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1 GIORNALINO DI VIA MASSAUA FEBBRAIO 2011 QUESTO È IL NOSTRO SITO: www.cardarelli-massaua.it/e-mail:[email protected] La classe 4^C è stata premiata per l’originalità delle cartoline: tutti i bambini in fila, per mano, ad indicare che uniti si possono davvero cambiare le cose, anche ridurre lo smog! Per camminare E non inquinare D ivertendosi Insieme a Bambini U nici, per andare a S cuola. 4^ B Parti a piedi E Dammi la mano In un gruppo di Bambini Uniti a Serpentone. 4^ B Maddalena e Gaia S. della 4^ C ricevono i complimenti e gli attestati della menzione speciale per il loro testo “La carota magica” col quale hanno partecipato al concorso“Un libro un sogno” all’interno della fiera “Un libro a Milano”. Volete leggere il testo? Lo troverete a pag. 10 NATI PER CAMMINARE… anche in prima! Abbiamo partecipato al progetto “NATI PER CAMMINARE”, per cercare di capire, e far capire a tutti, che, se è possibile, è meglio andare a piedi che usare l’automobile. Grazie all’associazione “Genitori antismog”, abbiamo svolto una piccola inchiesta e realizzato delle cartoline che sono state esposte in una bella mostra nei chiostri della Società Umanitaria! Ecco i messaggi che spiegano i nostri disegni: “Ciao, mi piace tanto camminare per venire a scuola!” “Vorrei venire sempre a scuola con i pattini per vincere lo smog!” “Che bello correre veloci sul monopattino!” “Con lo skeatboard la mattina faccio una bella scivolatina…!”

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GIORNALINO DI VIA MASSAUA FEBBRAIO 2011

QUESTO È IL NOSTRO SITO: www.cardarelli-massaua.it/e-mail:[email protected]

La classe 4^C è stata premiata per l’originalità delle cartoline: tutti i bambini in fila, per mano, ad

indicare che uniti si possono davvero cambiare le cose, anche ridurre lo smog!

Per camminare E non inquinare Divertendosi Insieme a Bambini Unici, per andare a Scuola. 4^ B

Parti a piedi E Dammi la mano In un gruppo di Bambini Uniti a Serpentone. 4^ B

Maddalena e Gaia S. della 4^ C ricevono i complimenti e gli attestati della menzione speciale

per il loro testo “La carota magica” col quale hanno partecipato al concorso“Un libro un sogno”

all’interno della fiera “Un libro a Milano”.

Volete leggere il testo? Lo troverete a pag. 10

NATI PER CAMMINARE… anche in prima! Abbiamo partecipato al progetto “NATI PER CAMMINARE”, per cercare di capire, e far capire a tutti, che, se è possibile,

è meglio andare a piedi che usare l’automobile.

Grazie all’associazione “Genitori antismog”, abbiamo svolto una piccola inchiesta e realizzato delle cartoline che sono state

esposte in una bella mostra nei chiostri della Società Umanitaria!

Ecco i messaggi che spiegano i nostri disegni:

“Ciao, mi piace tanto camminare per venire a scuola!”

“Vorrei venire sempre a scuola con i pattini

per vincere lo smog!”

“Che bello correre veloci sul monopattino!”

“Con lo skeatboard la mattina

faccio una bella scivolatina…!”

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LE CLASSI PRIME SI AFFACCIANO AL MONDO DEL GIORNALISMO

Le bambine e i bambini delle classi prime, con l’aiuto delle loro maestre, iniziano la collaborazione al giornale della scuola con immagini e semplici racconti dei progetti a cui hanno partecipato durante i primi mesi trascorsi in via Massaua.

GIOCO SPORT Stiamo partecipando al progetto “GIOCOSPORT”. In palestra, giocando, impariamo a muoverci in modo armonico e ben coordinato.

La proposta di attività motoria dura da novembre 2010 a marzo 2011. Ci guida l’istruttore Marco Bertucci, proponendoci giochi molto divertenti!

Ecco qui alcuni esempi:

Abbiamo partecipato al progetto

“CINEFORUM E INCONTRO CON LA SCUOLA MATERNA”:

siamo andati al cinema Orione a veder il film a cartoni animati “Il mio vicino Totoro”. C’erano anche i nostri amici delle scuole materne, che andranno in prima elementare l’anno prossimo.

Il film ci è molto piaciuto.

I piccoli della scuola materna sono venuti a trovarci; con loro abbiamo ricostruito le scene del film. Poi ognuno ha rappresentato il protagonista del film, Totoro.

TUTTI CUCITI INSIEME Abbiamo partecipato al progetto “TUTTI CUCITI INSIEME”, che utilizza l’arte come

linguaggio per comunicare in modo creativo i nostri vissuti e le emozioni che proviamo.

Grazie alla guida e ai suggerimenti della dott.ssa Mangione, in soli quattro incontri abbiamo prodotto dei veri capolavori!

