giuliaviva anno iv n.12 del 12 luglio

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Mastromauro 2 o Cameli 3? articolo a pag 6 e 7 Anno IV numero 12 del 12 luglio 2014 (72) GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

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GiuliaViva anno IV n.12 del 12 luglio

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Page 1: GiuliaViva anno IV n.12 del 12 luglio

Mastromauro 2o Cameli 3? articolo a pag 6 e 7

Anno IV numero 12 del 12 luglio 2014 (72)GiuliaViva è anche on-line su www.giuliaviva.it

Quindicinale d’informazione giuliese distribuzione gratuita - tiratura 2500 copie

Page 2: GiuliaViva anno IV n.12 del 12 luglio

IL MERCATO IMMOBILIARE RICHIEDE SEMPRE PIU' PROFESSIONALITA'

Il mercato immobiliare è da sempre al centro delle preferenze degli italiani, e nonostante la contrazione subita

durante la crisi, è tornato a crescere nei primi tre mesi del 2014.

Trovare una casa che risponda alle proprie esigenze e attribuire ad un immobile il suo giusto valore di mercato,

coerente al presente momento storico, resta però ancora difficile.

I clienti riscontrano di frequente la presenza di operatori non adeguatamente preparati a gestire le nuove sfide del

settore, che ne subiscono quindi la pressione e che, nella ricerca di un mandato, commettono errori, grandi o

piccoli, ma tali da rendere ancora più ostico il mercato immobile. Mercato che, stando alle stime, continua a offrire

ampio margine nonostante i problemi di accesso al credito, ma che richiede a tutti i suoi attori - clienti compresi -

competenza e buon senso.

"Operare in questo settore richiede oggi una estrema meticolosità, per garantire ai clienti acquisti e vendite di

immobili al giusto prezzo di mercato, con celerità e la massima sicurezza", spiega il dott. Marco Di Sabatino, che

dopo un’esperienza formativa con il franchising immobiliare Pirelli RE, ha creato per la sua agenzia immobiliare sita a

Giulianova in viale Orsini con un suo marchio di sua esclusiva proprietà, Casanova. Una nuova identità ed una

nuova immagine, è sempre ispirata agli stessi principi che in questi anni l’hanno resa nel panorama locale

professionalmente credibile, competente e leader nei servizi di intermediazione immobiliare.

Affrontare le sfide vuol dire anche rinnovare le proprie identità e immagine per avvicinarsi ai clienti cercando non

solo un rapporto professionale ma anche empatico, come ci dice il dott. Di Sabatino: “Nel 2009, quando ho avviato

la mia attività di agente immobiliare, le condizioni erano molto differenti. Oggi, dopo cinque anni di presenza sul

litorale della provincia di Teramo, e in particolare a Giulianova, Mosciano Sant'Angelo, Tortoreto ed Alba Adriatica,

posso dire che il mercato ha subito importanti e profondi cambiamenti. La gente è disposta a pagare solo per il

reale valore di un immobile e fa molta attenzione, ma nello stesso tempo chiede una competenza sempre

maggiore dagli operatori. Chi paga, oggi PRETENDE COMPETENZA e SERIETA', non può permettersi di essere

consigliato male. In questo settore, chi si rivolge a noi - lo sappiamo bene - ha delle grandi aspettative. Per

continuare a crescere dobbiamo avere la consapevolezza di non doverle deluderle”.

Page 3: GiuliaViva anno IV n.12 del 12 luglio

I

Istantanee giuliesi GiuliaViva anno IV n.12 3

Senza di te...

Commenti “entusiastici”, l’aggetti-vo è opera di più di un esponente politico della maggioranza, hanno accolto la proposta avanzata all’ex vicesindaco Di Carlo di presiedere la costituenda consulta per il turi-smo. Manifestamente favorevoli, fra gli altri, l’assessore Pierangelo Guidobaldi ed il consigliere Mar-cello Mellozzi. Del resto, che cen-trodestra è se Mimì non c’è?

Stazione... turisticaErano tutti intorno al tavolo, per parla-re della drammatica vicenda Agritech: i vertici dell’azienda, la cui strattura di Colleranesco corre rapidamente ver-so la chiusura con il trasferimento del-le maestranze nel ravennate, il consi-gliere Gabriele Filipponi ed il sindaco Francesco Mastromauro. Quest’ultimo, immancabilmente im-mortalato nell’istantanea allegata all’altrettanto immancabile comuni-cato istituzionale, è stato misteriosa-mente tagliato dalla foto pubblicata su di un quotidiano locale. Casualità? O qualcuno ha pensato bene che un tavolo di crisi non giova all’immagine rutilante del primo cittadino?

Tagli strategici

Nessuno ne sapeva nulla, fino al momento in cui, nel breve volge-re di qualche ora, è sorta come un fungo alla periferia nord di Giulia-nova. Ma la rapidità nel venire alla luce non è l’unica caratteristica dell’antenna telefonica appena im-piantata in via Pescara che, dimo-strando grande sensibilità politica, ha atteso l’indomani delle elezioni per venire alla luce. Le emissioni, si sa, non si addicono al voto.

Tempismo

D’accordo, siamo in attesa che la stazione di Giulianova venga final-mente trasformatain uno scalo modernissimo ed effi-cientissimo (a proposito, ma i lavori non dovevano già essere iniziati da tempo?). D’accordo, il sottopasso pedonale della stessa stazione ver-sa in condizioni indecenti, ma non può essere riverniciato perché, in mancanza di telecamere di sorve-glianza, verrebbe immediatamente imbrattato di nuovo (teoria più che discutibile). Ma è accettabile che, appena piove, il marciapiede del primo binario non sia praticabile perché dalla pensilina scende ac-qua come una cascata?

Per la stagione estiva GiuliaViva varia temporaneamente la propria periodi-cità da quindicinale a mensile. Il pros-simo numero del giornale sarà dunque in edicola sabato 9 agosto..

