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Formazione Docenti Neo Assunti
A.S. 2019/2020Lo sviluppo professionale del Docente:
novità normative e modello di formazione
Roma, 16 gennaio 2020
Presentazione a cura di
Laura Bellanova
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Polo formativo Ambito RM IV
Riferimenti Normativi per anno di formazione
• MIUR 39553 del 4/9/19
• Nota USR lazio del 25/9/2019
• Nota MIUR n. 35085 del 02/08/2018
• D.M. 850/2015
• L. 107/2015;
Atti correlati
• Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – settembre 2015
• Protocollo d’intesa MIUR – ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) 06/12/2016 – prot. 3397.
• Raccomandazione del Consiglio Europeo del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente
Nota: Alcune immagini inserite nelle slides sono prese dalla rete,
dal sito dell’INDIRE e dal materiale predisposto dall’USR LazioPresentazione a cura di Laura Bellanova 2
Presentazione a cura di Laura Bellanova
SitologiaSito INDIRE: https://neoassunti.indire.it/2020/
Sito Ministero Istruzione :http://www.miur.gov.it/ Sito Ambito IV: http://www.lazio4.it
Sito dell’Istituto Polo per la formazione dell’ambito: https://www.agrariosereni.edu.it
Sito INVALSI: http://www.invalsi.it/snv/
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Sono tenuti al periodo di formazione e prova tutti i docenti:
• neoassunti a tempo indeterminato al primo anno di servizio;
• assunti a tempo indeterminato negli anni precedenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione o prova che non abbiano potuto completarlo;
• che, in caso di valutazione negativa, ripetano il periodo di prova;
• che abbiano ottenuto il passaggio di ruolo.
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Non devono svolgere il periodo di prova i docenti:
• che abbiano già svolto il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado di nuova immissione in ruolo;
• che abbiano ottenuto il passaggio di ruolo e abbiano già svolto il periodo di formazione e prova nel medesimo ordine e grado;
• destinatari di nuova assunzione a tempo indeterminato che abbiano già svolto il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado, compreso l’eventuale percorso FIT ex DDG 85/2018;
• già immessi in ruolo con riserva, che abbiano superato positivamente l’anno di formazione e di prova e siano nuovamente assunti da Concorso straordinario 2018 per infanzia e primaria per il medesimo posto (come precisato dal D.M. 17/10/2018, art. 10, c. 5)
• che abbiano ottenuto il trasferimento da posto comune a sostegno e viceversa nell’ambito del medesimo ordine e grado, nonché i docenti già titolari di posto comune/sostegno destinatari di nuova assunzione a tempo indeterminato da altra procedura concorsuale su posto comune/sostegno del medesimo ordine e grado.
Presentazione a cura di Laura Bellanova 5
Presentazione a cura di Laura Bellanova
Primo Ciclo
Secondaria secondo grado
0 20 40 60 80 100 120
100
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Numero docenti inseriti nel percorso di formazione _ A.S. 2019/2020 Ambito RM_IV
numero docenti in formazione
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Laboratorio Inclusione sociale
Laboratorio Ambienti digitali
Laboratori BES
Laboratorio Gestione delle classi
0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 3.5
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2
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Laboratori formativi neo assunti
Lo sviluppo professionale del Docente
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Il Percorso di formazioneIl ruolo del Tutor
Il Servizio d’istitutoIl Comitato di Valutazione
La conferma in ruoloLa proroga
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Presentazione a cura di Laura Bellanova10 slide dal sito INDIRE
Il percorso di formazioneUn progetto concreto di Ricerca-Azione
• Il periodo di formazione pari a 50 ore, di cui 20 stimate online, è articolato nelle seguenti fasi:
• Incontro propedeutico (3 ore)
• Bilancio iniziale delle competenze (3 ore – Piattaforma Indire)
• Formazione online (17 ore – Piattaforma Indire)
• Laboratori formativi (4 incontri di 3 ore ciascuno (o visiting da parte di docenti neoassunti in servizio in scuole situate in aree a rischio o a forte processo
di immigrazione e con alto tasso di dispersione, presso scuole caratterizzate da progetti con forti elementi di innovazione organizzativa e didattica) *• Peer to Peer, cioè reciproca osservazione in classe tra tutor e docente neoassunto
(12 ore, con il supporto della Piattaforma Indire)
• Incontro di restituzione finale (3 ore)
Presentazione a cura di Laura Bellanova
* L’USR Lazio ha trasmesso indicazioni in
merito alle scuole ‘innovative’ e individuato i docenti che fruiranno di tale modalità laboratoriale
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Presentazione a cura di Laura Bellanova
Il percorso di formazione
Incontro propedeutico
Bilancio iniziale delle competenze
Attività peer to peer
Attività on line
Incontro restituzione finale
In presenza
Piattaforma INDIRESupporto tutor
In presenza
In aula Supporto tutor
Incontro in presenza
3 h
20 h
12 h
3 h
Laboratori formativi o visiting
Piattaforma INDIRE
50 h
12 h
PORTFOLIO PROFESSIONALE
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• L’incontro propedeutico
• Attese dell’amministrazione
• Profilo atteso
• Innovazioni in atto
• Questioni fondamentali attinenti la professionalità
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Presentazione a cura di Laura Bellanova
Docente
La funzione
La professio
nalità
La responsab
ilità
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«esplicazione essenziale dell’attività di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di
impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità»
(dlgs 297/94, art. 395)
La La funzione docente
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La responsabilità docente
• «I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e della attuazione del processo di insegnamento e di apprendimento»
• (Dpr 275/99, art. 16, comma 3)
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Art. 27 (CCNL/2018) Profilo professionale docente 1. Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, informatiche, linguistiche, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo relazionali, di orientamento e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica.
