formazione base 1 livello formativo
TRANSCRIPT
FORMAZIONE BASE1° LIVELLO FORMATIVO
Istruttori:
Antonucci Marco
Di Giampaolo Alfredo
Santoro Guido
OBIETTIVI
• Indicazioni sulla normativa generale e specifica della CRI;
• Organizzazione della prevenzione: ruoli, funzioni, responsabilità e sanzioni;
• Concetti di rischio, danno, prevenzione e protezione
• Sistemi di formazione, informazione e addestramento CRI
RIFERIMENTI NORMATIVI
• COSTITUZIONE
• CODICE CIVILE
• D.LGS 81/2008 e D.LGS 106/09
• Altre norme specifiche (edilizia
scolastica, prevenzione incendi,
primo soccorso….)
RIFERIMENTI NORMATIVI
Articolo 1: L’Italia è una Repubblica
democratica, fondata sul lavoro. La
sovranità appartiene al popolo, che
la esercita nelle forme e nei limiti
della Costituzione.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Articolo 32: La Repubblica tutela la
salute come fondamentale diritto
dell’individuo e interesse della
collettività e garantisce cure gratuite
agli indigenti.
RIFERIMENTI NORMATIVI
Articolo 35: La Repubblica tutela il lavoro
in tutte le sue forme e applicazioni. Cura la
formazione e l’elevazione professionale
dei lavoratori. Promuove e favorisce gli
accordi e le organizzazioni internazionali
intesi ad affermare e regolare i diritti del
lavoro
RIFERIMENTI NORMATIVI
Articolo 2087: L’imprenditore è tenuto ad
adottare nell’esercizio dell’impresa le
misure che, secondo la particolarità del
lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono
necessarie a tutelare l’integrità fisica e la
personalità morale dei prestatori di lavoro.
CODICE CIVILE
RIFERIMENTI NORMATIVI
Il Decreto Legislativo n. 81 del 09/04/2008, denominato “Testo Unico in materia di sicurezza e salute sul lavoro” convoglia, riordina e coordina in unico testo normativo le norme vigenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nel rispetto delle normative comunitarie e delle convenzioni internazionali in materia.
I primi decreti in materia di sicurezza risalgono alla metà degli anni ‘50.
Il destinatario del presente
decreto è il LAVORATORE
EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA
La prevenzione degli infortuni
L’igiene del lavoro
La sicurezza del lavoro nelle costruzioni
Obbligatorietà di un servizio di prevenzione aziendale
Medico Competente, RLS
RIFERIMENTI NORMATIVI
L’origine del (potenziale) problema…...
Art. 2 c.1 D.Lgs. 81/08a)«lavoratore»: persona che, indipendentemente dalla tipologiacontrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambitodell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, cono senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere unmestiere, un'arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizidomestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato:
…i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dellaprotezione civile;
RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 3 comma 3-bis del D. Lgs. 81/08…….Nei riguardi delle cooperative sociali di cui alla legge 8 novembre 1991, n. 381, e delle organizzazioni di volontariato della protezione civile, ivi compresi i volontari della Croce Rossa Italiana e del Corpo Nazionale soccorso alpino e speleologico, e i volontari dei vigili del fuoco, le disposizioni del presente decreto legislativo sono applicate tenendo conto delle particolari modalità di svolgimento delle rispettive attività da individuarsi con un successivo decreto interministeriale….
La soluzione del
(potenziale) problema…...