In un’occasione, alla domanda: “Qual è l’animale che meglio ti rappresenta?”, e successivamente, “Che cosa pensi di portare nel gruppo dei tuoi compagni?”, abbiamo risposto così:

CRONACA DELLA SCUOLA

Continua nella pagina seguente

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VORREMMO… … che nessun bambino soffrisse più la fame. (Agnese)

… donare dei soldini per far andare i bambini poveri a scuola. (Filippo)

… che ci fossero meno auto a sporcare l’aria. (Sara P)

… che ci fossero meno poveri. (Francesco)

… che ci fossero poche malattie. (Alvin)

… che ovunque ci fosse più amore. (Davide)

… che ci fosse più verde. (Sara M)

… che ci fossero solo persone buone. (Gustavo)

… che non ci fosse inquinamento. (Amedeo)

… che le macchie di petrolio nei mari fossero ripulite. (Marco)

… che le persone fossero più educate. (Alice S)

… che non ci fossero più guerre. (Bianca)

… che le biciclette prendessero il posto delle auto puzzolenti. (Giorgia)

… che nessuno morisse nell’incendio della propria casa. (Joel)

… che le persone non usassero le mani per fare del male. (Giorgia C)

… vietare per sempre le sigarette. (Carlotta)

… che non ci fossero più bambini senzatetto. (Mohamed)

… che Babbo Natale portasse anche a me i regali. (Thania)

… che non ci fossero bambini senza la mamma. (Francesca)

… che ci fosse più igiene a Milano. (Luca)

… regalare i miei vestiti ai poveri. (Valentina)

… che la gente guidasse meglio. (Mattia)

… che non ci fossero più i delinquenti. (Jim Paolo)

…. vorrei regalare i miei giochi che non uso più. (Alice G)

Noi ci rendiamo conto che alcuni dei nostri desideri sono irrealizzabili, ma se cominciamo da subito a “trattare bene” il mondo, ad avere più fiducia e pazienza verso gli altri, a rispettarci e volerci bene, ad ascoltarci e aiutarci, il mondo sarebbe migliore!

Segue : TUTTI CUCITI INSIEME — classi prime

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CRONACA DELLA SCUOLA

“Non si tratta di combattere contro nessuno, non ci sono buoni e cattivi. Si tratta di fare insieme un pezzo di strada e vedrai che la gente, quando incomincia a vedere con il cuore, cambia dentro.”

TEATRANDO… IN 5^ D

Il nostro spettacolo - “Il bracciale della pace” - è stato davvero emozionante… più degli anni scorsi! Non era la prima volta che salivamo sul palco, ma, per la prima volta, recitavamo in un vero teatro, in collaborazione con un’associazione che aiuta i bambini sfruttati. La storia del nostro spettacolo parlava proprio di quest’argomento e il testo era molto significativo. ALICE, MARGHERITA E MARTA

Era la prima volta che recitavamo in “play- back“: chi recitava muoveva solo le labbra, mentre altri compagni facevano le voci. È stato divertentissimo!!! Questa esperienza è stata bella anche perché la storia parlava di bambini sfruttati che venivano liberati da due associazioni che, collaborando, hanno portato la pace tra i popoli. ALESSANDRO C., FABIO E SAMUEL

Prima dello spettacolo vero e proprio ci siamo allenati a recitare con giochi divertenti, che ci hanno aiutato a creare più sintonia tra lettori e attori. La recita, infatti, era in “play-back”. Secondo noi lo spettacolo è riuscito benissimo ed è stata un’esperienza che vorremmo rifare. NOEMI, OLIVIA, VICTOR

Recitare è stato attivo e divertente. Lo spettacolo è venuto meglio di quanto pensassimo. Eravamo tutti emozionati all’idea di recitare in un teatro vero. Attraverso lo spettacolo, abbiamo cercato di trasmettere un messaggio di pace e di solidarietà: non bisogna sfruttare e maltrattare i bambini meno fortunati di noi, ma li si deve aiutare. ELISA, MATTEO E FILIPPO

Questo spettacolo ci ha fatto vivere diverse emozioni: gioia, felicità e anche un po’ di ansia. Le prove sono state molto impegnative: gli attori hanno dovuto ripetere le scene più volte e i lettori dovevano passarsi il microfono velocemente, per essere sempre pronti a intervenire nel momento giusto. Ma alla fine è venuta proprio una cosa bella! CHRISTIAN, MARCO E GIULIA

Questa esperienza ci è piaciuta moltissimo, nonostante l’ansia che ci ha tormentato durante le prove. Ma alla fine tutto è andato bene e noi eravamo felicissimi! Facendo questo spettacolo, abbiamo capito che pensare agli altri fa bene e quindi bisogna aiutarli in qualsiasi modo. ALESSANDRO A., FRANCESCA E LORENZO

Questa esperienza ci è piaciuta molto e vorremmo ripeterla. Lo spettacolo è stato molto bello. Recitare questa storia ci ha portato a riflettere sulla drammatica situazione dei bambini maltrattati e ci ha fatto comprendere che non bisogna interessarsi solo a ciò che accade nel nostro paese. Dovremmo tutti seguire quello che dice il nostro testo: “Il mondo è un’arancia, ma noi spesso guardiamo solo al nostro spicchio… Se noi potessimo vedere tutti i fili che ci legano gli uni agli altri, forse la vita su questo pianeta sarebbe diversa”. ELENA, LORENZO M., EMMA E LUCA. CATERINA E MARIANNE

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Un pomeriggio al “BIOLAB” Mercoledì 3 novembre, la 4^ D si è recata al “BIOLAB”, che si trova vicino al Museo di Scienze Naturali di Milano.

