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Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 71
Gestione delle Imprese Informatiche
Lezione 7
Padova, 12 febbraio 2009
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 72
Il controllo di gestione operativo in azienda
Il caso Ulisse
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 73
Una distinzione di comodo
CRITERIO DISTINTIVO
AMMINISTRAZIONE CONTROLLO DI GESTIONE
Destinatari Esterni all’azienda Interni all’azienda
Codifica normativa Alta Nulla
Periodo di riferimento Consuntivo Preventivo
Priorità Precisione e tracciabilità
Rilevanza e tempestività
Livello di dettaglio Sintetico Analitico
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 74
Gli strumenti dell’amministrazione
Bilancio d’esercizio Principi:
1. omogeneità
2. costo
3. duplice aspetto
4. Principi contabili Prospettiva di funzionamento
Conto Profitti e perdite Principi
1. Competenza
2. Rilevanza
3. Prudenza
4. Realizzazione dei ricavi Analisi della capacità di produrre reddito
Rendiconto dei flussi di cassa Analisi della capacità di produrre liquidità
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 75
PASSIVITA’
Obblighi, cioè doveri o impegni a tenere
comportamenti determinati, che l’azienda
ha nei confronti di terzi
Passività correnti1. Debiti a breve vs banche2. Debiti vs. fornitori
Passività a lungo termine1. Debiti a lungo termine
Capitale netto1. Capitale sociale2. Riserve di utili3. Altre riserve
ATTIVITA’
Risorse di valore che l’azienda possiede perché di esse si
avvarrà lo svolgimento delle attività future
Attività correnti1. Cassa2. Titoli3. Crediti commerciali4. Rimanenze
Attività immobilizzate1. Fabbricati, impianti e
macchinari2. Immobilizzazioni finanziarie3. Marchi e Brevetti4. Avviamento
Bilancio di esercizio
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 76
Il conto profitti e perdite
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 77
Rendiconto dei flussi di cassa
Utile ..+ Ammortamenti ..
flusso di cassa generato dalla gestione reddituale ..- Incremento di crediti commerciali ..+ Decremento di rimanenze ..+ Incremento di debiti commerciali ..
Entrate nette della gestioneEntrate nette della gestione x
Entrate extra-gestioneEntrate extra-gestione yCessione di fabbricato ..Emissione di obbligazioni ..
Uscite extra-gestioneUscite extra-gestione zRimborso di mutuo ..Pagamento di TFR ..
Flusso di cassa effettivoFlusso di cassa effettivo (x+y-z) (x+y-z)
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 78
I principi che guidano la redazione del bilancio e del conto profitti e perdite
Veridicità - coerenza nella formulazione delle stime e delle congetture utilizzate per la formazione del bilancio
Correttezza - utilizzo di criteri tecnicamente corretti nella determinazione dei valori e corretta comunicazione delle informazioni
Omogeneità – E’ il principio secondo cui i rendiconti finanziari riportano soltanto quei fatti della vita aziendale che possono essere espressi in termini monetari. Il principio di omogeneità assume che l’unità di misura conservi nel tempo la sua capacità di rappresentare il potere di acquisto.
Costo – La contabilità si interessa principalmente del costo di acquisto delle attività, cioè del costo originario (o “storico”), non del loro valore di mercato.
Duplice aspetto – Tale principio sancisce l’uguaglianza tra le attività e le passività+il capitale netto
Principi contabili – Sono i principi contabili emessi a livello italiano o internazionale che regolamentano la predisposizione dei bilanci
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 79
Competenza - Ha la funzione di guidare l'attribuzione dei componenti di reddito ai diversi esercizi a cui essi spettano: Occorre considerare i proventi e oneri di competenza, indipendentemente dalla
data di incasso e pagamento Occorre considerare i rischi e le perdite di competenza, anche se conosciuti
dopo la chiusura dell’esercizio Al principio di competenza viene però affiancato il principio di prudenza.
