galileo

45
La regione Campania 324 GEOGRAFIA La Campania M A R T I R R E N O Golfo di Policastro Volturno Ofanto Sele a A R C I P E LA G O C A M P A N O Sala Consilina 1898 M. Cervati 1742 M. Alburno V A L L O D I D I A N O 1705 M. Sacro Palinuro Ascea C IL E N T O FOGGIA POTENZA I R P I NI A Eboli Paestum Castellabate B A S I L I C A T A N Pompei Ercolano Sorrento Mondragone Teano CAMPOBASSO ISERNIA NAPOLI NAPOLI Caserta Caserta Benevento Benevento Avellino Avellino Salerno Salerno Capri Amalfi Ischia Procida Golfo di Napoli Golfo di Salerno P IA N A DE L S E LE S A N NIO 2050 M. Miletto A p p en n i n o C a m p ano P U G L I A M O L I S E L A Z I O Pomigliano Pomigliano d’Arco d’Arco M o n t i d el Ma te se Golfo di Gaeta PIANURA CAMPANA 1279 Vesuvio Amalfi Sella di Conza Parco Parco Naz. del Naz. del Vesuvio Vesuvio Parco Parco Naz. del Naz. del Cilento e Cilento e Vallo di Diano Vallo di Diano Il territorio La regione presenta una va- rietà eterogenea di paesaggi; montagne e colline s’alterna- no a vaste pianure e a golfi pittoreschi. Il suolo campano è prevalentemente montuoso e collinare: l’Appennino è situato nella parte più inter- na della Campania e scendendo lungo la costa s’incontra l’Antiappennino, con i Campi Flegrei. In questo territorio, costitui- to da vulcani spenti, sono presenti le “solfatare”, getti di vapore caldi e ricchi di zolfo. Non mancano le pianure, in prevalenze costiere, attraversate dai fiumi Volturno e Sele. Il Vesuvio, che sovrasta Napoli, è uno dei pochi vulcani ancora atti- vi in Europa. La Campania è, inoltre, una zona sismica soggetta pertanto a terremoti. La costa si articola in quattro grandi golfi divisi da promontori rocciosi: Gaeta, Napoli, Salerno e Policastro. Di fronte alle coste campane emergono le splendi- de isole di Capri, Ischia e Procida. La regione, grazie alla vicinanza del mare, ha un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati temperate. Superficie: 13 595 Kmq Popolazione: 5 701 931 ab. Densità: 419 ab./Kmq Province: Napoli, Posizion e Localizzazione Confini Monti Nord Centro Sud nord est ovest sud Isole Mari Golfi Vulcani Colline Pianure Fiumi Parchi Clima 34% montagna 15% pianura 51% collina Solfatara Ischia Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Campania CARTINE A PAGG. 361-362

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GEOGRAFIA 5

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Page 1: GALILEO

La regione Campania

324

GEOGRAFIA

La Campania

M A R

T I R R E N O

Golfodi

Policastro

Volturno

Ofanto

Sele

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A M P A N OSalaConsilina

1898

M. Cervati

1742

M. Alburno

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1705M. Sacro

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Pomigliano Pomigliano d’Arco d’Arco

M o n t i d e l Ma t e s e

Golfodi

Gaeta

P IA NUR AC A MP A NA

1279Vesuvio

AmalfiSella diConza

ParcoParcoNaz. delNaz. delVesuvioVesuvio

ParcoParco Naz. del Naz. del Cilento e Cilento e Vallo di Diano Vallo di Diano

Il territorioLa regione presenta una va-rietà eterogenea di paesaggi;montagne e colline s’alterna-no a vaste pianure e a golfipittoreschi. Il suolo campanoè prevalentemente montuosoe collinare: l’Appennino èsituato nella parte più inter-na della Campania e scendendo lungo la costa s’incontral’Antiappennino, con i Campi Flegrei. In questo territorio, costitui-to da vulcani spenti, sono presenti le “solfatare”, getti di vaporecaldi e ricchi di zolfo. Non mancano le pianure, in prevalenzecostiere, attraversate dai fiumi Volturno e Sele.Il Vesuvio, che sovrasta Napoli, è uno dei pochi vulcani ancora atti-vi in Europa. La Campania è, inoltre, una zona sismica soggettapertanto a terremoti.

La costa si articola in quattro grandi golfidivisi da promontori rocciosi: Gaeta,Napoli, Salerno e Policastro. Di frontealle coste campane emergono le splendi-de isole di Capri, Ischia e Procida.La regione, grazie alla vicinanza del mare,ha un clima mediterraneo, con invernimiti ed estati temperate.

Superficie: 13 595KmqPopolazione: 5 701931 ab.Densità: 419 ab./KmqProvince: Napoli,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Isole

� Mari

� Golfi

� Vulcani

� Colline

� Pianure

� Fiumi

� Parchi

� Clima

PUGLIA

SARDEGNA

14% montagna

68% collina

BASILICATA45% collina

47% montagna

SICILIA

24% montagna

62% collina

14% pianura

CAMPANIA

34% montagna15%

pianura51% collina

8% pianura

CALABRIA49% collina

42% montagna9% pianura

45% collina

2% montagna

53% pianura

18% pianura

SUD

Solfatara

Ischia

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Campania

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 2: GALILEO

La regione Campania

325

GEOGRAFIA

Popolazione

La Campania è la seconda regione d’Italia per nume-ro di abitanti ed è quella con la più elevata densità dipopolazione; gli abitanti continuano ad aumentare,soprattutto sulla costa e nella provincia di Napoli,dov’è stanziata oltre la metà della popolazione.

Attività economicheLa risorsa economica più importante della regione èl’agricoltura, favorita dal clima mite e dai terreni fertili perla presenza delle ceneri vulcaniche: all’ampia produzioned’ortaggi e legumi, si affianca la coltivazione di frumenti,frutta, vite ed ulivo. La Campania è il primo produttoreitaliano di pomodori. Tipico della regione è l’allevamentodi bufale, dal cui latte si ricavano pregiate mozzarelle concui si prepara l’ormai rinomata pizza napoletana.All’agricoltura è legata la fiorente industria alimentare:sono diffusi i pastifici, i caseifici, gli oleifici e le industrieconserviere. Ci sono poi industrie meccaniche, automobi-listiche, siderurgiche, chimiche e cantieristiche.La bellezza del paesaggio naturale, con le isole di Capri ed Ischia ela Costiera Amalfitana, e di alcune mète d’interesse storico ed arti-

stico, come Pompei, Ercolano ela Reggia di Caserta, alimentanouna fiorente industria turistica.Nonostante gli sforzi e le inizia-tive intraprese negli anni, resta-no ancora gravi i problemi tipicidella regione: la disoccupazionee la sovrappopolazione.

SETTO

RE PRIMA-

11%

SETTO

RE SECON-

24%

SETTO

RE TERZIA-

65%

San Gennaro, patrono di Napoli, fu decapitatodurante la persecuzione contro i Cristiani. Da allora,la prima domenica di maggio, il 19 settembre (gior-no del martirio del Santo) e il 16 dicembre (anniver-sario dell'eruzione vesuviana del 1631), il suo san-gue, raccolto in due ampolle di vetro e custoditenel Duomo, si liquefà. La gente segue le donnenapoletane che pregano a gran voce, mentreattendono che il sangue compia il miracolo della

Vista di Positano

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Campania

Page 3: GALILEO

326

Napoli, fondata dai coloni greci, si estende ad anfiteatrosu uno dei più bei golfi del mondo, alle pendici del suo vul-

cano, il Vesuvio. Questa splendida metropoli oggi vive due

realtà ben distinte: da una parte il risanamento e la moder-

nizzazione delle strutture urbane, e dall’altra uno sviluppo

edilizio disordinato, che ha riempito ogni spazio della

città, senza tener conto delle zone verdi e del grande traffi-

co. Il suo porto è fra i più importanti del Mediterraneo e

tra i più attivi d’Italia per movimento di passeggeri e merci.

Napoli, oltre che un centro amministrativo e di servizi qua-

lificati, ospita università, centri di ricerca ed un’importante

vita artistica e culturale.

Scorcio di Napoli sul mare

Il capoluogo di regione... e le altre province

Caserta si estende al marginedella pianura del Volturno ed è un

grande centro agricolo e commer-

ciale, ma conta anche qualche sta-

bilimento industriale nel settore

tessile, meccanico ed alimentare.

Questa città è nota soprattutto per

la maestosa Reggia dei Borboni,

su cui si estende un grandissimo

parco ricco di statue, fontane e

cascate.

Salerno, che sorge nel golfo cheporta il suo nome, è la seconda città

della regione per numero di abitan-

ti. La zona più moderna di questa

città si allunga sul mare, mentre la

parte più antica si arrampica sulle

pendici del colle, dove sorge uno

splendido Duomo.

Molto sviluppate sono le industrie

salernitane e di grande importanza

è il porto per i traffici commerciali.