RIFERIMENTI NORMATIVI
Integrazione all’ art. 3 comma 3-bis D. Lgs. 81/08
[…] le disposizioni del presente decreto legislativo sono applicate tenendo conto delle particolari esigenze che caratterizzano le attività […] e gli interventi quali:
a) Necessità di intervento immediato anche in assenza di pianificazione;
b) Organizzazione improntata sull’immediatezza operativa;
c) Impossibilità della valutazione dei rischi per via dell’imprevedibilità degli scenari;
d) Necessità di derogare agli adempimenti previsti in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoratore
Decreto del 13 aprile 2011
RIFERIMENTI NORMATIVIDecreto del 13 aprile 2011
a) Le organizzazioni curano che il volontario riceva
formazione, informazione ed addestramento adeguati al
compito da lui svolto nonché sia sottoposto al controllo
sanitario;
b) Le organizzazioni curano che il volontario sia dotato di
attrezzature e dispositivi di protezione individuale
idonei allo specifico impiego e che siano adeguatamente
formati e addestrati per il loro uso conforme alle
indicazione del fabbricante.
Il volontario è equiparato al lavoratore
limitatamente ai seguenti casi
RIFERIMENTI NORMATIVIDecreto del 12 gennaio 2012
Gli allegati del presente decreto definiscono le modalità di effettuazione della sorveglianza sanitaria per i volontari e vengono condivisi indirizzi comuni in materia di scenari di rischio di protezione civile e dei compiti in essi svolti dai volontari, di controllo sanitario di base, di formazione.
Allegato 1 - Scenari di rischio di protezione civile e compiti svolti ai volontari;Allegato 2 - Attività di formazione, informazione;Allegato 3 - Accertamenti medici;Allegato 4 – Esposizione al rischio e sorveglianza sanitaria.
ORGANIZZAZIONE
COME SI ORGANIZZANO I NOSTRI COMITATI PER PREVENIRE E PROTEGGERE I SUOI VOLONTARI?
ORGANIZZAZIONE
SOGGETTI
COINVOLTI NELLA
GESTIONE DELLA
SICUREZZA
Addetti
Sistema Antincendio e
Gestione Emergenze
DATORE DI LAVORO
ASPP
Addetto Sistema di
Prevenzione e Protezione
MEDICO
COMPETENTE
LAVORATORI
PREPOSTO RLS
Rappresentante dei
Lavoratori per la Sicurezza
Addetti
Pronto Soccorso
RSPP
Responsabile Sistema di
Prevenzione e Protezione
Sistema di Prevenzione e Protezione
ORGANIZZAZIONE
PRESIDENTE
MEDICO COMPETENTE (sorveglianza sanitaria)
REFERENTE SICUREZZA (se ritenuto necessario)
VOLONTARI
CONSIGLIO DIRETTIVO
DELEGATI, RESPONSABILI,
CAPI SQUADRA,
CAPI SERVIZIO
MEDICO(controllo sanitario)
ORGANIZZAZIONE
PRESIDENTE
La funzione di datore di lavoro di cui decreto legislativo n. 81/08, ovvero di soggetto che ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’Unità produttiva, e ne esercita i poteri decisionali e di spesa è assunta: ………. dal Presidente del Comitato per i Comitati, ivi compresi i Comitati C.R.I. della provincie autonome di Trento e Bolzano ove dotati di personalità giuridica, salvo il caso in cui non sia stato nominato un Direttore del Comitato al quale è attribuito potere di spesa.
Il Presidente assicura lo svolgimento dei compiti di cui agli articoli 33 (servizio di prevenzione e protezione dai rischi) e 41 (sorveglianza sanitaria) del D.Lgs. 81/08 e di quanto previsto dal decreto del 13 aprile 2011 e Decreto del 12 gennaio 2012
ORGANIZZAZIONE
PRESIDENTE
• Deve nominare un medico competente, che abbia i requisiti previsti dal D. Lgs. 81/08, per l’effettuazione della sorveglianza sanitaria dei volontari (rimane inalterato l’obbligo previsto dall’art. 17 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. (nomina R.S.P.P. e redazione del D.V.R. aziendale) nel caso abbia dipendenti;
• Non deve redigere il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) per i volontari, salvo che abbia dipendenti assunti nell’organico ell’associazione. A quel punto le prescrizioni del DVR redatto valgono integralmente anche per i volontari.
