gente comune marzo 2013

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Distribuzione gratuita - Tiratura 20.000 copie Il primo free-press della provincia di Frosinone, fondato nel 1994 da Filippo Strambi ELEZIONI Le interviste ai neoeletti della provincia di Frosinone Alle pag. 4 e 5 VENERDÌ SANTO Il programma dei festeg- giamenti e le curiosità A pag. 14 Francesco, il nome scelto dal Cardinale Bergoglio appena eletto Papa, è foriero di cambiamenti importanti nella Chiesa Romana. Abbiamo intervistato, in esclusi- va, il noto vaticanista Gian Franco Svi- dercoschi, già amico di Papa Wojtyla. Speciale a pag. 2 VARIE VITA ALATRENSE PRIMO PIANO La chiesa ai "poveri" TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-COMUNE.IT Anno XX n° 2 - Marzo 2013 SPORT - Dopo il grave infortunio, le speranze di Antony Iannarilli Strambi a pag. 21 ARTE E CULTURA - Sensazionale scoperta nella Cattedrale di Civita Maiello a pag. 17

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Gente Comune Marzo 2013

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Page 1: Gente Comune Marzo 2013

Distribuzione gratuita - Tiratura 20.000 copie

Il primo free-press della provincia di Frosinone, fondato nel 1994 da Filippo Strambi

ELEZIONILe interviste ai neoelettidella provincia di Frosinone

Alle pag. 4 e 5

VENERDÌ SANTOIl programma dei festeg-giamenti e le curiosità

A pag. 14

Francesco, il nome scelto dal CardinaleBergoglio appena eletto Papa, è forierodi cambiamenti importanti nella ChiesaRomana. Abbiamo intervistato, in esclusi-va, il noto vaticanista Gian Franco Svi-dercoschi, già amico di Papa Wojtyla.

SSppeecciiaallee aa ppaagg.. 22

VARIEVITA ALATRENSEPRIMO PIANO

La chiesa ai "poveri"

TRA UN’EDIZIONE E L’ALTRA SEGUICI SU WWW.GENTE-CCOMUNE.IT

Anno XX n° 2 - Marzo 2013

SPORT - Dopo il grave infortunio, le speranze diAntony Iannarilli Strambi a pag. 21

ARTE E CULTURA - Sensazionale scopertanella Cattedrale di Civita

Maiello a pag. 17

Page 2: Gente Comune Marzo 2013

2 Apertura Intervista al vaticanista Gian Franco Svidercoschi:

"Con papa Francesco una chiesa diversa"

Dopo l'elezione al soglio di Pietro diPapa Francesco si respira aria di novitànella chiesa. Aiuterà a contrastare lacrisi del Cattolicesimo?La Crisi del Cattolicesimo deriva da altrecrisi causate da diversi fattori. Per questodovremmo parlare di crisi di fede e la solu-

zione è trovare il lin-guaggio giusto per averpiù spiritualità nei laici.C'è fame di riforme so-prattutto in virtù delfatto che la Curia roma-na negli ultimi tempi haassunto un potere spro-positato (evidente il ri-ferimento al cardinaleTarcisio Bertone che haapprofittato della dele-ga di Papa BenedettoXVI per assumere un'altaautorità ndr). Voglio ri-cordare che qualche an-no fa, il presidente eme-rito della RepubblicaItaliana Francesco Cossi-ga, pronunciò la famosafrase "Bertone studia afare il Papa". Sicuramen-te un clima di maggiore

semplicità, contribuirà a far riavvicinare lagente verso la fede. Ma riuscirà Sua Santità Papa Francesco amettere ordine nella Chiesa?Papa Bergoglio è già riuscito a ricreare, egli sono bastati solo pochi giorni di ponti-ficato, un clima sereno. E' già riuscito a

farci vedere un'altra faccia della chiesa,una normalità del vivere la fede cristiana.E questo si evin-ce da quei pic-coli-grandi gestidella prima ora:dalle parole pro-nunciate "fratel-li e sorelle buo-na sera" sino al"buona notte ebuon riposo",dalla sobrietànel non voler u-sare un'auto lus-suosa ma salirecon i cardinalisul pulmino del-la gendarmeria,nel voler pagare il conto della casa che loaveva ospitato prima dell'elezione. Sarà unpapa che farà vivere la fede serenamente,una chiesa diversa, più evangelica. Ma cipensate ad un papa con il carisma del mis-sionario e della spiritualità, grazie al suoessere gesuita e francescano? Un Papa diverso quindi sia da Benedet-to XVII e Giovanni Paolo II?Da Ratzinger sicuramente, questi era forsetroppo impegnato a studiare. Ma mi vorrei

soffermare su alcuni punti in comune conil mio Amico Karol Wojtyila: entrambi con-

trari alla casta clericale e due "preti uma-ni", perché sacerdoti erano e sacerdoti so-no rimasti, insomma Giovanni Paolo II eFrancesco due preti che guidano il Popolodi Dio. Quello stesso Popolo di Dio deldogma "Lumen Gentium" elaborato e pro-mulgato nel 1964 da Paolo VI e mai appli-cato (questa parte della costituzione dog-matica parla del rapporto tra la chiesa e lealtre confessioni religiose e gli atei ndr).

Bruno Gatta

Il nuovo Papa e la chiesa del futuroP

rima di fare un commento all'elezione del nuovopapa, sgombriamo il campo da un equivoco che siè spesso ripetuto nella stampa e negli altri media:quello della crisi della Chiesa. Perché un equivoco:

perché la Chiesa ha avuto sempre periodi di crisi, dallepersecuzioni degli inizi alle invasioni barbariche, dalleeresie e lotte politiche del medioevo agli scismi rinasci-mentali, dal modernismo alle grandi persecuzioni del '900,fino ad oggi. Per cui se c'è da parlare di crisi della Chiesaessa va considerata non in senso assoluto ma rapportataal periodo storico attuale. Tutto questo per dire che se c'èuna crisi essa è tipica di oggi, seria ma non molto piùgrave di quelle citate in precedenza.Se poi la crisi significa lo scandalo dei preti pedofili odella Curia in Vaticano, bisogna anche qui fare chiarezza:

per i preti pedofili ad esempio c'è da dire che è stata coin-volta una esigua minoranza ed alcuni di essi riguardanoepisodi accaduti anche decenni fa. Nonostante tutto laChiesa mantiene nel mondo un prestigio ed una presenzacaritativa, formativa, educativa, assistenziale che nessu-n'altra istituzione può vantare: lo dimostra l'enorme at-tenzione che tutto il mondo ha riservato alle dimissioni diBenedetto XVI ed alla elezione di Francesco.Si tenga presente il grande sviluppo della Chiesa nell'Ame-rica Centrale e Meridionale ed in Africa, la sua vivacità -pur minoritaria - in Asia, la sua crescita negli Stati Unitidove all'aumento numerico (si pensi tra l'altro che negliUSA i seminari sono pieni) si aggiunge l'aumento di pre-stigio a livello sociale e di opinione pubblica.Papa Francesco si trova dunque davanti una Chiesa con

tanti problemi ma anche con enormi risorse umane. Sapre-mo dai primi suoi gesti, discorsi ed iniziative quale sarà larotta che vorrà tracciare per il futuro della Chiesa.Alcuni punti però sono già chiari e li descriviamo in sintesi:1. la scelta del nome è già un programma: Francesco ricor-da sia Francesco d'Assisi che Francesco Saverio (santo ge-suita), due figure di enorme importanza sul tema della po-vertà evangelica, della semplicità, dell'evangelizzazioneanche in rapporto con le altre fedi (Francesco d'Assisi neiconfronti dell'Islam e Francesco Saverio nei confronti dellereligioni e delle culture orientali);2. il richiamo al rapporto tra vescovo di Roma e popolo-diocesi di Roma riporta la figura ed il ruolo del Papa alleorigini del cristianesimo dove, secondo la felice espressio-ne di Sant'Ignazio di Antiochia, la chiesa di Roma presie-de alla carità. E' dunque sul tema dell'amore evangelico,della carità cristiana che si giocherà il ruolo del successo-re di Pietro (e dunque di tutta la Chiesa) e non più solosul potere di governo. Ciò apre a scenari inediti nel rap-porto con le altre confessioni cristiane ai fini del dialogoecumenico, dove spesso è stato il ruolo assegnato alla fi-gura del Papa a creare non poche divisioni e ad una pre-senza ancora più forte di quella che già c'è nel campo del-la difesa dei più deboli;3. infine il rapporto con il mondo degli agnostici e deinon credenti, dove conterà la formazione da gesuita diFrancesco: i gesuiti sono difensori della la cultura cattoli-ca nei suoi principi fondamentali ma aperti ai fermenti edalle attese del mondo.Ci sarebbero molte altre cose da dire che lo spazio a dispo-sizione non ci permette di approfondire. Lo faremo in suc-cessivi interventi.

Paolo Fiorenza

CHI È GIAN FRANCO SVIDERCOSCHIGian Franco Svidercoschi (Ascoli Piceno, 22 luglio 1936) è

un giornalista, scrittore e vatica-nista italiano. Di origini polacche,iniziò la carriera giornalistica gio-vanissimo nel 1959. Fu inviato del-l'ANSA al Concilio Vaticano II e suc-cessivamente ricoprì l'incarico di vice-direttore de L'Osservatore Romano.Degna di nota la collaborazionecon papa Giovanni Paolo II allastesura di Dono e Mistero nel 1996e la pubblicazione con l'arcivesco-vo di Cracovia e già segretarioparticolare di Giovanni Paolo II

Stanislaw Dziwisz di Una vita con Karol nel 2007. Tra le suepubblicazioni più famose Lettera ad un amico ebreo 1993,tradotto in venti lingue per una cinquantina di Paesi.Nel 2000 fu autore per la Santa Sede di un'importante rilet-tura "giubilare" del Concilio Vaticano. Riccardo Strambi

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ESCLUSIVA

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4 Speciale Politica

Elezioni ed impasse, la sfida del 2013È

noto a tutti che le elezioni del 2013 hanno portato ad una situazione di stallo vi-sto il pareggio di fatto tra tre schieramenti, i due storici centro destra e centrosinistra e l'outsider Movimento5Stelle. I primi spiragli di una rivoluzione che po-trebbe portare a grandissimi stravolgimenti non solo nella struttura istituzionale

del Paese ma anche nel modo di concepire tale organizzazione e modo di fare Politica,sono arrivati dall'elezione della seconda e della terza carica dello Stato, Presidenti di Se-nato e Camera dei Deputati.Le personalità scelte, infatti, da un lato l'ex Magistrato antimafia Pietro Grasso e dall'al-

tro l'ex Alto Rappresentante ONU per i Rifugiati, Laura Boldrini, rappresentano una gran-de novità e danno il senso ad un cambiamento ancora agli inizi. Sarà interessante, ora,capire come si muoveranno gli schieramenti in vista della formazione di un Governo, chesembra sempre più difficile ma solo se lo si pensa tradizionalmente. Se si prendessero inconsiderazione soluzioni "nuove", ad esempio un governo della minoranza o una soluzio-ne alla Belga, le strade potrebbero diventare più concrete. Serve, evidentemente, un com-pleto stravolgimento culturale nei rappresentanti delle istituzioni politiche nazionali.

Andrea Tagliaferri

Affrontare il problema dell'analisidei risultati elettorali a livellonazionale, quando ormai tutto èstato sviscerato in miriadi di pro-

grammi e di articoli, può sembrare cosasuperflua e quasi sorpassata. Ma ci sem-bra giusto che anche da parte nostra ven-ga qualche spunto di riflessione in meri-to. Il crollo dei partiti tradizionali è sottogli occhi di tutti. Alcuni praticamentescomparsi, altri ridotti al lumicino, altriin gravi difficoltà.Il Partito Democratico, mesto vincitoredelle elezioni con la sua coalizione, avràgrosse difficoltà a governare per mancan-za dei numeri al Senato. Quella che sem-brava dover essere una vittoria sicura edecisa, si è trasformata alla fine in unaaffannosa difesa di un vantaggio moltorisicato ed inutile ai fini della governabi-

lità. Il Partito della Libertà sopravvivegrazie al carisma (ed alle consuete pro-messe) del suo fondatore e leader indi-scusso, ma nonostante tutto ha perso piùdi sei milioni di voti rispetto alle ultimeelezioni politiche. Ci si chiede cosa saràdi questo partito quando Berlusconi - po-liticamente parlando - non ci sarà, consi-derato che Alfano ha dimostrato di esiste-re solo se lo vuole Berlusconi e che le al-tre figure sono dei semplici comprimarisenza spessore. E che il partito sia appiat-tito sul suo capo lo dimostra il fatto cheè tutto preso dai suoi problemi giudiziari.La Lega Nord è praticamente dimezzataed influente ormai solo in qualche zonadel nord, travolta dalla sua politica chiu-sa e territorialmente troppo definita, inun contesto in cui invece bisogna avere ilrespiro dell'Europa e del mondo. Fini e

Casini sono quasi scomparsi, sacrificatisull'altare della Lista Monti, la quale non-ostante tutto ha avuto una dignitosa af-fermazione, tenuto conto del fuoco disbarramento al quale è stata sottopostaed all'eredità della politica di rigore delgoverno uscente. Le due estreme, destrae sinistra, esistono solo se coalizzate coni partiti maggiori, altrimenti sono poco oniente.Lasciamo volutamente per ultima la listadel Movimento 5 Stelle, vera vincitricedi queste elezioni, frutto di un diffusomalcontento popolare verso i partiti tra-dizionali dei quali ha intercettato moltielettori, oltre ad una buona parte di quel-li che inizialmente si sarebbero astenuti. Io non magnifico questa lista non perchénon abbia le sue ragioni, ma perché inca-nalare il malcontento mietendo un grannumero di voti significa anche - una voltapresente in parlamento - assumersi leproprie responsabilità verso la nazione. Se

è comprensibile - ma non accettabile -giocare allo sfascio quando si è in piazza,non è tollerabile che lo si faccia quandosi hanno precise responsabilità che il po-polo ti affida. Rimane alta l'astensione edil non voto: fra non votanti, schede bian-che e schede nulle, circa un terzo deglielettori non ha espresso un voto utile. Come accennato sopra, se non ci fossestata la lista di Grillo, il non voto sareb-be stato ancora più consistente. Due no-tazioni finali e rapidissime sulle qualicontiamo di tornare prossimamente. Laprima: i partiti tradizionali - chi più chimeno - non hanno approfittato del go-verno tecnico per dare segnali di verocambiamento. La seconda: le procedureper la formazione del governo in Italia so-no ancora troppo lunghe e farraginose afronte della celerità degli altri paesi. Equesto gioca molto sulla credibilità delleistituzioni.

Paolo Fiorenza

COMMENTO ALLE ELEZIONI

SEN. MARIA SPILABOTTE (PD)Senatore, cosa ha provato nel momento in cui harealizzato che era stata davvero eletta?“Nella mia vita non avrei mai pensato di "fare" il Se-natore. Eppure venerdi 15 marzo sarò seduta nell'Auladi Palazzo Madama. Addirittura sarò la più giovane eper questo, nella prima seduta farò anche parte dell'Uf-ficio di Presidenza provvisorio. Un grande onore ed unagrande responsabilità. Spero di essere ricordata in pro-vincia non solo per questo primato”. Cosa pensa farà e quali saranno le sue linee guida?“Vorrei lasciare un segno tangibile del mio operato. Lapolitica in Italia è andata in confusione, è avvenutoqualcosa che nessuno dei partiti maggiori prevedevano

e neppure Grillo e Casaleggio pensavano di raggiungere un risultato così importante. Tutti sono impreparati a questo nuovo scenario dove per paradosso, si rischia di blocca-re le forme organizzative della democrazia. Si possono trovare convergenze su tanti temie riforme di cui il Paese ha bisogno urgente: lavoro, è l'emergenza n 1. E poi le tasse.Diminuire la pressione fiscale che insieme alla caduta del potere d'acquisto dei salari,sta portando le famiglie al collasso. I costi della politica. Si tratta sicuramente di unaspesa fuori controllo. Legge sull'anticorruzione. Legalità come leva di sviluppo contro lacorruzione. Legge elettorale. Spero non si torni mai più a votare con il porcellum. Ai cit-tadini va restituito il diritto di scegliere i propri rappresentanti in parlamento. Prima nonsi poteva. Adesso non si può più rimandare. Senza dimenticare poi anche una legge sulconflitto d’interessi”.E il territorio che l'ha eletta?“Per la nostra provincia è necessario invertire la rotta che fino ad ora è stata indicatadalla destra che ha governato la regione e la provincia. Rimediare a tutti i loro disastri:nessuna infrastruttura finanziata o realizzata, otto ospedali chiusi, disoccupazione aimassimi storici, la più alta tassazione regionale, scarsa capacità di governo, mediocritàdell'azione legislativa e di programmazione e pianificazione. E poi penso che sia priori-tario il riconoscimento dell'area di crisi industriale per la zona Frosinone - Anagni, il ri-conoscimento della Valle del Sacco quale Sito di Interesse Nazionale. L'annosa questio-ne che opprime questa valle deve essere affrontata con interventi strategici e di svilup-po, territoriale”.