Il percorso didattico si intitolava “ATMOSFERA INQUIETA” e la nostra guida di nome Cristina, aveva il compito di spiegarci alcuni fenomeni che avvengono nell’aria. Nel corso delle cinque tappe, abbiamo sperimentato dei fenomeni. Lo spazio era attrezzato con apparecchiature adatte a comprendere meglio e provare ciò che Cristina ci spiegava.

Dopo questa esperienza abbiamo capito che:

l’aria è un miscuglio di gas, occupa tutto lo spazio a disposizione ed ha un peso.

nell’aria avvengono fenomeni naturali come l’evaporazione, la combustione, gli spostamenti di aria (vento), tuoni, fulmini.

I b ambini d i terz a e l ’ arte

Abbiamo conosciuto il pittore Magritte.

Abbiamo imparato: dipingeva in modo da costringere gli osservatori a tenere allenata la mente dipingeva gli oggetti al contrario di come sono nella realtà rappresentava gli oggetti con un peso diverso da quello reale rappresentava con dimensioni diverse da quelle reali guardando i suoi dipinti ognuno vede cose diverse e dà interpretazioni differenti. Fa lavorare con la fantasia non dava mai spiegazioni o una risposta al perché aveva dipinto in quel modo cambiava la materia degli oggetti

SIAMO DIVENTATI DEI PICCOLI MAGRITTE Abbiamo ritagliato un’immagine di animale. Con dei ritagli colorarti di giornale abbiamo ricoperto il suo corpo, tranne la testa, cambiando la sua materia. Per ultimo abbiamo creato uno sfondo, utilizzando i pastelli a cera.

Abbiamo conosciuto il pittore Pollock

Pollock era un pittore che disegnava le cose che sognava e le riproduceva nei suoi quadri secondo la tecnica dello “sgocciolamento”. Mi sono piaciuti i suoi quadri perché mi hanno divertito molto e perché mischiava i colori come gli venivano in mente. Pollock era un pittore molto bravo, ma un po’ pazzo. La maestra ci ha raccontato che aveva una tecnica personale molta stramba che nessuno poteva ricopiare: lui ballava o balzava intorno al foglio lanciando direttamente dal barattolo la tempera. Con la guida abbiamo provato a copiare questa tecnica chiamata lo “sgocciolamento”. Io ho usato gli stracci e i pennelli, facendo gocciolare il colore sul foglio. Ho provato felicità. Con la guida abbiamo fatto il laboratorio di pittura su Pollock. Abbiamo usato varie tecniche di pittura: con gli stracci, le bottiglie, i palloncini e i pennelli. Io ho utilizzato le bottigliette piene di colore. Mi sono divertito un mondo! Pollock non era un pittore come gli altri, era un po’ strano: buttava il colore direttamente sul foglio. Quando lo gettava, esprimeva i suoi sentimenti di paura, dolcezza, rabbia e dolore. Purtroppo aveva il vizio del bere, ma ciò nonostante realizzava quadri spettacolari. A volte, quando dipingeva, ballava o saltellava lanciando, con diversi movimenti, il colore. Con la guida ho usato le bottigliette e i palloncini pieni di tempera, facendo poi gocciolare il colore direttamente sul foglio, come faceva Pollock.

Abbiamo conosciuto il pittore Matisse

L’artista appartiene alla corrente del fauvismo che prende nome dal termine francese Fauves, "belve", utilizzato per sottolineare in senso spregiativo l'uso del colore.

Le opere sono caratterizzate da colori intensi dal disegno semplificato dalle forme che si confondono tra loro dai contorni marcati con una linea nera dal colore usato non come è nella realtà (il verde non era

per forza dell’ erba e l’azzurro non si riferiva al cielo) dall’abolizione della prospettiva e del chiaroscuro dall’uso del colore puro, spesso spremuto direttamente

dal tubetto sulla tela

L’esperimento del “pistone”:

L’ aria occupa tutto lo spazio a disposizione

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CRONACA DELLA SCUOLA

LE TERZE ALLA GALLERIA D’ARTE MODERNA

A novembre siamo andati a visitare la Galleria d’Arte Moderna che si trova in Via Palestro, vicino al Museo di Storia Naturale e, precisamente, all’interno di Villa Reale, una bellissima villa in stile neoclassico, costruita alla fine del 1700. Questa villa, progettata da un architetto austriaco per conto della nobile famiglia Belgioioso, ha un bellissimo giardino, con un prato verde ben curato, un laghetto con le papere e perfino con una piccola cascata. Questo giardino ha una particolarità: gli adulti vi possono entrare solo se sono accompagnati da un bambino! Appena si entra, ci si dimentica di essere a Milano e si ha l’impressione di essere in campagna! Dopo essere stata abitata dal Belgioioso, questa villa divenne la residenza di Napoleone I e poi vi abitarono i sovrani italiani, per questo fu chiamata Villa Reale; infine, nel 1928, divenne proprietà del Comune di Milano con il nome di Villa Comunale. Nelle sue sale, finemente decorate, abbiamo ammirato dei bellissimi quadri e statue. Non ci siamo soffermati, però, davanti a tutte le opere esposte, ma solo davanti a quelle che la nostra guida aveva scelto per noi. Lo scopo della nostra visita, infatti, era quello di cercare di capire, con l’aiuto della guida quali stati d’animo emergono dai visi e dai gesti dei personaggi dei quadri. Abbiamo osservato: - “Il ritratto della contessina Antonietta Morosini” di Francesco Hayez - “Il quarto stato” di G. Pellizza da Volpedo - “Le due madri” di Giovanni Segantini - “La statua di un bambino” di Luigi Secchi - “La statua di Achille” di I. Fraccaroli La nostra guida è stata molto brava e ha saputo farci cogliere dei particolari che noi da soli, magari, non avremmo notato. Mentre ammiravamo i quadri, ci ha fatto tante domande e ci ha anche stimolato a esprimere le nostre impressioni. È stata una visita molto interessante e piacevole. Suggeriamo a tutti di visitare sia la Villa con il giardino sia la Galleria d’Arte Moderna allestita al suo interno.

