fonti statistiche e principali tecniche statistiche per l ... · le ore di cassa integrazione...
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Statistica EconomicaParte A2
Prof.ssa Isabella Santini
Facoltà di Medicina e Odontoiatria
Corso di laurea magistrale “TECNICHE DIAGNOSTICHE”
A.A. 2013-2014Facoltà di Economia
Corso di Laurea “ SCIENZE ECONOMICHE”
2Prof.ssa Isabella SantiniStatistica economica – A2
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LAVOROR
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VALORE
DOMANDA
OFFERTA
CAPITALE UMANO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
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DOMANDA E COSTO DEL LAVOROIM
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RILEVAZIONE MENSILE SULL’OCCUPAZIONE, GLI ORARI DI LAVORO, LE
RETRIBUZIONI E IL COSTO DEL LAVORO NELLE GRANDI IMPRESE, mensile
e di tipo censuario su imprese con oltre 500 dipendenti (GI)
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
RILEVAZIONE TRIMESTRALE SUI POSTI VACANTI E LE ORE LAVORATE
di tipo campionario su imprese fino a 500 dipendenti (Vela)
RILEVAZIONE TRIMESTRALE SU OCCUPAZIONE RETRIBUZIONI E ONERI
SOCIALI utilizza quale fonte primaria le dichiarazioni contributive
INPS (Oros)
INDAGINE MENSILE SULLE RETRIBUZIONI CONTRATTUALI utilizza quale
fonte primaria le dichiarazioni contributive INPS (Irc)
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DOMANDA DI LAVORO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
ORE LAVORATE
POSTI VACANTI
POSIZIONI LAVORATIVE
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DOMANDA DI LAVORO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
7Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
DOMANDA DI LAVOROORE LAVORATE
Il monte ore lavorate rappresenta l’insieme delle ore
effettivamente lavorate, retribuite e non retribuite, purché
finalizzate alla produzione del reddito. Questo aggregato
esclude: le ore pagate ma non effettivamente lavorate come le
ferie annuali, le festività e le assenze (per malattia, sciopero,
altro), le pause per i pasti e il tragitto tra casa e lavoro.
Rientrano nel calcolo, le ore effettivamente lavorate durante
il normale orario di lavoro, le ore lavorate in aggiunta alle ore
abituali (straordinario), il tempo che si impiega in attività quali
la preparazione del posto di lavoro e quello corrispondente a
brevi periodi di riposo sul lavoro.
8Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
DOMANDA DI LAVORO
ORE LAVORATE
Gli indicatori sulle ore lavorate misurano le variazioni dei valoritrimestrali del monte ore lavorate e delle ore lavorate perdipendente rispetto al corrispondente valore medio dell’anno base. Ilmonte ore lavorate è la somma delle ore ordinarie e straordinarieeffettivamente lavorate dai dipendenti.
Le ore lavorate per dipendente sono ottenute dividendo il monteore lavorate per la media delle posizioni occupate dai dipendenti neltrimestre.
Le ore di Cassa integrazione guadagni vengono misurate come orecomplessive di Cig ordinaria, straordinaria o in deroga e ore dicontratto di solidarietà utilizzate nel trimestre di riferimento ognimille ore lavorate dai dipendenti.
9Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
DOMANDA DI LAVORO
POSTI VACANTI
I posti vacanti sono definiti come quei posti di lavoro
retribuiti che siano nuovi o già esistenti, purché
liberi o in procinto di diventarlo, per i quali il datore
di lavoro cerchi attivamente un candidato adatto al
di fuori dell’impresa interessata e sia disposto a fare
sforzi supplementari per trovarlo.
10Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
DOMANDA DI LAVORO
POSTI VACANTI
Il tasso di posti vacanti è definito come il rapporto
percentuale fra i posti vacanti e la somma di posti
vacanti e posizioni lavorative occupate nell’ultimo
giorno del trimestre di riferimento.
11Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
DOMANDA DI LAVOROPOSIZIONI LAVORATIVE
Una posizione lavorativa è definita da un contratto di lavoro,
esplicito o implicito, tra una persona e un'unità produttiva
residente finalizzato allo svolgimento di una prestazione
lavorativa contro corrispettivo di un compenso.
Le posizioni lavorative in somministrazione è stimato sui dati
delle agenzie di somministrazioni di lavoro, presenti nei dati
amministrativi, e rappresenta una componente della domanda di
lavoro particolarmente sensibile all’andamento del ciclo
economico, anticipatrice dell’andamento dell’occupazione
complessiva.
12Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
DOMANDA DI LAVORO
POSIZIONI LAVORATIVE
Gli indicatori sulle posizioni lavorative dipendenti
misurano le variazioni dei valori medi mensili delle
posizioni lavorative nel trimestre di riferimento
rispetto al corrispondente valore medio dell’anno base.
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COSTO DEL LAVORO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
RETRIBUZIONI LORDE DI FATTO (PER ULA)
ONERI SOCIALI (PER ULA)
COSTO DEL LAVORO (PER ULA)
RETRIBUZIONI CONTRATTUALI DI CASSA
(PER DIPENDENTE)IMP
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COSTO DEL LAVORO
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COSTO DEL LAVORO
RETRIBUZIONI LORDE DI FATTO
Sono ottenute come somma della componente continuativa e
della componente saltuaria od occasionale delle retribuzioni.
e si differenziano dalle “contrattuali” perché queste ultime
comprendono per definizione solo le competenze
determinate dai contratti collettivi nazionali di lavoro.
Statistica economica – A2 Prof.ssa Isabella Santini
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COSTO DEL LAVORO
RETRIBUZIONI LORDE DI FATTO
La componente continuativa è costituita da salari, stipendi e
competenze accessorie, in denaro e in natura, al lordo delle
trattenute fiscali e previdenziali, corrisposte ai lavoratori
dipendenti direttamente e con carattere di periodicità,
secondo quanto stabilito dai contratti, dagli accordi
aziendali e dalle norme di legge in vigore; mentre quella
accessoria o occasionale è costituita da mensilità aggiuntive,
incentivi all'esodo, arretrati, premi, gratifiche eccetera.
Prof.ssa Isabella SantiniStatistica economica – A2
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COSTO DEL LAVORO
RETRIBUZIONI LORDE DI FATTO
La componente continuativa è costituita da salari, stipendi e
competenze accessorie, in denaro e in natura, al lordo delle
trattenute fiscali e previdenziali, corrisposte ai lavoratori
dipendenti direttamente e con carattere di periodicità,
secondo quanto stabilito dai contratti, dagli accordi
aziendali e dalle norme di legge in vigore; mentre quella
accessoria o occasionale è costituita da mensilità aggiuntive,
incentivi all'esodo, arretrati, premi, gratifiche eccetera.
Statistica economica – A2 Prof.ssa Isabella Santini
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COSTO DEL LAVORO
ONERI SOCIALI
Comprendono l’insieme dei contributi sociali a carico dei
datori di lavoro e dei lavoratori (trattenute erariali e
previdenziali). I contributi sociali possono essere effettivi
e figurativi; questi ultimi comprendono gli esborsi
effettuati direttamente dai datori di lavoro al fine di
garantire ai propri dipendenti il godimento di prestazioni
sociali (malattia, maternità, invalidità, assegni. familiari,
ecc.), senza far ricorso a imprese di assicurazione, fondi
pensione o costituzione di fondi speciali o riserve.
Statistica economica – A2 Prof.ssa Isabella Santini
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COSTO DEL LAVORO
COSTO DEL LAVORO
Costo sostenuto dai datori di lavoro a titolo di
remunerazione dell’attività prestata alle proprie
dipendenze dai lavoratori sia manuali sia
intellettuali, composto dalle retribuzioni lorde e
dagli oneri sociali.
Statistica economica – A2 Prof.ssa Isabella Santini
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COSTO DEL LAVORO
ULA
L’insieme delle unità di lavoro è ottenuto dalla somma delle
posizioni lavorative a tempo pieno e dalle posizioni
lavorative a tempo parziale (principali e secondarie)
trasformate in unità equivalenti a tempo pieno.
Statistica economica – A2 Prof.ssa Isabella Santini
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COSTO DEL LAVORO
RETRIBUZIONI CONTRATTUALI DI CASSA
Sono rappresentate dalle componenti retributive
attribuibili esclusivamente alla contrattazione nazionale
(valori tabellari, voci a carattere generale e continuativo
quantificabili attraverso i Contratti Collettivi Nazionali
di Lavoro e mensilità aggiuntive) a cui si sommano gli
importi erogati a titolo di una tantum e arretrati.
