giannelli - medicina tradizionale mediterranea e

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1 MEDICINA TRADIZIONALE MEDITERRANEA E FISIOGNOMICA SCIENZA E MEDICINA NELL'ANTICHITA' MEDITERRANEA Non si può pensare che solo dopo la Rivoluzione Industriale l’umanità abbia generato un sistema descrittivo dei fenomeni naturali definibile come “scienza”. La scienza, come conoscenza del mondo, è stata un evento intellettuale presente nella mente e nelle relazioni umane fin dall’antichità più remota. Modi e visioni sono cambiati, ma un modo di comprendere ci deve essere sempre stato; altrimenti non avrebbe potuto esserci una “tecnica”, ovvero un modo per governare le forze della Natura. Costruire edifici, a volte arditi e durevoli nei millenni (come le piramidi) richiede conoscenze pratiche, tecnologiche, ma anche scientifiche. Fabbri, fonditori, tintori, ceramisti, e anche farmacisti erano in grado di produrre sostanze e materiali frutto di procedure complesse e sofisticate, delle quali esistono ancora tracce evidenti ed indiscutibili. Nell’area mediterranea, quindi, come del resto nelle antiche Cina e India, si sono sviluppati sistemi medici multiformi e coerenti, capaci di permettere la realizzazione di efficaci tecniche diagnostiche e terapeutiche, molte delle quali usate ancor oggi. L’ Erboristeria “nostrana” è uno dei frutti di queste antiche conoscenze che i nostri geniali antenati ci hanno tramandato. Stiamo cercando di ricostruire questo sapere tradizionale nella sua completezza e integrità, sia con le parti terapeutiche, sia con quelle diagnostiche e fisiopatologiche. Confluenza dei sistemi scientifici e razionali. La scienza, la tecnologia e quindi la medicina, con tutte le procedure diagnostiche e terapeutiche tipiche del mondo greco, enfatizzate a livello massimo in epoca ellenistica, trasmesse a noi da alcuni geni della romanità imperiale, derivano con ragionevole certezza dalle grandi culture precedenti, tipiche delle aree geo-politiche vicine, in particolare dalle culture mesopotamiche e da quella egizia. La cultura babilonese influenzò in misura maggiore le scienze più esatte, come l’astronomia e la matematica, e in subordine le tecniche diagnostiche fisiognomiche; la cultura egizia influenzò in misura maggiore il complesso dottrinario terapeutico e l’utilizzo di altre tecniche diagnostiche (le quali, in ogni caso, rientrano poi nella nozione più generale di Fisiognomica). Dal punto di vista storico, per “certificare” l’esistenza di contatti adeguati tra la cultura greca (ionica) e quella egizia, si risale alla XXVI.a dinastia, fondata dal Faraone Psammetico I° con capitale a Sais; questo principe

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Spunti di Medicina Tradizionale Mediterranea

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    MEDICINA TRADIZIONALE MEDITERRANEA E FISIOGNOMICA

    SCIENZA E MEDICINA NELL'ANTICHITA' MEDITERRANEA

    Non si pu pensare che solo dopo la Rivoluzione Industriale lumanit abbia generato un sistema descrittivo dei fenomeni naturali definibile come scienza.

    La scienza, come conoscenza del mondo, stata un evento intellettuale presente nella mente e nelle relazioni umane fin dallantichit pi remota.

    Modi e visioni sono cambiati, ma un modo di comprendere ci deve essere sempre stato; altrimenti non avrebbe potuto esserci una tecnica, ovvero un modo per governare le forze della Natura.

    Costruire edifici, a volte arditi e durevoli nei millenni (come le piramidi) richiede conoscenze pratiche, tecnologiche, ma anche scientifiche.

    Fabbri, fonditori, tintori, ceramisti, e anche farmacisti erano in grado di produrre sostanze e materiali frutto di procedure complesse e sofisticate, delle quali esistono ancora tracce evidenti ed indiscutibili.

    Nellarea mediterranea, quindi, come del resto nelle antiche Cina e India, si sono sviluppati sistemi medici multiformi e coerenti, capaci di permettere la realizzazione di efficaci tecniche diagnostiche e terapeutiche, molte delle quali usate ancor oggi.

    L Erboristeria nostrana uno dei frutti di queste antiche conoscenze che i nostri geniali antenati ci hanno tramandato.

    Stiamo cercando di ricostruire questo sapere tradizionale nella sua completezza e integrit, sia con le parti terapeutiche, sia con quelle diagnostiche e fisiopatologiche.

