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Forum Ambientalista – Via Sant’Ambrogio 4 – 00100 ROMA 1 Civitavecchia, 19 gennaio 2014 Alla Regione Lazio Direzione Regionale Infrastrutture, Ambiente e Politiche Abitative Area Valutazione Impatto Ambientale Dirigente: Dott. Paolo Menna Viale del Tintoretto, 432 00142 – Roma PEC: [email protected] [email protected] E p. c. : Regione Lazio Direzione Regionale Territorio, Urbanistica, Mobilità e Rifiuti Area Ciclo Integrato dei Rifiuti Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 00145 – Roma PEC: [email protected] Comune di Civitavecchia Commissario Prefettizio Dott. Ferdinando Santoriello Piazzale Pietro Guglielmotti, 7 00053 Civitavecchia (RM) PEC: [email protected] Oggetto: “Impianto di selezione e trattamento dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi, presso la discarica per rifiuti non pericolosi località Fosso Crepacuore, Comune di Civitavecchia (RM)”. Proponente: MAD srl. Osservazioni ai sensi dell’art. 20, c. 3 del dlgs 152/2006. La sottoscritta Simona RICOTTI nata a Civitavecchia (RM) il 05/09/1963 ed ivi residente in Via Terme di Traiano 38 in nome e per conto del Forum Ambientalista, associazione di tutela ambientale, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente ai sensi dell'art. 6, comma 9 della legge 349/86, circolo di Civitavecchia Inviata tramite PEC

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Forum Ambientalista – Via Sant’Ambrogio 4 – 00100 ROMA

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Civitavecchia, 19 gennaio 2014

Alla Regione Lazio Direzione Regionale Infrastrutture,

Ambiente e Politiche Abitative Area Valutazione Impatto Ambientale

Dirigente: Dott. Paolo Menna Viale del Tintoretto, 432

00142 – Roma PEC: [email protected]

[email protected]

E p. c. : Regione Lazio Direzione Regionale Territorio,

Urbanistica, Mobilità e Rifiuti Area Ciclo Integrato dei Rifiuti

Via Rosa Raimondi Garibaldi, 7 00145 – Roma

PEC: [email protected]

Comune di Civitavecchia Commissario Prefettizio

Dott. Ferdinando Santoriello Piazzale Pietro Guglielmotti, 7

00053 Civitavecchia (RM) PEC: [email protected]

Oggetto: “Impianto di selezione e trattamento dei rifiuti urbani e speciali non pericolosi, presso la discarica per rifiuti non pericolosi località Fosso Crepacuore, Comune di Civitavecchia (RM)”. Proponente: MAD srl. Osservazioni ai sensi dell’art. 20, c. 3 del dlgs 152/2006.

La sottoscritta Simona RICOTTI nata a Civitavecchia (RM) il 05/09/1963 ed ivi residente in Via Terme di Traiano 38 in nome e per conto del Forum Ambientalista, associazione di tutela ambientale, riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente ai sensi dell'art. 6, comma 9 della legge 349/86, circolo di Civitavecchia

Inviata tramite PEC

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PREMESSO CHE

In data 05/12/2013 la società MAD srl ha proceduto alla pubblicazione sul BUR Lazio di un avviso relativo alla richiesta di verifica di assoggettabilità alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per l’impianto in oggetto; la scrivente Associazione ha esaminato la documentazione relativa all’impianto in oggetto pubblicata sul sito web di codesta autorità competente; ai sensi dell’art. 20, c. 3 del Dlgs 152/2006

OSSERVA quanto segue. 1) Incremento rilevante del flusso di rifiuti verso il sito. Significativa produzione di

rifiuti derivanti dal processo. Valutazione lacunosa degli effetti dell’azione proposta in riferimento allo specifico contesto ambientale e sanitario.

L’impianto in oggetto, come diffusamente descritto negli elaborati “R01 – Relazione tecnica” e “S01 – Studio preliminare ambientale”, è progettato per il trattamento di 70.000 t/a di rifiuti, diversamente suddivisi per quantità, negli scenari proposti, tra rifiuti urbani indifferenziati, rifiuti urbani residui (a valle della raccolta differenziata), frazione organica dei rifiuti solidi urbani (da raccolta differenziata) e rifiuti speciali a matrice organica derivanti principalmente da attività industriali del comparto agro-alimentare. L’attività dell’impianto produrrebbe, ex novo rispetto al quadro attuale, un quantitativo oscillante tra le 43.200 e le 49.840 t/a di rifiuti, costituiti dalla frazione organica in uscita e destinata, secondo quanto riportato nei documenti citati e in particolare a p. 5 della “Relazione tecnica”, a essere inviata “ad idonei (e non meglio individuati, nds) trattamenti esterni di digestione anaerobica “ Un simile dimensionamento comporterebbe, a fronte delle 33.000 t/a di rifiuti, provenienti in massima parte da Civitavecchia e, in misura residuale dai comuni di Tolfa e Allumiere, smaltite attualmente nella discarica presente sul medesimo sito, un flusso di rifiuti più che raddoppiato verso il Comune di Civitavecchia e un rilevante flusso di rifiuti, la frazione organica ricondizionata, in uscita dall’impianto e, allo stato attuale, di destinazione imprecisata. Dal punto di vista programmatico, la proposta impiantistica in questione, che pure asseritamente è determinata dalla necessità di ricondurre entro il vigente quadro normativo la natura dei rifiuti smaltiti nella discarica di Fosso del Crepacuore, attualmente sottoposti, secondo quanto si legge a pag. 2 della “Relazione tecnica”, “ad un trattamento di triturazione e deferrizzazione mediante impianto mobile”, è evidentemente avulsa dal bacino di riferimento e sembra rispondere unicamente a motivazioni di carattere economico del proponente, elemento che, dato lo specifico contesto ambientale e sanitario, non può che rivestire un’importanza marginale.

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Nel quadro prospettato, il Comune di Civitavecchia verrebbe a trovarsi in una condizione, ingiustificata, di “sacrificio” socio-ambientale. Infatti, nel secondo scenario proposto, che prevede l’attuale, inaccettabile, livello di raccolta differenziata, l’attivazione dell’impianto proposto, a fronte di un miglioramento, la cui entità è, peraltro, da valutare con attenzione in ragione della tipologia di trattamento (vd. infra), in termini qualitativi del rifiuto da smaltire in discarica e di una modesta riduzione volumetrica (16%), si assisterebbe all’afflusso, supplementare rispetto alla situazione attuale, verso il sito di Fosso del Crepacuore di 38.000 t/a di “rifiuti speciali e frazione organica proveniente da differenziata su altri bacini”, da trattare e inviare a recupero in impianti esterni, con il relativo contributo di pressione ambientale. Nel terzo scenario prospettato, la posizione del Comune di Civitavecchia diviene persino paradossale. Qui, in presenza di una gestione finalmente “virtuosa” dei rifiuti con il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata, si otterrebbe una riduzione dei rifiuti smaltiti in discarica, in proporzione, modesta (37%) con l’afflusso, supplementare rispetto alla situazione attuale, di ben 51.520 t/a di “rifiuti speciali e frazione organica proveniente da differenziata su altri bacini”. Di più, è al limite dell’irrazionale il destino proposto per la FORSU proveniente dal Comune di Civitavecchia. Infatti, dopo avere investito risorse in termini economici e sociali per garantire la raccolta differenziata della frazione organica sul proprio territorio, il Comune, anziché procedere direttamente al recupero delle 7.280 t/a così separate, magari attraverso un impianto di compostaggio aerobico di taglia medio-piccola con evidenti benefici in termini socio-ambientali ed economici, dovrebbe inviarle all’impianto proposto dove sarebbero “spremute” per essere successivamente avviate ad altri, imprecisati, impianti di digestione anaerobica. In ogni caso, nella proposta in oggetto, non sono stati adeguatamente analizzati i possibili impatti sull’ambiente e sulla salute correlati al notevole incremento del volume di rifiuti da trattare e alla stessa tipologia di trattamento. Tale analisi è, come si è accennato, ancora più doverosa in considerazione della particolare sofferenza ambientale e sanitaria del contesto in cui l’impianto andrebbe a inserirsi. In estrema sintesi, si può considerare la definizione dell’area di Civitavecchia riportata nel Vol. 31, p. 43 del recente Rapporto “Epidemiologia Rifiuti Ambiente Salute nel Lazio - ERAS Lazio”, che di seguito si trascrive testualmente: “… omissis…. Per quanto riguarda i ricoveri ospedalieri sono stati osservati aumenti per malattie cardiovascolari e respiratorie. L’eccesso di ospedalizzazioni per malattie dell’apparato respiratorio è coerente sia considerando come esposizione la distanza che il livello di concentrazione di H2S. Questi eccessi, tuttavia non si sono osservati in modo omogeneo tra i residenti di tutte le aree, essendo più colpiti i residenti di Civitavecchia, di Albano Laziale e di Guidonia Montecelio. La prima area è una delle più critiche dal punto di vista ambientale nella regione per la presenza delle centrali termoelettriche, del porto e, in passato, di un cementificio… omissis”. Tale definizione, pure nella sua evidente gravità, può considerarsi persino riduttiva, se si aggiunge l’ulteriore presenza sul territorio cittadino di un importante insediamento di depositi