Andrea Tagliaferri

Cominciamo questa serie di mini interviste ai neo-eletti della provincia di Frosinone (nazionali e regionali) con i senatori MariaSpilabotte e Francesco Scalia. Nella pagina seguente gli on.li Pilozzi e Frusone e i consiglieri regionali Buschini e Abruzzese

SEN. FRANCESCO SCALIA (PD)Eletto Senatore in uno stato chiamiamolo di caos.Si sente più responsabilizzato o preoccupato?“Preoccupato non direi. C'è il grande senso di respon-sabilità nel capire che è un momento in cui il nostroPaese ha veramente bisogno dell'impegno di tutti. L'I-talia ha bisogno di essere governata, e non possiamopermetterci il lusso di perdere ulteriore tempo. Eccoperché ribadisco che nessuno può più nascondersi”. Periodo difficile. Sorti del paese in bilico. Cosapensa sia meglio per la nazione? Scongiura un ri-torno alle urne a breve?“Non riesco a pensare ad un nuovo ritorno alle urne.Il Paese, come detto prima, ha bisogno di una urgen-te operatività. Per il resto, occorre far immediatamen-te partire opere immediatamente cantierabili per rida-re ossigeno all'edilizia; pagare, anche con accordi con Cassa Depositi e Prestiti, imme-diatamente i crediti delle imprese; favorire l'insediamento e la crescita di industria adalto valore tecnologico, ecologicamente sostenibile, utilizzando le centinaia di milionidella Comunità Europea già assegnati alla Regione Lazio che, per l'ignavia della Polveri-ni, rischiano di tornare in Europa”.Come giudica il risultato elettorale nel territorio ciociaro? Con Lei al Senato, crededi poter garantire al territorio una rappresentanza fattiva?“Il Partito Democratico si è reso protagonista di una grande partecipazione e questo in-dica la volontà della Ciociaria di tornare ad essere protagonista nel panorama politico,dopo questi anni di governi di centrodestra, che a livello nazionale e regionale, hannoimposto tagli e politiche tali da indebolire la nostra provincia dal punto di vista produt-tivo, occupazionale e dell'offerta dei servizi. L'affermazione elettorale che ci ha visti pro-tagonisti ha indicato chiaramente che i cittadini hanno individuato precise responsabi-lità, dando fiducia alla nostra proposta programmatica dove serietà, concretezza ed equi-librio saranno i grado di ridare fiato allo sviluppo del nostro territorio. Con il supportodell'elettorato siamo stati capaci di creare quella filiera, che va dal Governo centrale finoalla Regione, che ci consentirà di porre le basi per una effettiva rinascita. Anche nel La-zio è stato perso troppo tempo. Ora dobbiamo solo invertire la rotta nel più breve tempopossibile”.

Riccardo Strambi

Interviste e commenti degli eletti "ciociari"

Page 5: Gente Comune Marzo 2013

Presidente Abruzzese,essendo stato rielettocome consigliere regio-nale, le chiedo, dopo l'e-sperienza della GiuntaPolverini, cosa c'è da fa-re immediatamente perfar riavvicinare la gentealla politica?"Sostengo da tempo

l'importanza di un nuovo tipo di politica che prenda spun-to dalle grandi democrazie del nord Europa. In questipaesi la "guerra" tra schieramenti, se così la vogliamochiamare, finisce appena avuto il verdetto delle urne.

Dopo di che si intraprendono discorsi di responsabilità pergarantire agli elettori provvedimenti che possano soddi-sfare le loro esigenze. Di questo tipo di approccio menta-le ha bisogno anche la Regione Lazio. Garantirò quindi ilmio appoggio se riterrò i provvedimenti messi in campoimportanti e consoni soprattutto alla risoluzione delle cri-ticità della Provincia di Frosinone".Nei giorni scorsi è stato protagonista sulla stampa lo-cale per due differenti ragioni: la prima per un impor-tante contributo alle imprese attraverso un bando da50 milioni e la seconda, meno lodevole anche se legit-tima, per le spese, spesso superflue, del suo ufficio dipresidenza forse troppo esagerate visto il periodo e vi-sto il suo ruolo. Che mi dice in proposito?

“Certo, superflue. E non nascondo un certo compiacimen-to per il fatto che siano state rese pubbliche queste spese. Perché si tratta di acquisti che si sono consolidati neglianni, ben prima che arrivasse il sottoscritto e che il solopensare di interrompere avrebbe significato commettereun sacrilegio. Si figuri in venti anni di Consiglio regiona-le quante risorse sono state buttate al vento solo peracquistare le stesse agende uscite nelle spese pubblicate. Mi solleva però essere riuscito ad interrompere questiacquisti almeno nel 2012. L'unica spesa che non rimpian-go è quella per l'acquisto dei biglietti di auguri di Nataleche tutte le cariche istituzionali hanno la consuetudine ditrasmettere e il cui importo è stato sempre dato in bene-ficenza a importanti associazioni o Onlus nazionali.Per quanto concerne i 50 milioni, posso dire che questo èun grande contributo per le imprese del nostro territorio.Il tessuto produttivo del Lazio ha bisogno di poter conta-re su progetti come "Insieme per vincere". Ovvero il bandotramite il quale le aziende laziali possono accedere ai 50milioni di euro a fondo perduto messi a disposizione daSviluppo Lazio con l'obiettivo di incentivare la condivisio-ne di conoscenze, la razionalizzazione dei costi e la capa-cità di innovazione”. Tornando allo stato attuale, cosa deve fare la giuntaZingaretti e come pensa di poter contribuire anche seall'opposizione?“Nel Lazio e nella nostra provincia sono due le criticità daaffrontare da subito: la sanità e l'occupazione. A breve do-vremmo far fronte a nuovi tagli. Del resto il decreto Bal-duzzi parla molto chiaro, nel Lazio dovranno essere decur-tati altri 2000 posti letto e di certo la Ciociaria sarà sicu-ramente coinvolta in questo processo. Dovremmo difende-re nuovamente il nostro territorio, ma è il concetto a mon-te che è sbagliato. Dobbiamo riorganizzare il sistema sani-tario sì, ma non sforbiciando a destra e a manca compro-mettendo i servizi alla persona, da ora in poi sarà oppor-tuno lavorare per riconvertire e ristrutturare una reteospedaliera che non trova più consenso. Offrire più quali-tà e meno quantità e ridurre sprechi che non hanno mododi esistere.Sull'altra tematica sarà importante garantire un sostegnoalle pmi, il vero motore dell'economia del basso Lazio. L'e-semplificazione amministrativa e la detassazione rappre-sentano i punti cardine per tornare a crescere e porre unargine alla crisi occupazionale. fermo restando il ruolo at-tribuito dagli elettori agli schieramenti, su provvedimentiriguardanti l'economia, lo sviluppo e l'occupazione anchela minoranza dovrà mettere in campo un approccio serio eresponsabile che vada aldilà degli steccati politici”.

Riccardo Strambi

5Speciale PoliticaON.LE NAZZARENO PILOZZI (SEL)Eletto alla Camera per il collegio Lazio 2, Nazzareno Pi-lozzi (Sel), già sindaco di Acuto, rappresenta un altrovolto della piccola "pattuglia" ciociara che è sbarcatanei palazzi parlamentari romani. Alla vigilia del voto,Pilozzi era convinto della netta vittoria del centro-sini-stra, i risultati non sono andati nella direzione da luiauspicata, ma per lui il successo personale è statofonte di grande soddisfazione.Gli esiti delle urne non hanno premiato il centro-sinistra, ma lei si è affermato nel Lazio con un par-tito che, al di fuori di Roma, fa fatica ad imporsi. Un commento sulla situazione politica attuale?

"I cittadini stanno vivendo uno stato di impoverimento senza precedenti, vedono i pro-pri diritti fondamentali restringersi in maniera vorticosa, hanno paura del proprio futu-ro. A tutto ciò si somma l'incapacità della politica ad affrontare e risolvere i problemi eil naturale sdegno per l'immoralità e il senso d'impunità delle classi dirigenti. Nonostan-te tutto bisogna insistere che una buona politica è possibile. La ripresa economica, so-ciale e culturale dell'Italia potrà avvenire solo attraverso una presa di coscienza collettiva,che non può esaurirsi solo con il voto ma che deve proseguire con l'impegno quotidiano".Gli impegni che porterà avanti nella sua azione parlamentare?"La priorità assoluta è l'occupazione, con uno sguardo rivolto soprattutto alle giovanigenerazioni. Occorre intervenire sulla pressione fiscale inserendo grandi correttivi per ri-dare progressività al prelievo, siamo al paradosso che chi ha meno paga di più. Inten-diamo spazzare via questa ingiustizia diminuendo le tasse al ceto medio e basso e intro-ducendo una patrimoniale per i grandi patrimoni immobiliari e speculativi". E quali idee per il rilancio della nostra provincia, che soffre tantissimo la crisi? "Noi dobbiamo rassegnarci alla deriva. Dobbiamo prevedere investimenti nell'ambiente,nell'agricoltura di alta qualità, nelle politiche culturali e turistiche, in un moderno siste-ma di mobilità sostenibile e in un rinnovato welfare". Pie. Ant.

ON.LE LUCA FRUSONE (M5S)E' uno dei più giovani parlamentari mai eletti in Cio-ciaria: parliamo di Luca Frusone, 27 anni, di Alatri, al-la sua prima esperienza politica e che, grazie al"boom" del Movimento 5 Stelle, si è ritrovato tra ibanchi di Palazzo Chigi. Studente universitario, Luca,sempre chiaro e diretto nei suoi interventi, si è avvi-cinato al movimento grillino tre anni fa con un preci-so obiettivo: portare il proprio contributo per una po-litica nuova e diversa.A 27 anni, in Parlamento: sorpreso? Soddisfatto? Le tue prime sensazioni? "All'inizio ho provato, come è giusto che sia, gioia ed emozione per l'elezione. Un pen-siero è andato alla mia famiglia. Poi, ho pensato che mi è stata data un'occasione perfare qualcosa di importante per il mio Paese". Sposando il programma del M5S, quali sono gli impegni più importanti che contrad-distingueranno la vostra azione?"Fondamentalmente il primo concetto è che nessuno dovrà rimanere indietro nel proces-so di crescita; la seconda cosa è quella di un ricambio generazionale della classe politi-ca italiana. Nella sostanza, l'obiettivo primario è quello di istituire il reddito minimo dicittadinanza per chi non ha lavoro e di eliminare privilegi e benefici di quanti finorahanno ruotato attorno alla politica". Fate politica sono in rete?"No. La rete è fondamentale, ma il nostro non è un movimento virtuale, è - al contrario- reale e concreto. Il M5S è presente in quasi tutta la provincia e teniamo spesso incon-tri nei quali dibattiamo di idee e di proposte".La Ciociaria attraversa un periodo di grandi difficoltà: quali idee per un nuovo sviluppo? "Il Frusinate conosce gli stessi problemi di tante altre aree italiane. Il nostro compito èquello di creare le condizioni perché si rimetta in moto l'economia, perché si possa tor-nare a fare impresa, generare il lavoro che non c'è ora. È un impegno che abbiamo assun-to per l'Italia, dunque anche per la Ciociaria". Pie. Ant.

CONS. REGIONALE MARIO ABRUZZESE (PDL)

CONS. REGIONALE MAURO BUSCHINI (PD)...Il più votato delle Province, che effetto fa?“È stato un successo straordinario, una felicità difficile dadescrivere. Nei giorni della campagna elettorale mi eroaccorto del forte consenso che incontravo tra la gente, chesposava i nostri programmi e mi incitava ad andare avan-ti, ma non pensavo ad un risultato così eclatante. Ringra-zio davvero tutti in particolar modo la mia Città per il con-senso che mi ha attribuito. Agli alatrensi voglio dire conchiarezza una cosa: non resterete delusi.Tale consenso, però, vuole dire tanta fiducia e tanta re-sponsabilità: il primo impegno è quello di non deluderequesta terra che attende risposte e vuole riprende il cam-mino che è stato interrotto bruscamente dal centrodestra.Con Zingaretti apriremo una stagione nuova: quella delcambiamento e del rinnovamento”.Dove pensi debba iniziare Zingaretti per una regionemigliore?“Zingaretti in campagna elettorale ha sempre posto l'ac-cento su un concetto: che per migliorare la regione nonbasta mettere una toppa qua e là, ma bisogna cambiaretutto. Ci attendono sfide difficili, ma siamo determinati epronti ad affrontarle nel migliore dei modi per cercare dinon deludere chi ha avuto fiducia in noi e cambiare in mo-do radicale la Regione Lazio. Questo vuol dire prendere de-cisioni cruciali con determinazione a partire, per esempio,dalla Sanità: i nostri ospedali non possono chiudere, i ser-vizi vanno rilanciati attraverso una nuova e più efficaceorganizzazione”.Quale sarà il tuo maggiore impegno in questo manda-to? Ti batterai per un collegamento migliore tra Frosi-none e Roma?“Quello di migliorare la mobilità è stato un punto del

nostro programma e si-curamente su questo cibatteremo. Potenziareil collegamento conRoma significa, oltre amigliorare la vita dimigliaia di pendolariche attualmente viag-giano in condizioni di-sastrose, offrire nuovepossibilità alla nostraterra. A Roma ci sonomolte persone che hanno dichiarato di essere disponibilia trasferirsi nel nostro territorio. A queste persone peròdobbiamo offrire dei collegamenti rapidi con la capitale.Non possiamo farlo se non interveniamo sulla linea ferro-viaria che è ancora quella di trent'anni fa. L'obiettivo è quello di creare una metropolitana leggerache permetta di raggiungere Roma in quaranta minuti”.Assessorato? Non credevi di meritarlo? Perché assesso-ri "esterni" quando Mauro Buschini ha preso quasi16.000 voti?“Sono disposto a rappresentare il mio territorio in tutti icasi. Per lavorare bene non serve l'incarico ma la volontàdi essere utili ad una terra troppe volte messa da parte. Sento il peso di una grande responsabilità e l'onore di po-ter rappresentare questa provincia in Regione. Ce la met-terò tutta, insieme alle Amministrazioni, Sindaci, ForzeSociali e Politiche. Dobbiamo essere una grande squadraper il Lavoro, la Sanità, i Trasporti, lo Sviluppo. Una squa-dra per ridare futuro a questa terra”.

Riccardo Strambi

Page 6: Gente Comune Marzo 2013

SPAZIO AUTOGESTITO A PAGAMENTO

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7Ambiente

Giornata Fai di primavera: successo di pubblico e dicritica per la XXI edizione nazionale che, nellanostra provincia, ha visto protagonista quest'annola cittadina di Isola del Liri sabato 23 e domeni-

ca 24 scorsi. Migliaia di persone, nonostante un solo unpo' incerto apparso dopo un lungo periodo di piogge,hanno affollato i siti che erano fruibili per l'occasione: dalCastello Boncompagni Viscogliosi ai siti di archeologiaindustriale, testimonianze dell'importanza e della ricchez-za raggiunte da Isola del Liri nel passato. Molto apprezza-

te le visite al castello, famoso per essere stata lasede del Ducato di Sora, passato dai Della Rovere aiBoncompagni che lo abbellirono nel XVII secolo conaffreschi raffiguranti scene bibliche. Soddisfatto ilpresidente del Fai provinciale, Pio Roffi Isabelli, cheha visto premiati ancora una volta impegno ed inte-resse per la promozione e la conoscenza del patri-monio storico ciociaro.

Pie. Ant.

Giornata di primavera Fai, successoad Isola del Liri

Ancora neve in Ciociaria? ImprobabileN

on illudiamoci: il febbraio 2012 èstato un evento eccezionale, diestrema rarità. Sperare di rivedereuna nevicata del genere a breve

tempo è abbastanza improbabile, sebbenela natura abbia sempre mille sorprese inserbo. E il motivo è molto semplice: laneve in Ciociaria è un evento raro. Certo,bene o male la dama bianca ci fa visitatutti gli anni, ma mai più di tre o quattrovolte. Ed è andata così anche quest'anno:poche, sporadiche nevicate tra gennaio efebbraio, con accumuli, laddove si sono avu-ti, che non sono stati neanche lontanamen-te paragonabili a quelli dell'anno scorso.Ma perché è così difficile che nevichi danoi? Beh, perché per vedere la neve sul La-zio (in particolare a quote basse) deve pre-sentarsi la concomitanza di alcuni fattori,

una concomitanza abbastanza rara. Innan-zitutto deve essere presente sulla nostra

regione aria fredda (se non gelida) prove-niente da Nord, aria possibilmente diestrazione continentale, che permetta alletemperature di mantenersi molto bassecreando il cosiddetto "cuscinetto freddo";

poi, quando questo cuscinetto è ben con-solidato, è necessaria una bella perturba-

zione da Ovest, chescontrandosi con l'ariafredda preesistentepossa dar luogo a unanevicata anche a quotebasse. Il problema, pe-rò, è che le perturba-zioni che vengono daOvest, quindi dall'At-lantico, sono molto u-mide e per nulla fredde,e si scaldano ulterior-

mente passando sopra il Mar Tirreno. Que-sto causa un aumento inevitabile delletemperature, ed ecco che la neve si tra-sforma in pioggia alle basse quote (ed èesattamente quello che è successo lo scor-

so 11 febbraio: dopo un inizio "coi fioc-chi", la giornata è finita a pioggia batten-te). L'anno scorso, si diceva, è stato un e-vento molto raro: l'aria giunta sulla nostraPenisola era di tipo continentale, ben piùspessa e fredda di quella artico-marittimache spesso ci interessa, così la perturbazio-ne giunta da Ovest non è riuscita a sfalda-re la colonna d'aria gelida ed ha nevicatoininterrottamente per un giorno e mezzo.Ma è stata solo fortuna (o una sciagura,dipende dai punti di vista): la nostra re-gione si conferma tra quelle con la piùbassa probabilità di neve durante l'inver-no, anche più bassa di regioni meridionalicome la Puglia e la Calabria. Amanti dellaneve: mettetevi (anzi, mettiamoci) l'animain pace.

Stefano Lorenzo Vari

Page 8: Gente Comune Marzo 2013

Hai fatti, disservizi, iniziative,foto notizie, eventi da segnalare?

Scrivi a Gente Comune:[email protected]

Oppure chiama o invia un fax allo: 0775 441344

Provincia8Consiglio comunale sulla

situazione degli impianti termaliFIUGGI - Il prossimo consiglio comunale, di imminente convocazione verterà sulle terme.Almeno questa è la richiesta protocollata dal consigliere di maggioranza Alessandro Bat-tisti, e condivisa da molti esponenti della Fiuggi unita non pienamente soddisfatti del-l'operato dell'attuale gestore del comparto terme e golf. "La scorsa settimana è stata de-positata al protocollo del Comune una richiesta per iscrivere all'ordine del giorno delprossimo Consiglio Comunale un punto specifico riguardante la situazione delle Terme diFiuggi - si legge nella nota di Battisti - . La richiesta è stata presentata dal ConsigliereComunale Alessandro Battisti in qualità di Presidente della Commissione Consiliare Turi-smo e Bilancio che, in una forma allargata alle forze economiche e sociali della città, haespletato il mandato ricevuto dalla massima assise consiliare nel Maggio 2012 ed haseguito per quasi un anno la gestione dei parchi termali. Battisti, a seguito dell'ultimariunione della commissione svolta recentemente, ha chiesto che siano ammessi agli attidel Consiglio, tutti i verbali delle riunioni svolte assieme alla sua relazione finale ed atutta la documentazione a cui si è fatto riferimento durante i lavori. "Il tema riguardan-te le Terme di Fiuggi è sempre stato al centro delle scelte amministrative della FiuggiUnita." - ha dichiarato Battisti - la discussione in Consiglio e la messa agli atti dei ver-bali e di tutti i documenti ad essi connessi, è un modo per rendere pubblico il lavorosvolto in questi mesi, in modo che la città possa rendersi conto del percorso fatto e chetutti i soggetti coinvolti possano assumersi le proprie responsabilità di fronte al lavoroda fare- termina la nota- ed alle decisioni da assumere." Fra. Lud.

