giros notizie · diamo qui un inquadramento generale dell’area e la lista delle specie da noi ......

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GIROS Notizie n. 11 - 1999

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GIROS Notizien 11 - 1999

GIROSNOTIZIENotiziario per i Soci

Anno 1999 - No 11

Redazione e impaginazione acura diBruno Barsella(brunoastr17pidifiunipiit)

Maur o Biagioli(freetimeatsit)

Paolo Gruumlnanger(pgrunantinit)

Giuliano Pacifico(pacificofloatingcom)

Grafica copertinePatrizia Cini eBruno Barsella

Sulla copertinaGiovanissimo Aceras anthro-p o p h o r u m e anziana B a r l i arobertiana foto di Luciano Filippi

NOTA DELLA REDAZIONERingraziamo i numerosi sociche hanno contribuito alla rea-lizzazione di questo numero dildquoGIROS Notizierdquo Rinnoviamol rsquo invito a collaborare al lastesura dei notoziari inviandoalla Redazione articoli fotogra-

fie e suggerimenti

GIROSGruppo Italiano per la Ricerca sulleOrchidee SpontaneewebhttpastrpidifiunipiitOr chidsGiroshtml

httpastrpidifiunipiitOr chids-NEWe-mailvliveranimboxqueenit

brunoastr17pidifiunipiitSede legaleVia Testi 7 - 48018 FAENZA (RA)Tel 054630833 (Paolo Liverani)

SegreteriaVia Rosi 21 - 5510 LUCCA(LU)Tel 0583492169 (Marcello Pieruccini)

Quota sociale 1998 L 30000da versare sul ccp no 13552559intestato aGruppo Micologico M Danesi AMB55029 - Ponte a Moriano - Lucca

Cariche sociali per il triennio 1997-1999

Consiglio DirettivoPaolo Liverani (Presidente)Bruno Barsella (Vicepresidente)Mar cello Pieruccini (Segretario)Stivi Betti (Tesoriere)M Elisabetta Aloisi MasellaMaur o BiagioliRomano Zacchini

Sindaci RevisoriFulvio FiesoliClaudio MerliniRolando Romolini

GIROS Notizie 11-1999

INDICE

ArticoliPresentazione Bruno Barsella 3Prima check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di Roccamonfina

(Caserta) Antonio Croce e Fiorentino Bevilacqua 4Lrsquoangolo del bibliofilo III Paolo GruumlnangerBiologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima se-

gnalazione di foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia Salvatore Vicidomini 14

Le Barlia della pineta di Donoratico Luciano Filippi 16Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio) Sergio Buono 17

SegnalazioniConsigli per la stesura di segnalazioni floristichePaolo Gruumlnanger 18Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann per la provincia

di Lucca Pier Luigi Fantozzi 20Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculum Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo 21Nuove segnalazioni dal GarganoAngela Rossini e Giovanni Quitadamo 22Ophrys apiferavar trollii Gualberto Valentini e Amer Montecchi 24Una nuova varietagrave di Ophrys apifera Paolo Liverani 25Orchidee rare in Abruzzo Nicola Centurione 26

Notizie dalle SezionildquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquo una pr egevole pubblicazione

curata dalla Sezione di Prato Mauro Biagioli 27Una ldquooasi protettardquo di orchidee Massimo Squarcini 39

VarieNotizie in breve Paolo Gruumlnanger 30 e 31

11bull1999 GIROS Notizie

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Presentazionedi Bruno Barsella

Con questo numero inizia una nuova forma per GIROS Notizie intantocome avrete notato il notiziario ha la copertina a colori In secondo luogo il testo vienestrutturato in diverse parti

a) Articoli - che conterragrave gli articoli di vario genere che perverranno alla Redazioneb) Segnalazioni - che conterragrave le segnalazioni di nuove stazioni o il ritrovamento distazioni giagrave segnalate ma in cui siano avvenute modifiche interessantic) Sezioni - che conterragrave le notizie delle Sezioni del GIROS che si sono formate o chesi stanno formando

Sarebbe molto utile che gli Autori cercassero di decidere loro stessi in qualeparte vorrebbero veder pubblicato il loro contributo e si adeguassero perciograve a quelloche egrave lo stile della sezione stessa La cosa egrave particolarmente importante per le segna-lazione di nuove stazioni in questo numero troverete un esempio di come dovrebbe-ro essere strutturate queste segnalazioni - Paolo Gruumlnanger lo ha scritto usando comeesempio una segnalazione di Pier Luigi Fantozzi con il suo accordo

Sarebbe anche molto utile che gli Autori cercassero di uniformare il modo dipresentazione degli articoli stessi darograve di seguito alcuni consigli che possono renderemolto piugrave facile e proficuo il lavoro della Redazione del Notiziario

Lo scrivente sarebbe molto lieto di ricevere tutti gli articoli in forma di ldquofilerdquoper calcolatore un documento Word di qualunque livello in generale va bene Evitaremagari di lasciarci dentro i tipici virus di Word o di usare caratteri di forma e dimen-sioni troppo diversi dai seguenti ldquofontrdquo del carattere Times dimensioni 11 punti peril testo 14 punti per il titolo e 13 punti in corsivo per lrsquoautore Nel caso che sia impos-sibile mandare un ldquofilerdquo da calcolatore (in forma magnetica o per posta elettronica)mandare almeno una buona stampa evitando il dattiloscritto con macchina da scrivereche in generale pone molti problemi quando venga interpretato da uno ldquoscannerrdquoseguito da un programma di ldquooptical character recognitionrdquo Per quanto riguarda leimmagini in generale la forma migliore egrave mandare una diapositiva o un negativo35mm originale (che verranno certamente restituiti magari con un porsquodi ritardo) evi-tando le copie (che hanno fastidiose dominanti cromatiche) e le stampe che non sianopiugrave che perfette

Grazie e buon lavoro a tutti

GIROS Notizie Articoli 11-1999

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Prima check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di Roccamonfina (Caserta)

di Antonio Croce e Fiorentino Bevilacqua

Intr oduzioneAl contrario degli aspetti geologici giagrave dal XVIII secolo argomento di discus-

sione fra gli studiosi la fauna e la flora del complesso vulcanico quaternario diRoccamonfina non hanno avuto la considerazione che meritano Probabilmente lacausa di ciograve sta nel fatto che un ambiente cosigrave fortemente antropizzato in cui lrsquoagri-coltura e gli insediamenti umani hanno da secoli plasmato gli equilibri naturali nonattira lrsquoattenzione di botanici e zoologi quanto altri ambienti meno oppressi In realtagraveabbiamo trovato in un anno di ricerche limitatamente alla sola famiglia delleOrchidaceaelig 28 specie appartenenti a 15 generi Abbiamo trascurato una buona partedel vulcano soprattutto la parte Nord ma i risultati ottenuti incoraggiano ad ulterio-ri approfondimenti

Diamo qui un inquadramento generale dellrsquoarea e la lista delle specie da noitrovate fotografate e identificate ribadendo il fatto che si tratta di una lista provviso-ria e che comunque egrave la prima riguardante il vulcano di Roccamonfina

Il vulcano di RoccamonfinaStretto tra massicci carbonatici nella estrema propaggine Nord della

Campania il vulcano di Roccamonfina egrave molto vicino per la petrografia e per i carat-teri strutturali ai vulcani laziali per cui appartiene alla Regione magmatica RomanaLe ultime datazioni effettuate posticipano la sua nascita di quasi un milione di anni acirca 600000 anni fa in cui cominciograve la costruzione di uno stratovulcano dato dal-lrsquoalternarsi di colate laviche e depositi piroclastici (ceneri lapilli ecc) che raggiun-se la considerevole altezza di 1800 m circa Queste lave sono povere in silice (basi-che) ma ricche in potassio In seguito al peso stesso dellrsquoenorme cono e dello svuota-mento della sottostante camera magmatica circa 250000 anni fa avvenne il collassodella sommitagrave che troncograve lrsquoedificio formando una depressione ellittica la calderalunga oggi circa 65 Km e di cui egrave ben conservato il recinto nei settori occidentale eNord - Occidentale dove raggiunge 933 metri di altezza Analogamente ai vulcanilaziali tale ampia caldera ospitograve un grande lago o numerosi piugrave piccoli mentre lrsquoatti-vitagrave riprese con carattere esplosivo originando estesi depositi di piroclastiti A ciograve siaccompagnograve lrsquoemissione di lave piugrave acide delle precedenti che costituirono i domi dilatite del M Santa Croce (1006 m) massima quota del complesso e M Lattani (810m) Dopo gli ultimi episodi eruttivi a carattere basaltico lrsquoattivitagrave cessograve del tutto circa56mila anni fa ed oggi il vulcano presenta una morfologia ben conservata con un dia-

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metro basale di circa 18 Km numerosi coni eccentrici molti torrenti anche perenniche tagliano radialmente lrsquoedificio

Evidente lrsquoantropizzazione del luogo escludendo alcune forre quasi inacces-sibili lrsquouomo egrave presente da secoli o addirittura millenni sul vulcano alle falde sorgo-no i due importanti centri di Sessa Aurunca e Teano patria rispettivamente degliAurunci e dei Sidicini i popoli che prima dei Romani occupavano il Nord dellaCampania Sparsi fra gli uliveti alle quote piugrave basse e i castagneti piugrave in alto trovia-mo altri centri minori fra cui lrsquoomonima Roccamonfina e una miriade di minuscoli vil-laggi sorti in epoca tardo-medioevale che vivono soprattutto di agricoltura La lonta-nanza sia da Roma (circa 150 Km) che da Napoli (circa 60 Km) ha fatto sigrave che nonseguisse le sorti di altre aree collinari e vulcaniche in cui le cave e lrsquoinvadente urba-nizzazione hanno deturpato il paesaggio ad impedire che il Roccamonfina finisseinvaso dal cemento come i Campi Flegrei e i Colli Albani lrsquoistituzione purtroppoancora sulla carta del Parco Regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano avvenutanel 1992

Il castagno (Castanea sativaMill) domina lrsquoambiente del Roccamonfina apartire giagrave dalle quote piugrave basse Esso egrave la vera ricchezza del luogo poicheacute forniscele castagne fra cui la ldquoTempestivardquo che ha ottenuto recentemente lrsquoIGP mentre ilceduo dagrave il legname per vari utilizzi Soprattutto sul lato Sud e Ovest fino a quote di400-450 metri troviamo uliveti mentre sovente si alterna al castagno la coltivazionedel nocciolo Molto frammentaria la vegetazione naturale in cui predomina il cerro(Quercus cerris L) troviamo poi la roverella (Quercus pubescensWilld) la carpinel-la (Carpinus orientalisMill) lrsquoorniello ( Fraxinus ornusL) nelle macchie o doveancora affiora la roccia troviamo la ginestra dei carbonai (Cytisus scopariusLam)cisto femmina (Cistus salvifoliusL) ed erica (Erica arboreaL) indicatori di un suoloacido rilevante egrave la presenza del faggio (Fagus sylvaticaL) in gruppi di pochi o iso-lati esemplari nei luoghi piugrave umidi e protetti anche a quote molto modeste (giagrave da 300m) probabilmente residuo dellrsquoultimo periodo glaciale

Oltre alle Orchidaceaelig interessanti specie erbacee sono Lilium bulbiferumLssp croceumBaker Galanthus nivalisL Convallaria majalisL Narcissus poeticusL Cyclamen hederifoliumAit e Cyclamen repandumS et S Scilla bifolia L Arisarum proboscideumSavi varie specie di Anemoni (A apenninaL A hortensisL e A nemorosaL) la bellavedova (Hermodactylus tuberosusMill)

Per quanto concerne la fauna fra i mammiferi troviamo la volpe (Vulpes vul-pes) il riccio (Erinaceus europaeus) il tasso (Meles meles) la puzzola (Mustela puto-rius) e il cinghiale (Sus scrofa) che non egrave perograve invadente come altrove la ricca avi-fauna nonostante le numerose doppiette ancora attive comprende numerose specie tracui alcuni rapaci quali la poiana (Buteo buteo) il gheppio (Falco tinnunculus) e il nib-bio reale (Milvus milvus) oltre al notturno allocco (Strix aluco) interessante egrave pure lapresenza del rampichino (Certhia brachydactyla) il picchio muratore (Sitta europaeliga)

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il picchio rosso maggiore (Picoides major) lrsquoaverla piccola (Lanius collurio) laghiandaia (Garrulus glandarius) lrsquoocchiocotto (Sylvia melanocephala) il cuculo(Cuculus canorus) lrsquoupupa (Upupa epops) Lrsquoerpetofauna comprende svariate speciefra cui lrsquoululone ventregiallo (Bombina pachypu) Numerose le specie di lepidotteriche insieme ai fiori colorano le primavere del verde vulcano citiamo qui solo Vanessaatalanta Inachis io Saturnia pyri (la falena piugrave grande drsquoEuropa) Concludiamocitando anche il cervo volante (Lucanus cervus) e alcune specie di Cerambicidi percompletare un quadro faunistico che meriterebbe una considerazione maggiore nonsolo da parte dei bracconieri

Check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di RoccamonfinaLa nostra analisi si basa sia sulle conoscenze dirette derivate dalla frequenta-

zione del vulcano negli anni passati sia su un periodo da Febbraio a Settembre diosservazione e ricerca volta ad individuare le specie che fioriscono sul RoccamonfinaTutte le specie elencate sono state identificate con lrsquoausilio di ldquoFlora Italica rdquo diPignatti e ldquoOrchidee spontanee drsquoItaliardquo di Del Prete-Tosi Non escludiamo la pre-senza di altre specie a diffusione molto localizzata nel settore Nord da noi piugrave tra-scurato Nostra intenzione egrave di svolgere una ricerca piugrave accurata in tutti i settori al finedi quantificare il numero di specie e la loro distribuzione sul complesso

Ophrys apiferaHudson Ophrys sphegodesMill ssp atrata E Mayer Aceras anthropophorumRBrSerapias linguaL Serapias vomeraceaBriq ssp vomeracea Serapias cordigera L Anacamptis pyramidalisLC Rich Neotinea maculataStearn Orchis papilionaceaL ssp papilionacea Orchis morioL Orchis coriophoraL ssp fragransSudre Orchis tridentataScop Orchis italica PoirOrchis masculaL ssp masculaOrchis provincialisBalb Dactylorhiza latifoliaH Baumann et Kuumlnkele Dactylorhiza romana Soograve Dactylorhiza fuchsii Soograve ssp fuchsiiGymnadenia conopseaR BrPlatanthera chloranthaRchb

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Listera ovataR BrNeottia nidus-avisLCM RichardsonEpipactis helleborineCrantzEpipactis microphyllaSwartz Cephalanthera rubra L C RichCephalanthera longifoliaFritschLimodorum abortivumSwartz Spiranthes spiralisKoch un solo esemplare rinvenuto su M S Croce in un castagneto probabilmente si trat-ta di Ophrys incubaceaBianca ex Todt ma nellrsquoattesa (e nella speranza) di ritrovar-la in piugrave individui per una determinazione piugrave attendibile abbiamo preferito il nomeottenuto con la chiave dicotomica di ldquoFlora drsquoItalia rdquo di Pignatti

Analisi corologicaEuri-medit 7 (25)Steno-medit 8 (286)Europeo-Caucas 5 (179)Eurasiat 5 (179)Paleotemp 2 (7)Eurosib 1 (36)

La fioritura inizia con Dactylorhiza romana ai primi di marzo e talvolta anchea fine febbraio Eacute molto abbondante fuori dalla caldera copre il sottobosco del casta-gneto fino ad aprile quando lascia il passo a Orchis provincialis anchrsquoessa comunesebbene meno della precedente Questa si spinge anche allrsquointerno della caldera e suidomi latitici interni ad essa Quando egrave sfiorita totalmente D romana a tarda primave-ra il castagneto egrave ldquoinvasordquo dai colori della Dactylorhiza fuchsii

Un discorso a parte merita il settore Ovest rivolto al mare qui sotto gli uli-veti e nei prati abbondano Orchis papilionaceae O italica

Presenti ovunque Platanthera chlorantha Ophrys apifera Cephalantheralongifolia e Spiranthes spiralismentre le altre specie piugrave o meno comuni sono piugravelocalizzate e piugrave o meno rare rinvenute in pochissimi esemplari Ophrys sphegodesOrchis tridentata O coriophorae Aceras anthropophorum Orchis morioegrave moltoabbondante ma limitatamente allrsquointerno della caldera Tra queste ci sono tutte quelleorofile (per es Dactylorhiza latifolia e Gymnadenia conopsea) che di conseguenzahanno una distribuzione ridotta alle quote piugrave elevate del complesso

Lrsquoauspicio per il 1999 egrave di riprendere la ricerca in modo piugrave approfondito ecompleto per verificare se esistano altre specie oltre alle 28 sopra elencate e per rea-lizzare una carta della distribuzione delle Orchidaceaelig su tutto il vulcano che possaessere utile al progetto di cartografia delle Orchidaceaelig italiane

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Lrsquoangolo del bibliofilo IIIdi Paolo Gruumlnanger

Riallacciandomi agli elenchi bibliografici pubblicati sui numeri 2 (1996) e 8(1998) di GIROS Notizie riporto qui un secondo aggiornamento impostato e suddivi-so esattamente come nelle precedenti puntate

1) Opere sulle orchidee europee e mediterraneeRiporto le seguenti opere uscite recentemente che anche se non riguardano tutto il ter-ritorio europeo sono di interesse generale- H PRESSER Die Orchideen Mitteleuropas und der Alpen Variabilitaumlt Biotope

Gefaumlhrdung Ecomed LandsbergLech 1995- SOC FRANCcedil drsquoORCHIDOPHILIE Les orchideacutees de France Belgique et

Luxembourg Collection Partheacutenope Biotope Paris 1998- S KUumlNKELE amp H BAUMANN Orchidaceae in ldquoDie Farn- und Bluumltenpflanzen

Baden-Wuumlrttembergsrdquo Band 8 (ed O SEBALD S SEYBOLD G PHILIPPI AWOumlRZ) Ulmer Stuttgart 1998

2) Opere sulle orchidee italiane- V SCROFANI amp S LEANTI LA ROSA Orchidee a Noto Lega Ambiente 1987- P PAOLUCCI Le Orchidee delle Venezie Editoriale Programma Padova 1993- G SPAGNOLI Le Orchidee spontanee del Parco di Villalago Ediz priv 1996- E DE MARTINO Le orchidee spontanee del Montovolo Atesa ed Bologna

1998- M BIAGIOLI G GESTRI B ACCIAI A MESSINA Le verdi perle del

Monteferrato Gramma Perugia 1999

3) Repertorio bibliograficoProseguendo gli elenchi precedenti (lavori nn 1-29 nel Notiziario n 2 e nn 30-97 nelNotiziario n 8) e mantenendo la medesima numerazione progressiva riporto qui diseguito gli articoli riguardanti (anche parzialmente) le orchidee spontanee italianepubblicati principalmente negli anni 1996 1997 e parte del 1998 oltre ad aggiorna-menti degli anni precedenti (1993-95) La numerazione tiene conto della data (anno)e poi dellrsquoordine alfabetico delle riviste Come di consueto non sono elencati i lavoripubblicati su GIROS Notizieo comunque a cura del GIROS in quanto si ritiene che isoci ne siano giagrave al corrente Lrsquoelenco si basa anche sulla collaborazione dei consocie quindi sarograve sempre molto grato a chi mi forniragrave o segnaleragrave lavori sfuggitimi daparte mia sono sempre a disposizione per fornire ai consoci gli indirizzi degli autori oeventualmente le fotocopie degli articoli in mio possesso

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98) P PAOLUCCI Il contingente delle Orchidacee dei Colli Euganei (Veneto) ndash AttiConvEcologia Reg Euganea 105-117 (1993)99) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Serapias orientalis subsp s i c i l i e n s i s(Orchidaceae) a new subspecies from Sicily ndash Candollea48 213-236 (1993)100)S ACETO S COZZOLINO R DI CRISCIO R DI FRANCO B MENALER NAZZARO Approccio molecolare allo studio di un ibrido naturale di Orchidaceaendash GiornBotItal127 507 (1993)101) B CORRIAS P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINITassonomia biochimica di orchidee europee a livello sopraspecifico ndash GiornBotItal127 513 (1993)102) W ROSSI Native orchids in the main archaeological sites in Rome ndash KewMagazine10 43-46 (1993)103) P PAOLUCCI Note sulle Orchidaceae dei Colli Euganei (Veneto) ndash LavoriSocVenSciNat18 297-317 993)104) E amp R BREINER Beitraumlge zur Gattung Nitritella in den Westalpen ndashMittBlAHO Baden-Wuumlrtt 25 467 (1993)105) B MULAS La flora del promontario di Torre del Sevo (Sardegna centro occi-dentale) ndash We b b i a 4 7 259-276 (1993)[A pag 272 sono elencati 14 taxa diOrchidaceae]106) T STER amp A ZIMMERMANN Zur alpinen Pflanzenwelt der Brenta(Trentino Italien) ndash Carinthia II 184104 219-241 (1994)107) C DELPRETE The orchids of the summit Apennine flora chorological andecological significance ndash Fitosociologia26 119-131 (1994) 108) P BIANCO P MEDAGLI S DrsquoEMERICO L RUGGIERO Check-listdelle Orchidacee spontanee della flora pugliese ndash GiornBotItal 128 373 (1994)109) S COZZOLINO amp S ACETO Morphological and molecular characteriza-tion of xOrchiaceras bergonii (NANTEUIL) EGCAM ndash GiornBotItal 128 861-867(1994)110) A SCRUGLI amp A COGONI Considerazioni morfologiche sugli endofitimicorrizici delle orchidee ldquosaprofiterdquo della Sardegna ndash Micologia Ital 23 105-107(1994)111) L FRANCESCHINI amp A CHIOCCHETTI O rchis coriophora L Riconferma per la Valle di Fiemme - Natura alpina45 17-20 (1994)112) A CHIOCCHETTI amp L FRANCESCHINI Malaxis monophyllos ( L )SWARTZ Nuova stazione per il Trentino ndash Natura alpina45 51-52 (1994)113) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 192-196 ndash Natura bresciana30 190-192 (1994)114) O SERVETTAZ L BINI MALECI amp P GRUumlNANGER Labellum micro-morphology in the Ophrys bertolonii agg and some related taxa (Orchidaceae) ndash

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Plant SystEvol189 123-131 (1994)115) M BOVIO amp M BROGLIO Segnalazioni floristiche valdostane n139 ndashRev Valdotaine HistNat48 139 (1994)116) E BOCCHIERI Piante endemiche e rare dellrsquo arcipelago di Ta v o l a r a(Sardegna Nord Orientale) ndash Biogeografia18 91-114 (1995) [Citata O brancifortii ]117) E BOCCHIERI Vegetal landscape and flora of Mortorio island (northeasternSardinia) ndash Ecologia Mediterranea21 83-97 (1995)[Riportati 2 taxa di orchidee]118) S ROMANO amp G CAMPO Numeri cromosomici per la flora italiana nn1336-40 ndash InformBotItal27 17-20 (1995)119) D RE amp B GALLINO Segnalazioni floristiche ital iane n 787 ndashInformBotItal27 38-39 (1995)120) S DrsquoEMERICO D PIGNONE amp P BIANCO Indagini citomorfologiche inLimodorum abortivum (L) SWARTZ (Orchidaceae) ndash InformBotItal 27 310-311(1995)121) R SOUCHE (R SOCA) Diagnoses de quelques hybrides du genre Ophrys(Orchidaceae) du bassin mediterraneacuteen occidental ndash Le Monde des Plantes(452) 9-13 (1995)122) E WALRAVENS Un pollinisateur pour Ophrys aurelia PDELFORGE JampPDEVILLERS-TERSCHUREN1989ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 98-102 (1995)123) P DELFORGE Ophrys lojaconoiP DELFORGE un nom approprieacute pour uneespegravece italienne du sous-groupe drsquoOphrys fusca ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 277-290 (1995)124) M BOVIO R GIUNTA P ROSSET Segnalazioni floristiche valdostanenn146-47 ndash Rev Valdotaine HistNat49 117-118 (1995)125) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 120 ndash RevValdotaineHistNat49 120 (1995)126) P QUENTIN Synopsis des orchideacutees europeacuteennes ndash SocFrOrch Cahier n2 (1995)127) O GERBAUD Travaux reacutecents et essai de synthegravese sur le genre NigritellaRICH ndash SocFrOrch 13e Colloque de Grenoble 1995128) M RICCIARDI Flora di Capri (golfo di Napoli) ndash AnnBot 54 127-130(1996)[sono riportati 23 taxa di Orchidaceaelig]129) R MOTTI Il bosco del Parco dei Camaldoli (Aspetti floristici e vegetaziona-li) ndash AnnBot54 198 (1996)[riportata D saccifera]130) E LATTANZI amp A TILIA La flora dei Monti Ruffi (Lazio Italia) ndash AnnBot54 273-274 (1996)[sono riportati 31 taxa di Orchidaceaelig]131) G PERAZZA Orchis spitzelii SAUTER ex WJDKOCH (Orchidaceaelig) inTrentino e nelle zone limitrofe (Nord-Italia) ndash AnnMusCivRovereto 12 147-175(1996)132) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Ritrovamento di Epipactis tremolsii

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

GIROSNOTIZIENotiziario per i Soci

Anno 1999 - No 11

Redazione e impaginazione acura diBruno Barsella(brunoastr17pidifiunipiit)

Maur o Biagioli(freetimeatsit)

Paolo Gruumlnanger(pgrunantinit)

Giuliano Pacifico(pacificofloatingcom)

Grafica copertinePatrizia Cini eBruno Barsella

Sulla copertinaGiovanissimo Aceras anthro-p o p h o r u m e anziana B a r l i arobertiana foto di Luciano Filippi

NOTA DELLA REDAZIONERingraziamo i numerosi sociche hanno contribuito alla rea-lizzazione di questo numero dildquoGIROS Notizierdquo Rinnoviamol rsquo invito a collaborare al lastesura dei notoziari inviandoalla Redazione articoli fotogra-

fie e suggerimenti

GIROSGruppo Italiano per la Ricerca sulleOrchidee SpontaneewebhttpastrpidifiunipiitOr chidsGiroshtml

httpastrpidifiunipiitOr chids-NEWe-mailvliveranimboxqueenit

brunoastr17pidifiunipiitSede legaleVia Testi 7 - 48018 FAENZA (RA)Tel 054630833 (Paolo Liverani)

SegreteriaVia Rosi 21 - 5510 LUCCA(LU)Tel 0583492169 (Marcello Pieruccini)

Quota sociale 1998 L 30000da versare sul ccp no 13552559intestato aGruppo Micologico M Danesi AMB55029 - Ponte a Moriano - Lucca

Cariche sociali per il triennio 1997-1999

Consiglio DirettivoPaolo Liverani (Presidente)Bruno Barsella (Vicepresidente)Mar cello Pieruccini (Segretario)Stivi Betti (Tesoriere)M Elisabetta Aloisi MasellaMaur o BiagioliRomano Zacchini

Sindaci RevisoriFulvio FiesoliClaudio MerliniRolando Romolini

GIROS Notizie 11-1999

INDICE

ArticoliPresentazione Bruno Barsella 3Prima check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di Roccamonfina

(Caserta) Antonio Croce e Fiorentino Bevilacqua 4Lrsquoangolo del bibliofilo III Paolo GruumlnangerBiologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima se-

gnalazione di foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia Salvatore Vicidomini 14

Le Barlia della pineta di Donoratico Luciano Filippi 16Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio) Sergio Buono 17

SegnalazioniConsigli per la stesura di segnalazioni floristichePaolo Gruumlnanger 18Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann per la provincia

di Lucca Pier Luigi Fantozzi 20Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculum Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo 21Nuove segnalazioni dal GarganoAngela Rossini e Giovanni Quitadamo 22Ophrys apiferavar trollii Gualberto Valentini e Amer Montecchi 24Una nuova varietagrave di Ophrys apifera Paolo Liverani 25Orchidee rare in Abruzzo Nicola Centurione 26

