frutti antichi -08 m.melegari - piante officinali · 2017. 3. 4. · frutti antichi -08 m.melegari...

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Frutti antichi -08 M.Melegari

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  • Frutti antichi -08 M.Melegari

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    Che cosa si intende per “frutti dimenticati” ?

    Produzioni frutticole che in passato hanno svolto un ruolo

    importante nella vita della popolazione residente

    in campagna, e soprattutto in montagna.

    Si tratta di piante che appartengono a molte specie, sia

    spontanee che coltivate: di alcune sono

    note numerosissime varietà!!!

    Oggi, per vari motivi (socio-economici, stili di vita,

    abitudini alimentari, mode…), alcuni di essi

    sono relegati in una posizione marginale,

    e molti rischiano anzi una vera

    estinzione!

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    Particolarmente meritevoli di attenzione sono le specie spontanee, originarie delle nostre regioni, o anche

    naturalizzate : cornioli, prugnoli, corbezzoli, giuggioli, nespoli, sorbi, etc

    Ma da non trascurare le “domestiche” : meli, peri etc.

    Questi frutti (oggi a molti giovani forse sconosciuti) un tempo si trovavano accanto alle case coloniche,

    dove venivano coltivati in piccole quantità, per soddisfare i bisogni alimentari e

    di buona salute della famiglia, nel contesto economico di

    autosussistenza ⇓

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    …AUTOSUSSISTENZA PER VARIE EMERGENZE… + …tempi di guerra… + …annate scarse…

    + …opportunità di piante “rustiche”, resistenti… + …raccolta di frutti spontanei…

    …SUPERATE LE EMERGENZE… + …civiltà industriale…

    + …cibi più “raffinati”… + …e di qualità costante…

    +…e disponibili in ogni stagione… ⇓

    IMPOVERIMENTO DI TALI PRODUZIONI

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    RISVEGLIO E RILANCIO DEL SETTORE !! + …interesse di agricoltori, ricercatori,appassionati…

    +…nuovi spazi commerciali … + …agricoltura biologica… +…prodotti tradizionali…

    ⇓ MERCATO DI NICCHIA

    ALTRI FATTORI: +…rilancio del prodotto erboristico e salutistico…

    +…prospettive di nuove “fitomedicine”… ⇓

    SPERANZE PER LA NS. BUONA SALUTE !

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    NUOVI FERMENTI DI INIZIATIVE E DI IDEE IN MOLTE REGIONI E PROVINCIE ….

    Sperimentazioni, di vulgazione, formazione... UN ESEMPIO:

    Com.tà Mont. Appenn. Modena Ovest e

    C.I.P.A., con la collab. dell’ Univ.tà di Modena

    e Reggio Em. (Facoltà di Farmacia) ↓

    - Corso di formazione professionale

    - Indagine sul territorio

    - Tesi di Laurea in Tecniche Erboristiche

    - Testo “La riscoperta e la valorizzazione

    della biodiversità” ⇒ ⇒ ⇒

  • Frutti antichi -08 M.Melegari

    C.I.P.A. (C.I.A.) Via Santi, 14

    41100 Modena Tel. 059 827272

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    AZZERUOLO GIALLO E ROSSO Crataegus azarolus L.

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    A Z Z E R U O L O ..pam lazarein...

    Arbusto o albero di modeste dimensioni, presente allo stato selvatico in diverse varietà (con le spine !); difficile inquadramento

    sistematico esatto, a causa di ibridazioni etc etc. Pianta usata

    anche a scopo ornamentale. Tre varietà, a seconda del colore del frutto (pomo sferoidale, con Ø di 2-3 cm): bianca (o moscatella),

    rossa di Romagna, gialla. Polpa dolce, succosa, aromatica.

    Usi tradizionali: prodotti da pasticceria, confetture etc.

    Farmacopea popolare: proprietà diuretiche, ipotensive, antianemiche (polpa), altre, per es.:

    “graditi alle gravide…contro nausea..” (Mattioli)

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    Erwinia amylovora Agente patogeno responsabile del

    “colpo di fuoco batterico”, malattia che colpisce numerose piante, anche

    ornamentali e spontanee:

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    BIRICOCCOLO Prunus desycarpa

    Prunus x dasycarpa

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    BIRICOCCOLO

    Chiamato anche susincocco! Si può considerare un ibrido naturale

    fra susino, mirabolano e albicocco; pianta simile al susino.

    Frutto: di dimensioni medio-piccole, tondeggiante, simile ad una albicocca, di colore arancio-violetto. Si consumava

    tradizionalmente fresco, o per marmellate, a causa della scarsa conservabilità.