Presentazione a cura di Laura Bellanova
La professionalità docente
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Presentazione a cura di Laura Bellanova
(segue art. 27)
I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell’offerta formativa della scuola.
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Competenze disciplinari
Competenze informatiche
Competenze linguistiche
Competenze psico-
pedagogiche
Competenze metodologico-
didattiche
Competenze organizzativo-
relazionali
Competenze di orientamento
Il Profilo del
docente
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Studio individualeSistematizzazione
pratica didattica
Maturare esperienza didattica
Motivazione
Formazione permanente
Competenze sviluppate con
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Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico
Piano Triennale dell’offerta formativa
Rapporto di Auto Valutazione
Piano di Miglioramento
Piano di Formazione
Piano di Inclusione
La rendicontazione sociale
I DOCUMENTI IDENTITARIDELLA SCUOLA 20
Presentazione a cura di Laura Bellanova
D.M. 850/2015
L’art.4, comma1, lettere a), b), c), d) del D.M. 850/2015 riporta i seguenti criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e prova, al fine di verificare la padronanza degli standard professionali previsti:
• corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, con riferimento ai nuclei fondanti dei saperi e ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dagli ordinamenti vigenti;
• corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali, organizzative e gestionali; • osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente pubblico e inerenti la funzione
docente; • partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse previsti.
Dette attività comportano un impegno complessivo pari ad almeno 50 ore, aggiuntive rispetto agli ordinari impegni di servizio e alla partecipazione alle attività di formazione di cui all’articolo 1, comma 124 della Legge 107/2015, e rivestono carattere di obbligatorietà.
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Presentazione a cura di Laura Bellanova
corretto possesso ed esercizio delle
competenze culturali,
disciplinari, didattiche e
metodologiche
corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali,
organizzative e gestionali
osservanza dei doveri connessi con
lo status di dipendente
pubblico e inerenti la funzione docente
partecipazione alle attività formative e
raggiungimento degli obiettivi dalle stesse
previsti
verificare la
padronanza degli
standard
professionali
verificare la padronanza degli standard professionali
verificare la
padronanza degli
standard professionali
verificare la padronanza degli
standard professionali
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Presentazione a cura di Laura Bellanova
Personale docente NON tenuto al periodo di formazione e di prova
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Presentazione a cura di Laura Bellanova
In caso di valutazione negativa del periodo di formazione e di prova, il personale docente effettua un secondo periodo di formazione e di prova, non rinnovabile. Nel corso del secondo periodo di formazione è obbligatoriamente disposta una verifica affidata ad un dirigente tecnico.
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Servizi utiliSvolgimento del servizio
effettivamente prestato per almeno centottanta giorni nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno centoventi
per le attività didattiche.
I docenti in part time, devono svolgere per intero le 50 ore di formazione, mentre il computo dei 180 giorni di servizio e dei 120
di attività didattica vanno ridotti in proporzione all’orario di cattedra come espressamente indicato nella MIUR nota n. 36167 del
5/11/2015
Presentazione a cura di Laura Bellanova 25
• Sono computabili nei centottanta giorni tutte le attività connesse al servizio scolastico, ivi compresi i periodi di sospensione delle lezioni e delle attività didattiche, gli esami e gli scrutini ed ogni altro impegno di servizio. Va computato anche il primo mese del periodo di astensione obbligatoria dal servizio per gravidanza.
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• Sono compresi nei centoventi giorni di attività didattiche sia i giorni effettivi di insegnamento sia i giorni impiegati presso la sede di servizio per ogni altra attività preordinata al migliore svolgimento dell’azione didattica, ivi comprese quelle valutative, progettuali, formative e collegiali.
Presentazione a cura di Laura Bellanova 27
Presentazione a cura di Laura Bellanova
In caso di differimento della presa di servizio, anche nell’ipotesi di cui all’articolo 1, comma 98, della Legge 107, il periodo di formazione e prova può essere svolto, nell’anno scolastico di decorrenza giuridica della nomina, anche presso l’istituzione scolastica statale ove è svolta una supplenza annuale o sino al termine del servizio, purché su medesimo posto o classe di concorso affine.