Avellino è una città di originesannita, situata in una conca ver-

deggiante circondata da nume-

rosi monti. Fu fondata dal popo-

lo degli Irpini prima di essere

colonizzata dai Romani ed infat-

ti oggi viene definita capoluogo

dell’Irpinia. Fra i suoi monumen-

ti più importanti ricordiamo il

Palazzo della Dogana, il Duomo,

la Chiesa di Santa Maria.

Benevento, situata alla confluenza dei fiumi Sabato e Calore, è un’anticacittà già sviluppata in epoca romana. Infatti è proprio qui che i Romani scon-

fissero l’esercito di Pirro, e per ricordare lo straordinario avvenimento cam-

biarono il nome della città da Maleventum in Benevento. Oggi sede di attivi-

tà agricole e industriali, è anche un importante nodo stradale per le comuni-

cazioni con il Molise e la Puglia. Tra i suoi monumenti il più importante è

sicuramente l’Arco di Traiano, che prende il nome dall’imperatore romano

che lo fece costruire.

Veduta di Salerno

Arco di Traiano

Piazza della LibertàReggia di Caserta

Page 4: GALILEO

Il Parco Nazionale del Vesuvio è stato istituito in modo da

rispettare i valori del territorio e realizzare una corretta integra-

zione tra uomo e ambiente. Inoltre è stato importante promuo-

vere attività di educazione ambientale e di ricerca scientifica.

Il Parco nasce, però, anche dall'esigenza di difendere il vulcano

più famoso del mondo: il Vesuvio (1270 m), tipico esempio di

vulcano ancora attivo. Tra il Gran Corno e il Monte Somma, si

apre la Valle del Gigante, coperta da sabbie e ceneri ed attraver-

sata da colate di lava, ormai raffreddate. Attraverso le spaccatu-

re del terreno escono le fumarole, ossia emissioni di vapore

acqueo e gas dall’odore caratteristico di uova marce. Questo

territorio, ricco di bellezze storico-naturalistiche, vanta una pro-

duzione agricola unica per la varietà e originalità di sapori.

Oggi, grazie alla collaborazione di

guide vulcanologiche, il Parco

Nazionale del Vesuvio viene

ammirato dai tantissimi turisti.

Camminando per tutta la monta-

gna, attraverso dei sentieri, essi

possono arrivare tranquillamente

al grande ed affascinante cratere.

Il Parco Nazionale del Vesuvio

La prima eruzione che la storia ricordi è quella disastrosadell’anno 79 d.C. , durante la quale morirono circa 2 000persone. Fu allora che vennero distrutte e sepoltePompei, Ercolano, Stabia e altri centri minori, dove i ricchiRomani avevano costruito le loro ville suntuose, attiratidalla dolcezza del clima e dalla bellezza del paesaggio. La città di Pompei, dopo l’eruzione del Vesuvio, rimasesepolta sotto uno strato di cenere e lava: era pratica-mente scomparsa.Nel 1860, alcuni archeologi e operai, cominciarono ascavare quei luoghi e, un po’ alla volta, le antiche costru-zioni furono riportate alla luce. Pompei oggi si presenta al visitatore con le sue strade e le suepiazze, gli edifici pubblici, le abitazioni private, le terme, i templi, le colonne, le statue, le fontane, imosaici dei pavimenti e le pitture che ornano le pareti, le osterie e le palestre dei gladiatori.(da “Il grande libro delle regioni d’Italia”, Mondadori)

327

Page 5: GALILEO

La regione Puglia

328

GEOGRAFIA

La Puglia

G o l f o d i

Riserva Nat. Marina delle Isole Tremiti

M a n f r e d o n i a

M A R I O N I O

G o l f od i

T a r a n t o

Fort

ore

Celone

Ofanto

Cervaro

Carapelle

Candelaro

Lago di Lesina

Lago di Varano

MA

RE

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Cerignola

San Severo Manfredonia

Vieste

Margheritadi Savoia

Bitonto

MonopoliPutignano

Alberobello

Ostuni

Otranto

Gallipoli

Capo Santa Mariadi Leuca

Gioiadel Colle

Gravinain Puglia

FoggiaFoggia

BarlettaBarlettaTraniTrani

AndriaAndria BARIBARI

TarantoTaranto

BrindisiBrindisi

LecceLecce

POTENZA MATERA

B A S I L I C A T A

Isole Tremiti

1055M. Calvo

(Foggia)

C A L A B R I A

G A R G A N O

PIANA DIMETAPONTO

TAVO L I E R E

LE

MUR

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cchi

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Mon ti dellaDaun ia

P E N I S O L A

S A L E N T I N A

Cana le d ’O

tranto

Parco Naz.del Gargano

Il territorioLa regione occupa un ter-ritorio vario, in prevalenzapianeggiante e collinare,all’estremità sudorientaledella Penisola, compresofra il Mar Ionio ed il MarAdriatico. Fra i rilievi, ipiù importanti sono ilpromontorio del Gargano,coperto di boschi, i Montidella Daunia e l’altopianocarsico delle Murge. Del territorio fanno parte vaste aree pianeg-gianti, attraversate da pochi corsi d’acqua a carattere torrentizio,tra cui le principali sono: il Tavoliere, la Piana d’Otranto ed ilSalento. La scarsità d’acque ha sempre flagellato queste terre: perrisolvere il problema è stato costruito l’imponente acquedottopugliese, che preleva le acque dal fiume Sele, in Campania.Fra i laghi salmastri di Lesina e Varano ed il Golfo di Manfredoniasorge il promontorio del Gargano, di fronte al quale si stagliano leIsole Tremiti. Le coste sono, in genere, basse e sabbiose, ad ecce-zione di quelle garganiche e quelle salentine.Il clima, tipicamente mediterraneo, è caratterizzato dalla scarsitàdi precipitazioni, causa di lunghi periodi di siccità e di estati caldeed asciutte.

Superficie: 19 362KmqPopolazione: 4 020707 ab.Densità: 208 ab./KmqProvince: Bari,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Colline

� Pianure

� Fiumi

� Laghi

� Isole

� Mari

� Golfi

� Parchi

PUGLIA

SARDEGNA

14% montagna

68% collina

BASILICATA45% collina

47% montagna

SICILIA

24% montagna

62% collina

14% pianura

CAMPANIA

34% montagna15%

pianura51% collina

8% pianura

CALABRIA49% collina

42% montagna9% pianura

45% collina

2% montagna

53% pianura

18% pianura

SUD

� Clima

Promontorio del Gargano

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Puglia

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 6: GALILEO

La regione Puglia

329

GEOGRAFIA

Popolazione

La densità abitativa è relativamente elevata, in par-ticolar modo lungo i litorali, maggiormente ricchidi opportunità lavorative. La popolazione puglieseè in aumento, sia per l’elevata natalità, sia per ilrientro di molti emigrati, sia per l’afflusso di citta-dini extracomunitari che affollano la regione.

Attività economicheL’agricoltura è ben sviluppata grazie all’utilizzo di tecni-che avanzate e all’irrigazione dell’acquedotto pugliese.Si producono cereali, tabacco, ortaggi e frutta. La Pugliaè tra le prime regioni per la coltivazione d’olio, vino eduva da tavola nelle Murge e di grano nel Tavoliere.L’allevamento, ad eccezione di quello degli ovini, deimolluschi e dei crostacei, è un’attività di secondo piano,mentre sviluppata e redditizia è la pesca. Un prodottoparticolare è il sale marino, ricavato dalle saline diMargherita di Savoia, tra le più importanti d’Italia.L’industria pugliese è la più avanzata del meridioned’Italia. Nel triangolo formato da Bari, Brindisi e Taranto

sorgono importanti industrie siderur-giche, meccaniche, tessili ed editoriali.Sviluppate sono anche le industrieagroalimentari, legate ai prodotti dellaterra: pastifici, caseifici ed oleifici.Importanti sono anche i complessipetrolchimici e cantieristici.Nel settore terziario sviluppato è ilcommercio marittimo, legato al portodi Bari, ed il turismo, favorito dalle bel-lezze naturali, dalle spiagge e dai pitto-reschi e caratteristici borghi.

SETTO

RE PRIMA-

14%

SETTO

RE SECON-

25%

SETTO

RE TERZIA-

61%

Mercato di Altamura

Mare di Vieste

Il Parco Nazionale del Gargano ricopre un'estensione di circa 121118ettari di terra, al cui interno ritroviamo una serie di habitat unici nel lorogenere. Si passa dalle grandi foreste alla macchia mediterranea, daigrandi altipiani carsici alle ripide rocce sul mare punteggiate da fanta-stiche grotte; dalle boscose valli che scendono verso il mare, alle lagu-ne costiere di Lesina e Varano. Fanno parte di questo gioiello le quattroIsole Tremiti (nella foto) circondate da un mare cristallino e ricche di grotte.

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Puglia

Page 7: GALILEO

330

Bari, capoluogo di regione della Puglia, è una delle città piùbelle d’Italia. Il suo nucleo urbano è diviso in zone ben distin-

te: la città vecchia, che sorge su una penisoletta della costa,

conserva le caratteristiche del borgo medievale; la città nuova,

disposta lungo il mare, presenta edifici moderni e alti e strade

molto spaziose. Grazie al suo porto attivo e ben attrezzato Bari

è un centro commerciale di prim’ordine. Numerose sono le

industrie, soprattutto alimentari, meccaniche e petrolchimiche.

