gestione delle sostanze chimiche: dal reach al clp · colle? detergenti? videoterminali? ... ghs e...

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1 Michele Checchin –Marta Simion [email protected] Gestione delle sostanze chimiche: dal REACH al CLP Dott. Michele Checchin - Centro REACH Veneto Padova, 10 maggio 2013 Michele Checchin –Marta Simion [email protected] Indice dell’intervento Definire il pericolo chimico: il GHS e il CLP; Comunicare il pericolo chimico: le nuove Etichette; Informazioni sulle sostanze chimiche: il REACH;

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1

Michele Checchin –Marta Simion

[email protected]

Gestione delle sostanze chimiche:

dal REACH al CLP

Dott. Michele Checchin - Centro REACH Veneto

Padova, 10 maggio 2013

Michele Checchin –Marta Simion

[email protected]

Indice dell’intervento

Definire il pericolo chimico: il GHS e il CLP;

Comunicare il pericolo chimico: le nuove Etichette;

Informazioni sulle sostanze chimiche: il REACH;

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Michele Checchin –Marta Simion

[email protected]

1. Definire il pericolo

chimico: il GHS e il CLP

Michele Checchin –Marta Simion

[email protected]

Solventi (Acetone, acetato di

etile, cloruro di metilene)?

Acidi e Basi (Acido fosforico,

idrossido di calcio)?

Colle?

Detergenti?

Videoterminali?

Frese?

Che cosa sono gli agenti chimici?

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

È pericolosa?

• Deve essere utilizzata in azienda?

• Deve essere trasportata?

• Deve essere immessa sul mercato?

• Ecc.…

D.Lgs. 81/2008, art. 222

ADR/RID, ADN, IMDG, DGR

IATA

DSD, DPD, CLP

È un rifiuto? Un cosmetico? Un COV? ….

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

I criteri di classificazione ed etichettatura si basano su, per

l’appunto, dei criteri prestabiliti;

Tali criteri si basano su proprietà misurabili della sostanza;

Per esempio, la propilendiammina, che ha un Flash Point di

circa 33°C, è considerata infiammabile;

L’olio minerale, che ha un Flash Point di circa 138°C, è

considerato non infiammabile.

I criteri di classificazione ed etichettatura

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Ai fini dell’immissione sul mercato, i criteri per:

1. identificare, e

2. comunicare, tramite l’etichetta,

il pericolo chimico, si sono finora basati su 2 strumenti legislativi fondamentali:

Direttiva 67/548/CEE e successive modifiche

(in Italia D.Lgs. 52/97) Direttiva 1999/45/CE e successive modifiche

(in Italia D.Lgs. 65/03)

classificazione, imballaggio ed etichettatura delle sostanze pericolose classificazione, imballaggio ed etichettatura delle miscele pericolose

I criteri di classificazione ed etichettatura

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

I criteri di classificazione servono a identificare il pericolo

chimico e costituiscono, per loro natura, un sistema

arbitrario;

Nel 1992, in sede ONU, ci si è posti il problema di verificare se

questi criteri rispondono efficacemente all’esigenza di

identificare e comunicare il pericolo chimico.

L’evoluzione dei criteri di classificazione ed etichettatura

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Perché è nato il GHS (Globally Harmonized System) dell’ONU

Michele Checchin – Marta Simion

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L’ONU ha quindi deciso di emanare un sistema di identificazione e

comunicazione del pericolo chimico che potesse essere applicato su

scala globale e costituisse il sistema migliore, allo stato attuale, per il

suo scopo: si tratta del GHS, (Globally Harmonized System of

Classification and Labelling of Chemical).

La prima edizione del GHS è del 2003, e nel 2008 l’Europa si è

allineata con il GHS con il regolamento CE n.1272/2008, o CLP,

relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle

sostanze e delle miscele.

Regolamento n.1272/2008 pubblicato sulla G.U.C.E. L353 del

31/12/2008 ed entrato in vigore il 20 gennaio 2009.

L’evoluzione dei criteri di classificazione ed etichettatura

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Il CLP (regolamento CE 1272/2008)

Il CLP recepisce il GHS, con lo scopo di stabilire una base comune e

coerente per il pericolo chimico.

Stabilisce quindi criteri per:

IDENTIFICAZIONE

DEL PERICOLO

COMUNICAZIONE

DEL PERICOLO

Classificazione

Etichettatura

SDS

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Cosa può fare un agente chimico pericoloso?