    Confluenza dei sistemi scientifici e razionali.

    La scienza, la tecnologia e quindi la medicina, con tutte le procedure diagnostiche e terapeutiche tipiche del mondo greco, enfatizzate a livello massimo in epoca ellenistica, trasmesse a noi da alcuni geni della romanit imperiale, derivano con ragionevole certezza dalle grandi culture precedenti, tipiche delle aree geo-politiche vicine, in particolare dalle culture mesopotamiche e da quella egizia.

    La cultura babilonese influenz in misura maggiore le scienze pi esatte, come lastronomia e la matematica, e in subordine le tecniche diagnostiche fisiognomiche; la cultura egizia influenz in misura maggiore il complesso dottrinario terapeutico e lutilizzo di altre tecniche diagnostiche (le quali, in ogni caso, rientrano poi nella nozione pi generale di Fisiognomica).

    Dal punto di vista storico, per certificare lesistenza di contatti adeguati tra la cultura greca (ionica) e quella egizia, si risale alla XXVI.a dinastia, fondata dal Faraone Psammetico I con capitale a Sais; questo principe

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    cacci gli Assiri grazie allaiuto di numerosi reparti di mercenari greci; siamo tra il VII e il VI secolo a.C. In quellepoca fu fondata nella parte occidentale del delta del Nilo la citt greca Naucratis, che divent presto uno dei pi importanti centri commerciali del mediterraneo e una delle pi ricche dellEgitto stesso. La citt greca che fin dallinizio forn navi e coloni fu quella di Mileto; proprio in quella citt e in quellepoca emerse in grecia lo studio sistematico delle scienze naturali e della medicina. Sempre nel periodo Saite (XXVI.a dinastia) lEgitto recuper antiche tradizioni abbandonate, religiose, artistiche, scientifiche e tecnologiche; in quel momento gli egizi si trovavano a stretto contatto con mercanti e armatori greci.

    Cosa curiosa e importante che nella Scuola Ippocratica di Coo si scrivesse in lingua ionica, anche se tutti in quei luoghi parlavano solo il dorico. Lo ionico la lingua di Mileto del VII-VI secolo a.C.

    La stessa incubazione, ovvero linduzione di sogni divinatori a scopo diagnostico, praticata nei templi di Asclepio (quindi rigorosamente greci), pare sia derivabile anche da pratiche analoghe presenti in area Egizia. Tale pratica era frequente e sostenuta soprattutto allepoca di Amen-Hotep II e Thutmosis IV (tra il 1439 e il 1398 a.C.); nel V secolo a.C. la pratica dellincubazione fu associata al culto greco di Asclepio; il Dio Asclepio fu spesso associato, sia in area greca che in quella egizia all egizio Imhotep. In ogni caso le pratiche cultuali, nel mondo greco, hanno sovente seguito quelle tecniche-terapeutiche e non viceversa (presso la Scuola di Coo il santuario ad Asclepio venne stabilito solo nel IV secolo a.C., almeno tre secoli dopo la fondazione della Scuola medica). Ricordiamo che Imothep una figura semi-storica (o semi-mitica), legata alla costruzione di una delle prime piramidi (piramidi a gradoni di Saqqara) ed al Faraone Zoser; nato, secondo le fonti epigrafiche dellepoca, tra il 2700 ed il 2600 a.C., si situa nellambito della III.a Dinastia, fondata dal Faraone Zoser (o Gioser o Djoser, a seconda della traslitterazione). Imothep allo stesso tempo architetto e soprintendente alla costruzione della prima piramide in pietra (quella di Zoser, appunto) e medico e soprintendente alla sanit; indica quindi un individuo eminente in senso antico e depositario di TUTTA la conoscenza dellepoca, scientifica e tecnologica, della quale medicina e architettura fanno parte.

    Nonostante in Egitto si praticasse quella che possiamo definire Magia di Stato, la tecnologia applicata (fosse in campo medico o fosse in altri campi) era assolutamente razionale anche in termini moderni: i medici osservavano attentamente i sintomi, elaboravano una terapia con rimedi che ancor oggi sono da considerare ben giustificati anche alla luce di moderne conoscenze farmacologiche e stabilivano una prognosi. Il sistema, con i dovuti adattamenti, influenzo in maniera inequivocabile le Scuole mediche pi antiche, come quella di Cnido; meno influenzata, ma comunque in modo significativo, la rivale e pi recente Scuola di Coo.