Nel suo centro storico si trovano numerosi monumenti, come

la Cattedrale di San Sabino, la Basilica di San Nicola e il gran-

de castello che oggi ospita mostre e manifestazioni culturali.Scorcio del porto di Bari

Il capoluogo di regione... e le altre province

Foggia, situata al centro delTavoliere, ha un aspetto moderno,

dato anche dal fatto che, in gran

parte, è stata ricostruita dopo i

bombardamenti della seconda

guerra mondiale. Importante nodo

stradale e ferroviario, questa città

è un grande centro commerciale,

soprattutto per i prodotti agricoli.

Da visitare la cattedrale barocca e

i musei civici.

Brindisi, che sorge sulla costaAdriatica del Salento, oggi è il prin-

cipale porto passeggeri per la Grecia

e un importante scalo di petrolio, ed

è per questo che nelle sue vicinanze

sorgono grandi complessi petrolchi-

mici. I suoi monumenti più impor-

tanti sono: il Duomo, il Castello

Svevo, la Chiesa di San Benedetto e

quella di Santa Maria del Casale.

Lecce, che sorge nella PenisolaSalentina, è una città storica.

Infatti tra i suoi monumenti pos-

siamo trovare l’anfiteatro e il tea-

tro romani, il Castello Angioino,

del medioevo, la basilica di Santa

Croce, il Palazzo del Seminario e il

convento dei Celestini, tutti edifici

di stile barocco. Grande centro

agricolo e commerciale, vanta

anche molte industrie.

Taranto è la città più popolosa della regione dopo Bari e sorge sullacosta ionica dell’istmo che separa il Mar Ionio dal bacino interno, chia-

mato Mare Piccolo. È proprio in questo punto, dove oggi sorge la città

vecchia, che si diffusero le colonie greche. La città nuova, più moderna,

si estende più verso oriente, tra i due mari. Per la sua buona posizione,

Taranto fu scelta come base navale e sede dell’arsenale della Marina

Militare. Tra i suoi monumenti, da visitare il Castello Aragonese, la

Chiesa di San Domenico Maggiore, il Duomo e la Villa Peripato.

(Istmo: Striscia di terra che collega due territori molto estesi circondati da acque).

Veduta del porto di Brindisi

Castello Aragonese

Basilica si Santa CroceCentro di Foggia

Page 8: GALILEO

331

Con 387 645 abitanti, distribuiti su un territorio di circa 1 500 Kmq,la neonata provincia di Barletta-Andria-Trani è la sesta provincia dellaPuglia. Istituita l'11 giugno 2004,diventerà operativa, secondo i ter-mini di legge, nel 2 008.Le tre città capoluogo sono deicentri molto popolosi: Andria ha ilmaggior numero di abitanti (95mila), seguita daBarletta (92mila), Trani e Bisceglie (50mila). Il capo-luogo è congiunto: Barletta, Andria e Trani. Si tratta del primo caso in Italia di pro-vincia "a tre teste". La probabile sigla della nuova provincia sarà BT.

Con la differenzadei colori possia-mo meglio notarela nuova divisionegeografica delleprovince pugliesi.

Alberobello, in provincia di Bari, sita a 426 metri sul livellodel mare e a 23 km dall'Adriatico, è oggi mèta di nume-rosi visitatori per la particolare singolarità delle suecostruzioni: i trulli. Il nome viene dal greco "tholos"(cupola). I trulli sono costruiti con pietra locale a secco,ricavata dalle rocce affioranti in superficie.

Page 9: GALILEO

La regione Basilicata

332

GEOGRAFIA

La Basilicata M A R A D R I A T I C O

Golfo

di

Policastro

Sinni

Agri

Cavone

Basento

Pergola

Platano

Ofanto

Gravina

Bradano

Lago delPertusillo

M A R

I O N I O

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Pisticci Metaponto

Laurenzana

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2005M. Sirino

1835M. Volturino

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Melfi

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BARI

FOGGIA

POTENZAPOTENZA MateraMatera

1407M. S. Croce

1326M. Vulture

Tricarico

P

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L

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C A L A B R

IA2248

M. Pollino

ParcoParcoNaz. delNaz. delPollinoPollino

Il territorioLa Basilicata si affaccia per duebrevi tratti sul Mar Ionio e sul MarTirreno, tra la Puglia e la Calabria.Il territorio, prevalentemente mon-tuoso e collinare, comprendel’Appennino Lucano. La vetta piùelevata è il Pollino, ricco di vegeta-zione, sul cui territorio è stato isti-tuito un Parco Nazionale.I fiumi sono brevi e a carattere tor-rentizio; spesso nella stagione pio-vosa formano pericolose piene, che

negli anni si è cercato di arginare con opere di edilizia artificiale.La costa tirrenica è alta e rocciosa mentre quella ionica è bassae acquitrinosa, con l’unicazona pianeggiante dellaregione: il Metaponto.Il clima è di tipo mediter-raneo sulla costa e nellazona collinare, frequentisono le precipitazioni pio-vose durante il periodoautunnale ed invernale.

Superficie: 9 992KmqPopolazione: 597 768ab.Densità: 60 ab./KmqProvince: Potenza,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Mari

� Pianure

� Fiumi

� Parchi

� Clima

� Laghi

PUGLIA

SARDEGNA

14% montagna

68% collina

BASILICATA45% collina

47% montagna

SICILIA

24% montagna

62% collina

14% pianura

CAMPANIA

34% montagna15%

pianura51% collina

8% pianura

CALABRIA49% collina

42% montagna9% pianura

45% collina

2% montagna

53% pianura

18% pianura

SUD

Torrente del Pollino

Monticchio in Basilicata

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Basilicata

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 10: GALILEO

La regione Basilicata GEOGRAFIA

SETTO

RE PRIMA-

11%

SETTO

RE SECON-

33%

SETTO

RE TERZIA-

56%

Popolazione

La Basilicata è la regione con la più bassa densità di popola-zione dopo la Valle d’Aosta, a causa della mancanza di lavo-ro e della conseguente emigrazione. I centri abitati si trova-no prevalentemente in montagna perché le pianure costiere,ora bonificate, un tempo erano acquitrinose e inospitali.

Attività economicheNegli ultimi anni la situazione economica è migliorata, anche se ilreddito degli abitanti resta il più basso d’Italia. Per ovviare a que-sto grave problema sono state avviate numerose iniziative perfavorire il miglioramento dell’ambiente e dell’economia: opereidriche per l’irrigazione dei terreni, interventi di rimboscamento,lavori d’edilizia stradale. Gli impiegati in agricoltura sono numerosi se confrontati con lamedia nazionale, ma i raccolti non sono molto redditizi. Si lavoraancora in modo tradizionale e solo nella Piana di Metaponto sor-gono alcune aziende più moderne: si producono cereali, tabacco,ortaggi e primizie. Diffuso è l’allevamento d’ovini e caprini.Negli ultimi anni sono stati scoperti giacimenti di metano e petro-

lio, grazie ai quali sono sorte indu-strie per la produzione di fibre sinte-tiche, materie plastiche e prodottichimici.Notevole è stato lo sviluppo recentedel comune di Menfi, in seguitoall’istallazione di uno stabilimentoFiat e alla nascita di un suo indotto.

Il turismo, soprattutto quello estivo, ha cominciato da poco a svi-lupparsi nella Piana di Metaponto e a Maratea; molto frequentatisono anche i “sassi” di Matera.

L’artigianato lucano ha origini antichissime. Nasce, infatti, nellebotteghe artigianali dei “mastri” e nei campi dove i contadinie pastori, nelle monotone giornate d’inverno, intagliavano illegno. Essi diedero vita alla “civiltà delle mani”, una culturaautosufficiente che ancora oggi produce manufatti partico-lari. Si producono merletti, ricami, oggetti in legno e lavori adintreccio come cesti in vimini, giunco e paglia. Numerosisono anche i maestri che lavorano il ferro, la terracotta ed ilrame. In questa regione si producono anche le zampogne.

Spiaggia di Maratea

333Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Basilicata

Page 11: GALILEO

334

Il capoluogo di regione... e le altre province

Potenza, situata a 819 metri sul livello del mare, è ilcapoluogo di provincia della regione. Negli ultimi decen-

ni è cresciuta rapidamente: infatti, attorno al vecchio cen-

tro, si sono sviluppati nuovi quartieri residenziali. Potenza

è principalmente una città agricola, anche se di recente

sono sorte, in periferia, alcune industrie di materie plasti-

che e mobili. Il territorio della provincia è interamente

montuoso con zone abbastanza fertili e coltivate, tanto da

far nascere industrie alimentari come oleifici e pastifici.

La città vanta il Museo Lucano, che raccoglie i reperti

preistorici e gli oggetti ritrovati negli scavi di Metaponto.

