geografia dello sviluppo - unibg.it · spazi, economie e culture tra ventesimo secolo e terzo...
TRANSCRIPT
1
GEOGRAFIA
DELLO SVILUPPO
Docente: Alessandra Ghisalberti
AREA GIURIDICO SOCIALE
Diritto degli scambi
interculturali
II semestre4° sottoperiodo
II semestre3° sottoperiodo
Geografia dello sviluppo
2
TESTI DI RIFERIMENTO:�FREQUENTANTI:
Glyn Williams, Paula Meth, Katie Willis, Geographies of Developing Areas The Global South in a changing world, Routledge, 2009
F. Boggio, G. Dematteis, M. Memoli (a cura), Geografia dello sviluppo. Spazi, economie e culture tra ventesimo secolo e terzo millennio, UTET Università, Torino, 2008
appunti
�NON FREQUENTANTI:
F. Boggio, G. Dematteis, M. Memoli (a cura), Geografia dello sviluppo. Spazi, economie e culture tra ventesimo secolo e terzo millennio, UTET Università, Torino, 2008
E. Bignante, E. Dansero, C. Scarpocchi (a cura), Geografia e cooperazione allo sviluppo. Temi e prospettive per un approccio territoriale, Franco Angeli, Milano, 2009
Glyn Williams, Paula Meth, Katie Willis, Geographies of Developing Areas The Global South in a changing world, Routledge, 2009
Orario delle lezioni
LUNEDI’ ore 9.00-12.00 3, Salvecchio
GIOVEDI’ ore 14.00 -17.00 4, Rosate
Orario di ricevimento: Giovedì 16.30, Stanza 37 Salvecchiomail: [email protected]
Docente: Alessandra Ghisalberti
3
LLP Erasmus ���� Contatti diretti
Portogallo - PORTO
Universidade do Portohttp://www.up.pt
Contatto: Prof. JOAO CARLOS GARCIADipartimento di Geografia – Facoltà di Lettere
Ambiti di interesse: cartografia e studi coloniali
Spagna - BARCELLONA
Universitat de Barcelonahttp://www.ub.edu/homeub/
Contatti: Prof. FRANCESC NADAL PIQUE, Prof. CARLOS CARRERASDipartimento di Geografia – Facoltà di Lettere
Ambiti di studio: cartografia e studi coloniali, geografia urbana
LLP Erasmus ���� Contatti diretti
Francia - PARIGI
Université Paris VII
Contatto:
Prof. CAMILLE SCHMOLLAmbiti di interesse: geografia delle migrazioni
4
Indicazioni generali
A) Svolgimento dell’esame: - orale
- conoscenza della materia
- proprietà espressiva
- capacità critica
B) Preparazione all’esame: - lavoro nel corso
- bibliografia di base
- bibliografia integrativa
Articolazione del corso
1. Geografia e sviluppo
2. Il concetto di sostenibilità
3. Geografia dello sviluppo e Africa Subsahariana
5
dall’approccio
areale
locale
globale
luoghi di
partenza
luoghi di
transizione
luoghi di
approdo
percorsi
all’approccio
RETICOLARETERRITORIO
Segni
materiali e immateriali
della CULTURARETE
ha intensificato
scambi/flussi
MOVIMENTOmerci
informazionipersone
… …
determinano mutazioni nei sistemi socio-territoriali
mondializzazione
MIGRAZIONI, TURISMO,
PENDOLARISMO, …
6
Da relazioni binarie paese di
partenza/paese di approdoA relazioni multilaterali in
prospettiva sistemica
Da spazi migratori con
funzioni uniche
A spazi migratori con funzioni
multiple: aree di
partenza/transizione/approdo
Mondializzazione e migrazioni: un fenomeno complesso
Da percorsi migratori unici
A percorsi migratori multipli:
transahariani, transamericani,
di accesso a UE…
1.Geografia e sviluppo
7
Geografia dello Sviluppo
Relazione Uomo/Natura
SVILUPPO SOSTENIBILE
Conoscenza /Rappresentazione
del Mondo
Sostenibilità
Partecipazione
Crescita � sviluppo
Spazio Territorio
Processo di territorializzazione
SOCIETA’
E’ costitutivo di una società E’ riflesso dell’azione
sociale
E’ condizione dell’azione sociale
8
T
E
R
R
I
T
O
R
I
O
SPAZIO
DENOMINAZIONE
STRUTTURAZIONE
Contesti operativi
Materialità
Designatori
Strutture
Pratiche
Simboli
REIFICAZIONE
Spazio e territorio: gli atti territorializzanti
Processo di territorializzazione
Autocentrato
Fa riferimento ad una
comunità insediata che
definisce attraverso
esso la propria qualità
sociale e garantisce il
proprio funzionamento
e la propria
riproduzione
Eterocentrato
Sfugge al controllo
della comunità locale.