Notizie dalle SezionildquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquo una pr egevole pubblicazione

curata dalla Sezione di Prato Mauro Biagioli 27Una ldquooasi protettardquo di orchidee Massimo Squarcini 39

VarieNotizie in breve Paolo Gruumlnanger 30 e 31

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Presentazionedi Bruno Barsella

Con questo numero inizia una nuova forma per GIROS Notizie intantocome avrete notato il notiziario ha la copertina a colori In secondo luogo il testo vienestrutturato in diverse parti

a) Articoli - che conterragrave gli articoli di vario genere che perverranno alla Redazioneb) Segnalazioni - che conterragrave le segnalazioni di nuove stazioni o il ritrovamento distazioni giagrave segnalate ma in cui siano avvenute modifiche interessantic) Sezioni - che conterragrave le notizie delle Sezioni del GIROS che si sono formate o chesi stanno formando

Sarebbe molto utile che gli Autori cercassero di decidere loro stessi in qualeparte vorrebbero veder pubblicato il loro contributo e si adeguassero perciograve a quelloche egrave lo stile della sezione stessa La cosa egrave particolarmente importante per le segna-lazione di nuove stazioni in questo numero troverete un esempio di come dovrebbe-ro essere strutturate queste segnalazioni - Paolo Gruumlnanger lo ha scritto usando comeesempio una segnalazione di Pier Luigi Fantozzi con il suo accordo

Sarebbe anche molto utile che gli Autori cercassero di uniformare il modo dipresentazione degli articoli stessi darograve di seguito alcuni consigli che possono renderemolto piugrave facile e proficuo il lavoro della Redazione del Notiziario

Lo scrivente sarebbe molto lieto di ricevere tutti gli articoli in forma di ldquofilerdquoper calcolatore un documento Word di qualunque livello in generale va bene Evitaremagari di lasciarci dentro i tipici virus di Word o di usare caratteri di forma e dimen-sioni troppo diversi dai seguenti ldquofontrdquo del carattere Times dimensioni 11 punti peril testo 14 punti per il titolo e 13 punti in corsivo per lrsquoautore Nel caso che sia impos-sibile mandare un ldquofilerdquo da calcolatore (in forma magnetica o per posta elettronica)mandare almeno una buona stampa evitando il dattiloscritto con macchina da scrivereche in generale pone molti problemi quando venga interpretato da uno ldquoscannerrdquoseguito da un programma di ldquooptical character recognitionrdquo Per quanto riguarda leimmagini in generale la forma migliore egrave mandare una diapositiva o un negativo35mm originale (che verranno certamente restituiti magari con un porsquodi ritardo) evi-tando le copie (che hanno fastidiose dominanti cromatiche) e le stampe che non sianopiugrave che perfette

Grazie e buon lavoro a tutti

GIROS Notizie Articoli 11-1999

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Prima check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di Roccamonfina (Caserta)

di Antonio Croce e Fiorentino Bevilacqua

Intr oduzioneAl contrario degli aspetti geologici giagrave dal XVIII secolo argomento di discus-

sione fra gli studiosi la fauna e la flora del complesso vulcanico quaternario diRoccamonfina non hanno avuto la considerazione che meritano Probabilmente lacausa di ciograve sta nel fatto che un ambiente cosigrave fortemente antropizzato in cui lrsquoagri-coltura e gli insediamenti umani hanno da secoli plasmato gli equilibri naturali nonattira lrsquoattenzione di botanici e zoologi quanto altri ambienti meno oppressi In realtagraveabbiamo trovato in un anno di ricerche limitatamente alla sola famiglia delleOrchidaceaelig 28 specie appartenenti a 15 generi Abbiamo trascurato una buona partedel vulcano soprattutto la parte Nord ma i risultati ottenuti incoraggiano ad ulterio-ri approfondimenti

Diamo qui un inquadramento generale dellrsquoarea e la lista delle specie da noitrovate fotografate e identificate ribadendo il fatto che si tratta di una lista provviso-ria e che comunque egrave la prima riguardante il vulcano di Roccamonfina

Il vulcano di RoccamonfinaStretto tra massicci carbonatici nella estrema propaggine Nord della

Campania il vulcano di Roccamonfina egrave molto vicino per la petrografia e per i carat-teri strutturali ai vulcani laziali per cui appartiene alla Regione magmatica RomanaLe ultime datazioni effettuate posticipano la sua nascita di quasi un milione di anni acirca 600000 anni fa in cui cominciograve la costruzione di uno stratovulcano dato dal-lrsquoalternarsi di colate laviche e depositi piroclastici (ceneri lapilli ecc) che raggiun-se la considerevole altezza di 1800 m circa Queste lave sono povere in silice (basi-che) ma ricche in potassio In seguito al peso stesso dellrsquoenorme cono e dello svuota-mento della sottostante camera magmatica circa 250000 anni fa avvenne il collassodella sommitagrave che troncograve lrsquoedificio formando una depressione ellittica la calderalunga oggi circa 65 Km e di cui egrave ben conservato il recinto nei settori occidentale eNord - Occidentale dove raggiunge 933 metri di altezza Analogamente ai vulcanilaziali tale ampia caldera ospitograve un grande lago o numerosi piugrave piccoli mentre lrsquoatti-vitagrave riprese con carattere esplosivo originando estesi depositi di piroclastiti A ciograve siaccompagnograve lrsquoemissione di lave piugrave acide delle precedenti che costituirono i domi dilatite del M Santa Croce (1006 m) massima quota del complesso e M Lattani (810m) Dopo gli ultimi episodi eruttivi a carattere basaltico lrsquoattivitagrave cessograve del tutto circa56mila anni fa ed oggi il vulcano presenta una morfologia ben conservata con un dia-

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metro basale di circa 18 Km numerosi coni eccentrici molti torrenti anche perenniche tagliano radialmente lrsquoedificio

Evidente lrsquoantropizzazione del luogo escludendo alcune forre quasi inacces-sibili lrsquouomo egrave presente da secoli o addirittura millenni sul vulcano alle falde sorgo-no i due importanti centri di Sessa Aurunca e Teano patria rispettivamente degliAurunci e dei Sidicini i popoli che prima dei Romani occupavano il Nord dellaCampania Sparsi fra gli uliveti alle quote piugrave basse e i castagneti piugrave in alto trovia-mo altri centri minori fra cui lrsquoomonima Roccamonfina e una miriade di minuscoli vil-laggi sorti in epoca tardo-medioevale che vivono soprattutto di agricoltura La lonta-nanza sia da Roma (circa 150 Km) che da Napoli (circa 60 Km) ha fatto sigrave che nonseguisse le sorti di altre aree collinari e vulcaniche in cui le cave e lrsquoinvadente urba-nizzazione hanno deturpato il paesaggio ad impedire che il Roccamonfina finisseinvaso dal cemento come i Campi Flegrei e i Colli Albani lrsquoistituzione purtroppoancora sulla carta del Parco Regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano avvenutanel 1992

Il castagno (Castanea sativaMill) domina lrsquoambiente del Roccamonfina apartire giagrave dalle quote piugrave basse Esso egrave la vera ricchezza del luogo poicheacute forniscele castagne fra cui la ldquoTempestivardquo che ha ottenuto recentemente lrsquoIGP mentre ilceduo dagrave il legname per vari utilizzi Soprattutto sul lato Sud e Ovest fino a quote di400-450 metri troviamo uliveti mentre sovente si alterna al castagno la coltivazionedel nocciolo Molto frammentaria la vegetazione naturale in cui predomina il cerro(Quercus cerris L) troviamo poi la roverella (Quercus pubescensWilld) la carpinel-la (Carpinus orientalisMill) lrsquoorniello ( Fraxinus ornusL) nelle macchie o doveancora affiora la roccia troviamo la ginestra dei carbonai (Cytisus scopariusLam)cisto femmina (Cistus salvifoliusL) ed erica (Erica arboreaL) indicatori di un suoloacido rilevante egrave la presenza del faggio (Fagus sylvaticaL) in gruppi di pochi o iso-lati esemplari nei luoghi piugrave umidi e protetti anche a quote molto modeste (giagrave da 300m) probabilmente residuo dellrsquoultimo periodo glaciale

Oltre alle Orchidaceaelig interessanti specie erbacee sono Lilium bulbiferumLssp croceumBaker Galanthus nivalisL Convallaria majalisL Narcissus poeticusL Cyclamen hederifoliumAit e Cyclamen repandumS et S Scilla bifolia L Arisarum proboscideumSavi varie specie di Anemoni (A apenninaL A hortensisL e A nemorosaL) la bellavedova (Hermodactylus tuberosusMill)

Per quanto concerne la fauna fra i mammiferi troviamo la volpe (Vulpes vul-pes) il riccio (Erinaceus europaeus) il tasso (Meles meles) la puzzola (Mustela puto-rius) e il cinghiale (Sus scrofa) che non egrave perograve invadente come altrove la ricca avi-fauna nonostante le numerose doppiette ancora attive comprende numerose specie tracui alcuni rapaci quali la poiana (Buteo buteo) il gheppio (Falco tinnunculus) e il nib-bio reale (Milvus milvus) oltre al notturno allocco (Strix aluco) interessante egrave pure lapresenza del rampichino (Certhia brachydactyla) il picchio muratore (Sitta europaeliga)

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il picchio rosso maggiore (Picoides major) lrsquoaverla piccola (Lanius collurio) laghiandaia (Garrulus glandarius) lrsquoocchiocotto (Sylvia melanocephala) il cuculo(Cuculus canorus) lrsquoupupa (Upupa epops) Lrsquoerpetofauna comprende svariate speciefra cui lrsquoululone ventregiallo (Bombina pachypu) Numerose le specie di lepidotteriche insieme ai fiori colorano le primavere del verde vulcano citiamo qui solo Vanessaatalanta Inachis io Saturnia pyri (la falena piugrave grande drsquoEuropa) Concludiamocitando anche il cervo volante (Lucanus cervus) e alcune specie di Cerambicidi percompletare un quadro faunistico che meriterebbe una considerazione maggiore nonsolo da parte dei bracconieri

Check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di RoccamonfinaLa nostra analisi si basa sia sulle conoscenze dirette derivate dalla frequenta-

zione del vulcano negli anni passati sia su un periodo da Febbraio a Settembre diosservazione e ricerca volta ad individuare le specie che fioriscono sul RoccamonfinaTutte le specie elencate sono state identificate con lrsquoausilio di ldquoFlora Italica rdquo diPignatti e ldquoOrchidee spontanee drsquoItaliardquo di Del Prete-Tosi Non escludiamo la pre-senza di altre specie a diffusione molto localizzata nel settore Nord da noi piugrave tra-scurato Nostra intenzione egrave di svolgere una ricerca piugrave accurata in tutti i settori al finedi quantificare il numero di specie e la loro distribuzione sul complesso

Ophrys apiferaHudson Ophrys sphegodesMill ssp atrata E Mayer Aceras anthropophorumRBrSerapias linguaL Serapias vomeraceaBriq ssp vomeracea Serapias cordigera L Anacamptis pyramidalisLC Rich Neotinea maculataStearn Orchis papilionaceaL ssp papilionacea Orchis morioL Orchis coriophoraL ssp fragransSudre Orchis tridentataScop Orchis italica PoirOrchis masculaL ssp masculaOrchis provincialisBalb Dactylorhiza latifoliaH Baumann et Kuumlnkele Dactylorhiza romana Soograve Dactylorhiza fuchsii Soograve ssp fuchsiiGymnadenia conopseaR BrPlatanthera chloranthaRchb

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Listera ovataR BrNeottia nidus-avisLCM RichardsonEpipactis helleborineCrantzEpipactis microphyllaSwartz Cephalanthera rubra L C RichCephalanthera longifoliaFritschLimodorum abortivumSwartz Spiranthes spiralisKoch un solo esemplare rinvenuto su M S Croce in un castagneto probabilmente si trat-ta di Ophrys incubaceaBianca ex Todt ma nellrsquoattesa (e nella speranza) di ritrovar-la in piugrave individui per una determinazione piugrave attendibile abbiamo preferito il nomeottenuto con la chiave dicotomica di ldquoFlora drsquoItalia rdquo di Pignatti

Analisi corologicaEuri-medit 7 (25)Steno-medit 8 (286)Europeo-Caucas 5 (179)Eurasiat 5 (179)Paleotemp 2 (7)Eurosib 1 (36)

La fioritura inizia con Dactylorhiza romana ai primi di marzo e talvolta anchea fine febbraio Eacute molto abbondante fuori dalla caldera copre il sottobosco del casta-gneto fino ad aprile quando lascia il passo a Orchis provincialis anchrsquoessa comunesebbene meno della precedente Questa si spinge anche allrsquointerno della caldera e suidomi latitici interni ad essa Quando egrave sfiorita totalmente D romana a tarda primave-ra il castagneto egrave ldquoinvasordquo dai colori della Dactylorhiza fuchsii

Un discorso a parte merita il settore Ovest rivolto al mare qui sotto gli uli-veti e nei prati abbondano Orchis papilionaceae O italica

Presenti ovunque Platanthera chlorantha Ophrys apifera Cephalantheralongifolia e Spiranthes spiralismentre le altre specie piugrave o meno comuni sono piugravelocalizzate e piugrave o meno rare rinvenute in pochissimi esemplari Ophrys sphegodesOrchis tridentata O coriophorae Aceras anthropophorum Orchis morioegrave moltoabbondante ma limitatamente allrsquointerno della caldera Tra queste ci sono tutte quelleorofile (per es Dactylorhiza latifolia e Gymnadenia conopsea) che di conseguenzahanno una distribuzione ridotta alle quote piugrave elevate del complesso

Lrsquoauspicio per il 1999 egrave di riprendere la ricerca in modo piugrave approfondito ecompleto per verificare se esistano altre specie oltre alle 28 sopra elencate e per rea-lizzare una carta della distribuzione delle Orchidaceaelig su tutto il vulcano che possaessere utile al progetto di cartografia delle Orchidaceaelig italiane

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Lrsquoangolo del bibliofilo IIIdi Paolo Gruumlnanger

Riallacciandomi agli elenchi bibliografici pubblicati sui numeri 2 (1996) e 8(1998) di GIROS Notizie riporto qui un secondo aggiornamento impostato e suddivi-so esattamente come nelle precedenti puntate

1) Opere sulle orchidee europee e mediterraneeRiporto le seguenti opere uscite recentemente che anche se non riguardano tutto il ter-ritorio europeo sono di interesse generale- H PRESSER Die Orchideen Mitteleuropas und der Alpen Variabilitaumlt Biotope

Gefaumlhrdung Ecomed LandsbergLech 1995- SOC FRANCcedil drsquoORCHIDOPHILIE Les orchideacutees de France Belgique et

Luxembourg Collection Partheacutenope Biotope Paris 1998- S KUumlNKELE amp H BAUMANN Orchidaceae in ldquoDie Farn- und Bluumltenpflanzen

Baden-Wuumlrttembergsrdquo Band 8 (ed O SEBALD S SEYBOLD G PHILIPPI AWOumlRZ) Ulmer Stuttgart 1998

2) Opere sulle orchidee italiane- V SCROFANI amp S LEANTI LA ROSA Orchidee a Noto Lega Ambiente 1987- P PAOLUCCI Le Orchidee delle Venezie Editoriale Programma Padova 1993- G SPAGNOLI Le Orchidee spontanee del Parco di Villalago Ediz priv 1996- E DE MARTINO Le orchidee spontanee del Montovolo Atesa ed Bologna

1998- M BIAGIOLI G GESTRI B ACCIAI A MESSINA Le verdi perle del

Monteferrato Gramma Perugia 1999

3) Repertorio bibliograficoProseguendo gli elenchi precedenti (lavori nn 1-29 nel Notiziario n 2 e nn 30-97 nelNotiziario n 8) e mantenendo la medesima numerazione progressiva riporto qui diseguito gli articoli riguardanti (anche parzialmente) le orchidee spontanee italianepubblicati principalmente negli anni 1996 1997 e parte del 1998 oltre ad aggiorna-menti degli anni precedenti (1993-95) La numerazione tiene conto della data (anno)e poi dellrsquoordine alfabetico delle riviste Come di consueto non sono elencati i lavoripubblicati su GIROS Notizieo comunque a cura del GIROS in quanto si ritiene che isoci ne siano giagrave al corrente Lrsquoelenco si basa anche sulla collaborazione dei consocie quindi sarograve sempre molto grato a chi mi forniragrave o segnaleragrave lavori sfuggitimi daparte mia sono sempre a disposizione per fornire ai consoci gli indirizzi degli autori oeventualmente le fotocopie degli articoli in mio possesso

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98) P PAOLUCCI Il contingente delle Orchidacee dei Colli Euganei (Veneto) ndash AttiConvEcologia Reg Euganea 105-117 (1993)99) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Serapias orientalis subsp s i c i l i e n s i s(Orchidaceae) a new subspecies from Sicily ndash Candollea48 213-236 (1993)100)S ACETO S COZZOLINO R DI CRISCIO R DI FRANCO B MENALER NAZZARO Approccio molecolare allo studio di un ibrido naturale di Orchidaceaendash GiornBotItal127 507 (1993)101) B CORRIAS P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINITassonomia biochimica di orchidee europee a livello sopraspecifico ndash GiornBotItal127 513 (1993)102) W ROSSI Native orchids in the main archaeological sites in Rome ndash KewMagazine10 43-46 (1993)103) P PAOLUCCI Note sulle Orchidaceae dei Colli Euganei (Veneto) ndash LavoriSocVenSciNat18 297-317 993)104) E amp R BREINER Beitraumlge zur Gattung Nitritella in den Westalpen ndashMittBlAHO Baden-Wuumlrtt 25 467 (1993)105) B MULAS La flora del promontario di Torre del Sevo (Sardegna centro occi-dentale) ndash We b b i a 4 7 259-276 (1993)[A pag 272 sono elencati 14 taxa diOrchidaceae]106) T STER amp A ZIMMERMANN Zur alpinen Pflanzenwelt der Brenta(Trentino Italien) ndash Carinthia II 184104 219-241 (1994)107) C DELPRETE The orchids of the summit Apennine flora chorological andecological significance ndash Fitosociologia26 119-131 (1994) 108) P BIANCO P MEDAGLI S DrsquoEMERICO L RUGGIERO Check-listdelle Orchidacee spontanee della flora pugliese ndash GiornBotItal 128 373 (1994)109) S COZZOLINO amp S ACETO Morphological and molecular characteriza-tion of xOrchiaceras bergonii (NANTEUIL) EGCAM ndash GiornBotItal 128 861-867(1994)110) A SCRUGLI amp A COGONI Considerazioni morfologiche sugli endofitimicorrizici delle orchidee ldquosaprofiterdquo della Sardegna ndash Micologia Ital 23 105-107(1994)111) L FRANCESCHINI amp A CHIOCCHETTI O rchis coriophora L Riconferma per la Valle di Fiemme - Natura alpina45 17-20 (1994)112) A CHIOCCHETTI amp L FRANCESCHINI Malaxis monophyllos ( L )SWARTZ Nuova stazione per il Trentino ndash Natura alpina45 51-52 (1994)113) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 192-196 ndash Natura bresciana30 190-192 (1994)114) O SERVETTAZ L BINI MALECI amp P GRUumlNANGER Labellum micro-morphology in the Ophrys bertolonii agg and some related taxa (Orchidaceae) ndash

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Plant SystEvol189 123-131 (1994)115) M BOVIO amp M BROGLIO Segnalazioni floristiche valdostane n139 ndashRev Valdotaine HistNat48 139 (1994)116) E BOCCHIERI Piante endemiche e rare dellrsquo arcipelago di Ta v o l a r a(Sardegna Nord Orientale) ndash Biogeografia18 91-114 (1995) [Citata O brancifortii ]117) E BOCCHIERI Vegetal landscape and flora of Mortorio island (northeasternSardinia) ndash Ecologia Mediterranea21 83-97 (1995)[Riportati 2 taxa di orchidee]118) S ROMANO amp G CAMPO Numeri cromosomici per la flora italiana nn1336-40 ndash InformBotItal27 17-20 (1995)119) D RE amp B GALLINO Segnalazioni floristiche ital iane n 787 ndashInformBotItal27 38-39 (1995)120) S DrsquoEMERICO D PIGNONE amp P BIANCO Indagini citomorfologiche inLimodorum abortivum (L) SWARTZ (Orchidaceae) ndash InformBotItal 27 310-311(1995)121) R SOUCHE (R SOCA) Diagnoses de quelques hybrides du genre Ophrys(Orchidaceae) du bassin mediterraneacuteen occidental ndash Le Monde des Plantes(452) 9-13 (1995)122) E WALRAVENS Un pollinisateur pour Ophrys aurelia PDELFORGE JampPDEVILLERS-TERSCHUREN1989ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 98-102 (1995)123) P DELFORGE Ophrys lojaconoiP DELFORGE un nom approprieacute pour uneespegravece italienne du sous-groupe drsquoOphrys fusca ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 277-290 (1995)124) M BOVIO R GIUNTA P ROSSET Segnalazioni floristiche valdostanenn146-47 ndash Rev Valdotaine HistNat49 117-118 (1995)125) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 120 ndash RevValdotaineHistNat49 120 (1995)126) P QUENTIN Synopsis des orchideacutees europeacuteennes ndash SocFrOrch Cahier n2 (1995)127) O GERBAUD Travaux reacutecents et essai de synthegravese sur le genre NigritellaRICH ndash SocFrOrch 13e Colloque de Grenoble 1995128) M RICCIARDI Flora di Capri (golfo di Napoli) ndash AnnBot 54 127-130(1996)[sono riportati 23 taxa di Orchidaceaelig]129) R MOTTI Il bosco del Parco dei Camaldoli (Aspetti floristici e vegetaziona-li) ndash AnnBot54 198 (1996)[riportata D saccifera]130) E LATTANZI amp A TILIA La flora dei Monti Ruffi (Lazio Italia) ndash AnnBot54 273-274 (1996)[sono riportati 31 taxa di Orchidaceaelig]131) G PERAZZA Orchis spitzelii SAUTER ex WJDKOCH (Orchidaceaelig) inTrentino e nelle zone limitrofe (Nord-Italia) ndash AnnMusCivRovereto 12 147-175(1996)132) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Ritrovamento di Epipactis tremolsii

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

11bull1999 Segnalazioni GIROS Notizie

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

GIROS Notizie Segnalazioni 11-1999

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

GIROS Notizie 11-1999

INDICE

ArticoliPresentazione Bruno Barsella 3Prima check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di Roccamonfina

(Caserta) Antonio Croce e Fiorentino Bevilacqua 4Lrsquoangolo del bibliofilo III Paolo GruumlnangerBiologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima se-

gnalazione di foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia Salvatore Vicidomini 14

Le Barlia della pineta di Donoratico Luciano Filippi 16Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio) Sergio Buono 17

SegnalazioniConsigli per la stesura di segnalazioni floristichePaolo Gruumlnanger 18Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann per la provincia

di Lucca Pier Luigi Fantozzi 20Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculum Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo 21Nuove segnalazioni dal GarganoAngela Rossini e Giovanni Quitadamo 22Ophrys apiferavar trollii Gualberto Valentini e Amer Montecchi 24Una nuova varietagrave di Ophrys apifera Paolo Liverani 25Orchidee rare in Abruzzo Nicola Centurione 26

Notizie dalle SezionildquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquo una pr egevole pubblicazione

curata dalla Sezione di Prato Mauro Biagioli 27Una ldquooasi protettardquo di orchidee Massimo Squarcini 39

VarieNotizie in breve Paolo Gruumlnanger 30 e 31

11bull1999 GIROS Notizie

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Presentazionedi Bruno Barsella

Con questo numero inizia una nuova forma per GIROS Notizie intantocome avrete notato il notiziario ha la copertina a colori In secondo luogo il testo vienestrutturato in diverse parti

a) Articoli - che conterragrave gli articoli di vario genere che perverranno alla Redazioneb) Segnalazioni - che conterragrave le segnalazioni di nuove stazioni o il ritrovamento distazioni giagrave segnalate ma in cui siano avvenute modifiche interessantic) Sezioni - che conterragrave le notizie delle Sezioni del GIROS che si sono formate o chesi stanno formando

Sarebbe molto utile che gli Autori cercassero di decidere loro stessi in qualeparte vorrebbero veder pubblicato il loro contributo e si adeguassero perciograve a quelloche egrave lo stile della sezione stessa La cosa egrave particolarmente importante per le segna-lazione di nuove stazioni in questo numero troverete un esempio di come dovrebbe-ro essere strutturate queste segnalazioni - Paolo Gruumlnanger lo ha scritto usando comeesempio una segnalazione di Pier Luigi Fantozzi con il suo accordo

Sarebbe anche molto utile che gli Autori cercassero di uniformare il modo dipresentazione degli articoli stessi darograve di seguito alcuni consigli che possono renderemolto piugrave facile e proficuo il lavoro della Redazione del Notiziario

Lo scrivente sarebbe molto lieto di ricevere tutti gli articoli in forma di ldquofilerdquoper calcolatore un documento Word di qualunque livello in generale va bene Evitaremagari di lasciarci dentro i tipici virus di Word o di usare caratteri di forma e dimen-sioni troppo diversi dai seguenti ldquofontrdquo del carattere Times dimensioni 11 punti peril testo 14 punti per il titolo e 13 punti in corsivo per lrsquoautore Nel caso che sia impos-sibile mandare un ldquofilerdquo da calcolatore (in forma magnetica o per posta elettronica)mandare almeno una buona stampa evitando il dattiloscritto con macchina da scrivereche in generale pone molti problemi quando venga interpretato da uno ldquoscannerrdquoseguito da un programma di ldquooptical character recognitionrdquo Per quanto riguarda leimmagini in generale la forma migliore egrave mandare una diapositiva o un negativo35mm originale (che verranno certamente restituiti magari con un porsquodi ritardo) evi-tando le copie (che hanno fastidiose dominanti cromatiche) e le stampe che non sianopiugrave che perfette

Grazie e buon lavoro a tutti

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Prima check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di Roccamonfina (Caserta)

di Antonio Croce e Fiorentino Bevilacqua

Intr oduzioneAl contrario degli aspetti geologici giagrave dal XVIII secolo argomento di discus-

sione fra gli studiosi la fauna e la flora del complesso vulcanico quaternario diRoccamonfina non hanno avuto la considerazione che meritano Probabilmente lacausa di ciograve sta nel fatto che un ambiente cosigrave fortemente antropizzato in cui lrsquoagri-coltura e gli insediamenti umani hanno da secoli plasmato gli equilibri naturali nonattira lrsquoattenzione di botanici e zoologi quanto altri ambienti meno oppressi In realtagraveabbiamo trovato in un anno di ricerche limitatamente alla sola famiglia delleOrchidaceaelig 28 specie appartenenti a 15 generi Abbiamo trascurato una buona partedel vulcano soprattutto la parte Nord ma i risultati ottenuti incoraggiano ad ulterio-ri approfondimenti

Diamo qui un inquadramento generale dellrsquoarea e la lista delle specie da noitrovate fotografate e identificate ribadendo il fatto che si tratta di una lista provviso-ria e che comunque egrave la prima riguardante il vulcano di Roccamonfina

Il vulcano di RoccamonfinaStretto tra massicci carbonatici nella estrema propaggine Nord della