Tra i monumenti da visitare citiamo la Cattedrale, la

Chiesa di San Michele Arcangelo in stile romanico e quel-

la di San Francesco. L’ultima domenica di maggio si svol-

ge a Potenza la “cavalcata dei turchi”, una processione che

ricorda l’intervento miracoloso di San Gerardo per aiutare

la città assalita dai pirati saraceni.

Matera, che sorge sull’orlo di un burrone aforma di cono capovolto, è una città molto

singolare che mostra due facce, una antica

ed una più moderna. Nella città vecchia, si

trovano edifici rupestri scavati nel tufo, detti

“I Sassi”: il Sasso Barisano ed il Sasso

Caveoso. La città moderna, al contrario si

presenta con edifici alti e viali alberati.

Matera è, come Potenza, un centro agricolo

e sede di alcune industrie. Interessante è il

Duomo della città, che risale al secolo XIII,

splendido esempio di architettura romani-

co-pugliese.

Duomo di Potenza

Duomo di Matera

Matera era chiamata la “città dei Sassi” in quanto costitui-ta da case scavate nella roccia. In un primo momento legrotte vennero occupate dai monaci scappati alla perse-cuzione. Successivamente, furono ampliate ed utilizzatedai contadini, che ne fecero vere e proprie case dove vivere assieme al proprio bestiame. Queste grot-te, però, erano prive d’acqua e servizi igenici, e ricevevano sole ed aria solo dalla porta. Per questomotivo, nel 1952, i Sassi furono chiusi e le persone che ci vivevano trasferite in case più confortevoli.Oggi i Sassi sono sede di alcune botteghe di artigiani ed artisti e mèta di numerosi turisti. Sono con-siderati area protetta e sono stati recentemente dichiarati dall’ UNESCO patrimonio dell’umanità.

Page 12: GALILEO

A cavallo tra due regioni, Basilicata e Calabria,e tra due mari, il Tirreno e lo Ionio, il ParcoNazionale del Pollino, con i suoi 192565 etta-ri, è oggi l'area protetta più estesa d'Italia.

Il territorio è prevalentemente montuoso; trale cime volteggia imperiosa l'aquila reale. Lezone coperte di boschi di faggio, di castagnoe di cerro sono popolate da fauna in via diestinzione: il lupo appenninico, il capriolo diOrsomarso, il picchio nero, il falco pellegrino, ilgufo reale e il corvo imperiale.

Nelle aree di maggiore altitudine si trova il pinoloricato (nella foto a lato). Sulle pendici dellemontagne troviamo boschi di faggio, di casta-gno, di cerro, coperti di muschio, tappezzati difunghi, di frutti e di erbe aromatiche. Tra tutti que-sti luoghi sgorgano sorgenti di acqua limpida epura, che scendono a valle, dove nascono bian-cospini, ginestre, viole, papaveri e orchidee.

335

Page 13: GALILEO

La regione Calabria

336

GEOGRAFIA

La Calabria G o l f od i

T a r a n t o

Golfo diCorigliano

Golfodi

Policastro

Golfo diGioia

Golfo diSant’Eufemia

Golfo

Riserva Nat.Marina di Capo Rizzuto

diSquillace

L. Arvo L. Ampollino

Lago di Cecita

Esaro

Savuto

Crati

MuconeTrionto

Neto

MA

R

IO

NI

O

Locri

Soverato

Squillace

IsolaSant’Eufemia di Capo

Rizzuto

Rossano

Cirò Marina

Scalea

Paola

Tropea

Gioia Tauro

TARANTO

B A S I L I C A T A

L a S i l a

CosenzaCosenza

CrotoneCrotone

Vibo Vibo ValentiaValentia

CATANZAROCATANZAROMARCHESATO

Capo Vaticano

1928M. Botte Donato

2248

Sibari

1955

M. Pollino

SI

CI

LI

A

AspromonteVillaSan Giovanni Parco Naz.Parco Naz.

dell’Aspromontedell’Aspromonte

St r

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di

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pe

nn

in

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la

ab

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ParcoParcoNaz. dellaNaz. dellaCalabriaCalabria

MA

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NO

ReggioReggiodi Calabriadi Calabria

Parco Naz. Parco Naz. del Pollinodel Pollino

PIANADI SIBARI

Il territorioLa Calabria è una penisolalunga e stretta compresa trail Mar Ionio e il Mar Tirreno,prevalentemente montuosae collinare. I rilievi principa-li, con rocce simili a quellealpine e ricchi di vegetazio-ne, fanno parte dell’Appen-nino Calabro e sono com-posti dai Monti della Sila e dall’Aspromonte. Dai monti scendono avalle le fiumare, ricche d’acqua d’inverno e spesso causa di allaga-menti negli insediamenti urbani e nelle coltivazioni.Le zone pianeggianti si riducono a sottili strisce costiere: sono quel-le di Sibari e Catanzaro sullo Ionio, Lamezia e Gioia Tauro sul Tirreno.La Calabria è la regione con il più lungo litorale, circa 750 km di coste,perlopiù basse e sabbiose sul versante ionico, alte e rocciose su quel-lo tirrenico. Numerosi sono i golfi, tra i principali Gioia, Squillace eSant’Eufemia.Le catene montuose determinano un clima abbastanza eterogeneo:mite e temperato sulle coste, freddo e ricco di precipitazioni nevosein montagna.

Superficie: 15 080KmqPopolazione: 2 011466 ab.Densità: 133 ab./KmqProvince: Catanzaro,Cosenza,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Pianure

� Fiumi

� Laghi

� Mari

� Golfi

� Parchi

PUGLIA

SARDEGNA

14% montagna

68% collina

BASILICATA45% collina

47% montagna

SICILIA

24% montagna

62% collina

14% pianura

CAMPANIA

34% montagna15%

pianura51% collina

8% pianura

CALABRIA49% collina

42% montagna9% pianura

45% collina

2% montagna

53% pianura

18% pianura

SUD

� Clima

In alto, pino loricato, pianta tipi-ca dell’Aspromonte. In basso, paesaggio dell’Ap pen -nino Calabro.

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Calabria

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 14: GALILEO

La regione Calabria

337

GEOGRAFIA

Popolazione

La Calabria ha una bassa densità di popolazione, dovutaanche all’emigrazione massiccia degli anni scorsi. Gli abi-tanti, che per secoli si erano stabiliti nelle zone interne,iniziarono col tempo ad abitare le coste bonificate ed urba-nizzate: attualmente le coste sono più abitate rispetto allezone interne e sono stati abbandonati i borghi medievali.

Attività economicheLa posizione geografica e la conformazione del territorio hannoostacolato la costruzione di vie di comunicazione, la cui carenza hacondizionato lo sviluppo economico e sociale della regione. Nellepianure costiere si praticano colture specializzate in ortaggi, albe-ri da frutto, agrumi, fichi e mandorli. Tipiche di questa regionesono le coltivazioni del gelsomino, utilizzato per realizzare profu-mi, e del bergamotto, da cui si ottengono ottimi distillati. L’attività primaria tradizionale è sempre stata l’allevamento ovino

e caprino, da cui si ricavano formaggicome il pecorino e il caciocavallo dellaSila. Un’altra risorsa è la pesca delpesce spada.Nella regione sono prevalenti le picco-le industrie legate alla trasformazionedei prodotti agricoli; i grandi comples-si industriali chimici e petrolchimicisono a Crotone, e quelli metalmeccani-ci a Vibo Valentia.In Calabria sono stati creati laghi artifi-ciali, ottenuti sbarrando corsi d’acqua,utilizzati per la produzione d’energiaelettrica.

Al porto di Gioia Tauro sono legate fiorenti e redditizie attivitàcommerciali e marittime.Il turismo, in forte crescita, interessa sia le zone interne sia quel-le costiere e necessita, per un suo ulteriore sviluppo, di un miglio-ramento delle vie di comunicazione e dei trasporti.

SETTO

RE PRIMA-

17%

SETTO

RE SECON-

18%

SETTO

RE TERZIA-

65%

L’arte della seta era nota in Calabria già nell’anno Mille. Laproduzione e il commercio della seta costituirono a lungo laricchezza principale della regione. Oggi in Calabria si produ-cono, ancora, bellissime stoffe tessute a mano, pizzi e ricami.

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Calabria

Page 15: GALILEO

338

Catanzaro sorge non lontano dalla costa, su unacresta di roccia tagliata da due burroni, in fondo ai

quali scorrono due torrenti. Questa città si presenta

con due parti ben distinte, il centro storico e i quar-

tieri moderni, che si estendono verso il mare. Da

visitare sono la chiesa del Rosario e il Museo provin-

ciale. Catanzaro è una città prevalentemente agrico-

la: le industrie presenti, infatti, si basano sui prodot-

ti locali come olio e pasta. Poco distante dalla città

si trova Catanzaro Lido, attrezzata località balneare.

Duomo di Catanzaro

Il capoluogo di regione... e le altre province

Crotone, città di origine greca, fufondata nell’800 a.C. Fu sede della

scuola di Pitagora ed è oggi una

città moderna con industrie chi-

miche e metallurgiche. Della città

antica non restano molte tracce; i

reperti trovati negli scavi sono

conservati nel museo archeologi-

co. Crotone è l’unico porto ionico

della Calabria. Da visitare sono il

Duomo e il Castello.