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4 GiuliaViva anno IV n.12

Estate 2014: fra mercati e sobrietà di Paolo Innocenti

Il lunedì tocca a via Trieste, con il preannunciato sconfinamento in

via Sauro e via Gorizia. Mercoledì è la volta del centro storico, con le banca-relle di contorno agli appuntamenti di “Attenti al luppolo”, mentre ormai da dieci anni il giovedì è riservato a “Calici e musica al chiar di luna” ed ai mercatini abbinati in piazza del Mare e viale Orsini nord. Venerdì, infine, si chiude con “Benvenuti al sud”, che in-teressa a rotazione le strade del quar-tiere Annunziata. Ai quattro canonici appuntamenti settimanali, si aggiun-gono poi tutti gli altri eventi “una tan-tum” come la “Mostra mercato delle tipicità regionali” del primo fine setti-mana di luglio o l’abituale “Tesori del-la fattoria” (se verrà riproposto), oltre ai consueti mercatini e fiere varie in calendario in occasione delle festi-vità religiose dell’estate. Le giornate libere dall’ormai quotidiana presenza delle bancarelle si contano dunque

sulle dita di una mano, e chissà che, strada fa-cendo anche le poche date disponibili non trovino il loro abbinamento “merceologico”.Insomma, a Giulianova (se-condo una ten-denza che non

trova neppure lontana parentela nelle località vicine) da giugno a settembre ad imperare sono le bancarelle, siano esse occasione di proposta enogastro-nomica, di esposizione di manufatti artigianali o, più banalmente, della ven-dita di prodotti ben più dozzinali, che senza bisogno di eventi particolari, si potrebbero senza difficoltà trovare un po’ ovunque. Lontani i tempi in cui un unico mercatino settimana-le, quello dell’antiquariato organizzato dal compianto Vincenzo Santuomo, all’epo-ca assessore al commercio, bastava per attirare le criti-che feroci dell’opposizione dell’epoca. Da anni, almeno dieci, succede esattamente il contrario, con un crescen-do di occasioni in cui, per le strade cittadine, fioriscono banchi, furgoni, tendoni e qualunque altro mezzo ido-

neo alla vendita per strada.Intendiamoci, la vendita ambulante, nei mercati settimanali come nelle ricor-renze occasionali, annuale o stagionale che sia, incontra tutto il nostro favore, nonché la comprensione e la solidarie-tà dovuti a tutti coloro che, in qualun-que settore, subiscono e soffrono quo-tidianamente i morsi della crisi. Resta da capire, però. quanto giovi agli stessi operatori questa esagerata sovraespo-sizione, questa inflazione di commercio stradale che, rischia, inevitabilmente, di sovrapporsi, scontrarsi, litigare, come qualche diatriba del recente passato è lì a testimoniare. Non crediamo che questa “overdose” possa trasformarsi in toccasana del set-tore, specie quando iniziative similari finiscono addirittura con lo svolgersi contemporaneamente a poche centi-naia di metri l’una dall’altra (è accadu-to il primo lunedì di luglio con l’ultima

Fatti in primo piano

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GiuliaViva anno IV n.12 5 Fatti in primo piano

giornata della mostra delle tipicità regionali ed il primo appuntamento con il mercatino di via Trieste). Senza contare poi che fra tanto “bancarella-re” appuntamenti di qualità finiscono con l’essere inevitabilmente affian-cati (e spesso “offuscati”) da iniziative di livello decisamente inferiore, in un conflitto schizofrenico, non sappiamo positivo per chi. Il punto crediamo sia un altro. Da tem-po ad ogni affacciarsi dell’estate torna in auge a Giulianova la medesima, tri-ta e ritrita promessa: quella di appron-tare un calendario di eventi all’insegna della qualità e, soprattutto, di organiz-zare (finalmente!) almeno un evento capace di avere risonanza ben al di là dei confini locali. Un refrain ripropo-sto negli anni praticamente di tutti i titolari della delega al turismo, senza distinzione di colore, che si sono ri-trovati accomunati dal medesimo co-pione: non aver mai fatto seguire alle promesse i fatti. La realtà dice che a proliferare sono rimaste soltanto le bancarelle alle quali, caratteristiche o

meno che siano, originali o meno, di qualità o meno, non può essere dele-gato tutto l’onere di trainare gli eventi della stagione estiva. Spazio dunque, alle fiere ed ai mercati, ma senza esagerare, senza ingolfare il calendario di iniziative fotocopia. E re-stituendole, soprattutto, al loro ruolo: quello di contorno di un programma di manifestazioni che vada, una volta per tutte, in tutt’altra e più articolata direzio-ne.Riferendosi al programma dell’estate in corso il neo assessore al turismo, Pierangelo Guidobaldi, ha parlato di calendario all’insegna della sobrietà: per la negativa congiuntura econo-mica e per i ritardi legati alle elezioni. Accordandogli il beneficio del poco tempo a disposizione (meno quello delle scarse disponibilità di cassa, vi-sto che non sempre maggior spesa è sinonimo di qualità), ci aspettiamo fin da ora che, per la stagione estiva targata 2015, Giulianova sia in grado finalmente di mettere in campo qual-cosa di più, e possibilmente di diverso.

Cartoline da Giulianova

Spiaggia libera molo sud 6 luglio 2014

Spiaggia libera nord Salinello 6 luglio 2014

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6 GiuliaViva anno IV n.12 Elezioni comunali

Ha vinto il centrodestra-(sinistra)

sti) - oltre che mostrare chiaramente che l’operato della Giunta Mastro-mauro uscente non era stato poi così apprezzato - non avrebbero garantito alcuna vittoria. Essa è stata consenti-ta da una disinvolta quanto efficace alleanza fra il sindaco e alcuni degli esponenti di primo piano delle giunte di centrodestra guidate da Cameli tra il 1995 ed il 2003 con la formazione di tre liste civiche che hanno apportato un contributo di ben 2771 voti con i quali è stata tamponata la grave per-dita di consensi andati altrove o nell’a-stensionismo. L’accordo trasversale tra Mastromauro ed alcuni esponenti del-la maggioranza di centrodestra inizia-to nel 2003, che portò alla caduta del Cameli 2, rimesso in piedi nello scorso mandato con la nomina dell’assesso-re Nausicaa Cameli quando ben tre consiglieri abbandonarono il PD, si è

perfezionato ed è stato decisivo per la vittoria finale di Mastromauro in questa tornata elet-torale. Va detto che si è trattato di un’opera-zione di 7-8 esponenti che hanno avuto ruoli di primo piano nel-le amministrazioni di centrodestra (sindaco, vicesindaci, assessori, consiglieri comunali, sostenitori) che hanno messo in piedi insieme

a Mastromauro tre liste civiche risultate determinanti per la vittoria con 2771 voti. Ma vediamoli più nel dettaglio questi dati:• Il candidato sindaco vincitore ha ot-

tenuto 6114 voti dei 21.122 aventi diritto al voto, cioè un consenso effettivo del 34,5%, un terzo cir-ca dell’intero elettorato giuliese (trae, quindi, di molto in inganno il 62,77% del ballottaggio calcola-to sugli appena 10.006 elettori che hanno votato al secondo turno).