Campania il vulcano di Roccamonfina egrave molto vicino per la petrografia e per i carat-teri strutturali ai vulcani laziali per cui appartiene alla Regione magmatica RomanaLe ultime datazioni effettuate posticipano la sua nascita di quasi un milione di anni acirca 600000 anni fa in cui cominciograve la costruzione di uno stratovulcano dato dal-lrsquoalternarsi di colate laviche e depositi piroclastici (ceneri lapilli ecc) che raggiun-se la considerevole altezza di 1800 m circa Queste lave sono povere in silice (basi-che) ma ricche in potassio In seguito al peso stesso dellrsquoenorme cono e dello svuota-mento della sottostante camera magmatica circa 250000 anni fa avvenne il collassodella sommitagrave che troncograve lrsquoedificio formando una depressione ellittica la calderalunga oggi circa 65 Km e di cui egrave ben conservato il recinto nei settori occidentale eNord - Occidentale dove raggiunge 933 metri di altezza Analogamente ai vulcanilaziali tale ampia caldera ospitograve un grande lago o numerosi piugrave piccoli mentre lrsquoatti-vitagrave riprese con carattere esplosivo originando estesi depositi di piroclastiti A ciograve siaccompagnograve lrsquoemissione di lave piugrave acide delle precedenti che costituirono i domi dilatite del M Santa Croce (1006 m) massima quota del complesso e M Lattani (810m) Dopo gli ultimi episodi eruttivi a carattere basaltico lrsquoattivitagrave cessograve del tutto circa56mila anni fa ed oggi il vulcano presenta una morfologia ben conservata con un dia-

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metro basale di circa 18 Km numerosi coni eccentrici molti torrenti anche perenniche tagliano radialmente lrsquoedificio

Evidente lrsquoantropizzazione del luogo escludendo alcune forre quasi inacces-sibili lrsquouomo egrave presente da secoli o addirittura millenni sul vulcano alle falde sorgo-no i due importanti centri di Sessa Aurunca e Teano patria rispettivamente degliAurunci e dei Sidicini i popoli che prima dei Romani occupavano il Nord dellaCampania Sparsi fra gli uliveti alle quote piugrave basse e i castagneti piugrave in alto trovia-mo altri centri minori fra cui lrsquoomonima Roccamonfina e una miriade di minuscoli vil-laggi sorti in epoca tardo-medioevale che vivono soprattutto di agricoltura La lonta-nanza sia da Roma (circa 150 Km) che da Napoli (circa 60 Km) ha fatto sigrave che nonseguisse le sorti di altre aree collinari e vulcaniche in cui le cave e lrsquoinvadente urba-nizzazione hanno deturpato il paesaggio ad impedire che il Roccamonfina finisseinvaso dal cemento come i Campi Flegrei e i Colli Albani lrsquoistituzione purtroppoancora sulla carta del Parco Regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano avvenutanel 1992

Il castagno (Castanea sativaMill) domina lrsquoambiente del Roccamonfina apartire giagrave dalle quote piugrave basse Esso egrave la vera ricchezza del luogo poicheacute forniscele castagne fra cui la ldquoTempestivardquo che ha ottenuto recentemente lrsquoIGP mentre ilceduo dagrave il legname per vari utilizzi Soprattutto sul lato Sud e Ovest fino a quote di400-450 metri troviamo uliveti mentre sovente si alterna al castagno la coltivazionedel nocciolo Molto frammentaria la vegetazione naturale in cui predomina il cerro(Quercus cerris L) troviamo poi la roverella (Quercus pubescensWilld) la carpinel-la (Carpinus orientalisMill) lrsquoorniello ( Fraxinus ornusL) nelle macchie o doveancora affiora la roccia troviamo la ginestra dei carbonai (Cytisus scopariusLam)cisto femmina (Cistus salvifoliusL) ed erica (Erica arboreaL) indicatori di un suoloacido rilevante egrave la presenza del faggio (Fagus sylvaticaL) in gruppi di pochi o iso-lati esemplari nei luoghi piugrave umidi e protetti anche a quote molto modeste (giagrave da 300m) probabilmente residuo dellrsquoultimo periodo glaciale

Oltre alle Orchidaceaelig interessanti specie erbacee sono Lilium bulbiferumLssp croceumBaker Galanthus nivalisL Convallaria majalisL Narcissus poeticusL Cyclamen hederifoliumAit e Cyclamen repandumS et S Scilla bifolia L Arisarum proboscideumSavi varie specie di Anemoni (A apenninaL A hortensisL e A nemorosaL) la bellavedova (Hermodactylus tuberosusMill)

Per quanto concerne la fauna fra i mammiferi troviamo la volpe (Vulpes vul-pes) il riccio (Erinaceus europaeus) il tasso (Meles meles) la puzzola (Mustela puto-rius) e il cinghiale (Sus scrofa) che non egrave perograve invadente come altrove la ricca avi-fauna nonostante le numerose doppiette ancora attive comprende numerose specie tracui alcuni rapaci quali la poiana (Buteo buteo) il gheppio (Falco tinnunculus) e il nib-bio reale (Milvus milvus) oltre al notturno allocco (Strix aluco) interessante egrave pure lapresenza del rampichino (Certhia brachydactyla) il picchio muratore (Sitta europaeliga)

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il picchio rosso maggiore (Picoides major) lrsquoaverla piccola (Lanius collurio) laghiandaia (Garrulus glandarius) lrsquoocchiocotto (Sylvia melanocephala) il cuculo(Cuculus canorus) lrsquoupupa (Upupa epops) Lrsquoerpetofauna comprende svariate speciefra cui lrsquoululone ventregiallo (Bombina pachypu) Numerose le specie di lepidotteriche insieme ai fiori colorano le primavere del verde vulcano citiamo qui solo Vanessaatalanta Inachis io Saturnia pyri (la falena piugrave grande drsquoEuropa) Concludiamocitando anche il cervo volante (Lucanus cervus) e alcune specie di Cerambicidi percompletare un quadro faunistico che meriterebbe una considerazione maggiore nonsolo da parte dei bracconieri

Check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di RoccamonfinaLa nostra analisi si basa sia sulle conoscenze dirette derivate dalla frequenta-

zione del vulcano negli anni passati sia su un periodo da Febbraio a Settembre diosservazione e ricerca volta ad individuare le specie che fioriscono sul RoccamonfinaTutte le specie elencate sono state identificate con lrsquoausilio di ldquoFlora Italica rdquo diPignatti e ldquoOrchidee spontanee drsquoItaliardquo di Del Prete-Tosi Non escludiamo la pre-senza di altre specie a diffusione molto localizzata nel settore Nord da noi piugrave tra-scurato Nostra intenzione egrave di svolgere una ricerca piugrave accurata in tutti i settori al finedi quantificare il numero di specie e la loro distribuzione sul complesso

Ophrys apiferaHudson Ophrys sphegodesMill ssp atrata E Mayer Aceras anthropophorumRBrSerapias linguaL Serapias vomeraceaBriq ssp vomeracea Serapias cordigera L Anacamptis pyramidalisLC Rich Neotinea maculataStearn Orchis papilionaceaL ssp papilionacea Orchis morioL Orchis coriophoraL ssp fragransSudre Orchis tridentataScop Orchis italica PoirOrchis masculaL ssp masculaOrchis provincialisBalb Dactylorhiza latifoliaH Baumann et Kuumlnkele Dactylorhiza romana Soograve Dactylorhiza fuchsii Soograve ssp fuchsiiGymnadenia conopseaR BrPlatanthera chloranthaRchb

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Listera ovataR BrNeottia nidus-avisLCM RichardsonEpipactis helleborineCrantzEpipactis microphyllaSwartz Cephalanthera rubra L C RichCephalanthera longifoliaFritschLimodorum abortivumSwartz Spiranthes spiralisKoch un solo esemplare rinvenuto su M S Croce in un castagneto probabilmente si trat-ta di Ophrys incubaceaBianca ex Todt ma nellrsquoattesa (e nella speranza) di ritrovar-la in piugrave individui per una determinazione piugrave attendibile abbiamo preferito il nomeottenuto con la chiave dicotomica di ldquoFlora drsquoItalia rdquo di Pignatti

Analisi corologicaEuri-medit 7 (25)Steno-medit 8 (286)Europeo-Caucas 5 (179)Eurasiat 5 (179)Paleotemp 2 (7)Eurosib 1 (36)

La fioritura inizia con Dactylorhiza romana ai primi di marzo e talvolta anchea fine febbraio Eacute molto abbondante fuori dalla caldera copre il sottobosco del casta-gneto fino ad aprile quando lascia il passo a Orchis provincialis anchrsquoessa comunesebbene meno della precedente Questa si spinge anche allrsquointerno della caldera e suidomi latitici interni ad essa Quando egrave sfiorita totalmente D romana a tarda primave-ra il castagneto egrave ldquoinvasordquo dai colori della Dactylorhiza fuchsii

Un discorso a parte merita il settore Ovest rivolto al mare qui sotto gli uli-veti e nei prati abbondano Orchis papilionaceae O italica

Presenti ovunque Platanthera chlorantha Ophrys apifera Cephalantheralongifolia e Spiranthes spiralismentre le altre specie piugrave o meno comuni sono piugravelocalizzate e piugrave o meno rare rinvenute in pochissimi esemplari Ophrys sphegodesOrchis tridentata O coriophorae Aceras anthropophorum Orchis morioegrave moltoabbondante ma limitatamente allrsquointerno della caldera Tra queste ci sono tutte quelleorofile (per es Dactylorhiza latifolia e Gymnadenia conopsea) che di conseguenzahanno una distribuzione ridotta alle quote piugrave elevate del complesso

Lrsquoauspicio per il 1999 egrave di riprendere la ricerca in modo piugrave approfondito ecompleto per verificare se esistano altre specie oltre alle 28 sopra elencate e per rea-lizzare una carta della distribuzione delle Orchidaceaelig su tutto il vulcano che possaessere utile al progetto di cartografia delle Orchidaceaelig italiane

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Lrsquoangolo del bibliofilo IIIdi Paolo Gruumlnanger

Riallacciandomi agli elenchi bibliografici pubblicati sui numeri 2 (1996) e 8(1998) di GIROS Notizie riporto qui un secondo aggiornamento impostato e suddivi-so esattamente come nelle precedenti puntate

1) Opere sulle orchidee europee e mediterraneeRiporto le seguenti opere uscite recentemente che anche se non riguardano tutto il ter-ritorio europeo sono di interesse generale- H PRESSER Die Orchideen Mitteleuropas und der Alpen Variabilitaumlt Biotope

Gefaumlhrdung Ecomed LandsbergLech 1995- SOC FRANCcedil drsquoORCHIDOPHILIE Les orchideacutees de France Belgique et

Luxembourg Collection Partheacutenope Biotope Paris 1998- S KUumlNKELE amp H BAUMANN Orchidaceae in ldquoDie Farn- und Bluumltenpflanzen

Baden-Wuumlrttembergsrdquo Band 8 (ed O SEBALD S SEYBOLD G PHILIPPI AWOumlRZ) Ulmer Stuttgart 1998

2) Opere sulle orchidee italiane- V SCROFANI amp S LEANTI LA ROSA Orchidee a Noto Lega Ambiente 1987- P PAOLUCCI Le Orchidee delle Venezie Editoriale Programma Padova 1993- G SPAGNOLI Le Orchidee spontanee del Parco di Villalago Ediz priv 1996- E DE MARTINO Le orchidee spontanee del Montovolo Atesa ed Bologna

1998- M BIAGIOLI G GESTRI B ACCIAI A MESSINA Le verdi perle del

Monteferrato Gramma Perugia 1999

3) Repertorio bibliograficoProseguendo gli elenchi precedenti (lavori nn 1-29 nel Notiziario n 2 e nn 30-97 nelNotiziario n 8) e mantenendo la medesima numerazione progressiva riporto qui diseguito gli articoli riguardanti (anche parzialmente) le orchidee spontanee italianepubblicati principalmente negli anni 1996 1997 e parte del 1998 oltre ad aggiorna-menti degli anni precedenti (1993-95) La numerazione tiene conto della data (anno)e poi dellrsquoordine alfabetico delle riviste Come di consueto non sono elencati i lavoripubblicati su GIROS Notizieo comunque a cura del GIROS in quanto si ritiene che isoci ne siano giagrave al corrente Lrsquoelenco si basa anche sulla collaborazione dei consocie quindi sarograve sempre molto grato a chi mi forniragrave o segnaleragrave lavori sfuggitimi daparte mia sono sempre a disposizione per fornire ai consoci gli indirizzi degli autori oeventualmente le fotocopie degli articoli in mio possesso

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98) P PAOLUCCI Il contingente delle Orchidacee dei Colli Euganei (Veneto) ndash AttiConvEcologia Reg Euganea 105-117 (1993)99) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Serapias orientalis subsp s i c i l i e n s i s(Orchidaceae) a new subspecies from Sicily ndash Candollea48 213-236 (1993)100)S ACETO S COZZOLINO R DI CRISCIO R DI FRANCO B MENALER NAZZARO Approccio molecolare allo studio di un ibrido naturale di Orchidaceaendash GiornBotItal127 507 (1993)101) B CORRIAS P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINITassonomia biochimica di orchidee europee a livello sopraspecifico ndash GiornBotItal127 513 (1993)102) W ROSSI Native orchids in the main archaeological sites in Rome ndash KewMagazine10 43-46 (1993)103) P PAOLUCCI Note sulle Orchidaceae dei Colli Euganei (Veneto) ndash LavoriSocVenSciNat18 297-317 993)104) E amp R BREINER Beitraumlge zur Gattung Nitritella in den Westalpen ndashMittBlAHO Baden-Wuumlrtt 25 467 (1993)105) B MULAS La flora del promontario di Torre del Sevo (Sardegna centro occi-dentale) ndash We b b i a 4 7 259-276 (1993)[A pag 272 sono elencati 14 taxa diOrchidaceae]106) T STER amp A ZIMMERMANN Zur alpinen Pflanzenwelt der Brenta(Trentino Italien) ndash Carinthia II 184104 219-241 (1994)107) C DELPRETE The orchids of the summit Apennine flora chorological andecological significance ndash Fitosociologia26 119-131 (1994) 108) P BIANCO P MEDAGLI S DrsquoEMERICO L RUGGIERO Check-listdelle Orchidacee spontanee della flora pugliese ndash GiornBotItal 128 373 (1994)109) S COZZOLINO amp S ACETO Morphological and molecular characteriza-tion of xOrchiaceras bergonii (NANTEUIL) EGCAM ndash GiornBotItal 128 861-867(1994)110) A SCRUGLI amp A COGONI Considerazioni morfologiche sugli endofitimicorrizici delle orchidee ldquosaprofiterdquo della Sardegna ndash Micologia Ital 23 105-107(1994)111) L FRANCESCHINI amp A CHIOCCHETTI O rchis coriophora L Riconferma per la Valle di Fiemme - Natura alpina45 17-20 (1994)112) A CHIOCCHETTI amp L FRANCESCHINI Malaxis monophyllos ( L )SWARTZ Nuova stazione per il Trentino ndash Natura alpina45 51-52 (1994)113) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 192-196 ndash Natura bresciana30 190-192 (1994)114) O SERVETTAZ L BINI MALECI amp P GRUumlNANGER Labellum micro-morphology in the Ophrys bertolonii agg and some related taxa (Orchidaceae) ndash

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Plant SystEvol189 123-131 (1994)115) M BOVIO amp M BROGLIO Segnalazioni floristiche valdostane n139 ndashRev Valdotaine HistNat48 139 (1994)116) E BOCCHIERI Piante endemiche e rare dellrsquo arcipelago di Ta v o l a r a(Sardegna Nord Orientale) ndash Biogeografia18 91-114 (1995) [Citata O brancifortii ]117) E BOCCHIERI Vegetal landscape and flora of Mortorio island (northeasternSardinia) ndash Ecologia Mediterranea21 83-97 (1995)[Riportati 2 taxa di orchidee]118) S ROMANO amp G CAMPO Numeri cromosomici per la flora italiana nn1336-40 ndash InformBotItal27 17-20 (1995)119) D RE amp B GALLINO Segnalazioni floristiche ital iane n 787 ndashInformBotItal27 38-39 (1995)120) S DrsquoEMERICO D PIGNONE amp P BIANCO Indagini citomorfologiche inLimodorum abortivum (L) SWARTZ (Orchidaceae) ndash InformBotItal 27 310-311(1995)121) R SOUCHE (R SOCA) Diagnoses de quelques hybrides du genre Ophrys(Orchidaceae) du bassin mediterraneacuteen occidental ndash Le Monde des Plantes(452) 9-13 (1995)122) E WALRAVENS Un pollinisateur pour Ophrys aurelia PDELFORGE JampPDEVILLERS-TERSCHUREN1989ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 98-102 (1995)123) P DELFORGE Ophrys lojaconoiP DELFORGE un nom approprieacute pour uneespegravece italienne du sous-groupe drsquoOphrys fusca ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 277-290 (1995)124) M BOVIO R GIUNTA P ROSSET Segnalazioni floristiche valdostanenn146-47 ndash Rev Valdotaine HistNat49 117-118 (1995)125) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 120 ndash RevValdotaineHistNat49 120 (1995)126) P QUENTIN Synopsis des orchideacutees europeacuteennes ndash SocFrOrch Cahier n2 (1995)127) O GERBAUD Travaux reacutecents et essai de synthegravese sur le genre NigritellaRICH ndash SocFrOrch 13e Colloque de Grenoble 1995128) M RICCIARDI Flora di Capri (golfo di Napoli) ndash AnnBot 54 127-130(1996)[sono riportati 23 taxa di Orchidaceaelig]129) R MOTTI Il bosco del Parco dei Camaldoli (Aspetti floristici e vegetaziona-li) ndash AnnBot54 198 (1996)[riportata D saccifera]130) E LATTANZI amp A TILIA La flora dei Monti Ruffi (Lazio Italia) ndash AnnBot54 273-274 (1996)[sono riportati 31 taxa di Orchidaceaelig]131) G PERAZZA Orchis spitzelii SAUTER ex WJDKOCH (Orchidaceaelig) inTrentino e nelle zone limitrofe (Nord-Italia) ndash AnnMusCivRovereto 12 147-175(1996)132) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Ritrovamento di Epipactis tremolsii

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

GIROS Notizie Notizie dalle Sezioni 11-1999

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Presentazionedi Bruno Barsella

Con questo numero inizia una nuova forma per GIROS Notizie intantocome avrete notato il notiziario ha la copertina a colori In secondo luogo il testo vienestrutturato in diverse parti

a) Articoli - che conterragrave gli articoli di vario genere che perverranno alla Redazioneb) Segnalazioni - che conterragrave le segnalazioni di nuove stazioni o il ritrovamento distazioni giagrave segnalate ma in cui siano avvenute modifiche interessantic) Sezioni - che conterragrave le notizie delle Sezioni del GIROS che si sono formate o chesi stanno formando

Sarebbe molto utile che gli Autori cercassero di decidere loro stessi in qualeparte vorrebbero veder pubblicato il loro contributo e si adeguassero perciograve a quelloche egrave lo stile della sezione stessa La cosa egrave particolarmente importante per le segna-lazione di nuove stazioni in questo numero troverete un esempio di come dovrebbe-ro essere strutturate queste segnalazioni - Paolo Gruumlnanger lo ha scritto usando comeesempio una segnalazione di Pier Luigi Fantozzi con il suo accordo

Sarebbe anche molto utile che gli Autori cercassero di uniformare il modo dipresentazione degli articoli stessi darograve di seguito alcuni consigli che possono renderemolto piugrave facile e proficuo il lavoro della Redazione del Notiziario

Lo scrivente sarebbe molto lieto di ricevere tutti gli articoli in forma di ldquofilerdquoper calcolatore un documento Word di qualunque livello in generale va bene Evitaremagari di lasciarci dentro i tipici virus di Word o di usare caratteri di forma e dimen-sioni troppo diversi dai seguenti ldquofontrdquo del carattere Times dimensioni 11 punti peril testo 14 punti per il titolo e 13 punti in corsivo per lrsquoautore Nel caso che sia impos-sibile mandare un ldquofilerdquo da calcolatore (in forma magnetica o per posta elettronica)mandare almeno una buona stampa evitando il dattiloscritto con macchina da scrivereche in generale pone molti problemi quando venga interpretato da uno ldquoscannerrdquoseguito da un programma di ldquooptical character recognitionrdquo Per quanto riguarda leimmagini in generale la forma migliore egrave mandare una diapositiva o un negativo35mm originale (che verranno certamente restituiti magari con un porsquodi ritardo) evi-tando le copie (che hanno fastidiose dominanti cromatiche) e le stampe che non sianopiugrave che perfette

Grazie e buon lavoro a tutti

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Prima check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di Roccamonfina (Caserta)

di Antonio Croce e Fiorentino Bevilacqua

Intr oduzioneAl contrario degli aspetti geologici giagrave dal XVIII secolo argomento di discus-

sione fra gli studiosi la fauna e la flora del complesso vulcanico quaternario diRoccamonfina non hanno avuto la considerazione che meritano Probabilmente lacausa di ciograve sta nel fatto che un ambiente cosigrave fortemente antropizzato in cui lrsquoagri-coltura e gli insediamenti umani hanno da secoli plasmato gli equilibri naturali nonattira lrsquoattenzione di botanici e zoologi quanto altri ambienti meno oppressi In realtagraveabbiamo trovato in un anno di ricerche limitatamente alla sola famiglia delleOrchidaceaelig 28 specie appartenenti a 15 generi Abbiamo trascurato una buona partedel vulcano soprattutto la parte Nord ma i risultati ottenuti incoraggiano ad ulterio-ri approfondimenti

Diamo qui un inquadramento generale dellrsquoarea e la lista delle specie da noitrovate fotografate e identificate ribadendo il fatto che si tratta di una lista provviso-ria e che comunque egrave la prima riguardante il vulcano di Roccamonfina

Il vulcano di RoccamonfinaStretto tra massicci carbonatici nella estrema propaggine Nord della

Campania il vulcano di Roccamonfina egrave molto vicino per la petrografia e per i carat-teri strutturali ai vulcani laziali per cui appartiene alla Regione magmatica RomanaLe ultime datazioni effettuate posticipano la sua nascita di quasi un milione di anni acirca 600000 anni fa in cui cominciograve la costruzione di uno stratovulcano dato dal-lrsquoalternarsi di colate laviche e depositi piroclastici (ceneri lapilli ecc) che raggiun-se la considerevole altezza di 1800 m circa Queste lave sono povere in silice (basi-che) ma ricche in potassio In seguito al peso stesso dellrsquoenorme cono e dello svuota-mento della sottostante camera magmatica circa 250000 anni fa avvenne il collassodella sommitagrave che troncograve lrsquoedificio formando una depressione ellittica la calderalunga oggi circa 65 Km e di cui egrave ben conservato il recinto nei settori occidentale eNord - Occidentale dove raggiunge 933 metri di altezza Analogamente ai vulcanilaziali tale ampia caldera ospitograve un grande lago o numerosi piugrave piccoli mentre lrsquoatti-vitagrave riprese con carattere esplosivo originando estesi depositi di piroclastiti A ciograve siaccompagnograve lrsquoemissione di lave piugrave acide delle precedenti che costituirono i domi dilatite del M Santa Croce (1006 m) massima quota del complesso e M Lattani (810m) Dopo gli ultimi episodi eruttivi a carattere basaltico lrsquoattivitagrave cessograve del tutto circa56mila anni fa ed oggi il vulcano presenta una morfologia ben conservata con un dia-

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metro basale di circa 18 Km numerosi coni eccentrici molti torrenti anche perenniche tagliano radialmente lrsquoedificio

Evidente lrsquoantropizzazione del luogo escludendo alcune forre quasi inacces-sibili lrsquouomo egrave presente da secoli o addirittura millenni sul vulcano alle falde sorgo-no i due importanti centri di Sessa Aurunca e Teano patria rispettivamente degliAurunci e dei Sidicini i popoli che prima dei Romani occupavano il Nord dellaCampania Sparsi fra gli uliveti alle quote piugrave basse e i castagneti piugrave in alto trovia-mo altri centri minori fra cui lrsquoomonima Roccamonfina e una miriade di minuscoli vil-laggi sorti in epoca tardo-medioevale che vivono soprattutto di agricoltura La lonta-nanza sia da Roma (circa 150 Km) che da Napoli (circa 60 Km) ha fatto sigrave che nonseguisse le sorti di altre aree collinari e vulcaniche in cui le cave e lrsquoinvadente urba-nizzazione hanno deturpato il paesaggio ad impedire che il Roccamonfina finisseinvaso dal cemento come i Campi Flegrei e i Colli Albani lrsquoistituzione purtroppoancora sulla carta del Parco Regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano avvenutanel 1992

Il castagno (Castanea sativaMill) domina lrsquoambiente del Roccamonfina apartire giagrave dalle quote piugrave basse Esso egrave la vera ricchezza del luogo poicheacute forniscele castagne fra cui la ldquoTempestivardquo che ha ottenuto recentemente lrsquoIGP mentre ilceduo dagrave il legname per vari utilizzi Soprattutto sul lato Sud e Ovest fino a quote di400-450 metri troviamo uliveti mentre sovente si alterna al castagno la coltivazionedel nocciolo Molto frammentaria la vegetazione naturale in cui predomina il cerro(Quercus cerris L) troviamo poi la roverella (Quercus pubescensWilld) la carpinel-la (Carpinus orientalisMill) lrsquoorniello ( Fraxinus ornusL) nelle macchie o doveancora affiora la roccia troviamo la ginestra dei carbonai (Cytisus scopariusLam)cisto femmina (Cistus salvifoliusL) ed erica (Erica arboreaL) indicatori di un suoloacido rilevante egrave la presenza del faggio (Fagus sylvaticaL) in gruppi di pochi o iso-lati esemplari nei luoghi piugrave umidi e protetti anche a quote molto modeste (giagrave da 300m) probabilmente residuo dellrsquoultimo periodo glaciale

Oltre alle Orchidaceaelig interessanti specie erbacee sono Lilium bulbiferumLssp croceumBaker Galanthus nivalisL Convallaria majalisL Narcissus poeticusL Cyclamen hederifoliumAit e Cyclamen repandumS et S Scilla bifolia L Arisarum proboscideumSavi varie specie di Anemoni (A apenninaL A hortensisL e A nemorosaL) la bellavedova (Hermodactylus tuberosusMill)

Per quanto concerne la fauna fra i mammiferi troviamo la volpe (Vulpes vul-pes) il riccio (Erinaceus europaeus) il tasso (Meles meles) la puzzola (Mustela puto-rius) e il cinghiale (Sus scrofa) che non egrave perograve invadente come altrove la ricca avi-fauna nonostante le numerose doppiette ancora attive comprende numerose specie tracui alcuni rapaci quali la poiana (Buteo buteo) il gheppio (Falco tinnunculus) e il nib-bio reale (Milvus milvus) oltre al notturno allocco (Strix aluco) interessante egrave pure lapresenza del rampichino (Certhia brachydactyla) il picchio muratore (Sitta europaeliga)

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il picchio rosso maggiore (Picoides major) lrsquoaverla piccola (Lanius collurio) laghiandaia (Garrulus glandarius) lrsquoocchiocotto (Sylvia melanocephala) il cuculo(Cuculus canorus) lrsquoupupa (Upupa epops) Lrsquoerpetofauna comprende svariate speciefra cui lrsquoululone ventregiallo (Bombina pachypu) Numerose le specie di lepidotteriche insieme ai fiori colorano le primavere del verde vulcano citiamo qui solo Vanessaatalanta Inachis io Saturnia pyri (la falena piugrave grande drsquoEuropa) Concludiamocitando anche il cervo volante (Lucanus cervus) e alcune specie di Cerambicidi percompletare un quadro faunistico che meriterebbe una considerazione maggiore nonsolo da parte dei bracconieri

Check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di RoccamonfinaLa nostra analisi si basa sia sulle conoscenze dirette derivate dalla frequenta-

zione del vulcano negli anni passati sia su un periodo da Febbraio a Settembre diosservazione e ricerca volta ad individuare le specie che fioriscono sul RoccamonfinaTutte le specie elencate sono state identificate con lrsquoausilio di ldquoFlora Italica rdquo diPignatti e ldquoOrchidee spontanee drsquoItaliardquo di Del Prete-Tosi Non escludiamo la pre-senza di altre specie a diffusione molto localizzata nel settore Nord da noi piugrave tra-scurato Nostra intenzione egrave di svolgere una ricerca piugrave accurata in tutti i settori al finedi quantificare il numero di specie e la loro distribuzione sul complesso