ORGANIZZAZIONE
PRESIDENTE
• gestisce l’elenco informatico dei Volontari del Comitato;• compila un elenco dei Volontari da sottoporre a sorveglianza
sanitaria dopo giudizio del medico, con conseguente comunicazione ai Volontari interessati;
• pianifica o richiede i corsi di formazione al Comitato Regionale, ivi compresa la richiesta del codice univoco del corso medesimo;
• nomina, qualora ritenuta necessaria, di un referente della sicurezza qualificato;
• Si avvale di un medico responsabile deputato al controllo sanitario, eventualmente con altri medici.
ORGANIZZAZIONE
CONSIGLIO DIRETTIVO
I componenti dei Consigli Direttivi a tutti i livelli assumono la funzione di dirigenti di cui decreto legislativo n. 81/08, ovvero di soggetti che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferito, attuano le direttive del datore di lavoro organizzandol’attività e vigilando su di essa.
ORGANIZZAZIONE
CONSIGLIO DIRETTIVO
Insieme al Presidente, tutto il Consiglio Direttivo è chiamato in causa per collaborare all’organizzazione della prevenzione secondo il principio di effettività
ORGANIZZAZIONE
DELEGATI*,CAPI SQUADRA,CAPI SERVIZIO, RESPONSABILI*
I responsabili dei servizi ed i responsabili delle unità operative che svolgono compiti ed attività specifiche, come individuati dal Consiglio Direttivo del Comitato, le Ispettrici del Corpo delle Infermiere Volontarie C.R.I. e le capo gruppo e capo sala eventualmente individuate a livello di Comitato, nonché i capi-squadra delle attività operative in emergenza, assumono la funzione di preposti di cui decreto legislativo n. 81/08, ovvero di persone che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti dei poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferito, sovrintendono all’attività e garantiscono l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei volontari e dei dipendenti.
ORGANIZZAZIONE
DELEGATI*,CAPI SQUADRA,CAPI SERVIZIO, RESPONSABILI*
I preposti hanno il compito di far osservare e controllare che i volontari ed i dipendenti eseguano le disposizioni impartite dal datore di lavoro, al fine di salvaguardarne la salute e la sicurezza.
Si consiglia di formare tutti i volontari come preposti in quanto è una figura molto dinamica.
ORGANIZZAZIONE
VOLONTARI
Ai sensi dell’art. 4 del Decreto del 13 aprile 2011 il volontario è equiparato al lavoratore esclusivamente per le seguenti attività:a)la formazione, l’informazione e l’addestramento, con riferimento agli scenari di rischio di protezione civile ed ai compiti svolti dai volontari in tali ambiti;b)il controllo sanitario;c)la sorveglianza sanitaria esclusivamente per quei volontari che nell’ambito delle attività di volontariato risultino esposti agli agenti di rischio previsti. (requisiti ben definiti per ogni Comitato CRI) d)la dotazione di dispositivi di protezione individuale idonei per i compiti che il Volontario può essere chiamato a svolgere nei diversi scenari di rischio di protezione civile ed al cui utilizzo egli deve essere addestrato (D.I. del 13 aprile 2011).
ORGANIZZAZIONE
DOVERI DEI VOLONTARI
Ogni Volontario deve prendersi cura:a)della propria salute e sicurezza;b)della salute e sicurezza delle altre persone presenti sul luogo e sugli scenari di rischio, su cui ricadono gli effetti delle proprie azioni o
omissioni.
L’operato di ogni Volontario deve essere conforme alla formazione acquisita, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro/dirigente/preposto.
ORGANIZZAZIONE
DIRITTI DEI VOLONTARI
Ciascun Socio nell’esercizio delle sue funzioni ha diritto a
periodico accertamento sanitario, in funzione delle attività
svolte, a cura e con oneri a carico del Comitato,
secondo quanto previsto dal presente Regolamento e nel
rispetto della normativa vigente.