• Il vincitore ha ottenuto ben 1273 voti in meno rispetto alle elezioni del 2009, nonostante abbia gover-nato per 5 anni (9 considerando an-che i 4 anni come vicesindaco nella Giunta Ruffini) e nonostante il PD abbia ottenuto a livello nazionale un grandissimo successo elettorale.

• Il sindaco vincitore è l’unico candi-dato sindaco dei 7 presentatisi ad

I risultati elettorali vanno sempre letti nei loro mol-teplici aspetti perché oltre all’indicazione di chi deve governare, essi contengono molti altri messaggi e se-gnali che gli elettori inten-dono dare. Nei numeri delle elezioni comunali del 2014 vanno, quindi, rintracciati anche l’entità effettiva del consen-so e come esso è stato otte-nuto; i flussi da un partito o da una coalizione all’altra con la nascita di nuovi blocchi sociali e politici; la critica, i bisogni, i desideri, l’atteggiamento verso i partiti e le isti-tuzioni della comunità locale.Col voto delle comunali il cambiamen-to non c’è stato, è stata scelta la conti-nuità: ha vinto il sindaco uscente. Dati alla mano, non ha vinto, però, il cen-trosinistra, ed il PD con appena il 22% (a livello nazionale veleggia intorno al 41%) ne esce notevolmente indebolito.A prima vista sembrerebbe che alla cit-tà vada bene il modo di amministrare che abbiamo avuto negli ultimi 5 anni. A leggere più attentamente i risultati emerge che non è proprio così. Il con-senso verso l’amministrazione uscente è notevolmente diminuito. Considera-to che il sindaco è stato eletto con 6114 voti (nel 2009 ne ottenne 7387), i 3021 voti del PD più i 289 voti di Sinistra Unita (SEL, Comunisiti Italiani, Sociali-

su www.ilcittadinogovernante.itil filmato della conferenza stampa

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GiuliaViva anno IV n.12 7analisi del voto

aver ottenuto meno voti del to-tale dei voti delle liste che lo so-stenevano. Esattamente 108 voti in meno.

• Al secondo turno il vincitore ha ottenuto solo 141 voti in più ri-spetto a quelli del I turno, men-tre ben 4857 elettori che aveva-no votato al I turno non sono tornati a votare e l’affluenza al voto alle elezioni comunali per la prima volta a Giulianova è scesa sotto la metà del corpo elettorale fermandosi al 43,37%.

• Il PD ha conseguito alle comunali un modesto 22%, mentre a livello nazionale veleggia intorno al 41%. Da notare che nello stesso giorno, il 25 maggio, alle Comunali il PD ha ottenuto solo 3021 voti (erano stati 3918 nel 2009), mentre, comunque, ne conseguiva 3663 alle Regionali e 4.783 alle Europee.

• La lista personale del sindaco uscente, in cui è risultata al primo posto Nausicaa Cameli (nel 2009 can-didata in una lista del centro-destra a sostegno del padre, il candidato sindaco del centro-destra) ha incre-mentato i suoi voti passando dai 1004 del 2009 ai 1552 del 2014 ed elegge 3 consiglieri di cui 2 che lavo-rano nello studio professionale del sindaco.

• Un’intera lista civica (Al centro del-la città) è passata dal centro-destra al centro-sinistra: certo gli elettori non l’hanno premiata ma comunque

ha traghettato 637 voti.• La lista civica Centro Civico Giulie-

se – anch’essa ispirata da ex asses-sori delle giunte di centro-destra (Cameli 1 e 2) e da ex AN – ha con-tribuito con quasi 600 voti.

• SEL, Comunisiti Italiani, Socialisti insieme nella lista Sinistra Unita hanno rimediato appena 289 voti.

In sostanza il centrosinistra ha mu-tato natura: c’è un debolissimo PD accompagnato da 3 liste provenienti dal centrodestra che hanno consen-tito al candidato sindaco del centro-sinistra di vincere, pur con un netto calo rispetto al 2009. Siccome in poli-tica contano anche i rapporti di forza questi risultati si sono puntualmente riverberati nella composizione della giunta. Alle forze provenienti dal cen-trodestra sono stati assegnati la cari-ca di vicesindaco e 4 assessorati: ruo-lo di vicesindaco con assessorato a Nausicaa Cameli (così è stato sancito ufficialmente il matrimonio politico

Mastromauro-Cameli), e poi assesso-rati a Guidobaldi (Al centro della città), Di Giacinto (lista civica del sindaco) e Verdecchia (Centro civico giuliese). Al PD solo Ruffini (proveniente dalla Margherita), niente a Filipponi, primo degli eletti. È stata inoltre preannun-ciata la presidenza della Consulta del Turismo a Mimì Di Carlo (vicesindaco del centrodestra tra il 1995 ed il 2003). Che maggioranza è questa? Definir-la di centro-destra-(sinistra) è una forzatura? A voler fare dell’ironia si

potrebbe anche parlare di un Cameli 3. Noi del Cittadino Governante da anni sosteniamo una visione alternativa del-la Città e diciamo che centrodestra e centro sinistra a Giulianova sono simili per scelte amministrative e che entram-bi hanno mal governato. Non a caso, nel 2004 il centro destra messo alla prova per 9 anni fu rimandato a casa con una pesante sconfitta. La stessa cosa stava per capitare al centrosinistra, ma que-sta volta una inedita manovra elettorale (tra molti di coloro che sono stati al go-verno cittadino per ben 18 anni) è riu-scita a garantire la permanenza al pote-re della vecchia classe dirigente. Certo una mano è stata data dalla frammen-tazione delle forze in campo che si op-ponevano: esse in totale hanno raccolto circa 9.000 voti contro i circa 6.000 della coalizione che ha vinto. Naturalmente erano molto diverse fra loro ma, vista l’affinità programmatica, se Il Cittadino Governante, Il Movimento 5 Stelle e

segue a pag. 15

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8 GiuliaViva anno IV n.12 Accade in Città