Cosenza, situata ai piedi della Sila,sorge alla confluenza del Busento col

Crati. Mercato agricolo e sede di alcu-

ne industrie, vanta un’antica vocazio-

ne artigianale e mercantile. Corso

Telesio, chiamata sino al 1898 “strada

dei mercati e degli orefici”, ne è una

testimonianza. Di notevole interesse

sono l’Accademia Cosentina, la Catte -

dra le, ricca di opere d’arte, ed il

castello che domina la città dall’alto.

Vibo Valentia, colonia grecacol nome di Hipponion, acquisì

il nome di Valentia sotto i

Romani. Conta oggi alcune indu-

strie alimentari e cementifici ed

è un attivo mercato agricolo e di

bestiame. Meritano di essere

visitate le rovine di Hipponion, il

castello ed il Valentianum, un ex

convento domenicano che oggi

ospita il Museo Civico e un isti-

tuto scolastico.

Reggio di Calabria, comunemente chiamata Reggio Calabria, è lacittà più popolosa di tutta la regione. Distrutta varie volte dal terremo-

to, fu ricostruita con criteri antisismici dopo quello del 1908 che la rase

al suolo quasi completamente. Reggio sorge alle pendici dell’Aspro -

monte, in una posizione molto favorevole, vicino allo stretto di

Messina. Dal porto di Reggio Calabria partono, infatti, le navi passeg-

geri per la Sicilia. Attorno alla città sorgono industrie di prodotti agri-

coli e stabilimenti tessili. Nel Museo archeologico sono custoditi i

famosi bronzi di Riace, ritrovati nel 1972.

Veduta di Cosenza Panoramica dal castello di Vibo

Castello di Crotone

Page 16: GALILEO

339

I paesaggi della Sila

Il Parco Nazionale della Sila è un luogomeraviglioso, tutto da scoprire, ricco di iti-nerari suggestivi e paesaggi emozionanti. Montagne e valli incantate, piante stu-pende e una grande varietà di animali,costituiscono un patrimonio che meritadi essere amato e soprattutto protetto.

Paesaggio collinare Lago Ampollino Fiume Tacina

Paesaggio autunnale Lago Cecita In alto, pino loricato, vegeta

Page 17: GALILEO

La regione Sicilia

340

GEOGRAFIA

La Sicilia

Golfo diRiserva Nat.Marina delleIsole Egadi

Castellam-mare

Golfo di Palermo

Golfo di Gela

Belice

Platani

Sals

o

DittainoSim

eto

M A R T I R R E N O

Termini Imerese

Corleone

Castellammaredel Golfo

Punta RaisiCapo S.Vito

Capo Boeo

Capo S. Marco

Capo Scaramia

Monreale

Calatafimi

Mazaradel Vallo

Castelvetrano

Licata

Isola Alicudi

Marsala

PALERMOPALERMOTrapaniTrapani

AgrigentoAgrigento

CaltanissettaCaltanissetta

Ustica (Palermo)

O

Golfo di

GelaGolfo di Noto

Golfo di Augusta

Golfo di Catania

Stre

tto d

i Mes

sina

Capo d’Orlando

Cefalù

Capo Passero

Acireale

Taormina

Golfodi Milazzo

Golfodi Patti

AugustaCaltagirone

Isola dei PorriIsola delle Correnti

SalinaLipari

Vulcano

Filicudi

Panarea

Stromboli

Alicudi

Giarre3323

M. Etna

P I A N A D IC AT A N I A

Pizzo Carbonara

Capo Peloro

1979

Lampedusa

Lampione

Linosa

Golfodi Termini

Imerese

EnnaEnna

Levanzo

MarettimoFavignana

I SOLE EGADI

Mont i S i c ani

M a d o n i e

I SOLE PELAGIE

Licata

Valle deitempli

Gela

PI ANA D

A

I GE L

eM o n t i N b r o d i

RagusaRagusa

SiracusaSiracusa

CataniaCatania

MessinaMessina

M

on t i I b l e i

Monti Peloritani

I SOL E EOL IE O L I PARI

(Mess ina)

(Agrigento)

Riserva Nat.Marina di Ustica

Riserva Nat.Marina delleIsole Eolie

MA

R

I

ON

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Pantelleria(Trapani) M A R

M E D I T E R R A N E O

Il territorioLa Sicilia è la più gran-de regione italiana e lapiù estesa isola delMediterraneo, separatadalla terraferma dalloStretto di Messina. Ilsuo territorio è preva-lentemente montuosoe collinare: a nord, a continuazione dell’Appennino Calabro, sor-gono le catene montuose dei Peloritani, dei Nebrodi e delleMadonie; distinti sono invece i monti Sicani, gli Erei e gli Iblei.L’elemento tipico della regione sono i vulcani: le isole diStromboli e Vulcano ed il massiccio montuoso dell’Etna, nellaparte orientale dell’isola. Le ceneri di questo vulcano, nei secoli,hanno reso fertile e coltivabile la Piana di Catania, la più estesadella regione. Sono presenti poi le pianure costiere, di chiara ori-gine alluvionale, di Gela, di Mazara e la Conca d’Oro.I fiumi più importanti sono il Simeto ed il Salso.Le coste settentrionali della Sicilia sono in prevalenza alte e fra-stagliate, quelle a sud basse e sabbiose. Sono parte della regio-ne anche le isole di Ustica e Pantelleria e gli arcipelaghi dellePelagie, delle Egadi, delle Eolie o Lipari.Le estati siciliane sono calde ed afose, rese sopportabili solo dalvento caldo del sud: lo scirocco.

Superficie: 25 708KmqPopolazione: 4 968991 ab.Densità: 193 ab./KmqProvince: Palermo,Agrigento,

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Vulcani

� Pianure

� Fiumi

� Isole

� Mari

� Golfi

PUGLIA

SARDEGNA

14% montagna

68% collina

BASILICATA45% collina

47% montagna

SICILIA

24% montagna

62% collina

14% pianura

CAMPANIA

34% montagna15%

pianura51% collina

8% pianura

CALABRIA49% collina

42% montagna9% pianura

45% collina

2% montagna

53% pianura

18% pianura

SUD

� Clima

Veduta di Linosa in Sicilia

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Sicilia

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 18: GALILEO

La regione Sicilia

341

GEOGRAFIA

Popolazione

Anche se recentemente la situazione è migliora-ta, la Sicilia, come altre regioni del Sud, ha subi-to nell’ultimo secolo una forte emigrazione. Lecittà principali, lungo la costa, hanno una densi-tà abitativa altissima, mentre le campagne del-l’interno sono quasi spopolate. La Sicilia è unaregione a statuto speciale dal 1946.

Attività economicheSebbene non favorita dalla disponibilità idrica, l’agricolturaoccupa la maggioranza della manodopera attiva, anche a causadella carenza di lavoro negli altri settori economici. Nella regio-ne si possono individuare due tipi di colture: intensiva nellezone costiere e scarsamente produttiva all’interno. La zona col-linare è coltivata a cereali, principalmente orzo e grano, mentrenella Conca d’Oro si coltivano soprattutto agrumi; altri prodottitipici della Sicilia sono olive, mandorle, nocciole, fichi ed uva.Sono numerosi gli allevamenti di bovini da latte, delle pecore edelle capre, prevalentemente nelle zone interne.La pesca è molto fiorente, sia quella del pesce spada sia quella

di altura: Mazara delVallo è il più importanteporto peschereccio delMediterraneo.Le industrie principalisono legate allo sfrutta-mento del sale marino edei giacimenti di petro-lio. Diffuse sono anche leindustrie agroalimentari.Importanti e caratteristi-

che sono le attività artigianali, come la ceramica ed il ricamo.Nel settore terziario il commercio, grazie ai numerosi porti, ed ilturismo, sia per i reperti archeologici sia per le attrattive naturali,stanno acquistando un’importanza sempre più crescente.

SETTO

RE PRIMA-

13%

SETTO

RE SECON-

20%

SETTO

RE TERZIA-

67%

Fra le produzioni artigianali spiccano le ceramiche di Caltagirone, il papi-ro lavorato a Siracusa, con cui si realizzano deliziosi quadri, e la lavorazio-ne del corallo a Trapani. Abili scultori producono ancora i famosi “pupi”,mentre la tradizione dei carretti siciliani va sempre più scomparendo.

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Sicilia

Page 19: GALILEO

342

Palermo, fondata dai Fenici, è stata sin dai tempi deiRomani il centro più attivo e popolato dell’isola. Nasce sulla

Conca d’Oro, così chiamata per la sua bellezza e la ricchezza

dei suoi agrumeti. Dopo la seconda guerra mondiale, si è

avuta una massiccia immigrazione dalle campagne alla città,

provocando un’incontrollata crescita urbana. La città offre

oggi un paesaggio contrastante: da una parte monumenti

come la Cattedrale, il Palazzo dei Normanni e la Cappella

Palatina; dall’altra vecchi quartieri con vicoli ciechi ed edifici

in degrado. L’attività industriale non è molto sviluppata,

conta solo alcuni stabilimenti meccanici, alimentari e cantie-

ristici. Di notevole importanza è però il porto, dal quale parto-

no merci destinate all’esportazione.