Contemperando i due principi, si deve rinunciare a considerare gli effetti positivi che non si siano ancora realizzati, mentre si considerano quelli negativi
Prudenza - La prudenza consiste “nell’impiego di un grado di cautela nell’esercizio delle stime richieste in condizioni di incertezza, in modo che le attività o i ricavi non siano sovrastimati e le passività o i costi non siano sottostimati”
I principi che guidano la redazione del bilancio e del conto profitti e perdite
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 710
Rilevanza – La contabilità può trascurare le transazioni irrilevanti. Le transazioni rilevanti sono quelle che, se non fossero contabilizzate o fossero distorte, indurrebbero a valutare diversamente la posizione finanziaria di un’azienda
Continuità dei criteri di valutazione - L’applicazione costante nel tempo dei medesimi criteri di valutazione è un presupposto indispensabile per poter confrontare i bilanci dei diversi esercizi e apprezzare le variazioni nella situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell’impresa
Realizzazione dei ricavi – Il ricavo va riconosciuto nel periodo di realizzazione
I principi che guidano la redazione del bilancio e del conto profitti e perdite
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 711
Classificazione dei valori economici
QUANTITA’ ECONOMICHE: sono i valori caratterizzati da un maggior grado di oggettività rispetto alle stime e alle congetture. Sono ad esempio – i prezzi-costo ed i prezzi-ricavo che si formano negli scambi monetari che l’azienda realizza con altre economie;
VALORI STIMATI: sono necessari per definire ipotesi di previsione connesse all’andamento favorevole o sfavorevole di determinati processi economici in corso di svolgimento (ad esempio la stima delle perdite sui crediti);
VALORI CONGETTURATI: si basano su ipotesi finzione, ossia su ipotesi inerenti la suddivisione di redditi lordi in corso di formazione tra differenti periodi amministrativi (ad esempio gli ammortamenti e le rimanenze).
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 712
Classificazione dei valori finanziari
VALORI CERTI: si tratta dei valori inerenti alle riscossioni ed ai pagamenti di moneta (non presentano rischi di credito o di cambio)
VALORI ASSIMILATI: sono crediti e debiti di regolamento,temporaneamente sostitutivi della moneta (presentano rischi di credito)
VALORI PRESUNTI: sono crediti e debiti di regolamento espressi originariamente in moneta non di conto e che quindi necessitano di un processo di traduzione in moneta di conto(presentano rischi di credito e di cambio
CREDITI E DEBITI DI FINANZIAMENTO O DI PRESTITO: sono valori di prestiti concessi o ottenuti che, a differenza di quelli di regolamento, hanno per oggetto di scambio la disponibilità di moneta
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 713
Il caso Worldcom
Mercati finanziari
È tempo di Chapter 11 per WorldCom Dopo lo scandalo che ha travolto i mercati finanziari e indotto il presidente degli Stati Uniti a dichiarare guerra ai manager che commettono falso in bilancio, il carrier Usa ha richiesto la gestione controllata
22 luglio 2002 Dopo il clamoroso dissesto Enron, portato alla ribalta delle cronache anche per aver sgretolato agli occhi del mondo la credibilità della società di consulenza Arthur Adersen, arriva il caso WorldCom e la sensazione condivisa è che al peggio non ci sia mai fine. Il colosso delle telecomunicazioni statunitense, che negli scorsi due esercizi ha omesso di contabilizzare in maniera corretta spese per 3,85 miliardi di dollari, ascritti sotto la voce 'investimenti', si è definitivamente appellata al Chapter 11 presso la Corte di Manhattan.
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 714
Gli strumenti del controllo di gestione
Reporting Stato patrimoniale riclassificato in base a criteri finanziari Profitti e perdite riclassificato in base al criterio di destinazione Confronto anno corrente vs anni precedenti
Budgeting Annuale rolling
Analisi di bilancio per indici Altre analisi
Relazione costi-volumi-risultati Analisi differenziale
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 715
Il controllo di gestione…
cura la determinazione del costo di produzione dei beni o servizi, permettendo la determinazione dei prezzi e il calcolo dei margini
richiama l'attenzione del management su quelle aree di attività che richiedono interventi (ad es. evidenziando settori in perdita all'interno di un risultato complessivo aziendale in utile)
contribuisce ad aumentare la motivazione di tutti i soggetti dotati di potere decisionale, perché permette il confronto fra risultati a consuntivo e risultati preventivati a budget, e conseguente ricerca delle cause degli scostamenti
mette in evidenza le responsabilità dei singoli manager, perchè fornisce una misura della performance di singole aree di responsabilità nel tempo
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 716
Il controllo di gestione…
fornisce le informazioni per una remunerazione legata ai risultati
favorisce un corretto uso delle risorse disponibili, mediante il processo di budgeting
permette il confronto fra performance dell'azienda e performance della concorrenza
permette di analizzare e valutare l'impatto finanziario e il valore generato dalle decisioni di investimento
fornisce le informazioni per scegliere più razionalmente fra incremento della capacità produttiva interna e il ricorso ai terzisti (decisioni di make or buy)
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 717
Rischio operativo
RISCHIO OPERATIVO
Per rischio operativo si intende la variabilità dei risultati che deriva dalla struttura operativa dell’azienda.
A parità di tutte le altre condizioni, possiamo affermare che una struttura produttiva con una elevata percentuale di costi fissi è da considerarsi rigida. L’effetto che una variazione del fatturato avrà sul risultato operativo sarà direttamente conseguente al peso ricoperto dai costi fissi. Questo fenomeno è detto LEVA OPERATIVA.