    Sapore: ricorda l’albicocca, ma con fragranza tipica della susina.

    Testimonianza

    “…molto rustico, come albero,... e facile da innestare…. e poi

    vegeta con più facilità rispetto ad altri innesti…sempre che “al sia po fat cuma as dev !…”

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    C O R B E Z Z O L O Arbutus unedo L.

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    Corbezzolo Frutto: bacca carnosa, con molti tubercoli esterni,

    di colore rosso scarlatto (da verdi ⇒ gialli), Ø 1-2 cm, polpa gialliccia;

    compare in autunno ed è maturo in gennaio.

    E’ conosciuto da tempi antichissimi : “unedo” (= unum tantum edo)

    in quanto, pur commestibile, non gradevolissimo (lascia “semini” in bocca)!

    In verità, se ben maturo è piacevole.

    - Pianta ornamentale molto decorativa (in autunno-inverno

    presenta foglie-fiori-frutti vistosamente colorati).

    - E’ interessante anche per varie le proprietà . Foglie e radici (TM):diuretiche,

    depurative, antiinfiammatorie, antisettiche delle vie urinarie (arbutoside,

    tannini). Frutti: astringenti intestinali (zuccheri, pectine, flavonoidi)

    - Altri utilizzi: per confetture, gelatine, sciroppi, succhi, acquavite….

    - Miele di corbezzoli: amaro, molto pregiato, utile per affezioni bronchiali !

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    CORNIOLO Cornus mas L.

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    CORNIOLO

    Piccolo albero-arbusto. Legno durissimo (lance antichi romani!).

    Fiori piccoli, colore giallo intenso: in fioritura (da febbraio ad aprile, a seconda della altitudine), aspetto spettacolare !!

    Frutto: ovoidale, carnoso, 1-2 cm, di colore rossastro; polpa acidula, succosa, con nocciolo legnoso allungato e durissimo.

    Testimonianze “…il legno è speciale, resistente, compatto, ma duttile e flessibile…un tempo usato per gli ingranaggi....ruote del mulino ad acqua... il difficile era trovare l’albero con il tronco abbastanza grosso!…”

    “…è il frutto…che contiene più ferro.. Una volta venivano essiccati e poi masticati ripetutamente dalle donne che filavano la lana, per stimolare la saliva…necessaria per tenere umidi i polpastrelli delle

    dita…”

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    M E L A ? PERA? C O T O G N A Cydonia oblonga L.

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    C O T O G N A / O ….pam dōgn….!

    Impropriamente chiamato melo o pero, con cui non ha niente a che fare ! Ne esistono diverse varietà: da frutto (con frutti a

    forma di mela o di pera), e da portainnesti

    I frutti sono grossi, asimmetrici, di colore giallo-oro, dotati di grande fragranza, ricoperti di peluria.

    Polpa molto soda, astringente, inadatta al consumo fresco. Chi (non) ricorda la “cotognata”, o le marmellate, o il “savor”:

    mosto cotto, mele e pere, noci, cotogno, scorza melone ..

    Grazie al profumo fragrante, si tenevano anche sulla tavola, o nei cassetti, per aromatizzare !!

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    C O T O G N A / O

    Proprietà : astringente, regolarizza l’intestino

    (enteriti, coliti, diarree); antisettico e

    antiinfiammatorio del tubo digerente (tannini)

    Simboli Amore e felicità (Grecia); in immagini è

    nella mano destra di Venere (dono di Paride !)

    Antica Roma: dono e auguri agli sposi

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    G I U G G I O L A Zizyphus sativa Gaer.

    (zòzla, zèzla..)

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    GIUGGIOLA Arbusto/alberello di 2-5 m, e oltre; ne esistono numerose varietà.

    Frutto: drupa ovale o sferica, rossastra o bruna, polpa bianca, nocciolo allungato, duro, appuntito, con due semi; sapore acidulo,

    ma dolce a maturazione (in autunno): apprezzato e prelibato se appassito!

    Frutto a scopo alimentare: - eliminando i semi e lasciando essiccare al sole - gelatina (“pasta di giuggiole”) -

    per marmellate, sciroppi, dolci, canditi etc – “Brodo di giuggiole” (*): antico preparato, con effetto (?)

    sedativo-ipnotico (adenosina). Contenuti attivi: saponine triterpeniche, alcaloidi , glicosidi

    flavonoidici (es. quercetin-3-glucoside), polisaccaridi Proprietà: ipnotica (?), anticonvulsivante (?), normalizza

    la pressione; anticatarrali (pozioni antitosse etc)

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    (*) …”andare in brodo di giuggiole !”….

