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GESTIONE DEI RIFIUTI GESTIONE DEI RIFIUTI Corso di riconversione creditizia Corso di riconversione creditizia Chieti - 1 luglio 2005 Chieti - 1 luglio 2005 Dott.ssa Giovanna Mancinelli Dott.ssa Giovanna Mancinelli ARTA Abruzzo ARTA Abruzzo

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GESTIONE DEI RIFIUTIGESTIONE DEI RIFIUTI

Corso di riconversione creditiziaCorso di riconversione creditiziaChieti - 1 luglio 2005Chieti - 1 luglio 2005

Dott.ssa Giovanna MancinelliDott.ssa Giovanna MancinelliARTA AbruzzoARTA Abruzzo

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La produzione di rifiutiLa produzione di rifiuti

Le problematiche connesse alla produzione di rifiuti Le problematiche connesse alla produzione di rifiuti hanno assunto negli ultimi decenni proporzioni hanno assunto negli ultimi decenni proporzioni sempre maggiori in relazione a:sempre maggiori in relazione a:– miglioramento delle condizioni economichemiglioramento delle condizioni economiche– veloce progredire dello sviluppo industrialeveloce progredire dello sviluppo industriale– incremento della popolazione e delle aree urbane. incremento della popolazione e delle aree urbane.

La produzione dei rifiuti è progressivamente La produzione dei rifiuti è progressivamente aumentata quale sintomo della crescita economica e aumentata quale sintomo della crescita economica e dell'aumento dei consumi. dell'aumento dei consumi.

Inoltre, la diversificazione dei processi produttivi ha Inoltre, la diversificazione dei processi produttivi ha moltiplicato le tipologie dei rifiuti. moltiplicato le tipologie dei rifiuti.

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Impatto sull’ambienteImpatto sull’ambiente

L’aumento della quantità e della tipologia di rifiuti L’aumento della quantità e della tipologia di rifiuti prodotti ha generato prodotti ha generato impattiimpatti sempre più pesanti sempre più pesanti sull'ambiente e sulla salutesull'ambiente e sulla salute..

In particolare:In particolare: sulle sulle acqueacque, a causa di scarichi diretti o del percolato , a causa di scarichi diretti o del percolato

delle discariche; delle discariche; sull'sull'ariaaria, sia a causa di emissioni di metano dalle , sia a causa di emissioni di metano dalle

discariche provenienti da processi degradativi della discariche provenienti da processi degradativi della sostanza organica contenuta nei rifiuti sia per le sostanza organica contenuta nei rifiuti sia per le emissioni di sostanze inquinanti da impianti di emissioni di sostanze inquinanti da impianti di incenerimento; incenerimento;

sul sul suolosuolo, a causa di scarichi accidentali o discariche , a causa di scarichi accidentali o discariche incontrollate con conseguente generazione di siti incontrollate con conseguente generazione di siti contaminati a scapito dell'ambiente e delle collettività.contaminati a scapito dell'ambiente e delle collettività.

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Gestione ecocompatibileGestione ecocompatibile

Una volta prodotti, si pone il problema della gestione e Una volta prodotti, si pone il problema della gestione e dello smaltimento ecocompatibile dei rifiuti; problema dello smaltimento ecocompatibile dei rifiuti; problema complesso da affrontare in chiave sociale, economica, complesso da affrontare in chiave sociale, economica, ambientale, con l'obiettivo generale dell'uso razionale ambientale, con l'obiettivo generale dell'uso razionale e sostenibile delle risorse. e sostenibile delle risorse.

Una corretta politica di gestione dei rifiuti deve essere Una corretta politica di gestione dei rifiuti deve essere globaleglobale, attenta cioè a tutto il , attenta cioè a tutto il ciclo del prodottociclo del prodotto che a che a fine vita diventa rifiuto; per questo è importante agire fine vita diventa rifiuto; per questo è importante agire sin dalla progettazione del bene e, successivamente, sin dalla progettazione del bene e, successivamente, nelle varie fasi della sua vita: produzione, nelle varie fasi della sua vita: produzione, distribuzione e consumo.distribuzione e consumo.

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PrevenzionePrevenzione

E' evidente quindi la necessità di azioni preventive E' evidente quindi la necessità di azioni preventive finalizzate contemporaneamente a:finalizzate contemporaneamente a: diminuire la produzionediminuire la produzione dei rifiuti alla fonte dei rifiuti alla fonte incoraggiare il recuperoincoraggiare il recupero nelle forme del riutilizzo, nelle forme del riutilizzo,

del riciclaggio e del recupero energetico, in del riciclaggio e del recupero energetico, in particolare incentivando le raccolte selettive.particolare incentivando le raccolte selettive.

D'altra parte, è indispensabile garantire la D'altra parte, è indispensabile garantire la sostenibilità sostenibilità dello smaltimentodello smaltimento attraverso: attraverso: impianti dotati delle migliori tecnologie disponibiliimpianti dotati delle migliori tecnologie disponibili forme di forme di recuperorecupero (trattamento con (trattamento con produzione di produzione di

CDR e compost e recupero energeticoCDR e compost e recupero energetico).).

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NormativaNormativa

Tali linee programmatiche sono contenute nelle Tali linee programmatiche sono contenute nelle vigenti normative comunitarie e nazionali (vigenti normative comunitarie e nazionali (decreto legislativo 5 febbraio 1997, ndecreto legislativo 5 febbraio 1997, n.22.22), che ), che introducono un ordine di priorità per le diverse fasi di introducono un ordine di priorità per le diverse fasi di vita dei rifiuti:vita dei rifiuti:• riduzione della produzione e della pericolosità; riduzione della produzione e della pericolosità; • riutilizzo e riciclaggio; riutilizzo e riciclaggio; • recupero, nelle sue diverse forme (materia, recupero, nelle sue diverse forme (materia,

energia); energia); • smaltimento in condizioni di sicurezza.smaltimento in condizioni di sicurezza.

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Altri strumentiAltri strumenti

Oltre alla normativa, altri strumenti di attuazione di Oltre alla normativa, altri strumenti di attuazione di queste politiche di gestione vanno ricordati:queste politiche di gestione vanno ricordati:

strumenti economici (misure fiscali, incentivi e strumenti economici (misure fiscali, incentivi e disincentivi finanziari ed disincentivi finanziari ed ecotasseecotasse, schemi di , schemi di deposito rimborsabili)deposito rimborsabili)

strumenti di gestione (piani di gestione dei rifiuti)strumenti di gestione (piani di gestione dei rifiuti)

accordi negoziali tra pubbliche autorità e operatori accordi negoziali tra pubbliche autorità e operatori economicieconomici

monitoraggi accurati circa l'applicazione delle monitoraggi accurati circa l'applicazione delle norme.norme.

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D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 2222

Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio. imballaggi e sui rifiuti di imballaggio.

Il c.d. “Decreto Ronchi”Il c.d. “Decreto Ronchi” costituisce la costituisce la norma quadro di norma quadro di riferimento in materia di rifiutiriferimento in materia di rifiuti (in attuazione alle (in attuazione alle direttive direttive 91/156/CEE91/156/CEE sui rifiuti, sui rifiuti, 91/689/CEE91/689/CEE sui rifiuti sui rifiuti pericolosi e pericolosi e 94/62/CE94/62/CE sugli imballaggi e rifiuti di sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio), introduce un nuovo imballaggio), introduce un nuovo sistema di sistema di classificazione dei rifiuti che si basa sulla loro origineclassificazione dei rifiuti che si basa sulla loro origine (distinguendo tra rifiuti urbani e rifiuti speciali) (distinguendo tra rifiuti urbani e rifiuti speciali) e sulla e sulla pericolositàpericolosità (distinguendo tra rifiuti pericolosi e non (distinguendo tra rifiuti pericolosi e non pericolosi).pericolosi).

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Gestione dei rifiutiGestione dei rifiuti

Art. 2. Finalità.Art. 2. Finalità.

La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ed è disciplinata dal presente decreto al fine di ed è disciplinata dal presente decreto al fine di assicurare assicurare un'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaciun'elevata protezione dell'ambiente e controlli efficaci, , tenendo conto della specificità dei rifiuti pericolosi. tenendo conto della specificità dei rifiuti pericolosi.

I rifiuti devono essere recuperati o smaltiti I rifiuti devono essere recuperati o smaltiti senza pericolo per senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambientepotrebbero recare pregiudizio all'ambiente e, in particolare: e, in particolare: a) senza determinare a) senza determinare rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la rischi per l'acqua, l'aria, il suolo e per la fauna e la florafauna e la flora; ; b) senza causare inconvenienti da b) senza causare inconvenienti da rumori o odorirumori o odori; ; c) senza danneggiare il c) senza danneggiare il paesaggio epaesaggio e i i siti di particolare siti di particolare interesseinteresse, tutelati in base alla normativa vigente. , tutelati in base alla normativa vigente.

La gestione dei rifiuti si conforma ai La gestione dei rifiuti si conforma ai princìpi di princìpi di responsabilizzazioneresponsabilizzazione e di cooperazione di tutti i soggetti e di cooperazione di tutti i soggetti coinvolti coinvolti nella produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nella produzione, nella distribuzione, nell'utilizzo e nel consumo di beni da cui originano i rifiutinel consumo di beni da cui originano i rifiuti, nel rispetto dei , nel rispetto dei princìpi dell'ordinamento nazionale e comunitario princìpi dell'ordinamento nazionale e comunitario

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Art. 3. Prevenzione della produzione di rifiuti.Art. 3. Prevenzione della produzione di rifiuti. Le autorità competenti adottano …. iniziative dirette a Le autorità competenti adottano …. iniziative dirette a

favorire, in via prioritaria, la prevenzione e la riduzione della favorire, in via prioritaria, la prevenzione e la riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiutiproduzione e della pericolosità dei rifiuti … …

Art. 4. Recupero dei rifiuti.Art. 4. Recupero dei rifiuti. Ai fini di una corretta gestione dei rifiuti le autorità Ai fini di una corretta gestione dei rifiuti le autorità

competenti favoriscono la competenti favoriscono la riduzione dello smaltimento finaleriduzione dello smaltimento finale dei rifiuti attraverso: dei rifiuti attraverso: a) il reimpiego ed il riciclaggio; a) il reimpiego ed il riciclaggio; b) le altre forme di recupero per ottenere materia prima dai b) le altre forme di recupero per ottenere materia prima dai rifiuti; rifiuti; c) l'adozione di misure economiche e la determinazione di c) l'adozione di misure economiche e la determinazione di condizioni di appalto che prevedano l'impiego dei materiali condizioni di appalto che prevedano l'impiego dei materiali recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato dei materiali recuperati dai rifiuti al fine di favorire il mercato dei materiali medesimi; medesimi; d) l'utilizzazione principale dei rifiuti come combustibile o d) l'utilizzazione principale dei rifiuti come combustibile o come altro mezzo per produrre energia. come altro mezzo per produrre energia.

Il Il riutilizzoriutilizzo, il , il riciclaggioriciclaggio e il e il recupero di materiarecupero di materia prima prima debbono essere considerati preferibili rispetto alle altre debbono essere considerati preferibili rispetto alle altre forme di recupero.forme di recupero.

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Art. 5. Smaltimento dei rifiutiArt. 5. Smaltimento dei rifiuti

Lo smaltimento dei rifiuti deve essere effettuato Lo smaltimento dei rifiuti deve essere effettuato in condizioni di in condizioni di sicurezzasicurezza e e costituisce la fase residuale della gestione dei costituisce la fase residuale della gestione dei rifiutirifiuti. .

I rifiuti da avviare allo smaltimento finale I rifiuti da avviare allo smaltimento finale devono essere il più devono essere il più possibile ridotti potenziando la prevenzione e le attività di possibile ridotti potenziando la prevenzione e le attività di riutilizzo, di riciclaggio e di recuperoriutilizzo, di riciclaggio e di recupero. .

Lo smaltimento dei rifiuti è attuato con il ricorso ad una rete Lo smaltimento dei rifiuti è attuato con il ricorso ad una rete integrata ed adeguata di integrata ed adeguata di impianti di smaltimentoimpianti di smaltimento, che tenga , che tenga conto delle conto delle tecnologie più perfezionate a disposizione che non tecnologie più perfezionate a disposizione che non comportino costi eccessivicomportino costi eccessivi, al fine di: , al fine di: a) realizzare l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti a) realizzare l'autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti urbani non pericolosi in urbani non pericolosi in ambiti territoriali ottimaliambiti territoriali ottimali; ; b) permettere lo smaltimento dei rifiuti in uno degli impianti b) permettere lo smaltimento dei rifiuti in uno degli impianti appropriati più vicini, al fine di appropriati più vicini, al fine di ridurre i movimenti dei rifiutiridurre i movimenti dei rifiuti stessi, tenendo conto del contesto geografico o della necessità stessi, tenendo conto del contesto geografico o della necessità di impianti specializzati per determinati tipi di rifiuti; di impianti specializzati per determinati tipi di rifiuti; c) utilizzare i c) utilizzare i metodi e le tecnologie più idonei a garantire un metodi e le tecnologie più idonei a garantire un alto grado di protezione dell'ambiente e della salute pubblica. alto grado di protezione dell'ambiente e della salute pubblica.

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A partire A partire dal 1° gennaio 1999dal 1° gennaio 1999 la realizzazione e la la realizzazione e la gestione di gestione di nuovi impianti di nuovi impianti di incenerimentoincenerimento possono possono essere autorizzate essere autorizzate solo se il relativo processo di solo se il relativo processo di combustione è accompagnato da combustione è accompagnato da recupero energeticorecupero energetico con una quota minima di trasformazione del potere con una quota minima di trasformazione del potere calorifico dei rifiuti in energia utile, calcolata su base calorifico dei rifiuti in energia utile, calcolata su base annuale, annuale, stabilita con stabilita con apposite norme tecniche.apposite norme tecniche.

Dal 1° gennaio 1999 è vietato smaltire i rifiuti urbani non Dal 1° gennaio 1999 è vietato smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in Regioni diverse da quelle dove gli stessi pericolosi in Regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodottisono prodotti, fatti salvi gli accordi regionali o , fatti salvi gli accordi regionali o internazionali esistenti alla data di entrata in vigore del internazionali esistenti alla data di entrata in vigore del presente decreto. presente decreto.