Visita al GAM L’argomento principale del percorso svolto al GAM erano le emozioni.

La grande statua di Achille, posta quasi all’ingresso, ci ha subito fatto capire che eravamo di fronte all’emozione del dolore e della preoccupazione, infatti l’eroe era stato ferito nell’unico punto vulnerabile del suo corpo (il tallone). Abbiamo pensato che anche noi, quando ci facciamo male, proviamo le stesse emozioni.

Andando avanti nel percorso abbiamo visto un quadro che rappresentava una strada con un uomo, forse morto, vicino c’era un cane e sullo sfondo un cavallo e due cavalieri, forse dei briganti. Il cielo faceva pensare all’arrivo di un temporale. Abbiamo tutti provato paura; io provo questa emozione quando sono al buio, mentre altri compagni hanno paura del temporale.

Il quadro successivo mostrava una contessina dai capelli castani con dei fiori colorati e dall’aria stanca; infatti, doveva essere una grande noia rimanere fermi tanto tempo per un ritratto!

L’opera successiva era la statua di un bambino povero, seduto su un sacco di farina. La sua espressione era triste; infatti, dover lavorare e non poter giocare con altri bambini è veramente brutto, noi eravamo tristi per lui!

La scultura seguente ci ha però subito rallegrato: era quella di un bambino con una tavolozza di colori e pennelli. L’espressione del suo viso era allegra, si capiva che l’emozione era la gioia, la stessa che io provo quando gioco con gli amici o festeggio il mio compleanno.

Ci siamo divertiti molto con le EMOZIONI!!

Un uomo con sette pali

Per una strada che porta a Bali

passava un uomo con sette pali

ogni palo aveva sette buchi

in ogni buco sette bruchi

ogni bruco sette bachi.

Fra bachi e bruchi e buchi e pali

in quanti andavano, dite a Bali?

INDOVINATE UN PO’… Per una strada …

Per una strada che porta a Cagliari

passava un uomo con sette alberi

ogni albero aveva sette rami

ogni ramo aveva sette frutti

ogni frutto sette semi.

Fra semi e frutti e rami e alberi

In quanti andavano, dite a Cagliari?

Un uomo con sette maestre

Per una strada che porta a Mestre

ho visto un uomo con sette maestre

ogni maestra aveva sette cartelle

in ogni cartella aveva sette scodelle

ogni scodella sette merendine.

Fra merendine e scodelle e cartelle e maestre

in quanti andavano, dite a Mestre?

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Non tutti i bambini del mondo sono fortunati come noi, che abbiamo una famiglia che ci accudisce, ci nutre e ci aiuta a crescere.

Non a tutti i bambini del mondo viene riconosciuto il diritto di andare a scuola per istruirsi, né il diritto di giocare, o di frequentare gli amici e di pensare da bambini.

Ci sono bambini che vivono nella fame e nella miseria. Ci sono bambini che non hanno una famiglia.

CI SONO BAMBINI SENZA DIRITTI.

Ci sono bambini che vengono strappati dalla famiglia, dalla propria casa e costretti a diventare soldati e a combattere.

“MI RIGUARDA”

MI RIGUARDA, anche se è distante da me, anche se non mi tocca direttamente.

MI RIGUARDA, perché colpisce la famiglia di cui facciamo TUTTI parte:

L’UMANITÀ.

I bambini e le bambine di quarta, dopo la lettura in classe del libro “Corri Lidja, corri”, che affronta la tematica sociale dei bambini

soldato in Africa, hanno incontrato l’autore Paul Bakolo Ngoi, presso la libreria “Paoline” di via Albani.

INTERVISTA ALL’AUTORE D – Perché ha voluto scrivere un libro proprio su questo argomento? R –Avevo promesso che avrei fatto conoscere questa amara realtà a più persone possibili, per sensibilizzare l’opinione pubblica e perché tra tanti, qualcuno sicuramente avrebbe preso a cuore la situazione e si sarebbe prodigata per essere d’aiuto.

D - Anche lei è stato un bambino soldato? R - No, però nel mio paese, il Congo, ci sono ancora tanti bambini che vengono strappati alle loro famiglie e ai loro villaggi, per combattere o servire i soldati.

D - Perché il governo non interviene, mettendo fine a queste ingiustizie?

R - Poiché uno scontro diretto sarebbe pericoloso per la vita dei bambini, il governo lascia che degli intermediari, in cambio di cibo e strumenti tecnologici, trattino il rilascio dei bambini; solo in seguito interviene.

D - Che cosa succede ai bambini liberati?

R - I bambini vengono portati in centri di assistenza per l’infanzia e aiutati nel reinserimento familiare e sociale, offrendo loro alternative concrete, attraverso percorsi di scolarizzazione, formazione psico-attitudinale e supporto psicologico.