Statistica economica – A2 Prof.ssa Isabella Santini
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OFFERTA DI LAVORO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
L’offerta di lavoro viene misurata in Italia e in tutti ipaesi Europei utilizzando i dati tratti dalla
RILEVAZIONE SULLE FORZE DI LAVORO
Si tratta di una indagine campionaria condotta medianteinterviste alle famiglie, il cui obiettivo primario è lastima dei principali aggregati dell’offerta di lavoro:occupati e disoccupati
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OFFERTA DI LAVORO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
Da gennaio 2004 la rilevazione è continua, e le principali
caratteristiche della rilevazione, dagli aspetti
metodologici alle definizioni delle variabili e degli
indicatori, sono armonizzate a livello europeo
coerentemente con gli standard internazionali definiti
dall’ILO.
RILEVAZIONE SULLE FORZE DI LAVORO
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OFFERTA DI LAVORO
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OCCUPATI
DISOCCUPATI (IN CERCA DI OCCUPAZIONE)
INATTIVI
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OFFERTA DI LAVORO
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OFFERTA DI LAVORO
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re)
Nella condizione di OCCUPATO si classificano
coloro che nella settimana di riferimento
• hanno svolto almeno un’ora di lavoro in una
qualsiasi attività che preveda un
corrispettivo monetario o in natura;
• hanno svolto almeno un’ora di lavoro non
retribuito nella ditta di un familiare nella
quale collaborano abitualmente;
• sono assenti dal lavoro (ad esempio, per
ferie o malattia).
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OFFERTA DI LAVORO
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Nella condizione di DISOCCUPATO si classificano
le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che:
• hanno effettuato almeno un’azione di ricerca di
lavoro nelle quattro settimane che precedono la
settimana di riferimento e sono disponibili a
lavorare (o ad avviare un’attività autonoma)
entro le due settimane successive; oppure
• inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla
settimana di riferimento e sarebbero disponibili
a lavorare (o ad avviare un’attività autonoma)
entro le due settimane successive, qualora fosse
possibile anticipare l’inizio del lavoro.
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OFFERTA DI LAVORO
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OFFERTA DI LAVORO
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La popolazione di riferimento è costituitada tutti componenti delle famiglie residentiin Italia, anche se temporaneamenteall’estero. Sono escluse le famiglie che vivonoabitualmente all’estero e i membripermanenti delle convivenze (istitutireligiosi, caserme ecc.).
Il campionamento è a due stadi, le unità diprimo stadio (UPS) sono i comuni mentrequelle di secondo stadio (USS) sono lefamiglie anagrafiche.
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Le UPS sono stratificate all’interno diciascuna provincia sulla base delladimensione demografica dei comuni, così daottenere due tipologie di comuni:• gli autorappresentativi (AR), che fanno
tutti parte del campione; quelli conmaggiore dimensione demografica sonocoinvolti nella rilevazione tutte lesettimane; gli altri una settimana al mese.
• i non autorappresentativi (NAR),selezionati in base alla dimensionedemografica.
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Per ciascun comune viene estratto dalla lista
anagrafica un campione casuale semplice di famiglie.
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OFFERTA DI LAVORO
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L’indagine prevede uno schema di rotazione dellefamiglie campione del tipo 2, 2, 2 (ogni famigliaestratta nel campione partecipa all’indagine per duetrimestri consecutivi, non viene intervistata nei duetrimestri successivi e partecipa nuovamenteall’indagine per altri due trimestri).Quindi:• il 50% delle famiglie intervistate a 3 e a 12 mesi di
distanza sono le stesse;• a 9 e 15 mesi la sovrapposizione del numero delle
famiglie è del 25%;• in ogni trimestre un quarto del campione delle
famiglie si trovi rispettivamente alla prima,seconda, terza o quarta intervista.
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La rilevazione continua è in grado di
garantire stime
• a livello regionale con cadenza
trimestrale ;
• a livello provinciale in media d’anno.
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re) INDICATORI DI OFFERTA DI LAVORO
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re) INDICATORI DI OFFERTA DI LAVORO
OFFERTA DI LAVORO
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FORZE
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LAVORO
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re) INDICATORI DI OFFERTA DI LAVORO
OFFERTA DI LAVORO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
Tasso di occupazione: rapporto percentuale tra glioccupati di una determinata classe di età e lapopolazione residente totale di quella determinataclasse di età;
Tasso di disoccupazione: rapporto percentuale tra idisoccupati di una determinata classe di età e l'insiemedi occupati e disoccupati (forze lavoro) della stessaclasse di età.
Tasso di inattività: rapporto percentuale tra lepersone non appartenenti alle forze di lavoro in unadeterminata classe di età e la popolazione residentetotale di quella determinata classe di età.