La stazione di Giulianova oggi di Andrea Palandrani

Se tentiamo una ricerca sul sito di Trenitalia per trovare il modo di

raggiungere Milano da Giulianova, notiamo da subito come non esista più un collegamento diretto, ma si è costretti a far sosta a Bologna o bisogna dapprima raggiungere Pe-scara, o San Benedetto o Ancona, per poi procedere verso Nord. La recente razionalizzazione de-gli organici operata da Trenitalia ha fortemente penalizzato i servizi della nostra stazione e con essa sia i tanti giuliesi e l’intera utenza tera-mana, ma anche, inevitabilmente, il flusso turistico e l’indotto commer-ciale. Sono stati perentoriamente soppressi treni Espressi ed Intercity in partenza per Milano, Torino, Ve-nezia, località che possono ora esse-re raggiunte solo cambiando treno in altri scali; inoltre l’unica fermata

del diretto Frecciabianca in territorio abruzzese è a Pe-scara, escludendo Giulianova che storicamente è stata un vitale e trafficato termina-le di un asse viario primario sulla direttrice Roma-L’Aqui-la-Teramo-costa adriatica teramana. Altro handicap subito all’ombra della no-stra pensilina, è di certo la cancellazione dei treni not-turni verso il Nord essendo l’ultimo disponibile alle ore 17:26 diretto a Pescara da

cui, partendo alle 18:15 si giunge a Milano alle 23:25. Osservando il trattamento riservato alle vicine Marche, notiamo da subito come essa abbia conservato 3 stazioni di sosta ( e ben 9 l’Emilia Romagna) sul servizio di percorrenza veloce. Il dubbio che non può che sorgere va allora alle responsabilità politi-che. Giuliesi e pendo-lari di tutto il teramano sono costretti a subire disagi e difficoltà che sarebbero tollerabili se causati da carenza di infrastrutture, ma inaccettabili se frutto dell’incapacità degli amministratori locali di imporre a Trenitalia ciò che altre Provincie o Re-gioni hanno ottenuto

per i loro cittadini. Il destino della stazione ferrovia-ria può essere affiancato a quello dell’ospedale di Giulianova, en-trambi per tanti anni elementi ca-ratterizzanti del tessuto giuliese, entrambi prestigiosi e rilevanti pun-ti di riferimento a livello provinciale; oggi entrambi smantellati da forze impersonali contro le quali i nostri politici hanno talvolta abbaiato senza ottenere neppure un osso in un percorso di inconcludenza e di impotenza sconcertanti.

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GiuliaViva anno IV n.12 9 Spigolature

Shakespeare e il doppiaggio cinematografico di Leo Marchetti

mento dalla mera cata-logazione e dalla stessa storia del cinema, se pensiamo alla sua por-tata traduttologica fat-ta di frasi sovrapposte, lunghezza dell’enuncia-to, movimento dei corpi del parlante ecc. Nel caso in oggetto, la complessità del dop-piaggio si arricchisce di ambiti disciplinari vicini alla letteratura e alla

stessa storia del cinema centrata sulle regie e gli attori protagonisti, in quanto l’intero canone shakespeariano al cine-ma viene rivisitato alla luce dei suoi in-terpreti più famosi e meno famosi – si pensi a Laurence Olivier, ma anche ad attori di teatro come Richard Burbage e David Garrick – che si confrontano con i rispettivi doppiatori in una serie di splendidi quadri sinottici accompagnati da sequenze e rievocazioni storiche di indubbia completezza. Di Cola in una nota dice di essere un autodidatta che si occupa di parecchi ambiti di ricerca, ma direi che la qualità che emerge con più forza in quest’opera è proprio l’estrema specializzazione, in un settore scarsa-mente indagato, dove l’acribia dell’au-tore si direbbe che non dimentichi nulla, dalla cartellonistica cinematografica alla storia delle singole realizzazioni. Ovvia-mente con una attenzione ai doppiato-ri, ma con schede in grado di far rivivere

l’ampio corpus di un fenomeno, quello di “Shakespeare al cinema”, come nel libro degli anglisti curato da Isabella Imperiali (Bulzoni editore, 2000), al quale aggiunge, direi, la materia prima di opere in carne e ossa fatta di trame, registi, attori, doppia-tori, aspetti poco noti e perfino un’aned-dotica personale di incontri con gli stessi realizzatori. Non sfugge al lettore la for-mazione di matrice scientifica dell’autore, che preferisce la classificazione rigorosa intorno al binomio ‘voce-volto’ del dop-piaggio, ma da letterato che ha insegnato Shakespeare in diversi corsi monografici, devo dire che il libro di Gerardo Di Cola offre anche ottimi esempi (come nel caso del Richard III ) di presentazione del testo e di alcune regie (Laurence Olivier, Al Pa-cino, Richard Loncraine) dal valore decisa-mente didattico e informativo, spendibile per una cultura sull’autore, grazie appun-to alla dettagliata sinossi, immagini dei film, contesto storico e ovviamente qua-dri comparativi dei doppiaggi.Possiamo concludere constatando il fat-to che l’ampio canone critico su Shake-speare, che si avvale di una bibliografia fatta di migliaia di pagine, ci riserva con-tinuamente qualche piacevole incontro ermeneutico, e il lavoro di Di Cola esce perfino dal campo post-moderno delle re-interpretazioni e delle ri-scritture for-nendoci una sorta di originale appendice per l’esegesi dei prodotti cinematografici in equilibrio fra i diversi mondi del cine-ma, del teatro e della letteratura.

