi a castellana grotte, con la nutrita e competente parte-cipazione di operatori locali.

cipolla rossa di acquaviva protagonista al Vi-nitaly a Verona. lo chef di fama internazionale tino Vettorello ha infatti inserito il prezioso alimento nel piatto speciale che, in occasione della cinquantesima edizione della rassegna veronese, ha voluto dedicare a red canzian, il bassista e cantante trevigiano dei Pooh.

icas è una società creata da persone che la-vorano da più di venti anni nel mercato delle agroforniture. le diverse esperienze maturate, la conoscenza del mercato, delle tecniche pro-duttive, dei processi industriali, condivisi all’in-terno della nuova compagnia ci consentono di interpretare al meglio i nuovi orientamenti del mercato italiano e internazionale.

SPECIALE VINITALY 2016Cipolla Rossa d’ Acquaviva protagonista del Vinitaly

Guardail video

Guardail video

Guardail video

WWW.FOGLIE.TV l’informazione sul mondo agricolo e rurale a portata di click.

agricoltura

30 www.foglie.tv

C ome noto, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali è il Ministero di

riferimento per il programma europeo “Frutta e verdura nelle scuole”, intro-dotto dal regolamento (CE) n.1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal ego-lamento (CE) n. 288 della Commissione del 7 aprile 2009, finalizzato ad aumen-tare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini ali-mentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari (www.fruttanel-lescuole.gov.it).Il CREA - con D.M. 69569 del 15 ottobre 2015 - è stato incaricato dal Ministero di competenza, ad effettuare un program-ma di Misure di Accompagnamento (MA) al Programma comunitario Frutta e ver-dura nelle scuole, per l’anno scolastico 2015-2016. Le Misure di accompagna-mento al programma comunitario del CREA sono coordinate dalla Sede centra-le CREA insieme al Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione di Roma, e la Rete territoriale delle strutture CREA di competenza, sul territorio nazionale.Le MA predisposte dal CREA si compon-gono di una serie di attività atte a coinvolgere alunni, insegnanti e genitori degli alunni, per favorire la conoscenza

del valore di una sana e corretta ali-mentazione dove il consumo di frutta e verdura rappresenta una abitudine imprescindibile per la salute umana. Il CREA si rivolge quindi alle Scuole ade-renti al Programma Frutta e Verdura nelle scuole, per offrire: - Incontri con insegnanti, alunni e ge-nitori presso la scuola, tenuti da per-sonale altamente qualificato associato al personale CREA – rappresentato da dietisti e/o nutrizionisti.- Visite delle scolaresche presso le strut-ture CREA che aderiscono alla Rete terri-toriale in azione sul programma, dove gli alunni avranno la possibilità di vedere e vivere orti didattici allestiti apposita-mente, anche in funzione di esercizi di-dattici e giochi che saranno predisposti. - Le “Olimpiadi della frutta”. Si tratta di attività interattive con le classi, condotte via mail dal Centro di ricerca per gli ali-menti e la nutrizione del CREA e tramite una piattaforma predisposta ed organiz-zata, in diretto contatto con l’insegnante. A questo scopo vengono inviati alle clas-si iscritte materiali di approfondimento con giochi, quiz e lavori da svolgere sia in classe che a casa e da rinviare entro un limite di tempo di volta in volta stabilito. Il campionato interscolastico avviene su base nazionale e le classi vincitrici, se-lezionate per macro -regioni (nord, cen-

tro, sud e isole), avranno diritto a veder pubblicati i propri lavori su un volume finale, che sarà inviato non solo all’inse-gnante, ma a tutti gli alunni delle classi vincitrici.- Predisposizione e rilascio di materiali didattici per gli insegnanti. Per le visite delle scuole presso le strut-ture CREA territoriali, il CREA ha predi-sposto una accoglienza con distribuzione di frutta, spremute e ortaggi freschi, in accordo a quanto indicato dal Ministero di competenza. Infine, è offerto dal CREA il trasporto delle scolaresche in visita alle proprie strutture.In particolare, il CREA-UTV di Turi, come le altre strutture CREA che aderiscono alla Rete territoriale in azione sul pro-gramma, ha avviato dal 5 aprile le visite delle scolaresche presso la struttura, nel-le quali gli alunni hanno la possibilità di vedere e vivere l’orto didattico allestito appositamente, di eseguire esercizi di-dattici e giochi mirati. In totale, è in pro-gramma di accogliere un numero di circa 2400 bambini provenienti dalle scuole delle diverse province di Puglia e Basili-cata. In tale contesto lo scorso 28 aprile, v’è stato un evento presso il CREA-UTV per presentare alla stampa tali Misure di Accompagnamento, al quale ha parteci-pato la D.ssa Elisabetta Lupotto, coordi-natrice del Programma.

Il PrOGrAMMA creA “MIsure dI AccOMPAGnAMentO A fruttA e verdurA nelle scuOle”Il CREA-UTV di Turi ha avviato dal 5 aprile le visite delle scolaresche presso la struttura

agroalimentare