(Dal 1° gennaio 2000 è consentito smaltire in discarica (Dal 1° gennaio 2000 è consentito smaltire in discarica solo i rifiuti inerti, i rifiuti individuati da specifiche norme solo i rifiuti inerti, i rifiuti individuati da specifiche norme tecniche ed i rifiuti che residuano dalle operazioni di tecniche ed i rifiuti che residuano dalle operazioni di riciclaggio, di recupero e di smaltimento…) *riciclaggio, di recupero e di smaltimento…) ** Comma abrogato dall'art. 17, * Comma abrogato dall'art. 17, D.LgsD.Lgs. 13 gennaio 2003, n. 36.. 13 gennaio 2003, n. 36.

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Art. 6. DefinizioniArt. 6. Definizioni

Ai fini del presente decreto si intende per: Ai fini del presente decreto si intende per: aa)) RIFIUTORIFIUTO: : qualsiasi sostanzaqualsiasi sostanza od oggetto che rientra nelle categorie od oggetto che rientra nelle categorie

riportate nell'allegato riportate nell'allegato AA e e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l'obbligo di disfarsiabbia l'obbligo di disfarsi; ;

bb) ) PRODUTTOREPRODUTTORE: : la personala persona la cui attività ha la cui attività ha prodotto rifiuti e laprodotto rifiuti e la persona che ha effettuato operazioni di pretrattamentopersona che ha effettuato operazioni di pretrattamento o di o di miscuglio o altre operazioni che hanno mutato la natura o la composizione miscuglio o altre operazioni che hanno mutato la natura o la composizione dei rifiuti; dei rifiuti;

c)c) DETENTOREDETENTORE: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che li : il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che li detiene; detiene;

d) d) GESTIONEGESTIONE: : la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compreso il controllo di queste operazionirifiuti, compreso il controllo di queste operazioni, nonché il , nonché il controllo controllo delle discariche e degli impianti di smaltimento dopo la chiusuradelle discariche e degli impianti di smaltimento dopo la chiusura; ;

e) e) RACCOLTARACCOLTA: l'operazione di prelievo, di cernita e di raggruppamento dei : l'operazione di prelievo, di cernita e di raggruppamento dei rifiuti per il loro trasporto; rifiuti per il loro trasporto;

f) f) RACCOLTA DIFFERENZIATARACCOLTA DIFFERENZIATA: la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti : la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee, [compresa la frazione organica urbani in frazioni merceologiche omogenee, [compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclaggio ed al recupero di materia prima];umida, destinate al riutilizzo, al riciclaggio ed al recupero di materia prima];

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segue Definizioni (Art. 6)segue Definizioni (Art. 6)

g) g) SMALTIMENTOSMALTIMENTO: le operazioni previste : le operazioni previste nell'allegato Bnell'allegato B; ;

h) h) RECUPERORECUPERO: le operazioni previste : le operazioni previste nell'allegato Cnell'allegato C; ;

i)i) luogo di produzione dei rifiutiluogo di produzione dei rifiuti: uno o più edifici o : uno o più edifici o stabilimenti o siti infrastrutturali collegati tra loro all'interno stabilimenti o siti infrastrutturali collegati tra loro all'interno di un'area delimitata in cui si svolgono le attività di di un'area delimitata in cui si svolgono le attività di produzione dalle quali originano i rifiuti; produzione dalle quali originano i rifiuti;

l) l) STOCCAGGIOSTOCCAGGIO: Le attività di smaltimento consistenti nelle : Le attività di smaltimento consistenti nelle operazioni di deposito preliminare di rifiuti di cui al punto operazioni di deposito preliminare di rifiuti di cui al punto D15 dell'allegato B, nonché le attività di recupero D15 dell'allegato B, nonché le attività di recupero consistenti nelle operazioni di messa in riserva di materiali consistenti nelle operazioni di messa in riserva di materiali di cui al punto R13 dell'allegato C; di cui al punto R13 dell'allegato C;

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Deposito TemporaneoDeposito Temporaneo

E’ il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in E’ il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti alle seguenti cui sono prodotti alle seguenti condizionicondizioni: : 1) i rifiuti depositati non devono contenere 1) i rifiuti depositati non devono contenere diossinediossine in quantità superiore a in quantità superiore a 2,5 ppm né 2,5 ppm né PCBPCB e e PCTPCT in quantità superiore a 25 ppm; in quantità superiore a 25 ppm; 2) i 2) i RIFIUTI PERICOLOSIRIFIUTI PERICOLOSI devono essere raccolti ed avviati alle devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento con cadenza operazioni di recupero o di smaltimento con cadenza almeno almeno bimestralebimestrale indipendentemente dalle quantità in deposito, indipendentemente dalle quantità in deposito, ovveroovvero, in , in alternativa, alternativa, quando il quantitativo di rifiuti pericolosi in deposito quando il quantitativo di rifiuti pericolosi in deposito raggiunge i raggiunge i 10 metri cubi10 metri cubi; ; il termine di durata del deposito il termine di durata del deposito temporaneo è di temporaneo è di un announ anno se il quantitativo di rifiuti in deposito non se il quantitativo di rifiuti in deposito non supera i 10 metri cubi nell'annosupera i 10 metri cubi nell'anno o se, indipendentemente dalle quantità, o se, indipendentemente dalle quantità, il deposito temporaneo è effettuato in stabilimenti localizzati nelle isole il deposito temporaneo è effettuato in stabilimenti localizzati nelle isole minori; minori;

3) i 3) i RIFIUTI NON PERICOLOSIRIFIUTI NON PERICOLOSI devono essere raccolti ed avviati alle devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento con cadenza operazioni di recupero o di smaltimento con cadenza almeno almeno trimestraletrimestrale indipendentemente dalle quantità in deposito indipendentemente dalle quantità in deposito, , ovveroovvero, in , in alternativa, alternativa, quando il quantitativo di rifiuti non pericolosi in deposito quando il quantitativo di rifiuti non pericolosi in deposito raggiunge i raggiunge i 20 metri cubi20 metri cubi; ; il termine di durata del deposito il termine di durata del deposito temporaneo è di temporaneo è di un announ anno se il quantitativo di rifiuti in deposito non se il quantitativo di rifiuti in deposito non supera i 20 metri cubi nell'annosupera i 20 metri cubi nell'anno o se, indipendentemente dalle quantità, o se, indipendentemente dalle quantità, il deposito temporaneo è effettuato in stabilimenti localizzati nelle isole il deposito temporaneo è effettuato in stabilimenti localizzati nelle isole minori minori (10)(10). .

4) il deposito temporaneo deve essere effettuato per tipi omogenei e … nel 4) il deposito temporaneo deve essere effettuato per tipi omogenei e … nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in rispetto delle norme che disciplinano il deposito delle sostanze pericolose in essi contenute; essi contenute;

5) devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e 5) devono essere rispettate le norme che disciplinano l'imballaggio e l'etichettatura dei rifiuti pericolosi; l'etichettatura dei rifiuti pericolosi;

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segue Definizioni (Art. 6)segue Definizioni (Art. 6)

n) n) BONIFICABONIFICA: ogni intervento di : ogni intervento di rimozione della fonte rimozione della fonte inquinanteinquinante e di quanto dalla stessa contaminato fino al e di quanto dalla stessa contaminato fino al raggiungimento dei valori limite conformi all'utilizzo previsto raggiungimento dei valori limite conformi all'utilizzo previsto dell'area; dell'area;

o) o) MESSA IN SICUREZZAMESSA IN SICUREZZA: ogni intervento per il : ogni intervento per il contenimento o isolamento definitivo della fonte inquinante contenimento o isolamento definitivo della fonte inquinante rispetto alle matrici ambientalirispetto alle matrici ambientali circostanti; circostanti;

p) p) COMBUSTIBILE DA RIFIUTICOMBUSTIBILE DA RIFIUTI: il : il combustibile ricavato dai combustibile ricavato dai rifiuti urbanirifiuti urbani mediante trattamento finalizzato mediante trattamento finalizzato all'eliminazione delle sostanze pericolose per la combustioneall'eliminazione delle sostanze pericolose per la combustione ed a garantire un ed a garantire un adeguato potere caloricoadeguato potere calorico, e che possieda , e che possieda caratteristiche specificate con caratteristiche specificate con apposite norme tecnicheapposite norme tecniche; ;

q) q) COMPOST DA RIFIUTICOMPOST DA RIFIUTI: prodotto ottenuto : prodotto ottenuto dal dal compostaggio della frazione organica dei rifiuti urbanicompostaggio della frazione organica dei rifiuti urbani nel nel rispetto di apposite norme tecnicherispetto di apposite norme tecniche finalizzate a definirne finalizzate a definirne contenuti e usi compatibili con la tutela ambientale e contenuti e usi compatibili con la tutela ambientale e sanitaria, e in particolare a definirne i gradi di qualità. sanitaria, e in particolare a definirne i gradi di qualità.

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Operazioni di smaltimentoOperazioni di smaltimento(Allegato B)(Allegato B)

D 1D 1 Deposito sul o nel suolo (ad es.  Deposito sul o nel suolo (ad es. discaricadiscarica) )  D 2D 2 Trattamento in ambiente terrestre (ad es.  Trattamento in ambiente terrestre (ad es.

biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi nei suoli) biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi nei suoli)  D 3D 3 Iniezioni in profondità (ad es. iniezioni dei rifiuti  Iniezioni in profondità (ad es. iniezioni dei rifiuti

pompabili in pozzi, in cupole saline o faglie geologiche pompabili in pozzi, in cupole saline o faglie geologiche naturali) naturali) 

D 4D 4 Lagunaggio (ad es. scarico di rifiuti liquidi o di  Lagunaggio (ad es. scarico di rifiuti liquidi o di fanghi in pozzi, stagni o lagune, ecc.) fanghi in pozzi, stagni o lagune, ecc.) 

D 5D 5 Messa in discarica specialmente allestita (ad es.  Messa in discarica specialmente allestita (ad es. sistematizzazione in alveoli stagni separati, ricoperti sistematizzazione in alveoli stagni separati, ricoperti o isolati gli uni dagli altri e dall'ambiente) o isolati gli uni dagli altri e dall'ambiente) 

D 6D 6 Scarico dei rifiuti solidi nell'ambiente idrico  Scarico dei rifiuti solidi nell'ambiente idrico eccetto l'immersione eccetto l'immersione 

D 7D 7 Immersione, compreso il seppellimento nel  Immersione, compreso il seppellimento nel sottosuolo marino sottosuolo marino 

D 8D 8 Trattamento biologico non specificato altrove nel  Trattamento biologico non specificato altrove nel presente allegato, che dia origine a composti o a presente allegato, che dia origine a composti o a miscugli che vengono eliminati secondo uno dei miscugli che vengono eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a D12 procedimenti elencati nei punti da D1 a D12 

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segue Operazioni di segue Operazioni di smaltimentosmaltimento

D 9D 9  Trattamento fisico-chimicoTrattamento fisico-chimico non specificato altrove non specificato altrove nel presente allegato che dia origine a composti o a nel presente allegato che dia origine a composti o a miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti miscugli eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a D12 (ad es. evaporazione, elencati nei punti da D1 a D12 (ad es. evaporazione, essiccazione, calcinazione, ecc.) essiccazione, calcinazione, ecc.) 

D 10D 10  Incenerimento a terraIncenerimento a terra   D 11D 11 Incenerimento in mare  Incenerimento in mare  D 12D 12  Deposito permanenteDeposito permanente (ad es. sistemazione di (ad es. sistemazione di

contenitori in una miniera, ecc.)contenitori in una miniera, ecc.) D 13D 13  Raggruppamento preliminareRaggruppamento preliminare prima di una delle prima di una delle

operazioni di cui ai punti da D1 a D12 operazioni di cui ai punti da D1 a D12  D 14D 14 Ricondizionamento preliminare prima di una delle  Ricondizionamento preliminare prima di una delle

operazioni di cui ai punti da D1 a D13 operazioni di cui ai punti da D1 a D13  D 15D 15  Deposito preliminareDeposito preliminare prima di una delle prima di una delle

operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti) cui sono prodotti) 

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Operazioni di recuperoOperazioni di recupero(Allegato C) (Allegato C)

R 1R 1 Utilizzazione principale come  Utilizzazione principale come combustibilecombustibile o come altro o come altro mezzo per produrre energia  mezzo per produrre energia  

R 2R 2 Rigenerazione/  Rigenerazione/ recupero di solventirecupero di solventi     R 3R 3 Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate  Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate

come solventi (comprese le operazioni di come solventi (comprese le operazioni di compostaggiocompostaggio e e altre trasformazioni biologiche)  altre trasformazioni biologiche)  

R 4R 4 Riciclo/  Riciclo/ recupero dei metallirecupero dei metalli o dei composti metallici   o dei composti metallici   R 5R 5 Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche   Riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche   R 6R 6 Rigenerazione degli acidi o delle basi   Rigenerazione degli acidi o delle basi   R 7R 7 Recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti  Recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti

   R 8R 8 Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori   Recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori   R 9R 9 Rigenerazione o altri  Rigenerazione o altri reimpieghi degli olireimpieghi degli oli     R 10R 10  Spandimento sul suolo a beneficio dell'agricolturaSpandimento sul suolo a beneficio dell'agricoltura o o

dell'ecologia dell'ecologia R 11R 11 Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni  Utilizzazione di rifiuti ottenuti da una delle operazioni

indicate da R 1 a R 10 indicate da R 1 a R 10 R 12R 12 Scambio di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni  Scambio di rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni

indicate da R 1 e R 11  indicate da R 1 e R 11   R 13R 13 Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle  Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle

operazioni indicate nei punti da R 1 e R 12 (escluso il deposito operazioni indicate nei punti da R 1 e R 12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti).prodotti).

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Classificazione dei rifiutiClassificazione dei rifiuti

Il Il decreto legislativo 5 febbraio 1997 ndecreto legislativo 5 febbraio 1997 n.22.22 introduce introduce un nuovo un nuovo sistema di classificazione dei rifiuti che si sistema di classificazione dei rifiuti che si basa sulla loro basa sulla loro origineorigine (distinguendo tra (distinguendo tra rifiuti urbani e rifiuti urbani e rifiuti specialirifiuti speciali) ) e sulla e sulla pericolositàpericolosità (distinguendo tra (distinguendo tra rifiuti pericolosi e non pericolosirifiuti pericolosi e non pericolosi).).