Nuovo stile per l'etichetta dell'Acqua di Fiuggi

e campagna nazionale al viaFIUGGI - La nuova campagna pubblicitariadell'acqua Fiuggi partirà sui principali quo-tidiani nazionali e locali dalla fine di mar-zo, dopo aver completato il restyling del-

l'etichetta e del fardello contenitivo dellebottiglie. È stato presentato alcune setti-mane fa dai vertici di acqua e terme Fiug-gi, presso il salone consiliare del comune,il piano marketing e comunicazione del-l'acqua ideato per il 2013. Nel corso dellariunione molto partecipata, è stata pre-sentata la nuova etichetta della bottigliache andrà a sostituire quella ormai datata(15 anni) e alcune immagini dello spotche comparirà sugli organi di stampa apartire dalla fine di marzo. Oltre alla pub-blicità, sempre per la fine di marzo, è pre-visto il totale rinnovo del sito internet

dell'acqua e terme che permetterà unamaggiore interazione con gli utenti. Ancheun concorso che è stato denominato Fiug-giamo e che verrà apposto sui fardelli, per-

metterà una maggiore cono-scenza del brand Fiuggi. Inpalio vi sono alcuni soggiorninella cittadina termale. "Perraggiungere il benessere biso-gna tornare alla fonte" questosarà uno degli spot dell'acquaFiuggi. Il piano marketing,prevede oltre alla pubblicitàsulla bottiglia un rinnovatorapporto con la classe medicae con i farmacisti. Ad occupar-si della comunicazione scien-tifica sarà Marco Ferragniesperto del settore, che per

l'occasione ha ideato una serie di iniziati-ve che porteranno l'ATF ad imbastire con-tatti con oltre 157 mila operatori sanitari.Tra le novità presentate nel corso dell'in-contro vi è anche quella di ripor-tare l'acqua Fiuggi sui tavoli deiprincipali ristoranti italiani edesteri. Per farlo è stato istauratoun accordo con il noto chef, NicoRomito, due stelle michelin, che harecentemente avviato una scuola diristorazione di alto livello.

Francesca Ludovici

…Si svela la cattedrale dei papiDurante le vacanze pasquali sono previste speciali visite guidate

ANAGNI - "Il 'Bestiario' della Cattedrale: leggende, simbolismo e Sacre Scritture" è il ti-tolo dell'interessante evento proposto dalla Basilica Cattedrale Santa Maria di Anagniin collaborazione con l'Associazione Culturale Artesìa.Durante le prossime festività, dal 29 marzo al 2 aprile, il simbolismo di uno dei monu-

menti più ricchie preziosi dellanostra terra ver-rà svelato e spie-gato in visiteguidate ad hoc. Ipercorsi prende-ranno in esamele insolite figurepresenti sul lafacciata dell'edi-ficio, per poipassare al MuseoLapidario e con-cludersi con lavisita al Museodel Tesoro, cu-stode dei para-menti donati daPapa BonifacioVIII, del cofa-netto di sanThomas Becket edi altri affasci-nanti oggetti in-trisi di storia.Ad arricchire ul-teriormente l'e-vento sarà l'ec-cezionale espo-sizione del ma-noscritto trecen-tesco contentel'inventario dei

doni del Pontefice di Anagni.L'iniziativa vuole offrire l'occasione a studiosi e curiosi per approfondire e decriptare,almeno in parte, il simbolismo e i ricchi riferimenti che la cultura medievale ha tra-mandato nel corso dei secoli: la suggestiva Cattedrale di Anagni è un ottimo punto diinizio proprio perché è in grado di racchiudere, da sola, un completo vissuto dell'an-tichità oltrepassando il particolare storico della zona in cui è situata.Si tratta di un complesso architettonico prezioso, ricco di documenti e memorie di unperiodo storico affascinante, dalla portata universale.L'iniziativa è strutturata in maniera tale da garantire la partenza di una visita ogni 30minuti. Il costo previsto per la visita è di 4 euro cadauno (con eccezioni per gruppi,portatori di handicap e bambini sotto i 10 anni). Per orari e informazioni: www.cattedraledianagni.it e www.artesiaroma.it/attivita,[email protected] 0775.728374 e 392.1109871.

Miriam Minnucci

Page 9: Gente Comune Marzo 2013

La ginnastica posturale per la terza età: aperte le iscrizioni9

VEROLI - Dopo un inverno "nor-male" e una primavera alquantopiovosa, si confida in un'estateconciliante da un punto di vistaclimatico, tale da invogliare glianziani, a riprendere una sana at-tività fisica che riattivi tutte lefunzioni organiche. Eccoci, quin-di, di fronte all'annoso dilemmarelativo a quale "ginnastica"con-sigliare ai soggetti in età avanza-ta. L'Assessorato alle PoliticheSociali del Comune di Veroli conla determinazione dell'AssessoreEgidio Lombardi ha rivolto aglianziani del territorio un corso diginnastica posturale. Sono apertele iscrizioni dopo una visita delmedico di famiglia che ne certifi-ca l'idoneità fisica. Innanzitutto,

fare "ginnastica" significa fareuna serie di movimenti ed eserci-zi per il benessere del propriocorpo, per il recupero della "for-ma fisica". La ginnastica per glianziani, qualunque essa sia, deveessere concepita appositamenteper la terza età, al fine di favori-re la "flessibilità" muscolo-sche-letrica - ci dice l'Assessore Lom-bardi - la capacità motoria e lacorrettezza posturale globale inpersone che, per l'avanzata età,sono meno "sciolte" nei movi-menti. Quindi, è importante direche il movimento correttamenteeseguito fa bene a qualsiasi età;è bene praticarlo sempre, in ognifase della vita, naturalmente ri-spettando i ritmi e le esigenze fi-

siche adeguate. L'attività fisicaallunga la vita, tiene vivo l'intel-letto, favorisce il buon funziona-mento di organi e apparati. E' un

ottimo antidepressivo. La ginna-stica per gli anziani deve favorirealcuni aspetti principali, come larespirazione, il rilassamento e

l'allungamento muscolare, unapostura migliore e una maggiorepadronanza del proprio corpo. L'obiettivo perseguibile nell'an-ziano è di renderlo più sicuro neimovimenti, affinché possa esseremeno timoroso nello spostarsinon accompagnato. I corsi sisvolgeranno presso Veroli Centro,Santa Francesca e Casamari pro-prio per fare in modo di agevola-re la massima partecipazione ditutti. L'abitudine ad assumereuna postura più corretta, compie-re movimenti non dannosi, posso-no alleviare fastidiosi dolori -conclude l'Assessore Lombardi -con la speranza di replicare il suc-cesso ottenuto negli anni passati.

Bruno Sbaraglia

Provincia

Un nuovo "mostro" elettromagnetico sulla rocca?Il rischio di vedere installato un altro grande ripetitore

comincia ad esasperare gli animiFUMONE - Quante volte avete sentito par-lare di Fumone, perla dei Monti Ernici e

olimpo di Ciociaria? Quante volte avetesentito dire della bellezza immutata delborgo, dei suoi vicoli che si snodano intor-

no al suo Castello e della posizione unicache il paese ha? Tutto questo potrebbe di-ventare un ricordo pieno di incertezze eportare ad un futuro pieno di radiazioni edeturpazioni paesaggistiche. E così dopo ilmostro, cioè l'antenna (foto a dx) presen-te già da molti anni, potrebbe essere in-stallata e collocata una nuova antennaproprio ai piedi del monte Fumone. Unavergogna per i residenti e i commerciantidel posto, che non ci stanno a questa nuo-va minaccia. Tante sono le iniziative volte a scoraggia-re questa nuova, possibile installazione:raccolta delle firme, manifestazioni, arti-coli su giornali e quotidiani, è nato persi-no un gruppo di protesta su facebook. Nonsi può infierire ancora su questo borgo giàdeturpato, su questo borgo che nei lonta-ni anni '60 era un fiorire di attività com-merciali e di residenti che vivevano felicinelle loro abitazioni. Non lasciamo chequesto avvenga, non lasciamo che questoporti via i pochi residenti rimasti e l'incre-dibile paesaggio che è fonte di attrazioneturistica a livello mondiale.

GGatta

Casa Famiglia "Linus", nuovi progettiper arricchire l'offerta

MONTE SAN GIOVANNI CAMPANO - La casa famiglia di via Ararsa arricchisce le proprieattività educative-formative: questa volta si parla di attività di laboratorio che stannogià coinvolgendo, con notevole suc-cesso, i ragazzi ospiti della struttu-ra. Il nuovo progetto riguarda unapprofondimento della cultura e del-le tradizioni dei popoli da cui pro-vengono i ragazzi stessi, rispettandole origini di ognuno di loro per au-mentare il loro senso di appartenen-za ad una comunità. "Le attivitàstanno entusiasmando i ragazzi -sottolineano i responsabili dellastruttura l'intento è quello di pro-muovere la conoscenza storica e pra-tica insieme alla manualità; durantela settimana i ragazzi preparanopiatti e ricette della tradizione dan-do spazio alle loro passioni e affinando competenze e capacità". Un progetto importan-te, dunque, legato allo studio e alla ricerca ed ispirato dal monito "fare squadra" che daanni ispira la Casa famiglia Linus "la coesione e le esperienze condivise sono occasioniper sostenere la socialità e l'integrazione" - aggiungono i responsabili della struttura.

Per ulteriori in-formazioni sullaCasa FamigliaLinus ConsorzioIntesa www.consor-ziointesa.org.

A.T.

Periodico di informazione politico-sociale e culturale

Fondatore Filippo StrambiDirettore Responsabile Riccardo Strambi

Editore Davide Strambi

Stampa Tipolitografia ACROPOLIALATRI - Via Mediana Chiappitto, 5 - Tel. 0775 442588

Segretaria redazione Elisabetta Ciancone

Responsabile di redazione Andrea TagliaferriCoordinamento Pietro Antonucci

Impaginazione e grafica Elisabetta Ciancone

Redazione: Pietro Antonucci, Paolo Fiorenza, Bruno Sbaraglia,

Andrea Tagliaferri, Riccardo Strambi, Daniela Caliciotti,Serena Sperduti, Patrizio Minnucci, Miriam Minnucci,

Angela Rossi, Chiara Camperi, Massimo Papitto Giuseppe Gatta, Alessandro Arcese, Erika Rossi, Alfredo Salomone, Stefano Vari, Francesca Vari,

Francesca Ludovici, Serena Proietti, Mauro Macciocca

Autor izzaz ione Tr ibunale Fros inone n°232 de l 4/10/1994

Numero chiuso in tipografia il 25/03/2013

Page 10: Gente Comune Marzo 2013

FERENTINO - Un recente incontro tra ilsindaco Piergianni Fiorletta ed il direttoregenerale della ASL di Frosinone, dottor

Vincenzo Suppa, sembra aver portato noti-zie positive: il sindaco Fiorletta ha riferi-to la forte volontà, da parte dell'ammini-strazione, di provvedere ad un potenzia-mento della struttura con la necessità del-l'esistenza di un punto di Primo Soccorsogestita a turno dai medici di base, per po-ter almeno intervenire nei casi di codice

bianco e medicazioni varie, evitando di in-tasare ulteriormente il Pronto Soccorsodell'ospedale di Frosinone. In particolare,

un occhio di riguardomeriterebbe il repartodi Radiologia che,nonostante la man-canza di macchinariall'avanguradia, funzio-na in maniera eccelsa.In generale, ci siaspettano maggioriattenzioni alla strut-tura vera e propria,che necessita di variepiccole manutenzioni

che renderebbero più accogliente l'am-biente, a partire dal ripristino del persona-le addetto al centralino, al potenziamentodell'illuminazione notturna , fino al rinno-vo delle bandiere poste all'ingresso ormaiin pessimo stato.

Dan. Cal.

Provincia10Speranze per l'ospedale Il sindaco dichiara guerra

ai semafori in cittàCECCANO - Il Sindaco Maliziola ha deciso di chiedere ufficialmente ad Astral, l'agenziaregionale che si occupa delle strade, di provvedere a realizzare rotonde che disciplininomeglio il traffico in città. Nello specifico comunicato si legge che " è verificata la fat-tibilità di costruire rotatorie anche negli incroci tra la Via Gaeta e via Aldo Moro, travia Boschetto e via Matteotti e in via Morolense. La creazione di rotatorie nei luoghi incui esistono punti semaforici permette di evitare lo stazionamento dei mezzi di locomo-zione e una maggiore fluidità del traffico, diventando così anche un valido dispositivocontro l'inquinamento ambientale. Altro importante punto sul quale si è discusso èstata la riqualificazione e messa in sicurezza della zona in cui si trova la chiesa di S.Pietro a sostegno della sicurezza e incolumità dei cittadini di una zona molto popolosae delle attività che si svolgono all'interno della chiesa stessa che richiama molti fedeli edell'asilo nido attiguo e, non per ultimo poichè trattasi di un tratto stradale molto traf-ficato e a scorrimento veloce". Dopo anni anche la città frabaterna pone in discussionel'eliminazione di inutili e costosi impianti semaforici, generatori di inquinamento atmo-sferico oltre che bisognosi di manutenzione molto dispendiosa.

Andrea Tagliaferri

Buon piazzamento alle olimpiadi della matematica per il Martino Filetico

Nuova "scorciatoia" per raggiungere il centro storicoFERENTINO - Una scalinata in acciaio è stata posta ai piedi del Palazzo "Martino File-tico" per facilitare il raggiungimento del centro storico.Un'opera di elevata utilità per una città d'arte come Ferentino: essa rappresenterà laterza "scorciatoia" chepermetterà di raggiunge-re il corso principale del"Vascello", dopo aver la-sciato l'auto nel parcheg-gio a due piani "Martelli-na". Si avrà l'opportunitàdi spostarsi a piedi e ar-rivare dove sono colloca-ti i vari servizi commer-ciali e gli uffici di pubbli-ca utilità: Posta, Banche,Comando dei Carabinieri,Municipio e BibliotecaComunale.La scalinata, condurrà al campetto polifunzionale da cui si salirà, tramite un'altra scalagià esistente, fino alla chiesa di San Francesco.Inoltre, a breve è previsto il ripristino della funzionalità dell' ascensore e la realizzazionedi un percorso pedonale, nonché, la nascita di nuove aree verdi nella zona circostante.

Daniela Caliciotti

CECCANO - Un liceo che continua a stupire sia per il numero che per la qualità delle ini-ziative che mette in campo. E la comunicazione di queste attività è degna dei miglioriuffici stampa. Questa volta vogliamo dare spazio alla "fatica" degli alunni Francesco Mali-zia, Luciano Lampini, MartaPalombi, Ennio Ferrarelli, Isa-bella Mattone, Leda Vellucci,Matteo Staccone, GiammarcoClaroni, Marcello Banfi Feliciche hanno affrontato e supe-rato una prova difficile alleOlimpiadi della Matematica.Hanno, infatti, raggiunto unottimo risultato nella gara asquadre della fase regionale. Con il loro entusiasmo, tral'altro, hanno dimostrato co-me si possa essere "secchioni" ma anche ragazzi normalissimi e pieni di vitalità. La pre-side del Liceo, prof.ssa Concetta Senese, li ha voluti incontrare nell'atrio del Liceo percongratularsi per il risultato.

And. Tagl.

Continua la preoccupazione dell'amministrazione comunaleper il presidio sanitario "Giorgio Pompeo"

FROSINONE - Località Le Lame Strada Asi, 4Tel. 0775 89881 - Fax 0775 8988211

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Page 11: Gente Comune Marzo 2013

Anche in un momento di profonda crisi economicae con una legislazione carente in materia assistia-mo impotenti al fenomeno del gioco d'azzardo incontinua espansione. Nel 2011, secondo l'AAMS,

l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, in Ita-lia la raccolta del gioco d'azzardo è stata di circa 80 mi-liardi di euro, circa il 5% del Prodotto Interno Lordo Na-zionale: il 56% del fatturato totale è stato raccolto da slotmacine, il 12,7% dai gratta e vinci, 8,5% dal lotto, il 4,9%dalle scommesse sportive, il 3% dal superenalotto e il ri-manente da Bingo e scommesse ippiche. Il fenomeno sem-bra essere in continuo aumento - questanno dovrebbe es-sere di oltre 90 miliardi di euro. Ma se il fatturato legatoal gioco d'azzardo è passato dai 14,3 miliardi di euro del2000 agli 80 miliardi di euro del 2011, i ricavi per lo Statosono aumentati solo marginalmente. Infatti questo è unsettore di maggiore interesse per le grandi organizzazionicriminali - l'espansione del fenomeno non ha ridotto, maalimentato l'illegalità - soprattutto nel campo del riciclag-gio di denaro rendendo molto più semplice il passaggio digrandi flussi di denaro tramite internet. Oggi c'è libertàassoluta aprire una sala giochi, basta avere la fedina pe-

nale a posto e rispettare lenorme valide per qualsiasilocale. Non esiste nessun regolamento legato alla presen-za di questi locali nella zona, ne la distanza minima trauno e l'altro (quasi in ogni Bar c'è un angolo riservato). Una manna per l'erario, visto che oltre 9 miliardi finisco-no nelle casse dello Stato, ma anche per la criminalità perla quale non è facile fornire una stima certa ma quantifi-cabile in svariati miliardi di euro. Cresce paurosamente ilnumero di cittadini con dipendenze patologiche da giocoe fra questi il numero di giovani preda del guadagno mira-coloso. C'è il rischio concreto da parte di chi si indebitaper il gioco d'azzardo, di finire in mano alla criminalità odi compiere gesti folli ed estremi. Per mettere un freno aquesta piaga sociale c'è urgente bisogno di nuove regolepiù stringenti. In base al decreto legge Balduzzi, dal 1°gennaio 2013 è fatto obbligo per i gestori di sale giocoesporre all'ingresso e all'interno dei locali, il materialeinformativo predisposto dalle Aziende Sanitarie Locali sulgioco d'azzardo. Questi giochi possono sembrare innocuima in realtà non lo sono perché possono provocare unapericolosa dipendenza in tutte le fasce di età, inducento

il giocatore a trascurare gli impegni lavorativi, familiari esociali con conseguenze dolorose per loro stessi e per i lo-ro cari.