PREPOSTO
ORGANIZZAZIONE
Ruoli da D.Lgs. 81/2008
Delegati, Responsabili,Capi squadra,Capi servizio
Volontario LAVORATORE
Presidente / Consiglio Direttivo
DATORE DI LAVOROe DIRIGENTE
[per alcuni obblighi]
ORGANIZZAZIONE
PRINCIPIO DI EFFETTIVITA’
ART. 299 D.lgs. 81/08 - Esercizio di fatto di poteri direttivi
“ Le posizioni di garanzia relative ai datori di lavoro, dirigenti e preposti gravano altresì su colui il quale, pur sprovvisto di regolare investitura, eserciti in concreto i poteri giuridici riferiti a ciascuno dei soggetti definiti”
Ma che significa?
ORGANIZZAZIONE
PRINCIPIO DI EFFETTIVITA’
ART. 299 D.lgs. 81/08 - Esercizio di fatto di poteri direttivi
Il volontario che si trova a coprire in un determinato contesto di rischio, una delle figure di responsabilità viste in precedenza, senza essere stato nominato e non avendo la formazione necessaria, si assume la stessa responsabilità civile e penale di chi ha ricevuto specifica nomina e formazione.
CONCETTI DI SALUTE E SICUREZZA
CONCETTI DI SALUTE E SICUREZZA • dal latino sine cura (senza preoccupazione) può essere
definita come la “conoscenza che l’evoluzione di un sistema non produrrà stati indesiderati”;
• finalizzata alla diminuzione della possibilità di infortuni e incidenti;
• richiede azioni preventive ed organizzative specifiche e adeguate, dunque norme che limitino il rischio di far male a sé o agli altri.
• rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alle loro combinazioni
• Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni
Una situazione , un oggetto , una sostanza che per le sue proprietà o caratteristiche ha la capaità di causare un danno alle persone.
• PERICOLO ≠ RISCHIO
• PERICOLO ≡ FATTORE DI RISCHIO
CONCETTI DI SALUTE E SICUREZZA
Il rischio (R) implica l’esistenza di una sorgente di pericolo e della possibilità che essa si trasformi in danno.
E’ QUINDI UN CONCETTO PROBABILISTICO
R= P x M
• Probabilità (P) : Probabilità che un evento accada
X• Danno (D) : qualunque conseguenza negativa (lesione fisica
o danno alla salute) derivante dal verificarsi dell’evento. Può essere espresso come il numero di soggetti coinvolti in quel tipo di pericolo e del livello di danno ad essi provocato
CONCETTI DI SALUTE E SICUREZZA
COME RIDUCO IL RISCHIO ?
PrevenzioneRiduco le probabilità che
evento dannoso possa accadere con procedure di organizzazione delle attività
ProtezioneRiduco il danno mediante
l’adozione di dispositivi di protezione individuale o collettiva
CONCETTI DI SALUTE E SICUREZZA
Le misure di prevenzione sono di tipo strutturale o organizzativo:• Informazione , formazione e addestramento dei volontari
•Progettazione, costruzione e corretto utilizzo di ambienti, strutture, macchine, attrezzature e impianti;
•Evitare situazioni di pericolo che possano determinare un danno probabile;
•Adozione di comportamenti e procedure operative adeguate.
CONCETTI DI SALUTE E SICUREZZA
Protezione: difesa contro ciò che potrebbe recare danno. Elemento che si interpone tra qualcuno che può subire un danno e ciò che lo può causare.
CONCETTI DI SALUTE E SICUREZZA
Laddove non basta la prevenzione devo intervenire per forza con la protezione del volontario!!!!!
Se non viene progettata bene la sicurezza di rischia no degli infortuni o malattie professionali
COS’E’ L’INFORTUNIO?
