g.a. barbieri, la domanda di informazione statistica integrata:nuovi usi e nuovi utenti
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La domanda d’informazione statistica integrata: nuovi usi e nuovi utenti
Giovanni A. BarbieriLa scienza dei dati per i processi di modernizzazioneBari, 14 novembre 2016
Indice
§Precorrere il cambiamento§Lo sviluppo di un’idea§ Il sovraccarico informativo§Un esercizio di futurologia§Una digressione sulla cultura statistica
La domanda di informazione statistica integrata: nuovi usi e nuovi utentiGiovanni A. Barbieri – Bari, 14 novembre 2016
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Precorrere il cambiamento
§ Quinta Conferenza nazionale di statistica «Innovazione tecnologica e informazione statistica» (15-17 novembre 2000) § La tecnologia sta cambiando il mondo § Il cambiamento ci ha colto di sorpresa§ L’innovazione procede per discontinuità § Non stavamo guardando nella direzione giusta
§ Guardare nella direzione giusta ↔ bisogni delle persone ↔ domanda degli utenti
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§Precorrere il cambiamento§Lo sviluppo di un’idea§ Il sovraccarico informativo§Un esercizio di futurologia§Una digressione sulla cultura statistica
La domanda di informazione statistica integrata: nuovi usi e nuovi utentiGiovanni A. Barbieri – Bari, 14 novembre 2016
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Lo sviluppo di un’idea
§ John Perry Barlow, «The Economy of Ideas»
§ Joseph E. Stiglitz, «Knowledge as a Global Public Good»
§ Joseph E. Stiglitz e Andrei Weiss, «Credit Rationing in Markets with Imperfect Information»
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L’economia delle idee
§ John Perry Barlow, «The Economy of Ideas», Wired 2.03 1994 1. L’informazione è un’attività2. L’informazione è una forma di vita3. L’informazione è una relazione
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L’informazione è un’attività
§ L’informazione è un verbo, non un sostantivo§ «Information is a difference which makes a
difference» (Gregory Bateson) § L’informazione si sperimenta, non si
possiede§ L’informazione ha bisogno di muoversi§ L’informazione non si distribuisce, si
propaga
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L’informazione è una forma di vita§ Information wants to be free
§Geni e memi (Richard Dawkins)
§L’informazione si replica§…negli interstizi delle possibilità
§L’informazione vuole cambiare§ Non esiste un’edizione definitiva
§L’informazione è deperibile
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L’informazione è una relazione§ Il valore del significato
§ E la sua unicità § La familiarità ha più valore della scarsitৠIl valore del punto di vista e
dell’autorevolezza§ Vicinanza fisica e vicinanza temporale§ «Fare» protegge più di un brevetto o di
un copyright§ L’informazione si paga in informazione
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La conoscenza come bene pubblico globale§ Joseph E. Stiglitz, «Knowledge as a
Global Public Good», UNDP 19991. Non-rivalità: il consumo di un individuo
non diminuisce quello di un altro2. Non-escludibilità: escludere un individuo
dalla fruizione del bene è impossibile o quanto meno difficile
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Le conclusioni del Rapporto UNDP§ La conoscenza deve essere pubblica per quanto attiene
al suo consumo, perché ogni cittadino deve avere libero accesso all’informazione
§ Deve essere pubblica quanto alla partecipazione, perché il processo politico che porta a decidere quale e quanta informazione debba essere prodotta deve prendere in considerazione in modo trasparente le opinioni e la volontà di tutti gli attori interessati (stakeholders)
§ Deve essere pubblica con riferimento alla diffusione dei benefici, perché ogni cittadino ha titolo a goderne.