1 http://www.arpalazio.net/main/suolo/doc/RapportoERAS_Volume3.pdf

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costieri per lo stoccaggio di oli minerali, di un centro militare per lo smaltimento delle armi chimiche, della discarica in esercizio, di due discariche per rifiuti non pericolosi in fase di post mortem e di una per rifiuti pericolosi, in parte in esercizio e in parte in fase di post gestione. In un tale quadro, si registra, inoltre, su un territorio comunale di estensione piuttosto limitata, la presenza di ben 26 siti sottoposti a procedure di bonifica, come si può riscontrare dall’elenco [All. 1], aggiornato a giugno 2013, redatto da codesta Regione Lazio2, nel quale, al n. 53, figura anche la discarica di Fosso del Crepacuore, oggetto di specifica comunicazione3 [All. 2] ex art. 244 del Dlgs 152/2006, circostanza quest’ultima che, peraltro, non è stata menzionata nello “Studio preliminare ambientale” relativo all’impianto in oggetto. Per una valutazione recente della preoccupante situazione epidemiologica, si rimanda allo studio [All. 3] “Valutazione epidemiologica dello stato di salute della popolazione residente nei Comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella”, del quale si riportano i seguenti passaggi tratti dalle conclusioni: “La popolazione residente nel comune di Civitavecchia nel periodo 2006-2010 presenta un quadro di mortalità per cause naturali (tutte le cause eccetto i traumatismi) e per tumori maligni in eccesso di circa il 10% rispetto alla popolazione residente nel Lazio nello stesso periodo… omissis… In riferimento alla mortalità per cause tumorali, si osserva tra gli uomini residenti a Civitavecchia un forte eccesso di rischio per tumore polmonare e della pleura… omissis… In questo periodo si osserva inoltre un eccesso di rischio di mortalità per infezioni acute respiratorie sia tra gli uomini che nelle donne, sia nel comune di Civitavecchia che nell’area allargata”. Negli elaborati “R01 – Relazione tecnica” e “S01 – Studio preliminare ambientale”, non viene prospettata un’analisi qualitativa e quantitativa delle emissioni in atmosfera derivanti dall’incremento del flusso dei rifiuti da trattare, sia in relazione al traffico veicolare, sia all’attività stessa di stoccaggio e trattamento. Si insiste, invero, particolarmente sui sistemi di abbattimento delle emissioni odorigene, pur senza fornire una stima qualitativa e quantitativa degli inquinanti in uscita a valle del trattamento tramite biofiltro, tenuto conto che, come si rileva a p. 25 dello “Studio preliminare ambientale”, “la fuoriuscita dell’aria dal biofiltro è a cielo aperto” e che nel documento “Linee guida relative ad impianti esistenti per le attività rientranti nelle categorie IPPC: 5 Gestione dei rifiuti - Impianti di trattamento meccanico biologico”, citato dal proponente, si legge, tra l’altro: “Va anche rilevato che il grado di rimozione dei singoli composti per mezzo di biofiltri negli impianti di trattamento meccanico-biologico non è molto elevato in alcuni casi. Per NMTOC (Non Methane TOC) essi raggiungono una efficienza del 40 - 70%. Per il metano l'efficienza è pressoché nulla. L'efficienza dei biofiltri nella rimozione dei singoli composti presenti nelle arie esauste degli impianti di trattamento meccanico-biologico è quindi: buona per gli NMTOC (es. acetone, acetaldeide, etanolo), moderata per BTEX (Benzene, Toluene, Etilbenzene e Xileni) e nulla per CFC. Le efficienze per la parziale degradazione dell'NH3 possono essere migliorate tramite l'utilizzo di scrubbers con impiego di acidi (es. Acido solforico per l'assorbimento dell'ammoniaca)”. In particolare, non si registra da parte del proponente un’analisi quantitativa in relazione all’emissione di polveri, derivanti, come si è detto, dall’incremento del traffico veicolare, dalla

2 http://www.regione.lazio.it/binary/rl_protezione_civile/tbl_contenuti/ELENCO_SITI_GIU_13.pdf 3http://www.regione.lazio.it/binary/rl_protezione_civile/tbl_siti_inquinati/RM_Civitavecchia_discarica_Fosso_Crepacuore_A1ter.pdf

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produzione dell’energia necessaria all’alimentazione dell’impianto e dai processi di lavorazione, sebbene le medesime “Linee guida” sopra citate individuino, in tal senso, come migliore tecnica disponibile l’utilizzo di filtri a manica, presidio ambientale che non si riscontra nella proposta in oggetto. Si riporta di seguito il testo tratto delle citate Linee guida: “Nelle fasi di processo in cui è prevista l'emissione di polveri (pre trattamenti, post-trattamenti), occorre prevedere: - ricambi d'aria degli ambienti chiusi in cui si svolgono le operazioni di trattamento; - sistemi di aspirazione concentrata (cappe collocate su salti nastro, tramogge di carico e scarico, vagli, copertura con appositi carter di macchine e nastri, ecc.). Deve essere, inoltre, assicurato un numero di ricambi d'aria adeguato alla intensità delle emissioni ed alla presenza di operatori all'interno del capannone, variabile da 2 a 4. L'aria aspirata con entrambi i sistemi deve essere trattata con filtri a tessuto aventi caratteristiche tali da assicurare un'efficienza di abbattimento pari ad almeno il 98% delle emissioni in ingresso; in ogni modo devono essere definiti: - tipo di tessuto (polipropilene o feltro poliestere) - max velocità di attraversamento (1,25 m3/m2*min) Va, inoltre, prevista: - la pulizia automatica delle maniche - l'evacuazione delle polveri tramite contenitori a tenuta - la caratterizzazione delle polveri raccolte al fine di individuare le modalità di smaltimento più adeguate”. Nello “Studio preliminare ambientale” tali aspetti sono considerati in maniera generica. In particolare, si riscontrano affermazioni quali (p. 77) “Il sistema di trattamento determina un considerevole consumo di energia elettrica e quindi indirettamente un impatto sulla componente atmosfera”, (p. 80) “la movimentazione di maggiori quantitativi di rifiuto, rispetto a quelli oggi in ingresso, e il conseguente aumento del traffico di automezzi incrementano le emissioni in atmosfera”. Nonostante quanto riportato ancora a p. 80 dello “Studio preliminare ambientale”, ovvero “la separazione delle frazioni secca ed umida permette di smaltire in discarica soltanto la frazione non putrescibile, determinando una riduzione significativa delle emissioni odorose provenienti dal cumulo di rifiuti abbancati. Inoltre, la riduzione in discarica dei rifiuti organici causerà la formazione di percolati meno carichi di contaminanti e pertanto meno pericolosi”, la valutazione conclusiva del proponente secondo la quale “Nel complesso, la realizzazione dell’impianto, a livello di impatto cumulato, presenta aspetti ed effetti positivi, rispetto all’attuale situazione che vede lo smaltimento in discarica di rifiuto non differenziato”, in considerazione della superficialità della valutazione del contesto ambientale generale e delle emissioni specifiche correlate alla proposta progettuale, non può dirsi in alcun modo dimostrata. Si ritiene, pertanto, che la realizzazione dell’impianto in oggetto possa avere impatti significativi e negativi sull’ambiente e che debba essere sottoposta alla procedura di valutazione di impatto ambientale. 2) Dubbia idoneità dell’impianto in relazione al “trattamento” preventivo dei rifiuti da

smaltire in discarica.