Abbiamo poi chiesto a Paul se lui ogni tanto torna in Congo e se oltre a scrivere questo libro fa anche altre cose, per cercare di aiutare i bambini soldato.

Paul ci ha risposto che andrà in Congo a giugno, che incontrerà il capo del governo e che ha un progetto per quell’occasione.

Lo scrittore sta incontrando altri bambini e ragazzi che come noi hanno letto questo libro e ci ha chiesto di fare un disegno o un testo che sia una sorta di appello per far finire gli eserciti di bambini soldato.

VOLETE AIUTARLO CON NOI?

Preparate un disegno, uno slogan, una frase che chieda:

“STOP AI BAMBINI SOLDATO”.

Paul verso la fine di maggio passerà a scuola a ritirare questi elaborati che, assieme a quelli dei bambini e dei ragazzi delle altre scuole di Milano e di altre città d’Italia, consegnerà al capo del governo del Congo.

Mi riguarda... riguarda tutti! I bambini e le bambine di quarta

RECENSIONE DEL LIBRO

“Corri Lidja, corri”

Lidja è una bambina che vive in un villaggio del Congo; un giorno viene rapita dai soldati e portata in un campo militare. Così comincia la storia di Lidja, bambina soldato.

Leggendo, abbiamo provato emozioni tristi e ancora adesso non riusciamo ad immaginare un bambino che imbraccia un fucile VERO e uccide.

Eppure nel mondo esiste questa ORRIBILE realtà.

Per fortuna la storia raccontata non è realmente accaduta!

A scriverla è stato Paul Bakolo Ngoi, che nella sua vita ha però incontrato bambini che hanno vissuto simili esperienze.

Noi troviamo che il libro “Corri, Lidja, corri” sia un bel racconto, pur essendo triste.

Ne suggeriamo la lettura a bambini sensibili, che hanno voglia di scoprire cosa succede veramente nel mondo.

La scrittura è scorrevole, i disegni sono pochi e in bianco e nero.

Sono centoquattordici pagine tutte da scoprire.

Ne sconsigliamo la lettura ai bambini di prima e di seconda perché, secondo noi, sono troppo piccoli.

In definitiva, è una lettura per capire che nel mondo

NON TUTTI SONO FORTUNATI COME NOI e per apprezzare tutte le belle cose che abbiamo.

Buona lettura a tutti dai bambini di 4a A.

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PAGINA LETTERARIA LEGGENDO IN CLASSE “L’ISOLA DEL TESORO” DI STEVENSON E FANTASTICANDO...

Al Dirigente Scolastico della Scuola Primaria

di via Massaua

Gentile Dirigente, abbiamo pensato di scriverle una lettera per comunicarle alcune nostre riflessioni. Ritornando a scuola abbiamo positivamente notato che la scuola è stata ridipinta; grazie per aver anche riparato le grondaie, che quest’anno non faranno passare l’acqua! Per migliorarla ancora di più, potrebbe far piantare della nuova erba e far mettere dei giochi in giardino? Così l’intervallo sarebbe più divertente! Abbiamo molto apprezzato che, pur avendo cambiato le maestre, non sia diminuito il numero delle insegnanti. Le scriviamo anche per avanzare alcune richieste per la nostra classe: vorremmo che l’anno prossimo le maestre non cambiassero; ci piacerebbe, anche se sappiamo che lei non può intervenire, votare contro il ministro Gelmini che, secondo noi, ha fatto una riforma sbagliata. Desidereremmo anche andare al più presto a Scuola Natura. Sarebbe bello, inoltre, che una volta all’anno uno chef ci preparasse un pranzo squisito! E per ultima cosa: è possibile fare una festa di Natale, anche diversa, che non comprenda necessariamente una recita? A noi piaceva molto! Infine ,le confidiamo che vorremmo incontrarla più spesso. La informiamo che nella nostra classe si è attivato un servizio di posta, per cui, se volesse risponderci con un’epistola, ne saremmo contenti; in alternativa, la invitiamo a venirci a trovare in classe per parlare insieme.

Milano, 30/09/2010 I nostri cordiali saluti la IV A

Se il tesoro vuoi trovare

bene bene dovrai cercare

guarda di qua

guarda di là

nessuno ti aiuterà.

Il tesoro è ben sicuro

è in un posto tutto scuro

dei percorsi dovrai superare

e nei guai

ti andrai a cacciare!

Il tesoro troverai

se un coraggioso ragazzo sarai.

Giuna

Se un grande tesoro vuoi cercare

sull’isola del Mistero devi approdare.

Non puoi neanche dormire

perché appena chiudi gli occhi…

Puoi sparire!

Non puoi nemmeno mangiare

perché in ogni momento

qualcuno ti può attaccare!

Ma quando il tesoro troverai

molto felice ti sentirai.

C’è qualcosa però

più importante dell’oro:

l’amicizia è il vero tesoro!

Stefano

BRIAN 4^B

ARTURO 4^ B MANUEL 4^ B

LA FILASTROCCA DEI PIRATI SUL VASCELLO TALISMANO

NAVIGA IL PIRATA ZAFFERANO.

CON I SUOI PRODI AMICI

SBARCA SULL’ISOLA DELLE FENICI.

TUTTI INSIEME, CANTANDO IN CORO,

VANNO ALLA RICERCA DEL TESORO.