Ophrys apiferaHudson Ophrys sphegodesMill ssp atrata E Mayer Aceras anthropophorumRBrSerapias linguaL Serapias vomeraceaBriq ssp vomeracea Serapias cordigera L Anacamptis pyramidalisLC Rich Neotinea maculataStearn Orchis papilionaceaL ssp papilionacea Orchis morioL Orchis coriophoraL ssp fragransSudre Orchis tridentataScop Orchis italica PoirOrchis masculaL ssp masculaOrchis provincialisBalb Dactylorhiza latifoliaH Baumann et Kuumlnkele Dactylorhiza romana Soograve Dactylorhiza fuchsii Soograve ssp fuchsiiGymnadenia conopseaR BrPlatanthera chloranthaRchb

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Listera ovataR BrNeottia nidus-avisLCM RichardsonEpipactis helleborineCrantzEpipactis microphyllaSwartz Cephalanthera rubra L C RichCephalanthera longifoliaFritschLimodorum abortivumSwartz Spiranthes spiralisKoch un solo esemplare rinvenuto su M S Croce in un castagneto probabilmente si trat-ta di Ophrys incubaceaBianca ex Todt ma nellrsquoattesa (e nella speranza) di ritrovar-la in piugrave individui per una determinazione piugrave attendibile abbiamo preferito il nomeottenuto con la chiave dicotomica di ldquoFlora drsquoItalia rdquo di Pignatti

Analisi corologicaEuri-medit 7 (25)Steno-medit 8 (286)Europeo-Caucas 5 (179)Eurasiat 5 (179)Paleotemp 2 (7)Eurosib 1 (36)

La fioritura inizia con Dactylorhiza romana ai primi di marzo e talvolta anchea fine febbraio Eacute molto abbondante fuori dalla caldera copre il sottobosco del casta-gneto fino ad aprile quando lascia il passo a Orchis provincialis anchrsquoessa comunesebbene meno della precedente Questa si spinge anche allrsquointerno della caldera e suidomi latitici interni ad essa Quando egrave sfiorita totalmente D romana a tarda primave-ra il castagneto egrave ldquoinvasordquo dai colori della Dactylorhiza fuchsii

Un discorso a parte merita il settore Ovest rivolto al mare qui sotto gli uli-veti e nei prati abbondano Orchis papilionaceae O italica

Presenti ovunque Platanthera chlorantha Ophrys apifera Cephalantheralongifolia e Spiranthes spiralismentre le altre specie piugrave o meno comuni sono piugravelocalizzate e piugrave o meno rare rinvenute in pochissimi esemplari Ophrys sphegodesOrchis tridentata O coriophorae Aceras anthropophorum Orchis morioegrave moltoabbondante ma limitatamente allrsquointerno della caldera Tra queste ci sono tutte quelleorofile (per es Dactylorhiza latifolia e Gymnadenia conopsea) che di conseguenzahanno una distribuzione ridotta alle quote piugrave elevate del complesso

Lrsquoauspicio per il 1999 egrave di riprendere la ricerca in modo piugrave approfondito ecompleto per verificare se esistano altre specie oltre alle 28 sopra elencate e per rea-lizzare una carta della distribuzione delle Orchidaceaelig su tutto il vulcano che possaessere utile al progetto di cartografia delle Orchidaceaelig italiane

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Lrsquoangolo del bibliofilo IIIdi Paolo Gruumlnanger

Riallacciandomi agli elenchi bibliografici pubblicati sui numeri 2 (1996) e 8(1998) di GIROS Notizie riporto qui un secondo aggiornamento impostato e suddivi-so esattamente come nelle precedenti puntate

1) Opere sulle orchidee europee e mediterraneeRiporto le seguenti opere uscite recentemente che anche se non riguardano tutto il ter-ritorio europeo sono di interesse generale- H PRESSER Die Orchideen Mitteleuropas und der Alpen Variabilitaumlt Biotope

Gefaumlhrdung Ecomed LandsbergLech 1995- SOC FRANCcedil drsquoORCHIDOPHILIE Les orchideacutees de France Belgique et

Luxembourg Collection Partheacutenope Biotope Paris 1998- S KUumlNKELE amp H BAUMANN Orchidaceae in ldquoDie Farn- und Bluumltenpflanzen

Baden-Wuumlrttembergsrdquo Band 8 (ed O SEBALD S SEYBOLD G PHILIPPI AWOumlRZ) Ulmer Stuttgart 1998

2) Opere sulle orchidee italiane- V SCROFANI amp S LEANTI LA ROSA Orchidee a Noto Lega Ambiente 1987- P PAOLUCCI Le Orchidee delle Venezie Editoriale Programma Padova 1993- G SPAGNOLI Le Orchidee spontanee del Parco di Villalago Ediz priv 1996- E DE MARTINO Le orchidee spontanee del Montovolo Atesa ed Bologna

1998- M BIAGIOLI G GESTRI B ACCIAI A MESSINA Le verdi perle del

Monteferrato Gramma Perugia 1999

3) Repertorio bibliograficoProseguendo gli elenchi precedenti (lavori nn 1-29 nel Notiziario n 2 e nn 30-97 nelNotiziario n 8) e mantenendo la medesima numerazione progressiva riporto qui diseguito gli articoli riguardanti (anche parzialmente) le orchidee spontanee italianepubblicati principalmente negli anni 1996 1997 e parte del 1998 oltre ad aggiorna-menti degli anni precedenti (1993-95) La numerazione tiene conto della data (anno)e poi dellrsquoordine alfabetico delle riviste Come di consueto non sono elencati i lavoripubblicati su GIROS Notizieo comunque a cura del GIROS in quanto si ritiene che isoci ne siano giagrave al corrente Lrsquoelenco si basa anche sulla collaborazione dei consocie quindi sarograve sempre molto grato a chi mi forniragrave o segnaleragrave lavori sfuggitimi daparte mia sono sempre a disposizione per fornire ai consoci gli indirizzi degli autori oeventualmente le fotocopie degli articoli in mio possesso

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98) P PAOLUCCI Il contingente delle Orchidacee dei Colli Euganei (Veneto) ndash AttiConvEcologia Reg Euganea 105-117 (1993)99) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Serapias orientalis subsp s i c i l i e n s i s(Orchidaceae) a new subspecies from Sicily ndash Candollea48 213-236 (1993)100)S ACETO S COZZOLINO R DI CRISCIO R DI FRANCO B MENALER NAZZARO Approccio molecolare allo studio di un ibrido naturale di Orchidaceaendash GiornBotItal127 507 (1993)101) B CORRIAS P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINITassonomia biochimica di orchidee europee a livello sopraspecifico ndash GiornBotItal127 513 (1993)102) W ROSSI Native orchids in the main archaeological sites in Rome ndash KewMagazine10 43-46 (1993)103) P PAOLUCCI Note sulle Orchidaceae dei Colli Euganei (Veneto) ndash LavoriSocVenSciNat18 297-317 993)104) E amp R BREINER Beitraumlge zur Gattung Nitritella in den Westalpen ndashMittBlAHO Baden-Wuumlrtt 25 467 (1993)105) B MULAS La flora del promontario di Torre del Sevo (Sardegna centro occi-dentale) ndash We b b i a 4 7 259-276 (1993)[A pag 272 sono elencati 14 taxa diOrchidaceae]106) T STER amp A ZIMMERMANN Zur alpinen Pflanzenwelt der Brenta(Trentino Italien) ndash Carinthia II 184104 219-241 (1994)107) C DELPRETE The orchids of the summit Apennine flora chorological andecological significance ndash Fitosociologia26 119-131 (1994) 108) P BIANCO P MEDAGLI S DrsquoEMERICO L RUGGIERO Check-listdelle Orchidacee spontanee della flora pugliese ndash GiornBotItal 128 373 (1994)109) S COZZOLINO amp S ACETO Morphological and molecular characteriza-tion of xOrchiaceras bergonii (NANTEUIL) EGCAM ndash GiornBotItal 128 861-867(1994)110) A SCRUGLI amp A COGONI Considerazioni morfologiche sugli endofitimicorrizici delle orchidee ldquosaprofiterdquo della Sardegna ndash Micologia Ital 23 105-107(1994)111) L FRANCESCHINI amp A CHIOCCHETTI O rchis coriophora L Riconferma per la Valle di Fiemme - Natura alpina45 17-20 (1994)112) A CHIOCCHETTI amp L FRANCESCHINI Malaxis monophyllos ( L )SWARTZ Nuova stazione per il Trentino ndash Natura alpina45 51-52 (1994)113) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 192-196 ndash Natura bresciana30 190-192 (1994)114) O SERVETTAZ L BINI MALECI amp P GRUumlNANGER Labellum micro-morphology in the Ophrys bertolonii agg and some related taxa (Orchidaceae) ndash

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Plant SystEvol189 123-131 (1994)115) M BOVIO amp M BROGLIO Segnalazioni floristiche valdostane n139 ndashRev Valdotaine HistNat48 139 (1994)116) E BOCCHIERI Piante endemiche e rare dellrsquo arcipelago di Ta v o l a r a(Sardegna Nord Orientale) ndash Biogeografia18 91-114 (1995) [Citata O brancifortii ]117) E BOCCHIERI Vegetal landscape and flora of Mortorio island (northeasternSardinia) ndash Ecologia Mediterranea21 83-97 (1995)[Riportati 2 taxa di orchidee]118) S ROMANO amp G CAMPO Numeri cromosomici per la flora italiana nn1336-40 ndash InformBotItal27 17-20 (1995)119) D RE amp B GALLINO Segnalazioni floristiche ital iane n 787 ndashInformBotItal27 38-39 (1995)120) S DrsquoEMERICO D PIGNONE amp P BIANCO Indagini citomorfologiche inLimodorum abortivum (L) SWARTZ (Orchidaceae) ndash InformBotItal 27 310-311(1995)121) R SOUCHE (R SOCA) Diagnoses de quelques hybrides du genre Ophrys(Orchidaceae) du bassin mediterraneacuteen occidental ndash Le Monde des Plantes(452) 9-13 (1995)122) E WALRAVENS Un pollinisateur pour Ophrys aurelia PDELFORGE JampPDEVILLERS-TERSCHUREN1989ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 98-102 (1995)123) P DELFORGE Ophrys lojaconoiP DELFORGE un nom approprieacute pour uneespegravece italienne du sous-groupe drsquoOphrys fusca ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 277-290 (1995)124) M BOVIO R GIUNTA P ROSSET Segnalazioni floristiche valdostanenn146-47 ndash Rev Valdotaine HistNat49 117-118 (1995)125) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 120 ndash RevValdotaineHistNat49 120 (1995)126) P QUENTIN Synopsis des orchideacutees europeacuteennes ndash SocFrOrch Cahier n2 (1995)127) O GERBAUD Travaux reacutecents et essai de synthegravese sur le genre NigritellaRICH ndash SocFrOrch 13e Colloque de Grenoble 1995128) M RICCIARDI Flora di Capri (golfo di Napoli) ndash AnnBot 54 127-130(1996)[sono riportati 23 taxa di Orchidaceaelig]129) R MOTTI Il bosco del Parco dei Camaldoli (Aspetti floristici e vegetaziona-li) ndash AnnBot54 198 (1996)[riportata D saccifera]130) E LATTANZI amp A TILIA La flora dei Monti Ruffi (Lazio Italia) ndash AnnBot54 273-274 (1996)[sono riportati 31 taxa di Orchidaceaelig]131) G PERAZZA Orchis spitzelii SAUTER ex WJDKOCH (Orchidaceaelig) inTrentino e nelle zone limitrofe (Nord-Italia) ndash AnnMusCivRovereto 12 147-175(1996)132) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Ritrovamento di Epipactis tremolsii

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Prima check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di Roccamonfina (Caserta)

di Antonio Croce e Fiorentino Bevilacqua

Intr oduzioneAl contrario degli aspetti geologici giagrave dal XVIII secolo argomento di discus-

sione fra gli studiosi la fauna e la flora del complesso vulcanico quaternario diRoccamonfina non hanno avuto la considerazione che meritano Probabilmente lacausa di ciograve sta nel fatto che un ambiente cosigrave fortemente antropizzato in cui lrsquoagri-coltura e gli insediamenti umani hanno da secoli plasmato gli equilibri naturali nonattira lrsquoattenzione di botanici e zoologi quanto altri ambienti meno oppressi In realtagraveabbiamo trovato in un anno di ricerche limitatamente alla sola famiglia delleOrchidaceaelig 28 specie appartenenti a 15 generi Abbiamo trascurato una buona partedel vulcano soprattutto la parte Nord ma i risultati ottenuti incoraggiano ad ulterio-ri approfondimenti

Diamo qui un inquadramento generale dellrsquoarea e la lista delle specie da noitrovate fotografate e identificate ribadendo il fatto che si tratta di una lista provviso-ria e che comunque egrave la prima riguardante il vulcano di Roccamonfina

Il vulcano di RoccamonfinaStretto tra massicci carbonatici nella estrema propaggine Nord della

Campania il vulcano di Roccamonfina egrave molto vicino per la petrografia e per i carat-teri strutturali ai vulcani laziali per cui appartiene alla Regione magmatica RomanaLe ultime datazioni effettuate posticipano la sua nascita di quasi un milione di anni acirca 600000 anni fa in cui cominciograve la costruzione di uno stratovulcano dato dal-lrsquoalternarsi di colate laviche e depositi piroclastici (ceneri lapilli ecc) che raggiun-se la considerevole altezza di 1800 m circa Queste lave sono povere in silice (basi-che) ma ricche in potassio In seguito al peso stesso dellrsquoenorme cono e dello svuota-mento della sottostante camera magmatica circa 250000 anni fa avvenne il collassodella sommitagrave che troncograve lrsquoedificio formando una depressione ellittica la calderalunga oggi circa 65 Km e di cui egrave ben conservato il recinto nei settori occidentale eNord - Occidentale dove raggiunge 933 metri di altezza Analogamente ai vulcanilaziali tale ampia caldera ospitograve un grande lago o numerosi piugrave piccoli mentre lrsquoatti-vitagrave riprese con carattere esplosivo originando estesi depositi di piroclastiti A ciograve siaccompagnograve lrsquoemissione di lave piugrave acide delle precedenti che costituirono i domi dilatite del M Santa Croce (1006 m) massima quota del complesso e M Lattani (810m) Dopo gli ultimi episodi eruttivi a carattere basaltico lrsquoattivitagrave cessograve del tutto circa56mila anni fa ed oggi il vulcano presenta una morfologia ben conservata con un dia-

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metro basale di circa 18 Km numerosi coni eccentrici molti torrenti anche perenniche tagliano radialmente lrsquoedificio

Evidente lrsquoantropizzazione del luogo escludendo alcune forre quasi inacces-sibili lrsquouomo egrave presente da secoli o addirittura millenni sul vulcano alle falde sorgo-no i due importanti centri di Sessa Aurunca e Teano patria rispettivamente degliAurunci e dei Sidicini i popoli che prima dei Romani occupavano il Nord dellaCampania Sparsi fra gli uliveti alle quote piugrave basse e i castagneti piugrave in alto trovia-mo altri centri minori fra cui lrsquoomonima Roccamonfina e una miriade di minuscoli vil-laggi sorti in epoca tardo-medioevale che vivono soprattutto di agricoltura La lonta-nanza sia da Roma (circa 150 Km) che da Napoli (circa 60 Km) ha fatto sigrave che nonseguisse le sorti di altre aree collinari e vulcaniche in cui le cave e lrsquoinvadente urba-nizzazione hanno deturpato il paesaggio ad impedire che il Roccamonfina finisseinvaso dal cemento come i Campi Flegrei e i Colli Albani lrsquoistituzione purtroppoancora sulla carta del Parco Regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano avvenutanel 1992

Il castagno (Castanea sativaMill) domina lrsquoambiente del Roccamonfina apartire giagrave dalle quote piugrave basse Esso egrave la vera ricchezza del luogo poicheacute forniscele castagne fra cui la ldquoTempestivardquo che ha ottenuto recentemente lrsquoIGP mentre ilceduo dagrave il legname per vari utilizzi Soprattutto sul lato Sud e Ovest fino a quote di400-450 metri troviamo uliveti mentre sovente si alterna al castagno la coltivazionedel nocciolo Molto frammentaria la vegetazione naturale in cui predomina il cerro(Quercus cerris L) troviamo poi la roverella (Quercus pubescensWilld) la carpinel-la (Carpinus orientalisMill) lrsquoorniello ( Fraxinus ornusL) nelle macchie o doveancora affiora la roccia troviamo la ginestra dei carbonai (Cytisus scopariusLam)cisto femmina (Cistus salvifoliusL) ed erica (Erica arboreaL) indicatori di un suoloacido rilevante egrave la presenza del faggio (Fagus sylvaticaL) in gruppi di pochi o iso-lati esemplari nei luoghi piugrave umidi e protetti anche a quote molto modeste (giagrave da 300m) probabilmente residuo dellrsquoultimo periodo glaciale

Oltre alle Orchidaceaelig interessanti specie erbacee sono Lilium bulbiferumLssp croceumBaker Galanthus nivalisL Convallaria majalisL Narcissus poeticusL Cyclamen hederifoliumAit e Cyclamen repandumS et S Scilla bifolia L Arisarum proboscideumSavi varie specie di Anemoni (A apenninaL A hortensisL e A nemorosaL) la bellavedova (Hermodactylus tuberosusMill)

Per quanto concerne la fauna fra i mammiferi troviamo la volpe (Vulpes vul-pes) il riccio (Erinaceus europaeus) il tasso (Meles meles) la puzzola (Mustela puto-rius) e il cinghiale (Sus scrofa) che non egrave perograve invadente come altrove la ricca avi-fauna nonostante le numerose doppiette ancora attive comprende numerose specie tracui alcuni rapaci quali la poiana (Buteo buteo) il gheppio (Falco tinnunculus) e il nib-bio reale (Milvus milvus) oltre al notturno allocco (Strix aluco) interessante egrave pure lapresenza del rampichino (Certhia brachydactyla) il picchio muratore (Sitta europaeliga)

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il picchio rosso maggiore (Picoides major) lrsquoaverla piccola (Lanius collurio) laghiandaia (Garrulus glandarius) lrsquoocchiocotto (Sylvia melanocephala) il cuculo(Cuculus canorus) lrsquoupupa (Upupa epops) Lrsquoerpetofauna comprende svariate speciefra cui lrsquoululone ventregiallo (Bombina pachypu) Numerose le specie di lepidotteriche insieme ai fiori colorano le primavere del verde vulcano citiamo qui solo Vanessaatalanta Inachis io Saturnia pyri (la falena piugrave grande drsquoEuropa) Concludiamocitando anche il cervo volante (Lucanus cervus) e alcune specie di Cerambicidi percompletare un quadro faunistico che meriterebbe una considerazione maggiore nonsolo da parte dei bracconieri

Check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di RoccamonfinaLa nostra analisi si basa sia sulle conoscenze dirette derivate dalla frequenta-

zione del vulcano negli anni passati sia su un periodo da Febbraio a Settembre diosservazione e ricerca volta ad individuare le specie che fioriscono sul RoccamonfinaTutte le specie elencate sono state identificate con lrsquoausilio di ldquoFlora Italica rdquo diPignatti e ldquoOrchidee spontanee drsquoItaliardquo di Del Prete-Tosi Non escludiamo la pre-senza di altre specie a diffusione molto localizzata nel settore Nord da noi piugrave tra-scurato Nostra intenzione egrave di svolgere una ricerca piugrave accurata in tutti i settori al finedi quantificare il numero di specie e la loro distribuzione sul complesso

Ophrys apiferaHudson Ophrys sphegodesMill ssp atrata E Mayer Aceras anthropophorumRBrSerapias linguaL Serapias vomeraceaBriq ssp vomeracea Serapias cordigera L Anacamptis pyramidalisLC Rich Neotinea maculataStearn Orchis papilionaceaL ssp papilionacea Orchis morioL Orchis coriophoraL ssp fragransSudre Orchis tridentataScop Orchis italica PoirOrchis masculaL ssp masculaOrchis provincialisBalb Dactylorhiza latifoliaH Baumann et Kuumlnkele Dactylorhiza romana Soograve Dactylorhiza fuchsii Soograve ssp fuchsiiGymnadenia conopseaR BrPlatanthera chloranthaRchb

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Listera ovataR BrNeottia nidus-avisLCM RichardsonEpipactis helleborineCrantzEpipactis microphyllaSwartz Cephalanthera rubra L C RichCephalanthera longifoliaFritschLimodorum abortivumSwartz Spiranthes spiralisKoch un solo esemplare rinvenuto su M S Croce in un castagneto probabilmente si trat-ta di Ophrys incubaceaBianca ex Todt ma nellrsquoattesa (e nella speranza) di ritrovar-la in piugrave individui per una determinazione piugrave attendibile abbiamo preferito il nomeottenuto con la chiave dicotomica di ldquoFlora drsquoItalia rdquo di Pignatti

Analisi corologicaEuri-medit 7 (25)Steno-medit 8 (286)Europeo-Caucas 5 (179)Eurasiat 5 (179)Paleotemp 2 (7)Eurosib 1 (36)

La fioritura inizia con Dactylorhiza romana ai primi di marzo e talvolta anchea fine febbraio Eacute molto abbondante fuori dalla caldera copre il sottobosco del casta-gneto fino ad aprile quando lascia il passo a Orchis provincialis anchrsquoessa comunesebbene meno della precedente Questa si spinge anche allrsquointerno della caldera e suidomi latitici interni ad essa Quando egrave sfiorita totalmente D romana a tarda primave-ra il castagneto egrave ldquoinvasordquo dai colori della Dactylorhiza fuchsii

Un discorso a parte merita il settore Ovest rivolto al mare qui sotto gli uli-veti e nei prati abbondano Orchis papilionaceae O italica

Presenti ovunque Platanthera chlorantha Ophrys apifera Cephalantheralongifolia e Spiranthes spiralismentre le altre specie piugrave o meno comuni sono piugravelocalizzate e piugrave o meno rare rinvenute in pochissimi esemplari Ophrys sphegodesOrchis tridentata O coriophorae Aceras anthropophorum Orchis morioegrave moltoabbondante ma limitatamente allrsquointerno della caldera Tra queste ci sono tutte quelleorofile (per es Dactylorhiza latifolia e Gymnadenia conopsea) che di conseguenzahanno una distribuzione ridotta alle quote piugrave elevate del complesso

Lrsquoauspicio per il 1999 egrave di riprendere la ricerca in modo piugrave approfondito ecompleto per verificare se esistano altre specie oltre alle 28 sopra elencate e per rea-lizzare una carta della distribuzione delle Orchidaceaelig su tutto il vulcano che possaessere utile al progetto di cartografia delle Orchidaceaelig italiane

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Lrsquoangolo del bibliofilo IIIdi Paolo Gruumlnanger

Riallacciandomi agli elenchi bibliografici pubblicati sui numeri 2 (1996) e 8(1998) di GIROS Notizie riporto qui un secondo aggiornamento impostato e suddivi-so esattamente come nelle precedenti puntate

1) Opere sulle orchidee europee e mediterraneeRiporto le seguenti opere uscite recentemente che anche se non riguardano tutto il ter-ritorio europeo sono di interesse generale- H PRESSER Die Orchideen Mitteleuropas und der Alpen Variabilitaumlt Biotope

Gefaumlhrdung Ecomed LandsbergLech 1995- SOC FRANCcedil drsquoORCHIDOPHILIE Les orchideacutees de France Belgique et

Luxembourg Collection Partheacutenope Biotope Paris 1998- S KUumlNKELE amp H BAUMANN Orchidaceae in ldquoDie Farn- und Bluumltenpflanzen

Baden-Wuumlrttembergsrdquo Band 8 (ed O SEBALD S SEYBOLD G PHILIPPI AWOumlRZ) Ulmer Stuttgart 1998

2) Opere sulle orchidee italiane- V SCROFANI amp S LEANTI LA ROSA Orchidee a Noto Lega Ambiente 1987- P PAOLUCCI Le Orchidee delle Venezie Editoriale Programma Padova 1993- G SPAGNOLI Le Orchidee spontanee del Parco di Villalago Ediz priv 1996- E DE MARTINO Le orchidee spontanee del Montovolo Atesa ed Bologna

1998- M BIAGIOLI G GESTRI B ACCIAI A MESSINA Le verdi perle del

Monteferrato Gramma Perugia 1999

3) Repertorio bibliograficoProseguendo gli elenchi precedenti (lavori nn 1-29 nel Notiziario n 2 e nn 30-97 nelNotiziario n 8) e mantenendo la medesima numerazione progressiva riporto qui diseguito gli articoli riguardanti (anche parzialmente) le orchidee spontanee italianepubblicati principalmente negli anni 1996 1997 e parte del 1998 oltre ad aggiorna-menti degli anni precedenti (1993-95) La numerazione tiene conto della data (anno)e poi dellrsquoordine alfabetico delle riviste Come di consueto non sono elencati i lavoripubblicati su GIROS Notizieo comunque a cura del GIROS in quanto si ritiene che isoci ne siano giagrave al corrente Lrsquoelenco si basa anche sulla collaborazione dei consocie quindi sarograve sempre molto grato a chi mi forniragrave o segnaleragrave lavori sfuggitimi daparte mia sono sempre a disposizione per fornire ai consoci gli indirizzi degli autori oeventualmente le fotocopie degli articoli in mio possesso

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98) P PAOLUCCI Il contingente delle Orchidacee dei Colli Euganei (Veneto) ndash AttiConvEcologia Reg Euganea 105-117 (1993)99) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Serapias orientalis subsp s i c i l i e n s i s(Orchidaceae) a new subspecies from Sicily ndash Candollea48 213-236 (1993)100)S ACETO S COZZOLINO R DI CRISCIO R DI FRANCO B MENALER NAZZARO Approccio molecolare allo studio di un ibrido naturale di Orchidaceaendash GiornBotItal127 507 (1993)101) B CORRIAS P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINITassonomia biochimica di orchidee europee a livello sopraspecifico ndash GiornBotItal127 513 (1993)102) W ROSSI Native orchids in the main archaeological sites in Rome ndash KewMagazine10 43-46 (1993)103) P PAOLUCCI Note sulle Orchidaceae dei Colli Euganei (Veneto) ndash LavoriSocVenSciNat18 297-317 993)104) E amp R BREINER Beitraumlge zur Gattung Nitritella in den Westalpen ndashMittBlAHO Baden-Wuumlrtt 25 467 (1993)105) B MULAS La flora del promontario di Torre del Sevo (Sardegna centro occi-dentale) ndash We b b i a 4 7 259-276 (1993)[A pag 272 sono elencati 14 taxa diOrchidaceae]106) T STER amp A ZIMMERMANN Zur alpinen Pflanzenwelt der Brenta(Trentino Italien) ndash Carinthia II 184104 219-241 (1994)107) C DELPRETE The orchids of the summit Apennine flora chorological andecological significance ndash Fitosociologia26 119-131 (1994) 108) P BIANCO P MEDAGLI S DrsquoEMERICO L RUGGIERO Check-listdelle Orchidacee spontanee della flora pugliese ndash GiornBotItal 128 373 (1994)109) S COZZOLINO amp S ACETO Morphological and molecular characteriza-tion of xOrchiaceras bergonii (NANTEUIL) EGCAM ndash GiornBotItal 128 861-867(1994)110) A SCRUGLI amp A COGONI Considerazioni morfologiche sugli endofitimicorrizici delle orchidee ldquosaprofiterdquo della Sardegna ndash Micologia Ital 23 105-107(1994)111) L FRANCESCHINI amp A CHIOCCHETTI O rchis coriophora L Riconferma per la Valle di Fiemme - Natura alpina45 17-20 (1994)112) A CHIOCCHETTI amp L FRANCESCHINI Malaxis monophyllos ( L )SWARTZ Nuova stazione per il Trentino ndash Natura alpina45 51-52 (1994)113) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 192-196 ndash Natura bresciana30 190-192 (1994)114) O SERVETTAZ L BINI MALECI amp P GRUumlNANGER Labellum micro-morphology in the Ophrys bertolonii agg and some related taxa (Orchidaceae) ndash

