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Scuola Media Statale A VOLTA Scuola Media Statale A. VOLTA Via Botticelli, 31 04100 Latina D.Lgs. 81/08 e D.Lgs. 106/2009 PROGRAMMA DI INFORMAZIONE INERENTE ALLA SICUREZZA DEI LAVORATORI ALLA SICUREZZA DEI LAVORATORI IL TERREMOTO IL TERREMOTO Genesi, effetti e comportamenti Ing. Antonio Giorgi

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Scuola Media Statale “A VOLTA”Scuola Media Statale  A. VOLTAVia Botticelli, 31 ‐ 04100 Latina

D.Lgs. 81/08 e D.Lgs. 106/2009PROGRAMMA DI INFORMAZIONE INERENTE

ALLA SICUREZZA DEI LAVORATORI ALLA SICUREZZA DEI LAVORATORI

IL TERREMOTOIL TERREMOTOGenesi, effetti e comportamenti 

Ing. Antonio Giorgi

DEFINIZIONEI fi i i t ti (d lIn geofisica i terremoti (dal

latino terrae motus, cioè " i t d ll t ")"movimento della terra"),

detti anche sismi o scosset ll i h (d l l ti T lltelluriche (dal latino Tellus,

dea romana della Terra), ib i isono vibrazioni o

oscillazioni improvvise, id iù t tirapide e più o meno potenti,

della crosta terrestre, t d llprovocate dallo

spostamento improvviso di i luna massa rocciosa nel

sottosuolo.

L’ORIGINE DEL TERREMOTOLORIGINE DEL TERREMOTO

Nel terremoto, le forti spinte che sipsviluppano in seguito ai movimenti delleplacche inducono un accumulo di sforzi equindi di energia in profondità. Le roccesoggette a piccoli sforzi si deformano inmodo elastico (come, ad esempio, unamensola su cui sono poggiati dei libri); selo sforzo aumenta si fratturano. Quando glisforzi in profondità superano il limite diresistenza della roccia, si verifica un

id i t d ll ti di irapido scorrimento delle parti di roccia acontatto lungo superfici di rottura (faglie) ela liberazione dell’energia accumulatasotto forma di onde elastiche (ondesotto forma di onde elastiche (onde

sismiche): è il terremoto.

L’ORIGINE DEL TERREMOTO EPICENTROLORIGINE DEL TERREMOTO

Il volume di roccia

EPICENTRO

dove ha origine il terremoto è detto

ipocentro. La sua proiezione in superficie p p

è l’epicentro, ovvero l’area che, trovandosi

più vicina all’origine del terremoto, subisce

anche i maggiori effetti.FAGLIA

IPOCENTRO

L’ORIGINE DEL TERREMOTOLORIGINE DEL TERREMOTO

L’ORIGINE DEL TERREMOTOLORIGINE DEL TERREMOTO

LA STRUTTURA TERRESTRELA STRUTTURA TERRESTRE La Terra ha una strutturai t i il dinterna simile ad un uovo:un guscio esterno sottile erigido (la litosfera), unostrato intermedio plastico (ilmantello) ed un nucleosolido. La parte piùp psuperficiale, la litosfera, èsuddivisa in una dozzinadi placche principali indi placche principali inmovimento relativo tra diloro, il cui spessore variada 15 km sotto gli oceani ada 15 km sotto gli oceani apiù di 200 km sotto le areecontinentali più antiche,come il Nord America.

LA STRUTTURA TERRESTRELA STRUTTURA TERRESTRE La superficie terrestre è

h ti tschematizzata con una serie di placche a

comportamento rigido (ovvero zolle, considerate indeformabili per poterne

studiare il movimento), che si )muovono una

relativamente alle altre determinando diversi tipi dideterminando diversi tipi di

confini o margini nelle aree di contatto. Il movimento relativo delle placcherelativo delle placche

(allontanamento, scorrimento parallelo e compressione)

genera i terremoti

LE PLACCHE TERRESTRI

genera i terremoti.