Bruno Sbaraglia

Diego De SilvaUn moderno, ironico filosofo

Diego De silva, nel giro di presentazione del suo nuovo libro "Mancarsi", l'8 feb-braio scorso è passato anche da Ubik di Frosinone. Il creatore del simpaticissi-mo avvocato/filosofo napoletano Vincenzo "Vicié" Malinconico parla di sé e deisuoi libri.

In comune con il suo personaggio dichiara una tendenza a rimuginare sui problemi, an-che quelli a cui non c'è più soluzione, esercizio nevrotico e masochistico che ritiene ap-

partenga un po' a tutti. Invidia chi nonrimugina perché evidentemente non hasensi di colpa.I suoi dichiarati atteggiamenti nevroticisono però continuamente smentiti dall'i-ronia che gli impedisce di prendersi trop-po sul serio. La prima impressione è quel-la di un timido, ma quando comincia a par-lare si capisce dalle poche, graffianti paro-le che è, in realtà, un osservatore attento. La sua definizione di libro bello è moltosemplice: un libro bello è quello che ci fariconoscere. Per questo ritiene che la let-teratura abbia anticipato la psicologia: ariconoscersi con la psicoanalisi ci voglio-no 5 anni e tanti soldi, con "Mancarsi"invece bastano 10 euro. Prendendo spunto da "Mancarsi", cheracconta storie d'amore, si finisce a par-lare inevitabilmente delle difficoltà dellavita di coppia. Secondo De Silva è assur-do cercare di correggere il proprio partnerperché a stare insieme non ci si smussa,anzi si peggiora.

Prima di andarsene ci lascia i saluti per tutti i lettori di GenteComune e tante belle frasidi cui è una miniera inesauribile, qualcuna ve la citiamo a seguire, altre le potete tro-vare sul suo profilo twitter:"Per quanto il mondo vada male va sempre peggio di come andrebbe se fossi tu a guidare""L'infelicità conviene""La buona fede è un'aggravante" "Ma se uno assume una responsabilità può poi licenziarla?" Serena Sperduti

L'associazione per la tuteladei consumatori "Codici"invita i cittadini di Frosi-none e di tutta la provin-

cia a raccogliere mandati per l'a-zione collettiva promossa dallostesso "Codici" contro Acea-Ato5. A seguito della sentenzadella Corte Costituzionale 335 del10 ottobre 2008 e delle successi-ve del Tar su richiesta del "Codi-ci" e dei provvedimenti dell'Aeeg,i cittadini della Provincia di Fro-sinone che hanno versato indebi-tamente le quote di fognatura e

depurazione fino al luglio 2011senza avere il servizio, potrannorichiedere le somme versate enon dovute. I cittadini sono invi-tati a a verificare se la loro uten-za rientra tra quelle che hannodiritto a tale rimborso consultan-do il sito aceaato5.it (cliccare sulrelativo link: http://aceaato5.it/ViewCate-gory.aspx?catid=c6be2c331dfc434098be08a594ad8d7d).Visti i danni subiti dai consuma-tori e gli interessi maturati sullesomme ancora in giacenza presso

il gestore (tutto ciò a causa del-l'inerzia degli organismi compe-tenti nello stabilire le modalità dirimborso), "Codici" ha deciso dipromuovere un'azione collettiva acarico dei soggetti istituzionaliinadempienti. "Invito i cittadinidella provincia di Frosinone a farvalere le proprie pretese nei con-fronti della società, come la so-cietà fa in egual misura e spessoin maniera inopportuna nei con-fronti degli utenti - commentaLuigi Gabriele, segretario provin-ciale Codici -. Ricordando che l'a-

zione collettiva è gratuita, invitoi cittadini ad organizzarsi e for-mare gruppi sui singoli territori ea raccogliere i mandati". La pro-cedura: 1) verificare se la propria utenzaè tra quelle interessate; 2) se la vostra utenza rientra traquelle in elenco, scaricare il mo-dello sul sito codicisora.myblog.ite compilare in ogni sua parte, al-legare l'ultima fattura ricevuta ecopia del documento d'identitàdel richiedente; 3) inviare il modello mediante

a/r a: Codici Sede Regionale -Sportello legale Viale A. Ein-stein, 34 - 00146. Scadenza 30aprile 2013. Per informazioni contattare losportello legale del Codici, aper-to dal lunedì al venerdì nei se-guenti orari: 10-13 e 15-19 - Tel:06.5571996 - Fax: 06.55308791 -E-mail: [email protected]. Sono 7mila le potenziali uten-ze interessate.

Pietro Antonucci

11News dal Capoluogo

Depurazione e fognature, class action contro l'Acea-Ato5

L'Ascensore più sfortunato della Terra

Era appena stato riaperto l'Ascensore inclinato e frana la parte terminale del via-dotto Biondi, importante strada di collegamento tra la parte alta e quella bassadel capoluogo che ora è stata chiusa. A cedere è stato un fronte di una ventinadi metri proprio alla fine del viadotto nei pressi di piazza San Tommaso d'Aqui-

no. Torna quindi l'incubo frane sul versante collinare sottostante piazzale Vittorio Vene-to bonificato nel1992 dopo la grandefrana del 1989. In un primo momen-to l'ascensore incli-nato, che dista 300metri dal punto dellafrana, è rimastoaperto, ma poi alle11,30 è stata decisala chiusura per evi-tare che le vibrazionidovute al suo funzio-namento potessero

provocare altri smottamenti. Sul posto la Protezione civile e i tecnici comunali che stan-no decidendo sul da farsi. E' stato utilizzato un drone aereo per fotografare dall'alto la zona in modo da capire lasituazione reale del versante collinare. Sui tempi nessuno si pronuncia e la nostra cer-tezza è che sarà una di quelle questioni lunghissime che porteranno all'esasperazione diuna città intera. Non si tratta, infatti, di una semplice strada ma del principale (e quasiesclusivo) raccordo tra la città bassa e il centro storico. Già i disagi sono rilevantissimiper il traffico locale e i lavoratori.L'auspicio, invece, è che il vento di novità che soffia in Italia da qualche settimana portianche gli amministratori locali ad uniformarsi e a stupirci con soluzioni veloci e dura-ture. Per Aspera ad Astra... Andrea Tagliaferri

Di nuovo chiuso l'impianto che collega via Aldo Moro alCentro storico a causa del crollo del Viadotto Biondi

L'Italia e la piaga del gioco d'azzardo

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Page 12: Gente Comune Marzo 2013

News dal Capoluogo12

Aprirsi alla città, far cono-scere le attività di un'i-stituzione che riveste unruolo centrale nel tessu-

to dell'intero territorio, confron-tarsi con artisti e studiosi con-

temporanei: sono le finalità e gliobiettivi con i quali si svolgonogli appuntamenti de "I giovedìdell'Accademia": lunga serie diincontri, conferenze e dibattitiorganizzata dall'Accademia di

Belle Arti di Frosinone presso ilsalone di rappresentanza dell'Am-ministrazione provinciale. Graziealla stretta collaborazione con laBanca Popolare del Frusinate, dafebbraio e fino a giugno l'Accade-

mia ospiterà alcune delle perso-nalità più importanti italiane estraniere. Dopo i successi con Ri-no Barillari, Ugo Nespolo e Lucia-no Caramel, si prosegue con RosaMaria Malet (direttore della Fon-dazione Joan Miró di Barcellona),Nicola Carrino (artista), Filippodi Giacomo (teologo), SimonettaLux (storico dell'arte contempo-ranea), Daniele Luchetti (regi-sta), che offriranno agli studentie all'intera cittadinanza le lororiflessioni sulla cultura, l'arte el'attualità. Molto interessante eseguito è stato l'incontro conUgo Nespolo, uno dei più impor-tanti artisti italiani. Intellettualedi grande raffinatezza, fin daglianni '60 si è mosso con grandeoriginalità nell'ambiente artisticoitaliano e internazionale, segna-landosi subito per una rilettura inchiave ludica delle esperienzedelle avanguardie del primo '900.La sua ricerca ha saputo legare i

nuovi linguaggi e strumentiespressivi più tradizionali, spa-ziando dalla pittura alla grafica,dal cinema alla scultura. L'am-piezza di queste aperture lo hafin dall'inizio caratterizzato comeun artista tutt'altro che usuale,capace di affiancare ad una spe-rimentazione senza sosta, semprearricchita di apporti e di risonan-ze molteplici, una profonda con-sapevolezza critica, nella convin-zione che fare arte non può pre-scindere dal riflettere sull'arte.Tema dell'intervento che l'artistatorinese ha proposto a Frosinoneè stato "L'Arte e l'Oggetto", perpresentare al pubblico una lettu-ra del suo percorso di sperimen-tazione, in cui il recupero dell'og-getto, in chiave futurista e da-daista, è stata fondamentale. Iprossimi appuntamenti più im-mediati: il 4 aprile con Rosa Ma-ria Malet, il 18 con Nicola Carrino.

Pietro Antonucci

Incontri con l'arte grazie a "I giovedì dell'Accademia"

Dipartimento salute mentale, nuove iniziative al via

Un'ulteriore iniziativa da parte del dipartimento per la salute mentale di Frosinone. I Csm di Ala-tri, Ferentino ed Anagni, nello specifico, hanno organizzato un ciclo di cineforum per gli uten-ti. I film vengono trasmessi in una stupenda ed accogliente sala del centro diurno di Ferenti-no. L'organizzazione prevede l'autotrasporto gratuito: il pulmino è messo a disposizione diret-

tamente dal dipartimento di Frosinone. Siamo stati testimoni in uno di questi viaggi nel cinema: siproiettano commedie italiane e straniere. Ebbene nel centro diurno durante la proiezione gli utenti sisono divertiti, ridendo a tempo e facendo commenti spiritosi. Nel dibattito seguente lo psicologo, dopouna breve introduzione, ha dato la parola ai cosiddetti malati di mente: tutti a turno hanno chiesto diparlare, raccontando le sensazioni provate durante lo spettacolo. Desiderosi di intervenire, recitavanointeri passi del film già memorizzati con commento attinente e preciso. È così che si svela il grandelavoro che stanno facendo psichiatri, psicologi, assistenti sociali: persone che proferivano appena qual-che parola, attraverso le cure e i colloqui nei Csm, stanno via via tornando a vivere e a reinserirsi nellasocietà. Certo la strada intrapresa è ancora lunga e tortuosa ma molti traguardi importanti sonostati rag-giunti. Avanti così. Patrizio Minnucci

Olio Capitale 2013, giudizi eccellenti per "Fanella"U

na bellissima sorpresa nella rassegna nazionale denominata Olio Capitale 2013, la fiera che si è svoltaa Trieste dall'1 al 4 marzo scorsi. Tra gli oltre 200 produttori presenti e provenienti da tutta Italia, laditta alatrense Olio Fanella, ha ricevuto grandissimi apprezzamenti da parte della critica. "Tra i produt-tori di Olio che abbiamo apprezzato particolarmente sia per la qualità dell'olio prodotto sia per l'amore

che mettono nel loro lavoro - si legge nella relazione della giuria - ne emergono tre in special modo: l'aziendaFanella da Alatri (Frosinone) e due produttori dalla provincia di Messina. L'azienda agricola Fanella era rappre-sentata da Lino, un ragazzo che a venticinque anni ha scoperto la passione per l'olio e da allora dedica buonaparte del suo tempo all'azienda di famiglia. Con i suoi ulivi a 550mt di altitudine - si legge ancora nelle belleparole dedicate alla ditta alatrense - produce dell'ottimo olio e in particolare un Leccino che risulta essere sor-prendentemente piccante. Solo alcuni ulivi, grazie al terreno su cui poggiano e alla loro esposizione, riescono adare olive dalle quali si riesce ad ottenere questo olio sorprendente. La produzione, ottenuta da frutti raccolti amano e franti entro dodici ore dalla raccolta, è limitata e le sue bottiglie vanno a ruba! E infatti, a Olio Capita-le, Lino è venuto non tanto per vendere i suoi prodotti (oltre al Leccino produce un buonissimo Moraiolo) ma per far conoscere il suo olio e la sua terra, la Ciociaria"."Sono molto soddisfatto per questi riconoscimenti - ci ha detto Lino Fanella -. E' bene che io ringrazi l'Ufficio Attività Promozionali della CCIAA di Frosinone che ha sponsorizzatola partecipazione dell'azienda". Riccardo Strambi

Lino Fanella durante la rassegna Olio Capitale

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Nella foto, alcuni documenti storici, in questo caso sul Venerdì Santo, chetroveremo nell'opera in corso di realizzazione, voluta dalla Confraternitadella Passione e Morte del Nostro Signore Gesù Cristo con priore Arcange-lo Gabriele Cataldi sulla storia della stessa congregazione dal 1778 sino ad

oggi, a cura di Enzo Rossi e Lucio Lucchetti, con prefazione di Paride Quadrozzi.

Anche per quest'anno, Alatri si pre-para a vivere un delle più grandimanifestazioni dell'anno: Il Vener-dì Santo, che nella cittadina ala-

trense viene anche denominato come il"Giorno più atteso dell'anno". Alatri vantada sempre una tradizione e una devozioneverso la processione del Venerdì Santo chesi riflette nel dramma liturgico della Pas-

sione di Cristo, rituale molto sentito dal-l'intera cittadinanza. Da diversi anni i qua-dri commemorativi sfilano tra i borghi del-la città e tra la folla gremita per assistereall'evento. Tra i cavalieri ed i soldati roma-ni lo spettacolo si conclude poi con la rap-presentazione della crocefissione di GesùCristo. Ad accompagnare la processione c'èpoi un cantico antico denominato "Misere-

re" ed è proprio da qui che inizia il nostroviaggio nel raccontare la storia di questocanto antico e sentitissimo. Il canto del Miserere fa da sfondo a nume-rose celebrazioni del periodo pre-pasquale,in particolare viene spesso cantato duran-te le processioni che si svolgono il Vener-dì Santo. Ad Alatri i cori composti da deci-ne di persone di ogni età e ceto sociale so-no due: quello del "Rione Scurano" il piùantico e più sentito dalla popolazione equello formatosi di recente ed intitolato a"Pietro Ambrogi" con il coro che da pocopiù di un decennio ha ricostruito il gruppoche durante la rappresentazione storia diGesù rappresentava il "Rione di San Silve-stro". Il compianto Don Giuseppe Caponeamava definire così il cantico del Miserere:"Sembrano derivare anche dalle sacre rap-presentazioni anche le melodie del salmo"Miserere mei Deus", gruppi di uomini didue rioni diversi della città che cantanodurante la manifestazione in modo popola-re, lontano da ogni tecnica corale e congrande lentezza. Si tratta di bellissime me-lodie dal sapore antico. Così come antica èla melodia dello "Stabat Mater", che si al-terna al "Miserere". Un canto lento ed ac-corato che si regge soltanto su cinque no-te. Si tratta di melodie di chiaro saporeantico, ornate di mielismi risalenti allemusiche bizantine". Non è dato sapere ancora adesso come sia-no arrivate fino a qui, ma ad Alatri, untempo, i bizantini ebbero una forte in-fluenza culturale sulla popolazione e que-sta forse è la definitiva soluzione all'origi-

ne dei canti del "Miserere". Pioniere indi-scusso del Miserere "Scurano" di Alatri èstato senza nessun dubbio Nando Uspini,vera voce guida per tanti, tantissimi, ra-gazzi che ora stanno tramandando le suegesta e le sue volontà attraverso questicanti storici e antichi. Negli anni scorsi suicori storici del Venerdi Santo di Alatri siraccontano numerosi aneddoti. Uno deipiù belli e curiosi è la storia del bottaio Ri-ghetto. Il giovedì santo giorno della vigi-lia della processione i Carabinieri lo trova-rono ubriaco e recidivo. Righetto era il ca-po coro del gruppo delle "Piagge" con ilcompito importante di guidare le voci delsuo coro il giorno della rappresentazionestorica. Quella sera però il maresciallo deiCarabinieri gli negò il permesso di parteci-pare all'attesa processione permettendoglisoltanto di poterla osservare dalla fine-strella della sua cella in carcere. Righettoaccettata la decisione non si diede pervinto e da dietro le sbarre, con grandecommozione, riuscì lo stesso a guidare ilsuo coro con la sua inimitabile voce. Quel-la sera tutta la processione si fermò ad os-servare e ad ascoltare questo evento stori-co ed irripetibile. Andò in scena una dellepiù belle rappresentazioni storiche del Mi-serere di Alatri e questo da anni non fa cheaccrescere in città l'attesa per le note del-lo: "Stabat Mater dolorósa iuxta crucem la-crimósa, dum pendébat Fílius" o del: "Mi-serere mei, Deus, secundum magnam mise-ricordiam tuam" a cui la gente è molto le-gata da decenni.

Massimo Papitto

Speciale Venerdì Santo Alatri14Quando Righetto cantò dal carcere...

La storia della ConfraternitaSan Matteo

Processione, le novità dell'edizione 2013S

ono diverse le novità che animeranno l'edizione 2013 della processione storicadel Venerdì Santo. Una serie di cambiamenti che è stata presentata ufficialmen-te più di qualche settimana fa, quando Giuseppe Morini e Orestino Fanfarillo,sindaco della città e presidente della Pro Loco, hanno indetto una conferenza

stampa per illustrare al pubblico le innovazioni. Il corteo seguirà il consueto percor-so, partendo dalla chiesa di San Matteo per entrare poi nella parte vecchia della cittàattraverso Porta San Francesco; quasi al temine della processione, all'altezza del par-cheggio multipiano di via Circonvallazione Generale Cerica si terranno le scene del pro-cesso di Ponzio Pilato, della morte di Giuda Iscariota e della Crocefissione. Dunque,tre scene al posto di una sola, quella finale che terminava la manifestazione. Inoltre,quest'anno la processione sarà recitata dai partecipanti: una novità definita "rischio-sa" ma sulla quale si è deciso di puntare per dare una svolta rispetto alle ultime edi-zioni, anche se - va ricordato - un esperimento simile venne tentato anni fa. Altra no-vità: mutano alcune parti, tra le più importanti, all'interno della processione. Dopo 20anni, è andato "in pensione" Riccardo Bianchi che ha impersonato Gesù Cristo e cheverrà sostituito da Simone Desiato; il personaggio della Vergine Maria, impersonatonegli ultimi due anni da Arianna Petricca, verrà invece ricoperto da Nadia Tranfa. L'in-tera rappresentazione, sia dal punto scenografico che recitativo, sarà curata da Fer-nando Gatta ed Alessandro Cola. Infine, Fanfarillo ha ricordato come quest'anno ci sa-ranno in processione ben 500 figuranti, suddivisi in 24 o 25 quadri commemorativi.