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Plant SystEvol189 123-131 (1994)115) M BOVIO amp M BROGLIO Segnalazioni floristiche valdostane n139 ndashRev Valdotaine HistNat48 139 (1994)116) E BOCCHIERI Piante endemiche e rare dellrsquo arcipelago di Ta v o l a r a(Sardegna Nord Orientale) ndash Biogeografia18 91-114 (1995) [Citata O brancifortii ]117) E BOCCHIERI Vegetal landscape and flora of Mortorio island (northeasternSardinia) ndash Ecologia Mediterranea21 83-97 (1995)[Riportati 2 taxa di orchidee]118) S ROMANO amp G CAMPO Numeri cromosomici per la flora italiana nn1336-40 ndash InformBotItal27 17-20 (1995)119) D RE amp B GALLINO Segnalazioni floristiche ital iane n 787 ndashInformBotItal27 38-39 (1995)120) S DrsquoEMERICO D PIGNONE amp P BIANCO Indagini citomorfologiche inLimodorum abortivum (L) SWARTZ (Orchidaceae) ndash InformBotItal 27 310-311(1995)121) R SOUCHE (R SOCA) Diagnoses de quelques hybrides du genre Ophrys(Orchidaceae) du bassin mediterraneacuteen occidental ndash Le Monde des Plantes(452) 9-13 (1995)122) E WALRAVENS Un pollinisateur pour Ophrys aurelia PDELFORGE JampPDEVILLERS-TERSCHUREN1989ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 98-102 (1995)123) P DELFORGE Ophrys lojaconoiP DELFORGE un nom approprieacute pour uneespegravece italienne du sous-groupe drsquoOphrys fusca ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 277-290 (1995)124) M BOVIO R GIUNTA P ROSSET Segnalazioni floristiche valdostanenn146-47 ndash Rev Valdotaine HistNat49 117-118 (1995)125) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 120 ndash RevValdotaineHistNat49 120 (1995)126) P QUENTIN Synopsis des orchideacutees europeacuteennes ndash SocFrOrch Cahier n2 (1995)127) O GERBAUD Travaux reacutecents et essai de synthegravese sur le genre NigritellaRICH ndash SocFrOrch 13e Colloque de Grenoble 1995128) M RICCIARDI Flora di Capri (golfo di Napoli) ndash AnnBot 54 127-130(1996)[sono riportati 23 taxa di Orchidaceaelig]129) R MOTTI Il bosco del Parco dei Camaldoli (Aspetti floristici e vegetaziona-li) ndash AnnBot54 198 (1996)[riportata D saccifera]130) E LATTANZI amp A TILIA La flora dei Monti Ruffi (Lazio Italia) ndash AnnBot54 273-274 (1996)[sono riportati 31 taxa di Orchidaceaelig]131) G PERAZZA Orchis spitzelii SAUTER ex WJDKOCH (Orchidaceaelig) inTrentino e nelle zone limitrofe (Nord-Italia) ndash AnnMusCivRovereto 12 147-175(1996)132) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Ritrovamento di Epipactis tremolsii

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

11bull1999 Articoli GIROS Notizie

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metro basale di circa 18 Km numerosi coni eccentrici molti torrenti anche perenniche tagliano radialmente lrsquoedificio

Evidente lrsquoantropizzazione del luogo escludendo alcune forre quasi inacces-sibili lrsquouomo egrave presente da secoli o addirittura millenni sul vulcano alle falde sorgo-no i due importanti centri di Sessa Aurunca e Teano patria rispettivamente degliAurunci e dei Sidicini i popoli che prima dei Romani occupavano il Nord dellaCampania Sparsi fra gli uliveti alle quote piugrave basse e i castagneti piugrave in alto trovia-mo altri centri minori fra cui lrsquoomonima Roccamonfina e una miriade di minuscoli vil-laggi sorti in epoca tardo-medioevale che vivono soprattutto di agricoltura La lonta-nanza sia da Roma (circa 150 Km) che da Napoli (circa 60 Km) ha fatto sigrave che nonseguisse le sorti di altre aree collinari e vulcaniche in cui le cave e lrsquoinvadente urba-nizzazione hanno deturpato il paesaggio ad impedire che il Roccamonfina finisseinvaso dal cemento come i Campi Flegrei e i Colli Albani lrsquoistituzione purtroppoancora sulla carta del Parco Regionale Roccamonfina-Foce del Garigliano avvenutanel 1992

Il castagno (Castanea sativaMill) domina lrsquoambiente del Roccamonfina apartire giagrave dalle quote piugrave basse Esso egrave la vera ricchezza del luogo poicheacute forniscele castagne fra cui la ldquoTempestivardquo che ha ottenuto recentemente lrsquoIGP mentre ilceduo dagrave il legname per vari utilizzi Soprattutto sul lato Sud e Ovest fino a quote di400-450 metri troviamo uliveti mentre sovente si alterna al castagno la coltivazionedel nocciolo Molto frammentaria la vegetazione naturale in cui predomina il cerro(Quercus cerris L) troviamo poi la roverella (Quercus pubescensWilld) la carpinel-la (Carpinus orientalisMill) lrsquoorniello ( Fraxinus ornusL) nelle macchie o doveancora affiora la roccia troviamo la ginestra dei carbonai (Cytisus scopariusLam)cisto femmina (Cistus salvifoliusL) ed erica (Erica arboreaL) indicatori di un suoloacido rilevante egrave la presenza del faggio (Fagus sylvaticaL) in gruppi di pochi o iso-lati esemplari nei luoghi piugrave umidi e protetti anche a quote molto modeste (giagrave da 300m) probabilmente residuo dellrsquoultimo periodo glaciale

Oltre alle Orchidaceaelig interessanti specie erbacee sono Lilium bulbiferumLssp croceumBaker Galanthus nivalisL Convallaria majalisL Narcissus poeticusL Cyclamen hederifoliumAit e Cyclamen repandumS et S Scilla bifolia L Arisarum proboscideumSavi varie specie di Anemoni (A apenninaL A hortensisL e A nemorosaL) la bellavedova (Hermodactylus tuberosusMill)

Per quanto concerne la fauna fra i mammiferi troviamo la volpe (Vulpes vul-pes) il riccio (Erinaceus europaeus) il tasso (Meles meles) la puzzola (Mustela puto-rius) e il cinghiale (Sus scrofa) che non egrave perograve invadente come altrove la ricca avi-fauna nonostante le numerose doppiette ancora attive comprende numerose specie tracui alcuni rapaci quali la poiana (Buteo buteo) il gheppio (Falco tinnunculus) e il nib-bio reale (Milvus milvus) oltre al notturno allocco (Strix aluco) interessante egrave pure lapresenza del rampichino (Certhia brachydactyla) il picchio muratore (Sitta europaeliga)

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il picchio rosso maggiore (Picoides major) lrsquoaverla piccola (Lanius collurio) laghiandaia (Garrulus glandarius) lrsquoocchiocotto (Sylvia melanocephala) il cuculo(Cuculus canorus) lrsquoupupa (Upupa epops) Lrsquoerpetofauna comprende svariate speciefra cui lrsquoululone ventregiallo (Bombina pachypu) Numerose le specie di lepidotteriche insieme ai fiori colorano le primavere del verde vulcano citiamo qui solo Vanessaatalanta Inachis io Saturnia pyri (la falena piugrave grande drsquoEuropa) Concludiamocitando anche il cervo volante (Lucanus cervus) e alcune specie di Cerambicidi percompletare un quadro faunistico che meriterebbe una considerazione maggiore nonsolo da parte dei bracconieri

Check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di RoccamonfinaLa nostra analisi si basa sia sulle conoscenze dirette derivate dalla frequenta-

zione del vulcano negli anni passati sia su un periodo da Febbraio a Settembre diosservazione e ricerca volta ad individuare le specie che fioriscono sul RoccamonfinaTutte le specie elencate sono state identificate con lrsquoausilio di ldquoFlora Italica rdquo diPignatti e ldquoOrchidee spontanee drsquoItaliardquo di Del Prete-Tosi Non escludiamo la pre-senza di altre specie a diffusione molto localizzata nel settore Nord da noi piugrave tra-scurato Nostra intenzione egrave di svolgere una ricerca piugrave accurata in tutti i settori al finedi quantificare il numero di specie e la loro distribuzione sul complesso

Ophrys apiferaHudson Ophrys sphegodesMill ssp atrata E Mayer Aceras anthropophorumRBrSerapias linguaL Serapias vomeraceaBriq ssp vomeracea Serapias cordigera L Anacamptis pyramidalisLC Rich Neotinea maculataStearn Orchis papilionaceaL ssp papilionacea Orchis morioL Orchis coriophoraL ssp fragransSudre Orchis tridentataScop Orchis italica PoirOrchis masculaL ssp masculaOrchis provincialisBalb Dactylorhiza latifoliaH Baumann et Kuumlnkele Dactylorhiza romana Soograve Dactylorhiza fuchsii Soograve ssp fuchsiiGymnadenia conopseaR BrPlatanthera chloranthaRchb

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Listera ovataR BrNeottia nidus-avisLCM RichardsonEpipactis helleborineCrantzEpipactis microphyllaSwartz Cephalanthera rubra L C RichCephalanthera longifoliaFritschLimodorum abortivumSwartz Spiranthes spiralisKoch un solo esemplare rinvenuto su M S Croce in un castagneto probabilmente si trat-ta di Ophrys incubaceaBianca ex Todt ma nellrsquoattesa (e nella speranza) di ritrovar-la in piugrave individui per una determinazione piugrave attendibile abbiamo preferito il nomeottenuto con la chiave dicotomica di ldquoFlora drsquoItalia rdquo di Pignatti

Analisi corologicaEuri-medit 7 (25)Steno-medit 8 (286)Europeo-Caucas 5 (179)Eurasiat 5 (179)Paleotemp 2 (7)Eurosib 1 (36)

La fioritura inizia con Dactylorhiza romana ai primi di marzo e talvolta anchea fine febbraio Eacute molto abbondante fuori dalla caldera copre il sottobosco del casta-gneto fino ad aprile quando lascia il passo a Orchis provincialis anchrsquoessa comunesebbene meno della precedente Questa si spinge anche allrsquointerno della caldera e suidomi latitici interni ad essa Quando egrave sfiorita totalmente D romana a tarda primave-ra il castagneto egrave ldquoinvasordquo dai colori della Dactylorhiza fuchsii

Un discorso a parte merita il settore Ovest rivolto al mare qui sotto gli uli-veti e nei prati abbondano Orchis papilionaceae O italica

Presenti ovunque Platanthera chlorantha Ophrys apifera Cephalantheralongifolia e Spiranthes spiralismentre le altre specie piugrave o meno comuni sono piugravelocalizzate e piugrave o meno rare rinvenute in pochissimi esemplari Ophrys sphegodesOrchis tridentata O coriophorae Aceras anthropophorum Orchis morioegrave moltoabbondante ma limitatamente allrsquointerno della caldera Tra queste ci sono tutte quelleorofile (per es Dactylorhiza latifolia e Gymnadenia conopsea) che di conseguenzahanno una distribuzione ridotta alle quote piugrave elevate del complesso

Lrsquoauspicio per il 1999 egrave di riprendere la ricerca in modo piugrave approfondito ecompleto per verificare se esistano altre specie oltre alle 28 sopra elencate e per rea-lizzare una carta della distribuzione delle Orchidaceaelig su tutto il vulcano che possaessere utile al progetto di cartografia delle Orchidaceaelig italiane

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Lrsquoangolo del bibliofilo IIIdi Paolo Gruumlnanger

Riallacciandomi agli elenchi bibliografici pubblicati sui numeri 2 (1996) e 8(1998) di GIROS Notizie riporto qui un secondo aggiornamento impostato e suddivi-so esattamente come nelle precedenti puntate

1) Opere sulle orchidee europee e mediterraneeRiporto le seguenti opere uscite recentemente che anche se non riguardano tutto il ter-ritorio europeo sono di interesse generale- H PRESSER Die Orchideen Mitteleuropas und der Alpen Variabilitaumlt Biotope

Gefaumlhrdung Ecomed LandsbergLech 1995- SOC FRANCcedil drsquoORCHIDOPHILIE Les orchideacutees de France Belgique et

Luxembourg Collection Partheacutenope Biotope Paris 1998- S KUumlNKELE amp H BAUMANN Orchidaceae in ldquoDie Farn- und Bluumltenpflanzen

Baden-Wuumlrttembergsrdquo Band 8 (ed O SEBALD S SEYBOLD G PHILIPPI AWOumlRZ) Ulmer Stuttgart 1998

2) Opere sulle orchidee italiane- V SCROFANI amp S LEANTI LA ROSA Orchidee a Noto Lega Ambiente 1987- P PAOLUCCI Le Orchidee delle Venezie Editoriale Programma Padova 1993- G SPAGNOLI Le Orchidee spontanee del Parco di Villalago Ediz priv 1996- E DE MARTINO Le orchidee spontanee del Montovolo Atesa ed Bologna

1998- M BIAGIOLI G GESTRI B ACCIAI A MESSINA Le verdi perle del

Monteferrato Gramma Perugia 1999

3) Repertorio bibliograficoProseguendo gli elenchi precedenti (lavori nn 1-29 nel Notiziario n 2 e nn 30-97 nelNotiziario n 8) e mantenendo la medesima numerazione progressiva riporto qui diseguito gli articoli riguardanti (anche parzialmente) le orchidee spontanee italianepubblicati principalmente negli anni 1996 1997 e parte del 1998 oltre ad aggiorna-menti degli anni precedenti (1993-95) La numerazione tiene conto della data (anno)e poi dellrsquoordine alfabetico delle riviste Come di consueto non sono elencati i lavoripubblicati su GIROS Notizieo comunque a cura del GIROS in quanto si ritiene che isoci ne siano giagrave al corrente Lrsquoelenco si basa anche sulla collaborazione dei consocie quindi sarograve sempre molto grato a chi mi forniragrave o segnaleragrave lavori sfuggitimi daparte mia sono sempre a disposizione per fornire ai consoci gli indirizzi degli autori oeventualmente le fotocopie degli articoli in mio possesso

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98) P PAOLUCCI Il contingente delle Orchidacee dei Colli Euganei (Veneto) ndash AttiConvEcologia Reg Euganea 105-117 (1993)99) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Serapias orientalis subsp s i c i l i e n s i s(Orchidaceae) a new subspecies from Sicily ndash Candollea48 213-236 (1993)100)S ACETO S COZZOLINO R DI CRISCIO R DI FRANCO B MENALER NAZZARO Approccio molecolare allo studio di un ibrido naturale di Orchidaceaendash GiornBotItal127 507 (1993)101) B CORRIAS P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINITassonomia biochimica di orchidee europee a livello sopraspecifico ndash GiornBotItal127 513 (1993)102) W ROSSI Native orchids in the main archaeological sites in Rome ndash KewMagazine10 43-46 (1993)103) P PAOLUCCI Note sulle Orchidaceae dei Colli Euganei (Veneto) ndash LavoriSocVenSciNat18 297-317 993)104) E amp R BREINER Beitraumlge zur Gattung Nitritella in den Westalpen ndashMittBlAHO Baden-Wuumlrtt 25 467 (1993)105) B MULAS La flora del promontario di Torre del Sevo (Sardegna centro occi-dentale) ndash We b b i a 4 7 259-276 (1993)[A pag 272 sono elencati 14 taxa diOrchidaceae]106) T STER amp A ZIMMERMANN Zur alpinen Pflanzenwelt der Brenta(Trentino Italien) ndash Carinthia II 184104 219-241 (1994)107) C DELPRETE The orchids of the summit Apennine flora chorological andecological significance ndash Fitosociologia26 119-131 (1994) 108) P BIANCO P MEDAGLI S DrsquoEMERICO L RUGGIERO Check-listdelle Orchidacee spontanee della flora pugliese ndash GiornBotItal 128 373 (1994)109) S COZZOLINO amp S ACETO Morphological and molecular characteriza-tion of xOrchiaceras bergonii (NANTEUIL) EGCAM ndash GiornBotItal 128 861-867(1994)110) A SCRUGLI amp A COGONI Considerazioni morfologiche sugli endofitimicorrizici delle orchidee ldquosaprofiterdquo della Sardegna ndash Micologia Ital 23 105-107(1994)111) L FRANCESCHINI amp A CHIOCCHETTI O rchis coriophora L Riconferma per la Valle di Fiemme - Natura alpina45 17-20 (1994)112) A CHIOCCHETTI amp L FRANCESCHINI Malaxis monophyllos ( L )SWARTZ Nuova stazione per il Trentino ndash Natura alpina45 51-52 (1994)113) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 192-196 ndash Natura bresciana30 190-192 (1994)114) O SERVETTAZ L BINI MALECI amp P GRUumlNANGER Labellum micro-morphology in the Ophrys bertolonii agg and some related taxa (Orchidaceae) ndash

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Plant SystEvol189 123-131 (1994)115) M BOVIO amp M BROGLIO Segnalazioni floristiche valdostane n139 ndashRev Valdotaine HistNat48 139 (1994)116) E BOCCHIERI Piante endemiche e rare dellrsquo arcipelago di Ta v o l a r a(Sardegna Nord Orientale) ndash Biogeografia18 91-114 (1995) [Citata O brancifortii ]117) E BOCCHIERI Vegetal landscape and flora of Mortorio island (northeasternSardinia) ndash Ecologia Mediterranea21 83-97 (1995)[Riportati 2 taxa di orchidee]118) S ROMANO amp G CAMPO Numeri cromosomici per la flora italiana nn1336-40 ndash InformBotItal27 17-20 (1995)119) D RE amp B GALLINO Segnalazioni floristiche ital iane n 787 ndashInformBotItal27 38-39 (1995)120) S DrsquoEMERICO D PIGNONE amp P BIANCO Indagini citomorfologiche inLimodorum abortivum (L) SWARTZ (Orchidaceae) ndash InformBotItal 27 310-311(1995)121) R SOUCHE (R SOCA) Diagnoses de quelques hybrides du genre Ophrys(Orchidaceae) du bassin mediterraneacuteen occidental ndash Le Monde des Plantes(452) 9-13 (1995)122) E WALRAVENS Un pollinisateur pour Ophrys aurelia PDELFORGE JampPDEVILLERS-TERSCHUREN1989ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 98-102 (1995)123) P DELFORGE Ophrys lojaconoiP DELFORGE un nom approprieacute pour uneespegravece italienne du sous-groupe drsquoOphrys fusca ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 277-290 (1995)124) M BOVIO R GIUNTA P ROSSET Segnalazioni floristiche valdostanenn146-47 ndash Rev Valdotaine HistNat49 117-118 (1995)125) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 120 ndash RevValdotaineHistNat49 120 (1995)126) P QUENTIN Synopsis des orchideacutees europeacuteennes ndash SocFrOrch Cahier n2 (1995)127) O GERBAUD Travaux reacutecents et essai de synthegravese sur le genre NigritellaRICH ndash SocFrOrch 13e Colloque de Grenoble 1995128) M RICCIARDI Flora di Capri (golfo di Napoli) ndash AnnBot 54 127-130(1996)[sono riportati 23 taxa di Orchidaceaelig]129) R MOTTI Il bosco del Parco dei Camaldoli (Aspetti floristici e vegetaziona-li) ndash AnnBot54 198 (1996)[riportata D saccifera]130) E LATTANZI amp A TILIA La flora dei Monti Ruffi (Lazio Italia) ndash AnnBot54 273-274 (1996)[sono riportati 31 taxa di Orchidaceaelig]131) G PERAZZA Orchis spitzelii SAUTER ex WJDKOCH (Orchidaceaelig) inTrentino e nelle zone limitrofe (Nord-Italia) ndash AnnMusCivRovereto 12 147-175(1996)132) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Ritrovamento di Epipactis tremolsii

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

11bull1999 Notizie dalle Sezioni GIROS Notizie

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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il picchio rosso maggiore (Picoides major) lrsquoaverla piccola (Lanius collurio) laghiandaia (Garrulus glandarius) lrsquoocchiocotto (Sylvia melanocephala) il cuculo(Cuculus canorus) lrsquoupupa (Upupa epops) Lrsquoerpetofauna comprende svariate speciefra cui lrsquoululone ventregiallo (Bombina pachypu) Numerose le specie di lepidotteriche insieme ai fiori colorano le primavere del verde vulcano citiamo qui solo Vanessaatalanta Inachis io Saturnia pyri (la falena piugrave grande drsquoEuropa) Concludiamocitando anche il cervo volante (Lucanus cervus) e alcune specie di Cerambicidi percompletare un quadro faunistico che meriterebbe una considerazione maggiore nonsolo da parte dei bracconieri

Check list delle Orchidaceaelig del complesso vulcanico di RoccamonfinaLa nostra analisi si basa sia sulle conoscenze dirette derivate dalla frequenta-

zione del vulcano negli anni passati sia su un periodo da Febbraio a Settembre diosservazione e ricerca volta ad individuare le specie che fioriscono sul RoccamonfinaTutte le specie elencate sono state identificate con lrsquoausilio di ldquoFlora Italica rdquo diPignatti e ldquoOrchidee spontanee drsquoItaliardquo di Del Prete-Tosi Non escludiamo la pre-senza di altre specie a diffusione molto localizzata nel settore Nord da noi piugrave tra-scurato Nostra intenzione egrave di svolgere una ricerca piugrave accurata in tutti i settori al finedi quantificare il numero di specie e la loro distribuzione sul complesso

Ophrys apiferaHudson Ophrys sphegodesMill ssp atrata E Mayer Aceras anthropophorumRBrSerapias linguaL Serapias vomeraceaBriq ssp vomeracea Serapias cordigera L Anacamptis pyramidalisLC Rich Neotinea maculataStearn Orchis papilionaceaL ssp papilionacea Orchis morioL Orchis coriophoraL ssp fragransSudre Orchis tridentataScop Orchis italica PoirOrchis masculaL ssp masculaOrchis provincialisBalb Dactylorhiza latifoliaH Baumann et Kuumlnkele Dactylorhiza romana Soograve Dactylorhiza fuchsii Soograve ssp fuchsiiGymnadenia conopseaR BrPlatanthera chloranthaRchb

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Listera ovataR BrNeottia nidus-avisLCM RichardsonEpipactis helleborineCrantzEpipactis microphyllaSwartz Cephalanthera rubra L C RichCephalanthera longifoliaFritschLimodorum abortivumSwartz Spiranthes spiralisKoch un solo esemplare rinvenuto su M S Croce in un castagneto probabilmente si trat-ta di Ophrys incubaceaBianca ex Todt ma nellrsquoattesa (e nella speranza) di ritrovar-la in piugrave individui per una determinazione piugrave attendibile abbiamo preferito il nomeottenuto con la chiave dicotomica di ldquoFlora drsquoItalia rdquo di Pignatti

Analisi corologicaEuri-medit 7 (25)Steno-medit 8 (286)Europeo-Caucas 5 (179)Eurasiat 5 (179)Paleotemp 2 (7)Eurosib 1 (36)

La fioritura inizia con Dactylorhiza romana ai primi di marzo e talvolta anchea fine febbraio Eacute molto abbondante fuori dalla caldera copre il sottobosco del casta-gneto fino ad aprile quando lascia il passo a Orchis provincialis anchrsquoessa comunesebbene meno della precedente Questa si spinge anche allrsquointerno della caldera e suidomi latitici interni ad essa Quando egrave sfiorita totalmente D romana a tarda primave-ra il castagneto egrave ldquoinvasordquo dai colori della Dactylorhiza fuchsii

Un discorso a parte merita il settore Ovest rivolto al mare qui sotto gli uli-veti e nei prati abbondano Orchis papilionaceae O italica

Presenti ovunque Platanthera chlorantha Ophrys apifera Cephalantheralongifolia e Spiranthes spiralismentre le altre specie piugrave o meno comuni sono piugravelocalizzate e piugrave o meno rare rinvenute in pochissimi esemplari Ophrys sphegodesOrchis tridentata O coriophorae Aceras anthropophorum Orchis morioegrave moltoabbondante ma limitatamente allrsquointerno della caldera Tra queste ci sono tutte quelleorofile (per es Dactylorhiza latifolia e Gymnadenia conopsea) che di conseguenzahanno una distribuzione ridotta alle quote piugrave elevate del complesso

Lrsquoauspicio per il 1999 egrave di riprendere la ricerca in modo piugrave approfondito ecompleto per verificare se esistano altre specie oltre alle 28 sopra elencate e per rea-lizzare una carta della distribuzione delle Orchidaceaelig su tutto il vulcano che possaessere utile al progetto di cartografia delle Orchidaceaelig italiane

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Lrsquoangolo del bibliofilo IIIdi Paolo Gruumlnanger

Riallacciandomi agli elenchi bibliografici pubblicati sui numeri 2 (1996) e 8(1998) di GIROS Notizie riporto qui un secondo aggiornamento impostato e suddivi-so esattamente come nelle precedenti puntate

1) Opere sulle orchidee europee e mediterraneeRiporto le seguenti opere uscite recentemente che anche se non riguardano tutto il ter-ritorio europeo sono di interesse generale- H PRESSER Die Orchideen Mitteleuropas und der Alpen Variabilitaumlt Biotope

Gefaumlhrdung Ecomed LandsbergLech 1995- SOC FRANCcedil drsquoORCHIDOPHILIE Les orchideacutees de France Belgique et

Luxembourg Collection Partheacutenope Biotope Paris 1998- S KUumlNKELE amp H BAUMANN Orchidaceae in ldquoDie Farn- und Bluumltenpflanzen

Baden-Wuumlrttembergsrdquo Band 8 (ed O SEBALD S SEYBOLD G PHILIPPI AWOumlRZ) Ulmer Stuttgart 1998

2) Opere sulle orchidee italiane- V SCROFANI amp S LEANTI LA ROSA Orchidee a Noto Lega Ambiente 1987- P PAOLUCCI Le Orchidee delle Venezie Editoriale Programma Padova 1993- G SPAGNOLI Le Orchidee spontanee del Parco di Villalago Ediz priv 1996- E DE MARTINO Le orchidee spontanee del Montovolo Atesa ed Bologna

1998- M BIAGIOLI G GESTRI B ACCIAI A MESSINA Le verdi perle del

Monteferrato Gramma Perugia 1999

3) Repertorio bibliograficoProseguendo gli elenchi precedenti (lavori nn 1-29 nel Notiziario n 2 e nn 30-97 nelNotiziario n 8) e mantenendo la medesima numerazione progressiva riporto qui diseguito gli articoli riguardanti (anche parzialmente) le orchidee spontanee italianepubblicati principalmente negli anni 1996 1997 e parte del 1998 oltre ad aggiorna-menti degli anni precedenti (1993-95) La numerazione tiene conto della data (anno)e poi dellrsquoordine alfabetico delle riviste Come di consueto non sono elencati i lavoripubblicati su GIROS Notizieo comunque a cura del GIROS in quanto si ritiene che isoci ne siano giagrave al corrente Lrsquoelenco si basa anche sulla collaborazione dei consocie quindi sarograve sempre molto grato a chi mi forniragrave o segnaleragrave lavori sfuggitimi daparte mia sono sempre a disposizione per fornire ai consoci gli indirizzi degli autori oeventualmente le fotocopie degli articoli in mio possesso