C’È IL TREMENDO CORSARO NERO

CHE VA IN GIRO CON IL PLANISFERO.

C’È IL PIRATA BARBAROSSA

CHE DA SOLO SCAVA UNA FOSSA.

C’È UN PIRATA DI NOME ONDINA

CHE BEVE WHISKY OGNI MATTINA.

C’È IL PIRATA BARBANERA

CHE BEVE RUM DALLA MATTINA ALLA SERA.

C’È IL PIRATA BARBAVIOLA

CHE VA IN GIRO CON LA CARRIOLA.

C’È IL PIRATA BARBABLÙ

CHE PREPARA IL MENÙ.

C’È IL PIRATA NICOLINO

CHE AL POSTO DELLA MANO HA UN UNCINO.

C’È IL PIRATA TEODORO

CHE ALLA FINE TROVA IL… TESORO.

I BAMBINI DI TERZA

Filastrocca dell’anno nuovo

Filastrocca dell’anno nuovo

che ci porti tanto di buono,

voti belli tra “ita e mate”

e caramelle prelibate.

Anno nuovo che sei arrivato

porta via l’inverno gelato,

e se regalarci vuoi un’avventura

che sia per noi Scuola Natura!

Anno nuovo, prima di passare

tanti sorrisi vogliaci portare,

e a chi questa filastrocca leggerà

dona amore e felicità.

IV A

Per nuotare nell’oro

devi trovare un gran tesoro.

Sull’isola Trabocchetto dovrai andare

e un lungo viaggio affrontare.

La ricerca difficile sarà

ma se ci credi, qualcosa si troverà.

Non ti dovrai mai stancare

altrimenti il tesoro

te lo potrai sognare!

Clara

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I RAGAZZI DELLA 5^ A

Se non ti piace leggere, perché i libri ti sembrano seriosi, prova il tipo comico, vedrai che non saranno più noiosi. GLAUCO

Leggere un libro è un divertimento. Io ti consiglio il libro d’avventura, quello che non fa paura! PAOLO

La lettura è divertente, puoi incontrare un drago potente. Sulle ali della fantasia puoi volare e nel mare navigare. ALESSIA V.

È un libro d’avventura: leggilo, ti divertirai e di leggere non finire mai! GIULIA L. MATTIA MATTEO

Un libro è un’avventura curiosa e divertente, anche se un po’ lungo, non fa niente. DESIREÉ LEONARDO MARINA EMMA

Un libro ti consiglio: non importa se è lungo; un po’ di tempo impiegherai tanto quello non manca mai! CAROL

Una giovane ragazza

della Basilicata

era sempre accaldata.

Un giorno andò al fiume

a darsi una rinfrescata

ma le cadde addosso una cascata.

Quella sventurata ragazza della Basilicata!

GABRIELE

C’era una signora di Piombino

che origliava cosa diceva il vicino.

Ma quello di essere spiato si stufò

e una scarpa le lanciò.

Quella curiosa signora di Piombino!

VICTORIA

C’era una signora di Torino

che andava in motorino.

Un giorno incontrò un coccodrillo

che aveva il morbillo.

Quella stramba signora di Torino!

MICHELLE

C’era Laura di San Bernardino

Che faceva piangere il suo gattino.

Non gli dava da mangiare

e un giorno iniziò a graffiare.

Quella cattiva Laura di San Bernardino!

CHIARA

C’era un uomo di Segrate

che beveva birra e mangiava patate.

Un giorno si ubriacò

e in un lago si buttò.

Quel povero uomo di Segrate!

FEDERICO

C’era un vecchio di Milano

che odiava il parmigiano,

gli piaceva solo il reggiano

quando glielo grattugiavano.

Quello strano vecchio di Milano!

ALICE

CLASSE 5^B

C’era una gallina di Milano

che mangiava nutella e grano.

Covava ovetti di marmellata

e pulcini di patata.

Quella bizzarra gallina di Milano!

MARGHERITA

C’era un nonno di Calabria

che dormiva sulla paglia.

Un giorno si ammalò

e il suo cane ne fece un falò.

Quel povero nonno di Calabria!

GIOSUÈ

C’era un nonnino di Torino

che amava ascoltare il violino.

Ma un giorno al concerto andò

e per il rumore sordo diventò.

Quel simpatico nonnino di Torino!

ALESSIA

Prova a leggere e vedrai che solo non sarai mai! ALESSIA K.

Con i libri viaggerai e in luoghi lontani arriverai. GABRIELE

Un libro sempre troverai e, con te in vacanza, lo porterai! DAVIDE R.

Leggere è un gran divertimento, tutto si realizza per magia e fantasia. NICOLÒ

Leggere è una fantastica avventura: in mezzo a pirati e draghi, non aver paura! LUNA DANIELE

Leggere si dice che è noioso; ti accorgerai, invece, che è cosa da curioso. GIULIA P.

Un libro fa bene a tutti, ai belli e ai brutti! CHIARA

Continua a leggere e vedrai che la soluzione ai tuoi problemi... troverai! GIACOMO

Con il libro un alieno incontrerai, il mondo intero girerai e tanto ti divertirai. DAVIDE L.