Il programma della giornata

Da sempre il Venerdì Santo ad Alatri è un giorno pieno di manifestazioni e dimomenti di preghiera, momenti in cui il credente (ma anche chi non crede)interroga e si interroga sul significato di questa giornata. Alle 14.30, in Cat-tedrale, il vescovo Lorenzo Loppa terrà la predica detta "Agonia": un commen-

to sulle ultime parole pronunciate da Cristo sulla croce prima di spirare. Alle 16, sem-pre in Cattedrale, solenne azione liturgica, presieduta sempre dal vescovo ed animatadal coro della parrocchia di San Paolo. Alle ore 18.30, nella chiesa di San Francesco,riflessione sulla Passione: incontro animato dal coro delle stessa chiesa. Alle ore20.20, nella chiesa di San Matteo, sosta di preghiera. Dieci minuti più tardi, alle20.30, dalla stessa chiesa, parte la processione religiosa del Cristo Morto, che si sno-derà lungo le strade del centro storico. Alle 21, partenza della processione storica cherievoca il dramma del Golgota: il corteo terminerà il suo percorso alle 22.30 in Via Cir-convallazione, dove si svolgeranno le tre scene conclusive: il processo di Ponzio Pila-to, la morte di Giuda e la Crocifissione. Pietro Antonucci

E' inizia-ta laS e t t i -m a n a

Santa, periodo nelquale si celebrano gli ultimi giorni dellavita di Gesù Cristo. Nel corso dei secoli ilgrande sentimento di fede ha fatto sì chenascessero vari rituali per celebrare il ri-cordo del sacrificio che Gesù ha compiutosulla croce per l'umanità. Così, da sempreogni credente cristiano in questo periododà vita alle varie celebrazioni: dalla Dome-nica delle Palme alla Via Crucis sino allaPasqua, giorno delle Resurrezione di Cristo.Alatri vanta da sempre una tradizione riccadi fede che si riflette nel dramma liturgicodella Passione di Cristo, rituale sentito dal-l'intera cittadinanza e conosciuto da tuttala popolazione ciociara che si compie nella

Processione Religiosa e in quella storica.La Processione Religiosa è antichissima econtinua ad esistere grazie all'amore e alladevozione che per essa nutrono i suoi or-ganizzatori ovvero i Confratelli della Con-fraternita della Passione e Morte di NostroSignore Gesù Cristo, che tutt'oggi cercanodi perpetuare questo rituale adeguandoloai tempi. Senza intaccare le usanze e vedeparteciparvi in gran numero di fedeli chesfilano con grossi ceri talvolta a piedi nudiin segno di penitenza.Inoltre la Confraternita nel giorno di Gio-vedì Santo cura anche la deposizione dal-l'altare presso la Chiesa di San Matteo e lalavanda dei piedi che avviene nella SantaMessa Cena del Signore nella Concattedra-le di San Paolo Apostolo.

Riccardo Strambi

Viviamo insieme la Settimana SantaLa Confraternita della Passione e Morte di Nostro

Signore Gesù Cristo custode della Passione Religiosa del Venerdì Santo

Una foto del coro Miserere Scurano 2006

LA STORIA

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Vita alatrense

Soltanto una grande fede e un immu-tato affetto riescono a trascinarecentinaia di persone a contemplareun piccolo pezzo di stoffa intriso di

sangue. Soltanto il ricordo di una visitaavvenuta quasi trenta anni fa e un ponti-ficato in un periodo da seconda guerra

fredda sono bastati a catalizzare l'atten-zione di centinaia di fedeli al cospetto diuna reliquia di Papa Giovanni Paolo II.Il tutto è accaduto il 3 marzo 2013 nellaDiocesi Anagni-Alatri. Un piccolo pezzo di

tela intriso del sangue del Papa polacco,grazie all'Unitalsi è stata portata al co-spetto di centinaia di fedeli dell'Alta Cio-ciaria. Le cittadine di Fiuggi, Anagni, Fi-lettino, Trevi Nel Lazio, Guarcino, Collepar-do e Alatri sono state mèta della reliquiadel Beato Giovanni Paolo II. Tanta gente

ad attendere la preziosa "particola", tantacommozione da parte di chi ha ancora nelcuore l'immagine e le parole del Papa ve-nuto dall'Est e che più volte, anche stra-volgendo i canoni, si recò in Ciociaria.

Nella popolazione alatrense è ancora vivoil ricordo della visita che Carol Wojtyla fe-ce nel settembre del 1984, in occasionedel quarto centenario del rinvenimentodelle spoglie del patrono San Sisto. Inquell'occasione il Santo Padre oltre a ricor-dare San Sisto I Papa e Martire, non di-menticò di menzionare la fede del popoloalatrino nei secoli, così come non dimen-ticò di citare le possenti mura pelasgiche. La sosta che Giovanni Paolo II effettuòpresso il Monastero del Santissimo Sacra-mento è ancora viva nelle suore, molte del-

le quali anziane. "Mi rallegro per questoincontro - disse Papa Wojtyla - per lavostra clausura in un luogo dove Cristoviene adorato e glorificato…" Ed il giorno3 marzo 2013, a distanza di quasi 30 annil'arrivo della reliquia del Santo Padre harappresentato una nuova emozione nelle"monache benedettine". Più volte questeinvitavano i presenti a vedere la foto cheritrae Giovanni Paolo II durante quel viag-gio memorabile per la popolazione di Alatri.

Bruno Gatta

15Commozione e ricordi dalle reliquie di Papa Wojtyla

La Diocesi di Alatri-Anagni ha potuto ammirare e contemplare la "particola" grazie all'Unitalsi

L’arrivo delle reliquie ad Alatri

Le reliquie di Papa Wojtyla a Collepardo

Un successo la sesta edizione del Premiodi poesia "Giordana Tofani"

Ancora un successo straordinario per il Premio nazionale di Poesia intitolato a"Giordana Tofani". Sabato 9 marzo, giorno dedicato alla premiazione, la sala dellaBiblioteca comunale è stata riempita in ogni ordine di posto. Tante le autoritàche hanno voluto presenziare all'evento: dal direttore dell'Ufficio nazionale Co-

municazioni sociali e portavoce della Cei Don Domenico Pompili al sindaco di FrosinoneNicola Ottaviani, passandoper gli amministratori di Ala-tri nelle persone del SindacoGiuseppe Morini, il vice FabioDi Fabio, il delegato alla Cul-tura Carlo Fantini e il presi-dente del Consiglio ComunaleFausto Lisi. Inoltre, è il dato è ancora piùsignificativo, sono stati quasiduecento i partecipanti alconcorso provenienti da tuttaItalia. L'importante manife-stazione, curata dall'associa-

zione "ACTA" sezione poesia, è stata diretta da Domenico Lattanti grazie al contributodell'amministrazione provinciale e di quella comunale. La giuria, presieduta dallo stesso Domenico Lattanzi, era composta da Ennio Orgiti,Roberta Fanfarillo, Paola Santucci e Antonio Agostini. A trionfare, direttamente da Corlo in provincia di Ferrara, è stata Barbara Cannelli con lapoesia "Lacrime di legno". Seconda Rosanna Spina proveniente da Venturina (Livorno)con la poesia "Se tu fossi in me". "Vernissage", scritta da Mauro Barbetti di Osimo si èaggiudicata il terzo premio. La giuria, infine, ha attribuito il "Premio Speciale Acta" aMassimo Mangiapelo, noto giornalista locale, con la sua poesia "Per Federica".

Riccardo Strambi

"Verso il tramonto", le poesiedi Ennio Orgiti in un libro

Domenica 7 Aprile 2013 alle ore 17,30, pres-so la Biblioteca Comunale di Alatri, ci saràla presentazione del libro di Ennio Orgiti"Verso il tramonto", edito da "Davide Stram-

bi Editore". Durante la cerimonia ci saranno inter-venti musicali eseguiti da Luigi Cialone (voce e chi-tarra), Elisabetta Scerrato (voce e pianoforte) e Giu-lio Rossi (voce narrante).Ennio Orgiti nasce ad Alatri, dove risiede, il 02/01/1947.Poeta-cantastorie, scrive le sue opere in lingua nondisdegnando però anche il vernacolo, in modo spon-taneo, semplice e immediato, senza regole metriche, (su fogli.. parole gettate.. d'in-

canto poesia) con ritmo vivace, incalzante emusicale. In quasi tutte le sue opere emer-ge, attraversando una leggera vena malinco-nica, una profonda fede in Dio, un amoreverso il prossimo e un amore viscerale versola natura.Ha partecipato a concorsi in tutta l'Italiaottenendo numerosissimi premi e apprezza-ti riconoscimenti della critica. Tra molti, ipiù significativi: Quartu Sant'Elena Cagliari- Alatri-Cassino (Medaglia del Presidentedella Repubblca Giorgio Napolitano), Colle-pardo, Fumone, Sant'Agata Militello, Messi-na, Massa Carrara, Imperia, Ancona, Campo-basso, Filettino, Cava dei Tirreni, Salerno,Ferrara, Pescara,Verona.Il 02 Giugno 2011 ha recitato, durante lacerimonia di consegna delle medaglie d'o-

nore del Presidente della Repubblica presso la sala dei ricevimenti della Prefettura diFrosinone, la poesia "AuschwitzBirkenau", per non dimenticare. Leggendo le poesie diEnnio, ci si trova di fronte a suggestioni allo stato puro. I suoi versi non nascono persuscitare delle emozioni, ma sono essi stessi delle emozioni intensamente vissute, che,attraverso la penna, diventano parole, versi, strofe in grado di evocare, con un'inten-sità poderosa, talvolta dirompente, sentimenti profondi di cui chi legge, non può faraltro che "appropriarsi" conservandoli nel suo patrimonio emozionale.

Riccardo Strambi

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La giuria del premio “Giordana Tofani” (foto Laura Rossi)

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Sabato 16 febbraio, a conclusione di una serie dilavori importanti e innovativi, si è tenuta l'inaugu-razione dei nuovi allestimenti del Museo Civicodi Alatri. La giornata ha avuto inizio con una con-

ferenza stampa di presentazione tenutasi presso la SalaConferenze Biblioteca Comunale "Luigi Ceci" dove, con ilcoordinamento del professor Fausto Zevi Accademico dei

Lincei, sono intervenuti il sindaco Giuseppe Morini, ladottoressa Elena Calandra Soprintendente Beni Archeolo-gici del Lazio, la Dottoressa Sandra Gatti funzionario So-printendente Beni Archeologici Lazio, il maggiore Massi-mo Rossi comandante Tutela Patrimonio ArcheologicoGuardia di Finanza, il dottor. Luca Attenni direttore scien-tifico del Museo Civico di Alatri e il dott. Carlo Fantiniconsigliere comunale delegato alla Cultura.Il Museo civico insiste nel recente progetto voluto dal-l'amministrazione Morini e denominato "Sistema MusealeUrbano", comprendente oltre al sopracitato museo anchel'area archeologica dell'Acropoli e la sala del Cristo nel La-birinto presso il Chiostro di San Francesco. All'interno del-la struttura museale, tra i reperti esposti, spiccano tra l'al-tro l'epigrafe di Lucio Betilieno Varo, un modello del tem-pio extraurbano di tipo etrusco-italico, in scala 1:10, i cui

resti furono rinvenuti nel 1882 in localitàLa Stazza (l'originale del quale è presentepresso il Museo Etruscio di Valle Giulia aRoma), un bronzetto raffigurante forse Er-cole rinvenuto presso l'Acropoli. Monetepreziose rinvenute negli scavi effettuatisull'Acropoli negli anni '70 e terracotte vo-tive ed altri reperti importanti completanol'esposizione. Di notevole interesse risulta-no le tre sale del museo dedicate ai recupe-ri archeologici del gruppo tutela della Guar-dia di Finanza dove sono esposti vasi corin-zi, attici, etrusco-laziali provenienti dallericche necropoli etrusche. Al piano terra, in-sieme all'ormai famoso mosaico, sono po-sizionati i pannelli che ricordano i "viaggia-tori di scoperta" dell'800. Al secondo piano,invece, con questa occasione, è stata rior-dinata e riorganizzata la sezione etno-antropologica "Antonio Gambardella" dedi-cata agli antichi mestieri e alla vita quoti-diana di fine '800. Il Museo Civico è apertoalla visita tutti i giorni, tranne il lunedì,dalle ore 10.00 alle ore 13.00 con aperturaanche pomeridiana prevista dalle ore 16.00alle 19.00.Riguardo al Museo Civico ci sono altre dueconsiderazioni molto importanti da fare: laprima riguarda il fatto che ci sono altri re-perti che devono ancora essere studiati evalutati prima di essere esposti e che an-dranno ad arricchire le esposizioni e forse adare nuovi contributi per una datazionedelle mura ciclopiche, la seconda è che devono ancoraessere aperte al pubblico le due nuove sale recentementeacquistate dal Comune e che saranno probabilmente desti-nate a laboratorio didattico per le scuole.Una riflessione finale: speriamo si riesca a trovare un ac-cordo con i proprietari per la gestione della grande sala

centrale di Palazzo Gottifredo, un vero gioiello architetto-nico. Se ciò avvenisse sarebbe un grande contributo per lanostra Città fino al giorno in cui questa struttura - consituazioni finanziarie molto migliori - potrà entrare a farparte del patrimonio pubblico di Alatri.

Paolo Fiorenza

Vita alatrense16ALATRI DA (RI)SCOPRIRE

La foto di questo numero risale al 1963. Ci è arrivata grazie allacollaborazione di Giulio Rossi, che ringraziamo sentitamente.Si tratta di una foto scattata al vecchio campo basket del Giro-ne". Provate a riconoscere gli atleti... Se non ci riuscite, la

soluzione è a pagina 23 di questo numero di "Gente Comune". Tral'altro, vi segnaliamo un articolo riguardante questa foto, pubblicatonella pagina "Storie e personaggi". Inoltre, se volete ricevere lafoto via e-mail per ingrandirla e vederla meglio sul vostro com-puter, potete contattare la redazione di "Gente Comune" (0775-442588, e-mail: [email protected]).

Pie. Ant.

Anno 1963, tutti pronti a far canestro!

"Ciao sono GIULIA, e vi racconto la mia giornata. La mat-tina mi alzo alle sette o alle otto, mi faccio la doccia, mivesto e faccio colazione. Quando io non vado al centro almattino passo la scopa e spolvero. A volte faccio dellepasseggiate a Civita, dietro le mura e, quando il tempo èbello, in piazza. A volte vado a trovare gli amici. Mi vedola televisione, mi piacciono i film d'amore, i western e iltelegiornale. Ho seguito tanto il festival di Sanremo, lacanzone che mi è piaciuta di più è quella del pianistaRaphael. Mi piace anche guardare il tg per sapere quelloche accade nel mondo. Vado pure a fare la spesa, mi piaceleggere i romanzi d'amore e i libri di ricette"."Ciao io sono ENZO e durante il mio tempo libero guardo

la tv, sento un po' di musica alla radiodopo faccio le pulizie dentro casa. Alle 5tornano i miei nipotini da Tecchiena e cigioco un po'; quasi tutti i giorni aiutomia sorella a portare la legna dentro ca-sa per il fuoco. Preferisco i film di guer-ra o di cowboy. Così impariamo come sifa la guerra e un giorno se scoppia sap-piamo sparare sui nostri nemici. Quandosento la musica mi emoziono perché avolte le canzoni degli anni '60 e '70 mifanno sentire felice; le mie canzoni pre-ferite sono "le colline sono in fiore", "Lafisarmonica", "Granada" e "Lisa dagli oc-chi blu". La domenica vado sempre al barper incontrare i miei amici"."Ciao io sono SARA e quando ho un po'di tempo libero aiuto mamma a fare lecose di casa tipo lavare i piatti e fare la

spesa. Ogni tanto vado a fare una passeggiata per andarea trovare una mia amica e guardo la tv insieme a lei, inparticolare "Uomini e donne" e i "Cesaroni". Domenica so-no andata con la macchina da una vecchietta alla Madda-lena e ho mangiato la polenta"."Io sono ANDREA e mi piace suonare la pianola, l'organet-to, il basso e la batteria! Vado a scuola di musica conmamma e mia sorella Francesca. Dopo pranzo vado a pren-dere il caffè da una signora che abita di fronte casa mia!La domenica vado sempre in chiesa alla Messa con la miafamiglia"."Io sono GIANLUCA e quando ho tempo libero mi sento lamusica folk o il liscio.

Ogni tanto esco con mia mamma e andiamo prima dal me-dico, poi a trovare i miei nonni e qualche volta andiamoanche al cimitero. Nel pomeriggio guardo la tv: mi piac-ciono il telefilm "Streghe", il programma "Canta Italia" eil festival di Sanremo"."Io sono SIMONA e nel tempo libero spesso aiuto mammaa fare le cose di casa: apparecchio e sparecchio la tavola,piego i panni e prepariamo anche qualche dolce. Ogni tan-to vado a fare la spesa a un supermercato vicino casa e ladomenica esco con mamma e papà per fare una passeggia-ta a Collepardo, a Trisulti e andiamo a trovare i mieinonni.Nel pomeriggio mi piace mettere i dischi dei miei cantan-ti preferiti e ascoltare "Il ruggito del coniglio". La musicaè molto bella, mi ha aiutato a superare momenti moltodifficili. E' una fortuna che esiste, peccato che si vede cosìpoco in tv. La sera guardo in tv "Piazza Pulita", "Strisciala notizia", "Avanti un altro" e "Servizio Pubblico" e nelfine settimana seguo il campionato di calcio"."Ciao io sono SARA e nel tempo libero pulisco tutta lacasa, metto a posto i panni e pulisco il cortile davanti acasa mia. Il pomeriggio uso il computer per giocare, leg-gere le notizie e parlare con gli amici su facebook. Mipiace guardare la televisione di sera e i miei programmipreferiti sono "Chi l'ha visto", "Quarto Grado" e "I cesaro-ni". Ascolto spesso le canzoni di Laura Pausini, Alessan-dra Amoroso, Marco Carta e Nek. La domenica pomeriggiogioco con mia nipote Aurora e mi diverto molto. Ah, di-menticavo ho un piccolo cane che si chiama Spike".