Pericoli per la sicurezza;

Pericoli per la salute;

Pericoli per l’ambiente.

• Causano il cancro;

• Causano la morte per

avvelenamento;

• Ustionano pelle e occhi;

• Ecc.

• Sono tossiche per i pesci;

• Distruggono l’ozono;

• Ecc.

• Esplodono;

• Reagiscono violentemente

con l’acqua;

• Si infiammano facilmente;

• Ecc.

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

FISICO

PER LA

SALUTE

PER

L’AMBIENTE

16 Classi di pericolo

Es. Liquidi piroforici, Perossidi

organici, liquidi infiammabili…

Categorie di pericolo

Numero dipendente dalla classe

Tipo di pericolo Natura del pericolo Gravità del pericolo

10 Classi di pericolo

Es. Tossicità acuta,

Cancerogenicità, Pericolo di

aspirazione…

2 Classi di pericolo

Tossicità acquatica

Pericolo per l’ozono

Categorie di pericolo

Numero dipendente dalla classe

Categorie di pericolo

Numero dipendente dalla classe

Quali sono le proprietà pericolose prese in considerazione?

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Esplosivi

Gas infiammabili

Aerosol infiammabili

Gas comburenti

Liquidi infiammabili

Solidi infiammabili

Liquidi piroforici

Solidi piroforici

Sostanze che, a contatto con

l’acqua, emettono gas infiammabili

Liquidi comburenti

Solidi comburenti

Perossidi organici

Gas sotto pressione

Sostanze autoriscaldanti

Sostanze autoreattive

Corrosivi per i metalli

Pericoli fisici

Quali sono le proprietà pericolose prese in considerazione?

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Pericoli per la salute

Tossicità acuta

Corrosione/irritazione cutanea

Danni rilevanti/irritazione oculare

Sensibilizzazione respiratoria e

cutanea

Tossicità sistemica su organi bersaglio

a seguito di esposizione singola

Tossicità sistemica su organi bersaglio

a seguito di esposizione ripetuta

Mutagenicità

Cancerogenicità

Tossicità riproduttiva

Tossicità a seguito di

aspirazione.

Effetti sull’ambiente

Pericolosità per l’ambiente

acquatico;

Pericolo per l’ozono.

Quali sono le proprietà pericolose prese in considerazione?

Michele Checchin – Marta Simion

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2. Comunicare il pericolo

chimico: le nuove Etichette

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Questa sostanza è pericolosa?

Il PRODUTTORE

Prima di vendere la sostanza

deve studiarla

approfonditamente, con dei

test di laboratorio, per capire

se presenta una delle proprietà

che abbiamo appena elencato.

Il problema dell’identificazione del pericolo

chimico è una materia complessa e in evoluzione

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Questa sostanza è pericolosa?

L’UTILIZZATORE come fa a capire se una sostanza è pericolosa?

• Dall’aspetto?

• Dal colore?

• Dall’odore?

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Questa sostanza è pericolosa?

L’UTILIZZATORE come fa a capire se una sostanza è pericolosa?

• Dall’etichetta di pericolo

• Dalla scheda di sicurezza

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Comunicazione del pericolo chimico: l’etichetta

• Il produttore di una sostanza chimica è tenuto

a verificare se questa è pericolosa o meno, e

nel caso a apporre l’ETICHETTA DI

PERICOLO;

• LA NORMATIVA che prescrive come

classificare le sostanze e realizzare l’etichetta

STA CAMBIANDO CON IL CLP;

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Comunicazione del pericolo chimico: l’etichetta

• Alcune caratteristiche dell’etichetta sono

identiche anche con la nuova normativa:

Contiene nome, indirizzo e numero di telefono

del fornitore o dei fornitori;

È in italiano;

Contiene l’identificatore del prodotto;

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

i simboli di pericolo sono diventati pittogrammi di

pericolo;

Le frasi di rischio (frasi R) sono diventate le

indicazioni di pericolo (frasi H);

Le frasi S sono diventate frasi P;

Comunicazione del pericolo chimico: l’etichetta

• Altre invece sono cambiate:

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Etichetta: sistema in parte ancora in vigore in EU

Comunicazione del pericolo chimico: l’etichetta

BROMOBENZENE EC 203-623-8

SAPI Spa, Via E.P. Masini, 2

35131 Padova - tel.049 8227 531

PERICOLOSO

PER L’AMBIENTE

R10 Infiammabile R38 Irritante per la pelle

R51/53 Tossico per gli organismi acquatici può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico

Denominazione ed identificatore

Indicazioni di pericolo

Frasi R

Simboli di pericolo

Devono coprire almeno 1/10

della superficie dell’etichetta

Nome e recapiti del fornitore

S2 Conservare fuori della portata dei bambini S61 Non disperdere nell’ambiente. Riferirsi alle istruzioni speciali/

schede informative in materia di sicurezza

Frasi S IRRITANTE

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Comunicazione del pericolo chimico: l’etichetta

BROMOBENZENE 602-060-00-9

SAPI Spa, Via E.P. Masini, 2 35131 Padova - tel.049 8227 531

ATTENZIONE

H226 Liquido e vapori infiammabili; H315 Provoca irritazione cutanea;

H411Tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata;

Denominazione ed identificatore

Avvertenze

Indicazioni di pericolo

Pittogrammi

Nome e recapiti del fornitore

P240 Mettere a terra/massa il contenitore e il dispositivo ricevente P243 Prendere precauzioni contro le scariche elettrostatiche

P280 Indossare guanti/indumenti protettivi/Proteggere gli occhi/il viso P273 Non disperdere nell’ambiente.

Consigli di prudenza

Etichetta: sistema CLP

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Michele Checchin – Marta Simion

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I nuovi PITTOGRAMMI DI PERICOLO

Il CLP prevede 9 pittogrammi, di cui 5 per i pericoli fisici, 3 per i pericoli per la salute e 1

per i pericoli per l’ambiente. Alcune classi e categorie non prevedono l’uso di un

pittogramma.

PERICOLI FISICI

PERICOLI PER LA

SALUTE

PERICOLI PER

L’AMBIENTE

GHS 01

GHS 02

GHS 03

GHS 04

GHS 05

GHS 06

GHS 07

GHS 08

GHS 09

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Comunicazione del pericolo chimico: l’etichetta

• In questo periodo e FINO AL 2015 siamo in

un periodo transitorio durante il quale

POSSIAMO IMBATTERCI IN ETICHETTE

SIA «VECCHIE» CHE «NUOVE»;

• Le etichette «vecchie» sono realizzate

secondo il D.lgs. 52/1997 e D.Lgs. 65/2003;

• Le etichette «nuove» sono realizzate

secondo il regolamento CE n.1272/2008,

detto CLP.

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

3. Informazioni sulle

sostanze chimiche: il

REACH

Michele Checchin – Marta Simion

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GHS e CLP hanno creato un sistema più affidabile e migliore per

identificare e descrivere il pericolo chimico.

Tuttavia qualunque elenco di criteri, che si tratti dei criteri CLP

o di quelli stabiliti dalle precedenti direttive europee, ha una

caratteristica fondamentale: per applicarlo, abbiamo bisogno

dei DATI sulle sostanze chimiche.

Questo problema è stato affrontato in sede europea (non più

ONU) e ha portato alla riorganizzazione del sistema regolatorio di

gestione delle sostanze chimiche.

La nascita del Regolamento REACH

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

La notifica permette la commercializzazione della sostanza, se

l’Autorità Nazionale competente acconsente.

Per le sostanze notificate esiste un repertorio a parte: è l’ELINCS

(European List of Notified Chemical Substances)

è una lista dinamica ed in continuo divenire: circa 4.518 Voci (novembre 2006)

CHEMICAL

È in EINECS (European Inventory of

Existing Chemical Substances)

è una lista chiusa, con 101.106 Voci

(18 settembre 1981)

Nuova (>10 kg/anno)

Deve essere notificata e

sottoposta a test

La gestione dei chemicals PRIMA DEL REACH

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Delle 101.106 sostanze elencate in Einecs:

REACH: Perché nasce?

Disponibilità di dati

%

Tossicità acuta

13,4

Tossicità per la riproduzione

2,5

Mutagenesi

3,9

Cancerogenesi

1,8

Pericoli per l'ambiente

3,5

In conclusione questo studio ha stimato che per ~ 90% delle oltre 101.000

sostanze contenute in EINECS vi sono dati assenti o limitati circa i risultati

di saggi sull’animale o informazioni su proprietà che generano pericolosità

per uomo o ambiente !

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Michele Checchin – Marta Simion

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REACH: una realtà

REGOLAMENTO CE/1907/2006

In vigore dal

1 giugno 2007

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

I paesi UE sono i 27 stati membri dell’Unione Europea più altri

tre paesi (Norvegia, Islanda e Liechtenstein) che pur non

facendo parte della UE prevedono di attuare il Regolamento

REACH.