In un libro sul doppiag-gio cinematografico

(“Le voci del tempo per-duto”,2007) il prof. Gerar-do Di Cola, insegnante di matematica in un istituto pescarese, ci ha introdot-ti nell’arte difficile e tipi-camente italiana del fe-nomeno del doppiaggio – per tanti versi vicino ai programmi di una facol-tà di traduttologia o me-diazione linguistica dove svolgo la mia attività didattica e di ricer-ca – apparentemente minore nell’ambi-to della produzione di un film, ma in gra-do di restituirci il sottofondo di un lavoro artistico fatto di dizioni perfette e qualità recitative importanti di decine di attori-doppiatori. Quando Gerardo Di Cola in-contra – come racconta in un opuscolo -- per la prima volta il grande Giuseppe Rinaldi, ha la sensazione di parlare con Paul Newman, Marlon Brando, Jack Lemmon e James Dean messi insieme, alla luce di una realtà, dopo l’invenzione del sonoro, che vede il cinema in italiano fortemente debitore di tali prestiti voca-li. Sicché, la recente opera di Gerardo Di Cola su Shakespeare (“Il teatro di Shake-speare e il doppiaggio”) introduce un ul-teriore specialismo in una materia ingiu-stamente confinata nei titoli di coda dei film, ma che, abbiamo intuito, si presta benissimo a studi linguistici di valenza scientifica che possono far uscire l’argo-

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10 GiuliaViva anno IV n.12

Il terrore della catastrofe sul grande schermo di Stefania Sacchini

Interferenze visive

I film catastrofici sono sempre più presenti

nelle sale cinematogra-fiche, a volte riprenden-do soggetti di pellicole passate, come nel caso di Godzilla di Emmerich (1998) riproposto an-che quest’anno da Ga-reth Edwards, La guerra dei mondi di Spielberg (2005) e Poseidon di Wolfgang Petersen (2006), a volte cercando nuove interpretazioni di temi classici del genere, come Sunshine di Danny Boyle (2007) e E venne il giorno di M. Night Shyamalan (2008). Le pellicole più classicheggianti di quest’ultimo periodo sono proprio quelle di Em-merich che, con The Day After Tomor-row (2004) e 2012 (2009), aggiorna il cinema catastrofico solo dal punto di vista degli effetti speciali. Ma, il pubblico risponde con entusiasmo, segno che anche nel nuovo millen-nio continua ad andare al cinema per farsi spaventare da un pericolo all’apparenza impossibile da supe-rare. Non c’è nessuna idea narrati-va che può essere tanto magnetica come quella della natura stessa, del nostro mondo, che decide di stermi-nare il genere umano. Se poi inter-vengono anche entità provenienti da altri pianeti che tentano di con-quistare la Terra con tutti i mezzi e

le modalità possibili, c’è ancora più inte-resse, basti pensare alla produzione fil-mica degli ultimi tre anni, agli attacchi di alieni, androidi, mac-chine mutanti, e il quadro è completo. Un esempio tra tutti il recentissimo Edge of tomorrow - Senza domani, di Doug Li-man, che racconta

l’epopea del Maggiore Cage, costret-to a rivivere continuamente il mo-mento in cui viene colpito a morte da un feroce alieno e l’ultimo lavoro di Michael Bay di prossima uscita al cinema, Transformers 4 - L’era dell’e-stinzione in cui i Trasformers tornano sulla Terra più agguerriti che mai; an-che i titoli utilizzati la dicono lunga. Il tema della fine dell’umanità, che sia ad opera della natura o a causa di invasioni extraterrestri, è quanto di più ineluttabile si possa pensare, ep-pure, al cinema il genere umano ha sempre trovato il modo di limitare la catastrofe e superarla. Anche se nelle sale cinematografiche il mondo così come lo conosciamo viene distrutto, la razza umana sopravvivrà. Più che di una scelta felice da parte di autori e produttori cinematografici, si tratta di una vera e propria necessità. Non è un caso che il cinema catastrofico

abbia vissuto momenti di massimo splendore quando il suo pubblico viveva un momento di crisi. Gli Stati Uniti degli anni Trenta cercavano di rialzarsi dalla Grande Depressione, la società degli anni Settanta faceva i conti con la crisi petrolifera portata dalla guerra del Kippur e poi i con-flitti mediorientali, gli anni Novanta vedono la disgregazione dell’Euro-pa dell’Est e il primo decennio del XXI secolo nasce con l’11 settembre. Andare al cinema e vedere il genere umano sopravvivere a situazioni ben peggiori di quelle che gli spettatori vivevano quotidianamente era una grande iniezione di speranza. È la ra-gione per cui gli spettatori vanno al cinema: farsi terrorizzare da qualcosa di più grande di ciò che affrontano nella vita reale e farsi dire che po-tranno superarlo.

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Dove Cosa Quando GiuliaViva anno IV n.12 11

Pubblica utilitàFarmacie di turno

12/13 luglio Farmacia Marcelli14/20 luglio Farmacia Ielo21/27 luglio Farmacia Del LeoneGuardia Medica festiva e di urgenza Tel.: 085.8020362Ospedale Civile Via Gramsci 085.80201Pronto Soccorso 085.8020238 085.8020366118 085.8020442 / 085.8020373Croce Rossa Via Simoncini, 41/A 085.8007733Consultorio Familiare Via Ospizio Marino 085.8020816Polizia Veterinaria Pronto Intervento 085.8020818 (08.00-20.00)

Concerti mostre ed eventi

Woody, Cisco & Me

Titolo: Woody, Cisco & Me, Tre uomini in mareAutore: Jim Longhi Casa ed: Clichy, pp 381, 17 €