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Servizi NON riconoscibili• assenze per malattia
• aspettativa a qualsiasi titolo fruita
• giorni di ferie e recupero festività
• permessi retribuiti
• altre tipologie di assenza previste dalla legge
• astensione obbligatoria per maternità (tranne i primi 30 giorni) – facoltativa – puerperio - congedi parentali
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Il ruolo del
tutor
Presentazione a cura di Laura Bellanova
30Slide dal sito USR Lazio
Il docente tutorIl docente
tutor si qualifica
come «mentor»
Designato dal DS
Sono criteri prioritari per la designazione dei docenti
tutor il possesso di
uno o più tra i titoli previsti all’allegato A, tabella 1 del decreto del
Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 11 novembre
2011 e il possesso di adeguate
competenze culturali,
comprovate esperienze didattiche, attitudine a
svolgere funzioni di tutoraggio, counseling, supervisione professionale.
appartiene, nella scuola
secondaria di primo e secondo
grado, alla medesima classe di
concorso dei docenti neo-assunti a lui
affidati, ovvero è in possesso
della relativa abilitazione.
In caso di motivata
impossibilità, si procede
alla designazione
per classe affine ovvero
per area disciplinare
Il docente tutor accoglie il neo-assunto nella comunità professionale, favorisce la sua partecipazione
ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed esercita ogni utile forma di
ascolto, consulenza e
collaborazione per migliorare
la qualità e l’efficacia
dell’insegnamento
La funzione di tutor si esplica
altresì nella predisposizione di momenti di reciproca
osservazione in classe. La
collaborazione può esplicarsi
anche nella elaborazione, sperimentazio
ne, validazione di risorse
didattiche e unità di
apprendimento.
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Riconoscimento attività del tutor
• All’attività del tutor è riconosciuto:
• - un compenso economico nell’ambito delle risorse assegnate all’istituzione scolastica per il Miglioramento dell’Offerta formativa (FIS);
• - al tutor è riconosciuta, specifica attestazione dell’attività svolta, anche riconosciuta come attività di formazione, inserita nel curriculum professionale e che forma parte integrante del fascicolo personale.
• - Il positivo svolgimento dell’attività del tutor può essere valorizzato nell’ambito dei criteri di cui all’articolo 1, comma 127, della Legge 107/2015 (il bonus).
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Il portfolio professionale
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Autovalutazione
● Il percorso del docente inizia con l’inserimento nell’ambiente online del bilancio delle competenze, un’autovalutazione sullo stile di insegnamento, utile a evidenziare i punti di forza e le aree di miglioramento e propedeutico all’elaborazione del patto formativo.
Curriculum formativo
● La piattaforma online consente l’elaborazione di un curriculum formativo in cui il docente documenta le proprie esperienze educative e i risultati ottenuti durante la progettazione, realizzazione e valutazione delle esperienze professionali (e/o educative) che hnno contribuito a definiere il proprio «essere docente»
Laboratori formativi
● L’insegnante documenta il portfolio delle attività, uno strumento importante per la crescita professionale, che consente di raccogliere e presentare le attività realizzate, mettere in luce le competenze formative e riflettere sulle proprie capacità relazionali
Presentazione a cura di Laura Bellanova
• Il bilancio di competenze iniziale sarà tradotto in un patto formativo che coinvolga docente neoassunto, tutor e dirigente scolastico; si tratta del documento con cui il docente potrà indicare gli obiettivi formativi e le conseguenti azioni che intraprenderà durante l’anno di prova
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Bilancio delle competenze
Patto formativo(obiettivi e azioni)
Il Bilancio di competenze è …• …..l'attività che dà avvio al percorso formativo del docente neoassunto sulla base del nuovo
quadro normativo previsto per il periodo di prova (Legge 107/2015, DM 850/2015 e CM 36167/2015).
• Elaborare un proprio Bilancio di Competenze, nel contesto di questa azione formativa, significa promuovere un momento di riflessione professionale in forma di auto-valutazione sulla propria professionalità, in collaborazione con il docente tutor e con il supporto dello schema di seguito presentato.
• L'obiettivo di questa attività è di consentire al docente neoassunto di connettere le esperienze maturate in precedenti ambiti professionali e personali, per fare il punto sulle competenze possedute e su quelle da potenziare.
• A questa fase farà seguito l'elaborazione di un Patto formativo, da condividere con il tutor e il dirigente scolastico (art 5, DM 850/2015; art 4, CM 36167/2015), utile a delineare alcuni impegni e percorsi formativi per migliorare la propria professionalità nel contesto della scuola in cui si opera
• L'attività guidata per la realizzazione del Bilancio di Competenze non assume un carattere valutativo (di cui tratta invece l’articolo 4 del DM 850 cit), ma è finalizzata alla costruzione di un dispositivo pedagogico in grado di fare emergere la percezione di autoefficacia del docente rispetto ad alcune delle complesse funzioni che è chiamato a svolgere durante il proprio lavoro”(cit. INDIRE)Presentazione a cura di Laura Bellanova 35
A cosa serve il Bilancio?
• “A partire dalle riflessioni sviluppate nel Bilancio di competenze iniziale e nel Patto formativo, durante la fase Peer to peer il tutor potrà aiutare il docente neoassunto a comprendere meglio il proprio stile di insegnamento, anche al fine di potenziare gli ambiti di competenza su cui si desidera lavorare maggiormente.