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 718
Grado di leva operativa (GLO)
Margine di contribuzione=(Ricavi-costi variabili)
Reddito operativo
GLO
Tanto più è elevato il grado di leva operativa e tanto più elevata è la variabilità dei risultati (misurati dal reddito operativo) conseguente ad una variazione del fatturato.
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 719
Esempio GLO
Aziende A B C Quant.prodotta 100 100 100 CV Tot. 300 400 500 CF Tot. 550 450 350 C.Tot. 850 850 850 CF/CTot. 0,65 0,53 0,41 Redd.operativo (1.000 - 850)
150 150 150
GLO 4,66 4,00 3,33
Aziende A B C Variaz.quant.prod. 10 10 10 Variaz.fatturato 100 100 100 Variaz.costi 30 40 50 Variaz.risul.oper. 70 60 50
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 720
Rischio finanziario
RISCHIO FINANZIARIO
Il rischio finanziario presenta le seguenti componenti fondamentali:
- Rischio di credito (o Leverage o Leva finanziaria);
- Rischio di tasso;
- Rischio di cambio.
Una leva finanziaria elevata rappresenta il principale fattore di rischio per gli interlocutori finanziari.
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 721
Grado di leva finanziaria (GLF)
Reddito operativo
Reddito nettoGLF
Il grado di leva finanziaria esprime la misura in cui il reddito netto reagisce alle variazioni del reddito operativo.
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 722
Esempio GLF
Aziende A B Indebitamento 500 300 Costo indeb. 10% 10% Reddito operativo 100 100 Oneri finanziari 50 30 Reddito netto 50 70 GLF 2,00 1,42 Variaz.Rop. (-20%) 80 80 Variaz.Rn 30 (-40%) 50 (-28,6%) Variaz.Rop. (+10%) 110 110 Variaz.Rn 60 (+20%) 80 (+14,3%)
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 723
Analisi costi-volumi-risultati
Una delle più semplici ed efficaci descrizioni del funzionamento diun'impresa è quella che considera i legami tra i costi sostenuti, i volumi produttivi realizzati e i risultati economici conseguiti.
R.Op. = mcu * Q - CF
Risultato operativo = Ricavi operativi – Costi operativiRicavi operativi = Prezzo unitario * quantitàCosti Operativi = Costi operativi variabili + Costi operativi fissiCosti operativi variabili = costo variabile unitario * quantità
R.op. = (p * Q) – [(cvu * Q) + CF]= [(p * Q) – (cvu * Q)] – CF
= (p – cvu) * Q - CF
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 724
Analisi C-V-R: grafico
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 725
Il controllo di gestione operativo in azienda
Il caso Ulisse
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 726
Il contratto
Contratto quinquennale per la gestione dei sistemi infrastrutturali (Mainframe, Server mgmt, Workplace mgmt, projects deployment, HW/SW resale)
Listino prezzi unitari per oggetto gestito HW/SW di proprietà del cliente Data centre di proprietà del partner tecnologico 25000 pdl; 2000 server; 1000 mips
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 727
La situazione iniziale
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 728
I problemi
Comprensione dei valori complessivi di costo per natura
Determinazione delle variabili operative fondamentali (“driver di costo”)
Determinazione della granularità dell’analisi C-V-R
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 729
Comprensione dei valori complessivi di costo per natura
Depurazione della stagionalità dei costi Determinazione della competenza di periodo dei costi
Collaborazioni esterne e SAL costi prepagati Eventuali costruzioni in economia (sviluppo infrastruttura di
controllo) Progetti di transizione in fase di start up
Pianificazione degli investimenti
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 730
Determinazione delle variabili operative fondamentali (“driver di costo”)
Stabilizzazione del reporting operativo Consuntivazione oggetti gestiti Eventuale consuntivazione di ore lavorate per progetto Suddivisione del personale in gruppi operativi
Individuazione delle relazioni volumi/costi
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 731
Determinazione della granularità dell’analisi C-V-R
Analisi delle leve di controllo Analisi delle possibili rappresentazioni di costo
unitario Analisi dei possibili conflitti dovuti al disallineamento
tra allocazione dei budget e strutture organizzative
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 732
Alternativa 1
Costi imputati per area/società
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 733
Alternativa 2
Costi imputati per area/servizio
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 734
Perché l’alternativa 2
La “riunione del mal di pancia” e la presa di coscienza della vera segmentazione degli obbiettivi
Il “motore” di erogazione del servizio è funzione delle modalità “a catalogo”, “specifico” o “cost plus”. Nessuna influenza hanno invece le società cui tali servizi sono diretti
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 735
Il primo tentativo di segmentazione
Classificazione dei costi di collaborazione e manutenzione per area/servizio
Segmentazione dei gruppi di lavoro per area/servizio
Ripartizioni degli altri costi interni per area/servizio
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 736
La prima segmentazione
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 737
I risultati della prima segmentazione
Successi Individuazione del margine per servizio Spiegazione dei macrofenomeni di costo per servizio Sensibilizzazione delle prime linee sui macrofenomeni
Fallimenti Mancano le relazioni causa/effetto “tecniche” (“ci sono più
persone perché siamo inefficienti o perché c’è più attività da svolgere?”)