“Perché sarei dovuto andare vo-lontario? Woody e Cisco, ecco per-ché! È colpa loro! Non avreste fatto lo stesso al suo posto?” È racchiuso tutto qui il senso di avventura e amicizia che porta Jim Longhi, giornalista, attivista sindacale e futuro avvocato newyorkese di chiarissime origini italiane (Pu-

glie), ad imbarcarsi con la marina USA nella primavera del 1943, destinazione le coste in fiamme d’Europa e obiettivo il nemico nazista da abbattere ad ogni costo. D’altronde lo stesso Woody Guthrie lo aveva scritto a chiare lettere sulla sua chitarra: “ammazzare i fascisti” era un dovere, così come combattere per la giustizia e i diritti di tutti gli esclusi. Woody, Cisco & Me racconta in forma autobiografica, con verve spesso umoristica e rocambolesca, le gesta di “tre uomini in mare” che non si sono tirati indietro nel momento dello scontro finale, lasciando affetti, famiglia e persino figli (Woody ne aveva da allevare). Un’opera corale, romanzesca, spericolata che non solo apre uno squarcio su aspet-ti inediti della vita e dell’impegno civile di Guthrie e Houston, ma offre anche, attraverso le parole vivaci di Longhi, uno sguardo appassionato e vivo sull’espe-rienza formativa di un’intera generazione durante la tragedia delle 2a Guerra Mondiale.

Prime visioni di Stefania Sacchini

Transformers 4 - L’era dell’estinzioneMentre l’umanità cerca di riprendersi dopo gli eventi di Tran-sformers 3, gli Autobots e i Decepticons sono scomparsi dalla Terra. Un gruppo di potenti uomini d’affari tenta di imparare dalle passate incursioni dei Transformers e progredire il più velocemente possibile con le armi tecnologiche. Ma, un’antica minaccia Transformer punta proprio sulla Terra. Ne consegue un’epica battaglia tra il bene e il male, la libertà e la schiavitù. Trasformers 4 - L’era dell’estinzione è diretto da Michael Bay ed in-terpretato da Mark Wahlberg, Nicola Peltz, Jack Reinor, Sophia Miles, Stanley Tucci, John Goodman. In programmazione dal 16 luglio

P R O G R A M M A

Ore 8,30Ritrovo e registrazione loc. Sorgenti di Cavuto Riserva Regionale Gole del Sagittario - Anversa

Ore 9,00Partenza per il sentiero Gole del Sagittario (durata 3 ore)

Ore 12,00Concerto musicale loc. Chiesa Madonna della Neve

Ore 13,00Punto ristoro - loc. Chiesa Madonna della Neve,degustazione prodotti del territorio

Per info:Ufficio Riserva Regionale Tel. 0864 49587

Prenotazione Obbligatoria

Scheda di iscrizione:www.comune.anversa.aq.it“home - il comune informa - avvisi e bilanci”

invia a [email protected]

oppure: fax 0864 49286

oppure: consegna a mano, Infopoint

Passeggiata Musicale nelle Gole con

Filarmonica giovanile di fiatiAnversa, Sabato 9 agosto 2014

Collaborazioni:Mountagninjazz, Coop. Daphne, CAI Sulmona, Fedrtrek, Riserva Naturale Lago di San Domenico, Gruppo Comunale Protezione Civile Anversa, Ispettorato Distrettuale delle Foreste di Sulmona,Federazione Italiana Escursionismo, I Folletti della Morrone, L’Arcobaleno del Sirente.

Interaquaevox

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12 GiuliaViva anno IV n.12

La cura del vivaio di Andrea Beccaceci

Primo e Secondo

Le metafore calcistiche - si sa - sono facili, comprensibili ai più e qualche

volta banali. In un periodo in cui ci sono carenze tecni-che, si gioca “catenaccio e contropiede” e si butta la palla in tribuna bisogna neces-sariamente riconsiderare i vivai, insegna-re i fondamentali e puntare sui giovani; nel calcio, nella vita ed anche in cucina. Imparare un mestiere ed evolverlo con la passione, l’esuberanza, lo spirito innova-tivo tipico delle nuove generazioni è un dovere per chi si trova ad affrontare per la prima volta il mondo del lavoro.Ho la fortuna, da qualche anno, di lavo-rare con dei ragazzi che questi principi li hanno fatti propri e li applicano quotidia-namente nella cucina del mio ristorante: Vito Pepe, 29 anni, e Gianluca Tarquini, 22, si cimentano quotidianamente con la tradizione famigliare di una cucina ormai centenaria e le esigenze tecniche e crea-tive che la ristorazione moderna impone, riuscendo perfettamente ad assemblare usi e persone di diverse generazioni. Si aggiunge a questo la meritoria ope-ra dell’Istituto Alberghiero Crocetti che negli ultimi anni propone ragazzi per gli stage sempre più preparati e volenterosi.

Non solo a Giulianova ma ovunque c’è la tendenza a far crescere le nuove leve in cucina, prova ne è che da alcuni anni riscuote un enorme successo il concor-so “Chef emergente dell’anno” organiz-zato dal noto giornalista di settore Luigi Cremona e che quest’anno si è svolto a Pescara con la partecipazione del nostro Gianluca. È stata l’occasione per vedere all’opera numerosi ragazzi, ognuno con il proprio bagaglio di conoscenza ed esperienza, che si “affrontavano” con spirito di colla-

Seppia Ho dato questo nome ad uno dei due piatti che ho ideato per il concorso “Chef emergente dell’anno” in quanto sintetizza il concetto di uso circolare che faccio della seppia, utilizzando tutte le parti commestibili del mollusco. Infatti la ricetta prevede l’uso del fegato o “pasto “, delle uova, del nero e ovviamente della seppia . L’altro ingrediente che accompagna la seppia é la pa-tata turchesa che ha un sapore deciso e ben si armonizza con il timbro caratteristico di questo mollusco. Ingredienti :seppia (testa, fegato o pasto, uova, nero) , patata turchesa, cipolla, olio extravergine d’oliva, salvia, polvere di peperone dolce e zafferano.Procedimento Pulisco la seppia con attenzione, privandola della pelle, dell’osso e tenendo da parte ogni sua compo-nente. Cuocio a bassa temperatura, cioè a circa 62° per circa 30 minuti, il filetto e la testa della seppia. Lavo la patata, la privo parzialmente della sua buccia e la grattugio in una ciotola contenente acqua fredda. Trito una manciata di cipolla, la soffriggo leggermente, aggiungo la patata grattugiata e lascio cuocere con dei mestoli d’acqua, come se fosse un risotto. Aggiungo al tutto il fegato o pasto della seppia e un po’ di nero precedentemente messi da parte.La cottura del mantecato sarà pronta quando la patata assumerà la consistenza di un classico risotto.Dopo ciò prendo le uova, le pano con una panura grezza fatta di pane, polvere di peperone dolce, olio e sale. Scotto su una padella antiaderente la testa, la seppia tagliata a filetti e le uova .Sistemo sul fondo del piatto un coppa-pasta e verso il mantecato di patate, sopra dispongo la seppia scottata e l’uovo. Ultimo il tutto con una leggera julienne di salvia fresca assieme ad una foglia di quest’ultima pastellata allo zafferano e fritta. Gianluca Tarquini