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Stili d’insegnamento
Stili d’apprendimento
Come insegno
Perché insegno
Come apprendo
Perché apprend
o
• Teorie dell’apprendimento• Comportamentismo• Cognitivismo• Costruttivismo (dominio cognitivo -
dominio affettivo -Intelligenze multiple)
• Stili di apprendimento • Esperienza concreta• Osservazione riflessiva• Concettualizzazione astratta• Sperimentazione attiva• Cooperative learning
• Metodi di insegnamento: • Direttivo funzionale (di prodotto)• Non direttivo (di processo)• Skinneriano (operante strumentale)• Groupwork (lavoro di, per, con il gruppo)• Team teaching (gruppo docente)• Mastery learning (personalizzato)
• Strategie di insegnamento• Modeling (modello da imitare)• Shaping (modellare un’abilità prima
inesistente)• Metacognizione (sviluppare la consapevolezza
di quello che sta facendo)• Autoistruzione • Insegnamento reciproco e mediazione sociale
•
La relazione educativa
Al centro del problema c’è – come sempre- la persona, «quella»
persona, unica storica, originale e irripetibile
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Presentazione a cura di Laura Bellanova
Da F.Cavaiani -CANALI SENSORIALI E STILI APPRENDIMENTO
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Come è organizzato il Bilancio?
• “Viene fornito uno schema-guida in cui sono rappresentate alcune delle principali funzioni del lavoro docente, raggruppate in 3 aree:
• I) INSEGNAMENTO (DIDATTICA)
• II) PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA (ORGANIZZAZIONE)
• III) FORMAZIONE CONTINUA (PROFESSIONALITÀ')
che rappresentano le dimensioni "generative'' delle diverse competenze che il docente interpreta ed esprime nell'esercizio quotidiano della sua professione.
Ciascuna area si articola in alcuni Ambiti di competenza,
a loro volta scanditi in Indicatori derivati dalla letteratura nazionale
ed internazionale, opportunamente adattati
per il contesto del nostro Paese, alla luce del
quadro normativo vigente
(TU 297/1994; CCNL 2006-2009; Legge 107/2015 e DM 850/2015).” (cit. INDIRE)
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Presentazione a cura di Laura Bellanova
Area delle competenze relative alla
propria formazione professionale
Area delle competenze relative alla partecipazion
e alla vita della propria
scuola
Area delle competenze
relative all’insegname
nto
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Come si compila il Bilancio?
• “Gli Indicatori sui quali si chiede di riflettere sono stati pensati unitariamente, con lievi differenziazioni per 4 diverse tipologie di docente, riferite alle funzioni e al grado di scuola in cui sono chiamati ad insegnare (scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado, sostegno).
• Laddove non diversamente specificato le domande sono rivolte a TUTTI gli insegnanti. Si chiede al docente neoassunto di posizionarsi rispetto alla percezione personale di competenza su tre livelli:
• 1) ho bisogno di acquisire nuove competenze;
• 2) dovrei consolidare alcune competenze;
• 3) mi sento adeguato al compito.
Per ciascuno degli Ambiti di competenze è richiesto al docente di prendere in considerazione uno o due Indicatori e di elaborare un testo discorsivo di massimo 2.000 battute, per descrivere e sintetizzare le ragioni del proprio posizionamento rispetto ai livelli di competenza percepiti.” (cit.
INDIRE)Presentazione a cura di Laura Bellanova
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Laboratori formativi (4 incontri in presenza di 3 h per complessive 12 h)
E’ prevista l’elaborazione di documentazione e attività di ricerca, validata dal docente coordinatore del laboratorio. Tale documentazione
è inserita dal docente neo-assunto nel portfolio professionale
• nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica
• gestione della classe e problematiche relazionali
• valutazione didattica e valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento)
• sviluppo sostenibile e alla cittadinanza globale
• bisogni educativi speciali
• contrasto alla dispersione scolastica
• inclusione sociale e dinamiche interculturali
• Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (orientamento e alternanza scuola-lavoro)
• buone pratiche di didattiche disciplinari
Al fine di sostenere tale attività, sulla piattaforma Indire saranno messi a disposizione, come di consueto, strumenti e materiali utili alla progettazione didattica sui vari temi, utili anche per le azioni formative previste per la compilazione del portfolio on-line
Presentazione a cura di Laura Bellanova
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Presentazione a cura di Laura Bellanova
0
0.5
1
1.5
2
2.5
3
3.5
Laboratori richiesti
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Laboratorio gestione della classe e problematiche relazionali
Ciò che un insegnante deve fare per:
• assicurare accoglienza e ascolto di «ogni» alunno;
• promuovere il coinvolgimento e la cooperazione dell’allievo nelle attività di classe
• favorire la costruzione di un clima sereno e produttivo .