Rubrica a cura dei ragazzi del Centro Diurno

A R C O B A L E N OOggi i ragazzi del centro ci raccontano come trascorrono il loro tempo libero!

Museo civico, inaugurati i nuovi allestimenti

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SPAZIO PUBBLICITARIO AUTOGESTITO

Arte e Cultura 17L'importante "scoperta" nella Cattedrale di CivitaD

urante la mia permanenza a Pesa-ro, decido di visitare una mostrad'arte dal titolo "I sensi e le virtù"mi colpiscono, più delle altre, le

tele dei pittori: Lapis, Salvi, Ceccarini, Ci-gnani, Maratta e Mancini. Di quest'ultimo mi attrae, in particolare, la"Vergine Addolorata", un ovale provenien-te dalla Pinacoteca Civica di Fano. Il di-pinto presenta la sola figura della Vergineche, con il corpo lievemente piegato all'in-dietro, volge gli occhi lacrimosi verso l'al-to. Il viso e le mani sono riflessi di una lu-ce chiara che restituisce all'immagine unaprofonda componente mistica. Ma io que-gli occhi, quelle mani li avevo già visti…dove? Passarono parecchi mesi, ma nonriuscii a dare una risposta al mio interro-gativo. La festa di San Sisto, a gennaio, miregalò la stessa emozione della prima vol-ta, quando cioè, nella navata destra dellaCattedrale di San Paolo vidi "L'Addolora-ta", questa volta lo sapevo bene… operadel pittore Francesco Mancini. Il primopensiero: la nostra forse è un copia? No,non può essere una copia… è troppo bellaper esserlo. Riferii a Don Giuseppe Caponela mia casuale "scoperta", però bisognavafare delle attente ricerche per un'attribu-zione certa. Le uniche notizie che si cono-scevano sul quadro erano che "era un'ope-ra del XVIII secolo" (dal catalogo del Mae-stro Flavio Fiorletta realizzato in occasio-ne della Mostra "Tesori di Alatri") e "ap-parteneva a Mons. Raffaele Bocci, vescovodiocesano dal 1851 al 1855, che ne fecedono alla Cattedrale per esporla alla pub-blica venerazione" (dalla Guida "Alatri" delProf. Mario Ritarossi). Non restava che faredelle ricerche su Mons. Bocci. Ci pensò gentilmente il Prof. Gianni Boezi,che trovò un manoscritto del Canonico

Giovanetti intitolato "Serie di Vescovi diAlatri", dal quale si potettero ricavare di-verse informazioni. Oltre a quelle strettamente biografiche,una era attinente alla nostra indagine"nell'anno 1849, chiamato da Ancona, Vi-cario Generale del Cardinale Cadolini per 'le

cose spirituali' portò a compimento i suoiincarichi con lode. Nel Concistoro del gior-no 17 Febbraio dell'anno 1851 venne postoa capo della Chiesa di Alatri, a cinquanta-tré anni". Dunque Mons. Bocci era statoper alcuni anni ad Ancona, vicino alla cittànatale di Francesco Mancini, Sant'Angeloin Vado; aveva avuto modo di trovare o-pere del pittore o, meglio, aveva ricevutoin dono dal Cardinale Cadolini "l'Addolora-ta" ed altri dipinti come ricordo della suapermanenza ad Ancona? Infatti anche "IlTransito di San Giuseppe" posto nella na-vata sinistra della nostra Cattedrale, pro-

viene dallo stesso ambiente artistico. Avevamo segnato un passo in avanti nellaricerca, ma ci tormentava ancora il fattoche si trovassero già tre opere con lo stes-so soggetto del pittore Francesco Mancini:la prima, un ovale della Pinacoteca Civicadi Fano (restaurato nel 1983), la seconda,

un altro ovale conservato nella Cappelladella Redenzione nella Chiesa delle SacreStigmate di San Francesco ai Cesarini diRoma, la terza (non restaurata) una telarettangolare (ma in altezza e larghezzacon le stesse misure delle altre due) con-servata nella Cattedrale "San Paolo" diAlatri. Scrissi immediatamente al parrocodella Chiesa di San Filippo di Sant'Angeloin Vado, paese natale del Mancini. Gli spe-dii anche foto della nostra "Addolorata"con particolari del telaio, chiedendogli no-tizie sul pittore dal momento che nellachiesa erano presenti sue opere. Purtroppo

non ebbi alcuna risposta fino alla sera incui ricevetti una telefonata dalla Dott.ssaLaura Vanni che mi chiamava a nome delparroco a cui mi ero rivolto. In sintesi, contanta emozione da parte mia, ella mi dissedi aver esaminato le foto, mi confermò -come anche noi (io e Don Giuseppe Capo-ne) riconoscevamo - che l'opera era di otti-ma fattura, sicuramente realizzata dal pit-tore Francesco Mancini (Sant'Angelo inVado - 1679-1758) anche se si conosceva-no altri soggetti simili, perché il pittoreera solito riutilizzare stessi repertori figu-rativi, rendendoci, quindi, più difficile ri-costruire la cronologia della sua produzio-ne (come si evince anche dalla scheda dicommento critico della stessa a pagina 72del Catalogo della Mostra "I Sensi e le Vir-tù"). Aggiunse che delle tre opere la no-stra è "la più bella", più vicina a quella ro-mana, che il dipinto mostra l'influenza del-l'esempio figurativo di Guido Reni: il taglioa mezza figura di Maria, isolata sul fondocupo, discende, infatti, da prototipi renia-ni. La telefonata si dilungò perché mi eracapitata l'occasione di parlare con un'e-sperta d'arte che, guarda caso, abitava nelpaese natale del pittore Francesco Mancini(dove erano custoditi gelosamente moltis-simi suoi dipinti) e che aveva preparato leschede di commento critico alle opere delnostro pittore, inserite nel Catalogo dellaMostra "I Sensi e le Virtù" realizzata nelPalazzetto Ducale di Pesaro. Fui molto felice della promessa, da partedella Dott.ssa Laura Vanni, di una sua im-minente visita ad Alatri. Ringraziamentivivissimi chiusero la telefonata, che avevaposto fine alla nostra lunga indagine.

di Gino Maiello

Pinacoteca Civica di Fano Cattedrale San Paolo di Alatri (Civita)

Détours d'Europe, prosegue il viaggio

Krsko. Slovenia. È la nuova meta di "Détours d'Europe", il viaggio di Amélie Berthou eDorian Sacher, i due giovani fotografi francesi che stanno percorrendo il vecchio con-tinente per realizzare il loro personale reportage basato sugli incontri e gli eventi delquotidiano. Un viaggio che, nello scorso autunno, ha avuto in Alatri la prima "tappa".

Pubblichiamo qui una delle foto scattate da Dorian Sacher, durante il soggiorno in Ciociaria,e avvisiamo tutti i lettori che l'album fotografico completo è visionabile nel profilo facebookdi "Détours d'Europe" al seguente indirizzo: http://www.facebook.com/media/set/?set=a.349646628486135.79895.243185619132237&type=1. Intanto, auguriamo ad Amélie e Dorian buon viaggio e buon lavoro.

Pie. Ant.

Italie, Octobre 2012 - Détours d’Europe

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Il 25 aprile del 1945, il comitato di liberazione nazionale alta Italia lancial’ordine dell’insurrezione generale, mentre le truppe alleate dilagano nellapianura padana, le formazioni partigiane scendono dalle montagne e libe-rano le principali città dell’Italia settentrionale, catturando molti prigio-

nieri tedeschi. Il 28 aprile, le truppe alleate completano l’occupazione della pia-nura padana; Mussolini viene catturato e fucilato da un gruppo di partigianimentre cercava di fuggire in Svizzera. Il giorno dopo le forze tedesche in Italiasi arrendono incondizionatamente. È la liberazione! Nel mese seguente i sovie-tici sferrano l’attacco finale su Berlino; Hitler, ordinata la resistenza ad oltran-za, si uccide in un bunker della cancelleria il primo maggio. Numeros i repartitedeschi si arrendono agli alleati e, dopo sei giorni dal suicidio di Hitler, il co-mando militare tedesco firma la capitolazione senza condizioni a Reims. L’8maggio il presidente USA Truman, il premier inglese Churchill e il sovietico Sta-lin annunciano al mondo la fine della guerra in Europa.

Patrizio Minnucci, storico

Avvenne...... a aprile

Hai fatti, disservizi, iniziative, foto notizie, eventi da segnalare?

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Page 18: Gente Comune Marzo 2013

Un artista, un artigiano, un appas-sionato di storia, ecco chi è Mi-chele Evangelisti; amico e lettoredi Gente Comune ci concede in

esclusiva quest'intervista. Dati i numerosiimpegni riesce ugualmente a dedicarciparte del suo tempo e inizia subito la no-stra chiacchierata. Riproduzioni di battaglie storiche inscala. Una forma d'arte molto particola-re questa, che Ti appassiona molto. Esattamente com'è nata?Fin da piccolissimo non vedevo l'ora chearrivasse Natale per creare un nuovo prese-pe; lo studiavo attentamente e ricreavoatmosfere uniche completamente a mano:dalla capanna in legno alle tegole fattecon il das e dipinte da me. Poi di seguitola passione per la storia, per le battagliestoriche, quelle che hanno lasciato un se-gno indelébile, mi piace riprodurle intera-mente in scala, con personaggi completa-

mente dipinti a mano. Prevalentemente che materiali usi perqueste riproduzioni?Le materie prime sono le più semplici: dalpolistirolo facilmente modellabile, alla

carta, al legno, al das. Per dipingere i mieipersonaggi uso colori acrilici dalla sfuma-ture molteplici e cerco di riportare quellatonalità originaria in prevalenza sulla sca-la dei marroni, dal terra di Siena all'ama-

ranto, al giallo ocra scuro e dei grigi, dalgrigio topo all'antracite. Una passione che ha dei risvolti anchein ambito formativo?Certo. Dopo una scuola tecnica ho decisodi voltare pagina e concretizzare la miapassione iscrivendomi all'Università, cheattualmente frequento. Pensi che questa tua attività possa diven-tare un lavoro pieno a tutti gli effetti?Lavoro e passione quasi mai coincidono,ma ci sono delle eccezioni che confermanola regola e spero di rientrate in questa ca-tegoria, un giorno. Quando passione e la-vorano coincidono si entra in un universofantastico dove la creatività diventa unaforma di espressione, e il lavoro diventauna soddisfazione anche e soprattutto pergli altri. Non ci resta che complimentarci e augurar-ti un in bocca al lupo per il tuo futuro e latua attività, unica. GGatta

Storie e personaggi18Michele Evangelisti e le sue "riproduzioni di battaglie storiche"

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Il basket ad Alatri, quando il Psi sfidava la Dc...

Le foto che pubblichiamo nella rubrica "Alatri da (ri)scoprire" non sono soltanto unmomento di intrattenimento, di "gioco" quasi, per far tornare qualcuno dei nostrilettori indietro nel tempo, per rivedere... come eravamo. Dietro quelle foto, tal-volta, si celano storie particolari come quella che vi descriviamo oggi, partendo

proprio dallo scatto che ritrae i giocatori di pallacanestro nei primi anni '60. La squadrache vedete, l'Associazione Basket Alatri, venne creata dall'allora Psi alatrense, che iscris-se il team al campionato di Promozione e lo affiliò all'Aics, l'associazione italiana centrisportivi. Fu la prima squadra locale che introdusse il basket a livello agonistico in città,calcando il "mitico" campo all'aperto del "Girone". Non tutti i ragazzi del quintetto eranoeffettivamente socialisti, ma la connotazione politica rimase "incollata" alla squadra,tanto da indurre il partito maggiore della città, la Dc, ad allestire una formazione alter-nativa. Poteva lo scudocrociato restare fuori dai giochi e farsi surclassare a sinistra? No.Ed ecco che nacque la Polisportiva Libertas, che nel nome già "tradiva" un senso di ap-partenenza ancor più marcato. Socialisti da una parte, democristiani dall'altra: ogni squa-dra proiettata a catturare più pubblico dell'avversaria, ad assicurarsi i ragazzi più promet-tenti sul mercato locale, quasi a replicare le battaglie politico-amministrative sul cemen-to del "Girone". E nonostante la rivalità, ricordiamo un articolo apparso su "Il Messag-gero" e scritto dal compianto Alberto Minnucci (grazie a Gianni Minnucci per la segnala-zione, ndr), in cui si vociferava della fusione delle due squadre per creare una formazio-ne più forte. Era un auspicio, quello di Alberto Minnucci, ma si sa: Alatri è stato sempreil paese dell'altare e del contraltare in tutti i campi. Storica era la divisione tra le duebande musicali cittadine che, una volta, in occasione di una manifestazione pubblica, sele diedero di santa ragione a suon di... strumenti sulla schiena. Volete che non ci fosseuna divisione anche nello sport? Pietro Antonucci

Parabola: "La Rete”Matteo 13:47-50

"Il regno dei cieli è anche simile a unarete che, gettata in mare, ha raccoltoogni genere di pesci; quando è piena, ipescatori la traggono a riva, poi si met-tono a sedere e raccolgono il buono in

vasi, e buttano via quello che non vale nulla. Così avverrà alla fine dell’età pre-sente.Verranno gli angeli, e separeranno i malvagi dai giusti e li getteranno nellafornace ardente. Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti”.

A scuola da Gesù

SPAZIO PUBBLICITARIO AUTOGESTITO

Page 19: Gente Comune Marzo 2013

Cinema 19Una bambina con il padre nel selvaggio SudV

incitore del Gran Premiodella Giuria al SundanceFilm Festival, della Camé-ra d'Or al festival di Can-

nes e di molti altri premi, nomi-nato a 4 dei più importanti Oscar(miglior film, miglior regia, mi-gliore attrice protagonista e mi-glior sceneggiatura non origina-le), Re della terra selvaggia è ilfolgorante esordio del registanewyorchese Benh Zeitlin. Prota-gonista del film è Hushpuppy,una bambina di 5 anni che viveinsieme al padre Wink in una co-munità delle Bayou, zona paludo-sa situata alla foce del Missisipi,detta Bathtube, la vasca da ba-gno. Hushpuppy abita da sola inuna roulotte vicino alla baraccadel padre, circondata da animalida cortile e da un discreto caosfatto di oggetti abbandonati efango. La bambina non ha unacasa "normale", non mangia ciboacquistato ma solo quello che ilpadre alleva o pesca, non ha néla televisione né il computer e,come gli altri abitanti della vascada bagno, non ha neanche unavita regolata dai comuni ritmidella società civile. La sua infan-zia trascorre serena fino all'arrivodi un uragano e alla contempora-

nea scoperta della grave malattiadel padre. Re della terra selvaggiainserisce i protagonisti all'inter-no di un contesto naturale in cuiuomini e animali vivono in per-fetta simbiosi con l'ambiente cheabitano. Il regista Zeitlin spiegache ha voluto ambientare la tra-sposizione cinematografica dellapiece teatrale cui è ispirato ilfilm (Juicy and Delicious di LucyAlibar co-sceneggiatrice del film)nelle Bayou: perché "la gentedella Louisiana è abituata a per-dere tutto, a subire danni ai pro-pri possedimenti, e questo tispinge a liberarti dalla dipenden-za dagli oggetti, diventi indomi-to e coraggioso e trovi nella na-tura qualcosa a cui attingere.Purtroppo in quelle zone le cata-strofi sono all'ordine del giorno echi resta sviluppa resistenza espirito di adattamento. Non sonole cose ad essere importanti, mala famiglia e le tradizioni". La co-munità di Bathtube è caratteriz-zata dal forte senso di apparte-nenza e solidarietà e si dimostrapoco legata alle cose e pronta acondividerle quando la situazionesi fa contingente. Il contrasto traquesti due mondi è esplicito nel-la scena in cui il padre e la bam-

bina passano con la loro barca difianco alla diga che taglia visiva-mente in due l'immagine: da unaparte abbiamo un'enorme fabbri-ca grigia che invade tutto l'oriz-zonte visivo, dall'altra i due, suuna barca fatta di materiali di re-cupero, immersi in uno scenarionaturale. Due realtà che non coe-sistono, che non si vengono in-contro e, a quanto sembra, nonvogliono farlo. Questa tensione siesplicita nel personaggio diWink, il quale ha sempre parlatodegli "altri" alla figlia, sottoli-neandone l'alterità spesso in mo-do negativo. Esemplare da questopunto di vista è il rapporto chel'uomo ha con il cibo. Wink inse-gna ad Hushpuppy a procurarsida mangiare in natura o ad alle-vare animali, tanto che la bambi-na sa che se il padre (ricoveratoin ospedale) non tornerà prestosarà costretta a uccidere i suoianimali da cortile, ai quali è co-munque molto affezionata. Lapossibilità di andare a comprareda mangiare non è neanche presain considerazione perché non ap-partiene all'esperienza della bam-bina e Wink lo dice esplicitamen-te che sarebbe disposto a morirepiuttosto che andare in un nego-

zio di alimentari. Secondo Winkla bambina deve misurarsi con lanatura senza le scorciatoie e lecomodità di una società che haperso il rapporto con essa. Hushpuppy cresce quindi in que-sto clima e all'inizio del film pen-sa all'universo come a un insiemedi piccoli tasselli in armonia, èabituata ad ascoltare il battitodel cuore degli animali, a nutrirlie a dividere con loro gli spazi inmodo quasi egualitario. Nel corsodel film capirà che la natura puòessere anche violenta e distrutti-va. L'idillio comincia a incrinarsiquando a scuola, nel corso di unalezione, la maestra parla ai bam-bini dei cambiamenti ambientaliin atto e di come questi minac-ciano la loro terra. Parla anche dialcuni animali preistorici estinti,gli aurochs, che abitano il PoloSud. Hushpuppy immagina que-ste creature che, liberate dalloscioglimento dei ghiacci,venganoa distruggere la Buthtube. Così ilmanifestarsi della malattia delpadre, il violento uragano e lamorte degli animali sono visti co-me segni del progressivo avvici-narsi degli aurochs. Questi ani-mali preistorici non si sa se sianoreali oppure una proiezione della

mente di Hushpuppy. Alla finedel film, quando la bambina sce-glie di tornare a casa dal padre infin di vita, è finalmente prontaad affrontarli.Film solo apparentemente sem-plice e lineare, Re della terra sel-vaggia mette in campo molti temiimportanti, che toccano il rap-porto della società americana, mapotremmo dire occidentale, conla natura, il cibo, lo sviluppoeconomico, gli affetti e i rappor-ti tra le persone. Infine, Re dellaterra selvaggia, girato in 16mm,con attori non professionisti espendendo meno di 2 milioni didollari (ne ha incassati negli Sta-ti Uniti più di 12), sembra pro-porci anche una riflessione sumodalità produttive alternative aquelle della Hollywood dellegrandi star, degli effetti specialie del 3D a ogni costo. Alternati-va che non sembra dispiacere al-l'industria cinematografica ameri-cana, che tra qualche giorno de-ciderà se premiare o no il film diZeitlin.