borazione ed unità in una interessante gara culinaria. Complessivamente hanno preparato, in tempi davvero stretti, circa 30 assaggi di piatti da loro ideati per una qualificata giuria di esperti e giornalisti che ha valutato la bontà del piatto ma anche la manualità e le capacità dialetti-che e di comunicazione dei giovani chef.Uno dei piatti che Gianluca Tarquini ha proposto e che ci presenta con la ricetta che segue si chiama “Seppia”, nome sem-plice ma che include la piena valorizzare di tutte le componenti del mollusco.

s.r.l.

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GiuliaViva anno IV n.12 13 A tutto sportE’ Basket-Estate: Tornei giovanili a Giulianova di Arianna De Ascentiis

Sabato 5 luglio poco prima di mezza-notte si è concluso il 3° torneo Spiag-

gia D’oro, Consorform cup, nella splendi-da cornice di Piazza del mare. Il torneo, riservato alla categoria under 15, è stato l’atto conclusivo del programma GiuGlio Basket comprendente 4 manifestazioni: il 7° torneo nazionale “mareVivo” under 13, il 1° torneo minibasket “E’ vita”, il 1° torneo 3vs3 open “Cester ball”, il 3° torneo nazionale under 15 “Spiaggia d’oro”. Tutte

le attività si sono svolte presso il Palaca-strum e la Piazza del mare dove è stato appositamente allestito un campo di ba-sket regolamentare. I tornei “mareVivo” e “Spiaggia d’oro” hanno visto la partecipa-zione di 16 squadre provenienti da tutta la penisola, alcune per la prima volta, al-tre affezionate alla manifestazione e alla città.Il torneo “mareVivo” si è concluso con la squadra di Roseto che ha battuto in fi-nale la Ca’ Ossi Forli. Le due formazioni si erano già incontrate durante la fase a gironi, dove Roseto ha vinto di soli 2 punti, mente in finale il distacco è stato molto maggiore. La gara si è conclusa con il punteggio di 41-26 per i rosetani! A seguire la finale c’è stata la premiazio-ne di tutte e 16 le squadre e del miglior giocatore del torneo: Edoardo Santi di Fossombrone che ha partecipato con la

squadra di Castellana. Ospiti d’onore nella serata di inaugurazione del torneo sono stati i ragazzi della Nazionale under 20. La finale dello “Spiaggia d’oro” è stata vin-ta dall’Endas Pistoia che ha battuto il San Severino Marche. MVP della manifestazio-ne è stato nominato Alex Gay, giocatore della squadra vincitrice, classe 1999 pre-miato da Paolo Moretti, coach del Pistoia Basket di serie A e nominato miglior alle-natore della stagione 2013/2014.A tutti un arrivederci a settembre con la normale attività invernale di minibasket e

Giulianova Calcio, i tifosi si mobilitano di Daniele Adriani

Avevamo sperato che il tempo a di-sposizione dalla fine del campiona-

to, fino alle scadenze per il nuovo anno, fosse stato utile per programmare con la dovuta calma il futuro del Giulianova cal-cio. Purtroppo ad oggi (lunedi 7 Luglio, ndr) i dubbi sono maggiori delle certez-ze ed incombe la scadenza dell’iscrizione per l’11 Luglio, domanda corredata dalla fidejussione di 31.000 € e versamento di 19.000 €. Per la fidejussione sembra che problemi non ce ne siano, mentre è da definire come coprire il restante ammon-tare. L’attuale configurazione societaria

del Città di Giulianova (militante in serie D) è composta principalmente da 2 figu-re: Perletta (che ha portato il titolo spor-tivo) e Mattucci (che ha coperto il ruolo di Presidente nell’ultimo anno). Il primo ha manifestato l’intenzione di lasciare, ma è da capire in che modo coprire le gestioni precedenti. Il secondo ha richie-sto l’affiancamento di altri imprenditori, poiché non ha possibilità di sostenere da solo il carico (4-500.000 € giovanili comprese) di gestione di un intero cam-pionato. Nel frattempo sono maturati altri scenari nelle società cittadine, così

la Scuola Calcio Giulianova (del Dott. D’Archivio) ed il Colleranesco (con Pre-sidente Cifeca) si sono fuse nella nuova società Calcio Giulianova che militerà in 1a Categoria ed avrà un suo settore gio-vanile. E’ già presente da anni la Scuola Calcio Cologna-Giocolandia Giulianova che opera sul territorio giuliese e si è ben distinta in vari tornei, risultando tra le pri-me in Abruzzo. In tutto questo pullulare di società, purtroppo, ciò che manca è l’unità d’intenti e forse solo i tifosi hanno

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[email protected] GiuliaViva anno IV n.12