• motivare gli studenti ad apprendere
• riconoscere e comprendere i bisogni individuali e saper individuare risposte adeguate (stili di apprendimento - metodologie di insegnamento – programmazione personalizzata, individualizzata, differenziata)
• gestire allievi che manifestino problemi o disturbi di comportamento
• saper mantenere serenità di giudizio e curiosità intellettuale
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Laboratorio nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica
Presentazione a cura di Laura Bellanova 45
Laboratorio bisogni educativi speciali(dalla Legge 517/77 al DL 66/2017)
Alunni che presentano
svantaggio sociale, culturale, familiare, linguistico
Alunni con iter per riconoscimento disabilità o DSA non ancora completato
Individuazione effettuata dai Docenti del team e/
o Consiglio di classe
Elaborazione PDP
Piano Didattico Personalizzato
Anche per aree del curriculum
Alunni con disabilità certificata ai sensi della legge
104/1992 c. 1 e c. 3 (situazione di gravità)
Intellettiva
Motoria
Sensoriale
Pluridisabilità
Disturbi neuropsichiatrici
Elaborazione PEI
Piano Educativo Individuale
(Progetto individuale)
Piano Didattico Differenziato
Equivalente/Non equivalente
Presentazione a cura di Laura Bellanova
Alunni con DSA riconosciuto ai sensi della legge 170/2010 Dislessia evolutiva Disortografia Disgrafia Discalculia
Elaborazione PDPPiano Didattico Personalizzato Anche per aree del curriculum
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Strumenti compensativi (strumenti didattici e tecnologici utilizzabili anche agli esame)
L'alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le carenze funzionali determinate dal
disturbo. Aiutandolo nella parte automatica della consegna, permettono all’alunno di concentrarsi sui compiti cognitivi oltre che
avere importanti ripercussioni sulla velocità e sulla correttezza. A seconda della disciplina e del caso, possono essere:
- tabella dell’alfabeto- retta ordinata dei numeri
- tavola pitagorica- linea del tempo
- tabella delle misure e delle formule geometriche- formulari, sintesi, schemi, strumenti di organizzazione della
conoscenza nell’ottica di un apprendimento significativo delle unità di apprendimento (mappe concettuali o mappe mentali?)
- computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale;
- stampante e scanner- calcolatrice
- registratore e risorse audio (sintesi vocale, audiolibri, libri digitali)- software didattici specifici (per mappe, scanner + OCR (Optical
character recognition, riconoscimento ottico dei caratteri tipografici o fotografici)
Presentazione a cura di Laura Bellanova
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Presentazione a cura di Laura Bellanova
Misure dispensative (interventi attuabili in corso d’anno)
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini dei concetti da apprendere. Esse possono essere, a seconda della disciplina e del caso: - l’utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri (stampatello maiuscolo, stampatello minuscolo, corsivo minuscolo, corsivo maiuscolo)- la lettura ad alta voce- la scrittura sotto dettatura- prendere appunti- copiare dalla lavagna- lo studio mnemonico delle tabelline- lo studio della lingua straniera in forma scritta ( esonero completo in casi gravi)- il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti - la quantità dei compiti a casa- possibilità di utilizzare le versioni ridotte dei testi in uso.
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Laboratorio inclusione sociale e dinamiche
interculturali
• Ribadire l’inserimento immediato degli alunni neo arrivatI
• Rendere consapevoli dell’importanza delle scuole dell’infanzia
• Contrastare il ritardo scolastico
• Accompagnare i passaggi, adattare il programma e la valutazione
• Organizzare un orientamento efficace alla prosecuzione degli studi
• Sostenere l’apprendimento dell’italiano L2, lingua di scolarità
• Valorizzare le diversità linguistiche
• Prevenire la segregazione scolastica
• Coinvolgere le famiglie nel progetto educativo per i loro figli
• Promuovere l’educazione interculturale nelle scuole
• Distribuzione degli alunni stranieri nelle classi tenendo conto del limite del 30%
• Evitare la saturazione delle classi;
• Prevedere un organico funzionale aggiuntivo per lo sviluppo dei laboratori L2
MINORI STRANIERI E DIRITTO ALL’ISTRUZIONE SECONDO LA
NORMATIVA VIGENTE E LE LINEE GUIDA DEL FEBBRAIO 2014 - DIRITTO DOVERE
ALL’ISTRUZIONE
• I minori di cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale hanno il diritto-dovere all’istruzione e
alla
formazione, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani, indipendentemente dalla regolarità della posizione
in ordine al loro soggiorno e dal possesso di qualsiasi documentazione;
• Ai minori di cittadinanza non italiana si applica la normativa generale in materia di diritto dovere all’istruzione e alla formazione professionale;
• I minori possono frequentare i CTP dopo il compimento dei 16 anni; alcuni accordi a livello locale
consentono l’iscrizione anche a 15 anniPresentazione a cura di Laura Bellanova 49
Laboratorio valutazione didattica e valutazione di
sistema (autovalutazione e miglioramento)
• L’area della valutazione e dei processi di miglioramento sviluppa linee di ricerca nazionali e internazionali sull’efficacia dei processi di valutazione e miglioramento della scuola
• Sostiene processi di Valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato nel primo e secondo ciclo (alla luce del nuovo decreto applicativo n. 62/2017) attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento (cfr riforma esame di stato sec. I° grado e maturità sec. II° gr.)