    UNA RICETTA ….CASALINGA: - giuggiole – zucchero- uva zibibbo-

    - mele cotogne – vino cabernet- -  buccia limone grattug. - acqua

    ⇐ Giuggiolotti

    PRODOTTI IN COMMERCIO:

    Brodo di giuggiole (Classico e Crema) ⇒

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    CILIEGIA ZAMBELLA Prunus avium L.

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    “Sresa zambèla” Varietà di ciliegie molto comune e diffusa nel

    nel nostro appennino.

    Pianta di buona vigoria e fruttificazione, a fioritura

    precoce: risente quindi delle gelate

    tardive primaverili,

    Frutto : piccole dimensioni, a base appuntita

    e cuoriforme; buccia è rossa, talora sfumata di giallo;

    polpa bianca, tenera, zuccherina, delicata.

    Per consumo immediato: non si conserva a lungo.

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    E’ famoso (anche) grazie alla descrizione di Carducci

    in “Pianto antico” ⇓

    L’albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno dai bei vermigli fior

    MELOGRANO (melagrana) Punica granatum L.

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    Frutto caratteristico: grossa bacca sferica (balausta), con pericarpo coriaceo, spesso, suddivisa in otto

    logge, con tanti semi, coperti da tegumenti molli, rossi, di aspetto vitreo; polpa

    commestibile, succosa, agrodolce ⇒. spremuta !!!

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    Tradizionali - Per la ricchezza in tannini ha proprietà astringenti: veniva usato per

    dissenterie, emorragie etc.; possiede anche proprietà depurative

    Fitoterapia - Per il contenuto in alcaloidi (pelletierina e analoghi), la corteccia è stata

    usata come antielmintico, soprattutto contro la tenia; presenta però una

    tossicità elevata! Non più usata

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    RECENTI NUOVI SPUNTI (SPERIMENTALI !)

    SULLE PROPRIETA’ DEL MELOGRANO

    + Attività antiossidante

    + Protezione dell’apparato cardiovascolare

    + Attività preventiva e curativa di forme tumorali

    + Attività antimicrobiche e antivirali

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    N E S P O L A Mespilus germanica L.

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    NESPOLA

    E’ noto che questo frutto, se “fresco”, non è gradevole: ha sapore troppo astringente per la presenza

    di tannini, e acidulo, per il contenuto di vari acidi !

    Va quindi lasciato “ammezzire”, cioè appassire per un certo periodo, nella paglia: in tal modo

    matura piano piano, in modo scalare... …”cun al teimp e cun la paia…”

    Per le sue proprietà astringenti, veniva usato come antidiarroico (occasionalmente!): riporta le

    funzioni intestinali alla normalità, senza provocare stitichezza.

    Decotto di foglie e frutti acerbi: gargarismi contro mal di gola

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    SORBA DOMESTICA Sorbus domestica L.

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    SORBO

    I frutti sono piccoli pomi piriformi, di colore verde-giallastro.

    Le sorbe, mangiate appena colte, lasciano la bocca aspra e allappata: per poterle gustare si

    lasciano ammezzire tra la paglia, come le nespole.

    In caso di abuso possono provocare costipazioni. Un tempo: rimedio antidiarroico, e anche

    come diuretiche e antiscorbutiche. Astringenti anche i preparati di foglie e corteccia. Legno della pianta : pesante, di fibra fine, dura ed

    elastica, ricercato dai tornitori !

  • Frutti antichi -08 M.Melegari

    MELE

    CARATTERISTICHE GENERALI

    Frutto molto comune, ma importante: va considerato non soltanto nutrimento, ma un vero e proprio “alimento funzionale” .

    Se assunto con regolarità, contribuisce al mantenimento di un buon stato di salute e a prevenire certe patologie !

    Una mela al giorno... leva il medico di torno (?)!

    Molte proprietà benefiche, basate su tradizioni

    e usi popolari, trovano oggi conferma dalle moderne acquisizioni scientifiche !

  • Frutti antichi -08 M.Melegari

    Parte edibile 73 % Acqua 86.9 g

    Carboidrati disponibili 10.7 g Fibra totale 1.7 g Energia 43 kcal

    Sodio tracce Potassio 132 mg Vitamina C 5 mg

    Composizione chimica per 100 g (mela senza buccia)

  • Frutti antichi -08 M.Melegari

    Perché le mele fanno bene alla salute….