Palazzo dei Normanni

Caltanissetta, situata nella partecentrale dell’Altopiano Solfifero, è

una città di origini antiche ma che

si presenta con un aspetto piutto-

sto moderno. È un importante cen-

tro agricolo, mentre le attività di

estrazione di zolfo e sali potassici

sono state sospese da tempo. Da

visitare sono la Cattedrale e la

Chiesa di San Sebastiano.

Agrigento sorge su un’altura apoca distanza dal mare. Ai suoi

piedi si estende la Valle dei Templi,

importante complesso archeologi-

co, mèta di turisti, in cui spiccano il

Tempio della Concordia e il Tempio

di Giunone. Città di straordinaria

bellezza, ha sviluppato l’imprendi-

toria agricola, quella artigianale e

naturalmente l’attività del turismo.

Trapani nasce su un lungo esottile promontorio che si

spinge verso le isole Egadi.

Città famosa per le sue vaste

saline e per l’attività pesche-

reccia, specializzata nella pesca

del tonno. Nell’area si produce

anche il famoso vino dolce da

dessert, il Marsala, che prende

il nome dall’omonima città.

Tempio della Concordia

Enna, il più elevato capoluogo di provincia d’Italia, sorge su un piano-ro a 931 metri di altitudine. Città di origini molto antiche, è l’unica pro-

vincia della Sicilia a non essere bagnata dal mare. Oggi è centro agrico-

lo, minerario, industriale e mèta turistica. Molti sono i monumenti da

visitare: la Torre Federico II, il Castello di Lombardia, la Chiesa di San

Marco e quella di San Francesco d’Assisi.Castello di Lombardia

Trapani vista dal porto

La cattedrale

Il capoluogo di regione... e le altre province

Page 20: GALILEO

343

Catania è la seconda città della Sicilia dopo Palermo. Situata ai piedidell’Etna, fu distrutta dall’eruzione del 1693 e ricostruita in stile baroc-

co, testimoniato da splenditi monumenti come il Duomo, la Chiesa di

San Giuliano e la Badìa di Sant’Agata. Grazie alla fertile piana in cui si

trova, ha sviluppato notevolmente l’attività agricola e le industrie, spe-

cialmente meccaniche, alimentari ed elettrotecniche. Catania è una

delle città più attive del Mezzogiorno e per questo viene definita la

“Milano del Sud”.

Ragusa sorge alle pendici meri-dionali dei Monti Iblei. È costituita

da due parti abitate, la Ragusa

Ibla, con viuzze irregolari e palazzi

sontuosi, e la Ragusa moderna,

sviluppatasi dopo il 1953 in segui-

to al ritrovamento di giacimenti di

petrolio. La città vecchia, in stile

barocco, offre vari monumenti da

visitare, come la Chiesa Madre e la

Basilica di San Giorgio. Ragusa è

prevalentemente un centro agrico-

lo, con alcuni impianti di raffinerie

petrolifere.

Messina è situata ai piedi deiMonti Peloritani, lungo la costa

occidentale dello stretto che separa

la Sicilia dalla Calabria. Rasa al

suolo dal terribile terremoto del

1908 e ricostruita interamente, si

mostra in uno stile tutto moderno,

con strade molto ampie e case che

non superano i quattro piani per

ragioni antisismiche. Messina pos-

siede una notevole importanza

commerciale grazie ad un florido

mercato agricolo e a un modesto

sviluppo industriale.

Siracusa, città fondata daiGreci, fu importante e potente

centro della civiltà greca. La

parte antica della città sorge

sull’Isola di Ortigia, collegata

da un ponte alla terraferma,

dove si trova la parte moder-

na. Per la sua posizione, il

clima e il patrimonio artistico

e archeologico è mèta di molti

turisti. Da visitare sono il

Teatro greco, l’Anfiteatro e le

Latomie, cave di pietra antica-

mente adibite a prigioni.

Duomo di Messina Marina di OrtigiaBasilica di S. Giorgio e piazza

A Trapani si svolge, il Venerdì Santo, la Processione deiMisteri. Questa manifestazione ha origini spagnole ed èconsiderata la più spettacolare dell’isola. I Misteri, statue dilegno scolpite da artigiani del Seicento, sono adornate daricche vesti e rappresentano episodi della Passione diCristo. Le statue vengono portate a spalla dai rappresen-tanti delle confraternite incappucciati.

Piazza duomo

Page 21: GALILEO

La regione Sardegna

344

GEOGRAFIA

Superficie: 24 090KmqPopolazione: 1 631880 ab.Densità: 68 ab./KmqProvince: Cagliari,Nuoro,Oristano, Sassari,Ogliastra, Carbonia-Iglesias, Medio

Posizione

� Localizzazione

� Confini

� Monti

Nord Centro Sud

nordestovestsud

� Mari

� Pianure

� Fiumi

� Isole

� Clima

� Golfi

PUGLIA

SARDEGNA

14% montagna

68% collina

BASILICATA45% collina

47% montagna

SICILIA

24% montagna

62% collina

14% pianura

CAMPANIA

34% montagna15%

pianura51% collina

8% pianura

CALABRIA49% collina

42% montagna9% pianura

45% collina

2% montagna

53% pianura

18% pianura

SUD

La Sardegna

MA

RT

IR

RE

NO

MA

RE

DI

SA

RD

EG

NA

i

Riu Mannu

Fium

ini M

annu

Flumendosa

Tirso

CoghinasL. del

Coghinas

L. Omodeo

G o l f od e l l ’ A s i n a r a

G o l f od i A l g h e r o

G o l f od i C a g l i a r i

G o l f od i O r o s e i

G o l f od i O r i s t a n o

La MaddalenaBudelli

Caprera

San Pietro

Sant’Antioco

Asinara

Mal di Ventre

TavolaraMolara

Capo Pecora

M. Limbara1359

Punta La Marmora1834

SassariSassari

NuoroNuoro

OristanoOristano

Santa Teresadi Gallura

Tempio PausàniaTempio PausàniaOlbiaOlbia

Ozieri

LanuseiLanusei

TortoliTortoli

CAGLIARICAGLIARI

Muravera

Quartu Sant’ElenaCarboniaCarbonia

IglèsiasIglèsias

SanluriSanluri

BosaMacomer

Porto Torres

Alghero

Orosei

BA

RO

NIE

Porto CervoParco Naz. Parco Naz. dell’Asinaradell’Asinara

Riserva Nat. Riserva Nat. MarinaMarinaIsola Isola

di S. Pietrodi S. Pietro

Parco Naz. Parco Naz. dell’Arcipelagodell’Arcipelago

de La Maddalenade La Maddalena

Bocche di Boni fac io

GALLURA

Costa Smera lda

Costa Smera lda

Mont i de l

Gennargent u

BA

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BA

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S UL C I S

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ID

AN

O

Parco Naz. Parco Naz. del Gennargentudel Gennargentu

Il territorioLa Sardegna, seconda isola italiana per grandezza, e distante cen-tinaia di chilometri dalla penisola italiana, presenta un territoriomontuoso e collinare separato in due zone dalla pianura delCampidano. Il massiccio montuoso più elevato è il Gennargentu.Nella regione scorrono fiumi dalla portata irregolare e spessoasciutti nelle stagioni secche. Per poterne utilizzare l’acqua sonostati costruiti laghi artificiali, come il Coghinas ed il Flumendosa.La splendida costa, ora alta e rocciosa, ora bassa e sabbiosa, è uncontinuo susseguirsi di golfi e insenature separate da penisole.Della regione fanno parte anche le isole dell’Asinara, di SanPietro, di Sant’Antioco e l’arcipelago della Maddalena.

La Sardegna ha conservato unaflora e una fauna particolari emolto caratteristiche.Il clima è tipicamente mediterra-neo. Elementi caratteristici del-l’ambiente sardo sono la siccità,dovuta alla scarsità di precipita-zioni, ed il vento, che batte inces-santemente sulle coste.

Pianura del Campidano

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Sardegna

CARTINE A PAGG. 361-362

Page 22: GALILEO

La regione Sardegna

345

GEOGRAFIA

Popolazione

La Sardegna è una regione a statuto specia-le. A differenza di altre regioni costiere gliabitanti sono concentrati nelle zone internedella regione. L’isolamento geografico e l’ar-retratezza economica, durati per secoli,sono stati ridotti, negli anni, grazie agliintensificati collegamenti aerei e navali.

Attività economicheLe attività economiche tipiche sono da sem-pre state la pastorizia e l’allevamento. Lapesca tradizionale è quella di cefali, tonni,sardine e sgombri. L’allevamento d’ovini ecaprini fornisce la materia prima per la produ-zione di formaggi, come il famosissimo peco-rino sardo.La realizzazione di opere idriche, le bonifichee l’impiego di metodi moderni hanno consen-tito un discreto sviluppo dell’agricoltura: fru-mento, ortaggi ed olive, oltre alla tipica pian-ta del sughero.