LA STRUTTURA TERRESTRELA STRUTTURA TERRESTRE 

L’ENERGIA DEI TERREMOTII movimenti delle zolledeterminano in profonditàdeterminano in profonditàcondizioni di sforzo e diaccumulo di energia.Quando lo sforzo cui sonoQuando lo sforzo cui sonosottoposte le rocce supera illoro limite di resistenza,esse si rompono formandoesse si rompono formandoprofonde spaccaturechiamate faglie, l’energia

l i libaccumulata si libera eavviene il terremoto.L’energia liberata viaggia attraverso la terra sotto forma di onde, che,giunte in superficie, si manifestano come movimenti rapidi del terreno cheinvestono le persone, le costruzioni e tutto il territorio con effetti più o menoseveri.

LE ONDE SISMICHE

Onde di compressione o plongitudinali (P = primarie)

O d di li liOnde di taglio o trasversali(S = secondarie)( )

Onde superficiali (R = Rayleigh eL L ) bi i di dL = Love): combinazione di ondeP e S

LE ONDE SISMICHE

Le Onde P (o Primarie) sono le più veloci. Essesi propagano come le onde sonore nell'aria

Onde Psi propagano come le onde sonore nell'aria.Sono infatti anche dette "longitudinali" perchéfanno oscillare le particelle di roccia cheattraversano parallelamente alla loro direzione dippropagazione. In sostanza, al loro passaggio, lerocce si comprimono e si dilatanocontinuamente

Onde SLe Onde S (o Secondarie) viaggiano piùlentamente delle "P". L'oscillazione delleparticelle di roccia che attraversano avvienetrasversalmente rispetto alla loro direzione ditrasversalmente rispetto alla loro direzione dipropagazione. A differenza delle Onde P, leOnde S non causano variazioni di volume al loropassaggio e non si propagano nei fluidi.p gg p p g

LE ONDE SISMICHEOnde di Rayleigh

Le Onde di Rayleigh assomigliano a quelle chesi propagano quando un sasso viene lanciato inuno stagno. Esse fanno vibrare il terrenosecondo orbite ellittiche e retrograde rispetto allasecondo orbite ellittiche e retrograde rispetto alladirezione di propagazione dell'onda

Onde di Love

Le Onde di Love fanno vibrare il terreno sulpiano orizzontale. Il movimento delle particellep pattraversate da queste onde è trasversale eorizzontale rispetto alla direzione dipropagazione delle onde

L’ENERGIA DEI TERREMOTI

Per definire la “forza” di unt t Intensità Mercalli terremoto vengonoutilizzate due grandezzedifferenti: la magnitudo e

Magnitudo RichterIntensità Mercalli Modificata all'epicentro

l’intensità macrosismica.La magnitudo è l’unità dimisura che permette di

1,0 ‐ 3,0 I

3,0 ‐ 3,9 II ‐ III

4 0  4 9 IV  Vpesprimere l’energiarilasciata dal terremotoattraverso un valore

4,0 ‐ 4,9 IV ‐ V

5,0 ‐ 5,9 VI ‐ VII

6,0 ‐ 6,9 VII ‐ VIIIattraverso un valorenumerico della scalaRichter.

, ,9

7,0+ IX o maggiore

L’intensità macrosismica è l’unità di misura degli effetti provocati daL intensità macrosismica è l unità di misura degli effetti provocati daun terremoto e viene espressa attraverso i gradi della scala Mercalli

EQUIVALENZA MERCALLI‐RICHTER

VALORI DI ENERGIA NELLASCALA RICHTER

Magnitudo Energia (joule)Lo zero della

< 3.5 < 1.6 × 107

3.5 1.6 × 107

Lo zero della scala equivale a

4.2 7.5 × 108

4.5 4.0 × 109

quna energia liberata di 105 j l il4.8 2.1 × 1010

5.4 5.7 × 1011

105 joule; il massimo valore

6.1 2.8 × 1013

6.5 2.5 × 1014

6

valore registrato finora è

6.9 2.3 × 1015

7.3 2.1 × 1016

8 1 > 1 7 × 1018

stato di magnitudo 8 68.1 > 1.7 × 1018

≥ 8.1 → ∞

8.6.

EQUIVALENZA MAGNITUDO‐TNTmagnitudo Richter TNT equivalente

‐1.5 6 ounces1 30 ounces Trattandosi

di l1.5 320 pounds2 1 ton2.5 4.6 tons

di una scalalogaritmica decimale3 29 tons

3.5 73 tons4 1000 tons

 

decimale, l'aumento di una unità di4.5 5100 tons

5 32000 tons5.5 80000 tons6   ili t

una unità di grado indica un aumento

6 1 milion tons6.5 5 milion tons7 32 milon tons

6   ili t

dell‘energia liberata di circa7.5 160 milion tons

8 1 bilion tons8.5 5 bilion tons

 bili t

circa30 volte maggiore9 32 bilion tons

10 1 trilion tons12 160 trilion tons

maggiore.