    Certo che sia nellopera di Teofrasto (genero e successore di Aristotele, estensore della Storia [naturale] delle piante e La generazione delle piante) che in quella di Dioscoride (medico militare durante la campagna di Giudea alla fine del principato di Nerone, autore del pi importante e articolato testo di Materia Medica [informazioni tecniche e scientifiche sugli ingredienti dei farmaci], si ritrovano in modo evidente dei dati e un modo di esporre i dati stessi molto simili a quelli presenti nei maggiori testi medici egizi antichi, come il Papiro di Smith ed il Papiro di Ebers.

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    Altri testi medici (papiro di Berlino, papiro di Carlberg) influenzano in modo inequivocabile alcune opere sia del Corpus Ippocraticum - siamo di nuovo alla Scuola di Coo - che in autori pi tardi; le evidenze sono particolarmente rilevanti per alcuni testi ginecologici.

    Lo stesso stile aforistico del Corpus Ippocraticum caratteristicamente egizio.

    Tutta una serie di concetti, da quello dello scorrimento di umori in determinati canali verso organi o viceversa verso lesterno, a quello di pletora (pienezza), congestione e putrefazione/trasformazione patologica, sono comuni sia nella teoria generale medica egizia sia in quella greca e successive; le basi della stessa Dottrina Umorale si fondano su questi concetti.

    Curiosa (ma non tanto) associazione tra limbalsamatore ed il medico: ambedue si oppongono alla corruzione del corpo, quello del morto dovuto alla morte, quello del vivo allo squilibrio, alleccesso di una qualit, ad una malattia. I grandi papiri detti di Ebers e di Berlino sono stati trovati ai piedi di un simulacro del Dio Anubi, protettore in parte dei medici, ma soprattutto degli imbalsamatori.

    Dalla attenta e meticolosa comparazione tra i dati e le fonti giunte fino a noi, si rileva uno scambio intenso tra le culture, per il campo medico soprattutto tra quella egizia e quella greca, a partire dal VII-VI secolo a.C.

    Ma cosa hanno in comune le dottrine e le tecniche utilizzate nel mediterraneo pre-industriale con quelle ancor oggi riconoscibili nelle sopravvissute culture tribali-ancestrali?

    Al di l delle differenze evidenti, si trova una moltitudine di affinit, di analogie, di somiglianze - se non nelle materie -almeno nei modi e nei punti di vista di base.

    La Dottrina Umorale

    Secondo la visione del mondo fondamentale, resa organica nellarea greca fin dal IV secolo a.C., i fenomeni naturali sono governati da Quattro Qualit (Caldo, Freddo, Secco e Umido), immediatamente percepibili e che non necessitano di spiegazione; inoltre sono suscettibili di astrazione (calda accoglienza o freddo incontro, risposta secca, etc.).

    Dalle Quattro Qualit accoppiate nascono i Quattro Elementi, il Fuoco, Caldo e Secco, lAria, Calda e Umida, l Acqua, Fredda e Umida, la Terra, Fredda e Secca.

    Nell organismo gli Elementi si manifestano come Umori, che sono materie e forze organizzatrici dei processi vitali.

    Il Fuoco genera la Bile gialla, Calore metabolico e trasformatore; permette a tutti i fluidi di scorrere e penetrare, d forza ed energia a organi e sistemi; l Aria genera il Sangue, che porta dappertutto Calore vitale, respiro e nutrimento; l Acqua genera la Flemma, che costituisce il veicolo

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    liquido di tutti i fluidi corporei; la Terra genera la Malinconia, la quale costruisce le materie solide, le strutture, d peso, densit e consistenza a organi e funzioni (le ossa sono la materia Malinconica per eccellenza).

    Ricordiamo i quattro circuiti che danno luogo ai Quattro Umori:

    1 - Stomaco - Testa - Polmoni - Reni - Intestino

    circuito della Flemma o Acqua organica.

    Nello stomaco si forma il precursore, nella testa si forma la Flemma vera e propria;

    nei polmoni la Flemma umidifica e rinfresca il (che proviene dal fegato, passando prima dai reni);

    nei reni parte della Flemmma serve da veicolo per le materie da espellere per quella via, intanto elimina parte di un eventuale eccesso di Calore epatico;

    quindi arriva nellintestino, dove rende le feci adeguatamente molli e mobili.