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Come è noto, a seguito dei recenti interventi della Commissione Europea, dai quali è scaturita la causa contro la Repubblica Italiana n. C-323/13 pendente presso la Corte di Giustizia Europea, illustrati nella circolare del Ministro dell’Ambiente prot. 0042442/GAB del 06/08/2013, è stato chiarito, in via definitiva, che: “il trattamento dei rifiuti destinati a discarica deve consistere in processi che, oltre a modificare le caratteristiche dei rifiuti allo scopo di ridurre il volume o la natura pericolosa e di facilitarne il trasporto o favorirne il recupero, abbiano altresì l’effetto [art. 1 - Direttiva 1999/31/CE] di evitare o ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull’ambiente nonché i rischi per la salute umana” e che: “… un trattamento che consiste nella mera compressione e/o triturazione di rifiuti indifferenziati da destinare a discarica, e che non includa un’adeguata selezione delle diverse frazioni dei rifiuti e una qualche forma di stabilizzazione della frazione organica dei rifiuti stessi, non è tale da evitare o ridurre il più possibile le ripercussioni negative sull’ambiente e i rischi sulla salute umana…”. A fronte di tali chiarimenti, pure parzialmente illustrati negli elaborati “R01 – Relazione tecnica” e “S01 – Studio preliminare ambientale”, la proposta progettuale in esame prevede la tipologia di trattamento sinteticamente descritta (pag. 5 della “Relazione tecnica”) come segue: “L’impianto prevede una linea di selezione costituita da un trituratore, un deferrizzatore ed un vaglio in grado di operare una prima separazione delle due frazioni (secca ed organica), seguita da un trattamento di spremitura del sottovaglio, al fine di separare ulteriormente la frazione organica da quella “solida inerte”, ottenendo una frazione umida, idonea ad essere inviata ai processi di digestione anaerobica. La frazione secca sarà, come detto, smaltita in discarica; a tal proposito, è importante rilevare come tale frazione, grazie all’elevato valore di densità intrinseca dovuta alla fase di spremitura, consente un’occupazione di volumi estremamente più contenuta rispetto alla frazione secca ottenibile con processi di trattamento di tipo tradizionale, aumentando il tempo di vita della discarica e minimizzando i problemi legati alla formazione di biogas e percolati.” Si ritiene che la tipologia di trattamento proposta, in generale e con particolare riferimento alla frazione secca da conferire in discarica quale “sovvallo” della spremitura, debba essere oggetto di specifici approfondimenti in sede di valutazione di impatto ambientale al fine di verificarne la rispondenza ai criteri di trattamento preventivo, previsti dalle vigenti normative nazionali e comunitarie, dei rifiuti destinati allo smaltimento in discarica. 3) Piano Territoriale Paesistico Regionale. Come correttamente riportato a p. 63 dello “Studio preliminare ambientale”, “dall’analisi della Tav. B del PTPR emerge che l’impianto ricade nella fascia di rispetto dei corsi d’acqua di 150 m”. Al contrario, deve considerarsi del tutto erronea la conclusione alla quale il proponente, subito dopo, perviene: “tale fascia, in accordo con quanto previsto dall’art. 35 del citato piano circa le zone industriali, è stata ridotta a 50 m per effetto del vigente Piano Particolareggiato di esecuzione delle zone per insediamenti produttivi, zona industriale del P.R.G. “Loc. Case Turci”. L’area su cui verrà realizzato l’impianto è esterna alla suddetta fascia di 50 m”. È appena il caso di rilevare, infatti, che l’art. 35 delle Norme del PTPR e l’art. 7 della L.R. 24/98 prevedono l’assoluta inedificabilità della fascia di rispetto: “I corsi d'acqua e le relative fasce di rispetto debbono essere mantenuti integri e inedificati per una profondità di metri 150 per parte”.

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Una deroga al divieto di edificazione è prevista, nei medesimi articoli, dalla seguente disposizione: “Per le zone C, D ed F, di cui al decreto ministeriale 2 aprile 1968, come delimitate dagli strumenti urbanistici approvati alla data di adozione dei PTP o, per i territori vincolati ma sprovvisti di PTP, alla data di entrata in vigore della presente legge nonché per le aree individuate dai PTP o dal PTPR, ogni modifica allo stato dei luoghi nelle fasce di rispetto è subordinata alle seguenti condizioni: a) mantenimento di una fascia di inedificabilità di metri 50 a partire dall'argine; b) comprovata esistenza di aree edificate contigue; c) rispetto della disciplina di altri eventuali beni dichiarati di notevole interesse pubblico o sottoposti a vincolo paesistico.” Appare evidente, quindi, che lo status di zona “C, D ed F, di cui al decreto ministeriale 2 aprile 1968” debba considerarsi acquisito dall’area in cui è previsto l’intervento “alla data di adozione dei PTP”, ovvero, nel caso specifico, al 1987, in quanto il PTP n.2 “Litorale Nord” è stato adottato con deliberazione della Giunta regionale n. 2268 del 28 aprile 1987, pubblicata nel Supplemento ordinario n. 1 del B.U.R. n. 30 del 3 novembre 1987. Orbene, lo strumento urbanistico attraverso il quale il proponente ritiene di dimostrare la riduzione a 50 m della fascia di inedificabilità assoluta, ovvero il Piano Particolareggiato di Esecuzione, P.I.P. “Località Case Turci”, è stato adottato dal Comune di Civitavecchia soltanto nel 2004, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 9 del 18/03/2004 [All. 4 e 5]. Si ritiene, pertanto, che ai sensi di quanto previsto dall’art. 7, c. 8 della L.R. 24 e dall’art. 35 delle Norme del PTPR, il P.I.P. “Località Case Turci” e i relativi elaborati grafici citati dal proponente, non possano in alcun modo considerarsi strumenti idonei ad attestare la riduzione a 50 m della fascia di inedificabilità assoluta, trattandosi di atti adottati ben diciassette anni dopo il termine previsto dalla norma. Allo stesso modo non può considerarsi fondata l’affermazione riportata nella Tab. 23 a pag. 69 dello “Studio preliminare ambientale” secondo la quale: ”L'area di progetto non ricade all'interno di zone vincolate dal punto di vista paesaggistico”. Al di là della non dimostrata riduzione della citata fascia di rispetto, è altrettanto evidente che la corretta applicazione della normativa regionale comporta, al più, la deroga al divieto di edificazione, ma non può certo determinare la caducazione del vincolo paesaggistico imposto dall’art. 142, c. 1, lett. c) del Dlgs 42/2004. 4) Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Per quanto riguarda la pianificazione di settore, a pag. 64 dello “Studio preliminare ambientale” il proponente afferma che: “non appare molto importante valutare i criteri di localizzazione individuati, in quanto l’impianto va ad integrarsi nell’impianto di discarica garantendo il trattamento dei rifiuti da smaltire nell’invaso stesso”. Al contrario, in ragione di quanto descritto nel precedente paragrafo in relazione agli aspetti paesaggistici, la localizzazione proposta per l’impianto è riconducibile a uno dei “fattori escludenti” per gli aspetti ambientali individuati nel Piano Rifiuti, ovvero la presenza di “Siti in fascia di rispetto di 150 metri da corsi d'acqua torrenti e fiumi”, come, peraltro, correttamente riportato nella Tabella 12 a pag. 57 dello “Studio preliminare ambientale”.