Leggendo sulle onde si può navigare e sulle nuvole si può volare! STEFANO

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PAGINA LETTERARIA

LA CAROTA MAGICA

C’era una volta una bambina di nome Alison, molto affezionata al suo gatto Rip. Al compleanno di Alison le venne regalata una carota magica con il potere di: parlare, ballare e camminare. (…) Da quel giorno Rip fu scartato dalla vita di Alison, quindi scappò di casa e nella fretta di uscire finì investito. Rip divenne un gatto fantasma che, per colpa di una maledizione, diventò anche malvagio, così malvagio da voler uccidere la carota magica Giuseppina, per riconquistare l’affetto di Alison e diventare immortale. Rip ora aveva gli occhi gialli, i denti affilati come lame, il pelo corto e grigio, era grande, feroce e spelacchiato. La carota quando lao vide si

spaventò e chiese aiuto alla vecchia barbabietola. Questa le disse di andare dal sedano, che le avrebbe svelato il rimedio per liberare il gatto dalla maledizione. Intanto Rip stava cercando in lungo ed in largo la carota Giuseppina, spaventando tutta la città.

(…) Giuseppina vide una casa misteriosa, col tetto fosforescente e le pareti rosa, era una casa immensa, piena di scale.(…) Infine trovò il sedano che le diede una pozione magica. Dopodiché, tutta contenta, si avviò verso la città. La trovò deserta, si erano nascosti tutti dal fantasma di Rip. (…) Giuseppina entrò pian piano e dentro, con gran sorpresa, trovò Rip che stava dormendo. Il gattaccio si svegliò e la bambina, senza pensarci, gli buttò addosso la pozione magica, ma... non funzionò subito. Dopo dieci minuti, però, Rip s’ illuminò di una luce giallina e, quando si spense, la maledizione era scomparsa. (…) Ritornarono alla casa fantasma con un mezzo molto strano, costruito con un cocomero tagliato a metà (e scavato in entrambe le parti, avevano aggiunto l’altro pezzo di cocomero) con sotto due pomodorini che facevano da ruote. Con questo mezzo riuscirono ad arrivare rapidamente alla casa del sedano. Il sedano e la barbabietola vissero insieme nella casa fantasma del sedano. E Rip e la carota Giuseppina? Ritornarono a casa di Alison e vissero tutti insieme, felici e contenti anche loro!

Maddalena e Gaia S. 4^ C

Questa è la storia di Rumi Ernesto che fa tutto presto, poi va in spiaggia a dire “cocco fresco” e ne vende un bel cesto.

Questa è la storia di Andrea Bruno che si arrampicò sul pruno, poi comprò un letto ma si accorse che era stretto.

Questa è la storia di Giada Pescetto che viveva davanti ad un boschetto, poi raccoglieva more e ciliegie e poi si difese dalle streghe.

Questa è la storia di Alex Tavian che un giorno andando a Milan, comprò per la mamma una rosa del deserto e andò a un concerto.

Questa è la storia di Noemi Rossetti che scacciava gli insetti, poi andò al mercato e strillò come un neonato.

Questa è la storia di Giada Benassi che giocò con i sassi, poi un giorno si fece male e andò all’ospedale.

Questa è la storia di Andrea Mei che scacciava gli dei, poi a casa di fretta andò e sulla testa li menò.

Questa è la storia di Emad Sharmoukh che girando per un suk, trova una pietra preziosa e una ragazza graziosa.

Questa è la storia di Emilio Simonutti che un bel giorno vendeva prosciutti, poi ne mangiò uno grosso grosso e lasciò solo l’osso.

Questa è la storia di Esposito Mattia che un giorno andò all’osteria, poi incontrò sua zia e con lei andò via.

Questa è la storia di Damerio Isabella che è tutta bella poi un giorno entrò in un mondo incantato e cantò a perdifiato.

Questa è la storia di Federico Bonanomi che viveva con gli gnomi, poi un giorno insieme andarono al mercato e tante cose hanno acquistato.

Questa è la storia di Samuele Carbone che si sente un leone, andò al parco Sempione e sbatté contro un lampione.

Questa è la storia di Elisha Anne Dacillo che viveva con un grillo, poi andò al mercato e il grillo fu mangiato.

Questa è la storia di Lian Cheska che mangia una pesca, poi la mamma le diede una caramella e diventò più bella.

Questa è la storia di Schiavi Carlotta che mangiava una pagnotta, poi un giorno ne mangiò due e diventò grassa come un bue.

Questa è la storia di Lucrezia Caliari che aveva due occhi come fari, poi andava al mare e tutti faceva innamorare.

Questa è la storia di Francesco Calore che fa tanto rumore, poi prende un libro illustrato e lo legge tutto di un fiato.

Questa è la storia di Irene Spinella che a Natale fa la birbantella, poi arrivò Babbo Natale e le diede un animale.

Questa è la storia di Luca Spertini che innaffia i giardini, poi fa crescere tanti fiori che diventano di tutti i colori.

Questa è la storia di Asia Bello che compera un vestito bello, poi va in un bel bosco e pensa che sia tutto a posto.

Questa è la storia di Adelaide Ciambrone che dalla befana voleva il carbone, poi si svegliò, non lo trovò e così se lo acquistò.

Questa è la storia di Debelic Marina che era una bambina molto carina, poi le è caduto un dentino e lo nascose sotto un cuscino.

I bambini di 2^ B

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NOI DELLA 5^C... DICIAMO LA NOSTRA!

LEGGERE O NON LEGGERE?