    Da tutte queste parti, la Flemma viene in parte assorbita dal Sangue e portata nelle altre aree dove esplica le varie funzioni, sempre legate allumidificazione ed al raffreddamento; ad esempio nelle articolazioni, dove le lubrifica e sulla pelle, che rende morbida, elastica ed idratata.

    * dallo stomaco, il flusso dei precursori umorali arriva al fegato; in esso si separano tre fasi, una superiore, che andr alla cistifellea, una intermedia che andr allapparato circolatorio, una pi densa e pesante che andr alla milza.

    2 - Stomaco - Fegato - Cistifellea - Intestino

    Nel fegato, la fase pi leggera, Calda, acre e amara, che si separata, andr verso la Cistifellea, che la trasformer in Bile gialla, Fuoco organico,

    attivatore n e sostenitore di tutti processi metabolici;

    poi andr allintestino, dove stimoler le sue funzioni;

    da qui verr inviata a tutte le aree dove necessaria, attraverso il Sangue.

    3 - Stomaco - Fegato - Vasi - Reni - Cuore - Polmoni

    La fase intermedia verr inviata dal fegato alle vene e nellapparato circolatorio, essa diverr Sangue.

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    Poi passer ai reni, dove verr depurato dagli altri residui Umorali;

    quindi al cuore, dove si concentrer il Calore prodotto (parte per il Sangue, parte per la Bile gialla).

    4 - Stomaco - Fegato - Pancreas - Milza

    La fase pi densa, verr inviata alla milza, attraverso il pancreas, e nella milza questa materia verr trasformata in Malinconia (o Bile nera), Terra organica. Essa rappresenta il materiale da costruzione solido, dalle ossa, ai tendini, ai muscoli, al connettivo. Essa viene condotta dove serve sempre grazie al Sangue, che incontra in vari incroci, i maggiori dei quali sono senzaltro il fegato, la milza e altri organi, come il midollo osseo, le ossa, lutero.

    In questi quattro circuiti principali si formano i Quattro Umori; dal loro corretto funzionamento dipendono la salute e lequilibrio organico; i fattori patogenetici sono di due tipi: il primo la costituzione di base; ognuno nasce con uno o pi squilibri organici che lorganismo cerca di compensare in vari modi, tra quali laspetto esteriore; il secondo il complesso dei fattori esterni (clima, stagione, cibo, condizioni sociali e di lavoro, emozioni), che possono aggravare o alleggerire i fattori costituzionali.

    Umori secondari

    Tutti fluidi organici e i tessuti derivano dalla trasformazione ulteriore degli Umori principali; il latte proviene dalla trasformazione del Sangue nella ghiandola mammaria, cos come lo sperma viene dalla trasformazione del Sangue nei testicoli; il liquido sinoviale viene dalla trasformazione della Flemma nellapparato articolare.

    Il sudore viene dalla commistione e trasformazione del Sangue e della Flemma nel derma.

    L orina viene dallestrazione della Flemma (in primo luogo), della Bile gialla (in secondo) della Malinconia (in terzo e solo in particolari circostanze) e trasformazione nellapparato renale.

    L osservazione delle condizioni di queste materie rientra nella pi generale osservazione fisiognomica.

    FISIOGNOMICA

    Gli Umori, che in ognuno si mescolano in maniera assolutamente specifica e unica, conferiscono alle persone caratteristiche loro proprie. Si tratta delle Costituzioni di base.

    La Bile gialla estroflette i lineamenti, rende i volti e i modi aggressivi e iracondi, predispone alle malattie epatiche, a quelle infiammatorie ed agli

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    arrossamenti brucianti o pruriginosi. I soggetti sono violenti e intraprendenti.

    Il Sangue rende rubicondi e gioviali, gaudenti e corpulenti, predispone alle affezioni cardiovascolari ed a quelle putrefattive, purulente, fermentative.

    Genera tumefazioni ma anche tono e buon umore.

    La Flemma arrotonda e rilassa, rende pallidi e indifferenti, diplomatici, a volte ottusi, pieni di muco; i liquidi ristagnano e lAcqua viene trattenuta. La circolazione linfatica, lapparato renale e le mucose, soprattutto bronchiale e intestinale sono i suoi punti deboli.

    La Malinconia scava i lineamenti, crea le rughe e le cavit, rende il colorito scuro e olivastro, nei malati livido; le occhiaie sono scure, lumore depresso, ma il soggetto costante, attento e pensoso, scrupoloso e pignolo. Le sue affezioni sono quelle croniche, psichiatriche, cancerose; anemia e osteoporosi sono caratteristiche.