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È appena il caso di riportare la definizione relativa ai c.d. fattori escludenti: “sono quei fattori che precludono la localizzazione di impianti a causa della presenza di vincoli condizionanti o di destinazioni di uso del suolo incompatibili con la presenza degli impianti stessi. Tali fattori hanno la valenza di vincolo e sono determinati sulla base della normativa vigente e degli obiettivi di tutela fissati dagli strumenti pianificatori regionali”. Per i motivi esposti nei precedenti paragrafi, si ritiene che la realizzazione dell’impianto in oggetto possa avere impatti significativi e negativi sull’ambiente e, pertanto, si

CHIEDE

a codesta Autorità Competente di disporre che il progetto sia sottoposto alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale di cui al Titolo III della Parte Seconda del Dlgs 152/2006, artt. 21 e seguenti.

La Responsabile locale Simona Ricotti

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30 STIMIGLIANO ENEL DISTRIBUZIONE SpA loc. piscine di Stimigliano

31 MAGLIANO IN SABINA ENI SPA Flaminia Ovest A1

32 MAGLIANO IN SABINA MASAN SRL Loc.Campana

33 MAGLIANO IN SABINA ENEL DISTRIBUZIONE SpA loc. Berardelli

34 TORRI IN SABINA AGIP PETROLI / I.P.- Eni spa loc. Porta Romana

n° Comune Soggetto responsabile/interessatoSito

(indirizzo/località)

1 ALBANO LAZIALE SOCIETA' PONTINA AMBIENTE srl località Cecchina - via Ardeatina km 24,640

2 ALLUMIERE ENEL DISTRIBUZIONE SpA località Forcese.

3 ANZIO ERG Petroli SpA SS 601 Km.32+625

4 ANZIO ENEL DISTRIBUZIONE SpA Via Goldoni snc - presso sito industriale CP Campo di Carne

5 ANZIO ESSO Italiana Srl Viale Severiano (ang. Via Aldobrandini gest. Sannini A.)

6 ANZIO Shell Italia S.p.A. SS 601 km.38

PROVINCIA DI ROMA - elenco dei siti sottoposti a procedure di bonifica (D.Lgs 152/06)

Alessandro
Formato
ALL. 1
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35 CESANO KUWAIT PETROLEUM Via della stazione

36 CIAMPINO ITALIANA PETROLI SPA Via del laghi 0+850

37 CIAMPINO AGIP PETROLI - Eni spa Via dei Laghi Km 0+700

38 CIAMPINO Total Italia S.p.A.  Zona militare lato ovest via Appia - aeroporto civile di Ciampino

39 CICILIANO ENEL DISTRIBUZIONE SpA loc. Formello

40 CIVITAVECCHIA ATER - Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Pubblica del comprensorio P.le Di Vittorio, snc - quartiere Campo dell'oro

41 CIVITAVECCHIA8° CENTRO RIFORNIMENTO E MANTENIMENTO

Esercito Italiano- CE.RI.MANT.località Aurelia - Pian del Termine Civitavecchia -sito demaniale-area dismessa

42 CIVITAVECCHIASODECO 2 - ex Compagnia ITALPETROLI spa -

Deposito costieroVia Aurelia Nord 8 Civitavecchia

43 CIVITAVECCHIA ENEL DISTRIBUZIONE SpA Località Torre Valdaliga Nord

44 CIVITAVECCHIA PETROLI INVESTIMENTI S.p.A.- ItalPetroli SpA via Aurelia Nord n.32 - Oleodotto Centrale Termoelettrica Tirreno Power “Torre

Valdaliga Sud”

45 CIVITAVECCHIA ENEL DISTRIBUZIONE SpA loc.Braccianese Claudia - via Don A. Rivolta

46 CIVITAVECCHIA ENI SpA SS1 Aurelia km 8+456 (direz.Civitavecchia)

47 CIVITAVECCHIA ENI S.p.A. Divisione R&M- EX PRAOIL via A. Molinari Civitavecchia

48 CIVITAVECCHIA ESSO Italiana Srl Via Aurelia km 70+560

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49 CIVITAVECCHIA ESSO Italiana Srl via Aurelia km 73+120

50 CIVITAVECCHIA ESSO Italiana Srl via G Baccelli 77/79

51 CIVITAVECCHIAex Centrale Termoelettrica di Fiumaretta -

sconosciuto il proprietariolocalità Fiumaretta

52 CIVITAVECCHIA Fosso del Prete S.c.r.l. località Fosso del Prete, Lotto A

53 CIVITAVECCHIA Holding Civitav. Servizi Srl fosso crepacuore

54 CIVITAVECCHIA ITALCEMENTI SpA Largo Tripoli 3/4

55

56

57 CIVITAVECCHIA MARIO GUERRUCCI Sas - discarica RSU "Cava della Legnaia"

58 CIVITAVECCHIA SEPORT - Servizi Ecologici Portuali Località Punta S. Paolo Aurelia nord km 74,400

59 CIVITAVECCHIA SIPIC Srl Via Aurelia Nord 6

60 CIVITAVECCHIA SO.DE.CO. Srl località Vigna Turci snc

61 CIVITAVECCHIA API anonima petroli italiana- TOTALERG ADS Tolfa Est A12 dir. NORD km 37,5

62 CIVITAVECCHIA TAMOIL Italia SpA ADS Tolfa ovest -A12 Civitavecchia-Roma Direzione SUD - Km 61+ 300

63 CIVITAVECCHIA TOTAL ERG SpA AdS Tolfa est A12 Roma Civitavecchia- Direzione NORD

CIVITAVECCHIA ITALGAS SPA via del Gazometro 33

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64 CIVITAVECCHIA Total Italia S.p.A. (ex API) AdS "Tolfa" Est situata sulla A12 km 37,5

65 CIVITAVECCHIAR.F.I. Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. - stazione di

Civitavecchiacomprensorio di cantiere all'interno della Stazione di Civitavecchia

66 COLLEFERRO ALSTOM FERROVIARIA SPA Via Sabotino snc

67 COLLEFERRO ARC Automotive Italia srl Via Ariana km.5,200

68 COLLEFERRO SE.CO.SV.IM AREA VALLE SUATTERA Valle Suattera area agro-pastorale e area boschiva

69 COLLEFERROSE.CO.SV.IM AREA CA5+ Lotto Contiguo Gestita da

SIMMEL in affittoporzione settentrionale del DIC - Distretto Industriale Colleferro

70 COLLEFERRO SE.CO.SV.IM - ARPA 1 località colle sughero

71 COLLEFERRO CAFFARO SRL (SECOSVIM) Corso Garibaldi, 22 - s

72 COLLEFERROConsorzio GAIA AGEN.S.E.L. srl - Discarica "Colle

Fagiolara" loc. Collefagiolara

73 COLLEFERRO ITALCEMENTI SPA Via Sabotino snc

74 COLLEFERRO KEY Safety Systems srl Via degli Esplosivi 5

75 FIANO ROMANO Tamoil Italia SpA - Ex-AGIP ADS Feronia ovest A1 Milano Roma- Fiano Romano, Km 4+000- Direz. ROMA

76 FIANO ROMANO AUTOGRILL SpA Autogrill spa Feronia ovest Autostrada a1 “firenze roma” .

77 FIANO ROMANO ESSO Italiana SrlADS Mascherone est, Km 535 + 600 Autostrada A1MI - NA Bretella Fiano Romano/S.

Cesareo

78 FIANO ROMANO ENEL DISTRIBUZIONE SpA loc.S.Sebastiano foglio 40, part.1/p Acquedotto Fiano

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VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA MARINELLA Febbraio, 2012

Alessandro
Formato
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Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale - Regione Lazio

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Il presente rapporto riporta i dati relativi allo stato di salute della popolazione residente

nel comune di Civitavecchia e del totale dei residenti nel comprensorio costituito dai

comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella, considerando la

mortalità e il ricorso alle cure ospedaliere nel periodo 2006-2010. Questa relazione

costituisce una aggiornamento dell’analisi relativa al periodo 1996-2008 già pubblicata

nel Rapporto 2010 dell’Osservatorio Ambientale di Civitavecchia e ha l’obiettivo di fornire

il quadro di riferimento dello stato di salute della popolazione residente nel periodo

precedente la riconversione a carbone della centrale ENEL di Torrevaldaliga nord.

Metodi

Popolazione in studio:

Tutti i residenti nei comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella

nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2006 al 31 dicembre 2010.