    + Presenza di fibra solubile (pectina), in polpa e buccia: protegge dal tumore (colon), abbassa il colesterolo

    + Azione antisettica intestinale (coliti, diarree infantili..), contro acidità di stomaco (cotte)

    + Modesto apporto calorico

    + Il K è > > del Na

    + Zuccheri semplici (fruttosio)

    + Proprietà antiossidanti (acido clorogenico e altri polifenoli)

  • Frutti antichi -08 M.Melegari

    Parte edibile 84% Acqua 87.4 g

    Carboidrati disponibili 8.8 g Fibra totale 3.8 g Energia 35 kcal

    Sodio 2 mg Potassio 127 mg Vitamina C 4 mg

    Composizione chimica per 100 g (pera senza buccia)

  • Frutti antichi -08 M.Melegari

    Perché le pere fanno bene alla salute….

    + Premessa: non è molto dissimile dalla mela!

    + Zuccheri semplici (fruttosio!),rapidamente assimilabili e più tollerabili dai diabetici

    + Prevalenza del K sul Na: adatta a regimi dietetici (ipertensione, cardiopatie..)

    + Frutto molto digeribile

    + Proprietà diuretiche, lassative e rinfrescanti

  • Frutti antichi -08 M.Melegari

    QUALCHE ESEMPIO, FRA I TANTI “ANTICHI” USI SALUTISTICI:

    Mele : decotto di “sciapeli” , usato come bechico, e come emolliente per le mucose irritate del cavo orale

    Pere : bollite e poi dolcificate con miele, utili nella cura della raucedine e dell’afonia

    Mele o pere: cotte al forno (e assicurandosi di mangiare anche la buccia!) erano un rimedio ottimo per

    regolarizzare i disturbi intestinali

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    MELA CIOCCA ROMELLA Pyrus malus L., cv sunàja

    “…al pam piò boun ca gh’era…” “..un pam chl’era na canuneda..

    ..al dureva tot l’inveren..”

    Molto saporita, ottima per il consumo fresco, magari con un boccone

    di pane, dopo pasto o a merenda.

    Non veniva quasi mai cotta.

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    MELA FERRO Pyrus malus L., cv ferro

    Polpa dura, consistente: è

    frutto idoneo alla cottura !

    Molto profumata, si

    conserva a lungo

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    MELA ROSA Pyrus malus L., cv mela da rosa

    Molte varietà: presente da noi la “Rosa romana”.

    Polpa bianca, croccante, dolce e molto profumata !

    Sia per cottura che consumo fresco. Impiego classico: “sciapeli”

  • Frutti antichi -08 M.Melegari

    PERA BARABANO Pyrus communis L.

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    PERA BARABANO ….Veniva di solito raccolta e cotta con le castagne, in quanto

    coincideva la maturazione: spesso nel forno a legna, dopo la cottura del pane !

    Costituiva l’ingrediente principale nella preparazione del savurät, una sorta di marmellata fatta di più ingredienti

    impiegata per guarnire le torte di castagne o imbottire i tortelli fritti.

    Testimonianze “…ricordo che era l’ultima varietà di pere che arrivava

    a maturazione…con le castagne…era l’ideale per la cottura, per la buccia

    liscia e la polpa soda…”

    “…si usava per preparare il savurät (*), che accompagnava poi tutti i cibi! pane, polenta, torta di castagne...”

  • Frutti antichi -08 M.Melegari

    (*) “savurett”

    Mosto d’uva, mele cotogne, mele renette, pere, zucca gialla, scorza d’arancio

    Preparato per dolci, condimento per carni, bevanda (diluito con acqua)…

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    PERA VOLPINA Pyrus communis L., cv volpina

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    PERA VOLPINA Pyrus communis L., cv volpina

    Fra le più diffuse in Appennino e in fascia pedemontana.

    Raro il consumo fresco (se non “ammezzita”); bollita spesso con le castagne (= “pir balus”), o a lungo con vino rosso e zucchero.

    Protagonista di fiere e sagre del settore !

    TESTIMONIANZA

    “…Si sposava bene con le castagne cotte (alimento principale!)… variandone così il sapore solito e un po’ troppo ripetuto:

    “castagni ala mateina, castagni a mesdè e castagni a la sira…” “…si cuocevano bene e si risparmiava tempo e costo…”

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    LA PERA VOLPINA IN TAVOLA…..

    Brasato di manzo con pere volpine in agrodolce

    Lombo affumicato di maiale con mostarda di pere volpine e senape

    Castagnaccio allo sciroppo di pere volpine

    Pere volpine al vino

    Crostata di pere volpine e marroni

    Pere volpine al cioccolato e panna

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    Questi frutti, spesso in “festa”, vengono ora rivalutati…...e molto apprezzati…

    QUALCHE IMMAGINE DA CASOLA VALSENIO:

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    ….qualche immagine che ricorda il passato!….

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    …e per completare un buon pasto servono anche altri …“derivati” di frutti e di erbe aromatiche:

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    Ma per saperne di più ...

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