Il film è in programmazione alcinema ARCI di Frosinone il 12e 13 aprile.

Alfredo Salomone

Il regista esordiente Zeitlin racconta un'America diversa

Page 20: Gente Comune Marzo 2013

Lo scorso mese abbiamo af-frontato il tema delle im-minenti elezioni politicheguardando la prospettiva in

termini di tasse e tassi. Il risulta-to è riassumibile nel commentodel leader dell'opposizione tede-sca e prossimo sfidante della can-celliera tutta austerity e rigore: inItalia hanno eletto "due buffoni".

Effettivamente stando ai fatti di questi giorni, trainsulti violentissimi dei grilleschi verso tutti, del Pdlverso i giudici (colpevoli di voler stanare l'imputatoBerlusconi che le inventa tutte pur di non presen-tarsi in Tribunale, l'ultima è la congiuntivite), la si-tuazione più che comica sembra essere tragica, pertutti noi cittadini comuni che dovremmo aspirare adavere un Governo più serio possibile che ci restitui-sca crescita ed occupazione dopo il buio degli ulti-mi 5 anni, fondati su tasse e austerità.Noi tutti infatti, invece di tifare barbaramente perquesto o quel leader, dovremmo analizzare megliochi ha più possibilità di governare per il benesseredella collettività. Ma tra uno che grida che vuole il100% dei voti (neanche Mussolini…) e bruciare laCostituzione e uscire dall'Euro, testimoniando la to-tale inconsistenza anche nei temi economici (fonda-mentali sempre ma mai come in questo momento) el'altro che raduna i suoi davanti ai Tribunali per at-taccare i magistrati "colpevoli" di indagare sullequestioni di corruzione, prostituzione minorile e, daultimo, l'acquisto di voltagabbana per far caderel'allora Governo Prodi, non mi pare che noi cittadinie i nostri sempre più gravi problemi macroeconomi-ci siano in testa alle priorità di 2 dei 3 leader attual-mente in circolazione.Proprio nel momento in cui Rubini chiede alla UE didichiarare una guerra valutaria a difesa dell'Euro (ri-cordo, sempre sotto attacco da parte degli anglosas-

soni, che ne vedrebbero volentieri la fine) e il gurudi Wall Street Rogers mette in guardia in modo elo-quente "dal cancellare la classe media distruggendoi loro risparmi perché quando questo è avvenuto inGermania e in Italia negli anni 20 e 30 abbiamovisto come è andata a finire". Ecco appunto, anzi,ecco il punto: il rapporto perverso tra crisi e dema-gogia che non porta mai a nulla di positivo per lacittadinanza. Anzi. La situazione italiana in questo momento post-elet-torale è in fase di stallo perché il PD, vincitore asso-luto solo alla Camera causa la ben nota legge Calde-roli che per il Senato prevede premi regionali e nonnazionali, propone chiaramente alcuni punti che igrilleschi non vogliono condividere perchè loro pun-tano alle macerie e ottenere il 100% in barba allereali esigenze di noi cittadini, stremati dalla crisi edalle tasse del governo Monti e prima di Berlusconi.Cioè quelli di IMU, TARES, addizionali sui carburan-ti, strage delle pensioni, tagli alla sanità e scuola evia discorrendo. Che poi sono gli stessi che in cam-pagna elettorale hanno promesso di più la loro ridu-zione, altra demagogia. Una promessa comica di unodei due buffoni è stata la promessa stavolta non di1 ma di ben 5 milioni di nuovi posti, non abbastan-za approfondita dagli organi di stampa per ignoran-za o per manifesta infondatezza. Infatti: se in Italiain questo momento di massima crisi ci sono 3 milio-ni di disoccupati, prometterne 5 milioni vuol direche dovremo importarne 2 milioni dal Terzo Mondo,ci rendiamo conto di quanto i buffoni ci prendano ingiro? A giudicare dai voti che hanno preso, direiproprio di no. Se si tornerà presto a votare, comesarebbe doveroso in caso di impossibilità per Bersa-ni di formare un Governo, pensateci bene e ricorda-tevi di chi vi prende in giro con promesse fantasma-goriche salvo poi fare l'esatto contrario una voltaarrivato al Governo.

Alessandro Arcese

Dalla parte della...

Bufale su internet: i risultati di un'inchiesta

SOS CONSUMATORII “due Buffoni” e noi altri

Come nascono e si diffondono le false notizie in rete? C'è chiè andato a caccia di bufale online e con l'aiuto di espertiha cercato di rispondere a queste domande e scoperto comericonoscerle.

Ieri via email, ma soprattutto oggi con i social network, le notizienon vere (ma che lo sembrano) sono in grado di raggiungere unnumero sempre crescente di persone e di rimanere nel web pertanto tempo. Ma come nascono le bufale? Chi le mette in giro e ache scopo? E chi le diffonde, fino a farle diventare in molti casicredenze universali? A queste domande ha cercato di dare risposteun'inchiesta che è andata a scovare alcuni esempi clamorosi di bu-fale più o meno recenti per capirne (assieme ad esperti) le loro di-namiche.Una fabbrica delle bufale?Alla base della prodigiosa diffusione della stragrande maggioranzadelle bufale online, notizie prive di fondamento o semplicementenon più o non del tutto vere e sfuggite al controllo del loro primodiffusore, c'è la pigrizia mentale di chi vi si imbatte e non ha iltempo, la voglia o l'idea di cercare un riscontro a ciò che leggenella casella di posta elettronica, nella bacheca di Facebook, neimessaggi su Twitter. "Non c'è una fabbrica delle bufale", ha dichia-rato Paolo Attivissimo, giornalista informatico e ideatore del sitowww.antibufala.info, che da anni raccoglie segnalazioni sulle pan-zane più diffuse sul web. "Sono gli utenti stessi a confezionarle espesso sono l'espressione delle loro paure, delle loro preoccupazio-ni, anche delle loro paranoie".I danni delle bufale via webCome se diffondere notizie false non fosse di per sé già evidente-mente sbagliato, in alcuni casi può davvero innescare meccanismipericolosi. Pensiamo alla bufala sul fantomatico virus informaticoil cui nome è lo stesso di un file di sistema di Windows. Se lo trovoe lo cancello, come l'appello suggerisce di fare, e invito i miei ami-ci a fare altrettanto, il risultato è che finisco per fare davvero undanno al computer di tutte le persone coinvolte. E i rossetti alpiombo che fanno venire il cancro? Una bufala che si ripercuote inmaniera devastante sulle aziende coinvolte e sui loro lavoratori. Come proteggersi dalle bufale onlineEsistono alcuni segnali che devono farci insospettire: una email"urgente", con molti punti esclamativi, che invita a inoltrare "atutti i tuoi amici", che si chiude con velate minacce ("Se non dif-fondi ci saranno conseguenze") deve farci dubitare della veridici-tà dell'appello, al di là del fatto che sia già stata inoltrata da tantepersone. Non inoltrate nulla se non avete il tempo di confermarloe fatevi sempre delle domande sulla logica e la veridicità di ciò chevi viene comunicato. In caso di dubbio, poi, cercate su Google conparole chiave, o sui siti che si occupano di bufale, se la notizia so-spetta è già stata segnalata come bufala.Il sito migliore è proprio quello segnalato poco sopra di Paolo Atti-vissimo. Visitatelo e ne scoprirete delle belle...

Paolo FiorenzaFonte: Altroconsumo

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E' di questi giorni la notizia chel'INPS, non invierà più a casail CUD a milioni di pensionati, ovvero la dichiarazione dellasomma percepita nell'anno 2012, documento che permette atutti, successivamente, di poter di effettuare la dichiarazione

dei redditi e stabilire le tasse da pagare. "Come fare dunque, peravere il CUD, semplice, l'INPS ha scelto 3 metodi: 1. Dotarsi di pin on line e scaricarselo personalmente dal sito dell'INPS. 2. Fare richiesta scritta all'Inps e aspettare l'invio a casa. 3. La più gravosa, recarsi presso un qualunque ufficio postale e far-selo stampare alla modica cifra di 2.70 euro + IVA". Maggiori info www.inps.it

Bruno Sbaraglia

SPAZIO INPS

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L'ortica è una pianta erbacea perenne. Il no-me è dato dalla presenza di una grandequantità di peli urticanti che dopo esserestati sfiorati iniettano "istamina" nella pelle

e causano infiammazione e prurito. Trova habitatfavorevole in Europa, Asia e nord America. Le fogliesono grandi, seghettate e ricoperte di piccoli peli.La pianta è una specie dioica, cioè esistono pianteche portano solo fiori femminili e piante che por-

tano solo fiori maschili. Tra le mille virtù e i diver-si usi di quest'erbacea troviamo l'uso alimentare ecosmetico. L'uso prevalente ai tempi dei nostribisnonni era in ambito tessile: l'ortica infatti veni-va sfibrata e battuta per tessere stoffe. La clorofil-

la inoltre, veniva usata per colorare tessuti delica-ti: le foglie per tingere di verde, nella molteplicitàdelle sue sfumature e le radici per tingere di gial-lo, dall'ocra al giallo limone. Soffermiamoci sull'u-so alimentare e vediamo come preparare un ottimorisotto all'ortica: per quattro persone occorrono300 g. di riso (per risotti o riso basmati); 75 g. diortica (foglie tenere e piccole); 30 g. di scamorzaaffumicata, scalogno, olio extra vergine di oliva,sale e pepe q. b. Dopo aver soffritto lo scalognonell'olio bisogna aggiungere l'ortica pulita e lavata,farla appassire e poi aggiungere 4 bicchieri diacqua e far cuocere per 30 minuti. Dopo aver pas-sato tutto al mixer, rimettere sul fuoco e aggiunge-re il riso portando a cottura. Aggiungere sale e pe-pe q. b. A fuoco spento aggiungere la scamorza, e- a piacere - parmigiano grattugiato. Ottimo comeprimo piatto o come antipasto sotto forma di sfor-matino. Le proprietà antianemiche stimolano laproduzione di globuli rossi, l'ortica è un alimentoper chi ha problemi di anemia, ha altresì proprietàdiuretiche, depurative, tonificanti e stimolanti. Come decotto è il fiore all'occhiello per la cadutadei capelli.

SSSS PPPPEEEE ZZZZ IIIIAAAA NNNN DDDD OOOORubrica sull'uso delle erbe e delle spezie a cura di Giuseppe Gatta

Tasse, elezioni e prospettive economiche nell'attesa di un Governo

Cento e una virtù dell'ortica

Pensionati: l'INPS non invieràpiù a casa il CUD 2013

Page 21: Gente Comune Marzo 2013

Sport 21Iannarilli va già di corsa!

Dopo l'infortunio e l'asportazione della milza, il portiere ciociaro è tornato a correre

CALCIO

Può, il gol di Giaccherini, quello re-cente che ha risolto il match dicampionato tra Juventus e Catania,diventare uno stimolo in più e la

dimostrazione che in campo, Antony Ian-narilli, nonostante il grave infortunio,

possa tornare più forte di pri-ma? Può essere quel gol, unmotivo di ulteriore slancio, dimaggiore forza nel recuperoper il portierone alatrense del-la Salernitana? Direte, perchéproprio Giaccherini? Cosa c'en-tra con la milza asportata aIannarilli, a seguito di un bru-tale scontro di gioco?Il fattaccio accaduto ad An-tony è balzato su tutte le cro-nache sportive nazionali. Ilduro colpo subito, nella garatra il Borgo a Buggiano e la Sa-lernitana, ha fatto immediata-mente pensare al peggio e difatti, l'ex Lazio, è stato opera-to d'urgenza in quel di Luccaper l'asportazione della milza. Si è temuto, chiaramente una

volta escluse complicanze più gravi, per lacarriera del ventitreenne calciatore ciocia-ro, che si stava apprestando, con la suaSalernitana, a vincere il campionato diLega Pro Seconda Divisione dopo avernegià vinto uno, con la stessa maglia, nella

passata stagione in serie D. Il peggio sem-bra passato ed Antony, ha già ripreso acorrere con grande forza di volontà. Tor-nando, però, all'apertura su Giaccherini, il col-legamento tra Iannarilli e il calciatore dellanazionale, ce lo facciamo spiegare diretta-mente dal redivivo portiere della Salernitana. Antony, cosa c'entra Giaccherini con iltuo infortunio?"Giaccherini, in Italia, credo sia l'esempiopiù emblematico di come si possa giocarea grandi livelli nonostante la milza. Lui, asedici anni, ha subito il mio stesso infor-tunio e si è dimostrato un grandissimo:pochi giorni dopo la mia operazione, è riu-scito a trovare il numero del mio cellularee mi ha telefonato personalmente, rassicu-randomi in maniera incredibile. Abbiamoparlato, mi ha spiegato che giocare senzamilza per lui non ha rappresentato unostacolo insuperabile. E' stata una telefo-nata che non dimenticherò mai, e, il suogol in campionato contro il Catania, non-ostante io sia interista, mi ha trasmessouna gioia immensa e una forza maggiore".A Salerno tanto affetto per te. Che cosahai provato tornando all'Arechi?

"Il saluto della curva al mio ritorno daspettatore è stato bellissimo. Non soquanto tempo resterò a Salerno, ma porte-rò per sempre con me questo magnifico ri-cordo. Non mi aspettavo così tanto affet-to e sono cose che mi rimarranno dentroper tutta la vita, cose stupende che vannooltre il calcio. Vuol dire che qualcosa dibuono l'ho fatto e questa è una marcia inpiù che mi farà stringere i denti ogni gior-no per tornare presto in campo". Non resta che farti i migliori auguri.Quando pensi di tornare?"Mi sono posto l'obiettivo di mettermi adisposizione del mister per il 6 maggio inoccasione dell'ultima gara casalinga. Nonso se ci riuscirò ma ci proverò fino alla fi-ne. I medici mi hanno consigliato di recu-perare con calma in quanto il fisico ha bi-sogno di riabituarsi gradualmente. Starefuori è sempre dura. Il calcio per me è vitae anche nel quotidiano mi manca tanto. Ilmio dovere in questo momento, però, èquello di far sentire la mia vicinanza allasquadra e la domenica sarò sempre presen-te, in attesa di tornare a parare".

Riccardo Strambi

Le atlete del CENTRO FITNESS OLYMPO primeggiano nelle qualificazioni nazionali di ViterboI

n soli tre anni di vita, è entrata prepotentemen-te nell'elite delle palestre della provincia sia perle attrezzature innovative, sia per la presenza diatleti importanti, come quelli divenuti campioni

a livello nazionale per la disciplina del sollevamentopesi su panca piana. Parliamo dell'Olympo, il centrofitness guidato da Ennio Benassi con sede ad Alatri,che nei giorni scorsi si è fregiato di un altro importan-te riconoscimento: al campionato regionale per le qua-lifiche nazionali CSENCUP, presso il Palazzetto delloSport di Montalto di Castro (VT), quella alatrense èstata l'unica squadra della provincia di Frosinone cheha partecipato alle selezioni sotto la sapiente guidadell'allenatrice Luisiana Tirocchi.Grande trepidazione per le giovani atlete che, in que-sta occasione, hanno respirato l'aria del grande even-

to senza farsi tradire dall'emozione. Ad aprire le danzenella specialità corpo libero è stata la piccola GioiaGatta, considerata la mascotte del gruppo, e che hastrappato applausi convinti da parte del folto pubbli-co presente. E' toccato, sempre nella medesima specia-lità, a Cristiana D'Abbruzzo: ottima la sua prova. Vale-ria Calicchia, ha lasciato di stucco sia i presenti sia igiudici di gara grazie ad un salto divaricato al trampo-lino. Eccellente punteggio, ancora, per Chiara Velluc-ci, che con il suo salto flic in avanti ha disputato unagara senza sbavature. Brave, anzi bravissime, AlessiaOrsini e Sara Cerioni: sono riuscite a primeggiare nellaspecialità trave."La grande prova delle nostre atlete - ha spiegato amargine l'allenatrice Luisiana Tirocchi - è il frutto delmagnifico lavoro di tutto lo staff del centro fitnessOlympo. Le strutture di ottimo livello e la professiona-lità degli istruttori, riescono a far emergere le grandiqualità delle nostre atlete"."Siamo stati l'unica squadra in Ciociaria a far parteci-pare le ragazze di ginnastica artistica nelle qualifica-zioni di Viterbo - ha rincarato la dose Ennio Benassi,direttore del centro fitness l'Olympo -. Questo, oltre adessere motivo d'orgoglio per noi istruttori, credo cherappresenti un lustro per tutta la città di Alatri".

Riccardo Strambi

Valeria Calicchia durante le gare a Viterbo

Quel record di Mennea in Ciociaria è ancora imbattuto…C'è un record del mondo che Pietro Mennea ancora detiene e lo realizzò a Cas-

sino. La Ciociaria lo ricorda. Esattamente trenta anni fa, precisamente il 22marzo 1983, Pietro Mennea, campione indimenticato e scomparso all'età disessantadue anni, stabilì il primato mondiale (manuale) dei 150 metri piani

con 14"8 sulla pista in tartan rosso dello stadio comunale di Cassino. Un primatoancora imbattuto, perché il tempo di 14"35 stabilito il 17 maggio 2009 da Usain Bolt aManchester, non è stato omologato dalla Federazione poiché stabilito su pista rettilinea.Fu un pomeriggio indimenticabile per lo sport e l'atletica leggera italiana e per la Cio-ciaria protagonista per il record della freccia del sud. Pietro volò allo start per ripre-sentarsi dopo pochi secondi sulla dirittura d'arrivo davanti ad una tribuna stracolma.Un lungo applauso accolse la lettura del record. Sugli spalti c'erano rappresentantinon solo dello sport, ma anche della politica. Il sindaco Mattei, il sottosegretario allosport e turismo, dirigenti del Coni e della Fidal, il comandante della caserma milita-re con un gruppo di atleti, i vertici dello stabilimento Fiat di Cassino.Ad organizzare l'evento sportivo fu Elio Papponetti già allora presidente dell'AtleticaFiat sud Formia. Pietro Mennea nei mesi invernali si allenava alla scuola di atleticaleggera del centro Coni di Formia e così nacque l'idea di provare il record su un per-corso difficile, un misto tra i 100 e i 200 metri. Da quel giorno Mennea tornò spesso a Cassino anche per frequentare l'allora Isef. Ma fu grazie a quel record che, la frec-cia del sud, entrò ancor di più nel cuore di tutti i ciociari.