• Esiti degli apprendimenti
• Esiti prove Nazionali INVALSI
• Esiti conclusione ciclo
• Risultati a distanza
• Il Piano di miglioramento
• La Rendicontazione sociale
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Laboratorio di contrasto alla
dispersione scolastica• Promuovere il benessere
• Favorire la motivazione allo studio
• Attivare politiche di prevenzione al bullismo e al cyber bullismo
• Educare al sentimento e all’affettività
• Puntare sull’accoglienza e l’ascolto
• Progetti di recupero didattico e personalizzazione degli interventi
• Attivare sportelli d’ascolto e counseling pedagogico
• Costituire reti di scuole e collaborare in modo sinergico con il territorio
La dispersione scolastica, con la prematura uscita degli studenti dal
sistema scolastico, è un fenomeno che, se non efficacemente contrastato, potrebbe
avere, nel medio-lungo periodo, conseguenze nello sviluppo del sistema
Paese determinando un importante impoverimento del capitale umano.
Il fenomeno della dispersione scolastica richiede perciò un intervento che sia in grado di pensare a livello “di sistema”, e che allo stesso tempo si adatti a esigenze
territoriali e sociali profondamente diverse.
Occorre raccogliere progetti, collaborazioni, soluzioni , testimonianze,
esperienze ed attività
Attivare strategie di intervento, di
accompagnamento, di compensazione
Presentazione a cura di Laura Bellanova 51
Laboratorio Percorsi per l’orientamento trasversale e per l’orientamento
“L’ASL attiva modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica” (Legge delega n. 53/03 e D. Lgs. n.77/2005)
• modalità del percorso formativo progettata, attuata e valutata dall'istituzione scolastica
• modalità formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.
Definizione ISFOL: Orientare significa consentire all’individuo di
prendere coscienza di sé, della realtà occupazionale e del proprio bagaglio cognitivo
per poter progredire autonomamente nelle scelte in maniera efficace e congruente con il contesto.
Obiettivo dell’orientamento diventa quello di favorire nel soggetto la ricerca e la comprensione della propria identità e del proprio ruolo in una
determinata realtà, così da potenziare le competenze orientative di qualsiasi individuo; più che offrire risposte immediate e definitive
come supporto in specifiche fasi della vita, l’orientamento è visto come uno strumento di sviluppo di conoscenze e capacità, azione a
carattere globale in grado di attivare e facilitare il processo di scelta formativo/professionale del
soggettoPresentazione a cura di Laura Bellanova 52
Decreto-legge 25 luglio 2018, n.91, recante “Proroga di termini
previsti da disposizioni legislative”, convertito nella legge 21 settembre 2018, n.108, ha previsto all’art. 6,
commi 3-septies e 3-octies» convertito con modificazioni
dalla L. 21 settembre 2018, n. 108 (in G.U. 21/09/2018, n. 220).
(proposte 90 ore nei licei sulle 200 ore previste precedentemente , 150 ore negli
istituti tecnici e 180 ore nei professionali sulle 400 ore previste precedentemente)
Per cercare di adeguare il più possibile la scuola e le università alle esigenze del mondo del lavoro, è stato rimodulato l’istituto dell’alternanza scuola-lavoro (ora PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E L’ORIENTAMENTO), non più da considerarsi come un obbligo ma come un’opportunità sia per gli studenti che per le strutture, con percorsi di qualità, rispondenti a standard di sicurezza elevati e coerenti con il percorso di apprendimento dello studente interessato.
Presentazione a cura di Laura Bellanova 53
Laboratorio di buone pratiche di didattiche disciplinari
Presentazione a cura di Laura Bellanova
Dal curricolo incentrato sui saperi
Al curri colo per
compete nze
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Presentazione a cura di Laura Bellanova
L’evoluzione dei modelli
di progetta
zioneA ritroso Wiggins e Mc
Tighe
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Laboratorio Sviluppo Sostenibile e Cittadinanza Globale • L’Educazione allo Sviluppo
Sostenibile, fa riferimento, in modo prioritario, all’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030: «Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti», il cui Traguardo 4.7 ha quale finalità quella che «tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l’educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i diritti umani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globale e la valorizzazione della diversità culturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile»Presentazione a cura di Laura Bellanova
Invitare la cittadinanza a riflette sul fatto che «possiamo essere la prima generazione che riesce a porre fine alla povertà; così come potremmo essere l’ultima ad avere la possibilità di salvare il pianeta. Il mondo sarà un posto migliore nel 2030 se riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi».
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● alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di insegnamento..
● L’attività di osservazione in classe, svolta dal docente neo-assunto e dal tutor, è
finalizzata● al miglioramento delle pratiche
didattiche
Presentazione a cura di Laura Bellanova 57
Peer to peer – formazione tra pari (12 h)
Osservazione in classe
● L’osservazione è focalizzata● sul sostegno alle
motivazioni degli allievi,● sulla costruzione di climi
positivi e motivanti, ● - sulle modalità di
conduzione delle attività e delle lezioni,
● sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti.
Presentazione a cura di Laura Bellanova 58
Peer to peer – formazione tra pari (12 h)
Osservazione in classe
● confronto e rielaborazione con il docente tutor
● specifica relazione del docente neo-assunto.