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L’OCCUPAZIONE IN CONTABILITA’ NAZIONALE
INPUT DI LAVORO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
Gli occupati considerati in Contabilità Nazionale sono gli
occupati presenti, cioè tutti i residenti e non residenti che
prestano la propria attività lavorativa presso unità
produttive residenti.
Il volume complessivo di lavoro comprende sia l’occupazione
regolare sia quella non regolare, che come tale non è
direttamente osservabile presso le imprese e le istituzioni
e non compare nelle fonti amministrative.
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L’OCCUPAZIONE IN CONTABILITA’ NAZIONALE
INPUT DI LAVORO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
Il concetto differisce da quello cui fa riferimento la
Rilevazione sulle forze di lavoro, poiché
• non tiene conto dei residenti che lavorano presso
unità di produzione non residenti;
• include i non residenti che lavorano presso unità di
produzione residenti.
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EINPUT DI LAVORO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
OCCUPATI INTERNI
NUMERO COMPLESSIVO DI ORE LAVORATE
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Stima attraverso integrazioni di fonti diverse
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CAPITALE UMANO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
Si indentifica come l’insieme diquelle conoscenze ed abilitàcompetenze ed attributi degliindividui che facilitano la creazionedi benessere personale, sociale edeconomico (OECD, 2001).
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CAPITALE UMANO
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approcci indiretti
approcci diretti
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CAPITALE UMANO
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Stimano il capitale umano in modo residuale
basandosi sull’assunzione che il valore
scontato dei benefici che lo stock di capitale
produrrà nel corso della sua vita sia uguale al
valore monetario corrente del patrimonio.
Sottraendo il valore monetario di quei beni
capitali per i quali è disponibile una stima
monetaria (i.e. capitale prodotto, valore di
mercato delle risorse naturali, attività nette
estere) si ottiene una stima indiretta
(residuale) di quei beni capitali il cui valore
monetario di mercato non è rilevabile.
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CAPITALE UMANO
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
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• non prende in considerazione i così detti non-
market benefits di diversi beni capitali;
• è affetto da errori di misura;
• non è in grado di spiegare i fattori che
determinano variazioni nello stock di capitale
umano nel tempo;
• è una misura del capitale intangibile dal quale
non si può dedure la misura di capitale umano.
Non è quindi un approccio consigliato nelcontesto delle stime di contabilità nazionale.
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Cost-based approach - valore
ammortizzato del flusso di investimenti passati
effettuati dall'individuo, dalla famiglia di appartenenza,
dai datori di lavoro e da enti ed istituzioni pubbliche)
The indicators-based approachsi basa su indicatori di performance educativa
Lifetime income-based approachsomma i valori scontati dei flussi futuri attesi di reddito
nel corso della vita di tutti gli individui che risiedono in
una determinata Nazione
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CAPITALE UMANO
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Kendrick (1976) ha misurato• la componente tangibile del capitale
umano stimando i costi di allevamento diun bambino e
• la componente intangibile conriferimento ai costi (diretti edindiretti) di istruzione, formazione ,relativi alla salute e alla mobilità.
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Le Nazioni Unite (United Nations, 2016)suggeriscono una versione semplificata delmetodo suggerito da Kendrick
H rappresenta lo stock di capitale umano ;IH rappresenta gli investimenti in capitale umano;δH rappresenta il tasso di ammortamento.
Lo stock di capitale umano di tipo (i) al tempo (t)è pari a
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L’approccio di Jorgenson-Fraumeni (1989)stima il valore del capitale umano di un
individuo attualizzando i redditi da lavoro che
percepirà durante il suo ciclo di vita, tenendoconto di possibili cambiamenti della
retribuzione (dovuti anche all’esperienza), di
ulteriore istruzione che si può acquisire, dimodelli differenziali di partecipazione alla
forza lavoro e della mortalità.
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Jorgenson-Fraumeni (1989) identificano
cinque fasi vitali, distinte a seconda della
presenza o meno di istruzione e lavoro
Fase 1. 0-4 anni (Assenza di scuola o lavoro);
Fase 2. 5-15 anni (Solo scuola);
Fase 3. 16-34 anni (Lavoro e scuola);
Fase 4. 35-74 anni (Solo lavoro);
Fase 5. 75 anni e oltre (Pensione).