    Osservando un volto si possono rilevare segni inequivocabili di squilibrio umorale; i colori accesi come le irritazioni, o la sclera oculare arrossata, indicano Calore e la Bile gialla; le occhiaie e il turgore, Umidit e, con il Freddo, la Flemma; le rughe e le contrazioni degli occhi o della bocca o delle spalle la Secchezza e la Malinconia; il pallore, le vene azzurre, la scarsa dinamicit, la Flemma.

    Brufoli purulenti sul viso o afte nella cavit orale indicano fenomeni putrefattivi o purulenti o cistici negli organi addominali (intestino, utero-ovaie, ecc.).

    Dolori o segni asimmetrici indicano i grandi organi interni: la parte destra indica lasse fegato-cistifellea; la parte sinistra lasse fegato-pancreas-milza.

    Se un disturbo sta sulla parte alta (petto, testa) governato dalla Bile gialla e dal Calore, che alleggeriscono; se nella parte bassa (addome, arti inferiori) dalla Malinconia e dallostruzione di milza.

    Il pallore e leccesso di muco possono indicare lo stomaco bloccato e freddo.

    Ma con la Fisiognomica tradizionale non si evidenziano le malattie in senso moderno: anzi, le malattie e i loro sintomi oggettivi e soggettivi (di determinante importanza) completano il quadro fisiognomico. In questo sistema interessa individuare lo squilibrio che sta a monte e su quello si agisce.

    E vero che si pu agire in modo sintomatico, ma il trattamento completo deve tenere sia della malattia, sia della costituzione individuale. Inoltre, gli squilibri cambiano a seconda delle ore, delle stagioni, delle fasi lunari:

    la Bile gialla raggiunge il massimo dallalba a mezzod, destate e durante la luna piena; la Malinconia da mezzod al tramonto, in autunno e durante il II quarto; la Flemma ha la potest dal tramonto a mezzanotte, dinverno e durante la luna nuova; il Sangue si esprime al massimo da mezzanotte allalba, in primavera e nel I quarto.

    Il regime alimentare di importanza vitale; occorre tenere conto che

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    leccesso di ogni cibo genera Flemma, come i latticini e i farinacei raffinati, le Curbitacee, la Lattuga, i molluschi; la Bile gialla generata in abbondanza dal Miele, dal Vino, dal Sale, dalle sostanze alcaline, dalle spezie e da tutte le cose piccanti, dalle carni di animali piccoli e selvatici; il Sangue generato dai frutti dolci e oleosi, dalle carni di animali giovani, soprattutto dei maiali e dei pesci grassi; la Malinconia prodotta dai vegetali crudi, soprattutto dalla frutta acida e acerba, ma anche dagli animali vecchi e grandi (bovini), dalle sostanze minerali diverse dal Sale, dagli acidi e dalle cose astringenti.

    Conclusioni

    Lantica tradizione mediterranea, come altre culture analoghe, insegna soprattutto lattenzione, l accuratezza delle osservazioni e la estrema cura dei comportamenti; losservazione quasi maniacale dei segni tipico degli antichi medici e scienziati.

    La costituzione (la persona come ) e lambiente (cibo, clima, stagioni, condizioni meteorologiche, emozioni) sono in continuo e variabile rapporto.

    Noi possiamo imparare a osservare la realt che ci circonda e stabilire, secondo i segni che ognuno di noi mostra, quali possono essere i possibili rimedi da assumere, quale il regime da tenere, quali sostanze e situazioni da evitare, se aspettare e stare fermi o muoversi, viaggiare, agire.

    Per ogni persona c uno schema possibile, da studiare e applicare, per la salute ma anche per il piacere e il buonumore.

    Luigi Giannelli

    Luigi Giannelli

    laureato in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche, specializzato in Scienze e Tecnologie Cosmetiche e diplomato in Erboristeria, dal 1977 si occupa specificamente della ricerca, traduzione e comparazione di opere mediche di epoca pre-industriale (fino alla fine del XVIII secolo), romane e medioevali.

    Svolge attivit didattica presso vari enti, scuole e associazioni private.

    Nel 1994 fonda e coordina l'attivit dell'Archivio di Medicina Tradizionale Mediterranea. Ha partecipato alla stesura di decine di articoli su riviste del settore ed autore di Tecniche Nuove.

    PERINFORMAZIONI: [email protected]