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Le asimmetrie informative
§ Joseph E. Stiglitz e Andrei Weiss, «Credit Rationing in Markets with Imperfect Information», The American Economic Review 19811. Garantire l’eguaglianza delle opportunità e delle
possibilità2. Produrre statistiche a disposizione di tutti come
strumento di garanzia dell’eguaglianza dei diritti dei cittadini
3. Permettere di valutare l’efficienza e l’efficacia dell’azione pubblica
§ La statistica pubblica come strumento di democrazia
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Qualche anno dopo
§ Quinta Conferenza nazionale di statistica «Statistica ufficiale. Bene pubblico» (9-10 novembre 2004) → «Nuovi usi e nuovi utenti della statistica ufficiale nella società della conoscenza», Rivista di statistica ufficiale 3-2006§ Ripresa di alcuni temi dell’intervento del 2000§ Una quantificazione del «sovraccarico informativo»
(La dura vita dell’utente)§ Una riflessione sul ruolo della statistica pubblica
(Statistica, sovrabbondanza delle informazioni e riduzione della complessità)
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§Precorrere il cambiamento§Lo sviluppo di un’idea§ Il sovraccarico informativo§Un esercizio di futurologia§Una digressione sulla cultura statistica
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Il sovraccarico informativo
§ Lyman, Peter and Hal R. Varian, «How Much Information», School of Information Management and Systems at the University of California at Berkeley 2003§ Nel 2002 prodotti circa 5 esabyte (5 miliardi di
miliardi) di dati (carta, pellicola cinematografica, disco ottico…)
§ La quantità di informazione prodotta in un anno cresciuta del 30% tra 1999 e 2002
§ Per quello che riguarda i flussi, 18 esabyte di nuova informazione nel 2002
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Il sovraccarico informativo: un aggiornamento§ EMC2-IDC, «The Digital Universe of
Opportunities», 2014§ Nel 2013 4,4 zettabyte di dati (migliaia di
miliardi di miliardi), cioè mille volte di più che 10 anni prima
§ Nel 2020 44 zettabyte (10 volte di più)§ Per i 2/3 generati dai consumatori§ Ma anche di questi l’85% sotto la
responsabilità delle imprese
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Alcune aree in rapida espansione [1]§ Internet of things
§ 20 miliardi di oggetti connessi nel 2013, il 7% di quelli potenziali (187 miliardi)
§ Nel 2020 saranno 32 miliardi, il 15% di 212 miliardi§ L’importanza delle interfacce
§ Intelligenza artificiale§ Finalmente?§ Impatto sul mondo del lavoro§ I sistemi embedded nell’IoT (tra 2013 e 2020 dal 2 al 10%
dell’universo digitale)§ Sistemi AI, connettività, piattaforme, dialogo machine-to-
machine
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Alcune aree in rapida espansione [2]§ Mobility e wearables
§ La quota di DU generata dagli oggetti mobili passerà dal 18 al 27% tra 2013 e 2020
§ Il loro ruolo potenziale nella cattura dei dati...§ Quali informazioni statistiche rendere disponibili? Come?
Ancora le interfacce!§ Self-driving cars
§ Questioni etiche§ Destinate a cambiare la vita nelle città: trasporti più
efficienti, risparmi energetico, meno tempo dedicato agli spostamenti
§ Mobilità vs. uso del tempo, vissuto come un “costo” di benessere
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Problemi e risposte della statistica pubblica§ Statistica, sovrabbondanza delle informazioni e
riduzione della complessità → operare per modelli
§ La fine del monopolio → fornire informazione “viva” (dalle commodities alle specialties, dallo standard al tailor-made, dai beni ai servizi)
§ Come governare la sovrabbondanza di informazione → far crescere la capacità d’analisi degli utenti (cultura statistica)
§ Il web come strumento di dialogo e di apprendimento reciproco
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Risposte al sovraccarico d’informazioni§ Si risponde al sovraccarico con l’ottundimento,
con l’indifferenza§ Il limite è la nostra capacità d’attenzione§ La risposta che davo qualche anno fa era:
reputazione§ Tradizionale (peer reviews)§ Web-based (meccanismi peer-to-peer)
§ La risposta che do ora è: rilevanza§ Rilevanza vuol dire conoscere i bisogni
informativi dei nostri clienti
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Una digressione sulla cultura statistica§ Il dopo Clinton: la disfatta dei previsori
§ Il modello di Nate Silver ha toppato!§ Assegnava a Hillary Clinton il 71,8% delle
probabilità di diventare il 45° POTUS§Nel 2012 aveva correttamente previsto l’esito del
voto in tutti i 538 collegi§ Senza entrare nei dettagli:
§ Lo stesso modello del 2012§ Basato sui sondaggi Stato per Stato e nazionali
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Problemi con le probabilità
§ Che cosa significa che Trump aveva una probabilità di vincere del 28,2%? § Più di quella di far 6 con un tiro di dadi§ Più di quella di spararsi una pallottola nella tempia
alla roulette russa§ Il meccanismo dei collegi distorce il voto
proporzionale§ Inutile stravincere dove sei forte§ Serve vincere dove sei in bilico§ Sarebbe stato sufficiente che un elettore su cento
avesse votato diversamente
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