Paesi extra-UE che

intendono applicare

il R.E.A.CH.

Dove si applica il REACH?

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

La creazione dell’ECHA e degli Help Desk

Con il REACH viene anche istituita

a Helsinki l’Agenzia Europea per la

Chimica (ECHA), con il compito di

gestire i processi REACH e

supportare gli Stati Membri e

l’Industria.

Inoltre ogni Stato Membro istituisce

un servizio nazionale di Help Desk

(in Italia gestito dal Ministero dello

Sviluppo Economico)

www.echa.europa.eu

http://reach.sviluppoeconomico.gov.it

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Articolo 5

[…] “le sostanze in quanto tali o in quanto componenti di un preparato non sono fabbricate nella Comunità o immesse sul mercato a meno che non siano state registrate, ove richiesto, a norma delle pertinenti disposizioni del presente titolo.”

NO DATA – NO MARKET

I principi fondamentali del REACH

Il REACH sposta sull’industria l’obbligo di fornire informazioni sulle sostanze chimiche circolanti in Europa.

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

La REGISTRAZIONE è il “cuore” del Regolamento REACH, ed è lo

strumento attraverso il quale vengono ottenute le informazioni sulle

sostanze chimiche circolanti in Europa, secondo il principio NO DATA

– NO MARKET;

Uno dei principi fondamentali su cui si basa il REACH è l’aumento

della quantità di informazioni che circolano lungo la filiera di

approvvigionamento;

Il REACH comporterà l’esistenza di più informazioni le quali saranno

inoltre più diffuse verso tutti gli attori.

I principi fondamentali del REACH – 1 La Registrazione

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Registrare significa FORNIRE INFORMAZIONI – gli allegati VII, VIII, IX e

X spiegano quali informazioni fornire.

Cosa significa REGISTRARE?

A seconda delle quantità implicate, possono essere richieste tutte le

informazioni specificate negli allegati o solo una parte.

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Informazioni da fornire con la registrazione

in funzione dei quantitativi

1 – 10 ton/anno: allegato VII

10 – 100 ton/anno: allegati VII e VIII

100 – 1000 ton/anno: allegati VII, VIII e

proposte test allegato IX

> 1000 ton/anno: allegato VII, VIII e

proposte test allegati IX e X

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Identità del fabbricante o dell’importatore;

Identità della sostanza;

Informazione sulla fabbricazione e su tutti gli usi identificati dal dichiarante;

Classificazione ed etichettatura della sostanza;

Istruzioni riguardanti la sicurezza d’uso;

Riassunto dei dati chimico-fisici, tossicologici ed ecotossicologici previsti in funzione dei quantitativi (Allegati da VII a XI);

Robust Study Summaries per gli studi utilizzati per il CSR;

Indicazione degli studi eventualmente rivisti da un assessor indipendente;

Proposte di test necessari a completare i dossier previsti in funzione dei quantitativi (Allegati IX e X);

Informazioni generiche sul tipo di esposizione previsto per le sostanze nella fascia 1-10 ton/anno;

A partire da 10 ton/anno deve essere fornito anche il Rapporto sulla Sicurezza Chimica (Chemical Safety Report).

Informazioni da fornire con la registrazione

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Le Tempistiche per la Registrazione

1 giugno – 1 dicembre

2008

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

1) Sostanze considerate già registrate:

- sostanze attive nei prodotti biocidi;

- sostanze attive nei prodotti fitosanitari;

- sostanze già notificate in conformità alla Direttiva 67/548/CEE.

2) Sostanze esentate dal Regolamento R.E.A.CH.:

Sostanze radioattive (in quanto è già applicabile una legislazione specifica);

Sostanze sotto la supervisione doganale (finché non subiscono alcuna

forma di trattamento o lavorazione inclusi la formulazione, il consumo,

l'immissione in contenitori, il trasferimento da un contenitore all'altro, la

miscelazione o la fabbricazione di un articolo);

Sostanze trasportate - merci pericolose (perché già regolamentate da una

legislazione specifica; l’esenzione è limitata alla sola fase di trasporto);

Registrazione: esenzioni

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Rifiuti (in quanto sono regolamentati da legislazione specifica);

Sostanze che sono già adeguatamente regolate da altre legislazioni, come i

prodotti medicinali per uso umano o veterinario;

Sostanze che in genere presentano rischi così bassi da non richiedere una

registrazione, come l'acqua, l'ossigeno, ecc. nominalmente citate all’allegato IV

del Regolamento R.E.A.CH.;

sostanze presenti in natura come i minerali, i minerali grezzi e i concentrati di

minerali grezzi, il clinker di cemento ecc. finché non sono chimicamente modificate

e in genere sostanze identificate a norma dell’allegato V.

