gettare fumo negli occhi e venderlo: le frottole del mercato

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Economy & Finance


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GETTARE FUMO NEGLI OCCHI E VENDERLO: LE MEZZE FROTTOLE SUL MERCATOGettare fumo negli occhi. Venditori di fumo. Mai proverbi furono così calzanti per descrivere i “professionisti del fumo” in questione. Confondere e vendere mezze verità prive di valore è quello che gli riesce meglio. Una

buona dose di matematica ci protegge da questi soggetti. Ci hanno raccontato che il mercato azionario americano, nonostante mediamente negli ultimi 35 anni abbia avuto perdite massime annuali di circa il 14%, in

27 anni su 35 è riuscito a chiudere l’anno in positivo. Con questa tecnica di vendita si vuol far credere che gli anni positivi sono nettamente di più di quelli negativi. E’ ovviamente una mezza frottola! Premesso che il

mercato azionario va approcciato in un orizzonte temporale di almeno 10 anni, le belle performance annuali, non essendo sufficienti a recuperare i massimi precedenti, non sono poi così positive. Secondo i nostri calcoli, è

vero che 9 performance su 35 sono state negative, ma altre 7 positive non sono bastate per recuperare le perdite precedenti… quindi non c’è miracolo a cui poter gridare…. ecco che 9 + 7, più 1( performance zero),

fanno 17, su 35. 17, quasi la metà, che producono perdite o performance insufficienti a recuperarle. Mediamente a 10 anni c’è l’11% di probabilità di avere performance negative sul mercato azionario americano (il più sicuro e stabile…immaginiamo gli altri!); le bande di normalità a 10 anni vanno da +3,449% al 13,098% annuo composto, quindi non è difficile riscontrare che alcune volte a 10 anni i mercati obbligazionari risultino più performanti. Se dividessimo il grafico in 2 periodi, scopriremmo che fino al decennio 1992-2002 il mercato

azionario americano avrebbe ottenuto mediamente performance superiori al 12% annuo composto mentre mediamente i decenni successivi fino al 2005-2015 hanno ottenuto performance inferiori al 5% annuo

composto. Solo questi semplici dati dimostrano come sia improponibile un mercato azionario secondo la teoria "più rischi più guadagni". Mediamente nei decenni mobili 1993-2003 fino al 2005-2015 il mercato

obbligazionario è stato più efficiente. Si dovrebbe riflettere sul fatto che il mercato azionario non può essere proposto con dati attendibili ed efficienti con la logica del compra e tieni. Ci sorge spontaneo chiederci il perché

partire dal ’79 per l’ottenimento di quei dati (falsamente) brillanti. Un comune investimento sul mercato azionario richiede 10 anni… e allora perché non analizzare le performance medie mobili di 10 anni dell’indice in

questione? Noi lo abbiamo fatto e abbiamo scoperto , per nulla sorpresi, che non ci sono euforie vendibili. Proporre le magnificenze degli ultimi 37 anni, a poco serve. Non conosciamo molta gente disposta ad attendere

i propri guadagni per un secolo. E basterebbe leggere i rendimenti passati di un fondo, per ricordarci del mantra a fine grafico: “i rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri”. Ci si affanna a guardare gli

andamenti del mesozoico ostinandosi a non capire che non danno garanzia per il futuro. Il fumo tende a risalire, i mercati non sempre possono garantirlo.