Casualmente ho letto la lettera aperta dei ge-nitori adottivi ai dirigenti scolastici e agli inse-gnanti e mi meraviglio del rammarico espres-so dalla Dott.ssa Valvo (che non ho il piacere di conoscere) circa l’assenza degli operatori scola-stici. I numerosi giorni di chiusura delle scuole per le vacanze pasquali e per le votazioni han-no spinto le scuole a concentrare le numerose attività tra la fine di maggio e i pochi giorni a disposizione del mese di giugno. Quando si vogliono proporre iniziative così importanti e si vogliono coinvolgere gli operatori scola-stici sarebbe cosa buona contattare prima le Istituzioni scolastiche (come sempre fanno Enti e associazioni)per concordare insieme una data in cui gli operatori scolastici sono liberi da impegni istituzionali e quindi, come sempre, disponibili a partecipare.L’esperienza e la competenza acquisita nell’accoglienza, non solo di bambini adottati, ma anche di alunni extra comunitari, diversamente abili e di tan-ti che presentano problematiche di natura affettivo-relazionali, non ci difettano e per noi non si sarebbe trattato di una “prima azione di sensibilizzazione sulla delicata tematica dell’ac-coglienza del bambino adottato” ma sarebbe stata una partecipazione attiva e competente.La scuola e’ sempre a collaborare con famiglie ed enti che hanno a cuore le problematiche dei minori. Distinti saluti Dott.Vincenzo Avolio

SOS piazza Dalla ChiesaMa la notte no

Lo scorso 2 luglio mi sono trovato ca-sualmente a passare per la Statale 16, all’altezza del bivio Bellocchio. Era-no circa le nove di mattina ed erano al lavoro i mezzi per la potatura degli alberi che crescono sul terrapieno a bordo strada. Siccome la carreggiata era ristretta, i vigili facevano proce-dere a senso alternato, e si erano for-mate lunghe code in tutti e due i sensi di marcia. Ma non è proprio possibile fare lavori di questo genere durante la notte? G.F.D.

Volevo segnalare quella che sta diven-tando una brutta e pericolosa abitudine. Da qualche tempo le panchine intor-no al mercato coperto di piazza Dalla Chiesa sono diventate ritrovo di tossi-codipendenti che le usano per “bucarsi” anche in pieno giorno. Sulla risistema-zione della piazza sono state fatte tante promesse a vuoto. Ma noi che abitiamo in zona non abbiamo diritto almeno a qualche controllo di più? V. T.

Lettera aperta dei genitori adottivi...

Mamma, mi si è ristretto l’aereo

Irrigazione manuale

Dopo il volo inaugurale dello scorso anno, mi sono chiesto mol-te volte a che cosa sarebbe ser-vito il pontile per gli idrovolanti e solo in questi giorni ho trovato la risposta. A quanto pare, però, i progetti sono stati molto ridot-ti e così le dimensioni dei mezzi ormeggiati: qualche giorno fa, al posto di un potente aereo, alla struttura era infatti attraccata una molto più modesta moto d’acqua. Sarà la crisi! Email firmata

Fino a qualche tempo fa le aiuole di piazza della Libertà venivano annaf-fiate automaticamente dal sistema di irrigazione. Da qualche tempo, invece, ho notato che gli operatori provvedono ad annaffiarle a mano, impiegando nell’operazione del tem-po che potrebbero dedicare ad altre mansioni. Questa situazione si veri-fica da quando le aiuole sono state risistemate. Si è scelto di eliminare il sistema automatico (perché poi?) o sono stati i lavori a metterlo fuori uso? D.M.

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Giulianova calcioi tifosi si mobilitano

capito questo e si sono mossi! Dopo essersi riuniti giovedì 3 Luglio, alla presenza di Califano (che forse ha a cuore le sorti del Giulianova più di tanti che lo professano solo a parole), hanno chiesto un incontro con il Sindaco e la proprietà della società Città di Giulianova. Il sindaco ha preferito avere un incontro preliminare, dal quale sembra che ci sia un nuovo gruppo di imprenditori (in cui compare anche Mastellarini, già Presidente del Giulianova), ma che intenda entrare solo a determinate condizioni. Naturalmente le promesse non mantenute, fatte di anno in anno, di elezione in elezione, di migliorare le strutture (campo Castrum in primis), non aiutano e la mancanza di unità tra le varie compagini è ul-teriore dimostrazione di mancanza “diplomatica” che anche l’Amministrazione poteva esercitare. Ora non resta che au-gurarci il salvataggio della squadra in serie D, che quest’an-no rappresenta comunque la 4a serie a livello nazionale, in modo che i tifosi non debbano trovarsi altre alternative alla storica partita della domenica pomeriggio; la sciarpa giallo-rossa va portata allo stadio, frequentando quel luogo, non in altri contesti, solo per attirare consensi…

Gente In Comune si fossero alleati l’e-sito sarebbe stato probabilmente un altro. Qualcuno potrebbe dire che, co-munque, ora occorra fare i conti con l’originale e gattopardesca coalizione che ha vinto. Bene rispondiamo che a maggior ragione sarà necessario, da questo momento in poi, che le forze omogenee per valori e programma inizino a dialogare e a raccordarsi per il vero cambiamento in città.Quanto al risultato del Cittadino Go-vernante che il sindaco, attraverso un comunicato stampa dell’Ufficio di staff vuole, con una greve forzatura, etichettare come una sconfitta del

consigliere Franco Arboretti, vogliamo ricordare che la politica – per noi - è un impegno civile ben differente dall’im-magine che trapela dalle sue parole, secondo cui senza le poltrone si fa par-te degli sconfitti! D’altronde la biogra-fia di Franco Arboretti e la storia decen-nale del Cittadino Governante parlano chiaramente: noi non siamo disposti a barattare principi, valori, programmi, onestà e correttezza con nessuna pol-trona, anzi troviamo molto gratificante impegnarci, coerentemente per essi e troviamo che siano un successo straor-dinario i 1929 voti liberi e consapevoli che hanno premiato la nostra idea di

città, il nostro programma e le nostre liste portando Il Cittadino Governante ad essere la seconda forza politica cit-tadina. Ai nostri elettori va un sentito ringraziamento e siccome l’onestà e la cultura (a cui ci sforziamo di attinge-re nel nostro impegno civile e politi-co) prima o poi riescono a prevalere su una concezione muscolare della politica siamo gratificati e orgogliosi di continuare ad impegnarci insieme a loro nella prospettiva del cambia-mento, di cui a Giulianova c’è sempre più bisogno.Il Cittadino Governanteassociazione di cutura politica

Ha vinto il centrodestra-(sinistra)Segue da pag. 7

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