● Le sequenze di osservazione sono oggetto di:
● progettazione preventiva● In relazione al patto di sviluppo
professionale, possono essere programmati, a cura del dirigente scolastico, ulteriori momenti di osservazione in classe con altri docenti.
Presentazione a cura di Laura Bellanova 59
Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova
Presentazione a cura di Laura Bellanova
corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, delle competenze disciplinari, delle competenze didattiche delle competenze metodologiche
con riferimento ai nuclei fondanti dei saperi ai traguardi di competenza agli obiettivi di apprendimento
previsti dagli ordinamenti vigenti
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Il dirigente scolastico garantisce la disponibilità per il docente neo-assunto del piano dell’offerta formativa e della documentazione tecnico-didattica relativa alle classi, ai corsi e
agli insegnamenti di pertinenza del docente stesso
Presentazione a cura di Laura Bellanova
Il docente neo-assunto redige la propria programmazione annuale
in cui specifica, condividendoli con il tutor:• gli esiti di apprendimento attesi, • le metodologie didattiche, • le strategie inclusive per alunni con bisogni educativi speciali e di sviluppo delle eccellenze, • gli strumenti e i criteri di valutazione,
che costituiscono complessivamente gli obiettivi dell’azione didattica
La programmazione è correlata • ai traguardi di competenza, • ai profili culturali, educativi e professionali, • ai risultati di apprendimento e agli obiettivi specifici di apprendimento
previsti dagli ordinamenti vigenti e al piano dell’offerta formativa
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Segue: Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova
Presentazione a cura di Laura Bellanova
corretto possesso ed esercizio delle
competenze relazionali,
organizzative e gestionali
sono valutate • l’attitudine collaborativa nei contesti
didattici, progettuali, collegiali,• l’interazione con le famiglie e con il
personale scolastico, • la capacità di affrontare situazioni
relazionali complesse e dinamiche interculturali,
• la partecipazione attiva • il sostegno ai piani di miglioramento
dell’istituzione scolastica. 62
Segue: Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova
● Parametri di riferimento: individuabili nel D. Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 e s. m. e i., il D. Lgs. 16 aprile 1994 n. 297
● Normativa e Contratti di comparto
partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle
stesse previsti● Modello formativo in corso
partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse
previsti
Presentazione a cura di Laura Bellanova 63
Formazione on line (piattaforma INDIRE – 20 h)
• La Direzione generale per il personale scolastico, avvalendosi della struttura tecnica dell’INDIRE, coordina le attività per la realizzazione ed aggiornamento della piattaforma digitale che supporta i docenti neoassunti durante tutto il periodo di formazione. La piattaforma è predisposta all’inizio dell’anno scolastico.
Presentazione a cura di Laura Bellanova
http://www.indire.it/64
Attività on line
analisi e riflessioni sul
proprio percorso formativo
elaborazione di un propri
o portfo
lio professionale che docu
menti la
progettazion
e realizzazione
e valutazione delle attivit
à didatti
che
compilazione di questionari per il monitoragg
io delle diverse fasi del
percorso
formativo
libera ricerca di
materiali di studio
, risorse didattiche, siti
dedicati,
messi a
disposizione durant
e il percor
so formativo
Presentazione a cura di Laura Bellanova 65
Il Portfolio professionale del docente
Presentazione a cura di Laura Bellanova
a. descrizione del proprio curriculum professionale;
b. elaborazione di un bilancio di competenze, all’inizio del percorso formativo;
c. documentazione di fasi significative della progettazione didattica, delle attività didattiche svolte, delle azioni di verifica intraprese;
d. realizzazione di un portfolio conclusivo e la previsione di un piano di sviluppo professionale.
Il portfolio professionale assume un preminente significato formativo per la crescita professionale permanente di ogni insegnante. 66
Il Comitato di ValutazioneIl colloquio prevede:
• presentazione delle attività di insegnamento
• formazione effettuata
• documentazione elaborata e contenuta nel portfolio professionale, consegnato preliminarmente al dirigente scolastico che lo trasmette al Comitato almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio.
• L’assenza al colloquio, ove non motivata da impedimenti inderogabili, non preclude l’espressione del parere.
• Il rinvio del colloquio per impedimenti non derogabili è consentito una sola volta.
Presentazione a cura di Laura Bellanova 67
Esito del colloquio
• il Comitato si riunisce per l’espressione del parere.
• Il docente tutor presenta le risultanze emergenti dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neo-assunto.
• Il dirigente scolastico presenta una relazione per ogni docente comprensiva della documentazione delle attività di formazione, delle forme di tutoring, e di ogni altro elemento informativo o evidenza utile all’espressione del parere (compresi gli esiti della/e visita/e didattiche).
• Il parere del Comitato è obbligatorio, ma non vincolante per il dirigente scolastico, che può discostarsene con atto motivato.
Presentazione a cura di Laura Bellanova 68
Conferma in ruolo
• 1. Il dirigente scolastico procede alla valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova sulla base dell’istruttoria compiuta. La documentazione è parte integrante del fascicolo personale del docente
• 2. In caso di giudizio favorevole sul periodo di formazione e di prova, il dirigente scolastico emette provvedimento motivato di conferma in ruolo per il docente neo-assunto.