L’ENERGIA DEI TERREMOTIUna magnitudo 4,0 è analogaall'esplosione nel raggio di 100 km diuna piccola bomba atomica (1000tonnellate di tritolo), inferiore a quelladella bomba di Hiroshima (pari a circadella bomba di Hiroshima (pari a circa13000 tonnellate di tritolo, ovvero circa55 terajoule). Un raddoppio55 terajoule). Un raddoppiodell'energia rilasciata è rappresentatoda un aumento di magnitudo pari a0,2.

1 grammo di TNT = 4,184 jouleg , j

1 ton di TNT = 4,184 gigajoule

1000 ton di TNT = 4,184 terajoule

TERREMOTO IRPINIA (1980)Magnitudo 6.5 scala RichterDurata 90 sProfondità 30 km

TERREMOTO L’AQUILA (2009)Magnitudo 5.9 scala RichterDurata 23 sProfondità 7 km

TERREMOTO A LATINA (LUGLIO 2011)Magnitudo 3.5 scala RichterDurata breveProfondità 7.5 km Latitudine 41.495° Longitudine 12.938°Epicentro 6 km ad est di Latina in zona Tor Tre Pontip

NUMERO E INTENSITÀ DEI TERREMOTI A LATINA 

Dal 2007 a oggi 36 scosse di cui 18 da marzo 2011 a marzo 2012

Nel 2007 3 scosse di intensità <2.0 gradi Richter

Nel 2008 11 scosse (8 di intensità <2.0 gradi Richter e 3 diNel 2008 intensità >2.0 gradi Richter)

Nel 2009 2 scosse di intensità <2.0 gradi Richter

Nel 2010 2 scosse di intensità <2.0 gradi Richter

N l 2011 11 (3 di i t ità <2 0 di Ri ht 7 diNel 2011 11 scosse (3 di intensità <2.0 gradi Richter e 7 diintensità >2.0 gradi Richter con il massimo di 3.5 gradiRichter del 23 luglio 2011)

Nel 2012 7 scosse (2 di intensità <2.0 gradi Richter e 5 diintensità >2.0 gradi Richter con il massimo di 3.8 gradiRichter del 15 febbraio 2012)Richter del 15 febbraio 2012)

Servizio sismico i lnazionale

MAPPA DEL SC O 999RISCHIO AL 1999

Dipartimento della protezione civileprotezione civile

CLASSIFICAZIONE SISMICA DELL’ITALIA 

l 2006Al 2006

CLASSIFICAZIONE SISMICA DEL LAZIO

LATINALATINA

CLASSIFICAZIONE SISMICA DI LATINA

ZONA SISMICA 3ADelibera Giunta Regione Lazio DGR n. 387/09 e n. 835/09.ZONA SISMICA 3A

L'Italia è suddivisa in zone sismiche con 4 classi di pericolosità:zona 1 (alta): PGA ≥ 0 25gzona 1 (alta): PGA ≥ 0,25gzona 2 (media): 0,15 ≤ PGA < 0,25gzona 3 (bassa): 0,05 ≤ PGA < 0,15g (3A e 3B)

4 ( lt b ) PGA 0 05zona 4 (molto bassa): PGA < 0,05gdove PGA (Peak Ground Acceleration) indica il picco di accelerazione del suolo registrato o atteso durante un terremoto.

Zona 3A 0.10 ≤ ag ≤ 0.15gZ 3B 0 062 ≤ ≤ 0 10Zona 3B 0.062 ≤ ag ≤ 0.10g

VULNERABILITA’ SISMICA DEGLI EDIFICI

La vulnerabilità sismica è la propensione di unastruttura a subire un danno di un determinatolivello a fronte di un evento sismico di una dataintensità.

Il danno che si può verificare dipende dalIl danno che si può verificare dipende daltipo di struttura dell'edificio (muratura,calcestruzzo armato acciaio) dall’ tà dallacalcestruzzo armato, acciaio), dall’età, dallaconfigurazione della struttura, dai materiali dicostruzione, dalle condizioni del luogo dove èstato costruito, dalla vicinanza con altre,costruzioni.