La granularità non è sufficiente per individuare la profittabilità dei prezzi di catalogo
Non si riesce a dare al management le leve per condizionare i risultati (“ma se faccio questo investimento ottengo dei benefici?”)
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 738
I passi successivi
Un anno faticoso Il reporting operativo si rileva fallace (“gestiamo 1000 server, ma
ce ne pagano 1300!!!”) Anche la consuntivazione ricavi non dà i risultati sperati
L’abbandono e la lunga transizione
Il nuovo ruolo
Il rinnovo del contratto: si esce dalla porta e si rientra dalla finestra
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 739
Il secondo tentativo di segmentazione
La fase di rinnovo consente di studiare il lato “tecnico” dell’erogazione del servizio
Il lungo affiancamento con una persona di taglio tecnico/gestionale apre nuove prospettive
Piena comprensione dei costi per natura Stabilizzazione del reporting operativo (“gestiamo
2000 server e ce ne pagano 2000”)
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 740
La nuova impostazione
Giorni/Uomo per unità gestita come componente fondamentale Accorpare tutti i costi “people related” (interni, esterni, costi per
persona) Valutare le metriche relative agli oggetti tecnici (1 persona
gestisce 25 server; 1 persona svolge 3 interventi HW sulle pdl in una giornata,…)
analisi dei costi fissi e annullamento teorico della leva operativa Progetto di implementazione coinvolgendo unità di erogazione
del servizio, unità di gestione contrattuale con il cliente, unità di reporting e unità di controllo economico del contratto (1 anno di elapsed)
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 741
Le analisi necessarie
1. Determinazione costo anno/uomo per area
2. Scomposizione attività sugli oggetti gestiti
3. Determinazione giorni/uomo per attività sugli oggetti gestiti
4. Relazione tra altri costi e oggetti gestiti
5. Ripartizione altri costi e determinazione costo per unità
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 742
Determinazione costo anno/uomo per area
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 743
Scomposizione attività sugli oggetti gestiti
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 744
Determinazione giorni/uomo per attività sugli oggetti gestiti
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 745
Relazione tra altri costi e oggetti gestiti
Relazioni costi sw/oggetti (sw si paga per pdl, per server fisico, per sistema operativo,…)
Relazione oggetti/utilizzo utenze (server per MQ, KWora per server,…)
Relazione manutenzione/oggetti (per macchina fisica/locazione, per replica sw; interventi prepagati,…)
Relazione ammortamenti/oggetti gestiti
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 746
Ripartizione altri costi e determinazione costo per unità
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 747
La seconda segmentazione
I Ricavi hanno la stessa granularità dei costi. Per semplicità non si mostra la spaccatura
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 748
I risultati della seconda segmentazione
Successi Identificazione dei costi unitari da contrapporre a i prezzi unitari Condivisione dei risultati e delle metriche con il mgmt (“il mgr sa
che leve muovere”) Metriche paragonabili con il mercato interno/esterno
Fallimenti Leva operativa non utilizzata Eccessiva linearità dei costi (no effetto scala) Reporting complicato
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 749
I prossimi passi (oggi)
Rivisitazione delle metriche Definizione gradini costi fissi (costi di comunicazione) Rilevazione effetto scala Utilizzo leva finanziaria (per refresh tecnologico) Semplificazione processo/reporting Analisi interdipendenze dei costi (vedi di seguito)
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 750
Analisi interdipendenze dei costi: il caso dell’Help desk
Oggi: Contratto paga a Help desk un costo a chiamata
Help desk è responsabile di FCR (First Contact Resolution): oggi è al 50%
Una soluzione al primo livello dura al massimo 1 ora con un costo per HC/mese di 3000 Euro
Se soluzione passa alle risorse sul campo la durata sale a 2 ore con un costo per HC/mese di 4000/Euro
Pagare Help desk a chiamata risolta con % minima di 65% ed implementare remote desktop management
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 751
Controllo di gestione - Suggerimenti
Buon senso “Quest’azienda per contare quante mucche ci sono nella
stalla ne conta le zampe e poi divide per 4” Condivisione con le linee operative (“soffrire
insieme”) “i numeri hanno a dire a sé quello che vogliono dire
e quelli che hanno bisogno di interpretazione non la meritano”
Un numero (vedi slide successiva)
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 752
Un numero per un fenomeno
= 1 numero
Gestione delle Imprese Informatiche - Lezione 753
Due numeri diversi per lo stesso fenomeno
+ = 2 numeri
1000 numeri!!!