Diventa il prodotto di un
altro corpo sociale e
una delle condizioni per
la sua esistenza
9
Geografia Esito dell’azione sociale sullo spazio
naturale
SPAZIO TERRITORIOSOCIETA’
• SOCIETA’
dotata di logiche trasformative
• TERRITORIO
esito e condizione dell’agire sociale
• SPAZIO
risorse naturali
- Problema del sovrappopolamento
- Problema della gestione, accessibilità e uso delle risorse naturali, economiche, culturali, ecc.
- Problema dell’identificazione degli attori sociali e della loro partecipazione ai processi decisionali
SINTESI
CONCETTO DI SVILUPPO
CONCETTO DI SOSTENIBILITA’
10
Il paradigma dello sviluppo
1) Non esclusività dei processi economici
2) Andamento costante e non temporaneo
3) Allargamento ad un ampio numero di individui
Riduzione del divario tra regioni meno sviluppate e più sviluppate
Bassi redditiForti disuguaglianzeSalute carenteIstruzione insufficienteBassa produttivitàAlta crescita demograficaElevata disoccupazioneEconomia prevalentemente agricolaDipendenza nei rapporti internazionali
Indicatori di sviluppo
1. Secondo la BANCA MONDIALE (WORLD BANK) � IL REDDITO PRO CAPITE (PIL)
2. Secondo le NAZIONI UNITE (ONU) � L’INDICE DI SVILUPPO UMANO (ISU)
Basato su:- longevità- alfabetizzazione- potere d’acquisto
Inaffidabilità del dato statistico
Rilevanza del concetto di “povertà relativa”
11
2. Il concetto di SOSTENIBILITA’
Anni 1960/1970
•Crescita demografica
Rischi globali del pianeta
Responsabilità verso le generazioni future
•Perdita della biodiversità
•Esaurimento delle risorse rinnovabili e non
•Effetto serra
•Buco dell’ozono
Sviluppo sostenibile
12
1983
Ambiente scientifico
Scienze della complessità
1972
Organizzazioni internazionali
(normativa nella teoria dello sviluppo)
•1972 Conferenza sull’ambiente
•1980 Rapporto Brandt
•1983 Rapporto Brundtland
•1987 Rapporto della commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo
•1989 Primo Summit Ecologico
•1992 Summit di Rio
•2002 Summit Johannesburg
Sviluppo Sostenibile
1992
Industria mondiale
(capitali ed investimenti)
Enti operatori
(nuove pratiche/soggetti sociali)
Paradigma dello Sviluppo Sostenibile
Teoria ecologica Teoria politica
Teoria economicaTeoria etica
13
Lo Sviluppo sostenibile nell’era della Mondializzazione ���� UNA NUOVA CONFIGURAZIONE DEL MONDO
2. SOCIETA’ � è costituita da individui MOBILI, provenienti da aree geografiche diverse
1.MONDO GLOBALIZZATO � sistema di luoghi, stabiliti da SCAMBI di merci, informazioni e persone organizzato da DIVERSI ATTORI
3. RETI � connessioni tra LUOGHI, meticciato e incontro tra culture facilitato dai sistemi di comunicazione in continua evoluzione
SOSTENIBILITA’ ?Considerare i diversi attori
territorialiComprendere le dinamiche e le
connessioni tra i luoghi
DEMOCRAZIA
PARTECIPATIVA
rappresentanze
Proposte di soluzioni
NEGOZIAZIONE
Modalità informale
Accordo sottoscritto
DINAMICHE
COOPERATIVE WIN-WIN
Governance=