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Rifiuti urbaniRifiuti urbania) a) i rifiuti domestici, anche ingombrantii rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi , provenienti da locali e luoghi

adibiti ad uso di adibiti ad uso di civile abitazionecivile abitazione;;

b) b) i rifiuti non pericolosii rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli di cui alla lettera a), da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantitàquantità, ai sensi dell'articolo 21, comma 2, lettera g) del decreto , ai sensi dell'articolo 21, comma 2, lettera g) del decreto legislativo;legislativo;

c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade;

d) d) i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubblichepubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d'acqua;d'acqua;

e) i e) i rifiuti vegetalirifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali;cimiteriali;

f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti f) i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e).c) ed e).

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Rifiuti specialiRifiuti speciali

a) i rifiuti da a) i rifiuti da attività agricoleattività agricole e agro-industriali; e agro-industriali;b) i rifiuti derivanti dalle attività di b) i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzionedemolizione, costruzione, ,

nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di nonché i rifiuti pericolosi che derivano dalle attività di scavo;scavo;

c) i rifiuti da c) i rifiuti da lavorazioni industrialilavorazioni industriali;;d) i rifiuti da d) i rifiuti da lavorazioni artigianalilavorazioni artigianali;;e) i rifiuti da e) i rifiuti da attività commercialiattività commerciali;;f) i rifiuti da f) i rifiuti da attività di servizioattività di servizio;;g) i rifiuti derivanti dalle attività di recupero e smaltimento g) i rifiuti derivanti dalle attività di recupero e smaltimento

di rifiuti, i fanghi prodotti dalla  potabilizzazione e da altri di rifiuti, i fanghi prodotti dalla  potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi;reflue e da abbattimento di fumi;

h) i rifiuti derivanti da h) i rifiuti derivanti da attività sanitarieattività sanitarie;;i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti;i) i macchinari e le apparecchiature deteriorati ed obsoleti;l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti.l) i veicoli a motore, rimorchi e simili fuori uso e loro parti.

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““PERICOLOSI” e PERICOLOSI” e “NON PERICOLOSI”“NON PERICOLOSI”

I rifiuti sono, inoltre, catalogati in uno specifico Elenco e la loro I rifiuti sono, inoltre, catalogati in uno specifico Elenco e la loro classificazione inclassificazione in PERICOLOSIPERICOLOSI e e NON PERICOLOSINON PERICOLOSI si basa si basa per alcune tipologie sulla provenienza e per altre tipologie per alcune tipologie sulla provenienza e per altre tipologie sulla funzione che rivestiva il prodotto originario. sulla funzione che rivestiva il prodotto originario. Diverse tipologie di rifiuto sono classificate, Diverse tipologie di rifiuto sono classificate, già all’originegià all’origine, , come pericolose o non pericolose mentre per altre è prevista come pericolose o non pericolose mentre per altre è prevista una voce speculare (una voce speculare (codice di sei cifre per il rifiuto non codice di sei cifre per il rifiuto non pericolosopericoloso e e codice di sei cifre contrassegnato con asterisco codice di sei cifre contrassegnato con asterisco per il rifiuto pericolosoper il rifiuto pericoloso), in funzione della concentrazione di ), in funzione della concentrazione di sostanze pericolose, da determinarsi mediante opportuna sostanze pericolose, da determinarsi mediante opportuna verifica analitica. Al fine di non dover modificare ripetutamente verifica analitica. Al fine di non dover modificare ripetutamente l’elenco dei rifiuti pericolosi, si è previsto un l’elenco dei rifiuti pericolosi, si è previsto un meccanismo meccanismo automatico: pertanto, ogni volta che verrà classificata una automatico: pertanto, ogni volta che verrà classificata una nuova sostanza pericolosanuova sostanza pericolosa (ai sensi della direttiva 67/548/CE) (ai sensi della direttiva 67/548/CE) il il rifiuto contenente la suddetta sostanza sarà classificato come rifiuto contenente la suddetta sostanza sarà classificato come pericoloso nel caso in cui la concentrazione della sostanza pericoloso nel caso in cui la concentrazione della sostanza stessa raggiunga i valori limite previsti.stessa raggiunga i valori limite previsti.

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Art. 8. EsclusioniArt. 8. EsclusioniSono esclusi dal campo di applicazione del decreto gli effluenti gassosi Sono esclusi dal campo di applicazione del decreto gli effluenti gassosi

emessi nell'atmosfera, nonché, in quanto disciplinati da specifiche emessi nell'atmosfera, nonché, in quanto disciplinati da specifiche disposizioni di legge: disposizioni di legge:

a) i rifiuti radioattivi; a) i rifiuti radioattivi; b) i rifiuti risultanti dalla prospezione, dall'estrazione, dal b) i rifiuti risultanti dalla prospezione, dall'estrazione, dal

trattamento, dall'ammasso di risorse minerali o dallo trattamento, dall'ammasso di risorse minerali o dallo sfruttamento sfruttamento delle cavedelle cave; ;

c) le carogne ed c) le carogne ed i seguenti rifiuti agricolii seguenti rifiuti agricoli: materie fecali ed altre : materie fecali ed altre sostanze naturali non pericolose utilizzate nell'attività agricola ed in sostanze naturali non pericolose utilizzate nell'attività agricola ed in particolare i materiali litoidi o vegetali riutilizzati nelle normali particolare i materiali litoidi o vegetali riutilizzati nelle normali pratiche agricole e di conduzione dei fondi rustici e le terre da pratiche agricole e di conduzione dei fondi rustici e le terre da coltivazione provenienti dalla pulizia dei prodotti vegetali eduli; coltivazione provenienti dalla pulizia dei prodotti vegetali eduli;

c-bisc-bis) i residui e le eccedenze derivanti dalle preparazioni nelle ) i residui e le eccedenze derivanti dalle preparazioni nelle cucine di qualsiasi tipo di cibi solidi, cotti e crudi, non entrati nel cucine di qualsiasi tipo di cibi solidi, cotti e crudi, non entrati nel circuito distributivo di somministrazione, destinati alle strutture di circuito distributivo di somministrazione, destinati alle strutture di ricovero di animali di affezione;ricovero di animali di affezione;

e) e) le acque di scarico, esclusi i rifiuti allo stato liquidole acque di scarico, esclusi i rifiuti allo stato liquido; ; f-bisf-bis) le terre e le rocce da scavo destinate all'effettivo utilizzo per ) le terre e le rocce da scavo destinate all'effettivo utilizzo per

reinterri, riempimenti, rilevati e macinati, con esclusione di materiali reinterri, riempimenti, rilevati e macinati, con esclusione di materiali provenienti da siti inquinati e da bonifiche con concentrazione di provenienti da siti inquinati e da bonifiche con concentrazione di inquinanti superiore ai limiti di accettabilità stabiliti dalle norme inquinanti superiore ai limiti di accettabilità stabiliti dalle norme vigenti (vigenti (L.L. 23 marzo 2001, n. 93 23 marzo 2001, n. 93. Per l'interpretazione autentica della . Per l'interpretazione autentica della presente lettera vedi il comma 17 dell'art. 1, presente lettera vedi il comma 17 dell'art. 1, L.L. 21 dicembre 2001, n. 443. 21 dicembre 2001, n. 443.); );

f-ter) f-ter) i materiali vegetali non contaminati da inquinanti in misura i materiali vegetali non contaminati da inquinanti in misura superiore ai limiti stabiliti dal decreto 25 ottobre 1999, n. 471,superiore ai limiti stabiliti dal decreto 25 ottobre 1999, n. 471, del del Ministro dell'ambiente, Ministro dell'ambiente, provenienti da alvei di scolo ed irrigui, provenienti da alvei di scolo ed irrigui, utilizzabili tal quale come prodottoutilizzabili tal quale come prodotto ( (L.L. 23 marzo 2001, n. 93. 23 marzo 2001, n. 93.).).Non sono in ogni caso assimilabili ai rifiuti urbani i rifiuti derivanti Non sono in ogni caso assimilabili ai rifiuti urbani i rifiuti derivanti dalle lavorazioni di minerali e di materiali da cava.dalle lavorazioni di minerali e di materiali da cava.

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Divieto di miscelazione Divieto di miscelazione di rifiuti pericolosidi rifiuti pericolosi

Art. 9.Art. 9. È vietato miscelare categorie diverse di rifiuti È vietato miscelare categorie diverse di rifiuti

pericolosipericolosi ovvero ovvero rifiuti pericolosi con rifiuti non rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosipericolosi. .

(In deroga al divieto, è consentita la miscelazione di (In deroga al divieto, è consentita la miscelazione di rifiuti pericolosi tra loro o con altri rifiuti al fine di rifiuti pericolosi tra loro o con altri rifiuti al fine di rendere più sicuro il recupero e lo smaltimento dei rendere più sicuro il recupero e lo smaltimento dei rifiuti) rifiuti)

Fatta salva l'applicazione delle sanzioni, chiunque Fatta salva l'applicazione delle sanzioni, chiunque viola tale divieto è tenuto a procedere a proprie spese viola tale divieto è tenuto a procedere a proprie spese alla separazione dei rifiuti miscelatialla separazione dei rifiuti miscelati qualora sia qualora sia tecnicamente ed economicamente possibile.tecnicamente ed economicamente possibile.

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Oneri dei produttori e dei Oneri dei produttori e dei detentoridetentori

Gli oneri relativi alle attività di Gli oneri relativi alle attività di smaltimento sono a carico del smaltimento sono a carico del detentoredetentore che consegna i rifiuti che consegna i rifiuti ad un raccoglitore autorizzato o ad un raccoglitore autorizzato o ad un soggetto che effettua le ad un soggetto che effettua le operazioni di smaltimento, e dei operazioni di smaltimento, e dei precedenti detentori precedenti detentori o del o del produttore dei rifiutiproduttore dei rifiuti. .

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Catasto dei rifiutiCatasto dei rifiuti

Il D.Lgs.22 ha riorganizzato il Catasto dei rifiuti, istituito dalla Il D.Lgs.22 ha riorganizzato il Catasto dei rifiuti, istituito dalla legge 9 novembre 1988, n. 475legge 9 novembre 1988, n. 475, e successive modificazioni, in modo da , e successive modificazioni, in modo da assicurare un assicurare un quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato, anche quadro conoscitivo completo e costantemente aggiornato, anche ai fini della pianificazione delle connesse attività di gestione,ai fini della pianificazione delle connesse attività di gestione, utilizzando la utilizzando la nomenclatura prevista nel Catalogo europeo dei rifiuti. nomenclatura prevista nel Catalogo europeo dei rifiuti. Il Catasto è articolato in una sezione nazionale, che ha sede in Roma presso Il Catasto è articolato in una sezione nazionale, che ha sede in Roma presso l’APAT, e in sezioni regionali presso le Agenzie regionali per la protezione l’APAT, e in sezioni regionali presso le Agenzie regionali per la protezione dell'ambiente (ARPA). dell'ambiente (ARPA).

Chi effettua attività di raccolta e di trasporto di rifiuti o svolge le Chi effettua attività di raccolta e di trasporto di rifiuti o svolge le operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti e le imprese e gli operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti e le imprese e gli enti che producono rifiuti sono tenuti a enti che producono rifiuti sono tenuti a comunicare annualmente le comunicare annualmente le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiutiquantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti.. Sono esonerati da tale obbligo, gli imprenditori agricoli con un volume di affari Sono esonerati da tale obbligo, gli imprenditori agricoli con un volume di affari annuo non superiore a lire quindicimilioni e, limitatamente alla produzione di annuo non superiore a lire quindicimilioni e, limitatamente alla produzione di rifiuti non pericolosi, i piccoli imprenditori artigiani che non hanno più di tre rifiuti non pericolosi, i piccoli imprenditori artigiani che non hanno più di tre dipendenti.dipendenti.

Le Sezioni regionali del Catasto provvedono Le Sezioni regionali del Catasto provvedono all'elaborazione dei datiall'elaborazione dei dati ed alla ed alla successiva trasmissione alla Sezione nazionale delle informazioni. L‘APAT successiva trasmissione alla Sezione nazionale delle informazioni. L‘APAT elabora i dati, evidenziando elabora i dati, evidenziando le tipologie e le quantità dei rifiuti prodotti, raccolti, le tipologie e le quantità dei rifiuti prodotti, raccolti, trasportati, recuperati e smaltititrasportati, recuperati e smaltiti, nonché gli , nonché gli impianti di smaltimento e di impianti di smaltimento e di recupero in eserciziorecupero in esercizio, e ne assicura la , e ne assicura la pubblicitàpubblicità. .

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Registri di carico e scaricoRegistri di carico e scarico

Chi effettua attività di raccolta e di trasporto di rifiuti o svolge Chi effettua attività di raccolta e di trasporto di rifiuti o svolge le operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti le imprese le operazioni di recupero e di smaltimento dei rifiuti le imprese e gli enti che producono rifiuti hanno l'obbligo di tenere un e gli enti che producono rifiuti hanno l'obbligo di tenere un registro di carico e scaricoregistro di carico e scarico, su cui devono annotare le , su cui devono annotare le informazioni sulle informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiutirifiuti, da utilizzare ai fini della comunicazione annuale al , da utilizzare ai fini della comunicazione annuale al Catasto. Catasto.

Le annotazioni devono essere effettuateLe annotazioni devono essere effettuate: : a) per i a) per i produttorproduttori almeno i almeno entro una settimana dalla produzione entro una settimana dalla produzione del rifiuto e dallo scaricodel rifiuto e dallo scarico del medesimo; del medesimo; b) per i soggetti che effettuano la raccolta e il b) per i soggetti che effettuano la raccolta e il trasporto almeno trasporto almeno entro una settimanaentro una settimana dalla effettuazione del trasporto; dalla effettuazione del trasporto; c) per i commercianti e gli c) per i commercianti e gli intermediari almeno entro una intermediari almeno entro una settimana dalla effettuazione della transazionesettimana dalla effettuazione della transazione relativa; relativa; d) per i soggetti che effettuano le operazioni di d) per i soggetti che effettuano le operazioni di recupero e di recupero e di smaltimento entro ventiquattro ore dalla presa in caricosmaltimento entro ventiquattro ore dalla presa in carico dei dei rifiuti. rifiuti.