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98) P PAOLUCCI Il contingente delle Orchidacee dei Colli Euganei (Veneto) ndash AttiConvEcologia Reg Euganea 105-117 (1993)99) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Serapias orientalis subsp s i c i l i e n s i s(Orchidaceae) a new subspecies from Sicily ndash Candollea48 213-236 (1993)100)S ACETO S COZZOLINO R DI CRISCIO R DI FRANCO B MENALER NAZZARO Approccio molecolare allo studio di un ibrido naturale di Orchidaceaendash GiornBotItal127 507 (1993)101) B CORRIAS P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINITassonomia biochimica di orchidee europee a livello sopraspecifico ndash GiornBotItal127 513 (1993)102) W ROSSI Native orchids in the main archaeological sites in Rome ndash KewMagazine10 43-46 (1993)103) P PAOLUCCI Note sulle Orchidaceae dei Colli Euganei (Veneto) ndash LavoriSocVenSciNat18 297-317 993)104) E amp R BREINER Beitraumlge zur Gattung Nitritella in den Westalpen ndashMittBlAHO Baden-Wuumlrtt 25 467 (1993)105) B MULAS La flora del promontario di Torre del Sevo (Sardegna centro occi-dentale) ndash We b b i a 4 7 259-276 (1993)[A pag 272 sono elencati 14 taxa diOrchidaceae]106) T STER amp A ZIMMERMANN Zur alpinen Pflanzenwelt der Brenta(Trentino Italien) ndash Carinthia II 184104 219-241 (1994)107) C DELPRETE The orchids of the summit Apennine flora chorological andecological significance ndash Fitosociologia26 119-131 (1994) 108) P BIANCO P MEDAGLI S DrsquoEMERICO L RUGGIERO Check-listdelle Orchidacee spontanee della flora pugliese ndash GiornBotItal 128 373 (1994)109) S COZZOLINO amp S ACETO Morphological and molecular characteriza-tion of xOrchiaceras bergonii (NANTEUIL) EGCAM ndash GiornBotItal 128 861-867(1994)110) A SCRUGLI amp A COGONI Considerazioni morfologiche sugli endofitimicorrizici delle orchidee ldquosaprofiterdquo della Sardegna ndash Micologia Ital 23 105-107(1994)111) L FRANCESCHINI amp A CHIOCCHETTI O rchis coriophora L Riconferma per la Valle di Fiemme - Natura alpina45 17-20 (1994)112) A CHIOCCHETTI amp L FRANCESCHINI Malaxis monophyllos ( L )SWARTZ Nuova stazione per il Trentino ndash Natura alpina45 51-52 (1994)113) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 192-196 ndash Natura bresciana30 190-192 (1994)114) O SERVETTAZ L BINI MALECI amp P GRUumlNANGER Labellum micro-morphology in the Ophrys bertolonii agg and some related taxa (Orchidaceae) ndash

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Plant SystEvol189 123-131 (1994)115) M BOVIO amp M BROGLIO Segnalazioni floristiche valdostane n139 ndashRev Valdotaine HistNat48 139 (1994)116) E BOCCHIERI Piante endemiche e rare dellrsquo arcipelago di Ta v o l a r a(Sardegna Nord Orientale) ndash Biogeografia18 91-114 (1995) [Citata O brancifortii ]117) E BOCCHIERI Vegetal landscape and flora of Mortorio island (northeasternSardinia) ndash Ecologia Mediterranea21 83-97 (1995)[Riportati 2 taxa di orchidee]118) S ROMANO amp G CAMPO Numeri cromosomici per la flora italiana nn1336-40 ndash InformBotItal27 17-20 (1995)119) D RE amp B GALLINO Segnalazioni floristiche ital iane n 787 ndashInformBotItal27 38-39 (1995)120) S DrsquoEMERICO D PIGNONE amp P BIANCO Indagini citomorfologiche inLimodorum abortivum (L) SWARTZ (Orchidaceae) ndash InformBotItal 27 310-311(1995)121) R SOUCHE (R SOCA) Diagnoses de quelques hybrides du genre Ophrys(Orchidaceae) du bassin mediterraneacuteen occidental ndash Le Monde des Plantes(452) 9-13 (1995)122) E WALRAVENS Un pollinisateur pour Ophrys aurelia PDELFORGE JampPDEVILLERS-TERSCHUREN1989ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 98-102 (1995)123) P DELFORGE Ophrys lojaconoiP DELFORGE un nom approprieacute pour uneespegravece italienne du sous-groupe drsquoOphrys fusca ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 277-290 (1995)124) M BOVIO R GIUNTA P ROSSET Segnalazioni floristiche valdostanenn146-47 ndash Rev Valdotaine HistNat49 117-118 (1995)125) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 120 ndash RevValdotaineHistNat49 120 (1995)126) P QUENTIN Synopsis des orchideacutees europeacuteennes ndash SocFrOrch Cahier n2 (1995)127) O GERBAUD Travaux reacutecents et essai de synthegravese sur le genre NigritellaRICH ndash SocFrOrch 13e Colloque de Grenoble 1995128) M RICCIARDI Flora di Capri (golfo di Napoli) ndash AnnBot 54 127-130(1996)[sono riportati 23 taxa di Orchidaceaelig]129) R MOTTI Il bosco del Parco dei Camaldoli (Aspetti floristici e vegetaziona-li) ndash AnnBot54 198 (1996)[riportata D saccifera]130) E LATTANZI amp A TILIA La flora dei Monti Ruffi (Lazio Italia) ndash AnnBot54 273-274 (1996)[sono riportati 31 taxa di Orchidaceaelig]131) G PERAZZA Orchis spitzelii SAUTER ex WJDKOCH (Orchidaceaelig) inTrentino e nelle zone limitrofe (Nord-Italia) ndash AnnMusCivRovereto 12 147-175(1996)132) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Ritrovamento di Epipactis tremolsii

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

GIROS Notizie Articoli 11-1999

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

11bull1999 Notizie dalle Sezioni GIROS Notizie

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Listera ovataR BrNeottia nidus-avisLCM RichardsonEpipactis helleborineCrantzEpipactis microphyllaSwartz Cephalanthera rubra L C RichCephalanthera longifoliaFritschLimodorum abortivumSwartz Spiranthes spiralisKoch un solo esemplare rinvenuto su M S Croce in un castagneto probabilmente si trat-ta di Ophrys incubaceaBianca ex Todt ma nellrsquoattesa (e nella speranza) di ritrovar-la in piugrave individui per una determinazione piugrave attendibile abbiamo preferito il nomeottenuto con la chiave dicotomica di ldquoFlora drsquoItalia rdquo di Pignatti

Analisi corologicaEuri-medit 7 (25)Steno-medit 8 (286)Europeo-Caucas 5 (179)Eurasiat 5 (179)Paleotemp 2 (7)Eurosib 1 (36)

La fioritura inizia con Dactylorhiza romana ai primi di marzo e talvolta anchea fine febbraio Eacute molto abbondante fuori dalla caldera copre il sottobosco del casta-gneto fino ad aprile quando lascia il passo a Orchis provincialis anchrsquoessa comunesebbene meno della precedente Questa si spinge anche allrsquointerno della caldera e suidomi latitici interni ad essa Quando egrave sfiorita totalmente D romana a tarda primave-ra il castagneto egrave ldquoinvasordquo dai colori della Dactylorhiza fuchsii

Un discorso a parte merita il settore Ovest rivolto al mare qui sotto gli uli-veti e nei prati abbondano Orchis papilionaceae O italica

Presenti ovunque Platanthera chlorantha Ophrys apifera Cephalantheralongifolia e Spiranthes spiralismentre le altre specie piugrave o meno comuni sono piugravelocalizzate e piugrave o meno rare rinvenute in pochissimi esemplari Ophrys sphegodesOrchis tridentata O coriophorae Aceras anthropophorum Orchis morioegrave moltoabbondante ma limitatamente allrsquointerno della caldera Tra queste ci sono tutte quelleorofile (per es Dactylorhiza latifolia e Gymnadenia conopsea) che di conseguenzahanno una distribuzione ridotta alle quote piugrave elevate del complesso

Lrsquoauspicio per il 1999 egrave di riprendere la ricerca in modo piugrave approfondito ecompleto per verificare se esistano altre specie oltre alle 28 sopra elencate e per rea-lizzare una carta della distribuzione delle Orchidaceaelig su tutto il vulcano che possaessere utile al progetto di cartografia delle Orchidaceaelig italiane

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Lrsquoangolo del bibliofilo IIIdi Paolo Gruumlnanger

Riallacciandomi agli elenchi bibliografici pubblicati sui numeri 2 (1996) e 8(1998) di GIROS Notizie riporto qui un secondo aggiornamento impostato e suddivi-so esattamente come nelle precedenti puntate

1) Opere sulle orchidee europee e mediterraneeRiporto le seguenti opere uscite recentemente che anche se non riguardano tutto il ter-ritorio europeo sono di interesse generale- H PRESSER Die Orchideen Mitteleuropas und der Alpen Variabilitaumlt Biotope

Gefaumlhrdung Ecomed LandsbergLech 1995- SOC FRANCcedil drsquoORCHIDOPHILIE Les orchideacutees de France Belgique et

Luxembourg Collection Partheacutenope Biotope Paris 1998- S KUumlNKELE amp H BAUMANN Orchidaceae in ldquoDie Farn- und Bluumltenpflanzen

Baden-Wuumlrttembergsrdquo Band 8 (ed O SEBALD S SEYBOLD G PHILIPPI AWOumlRZ) Ulmer Stuttgart 1998

2) Opere sulle orchidee italiane- V SCROFANI amp S LEANTI LA ROSA Orchidee a Noto Lega Ambiente 1987- P PAOLUCCI Le Orchidee delle Venezie Editoriale Programma Padova 1993- G SPAGNOLI Le Orchidee spontanee del Parco di Villalago Ediz priv 1996- E DE MARTINO Le orchidee spontanee del Montovolo Atesa ed Bologna

1998- M BIAGIOLI G GESTRI B ACCIAI A MESSINA Le verdi perle del

Monteferrato Gramma Perugia 1999

3) Repertorio bibliograficoProseguendo gli elenchi precedenti (lavori nn 1-29 nel Notiziario n 2 e nn 30-97 nelNotiziario n 8) e mantenendo la medesima numerazione progressiva riporto qui diseguito gli articoli riguardanti (anche parzialmente) le orchidee spontanee italianepubblicati principalmente negli anni 1996 1997 e parte del 1998 oltre ad aggiorna-menti degli anni precedenti (1993-95) La numerazione tiene conto della data (anno)e poi dellrsquoordine alfabetico delle riviste Come di consueto non sono elencati i lavoripubblicati su GIROS Notizieo comunque a cura del GIROS in quanto si ritiene che isoci ne siano giagrave al corrente Lrsquoelenco si basa anche sulla collaborazione dei consocie quindi sarograve sempre molto grato a chi mi forniragrave o segnaleragrave lavori sfuggitimi daparte mia sono sempre a disposizione per fornire ai consoci gli indirizzi degli autori oeventualmente le fotocopie degli articoli in mio possesso

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98) P PAOLUCCI Il contingente delle Orchidacee dei Colli Euganei (Veneto) ndash AttiConvEcologia Reg Euganea 105-117 (1993)99) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Serapias orientalis subsp s i c i l i e n s i s(Orchidaceae) a new subspecies from Sicily ndash Candollea48 213-236 (1993)100)S ACETO S COZZOLINO R DI CRISCIO R DI FRANCO B MENALER NAZZARO Approccio molecolare allo studio di un ibrido naturale di Orchidaceaendash GiornBotItal127 507 (1993)101) B CORRIAS P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINITassonomia biochimica di orchidee europee a livello sopraspecifico ndash GiornBotItal127 513 (1993)102) W ROSSI Native orchids in the main archaeological sites in Rome ndash KewMagazine10 43-46 (1993)103) P PAOLUCCI Note sulle Orchidaceae dei Colli Euganei (Veneto) ndash LavoriSocVenSciNat18 297-317 993)104) E amp R BREINER Beitraumlge zur Gattung Nitritella in den Westalpen ndashMittBlAHO Baden-Wuumlrtt 25 467 (1993)105) B MULAS La flora del promontario di Torre del Sevo (Sardegna centro occi-dentale) ndash We b b i a 4 7 259-276 (1993)[A pag 272 sono elencati 14 taxa diOrchidaceae]106) T STER amp A ZIMMERMANN Zur alpinen Pflanzenwelt der Brenta(Trentino Italien) ndash Carinthia II 184104 219-241 (1994)107) C DELPRETE The orchids of the summit Apennine flora chorological andecological significance ndash Fitosociologia26 119-131 (1994) 108) P BIANCO P MEDAGLI S DrsquoEMERICO L RUGGIERO Check-listdelle Orchidacee spontanee della flora pugliese ndash GiornBotItal 128 373 (1994)109) S COZZOLINO amp S ACETO Morphological and molecular characteriza-tion of xOrchiaceras bergonii (NANTEUIL) EGCAM ndash GiornBotItal 128 861-867(1994)110) A SCRUGLI amp A COGONI Considerazioni morfologiche sugli endofitimicorrizici delle orchidee ldquosaprofiterdquo della Sardegna ndash Micologia Ital 23 105-107(1994)111) L FRANCESCHINI amp A CHIOCCHETTI O rchis coriophora L Riconferma per la Valle di Fiemme - Natura alpina45 17-20 (1994)112) A CHIOCCHETTI amp L FRANCESCHINI Malaxis monophyllos ( L )SWARTZ Nuova stazione per il Trentino ndash Natura alpina45 51-52 (1994)113) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 192-196 ndash Natura bresciana30 190-192 (1994)114) O SERVETTAZ L BINI MALECI amp P GRUumlNANGER Labellum micro-morphology in the Ophrys bertolonii agg and some related taxa (Orchidaceae) ndash

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Plant SystEvol189 123-131 (1994)115) M BOVIO amp M BROGLIO Segnalazioni floristiche valdostane n139 ndashRev Valdotaine HistNat48 139 (1994)116) E BOCCHIERI Piante endemiche e rare dellrsquo arcipelago di Ta v o l a r a(Sardegna Nord Orientale) ndash Biogeografia18 91-114 (1995) [Citata O brancifortii ]117) E BOCCHIERI Vegetal landscape and flora of Mortorio island (northeasternSardinia) ndash Ecologia Mediterranea21 83-97 (1995)[Riportati 2 taxa di orchidee]118) S ROMANO amp G CAMPO Numeri cromosomici per la flora italiana nn1336-40 ndash InformBotItal27 17-20 (1995)119) D RE amp B GALLINO Segnalazioni floristiche ital iane n 787 ndashInformBotItal27 38-39 (1995)120) S DrsquoEMERICO D PIGNONE amp P BIANCO Indagini citomorfologiche inLimodorum abortivum (L) SWARTZ (Orchidaceae) ndash InformBotItal 27 310-311(1995)121) R SOUCHE (R SOCA) Diagnoses de quelques hybrides du genre Ophrys(Orchidaceae) du bassin mediterraneacuteen occidental ndash Le Monde des Plantes(452) 9-13 (1995)122) E WALRAVENS Un pollinisateur pour Ophrys aurelia PDELFORGE JampPDEVILLERS-TERSCHUREN1989ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 98-102 (1995)123) P DELFORGE Ophrys lojaconoiP DELFORGE un nom approprieacute pour uneespegravece italienne du sous-groupe drsquoOphrys fusca ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 277-290 (1995)124) M BOVIO R GIUNTA P ROSSET Segnalazioni floristiche valdostanenn146-47 ndash Rev Valdotaine HistNat49 117-118 (1995)125) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 120 ndash RevValdotaineHistNat49 120 (1995)126) P QUENTIN Synopsis des orchideacutees europeacuteennes ndash SocFrOrch Cahier n2 (1995)127) O GERBAUD Travaux reacutecents et essai de synthegravese sur le genre NigritellaRICH ndash SocFrOrch 13e Colloque de Grenoble 1995128) M RICCIARDI Flora di Capri (golfo di Napoli) ndash AnnBot 54 127-130(1996)[sono riportati 23 taxa di Orchidaceaelig]129) R MOTTI Il bosco del Parco dei Camaldoli (Aspetti floristici e vegetaziona-li) ndash AnnBot54 198 (1996)[riportata D saccifera]130) E LATTANZI amp A TILIA La flora dei Monti Ruffi (Lazio Italia) ndash AnnBot54 273-274 (1996)[sono riportati 31 taxa di Orchidaceaelig]131) G PERAZZA Orchis spitzelii SAUTER ex WJDKOCH (Orchidaceaelig) inTrentino e nelle zone limitrofe (Nord-Italia) ndash AnnMusCivRovereto 12 147-175(1996)132) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Ritrovamento di Epipactis tremolsii

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

GIROS Notizie Articoli 11-1999

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

11bull1999 Notizie dalle Sezioni GIROS Notizie

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

GIROS Notizie Articoli 11-1999

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Lrsquoangolo del bibliofilo IIIdi Paolo Gruumlnanger

Riallacciandomi agli elenchi bibliografici pubblicati sui numeri 2 (1996) e 8(1998) di GIROS Notizie riporto qui un secondo aggiornamento impostato e suddivi-so esattamente come nelle precedenti puntate

1) Opere sulle orchidee europee e mediterraneeRiporto le seguenti opere uscite recentemente che anche se non riguardano tutto il ter-ritorio europeo sono di interesse generale- H PRESSER Die Orchideen Mitteleuropas und der Alpen Variabilitaumlt Biotope

Gefaumlhrdung Ecomed LandsbergLech 1995- SOC FRANCcedil drsquoORCHIDOPHILIE Les orchideacutees de France Belgique et

Luxembourg Collection Partheacutenope Biotope Paris 1998- S KUumlNKELE amp H BAUMANN Orchidaceae in ldquoDie Farn- und Bluumltenpflanzen

Baden-Wuumlrttembergsrdquo Band 8 (ed O SEBALD S SEYBOLD G PHILIPPI AWOumlRZ) Ulmer Stuttgart 1998

2) Opere sulle orchidee italiane- V SCROFANI amp S LEANTI LA ROSA Orchidee a Noto Lega Ambiente 1987- P PAOLUCCI Le Orchidee delle Venezie Editoriale Programma Padova 1993- G SPAGNOLI Le Orchidee spontanee del Parco di Villalago Ediz priv 1996- E DE MARTINO Le orchidee spontanee del Montovolo Atesa ed Bologna

1998- M BIAGIOLI G GESTRI B ACCIAI A MESSINA Le verdi perle del

Monteferrato Gramma Perugia 1999

3) Repertorio bibliograficoProseguendo gli elenchi precedenti (lavori nn 1-29 nel Notiziario n 2 e nn 30-97 nelNotiziario n 8) e mantenendo la medesima numerazione progressiva riporto qui diseguito gli articoli riguardanti (anche parzialmente) le orchidee spontanee italianepubblicati principalmente negli anni 1996 1997 e parte del 1998 oltre ad aggiorna-menti degli anni precedenti (1993-95) La numerazione tiene conto della data (anno)e poi dellrsquoordine alfabetico delle riviste Come di consueto non sono elencati i lavoripubblicati su GIROS Notizieo comunque a cura del GIROS in quanto si ritiene che isoci ne siano giagrave al corrente Lrsquoelenco si basa anche sulla collaborazione dei consocie quindi sarograve sempre molto grato a chi mi forniragrave o segnaleragrave lavori sfuggitimi daparte mia sono sempre a disposizione per fornire ai consoci gli indirizzi degli autori oeventualmente le fotocopie degli articoli in mio possesso

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98) P PAOLUCCI Il contingente delle Orchidacee dei Colli Euganei (Veneto) ndash AttiConvEcologia Reg Euganea 105-117 (1993)99) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Serapias orientalis subsp s i c i l i e n s i s(Orchidaceae) a new subspecies from Sicily ndash Candollea48 213-236 (1993)100)S ACETO S COZZOLINO R DI CRISCIO R DI FRANCO B MENALER NAZZARO Approccio molecolare allo studio di un ibrido naturale di Orchidaceaendash GiornBotItal127 507 (1993)101) B CORRIAS P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINITassonomia biochimica di orchidee europee a livello sopraspecifico ndash GiornBotItal127 513 (1993)102) W ROSSI Native orchids in the main archaeological sites in Rome ndash KewMagazine10 43-46 (1993)103) P PAOLUCCI Note sulle Orchidaceae dei Colli Euganei (Veneto) ndash LavoriSocVenSciNat18 297-317 993)104) E amp R BREINER Beitraumlge zur Gattung Nitritella in den Westalpen ndashMittBlAHO Baden-Wuumlrtt 25 467 (1993)105) B MULAS La flora del promontario di Torre del Sevo (Sardegna centro occi-dentale) ndash We b b i a 4 7 259-276 (1993)[A pag 272 sono elencati 14 taxa diOrchidaceae]106) T STER amp A ZIMMERMANN Zur alpinen Pflanzenwelt der Brenta(Trentino Italien) ndash Carinthia II 184104 219-241 (1994)107) C DELPRETE The orchids of the summit Apennine flora chorological andecological significance ndash Fitosociologia26 119-131 (1994) 108) P BIANCO P MEDAGLI S DrsquoEMERICO L RUGGIERO Check-listdelle Orchidacee spontanee della flora pugliese ndash GiornBotItal 128 373 (1994)109) S COZZOLINO amp S ACETO Morphological and molecular characteriza-tion of xOrchiaceras bergonii (NANTEUIL) EGCAM ndash GiornBotItal 128 861-867(1994)110) A SCRUGLI amp A COGONI Considerazioni morfologiche sugli endofitimicorrizici delle orchidee ldquosaprofiterdquo della Sardegna ndash Micologia Ital 23 105-107(1994)111) L FRANCESCHINI amp A CHIOCCHETTI O rchis coriophora L Riconferma per la Valle di Fiemme - Natura alpina45 17-20 (1994)112) A CHIOCCHETTI amp L FRANCESCHINI Malaxis monophyllos ( L )SWARTZ Nuova stazione per il Trentino ndash Natura alpina45 51-52 (1994)113) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 192-196 ndash Natura bresciana30 190-192 (1994)114) O SERVETTAZ L BINI MALECI amp P GRUumlNANGER Labellum micro-morphology in the Ophrys bertolonii agg and some related taxa (Orchidaceae) ndash

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Plant SystEvol189 123-131 (1994)115) M BOVIO amp M BROGLIO Segnalazioni floristiche valdostane n139 ndashRev Valdotaine HistNat48 139 (1994)116) E BOCCHIERI Piante endemiche e rare dellrsquo arcipelago di Ta v o l a r a(Sardegna Nord Orientale) ndash Biogeografia18 91-114 (1995) [Citata O brancifortii ]117) E BOCCHIERI Vegetal landscape and flora of Mortorio island (northeasternSardinia) ndash Ecologia Mediterranea21 83-97 (1995)[Riportati 2 taxa di orchidee]118) S ROMANO amp G CAMPO Numeri cromosomici per la flora italiana nn1336-40 ndash InformBotItal27 17-20 (1995)119) D RE amp B GALLINO Segnalazioni floristiche ital iane n 787 ndashInformBotItal27 38-39 (1995)120) S DrsquoEMERICO D PIGNONE amp P BIANCO Indagini citomorfologiche inLimodorum abortivum (L) SWARTZ (Orchidaceae) ndash InformBotItal 27 310-311(1995)121) R SOUCHE (R SOCA) Diagnoses de quelques hybrides du genre Ophrys(Orchidaceae) du bassin mediterraneacuteen occidental ndash Le Monde des Plantes(452) 9-13 (1995)122) E WALRAVENS Un pollinisateur pour Ophrys aurelia PDELFORGE JampPDEVILLERS-TERSCHUREN1989ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 98-102 (1995)123) P DELFORGE Ophrys lojaconoiP DELFORGE un nom approprieacute pour uneespegravece italienne du sous-groupe drsquoOphrys fusca ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 277-290 (1995)124) M BOVIO R GIUNTA P ROSSET Segnalazioni floristiche valdostanenn146-47 ndash Rev Valdotaine HistNat49 117-118 (1995)125) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 120 ndash RevValdotaineHistNat49 120 (1995)126) P QUENTIN Synopsis des orchideacutees europeacuteennes ndash SocFrOrch Cahier n2 (1995)127) O GERBAUD Travaux reacutecents et essai de synthegravese sur le genre NigritellaRICH ndash SocFrOrch 13e Colloque de Grenoble 1995128) M RICCIARDI Flora di Capri (golfo di Napoli) ndash AnnBot 54 127-130(1996)[sono riportati 23 taxa di Orchidaceaelig]129) R MOTTI Il bosco del Parco dei Camaldoli (Aspetti floristici e vegetaziona-li) ndash AnnBot54 198 (1996)[riportata D saccifera]130) E LATTANZI amp A TILIA La flora dei Monti Ruffi (Lazio Italia) ndash AnnBot54 273-274 (1996)[sono riportati 31 taxa di Orchidaceaelig]131) G PERAZZA Orchis spitzelii SAUTER ex WJDKOCH (Orchidaceaelig) inTrentino e nelle zone limitrofe (Nord-Italia) ndash AnnMusCivRovereto 12 147-175(1996)132) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Ritrovamento di Epipactis tremolsii

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

11bull1999 Articoli GIROS Notizie

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

11bull1999 Notizie dalle Sezioni GIROS Notizie

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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98) P PAOLUCCI Il contingente delle Orchidacee dei Colli Euganei (Veneto) ndash AttiConvEcologia Reg Euganea 105-117 (1993)99) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Serapias orientalis subsp s i c i l i e n s i s(Orchidaceae) a new subspecies from Sicily ndash Candollea48 213-236 (1993)100)S ACETO S COZZOLINO R DI CRISCIO R DI FRANCO B MENALER NAZZARO Approccio molecolare allo studio di un ibrido naturale di Orchidaceaendash GiornBotItal127 507 (1993)101) B CORRIAS P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINITassonomia biochimica di orchidee europee a livello sopraspecifico ndash GiornBotItal127 513 (1993)102) W ROSSI Native orchids in the main archaeological sites in Rome ndash KewMagazine10 43-46 (1993)103) P PAOLUCCI Note sulle Orchidaceae dei Colli Euganei (Veneto) ndash LavoriSocVenSciNat18 297-317 993)104) E amp R BREINER Beitraumlge zur Gattung Nitritella in den Westalpen ndashMittBlAHO Baden-Wuumlrtt 25 467 (1993)105) B MULAS La flora del promontario di Torre del Sevo (Sardegna centro occi-dentale) ndash We b b i a 4 7 259-276 (1993)[A pag 272 sono elencati 14 taxa diOrchidaceae]106) T STER amp A ZIMMERMANN Zur alpinen Pflanzenwelt der Brenta(Trentino Italien) ndash Carinthia II 184104 219-241 (1994)107) C DELPRETE The orchids of the summit Apennine flora chorological andecological significance ndash Fitosociologia26 119-131 (1994) 108) P BIANCO P MEDAGLI S DrsquoEMERICO L RUGGIERO Check-listdelle Orchidacee spontanee della flora pugliese ndash GiornBotItal 128 373 (1994)109) S COZZOLINO amp S ACETO Morphological and molecular characteriza-tion of xOrchiaceras bergonii (NANTEUIL) EGCAM ndash GiornBotItal 128 861-867(1994)110) A SCRUGLI amp A COGONI Considerazioni morfologiche sugli endofitimicorrizici delle orchidee ldquosaprofiterdquo della Sardegna ndash Micologia Ital 23 105-107(1994)111) L FRANCESCHINI amp A CHIOCCHETTI O rchis coriophora L Riconferma per la Valle di Fiemme - Natura alpina45 17-20 (1994)112) A CHIOCCHETTI amp L FRANCESCHINI Malaxis monophyllos ( L )SWARTZ Nuova stazione per il Trentino ndash Natura alpina45 51-52 (1994)113) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 192-196 ndash Natura bresciana30 190-192 (1994)114) O SERVETTAZ L BINI MALECI amp P GRUumlNANGER Labellum micro-morphology in the Ophrys bertolonii agg and some related taxa (Orchidaceae) ndash