strumento o meccanismo legale che deve avere le caratteristiche di “trasparenza” e “democraticità”
14
DAL GOVERNO ALLA GOVERNANCE
GOVERNANCE 1. della diversità territoriale
2. dei diversi attori sociali
Rispetto:
3 dimensioni del processo decisionale: 1. temporale
2. territoriale
3. sistemica
SOSTENIBILITA’
Mediante: negoziazione, concertazione
Agenda 21 “uno dei presupposti per una gestione sostenibile delle risorse è
quello di garantire una politica di partecipazione
democratica”
il ruolo rilevante delle autorità locali, vale a dire “del livello di
governance più vicino alle popolazioni locali, nel creare dei contesti decisionali democratici”
Il capitolo 28 di Agenda 21, dedicato alle autorità locali, richiama la responsabilitàdelle Amministrazioni locali, in quanto livelli di governo più vicini al popolo, "acostruire, operare e conservare le infrastrutture locali dell'economia, della società edell'ambiente, a coordinare processi di pianificazione, a intraprenderee politiche socialie leggi in favore dell'ambiente e a contribuire alle politiche stesse a livello regionale esub-regionale".Il capitolo 28 invita, quindi, le comunità locali a intraprendere un percorso verso lo sviluppo sostenibile: 1. definendo un'Agenda 21 locale che contenga gli impegni dell'ente locale in campo ambientale, economico e sociale; 2. riconoscendo che il successo dipende in modo cruciale dalla partecipazione del maggior numero di attori al processo.
1992 a Rio de Janeiro, Summit delle Nazioni Unite sull'Ambiente e Sviluppo
Storia di Agenda 21
15
IL PRINCIPIO DI PARTECIPAZIONE NELLA COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO
Cooperazione decentrata
Attori coinvolti
Organizzazioni internazionali
Stato
Popolazioni locali
Dopo Rio de Janeiro 1992
SVILUPPO SOSTENIBILE
Salvaguardia a lungo termine delle risorse per
le generazioni future
PRINCIPIO DI PARTECIPAZIONE
16
2. Che cosa è la cooperazione decentrata?
Si articola in due momenti:
1. A monte : Grande molteplicità di
soggetti coinvolti (ONG,
Amministrazioni locali, Università,
Istituzioni sanitarie, piccole e medie
imprese)
2. A valle : Nuovo interlocutore. Non
si fa più riferimento allo Stato ma
ci si riferisce alle comunità locali
Ottica Partecipativa
Le convenzioni di Lomé
La cooperazione economica e commerciale
La cooperazione allo sviluppo
Introduzione regime
di preferenze
-Prodotti agricoli, manufatti
non in concorrenza con UE
Approccio settoriale
Istruzione Sanità
Ambiente
Lomé I 1975 fino a Lomé IV 1989
Cooperazione DECENTRATA
17
l’accordo di Cotonou
prevede la cooperazione tra
Unione Europea Stati ACP
firmato il 23 giugno del 2000 a Cotonou (Benin)
Promuovere lo sviluppo
Economico Politico Sociale
Degli Stati ACP
OBIETTIVO COMUNE
18
Cooperazione decentrata
Si rivolge alle comunità locali e conferisce loro autonomia
Soddisfa i bisogni del territorio
Quale territorio?
Quali sono le comunità locali?