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Fase 4. 35-74 anni (Solo lavoro). Il loro redditonel ciclo di vita è il valore attualizzato deiredditi da lavoro percepiti fino all’età dellapensione , tenuto constante il livello diistruzione. Il reddito di questo gruppo diindividui in un determinato anno y è pari alreddito corrente cui va sommato il reddito di unindividuo con le stesse caratteristiche ma piùanziano di un anno corretto per la probabilità disopravvivenza , il tasso di crescita annuo delreddito ed il tasso di sconto.
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Fase 2. 5-15 anni (Solo scuola). Si assume che questi
individui non possano partecipare al mondo del lavoro
quindi il reddito corrente è posto pari a zero. Il valore
del capitale umano per questo gruppo di individui
tiene in considerazione la probabilità che ciascuno di
essi possa migliorare il proprio livello di educazione
moltiplicata per il reddito che potrebbero percepire in
virtù di questo miglioramento. Si ha, quindi :
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CAPITALE UMANO
Il Progetto Human Capital dell’OCDE applica
il calcolo del lifetime labour income
differentemente nelle tre fasi in cui
suddivide il ciclo di vita di un individuo in
età lavorativa (15-64 anni), ovvero:
Fase I - Studio e lavoro (15-40 anni);
Fase II - Solo lavoro (41-64 anni);
Fase III - Solo pensione (65 e oltre).
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Alcuni indicatori suggeriti sono :Metodo cost based:a) Distribuzione della popolazione per età , genere e livello diistruzione ;b) Numero medio di anni di istruzione per livello di istruzione .
Metodo lifetime-income :a) Popolazione secondo il livello di istruzione;b) Studenti iscritti per livello di istruzione;c) Durata dei corsi di studio ;d) Forza lavoro ed educazione;e) Redditi da lavoro;f) Tassi di sopravvivenza.
Indicatori benchmark:a) Test scores desunti da PISA e PIAAC, per analizzare la qualitàdell’istruzione ed i risultati dei percorsi formativi;b) Indicatori sull’età di pensionamento, sul lavoro part-time e sulnumero di ore lavorative per analisi di impatto dell’aumento dell’etàdi pensionamento , della partecipazione al mercato del lavoro edelle differenze a livello intermazionale delle ore lavorate.
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ELe Nazioni Unite (2016) suggeriscono di prendere inconsiderazione le seguenti spese:
A. Core Activities (spese correnti):• istruzione formale (market e non-market) ;• formazione vocazionale (market e non – market) ;• altre attività culturali .
B. Altre spese correnti :• corsi di formazione continua vocazionale ;• spese complementari (trasporti, libri di testo, etc.).
C. Altre spese in conto capitale :• ricerca e sviluppo (R&D)• altre spese in conto capitale.
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GIACAPITALE MATERIALE
1) si classificano i beni capitali in gruppi omogenei secondola durata media della loro vita utile;
6) si converte il capitale lordo in capitale netto;7) il valore del capitale materiale complessivo si ottieneaggregando le stime per ciascun gruppo di beni.
2) di ciascun gruppo si considera la serie annuale degliinvestimenti fissi per un periodo pari alla vita economicadel gruppo stesso;
4) si sommano i dati annuali deflazionati di ciascuna serieda cui si ottiene il valore lordo dei beni capitali;
3) si convertono i valori degli investimenti fissi a prezzicorrenti in valori a prezzi costanti riferiti generalmenteall’anno di valutazione;
5) si calcola per ogni dato annuale la quota di ammortamento;
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GIA
Statistica economica – A2Prof.ssa Isabella Santini
EsempioNella seguente tabella sono riportati gli investimentieffettuati da una impresa alla fine di ciascun anno trail 2012 ed il 2017 (in migliaia €). Calcolare lo stock dicapitale al 31/12/2017, lordo e netto in milioni di €2017, nell’ipotesi di vita media di 6 anni, di uscitasimultanea ed ammortamento lineare sui 6 anni.
Anno Investimenti
fissi
(migliaia
di € correnti)
Numeri
indici
Investimenti fissi
(migliaia
di € 2017)
Quota annua di
ammortamento
(migliaia
di € 2017)
Residuo
(migliaia € 2017)
2012 883 41,0 2154 359 359
2013 1022 44,9 2276 379 759
2014 1188 52,9 2246 374 1123
2015 1524 63,0 2419 403 1613
2016 1640 80,9 2027 338 1689
2017 2375 100,0 2375 396 2375
Totale Capitale lordo 13497 Capitale netto 7918