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Plant SystEvol189 123-131 (1994)115) M BOVIO amp M BROGLIO Segnalazioni floristiche valdostane n139 ndashRev Valdotaine HistNat48 139 (1994)116) E BOCCHIERI Piante endemiche e rare dellrsquo arcipelago di Ta v o l a r a(Sardegna Nord Orientale) ndash Biogeografia18 91-114 (1995) [Citata O brancifortii ]117) E BOCCHIERI Vegetal landscape and flora of Mortorio island (northeasternSardinia) ndash Ecologia Mediterranea21 83-97 (1995)[Riportati 2 taxa di orchidee]118) S ROMANO amp G CAMPO Numeri cromosomici per la flora italiana nn1336-40 ndash InformBotItal27 17-20 (1995)119) D RE amp B GALLINO Segnalazioni floristiche ital iane n 787 ndashInformBotItal27 38-39 (1995)120) S DrsquoEMERICO D PIGNONE amp P BIANCO Indagini citomorfologiche inLimodorum abortivum (L) SWARTZ (Orchidaceae) ndash InformBotItal 27 310-311(1995)121) R SOUCHE (R SOCA) Diagnoses de quelques hybrides du genre Ophrys(Orchidaceae) du bassin mediterraneacuteen occidental ndash Le Monde des Plantes(452) 9-13 (1995)122) E WALRAVENS Un pollinisateur pour Ophrys aurelia PDELFORGE JampPDEVILLERS-TERSCHUREN1989ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 98-102 (1995)123) P DELFORGE Ophrys lojaconoiP DELFORGE un nom approprieacute pour uneespegravece italienne du sous-groupe drsquoOphrys fusca ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 277-290 (1995)124) M BOVIO R GIUNTA P ROSSET Segnalazioni floristiche valdostanenn146-47 ndash Rev Valdotaine HistNat49 117-118 (1995)125) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 120 ndash RevValdotaineHistNat49 120 (1995)126) P QUENTIN Synopsis des orchideacutees europeacuteennes ndash SocFrOrch Cahier n2 (1995)127) O GERBAUD Travaux reacutecents et essai de synthegravese sur le genre NigritellaRICH ndash SocFrOrch 13e Colloque de Grenoble 1995128) M RICCIARDI Flora di Capri (golfo di Napoli) ndash AnnBot 54 127-130(1996)[sono riportati 23 taxa di Orchidaceaelig]129) R MOTTI Il bosco del Parco dei Camaldoli (Aspetti floristici e vegetaziona-li) ndash AnnBot54 198 (1996)[riportata D saccifera]130) E LATTANZI amp A TILIA La flora dei Monti Ruffi (Lazio Italia) ndash AnnBot54 273-274 (1996)[sono riportati 31 taxa di Orchidaceaelig]131) G PERAZZA Orchis spitzelii SAUTER ex WJDKOCH (Orchidaceaelig) inTrentino e nelle zone limitrofe (Nord-Italia) ndash AnnMusCivRovereto 12 147-175(1996)132) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Ritrovamento di Epipactis tremolsii

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Plant SystEvol189 123-131 (1994)115) M BOVIO amp M BROGLIO Segnalazioni floristiche valdostane n139 ndashRev Valdotaine HistNat48 139 (1994)116) E BOCCHIERI Piante endemiche e rare dellrsquo arcipelago di Ta v o l a r a(Sardegna Nord Orientale) ndash Biogeografia18 91-114 (1995) [Citata O brancifortii ]117) E BOCCHIERI Vegetal landscape and flora of Mortorio island (northeasternSardinia) ndash Ecologia Mediterranea21 83-97 (1995)[Riportati 2 taxa di orchidee]118) S ROMANO amp G CAMPO Numeri cromosomici per la flora italiana nn1336-40 ndash InformBotItal27 17-20 (1995)119) D RE amp B GALLINO Segnalazioni floristiche ital iane n 787 ndashInformBotItal27 38-39 (1995)120) S DrsquoEMERICO D PIGNONE amp P BIANCO Indagini citomorfologiche inLimodorum abortivum (L) SWARTZ (Orchidaceae) ndash InformBotItal 27 310-311(1995)121) R SOUCHE (R SOCA) Diagnoses de quelques hybrides du genre Ophrys(Orchidaceae) du bassin mediterraneacuteen occidental ndash Le Monde des Plantes(452) 9-13 (1995)122) E WALRAVENS Un pollinisateur pour Ophrys aurelia PDELFORGE JampPDEVILLERS-TERSCHUREN1989ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 98-102 (1995)123) P DELFORGE Ophrys lojaconoiP DELFORGE un nom approprieacute pour uneespegravece italienne du sous-groupe drsquoOphrys fusca ndash Naturalbelg (Orchid 8) 76 277-290 (1995)124) M BOVIO R GIUNTA P ROSSET Segnalazioni floristiche valdostanenn146-47 ndash Rev Valdotaine HistNat49 117-118 (1995)125) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 120 ndash RevValdotaineHistNat49 120 (1995)126) P QUENTIN Synopsis des orchideacutees europeacuteennes ndash SocFrOrch Cahier n2 (1995)127) O GERBAUD Travaux reacutecents et essai de synthegravese sur le genre NigritellaRICH ndash SocFrOrch 13e Colloque de Grenoble 1995128) M RICCIARDI Flora di Capri (golfo di Napoli) ndash AnnBot 54 127-130(1996)[sono riportati 23 taxa di Orchidaceaelig]129) R MOTTI Il bosco del Parco dei Camaldoli (Aspetti floristici e vegetaziona-li) ndash AnnBot54 198 (1996)[riportata D saccifera]130) E LATTANZI amp A TILIA La flora dei Monti Ruffi (Lazio Italia) ndash AnnBot54 273-274 (1996)[sono riportati 31 taxa di Orchidaceaelig]131) G PERAZZA Orchis spitzelii SAUTER ex WJDKOCH (Orchidaceaelig) inTrentino e nelle zone limitrofe (Nord-Italia) ndash AnnMusCivRovereto 12 147-175(1996)132) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Ritrovamento di Epipactis tremolsii

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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PAU nellrsquoAppennino piacentino ndash Atti SocitScinatMuscivStnatMilano 137 133-135 (1996)133) A BARTELLETTI E GUAZZI PE TOMEI Le zone umide delle AlpiApuane nuove acquisizioni floristiche ndash Atti SoctoscScinat Mem 103B 49-54(1996)134) H DEKKER Opmerkingen over het bloeitijdstip van orchideeeumln aan de handvan een vondst van Barlia robertiana (LOIS) GREUTER op 27 december 1993 bijVentimiglia (I) ndash Eurorchis8 84-90 (1996)135) L BERNARDO amp G MAIORCA The vascular flora of the Cassano structu-ral high (NE Calabria Italy) ndash GiornBotItal130 531-556 (1996[App 551-2 sonoriportati 19 taxa di Orchidaceaelig]136) A MONTECCHI amp G VALENTINI Orchidee nuove per il territorio reggia-no ndash Il fungo 14 n3 suppl 46-48 (1996)137) F FENAROLI amp C TONNI BAZZA Segnalazioni floristiche per il territoriobresciano nn 191-196 ndash Natura bresciana 30 175-194 (1996)138) S FURIA Orchidee specie spontanee locali ndash Orchis (Varese) (110) 18-23(111) 3-6 (1996)139) H TEPPNER amp T STER Nigritella buschmanniaeligspec nova (Orchidaceaelig ndashOrchideae) und eine Biographie fuumlr Frau Adolfine BUSCHMANN ndash Phyton36 277-294(1996)140) S DrsquoEMERICO D PIGNONE P BIANCO Karyomorphological analysesand heterochromatin characteristics disclose phyletic relationships among 2n = 32 and2n = 36 species of Orchis(Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol 200 111-124 (1996)141) M BOVIO Segnalazioni floristiche valdostane n 168 ndash Rev ValdotaineHistNat 50 244 (1996) 51 116 (1997)142) E BONA M BOVIO F FENAROLI C TONNI BAZZA Segnalazioni flo-ristiche valdostane n 158 ndash RevValdotaine Hist Nat50 239 (1996)143) M BOVIO S PELLISSIER L POGGIO Segnalazioni floristiche valdosta-ne n 171 ndash RevValdotaine HistNat51 112 (1997)144) G BARTOLO amp S PULVIRENTI A check-list of Sicilian orchids ndashBocconea 5 797-824 (1997)145) S DIANA Sulla presenza di poliembrionia in D a c t y l o rhiza insularis(SOMMIER ex MARTELLI) LaNDW (Orchidaceaelig) ndash BollSocSarda SciNat 31 201-205(1997)146) L BONGIORNI amp P GRUumlNANGER Epipactis distanssullrsquoAppenninopavese-piacentino ndash Caeligsiana8 15-18 (1997)147) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Ophrys calliantha (Orchidaceaelig) unanuova specie della Sicilia ndash Caeligsiana9 41- 47 (1997)148) R SOUCHE (R SOCA) Ophrys x garganensisRSOCA hybrnatnov ndashCaeligsiana9 48-50 (1997)

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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149) U NONIS amp P LIVERANI Ophrys apiferaHUDSON var tilaventinaNONIS

et LIVERANI var nova ndash Caeligsiana9 57-59 (1997)150) F CANDI Nuove segnalazioni Ophrys apifera ldquobotteroniirdquo ndash Caeligsiana9retrocopertina (1997)151) F DEKKER Orchideeeumln in de Frans-Italiaanse Alpen ndash Eurorchis 9 77-80(1997)152) P GALLINGANI Due nuovi tipi di Ophrysrinvenuti nel Reggiano ndash Il fungo15 38-40 (1997)153) MP GRASSO Deacutecouverte drsquoun nouvel hybride en Sardaigne Ophrys eleo-noraeligJ et P DEVILLERS-TERSCHURENx OincubaceaBIANCA ndash LrsquoOrchidophile127137-139 (1997)154) MP GRASSO amp V GULLI Ophrys x minuticaudaDUFFORT nsubsp dono-rensis GULLI et GRASSO nsubsp nat nov Un nouvel hybride de Sardaigne ndashLrsquoOrchidophile128 177-179 (1997)155) PH DAVIES Down at heel The orchids of Apulia ndash Orchid Rev 105 87-91159-163 212-216 (1997)156) P CAPUTO S ACETO S COZZOLINO R NAZZARO Morphologicaland molecular characterization of a natural hybrid between Orchis laxiflora and Omorio (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol205 147-155 (1997)157) F VERRA P ARDUINO R CIANCHI W ROSSI L BULLINI Geneticerosion in a threatened wetland species the bog orchid Orchis palustris(Orchidaceaelig)ndash SItEAtti18 135-138 (1997)158) R SOUCHE (R SOCA) Orchis x richardiorumRSOCA hyb nat nov dellaSardegna ndash Caeligsiana11 59-62 (1998)159) R amp K LORENZ Zum Stand der Kartierung der Orchideen Suumldtirols ndashJahresber naturwVerWuppertal 51 124-190 (1998) 160) G BARTOLO amp S PULVIRENTI Considerazioni tassonomiche e corologi-che sugli ibridi di Orchidaceaeligdei Monti Iblei (Sicilia sud-orientale) ndash JEurOrch 30643-656 (1998)161) N GAUDIOSO La vera storia di Ophrys mirabilis ndash La provincia di Ragusa13 n3 inserto spec (1998)162) MP GRASSO amp L MANCA Observations sur un nouvel Ophrysdu grou-pe funereadeacutecouvert en Sardaigne ndash LrsquoOrchidophile131 77 (1998)163) G amp W FOELSCHE M amp O GERBAUD Nigritella cenisiaFOELSCHEampGERBAUD species nova nouvelle espegravece de France et drsquoItalie ndash LrsquoOrchidophile134248 (1998)164) P DELFORGE LrsquoOphrysde la Maiella ndash Naturbelg79 (Orchid 11) 99-106(1998)165) H TEPPNER amp E KLEIN Etiam atque etiam N i g r i t e l l a v e r s u sG y m n a d e n i a Neukombinationen und Gymnadenia dolomitensis spec nova

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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(Orchidaceaelig ndash Orchideaelig) ndash Phyton 38 220-224 (1998)166) S COZZOLINO S ACETO P CAPUTO B MENALE Characterization ofOrchis x dietrichiana BOGENH a natural orchid hybrid ndash Plant Biosystems132 71-76(1998)167) P GRUumlNANGER E CAPORALI G MARZIANI E MENGUZZATO OSERVETTAZ Molecular (RAPD) analysis on Italian taxa of the Ophrys bertoloniiaggregate (Orchidaceaelig) ndash Plant SystEvol212 177-184 (1998)168) T DURA amp V GIACOIA Orchidea selvaggia sboccia in primavera ndash PugliaTurismo marzo 1998 13-17

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

11bull1999 Notizie dalle Sezioni GIROS Notizie

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

GIROS Notizie Articoli 11-1999

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Biologia di Xylocopa violacea (Linnaeligus 1758) (Hymenoptera Apidaelig) prima segnalazione di

foraggiamento su Ophrys holoserica(Burm fil) Gr euter in Italia

di Salvatore Vicidomini

RIASSUNTO Viene riportata la prima segnalazione italiana di foraggiamento diXylocopa violacea(L) (Apidaelig) su Ophrys holoserica(Burm fil) GreuterABSTRACT It is reported the first Italian record of Xylocopa violacea(L) (Apidaelig)visits ofOphrys holoserica(Burm fil) Greuter

INTRODUZIONE Xylocopa (Xylocopa) violacea(L 1758) (Hymenoptera ApidaeligXylocopini) egrave una delle api piugrave generaliste per quanto concerne la biologia alimenta-re mostrando una notevole plasticitagrave nella scelta delle fonti alimentari (Vicidomini1995 1997a 1997b) caratteristica comune a numerosi altri Xylocopini Per quantoriguarda invece le specie della famiglia Orchidaceaelig le informazioni bibliografichesono scarsissime non solo per X violaceama per lrsquointera tribugrave in Europa La primasegnalazione egrave riportata da Moggridge (1865) indicando X violaceavisitatrice edimpollinatrice di Barlia robertiana (vedi anche Darwin 1869) SuccessivamentePaulus amp Gack (1990 50-53) riportano X iris come visitatrice ed impollinatrice diOphrys sipontensisin Sud Italia (Gargano Puglia) ed O spruneri in Sud Grecia eCreta In questa nota si riporta la prima segnalazione italiana di X violaceavisitatricedi Ophrys holoserica(Burm fil) Greuter [= O fuciflora (FW Schmidt) Moench]

OSSERVAZIONI e DISCUSSIONI Nel maggio del 1997 durante una delle nume-rose escursioni per lo studio della biologia alimentare di X violaceanellrsquoOrtoBotanico di Napoli egrave stata seguita una femmina di X violaceaintenta a foraggiare suAllium roseum(Liliaceaelig) e Campanula latifolia(Campanulaceaelig) durante gli sposta-menti da un fiore allrsquoaltro si egrave avvicinata a brevissima distanza ad una pianta di Oholosericain fiore tenuta in vaso di terracotta la femmina egrave atterrata sui petali del-lrsquoorchidea ed ha inserito il capo nellrsquoincavo centrale recante i pollinodi gialli coi qualiavviene il contatto attaccandosi in prossimitagrave delle basi antennali I pollinodi eranocostituiti da una piastra basale bianca semitraslucida sita al di sopra delle basi anten-nali e da questa si ergevano per pochi decimi di mm due peduncoli gialli di collega-mento recanti apicalmente i sacchi del polline anchrsquoessi gialli Abbandonato il fiore lafemmina egrave stata seguita per circa 70 minuti foraggiare su altre specie di fiori dellrsquoOrtoBotanico ma i pollinodi sono rimasti saldamente sul capo poi la femmina egrave volata via

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Questa quindi risulta essere la prima segnalazione in Italia di una specie diOrchidaceaelig visitata daX violacea ma nulla egrave noto sulla occasionalitagravesistematicitagravedelle visite alle orchidee da parte di tale apoideo La segnalazione riportata essendorelativa ad un ambiente artificiale non aiuta a comprendere il ruolo che in natura Xviolaceapotrebbe svolgere nella biologia riproduttiva delle orchidee La duratura per-sistenza dei pollinodi sul capo della femmina lascia supporre comunque cheX viola -ceaabbia almeno le potenzialitagrave di impollinatore

Ringraziamenti Si ringrazia il Dr R Nazzaro per la consulenza botanica

Bibliografia

Darwin C 1869 - Notes on the fertilization of Orchids - Ann Mag Nat Hist SerIV4 (21 XVI) 141-158Moggridge JT 1865 - Xylocopa violacea as visitor and pollinator of Aceras (Orchis)longibracteata In J Linn Soc Bot 8 265Paulus HF Gack C 1990 - Pollinators as prepollinating isolation factors evolutio-nand speciation in Ophrys(Orchidaceaelig) In Dafni A amp Eisikowich D Eds Advancein pollination ecology Israel J Bot39 43-81Vicidomini S 1995 - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)specie di fiori visitate dalla femmina- Entomologica Bari29 211-226Vicidomini S 1997a - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig) specie di fiori visitate nel Reale Orto Botanico di Napoli I -Atti Mus Civ Ornitol Sci Nat LScanagatta Varenna 3 4-15Vicidomini S 1997b - Biologia di Xylocopa (Xylocopa) violacea (L 1758)(Hymenoptera Apidaelig)ulteriori specie di fiori visitate- Pag Mus Ornitol Sci NatRavenna22 in stampa

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

GIROS Notizie Articoli 11-1999

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Le Barlia della pineta di Donoraticodi Luciano Filippi

La stazione piugrave consistente della Toscana di Barlia robertiana (Loisel) WGreuter si trova a Marina di Donoratico nel Comune di Castagneto Carducci (LI)comprende alcune centinaia di esemplari e si estende sui bordi delle strade nei giar-dini delle villette e nelle radure della pineta costiera impiantata dal GranducaLeopoldo di Toscana fin dal 1839 a protezione dai forti venti di libeccio delle colturedei campi conquistati con la bonifica della palude Negli ultimi 6 o 7 anni giagrave a Nataleil primo fiore dellrsquoinfiorescenza di alcuni individui era sbocciato

Questrsquoanno invece nellrsquoultima settimana di gennaio ancora nessun fiore egravesbocciato Le piante sono pronte ma tengono lrsquoinfiorescenza allrsquointerno della bratteadi protezione e il freddo polare di questi ultimi giorni di gennaio le sconsiglia a farlauscire fuori Le Regine dei Bombus terrestris Linnaeligus (1758) che giagrave nei primi gior-ni di gennaio danno inizio ad una nuova generazione volano invano tra le Barlia allaricerca del loro nettare si devono perora accontentare dei fiori diRosmarinus officinalisL che qui cre-sce spontaneo sulle dune sabbiose dellaspiaggia I venti freddi di tramontanache contrariamente agli anni preceden-ti hanno soffiato nel mese di novembresono serviti da allarme le piante subitohanno messo in atto il loro sistema pro-tettivo dimostrando la loro grande adat-tabilitagrave

La fioritura della Barlia si pro-trae generalmente per tutto il mese dimarzo e a volte anche per molti giorni di aprile sovrapponendosi nellrsquoultimo perio-do in certi casi particolari con Aceras anthropophorum (L) R Br ex Aiton fil eOrchis morio L ma fino ad ora non sono state trovate piante che possono far pen-sare a ibridi Se nei primi mesi dellrsquoanno gli insetti hanno pochissime specie su cuibottinare giagrave a marzo le opportunitagrave sono molteplici e ai Bombus terrestris Linnaeligus(1758)giagrave in circolazione si aggiungono Bombus muscorum Fabricius (1793)Apismellifera Linnaeligus (1761) e diverse specie di api solitarie dei generi come AndrenaFabricius (1775) OsmiaPanzer (1806)e altre tutti ottimi bottinatori sulle orchideeciograve nonostante non egrave stato reperito alcun ibrido di Barlia a dimostrazione che la bar-riera genetica delle Barlia evidentemente funziona molto bene

Bombus terrestrisL su Barlia robertiana (Loisel) Greuterfoto di Luciano Filippi

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

GIROS Notizie Segnalazioni 11-1999

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

11bull1999 Articoli GIROS Notizie

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Passeggiando tra le orchidee di Monte Angiano (Lazio)di Sergio Buono

Monte Angiano (m 329 drsquoaltitudine) egrave in veritagrave una dolce collina compresa nellaldquoRiserva Naturale Regionale Monteranordquo che si estende a circa 45 km a nord dellacapitale nel territorio di Canale Monterano (Roma)

Il suolo egrave in prevalenza argilloso-marnoso e la vege-tazione egrave caratterizzata da un bosco di cerro e roverella chesi estende fino alle zone piugrave a valle insieme a piccoli appez-zamenti di terreni coltivati mentre sul versante occidentalenon mancano aree prative ben esposte intervallate da for-mazioni arbustive e arboree costituite da peri selvatici roviprugnoli biancospini e ginestre

Sono presenti comuni mammiferi di piccola taglia(volpe riccio donnola ecc) mentre fra le specie dellrsquoavi-fauna sono da segnalare alcuni interessanti rapaci come ilgheppio il falco pecchiaiolo il nibbio reale e quello brunoParticolarmente spettacolare egrave il colpo drsquoocchio sui verdeg-gianti paesaggi dei vicini Monti della Tolfa

Nel corso delle ricerche effettuate nel 1997-98 vi ho rilevato le seguenti speciedi orchidee Anacamptis pyramidalis(con fiori dai colori molto variabili dal biancoal rosa al rosso acceso)Cephalanthera longifolia Dactylorhiza maculata Epipactishelleborine Ophrys apifera O bertolonii O bombyliflora O fusca O holoserica eO sphegodes Orchis fragrans O italica O laxiflora O morio O papilionacea Oprovincialis O purpurea e O simia (alcune con fiori bianchi)Serapias lingua e Svomeracea ibridi O morio x papilionacea O laxiflora x fragrans O simiax itali -ca

Unrsquoanalisi complessiva mette in risalto lrsquoelevato numero di specie e di esem-plari che crescono in un territorio alquanto limitato inoltre lo stato di salute ambien-tale della zona egrave ottimo trattandosi di unrsquoarea protetta Pertanto per i fanatici delleorchidee spontanee Monte Angiano egrave senza dubbio una delle localitagrave laziali che piugravemerita di essere visitata

Ophrys holoserica (Burm fil) Gr euterfoto di Paolo Liverani

GIROS Notizie Segnalazioni 11-1999

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Consigli per la stesura di segnalazioni floristiche di Paolo Gruumlnanger

Fermo restando che la collaborazione al GIROS Notiziedeve rimanere liberada vincoli troppo stretti e rispecchiare la vita della Societagrave e delle Sezioni noncheacute lrsquoat-tivitagrave personale dei soci egrave facile notare che sempre piugrave spesso vengono pubblicatesegnalazioni interessanti anche da un punto di vista piugrave strettamente scientifico Nonsi tratta di descrizioni di nuove entitagrave (varietagrave sottospecie o addirittura specie) chedevono essere riservate a Riviste scientifiche (tipo ad es Caesiana o JournalEuropaumlischer Orchideen) e vanno quindi redatte con criteri assai rigorosi e determi-nati dal Codice di Nomenclatura Botanico penso piuttosto alle prime segnalazioni diunrsquoentitagrave nota in una zona in cui finora non era stata ancora rinvenuta oppure allrsquoe-lenco di specie ritrovate in una ben delimitata zone non ancora ben esplorate da partedegli orchidologi Vorrei qui soffermarmi sul primo caso (gli esempi sono stati nume-rosi negli ultimi numeri di GIROS Notizie)

Sarebbe auspicabile che venisse istituita una rubrica apposita intitolataSEGNALAZIONI ORCHIDOLOGICHE IT ALIANE redatta in uniformitagrave ai cri-teri istituiti dalla Societagrave Botanica Italiana Tali criteri sono facilmente evidenziabilinellrsquoapposita rubrica dellrsquoInformatore Botanico Italiano e vengono seguiti da nume-rose riviste e notiziari scientifici locali quali ad esempio la Revue Valdotaine HistNato Natura bresciana(cito i primi che mi vengono in mente) Riassumo qui i crite-ri suddetti

Al nome dellrsquoentitagrave (specie sottospecie o varietagrave) completi dei nomi degliscopritori (basta consultare il Pignatti o il Delforge o altra monografia) segue la spe-cifica adatta (ad es ldquospecie nuova per helliprdquo) Seguono ancora due voci

REPERTO Vengono specificate la localitagrave lrsquoaltezza lrsquohabitat la data dellasegnalazione e facoltativamente le coordinate UTM o MTB (cfr articolo di GPerazza su GIROS Notizien 8) il numero degli esemplari il nome (o i nomi) deisegnalatori (se diversi dallrsquoAutore o degli Autori) lrsquoerbario in cui egrave depositato unesemplare (per le orchidee di solito non si raccolgono esemplari ma si precisa che esi-stono diapositive o che la determinazione egrave stata effettuata sulla base di una o piugravemonografie o al limite sullrsquoopinione di un riconosciuto esperto)

OSSERVAZIONI Ersquo bene precisare qui lrsquoareale della specie o della sottospe-cie con particolare rilievo alla regione o zona interessata eo alle zone vicine citandola letteratura precedente Inoltre quando egrave possibile o rilevante si possono riportaredati sulle altre orchidee simpatriche o eventualmente su altre specie di particolare inte-resse

Tutto qui niente di difficile Per chiarire meglio quanto sopra esposto mi per-

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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metto di portare un esempio In questo stesso numero di GIROS Notizieho notato ilbreve resoconto del consocio Pier Luigi Fantozzi Per ldquotradurlordquo nella rubrica suddet-ta possiamo trasformarlo come segue

Himantoglossum adriaticum HBaumann

Specie nuova per la provincia di Lucca

REPERTO Prato magro su suolo calcareo pendici settentr del Monte Penna diLucchio 1100 m ca giugno 1997 stazione con 32 esemplari PLFantozzi

OSSERVAZIONI La specie egrave presente in Italia nella sua parte settentrionale(dallrsquoAlessandrino al Trentino e al Friuli) e peninsulare (fino in Calabria e Lucaniadubbia nelle Puglie) In Toscana era stata segnalata finora nelle province di GrossetoSiena Firenze Prato non ancora nella nostra provincia Cfr H BAUMANN DieOrchidee29 166 1978 C DEL PRETE H TICHY G TOSI Le orchidee spontanee dellaMaremma toscana 67 1993 M CONTORNI Orchidee spontanee del M Amiata 511992 M BIAGIOLI G GESTRI Atti SocToscSciNat 100 31 1993 A PAPINI MLAZZERINI GIROS Notizien 5 9 1997

Naturalmente la segnalazione scientificamente corretta non esclude che lrsquoau-

tore possa descrivere la sua esperienza anche con un articoletto a parte di osservazio-ni personali piugrave o meno ldquopoeticherdquo o ldquorapsodicherdquo (non per niente questo egrave un noti-ziariohellip) rinviando per la parte scientifica al testo sopra descritto

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Prima segnalazione di Himantoglossum adriaticumH Baumann

per la provincia di Luccadi Pier Luigi Fantozzi

Sezione GIROS Tyrrhena - Lucca-Pescia

Fu nel giugno del 1997 in una magnifica giornata di sole che ebbi ancora unavolta la voglia di salire alla Penna di Lucchio montagna calcarea posta al confine delleprovince di Pistoia e di Lucca tradizionalmente la montagna dei come me pesciati-ni