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Esito sfavorevole del periodo di prova
• 3.In caso di giudizio sfavorevole, il dirigente scolastico emette provvedimento motivato di ripetizione del periodo di formazione e di prova. Il provvedimento indicherà altresì gli elementi di criticità emersi ed individuerà le forme di supporto formativo e di verifica del conseguimento degli standard richiesti per la conferma in ruolo.
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Secondo periodo di formazione e di prova
• Nel corso del secondo periodo di formazione e di prova è obbligatoriamente disposta una verifica , affidata ad un dirigente tecnico, per l’assunzione di ogni utile elemento di valutazione dell’idoneità del docente. La relazione rilasciata dal dirigente tecnico è parte integrante della documentazione che sarà esaminata in seconda istanza dal Comitato al termine del secondo periodo di prova. La conseguente valutazione potrà prevedere:
• il riconoscimento di adeguatezza delle competenze professionali e la conseguente conferma in ruolo;
• il mancato riconoscimento dell’ adeguatezza delle competenze professionali e la conseguente non conferma nel ruolo ai sensi della normativa vigente.
Presentazione a cura di Laura Bellanova 71
• 4. Nel caso del manifestarsi di gravi lacune di carattere culturale, metodologico-didattico e relazionale, il dirigente scolastico richiede prontamente apposita visita ispettiva.
• I provvedimenti di cui al presente articolo sono adottati e comunicati all’interessato, a cura del dirigente scolastico, entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento. La mancata conclusione della procedura entro il termine prescritto o il suo erroneo svolgimento possono determinare profili di responsabilità.
Presentazione a cura di Laura Bellanova 72
Presentazione a cura di Laura Bellanova
Comma 129 della legge 107/2015 Dall'inizio dell'anno scolastico successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge, l'articolo 11 del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, è sostituito dal seguente:
«Art. 11 (Comitato per la valutazione dei docenti). - 1. Presso ogni istituzione scolastica ed educativa e' istituito, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, il comitato per la valutazione dei docenti.
2. Il comitato ha durata di tre anni scolastici, è presieduto dal dirigente scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: a) tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto; b) due rappresentanti dei genitori, per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, per il secondo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto; c) un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. 3. Il comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti sulla base: a) della qualità dell'insegnamento e del contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell'innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. 4. Il comitato esprime altresì il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. A tal fine il comitato e' composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti di cui al comma 2, lettera a), ed è integrato dal docente a cui sono affidate le funzioni di tutor. 5. Il comitato valuta il servizio di cui all'articolo 448 su richiesta dell'interessato, previa relazione del dirigentescolastico; nel caso di valutazione del servizio di un docente componente del comitato, ai lavori non partecipa l'interessato e il consiglio di istituto provvede all'individuazione di un sostituto. Il comitato esercita altresì le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all'articolo 501».
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Le «conoscenze» legislative e contrattuali di base
• DPR 275/99 Regolamento autonomia istituzioni scolastiche
• La legge n. 53. 28 marzo 2003 definisce le nuove norme generali sull'istruzione, le «Indicazioni nazionali per i Piani personalizzati delle attività» e la
rilettura delle Indicazioni nazionali del 2018
• DPR 235/07 (modifica DPR 249/98) 21 novembre 2007, n. 235 :Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria
• Legge 4 marzo 2009, n. 15 e il D. Lgs150/09
• Legge 107/2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione
• Decreti applicativi della legge 107 aprile 2017 (n. 59/60/61/62/63/64/65/66)
• DPR n. 133/2017 Integrazione regolamento istituti professionali dpr 87 10
• DPR n. 133/2017 Integrazione regolamento istituti tecnici dpr 88 10
Regolamenti 741 e 742 e 769 su Valutazione, Esame di stato Primo e secondo ciclo, certificazione delle competenze
• Linee Guida sulla certificazione delle competenze del 9 gennaio 2018
• Documento per l’orientamento per la redazione della prova d'italiano nell'esame di stato conclusivo del primo ciclo (17/01/2018)
• Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n. 62 , «Norme in materia di Valutazione e certificazione delle competenze nel
primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107 e successive modifiche e integrazione
(c.re 2197 del 25/11/2019)
• Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti condisabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge n. 107 del13 luglio 2015 e successive modifiche e integrazioni del 1 agosto 2019
• Legge 20 agosto 2019, n. 92 Insegnamento trasversale dell’educazione civica
Presentazione a cura di Laura Bellanova 74
Presentazione a cura di Laura Bellanova
I mestieri più difficili in assoluto sono
nell’ordine il genitore, l’insegnante e lo
psicologo.(Sigmund Freud)
L’insegnante mediocre dice.
Il buon insegnante spiega.
L’insegnante superiore dimostra.
Il grande insegnante ispira.
(William Arthur Ward)
«…Facesti come quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte, …»Dante Alighieri a Virgilio, Divina Commedia, Purgatorio, Canto XXII
Spetta a ognuno di noi scegliere che tipo di insegnante vogliamo essere