3. Geografia dello sviluppo e Africa Subsahariana
19
Tropicalità
Africa subsahariana
Livello climaticoLivello idrografico
Livello pedologico
Africa Subsahariana Paesaggi
Foresta Savana Deserto
•Tradizione pastorale nomadica
(seminomadismo e transumanza)
•Allevamento e agricoltura
•Attività cinegetica
•Attività alieutica
•Mobilità e contatti accentuati
•Chiusura dal punto di vista dei
valori (conservazione)
•Apertura dal punto di vista
economico-commerciale
•Nomadismo e allevamento
•Ricerca di punti d’acqua
•Caccia e raccolta
•Agricoltura itinerante
•Attività di tipo speculativo
•Scarso allevamento
•Scarsa mobilità
20
T
E
R
R
I
T
O
R
I
O
SPAZIO
DENOMINAZIONE
STRUTTURAZIONE
Contesti operativi
Materialità
Designatori
Strutture
Pratiche
Simboli
REIFICAZIONE
Spazio e territorio: gli atti territorializzanti
Geografia
dell’Africa=
Popolazioni basiche
africane
Intreccio di modellamenti territoriali
Territorializzazione
autocentrata
Territorializzazioni
eterocentrate
Islam
Mercantilismo
Colonialismo
21
Territorializzazione in Africa
BASICA le popolazioni indigene dall’età del
popolamento
ISLAMICA le popolazioni arabe che commerciavano e si stabilivano nel territorio VIII – XV sec.
MERCANTILE i mercanti europei che intrattenevano scambi commerciali XV – XIX sec.
COLONIALE gli europei che instaurano con l’Africa rapporti imperialistici XIX - XX sec.
NEO BASICA le popolazioni indigene dopo l’indipendenza 1950-70
TERRITORIALIZZAZIONE BASICA
22
Spazio
Società Africana
Territorio
Processo di territorializzazione basico
•Tecniche di simbolizzazione
•Livello della significazione e della
rappresentazione
•Spiritualità
Modellamento intellettuale della
natura
Società basica
Centralità del luogo
E’ la terra donata da Dio
Due caratteristiche
E’ la terra dove la collettività sociale deve
agire sulla natura secondo il volere divino
23
LA DENOMINAZIONE
BASICA
REFERENZIALI
SIMBOLICI
PERFORMATIVI
DESIGNATORI
Attingono ai
valori sociali
Creano il primo
ordine
Attingono
all’esperienza
24
Creano un riferimento
“Mokollé”ho
costruito la
mia casa
r. abitativa
Mo = io ko = ho costruito llé = la casa
Designatori referenziali
“itché” baobab vegetazione
Designatore
referenziale
Designatori simbolici
Trasferiscono al suolo credenze mitiche e morali
Luogo della
fondazione
del villaggio
Designatore simbolico
25
Designatori performativi
Veicolano una conoscenza ottenuta per via sperimentale
“gorou”Corso d’acqua
temporaneo di
origine pluviale
Complessità
originaria
idrologia
IDROLOGIA
“bangou”Corso d’acqua
temporaneo di
origine fluviale
Simbolizzazione territoriale
Società
=
Un valore sociale si trasferisce al suolo e si trasla in un luogo
Topomorfosi
26
“Abougoundou” la donna
del maleForesta sacra
Codice
primario
Formazione
vegetale
Sottocodice
3
Ipostatizzazione dei
rapporti di potere
(età di accesso)
Sottocodice
2
Normazione dei
rapporti sociali
(luogo delle
donne)
Sottocodice
1
Sacralità
TOPOMORFOSI Un gruppo di valori
sociali assume le
sembianze di un luogo
dono
Complessità
originaria
vegetazione
investitura
Territorio
luogo della
raccolta
Legittimità
regole di
accesso
TopomorfosiConnotazione
sociale
27
Formazioni territoriali
basiche
Sociotopie
Il soggetto agisce in un ambiente intelligente
Spazi pubblici organizzati secondo tre elementi
Il soggetto opera in uno spazio
collettivo, codificato
=
Dimensione partecipativa dell’azione
soggettiva nel rispetto della
tradizione