Il registro tenuto dagli stabilimenti e dalle Il registro tenuto dagli stabilimenti e dalle imprese che imprese che svolgono attività di smaltimentosvolgono attività di smaltimento e di recupero di rifiuti deve, e di recupero di rifiuti deve, inoltre, contenere: inoltre, contenere: a) l'a) l'origineorigine, la quantità, le caratteristiche e la destinazione , la quantità, le caratteristiche e la destinazione specifica dei rifiuti; specifica dei rifiuti; b) la data del carico e dello scarico dei rifiuti ed il mezzo di b) la data del carico e dello scarico dei rifiuti ed il mezzo di trasporto utilizzato; trasporto utilizzato; c) il metodo di trattamento impiegato. c) il metodo di trattamento impiegato.

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segue Registri di carico e segue Registri di carico e scaricoscarico

I registri, integrati con i formulari relativi al I registri, integrati con i formulari relativi al trasporto dei rifiuti, trasporto dei rifiuti, sono conservati per cinque sono conservati per cinque annianni dalla data dell'ultima registrazione, ad dalla data dell'ultima registrazione, ad eccezione dei registri relativi alle operazioni di eccezione dei registri relativi alle operazioni di smaltimento dei rifiuti smaltimento dei rifiuti in discaricain discarica, che , che devono devono essere conservati a tempo indeterminato ed al essere conservati a tempo indeterminato ed al termine dell'attività devono essere consegnati termine dell'attività devono essere consegnati all'autorità che ha rilasciato l'autorizzazione.all'autorità che ha rilasciato l'autorizzazione.

Le informazioni contenute nel registro sono Le informazioni contenute nel registro sono rese in qualunque momento all'autorità di rese in qualunque momento all'autorità di controllo che ne fa richiesta.controllo che ne fa richiesta.

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Art. 14. Divieto di Art. 14. Divieto di abbandonoabbandono

L'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo L'abbandono e il deposito incontrollati di rifiuti sul suolo e nel suolo sono vietati. sono vietati. È altresì vietata l'immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato È altresì vietata l'immissione di rifiuti di qualsiasi genere, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterraneesolido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee. .

Fatta salva l'applicazione delle sanzioni, Fatta salva l'applicazione delle sanzioni, chi viola tali divieti è tenuto a chi viola tali divieti è tenuto a procedere alla rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento dei procedere alla rimozione, all'avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietariorifiuti ed al ripristino dello stato dei luoghi in solido con il proprietario a a cui tale violazione sia cui tale violazione sia imputabile a titolo di dolo o colpaimputabile a titolo di dolo o colpa..

Il Sindaco dispone con ordinanzaIl Sindaco dispone con ordinanza le operazioni necessarie ed il termine le operazioni necessarie ed il termine entro cui provvedere, decorso il quale procede all'esecuzioneentro cui provvedere, decorso il quale procede all'esecuzione in danno in danno dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate. dei soggetti obbligati ed al recupero delle somme anticipate.

Qualora la responsabilità del fatto illecito di cui al comma 1 sia Qualora la responsabilità del fatto illecito di cui al comma 1 sia imputabile ad amministratori o rappresentanti di persona giuridica, ai imputabile ad amministratori o rappresentanti di persona giuridica, ai sensi e per gli effetti del comma 3 sono tenuti in solido la persona sensi e per gli effetti del comma 3 sono tenuti in solido la persona giuridica ed i soggetti che subentrano nei diritti della persona stessa. giuridica ed i soggetti che subentrano nei diritti della persona stessa.

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Trasporto dei rifiutiTrasporto dei rifiuti

Durante il trasporto i rifiuti sono accompagnati da un Durante il trasporto i rifiuti sono accompagnati da un formulario di formulario di identificazioneidentificazione dal quale devono risultare i seguenti dati: dal quale devono risultare i seguenti dati: a) nome ed indirizzo del produttore e del detentore; a) nome ed indirizzo del produttore e del detentore; b) origine, tipologia e quantità del rifiuto; b) origine, tipologia e quantità del rifiuto; c) impianto di destinazione; c) impianto di destinazione; d) data e d) data e percorso dell'istradamentopercorso dell'istradamento; ; e) nome ed indirizzo del destinatario. e) nome ed indirizzo del destinatario.

Il formulario di identificazione deve essere redatto in Il formulario di identificazione deve essere redatto in quattro esemplariquattro esemplari, , compilato, compilato, datato e firmato dal detentore dei rifiuti, e controfirmato dal datato e firmato dal detentore dei rifiuti, e controfirmato dal trasportatoretrasportatore. Una copia del formulario deve rimanere presso il . Una copia del formulario deve rimanere presso il detentoredetentore, e le altre tre, controfirmate e datate in arrivo dal , e le altre tre, controfirmate e datate in arrivo dal destinatario, sono acquisite una dal destinatario, sono acquisite una dal destinatariodestinatario e due dal e due dal trasportatoretrasportatore, , che provvede a trasmetterne una al che provvede a trasmetterne una al detentoredetentore. Le copie del formulario . Le copie del formulario devono essere conservate per cinque annidevono essere conservate per cinque anni. .

Durante la raccolta ed il trasporto i rifiuti pericolosi devono essere Durante la raccolta ed il trasporto i rifiuti pericolosi devono essere imballati ed etichettati in conformità alle norme vigenti in materia. imballati ed etichettati in conformità alle norme vigenti in materia.

Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano al trasporto di rifiuti Le disposizioni di cui al comma 1 non si applicano al trasporto di rifiuti urbani effettuato dal soggetto che gestisce il servizio pubblico né ai urbani effettuato dal soggetto che gestisce il servizio pubblico né ai trasporti di rifiuti che non eccedano la quantità di trenta chilogrammi al trasporti di rifiuti che non eccedano la quantità di trenta chilogrammi al giorno o di trenta litri al giorno effettuati dal produttore dei rifiuti stessi.giorno o di trenta litri al giorno effettuati dal produttore dei rifiuti stessi.

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Art. 17. Bonifica e ripristino Art. 17. Bonifica e ripristino ambientale dei siti inquinatiambientale dei siti inquinati

Chiunque cagiona, anche in maniera accidentale, il Chiunque cagiona, anche in maniera accidentale, il superamento superamento dei limiti di concentrazionedei limiti di concentrazione di inquinanti in un sito o determina di inquinanti in un sito o determina un un pericolo concreto ed attuale di superamento dei limiti pericolo concreto ed attuale di superamento dei limiti medesimimedesimi, è tenuto a procedere a proprie spese agli interventi , è tenuto a procedere a proprie spese agli interventi di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino ambientale delle di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino ambientale delle aree inquinate.aree inquinate.

A tal fine: A tal fine: aa) ) entro 48 oreentro 48 ore, deve , deve notificare al Comune, alla Provincia ed alla notificare al Comune, alla Provincia ed alla

RegioneRegione, nonché agli organi di controllo sanitario e ambientale, , nonché agli organi di controllo sanitario e ambientale, della situazione di inquinamento ovvero del pericolo concreto ed della situazione di inquinamento ovvero del pericolo concreto ed attuale di inquinamento del sito; attuale di inquinamento del sito;

bb) ) entro le quarantotto ore successiveentro le quarantotto ore successive alla notifica, deve dare alla notifica, deve dare comunicazione al comune ed alla provincia ed alla Regione degli comunicazione al comune ed alla provincia ed alla Regione degli interventi di messa in sicurezza adottatiinterventi di messa in sicurezza adottati per non aggravare la per non aggravare la situazione di inquinamento o di pericolo di inquinamento, situazione di inquinamento o di pericolo di inquinamento, contenere gli effetti e ridurre il rischio sanitario ed ambientale; contenere gli effetti e ridurre il rischio sanitario ed ambientale;

cc) ) entro trenta giorni dall'eventoentro trenta giorni dall'evento che ha determinato che ha determinato l'inquinamento o dalla individuazione della situazione di l'inquinamento o dalla individuazione della situazione di pericolo, pericolo, deve presentare al Comune ed alla Regione il progetto deve presentare al Comune ed alla Regione il progetto di bonifica delle aree inquinatedi bonifica delle aree inquinate. .

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segue Siti inquinatisegue Siti inquinati

3. 3. I soggetti e gli organi pubblici che nell'esercizio delle I soggetti e gli organi pubblici che nell'esercizio delle proprie funzioni istituzionali individuano siti nei quali i livelli di proprie funzioni istituzionali individuano siti nei quali i livelli di inquinamento sono superiori ai limiti previsti, ne danno inquinamento sono superiori ai limiti previsti, ne danno comunicazione al Comune, che diffida il responsabile comunicazione al Comune, che diffida il responsabile dell'inquinamento a provvederedell'inquinamento a provvedere, nonché alla Provincia ed alla , nonché alla Provincia ed alla Regione. Regione.

4. Il comune approva il progetto ed autorizza la realizzazione 4. Il comune approva il progetto ed autorizza la realizzazione degli interventi previsti entro novanta giorni dalla data di degli interventi previsti entro novanta giorni dalla data di presentazione del progetto medesimo e ne dà comunicazione presentazione del progetto medesimo e ne dà comunicazione alla Regione. L'autorizzazione indica le eventuali modifiche ed alla Regione. L'autorizzazione indica le eventuali modifiche ed integrazioni del progetto presentato, ne fissa i tempi, anche integrazioni del progetto presentato, ne fissa i tempi, anche intermedi, di esecuzione, e stabilisce le garanzie finanziarie intermedi, di esecuzione, e stabilisce le garanzie finanziarie che devono essere prestate a favore della Regione per la che devono essere prestate a favore della Regione per la realizzazione e l'esercizio degli impianti previsti dal progetto realizzazione e l'esercizio degli impianti previsti dal progetto di bonifica medesimo. Se l'intervento di bonifica e di messa in di bonifica medesimo. Se l'intervento di bonifica e di messa in sicurezza riguarda un'area compresa nel territorio di più sicurezza riguarda un'area compresa nel territorio di più comuni il progetto e gli interventi sono approvati ed comuni il progetto e gli interventi sono approvati ed autorizzati dalla regione. autorizzati dalla regione.

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segue Siti inquinatisegue Siti inquinati

6. Qualora i limiti di accettabilità di contaminazione non 6. Qualora i limiti di accettabilità di contaminazione non possano essere raggiunti neppure con l'applicazione delle possano essere raggiunti neppure con l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili a costi sopportabili, migliori tecnologie disponibili a costi sopportabili, l'autorizzazione può prescrivere l'adozione di l'autorizzazione può prescrivere l'adozione di misure di misure di sicurezzasicurezza volte ad impedire danni derivanti volte ad impedire danni derivanti dall'inquinamento residuo, e limitazioni temporanee o dall'inquinamento residuo, e limitazioni temporanee o permanenti all'utilizzo dell'area bonificata o particolari permanenti all'utilizzo dell'area bonificata o particolari modalità per l'utilizzo dell'area medesima. modalità per l'utilizzo dell'area medesima.

7. L'autorizzazione costituisce variante urbanistica, 7. L'autorizzazione costituisce variante urbanistica, comporta dichiarazione di pubblica utilità, di urgenza e di comporta dichiarazione di pubblica utilità, di urgenza e di indifferibilità dei lavori, e sostituisce a tutti gli effetti le indifferibilità dei lavori, e sostituisce a tutti gli effetti le autorizzazioni, le concessioni, i concerti, le intese, i nulla autorizzazioni, le concessioni, i concerti, le intese, i nulla osta, i pareri e gli assensi previsti dalla legislazione osta, i pareri e gli assensi previsti dalla legislazione vigente per la realizzazione e l'esercizio degli impianti e vigente per la realizzazione e l'esercizio degli impianti e delle attrezzature necessarie all'attuazione del progetto di delle attrezzature necessarie all'attuazione del progetto di bonifica. bonifica.

8. Il completamento degli interventi previsti dai progetti è 8. Il completamento degli interventi previsti dai progetti è attestato da apposita attestato da apposita certificazione rilasciata dalla certificazione rilasciata dalla ProvinciaProvincia. .

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segue Siti inquinatisegue Siti inquinati

9. 9. Qualora i responsabili non provvedano o non siano individuabiliQualora i responsabili non provvedano o non siano individuabili, gli , gli interventi di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino ambientale interventi di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino ambientale sono realizzati d'ufficio sono realizzati d'ufficio dal Comunedal Comune e ove questo non provveda dalla e ove questo non provveda dalla Regione, che si avvale anche di altri enti pubblici.Regione, che si avvale anche di altri enti pubblici.

10. Gli interventi di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino 10. Gli interventi di messa in sicurezza, di bonifica e di ripristino ambientale nonché la realizzazione delle eventuali misure di ambientale nonché la realizzazione delle eventuali misure di sicurezza costituiscono sicurezza costituiscono onere reale sulle aree inquinateonere reale sulle aree inquinate..

11. Le spese sostenute per la messa in sicurezza, la bonifica ed il 11. Le spese sostenute per la messa in sicurezza, la bonifica ed il ripristino ambientale delle aree inquinate nonché per la realizzazione ripristino ambientale delle aree inquinate nonché per la realizzazione delle eventuali misure di sicurezza, sono assistite da delle eventuali misure di sicurezza, sono assistite da privilegio privilegio speciale immobiliare sulle areespeciale immobiliare sulle aree medesime, ai sensi e per gli effetti medesime, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2748, secondo comma, del codice civile. Detto privilegio dell'articolo 2748, secondo comma, del codice civile. Detto privilegio si può esercitare anche in pregiudizio dei diritti acquistati dai terzi si può esercitare anche in pregiudizio dei diritti acquistati dai terzi sull'immobile. Le predette spese sono altresì assistite da privilegio sull'immobile. Le predette spese sono altresì assistite da privilegio generale mobiliare. generale mobiliare.

1111-bis-bis. Nel caso in cui il sito inquinato sia soggetto a sequestro, . Nel caso in cui il sito inquinato sia soggetto a sequestro, l'autorità giudiziaria che lo ha disposto autorizza l'accesso al sito per l'autorità giudiziaria che lo ha disposto autorizza l'accesso al sito per l'esecuzione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e l'esecuzione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale delle aree, anche al fine di impedire l'ulteriore ripristino ambientale delle aree, anche al fine di impedire l'ulteriore propagazione degli inquinanti ed il conseguente peggioramento della propagazione degli inquinanti ed il conseguente peggioramento della situazione ambientale. situazione ambientale.

12. 12. Le Regioni predispongonoLe Regioni predispongono sulla base delle notifiche dei soggetti sulla base delle notifiche dei soggetti interessati o degli accertamenti degli organi di controllo interessati o degli accertamenti degli organi di controllo un'anagrafe un'anagrafe dei siti da bonificaredei siti da bonificare. .