I polimeri, anche se e' richiesto di registrare le sostanze monomeriche contenute;

Alimenti o mangimi impiegati nel cibo per consumo umano o nei mangimi per gli

animali;

Sostanze riciclate o recuperate già registrate purché siano rispettate una serie di

condizioni (rif. Art. 2, comma 7, lettera d);

Sostanze reimportate in determinate condizioni.

Registrazione: esenzioni

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

LA REGISTRAZIONE

Il REACH riguarda TUTTE le sostanze chimiche, a meno che non sia

prevista una specifica esenzione;

Alcune sostanze sono espressamente esentate dalla registrazione,

mentre altre sono considerate già registrate.

La registrazione si applica ALLE SOSTANZE chimiche. Anche se

indirettamente coinvolge preparati ed articoli, l’oggetto delle

disposizioni del Regolamento sono sempre le singole sostanze.

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

Chi può registrare?

• Chi PRODUCE più di 1 ton anno di una sostanza chimica phase-in;

• Chi IMPORTA più di 1 ton anno di una sostanza chimica phase-in isolata o contenuta in un preparato (miscela);

• Chi IMPORTA più di 1 ton anno di una sostanza che viene rilasciata intenzionalmente da un articolo (sarà spiegato meglio più avanti)

• RAPPRESENTANTI ESCLUSIVI di aziende extra - europee

SOLO LE ENTITÀ LEGALI CON SEDE NELLA UE POSSONO PREREGISTRARE E REGISTRARE!!!

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

ROSSI Spa Sintetizza in Romania il

DMABC (tensioattivo) EC# : 263-080-8

CAS# : 61789-71-7

BIANCHI Spa Acquista il DMABC (tensioattivo) e

formula un precursore del detergente

HOUSEHOLD TRADING srl

Acquista dalla Bianchi il

precursore e lo rivende all’interno dei contenitori originali

DETERGENTI Srl Utilizza il precursore per formulare

il detergente pronto all’uso

SAPONI E PROFUMI sas Piccolo supermercato, acquista

dalla Detergenti srl il prodotto e lo rivende al dettaglio

Sig. Michele Compra il prodotto per pulire la

sua casa

PULITUTTO srl

Impresa di pulizie, utilizza il prodotto

per pulire uffici, ecc.

TRATTAMENTO SUPERFICI srl Utilizza il detergente per pulire i

macchinari prima di effettuare i trattamenti superficiali

UT

ILIZ

ZA

TO

RI A

VA

LL

E

Esempio su filiera verticale

Esempio tratto dal libro: M. Checchin, M. Simion, “Sostanze Chimiche, controllo e registrazione”, ed. IlSole24ore, 2009, pag 44.

REGISTRA !

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

PAESI UE

AZIENDA

CINESE

AZIENDA

CINESE

sede europea

RAPPR. ESCLUSIVO

dell’AZIENDA

CINESE

AZIENDA EUROPEA

AZIENDA EUROPEA

AZIENDA EUROPEA

AZIENDA EUROPEA

Obblighi REACH

REGISTRA

REGISTRA

REGISTRA

NON REGISTRA

NON REGISTRA

NON REGISTRA

NON REGISTRA

1

2A 2B

3

Esempio su filiera orizzontale

Esempio tratto dal libro: M. Checchin, M. Simion, “Sostanze Chimiche, controllo e registrazione”, ed. IlSole24ore, 2009, pag 66.

Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

AZIENDA

CINESE

NON REGISTRA

AZIENDA

CINESE

sede europea

RAPPR. ESCLUSIVO

dell’AZIENDA

CINESE

AZIENDA EUROPEA 1

AZIENDA EUROPEA 2

AZIENDA EUROPEA 3

AZIENDA EUROPEA 4

UTILIZZATORI A VALLE

IMPORTATORI NON REGISTRA

NON REGISTRA

NON REGISTRA

REGISTRA !

Esempio su filiera orizzontale

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Michele Checchin – Marta Simion

[email protected]

AUTORIZZAZIONE

REACH: Cos’è?

Ottenere

informazioni

Capire i

pericoli

Controllare i

pericoli

Michele Checchin –Marta Simion

[email protected]

GRAZIE PER

L’ATTENZIONE