CONCETTI DI SALUTE E SICUREZZA
“Evento fortuito nel corso del lavoro che conduce ad una lesione fisica o mentale e parziale o totale”
COS’E’ LA MALATTIA PROFESSIONALE?“Malattia che insorge a causa dell’esposizione prolungata ad agenti (polveri, agenti chimici, rumori,
vibrazioni ecc.)”
Ulteriore dato da prendere in considerazione da parte del datore di lavoro/presidente è il mancato infortunio (near miss OHSAS 18001)nonché incidente.
E’ DEFINITO COME
“qualunque evento non soggetto, correlato al lavoro, che avrebbe potuto causare un danno alla salute e, per qualche motivo da indagare, non lo ha fatto”.
CONCETTI DI SALUTE E SICUREZZA
I mancati infortuni sono molto più numerosi degli infortuni veri e propri.
Devono essere considerati al pari di questi ultimi.
I MANCANTI INFORTUNI DEVONO ESSERE SEGNALATI PERCHE’ SONO I “CAMPANELLI D’ALLARME” DELLA PREVENZIONE.
IL LORO ESAME E’ UTILISSIMO
CONCETTI DI SALUTE E SICUREZZA
In base a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 il lavoratore/volontario ha l’obbligo di segnalare al proprio Datore di Lavoro, Dirigente o Preposto, qualsiasi condizione di pericolo di cui venga a conoscenza.
CONCETTI DI SALUTE E SICUREZZA
E’ necessario modificare le procedure di prevenzione e protezione finora adottate.
INFORMAZIONE, FORMAZIONE,ADDESTRAMENTO
Per tutte le figure viste precedentemente (datore di lavoro, dirigenti, preposti e volontari) è necessario programmare e definire la relativa:
• Informazione
• Formazione
• Addestramento
INFORMAZIONE, FORMAZIONE,ADDESTRAMENTO
Tutti i volontari della Croce Rossa sono destinatari della formazione in tema di salute e sicurezza .
I percorsi formativi in materia di salute e sicurezza si pongono l'obiettivo di mettere in condizione tutti i Volontari di essere informati, formati e addestrati in tema di salute e sicurezza in scenari specifici con rischi specifici secondo compiti e/o mansioni da essi svolti.
INFORMAZIONE, FORMAZIONE,ADDESTRAMENTO
Per i preposti e i volontariLa formazione modulare per livelli successivi deveessere conseguita prima dell’inserimento nelle attività specifiche o prima della nomina ad incarico specifico.
Per il presidente e consiglieriIn caso di incarico elettivo la formazione deve essere acquisita mediante corso entro sei mesi dalla data dell’elezione.
INFORMAZIONE, FORMAZIONE,ADDESTRAMENTO
a)La C.R.I. disciplina i seguenti livelli formativi:
a) SIC1: formazione di base per chi è gà volontario CRI
b) SIC2: formazione generale, specifica su rischi, destinata ai
Volontari;
c) SICPRE: formazione per preposti (capi squadra, capi
equipaggio, capo gruppo e capo sala II.VV.);
d) SICDIR: formazione per dirigenti (Presidenti, Consiglieri,
Ispettrici II.VV., Delegati, Responsabili).
INFORMAZIONE, FORMAZIONE,ADDESTRAMENTO
SIC1: formazione base
n. massimo partecipanti: 50 persone;durata del corso: 2 ore per tutti i volontari nuovi
2 ore per i volontari già operativiaggiornamento: 2 ore ogni 4 anni
SIC2: formazione generale
n. massimo partecipanti: 35 persone;durata del corso: •2 ore per tutti i volontari che svolgono ruoli operativi e/o che accedono a qualsiasi corso di specializzazione e/o per l'introduzione di nuove attrezzature, nuove tecnologie, nuove sostanze o preparati pericolosi.•4 ore, ove si uniscano i moduli 1 e 2 per i volontari già operativiaggiornamento: 2 ore ogni 4 anni
INFORMAZIONE, FORMAZIONE,ADDESTRAMENTO
SICPRE: formazione per preposti
n. massimo partecipanti: 35 persone;durata del corso: 4 orerequisiti di accesso: Superamento corsi di formazione di livello 1 e 2aggiornamento: 2 ore ogni 4 anni
SICDIR: formazione per dirigenti
n. massimo partecipanti: 35 persone;durata del corso: 4 orerequisiti di accesso: Superamento corsi di formazione di livello 1 e 2aggiornamento: 2 ore ogni 4 anni
CONTROLLO SANITARIO E SORVEGLIANZA SANITARIA
Ciascun socio nell’esercizio delle sue funzioni ha diritto a periodico accertamento sanitario, in funzione delle attività svolte, a cura e con oneri a carico del Comitato.