Il settore secondario è stato agevolato dainvestimenti di capitali nell’industria dibase: raffinerie petrolchimiche e indu-strie meccaniche.Molto diffuso è l’artigianato, conterrecotte, argenterie e lavorazionedella lana.Nell’economia dell’isola acquistasempre più importanza il turismo,sviluppato e diffuso lungo le splendi-de e frequentatissime coste.

SETTO

RE PRIMA-

13%

SETTO

RE SECON-

25%

SETTO

RE TERZIA-

62%

In autunno, nella Sardegna meridionale, i prati si tingono di viola:sono i fiori di croco, da cui si ottiene il prezioso zafferano. Ancoraoggi lo zafferano viene raccolto grazie al paziente lavoro delledonne. Con le dita recidono delicatamente i fiori, poi staccanodall’interno dei calici gli stimmi rossi (ogni fiore ne ha tre, cinqueal massimo, e ce ne vogliono migliaia per farne un etto!).(da “ Regioni d’Italia”, De Agostini)

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Sardegna

Page 23: GALILEO

346

Cagliari, colonia fondata dai Cartaginesi col nome diKaralis si trova sulla sponda meridionale dell’isola tra spiag-

ge, colline e lagune. Da sempre importante porto commer-

ciale, Cagliari è oggi sede del governo regionale e il maggior

centro economico e porto principale della Sardegna. Dal

porto si esportano infatti i prodotti tipici della zona, quali

minerali, sughero, alimentari e vini. La periferia ospita alcu-

ne industrie, specialmente del settore petrolchimico. Il cen-

tro della città è costituito da quartieri del ’700 e del secolo

scorso, con stili architettonici che ricordano quelli piemon-

tesi e liguri. Da visitare sono la Terrazza Umberto I, il viale

Regina Elena, la Cattedrale e il Museo Archeologico.

Il capoluogo di regione... e le altre province

Oristano sorge nella pianura

alluvionale del Tirso, a pochi km

dal golfo che prende il nome dalla

città. È il principale mercato agri-

colo della regione e sede di alcu-

ne piccole industrie. Nell’area

sono state compiute grandi opere

di bonifica che hanno permesso

di coltivare intensamente il terri-

torio. La città ha un aspetto tipi-

camente medievale, con vie stret-

te e tortuose.

Nuoro è situata ai piedi del monteGennargentu. Sino a poco tempo fa

non era che un piccolo paese, evo-

lutosi dopo esser stato eletto capo-

luogo nel 1927. La sua economia si

basa principalmente sul turismo,

molto sviluppato grazie all’ottima

posizione e al clima salubre di cui

gode, che la rendono località ideale

per la villeggiatura estiva.

Sassari è situata in una pianuracalcarea, a pochi km dal mare. Fu

riparo per antiche popolazioni

del mare che fuggivano dalle

incursioni dei Saraceni. Si pre-

senta con uno stile vivace da città

moderna, anche se una parte

della città conserva l’impronta

medievale. Sassari è mercato

agricolo e sede di piccole indu-

strie sparse sulla costa. Inoltre

ospita un’antica università.

Nuoro, Chiesa della Madonna delle Grazie

Cattedrale di Oristano

Vista su Cagliari

Sassari, Chiesa di Santa Maria

Nel 2001 è stata effettuata una nuova ripartizione del territorio della regionedella Sardegna, che ha portato il numero delle province da quattro a otto. Lenuove province di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio, sono divenute operative a partire dal maggio 2005, quando si sono svol-te le elezioni per rinnovare tutti i Consigli provinciali.

OlbiaTempio

Sassari

Nuoro

Oristano

Cagliari

Ogliastra

MedioCampidano

Carbonia Iglesias

Page 24: GALILEO

347

L'Arcipelago della Maddalena è unodei più bei paradisi ecologici italiani. Istituito Parco Nazionale nel 1996 èseveramente protetto dalle leggi chetutelano il nostro patrimonio ambientale.L'Arcipelago deve la sua fama allefantastiche sculture lavorate dal vento.

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L’Italia in Europa e nel Mondo

348

GEOGRAFIA

L’Italia in Europa e nel MondoIl territorio sul quale si trova lo Stato italianoè parte integrante dell'Europa, benché le sueappendici meridionali non distino moltodal continente africano. L'appartenenzadella nostra nazione all'Europa vienerilevata anche dal punto di vista eco-nomico e politico: l'Italia è, infatti,uno degli stati membri e fondatoridell'Unione Europea, originata dalla firmadel Trattato di Maastricht del 1991.Dal punto di vista economico, l'Italia è passata, nel dopo-guerra, da un'economia agricola al boom industriale,fino a sfociare nello sviluppo del settore terziario e dei

servizi. Questo rapido e profondo pro-gresso economico s'è accompa-gnato a un miglioramento dellaqualità della vita, tanto che oggil'Italia è uno dei paesi più sviluppati del mondo: realizzainfatti il 6% degli scambi commerciali mondiali con unruolo di rilievo assoluto. L'Italia è conosciuta ed apprez-zata da tutti per la sua storia artistica e letteraria, per ilcarattere solare dei suoi abitanti, per le sue bellezze natu-

rali e per le produzioni tipiche, ricche di qualità e creatività, ilcosiddetto “Made in Italy”.

� Osserva le immagini e scrivi il nome del prodotto “Made in Italy”.

Collocare l’Italia in una prospettiva sovranazionale

Page 26: GALILEO
Page 27: GALILEO

STORIASTORIALE POPOLAZIONI ITALICHE

350

I Celti provenivano dall’Europacentrale. Erano valorosi guer-rieri e abili nella lavorazione

dei metalli.

I Liguri vivevano inun territorio piùvasto dell’attualeLiguria ed eranoabili commercianti.

Gli Etruschi vivevano inEtruria, un territorio compresotra i fiumi Tevere e Arno e ilMar Tirreno. In seguito si spin-sero fino alla Pianura Padana.

I Sardi erano un popolo diagricoltori e di pastori e

vivevano in villaggi fortificaticon abitazioni in pietra aforma di torre, chiamate

nuraghi.

I Siculi e i Sicani subi-rono l’influenza deiFenici e dei Greci.

I Veneti giunsero in Italiaintorno al 1200 a.C.

Fondarono numerose cittàindipendenti.

Piceni, Umbri, Sabini,Latini, Sanniti, Lucani,

erano agricoltori e pastori.Avevano culture e lingue

differenti.

Page 28: GALILEO

STORIASTORIALA CIVILTÀ DEGLI ETRUSCHI

351

Page 29: GALILEO

STORIASTORIAROMA: LA CONQUISTA DELL’ ITALIA

352

Page 30: GALILEO

STORIASTORIAROMA: LA GUERRA CONTRO TARANTO

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Con la sconfitta di Pirro,anche Taranto si arrese econ essa molte città dellaMagna Grecia si sottomi-sero ai Romani.Il territorio di Roma com-prendeva ormai quasitutta la penisola italica.

Page 31: GALILEO

STORIASTORIAROMA: LE GUERRE PUNICHE

ROMA DOPO LA GUERRA CON CARTAGINE

354

Page 32: GALILEO

STORIASTORIAGIULIO CESARE E LA II GUERRA CIVILE

355

Nella primavera del 58 a.C. Cesare partì per la Gallia, con l’in-

tento di conquistare nuove ricchezze per la sua amata Roma.

Page 33: GALILEO

STORIASTORIAROMA DI IERI E DI OGGI

356

Roma, divenuta capitale di un grande imperoche si estendeva dall’Europa fino all’Asia eall’Africa, divenne col passare del tempo unadelle più grandi ed importanti città delmondo antico. L’imperatore Augusto feceinnalzare maestosi monumenti, fece costrui-re un nuovo foro e restaurare molti edifici.Roma divenne una città splendida!

Page 34: GALILEO

STORIASTORIAROMA DI IERI E DI OGGI

357

Page 35: GALILEO

STORIASTORIAROMA: I PRIMI DUE SECOLI DELL’ IMPERO

358

LE PROVINCE DELL’ IMPERO E L’ ECONOMIA

Page 36: GALILEO

STORIASTORIALA DIVISIONE DELL’ IMPERO

359

Istanbul è la maggiore città dellaTurchia. Con una popolazione di11 322 000 abitanti è il principalecentro industriale e culturale delpaese. La sua ricchissima storia,che la vede alle origini città grecadal nome di Bisanzio, poi capitaledell'Impero Romano d'Oriente colnome di Costantinopoli, ha lasciatonotevoli testimonianze archeologi-che e architettoniche che la rendo-no anche un centro turistico di rile-vanza mondiale.