Fonte dei dati:

Per la mortalità è stato utilizzato il Registro Nominativo delle Cause di Morte (ReNCaM)

della Regione Lazio e per le ospedalizzazioni il Sistema Informativo Ospedaliero (SIO)

della Regione Lazio gestito dalla Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio.

Analisi statistica

Dal ReNCaM sono stati selezionati tutti i decessi della popolazione residente nel comune

di Civitavecchia e di quella residente nei comuni del comprensorio nel periodo 2009-

2010. Dal SIO sono stati selezionati tutti i ricoveri dei residenti, in regime ordinario per

acuzie, avvenuti presso le strutture ospedaliere del Lazio. Per ciascuna patologia, definita

attraverso la diagnosi principale, è stato considerato il primo ricovero nel periodo in

studio.

La mortalità e l’ospedalizzazione della popolazione residente nei comuni in studio è stata

confrontata con quella dei residenti nel Lazio nello stesso periodo. I denominatori

utilizzati sono quelli forniti dall’ISTAT (http://demo.istat.it/). Sono stati calcolati rapporti

standardizzati di mortalità (SMR) e di ospedalizzazione (SHR) per tutte le cause e per

causa specifica, stratificati per genere, classe d’età e periodo di calendario. Il numero di

decessi/ricoveri osservato è stato rapportato al numero di decessi/ricoveri attesi

osservato nella popolazione di riferimento della regione Lazio. Sono stati calcolati gli

intervalli di confidenza al 95% per i rapporti standardizzati.

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Valutazione epidemiologica della stato di salute della popolazione residente nei comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella

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Comune di Civitavecchia

Analisi della mortalità

Nella tabella 1 sono riportati i risultati dell’analisi della mortalità per causa,

separatamente per uomini e donne.

Uomini

Nel periodo considerato, tra gli uomini residenti nel comune di Civitavecchia si osserva un

eccesso di mortalità per cause naturali (tutte le cause eccetto i traumatismi) (1179

decessi; SMR 1.09 I.C. al 95% 1.03-1.15). Per quanto riguarda la mortalità per causa, si

segnala un eccesso di rischio per tumori maligni (SMR 1.11), in particolare per tumore

del polmone (SMR 1.19) e della pleura (SMR 2.80). Si segnala inoltre un eccesso di

rischio di mortalità per tumore del fegato (SMR 1.45). Tra le cause non tumorali è

presente un eccesso di mortalità per infezioni acute delle vie respiratorie (SMR 2.84).

Donne

Nel periodo considerato, tra le donne residenti nel comune di Civitavecchia si osserva un

eccesso di mortalità per cause naturali (1222 decessi; SMR 1.06 I.C. al 95% 1.00-1.12).

Anche la mortalità per tumori maligni è in eccesso rispetto a quella delle donne residenti

nel Lazio nello stesso periodo, tale eccesso (SMR 1.08) è tuttavia al limite della

significatività statistica ( I.C. al 95% 0.97-1.20). Per quanto riguarda la mortalità per

causa, si segnala un eccesso di tumori maligni del rene (SMR 2.42) e per malattia

dell’apparato genito-urinario (SMR 1.58). Così come osservato tra gli uomini, anche tra le

donne residenti nel comune di Civitavecchia si osserva un aumento di mortalità per

infezioni acute delle vie respiratorie (SMR 1.65).

Analisi dell’ospedalizzazione

Nella tabella 2 sono riportati i risultati dello studio delle ospedalizzazioni per causa.

Uomini

Lo studio delle ospedalizzazioni dei residenti nel comune di Civitavecchia ha evidenziato

un aumento del ricorso alle cure ospedaliere per tutte le cause (SHR 1.07). Per quanto

riguarda l’ospedalizzazione per causa, si osservano eccessi di ricovero per patologie

tumorali (SHR 1.09), tumore del polmone (SHR 1.38), tumore della pleura (SHR 3.56),

tumore maligno cutaneo (SHR 1.67), Broncopneumopatia cronico ostruttiva, BPCO (SHR

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2.01), per malattie dell’apparato digerente (SHR 1.15) e per traumatismi (SHR 1.20).

Risultano invece inferiori all’atteso le ospedalizzazioni per tumore della prostata (SHR

0.69), tumore della vescica (SHR 0.70) e per malattie ischemiche (SHR 0.87).

Donne

Lo studio delle ospedalizzazioni delle donne residenti nel comune di Civitavecchia ha

evidenziato un aumento del ricorso alle cure ospedaliere per tutte le cause (SHR 1.08),

per cause tumorali (SHR 1.11), in particolare per tumore del colon retto (SHR 1.28),

tumore del polmone (SHR 1.29) e della mammella (SHR 1.15). Tra le cause non tumorali

si segnala l’eccesso di ricoveri per scompenso cardiaco (SHR 1.12), per BPCO (SHR

1.41), per asma bronchiale (SHR 1.49), per malattie dell’apparato digerente (SHR 1.19),

per malattie dell’apparato genito-urinario (SHR 1.24) e per traumatismi (SHR 1.28). Un

ridotto accesso alle cure ospedaliere rispetto al riferimento si osserva, nel periodo in

studio, per malattie dell’apparato respiratorio (SHR 0.91)

Area di Civitavecchia (comuni di Civitavecchia, Allumiere,

Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella)

Analisi della mortalità

Nella tabella 3 sono riportati i risultati dell’analisi della mortalità per causa,

separatamente per uomini e donne.

Uomini

Nel biennio considerato, tra gli uomini residenti nei comuni dell’area si osserva un

eccesso di mortalità per tutte le cause (2201 decessi; SMR 1.07), anche la mortalità per

tumori maligni risulta in eccesso rispetto al riferimento (SMR 1.10). L’analisi per singola

sede tumorale mostra un eccesso di mortalità per tumore della trachea, bronchi e

polmoni (SMR 1.19). Tra le cause non tumorali spicca l’eccesso di rischio di mortalità per

infezioni acute delle vie respiratorie (SMR 2.84) e si osserva, al contrario, un rischio

inferiore di mortalità per BPCO (SMR 0.74).

Donne

La mortalità per cause tumorali è sostanzialmente simile alla mortalità della popolazione

femminile del Lazio nello stesso periodo. Si osserva un eccesso di rischio di mortalità per

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Valutazione epidemiologica della stato di salute della popolazione residente nei comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella

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tumore del rene (SMR 1.73) e, tra le cause non tumorali un eccesso di rischio di mortalità

per infezioni acute delle vie respiratorie (SMR 1.63) e di malattie dell’apparto genito-

urinario (SMR 1.40). Una mortalità inferiore all’atteso si osserva per le malattie

ischemiche (SMR 0.86).

Analisi dell’ospedalizzazione

Nelle tabelle 4 sono riportati i risultati dell’analisi della ospedalizzazione delle persone

residenti nei comuni dell’area, separatamente per uomini e donne

Uomini

Nel periodo considerato si registra un leggero aumento del ricorso alle cure ospedaliere,

rispetto al riferimento regionale, tra gli uomini residenti nell’area (SHR 1.02). In

particolare si osservano eccessi di ricovero per tumori maligni, (SHR 1.05), tumore del

polmone (SHR 1.32), tumore della pleura (SHR 2.70), per BPCO (SHR 1.58), per malattie

dell’apparato digerente (SHR 1.04) e per traumatismi (SHR 1.18). Risultano inferiori

all’atteso, calcolato su base regionale, le ospedalizzazioni per tumore della prostata (SHR

0.71), tumore della vescica (SHR 0.75), malattie della tiroide (SHR 0.73), malattie

dell’apparato circolatorio (SHR 0.97), in particolare per malattie ischemiche del cuore

(SHR 0.85). Anche i ricoveri per malattie dell’apparato respiratorio ed in particolare per

infezioni acute delle vie respiratorie, risultano in difetto rispetto al riferimento regionale

(SHR 0.96 e 0.93, rispettivamente).