Noi siamo dei lettori: per noi leggere è bello, divertente e rilassante. I nostri generi preferiti sono il giallo, l’avventura, il fantasy, l’umoristico, il brivido e tanti altri. Noi leggiamo per passare il tempo, per divertirci e per imparare cose nuove. Prendiamo i libri nelle biblioteche (ci piace molto quella della scuola!), nelle librerie o ce li regalano. Noi trattiamo bene i libri perché vogliamo conservarli intatti, senza rovinarli. Per noi leggere è bello e lo consigliamo a tutti! Carolina – Francesca – Niccolò – Cristina – Giulia – Teodora – Laura – Joy Noi non siamo dei lettori: l’attività della lettura la consideriamo abbastanza noiosa e preferiamo andare al parco a sfogarci o, se piove, invitare gli amici a casa nostra a giocare. I nostri genitori, per farci leggere, ci dicono spesso che leggere è bello, ma per noi non è proprio così... Noi troviamo i libri nella biblioteca comunale o a scuola, a casa nostra, o ce li regalano e, se proprio dobbiamo leggere, preferiamo i gialli, i libri d’avventura e del brivido. I libri li conserviamo abbastanza bene ma, se non ci ispirano, li lasciamo sugli scaffali a prendere polvere! In questo momento nessuno di noi sta leggendo un libro però, quando ne troviamo uno che “ci prende”, confessiamo che arriviamo fino in fondo! Alessandro – Giacomo – Riccardo - Federico

SCRIVERE O NON SCRIVERE?

A noi piace scrivere: una vera e propria passione che ci accomuna!

Per noi la scrittura è un modo per comunicare, esprimere pensieri e sentimenti ed è anche un bellissimo passatempo.

Quando abbiamo un’idea che ci ispira, “partiamo” a scrivere come un razzo e nessuno ci ferma più.

Ci piace scrivere testi gialli, d’avventura e di tanti altri generi.

Con il computer alcuni di noi scrivono volentieri, altri preferiscono carta e penna.

Per noi scrivere è importante: provateci anche voi!

Francesco – Federica – Noemi – Valentina – Elisa – Martina

A noi non piace scrivere perché è barboso e perché, scrivendo, ci si complica la vita, quando è molto più semplice parlare!

A scuola non sempre siamo contenti di scrivere perché, a volte, ci mancano le idee e non abbiamo tanta voglia di stare a pensare.

Se proprio dobbiamo scrivere, preferiamo produrre testi fantastici perché così possiamo scrivere tutto quello che ci passa per la mente!

Quando scriviamo, incontriamo qualche difficoltà, specialmente con l’ortografia e la punteggiatura.

A casa non ci capita di scrivere spesso: solo a volte le ricerche, le mail oppure i biglietti di compleanno, e usiamo anche il computer.

Siamo comunque del parere che la scrittura è un modo di comunicare utile, che può essere usato in alternativa al linguaggio parlato.

Carlo – Alessandra – Sofiya – Luca – Emanuela

Carolina Francesca Valentina Alessandra

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Tutti Cameriere, servite anche le rane?

Ma certamente, signore, in questo

ristorante serviamo tutti!!!

Ma dov’è il Colosseo? A Roma , un turista si rivolge a un passante.

Scusi, dov’è il Colosseo?

Il passante con aria di superiorità risponde: - Il Colosseo?

Il Colosseo, dice? Ma lo sanno anche gli asini!

Il turista, con un sorrisetto:- Appunto, per questo l’ho chiesto a lei!

Ancora capelli… Cameriere, c’è un capello nella mia pizza!

Il cameriere, imperturbabile: - Signore, è

assolutamente impossibile: l’abbiamo

preparata con i pelati!!!

Tra mamme Una mamma a un’altra: - Da quanto tempo cammina il tuo bambino? Da 5 mesi!

Da 5 mesi? Chissà dove è arrivato!

Alla stazione ferroviaria Annuncio: “I signori viaggiatori che hanno preso il treno per Bologna… sono cortesemente pregati di riportarlo!!!”

COMPLETA IL DISEGNO UNENDO I PUNTINI DA 1 A 50

Filastrocca semplice

per il “Pedibus”

Se a piedi a scuola tu verrai

l'aria più pulita renderai.

Come fare? Chi ti può accompagnare?

Tranquillo, non ti disperare,

ci sono delle mamme e dei papà

che i bimbi prendono qua e là.

Tutti in gruppo vi troverete

e tante chiacchiere scambierete.

Da Bande Nere, Fornari, Fezzan e Caterina da Forlì

potete arrivare in Via Massaua, proprio qui.

Ditelo agli amici, ai nonni ed ai vicini

che c'è il Pedibus anche per i piccolini.

Viaggia con la pioggia e il sole, con ogni tempo

e passo dopo passo arrivi in un lampo,

ti guardi in giro, non costa niente

ed incontri sempre tanta gente.

Se ti ho convinto e vuoi provare

dillo alla maestra che sa come fare!

… E un ai genitori

che tanto si prodigano per la realizzazione

di questo progetto.

Che taccagno! Un tipo taccagno sta passeggiando per il centro.

La moglie si ferma a osservare un vestito in una vetrina.

Lui le chiede:- Ti piace, eh?

Oh sì mi piace molto….

- Beh, allora domani ti accompagno di nuovo a vederlo!