SICUREZZA  DEGLI EDIFICI

Vulnerabilità i i Sicurezzasismica elevata

Sicurezza bassa

Vulnerabilità sismica Sicurezza sismica

bassa elevata

La vulnerabilità aumenta con la i l ità i i d llpericolosità sismica della zona

EFFETTI DEL TERREMOTO SUGLI EDIFICI (L’AQUILA 2009)

EFFETTI DEL TERREMOTO SUGLI EDIFICI (L’AQUILA 2009)

EFFETTI DEL TERREMOTO SUGLI EDIFICI (L’AQUILA 2009)

EFFETTI DEL TERREMOTO SUGLI EDIFICI (L’AQUILA 2009)

COMPORTAMENTI PRIMA DEL TERREMOTO

• Informati sulla classificazione sismica del comune in cui risiedi.Devi sapere quali norme adottare per le costruzioni, a chi fare riferimento e qualimisure sono previste in caso di emergenza

• Informati su dove si trovano e su come si chiudono i rubinetti di gas, acqua e gliinterruttori della luce. Tali impianti potrebbero subire danni durante il terremoto.

• Evita di tenere gli oggetti pesanti su mensole e scaffali particolarmente alti.Fissa al muro gli arredi più pesanti perché potrebbero caderti addosso.g

• Tieni in casa una cassetta di pronto soccorso, una torcia elettrica, una radio apile, un estintore ed assicurati che ogni componente della famiglia sappia dovep , g p g ppsono riposti.

• A scuola o sul luogo di lavoro informati se è stato predisposto un piano dig p p pemergenza. Perché seguendo le istruzioni puoi collaborare alla gestionedell’emergenza

COMPORTAMENTI DURANTE IL TERREMOTO (1)

• Se sei in luogo chiuso cerca riparo nel vano di una porta inserita in un muro portante (quelli più spessi) o sotto una trave. Ti può proteggere da eventuali crolliTi può proteggere da eventuali crolli

• Riparati sotto un tavolo. E’ pericoloso stare vicino ai mobili,tti ti t i h t bb d ti ddoggetti pesanti e vetri che potrebbero caderti addosso

• Non precipitarti verso le scale e non usare l’ascensore. Talvoltap ple scale sono la parte più debole dell’edificio e l’ascensore puòbloccarsi e impedirti di uscire

COMPORTAMENTI DURANTE IL TERREMOTO (2)

• Se sei in auto, non sostare in prossimità di ponti, di terreni franosi o di spiagge.Potrebbero lesionarsi o crollare o essere investiti da onde di tsunami

• Se sei all’aperto, allontanati da costruzioni e linee elettriche. Potrebbero crollare

• Stai lontano da impianti industriali e linee elettriche. È possibile che si verifichinop pincidenti

• Stai lontano dai bordi dei laghi e dalle spiagge marine. Si possono verificare ondedi tsunami

• Evita di andare in giro a curiosare e raggiungi le aree di attesa individuate dalpiano di emergenza comunale. Bisogna evitare di avvicinarsi ai pericoli

• Evita di usare il telefono e l’automobile. È necessario lasciare le linee telefoniche el t d lib i t l i i ile strade libere per non intralciare i soccorsi

COMPORTAMENTI DOPO IL TERREMOTO

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova indifficoltà ed agevoli l’opera di soccorso

N di f it t P t ti l l• Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le lorocondizioni

• Esci con prudenza indossando le scarpe In strada potresti ferirti con vetri• Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetrirotti e calcinacci

• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.gg g p p , pPotrebbero caderti addosso

COMPORTAMENTI DOPO IL TERREMOTO

• Assicurati dello stato di salute delle persone attorno a te. Così aiuti chi si trova indifficoltà ed agevoli l’opera di soccorso

N di f it t P t ti l l• Non cercare di muovere persone ferite gravemente. Potresti aggravare le lorocondizioni

• Esci con prudenza indossando le scarpe In strada potresti ferirti con vetri• Esci con prudenza indossando le scarpe. In strada potresti ferirti con vetrirotti e calcinacci

• Raggiungi uno spazio aperto, lontano da edifici e da strutture pericolanti.gg g p p , pPotrebbero caderti addosso