Donne

Lo studio delle ospedalizzazioni delle donne residenti in questi comuni ha evidenziato un

leggero eccesso rispetto all’atteso su base regionale (SHR 1.01). Un aumento

statisticamente significativo del ricorso alle cure ospedaliere si osserva per BPCO (SHR

1.24), malattie dell’apparato digerente (SHR 1.11), genito-urinario (SHR 1.15) e per

traumatismi (SHR 1.23). Risultano inferiori all’atteso le ospedalizzazioni per tumori

maligni della tiroide (SHR 0.69), malattie ischemiche (SHR 0.93), in particolare per

malattie ischemiche del cuore (SHR 0.82). e per malattie dell’apparato respiratorio (SHR

0.89)

Conclusioni

La popolazione residente nel comune di Civitavecchia nel periodo 2006-2010 presenta un

quadro di mortalità per cause naturali (tutte le cause eccetto i traumatismi) e per tumori

maligni in eccesso di circa il 10% rispetto alla popolazione residente nel Lazio nello

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stesso periodo. Tale eccesso si conferma tra gli uomini residenti nell’area allargata ai

comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella ma non tra le

donne.

In riferimento alla mortalità per cause tumorali, si osserva tra gli uomini residenti a

Civitavecchia un forte eccesso di rischio per tumore polmonare e della pleura. L’analisi

allargata ai comuni del comprensorio conferma l’eccesso di rischio per tumore polmonare.

In questo periodo si osserva inoltre un eccesso di rischio di mortalità per infezioni acute

respiratorie sia tra gli uomini che nelle donne, sia nel comune di Civitavecchia che

nell’area allargata. L’analisi del ricorso alle cure ospedaliere conferma sostanzialmente il

quadro delineato dallo studio della mortalità.

Per approfondimenti sullo stato di salute della popolazione del comune di Civitavecchia e

dell’area limitrofa si rimanda al rapporto sullo stato di salute della popolazione a Roma e

nel Lazio 2006-2009 (http://www.epidemiologia.lazio.it/atlante/index.php).

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Valutazione epidemiologica della stato di salute della popolazione residente nei comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella

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Allegato 1 - Guida alla lettura delle tabelle

Calcolo dei Rapporti standardizzati di mortalità o di ospedalizzazione

Il rapporto standardizzato di mortalità (o ospedalizzazione) è il rapporto tra eventi osservati in

una popolazione e quelli attesi rispetto ad un’area di confronto. Con questo metodo si stimano gli

eventi teorici che si osserverebbero nella popolazione in esame, in questo caso Civitavecchia e i

comuni limitrofi, se questa sperimentasse la stesse condizioni della popolazione scelta come

confronto, in questo caso il Lazio. Gli eventi teorici (“attesi”) si ottengono applicando alla

popolazione in studio i tassi di mortalità (o di ospedalizzazione) della popolazione di riferimento; i

tassi sono specifici per genere e classe di età, in modo da tenere conto dell’andamento della

mortalità e delle ospedalizzazioni in relazione alla distribuzione per genere ed età delle

popolazioni. Per ogni causa di morte e di ricovero considerata, e separatamente per uomini e

donne, viene calcolato il rapporto tra gli eventi osservati e gli eventi attesi e si moltiplica per 100,

ottenendo i Rapporti Standardizzati di Mortalità (SMR) e di Ospedalizzazione (SHR). Se la

mortalità dell’area in studio per una data causa non differisce da quella di confronto (cioè gli

eventi osservati sono pari agli eventi attesi), il corrispondente SMR sarà pari a 100; valori di SMR

sopra 100 indicano un eccesso della mortalità rispetto all’atteso, mentre valori sotto 100 indicano

un difetto. A questi indici sono associati gli intervalli di confidenza (IC), che rappresentano gli

estremi inferiore e superiore dell’intervallo di valori all’interno del quale è probabile che ricada il

valore dell’SMR nella popolazione osservata (la probabilità è stabilita a priori, in questo caso è il

95%). L’ampiezza dell’intervallo dà una misura della precisione statistica della stima (tanto più è

ampio l’intervallo, tanto più la stima è imprecisa) ed è influenzato dalle dimensioni della

popolazione in studio e dalla frequenza della malattia (tanto più piccolo è il numero di eventi,

tanto più imprecisa è la stima dell’SMR e dunque tanto più ampio è l’intervallo di confidenza).

L’intervallo di confidenza fornisce l’informazione sulla variabilità casuale dell’associazione

osservata: per intervalli stimati a 95%, la probabilità che l’associazione osservata sia

nella popolazione diversa per effetto del caso è minore o uguale a 5%. La stima puntuale

dell’SMR rappresenta la miglior approssimazione dell’associazione nella popolazione

studiata, tuttavia tutti i valori di SMR compresi negli intervalli di confidenza stimati con

questa metodologia sono ugualmente probabili.

Le stime di SMR possono essere utilizzate esclusivamente nel confronto tra la

popolazione in studio, in questo caso Civitavecchia e i comuni limitrofi, e la popolazione

di riferimento, in questo caso il Lazio. Non è possibile confrontare tra di loro SMR di

diverse popolazioni; ad esempio non è possibile confrontare tra di loro le stime di SMR

degli uomini con quelle delle donne. Quindi le stime specifiche per genere confrontano gli

uomini della popolazione in studio con gli uomini della popolazione di riferimento e le

donne della popolazione in studio con le donne della popolazione di riferimento, ma non

consentono di confrontare, ad esempio, la mortalità o l’ospedalizzazione delle donne con

quella degli uomini.

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OSS ATT SMR OSS ATT SMR

Cause naturali (001-629, 677-799) 1179 1083.51.09 1.03 1.15 1222 1158.01.06 1.00 1.12Tumori maligni (140-208) 443 397.7 1.11 1.01 1.22 340 314.6 1.08 0.97 1.20

Tumori maligni dello stomaco (151) 22 24.2 0.91 0.57 1.38 22 18.4 1.19 0.75 1.81Tumori maligni del colon e del retto (153,154) 36 45.8 0.79 0.55 1.09 39 39.7 0.98 0.70 1.34Tumori maligni del fegato (155) 31 21.4 1.45 0.99 2.06 14 12.9 1.08 0.59 1.82Tumori maligni del pancreas (157) 20 18.9 1.06 0.65 1.64 20 21.9 0.91 0.56 1.41Tumori maligni della laringe (161) 6 5.7 1.04 0.38 2.27 1 0.8Tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni (162) 140 117.8 1.19 1.00 1.40 48 46.8 1.03 0.76 1.36Tumori maligni della pleura (163) 6 2.1 2.80 1.03 6.10 0 0.9Tumori maligni della mammella della donna (174) 52 48.3 1.08 0.80 1.41Tumori maligni della prostata (185) 39 34.2 1.14 0.81 1.56Tumori maligni della vescica (188) 22 21.0 1.05 0.66 1.59 10 6.1 1.64 0.79 3.01Tumori maligni del rene e di altri non specificati organi urinari (189) 8 12.0 0.67 0.29 1.32 13 5.4 2.42 1.29 4.14Tumori maligni dell'encefalo (191) 9 9.7 0.93 0.42 1.76 10 7.9 1.27 0.61 2.34Tumori maligni del tessuto linfatico ed ematopoietico (200-208) 38 32.1 1.18 0.84 1.63 22 28.6 0.77 0.48 1.16

Malattie del sistema circolatorio (390-459) 427 417.9 1.02 0.93 1.12 537 534.7 1.00 0.92 1.09Malattie ischemiche del cuore (410-414) 176 158.1 1.11 0.95 1.29 137 148.0 0.93 0.78 1.09

Malattie dell'apparato respiratorio (460-519) 85 72.9 1.17 0.93 1.44 70 65.1 1.08 0.84 1.36Infezioni acute delle vie respiratorie, polmonite e influenza (460-466, 480-487) 35 12.3 2.84 1.98 3.95 22 13.3 1.65 1.03 2.50Malattie polmonari cronico ostruttive (490-492,494,496) 32 43.5 0.74 0.50 1.04 28 35.5 0.79 0.52 1.14

Malattie dell'apparato digerente (520-579) 51 45.2 1.13 0.84 1.48 49 45.9 1.07 0.79 1.41Malattie dell'apparato genitourinario (580-629) 15 17.4 0.86 0.48 1.42 29 18.31.58 1.06 2.27Traumatismi e avvelenamenti (800-999) 52 59.8 0.87 0.65 1.14 61 50.4 1.21 0.93 1.56

Il valore dell'SMR in eccesso o in difetto rispetto al valore nullo (1.0) si considera statisticamente significativo quando l'Intervallo di Confidenza (IC) al 95 % non comprende il valore 1.0. Ad esempio, si può affermare che l'eccesso di mortalità per tumori di trachea, bronchi e polmoni negli uomini è statisticamente significativo, mentre l'eccesso che si osserva per tumori di trachea, bronchi e polmoni nelle donne non è significativo in termini statistici. Occorre cautela nell'interpretazione degli eccessi/difetti quando questi si basano su un numero esiguo di casi osservati.