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segue Siti inquinatisegue Siti inquinati

In applicazione dell’Art. 17 del D.Lgs. 22 è stato In applicazione dell’Art. 17 del D.Lgs. 22 è stato emanato il emanato il D.M. 25 ottobre 1999, n. 471D.M. 25 ottobre 1999, n. 471 che ha che ha stabilito i criteri, le procedure e le modalità per la stabilito i criteri, le procedure e le modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinati. ambientale dei siti inquinati.

In particolare ha definito:In particolare ha definito: aa) i ) i limiti di accettabilitàlimiti di accettabilità della contaminazione dei della contaminazione dei

suolisuoli, delle , delle acque superficialiacque superficiali e delle e delle acque acque sotterraneesotterranee in relazione alla specifica in relazione alla specifica destinazione destinazione d'usod'uso dei siti; dei siti;

bb) le ) le procedure per il prelievo e l'analisi dei campioniprocedure per il prelievo e l'analisi dei campioni; ; cc) i ) i criteri generalicriteri generali per la per la messa in sicurezzamessa in sicurezza, la , la

bonificabonifica ed il ripristino ambientale dei siti inquinati e ed il ripristino ambientale dei siti inquinati e per la per la redazione dei progetti di bonificaredazione dei progetti di bonifica. .

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Competenze dello StatoCompetenze dello Stato

funzioni di indirizzo e coordinamento necessarie all'attuazione del decreto funzioni di indirizzo e coordinamento necessarie all'attuazione del decreto definizione dei criteri generali e delle metodologie per la gestione definizione dei criteri generali e delle metodologie per la gestione

integrata dei rifiutiintegrata dei rifiuti; ; individuazione delle iniziative e delle misure per prevenire e limitare, individuazione delle iniziative e delle misure per prevenire e limitare,

anche mediante il ricorso a forme di deposito cauzionale sui beni immessi anche mediante il ricorso a forme di deposito cauzionale sui beni immessi al consumo, la produzione dei rifiuti e per ridurre la pericolosità degli al consumo, la produzione dei rifiuti e per ridurre la pericolosità degli stessi; stessi;

indicazione delle misure atte ad incoraggiare la razionalizzazione della indicazione delle misure atte ad incoraggiare la razionalizzazione della raccolta, della cernita e del riciclaggio dei rifiuti; raccolta, della cernita e del riciclaggio dei rifiuti;

individuazione delle iniziative e delle azioni, anche economiche, per individuazione delle iniziative e delle azioni, anche economiche, per favorire il riciclaggio ed il recupero di materia prima dai rifiutifavorire il riciclaggio ed il recupero di materia prima dai rifiuti, nonché per , nonché per promuovere il mercato dei materiali recuperati dai rifiuti ed il loro impiego promuovere il mercato dei materiali recuperati dai rifiuti ed il loro impiego da parte della Pubblica Amministrazione e dei soggetti economici; da parte della Pubblica Amministrazione e dei soggetti economici;

determinazione dei criteri generali per la elaborazione dei piani regionali determinazione dei criteri generali per la elaborazione dei piani regionali ed il coordinamento dei piani stessied il coordinamento dei piani stessi;;

adozione delle norme tecniche per la gestione dei rifiutiadozione delle norme tecniche per la gestione dei rifiuti, dei rifiuti , dei rifiuti pericolosi e di specifiche tipologie di rifiuti, pericolosi e di specifiche tipologie di rifiuti, e delle norme e delle e delle norme e delle condizioni per l'applicazione delle procedure semplificate.condizioni per l'applicazione delle procedure semplificate.

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Competenze delle RegioniCompetenze delle Regioni

predisposizionepredisposizione, l'adozione e l'aggiornamento, sentiti le , l'adozione e l'aggiornamento, sentiti le Province ed i Comuni, dei Province ed i Comuni, dei piani regionali di gestione dei piani regionali di gestione dei rifiutirifiuti di cui all'articolo 22; di cui all'articolo 22;

elaborazione, l'approvazione e l'aggiornamento dei elaborazione, l'approvazione e l'aggiornamento dei piani per la piani per la bonifica di aree inquinatebonifica di aree inquinate; ;

approvazione dei progetti di nuovi impianti per la approvazione dei progetti di nuovi impianti per la gestione dei rifiutigestione dei rifiuti e l'autorizzazione alle modifiche degli e l'autorizzazione alle modifiche degli impianti esistenti; impianti esistenti;

autorizzazione all'esercizio delle operazioni di autorizzazione all'esercizio delle operazioni di smaltimento e di recupero dei rifiutismaltimento e di recupero dei rifiuti; ;

delimitazionedelimitazione, in deroga all'ambito provinciale, , in deroga all'ambito provinciale, degli ambiti degli ambiti ottimali per la gestione dei rifiuti urbani e assimilatiottimali per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati; ;

definizione dei criteri per l'individuazione, da parte delle definizione dei criteri per l'individuazione, da parte delle Province, delle aree non idonee alla localizzazione degli Province, delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti; impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti;

Per l'esercizio di tali funzioni, le regioni si avvalgono anche Per l'esercizio di tali funzioni, le regioni si avvalgono anche delle delle ARPAARPA..

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Competenze delle ProvinceCompetenze delle Province le le funzioni amministrativefunzioni amministrative concernenti la programmazione e concernenti la programmazione e

l'organizzazione dello l'organizzazione dello smaltimento dei rifiuti a livello provincialesmaltimento dei rifiuti a livello provinciale; ; il controllo e la verifica degli interventi di bonificail controllo e la verifica degli interventi di bonifica e del monitoraggio ad e del monitoraggio ad

essi conseguenti; essi conseguenti; il controllo periodico su tutte le attività di gestioneil controllo periodico su tutte le attività di gestione, di intermediazione e , di intermediazione e

di commercio dei rifiuti, ivi compreso di commercio dei rifiuti, ivi compreso l'accertamento delle violazioni del l'accertamento delle violazioni del D.Lgs. 22D.Lgs. 22; ;

la verifica ed il controllo dei requisiti previsti per l'applicazione delle la verifica ed il controllo dei requisiti previsti per l'applicazione delle procedure semplificateprocedure semplificate di cui agli articoli 31, 32 e 33; di cui agli articoli 31, 32 e 33;

l'l'individuazioneindividuazione, sentiti i Comuni, , sentiti i Comuni, delle zone idonee alla localizzazione delle zone idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti urbani edegli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti urbani e delle zone delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei non idonee alla localizzazione di impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti;rifiuti;

l'iscrizione delle imprese e degli enti sottoposti alle procedure l'iscrizione delle imprese e degli enti sottoposti alle procedure semplificatesemplificate di cui agli articoli 31, 32 e 33 di cui agli articoli 31, 32 e 33 ed i relativi controllied i relativi controlli; ;

l'organizzazione delle attività di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e l'organizzazione delle attività di raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati sulla base di ambiti territoriali ottimaliassimilati sulla base di ambiti territoriali ottimali..

Per l'esercizio delle attività di controllo sulla gestione dei rifiuti le Per l'esercizio delle attività di controllo sulla gestione dei rifiuti le province possono avvalersi anche delle ASL e delle ARPA. province possono avvalersi anche delle ASL e delle ARPA.

Le Province sottopongono ad adeguati controlli periodici gli stabilimenti Le Province sottopongono ad adeguati controlli periodici gli stabilimenti e le imprese che smaltiscono o recuperano rifiutie le imprese che smaltiscono o recuperano rifiuti, curando, in , curando, in particolare, l'effettuazione di adeguati controlli periodici sulle attività particolare, l'effettuazione di adeguati controlli periodici sulle attività sottoposte alle procedure semplificate di cui agli articoli 31, 32 e 33, e sottoposte alle procedure semplificate di cui agli articoli 31, 32 e 33, e che i controlli concernenti la raccolta ed il trasporto di rifiuti pericolosi che i controlli concernenti la raccolta ed il trasporto di rifiuti pericolosi riguardino, in primo luogo, l'origine e la destinazione dei rifiuti. riguardino, in primo luogo, l'origine e la destinazione dei rifiuti.

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Competenze dei Competenze dei ComuniComuni

effettuano la gestione dei rifiuti urbani effettuano la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilatie dei rifiuti assimilati avviati allo avviati allo smaltimento in regime di privativa; smaltimento in regime di privativa;

disciplinano la gestione dei rifiuti disciplinano la gestione dei rifiuti urbani con urbani con appositi regolamentiappositi regolamenti, nel , nel rispetto dei prìncipi di efficienza, rispetto dei prìncipi di efficienza, efficacia ed economicità;efficacia ed economicità;

approvano i progetti di bonifica dei siti approvano i progetti di bonifica dei siti inquinati. inquinati.

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Piani regionali Piani regionali di gestione dei rifiutidi gestione dei rifiuti

Le Regioni, sentite le Province ed i Comuni, nel rispetto dei princìpi e delle Le Regioni, sentite le Province ed i Comuni, nel rispetto dei princìpi e delle finalità del D.Lgs. 22, predispongono piani regionali di gestione dei rifiuti, finalità del D.Lgs. 22, predispongono piani regionali di gestione dei rifiuti, assicurando adeguata pubblicità e la massima partecipazione dei cittadini.assicurando adeguata pubblicità e la massima partecipazione dei cittadini.

I piani regionali di gestione dei rifiuti I piani regionali di gestione dei rifiuti promuovono la riduzione delle quantità, dei promuovono la riduzione delle quantità, dei volumi e della pericolosità dei rifiuti. volumi e della pericolosità dei rifiuti.

Il piano regionale di gestione dei rifiuti prevede: Il piano regionale di gestione dei rifiuti prevede: a) lea) le condizioni condizioni alle quali gli alle quali gli impianti per la gestione dei rifiuti, ad eccezione delle impianti per la gestione dei rifiuti, ad eccezione delle discarichediscariche, possono essere , possono essere localizzati nelle aree destinate ad insediamenti produttivilocalizzati nelle aree destinate ad insediamenti produttivi; ; b) b) la tipologia ed il numero degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti la tipologia ed il numero degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti urbani da realizzare nella regioneurbani da realizzare nella regione, tenendo conto dell'obiettivo di assicurare la , tenendo conto dell'obiettivo di assicurare la gestione dei rifiuti urbani non pericolosi all'interno degli ambiti territoriali ottimali; gestione dei rifiuti urbani non pericolosi all'interno degli ambiti territoriali ottimali; c) c) i fabbisogni degli impianti necessari ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti i fabbisogni degli impianti necessari ad assicurare lo smaltimento dei rifiuti speciali in luoghi prossimi a quelli di produzionespeciali in luoghi prossimi a quelli di produzione al fine di favorire la riduzione della al fine di favorire la riduzione della movimentazione di rifiuti; movimentazione di rifiuti; d) la stima dei costi delle operazioni di recupero e di smaltimento; d) la stima dei costi delle operazioni di recupero e di smaltimento; e) e) ii criteri criteri per l'individuazione, da parte delle per l'individuazione, da parte delle Province,Province, delle aree non idonee alla delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti, nonché per localizzazione degli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti, nonché per l'individuazione dei luoghi o impianti adatti allo smaltimento dei rifiuti ; l'individuazione dei luoghi o impianti adatti allo smaltimento dei rifiuti ; f) f) le iniziative dirette a limitare la produzione dei rifiuti ed a favorire il riutilizzo, il le iniziative dirette a limitare la produzione dei rifiuti ed a favorire il riutilizzo, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti;riciclaggio ed il recupero dei rifiuti; g) g) le iniziative dirette a favorire il recupero dai rifiuti di materiali e di energia;le iniziative dirette a favorire il recupero dai rifiuti di materiali e di energia; h) le misure atte a promuovere la regionalizzazione della raccolta, della cernita e dello h) le misure atte a promuovere la regionalizzazione della raccolta, della cernita e dello smaltimento dei rifiuti urbani.smaltimento dei rifiuti urbani.

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Ambiti territoriali ottimaliAmbiti territoriali ottimali

Salvo diversa disposizione stabilita con legge Salvo diversa disposizione stabilita con legge regionale, regionale, gli ambiti territoriali ottimali per la gestione gli ambiti territoriali ottimali per la gestione dei rifiuti urbani sono le Provincedei rifiuti urbani sono le Province. In tali ambiti . In tali ambiti territoriali ottimali le Province assicurano una gestione territoriali ottimali le Province assicurano una gestione unitaria dei rifiuti urbani e predispongono piani di unitaria dei rifiuti urbani e predispongono piani di gestione dei rifiuti, sentiti i Comuni, in applicazione gestione dei rifiuti, sentiti i Comuni, in applicazione degli indirizzi e delle prescrizioni del presente decreto. degli indirizzi e delle prescrizioni del presente decreto.

I Comuni di ciascun ambito territoriale ottimale I Comuni di ciascun ambito territoriale ottimale organizzano la gestione dei rifiuti urbani secondo organizzano la gestione dei rifiuti urbani secondo criteri di efficienza, di efficacia e di economicità. criteri di efficienza, di efficacia e di economicità.

Le Province coordinano le forme ed i modi della Le Province coordinano le forme ed i modi della cooperazione tra gli enti locali ricadenti nel medesimo cooperazione tra gli enti locali ricadenti nel medesimo ambito ottimale. ambito ottimale.

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Art. 27. Realizzazione Art. 27. Realizzazione impianti di smaltimento e di impianti di smaltimento e di

recuperorecupero I soggetti che intendono realizzare I soggetti che intendono realizzare nuovi impianti di smaltimento o di nuovi impianti di smaltimento o di

recupero di rifiutirecupero di rifiuti devono presentare devono presentare domanda alla Regionedomanda alla Regione, , allegando il progetto definitivo dell'impianto e la documentazione allegando il progetto definitivo dell'impianto e la documentazione tecnica prevista per la realizzazione del progetto stesso dalle tecnica prevista per la realizzazione del progetto stesso dalle disposizioni vigenti in materia urbanistica, di tutela ambientale, di disposizioni vigenti in materia urbanistica, di tutela ambientale, di salute e di sicurezza sul lavoro, e di igiene pubblica. Ove l'impianto salute e di sicurezza sul lavoro, e di igiene pubblica. Ove l'impianto debba essere sottoposto alla procedura di valutazione di impatto debba essere sottoposto alla procedura di valutazione di impatto ambientale statale, alla domanda è altresì allegata la comunicazione ambientale statale, alla domanda è altresì allegata la comunicazione del progetto all'autorità competente ed il termine resta sospeso fino del progetto all'autorità competente ed il termine resta sospeso fino all‘all‘acquisizione della pronuncia sulla compatibilità ambientaleacquisizione della pronuncia sulla compatibilità ambientale..