Page 37: GALILEO

STORIASTORIAIL CROLLO DELL’ IMPERO ROMANO: I GERMANI

360

LA FINE DELL’ IMPERO ROMANO D’ OCCIDENTE

Page 38: GALILEO

GEOGRAFIAGEOGRAFIAITALIA FISICA

361

Page 39: GALILEO

GEOGRAFIAGEOGRAFIAITALIA POLITICA

362

Page 40: GALILEO

GEOGRAFIAGEOGRAFIAGLI AMBIENTI DELLA TERRA

363

La Terra ha la forma di una sfera ed è rappresen-tata dal mappamondo. Il mappamondo però nonci permette di avere una visione globale delnostro pianeta. Per questo motivo i geografi uti-lizzano il planisfero, che riproduce tutti i conti-nenti. Sul planisfero i geografi tracciano, perorientarsi, linee immaginarie che si intersecanotra loro permettendoci di indicare con precisionela posizione di un luogo sulla superficie terre-stre. Queste linee sono chiamate meridiani eparalleli. Il meridiano più importante è quello diGreenwich; il parallelo più importante è quellodell’Equatore.

Sulla Terra si distinguono cinque zone climatiche:• La zona tropicale, che si estende a sud e a nord dell’Equatore, tra due paralleli particolari: ilTropico del Cancro ed il Tropico del Capricorno. Il clima di questa zona è molto caldo.• Le zone temperate, che si trovano tra i Tropici ed altri due paralleli: il Circolo Polare Artico a

nord, ed il CircoloPolare Antartico a sud.Sono dette temperatein quanto hanno unclima più mite.• Infine le zone polari,che si trovano tra i cir-coli e i due Poli, carat-terizzate da un climagelido.

La varietà di ambienti naturali èdata non solo dalla latitudine, dallatemperatura e dall’altitudine, maanche dall’umidità. L’umidità,infatti, determina la vita delle pian-te e degli organismi che vivono inun particolare ambiente. Di conse-guenza, in una stessa zona climati-ca si possono trovare ambientinaturali molto diversi tra loro, aseconda se piove molto o poco.

LONGITUDINEPOLO NORD

OVEST

EST

POLO SUD

LATITUDINE

Terre ghiacciate

Tundra

Foresta

Savana e steppa Deserto

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GEOGRAFIAGEOGRAFIAZONE POLARI

364

Al Polo nord e al Polo sud la temperatura èsempre molto bassa, tanto da raggiungere i50°c sotto lo zero in inverno, e non supera-re i 5°c in estate. Il territorio è ricopertoquasi interamente da ghiacciai e neviperenni, e la vegetazione è costituita daalghe, funghi microscopici e licheni. A nordsi trova l’Artide, dove si estende la più gran-de isola del mondo: la Groenlandia. Questa èabitata dagli inuit (o eschimesi) che un tempovivevano in capanne di ghiaccio (igloo), mentre oraoccupano baracche di legno. I mari polari sono popolati da bale-ne, orche, foche, trichechi e numerosi branchi di pesci. Questi mari, tuttavia, sono quasi sem-pre ricoperti di ghiaccio; dove non è gelato galleggiano gli iceberg, enormi blocchi di ghiac-cio molto pericolosi per le navi. Sulla superficie troviamo a nord gli orsi bianchi ed a sud ipinguini. Gli animali che vivono in queste zone sono muniti di pelliccia e di uno strato digrasso che li aiuta a sopportare il gelo.

Le terre ghiacciate

Oltre i Circoli Polari si estende la tundra,una pianura senza alberi ricoperta di ghiac-cio e neve per quasi tutto l’anno. Quandola neve si scioglie, durante il breve periodoestivo, crescono muschi, licheni ed erbefiorite. Qui vivono la volpe polare, la renna,il bue muschiato, e la lepre artica.

La tundra

Page 42: GALILEO

Il clima della zona tropicale è il più caldo, e la temperaturaresta alta anche d’inverno. Tuttavia l’umidità cambia dizona in zona, permettendo lo sviluppo di tre tipi di ambien-ti diversi. Dove le piogge sono abbondanti e giornaliere,cresce la foresta pluviale detta anche equatoriale. Si svilup-pa soprattutto in Sud America, Africa, ed Asia, tutti territo-ri vicino all’Equatore. Grazie al clima caldo e umido, lavegetazione delle foreste pluviali cresce molto rigogliosa; è

fitta ed impenetrabile, con alberialtissimi, fiori, felci e pianterampicanti. Per questo moti-vo gli animali che la popola-no sono di piccole dimen-sioni, altrimenti non riusci-rebbero a muoversi. Vi tro-viamo: il giaguaro, la tigre, il

tapiro, l’armadillo, scimmie etantissime specie di uccelli colora-

tissimi quali pappagalli, colibrì e tucani. Numerosissimisono anche le rane, gli insetti e i serpenti, a volte pericolosi.

Le foreste pluviali

GEOGRAFIAGEOGRAFIAZONE TROPICALI

365

Man mano che ci allontaniamo dall’Equatorel’umidità diminuisce, in quanto le pioggiecadono abbondanti solo in alcune stagioni,alternandosi con altre molto secche. In que-sto tipo di clima si sviluppa la savana, carat-terizzata da pochi alberi resistenti alla siccità,tra cui i baobab e le acacie, particolari per laloro chioma ad ombrello.

La savana

Nella savana vivono tantissimi animali car-nivori, come il leone, il ghepardo, il leopar-do, le iene, ed erbivori come l’elefante, lagiraffa, l’ippopotamo ed il rinoceronte. Lesavane più famose sono quelle che si trova-no in Africa; gli abitanti di queste zonevivono in case di terra con il tetto di paglia.

Page 43: GALILEO

GEOGRAFIAGEOGRAFIAZONE TROPICALI

366

Dove la pioggia è ancor più scarsa, la savana diventa deser-to. I deserti si trovano in tutti i continenti, tranne inEuropa, e possono essere sabbiosi o formati da rocce eciottoli. Ciò che li accomuna è la siccità e la grande diffe-renza di temperatura tra il giorno e la notte. Infatti di gior-no la temperatura sale a volte anche oltre i 50°c, per poiscendere drasticamente di notte sotto lo 0°c.A causa della mancanza d’acqua, nel deserto crescono solopiante grasse e spinose come i cactus e rari arbusti. Tuttavia, dove

l’acqua riaffiora in superficie, si formano le oasi, dove la vege-tazione cresce rigogliosa con alberi da frutto e palme da dat-teri. Sono pochi gli animali che riescono ad adattarsi a unambiente così duro: tra questi i cammelli e i dromedari, chesopravvivono immagazzinando nello stomaco acqua a suffi-cienza per poter affrontare il deserto. Altri sono rettili, scor-pioni e serpenti, che si riparano dal calore in tane sotterra-nee o tra le rocce per poi uscire di notte in cerca di cibo.

Il deserto più famoso egrande del mondo è ildeserto del Sahara inAfrica, sabbioso e caratte-rizzato da dune, colline disabbia che vengono forma-te e spostate dal vento.

Il deserto

Page 44: GALILEO

GEOGRAFIAGEOGRAFIAZONE TEMPERATE

367

Nelle regioni centrali delle zone tem-perate si estendono le foreste dilatifoglie, così chiamate perchécomposte da alberi con foglie lar-ghe che perdono in autunno. Glialberi tipici di questi ambientisono: querce, faggi, castagni e pioppi.La foresta di latifoglie è inoltre abitata davolpi, cervi, orsi, scoiattoli, daini e numerosi uccelli.

Nelle zone temperate, dove la temperatura è molto bassa d’inverno e molto alta d’estate, cre-scono sopratutto erbe. Queste grandi distese d’erba prendono il nome di praterie. Qui vivo-no grandi erbivori quali bufali, bisonti ma anche volpi, coyoti, rettili ed alcuni uccelli. Le zonepiù umide della prateria sono sfruttate per la coltivazione di cereali e per il pascolo di bovi-ni, in particolare bufali, pecore e cavalli.

Nelle zone in cui le pioggesono ancora più scarse, laprateria diventa steppa,coperta da erbe basse ecespugli spinosi. La steppaè utilizzata solo per l’alleva-mento, poiché troppo aridaper poter essere coltivata.

La prateria

La steppa

La foresta di latifoglie

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GEOGRAFIAGEOGRAFIAZONE TEMPERATE

368

La foresta mediterranea si è sviluppata soprattutto dove il clima èmite, la temperatura non è mai troppo bassa e dove piove poco. Ècostituita da piante sempreverdi quali il pino marittimo, l’olivastro,il leccio, la quercia da sughero e da piante aromatiche resistentialla siccità estiva, come il mirto, il rosmarino, l’alloro e la lavanda.

Nelle regioni più a nord, dove le estati sonobrevi e piovose e gli inverni lunghi e freddi, tro-viamo la foresta di conifere o taiga. Questo tipodi foresta è composta da alberi sempreverdi confoglie a forma di ago (aghifoglie) quali pini,abeti e larici. Qui vivono animali di grossedimensioni come orsi, cervi, alci, ed animali dapelliccia spesso cacciati dall’uomo come visoni,castori, volpi ed ermellini. Le foreste di coniferesono sfruttate per la produzione di legname.

Foreste di conifere o taiga

La foresta mediterranea

Alcuni degli animali che si possono incontrare in queste zone sono: l’istri-ce, la lepre, le lucertole, le cicale e gli uccelli marini come i gabbiani.