Le prime informazione relative alla salute del volontario vengono fornite da un medico di medica generale nelle cui liste è iscritto mediante apposito certificato anamnestico (il regolamento CRI prevede già un fac simile)
Il certificato costituisce requisito utile, ma non anche indispensabile, per il successivo percorso sanitario.
CONTROLLO SANITARIO E SORVEGLIANZA SANITARIA
ACCERTAMENTO SANITATARIO DEL VOLONTARIOSi suddivide in:
Controllo sanitarioEffettuato da medici
abilitati all’esercizio della professione, individuati anche tra le file dei medici appartenenti alla CRI, ivi compresi quelli iscritti al C.M. CRI
Sorveglianza sanitariaEffettuata dal Medico
Competente, individuabile tra i medi CRI o esterni in possesso dei requisiti di cui all’art. 38 del D.Lgs. 81/08.
CONTROLLO SANITARIO E SORVEGLIANZA SANITARIA
Controllo sanitario
Deve essere assicurato:
•Con cadenza quinquennale per i volontari fino a 65 anni di età;
•Con cadenza biennale per i volontari di età superiori ai 65 anni.
E’ fatta salva la necessità di ulteriori visite in caso di cambiamento delle condizioni di salute del Volontario
CONTROLLO SANITARIO E SORVEGLIANZA SANITARIA
Controllo sanitario
Qualora il medico lo ritenga necessario può:
•Richiedere accertamenti diagnostici;
•Inviare il volontario a visita dal Medico Competente
Il medico rilascia un attestazione sulla valutazione della capacità generica del volontario allo svolgimento della attività.
Il Volontario riferisce l’esito della visita al Presidente
CONTROLLO SANITARIO E SORVEGLIANZA SANITARIA
Sorveglianza sanitaria
Interessa i seguenti fattori di rischio:
•Movimentazione manuale dei carichi;
•Videoterminali;
•Agenti fisici: rumori, ultrasuoni, infrarossi, vibrazioni meccaniche, campi elettromagnetici, radiazioni ottiche, microclima;
•Sostanze pericolose quali agenti chimici;
•Agenti biologici;
•Agenti cancerogeni e mutageni;
•Amianto;
•Atmosfere esplosive
CONTROLLO SANITARIO E SORVEGLIANZA SANITARIA
Sorveglianza sanitariaIl tempo di impiego oltre il quale il Volontario deve essere sottoposto a sorveglianza sanitaria è pari a 535 ore annue o 65 giorni di volontariato annui, spesi nella mansione effettiva.
E’ sempre rilasciata dal Medico Competente l’idoneità al servizio per:a)componenti dei NOIE;b)componenti dei nuclei NBCR;c)operatori impegnati in una o più attività speciali della C.R.I.;d)componenti del Reparto di Sanità Pubblica della C.R.I.
CONTROLLO SANITARIO E SORVEGLIANZA SANITARIA
Sorveglianza sanitaria
Il Medico Competente emette un giudizio di a)idoneità;b)idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni;c)inidoneità temporanea;d)inidoneità permanente.
L’esito è comunicato al Volontario, al medico che eventualmente ha richiestola sorveglianza medesima e al Presidente del Comitato.