Entro trenta giorni dal ricevimento della domanda di cui al comma 1, Entro trenta giorni dal ricevimento della domanda di cui al comma 1, la Regione convoca un'apposita la Regione convoca un'apposita conferenzaconferenza cui partecipano i cui partecipano i responsabili degli uffici regionali competenti, e i rappresentanti degli responsabili degli uffici regionali competenti, e i rappresentanti degli enti locali interessati. Alla conferenza è invitato a partecipare anche enti locali interessati. Alla conferenza è invitato a partecipare anche il richiedente l'autorizzazione o un suo rappresentante al fine di il richiedente l'autorizzazione o un suo rappresentante al fine di acquisire informazioni e chiarimenti. acquisire informazioni e chiarimenti.

Entro novanta giorni dalla sua convocazione, la conferenza procede Entro novanta giorni dalla sua convocazione, la conferenza procede alla valutazione dei progetti. alla valutazione dei progetti.

Per l'istruttoria tecnica della domanda la Regione può avvalersi Per l'istruttoria tecnica della domanda la Regione può avvalersi dell’ARTA.dell’ARTA.

La Giunta regionale approva il progetto e autorizza la realizzazione La Giunta regionale approva il progetto e autorizza la realizzazione dell'impianto.dell'impianto. L'approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, L'approvazione sostituisce ad ogni effetto visti, pareri, autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e autorizzazioni e concessioni di organi regionali, provinciali e comunali. L'approvazione stessa costituisce, ove occorra, variante comunali. L'approvazione stessa costituisce, ove occorra, variante allo strumento urbanistico comunale, e comporta la dichiarazione di allo strumento urbanistico comunale, e comporta la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori.pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori.

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segue Realizzazione segue Realizzazione impianti di smaltimentoimpianti di smaltimento

Le stesse procedure si applicano anche per la Le stesse procedure si applicano anche per la

realizzazione di realizzazione di varianti sostanzialivarianti sostanziali in corso di in corso di esercizio, che comportano modifiche a seguito esercizio, che comportano modifiche a seguito delle quali gli impianti non sono più conformi delle quali gli impianti non sono più conformi all'autorizzazione rilasciata. all'autorizzazione rilasciata.

ContestualmenteContestualmente alla domanda di realizzazione alla domanda di realizzazione del nuovo impianto del nuovo impianto può essere presentata può essere presentata domanda di autorizzazione all'eserciziodomanda di autorizzazione all'esercizio delle delle operazioni di smaltimento e di recupero. In tal operazioni di smaltimento e di recupero. In tal caso la Regione autorizza le operazioni di caso la Regione autorizza le operazioni di smaltimento e di recupero contestualmente smaltimento e di recupero contestualmente all'adozione del provvedimento che autorizza la all'adozione del provvedimento che autorizza la realizzazione dell'impianto.realizzazione dell'impianto.

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Art. 28. Autorizzazione Art. 28. Autorizzazione all’esercizio di smaltimento e all’esercizio di smaltimento e

recuperorecupero L'esercizio delle operazioni di smaltimento e di recupero dei L'esercizio delle operazioni di smaltimento e di recupero dei

rifiuti è autorizzato dalla regione competente per territoriorifiuti è autorizzato dalla regione competente per territorio entro novanta giorni dalla presentazione della relativa istanza da entro novanta giorni dalla presentazione della relativa istanza da parte dell'interessato. parte dell'interessato.

L'autorizzazione individuaL'autorizzazione individua: : aa) ) i tipi ed i quantitativi di rifiutii tipi ed i quantitativi di rifiuti da smaltire o da recuperare; da smaltire o da recuperare; bb) ) i requisiti tecnicii requisiti tecnici, con particolare riferimento alla compatibilità , con particolare riferimento alla compatibilità

del sito, alle attrezzature utilizzate, ai tipi ed ai quantitativi massimi del sito, alle attrezzature utilizzate, ai tipi ed ai quantitativi massimi di rifiuti ed alla conformità dell'impianto al progetto approvato; di rifiuti ed alla conformità dell'impianto al progetto approvato;

cc) le precauzioni da prendere in materia di sicurezza ed igiene ) le precauzioni da prendere in materia di sicurezza ed igiene ambientale; ambientale;

dd) il luogo di smaltimento; ) il luogo di smaltimento; ee) ) il metodo di trattamento e di rrecupeoil metodo di trattamento e di rrecupeo; ; ff) ) i limiti di emissione in atmosferai limiti di emissione in atmosfera, che per i processi di , che per i processi di

trattamento termico dei rifiuti, anche accompagnati da recupero trattamento termico dei rifiuti, anche accompagnati da recupero energetico, non possono essere meno restrittivi di quelli fissati per gli energetico, non possono essere meno restrittivi di quelli fissati per gli impianti di incenerimento dalle direttive comunitarie; impianti di incenerimento dalle direttive comunitarie;

gg) ) le prescrizioni per le operazioni di messa in sicurezza, le prescrizioni per le operazioni di messa in sicurezza, chiusura dell'impianto e ripristino del sitochiusura dell'impianto e ripristino del sito; ;

hh) ) le garanzie finanziariele garanzie finanziarie; ; ii) ) l'idoneità del soggetto richiedentel'idoneità del soggetto richiedente. .

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segue Autorizzazione segue Autorizzazione all’esercizioall’esercizio

L'autorizzazione all’esercizio è concessa per un L'autorizzazione all’esercizio è concessa per un periodo periodo

di cinque annidi cinque anni ed è rinnovabile. ed è rinnovabile. Entro centottanta Entro centottanta giorni dalla scadenzagiorni dalla scadenza dell'autorizzazione, deve essere dell'autorizzazione, deve essere presentata apposita domanda alla presentata apposita domanda alla regioneregione, che , che decide decide prima della scadenza dell'autorizzazioneprima della scadenza dell'autorizzazione stessa. stessa.

Quando a seguito di controlli successivi all'avviamento Quando a seguito di controlli successivi all'avviamento degli degli impiantiimpianti questi questi nonnon risultino risultino conformi conformi all'autorizzazione, o non siano soddisfatte le condizioni e all'autorizzazione, o non siano soddisfatte le condizioni e le prescrizionile prescrizioni contenute nell'atto di autorizzazione contenute nell'atto di autorizzazione all'esercizio delle operazioni, all'esercizio delle operazioni, l’autorizzazione è sospesa, l’autorizzazione è sospesa, previa diffida, per un periodo massimo di dodici mesiprevia diffida, per un periodo massimo di dodici mesi. . Decorso tale termine senza che il titolare abbia Decorso tale termine senza che il titolare abbia provveduto, provveduto, l'autorizzazione è revocatal'autorizzazione è revocata. .

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Albo nazionale delle Albo nazionale delle impreseimprese

Le imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti devono Le imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti devono

essere iscritte all’ essere iscritte all’ Albo nazionale delle imprese che Albo nazionale delle imprese che effettuano la gestione dei rifiutieffettuano la gestione dei rifiuti..

Le imprese che svolgono attività di raccolta e trasporto di rifiuti Le imprese che svolgono attività di raccolta e trasporto di rifiuti non pericolosi prodotti da terzi e le imprese che raccolgono e non pericolosi prodotti da terzi e le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti pericolosi, trasportano rifiuti pericolosi, esclusi i trasporti di rifiuti esclusi i trasporti di rifiuti pericolosipericolosi che non eccedano la quantità di trenta chilogrammi che non eccedano la quantità di trenta chilogrammi al giorno o di trenta litri al giorno effettuati dal produttore degli al giorno o di trenta litri al giorno effettuati dal produttore degli stessi rifiutistessi rifiuti, nonché , nonché le imprese che intendono effettuare le imprese che intendono effettuare attività di bonifica dei sitiattività di bonifica dei siti, di bonifica dei beni contenenti , di bonifica dei beni contenenti amianto, di commercio ed intermediazione dei rifiuti, di amianto, di commercio ed intermediazione dei rifiuti, di gestione di impianti di smaltimento e di recupero di titolarità di gestione di impianti di smaltimento e di recupero di titolarità di terzi, e di gestione di impianti mobili di smaltimento e di terzi, e di gestione di impianti mobili di smaltimento e di recupero di rifiuti, devono essere iscritte all'Albo. recupero di rifiuti, devono essere iscritte all'Albo.

L'iscrizione deve essere rinnovata ogni cinque anniL'iscrizione deve essere rinnovata ogni cinque anni e e sostituisce l'autorizzazione all'esercizio delle attività di sostituisce l'autorizzazione all'esercizio delle attività di raccolta, di trasporto, di commercio e di intermediazione dei raccolta, di trasporto, di commercio e di intermediazione dei rifiutirifiuti; per le altre attività l'iscrizione abilita alla gestione degli ; per le altre attività l'iscrizione abilita alla gestione degli impianti il cui esercizio sia stato autorizzato ai sensi del impianti il cui esercizio sia stato autorizzato ai sensi del presente decreto. presente decreto.

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Procedure semplificateProcedure semplificate

Alcune attività di recupero rifiuti con caratteristiche Alcune attività di recupero rifiuti con caratteristiche

determinate sono ammessi alle procedure determinate sono ammessi alle procedure semplificatesemplificate. .

Le procedure semplificate devono Le procedure semplificate devono comunque garantire comunque garantire un elevato livello di protezione ambientaleun elevato livello di protezione ambientale e controlli e controlli efficaci. efficaci.

Con decreti del Ministro dell'ambiente sono adottate Con decreti del Ministro dell'ambiente sono adottate per ciascun tipo di attività le norme, che fissano i tipi e per ciascun tipo di attività le norme, che fissano i tipi e le quantità di rifiuti e le condizioni in base alle quali le le quantità di rifiuti e le condizioni in base alle quali le attività di smaltimento di rifiuti effettuate sono attività di smaltimento di rifiuti effettuate sono sottoposte alle procedure semplificate. sottoposte alle procedure semplificate.

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Procedure semplificateProcedure semplificate Le condizioni e le norme tecniche, in relazione a ciascun tipo di Le condizioni e le norme tecniche, in relazione a ciascun tipo di

attività, prevedono in particolare: attività, prevedono in particolare: a) a) per i rifiuti non pericolosiper i rifiuti non pericolosi: :

– le le quantità massime impiegabiliquantità massime impiegabili; ; – la la provenienza, i tipi e le caratteristiche dei rifiuti utilizzabili e le provenienza, i tipi e le caratteristiche dei rifiuti utilizzabili e le

condizioni specifichecondizioni specifiche alle quali le attività medesime sono sottoposte alle quali le attività medesime sono sottoposte alla disciplina prevista dal presente articolo; alla disciplina prevista dal presente articolo;

– le le prescrizioni necessarieprescrizioni necessarie per assicurare che, in relazione ai tipi o per assicurare che, in relazione ai tipi o alle quantità dei rifiuti ed ai metodi di recupero, i rifiuti stessi siano alle quantità dei rifiuti ed ai metodi di recupero, i rifiuti stessi siano recuperati senza pericolo per la salute dell’uomo e pregiudizio recuperati senza pericolo per la salute dell’uomo e pregiudizio all'ambiente; all'ambiente;

b) b) per i rifiuti pericolosiper i rifiuti pericolosi:: – le le quantità massime impiegabiliquantità massime impiegabili; ; – la la provenienza, i tipi e caratteristiche dei rifiutiprovenienza, i tipi e caratteristiche dei rifiuti; ; – le le condizioni specifiche riferite ai condizioni specifiche riferite ai valori limite di sostanze pericolose valori limite di sostanze pericolose

contenute nei rifiuticontenute nei rifiuti, ai valori limite di emissione per ogni tipo di , ai valori limite di emissione per ogni tipo di rifiuto ed al tipo di attività e di impianto utilizzato, anche in rifiuto ed al tipo di attività e di impianto utilizzato, anche in relazione alle altre emissioni presenti in sito; relazione alle altre emissioni presenti in sito;

– altri requisiti necessari per effettuare forme diverse di recupero; altri requisiti necessari per effettuare forme diverse di recupero; – le prescrizioni necessarie per assicurare che, in relazione al tipo ed le prescrizioni necessarie per assicurare che, in relazione al tipo ed

alle quantità di sostanze pericolose contenute nei rifiuti ed ai alle quantità di sostanze pericolose contenute nei rifiuti ed ai metodi di recupero, i rifiuti stessi siano recuperati senza pericolo metodi di recupero, i rifiuti stessi siano recuperati senza pericolo per la salute dell'uomo e pregiudizio all'ambiente. per la salute dell'uomo e pregiudizio all'ambiente.

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Procedure semplificateProcedure semplificate

La Provincia iscrive in un La Provincia iscrive in un apposito registroapposito registro le imprese le imprese che effettuano la comunicazione di inizio di attività e che effettuano la comunicazione di inizio di attività e verifica d'ufficio la sussistenza dei presupposti e dei verifica d'ufficio la sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti. requisiti richiesti.

Qualora la Provincia accerti il mancato rispetto delle Qualora la Provincia accerti il mancato rispetto delle norme tecniche e delle condizioni dispone con norme tecniche e delle condizioni dispone con provvedimento motivato il provvedimento motivato il divieto di inizio o di divieto di inizio o di prosecuzione dell'attivitàprosecuzione dell'attività, salvo che l'interessato non , salvo che l'interessato non provveda a conformare alla normativa vigente dette provveda a conformare alla normativa vigente dette attività ed i suoi effetti entro il termine prefissato attività ed i suoi effetti entro il termine prefissato dall'amministrazione. dall'amministrazione.

La comunicazione deve essere rinnovata ogni 5 anniLa comunicazione deve essere rinnovata ogni 5 anni e e comunque in caso di modifica sostanziale delle comunque in caso di modifica sostanziale delle operazioni di recupero. operazioni di recupero.

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Decreti attuativi Decreti attuativi del D.Lgs. 22/97del D.Lgs. 22/97

D.M. 11 marzo 1998, n. 141 D.M. 11 marzo 1998, n. 141 - Regolamento recante - Regolamento recante norme norme per lo smaltimento in discarica dei rifiutiper lo smaltimento in discarica dei rifiuti e per la e per la catalogazione dei rifiuti pericolosi smaltiti in discarica.catalogazione dei rifiuti pericolosi smaltiti in discarica.