Ero solo con i miei pensieri e le mie speranze con lrsquoocchio sempre vigile ascrutare fra le rocce calcaree e il lungo paleo (nelle Alpi Apuane e nellrsquoAppenninoLucchese il paleo egrave una graminacea che popola i prati ripidi della montagna NDR)alla ricerca di qualcosa che mi permettesse di scattare qualche foto Arrivato in vetta(mt 1176) mi fermo ad ammirare il panorama sullrsquoAppennino e sotto nel dirupo losplendido arroccato paese di Lucchio proseguo e poco piugrave avanti dove il sentiero sifa scosceso e le roccie calcaree sono ligrave ad ammo-nire prudenza ecco che i miei occhi si riempionodi uno spettacolo meraviglioso e mai visto primadi allora Li conto li divoro con gli occhi sono32 meravigliosi Himantoglossum adriaticumHBaumann in piena fioritura Felicitagrave e tanto stu-pore mai prima di allora avevo visto o saputo chein territorio lucchese vi fosse tale orchidea

Raccontato il ritrovamento agli amiciStivi Betti ed altri dopo pochi giorni vanno avedere la suddetta stazione ma con grande stupo-re trovano solo residui le orchidee se le eranofatte fuori le capre Dal fatto nasce lrsquoidea di unaprotezione e cosi dopo esserci tassati per le spese(rete e pali) partiamo per fare il lavoro era il 10gennaio crsquoerano i fratell i Betti RomoliniMerlini Petroni Fiesoli Sorbi Ciucci Veniamorespinti da una improvvisa nevicata ripartiamo il7 febbraio e finalmente riusciamo a fare la protezione quanto vento e freddo maquanta felicitagrave

Finiamo la giornata dal ldquoGrillordquo con un buon ldquoponcerdquo

Himantoglossum adriaticum H Baumannfoto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove stazioni sul Gargano di Ophrys iricolor e O speculumdi Angela Rossini Giovanni Quitadamo

I1 Gargano come ormai i soci GIR0S sanno egrave una terra ricca di orchideespontanee si annoverano circa 70 specie tra cui lrsquoOphrys speculumLink Questa spe-cie egrave particolarmente rara sul promontorio garganico ed egrave per questo che ci premesegnalare due nuove scoperte Una avvenuta durante una ldquovisitardquo alla stazione del Km9250 sulla SS 89 Mattinata-Vieste Questa stazione egrave tra le mete degli studiosi tede-schi percheacute qui nel lontano180487 tale R Kohlmuumlller di Er1angen (D) ha rinvenutolrsquoibrido x Neotiaceras mattinataelig(Neotinea maculata(Desf) Stearn x Aceras anthro -pophorum (L) Aiton fil) Appena 250 metri prima egrave stata con nostro sommo piace-re rinvenuta una piccola stazione di O speculum ben 5 piantine alte fino a 11 cm econ 2-5 fiori Davvero insolita anche la sua locazione che egrave a ridosso di un muretto dipietre tra alberi drsquoulivo cisti e rosmarino quasi a voler ammirare la sottostante valledi Mattinatella

Lrsquoaltra stazione si trova al Km 992 della SS 89Vieste-Peschici una sola piantina alta 20 cm e con 7 fioriAltre orchidee presenti al Km 9 O bertoloniiformis gargani -ca incubacea sicula Serapias apulicae vomeracea Al Km9250 Aceras Neotinea maculata Ophrys apulica gargani -ca incubacea archipelagi Orchis italica italica albina (per ilsecondo anno consecutivo) S apulica bergonii parvifloravomeraceae lrsquoibrido O apulicax O incubaceaInoltre segnaliamo una stazione di O p h rys iricolorDesfontaines al Km 168900 della SS 89 Mattinata-Foggiavicino a Manfredonia Il primo avvistamento di questa orchi-dea egrave stato fatto nel lontano 1976 a Siponto (Manfredonia) Ed egrave qui che siamo riuscitia trovarla dopo circa un ventennio Tre piantine la cui altezza massima egrave di 23 cm con3-6 fiori Inconfondibile avendo nella parte interna del labello il caratteristico coloreiridescente

Bibliografia1) R Kohlmuumlller Neufund eines intergenerischen Hibridens aus Suumlditalien Aceras

anthropophorum x Neotinea maculata Die Orchidee 39 189-190 (1988)2) A Rossini amp G Quitadamo Le orchidee del Gargano Leone Ed Foggia 19963) R Lorenz amp C Gembardt Die Orchideenflora des Gargano (Italien) Mitt Bl AHO Baden-Wuumlrtt 19 385-756 (1987)

Ophrys speculumLinkfoto di Angela Rossini e

Giovanni Quitadamo

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

11bull1999 Segnalazioni GIROS Notizie

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Nuove segnalazioni dal Garganodi Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

Quante nuove specie di orchidee spontanee sono ancora da determinare sulpromontorio garganico

Tra le centinaia di foto scattate lo scorso anno alcune sono risultate davverosorprendenti Ad un primo esame esse avevano destato in noi una certa curiositagrave edinteresse Per avere certezza che fossero nuove entitagrave bisognava farle visionare daqualche esperto Diverse foto sono state inviate al nostro presidente Paolo Liverani ilquale pur ritenendo che da una foto egrave alquanto difficile dare 1rsquoesatta determinazionedella specie con la sua esperienza concludeva che queste foto avevano le caratteristi-

che delle seguenti specieDactylorhiza markusii(Tineo) HBaumann amp Kuumlnkele Epipactisl e p t o c h i l a (Godfery) GodferyOphrys bremiferaSteven in M-Bieb Ophrys tyrrhena Goumllz ampR e i n h a r d Orchis commutataTodaro e Serapias politisii RenzPer 1rsquoO bremifera si tratta dellaseconda segnalazione avvenutain questi anni le altre sono daritenersi nuove entitagrave e finorarnai segnalate in passato

Ma le sorprese non finiscono qui percheacute il 1998 egrave stato per noi un anno dav-vero favorevo1e 1e nostre escursioni sono risultate estremamente proficue speciequando si consideri il rilevamento di nuove entitagrave

Come tutti sanno alcuni anni fa Pierre Delforge ha rinvenuto sul Garganolrsquo Ophrys forestieri (Reichenbach fil) Lojacono ora divenuta Ophrys lojaconoiPDelforge ebbene alcune foto in nostro possesso avevano le caratteristiche di questaspecie e per avere la certezza che fossero tali le abbiamo inviate in visione a PDelforge

Egli dopo averle esaminate ci ha fatto sapere che la loro effettiva determina-zione egrave Ophrys lupercalis P Devillers amp J Devillers-Terschuren Ersquouna specie chefiorisce in Spagna Francia e Italia e per la prima volta sul Gargano La caratteristicadi questa pianta che appartiene al gruppo dellrsquoOphrys fusca egrave quella di avere una fio-ritura molto precoce Infatti quelle da noi rinvenute sono del 26 febbraio dello scorsoanno Inoltre segnaliamo una piccola stazione di Ophrys iricolor Desfontaines (fiori-

Ophrys lupercalisP Devillers amp J Devillers-Terschurenfoto di Angela Rossini e Giovanni Quitadamo

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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tura a marzo) un centinaio di piante di Ophrys lacaitaeligLojacono (fioritura fine mag-gio) in cinquanta metri quadri piugrave di 50 esemplari di Orchis fragransPollini (fioritu-ra a maggio) in unrsquounica stazione vicino a Mattinata circa quaranta piante di Ophrysfuciflora (F W Schmidt) Moench anchrsquoesse in una sola stazione e cinque piantinedella rarissima Ophrys speculumLink Tra i numerosi ibridi rinvenuti segnaliamoCephalanthera damasonium x Cephalanthera longifolia e un bellrsquoesemplare diOphrys fuscax Ophrys archipelagi

Dopo queste ultime segnalazioni riteniamo che siano ora piugrave di 70 le specie diorchidee spontanee che fioriscono sul promontorio garganico Ed egrave anche per questomotivo che ogni anno sono numerosi gli studiosi tedeschi che vengono in primaverasul Gargano tra questi un gruppo di botanici del Museo naturalistico di Erlangen a cuifacciamo da guida

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

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Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Ophrys apiferavar trolliidi Gualberto Valentini e Amer Montecchi

Riassunto Viene segnalato il ritrovamento in Emilia (primo in Italia) di una dellevarietagrave dellrsquoOphrys apifera precisamente della var trollii (Hegetschw) Rchbfil

Abstract The presence of Ophrys apifera var trollii (Hegetschw) Rchbfil in Emilia(first finding for Italy) is reported

Lrsquoalta valle del fiume Secchia egrave un vasto territorio che si caratterizza per lapresenza di grandi bancate di gessi triassici ad unrsquoaltezza media di 700-900 metrislm In questi terreni sono presenti tantissime e copiose stazioni di orchidee di gene-re diverso Per la particolaritagrave dei suoli sono presenti anche specie botaniche endemi-che ad es Ononis rotundifolia Linneo Artemisia lanataWilld e tante altre speciemolto rare

Durante una delle tante escursioni in questi luo-ghi e precisamente il 7 giugno 1998 assieme ad un altroamico Giovanni Fontana nativo del posto abbiamovisto unrsquoOphrys apiferache a prima vista sembravasolo strana nella forma del labello

Ad un piugrave attento esame dopo avere consulta-to i testi in nostro possesso e i pareri del nostro presi-dente Paolo Liverani e di Richard Lorenz siamo arri-vati alla conclusione che si tratta di Ophrys apiferavartrollii (Hegetschw) Rchb fil (nuova per il territorionazionale)

I caratteri differenzianti piugrave vistosi dalla sud-detta varietagrave (da autori recenti ritenuta un lusus) sonola forma del labello che egrave triangolare appuntito di colore verdognolo con macchiebrune sparse su tutta la superficie senza un disegno preciso lrsquoapicolo dello stesso cheegrave dritto e non ripiegato allrsquoindietro come nella forma tipo I petali laterali sono di colo-re verdognolo molto lunghi con macchie brune e con lrsquoapice arrotondato I sepali sonodi colore bianco rosato con nervatura centrale verde

La pianta descritta era presente in un solo esemplare e nonostante il nostro

Ophrys apiferavar trollii (Hegetschw) Rchb fil

foto di Gualberto Valentini

11bull1999 Segnalazioni GIROS Notizie

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impegno non ne abbiamo visto altre Speriamo di essere piugrave fortunati lrsquoanno prossimo

Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

GIROS Notizie Segnalazioni 11-1999

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

11bull1999 Notizie dalle Sezioni GIROS Notizie

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

GIROS Notizie Notizie dalle Sezioni 11-1999

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

11bull1999 Notizie dalle Sezioni GIROS Notizie

29

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Riferimenti car tografici Provincia Reggio Emilia Comune Villaminozzo LocSologno IGM 235011

Bibliografia

J Landwehr Les orchideacutees sauvages de Suisse et drsquoEurope Piantanida Lausanne 1982

K P Buttler Orchideen Mosaik Verl Muumlnchen 1988P amp J Davies amp A Huxley Wild orchids of Britain and Europe The Hogarth Press

London 1988H Baumann S Kuumlnkele Die wildwachsenden Orchideen Europas Kosmos 1982P Delforge Guide des orchideacutees drsquoEurope drsquoAfrique du Nord et du Proche-Orient

Delachaux et Niestleacute Lausanne 1994Soc Franccedilaise drsquoOrchidophilie Les orchideacutees de France Belgique et Luxembourg

Partheacutenope Paris 1998

Una nuova varietagrave di Ophrys apiferadi Paolo Liverani

Nel mese di aprile 1997 lrsquoamico Umberto Nonis socio GIROS di Morsano alTagliamento (Pordenone) mi ha segnalato la presenza di strani esemplari di Ophrysapiferanella sua zona Dopo un loro attento controllo ci siamo convinti di essere inpresenza di una nuova varietagrave che abbiamo denominato tilaventinadal nome latinodel fiume Tagliamento nelle cui vicinanze sono localizzati gli individui

Descrizione di Ophrys apiferaHudson var tilaventina Liverani et NonisPianta esile slanciata alta 30-60 cm con 3-4 foglie basali oblanceolate di 2-3 x 6-8cm e qualche foglia caulina che verso lrsquoalto diventa lanceolata Spiga povera compo-sta da 4-6 fiori con sepali allungati color ciclamino sfumato di rosa petali minimipelosi color giallo-rosa labello ovale allungato privo di disegno concolore ai sepalicon due macchiette giallognole al posto dei lobi Brattee fiorali lineari lanceolate lun-ghe come i fioriFioritura maggio-giugno

La suddetta varietagrave egrave stata illustrata e descritta in modo botanicamente valido inCaeligsiana vol 9 pagg 57-9 (1997)

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

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Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

GIROS Notizie Segnalazioni 11-1999

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Orchidee rare in Abruzzodi Nicola Centurione

Il 20 maggio 1995 nel corso di alcune ricerche nella bassa Val di Sangro(Chieti) lungo il tratto di strada che costeggia il fiume tra la foce ed il bivio per Torinodi Sangro ho trovato alcune orchidee a metagrave fioritura sicuramente appartenenti algenere Anacamptis ma dal portamento esile e dai fiori completamente bianchi In unprimo momento ho pensato che si trattasse semplicemente di esemplari albini di Apyramidalis ma poi cercando bene nel raggio di un chilometro tuttrsquointorno non horeperito neanche un individuo di questa piuttosto comune specie nelle sue classichecolorazioni Successivamente consultando accuratamente le guide di Liverani eDelforge ho capito di essermi imbattuto in Anacamptis urvilleana Sommier et Gattoentitagrave di dubbio valore tassonomico ma che comunque fino a pochi anni fa era consi-derata un endemismo maltese (poi reperita anche in Puglia) La stazione era costituitada 16 individui alcuni situati proprio a bordo strada altri in un vicino boschetto diroverella (Q u e rcus pubescens) con Pistacia lentiscus Paliurus spina-christi eAmpelodesmos mauritanica Altre orchidee presenti in luogo Aceras anthropopho-rum Epipactis microphylla Limodorum abortivum Ophrys apifera O bertolonii eOholoserica Orchis italicae O purpurea

Nella stessa identica localitagrave ma in altro periodo (30 marzo 1997) ho trovato uncentinaio di Ophrys in piena fioritura di colori e forme differenti fra loro ma tuttericonducibili ad Ophrys archipelagi Goumllz et Reinhard giagrave nota per la Puglia (lrsquoavevoosservata recentemente sul Gargano) e mai segnalata prima drsquoora per lrsquoAbruzzo

Ophrys archipelagi Goumllz et

Reinhardfoto di Paolo Liverani

11bull1999 Notizie dalle Sezioni GIROS Notizie

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

GIROS Notizie Notizie dalle Sezioni 11-1999

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

11bull1999 Notizie dalle Sezioni GIROS Notizie

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

GIROS Notizie Notizie dalle Sezioni 11-1999

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

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Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

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ldquoLE VERDI PERLE DEL MONTEFERRA TOrdquouna pregevole pubblicazione curata dalla Sezione di Prato

di Mauro Biagioli

Il 6 marzo 1999 egrave stato presentato a Montemurlo (PO) il libro ldquoLe verdi perledel Monteferrato nellrsquoArea Protetta alla scoperta di orchidee selvagge ed altri fiorirarirdquo Si egrave studiato appunto il territorio dellrsquoArea Protetta del Monteferrato situato nelPreappennino Toscano a nord di Prato quanto mai interessante dal punto di vista natu-ralistico e specialmente floristico anche al di lagrave della flora serpentinicola da tempoben nota ai botanici e tipica dei tre colli ofiolitici del Monteferrato che sorgono al cen-tro dellrsquoarea stessa e che le hanno dato il nome

Lrsquoopera egrave stata curata da quattro soci della sezione pratese del GIROS (BiagioliGestri Acciai e Messina) e interamente finanziata dallrsquoAmministrazione Comunale diMontemurlo dimostratasi una volta di piugrave particolarmente sensibile alle tematicheambientali Un decennio di ricerche sul territorio da parte degli autori ha prodotto unvolume di 190 pagine corredato da oltre 200 foto a colori e molte tavole con disegnie grafici Non si tratta solo di unrsquoopera sulle orchidee della zona che comunque fannola parte del leone data la loro abbondanza sono descritte anche molte specie rare ointeressanti di altre famiglie insomma si egrave voluto fornire un quadro approfondito delterritorio dal punto di vista floristico-vegetazionale con i necessari complementi geo-grafici geologici pedologici climatici Questo in primo luogo percheacute siamo convintiche lo studio delle orchidee spontanee - come di qualunque altra famiglia o gruppo dientitagrave floristiche - rischia di diventare esercizio (o divertimentohellip) fine a se stesso sesi perde di vista il contesto ecologico in cui esse vivono ed inoltre percheacute il territorioconsiderato presenta risorse ambientali di tale interesse da non poter essere ignorateda qualunque ricerca naturalistica

Non a caso la Provincia di Prato vi ha istituito unrsquoArea Protetta (esattamenteldquoArea Naturale Protetta drsquoInteresse Locale del Monteferratordquo) estesa per quasiHa4500 tra la pianura di Prato e Montemurlo a sud il torrente Agna a ovest (confi-nante con la provincia di Pistoia) la bassa valle del fiume Bisenzio ad est e le convallisorgentifere appenniniche dello stesso Bisenzio a nord Si tratta di un territorio di col-lina e bassa montagna che oltre al suo biotopo piugrave famoso il gruppo ofiolitico delMonteferrato comprende gli affioramenti calcarei di Spicchio-Spazzavento con largadiffusione di boschi di roverella e impianti di cipresso oppure lrsquoarea sommitale are-nacea dei Faggi di Javello che pur non raggiungendo i 1000 m drsquoaltitudine presentacaratteri molto simili a quelli del vicino crinale appenninico con un compatto rivesti-mento di boschi di castagno e faggio (questrsquoultimo tra lrsquoaltro rimasto isolato in nicchiea quote appena superiori a 300 m drsquoaltitudine nella valle dellrsquoAgna sono le cosiddet-te ldquofaggete abissalirdquo) Ad essi fanno da contraltare i lembi di lecceta e le altre infiltra-

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

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Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

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Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

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La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

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zioni mediterranee che salgono dal basso oppure gli ambienti di degrado o di ricosti-tuzione del bosco (macchie arbusteti o pseudo-garighe) nelle zone piugrave impervie neicoltivi abbandonati o nelle aree percorse da ripetuti incendi ed infine le pinete artifi-ciali a pino marittimo che oltre ad essersi dimostrata lrsquounica specie arborea in gradodi colonizzare le ofioliti egrave stato usato largamente per rinsanguare i cedui degradati dicastagno sotto i 500-600 m

Nel complesso si tratta di un territorio di transizione fra lrsquoambiente mediterra-neo tirrenico e quello montano appenninico con specie e forme di vegetazione tipichedellrsquouno eo dellrsquoaltro emblematica - nella sua estremizzazione - egrave la convivenza delleccio insieme al faggio osservabile in alcune particolari situazioni nelle quali lo statodi ldquotensionerdquo tra queste due specie dalle opposte esigenze ecologiche evidentementeraggiunge un sia pur precario equilibrio

Questa collocazione climatica intermedia la grande varietagrave pedologica e laconformazione geografica che puograve dar luogo a microclimi profondamente diversianche in localitagrave contigue sono tutti fattori che possono spiegare la presenza di unaflora molto ricca di specie nonostante la non ampia superficie totale del territorio inparticolare le Orchidaceaeannoverano la presenza di ben 42 specie (piugrave 5 ibridi) trale quali ci limitiamo a ricordarne alcune piuttosto rare per la Toscana interna comeBarlia robertiana Neotinea maculata Aceras anthropophorum Dactylorhiza insula-ris

Alla cerimonia di presentazione il pubblico egrave affluito numeroso (qualche centi-naio di persone con molti giovani) il che fa sperare nel risveglio di un certo interes-se per i temi legati al mondo delle piante Dopo il saluto dellrsquoAssessore alla Culturadel Comune di Montemurlo Angela Grandi e del nostro Presidente Paolo Liverani ilVicepresidente Bruno Barsella ha illustrato la struttura e le finalitagrave del GIROS quin-di Carlo Del Prete (redattore della prefazione scientifica del libro) ha svolto una rela-zione sul fascino e lrsquoimportanza delle Orchidacee e si egrave soffermato poi sullrsquooperadella quale ha sottolineato il rigore e la completezza anche nel senso che non ci si egravelimitati - come spesso avviene - alla semplice descrizione delle orchidee ma si egrave datoun quadro floristico-vegetazionale realmente rilevato sul territorio ha lodato inoltre laqualitagrave delle foto e della realizzazione grafica ldquoUn libro ndash ha concluso Del Prete ndash chemeriterebbe di essere diffuso non solo a livello locale ma nazionale e anche allrsquoeste-rordquo

Dopo gli interventi di due autori (Biagioli e Messina) che si sono soffermatisoprattutto sul metodo di lavoro seguito sullrsquoattivitagrave della sezione di Prato del GIROSe sullrsquoimportanza anche della sensibilizzazione dei temi ambientali nelle scuole haconcluso il Sindaco di Montemurlo Paolo Bianchi che si egrave detto entusiasta dellrsquoope-ra auspicando che essa rappresenti lrsquoinizio di una stretta collaborazione e dichiaran-do di voler senzrsquoaltro entrare a far parte della nostra Associazione

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Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazioneal prezzo speciale riservato ai soci GIROS di Lit 30000 invece che di Lit38000 a rivolgersi a

MAURO BIAGIOLI presso Libreria Free-Time Via Settesoldi 36 ndash 59100 Prato e-mail ldquofreetimeatsitrdquo

tel e fax 0574-603523 (abitazione 0574-946439)

GIROS Notizie Notizie dalle Sezioni 11-1999

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

Chi vuole visitare lrsquoldquooasirdquo puograve contattare Rolando Romolini

Notizie in breve

Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

Invitiamo i soci che fossero interessati ad acquistare la pubblicazione al prez-

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Notizie in breve

Viaggi di studio ndash La SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) organizza ogni anno inte-ressanti viaggi di studio allrsquoestero Questrsquoanno si egrave giagrave svolto (9-16 aprile) un viaggio nelleCicladi (isole di Paros e Naxos) sotto la direzione di Freacutederic Melki Durante la visita il grup-po di orchidofili francesi (oltre una ventina a cui si era unito il nostro socio Paolo Gruumlnangercon la moglie) ha potuto osservare 35 taxa differenti di orchidee in massima parte del genereOphrys

Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

Habitus di Dactylorhiza romana (Seb) Soogravea Monticello Amiata

foto di Rolando Romolini

La riunione del Consiglio Direttivo al Sestaionenellrsquoagosto del 1998

foto di Rolando Romolini

Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

foto di Pier Luigi Fantozzi

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

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Convegni- Nel corrente anno 1999 sono da segnalare i seguenti due convegni internaziona-li dedicati in parte o esclusivamente alle orchidee europee1) VIII Schwaumlbisch Gmuumlnder Orchideentagung 24-26 settembre 1999 a Schwaumlbisch Gmuumlnd(Baden-Wuumlrttemberg Germania) Convegno dedicato esclusivamente alle orchidee europeeconferenze in lingua tedesca Per informazioni scrivere al nostro consocio Dr RichardLorenz Leibnitzstr 1 D-69469 Weinheim2) 14e Colloque de la SFO (Socieacuteteacute Franccedilaise drsquoOrchidophilie) 20-21 novembre 1999 aParigi Sono previste comunicazioni orali e poster (in francese o inglese) Per informazioniscrivere a Catherine Blanchon 3 rue Rousselle F-92600 PuteauxDi prossima pubblicazionendash Viene annunciata la prossima pubblicazione di unrsquoopera col-lettiva in 5 volumi sulla famiglia delle Orchidaceae ad opera di oltre 50 specialisti nei varigeneri e avente come ldquoeditorsrdquo AM Pridgeon PJ Cribb MW Chace e F RasmussenTitolo Genera Orchidacearum il primo volume annunciato per giugno 1999 conterragraveApostasioideae e Cypripedioideae Testo in lingua inglese

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Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

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Il gruppo della Sezione Tyrrhena di Lucca e Pesciasulla Penna di Lucchio

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Una ldquooasi protettardquo di or chidee di Massimo Squarcini

Domenica 17 gennaio 1999 in locVaglia (FI) lungo la SP 103 km 6+970 egravenata la prima (o una delle prime non vogliamo far torto a nessuno) ldquooasirdquo GIROS aprotezione delle nostre amate orchidee

Si tratta di una piccola area prativa che annovera numerosi esemplari di Ophrysapifera tipica e var bicolor Osphegodes Himantoglossum adriaticum Anacamptispyramidalis Orchis morio O purpurea Serapias lingua e S vomeracea Il destino ditali specie era minacciato da una prevista lavorazione del suolo ma la comprensionee la generositagrave del proprietario sig Salvatore Aiello (che vogliamo anche in questasede ringraziare) hanno scongiurato il pericolo

Cosigrave dietro autorizzazione del proprietario un nutrito gruppo di soci - giuntianche da altre province (guardate dove puograve portare la ldquofissazionerdquo per le orchidee) -ha provveduto a recintare la zona Ecco i loro nomi resi noti per un pubblico plausoil nostro presidente Paolo Liverani da Faenza (RA) Stivi Betti da Ponte a Moriano(LU) Michele Petroni da Segromigno M (LU) Pierluigi Fantozzi da Pescia (PT)Fulvio Fiesoli Nino Gomei e Claudio Merlini da Firenze Rolando Romolini daFiesole (FI) Massimo Squarcini da Borgo SLorenzo (FI)

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Nel mese di novembre 1999 egrave in programma un viaggio di studio nel MadagascarChi fosse interessato puograve scrivere a Freacutederic Melki Biotope 10 avenue Quihou F-94160Saint-Mandeacute

Periodici stranieri ndash Iniziamo qui lrsquoelenco dei periodici di orchidofilia pubblicati allrsquoesteroalcuni dei quali dedicati in particolare alle sole orchidee europee (contrassegnati con ) con leindicazioni utili per chi volesse acquistarlia) Germania- Journal Europaumlischer Orchideen() trimestrale organo ufficiale dellrsquoArbeitskreisHeimische Orchideen (AHO) Baden-Wuumlrttemberg ai cui soci viene inviato gratuitamente Nel1999 vol 31 La quota di associazione egrave per questrsquoanno di DM 70= Articoli normalmente inlingua tedesca ma sono accettati anche lavori in inglese francese e italiano DirettoreManfred Kalteisen Rychartweg 54 D-89075 Ulm redattore Dr Richard Lorenz (nostro con-socio) che egrave anche lrsquoattuale presidente dellrsquoassociazione Indirizzo Internet httpwwworchidsde- Berichte aus den AHO () semestrale organo ufficiale di 10 AHO tedeschi ai cuisoci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 16 articoli in tedesco Lrsquoassociazione nel 1998costava DM 65= Redattore Heinrich Blatt Zur Heiderde 26 D-61169 FriedbergHessenindirizzo Internet httpwwwfh-friedbergdeallgemeinahohompgintrohtm- Die Orchidee bimestrale organo ufficiale della Deutsche Orchideen-Gesellschaftai cui soci viene inviato gratuitamente Nel 1999 vol 50 articoli in tedesco prevalentementerivolti alle orchidee extraeuropee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM 85= Indirizzo dellasede centrale DOG Zentrale Floumlssweg 11 D-33758 Schloss Holte-Stukenbrock- Journal fuumlr den Orchideenfreund trimestrale organo ufficiale della VereinigungDeutscher Orchideenfreunde eV ai cui soci viene inviata gratuitamente Nel 1999 vol 6 arti-coli in tedesco rari quelli dedicati alle orchidee europee Lrsquoassociazione costa questrsquoanno DM80= indirizzo per informazioni Stefanie Henkel Soumlllingstr 5355 D-45127 Essenb) Belgio- Les Naturalistes Belges organo ufficiale dellrsquoomonima associazione la sua sezioneldquoOrchideacutees drsquoEuroperdquo pubblica ogni anno un numero speciale ldquoOrchideacuteesrdquo dedicato alleorchidee europee e acquistabile separatamente articoli in francese Nel 1998 vol 793 (Orchid11) prezzo 490 franchi belgi (spese postali comprese) Redattore P Delforge avenue du PicVert 3 B-1640 Rhode-Saint-Genegravese

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