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Gestione odontoiatrica del paziente in multiterapia farmacologica
L. Montebugnoli
Reparto I°Visita e Pazienti a Rischio
Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie
Università di Bologna
Il sottoscritto Lucio Montebugnoli
DICHIARA
che negli ultimi 2 anni non ha avuto
rapporti anche di finanziamento con
soggetti portatori di interessi
commerciali in campo sanitario
Utilizzo di farmaci in Italia per età e sesso
(Rapporto OsMed 2007 – Agenzia Italiana del Farmaco)
Dose definita giornaliera (terapie croniche) per 1000 abitanti
Il paziente che assume farmaci
Anestesia locale
Intra-operatorio
Rischio emergenza
Rischio sanguinamento
Post-operatorio
Rischio infettivo
Prescrizione farmaci
antidolorifici
Antidepressivi tricicliciin terapia acuta
beta-bloccanti non
cardioselettivi
EPI
rialzo
pressorio
Iper-sollecitazione
cardiovascolare
EPI
X
riduzione del
glucosio nel
sangue
glucosio
disponibile
terapia
antidiabetica
digiuno
Crisi ipoglicemica
alimentare
depositi
stress
prevenzione
• Terapia dell’ansia (fin dalla sera precedente)
• Normale o abbondante assunzione dei pasti
• Normale o sospensione terapia antidiabetica
richiesta di
cortisone
disponibilità di
cortisone
stress
odontoiatrico
terapia
cortisonica
cronica
crisi ipogligemica
riduzione della portata cardiaca
Ipocorticosurrenalismo acuto
prevenzione
• Controllo dell’ansia e del dolore
• Aumento del dosaggio di cortisone
prima della seduta
paziente in terapia con
anticoagulanti orali (TAO)
antiaggreganti (TAA)
problema particolarmente serio
per l’odontoiatra
Rischio di
trombo-embolie
Rischio
trombosi
coronariche
cerebro-vascolari
Embolia polmonare
(50.000 casi/anno)
Ictus
(200.000 casi/anno)
TAO TAA
Terapia anticoagulante
orale
(TAO)
• Imperativa la
collaborazione con il
centro di riferimento
Gestione
odontoiatrica
complessa•Rilevante sanguinamento
intra-operatorio
•Rischio trombo-embolico
precoce
1
2
3
1 2 3 4
INR
giorni5 6 7
modificazione
TAO
Ripresa
TAO
Rischio trombo
embolico
6-7 giorni
estrazione
Iter procedurale in
pazienti in terapia
anticoagulante
Intervento senza
necessità di
“vedere bene”
Nessuna modifica
della TAO
uso dell’ac.tranexamico
Iter procedurale in pazienti
in terapia anticoagulante
Intervento in cui è
necessario
“vedere bene”
Richiedere la
modifica della
TAOATTENZIONE ai
pazienti ad alto
rischio trombo-
embolico (INR>3)
BRIDGING
1
2
3
1 2 3 4
INR
giorni5 6 7
ESTRAZIONE
Sospensione
Pradaxa
Ripresa Pradaxa
Rischio trombo
embolico 1-2 giorni
TAA
• Gestione del paziente in terapia
con antiaggreganti che si deve
sottoporre ad estrazione dentaria
TAA
Terapia anti-aggregante
• Sanguinamento non
eccessivo durante
chirurgia
• Rischio trombosi tardivo
Gestione
odontoiatrica meno
complessa rispetto
alla TAO
DOPPIA ANTIAGGREGAZIONE:
• Prevenzione precoce trombosi degli stent coronarici
TERAPIA
MONO-ANTIAGGREGANTE
• Prevenzione tardiva trombosi degli stent croronarici
• Prevenzione primaria e secondaria
+o
TERAPIA
MONO-ANTIAGGREGANTE (prevenzione primaria e
secondaria)
Rischio basso
possibile sospensione
della TAA
• ASA: 7 giorni prima
• Ticlopidina e
Clopidogrel: 10 giorni
prima
DOPPIA ANTIAGGREGAZIONE
ASA + Clopidogrel
oppure
ASA + Ticlopidina
PREVENZIONE
TROMBOSI PRECOCE
• Stent metallico nudo (BMS-bare metal
stent), per il primo mese
• Stent medicato (DES-drug eluting
stent), per i primi 12 mesi
Controindicata la sospensione della TAA
Bridging in caso di interventi particolarmente cruenti
Rischio
alto
alterazione
granulociti<1000 mm3
malattie
ematologiche
Chemioterapia
AIDS (CD4/CD8<1)
alterazioni
linfociti
terapia immunosoppressori
HIV (CD4/CD8>1)
Ris
ch
io in
fett
ivo
profilassi antibiotica
neutrofili <1000 m3
• Infezioni a distanza
secondarie a
batteriemia durante un
intervento odontoiatrico
TERAPIA ANTIBIOTICA
terapia antibiotica
AGGRESSIVA
• Cefalosporine 3°
generazione i.m.
• Lincosamidi i.m.
• TERAPIA
ANTIFUNGINA?
effetto emorragico
ipoglicemico
sedativo-ipnotico
anticoagulanti orali
antidiabetici orali
antiepilettici orali
aumenta del 100%
• Attenzione a tutti gli antidolorifici
quando somministrati a pazienti in terapia