Riccardo Strambi

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Antony Iannarilli numero 1 della Salernitana

Page 22: Gente Comune Marzo 2013

L'eremo dello Spirito Santo è situato in posizionedominante e panoramica all'inizio delle gole delMelfa. E' facilmente raggiungibile attraverso unsentiero ripido ma breve (circa 15 minuti di buon

passo) il cui inizio è indicato da un cartello giallo sullostretto Ponte Vecchio. Al ponte si arriva seguendo in di-scesa la strada principale dal vicino cimitero di Roccasecca. L'eremo è scavato all'interno di una grotta naturale e ri-sale al Medioevo come attesta la data MC (anno 1100)riportata su un'acquasantiera della adiacente chiesetta.In uno degli ambienti della grotta è visibile un letto dipietra levigata. Il complesso non è particolarmente cura-to, la particolarità di questo luogo sono la passeggiatanaturalistica e il suggestivo panorama. Dall'alto è ben vi-sibile il Tracciolino, la strada che si snoda per 14 km daRoccasecca a Casalvieri attraversando le spettacolari golescavate dal Melfa. In primavera il fiume offre lo spetta-colo della piena delle sue acque. Il Tracciolino si imboc-ca a lato del suddetto cimitero ed è percorribile, a pro-

prio rischio e pericolo, solo a piedi o in bicicletta dopo che ripetute frane ne hanno obbligato lachiusura al traffico. Serena Sperduti

Almanacco22PAROLE NEL TEMPO...

RRuubbrriiccaa ddii ccuurriioossiittàà lliinngguuiissttiicchhee ee ssuullll''oorriiggiinnee ddeelllleeppaarroollee aa ccuurraa ddeell pprrooff.. CCllaauuddiioo PPaassoottttii

Cari lettori, è doveroso parlare oggi (avverbio di tempo che derivadal latino "hodie"; e a proposito di avverbi di tempo… lo sape-vate che il nostro "mo'" deriva, per una sorta di abbreviamento,dal latino "modo", che significa proprio "adesso"?) dell'avveni-

mento che più ha caratterizzato l'ultimo periodo: mi riferisco alla scel-ta di Jorge Bergoglio come nuovo Papa. Una riforma tenace all'internodella Chiesa, e una missione di (nuova) evangelizzazione del mondo, fat-to appunto lottando contro il principale nemico della fede, del fidarsi edell'affidarsi a Dio, che è proprio la paura, la quale ci spinge verso quel-lo che viene percepito come l'opposto della fede, e cioè la ragione: unadicotomia (dal greco "dyo tèmno", un "tagliare in due" nel senso di unacontrapposizione molto netta) che il professor Ratzinger, nel suo magi-stero fatto di libri e di discorsi, ha cercato sempre di smussare, permostrare che i due termini non sono inconciliabili, anzi. Al nuovo pon-tefice non si possono che fare gli auguri: chè le sue prime, semplici ebelle parole siano di buon auspicio. Ma a proposito… lo sapevate che leparole "augurio" e "auspicio" sono molto legate? Infatti a Roma gli àu-guri (occhio all'accento!) erano coloro che predicevano il futuro pren-dendo appunto gli auspici, cioè col "guardare gli uccelli" ("aves spicio").E poi… sapevate che "pontefice" letteralmente è "colui che fa i ponti"?Un'etimologia facile; meno facile invece sapere che ciò ci deriva dallaRoma più antica, dove qualche secolo prima di Cristo il pontefice era pro-prio colui che soprintendeva alla costruzione dei ponti, carica fondamen-tale in una città che aveva come cuore il Tevere. Il fatto è che certevolte, a forza di usarle, abbiamo perso la percezione dell'origine delle pa-role: chi si accorge ad esempio che "arrivare" significa "andare da unariva all'altra"? E questo perché sempre nella Roma antica il possessodelle rive del Tevere, o la possibilità di passare appunto da una riva all'al-tra, erano fondamentali. Stiamo insomma parlando di parole che nasco-no in una civiltà che inizialmente era assolutamente fluviale e agricola,con un significato legato appunto al fiume o al lavoro dei campi, e soloin un secondo momento hanno cambiato di valore, fino ad arrivare a noi.Perché come credo ormai avrete capito, cari amici, le parole viaggianonel tempo: non sono organismi statici, immutabili e fissi, bensì variano,in base e all'epoca e alla cultura, diventando finestre e specchi aperti sultempo e sulla storia. Ad maiora.

Continuiamo il nostroexcursus alfabetico neicostrutti psicologici,parlando in questo nu-

mero della Colpa. Si tratta diun'emozione sociale, ovveroquelle emozioni che nascono(a partire dai 18 mesi fino ai 3

anni circa) quando il bambino diventa consapevo-le che esistono gli altri e che le sue emozioni, ipensieri e le azioni determinano delle reazioni equindi delle aspettative. Le altre emozioni socia-li o secondarie sono la vergogna, l'orgoglio, l'im-barazzo, il rammarico, il disprezzo e la timidezza.Il senso di colpa "normale" è alla base della co-struzione della coscienza morale e della persona-lità, permette ad esempio la riparazione di undanno. Quando questo permane blocca l'evoluzio-ne della persona diventando autosvalutazione,sofferenza ed immobilità, è il senso di colpa "pa-tologico".Il senso di colpa si basa sulla distanza tra l'Io-ideale (come dovrei essere) e l'Io-reale (come so-no). Verso i 5-6 anni si completa la formazionedell'"Io Ideale", rappresentazione di se stessi mo-dellata "dalle" persone che hanno contribuito allaformazione: genitori, ma anche nonni, insegnan-ti. I giudizi, le valutazioni e le regole che più omeno esplicitamente ci vengono comunicate ven-gono piano piano interiorizzate. Cosi il giudizioesterno si sposta all'interno e diventiamo noistessi i nostri giudici. E con le regole interioriz-ziamo anche l'eventuale punizione a cui andiamoincontro in caso di trasgressione. In questo pro-cesso emerge come fondamentale lo stile educa-tivo dei genitori, i quali di fronte a "capricci", ri-chieste incongrue, azioni dannose dei loro figlidovrebbero imparare a distinguere l'emozio-ne/bisogno dalla eventuale soddisfazione. L'emo-zione deve essere accettata in quanto non la sisceglie (es. rabbia, tristezza, paura del bambino).L'eventuale soddisfazione è un passo successivoche il genitore ha il compito di valutare. Da 1 a

6/7 anni è importante trasmettere al bambino ilbene incondizionato: "Qualunque cosa tu provi ofaccia io ti amo per quello che sei e non per quel-lo che dovresti essere". Il messaggio che esisto-no norme sociali "se ti comporti male danneggigli altri e anche te stesso" è un passo successivoe non sostitutivo. Spesso i genitori usano la col-pa per raggiungere i loro bisogni di controllo. L'assenza di una spiegazione crea colpevolezzapsichica e non una coscienza morale autonoma.Questa educazione al senso di colpa inibirà poinell'adolescente autonomia ed indipendenza. Ilragazzo cerca di diventare individuo autonomo,scegliendo la sua strada, discostandosi da ciò chevorrebbero i genitori. Se prevale la loro necessitàdi controllo, la dipendenza emotiva che ne con-segue diverrà facilmente senso di colpa.Come rimediare alla presenza di sensi di colpainabilitanti, che portano ad un'autosvalutazionecontinua e ad un vero blocco di pensieri, emozio-ni e azioni? Ciò che possiamo provare a fare è se-guire i seguenti passi, con l'obiettivo di sviluppa-re una buona capacità di indulgenza e rassicura-zione:1 - accertare la gravità dell'azione, del pensiero o

dell'emozione che genera il senso di colpa.2 - valutare quanta responsabilità personale si ha?3 - tirare fuori l'emozione per ridurre il carico4 - riparare il danno eventuale5 - perdonarsi. Accettare la propria fallibilità u-mana. "Nessuno è perfetto".Dopo qualche anno di attività clinica posso affer-mare di aver conosciuto tra i miei pazienti perso-ne di una sensibilità e profondità umana eccezio-nale, spesso letteralmente bloccate nelle loroscelte e nella loro vita da enormi sensi di colpa evergogna non elaborati.

Rubrica di psicologia e benessere personale a cura della

D.ssa Chiara Camperi - [email protected]

Che cos'è la colpa?

PPiilllloollee ddii ssttoorriiaa

Per chi si occupa di storia gli Annali, ovvero le narrazioni degliavvenimenti importanti, divisi per anni, sono uno strumento fon-damentale. Gli Annali nascono in relazione alle tavole della Pas-qua, che è una festa mobile e cade nella domenica che segue la

prima luna piena dopo l'equinozio di primavera, cosicché sono interessa-ti sia l'anno solare che l'anno lunare. Il clero di Alatri sin dall'Alto Medioevo cominciò ad approntare delletavole della Pasqua in cui la data era calcolata per un lungo numero dianni. Elenchi di questo tipo stimolavano l'inclusione di notizie storiche,dato che la stessa tavola di Pasqua è storia, anche se in divenire, regi-strando la ricorrenza annuale di un giorno importantissimo per il cristia-no. Nel margine o fra le righe di queste tavole si cominciarono a segna-re i più importanti avvenimenti con la stringatezza imposta dall'esiguospazio a disposizione, come facciamo ancora oggi riportando le nostrenotizie domestiche sul calendario di casa. Poiché queste preziose tavoleviaggiavano da una chiesa (o monastero) all'altra, si cominciarono a rico-piare, oltre alla parte relativa al calendario, anche le laconiche notizieannalistiche intercalate. Il materiale cronologico accumulato si ampliòvia via trasformandosi in storie sempre più organiche e meno rigidamen-te annalistiche. Si passò così dagli annali alla cronaca vera e propria.

Patrizio Minnucci, storico

Le tavole di Pasqua ad Alatri

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La provincia di Frosinone è ricca di posti suggestivi e poco conosciuti. Vi proponiamoqualche località da visitare per praticare un po' di turismo nostrano.

Eremo dello Spirito Santo e Gole del Melfa Obaco(ROCCASECCA)

Intervallo

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Extras - Di tutto di più 23

Genere: romanzo

Voto dei lettori su aNobii:

Citazione dal libro: "E poi, avevo detto, i principalicolpevoli, secondo me, della nostra situazione disperata,non erano i governanti o la massoneria o la Confindu-stria, i cosiddetti poteri forti che ci avrebbero impeditodi esprimere la nostra libertà, non c'erano poteri fortiche potessero impedirci di esprimere la nostra libertà,l'unico potere forte che ci impediva di esprimerla eradentro di noi, i colpevoli di tutto eravam noi, uno peruno, e uno per uno avevamo, se volevamo, la possibili-tà di venirne fuori”.

Non chiedetemi di farvi un riassunto del libro perchénon ci riuscirei. Paolo Nori saltella da un argomento al-

l'altro come la pallina di un flipper: la figlia di quattro anni, i libri russi, l'autobus,le biciclette, le stalle, i vicini, i parenti, i traslochi, i baristi... la trama non è che unpretesto, quel che conta è il modo originale in cui scrive questo autore, con uno stiletutto particolare che ricalca il parlare e il vivere quotidiano. Un esempio: "fatto sta" Nori lo scrive tutto attaccato, e tu lo noti subito e pensi cheha ragione, perché in fondo è così che si pronuncia: "fattosta". Il norese è una lingua contagiosa che ti entra subito in testa, la leggi una volta e poiti metti a parlare così per sempre, come col siciliano di Camilleri che dopo averlo lettodici "astutare le luci" o "vuoi babbiare?". Io ora, per esempio, a raccontare di Nori mi devo sforzare di non cincischiare con leparole come fa lui, perché potrei passare per una copiona. Però ho scoperto che fadei corsi di scrittura creativa e quindi, forse, a questi corsi lui insegna la sua linguanuova e allora gli sta bene se anche gli altri la usano. Peccato che li faccia in EmiliaRomagna, troppo lontano per me, anche se quel che racconta e il modo in cui lo rac-conta mi fanno venir voglia di correre ad ascoltarlo. E' un tipo originale, un po' fuori dal tempo, sembra serio perché sorride poco ma èspiritoso e colto. Tanto per dirne una non guarda la tv, anzi neanche ce l'ha una tvin casa, e quando gli hanno chiesto come fa poi a sapere le cose, lui ha rispondo: Tele dicono gli altri. Non fanno altro che raccontarti le cose.

PAOLO NORI

I MALCONTENTI

Cibo&SaluteRubrica di informazione alimentare e benessere

a cura della d.ssa Francesca Vari, Biologa Nutrizionista*

Dieta proteica si dieta proteica noA

bbiamo sentito tante volte parlare di diete proteiche, tanti personaggi famo-si per raggiungere il peso forma in poco tempo ne hanno sfruttato le carat-teristiche, eppure non tutti sono convinti della sua sicurezza. Che le dieteipocaloriche siano un fallimento è ormai stato appurato da tempo; i lavori

scientifici effettuati con queste diete hanno rilevato scarsi risultati, riportando solol'8% di successi consolidati nel tempo. Solo i soggetti con meno di 10 Kg di sovrap-peso hanno qualche probabilità di successo. Il regime ipocalorico, quando è benequilibrato, resta sicuro, quasi privo di rischi per i pazienti, ma rimane il più diffici-le da rispettare poiché questa dieta non inibisce il senso di fame. Tale dieta richie-de inoltre tempi lunghi, e realizzare un calo di 500 grammi la settimana è un ele-mento demotivante per un paziente con 10 kg o più di sovrappeso. Inoltre, è da sot-tolineare che, ad una simile dieta, con diminuzione dell'apporto calorico si accom-pagna spesso un abbassamento del metabolismo con conseguente perdita di massamagra (muscolo). Le origini della dieta proteinata risalgono al 1970, tale dieta con-siste nell'ingestione di sole proteine (ad alto valore biologico). Così il metabolismosubisce profondi cambiamenti non potendo più utilizzare zuccheri e grassi alimenta-ri come fonte di energia e l'organismo è costretto a consumare le proprie riserve. Leriserve di zuccheri si esauriscono in 24 ore, dopodiché l'organismo consuma le pro-prie riserve di grassi. È facile considerare che, in soggetti sani e dietro controllo me-dico il digiuno proteico consente di utilizzare il tessuto adiposo a scopo energetico,riducendolo, senza compromettere la massa magra. La motivazione è sicuramente rin-forzata in modo costante dalla rapidità della perdita di peso. Tra gli altri vantaggi c'èsicuramente l'assenza di fame (la scomparsa della fame arriva entro 48/72 ore dopol'inizio della dieta) e la protezione della massa muscolare. Inoltre la dieta iperprotei-ca ha un'azione disintossicante e la pelle conserva l'aspetto morbido e vellutato per-ché protetta dall'apporto proteico giornaliero; è anche facile da seguire perché nonc'è l'obbligo di calcolare e pesare gli alimenti. È comunque una dieta che deve esse-re somministrata sotto stretto controllo specialistico e non è adatta a tutti (con-troindicata nelle insufficienze renali ed epatiche, nelle età evolutive, in gravidanzaed allattamento, nelle cardiopatie, ed in caso di diabete insulino dipendente). Cosamolto importante: a questo metodo devono essere associate le altre misure classiche co-me l'attività fisica, l'educazione nutrizionale e le terapie cognitivo comportamentali.

*Per consigli, informazioni e domande scrivete alla nostra consulente che virisponderà su Gente Comune o privatamente [email protected]

New entry all'A.C.T.A.ALATRI - E' tempo di nuovi ingressi all'associazione A. C. T. A (la sigla sta per ARTE, CUL-TURA, TRADIZIONI DI ALATRI) nata nel lontano 1995 ad Alatri. L'associazione si dividein cinque sezioni: pittura-scultura, poesia, tradizioni, infioratori e fotografia. L'ente per-segue finalità di solidarietà sociale e si impegna tramite i propria associati a promuove-re il patrimonio artistico, storico, sociale e culturale della città di Alatri; con mostre, con-vegni, manifestazioni ed eventi culturali a ridosso delle principali festività religiose e ci-vili. Come previsto dallo statuto l'associazione apre a nuovi soci: chi è un artista, pitto-re o pittrice, fotografo o fotografa, scultore o scultrice, decoratore o decoratrice o sem-plicemente un appassionato d'arte, creatività e buon gusto, può entrare a far parte del-l'A. C. T. A. Per comunicare è attiva la nuova casella di posta [email protected]; è possibile contattare l'associazione tramite mail anche semplice-mente per essere aggiornati sugli eventi e iniziative che saranno realizzate. Potete segui-re le novità anche su face book "ACTA VEZZACCHI". (Vezzacchi è il nome del vicolo checollega Piazza Santa Maria Maggiore a Corso Vittorio Emanuele, noto come vicolo degliartisti). I vantaggi per i neo-soci sono numerosi: avranno infatti il titolo di socio soste-nitore, potranno partecipare alla realizzazione di tutte le attività promosse dall'associa-zione e potranno altresì esporre le proprie opere (previa valutazione dei soci ordinari).Per ulteriori info è disponibile anche il numero mobile 333/7658167

Andrea Tagliaferri

LLaa ssoolluuzziioonnee ddeellllaa ffoottooDDaa ppaagg.. 1166 - La soluzione della foto di questo mese,per la rubrica "Alatri da (ri)scoprire". Si riconoscono,in piedi da sinistra: Nestore Quadrozzi, GiacomoChiarenza, non identificato, Gianfranco Colazingari,Pimpinelli (di Frosinone), non identificato, AttilioNifosi, Enzo Caprini, Leandro Nifosi, non identifica-to, Romolo Trinchetti; accosciati da sinistra: RolandoMignini, Umberto Ceci, Paride Quadrozzi, Maurizio

Mangili, Vittorio Mangili, non identificato. Grazie a Giulio Rossi e a Gianni Minnucci per la collaborazione.

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