Tabella 1 - Decessi per causa dei residenti nel comune di Civitavecchia. Rapporti standardizzati indiretti di mortalità (SMR) aggiustati per età. Osservati (OSS), attesi (ATT), SMR e Intervalli di Confidenza (IC) al 95% per causa. Riferimento regione Lazio. Uomini e donne. Periodo 2006-2010.

I.C. 95% I.C. 95%uomini donne

CAUSA (ICD-9-CM)

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Valutazione epidemiologica della stato di salute della popolazione residente nei comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella

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OSS ATT SHR OSS ATT SHR

Cause naturali (001-629, 677-799) 7225 6759.01.07 1.04 1.09 7972 7410.21.08 1.05 1.10Tumori maligni (140-208) 887 812.6 1.09 1.02 1.17 870 784.2 1.11 1.04 1.19

Tumori maligni dello stomaco (151) 33 32.9 1.00 0.69 1.41 31 24.6 1.26 0.86 1.79Tumori maligni del colon e del retto (153,154) 105 107.3 0.98 0.80 1.18 115 90.11.28 1.05 1.53Tumori maligni del fegato (155) 33 28.2 1.17 0.81 1.64 15 14.3 1.05 0.59 1.73Tumori maligni del pancreas (157) 20 19.7 1.02 0.62 1.57 28 22.2 1.26 0.84 1.83Tumori maligni della laringe (161) 14 15.5 0.90 0.49 1.51 1 2.5Tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni (162) 157 114.0 1.38 1.17 1.61 62 48.1 1.29 0.99 1.65Tumori maligni della pleura (163) 11 3.1 3.56 1.78 6.37 3 1.4Melanoma maligno cutaneo (172) 23 13.8 1.67 1.06 2.50 18 13.0 1.38 0.82 2.18Tumori maligni della mammella della donna (174) 228 198.8 1.15 1.00 1.31Tumori maligni della prostata (185) 70 101.0 0.69 0.54 0.88Tumori maligni della vescica (188) 82 116.3 0.70 0.56 0.87 22 28.4 0.78 0.49 1.17Tumori maligni del rene e di altri non specificati organi urinari (189) 33 33.9 0.97 0.67 1.37 23 17.5 1.31 0.83 1.97Tumori maligni dell'encefalo (191) 18 16.2 1.11 0.66 1.76 16 13.1 1.22 0.70 1.99Tumori maligni della ghiandola tiroidea (193) 15 18.4 0.82 0.46 1.35 49 59.7 0.82 0.61 1.08Tumori maligni del tessuto linfatico ed ematopoietico (200-208) 68 57.4 1.18 0.92 1.50 54 49.3 1.09 0.82 1.43

Malattie della tiroide (240-246) 36 45.5 0.79 0.55 1.10 161 153.7 1.05 0.89 1.22Malattie del sistema nervoso centrale (330-349) 154 152.1 1.01 0.86 1.19 176 180.3 0.98 0.84 1.13Malattie del sistema circolatorio (390-459) 1847 1873.2 0.99 0.94 1.03 1631 1621.0 1.01 0.96 1.06

Malattie ischemiche del cuore (410-414) 501 577.0 0.87 0.79 0.95 269 296.5 0.91 0.80 1.02Scompenso cardiaco (428) 276 259.6 1.06 0.94 1.20 326 290.21.12 1.00 1.25

Malattie cerebrovascolari (430-438) 456 445.0 1.02 0.93 1.12 507 488.4 1.04 0.95 1.13Malattie dell'apparato respiratorio (460-519) 1042 1041.6 1.00 0.94 1.06 768 848.60.91 0.84 0.97

Infezioni acute delle vie respiratorie, polmonite e influenza (460-466, 480-487) 388 379.3 1.02 0.92 1.13 318 307.3 1.03 0.92 1.15Malattie polmonari cronico ostruttive (490-492,494,496) 217 107.9 2.01 1.75 2.30 123 87.2 1.41 1.17 1.68Asma (493) 31 34.3 0.90 0.61 1.28 43 28.81.49 1.08 2.01

Malattie dell'apparato digerente (520-579) 1523 1326.91.15 1.09 1.21 1452 1218.61.19 1.13 1.25Cirrosi epatica (5712,5715) 62 53.2 1.17 0.89 1.49 33 30.7 1.08 0.74 1.51

Malattie dell'apparato genitourinario (580-629) 739 728.9 1.01 0.94 1.09 1308 1057.01.24 1.17 1.31Nefrite, sindrome nefrosica e nefrosi (580-589) 106 120.8 0.88 0.72 1.06 85 100.6 0.85 0.68 1.05

Traumatismi e avvelenamenti (800-999) 1491 1241.51.20 1.14 1.26 1411 1104.91.28 1.21 1.35

Il valore dell'SHR in eccesso o in difetto rispetto al valore nullo (1.0) si considera statisticamente significativo quando l'Intervallo di Confidenza (IC) al 95 % non comprende il valore 1.0. Ad esempio, si può affermare che l'eccesso di ospedalizzazioni per melanoma maligno tra gli uomini è statisticamente significativo, mentre l'eccesso che si osserva per lo stesso tumore tra le donne non è significativo in termini statistici. Occorre cautela nell'interpretazione degli eccessi/difetti quando questi si basano su un numero esiguo di casi osservati.

Tabella 2- Ospedalizzazioni per causa dei residenti nel comune di Civitavecchia. Rapporti standardizzati indiretti di ospedalizzazione (SHR) aggiustati per età. Osservati (OSS), attesi (ATT), SHR e Intervalli di Confidenza (IC) al 95% per causa. Riferimento regione Lazio. Uomini e donne. Periodo 2006-2010.

CAUSA (ICD-9-CM)uomini donne

I.C. 95% I.C. 95%

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Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale - Regione Lazio

10

OSS ATT SMR OSS ATT SMR

Cause naturali (001-629, 677-799) 2201 2048.01.07 1.03 1.12 2175 2124.7 1.02 0.98 1.07Tumori maligni (140-208) 831 757.4 1.10 1.02 1.17 584 576.4 1.01 0.93 1.10

Tumori maligni dello stomaco (151) 41 46.1 0.89 0.64 1.21 40 33.7 1.19 0.85 1.61Tumori maligni del colon e del retto (153,154) 95 87.0 1.09 0.88 1.34 71 72.6 0.98 0.76 1.23Tumori maligni del fegato (155) 47 40.8 1.15 0.85 1.53 23 23.6 0.97 0.62 1.46Tumori maligni del pancreas (157) 30 36.1 0.83 0.56 1.19 38 40.1 0.95 0.67 1.30Tumori maligni della laringe (161) 14 11.0 1.28 0.70 2.14 2 1.5Tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni (162) 269 225.2 1.19 1.06 1.35 79 85.8 0.92 0.73 1.15Tumori maligni della pleura (163) 8 4.1 1.95 0.84 3.85 0 1.6Tumori maligni della mammella della donna (174) 91 88.7 1.03 0.83 1.26Tumori maligni della prostata (185) 68 64.7 1.05 0.82 1.33Tumori maligni della vescica (188) 39 39.7 0.98 0.70 1.34 16 11.2 1.43 0.82 2.33Tumori maligni del rene e di altri non specificati organi urinari (189) 21 22.8 0.92 0.57 1.41 17 9.81.73 1.01 2.77Tumori maligni dell'encefalo (191) 13 18.5 0.70 0.37 1.20 15 14.4 1.04 0.58 1.71Tumori maligni del tessuto linfatico ed ematopoietico (200-208) 72 60.9 1.18 0.92 1.49 37 52.3 0.71 0.50 0.97