D.M. 1 aprile 1998, n. 145D.M. 1 aprile 1998, n. 145  Regolamento recante la   Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del definizione del modello e dei contenuti del formulario di formulario di accompagnamento dei rifiutiaccompagnamento dei rifiuti ai sensi degli articoli 15, 18, ai sensi degli articoli 15, 18, comma 2, lettera e) , e comma 4, del decreto legislativo 5 comma 2, lettera e) , e comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22. febbraio 1997, n. 22.

D.M. del 1 aprile 1998, n. 148D.M. del 1 aprile 1998, n. 148 - Regolamento recante - Regolamento recante approvazione del approvazione del modello dei registri di carico e scarico dei modello dei registri di carico e scarico dei rifiutirifiuti ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m) , e ai sensi degli articoli 12, 18, comma 2, lettera m) , e 18, comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22. 18, comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.

D.M. 21 luglio 1998, n. 350D.M. 21 luglio 1998, n. 350    Regolamento recante norme per Regolamento recante norme per la determinazione dei la determinazione dei diritti di iscrizionediritti di iscrizione in appositi registri in appositi registri dovuti da dovuti da imprese che effettuano operazioni di recupero e imprese che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiutismaltimento di rifiuti, ai sensi degli articoli 31, 32 e 33 del , ai sensi degli articoli 31, 32 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 

D.M. 4 agosto 1998, n. 372D.M. 4 agosto 1998, n. 372 - Regolamento recante norme - Regolamento recante norme sulla sulla riorganizzazione del catasto dei rifiutiriorganizzazione del catasto dei rifiuti. .

D.M. 3 settembre 1998, n. 370D.M. 3 settembre 1998, n. 370 - Regolamento recante norme - Regolamento recante norme concernenti le concernenti le modalità di prestazione della garanzia modalità di prestazione della garanzia finanziaria per il trasporto transfrontaliero di rifiuti. finanziaria per il trasporto transfrontaliero di rifiuti.

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segue Decreti attuativi segue Decreti attuativi del D.Lgs. 22/97del D.Lgs. 22/97

D.M. 4 agosto 1999D.M. 4 agosto 1999 -  Determinazione, ai sensi dell'art. 41, -  Determinazione, ai sensi dell'art. 41, comma 10-bis, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, comma 10-bis, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, dell'entità dei dell'entità dei costi della raccolta differenziata dei rifiuti costi della raccolta differenziata dei rifiuti d'imballaggio in vetro a carico dei produttori ed utilizzatori, d'imballaggio in vetro a carico dei produttori ed utilizzatori, nonché delle condizioninonché delle condizioni e le modalità di ritiro dei rifiuti stessi da e le modalità di ritiro dei rifiuti stessi da parte dei produttori.parte dei produttori.

D.D. M. 25 ottobre 1999, n. 471 M. 25 ottobre 1999, n. 471 - Ministero dell'ambiente - - Ministero dell'ambiente - Regolamento recante criteri, procedure e Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa modalità per la messa in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti in sicurezza, la bonifica e il ripristino ambientale dei siti inquinatiinquinati, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 5 , ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche e integrazioni.febbraio 1997, n. 22 e successive modifiche e integrazioni.

DECRETO 26 giugno 2000, n. 219 - Regolamento recante la DECRETO 26 giugno 2000, n. 219 - Regolamento recante la disciplina per la disciplina per la gestione dei rifiuti sanitarigestione dei rifiuti sanitari, ai sensi dell'articolo , ai sensi dell'articolo 45 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22. 45 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22.

DECRETO 18 aprile 2000, n. 309 - Regolamento di DECRETO 18 aprile 2000, n. 309 - Regolamento di organizzazione e funzionamento organizzazione e funzionamento dell'Osservatorio nazionale sui dell'Osservatorio nazionale sui rifiutirifiuti, di cui all'articolo 26, comma 4, del decreto legislativo 5 , di cui all'articolo 26, comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22. febbraio 1997, n. 22.

DECRETO LEGISLATIVO 13 gennaio 2003, n. 36 - Attuazione della DECRETO LEGISLATIVO 13 gennaio 2003, n. 36 - Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiutidiscariche di rifiuti..

DECRETO LEGISLATIVO 24 giugno 2003, n. 182 - Attuazione della DECRETO LEGISLATIVO 24 giugno 2003, n. 182 - Attuazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i i rifiuti prodotti dalle navirifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico.  ed i residui del carico. 

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Decreto sull’incenerimento Decreto sull’incenerimento dei rifiutidei rifiuti

Il Consiglio dei Ministri del Il Consiglio dei Ministri del 29 aprile 200529 aprile 2005 ha ha approvato il approvato il decreto legislativo per l'attuazione decreto legislativo per l'attuazione della direttiva 2000/76 sull'incenerimento dei della direttiva 2000/76 sull'incenerimento dei rifiutirifiuti. .

Il decreto Il decreto si applica agli si applica agli impianti di incenerimento impianti di incenerimento e di coincenerimento dei rifiutie di coincenerimento dei rifiuti e e stabilisce le stabilisce le misure e le procedure finalizzate a prevenire e misure e le procedure finalizzate a prevenire e ridurre gli effetti negativi sull'ambienteridurre gli effetti negativi sull'ambiente, , in in particolare l'inquinamento atmosferico, del particolare l'inquinamento atmosferico, del suolo, delle acque superficiali e sotterranee e i suolo, delle acque superficiali e sotterranee e i rischi per la salute umana che ne derivinorischi per la salute umana che ne derivino. .

Prevede che i Prevede che i cittadini possano accedere a tutte cittadini possano accedere a tutte le informazionile informazioni, così da essere coinvolti nelle , così da essere coinvolti nelle eventuali opportune decisioni. eventuali opportune decisioni.

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Segue Decreto Segue Decreto sull’incenerimento sull’incenerimento

dei rifiutidei rifiuti Il provvedimento Il provvedimento regola tutte le fasi regola tutte le fasi

dell'incenerimento dei rifiutidell'incenerimento dei rifiuti, dal momento della , dal momento della ricezione nell'impianto fino alla corretta ricezione nell'impianto fino alla corretta gestione e smaltimento delle sostanze residue:gestione e smaltimento delle sostanze residue:– i valori limite di emissionei valori limite di emissione; ; – i i metodi di campionamento, di analisimetodi di campionamento, di analisi e di valutazione e di valutazione

degli inquinanti derivanti dagli stessi impianti; degli inquinanti derivanti dagli stessi impianti; – i criteri e le norme tecniche generali riguardanti le i criteri e le norme tecniche generali riguardanti le

caratteristiche costruttive e funzionalicaratteristiche costruttive e funzionali, nonché le , nonché le condizioni di esercizio degli impianticondizioni di esercizio degli impianti, con particolare , con particolare riferimento alle esigenze di assicurare una elevata riferimento alle esigenze di assicurare una elevata protezione dell'ambiente contro le emissioni causate protezione dell'ambiente contro le emissioni causate dall'incenerimento e dal coincenerimento dei rifiuti;dall'incenerimento e dal coincenerimento dei rifiuti;

– i criteri temporali di adeguamento degli impianti già i criteri temporali di adeguamento degli impianti già esistentiesistenti alle disposizioni del presente decreto. alle disposizioni del presente decreto.

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Modifiche subite dal Modifiche subite dal D.Lgs.22/97D.Lgs.22/97

D.LgsD.Lgs. del 8 novembre 1997, n. 389. del 8 novembre 1997, n. 389 - Modifiche ed integrazioni al - Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, in materia di rifiuti, decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22, in materia di rifiuti, di rifiuti pericolosi, di imballaggi e di rifiuti di imballaggio.di rifiuti pericolosi, di imballaggi e di rifiuti di imballaggio.

Legge 24 aprile 1998, n. 128Legge 24 aprile 1998, n. 128 - "Disposizioni per l'adempimento di - "Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dalla appartenenza dell'Italia alle Comunità obblighi derivanti dalla appartenenza dell'Italia alle Comunità europee – legge comunitaria 1995-1997".europee – legge comunitaria 1995-1997".

Legge 9 dicembre 1998, n. 426 Legge 9 dicembre 1998, n. 426 - Nuovi interventi in campo - Nuovi interventi in campo ambientale. ambientale.

Art. 49 dellaArt. 49 della  Legge 23 dicembre 1998, n. 448   Legge 23 dicembre 1998, n. 448  - Misure di finanza - Misure di finanza pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo .pubblica per la stabilizzazione e lo sviluppo .

Art. 33 della Art. 33 della Legge 23 dicembre 1999, n. 488Legge 23 dicembre 1999, n. 488  - Disposizioni per la   - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2000)(legge finanziaria 2000)

LEGGE 21 novembre 2000, n. 342LEGGE 21 novembre 2000, n. 342 - Misure in materia fiscale. - Misure in materia fiscale. LEGGE 23 marzo 2001, n. 93LEGGE 23 marzo 2001, n. 93 - Disposizioni in campo ambientale. - Disposizioni in campo ambientale. DECRETO-LEGGE 16 luglio 2001, n. 286DECRETO-LEGGE 16 luglio 2001, n. 286 - Differimento di termini in - Differimento di termini in

materia di smaltimento di rifiuti.materia di smaltimento di rifiuti. Art 7 del Art 7 del DECRETO-LEGGE 28 dicembre 2001, n. 452DECRETO-LEGGE 28 dicembre 2001, n. 452 - Disposizioni - Disposizioni

urgenti in tema di accise, di gasolio per autotrazione, di urgenti in tema di accise, di gasolio per autotrazione, di smaltimento di oli usati, di giochi e scommesse, nonché sui smaltimento di oli usati, di giochi e scommesse, nonché sui rimborsi IVA, Convertito in legge con modificazioni, dalla rimborsi IVA, Convertito in legge con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2002, n. 16legge 27 febbraio 2002, n. 16..LEGGE 28 dicembre 2001, n. 448LEGGE 28 dicembre 2001, n. 448 - - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Statopluriennale dello Stato

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segue Modifiche subite segue Modifiche subite dal D.Lgs.22/97dal D.Lgs.22/97

Art. 14 della LEGGE 1° marzo 2002, n. 39 - Disposizioni per Art. 14 della LEGGE 1° marzo 2002, n. 39 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2001.dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2001.

Art. 23 della Legge 31 luglio 2002, n. 179 - Disposizioni in Art. 23 della Legge 31 luglio 2002, n. 179 - Disposizioni in materia ambientale. materia ambientale.

DECRETO LEGISLATIVO 13 gennaio 2003, n. 36 - Attuazione DECRETO LEGISLATIVO 13 gennaio 2003, n. 36 - Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti. della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche di rifiuti.

Art. 9 della LEGGE 3 febbraio 2003, n. 14 - Disposizioni per Art. 9 della LEGGE 3 febbraio 2003, n. 14 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2002.dell'Italia alle Comunità europee. Legge comunitaria 2002.

DECRETO LEGISLATIVO 24 giugno 2003, n. 182 - Attuazione DECRETO LEGISLATIVO 24 giugno 2003, n. 182 - Attuazione della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di della direttiva 2000/59/CE relativa agli impianti portuali di raccolta per i raccolta per i rifiuti prodotti dalle navirifiuti prodotti dalle navi ed i residui del carico. ed i residui del carico.

DECRETO LEGISLATIVO 24 giugno 2003, n. 209 - Attuazione DECRETO LEGISLATIVO 24 giugno 2003, n. 209 - Attuazione della direttiva 2000/53/CE relativa ai della direttiva 2000/53/CE relativa ai veicoli fuori usoveicoli fuori uso. .

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 2003, DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 luglio 2003, n. 254 - Regolamento recante disciplina della gestione dei n. 254 - Regolamento recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitaririfiuti sanitari a norma dell'articolo 24 della legge 31 luglio a norma dell'articolo 24 della legge 31 luglio 2002, n. 179. 2002, n. 179.

LEGGE 15 dicembre 2004, n. 308 - LEGGE 15 dicembre 2004, n. 308 - Delega al Governo per il Delega al Governo per il riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione riordino, il coordinamento e l'integrazione della legislazione in materia ambientale e misure di diretta applicazione. in materia ambientale e misure di diretta applicazione. 

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Gestione di particolari categorie di Gestione di particolari categorie di rifiuti BENI DUREVOLIrifiuti BENI DUREVOLI

I beni durevoli per uso domestico che hanno esaurito la I beni durevoli per uso domestico che hanno esaurito la loro durata operativa devono essere consegnati ad un loro durata operativa devono essere consegnati ad un rivenditore contestualmente all'acquisto di un bene rivenditore contestualmente all'acquisto di un bene durevole di tipologia equivalentedurevole di tipologia equivalente o devono essere o devono essere conferiti alle imprese pubbliche o private che conferiti alle imprese pubbliche o private che gestiscono la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani gestiscono la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani o agli appositi centri di raccolta a cura del detentore. o agli appositi centri di raccolta a cura del detentore.

I produttori e gli importatori devono provvedere al ritiro, I produttori e gli importatori devono provvedere al ritiro, al recupero e allo smaltimento dei beni durevoli al recupero e allo smaltimento dei beni durevoli consegnati dal detentore al rivenditore, sulla base di consegnati dal detentore al rivenditore, sulla base di appositi accordi di programma. appositi accordi di programma.

Il Ministro dell'ambiente promuove Il Ministro dell'ambiente promuove accordi di accordi di programmaprogramma tra le imprese che producono tali beni, tra le imprese che producono tali beni, quelle che li immettono al consumo, anche in qualità di quelle che li immettono al consumo, anche in qualità di importatori ed i soggetti pubblici e privati che ne importatori ed i soggetti pubblici e privati che ne gestiscono la raccolta, il recupero, il riciclaggio e lo gestiscono la raccolta, il recupero, il riciclaggio e lo smaltimento. smaltimento.

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Rifiuti sanitariRifiuti sanitari

Il deposito temporaneo presso il luogo di produzione di Il deposito temporaneo presso il luogo di produzione di

rifiuti sanitari pericolosi deve essere effettuato in rifiuti sanitari pericolosi deve essere effettuato in condizioni tali da non causare alterazioni che condizioni tali da non causare alterazioni che comportino rischi per la salute e può avere una comportino rischi per la salute e può avere una durata durata massima di cinque giornimassima di cinque giorni. Per quantitativi non . Per quantitativi non superiori a duecento litri detto deposito temporaneo superiori a duecento litri detto deposito temporaneo può raggiungere i trenta giorni, alle predette può raggiungere i trenta giorni, alle predette condizioni. condizioni.