Malattie del sistema circolatorio (390-459) 795 786.4 1.01 0.94 1.08 959 982.4 0.98 0.92 1.04Malattie cardiache (390-429) 574 561.8 1.02 0.94 1.11 681 677.8 1.00 0.93 1.08

Malattie ischemiche del cuore (410-414) 313 298.5 1.05 0.94 1.17 233 271.70.86 0.75 0.98Malattie dell'apparato respiratorio (460-519) 145 136.8 1.06 0.89 1.25 122 119.5 1.02 0.85 1.22

Infezioni acute delle vie respiratorie, polmonite e influenza (460-466, 480-487) 48 23.0 2.08 1.54 2.76 40 24.5 1.63 1.16 2.22Malattie polmonari cronico ostruttive (490-492,494,496) 60 81.6 0.74 0.56 0.95 45 65.1 0.69 0.50 0.92

Malattie dell'apparato digerente (520-579) 92 85.7 1.07 0.87 1.32 87 84.0 1.04 0.83 1.28Malattie dell'apparato genitourinario (580-629) 32 32.6 0.98 0.67 1.38 47 33.61.40 1.03 1.86Traumatismi e avvelenamenti (800-999) 105 111.6 0.94 0.77 1.14 90 92.5 0.97 0.78 1.20

Il valore dell'SMR in eccesso o in difetto rispetto al valore nullo (1.0) si considera statisticamente significativo quando l'Intervallo di Confidenza (IC) al 95 % non comprende il valore 1.0. Ad esempio, si può affermare che l'eccesso di mortalità per cause naturali negli uomini è statisticamente significativo, mentre l'eccesso che si osserva per cause naturali nelle donne non è significativo in termini statistici. Occorre cautela nell'interpretazione degli eccessi/difetti quando questi si basano su un numero esiguo di casi osservati.

Tabella 3 -Decessi per causa della coorte dei residenti nell'area di Civitavecchia (Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella). Rapporti standardizzati indiretti di mo rtalità (SMR) aggiustati per età. Osservati (OSS), attesi (ATT), SMR e Intervalli di Confidenza (IC) al 95% per causa. Riferimento regione Lazio. Uomini e donne. Periodo 2006-2010.

CAUSA (ICD-9-CM)uomini donne

I.C. 95% I.C. 95%

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Valutazione epidemiologica della stato di salute della popolazione residente nei comuni di Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella

11

OSS ATT SHR OSS ATT SHR

Cause naturali (001-629, 677-799) 12861 12670.51.02 1.00 1.03 13738 13536.01.01 1.00 1.03Tumori maligni (140-208) 1636 1551.4 1.05 1.00 1.11 1461 1440.6 1.01 0.96 1.07

Tumori maligni dello stomaco (151) 63 62.9 1.00 0.77 1.28 57 45.0 1.27 0.96 1.64Tumori maligni del colon e del retto (153,154) 216 205.2 1.05 0.92 1.20 187 165.4 1.13 0.97 1.30Tumori maligni del fegato (155) 51 54.0 0.94 0.70 1.24 20 26.3 0.76 0.47 1.18Tumori maligni del pancreas (157) 33 37.7 0.88 0.60 1.23 42 40.6 1.03 0.74 1.40Tumori maligni della laringe (161) 32 29.7 1.08 0.74 1.52 2 4.6Tumori maligni della trachea, dei bronchi e dei polmoni (162) 288 218.4 1.32 1.17 1.48 90 88.4 1.02 0.82 1.25Tumori maligni della pleura (163) 16 5.9 2.70 1.54 4.38 5 2.6 1.94 0.63 4.52Melanoma maligno cutaneo (172) 36 26.1 1.38 0.96 1.91 29 23.9 1.21 0.81 1.74Tumori maligni della mammella della donna (174) 391 366.2 1.07 0.96 1.18Tumori maligni della prostata (185) 138 194.2 0.71 0.60 0.84Tumori maligni della vescica (188) 167 222.5 0.75 0.64 0.87 43 52.0 0.83 0.60 1.11Tumori maligni del rene e di altri non specificati organi urinari (189) 55 64.7 0.85 0.64 1.11 36 32.1 1.12 0.78 1.55Tumori maligni dell'encefalo (191) 26 30.7 0.85 0.55 1.24 22 23.9 0.92 0.58 1.39Tumori maligni della ghiandola tiroidea (193) 27 34.7 0.78 0.51 1.13 76 109.70.69 0.55 0.87Tumori maligni del tessuto linfatico ed ematopoietico (200-208) 127 108.7 1.17 0.97 1.39 79 90.3 0.87 0.69 1.09

Malattie della tiroide (240-246) 63 86.3 0.73 0.56 0.93 261 282.7 0.92 0.81 1.04Malattie del sistema nervoso centrale (330-349) 286 284.5 1.01 0.89 1.13 305 328.2 0.93 0.83 1.04Malattie del sistema circolatorio (390-459) 3446 3561.4 0.97 0.94 1.00 2761 2968.5 0.93 0.90 0.97

Malattie ischemiche del cuore (410-414) 938 1103.8 0.85 0.80 0.91 446 543.9 0.82 0.75 0.90Scompenso cardiaco (428) 498 492.5 1.01 0.92 1.10 537 530.1 1.01 0.93 1.10

Malattie cerebrovascolari (430-438) 875 847.4 1.03 0.97 1.10 847 893.0 0.95 0.89 1.01Malattie dell'apparato respiratorio (460-519) 1842 1927.2 0.96 0.91 1.00 1367 1539.7 0.89 0.84 0.94

Infezioni acute delle vie respiratorie, polmonite e influenza (460-466, 480-487) 648 697.5 0.93 0.86 1.00 524 556.5 0.94 0.86 1.03Malattie polmonari cronico ostruttive (490-492,494,496) 323 204.5 1.58 1.41 1.76 197 159.4 1.24 1.07 1.42Asma (493) 51 61.2 0.83 0.62 1.10 55 51.9 1.06 0.80 1.38

Malattie dell'apparato digerente (520-579) 2604 2494.3 1.04 1.00 1.08 2475 2225.8 1.11 1.07 1.16Cirrosi epatica (5712,5715) 113 101.3 1.12 0.92 1.34 57 56.2 1.01 0.77 1.31

Malattie dell'apparato genitourinario (580-629) 1241 1377.5 0.90 0.85 0.95 2216 1933.31.15 1.10 1.19Nefrite, sindrome nefrosica e nefrosi (580-589) 191 228.3 0.84 0.72 0.96 184 183.8 1.00 0.86 1.16

Traumatismi e avvelenamenti (800-999) 2722 2298.3 1.18 1.14 1.23 2488 2015.2 1.23 1.19 1.28

Il valore dell'SHR in eccesso o in difetto rispetto al valore nullo (1.0) si considera statisticamente significativo quando l'Intervallo di Confidenza (IC) al 95 % non comprende il valore 1.0. Ad esempio, si può affermare che l'eccesso di ospedalizzazioni per tumori di trachea, bronchi e polmoni negli uomini è statisticamente significativo, mentre l'eccesso che si osserva per tumori di trachea, bronchi e polmoni nelle donne non è significativo in termini statistici. Occorre cautela nell'interpretazione degli eccessi/difetti quando questi si basano su un numero esiguo di casi osservati.

Tabella 4- Ospedalizzazioni per causa dei residenti nell'area di Civitavecchia (Civitavecchia, Allumiere, Tarquinia, Tolfa e Santa Marinella). Rapporti standardizzati indiretti di ospedalizzazione (SHR) aggiustati per età. Osservati (OSS), attesi (ATT), SHR e Intervalli di Confidenza (IC) al 95% per causa. Riferimento regione Lazio. Uomini e donne. Periodo 2006-2010.

CAUSA (ICD-9-CM)uomini donne

I.C. 95% I.C. 95%

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Alessandro
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