Al direttore sanitario della struttura pubblica o privata Al direttore sanitario della struttura pubblica o privata compete la sorveglianza ed il rispetto di tale compete la sorveglianza ed il rispetto di tale disposizione, fino al conferimento dei rifiuti disposizione, fino al conferimento dei rifiuti all'operatore autorizzato al trasporto verso l'impianto all'operatore autorizzato al trasporto verso l'impianto di smaltimento. di smaltimento.

In attuazione di quanto disposto nel D.Lgs. 22 è stato In attuazione di quanto disposto nel D.Lgs. 22 è stato emanato il emanato il D.M. 26 giugno 2000, n. 219.D.M. 26 giugno 2000, n. 219.

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Veicoli a motore e rimorchiVeicoli a motore e rimorchi

Il proprietario di un veicolo a motore e rimorchi che Il proprietario di un veicolo a motore e rimorchi che

intenda procedere alla demolizione dello stesso deve intenda procedere alla demolizione dello stesso deve consegnarlo ad un centro di raccolta autorizzato per la consegnarlo ad un centro di raccolta autorizzato per la messa in sicurezza, la demolizione, il recupero dei messa in sicurezza, la demolizione, il recupero dei materiali e la rottamazione. Tali centri di raccolta materiali e la rottamazione. Tali centri di raccolta possono ricevere anche rifiuti costituiti da parti di possono ricevere anche rifiuti costituiti da parti di veicoli a motore. veicoli a motore.

Il proprietario di un veicolo a motore o di un rimorchio Il proprietario di un veicolo a motore o di un rimorchio destinato alla demolizione può altresì consegnarlo ai destinato alla demolizione può altresì consegnarlo ai concessionari o alle succursali delle case costruttrici concessionari o alle succursali delle case costruttrici per la consegna successiva ai centri di cui al comma 1 per la consegna successiva ai centri di cui al comma 1 qualora intenda cedere il predetto veicolo o rimorchio qualora intenda cedere il predetto veicolo o rimorchio per acquistarne un altro. per acquistarne un altro.

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SanzioniSanzioni

Abbandono di rifiuti.Abbandono di rifiuti. Chiunque abbandona o deposita rifiutiChiunque abbandona o deposita rifiuti o li immette nelle o li immette nelle

acque superficiali o sotterranee è punito con la acque superficiali o sotterranee è punito con la sanzione sanzione amministrativa pecuniariaamministrativa pecuniaria da lire duecentomila a lire da lire duecentomila a lire unmilioneduecentomilaunmilioneduecentomila. Se l'abbandono di rifiuti sul suolo . Se l'abbandono di rifiuti sul suolo riguarda riguarda rifiuti non pericolosi e non ingombranti si applica la rifiuti non pericolosi e non ingombranti si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da lire cinquantamila a sanzione amministrativa pecuniaria da lire cinquantamila a lire trecentomilalire trecentomila. .

Chiunque non ottempera all'ordinanza del Sindaco di Chiunque non ottempera all'ordinanza del Sindaco di rimozione dei rifiuti abbandonatirimozione dei rifiuti abbandonati è punito con la pena è punito con la pena dell‘dell‘arresto fino ad un annoarresto fino ad un anno. Con la sentenza di condanna . Con la sentenza di condanna per tali contravvenzioni, o con la decisione emessa ai sensi per tali contravvenzioni, o con la decisione emessa ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura penale, dell'articolo 444 del codice di procedura penale, il beneficio il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere della sospensione condizionale della pena può essere subordinato alla esecuzione di quanto stabilito nella subordinato alla esecuzione di quanto stabilito nella ordinanza o nell'obbligo non eseguiti.ordinanza o nell'obbligo non eseguiti.

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Attività di gestione di rifiuti Attività di gestione di rifiuti non autorizzatanon autorizzata

Chiunque effettua un'attività di raccolta, trasporto, Chiunque effettua un'attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta intermediazione di rifiuti in mancanza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione è punito: autorizzazione, iscrizione o comunicazione è punito:

a) con la pena dell‘a) con la pena dell‘arresto da tre mesi ad un anno o arresto da tre mesi ad un anno o con l'ammenda da lire cinque milioni a lire cinquanta con l'ammenda da lire cinque milioni a lire cinquanta milionimilioni se si tratta di se si tratta di rifiuti non pericolosirifiuti non pericolosi; ;

b) con la pena dell‘ b) con la pena dell‘ arresto da sei mesi a due anni e arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da lire cinque milioni a lire cinquanta con l'ammenda da lire cinque milioni a lire cinquanta milionimilioni se si tratta di se si tratta di rifiuti pericolosirifiuti pericolosi. .

Dette pene si applicano anche ai titolari di imprese ed Dette pene si applicano anche ai titolari di imprese ed ai responsabili di enti che abbandonano o depositano ai responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo incontrollato i rifiuti prodotti.in modo incontrollato i rifiuti prodotti.

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Codici dei rifiutiCodici dei rifiuti

Ogni rifiuto è individuato da un Ogni rifiuto è individuato da un codice a 6 cifrecodice a 6 cifre che ne indica la che ne indica la provenienza e le caratteristiche. I provenienza e le caratteristiche. I codici vigenti sono riportati nella codici vigenti sono riportati nella Dir.Min. 9 aprile 2002 (Allegato Dir.Min. 9 aprile 2002 (Allegato A), che recepisce alcune Decisioni A), che recepisce alcune Decisioni europee. europee.

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La gestione dei rifiuti in La gestione dei rifiuti in EuropaEuropa

In Europa ogni anno si producono circa In Europa ogni anno si producono circa 1,3 miliardi di 1,3 miliardi di tonnellate di rifiutitonnellate di rifiuti, escludendo quelli agricoli. , escludendo quelli agricoli.

Complessivamente i rifiuti prodotti si distinguono Complessivamente i rifiuti prodotti si distinguono in:in:29% rifiuti dell'attività estrattiva 29% rifiuti dell'attività estrattiva 26% rifiuti dell'attività manifatturiera26% rifiuti dell'attività manifatturiera22% rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione22% rifiuti dell'attività di costruzione e demolizione14% rifiuti urbani14% rifiuti urbani5% rifiuti da varie fonti5% rifiuti da varie fonti4% rifiuti dall'attività di produzione dell'energia4% rifiuti dall'attività di produzione dell'energia(fonte Rapporto Rifiuti 2003 - dati 1997)(fonte Rapporto Rifiuti 2003 - dati 1997)

La produzione diLa produzione di rifiuti urbani rifiuti urbani in Europa è pertanto in Europa è pertanto pari a pari a 198 milioni di tonnellate198 milioni di tonnellate. Considerando la . Considerando la popolazione UE di 375 milioni di abitanti, popolazione UE di 375 milioni di abitanti, ogni abitante ogni abitante in Europa produce ogni anno 527 kg di rifiutiin Europa produce ogni anno 527 kg di rifiuti. .

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Smaltimento dei rifiuti Smaltimento dei rifiuti in Europain Europa

Nonostante gli sforzi nel recupero e nel Nonostante gli sforzi nel recupero e nel riciclaggio, la discarica resta la soluzione riciclaggio, la discarica resta la soluzione ancora più praticata per il 54% dei casi. ancora più praticata per il 54% dei casi.

Il 27% dei rifiuti urbani entra nella filiera Il 27% dei rifiuti urbani entra nella filiera del riciclaggio o del compostaggio. del riciclaggio o del compostaggio.

Il 19% restante dei rifiuti è avviato Il 19% restante dei rifiuti è avviato all'incenerimento con o senza recupero all'incenerimento con o senza recupero di energia (termovalorizzatori).di energia (termovalorizzatori).

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La gestione dei rifiuti urbani La gestione dei rifiuti urbani

in Italiain ItaliaL'Italia produce ogni anno L'Italia produce ogni anno 29 milioni di tonnellate di rifiuti 29 milioni di tonnellate di rifiuti solidi urbani (dato 2001).solidi urbani (dato 2001). La politica della gestioni rifiuti è ancora fortemente orientata La politica della gestioni rifiuti è ancora fortemente orientata alle alle discarichediscariche e solo un quarto dei rifiuti segue altre strade e solo un quarto dei rifiuti segue altre strade ((compostaggio, riciclaggiocompostaggio, riciclaggio) e meno del 10% dei rifiuti viene ) e meno del 10% dei rifiuti viene incenerito tramite gli inceneritori o incenerito tramite gli inceneritori o termovalorizzatoritermovalorizzatori..

Si registra comunque una Si registra comunque una crescitacrescita del settore del del settore del compostaggio, in particolare del compostaggio, in particolare del compostaggio delle frazioni compostaggio delle frazioni selezionate dei rifiutiselezionate dei rifiuti, sia in termini di quantità di rifiuti trattati , sia in termini di quantità di rifiuti trattati sia in termini di numero di impianti.sia in termini di numero di impianti. Tale risultato è stato Tale risultato è stato raggiunto anche raggiunto anche graziegrazie all’incentivazione dei sistemi di all’incentivazione dei sistemi di raccolta differenziata.raccolta differenziata. In concomitanza con lo sviluppo dei trattamenti a valle della In concomitanza con lo sviluppo dei trattamenti a valle della raccolta differenziata, la quantità dei rifiuti avviati alla raccolta differenziata, la quantità dei rifiuti avviati alla termovalorizzazionetermovalorizzazione dovrebbe ulteriormente crescere nei dovrebbe ulteriormente crescere nei prossimi anni in seguito alla costruzione di numerosi nuovi prossimi anni in seguito alla costruzione di numerosi nuovi impianti. Inoltre, lo sviluppo tecnologico ha limitato impianti. Inoltre, lo sviluppo tecnologico ha limitato drasticamente il numero degli insediamenti che non drasticamente il numero degli insediamenti che non effettuano il recupero energetico (effettuano il recupero energetico (dei 44 impianti di dei 44 impianti di incenerimento dei rifiuti urbani nel 2001 solo 8 sono senza incenerimento dei rifiuti urbani nel 2001 solo 8 sono senza recupero di energiarecupero di energia). ).

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La gestione dei rifiuti urbaniLa gestione dei rifiuti urbaniin Italiain Italia

DATI 2001:DATI 2001:

– il il 66,766,7% dei rifiuti urbani sono stati smaltiti in % dei rifiuti urbani sono stati smaltiti in discarica discarica per un totale di circa 19,7 milioni di per un totale di circa 19,7 milioni di tonnellate; tonnellate;

– l’l’8,8 %8,8 % sono stati avviati ad impianti di sono stati avviati ad impianti di incenerimento con o senza recupero di energiaincenerimento con o senza recupero di energia; ;

– il il 12,8%12,8% sono stati avviati ad sono stati avviati ad impianti di selezione impianti di selezione con produzione di compost frazione secca e/o CDRcon produzione di compost frazione secca e/o CDR; ;

– il il 5,9%5,9% sono stati avviati ad impianti di sono stati avviati ad impianti di compostaggio di frazioni selezionatecompostaggio di frazioni selezionate; ;

– il il 5,8%5,8% sono stati avviati ad sono stati avviati ad altre forme di altre forme di recuperorecupero..

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Il Il D.Lgs.22/97D.Lgs.22/97 prevedeva una prevedeva una raccolta raccolta differenziata dei rifiuti urbanidifferenziata dei rifiuti urbani assicurata in assicurata in ogni ambito territoriale ottimale pari alle ogni ambito territoriale ottimale pari alle seguenti percentuali minime di rifiuti seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti: prodotti:

a) 15% entro due anni dalla data di entrata in a) 15% entro due anni dalla data di entrata in vigore del decreto; vigore del decreto;

b) 25% entro quattro anni dalla data di b) 25% entro quattro anni dalla data di entrata in vigore del decreto; entrata in vigore del decreto;

c) 35% a partire dal sesto anno successivo c) 35% a partire dal sesto anno successivo alla data di entrata in vigore del decreto. alla data di entrata in vigore del decreto.

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La gestione dei rifiuti La gestione dei rifiuti specialispeciali

L’analisi dei L’analisi dei dati 2000 e 2001dati 2000 e 2001 evidenzia che : evidenzia che : circa il circa il 40%40% dei rifiuti speciali è avviato ad operazioni di dei rifiuti speciali è avviato ad operazioni di

recupero di materiarecupero di materia, comprendente le tipologie di , comprendente le tipologie di recupero descritte dalle operazioni che vanno da R2 a R10; recupero descritte dalle operazioni che vanno da R2 a R10;

circa il circa il 2 %2 % è avviato a è avviato a valorizzazione energeticavalorizzazione energetica in in impianti produttivi quali cementifici, impianti per la impianti produttivi quali cementifici, impianti per la produzione di energia, piccole fornaci che utilizzano rifiuti produzione di energia, piccole fornaci che utilizzano rifiuti come combustibile in luogo dei combustibili convenzionali; come combustibile in luogo dei combustibili convenzionali; in tale quantità non viene incluso l’incenerimento con in tale quantità non viene incluso l’incenerimento con recupero di energia; recupero di energia;

circa il circa il 15%15% è avviato in è avviato in impianti di trattamentoimpianti di trattamento chimico- chimico-fisico o biologico, preliminari allo smaltimento; fisico o biologico, preliminari allo smaltimento;

circa l’circa l’1%1% dei rifiuti gestiti è avviato all’ dei rifiuti gestiti è avviato all’incenerimentoincenerimento; ;

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La gestione dei rifiuti La gestione dei rifiuti specialispeciali

circa il circa il 3 %3 % viene gestito da soggetti viene gestito da soggetti autorizzati allo autorizzati allo stoccaggio provvisoriostoccaggio provvisorio e e al deposito preliminare; al deposito preliminare;

il 26,5% nel 2000 e il 23,8% nel 2001 il 26,5% nel 2000 e il 23,8% nel 2001 dei rifiuti è avviato in dei rifiuti è avviato in discariche discariche autorizzateautorizzate..

In generale, si riscontra un aumento In generale, si riscontra un aumento generalizzato dei rifiuti gestiti rispetto generalizzato dei rifiuti gestiti rispetto agli anni precedenti, in linea con la agli anni precedenti, in linea con la maggiore produzione di rifiuti registrata. maggiore produzione di rifiuti registrata.